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un'unione. Piccole incursioni poetiche per proporre un nuovo sguardo sul paesaggio. Mi piace poter utilizzare la camera per scegliere situazioni da valorizzare, creando un cine-concerto accompagnato dal pianista Eric Bribosia, o Fabian Fiorini. Ho iniziato con Bruxelles, e il mio desiderio é di creare una serie di ritratti urbani. Anche Trieste, dove siamo per RIADA, sarebbe perfetto.
Mi sono innamorata del circo ad 8 anni, durante uno spettacolo, ma nelle Alpi francesi dove vivevo non c’era una scuola di circo e così da piccola facevo ginnastica. Vista la mia passione mia madre mi ha Il circo è stata sempre la mia passione; mia madre ha reso possiportato in un campus estivo del “Cirque Plume” e a 15 anni sono anbili i miei sogni, Lan N'Guyen della scuola del Cirque Plume mi ha data a Marsiglia dove parallelamente al teatro, ho studiato trapetrasmesso la libertà dell'essere creativi, Dominique mi ha accomzio con Dominique Montembault, la prima trapezista del Cirque pagnato nel mio incontro con il trapezio, al Lido ho sperimentato Bidon. Nel 1999 sono entrata al Lido, a Toulouse, e dopo sei mesi il circo come un linguaggio. Nei circhi ho vissuto il circo, ogni volta di scuola mi hanno proposto di lavorare al Cirque Bidon. Ho interin un modo diverso. La danza mi ha fatto trovare la qualità che rotto i corsi e a 19 anni ho cominciato a lavorare come trapezista. cercavo nel movimento. Il mio percorso é stato un po' atipico, inMi affascinava la vita del circo itinerante che lì, con i carrozzoni, ho tuitivo e libero da molti schemi. La mia ricerca sul trapezio povissuto pienamente. La passione per gli spettacoli è arrivata dopo. trebbe trovare in queste parole la sua definizione. Dopo una stagione con il Cirque Bidon, ho trascorso due anni con “Les Oiseaux Fous”, altro circo itinerante, che viaggiava con i camion. Eravamo in 30, in scena come nella vita, e lì ho incontrato Laura Coll Gali, artista di tessuto, che veniva dalla danza classica. Con lei ho iniziato a esplorare lo studio del movimento a terra. Nel 2002 sono tornata a Toulouse, dove ho studiato al CDC (centro di sviluppo coreografico) e co-fondato la compagnia di circo “Rital Brocante” con persone che avevo incontrato negli anni: Silvia Guerra, François Juliot, Roberto Magro, Florent Bergal, Simon Thiérrée e Vincent Roustang. Ma dopo due creazioni insieme ho avvertito la necessita di fermarmi per formarmi. Ho lasciato per anni il circo per la danza, continuando però a dare corsi di trapezio, vivendo tra il Belgio, dove seguivo corsi di danza, e l'Olanda, formandomi per due anni come coreografa di danza. In quel periodo non ero ancora abbastanza photo by barrack rima - balades - Portraits urbains matura per dirmi che i due linguaggi del circo e della danza potevano coabitare in me.. Il distacco dal trapezio é durato dieci anni. Lo preciso perché dieci La libertà che ho vissuto mi ha dato la possibilità di sviluppare il mio anni sono tanti. Nel 2009, con il desiderio di legare il circo e la percorso in un modo flessibile. L’esigenza di approfondire la codanza, ho fondato, in collaborazione con Anna Buhr, la compagnia scienza del corpo mi ha portato verso la danza, le scuole di improv“Le Cardage cirque chorégraphique”. visazione, lo studio anatomico, le tecniche di analisi del movimento. Due danzatori in particolare che mi hanno portato molto nel mio perDal 2015 sono ritornata al trapezio fisso, per inventare una danza corso. Martin Kilvady, che ha ispirato tutti noi della Rital Brocante; sospesa. Il mio lavoro attuale consiste in un trittico, composto da con lui abbiamo cominciato a sperimentare la fusione tra il circo e la aerea, musica e un lavoro di video-circo. Nel mio percorso, la redanza. David Zambrano, con il suo approccio organico al movimento lazione alla musica ha sempre avuto un posto importante. Ho basato sulle spirali, il suo rapporto particolare con lo spazio, il sempre avuto il lusso di lavorare con musica dal vivo, ricercando suono, e il suolo come supporto per il movimento. Sono tutte temasempre un dialogo dinamico tra corpo e suono. Seguo corsi di tiche che applico e sviluppo adesso sul trapezio. Quello che mi piace canto e piano da alcuni anni, e conoscere i codici dei musicisti mi nella creazione é il processo creativo stesso: l'approfondimento e lo aiuta ad essere precisa nelle mie richieste. Un nuovo aspetto del sviluppo di una materia che nel tempo risulta sempre più densa. mio lavoro attuale é una ricerca visiva basata sul rapporto tra il L'aspetto pedagogico mi é prezioso perché mi permette di condivicorpo e la realtà negli spazi urbani, che acquistano un valore pladere e utilizzare questa ricerca, al di là della performance. Ritengo stico. Cerco di sospendermi in posti di frattura, al confine, dove la che il formatore abbia un posto privilegiato nella società, perché mia presenza possa rivelare qualcosa e simbolicamente creare permette di influenzare accompagnare e guidare quello che verrà.
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