4windsurf 156

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PEOPLE I FRATELLI TESTA + CHRIS PRESSLER, MR. C7 • ITA EVENTS GOYA/QUATRO GARDA TOUR • WORLD EVENTS PWA GRAN CANARIA • WINDSURF ADVENTURE SAHARA OCCIDENTALE • SPOT GUIDE NAXOS

AGOSTO/SETTEMBRE 2013 • ANNO XIX • NUMERO 156

TAVOLE & VELE 2014

Belgium: 9,00 € ∞ Deutscheland: 11,00 € ∞ España: 14,50 € ∞ France: 13,00 € ∞ Österreich: 8,50 € ∞ Portugal (cont): 8,50 € ∞ Canton Ticino: 24,00 chf ∞ Switzerland: 14,50 chf

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PERIODICO TRIMESTRALE | JOHNSONS MEDIA

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6

EDITORIALE

MAGAZINE

COVER STORY

ANNO XIX - NUMERO 156 AGOSTO - SETTEMBRE 2013

FOR

Dedichiamo la cover di questo numero a un nostro collaboratore, giovane talento waver dell’estremo ponente ligure: Federico Infantino. Era da un po’ di mesi che avevamo “in ballo” questa foto e per diverse ragioni “di spazio” riusciamo solo ora finalmente a pubblicarla augurando a Federico di continuare a prendere quante più onde possibili e di saltare sempre più alto!

DIRETTORE RESPONSABILE Cristiano Zanni • cristiano@jmag.it REDATTORE CAPO Fabio Calò • fabio@hipow.com ART DIRECTOR Gianpaolo Ragno

ragno@hipow.com RIDER Federico Infantino ∞ LOCATION Hookipa, Maui

GRAFICA E DTP Carlo Alfieri • carloa@hipow.com IN REDAZIONE Marco Melloni

FOTO Marco Coppadoro

INSIDE:

marcom@hipow.com

INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO

testi: Steven Van Broeckhoven, Fabio Calò, Valentina Crugnola, Sylvain Demercastel, Peter Garke, Matteo Iachino, Francesca La Croce, Luigi Madeddu, Massimo Mannucci, Sirio Passioni, Mattia Pedrani, Simone Pierini, Chris Pressler, Andrea Rosati, Kauli Seadi, Matteo Testa, Jacopo Testa. immagini: Pierre Boisraud, Giorgio Capelli, John Carter, Emanuela Cauli, Marco Coppadoro, Sylvain Demercastel, Onorio Dorivio, Francesca La Croce, Loic Olivier, GF Pictures, Chris Pressler, Kerstin Reiger, Michele Tagliafico, Andraz Zan, Felice Zompanti.

EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srl via Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087 fax +39.02.48022901 - info@hipow.com - www.4actionmedia.it AMMINISTRATORE DELEGATO Cristiano Zanni • cristianoz@hipow.com SERVIZI GENERALI Luisa Pagano • luisap@hipow.com DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l. 20090 Segrate (MI) DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTERO Johnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTERO Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano tel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - adv@jmag.it www.4actionmedia.it Servizio attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00. MODALITA’ DI PAGAMENTO Bonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milano Banca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 05 M 03069 09400 100000003752 IMPORTO ABBONAMENTO: euro 38,00 (8 numeri)* CAUSALE: abbonamento 4WINDSURF – NOMINATIVO E INDIRIZZO IMPORTO DI UN NUMERO ARRETRATO: euro 12,00 CAUSALE: arretrato n°… 4WINDSURF – NOMINATIVO E INDIRIZZO * Per i tesserati AICW, iParassiti, WCV, WGL e Black Sheep, specificare numero tessera e fare un bonifico di euro 30,40!

Nasce 4Action Media. Dalla fusione e dal conseguente rebranding di tutte le testate cartacee, digitali e dei siti internet delle publishing companies Johnsons Media e Johnsons Web, nasce 4Action Media, il nuovo progetto editoriale che rivoluzionerà la comunicazione italiana nel mondo degli action sport. Unendo le forze ed unificando i brand di tutte le testate sportive dei 2 gruppi sotto un unico marchio, 4Action Media catalizzerà la capacità di comunicare il mondo degli action sport per promuoverli non solo fra gli appassionati e gli addetti ai lavori, ma anche verso i praticanti occasionali ed i curiosi alla ricerca delle prime informazioni, dando luce ad un progetto di comunicazione integrata dalle linee guida editoriali e dalle potenzialità promozionali estremamente innovative. Il primo passo di questo ambizioso progetto è stata l’unificazione di ben 18 testate, sia online che cartacee, per identificare le multiformi comunità dei praticanti di action sport in un unico comune denominatore: 4. Quattro come i mondi a cui 4Action Media si rivolge: Mare, Neve, Outdoor e Street. Quattro come i punti cardinali perché gli action sport sono a 360 gradi. Cambia dunque il nome delle nostre storiche testate stampate e web, ma non cambia certo la qualità e la professionalità che contraddistingue da anni le nostre redazioni, composte sempre e rigorosamente da appassionati della propria disciplina, spesso con trascorsi da atleti, oltre che da figure specializzate in ambito social media o in indicizzazione SEO per i motori di ricerca. A supporto dell’intera operazione 4Action Media, oltre ai siti e le riviste, un network di profili social con oltre 100.000 fra fans e follower, un archivio contatti per l’invio di newsletter altamente profilate e digital version sfogliabili di tutte le riviste cartacee. La nascita di 4Action Media segna una pietra miliare nella comunicazione italiana legata al mondo degli action sport, uniti per la prima volta sotto un unico simbolo che rappresenta il nostro impegno per la promozione e la divulgazione delle discipline sportive in cui crediamo ormai da quasi 2 decadi. LE TESTATE DEL GRUPPO EDITORIALE 4ACTION MEDIA: 4Windsurf Magazine e 4Windusurf.it (ex Funboard e Funboardmag.com) 4Sup Magazine e 4Sup.it (ex SUP Time e Suptime.it) 4Snowboard Magazine e 4Snowboard.it (ex Entry Snowboard Magazine e Snowpark.it) 4Skateboard Magazine e 4Skateboard.it (ex 6:00am Skateboard Culture e Skateon.it) 4Kitesurf Magazine (ex Stance Kite Magazine) 4Surf Magazine (ex Surf Latino) 4Skiers Magazine e 4Skiers.it 4SoulRider Magazine (ex Soul Rider) 4ActionGirl (ex Disoriented.it) 4Surfing e 4Snow Enciclopedia, gli storici annuari delle attrezzature del mondo acqua e neve. 4Outdoor Enciclopedia e 4Outdoor.it dedicati al mondo della montagna e dello sport outdoor. Board.tv la web television, casa di produzione video e broadcaster italiano per i boardsports. About 4Action Media: 4Action Media è l’unica publishing company italiana dedicata al mondo degli action sport a 360 gradi. Con oltre 600.000 riviste cartacee stampate annualmente e distribuite in oltre 20.000 edicole e 400 negozi specializzati, 250.000 visitatori unici mensili sui propri portali, oltre 100.000 fra fans e follower sui principali social media, 4Action Media è il più grande gruppo editoriale italiano dedicato a Windsurf, SUP, Snowboard, Surf, Freeski, Freeride, Skateboard, Kitesurf ed Outdoor. Per info info@4actionmedia.it

ECCETERA PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00 ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA (8 numeri) euro 38,00

PERIODICITÀ marzo/aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre

STAMPA Alfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)

ISSN 1124-0261 registrazione Tribunale di Milano n.5 del 14.01.1995 ROC - Registro Operatori di Comunicazione - 1234

4Windsurf è una testata della società Johnsons Media srl che pubblica anche i periodici: 4Kitesurf (kite), 4Skateboard (skateboard), 4Skiers (sci freestyle freeride), 4Snowboard (snowboard), 4Soul Rider (sci freeride), 4Surf (surf) e 4Sup (sup) e gli annuari: 4Outdoor (montagna), 4Snow (snowboard), 4Surfing (windsurf, surf, kitesurf).

Tutti i diritti di 4Windsurf sono riservati e appartengono a Johnsons Media. Nessuna parte di 4Windsurf può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui, nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute in questa rivista. Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.





SOMMARIO

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PAG. 60 | PWA GRAN CANARIA WIND AND WAVE FESTIVAL 2013 LUGLIO, GRAN CANARIA, LA 25° EDIZIONE DELLA GARA PWA DI POZO IZQUIERDO E PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA NON C’È STATO UN RISULTATO UFFICIALE... MA SOLO UNA SUPER SESSION! INCREDIBILE MA VERO! 4WINDSURF ERA PRESENTE SULLO SPOT E NONOSTANTE LA POCA AZIONE IN ACQUA, ABBIAMO MOLTE COSE INTERESSANTI DA RACCONTARVI. © Francesca La Croce

PAG. 29 PAG. 48 PAG. 50 PAG. 52 PAG. 56 PAG. 64

| | | | | |

TOYS 2014 SPECIALE VIRATA I CONSIGLI DI MATTEO IACHINO FUORI DI “TESTA” 48 ORE CON BRAWZINHNO QUATTRO CHIACCHIERE CON CHRIS PRESSLER, MR.C7

PAG. 70 | SAHARA OCCIDENTALE PAG. 76 | SAO MIGUEL DO GOSTOSO, CLUBE KAULI SEADI PAG. 82 | FAQ: KONO, TOP TURN ONE HAND, LE CIMETTE DEL TRAPEZIO, INSEGNARE AD INSEGNARE PAG. 92 | SPOT GUIDE: NAXSOS







RIDER Andrea Rosati | LOCATION Cala Pischina, Sardegna (North Sardinia Wave Contest 2013) | FOTO Sailboard Olbia, Onorio Dorivio

ECSTASY

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FAST NEWS

NSWC PHOTO CONTEST Dopo il successo del Sa Barra Photo Contest ci sono piovute in redazione richieste di iniziative simili, a cui 4Windsurf non poteva dire di no. Il secondo Photo Contest è coinciso quindi con il North Sardinia Wave Contest 2013, prima tappa del Campionato Nazionale Wave. Hanno partecipato 8 fotografi che ci hanno mandato ciascuno 4 foto. Il 30 giugno si era chiusa la votazione, ed ecco la classifica finale dove alle tre foto più votate da voi, con i vostri “mi piace” sul sito, si sono sommati i punteggi dati dalla giuria. La foto vincitrice, Sailboard Olbia by Onorio Dorivio si è aggiudicata l’ecstasy di questo numero! 1° Classificato FOTO DI: Sailboard Olbia, Onorio Dorivio RIDER: Andrea Rosati

2° Classificato FOTO DI: Fabrizio La Mela - RIDER: Fabio Calò

3° Classificato FOTO DI: Fabrizio La Mela - RIDER: Raimondo Gasperini


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UNA GIORNATA DA PRO CON IL BLACK TEAM A SORTEGGIO PER UNO DI VOI Avete mai sognato o pensato di poter vivere una giornata come i veri pro del nostro sport? Cosa ne dite se noi di 4Windsurf vi mettiamo a disposizione il Point7 van e lo slalom Black Team per un giorno sul Lago di Garda? Un’iniziativa nuova per un fortunato sorteggiato vincitore tra gli abbonati di 4Windsurf che entro il 30 ottobre confermerà il suo abbonamento 2014. La data dell'evento sarà decisa in base all'impegno del vincitore e del Black Team nella primavera 2014. Il programma sarà tutto una sorpresa e ripreso dalle telecamere di 4Windsurf e poi pubblicato sulla rivista con voi come protagonisti. Preparatevi psicologicamente, e fisicamente che il Black Team vi porterà a uscite in windsurf ad altri livelli! Per aderire al concorso dovete rinnovare il vostro abbonamento a 4Windsurf seguendo le istruzioni che trovate sul sito www.4windsurf.com nell'area abbonamenti 2014 e mandarci una e-mail per confermarci che con il vostro abbonamento rinnovato siete anche interessati a questa iniziativa. Per ulteriori informazioni mandateci una mail a fabio@hipow.com.

Il Black Team vi aspetta! © Tommy Della Frana


20

FAST NEWS

QUATTRO CHIACCHIERE CON FEDERICO INFANTINO Federico a Hookipa, Maui. © Marco Coppadoro

miei anni migliori per il fattore gare. Dopo l’ultimo

Garda Tour mi sono diretto sull’isola canaria di

windsurf trip a Maui, a ottobre-novembre 2012 dove si

Tenerife dove tra qualche giorno mi aspettano i Trial

è svolta l’ultima tappa dell’American tour “ Makani

per le selezioni del PWA, rimarrò qui fino al 15 di

Classic”, non ho più preso parte ad eventi sportivi e

agosto e dopo con il mio rientro in Italia inizieranno i

anche quell’ultima gara non era andata nei migliori

preparativi per una nuova avventura!

dei modi dopo il mio mega wipe out! Ma nonostante ciò sono riuscito a ricavare qualche soddisfazione,

Di cosa stai parlando? Avrò poco meno di un mese

dopo aver rinnovato i contratti con Quatro, Goya,

per organizzare un viaggio, con un biglietto di sola

MaverX, MFC, Flymount, sono riuscito a coronare un

andata e un visto Working Holiday di 1 anno per un

altro sogno e aggiungere un altro adesivo sulle vele,

continente lontano e riuscirò a coronare un altro

ovvero quello di Quiksilver! Grazie alla collaborazione

sogno: quello di sbarcare in Australia! Sarà una

di Alessandro Bellotti del nuovo Quiksilver store di

vera e proprio avventura poiché non sarà uno di

Conoscerete già Federico Infantino essendo uno dei

Imperia , sede operativa della mia sponsorizzazione,

quei viaggi programmati, ma in realtà non ho

nostri top collaboratori. Si parla ancora della sua

siamo riusciti a creare questa nuova collaborazione!

proprio la più pallida idea di quello che mi capiterà;

incredibile sequenza di mega wipe-out a Hookipa dove

Da dicembre a giugno la mia attività windsurfistica è

l’intenzione è quella di riuscire a surfare sia in

ha rischiato grosso (Funboard n°152), e come avrete

stata quasi inesistente se non per qualche uscita ad

windsurf che in surf da onda nei migliori spot

visto è il soggetto della nostra cover di questo numero.

Imperia con il sud ovest ed una mareggiatina nel mio

dell’Australia cercandomi un lavoretto che mi

Al momento Federico si trova alle Canarie dove è solito

home spot Nervia. È stata una scelta che ho dovuto

consenta di rimanere li e girarla il più possibile,

passare il mese di agosto a Tenerife, da cui ci sta

affrontare in vista di progetti futuri mettendo così

magari anche con un minivan! Sperando che mi

mandando interessanti aggiornamenti per il web. Ma

qualche soldino da parte per un nuovo trip!

andrà tutto bene vi aggiornerò con news e racconti del mio viaggio, se avete consigli da darmi sono più

in programma ha anche altri progetti, vediamo quali. Ci siamo incontrati al Lago di Garda in occasione

che accettati. La mia avventura inizia il 10

Ciao Fede, un bilancio di questa stagione

del Goya/Quatro Tour (ndr. vedi pag. 56-58), dove

settembre 2013 con prima tappa Perth!

2012/2013? Questo 2013 non è stato di certo uno dei

sei diretto prossimamente? Dopo il Quatro/Goya

www.federicoinfatino.com


21

S SHAPE PER I BOMA NEIL PRYDE Nuovo profilo a forma di S per i boma NeilPryde 2014.

convenzionale si può deformare liberamente, dando

il profilo della vela assolutamente stabile, senza la

In contrasto rispetto a qualsiasi altro boma

l'impressione che il boma stesso sia morbido e

minima deformazione del rig, impedendo al bomba di

tradizionale con tubi convessi e tondi per tutta la

facendo effettivamente deformare l'intero rig,

muoversi anche sotto carichi notevoli.

sezione, i boma NeilPryde 140 e 160 presentano anche

andando ad incrementare il profilo della vela per la

una porzione concava shapata a forma di S, proprio

riduzione della lunghezza complessiva dovuto alla

nel punto di massimo carico (vicino alla mano

deformazione. Con i boma "S Shape", invece, la forza

posteriore). Con i boma tradizionali, essendoci

viene esercitata proprio sulla sezione concava, che è

maggiore pressione sul braccio posteriore, durante gli

notevolmente più rigida e resistente, impedendo

atterraggi per esempio, un profilo convesso e tondo

quindi che la lunghezza del boma cambi e mantenendo

WINDSURFING MOVIE NIGHT Dopo il successo

principale sarà Victor Fernandez. 4Windsurf è media

anche voi potrete essere i protagonisti con il vostro

dell’anno scorso

partner di questo nuovo progetto video di Andre, come

video! Editate il vostro video se siete dei talentuosi film-

del Windsurf Movie

lo è stato per quelli passati, e prossimamente vi

maker, attori e windsurfisti, e speditelo a

Night di Sylt

proporremo alcuni approfondimenti su questo

movie@belowthesurface-movie.com.

durante il PWA,

argomento. Purtroppo dobbiamo anche segnalarvi che

I migliori clip verranno selezionati da una giuria e

Andre Paskowski, ci comunica che anche quest’anno

le condizioni fisiche di Andre, malato di cancro da anni,

proiettati durante il Windsurfing Movie Night di Sylt.

riproporrà questo format! E se ti senti un film-maker e

sono in questo periodo in peggioramento. Windsurfing

Importante, i clip devono avere i seguenti requisiti:

vorresti farti conoscere al grande pubblico del

Movie Night by SURF-Magazin e Andre Paskowski

∞ durata complessiva tra i 5 e 10 minuti ∞ musica e

windsurf su uno dei palcoscenici più importanti, leggi

durante il PWA Sylt. Le due serate di presentazione dei

foto devono essere di proprietà dell’autore del video o

bene qui sotto e proponiti anche tu con il tuo video!

video sono previste per: ∞ Sabato – 28.09.2013, ore

averne la licenza ∞ i video devono essere in HD

Inoltre Andre sta continuando con le riprese di “Below

20:00 ∞ Venerdì – 04.10.2013, ore 20:00. Durante queste

∞ i video non devono essere pubblicati su internet

the surface” dove questa volta il protagonista

due serate verrà proiettato “Below the Surface” e

prima del 5 ottobre 2013.


WORLD EVENTS

22 INTERVISTA DI Fabio Calò

2013 IFCA JUNIOR, YOUTH & MASTERS SLALOM

WORLD CHAMPIONSHIPS

Turchia, Alacati, 4-7 luglio 2013. Andrea Rosati è il nuovo Campione del Mondo Slalom IFCA Master 2013, bissando il successo ottenuto l’anno scorso a Torbole sul Garda. Anche un altro nostro connazionale ha ottenuto una posizione di prestigio in questo Campionato, ma nella classifica dei più piccoli: Francesco Scagliola che ha ottenuto il secondo posto nella classifica Under 15. Francesco abbiamo avuto modo recentemente di conoscerlo su www.4windsurf.it e non mancherà l’occasione di rivederlo su queste frequenze. Intanto Andrea Rosati ha risposto a qualche nostra domanda sull’evento turco. CIAO ANDREA, DA UN ANNO SEI ENTRATO NELLA

che era successo e mi sono detto “O vinci tre prove di

PUOI SPIEGARCI LE DIFFERENZE TRA IL MONDIALE

CATEGORIA MASTER E HAI GIÀ VINTO DUE TITOLI

fila o puoi dire addio al campionato!”, e così non ho più

IFCA E IL PWA?

MONDIALI IFCA SLALOM, PUOI DESCRIVERCI LA TUA

sbagliato neanche una virgola. Partenze al pelo,

L’IFCA era nata come l’associazione per semi-

GARA IN TURCHIA? Diciamo che all’inizio la trasferta

perfette, attrezzature trimmate alla perfezione e

professionisti dove si poteva gareggiare solo con

turca l’ho presa più per un allenamento pre-PWA che

sempre quella giusta, sono state la ricetta giusta per

tavole di serie quando ancora in coppa del mondo si

per il titolo vero e proprio… Poi lo sai una volta che ci

portarmi prima a pari merito e poi al sorpasso di

potevano usare i custom. Era considerato il trampolino

sei dentro vuoi giocare per vincere. La gara è iniziata

Icingir con 3 vittorie di fila. A quel punto il ragazzo è

di lancio per molti atleti che si sarebbero poi cimentati

così così in quanto dopo il primo giorno avevo un

andato in confusione e l’ha combinata sporca

nel gruppo del PWA. Poi le cose sono cambiate e anche

secondo e una partenza anticipata in finale mentre il

ostacolandomi in tutti i modi prima della partenza della

in PWA bisognava utilizzare materiale di serie quindi

mio diretto avversario aveva già accumulato un grande

finale della gara 6. È stato un peccato in quanto fino a

diciamo che le due associazioni hanno vissuto

vantaggio con due primi. Nel IFCA ci sono molti scarti e

quel punto avevamo giocato tutti con enorme fair play…

momenti di grande tensione in quanto entrambe

quindi fare subito bene è importantissimo, ti permette

Il giorno dopo poi abbiamo fatto un solo tabellone e

assegnavano il titolo mondiale di categoria. Tuttavia c’è

poi ti gareggiare molto più rilassato costringendo il tuo

anche quello sono riuscito a vincerlo mettendo in cassa

un enorme differenza tra le gare PWA e IFCA. In primis

avversario a forzare al massimo e magari incappando

5 primi e come scarti i risultati del primo giorno e la

il fatto di dover gareggiare con delle regole di

in qualche errore. E così il secondo giorno sono sceso

protesta… chi l’avrebbe mai detto dopo il primo giorno

condotta. E poi la preparazione dello staff tecnico che

in acqua super concentrato, ho resettato tutto quello

di gara!

nel PWA, essendo dei professionisti pagati per quello,


23 sono di un altro livello. Devo dire però che sia in

dessero rilevamenti stratosferici di 30 nodi io ho

2013 IFCA MASTERS SLALOM WORLD CHAMPION

Turchia che in Germania sono stati veramente bravi e

sempre gareggiato con il 129 lt la 8.6 e la 9.5… Diciamo

1. Rosati Andrea

devo complimentarmi sia con la giuria di terra che

che ci possiamo fermare così ;)

con quella di mare.

ITA-0 / RRD, Point 7 2. Icingir Ertugrul

PROSSIMI OBIETTIVI?

TUR-1 / Patrik, Loft Sails

COME MAI NON PARTECIPANO PERSONAGGI DEL

Sto sviluppando in RRD le nuove tavole Hardcore

CALIBRO DI ALBEAU O DUNKERBECK?

insieme ad Aurelio Verdi e spero tanto di andare a

Ai primi 10 della classifica del PWA non è concesso di

fare due pieghe da qualche parte prima dei prossimi

partecipare a gare IFCA. Proprio perché come

impegni slalomistici… Credo che dal 12 al 17 agosto

2013 IFCA SLALOM JUNIOR U15 CHAMPION

spiegavo sopra sono gare per semi professionisti o

andrò a rinfrescarmi le idee in Lettonia nel mar

1. Da Silva De GoesJean Paul

per coloro che hanno talento e si affacciano per la

Baltico dove ci sarà un evento IFCA di Slalom e Formula

prima volta nel mondo delle regate. Vi assicuro però

e dove dicono che vivano gli angeli… e subito dopo si va

che sia la coppia turca Icingir-Morgan che l’altra greca

ad Alacati per la tappa del PWA e a seguire un giretto a

Stabulis-Poupalos non sono per niente lenti e anche in

Paros a trovare il babbo e a surfare due onde greche…

coppa del mondo hanno fatto la loro bella figura.

insomma dai non ci si annoia!

TORBOLE E ALACATI, DUE CAMPIONATI E DUE VITTORIE. QUALI LE DIFFERENZE? Enormi! Così a bruciapelo direi subito: Torbole una vittoria molto fortunata dovuta alle circostanze che mi hanno notevolmente favorito, mentre quella Turca una vittoria stra-meritata e stra-sudata! 2 contro 8 prove svolte. Campo di gara slalom down wind come si deve e non formula bolina poppa. Vento vero costante sui 20 con punte di 25 nodi dove si potevano utilizzare vele da 7.2-7.9 e tavola media mentre al Garda nonostante ci

3. Morgan Erkan TUR-611 / Starboard, Severne Sails

CUR-914 / Patrik, Severne Sails 2. Scagliola Francesco ITA-353S / RRD, Severne Sails 3. van Someren Jim NED-600 / Patrik, Loft Sails


24

MEETING

TESTO DI Matteo Muraro

FOTO DI courtesy RRD

DEALER MEETING RRD Ma cos’é esattamente un meeting dei distributori di cui tanto si parla a stagione inoltrata? Sicuramente ognuno di voi o per lavoro o per passione avrà avuto l’occasione di partecipare a riunioni o a eventi dove il marketing team di un’azienda o, nel caso di PMI, il proprietario della stessa, illustravano i nuovi prodotti appena sviluppati o appena lanciati. Che fosse un’auto, un’aspirapolvere o un profumo vi sarete riuniti in un hotel o in una sala eventi per vedere infinite presentazioni powerpoint, hostess in tacchi e giù di champagne nel migliore dei casi. Ecco, nel campo del windsurf è più o meno similare, a parte che normalmente ci si ritrova in un posto con il sole, il vento e, se si è fortunati, anche con le onde. Gigi Romano al banco di prova con le nuove Firewave Wood

Avevo già partecipato negli ultimi anni ad alcuni meeting RRD e, vi assicuro, che preparare il trolley da viaggio con solo il trapezio mette già il sorriso. Senza contare che quest’anno nell’invito ti chiedevano modello, colore e misura della nuova muta RRD che avresti voluto trovare all’arrivo in albergo a Tenerife, playa del Cabezo, uno spot visitato tante volte, in estate ed in inverno, e, sempre ventoso. Come non sarei potuto andare? All’aeroporto trovo ad attendermi il mio adorato “fratello adottivo” Paolo Migliorini, responsabile di un windsurf center con materiale Ricci a Sao Miguel do Gostoso, Brasile. In breve siamo all’hotel dove incontriamo tutti i responsabili vendita delle varie

Conference time: Roberto presenta la nuova collezione wetsuits ai distributori

RRD Family a Tenerife

Gigi Romano e John Skye vanno a testare le nuove Firewing

Paolo Migliorini ready to test


25

regioni europee, i distributori internazionali da regioni

fare. Ho testato a fondo le succitate vele e consiglio

remote come Australia, Giappone o Dubai, e finalmente

come ottima opzione all-in-one la Move, prefetto mix

tutta la “famiglia” RRD, ovvero Roberto, Dylan, e i

tra le migliori caratteristiche della Four, della Style Pro

numerosi dipendenti e atleti che partecipano allo

e della Vogue. Sono mancate le onde vere e mi é

sviluppo dei materiali nelle varie discipline.

rimasto il desiderio di assaggiare le doti di radicalitá

In breve: ogni mattina colazione e meeting di due

dei prossimi Hard Core da wave... Ma giá so che

orette e mezza per presentare tavole, vele, ali da kite,

chiederó a Babbo Natale l’88 litri a scatola chiusa!

Sup e accessori 2014. Poi pranzo e via a provare tutto

Al pomeriggio il vento scemava e ci lasciava in regalo

il materiale appena “ascoltato”. Dal canto mio ho

mezzo metro di onda per testare i nuovi Sup gonfiabili,

saltato a piè pari la mattina del kite e immaginatevi la

gli Aquamondo allround o gli esclusivi iWave sviluppati

mia felicità nell’arrivare al garage-rimessaggio e poter

a Tahiti. Non ultimi i Cosmo realizzati dal “pesante ma

scegliere con quale 5.3 (Four, Vogue o Move) e

reattivo” Antoine Albeau che ci ha raggiunti a metà

lanciarmi a provare i nuovi Firewave nelle misure 92 e

settimana in arrivo dalla Korea.

82 completamente da solo. Mitico l’aiuto di Attilio e Gigi

Che dire, sul posto ho ordinato direttamente due

nella scelta del miglior mezzo, da sogno avere

tavole Firewave e il Sup iWave Pro Carbon, arrivate nei

nientepopodimeno che John Skye a trimmarti la vela

negozi a metà luglio.

al millimetro. Durante la mia settimanina di meeting

Forse la mia eccitazione nell’aprire i pacchi è stata un

ho potuto provare esaurientemente tutte le vele e

pelo inferiore alla norma, ma, almeno, sono certo di

tavole wave e freestyle disponibili grazie al nordest

aver fatto la scelta corretta di misure e litraggi, grazie

presente quasi ogni giorno. Mi sono assolutamente

al test esaustivo.

innamorato dei Firewave, manovrieri come i Wavecult

Non mi resta che ringraziare Roberto e tutto il team

e rapidi come un Freewave. Ho anche inteso che le

per le splendide feste, cene e i momenti conviviali che

nuove tavole da freestyle son rapidissime, precise e

mi hanno fatto sentire ancora una volta parte della

perfette per le news skool moves, che ahimé, non so

mitica famiglia RRD.

Antoine Albeau a proprio agio con le onde del Siam Park

Distributori al banco di prova coi nuovi giocattoli RRD


APPROFONDIMENTI WEB

26 TESTO DI Matteo Muraro

FOTO DI Matteo Muraro, Jose Pina

QUALI TAVOLE? line. Per il bump&jump si rivela assolutamente più divertente di un wave puro, e posso variare l’assetto in single fin per acqua piatta o in trifin per le onde. Per il resto delle condizione il Single Thruster 82 è quasi la mia tavola unica sempre in assetto trifin, utilizzandola quasi il 95% delle mie uscite, tanto in condizioni side come on-shore dalla 4.2 alla 5.0. Come pinne metto le Maui Ultra Fins in misura 11.5 cm per le laterali e nella tavola piccola 16.5 o 17.5 al centro (20 per la grande). Come single fin misure da 22 a 24 cm.

Andrea Rosati: peso 88 kili e adoro navigare in condizioni side-off. Sono d’accordo con Matteo quando dice che le tavole grandi sono il futuro e che le piccole andranno scomparendo. Abbiamo bisogno di volume per planare, galleggiare e tornare sul picco il prima possibile. Se le onde sono potenti e il vento side-off Per quasi 10 anni consecutivi ho avuto come tavola

PRO (di tutto rispetto, aggiungerei!)

utilizzo la mia Vogue 5.0 e l’RRD Hardcore 91 anche in

grande un Freestyle da 100 litri e, come piccola, un

Scott Mckercher: peso 82 kili e navigo quasi

condizioni di 10 nodi. Da 18 nodi in su passo all’84.

wave da 75-82 litri a seconda delle stagioni (mio peso

esclusivamente in condizioni side-off, utilizzando la

Nelle condizioni europee con onda moscia, dove si

medio 82-85 kili). Se al Lago di Garda era più che

Starboard Quad 74 litri tanto con la 4.7 come con la 5.0

necessita di molta velocità, preferisco usare il nuovo

sufficiente il freestyle anche in condizioni di Peler a 35

(15-25 nodi). Se il vento è veramente leggero, vado con

Firewave 92 o i Wavecult 83 e 75. Come vele utilizzo la

nodi, spesso a Sottomarina sentivo la mancanza di un

la 82 litri, necessaria per galleggiare fino al picco.

Move 6.2 o 5.7 per il vento leggero (Firewave 92) e la

wave “galleggiante” per le condizioni di vento leggero.

Diciamo che questo è il mio setting per waveriding. A

Vogue dalla 5.3 con il Wavecult 83 in giù. Dalla 4.7 a

Il mio primo tentativo di lasciare il freestyle è avvenuto

Pozo con la 3.7 utilizzo solo la 74 litri.

scendere preferisco mettere il 75 litri.

nel 2010 con l’acquisto di un Freewave RRD 96, ottima

John Skye: per Gran Canaria potrei utilizzare tutto

Gigi Madeddu: vivendo a Sa Barra (Sardegna)

tavola per condizioni bump&jump, per lanciarsi in

l’anno l’RRD 75 Wavecult. Se passassi più tempo al sud

utilizzo solitamente 3 tavole: 2 freestyle e 1 wave. Come

vulcan e surfatine con vento leggero ma ovviamente

d’Inghilterra avrei come tavola unica l’83 Wave Cult,

freestyle uso per vento leggero il 100 lt Twister Tabou,

non radicale abbastanza per onde superiori a 1 metro

che, grazie al grande range che offrono oggi i quad mi

con vento da medio a forte la mia scelta cade sul 90lt.

e per trick tipo spock e grubby (mia massima

servirebbe dalla 4.0 alla 5.3. Se nel passato avrei avuto

Scelgo la tavola anche valutando la condizione. Più

espressione di old-schooler). Insomma quasi a dire

una Freewave 96, oggi scelgo il nuovo Firewave 92,

costante 90, rafficato 100. Per il wave utilizzo il Tabou

che la tavola “tuttofare” non esiste, o, forse, non

tavola perfetta per condizioni di onde e vento leggero e

Quadster 79 come tavola unica e cambio il trim delle

esisteva. Dal 2011, full life in Catalunya, sono passato a

ottima anche per le uscite bump&jump.

pinne a seconda della condizione.

full wave equipment: RRD Wave Cult 92 Quad e

Victor Fernández: peso 83 kili. A Gran Canaria

Fabio Caló: il mio quiver di tavole per il Wave e

Hardcore 76 prontamente sostituito con l’84 a causa

vario tra il Quad 76 e il Tri-Wave 76 con vele tra la 3.4

Freestyle (le discipline che pratico oltre allo Slalom) è

del mio peso “importante”.

e la 4.5. Preferisco il quad nelle condizioni on-shore

più o meno lo stesso da 4-5 stagioni, e mi trovo

Il mix si è rivelato così perfetto che anche quest’anno

di Pozo dato che mi permette maggiore controllo

davvero bene. Premessa... preferisco magari avere

ho confermato con Wave Cult 92 e 83 litri, giocando

nelle manovre sulle onde choppate. A Vargas o a

qualche vela in più in misure piuttosto vicine (per

molto con le misure di pinne e cambi di assetto in

Tenerife dove il vento è più side-on utilizzo al meglio il

esempio 4.5 e 4.7) anzichè avere una tavola in più! Il

versione twin o quad, a seconda delle condizioni.

