Juggling Magazine # 101 - december 2023

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ph Tom Bouchet

LA BOULE

di Kim Marro e Liam Lelarge

ph JeanClaude Leblanc

Kim Marro - Ho scoperto il circo in diverse scuole di circo in Svizzera. Nel 2013 decido di concentrarmi su una diversa forma espressiva artistica, quella del costume e frequento una formazione come designer di vestiti in una scuola di cucito. Nel 2016 mi iscrivo alla Flic di Torino, per poi diplomarmi al CNAC/Centro Nazionale Arti Circensi di Châlons-enChampagne, nella specialità Roue Cyr. Nel 2020 creo e realizzo i costumi per lo spettacolo Searching for John della Cie Frontera di Stefan Kinsman, e approfondisco la riflessione sulla creazione di costumi e la sua importanza nella messa in scena delle creazioni circensi. Nel 2021 partecipo al tour del CNAC con lo spettacolo After All diretto da Séverine Chavrier, e alla creazione della promozione 33^ della ENCC (all’Ecole Nationale de Cirque de Châtellerault) come assi-

stente alla messa in scena, con Stefan Kinsmann. Allo stesso tempo sono attiva nell’Ass. Chatteau de Monthelon a Montreal, Francia, un luogo di residenza e di produzione artistica. Nel 2023 creo il mio primo spettacolo La Boule in duo con Liam Lelarge. Liam Lelarge - Sono cresciuta in tournée con la Cie Le P'tit Cirk. Nel 2015 mi sono diplomata all’Ecole Nationale de Cirque de Châtellerault come trapezista. Nel 2018 entro nel CNAC e sviluppo un “trapezio non troppo fisso”. Nel 2022 incontro la compagnia Rizhome/Chloé Moglia per una ripresa del ruolo in The Spire, uno spettacolo in sospensione. Prendo parte anche in Impact of a race, della Cie La Horde in Les Pavés, uno spettacolo di arrampicata urbana collettiva. Contemporaneamente sono parte dell'Ass. di Château de Monthelon a Montreal. Nel 2023 debutto con il mio primo spettacolo La Boule, in duo con Kim Marro.

Ci siamo incontrate al CNAC, ognuna di noi veniva da differenti discipline circensi individuali, ed entrambe avevamo il desiderio di superarle e creare uno spettacolo in coppia. Kim è “rouecirista” e Liam è trapezista, ma nel nostro primo spettacolo non portiamo in scena né l’una né l’altra. Con La Boule abbiamo voluto sperimentarci su un terreno comune, sviluppando un lavoro sul corpo in coppia e senza attrezzi. E per farlo dovevamo scegliere un genere di abilità che non avevamo affrontato nella nostra formazione circense. Eravamo d’accordo sull’idea di concentrarci su un’idea e svilupparla il più possibile, come con La Boule, dove formiamo una palla corporea e portiamo in scena questo concetto per 40 minuti. Il nostro spettacolo La Boule è una ricerca attorno ad una palla di corpi aggrovigliati che cercano di camminare. È un movimento continuo, un avanzamento permanente in avanti. Nel farlo creiamo una sorte di staffetta in cui una si appoggia all’altra per riprendere fiato mentre continuiamo a procedere. Una palla, come una massa dal peso di 120 kg in continuo movimento, una fusione di corpi in effervescenza dove nel movimento non si capisce da dove viene l'impulso. Come una Tumbleweed (palline di erba secca che rotolano sul terreno) spinta dal vento, persa nel Far West… La Boule

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è davvero una passeggiata condivisa, un momento trascorso insieme. Volevamo, con queste nuove forme corporee, lasciare il soggetto allo stato grezzo del corpo ed utilizzare lo strumento drammaturgico che ne deriva, perché pensiamo che questo materiale abbia la forza di parlare da solo. Analizzare tutti i modi di muoversi utilizzando il supporto dell’altro, La Boule è un viaggio di andata e ritorno tra due persone che camminano, che all'improvviso assumono un aspetto strano, come quando si muovono con tre gambe anziché quattro. La Boule è effimera, la sua forma è malleabile, muta, si trasforma, con lo slancio che gli permette di andare sempre avanti. Volevamo creare un'atmosfera intima, e l’estrema vicinanza del pubblico, che durante lo spettacolo è seduto intorno al perimetro del nostro percorso, è essenziale per noi. Desideriamo che il pubblico si senta vicino a noi, che avverta la fragilità dei nostri movimenti, che presti attenzione ai più piccoli dettagli delle nostre azioni e movimenti, percependo i silenzi, il rumore dei nostri passi. Vogliamo creare la nostra compagnia entro l'inizio del 2024 e stiamo iniziando anche ad immaginare di creare un altro spettacolo… per andare ancora oltre con questa identità artistica che entrambe abbiamo sviluppato!


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