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www.gazzetta.it mercoledì 10 agosto 2011 1,20 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

LA RIVOLTA STOP AL CALCIO

L’AMICHEVOLE A BARI (RAI 1, 20.45). PRANDELLI SU ANTONIO: «I FENOMENI SONO ALTRI»

In viaggio nella Londra che brucia e ha paura

Per l’Italia di Rossi e Cassano c’è l’esame della Spagna De Laurentiis: «Voglio portare Pepito al Napoli. Balotelli? Carattere dirompente» GARLANDO, GRAZIANO, RICCI E VERNAZZA ALLE PAGG. 10 E 11

BOLDRINI E DELL’ARTI PAG. 19 E 20

3 «Pepito» Rossi e Antonio Cassano, coppia d attacco azzurra

QUI INTER

anno 115 ­ Numero n 187 Anno

3 Londra in fiamme

QUI MILAN

IBRA ETO’O LASCIA RADDOPPIA I russi all’assalto del camerunese incontrano la società nerazzurra. Moratti ammette: «È un’offerta intelligente e interessante. Ne parleremo»

Lo svedese ripete: «Vorrei restare qui a vita». E Galliani pensa al rinnovo che ha già proposto anche ad Allegri. Il tecnico potrebbe firmare per altri 2 anni fino al 2014

PASOTTO E WEGERUP ALLE PAGINE 6 E 8

LAUDISA E TAIDELLI ALLE PAGINE 2 E 3

3 Zlatan Ibrahimovic, 29 anni

3 Samuel Eto o, 30 anni

LIVERANI

LIVERANI

VERDETTO LA DISCIPLINARE DELLA FIGC IN LINEA CON PALAZZI

Atalanta: 6 punti di penalizzazione Signori radiato, Doni 3 anni e 6 mesi

9 771120 506000

10 8 1 0>

PICCIONI PAGG. 16 E 17 E UN COMMENTO DI PALOMBO

3 Cristiano Doni, 38 anni

IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI

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Berlusconi cerca l’appoggio di Napolitano. Ieri è salito al Colle e gli ha offerto la panchina del Milan.

IL CASO OGGI CONFERENZA DEL PRESIDENTE JUVE

Scudetto 2006: Agnelli va avanti OLIVERO PAG. 14

3 Andrea Agnelli, 35 anni


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MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

PRIMO PIANO

il Film La lunga giornata per Samu «russo» In sette al tavolo per il maxi-affare Gli emissari e l’avvocato I primi a uscire dalla sede nerazzurra Da sin. German Tkachenko, emissario dell’Anzhi, l’agente Predrag Mijatovic e Alberto Ziliani, legale di Eto’o LIVERANI

L’agente che fa da intermediario Pomeriggio chiuso Vlado Lemic, 45 anni, altro intermediario dei russi arrivato a Milano per trattare per Eto’o, esce per ultimo LIVERANI

Il tavolo della trattativa Sette uomini per un calciatore Marco Branca e Rinaldo Ghelfi: ecco i dirigenti dell’Inter che hanno trattato con i rappresentanti dei russi

Moratti spinge Eto’o in Russia «Offerta intelligente e congrua» Mijatovic e gli emissari dell’Anzhi nella sede dell’Inter per trattare: pronto un triennale da 20 milioni a stagione. Branca: «Non si chiude in un pomeriggio»

Matrioska I CARLO LAUDISA LUCA TAIDELLI MILANO

Samuel Eto’o ha la valigia pronta. Con la benedizione di Massimo Moratti, che ieri sera ha aperto le porte alla ricca offerta dell’Anzhi: «È una proposta interessante, intelligente e congrua. Ora sta a noi e al giocatore valutarla». Con il passare delle ore il clamoroso cambio di maglia sta prendendo corpo. Lo sbarco L’annunciato arrivo a Milano degli emissari del club russo ha dato il via a una serie di incontri con le parti. Tutti proficui. E tra oggi e domani s’attende la formalizzazione delle offerte per sbucare sul rettilineo del traguardo. Per Eto’o è pronto un triennale da 20 milioni netti a stagione, mentre va definita la proposta economica all’Inter. Si parte

da una base di 15 milioni, contro una valutazione nerazzurra da 40 milioni. Ma c’è tutta la buona volontà a venirsi incontro, magari a quota 30. Il tavolo Il vertice a Palazzo Sa-