Tri-Wave. In condizioni da 4.7-5.0 vado con l’81, e con

motivo è che se cambio vela (modello, misura, anno)

la 5.3 uso l’88.

mi ci adeguo abbastanza rapidamente, mentre

Andiamo ora a vedere i vostri commenti che avete

Robby Swift: con poco vento e vele tra 5.0 e 5.8

cambiare tavola mi da molti più problemi di

scritto su www.4windsurf.it per cercare, poi, di trarre

utilizzo il JP Australia Freestyle Wave 93 litri dato che

adattamento, soprattutto nel wave... perchè prima di

alcune conclusioni di massima.

funziona bene in ogni condizione, eccetto il down the

conoscere a fondo una tavola devi fare molte uscite


27

DOPO IL DOPPIO ARTICOLO WEB-RIVISTA (N° 152) SUL SET DI VELE DA SCEGLIERE, ECCOCI DI RITORNO CON LA NATURALE CONSEGUENZA: QUALI TAVOLE? PONIAMO QUALI AL PLURALE DANDO, QUASI, PER SCONTATO CHE UN WINDSURFER MEDIO NECESSITA ALMENO 2 PLANCE NEL SUO GEAR… IL BOARD RANGE RELATIVO ALLE VELE 3.7-5.3 CHE VALUTIAMO SARÀ DEL TIPO WAVE-FREEWAVE-FRESTYLE PER VENTI DAI 15 AI 45 NODI. INSOMMA, PONIAMO UN MINIMO E UN MASSIMO: DAI 70 AI 110 LITRI. Permette di “giocare” alla grande con le onde, ha un feeling molto “libero” e ottima velocità di punta per saltare, oltre allo spunto in planata immediato. Il Quad 87 lo uso dalla 4.7 alla 5.0 (non ho vele wave più grandi...), quando il vento è meno forte e si prediligono le surfate. In questi casi normalmente l’onda è anche molto più pulita e il Quad ti permette di avere molto più drive del Twinzer per divertirti concentrandoti per fare curve armoniose e potenti in piena conduzione.

Marcilio Browne: peso 85 kili e utilizzo tutte le vele dalla 3.4 alla 5.7. A Pozo con la 3.7-4.0 uso i miei Quad 72 e 78 litri. Se navigo con 4.5-4.7-5.0 (tipiche condizioni da Hookipa) vado con l’84. Per 5.3 e 5.7 preferisco il 94 litri. Adoro i Quad, permettono di mantenere sempre il controllo, risalire velocemente il vento e mantenere tanto drive nel waverinding indipendentemente dal volume utilizzato. 5.4, il 98% delle mie uscite freestyle. Quando è da 4.2

Massimo Manna: navigo tra South Africa e Maui,

scelta è un solo freestyle e due wave, questo da 4-5

cambio pinna se necessario.

peso 72 kili e utilizzo due Goya trifin, uno da 86 e l’altro

anni e non ho mai avuto problemi... anzi me ne ha

Per il Wave ho avuto per anni il 74 Quad e 82 Quad. Il

da 76 litri. Pine Maui Fin Co. da 15, 16, 17 cm. al centro

risolti molti questa soluzione. Il mio peso è di 78 kg.

74 risultava però sempre un po’ piccolo per il mio

e 10-11 cm. per le laterali. Non posso dire quale

Freestyle unica tavola da 100 litri circa (in base al

peso e lo dovevo usare con la 3.7 o al limite con la 4.2

perferisco tra le due tavole dato che ognuna si

modello proposto della stagione). Una volta ne avevo

over power, oppure all’estero con le onde grandi. Mi

esprime al meglio dipendentemente dalle condizioni e

uno anche più grande da 110 per il vento leggero (che

trovavo così ad usare quasi sempre l’82.

dall’assetto delle pinne. Se dovessi scegliere una sola

si rilevava spesso inutile e comunque più difficile da

Da quest’anno invece ho aumentato i litri delle due

tavola andrei con una 80, ma che spesso non sarebbe

gestire del modello più piccolo) e non ho mai avuto il

tavole cambiando anche setup di pinne e devo

l’ideale.

(almeno per quello che mi riguarda). Quindi la mia

90 per il freestyle con vento forte (gestisco bene il 100

ammettere che è la scelta migliore mai fatta. Twinzer

Mattia Pedrani: peso 93 kg e utilizzo il mio

con una pinna più piccola se proprio necessario e

77 e Quad 87. Il Twinzer 77 lo uso con il vento forte

Starboard Flare 111 Woodcarbon in ogni condizione

soprattutto non faccio vacanze in spot freestyle con

dalla 3.7 alla 4.5 e magari onda incasinata o choppata

freestyle. Per il wave vado con il Quad 87. Keep it

vento forte). Il range del mio Freestyle 100 è da 4.5 a

(caratteristica comune delle onde con vento forte).

simple!

AMATEUR Christian Ferraro: da un paio di stagioni uso un freestyle largo 64 e un wave largo 57, custom. Da quest’anno inserirò altre tre tavole per arrivare ad avere: 1 freestyle grosso da vento leggero, 1 freestyle da vento forte che cambiando pinna la posso utilizzare per saltare con vento leggero, 1 wave da onda molla o poco vento, 1 wave da vento più forte o onda consistente entrambi larghe 57 ma con shape differenti, e un single fin largo 54 bello tirato per saltare con il ventone. Dove abito ho condizioni estremamente diverse e avere la tavola sempre giusta


28 è la cosa migliore, 5 tavole sono tante ma durano di

sono passato ad una tavola da wave sola, peso 83 kg e

Ale Venice: quando sono al mare e faccio

più.

la mia unica tavola è il Tabou Quadster 84 che essendo

waveriding la mia attrezzatura preferita è composta

Oscar Bertagnoli: per Malcesine, monotavola

generoso di volume ma radicale nell’outline mi

da vele 3.7, 4.2, 4.7 e 5 e da tavole da 79 lt o da 93 lt. Il

per freestyle o freestylewave, diciamo tra i 90 e i 100

permette di planare velocemente e di essere preciso e

mio peso è di 78 kg ed uso quasi sempre un 79 lt. È la

litri. Per le gite al mare un wave facile sui 75 litri e

radicale nelle surfate, che sia in Liguria, Francia, Sud

tavola che mi porto nei viaggi aerei dal momento che

pinna diversa in base alla condizione... (mi faccio

Africa e prossimamente SryLanka! Con questa tavola

va bene per quasi tutte le condizioni, dalla 3.7 piena

consigliare da amici e local) e poi via di frullate.

uso vele dalla 4.2 alla 5.0, supporterebbe bene anche

alla 5.. 3 o 4 pinne a seconda dei casi. Col tempo e con

Paolo Migliorini: vivo a Sao Miguel do Gosto,

la 5.3 ma non la considero una vera vela wave! Per le

i km, trovandomi a volte in quelle condizioni di vento

Brasile, dove abbiamo condizioni abbastanza costanti

giornate con vento leggero ho il mio amato Tabou

leggero e di onda debole (a prescindere dalla taglia),

durante tutto l’anno. Potrei fare tutto con il Wavecult

Twister 100, che funziona benissimo al lago con vele

ho iniziato a sentire la necessità di avere più volume

83 litri e una 5.0. Avendo la fortuna di gestire un

dalla 5.8 in giù, ma il mio set parte dalla 5.4 a

sotto i piedi, e mi sono regalato un “bel wave grande”,

noleggio e scuola windsurf posso utilizzare l’intero

scendere. Con il peler e la 4.2 è sempre performante e

trifin.

range RRD. Pertanto con il vento forte uso il 75 litri e

con la 5.4 mi fa divertire con il vento al limite! Ormai

con poco vento l’Hardcore 91. Se dovessi scegliere due

gli shape delle tavole di nuova generazione ci

Che commentoni! Super ricchi e molto utili... Come

tavole per viaggiare opterei per 75 Cult e Firewave 92.

permettono do planare decisamente prima e di poter

“waver dedicato” vi propongo ora il mio punto di vista,

Matteo Righetti: peso 63 kg e al lago o comunque

surfare molto di più rispetto a 10 anni fa! Quindi sono

sempre per due tavole:

in acqua piatta uso solamente una tavola da freestyle

per le 2 tavole.

∞ una tra i 90 e i 105 litri a seconda del vostro peso,

90 litri, mentre per il wave dopo anni passati con due

Ori Arnau (Barcelona): per i miei 75 kg ho

bella facile, larga, planante e che giri decentemente.

tavole... una da 65 e una da 75 sono arrivato al

utilizzato durante gli ultimi 3 anni i Goya 75 e 95 litri.

Con questo mezzo coprirete tutto il range dal vento

compromesso perfetto per me con un Thruster 72 e

Quest’anno prenderò un intermedio 84 perfetto per le

leggero con o senza onda fino al vento sostenuto e

due diversi set di pinne.

condizioni di Fuerte o per la Galizia.

rafficato, dove avete bisogno di volume per superare le

Paolo Cabrina: esco solo al mare e

Mario Lorenzo Goz: i multifin hanno migliorato

schiume e planare velocemente sull’onda. Due pinne o

prevalentemente con le onde (per non dire solo..). Con

moltissimo il range di utilizzo, personalmente

due set di multifin possono aiutare.

il mio peso 78 kg circa ho avuto per anni solo due

preferisco tavole con un rocker line veloce e meno

∞ una tavola piccola e radicale diciamo più o meno di

wave, ora mi sono orientato per un Quad 84 che mi

volume. Le mie scelte sono wave piccolo quad largo

volume similare al vostro peso (senza scendere sotto i

permette le uscite dalla 5.3 alla 4 e il freewave 100 litri

sui 54 cm e wave grande sui 57/58. Ho poi un freestyle

72 litri) che vi serva per vento costante superiore alla

per le uscite con la scaduta e i termici estivi. La tavola

100.

4.7 e onde vere. Meglio se strettina (<58 cm), così da

piccola diventa praticamente unica in inverno.

Dani Martí (Barcelona, vive a Maui): in Catalunya

non soffrire il chop tipico del vento forte.

Paolo Windspirit: peso 65 kg e uso il Tabou

utilizzavo un 92 litri quad per venti leggeri e un 74 per

Tip del giorno: se azzeccate le misure e il rapporto

Quadster 74 litri come tavola unica dalla 3.7 alla 5.3 in

il ventone. Da quando vivo a Maui utilizzo

planata/radicalità della tavola grande vi ritroverete ad

configurazione trifin 11-14 o (16). In estate con i

esclusivamente un 84 per vele da 4.5 a 5.0. É molto

utilizzare la piccola in pochissime occasioni e ancor

termici (10-16 nodi), non praticando freestyle e

importante notare che le tavole moderne possono

meno nei vostri viaggi oltreoceano dove vorrete

sempre nella speranza di trovare qualche ondina uso

rendere di più cambiando le pinne, per un

inanellare quanti più giorni possibili in acqua. Come a

un Tabou Pocket 93, se ci sono onde in assetto trifin,

miglioramento nella surfata o per gestire misure di

dire: la tavola piccola fa parte del passato!

altrimenti con il piatto come single.

vele inferiori rispetto al passato.

Aspettatevi ora il prossimo articolo online: “Tavola

Fabio Saponaro: peso 62 kg, ho vele che vanno

Marco Caratelli: Peso 78 kg e in Italia uso

unica si - tavola unica no?”. Sarà guerra aperta!

dalla 3.7 alla 5.7 e tavole: 66, 78 e 95 tutte wave, ho il

prevalentemente tavola 85lt Tabou Quadster e 4.2, 4.7 e

piacere di cambiare set di pinne all’occorrenza.

5.3 meglio se 4 stecche. All’estero e con perturbazioni

Simone Spagarino: dall’avvento dei multifin

più decise uso anche il 74 lt Quadster.

Matteo Muraro RRD - AL360 - Drwind - Bob Sdrunk Eyewear

TABELLA VALIDA PER DUE TAVOLE A SECONDA DEL PESO E DELLA DISCIPLINA FAVORITA Your Style Freestyler

Freerider

Waver

>85 72<85 <72 >85 72<85 <72 >85 72<85 <72

TAVOLA GRANDE Freestyle 110 Freestyle 100 Freestyle 90 Freeride 105-120 Freeride 96-110 Freeride 89-98 Wave 98-105 Wave 92-98 Wave 88-92

PICCOLA Wave 85 Wave 78-83 Wave 72-80 Freewave 85 Wave 78-83 Wave 72-80 Wave Radicale 85 Wave Radicale 78-83 Wave Radicale 72-80


TOYS 2014

29

TAVOLE &VELE

2014

∞ RIDER Ricardo Campello ∞ SAIL Neil Pryde Combat XD ∞ BOARD JP Twinser Quad

Come da consuetudine in questo periodo dell’anno vi proponiamo la carrellata di presentazione dei nuovi prodotti 2014 per quanto riguarda le tavole e le vele. Chi di voi ci segue quotidianamente anche sul web (www.4windsurf.it) ha già avuto modo di vedere qualche anticipazione 2014 che vi abbiamo proposto nelle ultime settimane. Qui invece trovate tutto quello che c’è di più nuovo e interessante, e che soprattutto non è ancora stato pubblicato sul web, che i vari brand hanno proposto per il prossimo anno. Non proprio tutto, altrimenti avremmo dovuto dedicare all’argomento un intero numero; e quello che non trovate ora, verrà pubblicato sul prossimo 4Windsurf di ottobre-novembre. Rifatevi gli occhi e se trovate la vostra tavola o vela da sogno… correte dal vostro surf shop di fiducia, i nuovi giocattoli 2014 vi stanno aspettando!

SOMMARIO Pag. 30 Challenger Sails Pag. 31 Fanatic Pag. 32 Gaastra Pag. 34 Hot Sails Maui Pag. 35 Naish Pag. 36 JP Pag. 38 Neil Pryde Pag. 40 North Sails Pag. 41 Point-7 Pag. 42 RRD Pag. 43 Simmer Pag. 44 Starboard Pag. 46 Tabou


30

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 CHALLENGER SAILS DISTRIBUITO DA: CHALLENGER SAILS ITALIA ∞ TEL: +39.071.6609558 ∞ WEB: WWW.CHALLENGERSAILS.COM

KONDA

sfide, ma cercano ogni giorno un nuovo limite da

garantendo compattezza e affidabilità, grazie alla

Il best seller la K.onda si è guadagnata, anno dopo

superare.

struttura portante 3D. Una vela che cambia il concetto

anno, una folta schiera di fedelissimi e anche tu, dopo

Model Mast

Luff

averla provata, non potrai piú separartene. La vela,

3,5

340

sviluppata da Valter Scotto nelle radicali condizioni di

4,0

Tenerife, trova il suo terreno ideale nelle condizioni on

4,2

370

shore. Grazie al collaudato sistema S shape, il profilo

4,5

resta stabile, trasmettendo la sensazione di assoluto

4,7

controllo, comfort ed equilibrio. Tutta la concentrazione del waver sarà quindi riservata al gesto tecnico in

Boom

di range. Three G significa affidarsi ad una vela che

341

141

continua a dare il meglio di sé anche se le condizioni

370/340 369

146

di vento cambiano radicalmente e all’improvviso.

153

Significa quindi, avere una vela con un immenso range

400/370 393

156

di utilizzo.

400

401

162

Model Width

Length Sailsize

5,0

400

406

162

3,2

340

345

139

5,3

400

419

175

3,7

340

357

145

surfata e non al comportamento del rig. Una vela

5,8

430

432

180

4,2

370

381

149

camaleontica, la K.onda può trasformarsi nei casi di

6,3

430

450

167

4,7

400/370 401

162

5,1

400

167

382

condizioni side, mediante leggere regolazioni di

415

caricabasso e bugna. Nelle misure medio-grandi (5.3-

THREEG

5.8- 6.3), diventa perfetta per un utilizzo bump&jump o

Leggerezza e performance. Il binomio che caratterizza

4 PRO

per il più semplice freeride con vento forte. Senza

il concetto 3 stecche! La sensazione di leggerezza che

L’affermazione di un’idea. Dopo gli esordi di due anni

snaturarne le caratteristiche principali, per il 2014

la ThreeG ti trasmette fuori dall’acqua, si esalta

fa, l’idea della vela a 4 stecche ha ormai acquisito la

Challenger è intervenuta sull’aerodinamica e su quegli

quando è tra le tue le mani in surfata. Cambiare

personalità che la rende matura e indiscutibilmente

aspetti che rendono la vela ancora più facile subito

direzione, saltare, slashare: tutto più semplice se il tuo

apprezzata sia dai puristi del freestyle, sia da chi cerca

dopo la rotazione del cambio di mure. Il design è stato

motore ti garantisce stabilità e neutralità in ogni

semplicemente una vela leggera, affidabile e

concepito e realizzato per rendere la vela accattivante e

momento! La ThreeG infatti è rivoluzionaria perchè il

poliedrica. Challenger Sails, prima con la FreeG e oggi

con una distribuzione dei colori che le conferiscono

profilo della vela lavora autonomamente: on/off é la

con l’evoluzione 4 Pro, ha realizzato una vela con

un’immagine dinamica ed aggressiva, in linea con lo

parola d’ordine. Un profilo che è vivo, animato, che si

queste fondamentali caratteristiche, che sono alla

spirito di quei waver che non vogliono limitare le loro

adatta in ogni momento alle esigenze del windsurfista,

base del freestyle modero. Abbiamo messo in primo piano la cura dei dettagli, sono loro che fanno la differenza. Nella 4 Pro si è voluto esaltare questo concetto. Il costante sviluppo di Fede Radicioni nelle acque australiane, ha consentito di apportare modifiche che hanno ulteriormente migliorato il lavoro della balumina eliminandone la vibrazione durante i trick. Inoltre l’utilizzo del PX05 garantisce una leggerezza straordinaria in manovra e mantiene inalterato il profilo aerodinamico anche in “overpower conditions”.

KONDA

THREEG

4 PRO

Model Width

Length Sailsize

3,7

340

363

146

4,0

370

374

150

4,2

370

380

152

4,5

370

392

155

4,7

400

400

158

5,0

400

413

163

5,2

400

421

166


31

FANATIC DISTRIBUITO DA: FANATIC ITALIA ∞ TEL: 0541.307668 ∞ WEB: WWW.FANATIC.COM

FREEWAVE TXTR|TE|CWS

Caratteristiche principali:

biconcavo.

Freestyle/Wave. In origine le FreeWave sono state

∞ Poppa fish e prua più arrotondata, unite ad un

∞ Rail più pieni ed arrotondati a prua, con un apice più

realizzate con un solo obiettivo in mente: offrire la

outline più compatto e manovrabile.

alto ed un profilo di tuck più basso.

massima libertà al rider per poter surfare qualsiasi

∞ Nuova linea di Scoop rocker progettata al CAD.

∞ Zona centrale della coperta più larga e piatta per

tipo di condizione che madre Natura abbia da offrire,

∞ Chiglia con V-bottom combinata con un leggero

facilitare la postura e la distribuzione del volume.

per ogni singolo rider. Avvicinandosi al 2014, a Sebastian Wenzel (shaper di Fanatic) è stata presentata una nuova sfida, cioè riuscire a migliorare un prodotto già eccellente. Fanatic ancora una volta è riuscita a superare se stessa introducendo un design completamente innovativo per il nuovo range di misure 76, 86, 96, 106, 116. Le FreeWave TE o TeXtreme sono disponibili sia come Thruster che come Single fin. Scegli tra la tecnologia più leggera in circolazione o la costruzione che offre il miglior rapporto qualità/prezzo. FREEWAVE TXTR

FREEWAVE TE

FREEWAVE CWS

model

Width

Length

Technology

Fittings

Freewave Txtr 86

58.5 cm

233 cm

TXTR IC / LF*

MFC TF - 2 × 11 cm / 1 × 19 cm; Power Box / 2 × SlotBox; 4.2 – 6.5 m²

Freewave Txtr 96

61 cm

234 cm

TXTR IC / LF*

MFC TF - 2 × 12 cm / 1 × 19 cm; Power Box / 2 × SlotBox; Sailsize: 4.5 – 6.7 m²

Freewave Txtr 106

63.5 cm

235 cm

TXTR IC / LF*

MFC TF - FreeWave 29 cm G10; Power Box / 2 ×

FreeWave TE 76

56 cm

232 cm

IC / LF**

MFC TF - 2 × 11 cm / 1 × 18 cm; Center US Box / 2 × SlotBox; Sailsize: 3.7 – 6.0 m²

FreeWave TE 86

58.5 cm

233 cm

IC / LF**

MFC TF - 2 × 11 cm / 1 × 19 cm; Power Box / 2 × SlotBox; Sailsize: 4.2 – 6.5 m²

FreeWave TE 96

61 cm

234 cm

IC / LF**

MFC TF - 2 × 12 cm / 1 × 19 cm; Power Box / 2 × SlotBox; Sailsize: 4.5 – 6.7 m²

FreeWave TE 106

63.5 cm

235 cm

IC / LF**

MFC - FW 29 cm G10; Power Box / 2 × SlotBox; Sailsize: 4.7 – 7.0 m²

FreeWave TE 116

66 cm

236 cm

IC / LF**

MFC - FW 30 cm G10; Power Box; Sailsize: 5.0 – 7.3 m²

FreeWave CWS 76

56 cm

232 cm

CWS / LF***

Fanatic - FW 23 cm G10; US Box; Sailsize: 3.7 – 6.0 m²

FreeWave CWS 86

58.5 cm

233 cm

CWS / LF***

Fanatic - FW 25 cm G10; Power Box; Sailsize: 4.2 – 6.5 m²

FreeWave CWS 96

61 cm

234 cm

CWS / LF***

Fanatic - FW 27 cm G10; Power Box; Sailsize: 4.5 – 6.7 m²

FreeWave CWS 106

63.5 cm

235 cm

CWS / LF***

Fanatic - FW 29 cm G10; Power Box; Sailsize: 4.7 – 7.0 m²

FreeWave CWS 116

66 cm

236 cm

CWS / LF***

Fanatic - FW 29 cm G10; Power Box; Sailsize: 5.0 – 7.3 m²

*TeXtreme® Innegra Carbon Light Finish ** Innegra Carbon Light Finish *** Custom Wood Sandwich Light Finish


32

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 GAASTRA DISTRIBUITO DA: WHITE REEF ∞ TEL: 0547.22756 ∞ EMAIL: INFO@WHITEREEF.IT ∞ WEB: WWW.GAASTRA.COM

PURE

posizione, con un twist controllato e grande longevità.

minimo. ∞ 3D Mast Head Protector, per garantire la

∞ Una delle migliori vele Freestyle in commercio.

∞ 3D EVA Mast protector, rinforzo alla base dell’albero

massima resistenza agli impatti, riducendo il peso al

∞ 4 stecche per tutte le misure.

con un nuovo design, più user friendly, per garantire la

minimo. ∞ Vario Top Protector, piccolo accorgimento

∞ Leggera, diretta e con un pop eccezionale.

massima resistenza agli impatti, riducendo il peso al

con rinforzo in tessuto antistrappo per maggiore

La Pure è ormai da qualche anno la vela di riferimento

minimo. ∞ 3D Mast Head Protector, per garantire la

resistenza agli urti e graffi. ∞ Concetto 2 alberi,

per il freestyle. La sua reputazione infatti è stata

massima resistenza agli impatti, riducendo il peso al

parametri rivisitati per le misure degli alberi sui

consolidata da anni di ottimi risultati sia in gara che

minimo. ∞ Costruzione Ultimate LightWeight, garantisce

modelli più venduti. ∞ Maggiore spinta, ideale per le

eccellenti riscontri nei test. Ad ogni tappa di coppa del

una leggerezza eccezionale, ma senza intaccare la

tavole con assetti multipinna. ∞ Bugna ribassata, per

mondo, almeno 2 o 3 rider tra i primi 5 utilizzano una

longevità della vela. ∞ Bugna rialzata per un profilo con

un maggiore controllo nei bottom turn e lasciar la

Pure. Il team Gaastra ha ulteriormente rifinito la

High Aspect Ratio, per rendere la vela più maneggevole

penna libera di sventare. ∞ Morbida, elastica e reattiva,

curvatura dell’albero ed il twist della penna in modo da

e reattiva in ogni condizione.

per garantire la massima reattività e maneggevolezza. ∞ DOUBLE SEAM, cuciture doppie per rinforzi heavy duty.

rendere questo nuovo range il più estremo, esplosivo e maneggevole di sempre, permettendoti di restare al

MANIC

passo e perfino anticipare tutti i trick di nuova

∞ Vela wave allround leggera e resistente.

generazione.

∞ Stabile, morbida e bilanciata.

IQ

DETTAGLI DI R&D: Per il 2014 Gaastra ha lavorato

∞ Ampio range d’utilizzo con potenza e maneggevolezza

∞ Vela wave new school leggera ma resistente.

ulteriormente sulla curva dell’albero e sul twist della

perfette.

∞ Profilo a 4 stecche, compatto e radicale.

vela, in modo che venga mantenuta una pressione

Le Manic 2014 sono state completamente ridisegnate. Il

∞ Ampio range d’utilizzo con maneggevolezza

perfetta e costante durante il passaggio sottovento alla

nuovo range offre molto più potenza e stabilità rispetto

eccezionale.

vela, permettendoti di esplodere in tutte le manovre in

al precedente, con una portanza morbida e costante

La curva d’albero delle nuove IQ è stata modificata,

ducking. È stato anche introdotto una nuova misura, la

che da una sensazione di leggerezza tra le mani del

mentre rimane invariato il concetto di profilo a 4

5.0, per completare il range esistente, ideale per

rider. Peter Munzlinger (sail designer per Gaastra) ha

stecche per il wave newschool. Il profilo poi è stato

qualsiasi rider e tipo di condizione. Per quanto

inoltre aumentato notevolmente la spinta. Queste nuove

leggermente modificato per aumentarne il comfort.

riguarda la costruzione, la vela è stata realizzata con il

caratteristiche esaltano ulteriormente la reattività e

Sebbene le IQ 2014 siano state modificate meno

tipico Radial Panel Layout, optando però per un

leggerezza della vela, mantenendo la leggendaria

rispetto alle altre vele wave, in acqua queste piccole

maggiore utilizzo di monofilm che garantisce una

maneggevolezza e neutralità tra le onde, trademark di

modifiche fanno veramente una grande differenza.

∞ Disponibile anche in costruzione FULL X-PLY: Manic HD.

reattività ancora maggiore, incrementando la

Gaastra. Risulterà quindi più facile uscire e spostarsi

La vela ora risulta molto più leggera e controllabile

leggerezza e maneggevolezza tra le mani del rider. La

sul lineup, avendo tra le mani una vela molto più

durante i salti, mentre sull’onda è più radicale ed agile

penna e la bugna sono state ulteriormente rinforzate

stabile, che ti permette di essere sempre in pieno

che mai. Il design a 4 stecche è ideale per le tavole

per sopportare meglio i carichi.

controllo, in qualsiasi condizione di vento o onda ti

multipinna e per il nuovo stile di surfata, potente e

DAVY SCHEFFERS: “La Pure si dimostra ancora una

possa trovare.

radicale, per tutti quei rider che vogliono stare più

volta la vela perfetta per ogni freestyler, garantendo

COSTRUZIONE: ∞ Utilizzo del 2-Ply, nella parte superiore

vicini alla sezione critica dell’onda.

una marcia in più a tutti i pro rider che vogliono fare le

della vela in modo da minimizzare il peso in rotazione,

DETTAGLI DI R&D: Avendo utilizzato una nuova curva

manovre new school. Tutto è possibile con una Pure in

incrementandone la reattività. ∞ DACRON LUFF PANEL,

d’albero, le cuciture ora risultano leggermente più

mano. La vela è perfettamente bilanciata e le manovre

pannello vicino all’albero in dacron per una sensazione

piatte, ma anche distribuite in maniera più uniforme

in ducking diventano veramente di una facilità

di maggiore morbidezza, massima neutralità e potenza

sia nella zona superiore che avanzata della vela. La

disarmante!”.

più controllata. ∞ Più performante anche con condizioni

seconda stecca poi gira più facilmente. Gaastra ha

COSTRUZIONE: ∞ DACRON LUFF PANEL, pannello vicino

marginali. ∞ RADIAL PANEL LAYOUT 3G, profilo migliore

incrementato la curva d’albero sulla 4.7, in modo da

all’albero in dacron per una sensazione di maggiore

per garantire una potenza costante e bloccata in

renderla leggermente più rigida, mentre è stata ridotta

morbidezza, massima neutralità e potenza più

posizione, con un twist controllato e grande longevità.

sulla 4.0 per renderla più morbida e meno nervosa.

controllata. ∞ Più performante anche con condizioni

∞ 3D EVA Mast protector, rinforzo alla base dell’albero

Così facendo si ottiene una sensazione più uniforme e

marginali. ∞ RADIAL PANEL LAYOUT 3G, profilo migliore

con un nuovo design, più user friendly, per garantire la

di maggiore controllo per l’intero range. Peter ha poi

per garantire una potenza costante e bloccata in

massima resistenza agli impatti, riducendo il peso al

allungato leggermente la bugna in modo da garantire


33

maggiore spinta, abbassandola anche, con una balumina piuttosto dritta ed una penna stretta per massimizzare la maneggevolezza. La parte superiore della vela è realizzata col materiale elastico 2-PLY che, combinato al pannello in dacron vicino all’albero, garantisce la massima neutralità. Le cuciture intorno alla finestra sono di 30mm con due file di triple stitch, per una resistenza veramente notevole agli impatti. Il Radial Panel Layout è stato ulteriormente rinforzato nella bugna in modo da diminuire la deformazione della vela. Il concetto “2 mast” permette di armare tutte le misure del range con due soli alberi. La penna e la bugna sono state ulteriormente rinforzate per sopportare meglio i carichi. THOMAS TRAVERSA: “Le IQ danno il loro meglio in condizioni difficili e marginali. Essendo così leggera tra le mani, è anche molto potente e reattiva. Io personalmente adoro utilizzarle anche con le onde più grosse per via della portanza che viene trasmessa alla

PURE

MANIC

IQ

tavola, combinata con la sensazione di compattezza che mi permette di andare a posizionarmi proprio nel

SIZE

MAST

IMCS LUFF

BOOM

BASE

BATTEN

TOP

CAMS

punto critico del lip.”

PURE 4.0

370

17

373

148

5

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

IDEAL MAST

COSTRUZIONE: ∞ Utilizzo del 2-Ply, nella parte superiore

PURE 4.2

370

17

380

151

10

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

della vela in modo da minimizzare il peso in rotazione,

PURE 4.4

370

17

388

155

20

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

incrementandone la reattività. ∞ DACRON LUFF PANEL,

PURE 4.6

370

17

399

157

30

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

pannello vicino all’albero in dacron per una sensazione

PURE 4.8

400

19

409

159

10

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

di maggiore morbidezza, massima neutralità e potenza

PURE 5.0

400

19

412

163

125

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

più controllata. ∞ Più performante anche con condizioni

PURE 5.2

400

19

419

167

20

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

marginali. ∞ RADIAL PANEL LAYOUT 3G, profilo migliore

PURE 5.4

400

19

428

171

30

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

per garantire una potenza costante e bloccata in

PURE 5.7

430

21

436

177

75

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

posizione, con un twist controllato e grande longevità.

