Magazine Joe Zampetti | Settembre

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Evviva il trekking d’autunno

Antiparassitari: come scegliere quello giusto

Come arredare la casa Passeggiate: attenzione ai funghi! Gattini e lettiera: istruzioni per l’uso

La valigia perfetta per il pet

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Eventi, trekking e “magie” con Joe Zampetti

Tempo di autunno, tempo di trekking e di eventi! Siete pronti ad immergervi nei nostri favolosi appuntamenti post-estivi?

In questo numero del nostro magazine vi regaliamo in un “assaggio” fotografico di quanto fatto negli ultimi mesi aspettandovi come sempre nei nostri punti vendita e sui nostri canali social per scoprire le innumerevole attività in programma.

A proposito di punto vendita, la nostra famiglia si è allargata: abbiamo infatti inaugurato il punto vendita di Martina Franca! Sulle pagine di questa edizione potrete trovare tantissime curiosità e approfondimenti inerenti a cane e gatto: come e quando utilizzare il

guinzaglio? Sappiamo affrontare la muta del pelo? E la lettiera “come funziona”? Cosa succede se i nostri pet ingeriscono funghi velenosi?

Come sempre, i protagonisti di Joe Zampetti magazine siete voi.

Come sempre, però, i protagonisti di Joe Zampetti magazine siete voi, con l’ormai irrinunciabile appuntamento della rubrica I’M Musetto.

Ritorna a grande richiesta anche lo spazio per i più piccoli “colora il tuo brand

ambassador preferito” con i disegni delle nostre mascotte a quattro zampe. Siete pronti a vivere nuove avventure con noi?

La famiglia di Joe Zampetti cresce: apre il nuovo pet store di Martina Franca 4

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Un'estate di eventi

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Quando far indossare il guinzaglio al cane Guida e consigli utili

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14 I cani sono in empatia con il nostro stress

Esoterismo e gatto: perché il gatto è considerato un animale magico

Antiparassitario: come scegliere quello giusto 18

Passeggiate

La famiglia Joe Zampetti – Isola

dei Tesori continua a crescere!

N

ei giorni scorsi abbiamo infatti inaugurato il nostro nuovo pet store a Martina Franca, in via Giuseppe Toniolo 2. Cosa stai aspettando? Vieni a trovarci e scopri tutte le nostre fantastiche novità!

Un’estate di eventi

a quanto ci siamo divertiti quest’estate? Qui le immagini dei nostri eventi più importanti quali Joe Beach Party, Puppy class e Raduno Bassotti. Scopri i nostri prossimi appuntamenti sui canali social di Joe Zampetti!

Quando far indossare il guinzaglio al cane: guida e consigli utili

Il guinzaglio è uno strumento essenziale per la sicurezza del cane e per una convivenza serena con gli altri suoi amici. Tuttavia, non tutti i proprietari di cani sanno quando e come introdurre il guinzaglio al proprio pet.

Questo articolo offre una guida pratica su quando è opportuno far indossare il guinzaglio al cane e come far sì che questa esperienza sia positiva e priva di stress.

Quando iniziare a usare il guinzaglio È consigliabile abituare il cane al guinzaglio già in tenera età, preferibilmente dai tre mesi in poi. Questo permette al cucciolo di familiarizzare gradualmente con l'accessorio e con il concetto di camminare al fianco del proprietario. Prima si inizia e più sarà facile per il cane accettare il guinzaglio come parte della sua routine.

Le prime passeggiate dovrebbero essere brevi e piene di rinforzi positivi, come carezze e premi, per associare il guinzaglio a qualcosa di piacevole.

Il guinzaglio è fondamentale in luoghi pubblici come parchi, strade cittadine e aree affollate. Anche se il cane è ben addestrato e obbediente, il guinzaglio serve a proteggerlo da situazioni impreviste, come traffico, altri animali o persone che potrebbero spaventarlo.

Un alleato per l’addestramento del tuo pet Il guinzaglio è uno strumento fondamentale durante l'addestramento del tuo pet; esso, infatti, aiuta a insegnare al cane a camminare al tuo fianco senza tirare e a rispondere ai comandi base come "seduto", "fermo" e "vieni".

Come Abituare il Cane

al Guinzaglio

Se il cane non è abituato al guinzaglio, è importante introdurlo gradualmente. Iniziare lasciando che il cane esplori il guinzaglio e la pettorina (o il collare) in casa, senza forzarlo. Successivamente, si può provare a metterglielo per brevi periodi, premiandolo con giochi o cibo.

Non bisogna mai tirare il guinzaglio in modo brusco o continuo, poiché questo può spaventare il cane o provocare stress. Invece, è preferibile mantenere il guinzaglio morbido e usare il richiamo e i premi per incoraggiare il cane a seguire il proprio passo.

Ogni volta che il cane si comporta bene con il guinzaglio, è importante lodarlo e ricompensarlo. Questo può includere carezze,

parole di incoraggiamento o snack. Il rinforzo positivo aiuta il cane ad associare il guinzaglio a un'esperienza piacevole.

Quando evitare il guinzaglio

Se si è in un'area sicura e completamente recintata, come un giardino privato o un'area di sgambamento per cani, si può permettere al cane di muoversi liberamente senza guinzaglio. Questo gli offre la possibilità di correre e giocare senza restrizioni.

Se il cane mostra segni di paura o ansia indossando il guinzaglio, è importante fermarsi e capire la causa del disagio. Forzare un cane spaventato può peggiorare la situazione. In questi casi, può essere utile consultare un addestratore o un veterinario per ottenere consigli su come procedere.

