Juggling Magazine #68 - september 2015

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X IL RUGGITO DELLE PULCI

24/28 giugno, Cuneo foto di Fotoliberamente

di Giuseppe Porcu Il Ruggito delle Pulci ha compiuto 10 anni. Nasce festival a Marene per dare occasione d’incontro agli allora pochi bambini che in Italia facevano circo. Diventa rassegna quando i nostri allievi superano il centinaio e i comuni che ospitano scuole di circo diventano 5. Nel 2012, dopo tanto girovagare, il Ruggito delle Pulci si ferma a Cuneo e qui mette radici, crescendo e trasformandosi di anno in anno. Cresciuto e diventato vetrina del circo ludico educativo nazionale ed europeo, Il Ruggito ha visto aumentare le scuole partecipanti e i progetti particolari rivolti a ragazzi diversamente abili o provenienti da aeree di disagio. È aumentata la durata, da tre giorni ad una settimana di esibizioni, laboratori, giochi, competizioni, momenti conviviali. Tutte le mattine allenamento in tutte le discipline, i pomeriggi dedicati all’interscambio di competenze, laboratori e creazioni, ogni sera spettacoli, con un livello delle proposte artistiche sempre più alto, e ragazzi che vengono invitati e riscuotono successi nei festival internazionali. Aumentano gli artisti piccolissimi, la serata “Palco aperto” a loro dedicata, ne ha visti in pista più di un centinaio, per tre ore e mezza hanno offer-

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to al pazientissimo pubblico uno spettacolo di tecnica e poesia, risate e tenerezza. Aumentano gli ospiti ed agli amici “Circo instabile”, “En Piste”, “Sportica”, che partecipano da anni, si sono aggiunti in questa edizione molti altri gruppi. A dare al festival un respiro europeo, “Le collectif Filamain” un progetto di integrazione tra due scuole svizzere: la scuola di circo Coquino con sede a Morges, e la scuola di circo di Confignon. Dopo una frequente serie di collaborazioni, come ad esempio al festival europeo in Danimarca dove li abbiamo conosciuti, il desiderio di realizzare insieme una creazione e da qui il meraviglioso spettacolo “Ce qu’il reste…” Il pubblico attende l’evento con trepidazione e riempie ogni sera più di 1.200 posti su sedie, moquette e gradinate ormai divenute insufficienti per gli spettatori. Far giocare i bambini è cosa piuttosto semplice, far riscoprire la dimensione del gioco agli adulti è una vera rivoluzione. Abbiamo avuto nella passata stagione un vero e proprio boom di iscrizioni nei corsi serali, moltissimi papà, mamme e zie/i, contagiate dall’entusiasmo di figli e nipotini, hanno sperimentato le magiche arti del circo in un apposito

corso per principianti con una gran voglia di divertirsi. Da qui l’idea di dedicare una serata alle esibizioni di famiglia: papà, mamme e figli e qualche zia hanno portato in pista numeri di assoluta magica tenerezza, creando tra grandi e bambini un pretesto in più d’incontro, di gioco, di condivisione. Aumentano gli sponsor e la cosa incredibile è che iniziano a cercarci loro. Un enorme grazie al settimanale La Guida che ci ha sostenuto con entusiasmo ed alle aziende agricole del territorio che ci regalano il cibo da loro prodotto con cura e nel rispetto dei processi naturali: formaggi, yogurt, budini, insalate fresche, frutta, latte, pane cotto a legna e molto altro. La generosità di queste aziende non basterebbe ancora, perché il cibo bisogna anche cucinarlo, ed è qui che interviene la meravigliosa equipe “Fuma che mangiuma”, un drappello di mamme che ogni giorno trasforma nella propria casa i prodotti freschi in appetitose pietanze per gli artisti. Tra chi prende ferie per vivere appieno il gioioso clima della settimana di festival e chi dedica anche solo poche ore preparando una torta salata o un’insalata di riso, sono più di una trentina le mamme volontarie che preparano 500 pasti al giorno a cui il festival dice

grazie. E grazie ai papà ed ai nonni che montano, smontano, spostano ed allestiscono. L’incontro con il circolo fotografico “Fotoliberamente” ci ha permesso quest’anno di dare vita ad un altro interessantissimo progetto. Una trentina di simpatici e creativi fotografi hanno seguito ogni nostra attività durante l’intera stagione. Il risultato sono stati quasi 10.000 scatti. Ne sono stati scelti 100 e ne è stata allestita una mostra che racconta storie di impegno e passione, dedizione e perseveranza, gioia e fatica, generosità e collaborazione. Dall’edizione 2013 il Festival porta avanti uno spazio di riflessione sul riciclo, il riutilizzo e la minor produzione di rifiuti possibile. È un insegnamento fondamentale per i bambini che saranno gli adulti di domani, di conseguenza una manifestazione a loro dedicata non può esimersi dal proporre un modello in tal senso, dedicando cura e attenzione in questa direzione. A questo tema sono stati dedicati laboratori di riciclo e produzione di energie alternative. È stato ospite del festival uno dei rarissimi forni a energia solare esistenti in Italia, costruito artigianalmente da Guido Balbo, ci ha permesso di cucinare le verdure senza consumare un volt di energia elettrica. Abbiamo costruito


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