MANIC 3.3

370

17

341

139

0

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

∞ 3D EVA Mast protector, rinforzo alla base dell’albero

MANIC 3.7

370

17

360

144

0

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

con un nuovo design, più user friendly, per garantire la

MANIC 4.0

370

17

373

149

5

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

massima resistenza agli impatti, riducendo il peso al

MANIC 4.2

370

17

383

154

15

5

Vario

0

Gaastra 100 RDM

minimo. ∞ 3D Mast Head Protector, per garantire la

MANIC 4.5

370

17

391

158

22.5

5

Vario

0

Gaastra 100 RDM

massima resistenza agli impatti, riducendo il peso al

MANIC 4.7

400

19

406

159

7.5

5

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

minimo. ∞ Vario Top Protector, piccolo accorgimento

MANIC 5.0

400

19

411

163

12.5

5

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

19

con rinforzo in tessuto antistrappo per maggiore

MANIC 5.3

400

422

167

22.5

5

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

resistenza agli urti e graffi. ∞ Profilo più compatto,

MANIC 5.7

430/400 21/19 434

174

5

5

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

albero più corto per maggiore controllo e

IQ 3.3

370

139

0

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

17

340

manovrabilità ∞ Finestra ottimizzata, per garantire la

IQ 3.6

370

17

353

141

0

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

massima visibilità. ∞ Profilo con Low Aspect Ratio,

IQ 4.0

370

17

370

149

0

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

garantendo la performance ideale per tutte le manovre

IQ 4.2

370

17

377

154

75

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

wave new school. ∞ Profilo a 4 stecche per tutte le

IQ 4.5

370

17

387

158

175

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

misure, riduce il peso complessivo e garantisce

IQ 4.7

370

17

393

162

25

4

Vario

0

Gaastra 100 RDM

potenza ma perdona anche gli errori ∞ DOUBLE SEAM,

IQ 5.0

400

19

403

167

5

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM

cuciture doppie per rinforzi heavy duty.

IQ 5.4

400

19

414

173

15

4

Fixed

0

Gaastra 100 RDM


34

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 HOT SAILS MAUI DISTRIBUITO DA: OCEAN AVENUE ∞ TEL: 045.4851739 EMAIL: INFO@OCEANAVENUE.IT ∞ WEB: WWW.HOTSAILSMAUI.COM

KS3

grado di realizzare la KS3 con una costruzione

riescono ad identificare esattamente l’aspetto

Vi abbiamo già presentato in anteprima la nuova KS3,

veramente longeva e resistente, mantenendola però

interessato, andandolo a modificare con efficacia.

Pro Model Kauli Seadi, sul web. Abbiamo approfondito

leggerissima come le Qu4d e le Firelight. È una vela

Abbiamo un range intero dalle misure piccole fino alla

l’argomento facendo qualche domanda a Tom

veramente dinamica, che da una sensazione

5.2, e sono tutte veramente eccezionali. Era veramente

Hammerton (sail designer) e il neo acquisto Hot Sails

d’immediata reattività al rider, eroga morbida potenza

da tanto che non provavo sensazioni del genere e non

Maui, Kauli Sadi.

con costanza, com’è possibile fare solamente con 3

vedevo l’ora di entrare in acqua, sapendo di poter

stecche.

progredire ad ogni singola uscita grazie al mio nuovo

Perchè solo 3 stecche?

KS: Le vele di questo range danno una sensazione

materiale, spingendo la performance, sia mia che della

Tom Hammerton: Ad essere sincero inizialmente l’idea

unica, e sebbene siano molto potenti, sono anche molto

vela, a nuovi livelli.

non mi allettava più di tanto. Avevamo appena

morbide e facilissime da maneggiare. L’aspetto più

Questa vela sarà messa in commercio? Quando?

completato le Qu4d, che ci sono costate veramente

eccezionale, infatti, è la reattività in manovra, e risulta

Per chi è ideale?

molta fatica per ottenere esattamente la performance

anche molto facile neutralizzare la potenza al momento

TH: Entrerà in produzione a breve, quindi potrebbe

che avevamo in mente per una 4 stecche, rispetto alle

opportuno, grazie ad un accorgimento particolare

essere disponibile nei negozi verso fine estate. È

nostre vele a 5. Lo sforzo per ottenere una buona

adottato da Tom (la stecca a forma di S alla base). La

sicuramente la vela ideale per ogni purista del

performance da una vela a 3 stecche sarebbe stato

sensazione di leggerezza, oltre ad essere dovuta alla

waveriding. Rappresenta esattamente tutto ciò che

esponenzialmente più grande. È stata un’idea di Kauli,

mancanza fisica della stecca, è anche imputabile al

Kauli cerca in una vela wave, realizzata sotto le sue

ed io l’ho poi presa come una sfida per la mia crescita

design della vela che riduce sensibilmente il momento

specifiche direttive. Se sei là fuori a chiudere goyter o

personale.

durante le rotazioni, in modo da poter facilmente

grossi push forward, questa è la vela che fa per te!

Kauli Seadi: A me piace moltissimo qualsiasi aspetto

regolare la velocità in rotazione, accelerando o

KS: Sicuramente le KS3 saranno disponibili verso fine

dello sviluppo del materiale da windsurf, specialmente

rallentando a seconda della necessità del rider.

estate, e penso che chiunque debba provare la

se poi ti permette di progredire nel wave sailing. Negli

Come può una vela a 3 stecche essere stabile e

sensazione unica e finora sconosciuta che solo questa

anni passati, infatti, ho sperimentato prima con i twin,

coprire un buon range?

vela può dare. Tutti potrebbero scoprire un nuovo

poi coi quad, poi con le vele a 4 stecche e tutti questi

TH: Con questa vela è possibile. È veramente

approccio a far windsurf, con una vela più leggera,

miglioramenti hanno poi influenzato notevolmente il

eccezionale, ma siamo riusciti a combinare la potenza

manovrabile e divertente che ti farà restare in acqua

windsurf ed anche lo stesso mercato, permettendo ai

ai bassi regimi, in modo da far usare una vela più

ancora più a lungo. La consiglio a chiunque voglia una

rider di avere del materiale che permettesse loro di

piccola del normale, con il massimo possibile controllo

vela leggera e reattiva per surfare come mai prima

restare più vicini al lip ed entrare più verticali. Ancora

anche con vento forte. Penso che ci siano un sacco di

d’ora. Godetevela!

una volta, quindi, ho deciso di sperimentare un po’ con

aziende che hanno cercato di realizzare vele a tre

una vela con sole 3 stecche e, sebbene non fossimo

stecche semplicemente togliendo una stecca da quelle

sicuri di come si sarebbe comportata, eravamo già

precedenti a 4, ottenendo così una vela veramente

estasiati dalla leggerezza e compattezza della vela

pessima. Il nostro design è stato completamente

stessa. Non avremmo quindi mai pensato che già dalla

riadattato e raffinato, tramite lunghi ed estenuanti test,

prima generazione di prototipi il range di vento

ed attualmente siamo all’ottava generazione di prototipi

risultasse così ampio e con una stabilità eccezionale,

ma sono davvero eccellenti.

con un profilo che resta in posizione ed eroga potenza

KS: Con questa vela, tutto è possibile. È stato

con costanza sia col vento leggero che con vento forte.

veramente sorprendente, ma già i primissimi prototipi

È veramente leggera, stabile, veloce e maneggevole,

erano eccezionalmente stabili e dopo qualche altra

ideale per surfare le onde ed avremmo ora potuto

regolazione nella generazioni successive siamo riusciti

rinforzare i materiali ottenendo comunque un peso

ad ottenere il design ideale con un twist perfetto, che

eccellente!

garantiva una potenza costante ed un profilo fisso. La

Quali sono i vantaggi principali?

maggior parte di questi miglioramenti è dovuto

TH: Sicuramente l’essersi liberati di una stecca implica

soprattutto alla capacità ed esperienza di Tom e Jeff

la perdita del peso ad essa associato. Siamo stati in

che, in base al mio feedback sulle sensazioni che ho,

Kauli Seadi con la KS3


35

NAISH SAILS DISTRIBUITO DA: ACTIONTOSPORT ∞ TEL: 0185264754 EMAIL: INFO@ACTION2SPORT.COM ∞ WEB: WWW.NAISHSAILS.COM Sul web vi avevamo presentato in anteprima la nuova tavola Starship e il modello di vele Vipe. Continuiamo ora con i giocattoli preferiti di Robby Naish.

FORCE R1 – WAVE La Force R1 è una vela wave versatile, perfetta per i rider che richiedano accelerazione, potenza e maneggevolezza controllata in condizioni di surf in mare aperto, sideshore e onshore. È stata progettata per ottenere potenza e stabilità, ha 5 stecche e un ridotto AR. Questa combinazione di design offre un’accelerazione eccezionale, planata con una pressione uniforme su entrambe le mani. La Force R1 è la vela wave scelta da Robby Naish. Caratteristiche principali: 5 stecche = stabilità Center shape = potenza e facilità di planata Medio AR = ottimo feeling e ampio range Twin X-166 Luff Panels = solidità e potenza bloccata

Starship 90

Starship 100

Starship 115

Volume

90

100

115

235

240

245

623

Size

3,7

4,0

4,2

4,5

4,7

5,0

5,3

5,7

6,2

Length

Luff

356

368

382

391

402

414

423

434

445

Width

597

Boom

146

148

150

156

160

165

171

177

182

Fin Type

Starship PB 28 Starship PB 32

90/370

90/370

90/400

90/400

90/400

90/430

90/430

90/430

Mast RDM 90/370

Rec. Sail Size 4.0 - 6.5

656

4.0 - 7.0

Starship PB 32 4.5 - 7.5

BOXER – WAVE/FREESTYLE La Boxer è il massimo della vela compatta per chi desidera abbinare waveriding e freestyle. Progettata con un basso AR e compatto outline, è dotata di una nuova costruzione Fusion che la rende leggera, facile feeling sul boma, ed eccezionalmente resistente per sopportare onde che frangono e radicali manovre freestyle. Caratteristiche principali 4 stecche = leggera Center shape = potenza e facilità di planata Basso AR = feeling e ampio range Single scrim luff panel = bilanciamento della potenza e

VIBE

stabilità Size

3,6

4,0

4,4

4,7

5,0

5,4

5,8

6,2

Size

40

45

50

55

Luff

342

356

376

390

402

420

434

452

Luff

376

398

420

438

Boom

140

154

162

172

RDM 400

RDM 430

Mast RDM 90/340

147

153

158

161

168

175

182

Boom

146

90/340

90/370

90/370

90/400

90/400

90/430

90/430

Mast

RDM 370 RDM 400


36

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 JP DISTRIBUITO DA: OBERALP ∞ TEL: 0471.242874 ∞ WEB: WWW.JP-AUSTRALIA.COM

TWINSER QUAD

hanno preferito è stato la combinazione dei

in modo da poter accentuare la capacità di curve

PRO EDITION realizzata con Tecnologia S-Glass con

biconcavi nella sezione centrale, passando poi ad

radicali e strette della tavola.

Stringers e rail in Carbonio. Non c’è dubbio che

una V piatta verso poppa. Questa combinazione

Twinser o Quad: la scelta è nelle tue mani. Da Quad

Twinser e Quad offrano vantaggi notevoli in

permette di mantenere una curvatura piuttosto

offrono più presa e controllo. Da Twinser risultano

condizioni side shore. Tutti i rider più rinomati sono

piatta della chiglia, che, essendo più dritta, accelera

più morbide (JP raccomanda pinne di 2cm più

ormai passati a questi setup, soprattutto per

più facilmente, facilitando l’ingresso in planata.

lunghe rispetto a quelle Quad).

l’eccezionale capacità di curvare con raggio

L’aumento della V verso poppa conferisce poi ai rail

strettissimo. Kauli, che ha dato il via al movimento

una curvatura molto accentuata. Questa

SINGLE THRUSTER

sia Twinser che Quad, ha reso queste tavole

caratteristica è indispensabile per tutti i fanatici

Lo shaper Werner Gnigler, affiancato dai pro rider

popolari grazie al suo stile inimitabile e al suo

delle condizioni down-the-line. La combinazione tra

Robby Swift e Ricardo Campello, hanno prodotto

enorme talento. Ha lavorato davvero molto,

rail sottili su tutta la lunghezza e linee arrotondate

realizzato questa nuova linea con l’idea di riuscire a

collaborando strettamente per lo sviluppo

permette alla tavola di mordere nell’acqua senza il

realizzare tavole che fossero incredibilmente

dell’intero range JP, volendo assolutamente una

minimo sforzo, garantendo una presa eccezionale

versatili, in modo da poter sfruttare al meglio ogni

linea Quad dedicata che gli permettesse di surfare

nella pancia dell’onda, ma anche perdonando gli

condizione in cui si tenga una tappa di coppa del

nei vari spot in giro per il mondo e non solamente

errori, permettendo al rider di effettuare le più lievi

mondo PWA, garantendo al rider la massima

nelle idilliache condizioni down-the-line. Il nuovo

correzioni per andare ad impattare il lip con

performance. Anche ogni altro wavesailor alla

range di Quad ora brilla anche in aree che in

precisione. Aerial enormi e le manovre new school

ricerca di tavole veloci e potenti però s’innamorerà

precedenza non erano particolarmente adatte per

più radicali sono ora alla portata di tutti!

di questi nuovi giocattoli. Coprono un range di

questo setup, migliorando notevolmente l’ingresso

L’incremento del volume arretrato crea maggiore

condizioni assolutamente gigantesco e il setup a 3

in planata, la capacità di risalire ed anche la

galleggiamento nella zona tra il piede d’albero e le

pinne garantisce tantissime combinazioni per

massima velocità di punta.

strap. Così facendo la tavola guadagna in stabilità

trovare la propria regolazione ideale. Oltre

SHAPE: Durante il processo di ricerca e sviluppo, il

anche in andatura non planante, per poi facilitarne

ovviamente a poter scegliere se usare la tavola

team JP ha sperimentato con tutte le diverse

l’ingresso in planata. Il volume maggiorato a poppa

come Thruster o come single fin, c’è anche la

tipologie di chiglie. Il concept che Kauli e Jason

permette anche di arretrare leggermente le strap,

possibilità di usare due pinne laterali più grandi,

TWINSER QUAD

SINGLE THRUSTER

FREESTYLE


37

riducendo quindi quella centrale. Queste possibilità

elemento! Steven e Youp Schmit ne erano già

mentre il rail più pieno a centro tavola e verso prua

di regolazione possono trasformare la tavola da un

pienamente soddisfatti delle loro performance

lasciano che la tavola slashi facilmente. Le

missile per condizioni onshore ad una distruggi-

eccezionali. Sono rimaste quindi invariate. Steven,

nuovissime pinne da freestyle new-school sono

onde per condizioni sideshore.

tuttavia, ha voluto lavorare di più sulla misura più

molto più dritte in modo da generare abbastanza

SHAPE INNOVATIVO: Werner ha anticipato l’ingresso

grossa per il vento più leggero, in modo da

portanza e presa in modo da avere reazioni

in planata delle tavole ed il controllo con vento forte

permetterle di eseguire le stesse manovre estreme

immediate. I tasselli con doppie viti sono veramente

rendendo le tavole leggermente più lunghe. La linea

con la stessa aggressività della sua sorelle minori.

solidi e permettono al piede di aderire

d’acqua più longilinea, così, facilita la planata e

SHAPE: La poppa spessa e larga garantisce

perfettamente alla tavola e sono regolabili per

genera maggiore potenza e portanza quando le

un’ottima stabilità edun pop istantaneo, che al

qualsiasi misura di piede, anche dei fettoni con le

condizioni si fanno difficili. La larghezza complessiva

giorno d’oggi è il requisito fondamentale di

scarpette. Le scanalature interne sulla coperta sono

e la poppa piuttosto larga le fa accelerare

qualsiasi power move aerea, per non parlare poi

molto comode e funzionali quando si va switch

immediatamente, permettendo loro di risalire il

delle combinazioni doppie o perfino triple.

stance.

vento senza sforzo. Atterrare dai salti e non perdere

Arretrando leggermente sia il piede d’albero che la

la planata diventa quindi molto più facile. Hanno un

scassa della pinna, la tavola è ancora più morbida e

NUOVO FREESTYLE 106

rocker piuttosto piatto tra le strap, con un leggero

veloce, facendo sì che resti più alta sull’acqua,

Il 106 è solamente 1.5 cm più largo ed 1cm più

tail kick. Il biconcavo si trasforma

facendo meno attrito e avendo un’accelerazione più

corto rispetto a suo fratello minore. Il volume è

progressivamente in una V verso poppa, che

immediata. La combinazione di questi fattori

stato aggiunto nella sezione centrale dove comporta

incrementa la curvatura dei rail. Questo aspetto,

comporta un notevole aumento della velocità di

il massimo aumento di stabilità, ingresso in planata

combinato alla curvatura addizionale del profilo tra

punta e soprattutto dell’esplosività allo stacco, con

ed accelerazione. Il nuovo 106, quindi, da la stessa

le strap rende la tavola ancora più veloce e reattiva.

una reattività immediata della tavola! Il notevole

sensazione del 100, con la stessa esplosività e

I rail sottili mordono l’acqua con determinazione,

volume tra le strap permette alla tavola di

reattività, ideali per le rotazioni velocissime e le

mantenendo la presa in curva e permettendo di

mantenere la massima velocità anche in posizione

powermove aeree. Grazie al 106 lt, ora anche rider

fare bottom down the line a tutta velocità, senza

switch stance, esasperando quindi l’esplosività del

dagli 80 kg in su potranno eseguire le loro migliori

pericolo di andare in spin out. La forma ergonomica

pop. Il tuck del rail è molto affilato permettendo alla

manovre anche con vento più leggero.

della coperta offre una comoda piattaforma per il

poppa di avere una presa tagliente nell’acqua,

rider, con un’immediata reattività ai cambi direzionali. Il passo più largo tra le strap, inoltre, permette di stringere le curve più facilmente

TWINSER QUAD

facendo pressione sul piede posteriore ma

VOLUME

LENGTH

WIDTH

WEIGHT

FINS

continuando a surfare l’onda su quello anteriore. Il

68

227 cm

53.0 cm

t.b.a.

2 x 13.0 + 2 x 10.0

2 x 15.0

vento più forte e rafficato non fa altro che far

74

227 cm

55.0 cm

5.9 kg

2 x 14.0 + 2 x 10.0

2 x 16.0

accelerare la tavola, spingendola a velocità

82

227 cm

57.0 cm

6.2 kg

2 x 15.0 + 2 x 10.0

2 x 17.0

vertiginose ed apparentemente senza limiti,

92

227 cm

59.0 cm

6.4 kg

2 x 16.0 + 2 x 10.0

2 x 18.0

permettendoti di non avere freni nel volare in aria

99

231 cm

61.0 cm

t.b.a.

2 x 17.0 + 2 x 10.0

2 x 18.0

FINS

anche in condizioni bump and jump. Con vento moderato poi ti permettono di surfare con

SINGLE THRUSTER

un’ottima velocità, controllo e potenza.

VOLUME

LENGTH

WIDTH

WEIGHT

FINS

FINS

73

228 cm

55.5 cm

5.7 kg

20.0 + 2 x10.0

220

FREESTYLE

83

230 cm

57.5 cm

5.9 kg

21.0 + 2 x10.0

230

Steven van Broeckhoven e lo shaper Werner Gnigler

93

232 cm

60.0 cm

6.4 kg

22.0 + 2 x10.0

240

hanno lavorato insieme su tre misure: 90,100 e 106.

103

232 cm

62.5 cm

t.b.a.

24.0 + 2 x10.0

260

Due misure erano già perfettamente in grado di eseguire qualsiasi tipo di powermove attuale e

FREESTYLE

combinazione di manovre doppie e triple. Queste

VOLUME

LENGTH

WIDTH

WEIGHT

FINS

manovre necessitano di tavole velocissime e dirette

90

230 cm

60.0 cm

5.9 kg

180

che abbiano un pop esplosivo perfino al secondo e

100

228 cm

64.0 cm

6.3 kg

200

terzo stacco, ed il 90 ed il 100 erano già nel loro

106

227 cm

65.5 cm

6.5 kg

220

FINS


38

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 NEIL PRYDE DISTRIBUITO DA: WURZ ∞ TEL: 0471.962233 ∞ EMAIL: INFO@WURZ.IT ∞ WEB: WWW.NEILPRYDE.COM

FORCELINE FRAME

modo da ampliare il range di condizioni coperte. La

stecche su tutte le misure in modo da mantenerle

La tecnologia di costruzione utilizzata per il nuovo

Combat è ora una perfetta combinazione tra potenza

eccezionalmente manovrabili e leggere in mano ai

range 2014 rappresenta un gigantesco passo avanti

pura e capacità di surfare le onde. Dalla 4.7 in giù,

rider. Il tutto, combinato con le stecche in posizione più

per NP. I pannelli “forceline” sono stati passati

invece, ne abbiamo mantenuto la tipica morbidezza.”

bassa ed avanzata in modo che la potenza risieda nella

dall’essere pannelli funzionali come rinforzi strutturali

CARATTERISTICHE

parte anteriore del profilo, garantisce la massima

solamente nella zona di bugna e della zona inferiore

∞ Versatilità: la curva d’albero moderata e progressiva

stabilità e controllo necessari per surfare ogni onda al

della balumina ad essere estesi per l’intero profilo

garantisce un’ottima manovrabilità, velocità e potenza

meglio.

della vela. Il concept quindi permette la dispersione

sia in condizioni onshore che sideshore.

CARATTERISTICHE

controllata dei carichi sull’intero profilo, ottenendo la

∞ Profilo centrale moderato: utilizzato per garantire il

∞ Sensazione di compattezza/leggerezza: il twist

massima performance da bugna, balumina, penna e

massimo equilibrio tra potenza in risalita e stabilità.

migliorato, combinato con il profilo molto equilibrato

profilo generale dell’intera vela. La sezione inferiore

Grazie all’enorme controllo in aria, questa è la vela

dello shape a 4 stecche rende la vela veramente

delle vele è ora interamente riempita con due grossi

ideale per saltare.

maneggevole e stabile nella zona superiore.

pannelli Forceline, mentre il pannello centrale della

∞ Ampio range di vento: una grande varietà di

∞ Potenza controllata: il centro di spinta basso ad

balumina è stato rimosso completamente. Il peso, così,

possibilità di regolazioni, combinata alla stabilità del

avanzato blocca il profilo in posizione, conferendo

è stato drasticamente ridotto, e tutti i materiali non

profilo, permette al rider di surfare col massimo

stabilità constante anche nelle raffiche più forti.

strutturali sono stati rimpiazzati con tessuti per la

comfort in qualsiasi condizione.

∞ Costruzione: pannelli Forceline che connettono la

gestione e dispersione uniforme del carico, che sono

∞ Costruzione: pannelli Forceline che connettono la

bugna, la balumina, la parte inferiore della vela e gli

perfettamente allineati coi pannelli nei punti di

bugna, la balumina, la parte inferiore della vela e gli

angoli più sotto pressione.

massimo carico della vela. Neil Pryde ha anche

angoli più sotto pressione.

Jason Polakow: “Per me non ci sono alternative al di

sviluppato dei materiali completamente nuovi per il

Philip Koster: “La mia vela ideale per il Tour è la

fuori di questa vela. La Fly è la mia scelta obbligata

2014, cambiando la direzione delle venature e la

Combat. Essa infatti risponde a tutte le mie necessità in

quando voglio andare a fare le entrate in ritardo sotto

densità, in modo da che sia la penna che l’intero profilo

termini di performance, ed è potente e manovrabile

il lip, grazie alla capacità istantanea di passare da

della vela offrano una gestione ottimale dei carichi,

come piace a me. Riesco così a volare in cielo e allo

trazione a neutrale. È proprio quella reattività

sfruttando il medesimo concetto con la stessa

stesso tempo posso anche sbizzarrirmi in surfata sul

immediata e la possibilità di passare in un istante da

costruzione funzionale. I pannelli Forceline sono

lip. Non ci sono limiti a cosa si riesca a fare con una

“accessa/spenta” che fanno la differenza. Il mio stile è

completamente privi di cuciture e vengono infatti

Combat tra le mani.”

molto basato su una surfata che ricorda proprio il surf

laminati sotto una pressa a caldo con i nostri

da onda, in modo da fare curve sempre più strette per

resistentissimi materiali in tecnologia ArmourWeb, che

THE FLY

andare ad impattare il lip sempre più verticale e nella

rendono la vela veramente durevole e ne garantiscono

Waveriding down the line. Questa è la nostra vela wave

sezione critica.”

l’integrità strutturale.

più neutrale e la più veloce nel passaggio “Accesa/spenta”, facendola così eccellere in condizioni

WIZARD

COMBAT

di puro waveriding down the line con onde pulite, dove

Questa è la seconda generazione di Wizard, ed è la vela

All Around Wave. La leggendaria Combat continua ad

la leggerezza tra le mani e la morbidezza del profilo

perfetta che ogni freestyler new school sogna. Grazie

eccellere quando si è alla ricerca di una vela wave che

garantiscono un’esperienza più vicina possibile al surf

alla spinta ancora più diretta ed immediata e un

offra ottime performance in qualsiasi tipo di

da onda. Progettata con un centro di spinta più basso

baricentro di spinta leggermente più alto, la vela plana

condizione. La performance ormai comprovata e

ed avanzato nella vela, la nuova Fly conserva il suo

istantaneamente, offrendo un controllo vellutato.

rinomata da anni viene di anno in anno raffinata ed

pedigree di maneggevolezza, permettendoti di avere il

Planata anticipata, stabilità e sensazione d’ equilibrio

affiancata ad una costruzione sempre più resistente e

massimo controllo proprio nel punto e nel momento

tra le mani del rider sono solo alcune delle qualità che

duratura, con una maneggevolezza studiata e calibrata

più critico dell’ azione, distruggendo così i lip più puliti

si ritrovano nella Wizard. Non parliamo poi dell’andare

di anno in anno da alcuni dei migliori wavesailor al

e perfetti.

più alti e più radicali che mai, grazie alla spinta

mondo.

Robert Stroy: “La Fly 2014 si concentra

veramente notevole.

Robert Stroy (sail designer): “Abbiamo incrementato

profondamente sull’essenza del down the line

Robert Stroy: “Al fine di utilizzare un pannello più

la tensione superficiale di tutte le nuove vele wave, in

wavesailing. Abbiamo conservato il concetto di vela a 4

esteso nella zona d’albero, abbiamo ampliato la


39

tensione della penna, in moda da spostare il baricentro

velocemente dall’assetto “acceso/spento”.

di spinta leggermente più in alto, incrementando così

∞ Profilo piuttosto centrale: questo accorgimento fa in

la potenza e sfruttando maggiormente la portanza e

modo che le vele godano della perfetta organizzazione

struttura fornita dalle stecche, in modo che l’intero

tra “acceso/spento”.

profilo resti stabile anche in manovra.”

Steven Van Broeckhoven: “L’unica cosa di cui bisogna

CARATTERISTICHE

sincerarsi è di averla armata correttamente, cazzando

∞ 4 stecche fino alla 5.7. Così facendo, tutte le vele,

di più la bugna e meno il caricabasso rispetto a una

anche la 5,7, vengono tenute sotto uno stabilito peso

normale vela wave. Io controllo sempre che la penna

minimo.

sia libera di sventare solamente tra le due stecche

∞ Tasca dell’albero in Tethoron, grazie alla cui

superiori, in modo da poter così conservare la potenza

combinazione con la stretta tasca d’albero, rende la

e lo shape che ormai sono discriminanti per il freestyle

vela molto più neutra, permettendo di passare

moderno.” COMBAT

COMBAT SIZE

LUFF

BOOM

BASE

BATTENS

CAMS

IDEAL MAST

3.7

364

144

24

4

0

340

TOP FINISHING Vario Top

4.0

374

148

4/34

4

0

370/340

4.2

381

152

12

4

0

370

Fixed Head

Vario Top

4.5

391

156

22

4

0

370

Fixed Head

4.7

401

160

32/2

4

0

370/400

Fixed Head

5.0

413

164

14

5

0

400

Fixed Head

5.3

425

170

26

5

0

400

Fixed Head

5.6

433

176

34/4

5

0

400/430

Fixed Head

CAMS

IDEAL MAST

THE FLY SIZE

LUFF

BOOM

BASE

BATTENS

TOP FINISHING

3.2

342

137

2

4

0

340

Vario Top

3.6

356

145

16

4

0

340

Vario Top

3.9

366

150

26

4

0

340

Vario Top

4.2

376

154

6

4

0

370

Fixed Head

4.5

389

159

20

4

0

370

Fixed Head

4.8

402

164

32

4

0

370

Fixed Head

5.1

416

169

16

4

0

400

Fixed Head

5.4

429

174

30

4

0

400

Fixed Head

THE FLY

WIZARD SIZE

LUFF

BOOM

BASE

BATTENS

CAMS

IDEAL MAST

3.8

370

146

30

4

0

340

TOP FINISHING Vario Top

4.2

384

150

14

4

0

370

Vario Top

4.5

398

155

28

4

0

370

Vario Top

4.8

409

160

10

4

0

400

Fixed Head

5.1

424

165

24

4

0

400

Fixed Head

5.4

438

170

8

4

0

430

Fixed Head

5.7

448

174

18

4

0

430

Fixed Head

6.1

458

179

28

5

0

430

Fixed Head

6.5

469

185

10/40

5

0

460/430

Fixed Head

WIZARD


40

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 NORTH SAILS DISTRIBUITO DA: NORTH SAILS ITALIA ∞ TEL: 0541.307668 ∞ WEB: WWW.NORTH-WINDSURF.COM

IDOL_LTD

il peso complessivo del 50%. ∞ iBUMPER, il nuovo pad

∞ Profilo estremamente stabile grazie alle 5 stecche,

Freestyle ultraleggera da

del piede d’albero termostampato della North.

con potenza avanzata in modo che la penna possa

competizione. Leggera, veramente

∞ BALANCED.LUFF.LENGTH riduce al minimo la lunghezza

sventare liberamente. ∞ Bugna con tecnologia

leggera ed estremamente radicale.

dell’albero in modo da massimizzare la

PURE.PATCH.TECHNOLOGY: tasca d’albero e parte

La nuovissima IDOL_LTD è la vela da

maneggevolezza della vela in manovra, senza però

terminale delle tasche delle stecche che riducono il

freestyle di serie più sofisticata ed estrema che North

intaccare il range di utilizzo. ∞ Progettata

peso complessivo del 50%. ∞ iBUMPER, il nuovo pad del

Sails abbia mai realizzato.

appositamente per utilizzo con alberi RDM.

piede d’albero termostampato della North. ∞ Progettata appositamente per utilizzo con alberi RDM.

Caratteristiche principali: ∞ Novità: costruzione iper leggera per la massima maneggevolezza, grazie

SOUL

∞ MINIMUM.MAST.CONCEPT: tutte le misure possono essere montate su un unico albero (400 - 19).

all’utilizzo dell’innovativo materiale laminato nautico

Wave & Style Soul Surfing. Questa

“ODL” che, combinato con il ULTRA.FILM da 4mm la

vela è radicalmente diversa, ideale

rende la vela in monofilm più leggera in commercio.

per tutti i soul rider sia di wave che

∞ Tre stecche tubolari ultraleggere. ∞ Bugna con

di freestyle, in grado di trasformare

tecnologia PURE.PATCH.TECHNOLOGY: tasca d’albero e

anche l’uscita più marginale in una supersession

parte terminale delle tasche delle stecche che riducono

eccitante. Questa vela è anche compatibile con tavole

il peso complessivo del 50%. ∞ iROCKET, il nuovo

da SUP!

tendistecca North più leggero che mai. ∞ Progettata

Caratteristiche principali: ∞ Massima capacità di

appositamente per utilizzo con alberi RDM.

planata grazie alla penna stretta. ∞ Facilmente cazzabile e regolabile grazie al pannello d’albero in

HERO

HERO

IDOL_ LTD

SOUL

VOLT

Dacron. ∞ Potenza più arretrata in modo da poterla Wave 4 stecche

regolare con la mano posteriore. ∞ Stecche

Caratteristiche principali:

estremamente resistenti in epoxy. ∞ Ottime

∞ Novità: moltissime opzioni di

performance sia con alberi RDM che SDM.

regolazione per tutte le misure, per massimizzare le performance e la maneggevolezza in

VOLT

tutte le condizioni. ∞ Seconda novità: stecche

Wave/Freestyle

estremamente resistenti in epoxy. ∞ Bugna con

Caratteristiche principali:

tecnologia PURE.PATCH.TECHNOLOGY: tasca d’albero e

∞ Novità: stecche estremamente

parte terminale delle tasche delle stecche che riducono

resistenti in epoxy.