I cani sono in empatia con il nostro stress

I nostri amici a quattro zampe fiutano il nostro malessere e lo tramutano in comportamenti pessimisti

Chi possiede un cane sa quanto questo sia in sintonia con le proprie emozioni: non è una novità, infatti, che i nostri amici a quattro zampe siano in grado di percepire e recepire il nostro umore.

I cani hanno un olfatto straordinariamente sviluppato. Possono percepire cambiamenti negli odori corporei umani causati da alterazioni chimiche legate allo stress, come l'aumento del cortisolo (l'ormone dello stress).

Una nuova ricerca lo conferma e sostiene che il cane fiuta il nostro stress e, se prolungato, potrebbe essere fattore scatenante per alcuni suoi comportamenti negativi.

La ricerca è stata effettuata dall’Università di Bristol: lo studio dei ricercatori della clinica veterinaria dell'Università ha testato l'effetto dello stress umano e degli odori rilassati sulle risposte dei diciotto cani attraverso un test di bias cognitivo.

Ai cani è stato insegnato che quando una ciotola veniva posta in un determinato punto conteneva un dolcetto e quando veniva posta in un altro punto era vuota.

Concluso l'esperimento, i ricercatori hanno ipotizzato che quando sono esposti all'odore dello stress umano, i cani vivono uno stato emotivo negativo

e impiegano più tempo ad avvicinarsi alle ciotole poste in luoghi ambigui rispetto a quando sono esposti all'odore rilassato o a nessun odore.

L'esperimento, difatti, è stato condotto esponendo gli animali alle molecole odorose emesse con il sudore e il respiro di undici esseri umani volontari, tutti posti in condizioni di stress o relax.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Science Reports e forniscono un nuovo prezioso scenario dell'universo canino.

I dati raccolti, infatti, potranno rivelarsi utili nel miglioramento della vita

dei cani ospiti dei canili, così come nell'addestramento di quelli da compagnia o da lavoro.

Non è strano pensare che i cani modifichino i loro comportamenti in base al nostro modo di vivere: negli anni i cani hanno evoluto la loro capacità olfattiva anche proprio per il loro essere ormai membri di famiglia, animali di casa.

Si tratta di convivenze che durano anni e, per tanto, il cane sviluppa le sue modalità anche in base alle persone con cui vive quotidianamente e per lungo tempo.

Fondamentale è imparare a captare quei segnali che ci

dicono che il cane è stressato a causa proprio del nostro malessere. Facciamo attenzione se il cane abbaia o guaisce più del solito e apparentemente senza motivo; morde o mastica oggetti inappropriati quando prima non l’aveva mai fatto; mangia più o meno del solito; fa difficoltà a dormire oppure dorme tutto il giorno.

Se è costantemente all’erta e sembra sempre sul punto di dover difendere la casa; ha sempre la coda tra le gambe e ha una postura rigida e poco naturale; si nasconde ed evita il contatto sia con le persone sia con gli altri cani; soffre spesso di disturbi gastrointestinali come vomito e dissenteria.

Osservare questi segnali può aiutare a identificare uno stato di stress nel cane e intervenire tempestivamente per alleviare il suo disagio.

Esoterismo e gatti: perché il gatto è considerato un animale magico

Dall’Antico Egitto ai giorni nostri, il gatto continua a essere simbolo di mistero e fascino

Il gatto ha una lunga e affascinante storia nel mondo esoterico, con significati e simbolismi che variano attraverso le culture e le epoche. È una storia che parte da lontano, dall’Antico Egitto, e che ancora oggi non smette di avere la sua importanza per quanto riguarda aspetti esoterici e misteriosi. Passando dall’essere considerato un animale sacro fino a divenire un simbolo di sfortuna, è oggi uno degli animali più amati da chi è appassionato di queste tematiche (e non solo).

Antico Egitto, Antica Grecia e Roma

In Egitto, i gatti erano sacri e associati alla dea Bastet, la dea della casa, della fertilità e della protezione. Bastet era spesso raffigurata come una leonessa o come una donna con la testa di gatto. I gatti erano venerati per la loro capacità di proteggere le case dai roditori e dalle forze maligne. Uccidere un gatto era considerato un crimine grave. Nella Grecia e nella Roma antiche, i gatti erano spesso associati a dee della caccia, come Artemide (Diana per i Romani). Tuttavia, non avevano lo stesso livello di venerazione che avevano in Egitto.

Medioevo e Rinascimento

Nel Medioevo europeo, i

gatti subirono una drastica inversione di sorte. Furono spesso associati alla stregoneria e considerati animali demoniaci. I gatti neri, in particolare, erano visti come compagni delle streghe e simboli di sfortuna. Questo pregiudizio portò a persecuzioni e massacri di gatti, contribuendo indirettamente alla diffusione della peste bubbonica, poiché diminuì il controllo naturale della popolazione di ratti portatori della malattia.

Asia

In Asia, il gatto ha un ruolo diverso. In Giappone, il Maneki-neko, o "gatto che chiama", è un popolare talismano portafortuna. Questa statua raffigura un gatto con una zampa sollevata in un gesto di saluto e si crede che porti fortuna e prosperità al suo proprietario.

Esoterismo e Occultismo

Nel mondo esoterico e occulto, i gatti sono spesso considerati creature magiche con poteri mistici. Sono visti come guardiani del mondo degli spiriti e capaci di vedere oltre il velo del regno materiale.

Si ritiene che i gatti abbiano una forte connessione con l'intuizione e la percezione extrasensoriale, rendendoli compagni ideali per chi pratica la magia e l'occultismo. Nei sogni, i gatti possono rappresentare vari aspetti della vita e della personalità, spesso legati alla femminilità, all'indipendenza e al mistero. Il simbolismo del gatto nei sogni può variare a seconda del contesto e delle emozioni del sognatore.

