THE MAGDACLAN EXPERIENCE di Giorgia e Alessandro
foto di Stefano Scheda
Succede che ad un certo punto non hai più vent’anni e cominci a guardarti indietro, a tracciare una linea che parte da un punto lontano nella memoria e arriva al punto in cui sei adesso, e su questa linea inizi piano piano a collocare immagini. Sono frammenti di vita passata, fatta di sforzi alle volte insostenibili, difficoltà, muri, di “no”, di soldi che non ci sono e poi un’istantanea della frizione che si rompe, una sulle ruote del camion che partono da sole in autostrada, le situazioni fantozziane, il fango, le contratture, le dita gonfie il giorno dopo il montaggio e poi la Meraviglia, perché essere parte di un simile progetto non è altro che un sogno. MagdaClan è per noi un’enclave viaggiante dove vivere in libertà un’esperienza artistica totalizzante consci del fatto che, alla quinta stagione sotto tendone, siamo riusciti a ritagliarci un posto rilevante all’interno di questo scenario che ancora non siamo in grado di definire. Il MagdaClan fa Circo Contemporaneo, ma ancora una volta ci chiediamo “cos’è sto contemporaneo?”. Per quanto possa essere una definizione così variabile, senza confini e inflazionata, per praticità la utilizziamo anche noi. Per cui fin qui, MagdaClan, Circo Contemporaneo, Tendone sono tre parole che convivono e necessitano le une delle altre vicendevolmente e diventano uno stile di vita, il nostro, unico e personalissimo. La fusione di questi elementi non è nient’altro che il nostro spettacolo Extra_vagante: un cabaret nato quattro anni fa per accomunare artisticamente persone che ruotavano intorno alla primissima formazione, un cabaret di amici che recuperano stoffe e a costo zero mettono su una scenografia, uno spettacolo a cui non si era dato troppo peso inizialmente e adesso dopo quattro anni di lavoro, di maniacale perfezionismo, questa pièce ci rappresenta per come siamo, con onestà e semplicità. Extra_vagante parla di circo, del circo da cui vogliamo allontanarci ma che ci perseguita e non ci lascia andare, parla di individui, eccentrici ma uniti da uno scopo comune, parla di persone innamorate di quello che fanno, senza prenwww.jugglingmagazine.it
dersi troppo sul serio; l’autoironia è dilagante e bilancia la classica autocelebrazione dell’artista medio, spocchioso e pieno di sè. Quest’anno la sfida è stata quella di aggiungere tre musicisti dal vivo, una scelta che ha fatto fare un ulteriore passo avanti allo spettacolo, dandogli corpo e unità. Le creazioni del circo contemporaneo hanno periodi di gestazione molto lunghi. Extra_vagante è stata una creazione “spezzatino” per motivi di tempo (il circo doveva girare) e per motivi economici (creazione a costo quasi zero) la scelta è stata dunque quella di investire su uno spettacolo di anno in anno: più si va in scena e si respira assieme al pubblico, più la rappresentazione acquista forza e ragione di essere. Qualcuno ha avuto la sfortuna o fortuna di vederlo agli albori quando ancora era un embrione, altri lo hanno visto adesso e non hanno idea del lungo percorso che ci ha portati a questo risultato. Questo è il sapore speciale dello spettacolo dal vivo, ogni giorno diverso e unico.
www.magdaclan.com
Parallelamente la compagnia si è impegnata in questi anni alla pianificazione del progetto MagdaVille, la nostra utopia, il posto dove vogliamo arrivare. Ogni giorno piantiamo semini e diamo acqua a questo futuro progetto che vorremmo ci vedesse invecchiare. Il nucleo di partenza è il tendone, la compagnia, che possa col tempo accogliere progetti affini, performance e spettacoli diversi, ma anche la creazione di una vera piazza dove tra bar, biblioteca sul circo e mostre si crei un vero spazio sociale ambulante. Con MagdaVille, la compagnia MagdaClan vuole offrire al pubblico non solo uno spettacolo viaggiante, ma una porzione di vita viaggiante: un’agorà che racchiuda varie sfumature della stessa proposta artistico-culturale fatta di incontri, mostre di foto, quadri, laboratori, biblioteche sul circo contemporaneo, videoinstallazioni e tanto altro. Con MagdaVille vogliamo condividere con il pubblico, grazie a linguaggi altri rispetto al solo spettacolo, l’esperienza artistica ed umana legata al circo. In questo momento siamo orgogliosissimi della compagnia Zenhir, che ha da poco debuttato in Italia: sono Elena Bosco, Giulio Lanfranco e Flavio (Enzino) Cortese, che dopo due anni di creazione hanno finalmente dato vita a “Ah, com’ è bello l’Uomo”, spettacolo sagace, fisico, ma soprattutto critico. Avrà un grande avvenire, ne siamo certi. E poi c’è Catalyst, l’altro progetto che il MagdaClan porta sotto la sua ala protettrice: sempre un trio, composto da Rosario