Juggling Magazine #75, june 2017

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TOUCHCLOWN di Giusepe Vetti direttore artistico, e Paola Prever produzione e distribuzione “

www.rebisproduction.com/touchclown/

foto Andrea Macchia e Giorgio Prever

V

olevo un collettivo clown fuori dal palco, fuori dal circo, che si rivolgesse a tutti, che coinvolgesse fisicamente gli spettatori” racconta Giuseppe Vetti, regista e clown - “Ho avuto un’immagine: una squadra di giocatori di football americano che si passano, al posto del palla, un orsacchiotto di peluche. Prediligo le situazioni dai cortocircuiti forti, ecosistemi disturbati da qualcosa che ribalta il senso apparente, combinazioni distorte di elementi in cui poter ritrovare nuova armonia attraverso il comico. Come tutte le idee audaci, il seme è diventato quercia a partire dal giusto habitat: collaborando da tempo con la Rebis Production, ho proposto l’idea a Paola Prever, che ha saputo cogliere la forza del progetto, ci ha creduto e ha accettato di metterla in produzione. Da questo “matrimonio” è nato TouchClown; abbiamo strutturato un piano sviluppato su 2 anni, attraverso una prima fase di 3 residenze artistiche e una seconda di prove intensive a cadenza quindicinale. Io alla regia, Rebis alla produzione e distribuzione e una squadra di meravigliosi folli, che in qualità di performer stanno tutt’ora mettendo cuore, testa e sudore nell’impresa. Il collettivo TouchClown è composto da me, 14 performer, un tecnico e la Tour Manager. In azione ci sono 10 giocatori. Lucia, Tour Manager, mi assiste e gestisce gli aspetti logistici oltre a curare i contatti e le P.R. Il casting è partito da una mia selezione di artisti. Mi servivano performer flessibili e disposti al lavoro di gruppo. Nella selezione i punti cardinali sono stati: cuore, testa, follìa e sensibilità. Ogni componente della squadra ha portato con sé esperienza personale e capacità tecniche, che sono sempre pronte ad accrescere la forza della squadra, in performance come in prova. Il clown che portiamo è contemporaneo: pur condividendo lo stesso linguaggio, si

colloca al di fuori dell’immaginario tradizionale e veste qualsiasi costume. In questo caso, eccentrici giocatori sportivi. Siamo semplici, immediati, anti-intellettuali, situazionisti. Le incursioni TouchClown si sviluppano secondo un percorso, con itinerari di riferimento, e attingono ogni volta da architetture, urbanistica e spettatori per configurare lo spettacolo in modo specifico. Usiamo tessuti aerei, entriamo nelle case, scattiamo selfie tamarri di gruppo, abbiamo fatto esibire un border collie, eseguiamo forme acrobatiche a più livelli, placchiamo e veniamo placcati dal pubblico, balliamo il

charleston. La squadra sportiva raggiunge tutti, ovunque. È immediata, non intellettuale. Lo sport è la chiave per entrare in sintonia con tutti: dai 5 ai 90 anni. Lo spettacolo entra nel quotidiano dello spettatore distorcendo le consuetudini del luogo e della situazione”. I partner di progetto coinvolti – spiega Paola Prever della Rebis – hanno strette affinità con il progetto; FIDAF federazione nazionale football americano, Francesco Cerra vicepresidente, si è subito innamorato del progetto, KPRO, che veste la nazionale italiana, ci ha realizzato i loghi e le divise, i Giaguari, squadra di Football IFL, Basic Net S.p.A. che ha fornito il servizio di riprese e montaggi video, Teatro Stalker con la residenza e l’uscita finale al loro Festival: Differenti Sensazioni di Biella, la città di Torino con: Torino 2015 - Capitale europea dello sport, La Mostra di Igualada in Spagna, con residenza e uscita al pubblico durante la Mostra, infine, il progetto è patrocinato da: l’Istituto italiano di Cultura di Barcellona e dalla Regione Piemonte. Subito dopo il debutto si cercherà di “invadere” quanti più Paesi possibili, per avere scambi internazionali, fondendo culture e tradizioni in un’esperienza artistica, creativa, innovativa, forte e coinvolgente. j u g g l i n g m a g a z i n e numero7 5 g i u g n o 2 0 1 7


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