Le MaFalde (La gonna abitata, work in progress, Ca' Foscari) foto di Giulia Gattere
Vera Mor (Habits, work in progress)
Chiara Marchese (Mavara, work in progress) foto di Christophe Chaumanet
CENSIMENTO CIRCO ITALIA… E DOPO? FB censimentocircoitalia
di Filippo Malerba e Gaia Vimercati Censimento Circo Italia è un progetto indipendente di mappatura delle compagnie circensi italiane, che nasce dalla personale iniziativa di Filippo Malerba e Gaia Vimercati. Il suo intento è coinvolgere i soggetti circensi nell’ottica di un impegno comune per la costruzione condivisa di un’identità ‘italiana’ del circo in scena e di una sua collocazione ‘collettiva’ sul piano europeo e internazionale. Dal 2014 si sta aprendo per gli artisti di circo in Italia una situazione particolarmente favorevole e stimolante, pur con le relative criticità. Da una parte infatti il nuovo decreto ministeriale del FUS per il triennio 2015-2017 introduce per la prima volta il circo contemporaneo all’interno del settore “Circhi e Spettacolo viaggiante”, dall’altra si coltivano nuove possibilità d’incontro e confronto all’interno del settore, grazie alla Piattaforma Bangherang, al Progetto Quinta Parete, al nuovo corso della FNAS e altre iniziative strategiche. La raccolta dati di Censimento Circo Italia è conclusa il 29 febbraio 2016 e dallo scorso aprile i risultati sono disponibili in un report online. Quali prospettive apre questo studio? Quali le aspettative degli ideatori? Gaia e Filippo si confrontano dopo aver redatto il report conclusivo. Su cosa si basa il campione di analisi e che cosa mostra? Filippo i risultati da noi elaborati si basano sugli 80 questionari raccolti e ritenuti validi in quanto sufficientemente compilati. Nonostante i ripetuti tentativi nella diffusione del questionario attraverso i canali www.jugglingmagazine.it
privilegiati dal consistente numero di compagnie di circo classico-tradizionale, nessuna di queste ha contribuito al nostro studio. Possiamo constatare dunque che il Censimento per l’anno 2015-16 fornisce un quadro generale delle compagnie che si riconoscono espressamente come nontradizionali. Le tre macro-aree scelte come riferimento dagli artisti sono state: circo di strada (16), circo teatro (25) e circo contemporaneo (32). Questi appellativi sono ricorrenti sia nella critica sia tra gli organizzatori, ma spesso non vi è chiarezza nel loro impiego. Perciò abbiamo chiesto agli artisti di confrontarsi personalmente con questa terminologia. In generale la nostra volontà di invitare le compagnie a indicare una propria macroarea circense da un punto di vista artistico deriva da una considerazione più ampia: pensiamo sia importante muoversi verso una progressiva “neutralizzazione” della parola “circo”, arrivando a concepirlo come un linguaggio artistico, che, al pari del teatro, danza, musica, può racchiudere al suo interno una grande polifonia di forme espressive e veicolare differenti messaggi. Abbiamo quindi pensato che invitare le compagnie stesse a riflettere sul proprio lavoro e a collocare la propria ricerca personale in un insieme più ampio
potesse essere un primo passo verso questo obiettivo di parcellizzare il circo, trasformandolo da stella a costellazione. L’alto numero di compagnie che si è identificato con l’area “circo contemporaneo” ci ha portato a pensare che forse proprio l’attributo “contemporaneo”, può contribuire a una maggiore apertura della parola “circo”, svecchiandone visioni stereotipate e introducendone aspetti imprevedibili. Che relazione c’è tra la nascita delle compagnie e la produzione di spettacoli? Gaia Come mostra il grafico a pag. 5, a partire dal 2009 iniziano a girare in Italia 2 nuove compagnie con tendone (Circo Paniko e Circo Patuf), seguite negli anni da altri gruppi formatisi all’estero e tornati in Italia sotto chapiteau (MagdaClan, Circo El Grito, My Laika! Side Kunst-cirque). Anche le compagnie che portano i loro spettacoli nei teatri, seguendo l’esempio di alcuni precursori, iniziano a moltiplicarsi a partire dal 2010, con tournée spesso più europee che italiane. Se si abbina questo grafico cronologico all’istogramma sul numero di spettacoli prodotti, si osserva che ci sono ben 7 compagnie costituitesi negli ultimi anni che stanno ancora affrontando la creazione del loro primo spettacolo. Questo dato sottolinea l’importanza del processo creativo come stimolo fondamentale per la nascita di una compagnia, e lascia ben sperare il pubblico, che prossimamente vedrà nuovi spettacoli!