COLLECTIF PROTOCOLE della categoria Open tramite votazione del pubblico. Da segnalare la performance del giovanissimo (17 anni) Giovanni Gaole di impostazione classica ma ben eseguita con palline, cerchi e clave. Molto apprezzato anche l’intervento dell’ospite del Galà, l’acrobata francese Clément Malin alla scala. La giornata di chiusura è stata interamente dedicata agli spazi aperti con due palchi che hanno ospitato le proposte di di Chilowatt, Dulce Duca, Los Gonzalos e Soralino con una sorprendente alternanza di stili e registri. In conclusione, ancora una tappa del torneo internazionale di combat “Fight Night” dove tutti i giocolieri ospiti e quelli locali si sono scontrati tra loro, vincitore il tedesco Alexander Leyman. Diversi i momenti formativi gratuiti aperti al pubblico di ogni età, per avvicinarlo alla pratica della giocoleria, e sempre emozionante la commemorazione di Rastelli alla sua tomba con tutti gli artisti ospiti. La sfida del Rastelli Festival continua, sempre alla ricerca di un equilibrio tra l’essere un evento specialistico di settore, ma anche per il grande pubblico, e al tempo stesso spazio di sperimentazione e creazione per gli artisti.
WWW.COLLECTIFPROTOCOLE.COM di Valentina Santori Il Collettivo Protocole nasce nel 2011 dall’incontro di cinque giocolieri che, dopo aver frequentato scuole di circo e aver già incrociato le loro strade in varie occasioni, decidono di riunirsi per sviluppare giocoleria e improvvisazione nello spazio pubblico. Attraverso la giocoleria cerchiamo di mostrare la poesia nascosta, il fiorellino che cresce nel mezzo del grigio cemento, per offrire agli abitanti una prospettiva differente. Gradualmente abbiamo sviluppato da soli le metodologie e i vari protocolli d’improvvisazione, però la nostra vuole rimanere un’esperienza artistica, e la lettura sociale o politica è solo accessoria. Il gruppo di base vede quattro francesi e io, un’italiana; poi abbiamo Pietro italiano e Jordan belga che fanno le sostituzioni. Tutti gestiscono tutto, tutti creano, tutti abitano in posti diversi della Francia, più o meno a 500 km ognuno dall’altro. Siamo andati sempre direttamente fuori, non ci siamo mai esibiti in sala. Abbiamo continuato a sperimentare ovunque, nei villaggi di campagna, nella foresta, al mare in spiaggia, dove per esempio tiravamo le clave lontanissime e il vento ce le riportava indietro. Usiamo tutti clave bianche Piroettes, così quando cadono tutti possono riprenderle e giocolarle. Le nostre performance negli spazi pubblici sono di durata variabile, da due minuti in un posto piccolissimo per una persona, fino a
forme lunghe in enormi spazi per tanta gente. Ogni data è diversa e per ogni data uno di noi è referente artistico. Due anni fa abbiamo partecipato a un progetto dal nome Monument en Partage nel quartiere 4 route à La Courneuve, periferia nord di Parigi. Consisteva nell’accompagnamento di un cantiere pubblico di ristrutturazione di un mercato e siamo stati lì una settimana ogni mese e mezzo, per due anni, marcando tutte le fasi di sviluppo del cantiere, con gli operai, ma anche con il quartiere, per raccontare in modo artistico il cambiamento in corso. È stato un progetto interessantissimo, molto difficile, che ci ha insegnato tanto. In seguito abbiamo quindi creato uno spettacolo di quattro giorni, “Monument”, che ha debuttato nel 2017, dove arriviamo in un quartiere, in genere periferie estreme, ma anche il pieno centro, o piccoli villaggi, e per tre giorni applichiamo dei protocolli di investigazione giocolata del quartiere, lavorando con un gruppo di residenti sul loro vissuto. Durante i 4 giorni facciamo una cartografia artistica del quartiere, e cerchiamo di interagire con le realtà più diverse. Abbiamo un pick-up nero, dotato di un sistema audio autonomo, per andare ovunque nel perimetro scelto, con protocolli differenti per ogni luogo. Poi il quarto giorno facciamo un bilancio di questa investigazione giocolata sotto forme di una performance di un’ora per un pubblico di 400 persone. Monument è stato un grande cambiamento per noi. Nei tre anni di creazione stavamo insieme tre settimane al mese, lavorando su qualcosa di complesso, e questo ci ha uniti e ci ha dato voglia di fare nuove cose. Ora partiamo in creazione con uno spettacolo che si chiama Périple 2021, uno spettacolo staffetta che durerà cinque mesi, da marzo ad agosto 2021, con 25 tappe in tutta la Francia. Una lunga marcia giocolata, una specie di tour di Francia, che comincerà in Normandia e finirà ad Aurillac.
J U G G L I N G M A G A Z I N E NUMERO8 1 D I C E M B R E 2 0 1 8
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