BOARDING PASS FORUM INTERNAZIONALE SULLA MOBILITÀ DEI GIOVANI ARTISTI Milano, 11/12 novembre
PAROLE, PROSPETTIVE E QUALCHE BUONA PRATICA
a cura di Federico Tosi Nell’ambito della presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, la DGSV e la PaBBAC, insieme a GAI e Comune di Milano, hanno organizzato un forum sul tema della mobilità artistica. L’evento fa il quadro sulle prospettive di politica culturale di un’Europa disomogenea nelle sue pratiche nazionali, e ha l’obiettivo di fornire ai “decisori politici” strumenti di approfondimento per i percorsi legislativi nazionali, per armonizzarli in un universo europeo più omogeneo. La prima fotografia fu scattata dalla Fondazione Fitzcarraldo, che elaborò nel 2008 una mappatura delle esperienze, legittimando un primo riconoscimento e definizione condivisa di che cosa si intendesse per mobilità. I primi interventi al Forum sono stati di informazione politica, fornendo un quadro generale europeo e sottolineando le parole chiave da cui non sarà possibile discostarsi fino al 2020: interdisciplinarità, mobilità in andata e in ritorno, creazione di network, elaborazione di nuovi modelli di business, connessione con il tessuto sociale. È stata rimarcata la necessità di riportare la parola cultura all’interno delle politiche di sviluppo sostenibile, in quanto non esiste sostenibilità sociale senza cultura. Si è parlato di una carta professionale europea, con riconoscimento dello status dell’artista, su cui ritagliare una politica del lavoro e di tutela previdenziale che possa ispirare altri settori produttivi.
A livello europeo l’Italia non eccelle. Esiste una sproporzione tra il grado di incisione del comparto culturale sul PIL nazionale rispetto a quello europeo ed è stata denunciata una scarsa presenza dei nostri decisori politici ai tavoli di lavoro sulle politiche culturali comunitarie. L’iniziativa progettuale delle organizzazioni italiane è poi ancora quantitativamente bassa e qualitativamente in grado di garantirsi solo un 33% di approvazioni. Tra i consigli per migliorare: lavorare contro la segmentazione del mercato, inserire la mobilità in un quadro realmente strategico, saper descrivere il focus del proprio progetto, comporre con cura budget e partnership affidabili, valorizzare i temi della mobilità, della digitalizzazione, dei nuovi modelli di business e dello sviluppo di nuovo pubblico. L’Europa sta lavorando per standardizzare l’informazione sulle opportunità di mobilità e prevede di attivare dal 2016 un fondo di garanzia per agevolare l’accesso al credito delle imprese culturali europee. Significative poi le testimonianze legate alle pratiche in corso in altri paesi europei e in settori della scena contemporanea, come la danza e la sua piattaforma (NID Platform). Da qui sono emerse la neces-
sità di collegare la mobilità e il ruolo degli artisti a una visione di sviluppo sociale più ampia, la richiesta agli artisti di partecipare al dibattito politico, lo sviluppo delle residenze come condizione fondamentale, la ridistribuzione delle opportunità a favore delle classi svantaggiate, la necessità di maggior connessione con gli altri settori economici e di assumersi la responsabilità di esprimere politiche nazionali, informare e offrire servizi. Importante l’intervento di C.RE.S.CO, che ha saputo anticipare le linee guida da suggerire ai “decisori politici”. Oltre all’esigenza di sanare il gap tra le necessità dell’artista e la lentezza di risposta delle istituzioni (attraverso anche una fotografia aggiornata dell’esistente e un tavolo continuativo di coordinamento presso il Ministero), le proposte spingono verso la creazione di una struttura tra operatori culturali e politici e l’integrazione della mobilità col tema produttivo. In questo dibattito L’Europa agisce in sussidiarietà. Non impone agli Stati, ma può coordinare le azioni e spingere questi a cooperare tra di loro. Lo scambio di buone pratiche diventa strumento di stimolo all’evoluzione delle politiche locali. Le due D.G. presenti hanno accolto gli spunti, promettendo di riportare a livello ministeriale gli stimoli. La partita si sposta ai “piani alti nazionali”. Saranno i decisori politici a dover proporre soluzioni con investimenti di risorse in un comparto già troppo impoverito. A quel punto capiremo se a Milano si è parlato solo di progetti o anche di future coraggiose pratiche politiche.
LINK UTILI horizon2020news.it art4eu.net on-the-move.org touring-artists.info/home.html?&L=1 on-air-mobility.org giovaniartisti.it fondazionespinola-bannaperlarte.com fondazionecasoli.org docva.org reso-network.net cittadellarte.it bancadatiartbox.it nidplatform.it
arts-mobility.info progettocresco.it fitzcarraldo.it cimettafund.org connectingcultures.info/?lang=it houseforculture.eu fresh-europe.org pearle.ws efa-aef.eu eurocities.eu kulturkontaktnord.org kunstenenerfgoed.be eccom.it
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