Da animale sacro a creatura magica

Oggi, il gatto mantiene un ruolo ambiguo e complesso nel simbolismo esoterico. Continua ad essere

associato alla magia e al mistero, ma anche alla domesticità e al comfort.

I gatti neri, un tempo temuti, sono spesso visti come simboli di buona fortuna in molte culture contemporanee. Il gatto ha attraversato una vasta gamma di significati esoterici nel corso della storia, passando da animale sacro a simbolo di sfortuna, per poi ritornare ad essere considerato un portafortuna e una creatura magica. La sua immagine nel mondo esoterico è ricca e multiforme, riflettendo la complessità e il fascino che questi animali hanno sempre suscitato negli esseri umani.

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Antiparassitario: come scegliere quello giusto

Il protrarsi della bella stagione con elevate temperature e la possibilità che i nostri animali passino più tempo all’esterno ci ricorda che dobbiamo prestare sempre grande attenzione alla lotta contro i parassiti. Questa problematica, in realtà, non è assolutamente stagionale ed i cambiamenti climatici, l’adattamento di molti insetti alle nostre temperature ed il

fatto che nelle nostre case anche alcuni di questi vettori si possono adattare benissimo deve portarci a combattere i parassiti tutto l’anno. Particolare attenzione meritano i cuccioli con specifiche attenzioni rispetto ai trattamenti da effettuare, l’età minima di utilizzo di alcuni antiparassitari e vermifughi e la presenza in questa fascia d’età di problematiche peculiari.

I parassiti interni o endoparassiti possono infestare i cani ed i gatti tutto l’anno e vanno trattati con vermifughi in gocce, compresse o in formulazioni spot-on almeno due volte l’anno. Gli ascaridi, i coccidi e la Giardia possono essere contratti durante le uscite all’esterno ed il contatto con le deiezioni di altri animali infetti per cui la frequentazione di aree verdi e luoghi affollati e frequentati da altri animali può rappresentare un fattore di rischio. I cuccioli rappresentano una fascia d’età a maggiore rischio di infestazione soprattutto se non è noto l’eventuale trattamento della madre (gli ascaridi migrano attraverso la barriera placentare, Giardia e coccidi sono molto comuni in presenza di condizioni di sovraffollamento).

Le tenie invece, sia nel cane che nel gatto, hanno come ospite intermedio le pulci; un animale che riveli un’infestazione da tenie ha quindi avuto precedentemente le pulci. Queste considerazioni ci devono portare ad interventi di trattamento rivolti sia verso i parassiti esterni che quelli interni; il trattamento vermifugo può essere eseguito in sicurezza già a

partire dalle due settimane d’età ed anche numerosi prodotti antipulci possono essere applicati in sicurezza.

La regola d’oro per i cuccioli (e non solo) è sempre quella di attenersi alle indicazioni riportate sul foglietto illustrativo o rivolgersi ad un Medico Veterinario per tutte le informazioni del caso (età minima d’utilizzo, dosi e modalità variano da prodotto a prodotto).

L’arrivo della primavera e dell’estate invece incide notevolmente sulla possibilità di contatto invece con gli ectoparassiti sebbene questi si mantengano attivi tutto l’anno soprattutto in contesti ambientali con temperature miti; il cambiamento delle abitudini di vita con più tempo passato all’esterno e la necessità di favorire il processo di socializzazione dei cuccioli porta ad un maggiore rischio di infestazione perché aumentano le possibilità di contatto con questi artropodi.

Le pulci rappresentano uno dei più comuni infestanti di cani e gatti e provocano soprattutto sintomi come prurito ed allergia

Vincenzo Buono

(gli animali sviluppano una ipersensibilità alla puntura di pulce che contiene sostanze allergizzanti nella sua saliva) ma che possono anche essere vettore di altre malattie più importanti (micoplasmosi per citare una delle più diffuse).

Le pulci sono attive tutto l’anno e durante i mesi più freddi le uova e le larve possono essere presenti nelle nostre case per cui è opportuno, quando sia stata rilevata un’infestazione nel nostro Pet, verificare anche se c’è un’infestazione nei luoghi dove i nostri animali soggiornano maggiormente (le pulci adulte che vediamo ad occhio nudo sono la punta di un iceberg con altre forme – uova e larve- che non vediamo e che sono disseminate nell’ambiente).

I picchi di infestazione si verificano in tarda primavera ed all’inizio dell’autunno.

Le zecche sono maggiormente attive nei mesi primaverili ed estivi e vengono contratte durante le passeggiate in ambiente esterno. Trasmettono numerose malattie come la ehrlichiosi, la borreliosi e molte altre. Sono parassiti che si attaccano all’animale con un apparato buccale iniettando una saliva che ha un’attività anticoagulante (si nutrono della parte corpuscolata del sangue) ed anestetica ed antinfiammatoria (l’animale infestato non sente la loro presenze né si gratta). Il pasto di sangue, ed il rischio che trasmettano malattie, cresce al passare

delle ore dopo la puntura per cui l’utilizzo di prodotti che evitino la puntura (repellenti) o ne provochino la rapida morte è fondamentale. La rimozione di questi aracnidi va fatta delicatamente con l’uso di una pinza ed un leggero movimento di rotazione afferrandole nel punto di attacco (testa della zecca) evitando di schiacciare soprattutto se è ingorgata di sangue; va assolutamente evitato l’uso di olii, benzina ed altre sostanze che non aiutano ma che spesso possono portare solo ulteriore danno.