IDOL_LTD Size

HERO 4,0

4,4

4,8

5,2

Size

3,0

3,4

3,7

4,0

4,2

4,5

4,7

5,0

5,3

5,6

Boom max (cm) 151

155

160

166

Boom max (cm) 140

143

143

148

153

157

162

168

172

177

370

400

400

430

Luff max (cm)

351

361

371

380

389

399

404

418

441

449

Mast: length

370

370/400 370/400 370/400 370/400 400/370 400/370 400

Mast: length

Mast: Geometry Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/--

430/400 430

Mast: Geometry Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/-- Rdm/--

SOUL Size

VOLT 4,8

5,2

5,7

6,4

Size

3,4

3,7

4,0

4,2

4,5

4,7

5,0

5,3

5,9

6,4

6,9

Boom max (cm) 173

178

185

194

Boom max (cm) 141

146

153

156

161

166

172

179

181

187

191

Luff max (cm)

417

434

446

472

Luff max (cm)

358

374

386

398

406

405

416

435

449

457

494

Mast: length

400

430

430

460

Mast: length

370/400 370/400 370/400 370/400 400/370 400

400

430/400 430

Mast: Geometry

RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM SDM/--

Mast: Geometry

RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM RDM/SDM

430 460/430+cx SDM/RDM


41

POINT-7 DISTRIBUITO DA: SX3 GROUP SRL ∞ TEL: +39.0464.520887 ∞ WEB: WWW.POINT-7.COM

SWAG 2G: Point-7 ha implementato per primi il concetto di vela a 3 stecche

stabilità e solidità, diminuendo così i movimenti eccessivi della penna.

nella Swag del 2013, rivoluzionando la comune concezione del sail design ed

SIZE

IDEAL

COMPATIBLE

LUFF (+-2) P7ext position

BOOM(+-2)

VARIO TOP BATTENS

introducendo nuove possibilità. Nel 2014 l’azienda di Andrea Cucchi continua a

4

370

340

370

7,5

149

YES

5

spingerci oltre, con enormi miglioramenti su tutte e cinque le misure disponibili. Le

4,2

370

-

381

12,5

149

YES

5

due misure più grandi, la 5.1 e la 4.7, sono state ridisegnate in modo da coprire un

4,5

370

-

392

22,5

153

YES

5

range di condizioni ancora più ampio, come le sue sorelle più piccole. La rotazione

4,7

370

400

399

30

155

YES

5

della sezione centrale della vela ed il twist progressivo e dinamico della penna sono

5

400

-

411

12,5

162

YES

5

solo alcuni degli aspetti su cui P7 si è concentrata per il 2014. La 3.2 è stata portata

5,4

400

-

423

25

167

YES

5

a 3.4 in quanto era troppo piccola, ed ora tutto il range si può armare con un unico

5,9

430

-

439

10

175

NO

5

boma 140-200.

6,4

430

-

453

25

184

NO

5

SIZE

IDEAL

COMPATIBLE

LUFF (+-2) P7ext position

BOOM(+-2)

VARIO TOP BATTENS

3,2

340

-

TBC

TBC

TBC

YES(-13)

3

SLASH: Maggiore spinta, maggiore portanza e boma più corto e... leggerissima!

3,7

340

370

TBC

TBC

TBC

YES

3

Queste erano le richieste principali fatte dal team P7 di freestyle riguardo allo

4,2

370

-

TBC

TBC

TBC

YES

3

sviluppo della nuova SLASH, per poter portare il livello del rider verso le nuove

4,7

370

400

TBC

TBC

TBC

YES

3

frontiere della new school. Per soddisfare i requisiti del team, P7 ha utilizzato un

5,1

400

TBC

TBC

TBC

NO

3

ampio pannello di dacron vicino alla tasca dell’albero che, unito al profilo a 4 stecche, genera notevole portanza ed assicura gli stacchi necessari per volare nelle

SALT 4G: La SALT ha subito un continuo processo evolutivo dalla sua prima

ultimissime powermove. La parte superiore della vela presenta un profilo piuttosto

introduzione nel 2012. Ogni misura viene testata separatamente in base all’intensità

dritto, in modo che il profilo alla base e nella zona centrale resti il più stabile e fisso

di vento ideale per cui è stata realizzata. Grazie all’introduzione della nuova vela da

possibile, garantendo una stabilità continua anche nelle condizioni più svariate. Il

freestyle per il 2014, la SLASH, ha portato lo sviluppo della SALT verso la creazione di

tutto, combinato con una penna piuttosto stretta ed in tensione, permette di

una vela wave puramente new school. I cambi individuali fatti sulle singole misure

passare facilmente sottovento alla vela, potendo così fare tutte le manovre in

sono stati mirati per creare un range perfetto per coprire tutte le condizioni. Il

ducking. Non sono state adottate trovate pubblicitarie o altre stupidaggini inutili, il

profilo della vela, la rotazione delle stecche e il twist sono stati regolati

team voleva solamente una vela che performasse al top e che fosse funzionale per il

singolarmente su ogni misura in modo da rendere ogni vela più maneggevole e

freestyle new school, minimizzando il peso finale in modo da non avere veramente

leggera nelle mani del rider, permettendogli di concentrarsi puramente sulla

limiti e poter andare ancora più alto e chiudere tutte le manovre più radicali.

prossima manovra o entrata sul lip. La bugna è stata alzata di 4 cm per meglio

SIZE

IDEAL

COMPATIBLE

LUFF (+-2) P7ext position

BOOM(+-2)

VARIO TOP BATTENS

bilanciare la vela, in modo che la penna sia più reattiva anche con vento leggero. La

4,4

370

-

TBC

TBC

TBC

YES

4

SALT 4g è stata testata specificatamente su e per gli alberi C80 rdm.

4,8

370

400

TBC

TBC

TBC

YES

4

SIZE

IDEAL

COMPATIBLE

LUFF (+-2) P7ext position

BOOM(+-2)

VARIO TOP BATTENS

5,2

400

-

TBC

TBC

TBC

YES

4

3,6

340

370

356

17,5

145/+-2

YES

4

370

340

371

7,5

152/+-2

YES (-6)

4

4,2

370

-

379

10

154/+-2

YES

4

4,5

370

-

385

15

158/+-2

YES

4

4,8

370

400

399

30

164/+-2

YES

4

5

400

370

405

7,5

166/+-2

YES

4

5,2

400

-

414

15

168/+-2

YES

4

5,6

400

-

425

25

180/+-2

NO

4

4

SADO 4G: Se non è rotta, non ripararla! La SADO 4g è un capolavoro di potenza ed è la vela più longeva e resistente dell’intero range P7. Tutte le finiture per il 2014 sono state effettuate con la massima cura, concentrandosi prettamente sulla zona superiore e di penna, in modo da avere una sensazione di maggiore

SWAG 2G

SALT 4G

SADO 4G

SLASH


42

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 RRD DISTRIBUITO DA: RICCI INTERNATIONAL ∞ TEL: 0564.455786 ∞ WEB: WWW.ROBERTORICCIDESIGNS.COM Una breve parentesi è d’obbligo per RRD.

VOGUE MKV

leggerezza tra le mani del rider. Andrea però ha

Come molti di voi sapranno, il marchio di Grosseto

Pure Wave Side Shore. Quando Andrea Rosati si è

chiesto ancora di più. Si è quindi pensato alla

è da qualche stagione che si è allontanato dallo

unito al Team RRD anche per le vele, ha da subito

creazione della Vogue Pro. Per prima cosa, è stata

standard delle annualità dei prodotti, preferendo

chiesto un prodotto veramente speciale. Partendo

rimpiazzata la finestra centrale in X-Ply con il

una suddivisione stagionale del lancio dei nuovi

dalla Vogue dello scorso anno, ha avanzato delle

Monofilm, per incrementare la visibilità e ridurre il

prodotti. Infatti, praticamente su ogni numero di

richieste veramente notevoli. Fortunatamente, dopo

peso. Non c’è da preoccuparsi, però, infatti la

4Windsurf, avrete potuto notare la cadenza quasi

svariate generazioni di prototipi, il team RRD è

versione heavy duty della Vogue originale è ancora

mensile con cui vengono presentate le nuove tavole

riuscito a soddisfare ogni sua richiesta, creando

disponibile, per tutti quei rider che escono nelle

e vele RRD.

così la nuovissima Vogue Mark V. Il primo aspetto

condizioni più pesanti ed avverse. Ora però RRD

Ed è proprio per questo motivo che nell’articolo di

considerato è stato la potenza, da cui si è ripartito

offre anche una versione interamente realizzata in

presentazione dei prodotti 2014 dei vari brand, RRD

completamente da capo. Partendo da carta bianca,

full X-Ply. Sulle misure più piccole, dalla 4.0 in giù, è

presenta solo una vela a differenza degli altri che

RRD ha infatti disegnato una vela con una curva

stata eliminata una stecca, riducendo notevolmente

pubblicano più modelli.

d’albero molto diversa, che le permettesse di

il peso ed incrementandone la maneggevolezza.

generare portanza in maniera immediata,

L’obiettivo principale, però, era l’aumento di

incrementando notevolmente anche la sensazione di

controllo. Inizialmente, grazie all’introduzione della nuova curvatura d’albero, si è riusciti a diminuire l’ingombro del profilo, permettendo così alla vela di depotenziarsi istantaneamente all’inizio del top turn. La riduzione della sezione della tasca d’albero, poi, ha spostato il baricentro di spinta molto più in avanti, rendendo la vela incredibilmente neutra tra le mani del rider. Ti puoi quindi dimenticare della vela a surfare come se fossi in surf da onda, mentre avrai un notevole controllo nei salti. Andrea dice di non essersi mai trovato così a suo agio e in controllo in aria come ora! Piene zeppe di nuove caratteristiche e piccoli dettagli, sia la Vogue che la Vogue Pro sono la scelta ideale in termini di longevità e performance, permettendoti di concentrarti esclusivamente su dove andare a colpire il lip!

VAGUE MKV

VAGUE PRO

VAGUE

SIZE

BOOM

LUFF

MAST

3,4

145

340

370/340 RDM

3,7

148

363

370/340 RDM

4,0

151

373

C80 370 RDM

4,2

155

388

370 RDM

4,5

158

404

370 RDM

4,7

162

406

400 RDM

5,0

167

412

400 RDM

5,3

171

422

400 RDM

5,6

176

430

400 RDM


43

SIMMER DISTRIBUITO DA: SIMMER STYLE ITALIA ∞ MOBILE: +39.3385351596 EMAIL: CLAUDIO@SIMMERSTYLE.COM ∞ WEB: WWW.SIMMERSTYLE.COM

BLACKTIP: La BlackTip è

morbidezza tra le mani e sono combinati con le

manovre, per garantire la massima reattività e

la vela wave 4 stecche

solite due strisce di kevlar che impediscono la

maneggevolezza. ∞ Molteplicità di regolazioni: minor

iperleggera di Simmer, realizzata

deformazione del profilo della vela, aumentando il

tensione di bugna per una potenza più costante, o

per offrire la massima

controllo anche con vento forte ed ampliando così il

maggior tensione per la massima maneggevolezza.

performance con tavole

range d’utilizzo. Il profilo compatto a quattro

multipinna. Il profilo compatto

stecche e l’anello di bugna più basso permettono

assicura ottima maneggevolezza,

alla Halo di generare maggiore potenza e trasferirla

BLACK TIP

la cui forma è gestita e

alla tavola in modo che non perda velocità durante

SIZE

controllata sia dall’outline delle

BOOM

LUFF

MAST

TOP

BATTENS

il bottom turn, depotenziandosi però

3,4

136

342

340/15 ADJ.

4

stecche che da due strisce di kevlar che ne

immediatamente al momento necessario della

3,7

144

356

340/15 ADJ.

4

impediscono la deformazione. I pannelli in Q-Ply di

manovra.

4,0

150

362

340/15 FIXED

4

2mm nella parte superiore della vela diminuiscono il

CONCEPT DEL PRODOTTO: ∞ Costruzione a prova di

4,2

152

374

370/17 FIXED

4

peso in rotazione, facilitandone la maneggevolezza,

proiettile. ∞ Profilo a quattro stecche. ∞ Realizzata

4,5

158

388

370/17 FIXED

4

mentre la parte inferiore è rinforzata con X-Ply da

per il wavesailing down the line e/o per i riders che

4,7

163

394

400/19 FIXED

4

5mm, per resistere anche alle peggiori cadute.

cercano una vela più neutra. ∞ Anello di bugna più

5,0

165

407

400/19 FIXED

4

Progettata e realizzata da Tomas Persson in stretta

basso, per una sensazione più newschool. ∞ Vela

5,3

170

421

400/19 FIXED

4

collaborazione con Klaas Voget, la BlackTip 2014 offre

wave orientata alle manovre, per garantire la

5,6

172

437

430/21 FIXED

4

la massima manovrabilità dell’intera gamma wave.

massima reattività e maneggevolezza. ∞ Tecnologia

5,9

175

450

430/21 FIXED

4

CONCEPT DEL PRODOTTO: ∞ Vela wave estremamente

dei materiali e costruzione d’avanguardia. LUFF

MAST

TOP

BATTENS

HALO

versatile che genera velocità, con ottima manovrabilità e potenza per permettere al rider di sfruttare al

ICON: La Icon ha vinto già

SIZE

meglio le onde, restando però leggera tra le mani e

svariati test nelle riviste per

3,7

144

356

340/15 ADJ.

4

depotenziandosi in manovra. ∞ L’anello di bugna è

l’ottimale combinazione tra

4,0

150

362

340/15 FIXED

4

stato abbassato, in modo da agevolare uno stile di

potenza, controllo con vento

4,2

152

374

370/17 FIXED

4

riding più verticale, tipico degli assetti multipinna. ∞

forte e costruzione

4,5

158

388

370/17 FIXED

4

Ottima potenza anche con vento leggero in modo da

resistentissima interamente in

4,7

163

394

400/19 FIXED

4

far partire il rider in planata, combinata poi con una

X-Ply. Questa vela garantisce al

5,0

165

407

400/19 FIXED

4

bugna tagliata alta ed un boma corto per

rider ottima potenza per potersi

5,3

170

421

400/19 FIXED

4

spostare a piacimento sul picco,

5,6

172

437

430/21 FIXED

4

massimizzare la maneggevolezza. ∞ Eccellente capacità

BOOM

di neutralizzarsi nel momento critico della manovra,

assieme ad un’ottima maneggevolezza in manovra. Il

con ottimo recupero in caso di errore. ∞ Tasca

profilo a 5 stecche è comunque piuttosto compatto

ICON

d’albero più larga per una maggiore potenza in

in modo da avere un profilo veramente stabile in

SIZE

BOOM

LUFF

MAST

TOP

BATTENS

posizione avanzata.

qualsiasi tipo di condizione. La Icon 2014 è stata

3,4

134

345

340/15 ADJ.

5

ridisegnata per aumentarne la maneggevolezza e la

3,7

142

361

340/15 ADJ.

5

HALO: Quando le condizioni

portanza, dando il massimo con le tavole con

4,0

146

372

370/17 ADJ.

5

sono ideali, hai bisogno di una

assetto multipinna. È ideale per tutti quei rider che

4,2

150

378

370/17 ADJ.

5

vela che non solo dia il meglio,

surfano in una grande varietà di condizioni e che

4,5

154

393

370/17 ADJ.

5

ma che possa anche

vogliono sempre una vela affidabile che resista agli

4,7

156

401

400/19 FIXED

5

sopravvivere in caso la

impatti, dando il meglio ovunque.

5,0

164

407

400/19 FIXED

5

situazione sfugga di mano. La

CONCEPT DEL PRODOTTO: ∞ Costruzione

5,3

173

416

400/19 FIXED

5

Halo è stata costruita con

interamente in X-Ply/Q-Ply per la massima

5,6

175

432

430/21 FIXED

5

questo specifico obiettivo. I

resistenza. ∞ Profilo potente per la massima

5,9

178

443

430/21 FIXED

5

pannelli in X-Ply garantiscono

versatilità ed adattabilità. ∞ Vela wave orientata alle

6,2

182

455

430/21 FIXED

5


44

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 STARBOARD DISTRIBUITO DA: PANDORA ∞ TEL: 0362.337568 ∞ WEB: WWW.STAR-BOARD.COM

BLACK BOX: La rivoluzione del riding con

Box è realizzato con due pinne laterali molto separate e

reattività e giocosità anche in andatura. Sono

vento leggero. La Black Box non è la tavola wave per

più grandi, in modo da facilitare le curve e garantire

equipaggiate con un setup a quattro pinne, ma si

tutte le condizioni. La Black Box non si concentra sulla

sempre la massima presa, con l’aggiunta di una terza

possono anche usare come twin grazie agli appositi

velocità di punta. La Black Box non è stata pensata per

pinnetta centrale per maggiore stabilità e portanza.

tappa-scasse. Il rocker sulla Quad 87 è stato abbassato di 2 cm da centrotavola in avanti in modo da

saltare. La Black Box è una tavola nata e creata per eccellere con vento leggero ed onde piccole e mosce.

QUAD: Portanza, potenza e performance. Le Quad

incrementare la performance in planata ed in

Moltissime tavole in commercio vengono proposte

sono le tavole wave più versatili della Starboard. Lo

andatura, con un incremento di 3 mm della larghezza

come tavole per condizioni del “Mondo Reale” per

shape assolutamente unico, unito alla presa e portanza

tra le strap, in modo da garantire maggiore proiezione

rider comuni. La creazione di Dany Bruch porta questo

dell’assetto a quattro pinne, massimizza l’accelerazione

ed accelerazione in uscita dai top turn. I rail sono stati

concetto a nuovi livelli, offrendo una tavola

e la velocità di punta, garantendo un’ottima

arrotondati verso prua in modo da rendere la tavola

estremamente corta e larga, senza volume in eccesso,

performance in qualsiasi combinazione di vento ed

ancora più reattiva alla pressione dei piedi, facilitando

che garantisce un’eccezionale accelerazione e velocità

onda. Stabili ed estremamente reattive, le Quad

così l’ingresso nel bottom turn. La Quad 92 ha subito un

anche su onde praticamente inesistenti. La BlacK Box è

eccellono quando il rider sfrutta l’intero rail nel bottom

leggero incremento del tail kick ed ora ha una V più

equipaggiata con assetto Thruster a 3 pinne, con due

turn, generando così la massima proiezione e potenza

piatta a poppa per una migliore performance in

pinne laterali più grosse e vicine ai rail ed una centrale

verso il lip, dipingendo curve perfette. La presa

planata e capacità di ruotare sulla poppa. Le restanti

più piccola. La Black Box non è assolutamente la tipica

dell’assetto a quattro pinne permette di restare nel

tavole non hanno subito modifiche, al di fuori del

tavola wave. È estremamente corta, con soli 215 cm di

punto critico dell’onda, mantenendo sempre il

restyling con le grafiche fluorescenti.

lunghezza, ed è veramente larga sia a poppa che a

massimo controllo nel bottom, ma avendo anche la

prua. I rail sono molto più affilati, permettendo di

possibilità di rilasciare la poppa e farla partire in

KODE WAVE: Il wave della Philip Koester

generare la massima accelerazione mentre il rocker ne

spinout una volta sul lip, proiettando il rider in tutte le

generation. La Kode Wave è la scelta per eccellenza del

assicura la manovrabilità. Queste caratteristiche

nuovissime rotazioni newschool. Per il 2014, Starboard

due volte campione del mondo wave PWA, Philip

permettono alla tavola di accelerare e raggiungere la

ha anche realizzato due nuovi Moreno Twins Pro Model,

Koester. Ha un’accelerazione immediata, che fa entrare

massima velocità anche sulle onde più molli che

per i rider più leggeri o le condizioni di vento più forte. I

la tavola in planata in men che non si dica, facendole

abbiate mai surfato. L’autoproduzione di portanza,

rocker dei modelli 87 e 92 sono stati abbassati in modo

raggiungere una velocità massima eccezionale e

combinata alla lunghezza ridotta, permette al rider di

da sviluppare maggiore velocità di punta ed in

permettendo al rider di volare in cielo. La portanza e la

continuare a fare curva dopo curva, con maggiore

andatura. Riassumendo, quindi, le Quad offrono

velocità vengono generate dalla spinta sul piede

velocità e proiezione anche in condizioni in cui si

portanza e velocità eccezionali, con un ottimo controllo

anteriore, dando vita ad una tavola perfetta per lo stile

farebbe fatica a muoversi. L’assetto tri-fin della Black

in un ampio range di condizioni ed una sensazione di

new school di Philip. I twinzer MB fins permettono alla

BLACK BOX

QUAD

KODE WAVE

FLARE


45

tavola di slashare senza fatica, girando sia taka che bs

anno. Queste tavole sono estremamente versatili e

tranquillità. Per il 2014 èstato introdotto un nuovo Flare

wave 360, mantenendo comunque abbastanza portanza

performano in maniera ottimale in una grande varietà

ProKids 81, che andrà a rimpiazzare gli shape vecchi da

per permettere al rider di andare in down the line.

di condizioni wave.

60 e 72 litri. Sia il 91 che il 101 sono stati notevolmente migliorati e sono ora muniti di un tail kick più alto che

Queste tavole sono sicuramente le più indicate per salti enormi e rotazioni e combinazioni doppie. Hanno

FLARE: La Flare è la tavola dedicata al freestyle,

rende la tavola più facile da gestire in rotazione,

semplicemente voglia di esplodere fuori dall’acqua, sia

realizzata in stretta collaborazione con un team di

mentre la coperta più piatta permette al rider di avere

nei salti che in surfata, con un’eccezionale proiezione

alcuni dei migliori freestyler al mondo. Già lo scorso

il massimo controllo anche quando non si plana. Tutte

sopra al lip e capacità di girare senza la minima fatica.

anno, tutte le tavole della linea avevano riscontrato un

le Flare sono equipaggiate con una pinna specifica, la

Per il 2014, le Koster Wave sono state accorciate,

ottimo successo sia sul mercato che nei test delle

Drake Ready to Freestyle, in modo da offrire

rendendole ancora più leggere e compatte sotto i piedi,

riviste e siamo sicuri che continueranno ancora nel

performance ottimali. Per il 2014 l’intero range di

grazie alla riduzione del peso in rotazione. È stato

2014. Le tavole hanno veramente subito un passo

Flaresoffre eccitanti novità. La lunghezza del 101 è stata

aggiunto anche un MorenoTwins Pro Model da 67 litri,

evolutivo notevole e Taty Frans, il leader del team di

ridotta, ed è aumentato invece il volume a poppa, anche

sia per il gentil sesso che per i rider più leggeri. Le

ricerca e head designer degli shape ci dice come siano

sul 81 e 91, grazie all’utilizzo di un tail kick maggiorato

Kode Wave sono tavole con assetto twin fin, che

riusciti a: “Raggiungere l’obiettivo agognato di riuscire

che permette di avere il piede posteriore in posizione

possono anche essere convertite in single per avere

a realizzare le tavole da freestyle più magiche di

più elevata. Prendendo ispirazione dal Kode, è stato

una tavola velocissima da vento forte.

sempre”. Tutte le Flare sono state realizzate per offrire

maggiorato il diametro dei rail da 90 a 120, con

Per il 2014, le Kode Wave sono state accorciate di 3cm,

un pop eccezionale ed una reattività immediata a

ulteriormente arrotondamento. Starboard ha anche

riducendo così il peso in rotazione, che permette alla

qualsiasi minimo stimolo del rider. Accelerano in

cambiato la prua per l’intero range, con un rocker più

tavola di fare curve più strette e vicino alla sezione

maniera spropositata e immediata, conferendo una

basso e un ingresso in planata ancora più immediato.

critica. I rail sono stati arrotondati nella sezione

sensazione di compattezza e massima libertà sia nelle

Gli inserti sono stati spostati in avanti di 2 cm, mentre il

anteriore, permettendo di fare curve più morbide e

manovre aeree che in quelle slidate. La costruzione è

track del piede d’albero è stato arretrato di 3, in modo

precise. Il rider quindi avrà maggiore controllo anche

leggerissima ma veramente resistente. Il profilo e lo

che il rider possa sfruttare meglio la potenza del rig e

con condizioni veramente impegnative, con onda

shape delle tavole poi permettono al rider di spingere

sia più centrale nelle rotazioni. La zona anteriore della

formata e potente, chiudendo in scioltezza manovre

sempre più i suoi limiti, andando ancora più veloce e

coperta è stata poi appiattita in modo da garantire una

come i wave 360°. Lo spigolo sulla coperta e sui rail

più alto, restando però in controllo e perdonando

presa ancora migliore, anche quando il rider non

dell’87 litri è stato incrementato rispetto allo scorso

anche gli errori, in modo da far chiudere le manovre in

plana.

model

Length Width

Tail Width

Weight (c./w.)

Sail Range Fin

Black Box Carbon/Wood 87

Volume

215

62

43.2

6.4 / 6.37

5.0 - 6.0

2 x MB Twinzer 15.5 + 1 x MB Twinzer 12

Quad 67 Carbon/Wood

67

220

54

34.7

6.3 / 6.4

2.3 - 4.7

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 130

Quad 70 Carbon/Wood

Fin box US Box + 2 x Slot Box 10 4 x Slot Box 13

70

223

56

35.9

6.4 / 6.5

2.3 - 4.7

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 130

4 x Slot Box 13

Quad 74 Carbon / Wood 74

227

57.5

36.8

6.6 / 6.7

3.0 - 5.0

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 130

4 x Slot Box 13

Quad 77 Carbon / Wood 77

228

58

36.6

6.7 / 6.8

3.5 - 5.5

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 130

4 x Slot Box 13

Quad 82 Carbon / Wood 82

229

58.5

37.3

6.8 / 6.9

4.0 - 6.0

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 130 + Plugs

4 x Slot Box 13

Quad 87 Carbon / Wood 87

230

59.5

38.2

6.9 / 7.0

4.5 - 6.5

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 140 + Plugs

4 x Slot Box 13

Quad 92 Carbon / Wood 92

231

60.5

38.4

6.9 / 7.1

4.7 - 6.7

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 150

4 x Slot Box 13

Quad 100 Carbon / Wood 100

231

60.5

38.2

7.0 / 7.5

4.7 - 6.7

2 x Natural Wave 110 + 2 x Natural Wave 150

4 x Slot Box 13

Kode Wave 67 C./W./T.

67

221

53.5

34.4

6.2 / 6.3 / TBC

2.3 - 4.7

2 x MB Twinzer 15.5; 14-17

2 x Slot Box 13”

Kode Wave 72 C./W./T.

72

220

56

36.0

6.42 / 6.5 / TBC

3.0 - 5.0

2 x MB Twinzer 16.0; 15-17

2 x Slot Box 13”

Kode Wave 77 C./W./T.

77

224

58

36.9

6.84 / 6.8 / TBC

3.3 - 5.3

2 x MB Twinzer 16.5; 15.5-17.5

2 x Slot Box 13”

Kode Wave 82 C./W./T.

82

230

58.5

37.0

7.03 / 6.9 / TBC

3.5 - 5.5

2 x MB Twinzer 16.5; 15.5-17.5

2 x Slot Box 13”

Kode Wave 87 C./W./T.

87

230

60.5

38.1

7.0 / 7.1 / TBC

4.0 - 6.0

2 x MB Twinzer 17.0; 16-18

2 x Slot Box 13” 2 x Slot Box 13”

Kode Wave 92 C./W./T.

92

234

62

38.3

7.14 / 7.3 / TBC

4.5 - 6.5

2 x MB Twinzer 17.0; 16-18.5

Flare 81 Carbon

81

227

57.5

37.5

5.6

2.5 - 5.5

Drake 16 Ready to FreeStyle; 14-22

Slot Box 13”

Flare 91 Carbon

91

230

59.5

39.7

5.8

4.5 - 6.0

Drake 17 Ready to FreeStyle; 14-24

Slot Box 13”

Flare 101 Carbon

101

227

62

41.2

6.1

5.0 - 6.8

Drake 18 Ready to FreeStyle; 14-28

Slot Box 13”

Flare 111 Carbon

111

235

66

42.2

6.5

5.2 - 7.0

1 x Choco Starfish New Radical 22; 14-28

Slot Box 13”


46

TOYS 2014

TAVOLE & VELE 2014 TABOU DISTRIBUITO DA: WHITE REEF ∞ TEL: 0547.22756 ∞ EMAIL: INFO@WHITEREEF.IT ∞ WEB: WWW.GAASTRA.COM

DACURVE

d’ingresso più bassa e meno kick a poppa: planata

Hanno anche chiesto di aumentare la misura delle

∞ Down the line

anticipata, velocità massima aumentata e maggiore

pinne sia per l’ 80, 90 e 100, in modo da avere

Ripper + Quad +

controllo in curva.

ancora più controllo e velocità in andatura. Questi

Opzione Tri fin.

∞ Nuovo shape della chiglia con meno V: migliora la

shape si sono già dimostrati all’altezza ed i ragazzi

∞ Eccezionale presa

capacità di planata e la reattività della tavola.

saltano fuori con manovre sempre più estreme di

in curva.

∞ Biconcavo: massima presa in curva.

giorno in giorno!

∞ Accelerazione

∞ Nuovo profilo con poppa più larga: maggiore

DETTAGLI DELLA TAVOLA: “Vogliamo ancora più

immediata e

portanza e potenza anche a bassi regimi, con onde

POP!”. Tonky è stato il primo e il più convinto a voler

planata anticipata.

piccole e più spinta per i salti.

tornare all’assetto SingleFin. Voleva ancora più

Il range Da Curve è

∞ Puoi scegliere tra quad o tri fin per sfruttare al

potenza sotto la poppa in modo da partire in planata

ora più planante e

massimo le condizioni specifiche sul tuo homespot.

più velocemente e accelerare in maniera istantanea,

con la massima

∞ Passo tra le strap più largo: ideale per garantire

avendo anche maggiore controllo in slashata pinna

accelerazione di

quella sensazione di utilizzo di una tavola da surf da

in avanti. I nuovi profili della poppa Super Pin Tail

sempre. Maggiore velocità di punta, maggiore

onda, con maggiore controllo sulla tavola.

permettono di concentrare il volume sotto il piede

portanza e proiezione in curva. Il perfetto equilibrio

∞ Scasse Slot Box: tavola più leggera e minore

anteriore, lasciandone il meno possibile a poppa, in

tra velocità e capacità di curvare che ti permette di

attrito in acqua.

modo da generare un POP eccezionale, in modo che

posizionarti sempre nel punto migliore e più critico

Queste tavole sono equipaggiate con ben 5 scasse

la poppa prima affondi leggermente e poi schizzi

dell’onda. Sono state anche aggiunte 3 nuove

slotbox, e ci sono quindi 5 pinne e due cover per

nuovamente verso l’alto, esplodendo fuori

misure: 75, 80 e 86, in modo da completare il range,

scegliere l’assetto.

dall’acqua. Sono state copiate alcune caratteristiche

lasciando il 67 e il 91 com’erano. Le nuove linee di scoop rocker con rail maggiorati rendono queste

dalle Manta, le tavole Slalom di Tabou, come le linee

TWISTER

di rocker, in modo da aumentare la velocità

tavole un vero must per tutti i veri waverider.

∞ Pro freestyle.

massima in andatura. È stato ridotto il tail kick,

Thomas Traversa: “La Da Curve è una tavola wave al

∞ Linea di rocker

rendendo il rocker più piatto e usando anche una

100%, realizzata per dare al rider la sensazione di

perfetta per la

sola pinna con attacco slotbox per minimizzare il

essere su un surf da onda. La uso quasi sempre in

massima velocità e

peso. La nuova pinna sviluppata, chiamata “Sashimi

assetto QUAD, in modo da avere la massima presa

accelerazione.

II” è stretta e corta, garantendo la velocità e la

per il mio stile di riding rail to rail, ma va altrettanto

∞ Pop gigantesco.

capacità di risalita che i rider amano. Tutto il team

bene anche con setup TriFin.”

Tonky Frans, Davy

ora usa queste pinne e funzionano alla perfezione,

DETTAGLI DELLA TAVOLA: Tabou ha veramente fatto

Scheffers e Antony

senza bisogno di spendere altri soldi!

un enorme lavoro di R&D per questa linea di tavole,

Ruenes si sono tutti

∞ Nuova posizione degli inserti: maggiore pop.

sviluppando parecchi prototipi con l’idea di ottenere

innamorati di

∞ Nuova posizione del piede d’albero: maggiore pop

tavole più user friendly che però potessero

queste perfette

e velocità di punta più alta.

comunque fare curve veramente strette e radicali.

macchine da gara,

∞ Poppa super pintail: maggiore pop e velocità di

Sono state quindi ridisegnate per anticipare

dopo aver chiesto delle leggere modifiche sul

punta più alta.

l’ingresso in planata, generando maggiore velocità

posizionamento delle strap e del piede d’albero.

∞ Rocker piatto a poppa: massima velocità di punta

sia in andatura che soprattutto sull’onda, anche con

Tutto il resto, già dal primo prototipo, era

ed accelerazione istantanea.

poco vento a disposizione. Il punto d’ingresso del

esattamente quello che avessero mai desiderato.

∞ Poppa molto spessa con bevel laterali:

rocker è stato abbassato, riducendo anche il tail

Sono state riposizionate quindi le strap anteriori

accelerazione e capacità di recupero anche in caso

kick a poppa, mentre il profilo sotto al piede

leggermente più indietro, in modo da ridurre il

di errore.

posteriore è stato leggermente allargato in modo da

passo ed incrementare così il pop in manovra.

∞ Morbido double deck: comfort.

aver maggior potenza anche a velocità inferiori,

Anche il piede d’albero è stato arretrato per la

∞ Slot Box: tavola più leggera.

riducendo la V per minimizzare l’attrito.

medesima motivazione, ed anche in modo da

∞ Pinne più lunghe per le Twister 80, 90 e 100: più

∞ Nuovo rocker progettato al Cad con una linea

sfruttare meglio la lunghezza ridotta della prua.

potenza, portanza e controllo in andatura.


NEIL PRYDE MAST DISTRIBUITO DA: WURZ ∞ TEL: 0471.962233 EMAIL: INFO@WURZ.IT ∞ WEB WWW.NEILPRYDE.COM Il nuovo range di alberi NeilPryde è suddiviso in 3 categorie principali basate su diverse performance: gli X35, gli X65 e gli FX100. Gli alberi di più alto livello avranno una maggiore percentuale di carbonio, riducendo significativamente il peso dell'albero e aumentandone notevolmente la velocità di reflex, risultando così in performance migliori. Qualsiasi vela NeilPryde, infatti, darà il suo massimo assoluto quando viene utilizzata con lo specifico albero indicato.

