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NON SOLO CONFERENZE
Leo Bassi Festival Funambolika foto di Silvia Mazzotta
www.progettoquintaparete.it/conferenze-e-sondaggi
LE ‘CIRCONFÉRENCES’
Quinta Parete promuove le iniziative di divulgazione del circo contemporaneo ad un vasto pubblico, e in particolar modo quelle che esplorano con approcci innovativi l’incontro con il pubblico, la trasmissione e la circolazione delle informazioni. In queste pagine forniamo la sintetica presentazione di alcune iniziative del genere, rimandando alla sezione del sito web per la versione integrale dei testi e per maggiori approfondimenti…
di Jean Michel Guy […] Mi occupo di creazione, insegnamento, ricerca sociologica. E dalla necessità dell’insegnamento e di un’attenta analisi globale dell’ambiente e della politica del circo, ho sentito l’esigenza di costruire dei mezzi per il lavoro con gli studenti e per una sensibilizzazione del grande pubblico, come il dvd sull’estetica del circo contemporaneo pubblicato nel 2007 e presto disponibile in una nuova edizione completamente aggiornata. Da due anni ho infine inventato un nuovo format, che chiamo ‘Circonférences’; si tratta di conferenze-spettacolo che concepisco e metto in scena in partenariato con un artista di ogni disciplina: una ‘circonferenza’ sulla giocoleria, una sul palo cinese, una sul filo, etc. e anche questo è un mezzo per spingere l’analisi su ogni d isciplina e al contempo raggiungere un grande pubblico. […] Non credo alla immediatezza dell’opera d’arte. È un idea-
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le utopico degli artisti quello di avere degli spettatori non informati, ingenui e allo stesso tempo totalmente ricettivi. La verità è che ci troviamo in un mondo in cui la mediazione culturale ha un ruolo prioritario. […] Il ruolo della critica e della ricerca è accorciare questa distanza tra pubblico e artisti, ma anche raccogliere le testimonianze, il pensiero degli artisti e trasmetterlo al pubblico, o ancora aiutare gli artisti a una riflessione sulla loro arte. Il linguaggio non è lo stesso per gli uni e per gli altri. Quello che cerco di fare con le mie Circonférences è proprio riunire le cose. Il modo di rivolgersi a un pubblico profano non è necessariamente quello usato per rivolgersi agli artisti. Non credo più nella possibilità di un unico linguaggio universale, al contrario, credo che ci debba essere una varietà di discorsi che sia coerente con la varietà del pubblico, degli spettatori, dei lettori.