I flebotomi o pappataci rappresentano un gruppo di insetti a metà tra le zanzare e le mosche temibili perché vettori della leishmaniosi che è diffusa oramai su tutto il territorio nazionale; questi insetti vivono negli anfratti dei muri e nelle zone fresche e nelle ore serali e notturne tendono a pungere i nostri animali con notevole rischio. Negli ultimi anni la combinazione dei trattamenti antiparassitari e della vaccinazione contro questa malattia sta dando buoni riscontri riducendo le forme sintomatologiche di una malattia che comunque resta un nemico temibile.

Le zanzare rappresentano invece un infestante che sta via via acquisendo maggiore interesse anche a grazie all’aumento dell’areale di distribuzione di un’altra importante malattia che è la filariosi che dal Nord Italia ha raggiunto

anche le regioni più meridionali (la leishmaniosi ha fatto il percorso inverso). In commercio esistono numerose formulazioni che ci possono aiutare a prevenire con elevata sicurezza ed efficacia le infestazioni e potremo scegliere il prodotto più adeguato al nostro animale a seconda dello stile di vita e del luogo nel quale vive.

Le varie formulazioni comprendono antiparassitari in compresse, spray, pipette spot-on e collarini. È sempre indispensabile valutare l’antiparassitario più adeguato sulla base delle indicazioni del Medico Veterinario (alcune di queste formulazioni sono registrate come farmaci e necessitano obbligatoriamente di ricetta medica) che ci indicherà quale molecola e quale formulazione è più adeguata a proteggere il nostro Pet. La lotta antiparassitaria va effettuata tutto l’anno concentrandosi sul rischio pulci e zecche tutto l’anno ed integrando con prodotti efficaci contro flebotomi e zanzare nel periodo marzo-ottobre anche se si va sempre più affermando il concetto del trattamento tutto l’anno anche per gli ectoparassiti al fine di evitare pericolosi e fastidiosi periodi di mancata protezione. I prodotti attualmente in commercio possono essere usati abbastanza precocemente (verificandone età minima e condizioni d’uso).

Negli ultimi anni sono state immesse anche in commercio anche delle linee

di antiparassitari composte da essenze naturali che possono essere utili strumenti; questi prodotti hanno l’indubbio vantaggio di non essere di natura chimica ma vengono spesso rapidamente degradati per cui hanno bisogno di applicazioni frequenti. Negli animali giovani questi prodotti a bassissima/nulla tossicità possono essere utili fino a quando non ci sia il raggiungimento dell’età minima che consente l’uso dei tradizionali antiparassitari.

L’olio di Neem, il geraniolo, il limonene ed alcune altre sostanze si sono dimostrate efficaci nella lotta antiparassitaria. Giova ricordare che i piretroidi che, in questo momento sono la famiglia di antiparassitaria di più largo utilizzo, nascono da una modifica delle piretrine che sono sostanze naturali prodotte da alcune piante per tenere lontani gli insetti: è dalla natura che abbiamo imparato alcune strategie di lotta contro gli infestanti.

Pet in casa? Ecco come arredarla

Quando si decide di arredare casa o di acquistare nuovi mobili e complementi, è essenziale creare un ambiente che sia accogliente e funzionale per tutti i membri della famiglia, inclusi i nostri amici a quattro zampe.

Le parole d’ordine? Eleganza, sicurezza e praticità. Ecco alcuni suggerimenti su come scegliere materiali adatti agli animali domestici, senza dover rinunciare allo stile e alla comodità di casa.

Rivestimenti di pareti e pavimenti: resistenti e facili da pulire

Quando si sceglie il pavimento della propria abitazione, è fondamentale optare per materiali antiscivolo, confortevoli e sicuri per evitare incidenti. Tra le opzioni consigliate ci sono il laminato, il PVC, le piastrelle in gres porcellanato o ceramica e il vinile. Se amate il legno naturale e non volete rinunciarci, scegliete legni duri come rovere, noce, quercia, acero o mogano e scartate legni più morbidi come pino o abete. Assicuratevi che il pavimento sia antimacchia e non assorba i liquidi, così da evitare che piccoli "incidenti" lascino tracce indelebili. Per i battiscopa, meglio preferire soluzioni incassate a parete. Se notate che il vostro animale domestico scivola spesso, considerate l'aggiunta di un tappeto leggero, facilmente lavabile e in armonia con l'arredamento. Anche per le pareti, è opportuno scegliere pitture lavabili o rivestimenti come piastrelle, laminato, PVC o pannelli resistenti. Esistono in commercio

pitture atossiche e antimacchia in una vasta gamma di colori, ideali per mantenere le pareti belle e facili da pulire.

Materiali per mobili: praticità e stile senza rinunce

Per quanto riguarda i mobili, è consigliabile prediligere materiali come il metallo per le parti a terra, i laminati e le superfici in gres. Un altro suggerimento utile è considerare l’uso di arredi da esterno per gli interni. Questi mobili sono progettati per essere più resistenti e facili da pulire, e oggi offrono un livello di comfort e di design così elevato da poter essere utilizzati anche in casa senza compromessi estetici.

Tessuti e tendaggi pet-friendly

Tra i materiali più consigliati per una casa con pet c’è la pelle sintetica ecologica di buona qualità, ideale per divani, poltrone, pouf e sedie. Questo materiale è facile da pulire, resistente ai graffi, non trattiene i peli e resiste a macchie e odori. Altra opzione valida sono i tessuti in microfibra, disponibili in un'infinità di trame e colori. Anche i tessuti tecnici ad alte prestazioni come il crypton o il neoprene sono eccellenti, grazie alla loro resistenza e facilità di manutenzione. Questi materiali non solo proteggono i mobili, ma evitano la necessità di utilizzare copridivani o altri coprisedili antiestetici. Da evitare, invece, tessuti delicati come lana, velluto e ciniglia, che trattengono i peli, sono difficili da lavare e si rovinano facilmente.

