Juggling Magazine #71 - june 2016

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foto di Marta GC

approccio artistico, ma è bello vedere giocolieri che fanno cose incredibili e che sono appassionati a questo mondo. Ho l’impressione che nella giocoleria sia come in tutte le arti, ci sono come delle “mode” che si diffondono intensamente, e di colpo tutta la comunità apprende e pratica qualcosa. Il panorama della giocoleria è oggi molto più ricco di prima, ci sono molte più proposte, che esplorano direzioni diverse, giovani talenti, c’è la danza, ci sono delle scritture d’autore. Trovo che si abbia l’occasione al Rencontre des Jonglages di vedere tutti gli anni proposte che mostrano la diversità di questa disciplina. È un’arte viva che non smette di mescolarsi e di passare di mano in mano, di trasformarsi. Il “numero” di giocoleria è rimasto uno dei cardini di questo panorama. Ci sono giocolieri che hanno fatto questo cinquant’anni fa e giovani che lo fanno ancora, con uno spirito diverso, aggiungendo qualcosa, ma rimanendo in questo formato sempre apprezzato da un pubblico che cerca l’intrattenimento. Accanto a queste forme canoniche se ne sono sviluppate altre, indirizzate ad un pubblico di appassionati, pronto a seguire uno spettacolo più complesso, più lungo, interessato all’evoluzione delle arti dello spettacolo dal vivo. Oggi si nota sempre più specializzazione nelle proposte artistiche, con giocolieri che si specializzano in un oggetto, in un solo tipo di manipolazione, nella fluidità del corpo, e la comunità dei giocolieri è sempre interessata a seguire queste cose. Vengo a questo festi-

MARTIN SCHWIETZKE

www.siparhasard.com/#!-propos1/cp79

Sono nato in Germania e ho incontrato l’arte di strada a Parigi nel ‘78, dove per la prima volta ho visto artisti esibirsi davanti al Centre Pompidou e a St. Germain des Pres, e guadagnare dei soldi facendolo! Avevo 15/16 anni e questa possibilità mi ha colpito molto. Ho quindi cominciato a giocolare, poi a tenere dei corsi, infine a montare spettacoli, che portavamo in strada in Germania, con le stesse modalità viste a Parigi. Di colpo questo diventava possibile anche in Germania e miracolo… funzionava! Le persone erano curiose, si fermavano in cerchio, e dove prima c’erano circhi tradizionali, il cabaret, nasceva ora anche l’arte di strada. A quei tempi in strada vedevi per lo più giocolieri e un pò di prestigiatori, non molto altro, ed io sono stato molto influenzato da alcuni di loro. Poi ho frequentato una scuola di circo per 4 mesi, ho cominciato a girare, incontrare le prime compagnie in Francia che mettevano insieme il circo, il teatro, la musica, la narrazione. Erano gli albori del teatro di strada, e molto si svolgeva e si sviluppava in un contesto urbano. In Spagna nasceva La Furia des Baus, in Francia Le Comediens, il CNAC muoveva i suoi primi passi. Incontro nei primi anni ‘90 Jerome Thomas ed entro nella sua compagnia. Sono gli anni in cui le discipline circensi cominciano ad emanciparsi e trovare una loro identità, un loro linguaggio. Gli anni del festival di Malakoff, che ha segnato l’esordio della giocoleria contemporanea, e poi con il 5-3-1 la giocoleria di innovazione ha trovato un ulteriore sviluppo e popolarità. Cominciava una nuova era e dalla tradizionale nozione di numero tecnico si passa alla scrittura di uno spettacolo, ai sistemi di notazione come il siteswap e altri step che hanno creato le basi per quello che è oggi la giocoleria contemporanea. Io intanto nel 1997 fondo la compagnia Les Apostrophes, che negli anni produce una serie di spetttacoli centrati sul teatro d’oggetto, sulla ricerca nel movimento, sulla danza, l’ultimo dei quali, “Crue”, ha debuttato proprio quest’anno. Due anni fa sono andato alla EJC a Toulouse, erano anni che non ci andavo. Mi sono ritrovato in palestre piene di giocolieri, con bambini e adolescenti che fanno cose incredibili, ma che non hanno alcuna nozione delle origini di tutto questo, e forse gli sarebbe di grande stimolo conoscere un po’ la storia. Ho notato in tanti un’attitudine quasi “sportiva” alla giocoleria, più che un

val da molto tempo e provo sempre un grande piacere ad esserci, vedere le proposte e le persone che vengono. Ci sono tanti operatori ed artisti, ma anche un pubblico che cresce di anno in anno, e i biglietti che vanno esauriti con weekend di anticipo. Qui puoi trovare gli spettacoli più popolari, facilmente fruibili, e quelli più concettuali, per i quali bisogna mettersi in gioco. È una bellissima sensazione vedere come sta crescendo la Maison des Jonglages e il suo Rencontre, e quanto vivace sia la giocoleria oggi. Altra novità di quest’anno è stato il premio della SACD, società che protegge in Francia i diritti degli autori, e che per la prima volta ha deciso di assegnare un premio di “incoraggiamento” ad un autore di uno spettacolo di giocoleria. La selezione è stata fatta tra più giocolieri che potevano rispondere a questa definizione e al cui lavoro sarebbe stato bello dare visibilità. È un premio che riconosce un ruolo alla giocoleria come forma di espressione artistica, e la SACD sostiene la Maison des Jonglages nel finanziare giocolieri che creano nuovi spettacoli. jugglingmagazinenumero71giugno2016


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