Juggling Magazine #44 - september 2009

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18-09-2009

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El malabarismo en España a cura di Javier Jimenez fondatore di AM e dell’Ambidextro

-Open ny&Priam

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Ho cominciato a giocolare nella prima metà degli anni ‘80 con Donald B Lehn, attuale direttore della scuola Carampa, un giocoliere americano che venne in Spagna e ci si fermò. Con lui fondammo una piccola scuola nel Parco del Retiro a Madrid, insegnando a tanti artisti che si avvicinavano alla giocoleria. Nell’86 andammo alla EJC di Castellar de la Frontera, c’erano i monociclisti Boni&Caroli, noi e non so se altri perché era pochissimi i giocolieri spagnoli in quegli anni. A Castellar nacque in me l’interesse per le convention e per le associazioni di giocolieri, così l’anno dopo andai alla EJC di Saints, in Francia. Al ritorno decisi che dovevo fondare un’associazione e organizzare una convention. Nel ‘88 nacque AM e nel ’89 convincemmo il comune di Madrid a farci organizzare nel Parco del Retiro, all’interno di una programmazione più ampia in corso in città, quella che venne poi considerata la prima convention spagnola. La seconda convention spagnola, sempre con il nostro supporto organizzativo, fu organizzata a Granada da Lolo “Abstemio Gordons”, che aveva fondato con noi la AM e che lì si era trasferito. AM era strutturato sul modello della EJA e utilizzavamo i fondi delle convention per invitare giocolieri famosi, come Lee Hayes, Boni & Caroli, Mike Menes, Tim Bat, portammo Thierry Nadaline quando il diabolo ancora non era diffuso, The Flying Dutchmen, Pepito AlvaTim Bat all’Encuentro de Granada (II Encuentro Nacional de Malabaristas) 1990 &ArantxaPepeun r, te s a rez, il Cirque Plume, e ancora Ant Platas m b -We ycicle, Joenuno spettacolo che funUnracchette giocoliere tradizionale che faceva giocoleria con 6/7 t& e rn te n -I e , Jotapalimentava molto l’immaginazione dei giocolieri. La zionava molto bene. E tutto artyquesto &P ncfuert o -C id v a D terza convention di nuovo a Madrid, nel 1991, un anno chiave per la giocoleria in Spaials, ala&Specgna. -G s a c La quarta, nel ‘92 fu organizzata per la prima volta in Catalogna, a Barcellona. Nello u L e& Stage, Fed stesso anno si celebrava la EJC a Banyoles e fu allora che il movimento cominciò a disgregarsi. Le convention spagnole hanno continuato più o meno fino alla nona edizione, in Galizia, nel 1997, e in quegli anni arrivavano alle convention 400/500 giocolieri. Come gruppo promotore non raggiungemmo l’obiettivo prefissato di raccogliere fondi alla convention che potessero servire per organizzare quella successiva. Anche conservando la successione numerica delle edizioni ogni anno si doveva cominciare daccapo con un’associazione indipendente che si faceva carico di tutto e che non aveva nessun legame né con l’anno precedente né con quello successivo, e senza che venissero nemmeno resi noti i bilanci, così continuammo con AM ma abbandonammo il terreno delle convention. Nel 1993 avevamo intanto comprato il primo tendone da circo avviando alcuni corsi (Carampa sarebbe poi stata fondata nel ’95) mentre in Catalogna un anno dopo partiva l’Accademia. Come in tutta Europa anche in Spagna la giocoleria fu la porta di entrata verso un mondo più grande che è quello delle arti circensi, sia per il Foto di “famiglia” dell’Encuentro de Aranjuez, 1993 pubblico, sia per gli artisti. Dal 1997 in poi partirono le convention regionali, più o meno grandi, come Valencia, Bilbao, che poi proseguivano sempre negli stessi posti, grazie anche ad una politica federalista che sosteneva le culture e le iniziative regionali. Il movimento si allargò a tutta la Spagna ed è difficile seguirne tutta l’evoluzione, sebbene all’Ambidextro mi arrivassero tutte le segnalazioni che poi noi facevamo girare. Insieme alle convention locali nascevano anche piccole compagnie che lavoravano per strada e negli anni dal 98 al 2000, mentre partivano festival di artisti di strada in tutta la Spagna, arrivano anche tanti argentini con spettacoli di strada che rivoluzionano un po’ il settore con la loro tecnica di fare cerchio, passare il cappello, tenere la piazza. Era rimasto vivo però l’interesse a riportare la EJC in Spagna e organizzarla con gente spagnola (l’ultima a Banyoles, in Catalogna era stata organizzata da Susan Hunt e altri giocolieri europei) ma era difficile trovare una buona location. Finalmente è stato Alex, insieme al suo team di Vitoria, ad altre associazioni di settore e alle amministrazioni locali, a riuscire con tanta motivazione e determinazione a riuscirci. Che io sappia in Spagna non c’è stato un grande focus sulla giocoleria agli inizi. Ma persone come Raffaele Carlos, il famoso giocoliere cubano, o Iris (Cirque Plume), Mike Menes, Peter Davidson, hanno negli anni fatto nascere grande interesse, e ora è attivo un gruppo di giocolieri che si riunisce tre o quattro volte all’anno con Iris per un lavoro di ricerca. Sono incontri organizzati da compagnie locali autofinanziate dedite alla creazione che stanno muovendo tante cose Rafael de Carlos e Iris nel tendone di Carampa, 1996 nuove in Spagna, A Carampa 4 anni fa abbiamo organizzato un incontro di passing ma non vedo in Spagna gruppi che costruiscono sulla giocoleria la loro carriera. Molti giocolieri arrivano da noi come giocolieri e magari escono dalla scuola facendo bascula! Le ambizioni degli studenti stanno cambiando, non si relazionano più solo con la giocoleria ma tendono ad una formazione di attori totali.

w w w. j u g g l i n g m a g a z i n e . i t


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