La muta: il fenomeno coinvolge sia i cani sia i gatti

I consigli dell’esperto: spazzolatura regolare e bagni ad hoc

La muta è il processo naturale in cui cani e gatti perdono il pelo vecchio per fare spazio a un nuovo mantello.

Questo avviene solitamente stagionalmente, in primavera e autunno, per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Durante la muta, la quantità di pelo perso aumenta notevolmente, per questo è richiesta una maggiore attenzione alla cura del mantello. La muta è fondamentale per la termoregolazione dell'animale, aiutandolo a mantenere

una temperatura corporea adeguata sia nei periodi caldi che in quelli freddi.

Per i cani, la muta autunnale può variare in intensità a seconda della razza e del tipo di pelo. È importante spazzolare il cane regolarmente per rimuovere il pelo morto e prevenire la formazione di nodi e grovigli che possono causare irritazioni cutanee.

Anche i gatti, sebbene spesso in misura minore rispetto ai cani, affrontano la muta autunnale. I gatti che vivono prevalentemente all’aperto o che sono esposti a variazioni climatiche più significative avranno una muta più pronunciata.

«È importante che sia i cani sia i gatti siano abituati, fin da cuccioli, a essere

spazzolati e lavati affinché non si faccia fatica a trattarli una volta cresciuti: per questo può essere utile che i nostri animali vengano portati dal toelettatore con regolarità: non è solo questione di “bagnetto” –spiega il toelettatore Federico Ancona –, ma anche di ambiente, rumori, persone. Per quanto riguarda, in particolar modo, il periodo di muta ciò che si consiglia è la regolare spazzolatura, che deve essere fatta con gli strumenti giusti in base al pelo dei nostri animali: senza esagerare, abituiamo la cute a essere spazzolata. Ricordiamo, infine, che in periodo di muta è fondamentale che l’animale segua un’alimentazione adeguata e per questo è importante confrontarsi con il proprio veterinario».

La lettiera: come assicurarsi che il gatto la usi correttamente

I passaggi fondamentali affinché il tuo gatto impari a vivere bene la sua toilette

Ci sei cascato anche tu (per l’ennesima volta o per la prima): ecco un (altro) cucciolo di gatto nel tuo appartamento.

Sarà capace di imparare subito a usare la lettiera per i suoi bisogni? Insegnare a un gatto a usare la lettiera può sembrare un'impresa complessa, ma con pazienza e costanza è possibile farlo in modo efficace. Vediamo insieme quali sono i passaggi necessari affinché questo insegnamento venga appreso senza stress e con efficacia.

Il primo passo è scegliere una lettiera che sia adatta al tuo gatto. Esistono diverse tipologie di sabbia e ogni gatto potrebbe preferirne una in particolare. Se il gatto è abituato a stare all’aperto, potrebbe essere utile scegliere una lettiera più naturale, magari a base di terra o erba.

Una volta scelta la lettiera, è importante posizionarla in un luogo tranquillo e accessibile. I gatti sono animali molto riservati e preferiscono fare i loro bisogni in un luogo dove si sentono al sicuro. Assicu-

rati che la lettiera sia facilmente raggiungibile e che non ci siano ostacoli lungo il percorso. Se il gatto è ancora cucciolo, potrebbe essere necessario mettere più lettiere in diversi punti della casa, così da facilitare l’apprendimento. È essenziale creare un’associazione positiva con la lettiera. Ogni volta che il gatto la utilizza correttamente, ricompensalo con carezze o con uno snack. Questo rinforzo positivo lo aiuterà a comprendere che la lettiera è il posto giusto dove fare i suoi bisogni.

Evita di sgridarlo se fa i bisogni fuori dalla lettiera: i gatti non reagiscono bene alle punizioni e potrebbero sviluppare ansia o paura. Se capita, pulisci subito l'area con un detergente enzimatico per eliminare completamente l'odore, in modo che il gatto non torni a farlo nello stesso posto. A volte, il gatto potrebbe rifiutarsi di usare la lettiera per motivi di salute, come infezioni urinarie o problemi gastrointestinali. Se noti che il gatto evita la lettiera o sembra in difficoltà, è importante consultare un veterinario per escludere eventuali problemi medici. Infine, è bene ricordare che la pulizia della lettiera è un aspetto cruciale. I gatti sono animali estremamente puliti e potrebbero rifiutarsi di usare una lettiera sporca. Cambia la sabbia regolarmente e pulisci la lettiera ogni giorno per garantire che sia sempre fresca. Con il giusto approccio, insomma, anche il gatto più testardo imparerà a utilizzare la lettiera correttamente.

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RISPETTO, SEMPRE. “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui vengono trattati i suoi animali” DICEVA GANDHI. Lo stesso vale per Joe Zampetti

ANIMALI

AL PRIMO POSTO.

NESSUN PROPRIETARIO. Non esistono proprietari o clienti, ma solo PET LOVERS, ed è questo lo spirito con il quale accogliamo chiunque nei nostri negozi.

PRIMI PASSI.

“La felicità è un cucciolo caldo.” diceva Charles M. Shulz. Guardare un amore che fiorisce e muta è la nostra grande ambizione.