FX 100 sdm/rdm: Questi alberi sono stati precisamente progettati, studiati e realizzati con fibre di tessuto in carbonio di altissima qualità, dove ogni singolo filo del tessuto viene singolarmente posizionato sopra al materiale prepreg da un computer, in modo da garantirne la massima resistenza. Ogni singola misura presenta un'impostazione ben precisa per la disposizione e sovrapposizione dei tessuti di carbonio, che vengono applicati via tornio quando l'albero è già in tensione, in modo da ottenerne l'angolo specifico che si andrà poi a sfruttare maggiormente una volta in acqua. Le sezioni superiori degli alberi sono sottoposte e stress notevole, dovendo quindi gestire una torsione e un twist specifici per ogni modello. Solamente questi tessuti appositamente studiati e realizzati permettono di seguire l'orientamento dei carichi trasmessi dall'albero con l'effettivo senso del carbonio. Grazie infatti alla tecnologia sviluppata in collaborazione con la classe Olimpica RS:X, NeilPryde è ora in grado di proporre a tutti un sistema che coniughi perfettamente la durevolezza, performance ed affidabilità del materiale con la resistenza, reattività e leggerezza dei nuovi alberi NeilPryde.


48

DIDATTICA

TESTO DI Peter Garzke

FOTO DI GF Pictures

VIRATA ELICOTTERO / NOSE TACK

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8

VIRATA ELICOTTERO

giusto senso di rotazione. La pressione nella vela

Una volta che hai ritrovato il tuo equilibrio in questa

Ancora una volta una manovra che risale il vento. Il

aumenta progressivamente e in questa posizione

posizione, puoi pensare di girare la vela. Gira testa e

posizionamento iniziale dei piedi è identico a quello di

controvento devi gestire la pressione della vela

spalle sottovento, portando il busto verso il braccio

una normale virata, con il piede anteriore piazzato

cazzando sul braccio posteriore in modo che la bugna

anteriore in modo che la vela cominci a ruotare

davanti al piede d’albero e quello posteriore tra il

si apra e rilasci la pressione in eccesso. Aiuta anche

sottovento e verso prua. A questo punto è veramente

piede d’albero e le strap anteriori. Quando si vuole

se a questo punto l’albero è in posizione leggermente

importante riuscire a portare il braccio posteriore

fare un “helicopter tack” è fondamentale ricordarsi di

arretrata, in modo da poter anche avere una chiara

verso il busto, in modo che la vela ruoti con un

continuare a cazzare la vela col braccio posteriore in

visuale di dove si stia andando. Se la vela è troppo

movimento minimo, intorno all’albero che resterà

modo che la tavola continui a girare nel vento. Dopo

verso prua, non riuscirai più ad aprirla perchè ci sono

quasi verticale, senza scombussolarti troppo. Guarda il

aver cazzato, arriva il momento d’infilare l’albero nel

le tue gambe in mezzo, e finirai per venire sbalzato

piede d’albero mentre giri le prime volte per forzarti a

vento, portandolo verso prua. Non spingete con la

sottovento. Se invece la potenza nella vela dovesse

stare nel centro della rotazione. Una volta che il busto

mano di bugna. Una volta che il punto di pressione

diminuire troppo, facendola abbassare verso l’acqua,

comincia a spostarsi verso il braccio anteriore, sposta

nella vela si è allineato proprio davanti al tuo corpo,

spingi con il braccio posteriore in modo che la vela si

il piede anteriore allontanandolo dal piede d’albero

puoi cominciare a spingere col braccio posteriore,

appiattisca e la bugna riprenda potenza. Se anche

verso la strap posteriore. Il piede posteriore invece

dopo averla portata in posizione neutra con quello

questo non dovesse funzionare, ti puoi abbassare ed

dovrà fare il movimento opposto, andando verso il

anteriore, nel vento. Se così non fosse, la tavola

afferrare l’albero più in basso, in modo che la vela

piede d’albero, facendoti fare un veloce 180° sul posto.

tornerà sottovento e non riuscirai a farla girare nel

resti automaticamente più alta sull’acqua.

Puoi ora lasciare il boma con la mano posteriore

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7

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49

CONTINUIAMO LA RUBRICA DEDICATA ALL’ENTRY LEVEL DI PETER GARZKE, NOSTRO COLLABORATORE DI LUNGA DATA. IN QUESTO NUMERO LA EVER GREEN VIRATA ELICOTTERO E LA NOSE TACK, UN PARTICOLARE MODO PER CAMBIARE MURA CHE STUPIRA’ I VOSTRI AMICI.

VIRATA ELICOTTERO 7

6

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4

3

2

1

VIRATA mentre giri. Gira la vela andando ad afferrare il boma

Risali ora nel vento cazzando la vela e portandola

Cazzando la vela, verrai tirato nuovamente in posizione

o l’albero e ripartendo normalmente. Anche questa

verso poppa, in modo che la tavola prosegua nella sua

verticale, e la vela riacquisterà potenza. A questo

manovra può essere provata tranquillamente in

rotazione con la prua nel vento. Apri poi la vela e

punto infatti devi stare attento a contrastare la forza

spiaggia con condizioni di vento leggero.

allarga la mano posteriore verso poppa. Così facendo

del vento. Per evitare questa sorta di catapulta dovrai

avrai maggior controllo sulla vela quando girerai

capire il momento opportuno per aprire la vela prima

NOSE TACK

intorno. Continua a tenere la vela aperta e continua ad

che sia troppo tardi e ti sbilanci sottovento. Controlla

Orza nel vento come per fare una normale virata.

avanzare verso prua, iniziando a sbilanciarti indietro.

ora la vela col braccio posteriore, in quanto ti

Esistono due variazioni di questo trick, ma anche

Così facendo, contrasterai la potenza della vela che

ritroverai bugna in avanti. Appena riprendi potenza,

un’altra intermedia. Facendo la prima, rimani

aumenterà parecchio al momento in cui avverrà la

ritrova l’equilibrio e chiudi nuovamente la vela in modo

aggrappato al boma in modo da far girare la tavola. La

rotazione, finendo per sbilanciarti e farti cadere.

che ti tenga in posizione verticale, assicurandoti di

seconda invece mostra come girare completamente

Mentre cerchi di trovare la posizione ideale, piazza il

tenere l’albero vicino al fisico per avere maggiore

intorno, una volta che la tavola ha già completato la

piede anteriore il più vicino possibile alla prua,

controllo. Così facendo il rig produrrà meno spunto e

rotazione. La versione intermedia invece le combina

muovendo il piede posteriore a lato del piede d’albero.

sarà più facile da gestire, con la penna della vela che

entrambe. Il posizionamento iniziale dei piedi è

Aumenta così la pressione sulla prua in modo che

si sposta a malapena. In questo modo risulta molto più

identico a quello di una normale virata, con il piede

affondi e la pinna esca dall’acqua. È questo il momento

facile chiudere il trick. Esercitati a provare questo tipo

anteriore piazzato davanti al piede d’albero e quello

ideale di spingere la tavola e farla girare, facendoti

di virata prima in spiaggia, iniziando a provarla in

posteriore tra il piede d’albero e le strap anteriori.

proiettare dalla vela in rotazione nello stesso istante.

acqua con vento d’intensità leggero/media.

NOSE TACK 5

4

3

2

1


50

FAQ SLALOM TECHNIQUE

TESTO DI Matteo Iachino

I CONSIGLI DI

MATTEO IACHINO BENTORNATI SULLA RUBRICA SLALOM DI 4WINDSURF. OGGI COME AL SOLITO VEDREMO UNA PARTE RIGUARDANTE LA TECNICA A TERRA E UNA LA TECNICA IN ACQUA. IMMAGINO TUTTI VI SIATE DOMANDATI LA PRIMA VOLTA CHE AVETE VISTO UNA TAVOLA, E IN PARTICOLARE UNA TAVOLA SLALOM, A CHE COSA SERVISSERO TUTTI QUEI BUCHI PER LE STRAP. IN MOLTI AVRETE PROVATO A SPOSTARE LE STRAP AVANTI E INDIETRO PER SCOPRIRE COME CAMBIAVA L’ASSETTO. PER CHI AVESSE ANCORA DEI DUBBI, ED È FACILE AVERNE, È MOLTO IMPORTANTE CAPIRE COSA CAMBIA TRA UN SETTAGGIO E L’ALTRO E COME SPOSTARE LE STRAPS IN BASE ALLE NOSTRE ESIGENZE.

LA POSIZIONE DELLE STRAP

un fattore rilevante quindi vediamo di ottenere una

condizioni difficili e di vento forte. Se al contrario lo

Partiamo dal presupposto che, di base, dovremmo

posizione comoda. A questo punto se noi allarghiamo il

stringiamo, avremo i piedi più vicini, il baricentro più

avere il piede posteriore che arriva fino in

passo, ovvero spostiamo la strap anteriore più avanti e

alto e voi sarete più sporti all’esterno della tavola, una

corrispondenza della metà della pinna e la posizione

quella posteriore più indietro, avremo le gambe più

posizione più consona al vento leggero e all’acqua

del piede anteriore dipende da quanto siamo alti e

divaricate, il baricentro del corpo più basso e

piatta. Ma è molto importante lo spostamento della

come ci sentiamo comodi. La comodità come sempre è

maggiore controllo sull’attrezzatura specialmente in

singola strap in base al feeling che avete con la vostra attrezzatura. Spostare la strap posteriore più a poppa vi aiuterà a “liberare” la vostra tavola se è troppo incollata all’acqua facendola volare di più sulla pinna. È logico che se già avete problemi di controllo e spostate la strap verso poppa a quel punto passerete il tempo in impennata volando via. Stessa cosa vale per la strap anteriore. Se la spostate avanti, avrete il peso più avanzato e la prua starà bassa, se la spostate indietro al contrario otterrete l’effetto opposto. Alcuni brand di tavole offrono anche due livelli di buchi per le strap, uno più interno alla tavola e uno più esterno. Come ho già detto è la comodità ad essere di primaria importanza. I buchi esterni sono sicuramente preferibili come performance a quelli interni permettendovi di surfare maggiormente sul bordo della tavola e di avere più leva. Quelli interni offrono un assetto più facile e “freeride”. Comunque è importante


51 Vela cazzata di bugna

vela lasca di bugna

lasciamo la bugna lasca, con la vela che si appoggia

vela è meno stabile. Quindi dovrete cercare di trovare

“leggermente” più comodo e preciso per modificare il

quasi completamente sul boma, e cazziamo poi i i

un giusto mezzo tra fatica di braccia e stabilità della

trimm della vela piuttosto che buttarsi in acqua ogni

rinvii a metà corsa in modo da poter lascare o cazzare

vela, perchè se con le braccia vi sembra di giocare

volta per cazzare o lascare la bugna.

la bugna in andatura a nostro piacimento da

ma la vela vi si muove tutta e andate a zigzag non

Inoltre potrete sfruttare i rinvii anche a seconda

entrambe le mura. Tenendo sempre in considerazione

otterrete una buona performance. Come sempre ci

dell’andatura che volete fare. Se per esempio siete in

che ogni vela va tenuta più o meno cazzata di bugna a

vuole il giusto mezzo. Se invece laschiamo il rinvio, la

procinto di spararvi un lascone con i vostri amici, se

seconda del brand e che non tutte le vele slalom-

vela diventerà più profonda, toccherà il boma molto di

lascate la vela, avrete maggiore trazione al lasco e

freeslalom sono uguali, vediamo a grandi linee cosa

più e avrete più trazione sul braccio dietro.

andrete più forte. Se invece dopo una bella session di

succede quando cazziamo o laschiamo il rinvio che ci

Solitamente si lasca la vela quando sentiamo bisogno

laschi volete tornare indietro, vi converrà cazzare bene

regola la bugna. Se cazziamo il rinvio quasi del tutto, la

di potenza e la vela è scarica quasi del tutto.

la bugna, così facendo avrete spostato il grasso della

vela si appiattirà perdendo potenza e quindi sarà più

Acquisiremo potenza e stabilità però controllate se

vela verso poppa e la vela sarà più piatta

leggera nelle mani se il vento aumenta permettendoci

avete la stessa velocità, se la avete incrementata o

permettendovi di andare più facilmente di bolina.

di fare meno fatica con le braccia. Specialmente se

invece andate più lenti. Alcune vele, come ad esempio

Come sempre vi raccomando di provare queste cose

sentiamo il braccio dietro che fa molta fatica, cazzare

le mie Challenger Aero+, non sono così performanti se

ognuno sulla propria vela e in base al proprio feeling

la bugna ci aiuterà in questo senso. La vela però in

si appoggiano completamente al boma, perchè il boma

perchè non esiste una legge che dice quanto e come

questo modo non toccherà più il boma per niente e

spezza il profilo della vela essendo un tubo rigido a cui

dovete cazzare la bugna, ognuno ha il suo stile e

quindi, non appoggiandosi ad una cosa rigida, il profilo

la stessa si appoggia e non permettendo alla vela di

ognuno va forte con un trimm diverso quindi provate

della vela tenderà a muoversi di più e di conseguenza

gonfiarsi in modo omogeneo. Anche qui dovrete

voi senza copiare quello che fa il vostro compagno di

la vela nelle vostre mani sarà più ballerina. La vela si

provare sulla vostra vela cosa va meglio e quanto.

uscite, specialmente se magari ha anche una vela di

muove di più anche perchè con profilo più piatto la

A questo punto capite che avere dei rinvii sul boma è

un brand differente dal vostro.

non avere il tallone in acqua. Nel caso in cui lo abbiate in acqua spostate la strap nei buchi più interni. Inoltre le due linee vi permettono di giocare con l’angolo della strap anteriore così da poter avere il piede più o meno ruotato verso prua.

I RINVII SUL BOMA In molti in spiaggia si chiedono perchè abbiamo dei rinvii sul boma per la regolazione della bugna della vela. In slalom è importante poter regolare sempre la potenza e il profilo della nostra vela anche mentre stiamo navigando. Ma a cosa servono veramente i rinvii e come dobbiamo utlizzarli al meglio? Sicuramente se ne può anche fare a meno, regoliamo la vela a terra e poi ce la teniamo in mare uguale, ma i rinvii ci daranno una marcia in più in ogni situazione. Quindi a terra cazziamo la vela di caricabasso mentre


52

PEOPLE

INTERVISTA DI Simone Pierini

FOTO DI Michele Tagliafico, Emanuela Cauli, Giorgio Capelli

Jacopo Testa

FUORI DI “TESTA” ALLA SCOPERTA D JACOPO E MATTEO, FRATELLI DEL FREESTYLE ITALIANO

Due numeri fa abbiamo intervistato Tonky e Taty Frans, i fratelli che hanno reso grande Bonaire e il freestyle con il loro stile e i loro sorrisi. Adesso ci affidiamo ad una provocazione definendoli la risposta italiana ai Frans brothers: Jacopo e Matteo Testa. Cresciuti fianco a fianco Jacopo non ha ancora 22 anni, Matteo ne ha compiuti 18 lo scorso dicembre. Sono due tra i talenti più cristallini del windsurf italiano e in occasione del Windsurf Grand Slam di Coluccia si sono aggiudicati il titolo nazionale assoluto (Jacopo) e Juniores (Matteo). Fratelli già campioni in patria, quindi, ma pronti a spiccare il volo anche in giro per il mondo. “Japo” dalla scorsa stagione frequenta con discreti risultati il circuito PWA, il “piccolo gangster” (così come soprannominato dall’amico Paolo Bacchini) non vede l’ora di seguirlo così come ha fatto durante la sua intera crescita. Nella vita sono due ragazzi semplici, disponibili e appassionati degli sport estremi, purché con una tavola sotto i piedi. Condividono i viaggi in Brasile, le avventure, il lavoro da istruttori allo Sporting Club Porto Pollo, dove passano l’estate. Un po’ di follia unita a un grande talento tutto da scoprire in questa doppia intervista.

Cos’è per te il windsurf?

o al massimo con un po’ di chop sopravvento, mi sono

JACOPO: È uno stile di vita, ormai vivo in funzione del

dedicato al freestyle. Ma non per questo non mi

vento e delle onde. Una passione che è diventata come

piacciono le onde, anzi, in futuro mi piacerebbe

una droga, quando inizi non vuoi più smettere, vorresti

diventare un surfista a tutto tondo.

stare sempre in acqua a contatto con la natura. È uno sport che ti regala veramente tante sensazioni ed

Come siete cresciuti te e tuo fratello?

emozioni, puro divertimento e adrenalina. Poter

JACOPO: Praticamente sempre assieme, quello che

surfare in spot fantastici in giro per il mondo con i

facevo io faceva lui e viceversa, soprattutto negli sport,

tuoi amici è il top. Ma vuol dire anche gare,

eravamo compagni in qualsiasi cosa.

allenamenti. È un’insieme di tantissime cose.

MATTEO: Siamo cresciuti tra Milano e la Sardegna.

MATTEO: Il windsurf per me è tutto, da qualche anno è

Abbiamo sempre condiviso la maggior parte degli

la parte principale della mia vita.

sport insieme e spesso anche il materiale, come accade tuttora. Lo stare in acqua insieme ci ha

Perché il freestyle?

sempre spronato l’un l’altro, è davvero un piacere

JACOPO: Ho iniziato a fare freestyle circa 8 anni fa

surfare insieme soprattutto in questo ultimo periodo

quando all’età di 13 anni ho chiuso la mia prima

che si sta iniziando a dilagare!

Vulcan. Da lì in poi non vuoi più fermarti, cerchi di imparare sempre nuovi trick anche se ti fanno sudare

Sembrate molto legati, il vostro

veramente tanto. Ma ogni volta che chiudi nuove

rapporto com’è?

manovre sei la persona più felice al mondo.

JACOPO: Stiamo molto bene insieme, l’importante con

MATTEO: Essendo cresciuto a Porto Pollo, uno spot flat

Matteo è non contraddirlo perché ha sempre ragione


53

Jacopo in azione a Sa Barra con il suo trademark: L’Air Kabikuchi

lui (scherza, ndr.) Si lui è molto forte, ha un bello stile

Passioni oltre al windsurf?

e poi ha solamente 18 anni.

JACOPO: Il surf da onda! Mi piace la sua semplicità, hai bisogno solo della tua tavoletta tutta bella

Da piccolo immaginavi così il tuo

incerata e del lish, poi se c’è l’acqua calda non hai

percorso di atleta?

bisogno di niente addosso, un costume e sei a

JACOPO: Sinceramente no. Non avrei mai pensato di

posto. Ogni tanto un po’ di kite, ma non troppo

arrivare a questo livello. Quando avevo 13-14 anni

altrimenti diventa noioso. Anche lo skate non è

vedevo i video di Kiri, Gollito, Tonky, Taty e company.

male, forse prima era il mio hobby preferito, mi

Facevano già manovre assurde e io chiudevo a

piaceva il fatto di poter skatare ovunque e in

malapena lo spock e il grubby, per me erano dei

qualsiasi struttura in base alla tua fantasia. Il

fenomeni e lo sono tuttora. Ma adesso poter

problema è che non è molto compatibile con il

competere con loro è come un sogno, per me è

windsurf, perché il rischio di infortunio alle caviglie

davvero una soddisfazione.

è veramente troppo alto e quindi ho dovuto un po’ mollare.

Il tuo soprannome è “piccolo

MATTEO: Quando sono a Milano passo le giornate

gangster”, chi te l’ha dato e perché?

sullo skate con gli amici, mi piace molto fare foto e

MATTEO: In realtà ho più di un soprannome, Gangster

andare in montagna a fare snowboard. Se sono al

è nato da Paolo Bacchini durante il nostro inverno in

mare e c’è onda non perdo l’occasione di fare un

Brasile in seguito ad alcune giornate memorabili.

po’ di surf.

Come ti vedi tra 10 anni?

Hai un esempio a cui ti ispiri, sia del

JACOPO: Sai che non lo so ancora? Di sicuro spero di

passato che del presente?

avere ancora la tavola sotto i piedi.

JACOPO: Nel freestyle di sicuro a Tonky, ha uno stile

MATTEO: Non so ancora cosa mangerò per cena,

unico. Nel wave mi fa impazzire Marcilio Browne.

chissà fra dieci anni dove sarò e cosa mangerò! Spero

MATTEO: Quando ho iniziato a fare windsurf 10 anni fa

molto di aver la possibilità di continuare a viaggiare

prendevo ispirazione dai più grandi della scena wave e

per poter surfare negli spot migliori, sia wave che

freestyle. I primi video di Naish e Campello

freestyle, e riuscire ad alzare il livello sempre più in

sicuramente sono stati un grande stimolo, oggi sono

alto. Questo per me basta e avanza, perché è una delle

tantissimi i rider radicali da Gollito, Kiri, Tonky, Steven

cose migliori che ci siano. Se poi riuscissi ad arrivare

nel freestyle e Koster, Browne, Campello e Kauli nel

al top non sarebbe male.

wave.

Matteo Testa


54 sempre uguali, tutti i giorni le stesse condizioni. Il Venezuela non mi ha fatto impazzire, ma è anche vero che ci ho surfato poco perché mi sono rotto un piede. Il Sudafrica merita veramente tanto, ci sono posti incredibili, condizioni sempre diverse e poi hai la possibilità di fare wave, freestyle e surf quando non c’è vento. L’unico neo è che l’acqua è un po’ freddina. MATTEO: Sicuramente Gostoso regala delle bellissime session sia davanti al centro Dr. Wind di Paolo Migliorini che davanti al club di Kauli Seadi. Poter uscire con uno dei migliori e più stilosi wave rider del mondo è molto stimolante. Nelle vicinanze c’è un bellissimo spot, Praia do Marco, che con la marea bassa fa paura. Ma ce ne sono anche molti altri spot, I fratelli Testa a Coluccia durante il Windsurf Grand Slam

comprese le lagune. Rispetto a Jeri il vento a Sao Miguel è un pelo meno ma molto meno affollato di gente. Anche Camocim è molto flat però dopo tre

Nel circuito PWA chi ti impressiona

principale è il Brasile. Per le gare invece mi organizzo

giorni conviene tornare a Jeri dove di sera c’è un po’

maggiormente?

sempre con il mio socio Mattia Fabrizi, che trova

di movimento!

JACOPO: Tutti quanti a loro modo ti impressionano,

sempre ottime sistemazioni!

ma per ora i migliori rimangono Tonky, Gollito, Kiri,

MATTEO: La prima cosa che organizzo è la partenza

Il freestyle in Italia è in risalita.

Steven e Taty.

per la Sardegna, di solito tra aprile e marzo. Intorno a

Sembrate un gruppo affiatato, com’è

MATTEO: Sicuramente Gollito e Kiri sono davvero

fine settembre/primi di ottobre la stagione lavorativa

il rapporto tra voi rider?

mostruosi, ogni anno portano il freestyle a un livello

si conclude, si rientra in continente da dove

JACOPO: Non potrebbe essere migliore di così! Siamo

sempre più alto.

organizziamo la trasferta per il Brasile.

tutti grandi amici, quasi come dei fratelli e oltre al

Un consiglio ai più giovani che si

Parliamo dei viaggi all’estero: Sao

Purtroppo durante l’estate ci perdiamo un po’ di vista

avvicinano al freestyle?

Miguel do Gostoso, Jeri e Camocim

perché ognuno di noi lavora e ci vediamo solo durante

JACOPO: Il prossimo inverno venite a trovarci a Sao

(Brasile), El Yaque (Venezuela),

le gare, ma prima che arrivi l’inverno programmiamo

Miguel do Gostoso!

Sudafrica. Quale spot preferisci?

2 o 3 viaggi in giro per il mondo e senza pensarci 2

windsurf abbiamo altre mille cose in comune.

Differenze?

volte partiamo e stiamo via anche 3 mesi di fila ad

Raccontaci, in breve, come organizzi

JACOPO: Per quanto riguarda il Brasile tra tutti

allenarci.

la tua stagione.

preferisco Sao Miguel do Gostoso, nei dintorni ci sono

MATTEO: Direi di sì! Siamo un bel gruppo e abbiamo

JACOPO: Per quanto riguarda i viaggi ci organizziamo

tantissimi spot ognuno diverso dall’altro: è un posto

tutti un ottimo rapporto e un buonissimo livello.

sempre in gruppo, da anni ormai la nostra meta

meraviglioso. Al contrario Jeri e Camocim sono

Sicuramente Francesco Capuzzo, Giovanni Passani, Nicolò Tagliafico, Rossel Bertoldo, Mattia Fabrizi, Paolo

Matteo a Porto Pollo con le sue nuove tavole 99NoveNove

Bacchini, Marco Vinante, Mattia Pedrani, Gigi Madeddu e Meteorino (Matteo Romeo, ndr) sono super talentuosi. Personalmente non saprei sceglierne uno visto che hanno tutti uno stile inconfondibile.

Spot migliori in Italia per il freestyle? JACOPO: Porto Pollo senza ombra di dubbio, offre condizioni molto varie e poi è lo spot dove sono cresciuto! Anche Sa Barra non scherza, è uno spot veramente di qualità e può regalare condizioni perfette. MATTEO: Senza dubbio Sa Barra! Ma anche Porto Pollo regala delle bellissime uscite, sia sopravvento che sul piatto!


55 Matteo è il nuovo team rider 99NoveNove per il Freestyle

Hai scelto di dedicarti anche al wave.

In questo 2013 sei partito forte

Presto atleti e vertici Aicw si

Cosa ti trasmette? Obiettivi?

vincendo il Sa Barra Junior Contest e il

confronteranno per migliorare

JACOPO: Prima di questa stagione non ho mai avuto

Campionato Nazionale Juniores al

ulteriormente il freestyle italiano (si

una tavola wave, ho iniziato quest’anno con il

Windsurf Grand Slam, ora punti al

passerà al regolamento PWA, seppur

viaggio a Cape Town di circa un mese e mezzo. Il

salto di qualità anche tra i “big”?

con qualche modifica). Un bel segnale

wave comincia a piacermi sempre di più, mi

MATTEO: Il 2013 è partito molto bene direi, ora

per il vostro movimento? Che ne pensi

trasmette nuove e fortissime emozioni, quando

l’obiettivo principale è sempre quello di migliorare,

di quel format?

surfo e salto l’adrenalina è a mille. Il problema è

sicuramente riuscire a spiccare tra i big sarebbe una

JACOPO: Il livello del freestyle italiano è aumentato

che qui in Italia le condizioni ottimali sono

bella soddisfazione.

parecchio in questi ultimi anni e di conseguenza ci

veramente rare. Magari tra qualche anno se avrò

vuole un nuovo regolamento che non penalizzi i rider

raggiunto un buon livello mi piacerebbe partecipare

Pensi sia l’anno giusto per il cambio di

che si concentrano su un numero di manovre minore

a qualche tappa PWA.

passo?

ma di livello tecnico più alto rispetto a quelli che

MATTEO: Sicuro! Grazie al Brasile sto iniziando a

JACOPO: Non lo so. Mi sono allenato tanto

puntano a fare tante manovre una in fila all’altra ma di

fare delle belle uscite anche in ave. Le onde ti

quest’inverno e il mio livello è cresciuto parecchio, ma

livello tecnico più basso.

permettono di spingere al massimo le tue capacità,

di strada penso che c’è ne sia ancora molta da fare in

MATTEO: Sono certo che se atleti e organizzatori

di andare sempre più alto ed essere sempre più

acqua e fuori. A fine stagione si vedrà dove riuscirò ad

remano insieme nella stessa direzione il risultato non

radicale. Secondo me un bravo windsurfista deve

arrivare.

può che essere dei migliori.

L’Air Kabikuchi ti ha reso famoso agli

Il tuo sogno nel cassetto?

saper stare in acqua e dilagare in tutte le condizioni!

occhi del mondo, ti senti cambiato?

JACOPO: Per il sogno nel cassetto è ancora troppo

2013, tre eventi freestyle (Sa Barra

Sono aumentate le pressioni?

presto, vedremo più avanti, per ora preferisco non

Contest, Podersdorf e Windsurf Grand

JACOPO: Sinceramente non mi sento per niente

dire niente. I miei obiettivi di inizio stagione erano due:

Slam) e uno wave (North Sardinia

cambiato e le pressioni non sono aumentate, di

il primo era di diventare campione italiano e ci sono

Wave Contest). Un bilancio?

sicuro mi ha portato molta più visibilità rispetto al

riuscito, l’altro sarebbe riuscire ad entrare nella top

JACOPO: Il bilancio è positivo, almeno per me. Ho vinto

passato.

10 del PWA. Vedremo! MATTEO: Tra i tanti non so bene quale sia il mio sogno

il Sa Barra Contest e ho conquistato il titolo nazionale, sono molto soddisfatto dei risultati che ho ottenuto ed

La tua manovra preferita?

nel cassetto. Probabilmente anche perché quello che

è per questo che sono super motivato e voglioso di

MATTEO: Air Bob a un mano e Air Kabichuchi fatto

sto vivendo ora potrebbe essere considerato già un

continuare a migliorare.

bene, magari fatto dallo Japo!!!

sogno.


ITA EVENTS

56

GOYA/QUATRO GARDA TOUR DA VENERDÌ 28 A DOMENICA 30 GIUGNO IL TEAM 4WINDSURF HA TRASCORSO 48 ORE IN COMPAGNIA DI BRAWZINHO, LALO GOYA E JASON DIFFIN IN OCCASIONE DEL GOYA/QUATRO GARDA TOUR CON LA COLLABORAZIONE DI DETOUR SURFANDSNOW.IT E DI NICO SALVINI LEGGI L’ARTICOLO

(GOYA/QUATRO ITALIA). SONO STATE GIORNATE INTENSE TERMINATE CON

UNA BELLISSIMA USCITA A MALCESINE E CON UN SEGUITO DI PUBBLICO ECCEZIONALE. VEDIAMO COME È ANDATA ATTRAVERSO LE FOTO DI EMANUELA CAULI. 28/06 ore 17:00. Il guppo davanti al surf Shop Detour di Peschiera del Garda. © Matteo Righetti

FOTO DI Emanuela Cauli, Matteo Righetti

Lalo Goya, general manager Goya/Quatro

28/06 ore 21:00, cena presso l’agriturismo La Montina. © Matteo Righetti

Marcilio Browne

29/06 ore 8:00, Brawzinho al Pra.

Jason Diffin, sail designer Goya

29/06 ore 10:00, tavole Goya pronte in spiaggia per il test del pubblico e foto di gruppo


57

29/06 ore 16:00, Brawzinho e Lalo allo stand dei iParassiti durante il W.A.P. Party a Villa Cian, Torbole.

29/06 ore 17:00, Jason e Lalo presentano le nuove vele e tavole Goya/Quatro per 4windsurf. GUARDA IL VIDEO

29/06 ore 18:00, Brawzinho sfoglia la nostra rivista!

29/06 ore 20:00, W.A.P. Party a Villa Cian, Torbole. La festa è continuata fino alle 2 del mattino... Š Matteo Righetti


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30/06 ore 6:30, Brawzinho a Malcesine in una spettacolare giornata con un Peler da 4.5 e tantissima gente in acqua!

30/06 ore 7:30, Il team Goya/Quatro con Federico Infantino fanno provare tavole e vele Goya/Quatro al pubblico di Malcesine

30/06 ore 8:30, anche Lalo Goya testa le condizioni di Malcesine

30/06 ore 9:30, Malcesine style!

30/06 ore 11:30, il Goya/Quatro Garda Tour termina con un super aperitivo offerto dai iParassiti! Sponsored by: Detour SURFandSNOW.it e Nico Salvini (Goya/Quatro Italia)



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Daida e Iballa Moreno. © John Carter/PWA

PWA EVENTS

TESTO E FOTO DI Francesca La Croce

PWA

GRAN CANARIA WIND AND WAVES FESTIVAL 2013 Il 25 ° anniversario del PWA World Cup a Pozo, è stato

ed il diciassettenne Moitz Mauch si è aggiudicato il

finale sono arrivati: Ricardo Campello, Eleazar Alonso,

caratterizzato dall'assenza di vento e onde per un

primo posto grazie al suo stile inconfondibile tra le

Philip Koester, Jose “Gollito” Estredo, Marcilio

quasi un'intera settimana, fatto assai raro per questo

onde ed ai suoi Forward degni del circuito mondiale.

