Jug n 42:JUG new
18-03-2009
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INFormazione
Inauguriamo su questo Oggi il nuovo circo non è più visto come un melange di altre arti ma finalmente un’arte a sé. Quando in Francia abbiamo cominciato questo percorso 35 anni fa non sapevamo dove saremmo arrivati. Abbiamo cercato nel teatro, nella danza, ma ci siamo resi conto che bisognava creare una nuova figu-
o.it c r i c i d cuola direttore artistico s c i l f . ra di “attore www ond Peyramaure – coo
di circo” e anche una coreografia diversa. Abbiamo così creato qualcosa di diverso, al punto che molti dal teatro guardavano con
ym ta a Ra Intervis
“Il Brillar del Sogno desto”, per ricordare da dove veniamo e dove stiamo andando. La Scuola Romana di Circo è la realizzazione del sogno di un’Associazione di Artisti di Strada che dal nulla ha creato una scuola. Gli allievi del corso di formazione
interesse i nostri risultati: eravamo diventati noi i punti di riferimento. In un mondo globalizzato l’arte è figlia di tutto questo mescolamento di culture e si alimenta di questa varietà. Il Circo non si ferma mai, è l’arte del momento, esiste solo nell’istante, e la mia impressione è che in Francia, il paese che ha inventato questo genere, corre il rischio di sclerotizzarsi. A me interessa il nuovo circo italiano e voglio che sia pieno della sua storia, della sua cultura, del suo rapporto con un circo tradizionale. Le arti circensi hanno
sviluppato un proprio vocabolario che pone l’attenzione sulla fragilità del corpo e del suo muoversi. L’artista di circo lavora in situazioni anormali, come camminare su un filo,
gnarci. La direzione artistica di Gianluigi Capone e Daniele Antonini fornisce strumenti per alzare in volo la creatività di chi cerca in una scuola a misura d’uomo – in continua trasformazione ed evoluzione
- la possibilità di esprimersi secondo le proprie caratteristiche, valorizzando non solo ciò che si è, ma anche ciò che si potrebbe scoprire di se stessi allenando il corpo e la mente con le tecniche circensi. Viven-
www.s cuolar omana a cura della d irezion dicirco e della scuola .net tori a Mura i Simon foto d
sono accolti con l’umiltà che la strada ogni giorno continua ad inse-
Bologna è stata in questi anni centro di spettacoli e grandi eventi ma la scommessa ora è ritrovare una nuova capillarità
sferiti in questo quartiere bellissimo, con altri spazi a disposizione, un teatro e parchi per iniziative estive. Questo decentramento ci dà l’opportunità di lavorare con modalità diverse e rende la programmazione più ampia e stimolante: il teatrino restaurato di Villa Mazzacorati, un gioiello del ‘700, circondato da un parco dove la prossima estate allestiremo lo spettacolo di Cirque dei nuovi allievi. In autunno faremo un allestimento in teatro mettendo insieme gli allievi attori e quelli di circo su un progetto di circoteatro, la riscrittura dram-
a.it n g o l o rodib t a e t i d uola
c www.s Busi, direttrice della scuola dia di Clau a cura
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culturale sul territorio. Anche per noi, dopo aver invitato il Cirque Baroque, Thierre e la Chaplin, dopo l’esperienza delle serate di Cirque Cabaret al Teatro S.Leonardo dove abbiamo presentato il lavoro degli ex allievi, si apre una nuova stagione che vede il coinvolgimento della Scuola sul territorio. Con l’assegnazione della nuova Sede da parte del Comune ci siamo tra-
maturgica di una commedia di Aristofane, mentre a fine anno è prevista la collaborazione con il Cirque Baroque. Teniamo sempre distinto il percorso di formazione da quello di produzione. I nostri non sono corsi che vengono attivati per produrre spettacoli. E anche se è previsto il momento dove tutte le componenti del percorso formativo vengono messe insieme e presentate ad un pubblico, questo rappresenta solo il momento conclusivo di un percorso didattico e pedagogico. Quello che identifica il nostro percorso è