RELAZIONI

VERE. Accoglienza e competenza

a sostegno della costruzione di relazioni di lunga durata con i pet lovers che ci frequentano. Creare un dialogo costruttivo rispondendo in maniera completa alle domande e intercettando i bisogni.

Risolute a.

domanda risposta è una relazione cre a. Comp enza e servizi a servizio degli animali, per creare rapporti di mutuo beneficio.

una

Restituire. Attraverso spontaneità, liberalità e disinteresse sosteniamo le città che ospitano i nostri negozi. Un voto di moralità che ci rende felici.

Passeggiate in autunno: attenzione ai funghi!

L’estate sta finendo, cantavano i Righeira. Non tutto il “male”, però, viene per nuocere. Con l’addio alle afose temperature estive è possibile apprezzare nuovamente una bella passeggiata con il proprio amico a quattro zampe. Se effettuata in patri e boschi, poi, il gioco è fatto. Cosa c’è di meglio di una sana attività fisica tra le foglie colorate e la bellezza della natura?

In questa cornice incontaminata si nascondo, tuttavia, delle insidie per i nostri pet: i funghi.

L’intossicazione e l’avvelenamento da funghi, in autunno, è dietro l’angolo. Di solito i funghi e l’erba circostante hanno un odore che riesce a far desistere gli animali dal mangiarli o perlomeno dall’assaggio. Però può capitare che vicino ci sia un bel legnetto da rosicchiare o un’erba da assaggiare e il danno è presto fatto perché basta davvero poco.

Nel fungo velenoso, infatti, è presente una tossina che attacca in maniera molto aggressiva gli organi interni di fido. Stesso discorso dicasi anche per il gatto che, godendo di più libertà rispetto al cane, può incappare in brutte avventure.

Sintomi avvelenamento da funghi nel cane e nel gatto

Se ti accorgi durante la passeggiata che il cane o il gatto assaggiano inavvertitamente un fungo, contatta subito il veterinario o portali al pronto soccorso animale più vicino. Fai una foto al fungo oppure avvolgilo con dei fogli di giornale e portalo con te. Utilizza dei guanti per raccoglierlo e non toccarti il viso, gli occhi, il naso e la

bocca dopo averlo toccato. La maggior parte dei funghi tossici per gli animali lo sono anche per l’uomo e viceversa.

Potresti non accorgerti che il cane e il gatto hanno ingerito dei funghi ma dopo qualche ora notare sintomi come:

• diarrea e/o vomito

• convulsioni, bava alla bocca e aggressività senza motivo, tremori

• febbre

• sonnolenza persistente e neanche la ciotola piena sveglia il tuo animale

• occhi e mucose gialle

Tutti questi sono dei segni che qualche micotossina è entrata in circolo nell’organismo del tuo cane o del tuo gatto e lo sta avvelenando.

Il tempo e l’essere tempestivi è la prima cura utile per il tuo pet: contatta subito il veterinario e segui le istruzioni che ti verranno fornite.

METABOLIC BALANCE

DIET DOG / DIET CAT

® PRENDITI CURA DEL TRATTO URINARIO DEL TUO GATTO

UN APPROCCIO INTEGRATO

PER AIUTARE A SUPPORTARE

I GATTI CON FLUTD

PRENDITI CURA DEL TRATTO URINARIO DEL TUO GATTO

I problemi urinari sono comuni tra i gatti. Con il termine FLUTD (feline lower urinary tract disease) o malattia delle basse vie urinarie, si indica un gruppo di condizioni che possono essere dolorose e talvolta rappresentare un’emergenza.

I segni comuni della FLUTD includono:

Difficoltà durante la minzione

Dolore durante la minzione

Eccessiva toelettatura della zona genitale

Urinare fuori dalla lettiera

Presenza di sangue nelle urine

Comportamento nervoso o aggressivoS

Come puoi aiutare il tuo gatto con la FLUTD?

SCEGLIENDO UN ALIMENTO DIETETICO APPOSITAMENTE FORMULATO

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Con la sicurezza urinaria St/Ox, per ridurre il rischio della formazione di cristalli e calcoli urinari di struvite ed ossalato

Promuove la dissoluzione di calcoli urinari di struvite

Apporto calorico moderato per aiutare a mantenere il peso corporeo ideale

INCORAGGIANDOLO AD ASSUMERE PIÙ ACQUA

Accorgimenti da adottare

• Aggiungere fontanelle e fonti di acqua corrente

• Scegliere una ciotola in vetro o ceramica

• Collocare più ciotole d’acqua in diverse zone della casa

• Utilizzare il mixed feeding in quanto l’alimento umido contribuisce ad aiutare nell’idratazione

Offrire PURINA PRO PLAN Hydra Care™, alimento complementare con formulazione altamente appetibile, come ciotola aggiuntiva rispetto ad acqua e alimento. Questo permette di contribuire ad un aumento nella quantità di acqua assunta, favorendo la diluizione urinaria e l’idratazione.

1 BUSTINA AL GIORNO

Far giocare il gatto: i migliori

accessori

Dal tiragraffi alle palline, i giochi che i nostri felini amano

Palline, topi di peluche, tiragraffi, campanelle…

Chi ha un gatto, lo sa: la casa è piena di giochi vari, ai quali il micio spesso preferisce la scatola in cui erano riposti. Ma questo tipo di oggetti, che acquistiamo con lo scopo di far divertire il nostro felino, sono davvero utili?

E soprattutto, sono apprezzati dal destinatario?

Vediamoli insieme.