“Brawzinho” Browne, Jules Denel, Victor Fernandez e

spot, conosciuto dal mondo intero come uno, se non il

Fortunatamente per tutti l'ultimo giorno di

Alessio Stillrich ed i giudici hanno deciso per 15 minuti

più ventoso al mondo; proprio per questo motivo non

competizione ha visto il ritorno del tanto agognato Eolo

di salti fuori controllo! Philip Köster ha dimostrato

si è potuta disputare nemmeno una heat valida per il

e di qualche sporadico set di onde, il che ha permesso

perché è il numero uno al mondo, aprendo la heat con

titolo mondiale, nonostante ciò, i juniores sono riusciti

di disputare sia una Super Session maschile, che una

un double Forward e chiudendo i giochi con uno

a scendere in acqua ed ha concludere il loro tabellone

femminile e l'azione è stata a dir poco eccezionale. In

strabiliante no handed Back Loop; Fernandez, Campello e Brawzinho si sono aggiudicati

Caterina Stenta commenta lo stile di Ricardo Campello: “Aggressivo e potente nei salti!”

rispettivamente il secondo, il terzo e il quarto posto separati solo da pochissimi punti dovuti alla pulizia degli atterraggi nei double. Estredo Gollito, il campione del mondo in carica di freestyle, si è dimostrato un vero campione anche nel wave grazie alle sue monumentali Shaka e a delle perfette Air Chachoo, mentre il giovanissimo Alessio Stillrich ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per diventare un campione. Per quanto riguarda le donne, Daida Ruano Moreno ha brillato su tutte mostrato il suo repertorio di mosse, che variano da dei fantastici Tabletop Forward a One-Handed Backloop; Iballa si porta a casa il secondo posto grazie ad un clew-first Backloop mentre Karin Jaggi si aggiudica il terzo posto sconfiggendo la rivale, della giornata, Steffi Wahl grazie ad un pulito Back Loop. Non ci rimane che aspettare il 2014 e sperare che Pozo ritorni al suo splendore...


61

Caterina Stenta commenta lo stile di Philip Koster: “Sembra nato in acqua, salta con una naturalezza e agilità uniche!”


62

QUATTRO CHIACCHIERE CON

CATERINA STENTA

COME TI SEI AVVICINATA AL MONDO DEL WINDSURF?

SEI SODDISFATTA O POTEVI FARE MEGLIO?

E AL WAVE?

Potevo fare molto meglio, ma per questo sono qui ad

Ho iniziato con i miei genitori windsurfisti, che per

allenarmi ancora.

poter andare in vacanza in posti da windsurf hanno dovuto insegnarlo ai figli :). D’altro canto ho dovuto

TI VEDREMO A TENERIFE E/O SYLT?

adattarmi alle spiagge con onde che sceglievano e

Quest'anno no, ma i prossimi sì!

imparare da subito a surfare tra le onde. A CHI TI ISPIRI? QUANDO E PERCHÉ HAI DECISO DI ISCRIVERTI ALLA

A Daida in acqua e ad i miei genitori fuori.

TAPPA WAVE DEL PWA DI POZO? É da un po' di anni che vengo a Pozo, e proprio

LA TUA MANOVRA PREFERITA? PERCHÈ?

come gli altri sport che ho praticato, le gare le vedo

Il 360° nell'onda per l'eleganza e il Forward perchè mi

come uno stimolo per migliorare e non

piace saltare.

accontentarsi di quello che si sa fare. Quest'anno quindi spinta dagli amici di Pozo ho deciso di fare il

IL TUO SPOT PREFERITO? PERCHÉ?

mio debutto..

Pozo Izquierdo perchè mi permette di essere in acqua ogni giorno in mezzo a gente con un livello da PWA e

PURTROPPO NON C’È STATA LA GARA UFFICIALE MA

Fuerteventura per le onde.

COME HAI VISSUTO L’ATTESA? GUARDA IL VIDEO

Mi é servita molto l'esperienza anche se non ho

CON CHI E DOVE TI ALLENI?

gareggiato perchè ho imparato a controllare lo stress

A Pozo Izquierdo, Gran Canaria, con i miei amici che ho

Chi ha controllato la lista delle iscrizioni femminili al

da pre-heat: fino all'ultimo non sapevamo se avrebbe

conosciuto durante questi anni ed in Grecia con la mia

PWA di Pozo, si sarà domandato chi sarà mai questa

avuto luogo la gara o meno.

famiglia.

Caterina Stenta? Questa italiana che spunta dal nulla

Essendo la mia prima gara di windsurf ero abbastanza

nel PWA? Noi di 4windsurf l’abbiamo intervistata solo

agitata e questa esperienza mi è servita molto per

SE POTESSI ESPRIMERE UN DESIDERIO (OVVIAMENTE

per voi…

capire come funzionano le heat, le bandiere, i tempi,

RIGUARDO IL PWA) QUALE SAREBBE?

Ciao Caterina, in poche parole raccontaci chi sei…

surfare guardando l'orologio e piccole cose a cui non

Che al PWA si iscrivano sempre più ragazze, e poter

Nata a Trieste nel 1987, fin da piccola ho cercato di

si fa caso quando si fa freesailing.

riuscire a fare tutte le tappe del circuito. Ragazze

dividere il tempo tra scuola, compiti ed i miei primi

forza, coraggio e leggete l’articolo di Greta Benvenuti

sport, sci e ginnastica artistica. Qualche estate fa, in

FINALMENTE L’ULTIMO GIORNO SEI RIUSCITA AD

riguardo su come partecipare al PWA uscito sullo

Grecia insieme hai miei genitori, ho iniziato a fare i

ENTRARE IN ACQUA E CONFRONTARTI CON LE ATLETI

scorso numero di 4windsurf, mi sarebbe di sicuro

primi metri in windsurf, una volta messi i piedi nelle

PIÙ FORTI AL MONDO DI QUESTA DISCIPLINA COSA TI

tornato molto utile!

strap a Vassiliki (Grecia) mi sono appassionata al

PASSAVA NELLA TESTA?

windsurf ed ho cercato di adattare gli studi

Stranamente dopo tanto stress pre-gara, una volta in

UN’ULTIMA FRASE…

universitari con i migliori spot oceanici ed ora cerco di

acqua con Daida, Iballa e tutte le altre mi sentivo

Grazie a 4windsurf per l'intervista ed ai lettori per

conciliare studio, lavoro e windsurf mentre passo

contenta e privilegiata di poter gareggiare con le

seguirci! Passate tante ore in acqua e il resto verrà da

l’estate a Pozo Izquierdo, Gran Canaria.

campionesse del mondo.

sé!

Caterina Stenta in Forward a Pozo


63

Caterina Stenta commenta lo stile di Marcilio Browne: “Di Brawzinho mi piace lo stile del surfing e l'eleganza nelle onde.”

Caterina Stenta commenta lo stile di Victor Fernandez: “Di Victor mi piace la fluidità tra le onde e la forza che trasmette quando salta.”


64

PEOPLE

INTERVISTA DI Fabio Calò

FOTO DI Chris Pressler, Kerstin Reiger, Francesca LaCroce

QUATTRO CHIACCHIERE CON

CHRIS PRESSLER MR. C7

Abbiamo incontrato Chris Pressler e la sua compagna Kerstin Reiger, creatori e gestori di continentseven.com, qualche mese fa in occasione di una toccata e fuga in Sardegna. Eravamo tutti lì per fare windsurf, e tra un Forward e un Bottom Turn alla Ciaccia ci siamo dati appuntamento a Olbia per scambiare quattro chiacchiere. Ne è venuta fuori un’intervista esaltante dove Chris e Kerstin ci hanno spiegato i motivi del successo del loro sito, diventato ormai il punto di riferimento per la comunità windsurfistica mondiale. Abbiamo trovato molti punti in comune tra l’attività di Chris e la nostra, e anche lui è un forte sostenitore del vivere le cose in prima persona, e non rimanere solo seduto su una scrivania a guardare quello che succede nel mondo da facebook. Ci vogliono tempo e risorse, ma poi i risultati arrivano, continentseven.com di Chris e Kerstin ne è la dimostrazione più evidente!

Nel 2013, chi è Chris Pressler? Sono un ragazzino di 39 anni, che non è mai stato così voglioso e motivato a far windsurf come in questo momento. Dopo Sylt lo scorso anno, infatti, mi sono preso una piccola pausa concentrandomi soprattutto sul nostro sito www.continentseven.com e riorganizzandomi un po’ le idee. Ora mi trovo qui in Sardegna e abbiamo già trascorso una bellissima settimana e ne abbiamo un’altra ancora prima che cominci la stagione di competizioni race, cominciando con i mondiali IFCA per poi andare alla coppa del mondo PWA in Corea. A giugno poi facciamo un piccolo viaggio d’esplorazione in Croazia e poco dopo iniziano le tappe PWA alla Canarie, quindi siamo sempre impegnati a far qualcosa. Ora sono un po’ arrugginito nelle onde, dopo anni sulle tavole da slalom e da freeride, però sono molto motivato a migliorare anche in quel campo. Anche qui in Sardegna c’è veramente un’ottima Chris Pressler e Florian Reiger


65

Il team dietro a Continentseven:

atmosfera. Tantissima gente motivata, e un sacco di

tutti i soldi che potevo per poi andare in un negozio

scuole, centri di windsurf e local che spaccano. È

d’elettronica e comprare il computer migliore che

anche bello ogni tanto potersi godere delle giornate in

avevano a disposizione, che già 10 anni fa costava

spiaggia, in relax, lontano dall’ufficio.

circa 3000 euro! Io non avevo la minima idea di cosa

FLORIAN REIGER:

farci poi... Il fratello di Kerstin invece è un vero nerd,

Florian lavora come medico radiologo (radiologist) ed è

Dove vivi?

un esperto allucinante di tecnologia e mi ha detto

un appassionato di computer e programmazione ormai

Vivo sul lago di Neusiedl, dove si è svolge la prima

esattamente di cosa avesse bisogno.

da svariati anni.

tappa di coppa del mondo PWA, sul laghetto appena

Abbiamo poi acquistato il software per l’editing, Ulead

fuori da Vienna. Non vediamo l’ora anche di preparare

Media Store, facendo anche un corso a Vienna sul

il nostro stand C7 per la manifestazione e fare un po’

montaggio video. Dopo poco abbiamo creato i primi

Kerstin ha studiato scienze motorie

di public relations e promozione.

video della King of the Lake e di Fuerteventura e il

a Vienna ed ha anche completato

pubblico ha continuato ad aumentare. Non avevamo

una scuola di fotografia artistica,

idea però che potesse diventare così grosso, volevamo

sempre a Vienna. Oltre a

ContinentSeven?

solamente pubblicare un po’ di clips per far vedere il

Continentseven, si concentra molto

Ormai il bebè è cresciuto veramente tanto ed è già un

livello all’evento, con qualche manovra di Kauli, il suo

anche sulla fotografia.

adolescente pieno d’energia! Inizialmente, l’idea è nata

materiale e tutti altri dettagli da insider che nessuno

dal fratello della mia fidanzata Kerstin, Florian Reiger.

aveva mai visto prima. Tutti vedevano solamente le

CHRIS PRESSLER:

Eravamo al Garda a guardare la King of The Lake, nel

sequenze o i video in cassetta, ma mai dei video

Chris ha studiato scienze motorie e geografia

2001, ed avevamo una telecamera in macchina, quindi

“crudi” e reali. Florian ha veramente lavorato

all'Università di Vienna, per poi lavorare come professore

abbiamo deciso di filmare un po’ l’azione per poi

parecchio, specialmente all’inizio, cercando di

per 2 anni (2001/2002). Ha poi abbandonato la sua

estrarre dei piccoli clip, che poi abbiamo messo

pubblicare contenuti sempre più interessanti e

carriera per dedicarsi maggiormente al windsurf. Ha

online. Mi ricordo che il primissimo clip che abbiamo

sempre nuovi, mentre noi eravamo gli inviati sul

fatto anche sci agonistico dai 6 ai 16 anni ma ora segue

fatto era proprio la Grubby Diablo di Gigì le Carrò

campo che riprendevano e documentavano l’action

solamente il circuito PWA Slalom.

(PierLuigi Colombo), più altri da Fuerte con rider come

direttamente. A quel punto, abbiamo poi deciso di

Kevin e Matt Pritchard, ecc. Da ogni video poi

creare una vera e propria community, introducendo il

estrapolavamo dai 25 ai 30 frames per poi farne una

Forum, e internazionalizzandolo il più possibile, anche

Durante i primi 5 anni della vostra

sequenza come le riviste di skateboard o di snow.

se la differenza linguistica era un po’ una barriera.

attività, avevate già degli

Abbiamo poi fatto stampare il tutto dal grafico e fatto

Fino a circa il 2007 il Forum era solo in tedesco ed era

introiti?

dei grossi cartelloni pubblicitari che abbiamo poi fatto

veramente molto frequentato e addirittura si sono

Assolutamente no, anzi, non avevamo neanche pensato

vedere agli stessi rider alle gare e tutti ne sono

conosciuti due ragazzi che poi sono diventati marito e

a poter guadagnare con la pubblicità. Volevamo

rimasti davvero entusiasti! Vedendo quindi il successo

moglie, proprio sul nostro forum di windsurfisti! Il

solamente mostrare al mondo un po’ di manovre dei

riscontrato dalle copie stampate, abbiamo deciso di

ragazzo ci ha contattato per sapere il vero nome della

top rider, per poi riunirci e parlare di quello che più ci

mettere il tutto online, cominciando a fare girare la

ragazza dietro al nickname “Crazy Chick” ed ora sono

piace. Kerstin stava finendo di studiare mentre io

voce. Inizialmente le sequenze, essendo prese da

sposati e con un figlio.

lavoravo come maestro di ginnastica.

Puoi raccontarci com’è nato

KERSTIN REIGER:

frames di un video, erano piuttosto scadenti come qualità d’immagine. Noi intanto eravamo ancora al Garda a lavorare come pazzi, ed è arrivato il fratello di Kerstin a farci visita. Dopo una lezione di windsurf e qualche birra, gli è venuta l’illuminazione. Noi eravamo veramente stanchi quindi quando lui ha detto: “Ho il nome perfetto per il sito”, non gli abbiamo dato troppa importanza. Quando poi però ha detto “Continent Seven” mi ha incuriosito. La sua idea era che essendoci solo 6 continenti nella geografia mondiale, voleva creare un Settimo Continente esclusivamente per i windsurfisti! Un modo a parte, in cui tutti gli appassionati e rider si possono riunire per condividere questa enorme passione. Al tempo non avevamo nemmeno un computer ancora... Io stavo finendo l’università ed ho risparmiato Chris intervista Boujmaa Guilloul durante il PWA di Pozo 2013 mentre Kestin riprende. © Francesca La Croce


66 Chris Presler al PWA di Fuerte 2012. © John Carter

La nascita di Continentseven: Nel 2001 avevamo preparato un sacco di sequenze fotografiche di manovre, prendendo i frames dai video che avevamo filmato a Fuerteventura l'anno prima. Ogni sequenza era stata stampata su un A3, con circa 25 foto ognuna, per poi venir presentata agli stessi pro tra cui Kevin Pritchard, Josh Stone e Web Pedrick. La reazione è stata talmente positiva che abbiamo così deciso di metterle online per condividerle col mondo intero. E così è nato continentseven.com.

Nel 2005 stavamo andando verso il Garda e volevo fare

Dal 2006 quindi siete passati

Avete però i banner pubblicitari

qualcosa di grosso, allora Kerstin mi ha proposto di

all’inglese e avete continuato a

sul sito giusto?

battere il record di velocità austriaco, che però era di

espandervi. Qual è il vostro

Sì, però dobbiamo necessariamente adeguarci ai

42 nodi e quindi sarebbe stato veramente difficile da

segreto per avere i video in

prezzi che fanno anche altri magazine online e che

superare. Ho poi parlato con Claudio di Challenger che

anteprima, prima di tutto il resto

sfortunatamente sono ridicoli rispetto al prezzo che i

mi ha proposto di provare le sue vele nuove da slalom

del mondo?

marchi pagano per una pagina di pubblicità cartacea.

alla tappa di coppa del mondo a Fuerteventura, nel

Stiamo svegli tutta la notte per uploadare il

È triste, però purtroppo dobbiamo necessariamente

2005. Sono stato veramente fortunato ed ho passato la

materiale e poi dormiamo di giorno :)

adeguarci. Altri magazine online, per altri sport,

prima heat della mia vita, accedendo al round

A volte addirittura paghiamo anche della gente per

chiedono molto di più per bannerspiù piccoli, perchè

successivo ed è stato qui che mi sono innamorato

avere delle informazioni esclusive e degli scoop.

se lo possono permettere.

dello slalom. In questo modo, poi, ho anche avuto la

Quando si comincia ad avere del traffico bisogna

possibilità di ampliare le mie conoscenze riguardo alle

necessariamente lavorare per mantenerlo.

Riesci quindi a viverci con C7?

varie discipline, potendole poi applicare a C7. Prima

Qualora un video/informazione fosse anche

Assolutamente no. Riesco ad andare avanti sia per C7,

era quasi esclusivamente freestyle e wave, ma adesso

interessante ma in ritardo, noi siamo costretti a

sia per i miei sponsor, gli articoli e gli incentivi che

si era allargato anche allo slalom, speed e formula.

rifiutarlo. Alcuni poi s’inca***no anche, però è così

ricevo e anche qualche lavoretto occasionale.

Così facendo poi, avevamo molto più materiale da

che funziona.

poter pubblicare, con un insight veritiero. Dal 2005 ho

Abbiamo buoni rapporti e parliamo molto con la

Penso che C7 sia il leader mondiale

veramente allargato i miei orizzonti windsurfistici.

gente, per questo si fidano e si rivolgono a noi,

a livello di magazine online. Ogni

sapendo che gli possiamo dare un’ottima visibilità a

mattina mi sveglio e prima di

Dal 2006 in poi siete passati

livello mondiale.

qualsiasi altro sito vado su C7

all’inglese quindi?

per avere tutte le ultime novità.

Sì, avendo così tanto materiale disponibile, volevamo che

Quando avete cominciato a

Io non lo so, nè lo dico. La gente sembra pensarla così.

fosse comprensibile per più grande pubblico possibile.

guadagnare con C7?

A livello di numeri sicuramente siamo i primi come

Non abbiamo ancora cominciato a dire il vero.

visualizzazioni e come traffico generato. La nostra idea

Quante visualizzazioni

Guadagniamo qualcosa ma vorrei molto di più, in

sarebbe spingere il windsurf a tal punto da farlo

giornaliere avevate nel 2004?

modo da poter così investire per migliorare ancora

diventare popolare quanto gli altri boardsport. Se

È difficile quantificare perchè non utilizzavamo lo

i nostri mezzi e il nostro servizio. Alcune compagnie

riuscissimo tutti quanti a coordinarci, insieme,

stesso metodo che usiamo ora. Da un paio d’anni

come JP e NeilPryde ci ignorano completamente,

riunendo i rider, le riviste online ecc, probabilmente il

infatti utilizziamo Google Analytics mentre prima

sebbene, come abbia perfino detto Bjorn

pubblico generale percepirebbe un’altra immagine. Di

avevamo sistemi diversi, che davano numeri

Dunkerbeck, abbiamo una notevole influenza sul

conseguenza anche tutti i nuovi talenti sarebbero

veramente alti ma effettivamente non altrettanto

mercato. A volte la situazione migliora leggermente

automaticamente molto più introdotti. Basta guardare

precisi. Negli ultimi 2 mesi abbiamo avuto 55.000

ma non è come una rivista stampata. Se hai una

Philip Koester che è andato ai Laureus Sports Awards!

visualizzazioni di utenti unici al mese, quindi tutti utenti

rivista cartacea hai comunque un salario fisso per

Questo è un vero traguardo per il windsurf e tutti

singoli. Con gli altri sistemi invece il conteggio è

ogni numero, mentre noi non abbiamo una chiara

insieme potremmo farcela. Noi inoltre non ci

almeno 3 volte superiore...

separazione in numeri.

reputiamo una rivista online, perchè non ragioniamo


67 Il nome Continentseven: Il nome è stato ideato dal nostro Webmaster, Florian Reiger. Florian commenta: ‘Il nome mi è venuto in mente quando ero andato al Lago di Garda a trovare mia sorella e Chris, mentre ero seduto in spiaggia in Conca D’Oro (ex location in cui si teneva la King of the Lake), verso la metà di agosto del 2000. Stavo aspettando che arrivasse l'Ora mentre facevo un po' di brainstorming per il nostro progetto. Chris e Kerstin erano in acqua a fare lezione. Quando poi sono usciti dall'acqua, gli ho proposto le mie idee. E così nacque il nome Continentseven. L'idea dietro al nome era semplice: cinque o sei continenti esistono già, a seconda di come li conti! Il settimo continente dovrebbe essere un continente acquatico, oceanico. Il numero 7 poi ha anche un significato mistico eccezionale rispetto agli altri numeri: i 7 re di Roma, 7 contro Tebe, le 7 meraviglie del mondo, i magnifici 7. Abbiamo quindi deciso di dedicare il nostro primo progetto commerciale al numero 7, creando un DVD intitolato "7 sons of freestyle" e abbiamo poi creato un team di giovani rider per Continentseven, nel 2003, con 7 giovani rider. Kerstin Reiger in Vietnam

con l’ottica di dover necessariamente postare delle

dovessero imitare, per noi sarebbe comunque positivo

l’ambiente windsurfistico, dagli atleti, ai marchi ecc.

news online. Noi mettiamo i contenuti che noi

in quanto significa che la nostra formula funziona. A

Essendo un editor, però, spesso devi comunque

riteniamo importanti per la crescita dello sport e che

volte facciamo perfino appositamente degli errori di

vagliare il contenuto, facendo correzioni e adattandolo

piacciono a noi, non facciamo semplicemente dei copia

grammatica minimi e poi li ritroviamo identici sulle

e purtroppo a volte sei anche costretto a rifiutare

incolla delle varie notizie. Se non pensiamo che un

news di altri siti, quindi è chiaro che hanno

qualcosa.

contenuto sia adatto, non lo mettiamo,

semplicemente fatto copia incolla da noi! Noi

indipendentemente dal marchio che lo spinge o da

comunque siamo sempre aperti a collaborare con

Quali sono le caratteristiche

chiunque ci sia dietro. Se ci piace un video di surf da

tutti, infatti lavoriamo anche col PWA durante gli eventi,

vincenti di un sito, a tuo avviso?

onda, o di snowboard, noi lo mettiamo. È il nostro

parlando anche con gli organizzatori e cercando di

La semplicità d’utilizzo e la costanza e qualità dei

continente, il nostro mondo, e mettiamo quello che

capire la situazione locale. A volte è veramente utile

contenuti. Non troppo specializzato in modo che possa

riteniamo possa interessare agli altri windsurfisti e

guardare oltre, andando più in profondità per scoprire

essere comprensibile al grande pubblico e sia user

che noi troviamo interessante. Inoltre non lavoriamo

qualche piccolo tesoro nascosto, da una prospettiva

friendly, invogliando l’utente all’interazione attiva. È

solo per e con C7. Due settimane fa abbiamo fatto una

diversa. A volte inoltre, anche se dovesse esserci vento

difficile generare contenuti che siano comprensibili a

visita di 5 ore nella Red Bull Media House, che è uno

e sebbene siamo sempre affamati, ci imponiamo di

molti ma non troppo basilari per altri. L’importante è

dei più grandi publisher europei, con circa 500.000

lavorare prima, per poi aspettare il momento

trovare un equilibrio in modo da massimizzare sia la

copie stampate ed in circolazione solo in Austria... noi li

opportuno. È dura ma è risaputo. Prima il dovere, poi il

qualità che il traffico. In questo momento poi è molto

abbiamo aiutati con i report specifici per il windsurf, in

piacere. Da Sven Rasmussen ho imparato proprio

difficile crescere anche perchè molta gente pensa che

modo da aver informazioni più accurate e da insider.

questo, a suddividere il mio tempo tra varie attività, in

tutto internet sia su Facebook. Non è così. Anche noi

Non siamo stati pagati però così facendo riusciamo a

modo da massimizzare ogni cosa. Potrei per esempio

infatti abbiamo molti più contenuti sul nostro sito

pubblicizzarci e a continuare ad espandere la nostra

essere entrato in acqua a Pozo anzichè filmare, ma

ufficiale che sulla nostra pagina di FB, anche perchè

influenza internazionale, aumentando quindi il traffico.

bisogna comunque prima assicurarsi di potersi

Un giornalista locale mi ha fatto un’intervista

permettere di divertirsi. Anche Kerstin riesce a gestirsi

chiedendomi cosa fosse questo continentseven che

perfettamente, organizzando la giornata in maniera

tutti nominavano, con 16000 like su facebook. Io gli ho

veramente produttiva, senza dimenticare niente.

risposto che era il nostro sito di windusrf e lui ne aveva sentito parlare anche se normalmente si occupa

Avete anche dei collaboratori

di calcio! Lo abbiamo poi anche invitato nella nostra

ufficiali esterni?

Media Lounge al lago Neusiedl durante la tappa di PWA

A volte sì, ma sono più che altro collaboratori a

e abbiamo fatto video e foto da pubblicare online. Noi

progetto, che variano a seconda del budget e

quindi stiamo cercando di collegare il nostro sport

dell’impegno necessario. A Podersdorf, per esempio,

hardcore con i mezzi di comunicazione mainstream, in

abbiamo collaborato con due editor di video in modo

modo da aver sempre maggiore traffico e più visibilità

da poter produrre materiale di qualità, il più

per lo sport in generale. Noi poi non guardiamo tanto

velocemente possibile. Io personalmente preferirei

le altre riviste online, perchè non le vediamo come

lavorare con tantissima altra gente! Onestamente,

nostre concorrenti. Anzi, se anche altri magazine ci

collaboriamo, in un modo o nell’altro con quasi tutto Chris al lavoro nell’ufficio stampa del PWA di Pozo. © Francesca La Croce


68 possiamo gestirlo come vogliamo, senza limitazioni o

fare a meno. E per capire cosa manca, non puoi usare

copie e vendute il 90% nel primo mese. Siamo sempre

regole esterne. Lo scorso anno, per esempio, c’era più

qualcosa che già c’è. Se poi dovessimo sempre star

alla ricerca di nuove iniziative che ci tengano motivati!

seguito della tappa di Pozo sulla nostra pagina FB che

dietro a facebook allora non avremmo più tempo per

Vogliamo intrattenere e divertire la gente ma in

sul sito... però comunque anche quello è tutto traffico. È

entrare in acqua. Prima di venire qui ho festeggiato il

cambio vogliamo essere visti come un vero e proprio

un po’ deludente perchè il traffico viene così diminuito

mio 39esimo compleanno, e il doppio è 78 anni, quindi

marchio e non solo un sito di windsurf. L’idea originale

e non ne abbiamo altrettanto, facendo meno volume.

sono praticamente a metà della mia esistenza. Non me

infatti era di creare un continente a tema per

ne frega niente quindi di stare ad inacidirmi o

windsurfisti, mentre ora è visto solo come un

Quando avete lanciato la pagina

arrabbiarmi perchè qualche combattente della tastiera

magazine online, con qualche maglietta... Quando

di Facebook?

dall’altra parte del mondo è frustrato e scrive

abbiamo iniziato era solo un hobby, qualcosa oltre allo

Abbiamo iniziato nel 2009. Ricordo di essere stato

stupidaggini. Voglio uscire a fare i Forward, planare a

studio, e non avremmo mai pensato che potesse

veramente contento quando siamo arrivati a 1000

tutta velocità e sentirmi vivo! Certa gente è veramente

crescere fino a questo punto. Adesso però è un vero e

follower. Abbiamo stappato due birre nel baretto di

malata di facebook. Dovrebbero riorganizzare le loro

proprio lavoro, con delle responsabilità. Abbiamo dei

Pozo e abbiamo fatto uno screenshot. Eravamo felici.

priorità e capire che ci sia un mondo oltre allo

viewer che esigono aggiornamenti, quindi ogni giorno

Su FB però non facciamo pubblicità. E vogliamo

schermo e godersi la vita vera, parlando con la gente,

dev’essere completamente organizzato, dobbiamo

solamente dei veri fan, che seguono ed apprezzano ciò

surfando e uscendo. Noi personalmente siamo sempre

essere sicuri di avere la connessione ovunque

che facciamo, non gente a caso reclutata via mail...

alla ricerca del dialogo e di nuovi contatti con chiunque

andiamo. Dobbiamo essere sempre reperibili ed

Probabilmente la nostra crescita sarà più lenta ma

abbia a che fare col nostro sport. Ci sono circa 300

operativi, altrimenti perdiamo la nostra credibilità e

per noi è importante essere apprezzati e seguiti dai

compagnie che producono materiale collegato al

serietà agli occhi dei nostri inserzionisti e siamo da

veri windsurfisti.

windsurf, e ne conosciamo sì e no un 20%... Ci sono

capo. Il problema è anche la nostra soddisfazione

moltissimi approcci e iniziative nuove che ci motivano

personale. A volte siamo quasi ossessionati dal fare il

Mettete le news sia sul sito che su

man mano. Un paio d’anni fa per esempio abbiamo

meglio possibile e finiamo addirittura per non dormire

facebook?

prodotto le nostre prime magliette, ne abbiamo

la notte, cercando di pensare come migliorare. Ora

No, non tutto. Molto materiale lo pubblichiamo

stampate circa 200 e le abbiamo vendute tutte nel giro

abbiamo anche un team tra cui Dieter, Yegor e Adrian.

solamente sul sito. Dipende. Su facebook la gente

di una settimana. Non volevamo solamente stampare il

Il nostro sogno sarebbe riuscire ad organizzare dei

cerca più foto e video rispetto alle news specifiche,

logo, quindi ho dovuto imparare come usare il CAD per

photoshoot e videoshoot per tutti i rider, pagandoli e

senza voler leggere più di tanto, guardando magari dal

adattare le grafiche appositamente realizzate alle

pagando anche l’alloggio in modo da produrre più

loro dispositivo mobile. Sono proprio due categorie

magliette, con le varie misure, combinazioni di colore

contenuti possibili e facilitare anche la loro vita da

differenti.

ecc, ed anche dettagli tecnici come il materiale

professionisti. Non dimentichiamoci poi dei giovani e

prewashed che non si rimpicciolisce, a prescindere

della loro influenza positiva sullo sport.

Noi mettiamo la stessa notizia sia

dalla temperatura di lavaggio. Molti poi non si

È un processo altamente interattivo. Noi siamo come

sul nostro sito ufficiale

ricorderanno che nel 2003 abbiamo prodotto un DVD,

un paese a se stante, una comunità indipendente in cui

www.4windsurf.it che sulla

“7 sons of freestyle” ad El Yaque. È stato il primo video

il nostro atteggiamento modifica la reazione del

nostra pagina di facebook

in cui si vedeva Gollito, assieme ad Andrè, Cheo, Remko,

pubblico ed il feedback del pubblico stesso, poi, ci dà

adattandola però con particolari

Antxon, Normen e Ricardo. Ne abbiamo prodotte 2000

degli spunti per andare avanti.

strumenti, cercando di limitare ad un massimo di 5/6 news al giorno. In oltre creiamo anche dei contenuti solo per facebook. Voi come gestite questa cosa? Personalmente non ho controllato facebook per 3 giorni. Io e Kerstin lo controlliamo e updatiamo a turno ma siamo molto più attivi sul nostro sito ufficiale. Penso che troppo facebook sia controproducente e rallenti troppo il tuo lavoro in quanto a volte c’è perfino troppa interazione e troppo immediata. Facebook poi limita notevolmente la creatività. C’è una frase emblematica in questo caso cioè: “Il motore di ricerca Google non è stato sviluppato facendo ricerche su Google”. Ciò significa che bisogna capire cosa sia l’elemento mancante di cui poi nessuno più riuscirà a L’incontro al Kult di Olbia tra 4Windsurf e Continetseven



WINDSURF ADVENTURE

70

A volte ci troviamo a viaggiare verso destinazioni molto lontane e remote, alla ricerca di quelle condizioni perfette che possano soddisfare la nostra esigenza di surfate illimitate, su spiagge deserte e incontaminate, divertendoci come non mai. Siamo alla disperata ricerca di onde perfette e infinite. E tutti utilizziamo lo stesso strumento nella nostra ricerca. Internet, assieme a tutte le informazioni erronee e dicerie che chiunque si può inventare di sana pianta. I siti specializzati in previsioni sono a volte attendibili quanto le parole di un vecchio hippy che si ricorda una spiaggia su cui era svenuto mentre si prendeva un acido... ma quanto di tutto questo è reale? Spesso, ci SI convince che più lontano si ANDRà, meglio saranno le condizioni all’arrivo. L’altra leggenda è anche che più si è lontani da

casa, più pericolosa diventa la situazione. Corallo affilatissimo, infezioni, cibo non salutare, pirati senza patria... Il mondo, quindi, ha questa enorme rete telematica che lo ingloba completamente. L’idea stessa di distanza è ormai obsoleta. Che cosa significa ormai “essere lontano”? A volte questa definizione sembra più legata a un propria opinione personale piuttosto che ad effettive coordinate geografiche. Potresti sentirti vicino a casa tua, a tuo agio, nel mezzo di un gruppo di turisti che ballano come rimbambiti di fianco alla piscina del villaggio... oppure potresti sentirti molto più a tuo agio su una spiaggia deserta, da solo, o nel mezzo dell’Amazzonia... Dipende solamente dalla tua concezione personale e da come affronti e decidi di viaggiare.