ras inizia intorno alle 15. Marco Branca, direttore area tecnica, fa gli onori di casa. A un certo punto compare anche il «ministro del Tesoro» Rinaldo Ghelfi e ciò fa addirittura credere che la trattativa sia ben avviata. Invece in rappresentanza di Eto’o ci sono il suo agente Claudio Vigorelli e l’avvocato Alberto Ziliani, legale del camerunese. Al loro fianco l’uomo mercato dell’Anzhi, German Tkachenko e gli intermediari Vlado Lemic e Predrag Mijatovic. Il più famoso è proprio quest’ultimo, l’ex giocatore che Eto’o conosce sin dai tempi del Real (di cui il montenegrino è stato anche manager con la presidenza Calderon). E proprio la loro lunga conoscenza ha fatto da apripista in que-

DOPO LA SUPERCOPPA PERSA

sta trattativa ormai in piedi da almeno un mese.

Il presidente: «Gasperini ci sa fare A Pechino per 45’ una buona Inter»

L’uscita La riunione dura un pa-

(m.b.) «C’è grande dispiacere per aver perso la Supercoppa italiana, ma ho visto una buona Inter per i primi 45 minuti contro il Milan. E questo è un segnale del fatto che Gasperini sia un allenatore che ci sa fare». E’ un Massimo Moratti rammaricato quello che commenta il ko contro i rossoneri nella prima sfida ufficiale della nuova stagione giocata a Pechino. Ma allo stesso tempo il presidente nerazzurro, al termine del Cda della Saras, è apparso convinto dai segnali positivi mostrati sul campo dalla sua squadra. L’appoggio al lavoro del nuovo allenatore dunque è totale: «L’unico dispiacere vero chiude il presidente è stato il risultato finale».

io d’ore. E tutti i protagonisti escono uno per uno. Nessuno apre bocca. A chiudere la fila è il d.t. nerazzurro Marco Branca, diplomatico più che mai: «Abbiamo ascoltato la proposta dell'Anzhi, ma siccome parliamo di un giocatore importante, non è una trattativa che si può chiudere in un pomeriggio». Ed ha ragione. Le parti si sono lasciate con un appuntamento a breve. Sicuramente per oggi, e se sarà necessario ci saranno anche gli straordinari. La verifica Di sicuro gli inviati dell’Anzhi non perdono tempo con il giocatore. Intorno alle 19, tutti insieme, rivedono il cannoniere dell’Inter in un lussuoso albergo del quadrilatero milanese. Il faccia a faccia permette di chiarire che ad Eto’o basta anche un triennale. Scompare, dunque, l’ipotesi di

un quadriennale e quest'ulteriore facilitazione permette agli acquirenti di presentarsi all’Inter con più risorse. Va precisato, infatti, che in Russia le tasse sono intorno al 15%. Nello specifico, dunque, l’ingaggio di Eto’o al lordo pesa circa 80 milioni per il triennio. E se ci aggiungiamo i prevedibili 30 milioni per Moratti si arriva a un totale di 110 milioni di euro. Non poco.

I saluti Intanto ieri Samuel Eto’o s’è allenato da solo. Lo aveva fatto anche il giorno prima. Il camerunese domani sera prenderà l’aereo perché nel suo Paese ha appuntamento con il presidente della Repubblica per un evento benefico. L’impegno era previsto da tempo, non c’è attinenza con i fatti delle ultime ore. Ma non è da escludere che gli affari con l’Anzhi abbiano un’ulteriore accelerata anche per questa curiosa coincidenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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identiKit & CARRIERA

v Ora shopping Tevez in prestito O Pandev per Lavezzi All’Apache è legato anche il destino di Sneijder, che potrebbe andare al Manchester City malgrado Nasri MILANO

nter LE ALTRE OPERAZIONI

Tentato anche per Milito, idea Amauri Incontro per Mariga, Santon in prestito MILANO