Tra i più celebri accessori per far giocare il nostro gatto, c’è sicuramente il tiragraffi, indispensabile per chi vive con uno o più felini. È progettato per offrire ai gatti un luogo dove poter graffiare liberamente, rispondendo al loro istinto naturale. L’utilità del tiragraffi risiede nel suo ruolo fondamentale per il benessere fisico e psicologico del gatto. Graffiare è un comportamento naturale che aiuta a mantenere gli artigli affilati, rimuovere le parti danneggiate delle unghie e marcare il territorio attraverso ghiandole presenti nelle zampe. Offrire un tiragraffi al proprio gatto non solo protegge i mobili e le pareti della casa da danni indesiderati, ma

consente anche al gatto di sfogare energia, ridurre lo stress e mantenere una buona forma fisica attraverso il movimento e il gioco.

Oltre al tiragraffi, presente in ogni casa dove è presente un gatto, troviamo in ogni angolo anche palline colorate: questo tipo di gioco sfrutta il loro istinto naturale di cacciare e catturare prede. Le palline, che rotolano e si muovono in modo imprevedibile, imitano il comportamento di piccoli animali, come topolini o insetti, stimolando il gatto a inseguirle, colpirle e afferrarle. Giocare con le palline non solo intrattiene i gatti, ma è anche un ottimo modo per mantenerli attivi fisicamente e mentalmente. Questo tipo di gioco può anche rafforzare il legame tra il gatto e il proprietario, specialmente se quest'ultimo partecipa attivamente al gioco lanciando la pallina o creando giochi interattivi. Cosa è meglio evitare, quindi? Un gioco da non fare con i gatti è quello che coinvolge l'uso delle mani o dei piedi come "giocattoli". Incoraggiare il gatto a inseguire e mordere le

mani o i piedi può portare a comportamenti aggressivi e non desiderati, specialmente se il gatto inizia a vedere queste parti del corpo come prede. Questo può risultare in graffi o morsi, che potrebbero diventare problematici, soprattutto se il gatto

è giovane e non ha ancora imparato a controllare la forza del morso. È meglio usare sempre giocattoli specifici, come bacchette con piume, topolini di peluche o palline, per evitare confusione e potenziali lesioni.

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Teneri bocconcini di carne in una deliziosa salsa. Tante ricette diverse, tutte da leccarsi i baffi!

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La valigia perfetta per cani e gatti

Se è vero che le agognate vacanze estive sono ormai giunte a conclusione, è altrettanto corretto affermare che un weekend di relax quando si ha dei pet è da pianificare con organizzazione e attenzione per tutto l’anno.

Organizzare una vacanza con il proprio gatto e cane può sembrare un'impresa complessa, ma con la giusta pianificazione, è possibile godersi un soggiorno sereno e piacevole insieme al proprio amico a quattro zampe Con il crescente numero di strutture ricettive che

accolgono gli animali, partire con il gatto e il cane è diventato sempre più comune, permettendo ai proprietari di evitare lo stress di lasciarlo in una pensione o affidarlo a terzi. Ma cosa serve realmente per rendere questo viaggio un successo?

Iniziamo ad analizzare il kit viaggio perfetto per il nostro gatto.

La valigia del gatto

Per prima cosa, è necessario portare con sé almeno due ciotole, una per il cibo e una per l'acqua. Se il gatto è abituato a mangiare croccantini durante tutta la giornata, è consigliabile aggiungerne una terza.

Le ciotole pieghevoli possono essere un'ottima soluzione per risparmiare spazio. È sempre preferibile portare il cibo abituale del gatto, inclusi cibo umido, croccantini e snack, per evitare qualsiasi disturbo gastrointestinale legato al cambio di dieta.

Essenziale per il viaggio è certamente il trasportino che garantisce sicurezza e comfort al gatto durante gli spostamenti. Come dice il saggio “prevenire è meglio che curare”:

ecco quindi la necessità di avere insieme a noi libretto sanitario, medicinali e accessori per l’igiene, quali lettiera, una spazzola e lo shampoo.

La valigia del cane

Per i cani, come per tutti gli animali domestici, gli spostamenti possono diventare occasioni di grande stress, perché comportano un allontanamento da luoghi rassicuranti e conosciuti. Per questo, è importante avere con sé non solo gli accessori necessari al trasporto, ma anche quelli che possono aiutare Fido a sentirsi a casa anche in viaggio.

In caso di viaggio in auto è fondamentale munirsi di trasportino, rete divisoria e giochini per intrattenere il pet durante il tragitto. Come per il gatto è bene munirsi di ciotole per acqua e cibo, senza dimenticare scatolette per l’umido e croccantini. Giunti sul luogo di relax, è consigliata la sua cuccia e il suo cuscino per farlo sentire come a casa; spazzola, pettine e cardatore completano il “team” per assicurare l’igiene perfetto al tuo amico a quattro a zampe.

I’M MUSETTO

Le foto dei nostri amici musetti

Thor
TRANI
GEA FOGGIA
Revy MARTINA FRANCA
Perseo TARANTO
Bianca BARLETTA
Joey
Morgana BARI TALSANO

Piccole routine dentali, grandi sorrisi!

maggiore tempo di masticazione = maggiore pulizia*

più efficace nel rimuovere placca e tartaro**

Snack Dentale Quotidiano CON INGREDIENTI NATURALI supporto orale quotidiano

Sensibilizzare i proprietari alla cura dentale quotidiana del proprio pet sin da cucciolo, ecco l’obiettivo di Whimzees!

L’80% dei cani soffre di problemi ai denti e, se è vero che la prevenzione resta sempre la medicina migliore, solo l’1% circa dei proprietari di cani si occupa effettivamente di spazzolare i denti del proprio animale.

