Juggling Magazine #65 - december 2014

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SEBASTIANO TOMA direttore artistico

www.sebastiano.de

CIRCO SOCIALE: DA WIESBADEN A OCOTAL www.zirkus-wiesbaden.de

intervista a Gaby Keast direttrice del progetto Artisticamente nasco in Italia con Eugenio Barba e ho da sempre lavorato utilizzando anche elementi di arti circensi. Poi mi sono trasferito in Germania, impegnandomi nel teatro fisico, fino a lasciare il palco per diventare produttore e regista per il varietà. Lavoro da 30 anni in Germania, anche nel campo del nuovo circo, e 4 anni fa gli organizzatori mi hanno chiamato per dare una svolta artistica al festival di Wiesbaden, che aveva un’estetica tradizionale. Quindi mi sono occupato principalmente di lavorare ad un concept, dare un colore alla manifestazione, un’emozione che avvolgesse tutti. Nella scorsa edizione del festival la scenografia e le coreografie avevano come tema la formazione, con tanto di banchi da scuola sulla pista; una classe che esplorava i suoi sogni. Questa è una competizione e c’è competitività, ma nel back stage si crea un’atmosfera di comunanza e solidarietà. Sono tutti giovani, devono affacciarsi al mondo del lavoro. Così quest’anno ho utilizzato il tema del lavoro duro che c’è dietro le performance, però con gli orizzonti nuovi che si aprono verso il futuro. Ho unito i due gruppi, che non possono fare un unico spettacolo, in coreografie dove tutti fossero in scena, per farli sentire ancora più uniti tra di loro. In festival di questo genere gli artisti vengono da paesi e culture diversi, e qui a Wiesbaden vengono in larga parte dai paesi con una cultura circense più tradizionale. Entrano in scena con costumi da circo tradizionale, e vedi che non riescono ancora a cavalcare un nuovo orizzonte. Dare loro un aiuto mi sembra molto importante. Mi piace fare entrare in queste manifestazioni un pensiero moderno, e per me andrebbe bene anche lasciare la pista e andare su un palco teatrale, in un black box, che mi piace come dimensione, come scatola magica. Sto lavorando da tanti anni in questo ambito, da Balagan, al Tiger Lillies Freak Show, sono stato in tanti paesi d´Europa e d´oltremare, ma non ho mai lavorato in Italia, e un giorno mi piacerebbe farlo.

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Più di 30 anni fa l'artista circense rumeno Joan Dumitru trapiantato in città aveva cominciato a insegnare circo ai ragazzi. Con gli anni l'interesse per queste attività e per il festival crebbero, e il dipartimento sociale della città di Wiesbaden fece partire parallelamente un progetto di circo per bambini e ragazzi. Questa iniziativa è diventata poi un progetto di circo sociale, supportato dall'amministrazione, che gestisce la scuola di circo "Flambolino". La frequentano tre gruppi di 25 ragazzi/e ciascuno, divisi per fasce d'età (7-11, 9-15 e 15-21 anni) che lavorano insieme e preparano una serie di spettacoli nel corso dell'anno durante street event, nelle scuole e in altri luoghi. Wiesbaden è una piccola città e ci conosciamo tutti nel mondo del circo. Partecipiamo al festival perché è importante vedere spettacoli di rilievo, non abbiamo attività congiunte con gli artisti, ma gestiamo il guardaroba, il cui ricavato va a sostenere le nostre attività. Inoltre un gruppo di nostri performer si esibisce durante la messa domenicale, e chiaramente i ragazzi ricevono anche un certo numero di biglietti omaggio. Ma le attività di circo per ragazzi/e non si limitano al territorio cittadino. Dal 2008 supportiamo "Circo Ocolmena" un progetto di circo sociale in Nicaragua, nella città di Ocotal, gemellata con Wiesbaden, e di cui curo l'organizzazione. Abbiamo partner locali sul territorio, e ogni anno formavamo due persone che inviavamo a Ocotal per condurre i progetti. Col tempo all'interno del gruppo si sono formate due giovani locali che abbiamo supportato con uno stipendio affinchè potessero organizzare le attività, per tenere il gruppo insieme, senza dover impegnarsi in lavori esterni per mantenersi. Ocotal è una città molto povera, senza attività per i ragazzi, i quali possono solo prendere a calci per strada una sorta di palla. Lì abbiamo attrezzato uno spazio, fatto partire un corso annuale frequentato regolarmente da 10/15 ragazzi/e, e tanti altri che seguono saltuariamente il progetto, e speriamo di poter presto invitare il gruppo qui al festival di Wiesbaden!!


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