Non solo Sneijder ed Eto’o. L’Inter lavora in entrata e uscita anche su altri nomi. Oggi Branca incontrerà il presidente della Real Sociedad per McDonald Mariga. L’affare potrebbe chiudersi per una cifra vicina ai 6 milioni, con un pagamento dilazionato. Andrà invece via in prestito con diritto di riscatto Davide Santon. Al 20enne appena rientrato da Cesena sono interessati, oltre a una squadra italiana, almeno due club tedeschi, l’Amburgo e lo Schalke 04. Ma in uscita ci potrebbe essere anche Diego Milito, che piace molto ai russi del Rubin Kazan e ai turchi del Galatasaray. Tanto che l’Inter starebbe anche vagliando la candidatura dello

juventino Amauri, che non rientra nei piani tecnici di Antonio Conte. Capitolo entrate. Sempre vivo l’interesse per lo slovacco del Genoa Juraj Kucka. Si punta ad avere il 24enne centrocampista nel 2012, ma se arrivassero i soldi dalla cessione di Sneijder l’Inter potrebbe tentare un affondo per avere subito Kucka. Non è morta nemmeno la pista Palacio, che si proverà sino all’ultimo a scambiare con Pandev. Sempre che il macedone non rientri nell’eventuale affare Lavezzi. Intanto è stato preso in prestito dal Livorno con diritto di riscatto della metà Salvatore Borriello, difensore centrale classe ’94. Matteo Brega

Via Eto’o? L’Inter ha già chiesto in prestito Tevez al City. E non è da escludere che il futuro dell’ormai ex capitano del Mancio s’intrecci con quello di Sneijder. L’Arsenal, infatti, sta cercando in tutti i modi di convincere Samir Nasri a rinnovare il contratto con i Gunners in scadenza l’anno prossimo. Il 24enne centrocampista però ha già trovato un accordo con il Manchester City dove andrebbe a guadagnare quasi il triplo (6 milioni di euro l’anno), quindi difficilmente prolungherà. Tanto che ieri i tam tam londinesi davano l’Arsenal rassegnato ad accettare i 25 milioni del City (18 più 7 di bonus) per non perdere a costo zero il francesino tra dodici mesi. Nodo Nasri Va da sé che se Nasri

andrà a Manchester nella squadra allenata da Roberto Mancini non ci sarà più spazio per Sneijder per motivi tecnici ed economici. Questo era stato anche il messaggio lanciato dal Mancio a Massimo Moratti, durante il colloquio del 30 luglio a Dublino, a margine del quadrangolare che vedeva impegnate anche City e Inter. Lo sceicco Mansour insomma sarebbe disposto a pagare i 36 milioni chiesti dall’Inter per l’olandese, ma soltanto se non arriverà a Nasri, che tra l’altro rispetto a Wes ha il vantaggio di essere più giovane di tre anni. Variabile Tevez, ma Lavezzi...

L’alternativa, aveva però aggiunto Mancini al presidente nerazzurro, potrebbe essere prendere entrambi i trequartisti, scambiando però Sneijder alla pari con Tevez. Ipotesi difficilmente percorribile, perché l’Inter se proprio deve rinunciare a Wes vuole monetizzare l’operazione e avrebbe risposto che al limite l’Apache potrebbe interessare, ma soltanto in prestito oneroso con un diritto di riscat-

Sopra, da sinistra l’olandese Wesley Sneijder, 27 anni, all’Inter dal 2009-10; Carlos Tevez, 27, attaccante argentino del Man City; Ezequiel Lavezzi, 26, argentino che comincia la sua quinta stagione al Napoli LIVERANI/IMAGE SPORT/REPORPRESS

to nel 2012 fissato a una cifra vantaggiosa rispetto alle pretese attuali del City. Che comunque si deve liberare del 27enne attaccante argentino. Sale Lavezzi Così l’alternativa

per l’Inter può davvero essere Ezequiel Lavezzi. E’ vero che De Laurentiis si fa forte della clausola rescissoria di 31 milioni di euro. Ma ci sono gli spazi per trattare. Intanto al Napoli piace Goran Pandev, che Mazzarri stima molto. E se la valutazione dell’argentino scende a 20, si può dialogare per uno scambio che valuti il macedone almeno 7-8 milioni. Smentite invece le voci su Giuseppe Rossi. Le frasi di Wes Forse anche perché ha annusato l’aria che tirava, ieri Sneijder - che malgrado sia saltata l’amichevole contro l’Inghilterra è atteso alla Pinetina lunedì prossimo - ha spiegato ai media olandesi che potrebbe anche rimanere a Milano: «L’Inter ha solo detto che è di-