71 TESTO DI Sylvain Demercastel

FOTO DI Sylvain Demercastel / Pierre Boisraud / Loic Olivier

RIDER Fanny Aubet / Sylvain Demercastel / Kirsty Jones / Julien Leclerc

SAHARA

OCCIDENTALE


72 Sylvain Demercastel

“Alcune destinazioni sembrano già riconosciute e molto popolari e rappresentano quindi un’ottima scelta. Il tutto, però, non risulta abbastanza interessante per un travel report per una rivista.”

DAKHLA

spot già rinomato e famoso, puoi sempre spingerti

comfort, che di location e proprio davanti

Bhè, eccoci qui: se ha intenzione di surfare su qualche

oltre, andando ad esplorare dei nuovi sentieri in zona.

all’accampamento c’è una grossa laguna in cui fare

onda deserta, tutto solo, dovrai necessariamente

Prendi il rischio di andare a scoprire l’onda perfetta o

Windsurf freestyle o freeride e svariati spot wave poco

allontanarti dai sentieri battuti. Ci saranno quindi un

semplicemente di non aver combinato niente, avendo

lontani, appena al di là della grande penisola sabbiosa.

sacco di scelte da affrontare, incertezze ed imprevisti,

fallito, per poi sentire i racconti di quanto le condizioni

Il posto è davvero eccezionale e non ti basta

e potrai non voler sapere cosa si nasconda dietro alla

fossero state epiche allo spot iniziale, ovviamente solo

veramente mai. I rider locali, Soufiane e Yassine

duna successiva. Alcune destinazioni sembrano già

dopo che te ne sei andato. Per noi è tutto un po’

mostrano un livello in acqua veramente allucinante...

riconosciute e molto popolari nella comunità

diverso. Siamo sempre pronti a rischiare tutto anche

ed altrettanto volentieri ti possono anche mostrare gli

surfistica. Queste rappresentano quindi un’ottima

solo per un accenno di condizioni uscibili,

spot più belli della zona. I colori del deserto e

scelta per chiunque voglia viaggiare in compagnia, ma

rigorosamente in spot nuovi. Da soli. Lontani da casa.

dell’oceano Atlantico cambiano costantemente, di ora

senza doversi rinchiudere in uno squallido villaggio

Lontani dalla gente! Sono queste le ragioni per cui

in ora. È una visione cruda e pura della bellezza e del

turistico. Il tutto, però, non risulta abbastanza

siamo venuti, ed è proprio questa la sensazione che ci

contrasto tra l’incontro dell’aridità del deserto con

interessante per un travel report per una rivista.

motiva e ci spinge ad andare avanti. Il fatto di non

l’Oceano. È veramente una scena unica. Dura da

Quando racconti una storia, infatti, dev’essere diversa

poter mai essere sicuri di cosa ci aspetti o di come

dimenticare. Ci godiamo qualche giorno in zona e,

e speciale in modo che la gente la voglia comprare! I

andrà a finire il viaggio è altrettanto allettante e

grazie al supporto Catie Brossard, partiamo poi

media sono sempre alla ricerca di ottime foto e di

importante quanto effettivamente riuscire a surfare in

all’esplorazione delle gemme nascoste della zona.

qualche racconto di avventure mozzafiato... più o

spot vergini... Siamo ormai arrivati già da qualche

In men che non si dica stiamo surfando delle belle

meno. A volte però è anche possibile unire il meglio di

giorno, e ci siamo accampati qui al camp Ocean

onde, godendoci e rilassandoci sul pickup che ogni

entrambe le situazioni. Anche se dovessi andare in uno

Vagabond, a Dakhla. È tutto perfetto, sia in termini di

giorno ci porta verso gli spot più remoti. Ogni volta,


73 com’è giusto che sia ogni vero cacciatore di onde. Se qualcuno volesse, potrebbe facilmente farci qualcosa, in quanto evidentemente siamo un gruppo di turisti con un caravan di macchine che s’intravede da km di distanza... siamo cercatori di onde... e no, purtroppo non abbiamo nè la capacità nè la voglia di nasconderci e muoverci in maniera invisibile. Un altro piccolo problema che potrebbe esserci: se lo swell fosse troppo piccolo o non venisse dalla giusta direzione, verremmo accolti da acqua piatta come un biliardo. Fine del discorso! Abbiamo però deciso di andarci proprio perchè un grosso swell si stava avvicinando, giusto in tempo per accoglierci al nostro arrivo mentre percorriamo la strada verso sud. Dopo una guidata veramente scomoda, incastrati come sardine tra le borse, il materiale e le mute bagnate... a prima vista, sembra che abbiamo preso la stesso tempo sia parte del territorio marocchino ma

decisione giusta! Appena giriamo l’angolo, infatti,

non avevamo mai neanche immaginato prima.

anche una zona non ufficialmente riconosciuta come

un’enorme baia si apre davanti a noi, con delle

Scopriamo poi la bellezza fugace dell’alba o ancora

paese... È una terra internazionale per UNO. Mali e

perfette barre tubanti che si allineano in lontananza

meglio dei pochi minuti che precedono il tramonto. Già

Mauritania non sono così lontani e capiamo subito

sul point. Non c’è anima viva. È piuttosto difficile

la laguna da sola vale il viaggio, potendo ammirare da

quanto sia strategica quella zona del mondo. Essa

stimare la dimensione delle onde in quanto non ci

vicino i fenicotteri rosa che si riposano in una piccola

infatti offre una libera zona d’accesso per le truppe

sono riferimenti, ma sembrano veramente

laguna nascosta su un letto di roccia circondato da

internazionali, verso il cuore dell’Africa... qualcosa di

lunghissime e semplicemente perfette! Chiunque

ripide e gigantesche dune. Qualsiasi attività scelga di

veramente importante in questo periodo sciagurato...

abbia mai viaggiato conosce la sensazione che si

fare, sicuramente sarà una giornata piena e arriverai

Tutti qui sono molto accoglienti ma la situazione

assapora in quegli istanti, sapendo di aver fatto la

a sera stanco e soddisfatto. Potremmo restare qui...

internazionale non si può semplicemente ignorare. E

scelta giusta andando verso l’ignoto. In un posto

Ma ovviamente... sebbene pienamente soddisfatti delle

tutto succede proprio quando noi stiamo per entrare

nuovo. Senza alberghi, sgualdrinette in tacchi a spillo e

qualità e versatilità degli spot nella zona, siamo

nella zona. È però veramente facile dimenticarsi di

hipsters quindicenni... Bhè quasi, al di fuori di noi

convinti che ci sia ancora qualcosa di speciale e

quanto il mondo e la gente siano malati quando ti trovi

stessi! Non dico più niente in quanto quello che

nascosto che possa essere scoperto solo se

su una spiaggia deserta ad osservare un’onda perfetta

succede in viaggio, è parte del viaggio.

decidiamo di prenderci qualche rischio e... guidare.

che si srotola davanti ai tuoi occhi increduli. In un

Cosa viene dopo è abbastanza scontato: scarichiamo

Guidare... e ancora guidare!

certo senso, però, quest’atmosfera di tensione gioca

la macchina, corriamo verso l’Oceano con il nostro

anche a nostro favore, tenendo lontana la folla, da cui

materiale mentre i fotografi si preparano a scattare.

vogliamo scappare ad ogni costo. Vogliamo sentirci e

Siamo tutti veramente eccitatissimi ed io entro in

Una volta preso il ritmo, ed essere in buona forma

stare completamente da soli!

acqua per primo senza neanche aver parlato col

dopo qualche session mattutina in relax, decidiamo

Quindi, eccoci qui... con le nostre sacche, il nostro

fotografo. Sicuramente lo farebbero anche loro se si

così di metterci in macchina. Rotta: 180° Sud! Partiamo

trepiede, i nostri obbiettivi fotografici, tutti muniti di

trovassero davanti ad una scena a cui non possono

all’esplorazione del Sahara Occidentale, che è allo

voglia di fare e buon senso. Tutti pronti all’avventura

resistere!

infatti, abbiamo l’opportunità di vedere paesaggi che

ROTTA 180° SUD

Fanny Aubet


74

“Mentre noi continuiamo a surfare in totale tranquillità e gioia, i nostri amici in spiaggia stanno affrontando una situazione completamente diversa. Un plotone di soldati si sta avvicinando per spiegare loro perchè sia vietato entrare in acqua e assolutamente vietato fare foto!”

In men che non si dica, tutti stiamo facendo la session

velocemente possibile per poter così tornare sul picco

scendevamo verso lo spot. In questa zona fortemente

migliore della nostra vita, totalmente ignari che poco

a surfare. Il ritorno in paradiso sembra veramente

militarizzata, tutti quegli obbiettivi fotografici non sono

dopo, in spiaggia, avremmo avuto una sorpresa poco

lungo a volte, e ti permette anche di guardare un tuo

molto ben accolti. Mentre noi continuiamo a surfare in

piacevole... Dopo una buona mezz’ora di surfate

amico che fa delle curve perfette su quella bellissima

totale tranquillità e gioia, i nostri amici in spiaggia

tranquille per ambientarsi e capire lo spot,

tela intonsa. Vedere un Aerial sopra ad una sezione

stanno affrontando una situazione completamente

cominciamo ad eccitarci, spingendoci a vicenda e

tubante, dal lato, è veramente una sensazione magica

diversa. Un plotone di soldati si sta avvicinando per

cominciando ad alzare il livello... le onde sono piuttosto

che ti fa provare un momento d’estasi, motivandoti

spiegare loro perchè sia vietato entrare in acqua e

grosse ma molto prevedibili. Possiamo quindi

ancora di più ad arrivare sul picco e fare meglio del

assolutamente vietato fare foto! Ordinano infatti a tutti

permetterci di fare entrate anche abbastanza in

tuo amico, spingendosi a vicenda!

i fotografi di formattare immediatamente tutte le

ritardo, prendendoci dei rischi piuttosto controllati.

Tutto sembra quasi un sogno. Sono solo i nostri

memory card! Non capiscono poi per quale ragione

Sebbene siano veramente pulite e perfette, però, se si

muscoli, purtroppo, ad imporci di uscire ben prima di

vorremmo fare delle foto, ma fortunatamente restano

spinge troppo, queste onde comunque hanno un

quanto avremmo voluto. Siamo tutti convinti che al

calmi e rispettosi. Per loro è solamente una spiaggia

grosso potenziale distruttivo. A volte, infatti, ho dovuto

nostro rientro i fotografi sarebbero stati in estasi per

come tante... Appena esco dall’acqua e noto la

nuotare per quasi venti minuti, cercando di andare a

le foto mozzafiato che avevano appena scaricato sui

situazione, m’innervosisco e comincio a parlare

recuperare il materiale che era stato spazzato

portatili! Sicuramente stanotte se ne sentiranno delle

animatamente con uno di loro, che, nel giro di pochi

nell’inside, mentre la fortissima corrente mi tirava

belle e ci sentiremo dei veri eroi... Ma...

secondi, mi intima di seguirlo. E via. Stiamo andando al

verso l’Oceano aperto. L’acqua dell’Atlantico è piuttosto

quartier generale, dove di lì a poco verrò interrogato.

fredda ed ogni volta che ti si insinua nella muta ti

C’E’ SEMPRE UN MA…

La situazione è abbastanza tesa in quanto non capisco

motiva ancora di più a recuperare il materiale il più

La nostra graziosa carovana è stata notata mentre

una parola di quello che si dicono tra di loro.

“Stiamo andando al quartier generale, dove di lì a poco verrò interrogato. La situazione è abbastanza tesa in quanto non capisco una parola di quello che si dicono tra di loro.”


75 i conti con la realtà. Sicuramente parecchie onde verranno surfate nei giorni successivi in quanto lo swell sarebbe rimasto attivo per un po’, ma sfortunatamente non l’avremmo potuto vivere in prima persona. Dentro di noi, però, sappiamo benissimo che nessuna delle session che ci saremmo persi sarebbe stata come quella che avevamo appena fatto. Ed è perfino più facile immaginarsi il tutto, fantasticando, avendo solamente poche foto a disposizione. Questo è il punto. È successo davvero?! Le notti possono essere eccezionalmente fredde nel deserto. Era da un po’ che lo sentivo dire. Ed è una delle prime cose di cui mi sono accorto quando siamo arrivati. Si dorme veramente benissimo sotto alle coperte. Potresti essere troppo pigro per svegliarti e fare le session all’alba, ma dovresti! E già che ci sei potresti anche guardare l’alba sopra al deserto. È Fortunatamente, il tutto si risolve senza problemi, a

segreto... Era infatti riuscito a nascondere una

veramente un momento ed una visione unica. Ogni

parte il fatto che ci sia un divieto assoluto di poter

memory card in una delle sue tasche... ed avevamo

mattina, mentre andavamo in macchina verso lo spot,

surfare quest’onda. Avremmo dovuto ritornare al

qualche bella foto salvata!

ci giravamo tutti verso est attendendo quel magico

prossimo swell ed intrufolarci di nascosto per riuscire

La costa poi è sicuramente piena di tanti altri tesori

momento. L’alba sopra al deserto del Sahara. Il

a fare qualche foto. Sono piuttosto triste e frustrato da

che non attendono altro che essere scoperti. Non

profondo e selvaggio deserto. Sicuramente non la

questa situazione ma sono sicuro che alla fine i

possiamo quindi non sorridere dopo una giornata del

nostra ultima destinazione, in quanto la nostra

militari lo hanno fatto esclusivamente per la nostra

genere. Avevamo infatti la sensazione di aver vissuto

attenzione è concentrata sempre e solo sull’Oceano.

sicurezza. Ci hanno infatti tenuto a farci sapere che

uno di quei rari momenti in cui tutto sembra collimare

fossi i benvenuti in Marocco! Anche loro si sentivano

a tuo favore. Lo swell era piuttosto inusuale e

piuttosto imbarazzati perchè si erano resi conto che

sicuramente non è abbastanza prevedibile da poterci

Indicazioni Sahara / Marocco

avrebbero benissimo potuto lasciarci in pace e non

organizzare una vacanza. Sicuramente non funzionerà

∞ Uno dei migliori accampamenti in assoluto è Ocean

avremmo fatto nulla di male... ma gli ordini sono ordini

che 4/5 volte all’anno... e sebbene non fosse andato

Vagabond: www.oceanvagabond.com

ed i militari devono ovviamente seguirli alla lettera.

tutto come previsto, siamo riusciti comunque ad

∞ Ci sono moltissimi voli per il Marocco e qualche

Sembra quindi che non ci sia rimasta altra scelta.

esserci in una di quelle rare e memorabili occasioni!

volta a settimana anche verso Dakhla. È comodo e

Dobbiamo impacchettare tutto il nostro materiale ed

Siamo nell’era digitale. Ogni singolo momento rilevante

facile arrivarci in quanto non ci sono pericoli

andarcene via il prima possibile. Questa ovviamente

della nostra vita viene immortalato e pubblicato in

particolari nè vaccinazioni/malattie tropicali.

non è la nostra volontà, ma purtroppo non siamo in

modo che il mondo intero possa vederlo. Sembra

∞ Per tutto il resto, “follow the flow”. Parla

grado di poter scegliere cosa sia permesso o non

quasi inusuale sapere di avere alcune delle tue

direttamente con la gente del posto e con i

permesso fare, specialmente qui. A volte devi

memorie migliori non documentate, nascoste nei

pescatori. Cerca di trovare il leggendario surfista

semplicemente ballare la musica dei local, e

meandri del tuo cervello!

hippy che ormai vive in spiaggia per surfare le onde

semplicemente rinunciare alla tua mission!

Appena ci siamo resi conto che ci fosse rimasto solo

da solo da ormai trent’anni. In questa zona

Una volta in macchina, Pierre ci svela un piccolo

qualche giorno, abbiamo sfortunatamente dovuto fare

l’avventura non manca mai.


PRO CENTER

76

Il Clube Kauli Seadi vi aspetta per trascorrere una indimenticabile vacanza con tanto sole e vento!

Kauli decolla in Back Loop

Kauli Seadi: “Gostoso si trova a 150 km dall’aeroporto di Natal e ha avuto un forte sviluppo solo negli ultimi 5 anni grazie alle sue perfette condizioni climatiche e alle attività legate agli sport acquatici. Ero stato invitato da uno sponsor per un evento di promozione a Gostoso, e da quel viaggio nel 2009 mi sono completamente innamorato dello spot. La popolazione locale è adorabile, sempre amichevole e positiva. I nativi non hanno una personalità ambiziosa e si godono il loro tempo”


77 TESTO DI Steven Van Broeckhoven, Kauli Seadi

FOTO DI Andraz Zan

GOSTOSO BRAZIL CON KAULI SEADI E STEVEN VAN BROECKHOVEN

GUARDA IL VIDEO

Dopo 3 anni dalla mia ultima trasferta in Brasile, volevo veramente tornarci, soprattutto per la consistenza del vento, che soffia ogni giorno sia in autunno che inverno, permettendomi di trovare condizioni in cui avrei potuto fare freestyle ad un altro livello. Ero già stato a Jeri, ma questa volta volevo esplorare e vedere il vero Brasile, scoprendo altri spot in cui fare windsurf. Questa volta quindi ho optato per Sao Miguel do Gostoso. Perchè Gostoso? L’idea ha cominciato a frullarmi in

erano molto umili ma molto pulite e poco costose, con

Durante la prima settimana sono uscito di fronte al

testa quando ero a Maui, durante il photoshooting

una colazione abbondante e squisita.

Clube Kauli. Il vento era sempre perfetto da 4.5-4.8 e,

JP/Neil Pryde in aprile, dove ho incontrato Kauli Seadi.

A Gostoso il vento soffia sempre mure a destra.

grazie alla bassa marea durante il giorno, l’acqua

Mi ha quindi invitato a fare un salto da lui a Gostoso. In

Generalmente il momento migliore va dalle 11 alle 15,

nell’inside era veramente perfetta per il freestyle, con

quello spot c’era vento a profusione per fare windsurf,

ma spesso e volentieri si può surfare tutto il giorno. Ci

acqua piatta come un biliardo.

kite e anche SUP, il tutto in una bellissima pousada. Mi

siamo rimasti per 20 giorni e sono uscito tutti i giorni,

Oltre a tantissimo windsurf, qualche volta siamo anche

ha parlato non solo di Gostoso ma anche di altri spot

sempre con la 4.8 piena.

andati in una baietta chiamata Tourinhos, per andare

della zona, che m’incuriosivano ancora di più.

Il Clube Kauli ha veramente una posizione strategica

a fare qualche session di SUP e surf da onda all’alba.

Ho quindi deciso di andare a fare un viaggio assieme

sulla spiaggia. Davanti al suo centro c’è un piccolo

Abbiamo impacchettato tutte le nostre tavole da SUP e

alla mia ragazza, Svetlana Martynova, che ha chiuso la

reef, segnalato con delle bandiere e con la bassa

surf sul 4x4 di Kauli, in modo che la mattina seguente

scorsa stagione in quinta posizione nel PWA freestyle

marea esce sopra al pelo dell’acqua, agendo come

alle 5 saremmo poi potuti partire, guidando lungo la

femminile, accompagnati dal nostro cameraman di

una sorta di diga che spiana completamente l’acqua

spiaggia, per poi superare le dune per arrivare allo

fiducia, Andraz Zan, che è a sua volta uno dei rider più

nell’inside mentre ad uscire c’è ancora qualche

spot. Ci sono voluti solo 30 minuti per arrivarci.

forti in Europa e uno dei migliori moviemaker in

piccola rampa per saltare e fare le powermove.

Tourinhos è un posto davvero bello, senza nessuno

circolazione. Tutti insieme abbiamo quindi deciso di documentare questo bellissimo posto su film, con azione, lifestyle e tutto il resto, in modo da poter così realizzare il mio nuovo video, “Over the sea”, che potete visualizzare su Vimeo al link seguente http://vimeo.com/60750777 Abbiamo volato verso Natal con la TAP passando da Lisbona, e, sebbene ci sia stato un lungo scalo a Lisbona, il volo è stato molto comodo e tranquillo. Il transfer da Natal a Gostoso è anche andato tranquillamente, e dopo poco più di due ore siamo arrivati a destinazione. Alloggiavamo in una pousada veramente stile local, a Boca do Gostoso, a solo 10 minuti a piedi dal Clube Kauli Seadi. Le nostre stanze


78

Kauli in una Wvae session al tramonto

intorno, con onde deserte e accomodanti. È lo spot

arrivare a destinazione a Galinhos. Qui abbiamo

perfetto per imparare a surfare le onde sul SUP. È

incontrato parecchi pescatori che ci hanno mostrato

stato veramente divertente. Dopo la session siamo

con orgoglio le loro catture del giorno, un sacco di tipi

tornati alla pousada verso le 9 di mattina, e avevamo

diversi di pesci e granchi. La gente è veramente

ancora tutto il giorno a disposizione per fare freestyle.

amichevole ed erano tutti entusiasti di farsi fare foto e

Durante la seconda settimana della nostra trasferta,

video. Dovevamo ancora trovare uno spot in cui fare

sentivamo il bisogno di andare un po’ in esplorazione,

surf però! Abbiamo poi imboccato la strada sbagliata

per trovare nuovi spot interessanti nella zona,

e siamo finiti per incastrarci tra una grossa duna e

all’insegna dell’avventura. Abbiamo puntato verso

una foresta di mangrovie. Grazie alle capacità di guida

Galinhos. Arrivarci però è stata una bell’impresa anche

di Kauli, però, e anche all’aiuto di altre braccia e

per Kauli, in quanto non era per niente sicuro di

perfino di cavalli, siamo riusciti a tornare in strada e

quanto tempo sarebbe durata la traversata e se

non abbiamo più fatto errori. Lo spot assomiglia ad un

saremmo mai riusciti ad arrivare a destinazione,

fiume, ma è in realtà l’Oceano che entra

dovendo guidare tra le dune e lungo la spiaggia. I local

nell’entroterra. È veramente uno spettacolo: acqua

hanno spiegato a Kauli dove fossero i punti più critici e

turchese cristallina, gigantesche dune bianche sullo

che saremmo dovuti passare con la bassa marea,

sfondo ed un perfetto sfondo per le nostre riprese.

mettendoci poi almeno 3 ore di percorso nella sabbia.

Appena è entrato il vento, siamo subito andati in

La bassa marea era di prima mattina, quindi abbiamo

acqua. Abbiamo surfato per tutto il giorno, sia con

dovuto metterci in strada veramente presto, sul nostro

l’alta marea che con la bassa, avendo una grande

4x4 pieno zeppo di materiale. Guidare sulla spiaggia è

varietà di condizioni, passando da acqua piatta come

veramente una bella sensazione, sembra di planare a

un biliardo fino a grossi chop su cui fare grosse Shaka

tutta velocità sull’acqua piatta. La parte più eccitante

e perfino dei Pushloop! A fine session siamo poi andati

però è iniziata quando si passava da morbida sabbia

a mangiare dell’ottimo pesce locale. Dato che la marea

ad un letto di roccia. Ad ogni buca avevamo paura di

stava calando nuovamente, abbiamo deciso di tornare

cappottarci, ma in qualche modo siamo riusciti ad

direttamente a casa. Questa volta però era anche buio!

Kauli Seadi: “Questo posto ha romantiche e paradisiache atmosfere, spiagge vergini e totalmente intatte, alberi di cocco, e lagune bellissime vicine all’oceano”


79

Kauli Seadi: “Qui il windsurf è una esperienza unica, è pazzesco quanto sia calda l’acqua, molte volte dentro l’acqua è più caldo della temperatura esterna. La temperatura dell’aria durante il giorno è sui 27-30° ma è molto fresca essendo ventilata”

Al ritorno, stranamente, abbiamo fatto perfino più in

sorta di gigantesca piscina circondata da dune.

fretta, mettendoci meno di due ore. Questa piccola

L’acqua è dolce, bassa, calda e veramente pulita.

trasferta è stata veramente produttiva e interessante.

Sfortunatamente però non c’era abbastanza vento e la

Un’ottima esperienza! La nostra destinazione

vela più grossa che avevo era la 5.1. Sono quindi

successiva era un altro spot che avevamo visto lungo

entrato tanto per a fare qualche trick col vento

la strada per Galinhos, Praia do Marco, a meno di

leggero, sebbene fossi molto sottoinvelato. Kauli invece

un’ora da Gostoso. Questo spot funziona solamente

si è divertito molto in kite. Il giorno successivo era

con la bassa marea, quando il reef emerge dall’acqua,

l’ultimo per noi in Brasile, quindi abbiamo riprovato

rendendola piattissima all’interno della baia. Ci sono

nello stesso spot, per una seconda occasione. Questa

però un sacco di barchette all’ormeggio. Questo spot

volta le raffiche erano più forti e sono riuscito a

era un po’ difficile da gestire in uscita. L’acqua

planare bene con la 5.1, sebbene il vento fosse ancora

completamente piatta, poi, era molto vicino alle rocce

piuttosto bucato. Dopo la session sul laghetto, Kauli ci

ed era anche molto bassa, ma c’era anche qualche

ha portato a fare una surfata in SUP giù per il fiume.

piccola onda che arrivava da fuori, permettendomi di

La natura lungo il fiume è davvero eccezionale, con

nostro viaggio. Siamo stati molto bene qui a Gostoso,

volare in aria in alcune delle Air Funnel più grosse che

palme altissime, dune e vegetazione lussureggiante.

divertendoci un sacco in acqua, andando all’avventura

abbia mai fatto. Al rientro verso la spiaggia invece si

Abbiamo percorso un lungo tratto di fiume, fino ad

e facendo nuove esperienze. Ho visto molti nuovi posti

potevano fare Ponch e altri trick, senza rocce,

arrivare all’Oceano. Al ritorno poi abbiamo fatto una

e gente gentile e diversa che ci abita. Fortunatamente

rendendo il tutto molto più tranquillo. Quando poi la

delle esperienze più eccitanti e spaventose che abbia

Gostoso non è ancora una meta così turistica, e non

marea è salita, siamo tornati verso Gostoso. Durante

fatto su un 4x4: la traversata di un fiume.

capita spesso d’incontrare altri europei per strada. La

l’ultima settimana abbiamo deciso di visitare uno spot

Probabilmente niente di nuovo per Kauli, ma con il

natura è ancora incontaminata e bellissima, e dopo

d’acqua dolce, questa volta in direzione di Natal, e su

peso di 5 persone sopra, il materiale, 5 SUP, ed il kite...

una session di freestyle non c’è niente di meglio che

una normale strada asfaltata. Abbiamo cominciato

Peccato non averlo ripreso, perchè tutti dubitavamo

latte di noce di cocco e una pallina di asai. Per me è

andando a Lagoa Grande, che è a circa un’ora da

che Kauli sarebbe veramente andato così spedito,

stata una vera e propria vacanza e non solo una

Gostoso. Lagoa Grande è un lago rotondo, come una

come se niente fosse. È stata la degna conclusione del

session di allenamento.


80

Steven Van Broeckhoven

Kauli Seadi: “Gostoso è la citta del vento, ed è per questo che ho deciso di fondare qui il mio centro windsurf (clubekauliseadi.com). Ci sono solamente tre mesi che possono essere considerati meno ventosi e con un po’ di pioggia: aprile, maggio, giugno. Luglio, agosto e settembre sono considerati come inizio stagione e il vento è un po’ off-shore. Da ottobre a febbraio soffiano costantemente 18-25 nodi. Per darvi una idea io ho montato solo una vela per tutta la stagione, la 4.8!”

Vorrei ringraziare Antoon Bernard della “TDR” per aver

∞ Water park Maracajau.

supportato questo progetto, Kauli Seadi per averci

∞ Lagoa Grande, acqua dolce e sabbia bianca, spot

accolto in questo bellissimo posto e Andraz Zan, che

ideale quando il vento è troppo side off.

ha messo insieme un bellissimo video del nostro

∞ Se siete fortunati potrete assistere a una grande

viaggio a Sao Miguel do Gostoso.

attrazione naturale, la nascita delle tartarughe sulla spiaggia.

TIPS by Kauli Seadi CI SONO ALTRE COSE DA FARE IN ZONA:

In oltre in Gostoso potrete trovare molti ristoranti con

∞ SUP lungo i fiumi, tra folta vegetazione e dune di

menù a base di ottimo pesce (La brisa, Hibiscus, Dede

sabbia.

titico), oppure pasta (Malagueta , Mar de estrelas),

∞ Snorkeling a Perobas, un outside reef a 5 km dalla

pizza (Quintal and Spaco mix), cibo messicano (Jardim

costa.

do Serido), carne (Churrasquinho); assicuratevi solo di

∞ Beach buggy trip per visitare Galinhos

avere dei contanti con voi, molti di questi non

∞ Al Clube Kauli Seadi potete noleggiare windsurf, SUP

accettano la carta di credito.

e kite.

Ci sono anche ottime infrastrutture per

∞ Possibilità di passeggiate a cavallo.

l’accomodation, vi raccomando il Bangalô Kauli Seadi

∞ Ristoranti in spiaggia a base di pesce per godersi il

(www.clubekauliseadi.com) situato a pochi passi dal

tramonto.

mare!



FAQ SOMMARIO

82

FAQ FREESTYLE

FAQ WAVE

pag. 84

pag. 86

DI Mattia Pedrani

DI Massimo Mannucci

Il nostro Freestyle teacher ci spiega questa volta come eseguire una

Il Manna a modo suo ci spiega il Top Turn a una mano. Una piccola variante

perfetta Kono, una delle manovre più popolari tra i top rider e che riesce a

che però può estremizzare il vostro Top Turn sul lip dell’onda dandovi

trasmettere forti sensazioni sia a chi la esegue che a chi la guarda.

parecchi punti per lo stile… quando fatto bene.

FAQ DIDATTICA

FAQ WORKING PEOPLE

pag. 88

pag. 90

DI Gigi Madeddu

DI Sirio Passioni

Il forte local di Sa Barra ci spiega come regolare al meglio le cimette del

Anche voi avete pensato di poter diventare istruttori di windsurf? Per prima

trapezio e cercheremo di capire perché vanno utilizzate lunghe e non più

cosa dovete partecipare ad un corso VDWS e poi potete seguire le importanti

corte come qualche anno fa.

indicazioni del nostro collaboratore per rendere la figura dell’istruttore seria e professionale e sempre con un occhio di riguardo alla sicurezza.



FAQ FREESTYLE

84

KONO GUARDA IL VIDEO

13

12

11

10

9

8

ho cambiato completamente veleria e sono finalmente

Molla la mano anteriore e vai a prendere la bugna,

• TESTO DI Mattia Pedrani

passato alle Gaastra Pure, ho cambiato marcia ed ora

continuando ad infilare l’albero nel vento e, senza

• FOTO DI Valerio Pedrani

riesco a chiudere le Kono normali con media più alta e

perdere un secondo, passa sotto alla bugna,

• RIDER Mattia Pedrani

maggiore esplosività. La Kono, il cui nome è dedicato

sbilanciandoti in avanti con l’ex braccio posteriore per

• LOCATION PierWindsurf, Lago di Garda

L’ANTENATA DELLA KABIKUCHI, È ANCH’ESSA UNA CREAZIONE DEL PRODIGIO DI BONAIRE, KIRI THODE, CHE CINQUE ANNI FA (O FORSE PRIMA ANCHE) HA SCONVOLTO IL MONDO DEL FREESTYLE CON QUESTA NUOVA MANOVRA: LA KONO.

alla memoria del cuginetto di Kiri mancato in un

andare ad afferrare il boma sulle nuove mure. Tira la

tragico incidente, è una manovra in duck, ossia lo

bugna verso poppa e poi molla la mano posteriore, in

stacco avviene dopo essere passati sottovento alla

modo da poter prendere il boma sulle nuove mure in

vela, per poi eseguire una rotazione aerea di 360°,

posizione avanzata, potendo così gestire al meglio la

sopravento.

potenza della vela. L’angolo di stacco è fondamentale e,

7

anche se le prime volte può aiutare staccare

STEP BY STEP: Lanciati al traverso a tutta

leggermente più di bolina, è consigliabile staccare il

velocità, con buona potenza nella vela ma

più vicini al traverso possibile. Così facendo, va vela

preferibilmente non sovrainvelato. Già a questo punto

genera la massima potenza quando spingi sul braccio

c’è uno dei passaggi chiave per la riuscita del trick, che

posteriore e sui talloni, spingendo sulle ginocchia per

INTRO: Ricordo chiaramente i video. Il primo lo

è proprio il passaggio in duck sottovento alla vela.

far staccare la tavola. Questa fase è cruciale, perchè è

ritraeva nella variante in switch, che io mi ero messo a

L’angolo d’inizio e la tecnica devono essere perfetti,

proprio in questo momento che si genera la proiezione

provare al Prà una gelida mattina d’inverno, prima di

altrimenti non avrai abbastanza potenza controvento

sottovento necessaria per completare l’intera

lui, ed ai tempi chiamavo Funnell into Wymaroo, cioè la

per farti sollevare dall’acqua e poi generare

rotazione. Ora la prua punterà dritta verso il cielo,

Kono Switch. Questo primo trick non mi sembrava poi

abbastanza momento per completare la rotazione

facendo esplodere la tavola fuori dall’acqua per tutta la

niente di speciale. La variante con i piedi normali,

aerea di 360°. Sposta il tuo peso leggermente sui

pressione accumulata sulla poppa e sul rail

però, mi ha completamente sconvolto! Personalmente

talloni, cercando di tenere la tavola piatta, mentre cazzi

sopravento. Appena arrivi all’apice della rotazione

ho faticato parecchio per riuscire a mettere insieme

la vela leggermente con la mano di bugna per aiutarti

aerea, cerca di rannicchiare le gambe e di tenere il

tutti i tasselli del puzzle, sia tecnicamente che per

ad infilare l’albero nel vento con quella anteriore,

busto il più vicino possibile al rig, in modo da trovarti

l’inadeguatezza delle mie vele precedenti. Da quando

spingendo l’albero verso il prua ed il rail sopravento.

nel baricentro della rotazione e girare più velocemente.


