battItI
9 novembre / 3 dicembre 2017, Roma www.teatrofuriocamillo.it di roberta Castelluzzo direzione artistica Nato nel 2013 dal desiderio di portare alla luce sulla scena italiana la realtà incredibilmente ricca del circo teatro, il progetto Battiti, ha dato al pubblico, oltre ad un ricco cartellone di spettacoli, passato da un’unica settimana della prima edizione a quattro settimane dell’ultima edizione, anche la possibilità di incontrare artisti del panorama internazionale con momenti di scambio e workshop. La caratteristica immediatamente riconoscibile è la varietà della proposta, per un genere che di fatto è un linguaggio universale accessibile ad ogni fascia di pubblico. Negli anni passati sono stati ospiti della rassegna artisti e compagnie come Circo Puntino, Emiliano Sanchez Alessi, Circo Sonambulos, Teatro C'art, Roxana Küwen, Four Hands Circus, Anthony Trahair, Anita Brandolini, I Circondati, Theatre Crac, Coppelia Theatre, il Collettivo La Balsa, e non da ultimo Stefan Sing, che ritornerà nella prossima edizione 2018 con la sua ultima creazione Entropia. Il Teatro Furrio Camillo, con la direzione artistica della Compagnia Materiaviva, si propone non solo come spazio di messa in scena di opere consolidate, ma anche come polo creativo mettendo a disposizione materiali, spazi e competenze, per la realizzazione di opere nuove. L'apertura della quinta edizione di Battiti è stata affidata allo spettacolo corale Ceci n'est pas réel, omaggio alle opere di Magritte, che ha visto in scena sedici performer tra acrobati e giocolieri (alunni provenienti dall'Accademia Materiaviva), diretti da Roberta Castelluzzo in un susseguirsi di quadri accompagnati da acrobatica aerea, giocoleria e danza. Tanti gli artisti ospiti di questa quinta edizione. Ricordiamo Mario Levis, con “La ballata dei sospesi”, uno spettacolo di clown, teatro di figura e musica dal vivo (violino e loop station) che ha incantato il pubblico con la sua poesia. Grazie al sostegno dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma abbiamo ospitato Anni Küpper, che ci ha divertito con il suo assolo di giocoleria “Tales of Mere Existence”, in cui uno strambo personaggio presenta la sua strategia per affrontare la vita: sfuggire alla realtà inventandosi dei vincoli e imponendoli a se stessa. Un paradosso che si è trasformato subito in un gioco fatto di illusioni, trick, antipodismo e tanti cioccolatini. Per la prima volta inoltre abbiamo ospitato uno spettacolo di corda molle, Capuche, un racconto tragi-comico di e con
www.jugglingmagazine.it
Gioia Zanaboni, che ci racconta di un’adolescente di oggi, di una madre ingombrante, di un lupo egocentrico e manipolatore, di una nonna combattente e del cacciatore Arsène. Ancora la compagnia Materiaviva
in collaborazione con La Settimana Dopo ha portato in scena Magari, opera per trapezio e clarinetto, commovente e intenso. Altro ospite del 2017, la compagnia italo spagnola Teatro nelle Foglie ha presentato in prima nazionale il suo nuovo spettacolo Ballata d'Autunno, un’opera multidisciplinare che unisce il teatro d’ombra, il mimo, l’acrobatica aerea, la danza, la manipolazione e la clownerie. Nello spazio dedicato alle nuove creazioni,
anne kuPPer
a proposito di umani ed eroi www.anni-juggling.de La mia più grande ambizione per lo spettacolo è sempre stata quella di essere "autentica". Qualche anno fa qualcuno mi ha chiesto cosa intendevo esattamente con "essere autentici". In realtà ho trovato molto difficile rispondere. È nella natura della giocoleria e delle arti del circo mostrare cose che sono fuori dall’ordinario. Questo da solo basterebbe a creare una distanza tra l’artista e il suo pubblico. Le loro abilità creano una fascinazione, ma anche un confine. "Essere autentici" era un marchio che ho messo su una sensazione istintiva, sul senso che non volevo essere un artista di circo glamour - bello ma inavvicinabile - ma speravo che il pubblico mi vedesse come uno di loro. Speravo che potessero identificarsi con le mie azioni sul palco. Preferisco sempre far pensare a qualcuno "Se può farlo, forse posso farlo anche io" che "Wow, non potrei mai essere così". Quest’anno compio 30 anni - un buon momento per guardare indietro. Nel 2010, quando ero ancora studente all'Academy for Circus and Performance Art, ho guardato i miei eroi giocolieri in quel momento e notato che erano tutti trentenni, o quasi. E sembravano aver capito come rendere grande la giocoleria. Quindi speravo che - se solo avessi lavorato duramente - avrei avuto una sorta di epifania durante il percorso e che all'età di 30 anni avrei trovato in qualche modo le risposte alle domande che avevo sui miei sforzi artistici. Chiaramente questo non è il modo in cui le cose funzionano nella vita - mai. L'epifania in quanto tale non è mai arrivata e ho più domande che mai. Che sorpresa. Una mia amica ha recentemente affermato: "Sai che stai invecchiando quando i tuoi eroi vengono demistificati". Intendeva dire che, mentre continuiamo a lavorare e ci muoviamo in questo piccolo mondo della giocoleria, non è affatto raro incontrare alcuni dei nostri "eroi" della giocoleria - alcune di quelle persone che sono i tuoi idoli o ispiratori. Sono momenti molto magici, e umili, quelli in cui finalmente capiti nella stessa stanza con una persona il cui lavoro hai ammirato per anni. E mentre parli con loro ti rendi conto che naturalmente sono anche umani. Anche se avessero molte risposte per te, potrebbero avere ancora molte domande per se stessi. E lasci www.progettoquintaparete.it