La cura proattiva della dentatura del cane sin da cucciolo aiuta a ridurre le probabilità che si manifestino dei problemi di salute. È dimostrato che la somministrazione quotidiana di snack masticabili come i WHIMZEES riduce la placca, il tartaro e l’alitosi.

Whimzees è la soluzione più semplice e divertente per occuparsi dell’igiene orale dei nostri pet!

WHIMZEES è lo snack dentale 100% naturale.

Poiché è vegetariano, a basso contenuto di grassi e calorie, è ideale per l'uso quotidiano. Gli snack sono prodotti con 6 ingredienti principali, sono ricchi di fibre, non contengono ingredienti artificiali, aromi o additivi e non impattano sulla dieta. WHIMZEES è disponibile sia per i cuccioli (a partire dai 3 mesi) che per i cani adulti (a partire dai 9 mesi). Ad ognuno la sua misura, dalla XS alla XL, per garantire ai nostri amati animali domestici lo snack della taglia perfetta.

Con lo snack dentale WHIMZEES regalare al cane un sorriso grande e sano è facile e divertente!

In arrivo presto anche le nuovissime referenze SOFT per cani che hanno già patologie dentali o per cani anziani.

Benessere e gusto per ogni cane con Oasy

La linea

Oasy One

Animal Protein offre alimenti secchi e umidi con

una sola fonte proteica animale, ideali per trovare il perfetto equilibrio anche per cani delicati e con particolari esigenze nutrizionali.

Al giorno d’oggi, sempre più cani manifestano vari tipi di sensibilità: la linea Oasy One Animal Protein è adatta per i soggetti sensibili?

Certamente: l’alimentazione monoproteica in generale è adatta a tutti i cani, ma in particolare è ideale per i soggetti con specifiche esigenze nutrizionali, come quelle derivanti da intolleranze alimentari, sensibilità cutanea o intestinale.

Attualmente, una delle principali sensibilità alimentari è quella legata alla proteina del pollo: quali sono le proteine alternative offerte dalla linea Oasy One Animal Protein?

Sia i nostri alimenti secchi che i paté umidi offrono ben 6 diverse proteine alternative al pollo, tutte gustosissime: agnello, salmone, maiale, coniglio, anatra e cinghiale.

Fra i principali segnali che possono indicare un’intolleranza ci sono spesso anche problemi intestinali, che di solito si manifestano con feci irregolari. La

linea One Animal Protein come supporta la digestione del cane?

Gli alimenti secchi One

Animal Protein includono sempre carne fresca come primo ingrediente e contengono riso come fonte di carboidrati: questo ci permette di garantire la massima digeribilità. Inoltre, le integrazioni di ingredienti naturali favoriscono il benessere intestinale dei cani e supportano il sistema immunitario. Anche i nostri paté umidi propongono altissime percentuali di ingredienti animali e sono arricchiti con verdure, che forniscono un corretto apporto di fibre. Altro punto importante: si tratta di alimenti privi di glutine.

Le sensibilità alimentari possono manifestarsi anche sotto forma di pruriti, forfora o dermatite. La linea Oasy One Animal Protein può essere una valida scelta anche per i soggetti che soffrono di problemi cutanei?

Una cattiva digestione può creare conseguenze su diversi aspetti del benessere dei nostri cani, fra cui l’epi-

dermide e il pelo. Grazie al 48% di ingredienti animali da una sola fonte proteica gli alimenti One Animal Protein risultano facilmente digeribili, inoltre sono arricchiti con acidi grassi Omega-3 e Omega-6, noti per favorire una cute sana e un mantello folto e brillante: questi elementi, uniti all’alta digeribilità garantita dall’unica fonte proteica animale rendono i nostri prodotti adatti anche in caso di problemi cutanei di varia natura.

Le sensibilità si manifestano generalmente nei primi mesi di vita del cucciolo, ma sempre più spesso capita che anche cani adulti, col tempo e l’età, sviluppino intolleranze particolari. Gli alimenti monoproteici Oasy sono adatti per tutti i cani?

I prodotti secchi e umidi Oasy One Animal Protein sono formulati in base alla fase di vita e alla taglia degli amici a quattro zampe: se il nostro cane presenta segnali evidenti di sensibilità è possibile iniziare ad offrirgli fin da subito l’alimento più adatto – Puppy o Adult, taglia small/mini o

medium/large – scegliendo il suo gusto preferito!

E per cani che non hanno esigenze specifiche?

La linea One Animal Protein è perfetta anche per loro! Suggeriamo spesso in questi casi di praticare una rotazione delle proteine, alternando fra loro due o più gusti. Questo permette di beneficiare al massimo di tutto l’apporto nutrizionale degli alimenti e al contempo favorire l’appetito dei nostri cani, mantenendoli sempre attivi e vitali.

Monica Tamagnini, Marketing&Communication Manager di Wonderfood Spa – azienda madre del marchio Oasy - ci porta alla scoperta della linea One Animal Protein, pensata per il benessere quotidiano di tutti i cani, anche quelli con sensibilità alimentari.

UNA SOLA PROTEINA

• 1° ingrediente carne fresca

• Alimenti ideali anche per cani sensibili

• Senza glutine, OGM e soia

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Numero Settembre 2024

Testata registrata presso il Tribunale di Vercelli

Proprietà:

Bauzaar Srl

Strada Provinciale

Trani-Andria Km 1,050 76125 Trani (BT)

Editore:

Casa editrice Brainding, di Falanga Sabrina & C

Direttore responsabile: Michela Trada

Impaginazione grafica: Silvia Spagnoletti

Uscita trimestrale

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