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CIRCO INZIR Guatemala project 2014 http://circoinzir.wordpress.com foto di Mattia Frattini
Circo InZir è un progetto nato nel 2011 per portare il circo dove, per povertà e situazioni sociali critiche, quest’arte non esiste ancora. L’idea dello scambio, il circo come mezzo per conoscere e farsi conoscere, per assottigliare quella distanza che si crea tra viaggiatore e popolazioni locali. La prima esperienza è stata nei campi profughi Saharawi, nel sud dell’Algeria nel 2012 e attualmente siamo impegnati nella fase centrale del secondo progetto, quello nelle foreste del Peten, regione a nord-est del Guatemala. Qui un primo gruppo di sei persone, detto “kamikaze”, arrivato il 13 gennaio a Città del Messico, col compito di procurarsi i materiali per i laboratori e gli spettacoli nel Peten: monocicli, componenti per palline, flower stick, fazzoletti e bastoni artigianali, saldatrice, flessibile e trapano per le strutture del filo teso e aeree. A fine gennaio tutto era pronto, compreso le trattative con “los terricolas”, band musicale venezuelana, per l’acquisto del loro furgone da otto cilindri, battezzato appunto Terricola (terrestre). Dal Messico si parte in direzione Guatemala, e dopo 5 giorni di viaggio si arriva a Dolores, dove si aggiunge un secondo gruppo, detto “banana”. Iniziano tre intense settimane tra laboratori, spet-
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tacoli nei villaggi di contadini incastrati tra le montagne (aldee), dissenteria, zanzare, sorrisi, mais, cani scheletrici, cavalli, serpenti, tuc tuc e cene dal “ Gordo”. Il Peten, una delle foreste tropicali più grandi del centro america, culla della civiltà Maya, è stato teatro di violente repressioni durante la guerra civile, fino a rasentare il genocidio, in cui intere aldee (circa 400) sono state distrutte e bruciate. Rimasta disabitata la regione è stata gradualmente ripopolata dopo i trattati di pace del 1996. Attualmente piccole aldee di contadini costellano il territorio, disboscato con metodi rudimentali per strappare alla foresta piccoli appezzamenti dove poter coltivare il mais. Le condizioni di povertà sono evidenti e aggravate dalla prepotenza di grandi capitalisti che acquistano le terre con minacce e violenze. Il cuore del nostro progetto prevede spettacoli nelle varie aldee e laboratori nel collegio San Martin de Porres, di Dolores, dove veniamo accolti e ospitati. I laboratori sono andati bene, con una settantina di adolescenti molto ricettivi. Tutti gli oggetti di giocoleria e equilibrismo rimarranno a loro disposizione, è una gioia vederli nel tempo libero provare con palline, filo teso, flower stick,