85

MATTIA PEDRANI I-00 Vice-Campione Nazionale Freestyle 2013. Freestyler e waver dalle indiscusse capacità tecniche, i suoi video lo dimostrano chiaramente. Campione Italiano Freestyle 2008 e appassionato di Rap, le sue canzoni fanno da colonna sonora ai sui cliccatissimi video. Trasferitosi al Lago di Garda ormai da alcuni anni è un assiduo frequentatore di Malcesine e del Pier, anche quando le © John Carter

temperature sarebbero più appropriate ad uscite sulla neve con lo snowboard. I suoi sponsor sono: Starboard, Gaastra, AL360, PierWindsurf, Windcatcher, Circolo Surf Torbole, Residence VerdeBlu. FOLLOW ME | mattiapedrani.com

| soundcloud.com/infam0usbeats

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/Mattia_ I_ 00

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|

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/mattia.i.00

|

/Mattia00

2

1

Se hai generato abbastanza momento, la vela resterà

boma sulle nuove mure ed assicurati che la vela sia in

come il fisico sia completamente verticale ed il rail

piena durante tutta la rotazione, permettendoti di

potenza.

sottovento stia per impattare l’acqua, in modo da

controllare la discesa cazzando sul braccio di bugna e

Foto 3-4: Questa è la fase in cui dai l’impulso per tutta

attutire l’impatto.

tenendo le gambe piuttosto rannicchiate. Gira la testa

la rotazione. Spingi con violenza sul braccio posteriore,

Foto 9: Sbam! Questo è il suono sordo che adoro

sottovento, nel senso di rotazione, per andare ad

in modo che la bugna ti sbalzi letteralmente fuori

quando chiudo le Kono. La tavola ha toccato l’acqua ed

individuare il punto d’atterraggio e far sì che il corpo

dall’acqua. Sposta il peso sui talloni in modo che la

è perfettamente piatta, il fisico è vicino all’albero e il

ed il rig completino la rotazione aerea di 360°. Appena

tavola orzi bruscamente nel vento, buttandoti

peso viene scaricato nel boma.

stai per impattare l’acqua, stendi leggermente le

sottovento col fisico.

Foto 10-13: Avendo avuto parecchia potenza in

gambe in modo da attutire l’impatto, cercando però di

Foto 5: Spingi la prua verso l’alto stendendo la gamba

eccesso, la tavola qui mi parte in spinout, ma sono

restare centrale col peso o addirittura, come in questo

anteriore, restando appeso al boma, sotto al materiale,

comunque riuscito a non schiantarmi miseramente,

caso, d’atterrare di prua come da un Backloop bugna

con la gamba posteriore rannicchiata per far alzare la

facendo anche una sgommata divertente. Quando ti

in avanti. Una volta che la tavola tocca nuovamente

poppa il più possibile e guadagnare air time.

ritrovi nella foto 9/10 puoi decidere se continuare a

l’acqua, potrai decidere se continuare a planare bugna

Foto 6: Questo fotogramma è il trademark della Kono.

planare bugna avanti oppure uscire in 540 o rigirare la

in avanti oppure girare la vela come una normale

Il fisico si trova molto vicino al materiale, in modo da

vela, come in questo caso, chiudendo il trick come una normale Spock.

Spock, ripartendo nella stessa esatta posizione in cui

accelerare la rotazione e restare nel baricentro. Si

eri partito. La Kono ti fa provare sensazioni veramente

nota come abbia lo sguardo girato sottovento, in modo

uniche!

da esasperare la rotazione del fisico e del materiale,

DRITTE ED ERRORI

estremizzando il trick.

Gaastra Pure, pazienza, vento costante ed acqua piatta.

Foto 1-2: Sparati al traverso a tutta velocità, spostando

Foto 7-8: Rannicchia le gambe e cerca di riportare il

(Io purtroppo ho a disposizione solo la prima... che

il tuo peso sui talloni in modo che la tavola bolini

fisico in posizione verticale, da orizzontale che era, in

però fa veramente la differenza). Lavora sul passaggio

leggermente ed infila l’albero nel vento, spingendo in

modo da prepararti all’atterraggio. Resta molto vicino

in duck in modo da generare più spinta allo stacco e

avanti col braccio posteriore. Molla la mano ex

al materiale e continua a tirare sul braccio posteriore,

ricorda di non bolinare troppo prima di staccare,

posteriore e tira la bugna verso poppa con quella ex

in modo che la potenza nella bugna ti permetta di

altrimenti perderai troppo potenza e non completerai

anteriore, per passare sottovento alla vela. Afferra il

completare la rotazione aerea. Nella foto 8 si nota

correttamente la rotazione.


FAQ WAVE

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TOP TURN ONE HAND

1

2

3

STEP BY STEP

• TESTO DI Massimo Mannucci

Premesso questo, eccoci a una variante molto

• FOTO DI Felice Zompanti

interessante e estremamente facile, per chi già

IL WAVE RIDING È UNA DISCIPLINA DEL WINDSURF STRETTAMENTE COLLEGATA AL PIÙ NOTO E RICONOSCIUTO SURF. WINDSURF E SURF IN QUESTO CASO SPECIFICO, GODONO ENTRAMBI DELLA POSSIBILITÀ DI EFFETTUARE LE DUE MANOVRE PRIMARIE SULL’ONDA, IL BOTTOM E TOP TURN. LE DUE SINERGIE FANNO SI CHE OGNUNO DI NOI POSSA SOGNARE E ATTUARE VARIANTI ANCHE NEL CAMPO DEL… “MAY BE IMPOSSIBILE”. UMILTÀ E VOLONTÀ SONO LE DUE MAGGIORI ATTITUDINI PER ARRIVARE A EFFETTUARE LE VARIANTI DEL WAVE RIDING CHE DESIDERERETE!

effettua un buon wave riding! Ho provato e riprovato

FOTO 1: Decido con largo anticipo di fare questa

questa manovra, il One Hand Top Turn, e mi ha

manovra, il mio Bottom è molto veloce, quasi un

sempre entusiasmato, ha un feeling speciale,

down the line per fare un’Aerial. Inserisco la mano

qualcosa di interessante. Direi che questa mania è

posteriore (mano della vela) davanti alla cime del

da attribuire alla mia vecchissima abitudine di

trapezio per stabilizzare il baricentro del corpo, il

effettuare strambate con mano in acqua (… only

quale sarà avanzato e caricato molto all’interno,

1985!); adoravo mettere la mano dentro e

mano anteriore aperta e sguardo fisso sul punto

sporgermi al massimo fuori con il corpo fino al

del lip che vogliamo andare a colpire. Tip: dovete

limite… spesso facendo dei botti da paura!

assolutamente tenere tutto il corpo molto compatto

Da allora ecco la mia più felice evoluzione! Una cosa

e avere nessuna incertezza... il pensiero deve

di cui ne sono fiero, e aggiungo, il valore speciale di

essere: “Faccio un Cut Back con due mani!”.

questa sequenza è la sinergia con lo spray… molto accentuato… this is a dream!

FOTO 2: Attacco la prima parte del lip come se la vela e il mio rig non esistesse, effettuo il primo approccio con lo sguardo ancora rivolto alla prua


87

Massimo mannucci Detto “il Manna”, se siete stati almeno una volta nella vostra vita a Maui o in Sudafrica, avrete sicuramente incontrato in spiaggia questo carismatico personaggio. Cultore della forma fisica e mentale, critico d’arte, quella del waveriding ovviamente, maniacale nei dettagli, esige per se stesso solo il top, sia in acqua che fuori… insomma un personaggio che se non esistesse bisognerebbe inventarlo! Divide il suo tempo libero tra Maui, mure a destra, e il Sudafrica, mure a sinistra, per non fare torto a nessuno; ogni tanto lo si può vedere anche in Italia, leggenda! I suoi sponsor sono: Goya Sails, Goya Boards, Maui fin Company, EskyFlavor, Teva, Maresia, Spartan wetsuit.

4

5

6

7

della tavola e mi preoccupo solamente di aprire la

FOTO 5: È il momento di esagerare, spingo tutto di

FOTO 8: Is time to get up… pronti per il prossimo!

mia spalla con conseguente apertura del braccio

più di quello che posso, mano dentro, piedi e gambe

Full power forever.

per un buon one hand!

viso verso la base dell’onda a controllare il bilanciamento del corpo in sinergia con la tavola al

FOTO 3: Forzo molto la posizione di Top Turn con lo

limite del suo grip!

sguardo che si proietta verso la base dell’onda. Non mi preoccupo assolutamente della mano che si

FOTO 6: Spingo e tengo ben saldo il mio boma con

apre a cercare l’acqua, e l’altra, quella sul boma, è

la mia mano posteriore, sento la tavola che tende a

inesistente, lascio solo che il classico movimento

slidare… ma tiene da paura! Sento spruzzi da tutte

del Cut Back vada da solo… sono appeso al boma

le parti… ma non è abbastanza…

con una mano, solo questo! FOTO 7: Si apre la visuale e gli schizzi dagli occhi FOTO 4: Ready to power …niente esitazioni, mano

cominciano ad andarsene e la situazione è chiara,

dentro e spingo al massimo con il corpo e

sento l’adrenalina scoppiare! Aggrappato come un

all’interno con i piedi e le gambe raggruppati pronti

koala sull’albero non mollo!

a dare il massimo sui rail della tavola… e sulla pinna!

Manna


FAQ DIDATTICA

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LA REGOLAZIONE DELLE CIMETTE DEL TRAPEZIO • TESTO DI Luigi Madeddu • FOTO DI Michele Tagliafico

gioco nella scelta delle cime del trapezio è l’aspetto LEGGI L’ARTICOLO

LE CIME DEL TRAPEZIO SONO UNO DI QUEI PARTICOLARI AL CENTRO DI TANTISSIME DISCUSSIONI TRA TUTTI I WINDSURFISTI E IN TUTTE LE DISCIPLINE PRATICATE. LUNGHE, CORTE, PIÙ AVANTI, PIÙ INDIETRO: SONO ARGOMENTI CHE IN TUTTI GLI SPOT ITALIANI FANNO DA SFONDO ALLE NOSTRE USCITE. OGNUNO HA LA SUA, OGNUNO HA RAGIONE.

fisico del rider. Il rider alto ha leve lunghe e proporzionalmente cime più lunghe. Il rider basso ha leve più corte e quindi cime in proporzione più corte. Partendo da questa base andiamo ad analizzare pregi e difetti, sempre riguardo le discipline artistiche wave/freestyle, e che cime è consigliato utilizzare. Ormai è da circa 10 anni che il windsurf, con l’arrivo di nuovi materiali, tecniche di costruzione e studi computerizzati ha cambiato marcia. I materiali moderni aiutano i rider ad ottenere trim perfetti con il minimo sforzo. Vari stili diversi hanno portato a una

Da qualche anno a questa parte però la tendenza sta

vera e propria rivoluzione. Perciò anche un piccolo

diventando una e stranamente non è più una moda o

particolare personale come posizione e lunghezza

lo stile di un rider ad avere una determinata

delle cime del trapezio ha subito un grande

lunghezza. Il windsurf moderno, nelle discipline

cambiamento. Che utilizziate il boma alto, medio o

acrobatiche, richiede velocità confort e centralità sul

basso consiglio di usare cime lunghe, per intenderci

materiale. Da qui la moda ormai consolidata di usare

dai 28 cm. in su. Avere delle cime così lunghe facilita.

rimanendo perpendicolare rispetto alla tavola darà

le cime del trapezio lunghe.

Prima di tutto riuscirete a tenere il rig più dritto di

tutta la sua area al vento. Sarete sicuramente più

Uno degli aspetti fondamentali e personali che entra in

fronte a voi e di conseguenza planerete prima. La vela

comodi in andatura. Potrete distendervi e tenere sempre le braccia rilassate. Cosa fondamentale sarà più facile condurre il vostro materiale in caso di sovrainvelatura. Con il ventone avere le cime lunghe è un must di tutti i rider. Basta guardare un video del PWA durante la tappa di Pozo a Gran Canaria. I migliori rider del mondo navigano con le cime lunghe in condizioni meteo davvero estreme e fanno salti alti sopra i 10 metri. Per chi usa le cime sotto le misure consigliate, all’inizio avrà qualche difficoltà nel trovare la posizione adatta e la postura in andatura. Non soffermatevi però a bocciare l’idea dopo qualche bordo. Il windsurf ha bisogno di pratica e di conseguenza ogni cambiamento, anche se di poco rilievo come questo, può richiedere anche più uscite. Vedrete però che permetterà di fare un vero salto di qualità al vostro modo di far windsurf, vi farà migliorare la tecnica e riuscirete a stare più ore in acqua in condizioni che prima ritenevate molto

Volete planare di più e con vele più piccole? Iniziate ad allungare le vostre cimette del trapezio!

radicali. Provare per credere!



WORKING PEOPLE

90

INSEGNARE AD INSEGNARE PARTE VI

Regolazione delle cimette del trapezio

Come sganciarsi dal trapezio quando si cade sopra la vela

• TESTO E FOTO DI Sirio Passioni

IL SESTO CAPITOLO DEL NOSTRO COLLABORATORE E ISTRUTTORE WINDSURF VDWS, SIRIO PASSIONI. QUESTA VOLTA ANALIZZEREMO LA QUINTA LEZIONE: L’USO DEL TRAPEZIO.

FASE 1: teoria a terra

vela, si riporta la vela centrale e per agganciarsi al

Dopo gli adeguati saluti ai nostri allievi si procede

trapezio si fletteranno le braccia avvicinando il boma

assegnando il materiale adatto a ognuno di loro senza

al nostro corpo e non il corpo al boma! Le cime si

dimenticare l’abbigliamento (muta o licra), il

troveranno ora sotto al gancio del trapezio e basterà

salvagente e il trapezio. Per questa lezione consiglio

piegare un poco le gambe per agganciarle. Una volta

vele medio piccole ma soprattutto controlliamo prima

agganciati si distendono le braccia utilizzando quindi il

di andare in acqua che il boma abbia le cime del

peso del nostro corpo per tenere la forza del vento.

trapezio per evitare magre figure! La misura delle

Per sganciarsi bisognerà fare il movimento opposto

cime per un principiante adulto non deve essere più

portando il boma verso di sé ma mai usare le dita!

corta di 24 cm. mentre per un bambino piccolo non

Illustriamo di seguito all’allievo che cosa può

più lunga di 24 cm. Una volta che tutti sono pronti, o ci

succedere ovviamente senza spaventarlo ma

si serve di un’attrezzatura degli allievi che ovviamente

preparandolo a tutte le evenienze:

l’avranno posizionata in spiaggia in maniera ordinata e

∞ Primo caso: aumenta la potenza nella vela e si

sicura, oppure di un simulatore.

parte in catapulta verso la stessa. In questo caso se si

In ogni caso si ripassa come orzare e poggiare nella

è colti impreparati si dovranno mantenere le mani sul

maniera corretta per poi presentare il trapezio e la

boma, i piedi sulla tavola e cadere in acqua sopra la

sua funzione. La funzione del trapezio è di aiutarci

vela ma con le mani sempre sul boma in modo tale da

nella spinta laterale alla vela, il fatto che ci

non farsi male e da non rompere la vela

stancheremo di meno, andremo più veloci, terremo

sfracellandocisi dentro…

più vento ecc… sono tutte conseguenze. Una volta

∞ Secondo caso: siamo agganciati belli felici e viene a

regolato il boma all’altezza delle spalle si passa alla

mancare il vento con conseguente caduta sopravento

spiegazione di come regolare le cime del trapezio.

e sotto la vela… in questo caso è quasi automatico che

Bisognerà trovare il baricentro velico ovvero l’incrocio

il trapezio durante la caduta si sganci da solo, ma se

di tutte le bisettrici degli angoli della vela, riflesso sul

non dovesse accadere allora si utilizzano le mani per

boma. Questo punto di equilibrio però sarà influenzato

sganciarsi il tutto mentre si è sott’acqua. Ora, anche

leggermente dal tipo di albero e anche dal tipo di

se non si vede niente, si cerca l’albero con la mano e

curvatura del boma. In ogni caso per trovarlo il modo

si emerge, senza andare in giro per la vela come i

migliore sarà di chiudere la vela a 90 gradi con il vento

pesci nell’ acquario…

con una mano, ovviamente partendo a cercarlo

Puntualizziamo che per non farsi male alle dita è

cominciando a chiudere la vela dall’albero verso la

severamente vietato usarle per agganciarsi alle cime

La quinta lezione facendo riferimento al sistema di

bugna. Trovato quel punto di equilibrio vi porremo

del trapezio!

apprendimento a gradini visto nel primo capitolo della

sopra le cime del trapezio. Essendo un punto, e come

Per evitare catapulte o cadute all’indietro sarà

rubrica prevede quindi:

da definizione geometrica esso non ha dimensioni,

opportuno imparare a “leggere il mare”, ovvero a

∞ ripasso di come orzare e poggiare

l’attacco delle cime al boma sarà più vicino possibile

riconoscere l’arrivo delle raffiche e l’intensità del vento

∞ verifica del concetto di bolina

fra loro.

dall’effetto di questo sulla superficie dell’acqua (la

∞ presentazione del trapezio e della sua funzione

Si passa ora alla spiegazione di come agganciarsi.

scala Beaufort). Per farlo si dovrà girare la testa,

∞ regolazione cime trapezio

(Per effettuare l’esempio la tavola in spiaggia va posta

mentre si naviga, verso l’origine del vento per vedere

∞ ripasso dell’uso delle gambe

leggermente di bolina).

appunto le raffiche in arrivo ma ricordiamo di

∞ ripasso virata veloce e strambata

Navigando si orza un poco per perdere potenza nella

guardare anche avanti!


91 All’arrivo della raffica se si è colti impreparati è utile,

quando tutti sono pronti e hanno provato e regolato

per non catapultare in avanti, aprire la vela e spingere;

ovviamente le cime, si può entrare in acqua

questa manovra permette di riprendere il controllo,

ricordando la regola fondamentale di stare vicini.

sganciarsi per poi ricominciare e riprovare di nuovo.

Chiariamo infine che per virare e strambare sarà

Ora una volta agganciati un altro problema che si

necessario sganciarsi… banale ma non per tutti…

pone è come orzare e poggiare senza poter muovere l’albero ampiamente come prima. È arrivato il

FASE 2: pratica in acqua

momento di spiegare ai nostri allievi e insistere sul

Per facilitare il tutto io preferisco sempre posizionare

movimento e l’uso delle gambe.

un percorso di 2 boe al traverso, in mancanza di

Quando si orza la vela andrà portata sottovento e

queste o ci facciamo seguire oppure, se possibile,

verso poppa, il corpo va verso prua e questo

stabiliamo due punti fissi tra cui stare. Per la loro

movimento implica che la gamba anteriore sarà

sicurezza ricordiamo di non provare ad agganciarsi

piegata con il tallone del piede sollevato mentre la

quando si passa sopravento a qualcuno per evitare

posteriore distesa. La funzione di questo movimento

catapulte con esiti pericolosi. In mancanza di punti di

delle gambe è duplice:

riferimento facciamoci seguire bolinando abbastanza

∞ con la gamba posteriore distesa, si evita di essere

da permettere di fare errori senza finire troppo

“aspirati” dalla vela in direzione della poppa e inoltre

sottovento. Cerchiamo di incitare e “caricare” gli allievi

fa sì che gran parte del nostro peso sia scaricato

durante la lezione aiutandoli a superare la solita

proprio sulla parte posteriore della tavola favorendone

esitazione data dal timore della catapulta.

il movimento;

Una volta agganciati proponiamo qualche esercizio

∞ con la gamba anteriore piegata si riesce a portare il

come togliere la mano anteriore, poi la posteriore,

corpo verso la prua, mentre il tallone sollevato

provare senza mani ecc… insistiamo anche sul

permette di essere avanti con il corpo ma di scaricare,

movimento delle gambe e dei piedi.

la forza della vela che ci tira, sulla poppa.

Alla fine della lezione si rientra tutti a riva dando

Quando si poggia invece è il contrario. La vela andrà

importanza ancora a come si atterra in spiaggia, e al

chiusa avanti e sul lato sopravento della tavola, ora la

trasporto della attrezzatura al proprio posto. Non

gamba anteriore sarà distesa, mentre quella

dimentichiamo di fare il resoconto e di introdurre

posteriore piegata e con il tallone sollevato. Ancora

l’obiettivo della prossima lezione ovvero l’utilizzo di una

una volta abbiamo due funzioni di questa azione:

tavola senza deriva e le strap forzate.

Come sganciarsi dal trapezio quando si cade sotto la vela

Andatura di lasco agganciati al trapezio e utilizzando le gambe

∞ con la gamba anteriore distesa si evita di essere portati avanti con la vela;

Problemi comuni

∞ la gamba posteriore piegata porta il nostro corpo

∞ L’allievo non riesce ad agganciarsi per niente!

indietro ma grazie al tallone sollevato la forza della

Controlliamo che le cime siano nel posto giusto e non

vela viene trasmessa sul piede anteriore e

troppo corte o lunghe, oppure che la vela non sia

alleggerendo la poppa essa può ruotare più facilmente

troppo grande e quindi il vento troppo forte, oppure

nella direzione da noi voluta.

che il boma non sia troppo alto o basso, oppure che la

Nel corso degli anni ho visto veramente pochi istruttori

posizione dell’allievo sulla tavola non sia troppo

dare importanza all’uso dei piedi e quindi dei talloni,

appiccicata all’albero.

ma questo movimento sarà fondamentale per tutte le

∞ L’allievo cade tutte le volte che si aggancia…

lezioni successive in quanto anche con tavole piccole è

In questo caso insistiamo sul fatto di arretrare con i

necessario l’uso delle gambe per evitare che il nostro

piedi appena ci si aggancia e controlliamo che l’allievo

peso sia eccessivamente sulla poppa provocando una

orzi leggermente per scaricare la potenza della vela, è

straorzata involontaria della tavola.

ovvio che al lasco è improbabile riuscire ad

È importante infine far notare che la posizione dei

agganciarsi!

Ricordo sempre che chi volesse informazioni per come

piedi sulla tavola sarà in base alla intensità del vento,

∞ Appena l’allievo si aggancia la tavola straorza e cade

diventare istruttore può visitare il sito

Andatura di bolina agganciati al trapezio e utilizzando le gambe

più sarà forte più si arretrerà e viceversa.

in acqua.

http://www.vdws.de/it/ con istruttore formatore di

Facciamo ora provare agli allievi quello che abbiamo

In questo caso diamo importanza all’uso delle gambe,

riferimento Christian Bartesaghi. Oppure per altri

spiegato e mostrato, ognuno sulle proprie tavole

spesso accade con allievi pesanti, facciamo distendere

consigli contattatemi su www.saltywind.com e venite a

dapprima in spiaggia, assistendoli uno per uno per

la gamba anteriore e piegare la posteriore alzando il

trovarmi in Sardegna alla mia scuola a Palau

evitare che si facciano male o che distruggano la vela…

tallone dietro!

SaltyWind!


92

SPOT GUIDE

TESTO E FOTO DI Francesca LaCroce

LE ISOLE DEL VENTO: NAXOS LA CENERTOLA DELL’EGEO NEL CUORE DELL’EGEO LUMINOSO E DELLO STORICO MARE DEI GRECI SORGE MAESTOSA L’ISOLA PIÙ GRANDE E FERTILE DELLE CICLADI: NAXOS! QUEST’ISOLA NON È MAI STATA “ALLA MODA” NÈ TANTOMENO UNA META TRUISTICA MOLTO PUBBLICIZZATA, QUESTO PERCHÉ NAXOS È UN’ISOLA DEL TUTTO PARTICOLARE, FATTA APPOSTA PER I VIAGGIATORI CHE SANNO E CHE VOGLIONO SCOPRIRE LA SUA ANIMA. Al contrario di Mykonos, che dista solamente due

windsurf hanno deciso di aprire il Flisvos Sport

nei primi 100 metri, grazie a una particolare

ore e mezza di traghetto, Naxos è un’isola che offre

Club nel 1993 e di tramutare in realtà il loro sogno.

struttura del fondo marino l’acqua rimane

agli amanti dello sport posti unici ed

Fin dall’inizio il loro obbiettivo è stato quello di

relativamente calma durante l’intera giornata, qui i

indimenticabili; montagne, altopiani e valli fertili per

creare un luogo dove i surfisti e i gli sportivi più in

principianti posso prendere lezioni dagli istruttori

i ciclisti, prati, fonti e grotte per gli escursionisti ed

generale si potessero sentire a loro agio, tutto

del Plaka Watersport, oltre questo punto il vento

ovviamente per noi windsurfisti interminabili

questo è diventato possibile grazie ai loro centri di

soffia costante e l’acqua rimane comunque UN

spiagge sabbiose dove il Meltemi soffia

windsurf (e kite), il Beach Cafè e i loro hotel.

tavolo da biliardo, qui gli amanti dello slalom, del

luogo, a cinque minuti a piedi dalla Chorà (la città

I primi due spot distano l’uno dall’altro 400 metri ed

facilmente, mentre un po’ più al largo si infrangono

di Naxos) dove è possibile trovare tutto questo e

offrono condizioni completamente diverse: Saint

onde perfette per il wave.

molto altro ancora, questo posto si chiama FLISVOS

George Beach, qui, quando il vento soffia intorno ai

SPORT CLUB.

4/5 bf è il luogo per la velocità ed il freestyle,

L’ultimo spot dell’isola si chiama Mikri Vigla Beach,

mentre quando il vento rafforza, si trasforma in uno

in questo luogo kiter e windsurfisti riescono a

dei migliori spot wave in Grecia, le onde variano dal

convivere in tutta tranquillità; questa è la spiaggia

1,5 ai 3 metri perfette per saltare e

con il vento più forte delle cicladi dovuto all’effetto

per il wave riding. Dallo shortbreak,

venturi che si forma grazie alla vicinanza tra Naxos

surfando downwind per 5 minuti, si

e l’isola di Paros.

freesaling e del freestyle si posso divertire

costantemente per tutta la stagione calda. Esiste un

Jan & Mieke spinti dalla loro passione per il

arriva alla Laguna ideale per muovere i primi passa su una

Per concludere una giornata perfetta passata in

tavola da windsurf e ottimo campo

windsurf il Flisvos Beach Cafè situato a Saint

di allenamento per tutti i freestyler.

George Beach è il posto giusto, qui potrete sorseggiarvi una birretta in tutta tranquilla mentre

Proseguendo verso sud, pur

il sole si tuffa nel mare creando spettacolari giochi

rimanendo sulla costa ovest, si

di luce e colori.

arriva a Plaka Beach, una delle spiagge più belle dell’isola dove

La città di Naxos è composta dai due quartieri di

l’acqua turchese e il suggestivo

Bourgos, centro storico della cittadina, e Kastro,

panorama vi lasceranno senza

residenza dei ricchi colonizzatori Veneziani. Due

parole; lo spot è diviso in 3 zone:

facce della città che la rendono ancora più


93

interessante. Addentrandosi per le strette stradine,

grande villaggio di Naxos, dove sotto le fronde del

tradizione riguardo la bontà e genuinità della sua

alcune imprevedibilmente senza uscita, che si

suo antico e grande platano (orgoglio per la gente

cucina.

inerpicano verso il quartiere veneziano, si trovano

del luogo) sono stati discussi mille problemi, risolte

Prodotti tipici di Naxos sono la carne, il vino, i

miliardi di negozietti ognuno con la sua filosofia e la

diverse questioni politiche e dove si sono tenuti

formaggi, il latte, il miele, i limoni, le albicocche, le

sua storia e si rimane affascinati dai pittoreschi

ogni tipo di incontri e manifestazioni, sorge

patate e i liquori.

locali, cafè e taverne che sbucano dietro ogni

maestosa Zas, la montagna più alta dell’intero

I ristoranti di Naxos sono rinomati per essere vere

angolo.

arcipelago (1004 m.) ed offre a tutti gli appassionati

e proprie taverne a conduzione familiare che usano

I vari androni, scalette, passaggi danno l’idea che la

di trekking un’esperienza unica per la bellezza

generalmente i prodotti locali. La carne è

gente creò questa città tenendo presente un solo

paesaggistica per esempio la grotta

elemento: la protezione dagli attacchi dei nemici e

di Zeus che al suo interno nasconde

dei pirati.

meravigliose e impressionanti

Se siete arrivati fino a qui continuate a salire e vi

formazioni di stalattiti e stalagmiti.

imbatterete sicuramente in uno degli edifici simbolo della Chorà: il Kastro (ossia castello), costruito da

La vera fortuna di Naxos nel corso

Marco Sanudo. È riconoscibile per la sua imponenza

dei millenni è sempre stata quella

e per la diversità di colore rispetto agli edifici

di essere autosufficiente per

adiacenti che sono rigorosamente bianchi.

quanto riguarda i prodotti

Una volta scesi sul lungo mare non potete perdervi

alimentari. La sua fertilità e la

la Portara, ovvero il tempio incompiuto di Apollo,

ricchezza d’acqua ha fatto si che

che sorge sull’isolotto di fronte ma comunque

crescesse una forte comunità di

raggiungibile da una strada sopraelevata.

agricoltori, pastori e fattori. Nel corso dei secoli questo ha formato

Nell’entroterra, a sud-est del villaggio di Filoti, il più

in Naxos una vera e propria Chorà


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Curiosità : Avete presente il detto “piantare in asso”? Bene perché deriva proprio da Naxos ovvero quando Teseo, mitico eroe Greco, abbandonò la povera Arianna, quella del filo e del labirinto, perdutamente innamorata di lui, ebbe per lo meno la delicatezza di lasciarla scegliere un luogo incantevole. Infatti la “piantò in Nasso”, o Naxos che dir si voglia.

eccezionale e viene direttamente dai numerosi allevamenti all’aria aperta presenti nell’entroterra. Stessa cosa per i formaggi, i salumi, il vino e il Saint George beach

pesce. Molti dei piatti tipici locali presenti nei menù dei ristoranti vengono tuttora cucinati dalle mamme o dalle nonne così come tradizione vuole. In conclusione noi a Naxos ci abbiamo lasciato il cuore, non solo perché dal lato winsdurfistico offre le condizioni perfette per tutti ma soprattutto perché quest’isola nasconde una moltitudine di storie che hanno solo voglia di essere ascoltate e chi meglio di un viaggiatore può farlo? Sul prossimo numero di 4Windsurf, vi racconteremo l’ultima isola che abbiamo avuto il privilegio di riscoprire, indovinate quale?

Flisvos Beach Club


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Thalasea

Curiosità : La leggenda dice che Zeus, padre di tutti gli dei, nacque a Creta e fu portato a Naxos da un’aquila che lo allevò nella grotta sul monte Zas. In questa grotta ci sono due enormi stalagmiti che sono state chiamate in greco “Papas e Papadià” (il prete e sua moglie), perché secondo la leggenda Dio pietrificò i preti per non farli cadere in mano ai Turchi!

Windsurf center ∞ FLISVOS SPORTCLUB (SAINT GEORGE BEACH): www.flisvos-sportclub.com ∞ PLAKA WATERSPORTS (PLAKA BEACH BEACH): www.plaka-watersports.com ∞ NAXOS SURF (SAINT GEORGE BEACH): www.naxos-surf.com ∞ THALASEA CLUB (MIKRI VIGLA BEACH): www.thalaseasports.com

Hotel ∞ NAXSOS BEACH: www.naxosbeach1.com/

Ristoranti ∞ KONTOS: www.kontos-naxos.gr ∞ FLIVOS SPORT CLUB BEACH CAFE: www.flisvos-sportclub.com/basic/beachcafe.phpI ∞ BANANA RESTURANT: www.bananarestaurant.gr ∞ APOSSTOLIS: www.naxos-island.tv/en/eating-drinking/apostolis-restaurant-9 Flisvos lagoon


96 ∞ Continueremo con la presentazione dei nuovi prodotti 2014.

NEXT RIDE

∞ Seguiremo ancora una volta il pazzo scatenato Jason Polakow in una nuova avventura. ∞ Il terzo e ultimo episodio delle isole del vento. ∞ E come sempre, tanti altri articoli esclusivi, approfondimenti, didattica, la rubrica per le ragazze Onde e Curve, i consigli di Matteo Iachino e tanto altro ancora...

BUONE VACANZE A TUTTI! CI RIVEDIAMO IN EDICOLA A OTTOBRE!

RIDER Ricardo Campello | LOCATION Pozo Izquierdo, Gran Canaria | FOTO Francesca La Croce




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