sponibile a parlare qualora dovesse arrivare una buona offerta per uno dei suoi giocatori. Ma nella nostra squadra ci sono grandi campioni a partire da Eto’o, è ovvio che tutti ci guardino. Io non sto preparando nessun trasferimento. Potrebbe sembrare che il club voglia lasciarmi partire, ma non è vero. Gioco per l’Inter e il 31 agosto vedrò i miei soliti compagni di squadra. Anche se so che fino ad allora sarà tutto aperto, ma ormai ci sono abituato». United defilato Difficile anche

che l’olandese vada al Manchester United. Malgrado ieri girasse voce di un accordo per 33 milioni, dopo un primo vero contatto, un mese fa, con l’agente del giocatore, Soren Lerby, gli uomini di Alex Ferguson avrebbero lasciato perdere davanti all’alto ingaggio del genietto di Utrecht: 6,5 milioni netti a stagione. c.lau.-lu.tai. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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PRIMO PIANO L’INTERVISTA Julio Cesar, 31 anni, portiere brasiliano dell’Inter, con cui ha vinto 14 trofei in 6 stagioni ALDO LIVERANI

Julio Cesar

DAL NOSTRO INVIATO

FABIO LICARI STOCCARDA (Germania)

Dalla Coppa America alla Germania passando per la Supercoppa in Cina: roba da Superman o da Julio Cesar. Mentre Maicon perde l’aereo a Rio e salta l'allenamento della Seleçao, mentre Lucio è appena rientrato dalle vacanze, il numero uno dell’Inter s’infila i guantoni e parla di Milan, Gasperini, Supercoppa, scudetto, Brasile. E il sorriso nasconde la voglia di rivincita. Dimenticata Pechino?

«È stato triste: perdere non piace a nessuno, eravamo in vantaggio ma il Milan è riuscito a ribaltare il risultato. Due squadre che si conoscono e si rispettano: abbiamo perso noi». Non memorabile questo precampionato: che cosa succede?

«Non devo dirlo io. Ma Gasperini lo sa: dopo la partita ci ha parlato, spiegandoci che cosa va e che cosa non va». Com'è Gasperini?

«L'ho visto poco, lo conosco poco e lui può dire lo stesso di me. Tra un paio di mesi dirò di più. Però ricordo i complimenti che gli ha fatto Mourinho quando l'Inter ha incontrato il suo Genoa».

«Gasperini come Mou Farà la storia dell’Inter»

Non è che l'Inter sia «prigioniera» del ricordo di Mourinho?

Il portierone nerazzurro: «Sogno Champions-scudetto Lavoriamo per ricominciare»

«Sono due che fanno la differenza. Spero che restino».

«No, prigioniera no. Prima che arrivasse Mourinho avevamo vinto tanto, scudetti e coppe. Il periodo più bello vissuto all’Inter è stato con lui: cinque successi di fila sono indimenticabili. Ha fatto la storia. Però, scusate, non si può vincere sempre. Chi ci riesce?» Quell'eredità rende più difficile il lavoro di tutti, da Benitez a Leonardo a Gasperini?

«L'importante è ricominciare. Gasperini va bene perché è un allenatore che ha fame e vuol fare anche lui la storia dell’Inter». Non sarà facile se Eto'o e Sneijder lasciano...

to e Champions?

«Non scelgo mai, tutto». Lo scudetto, poi la Supercoppa: il Milan parte davanti?

«No. È uno di quelli che possono vincere. Come l'Inter. E poi aspetto di scoprire la nuova Juve, il progetto di questa Roma, il Napoli che sarà caricato dalla Champions». Via Pastore e Sanchez: segnali negativi per l’Italia.

«Di sicuro si sono impoverite Palermo e Udinese, perché parliamo di due fenomeni. Però succede ogni anno: due grandi vanno via, eccone altri due. Non sarei così pessimista. Possono arrivare Ganso e Tevez, più difficile Neymar che, immagino, andrà in Spagna. O almeno così leggo».

Visto il nuovo Alvarez?

«Piedi buoni, forte tecnicamente». Potesse scegliere tra scudet-

Ganso è pronto per l'Italia?

«Tecnicamente è fortissimo. Però è giovane e non sempre l'adattamento all’estero, a quell'età, è

« «

Uno dei problemi può essere la difesa a tre?

«Soltanto questione d'abitudine. Da quando sono all'Inter avremo giocato così una o due volte. Ma abbiamo i giocatori per farlo: serve tanto lavoro, ma ci arriveremo».

JONATHAN IL 18 A BARI

Milito: «Gasp, una garanzia per l’Inter» APPIANO GENTILE (lu.tai.) Allenamento per sette alla Pinetina. Doppia seduta per Cambiasso e Milito (anche test aerobici), Eto’o, Jonathan (che potrebbe esordire il 18 nel Trofeo Tim), Rivas, Di Gennaro e Viviano, che ha fatto terapie dopo l’operazione al ginocchio. Oggi torna dal Giappone Nagatomo. Così Milito a Inter Channel: «Felice di essere tornato dopo la Coppa America. Non vedo l’ora di mettermi alle spalle una stagione difficile. Sono fiducioso perché Gasperini lo conosco bene, è un grande allenatore, molto preparato. Ai tifosi dico di stare tranquilli. Si sente parlare di mercato, anche in uscita, ma il nostro organico è di valore assoluto e saremo protagonisti sia in campionato sia in Champions League».

«

Ganso è forte, però potrebbe avere qualche problema di ambientamento Con il Brasile stiamo cercando un’identità, siamo in fase di ricostruzione Ronaldinho per me resta e sempre resterà un grande campione JULIO CESAR Portiere dell’Inter e del Brasile

facile. Per ognuno è diverso. Io ricordo d'aver avuto qualche problema il primo anno». Rimpianti per la Coppa America?

«Sì, perché siamo stati soltanto sfortunati. Per 120 minuti abbiamo giocato la miglior partita del torneo e ha vinto chi non meritava (il Paraguay ai rigori, ndr)». Non è un bel momento neanche per il Brasile.

«Siamo in fase di ricostruzione e dobbiamo trovare un'identità. Ma non è facile. Il Mondiale in casa non ci aiuta perché non giocheremo le qualificazioni. E il tempo è poco: qui stiamo assieme due giorni e riusciamo a fare un solo allenamento». Nel Flamengo Ronaldinho fa il fenomeno: c'è chi lo rivuole in nazionale.

«Per me è e resterà sempre un grande campione». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCATO

d Allegri: allungo e ritocco

DICONO DI LUI

S Giovanni Trapattoni «Allegri mi assomiglia: ha un'elasticità interpretativa non comune. E un sostegno totale della società nella gestione dei giocatori»

S Giovanni Galeone «È un grande tecnico perché sa allenare. Capisce di calcio come pochi. Conosce i punti deboli e forti dell'avversario»

con il Milan sino al 2014 I termini economici del rinnovo devono essere discussi Galliani è ben disposto a «premiare» i risultati del tecnico MARCO PASOTTO MILANO

Uno scudetto e una Supercoppa consegnati al proprio capo in soli tredici mesi non possono mica passare inosservati. Significa, come minimo, saper fare bene il proprio lavoro. E la produttività dei dipendenti va incentivata. Quindi Massimiliano Allegri, che è in scadenza contrattuale il prossimo anno, in primavera non correrà senz’altro il rischio di ritrovarsi nel limbo in cui erano finiti Seedorf & C. qualche mese fa: per il tecnico livornese Galliani sta allestendo un bel raddoppio, e cioè un rinnovo contrattuale fino al 2014. Con conseguente adeguamento economico, ovviamente. Festa di mezzanotte La firma

non è questione di ore, forse nemmeno di giorni, ma questa sera Allegri vivrà una festa di compleanno particolarmente lieta. Accanto al suo amministratore delegato, è chiaro, che lo attende a Forte dei Marmi per tagliare la torta allo scoccare della mezzanotte, quando l’allenatore entrerà ufficialmente nei 44 anni. Il 43˚ è stato il più ricco e soddisfa-

nuo da parecchi mesi. Ed è stato in questo contesto che nelle ultime settimane, fra una battuta e un brindisi, è maturata l’idea da parte del Milan di prolungare il matrimonio. I termini economici non sono ancora stati definiti (al momento lo stipendio è di 1,5 milioni a stagione), ma ciò che conta è che dal club rossonero è emersa in modo chiaro la disponibilità al prolungamento. Manager D’altra parte Allegri

dovrebbe già sapere come vanno queste trattative. Lui al Milan ha cambiato il modo di intendere il rapporto fra tecnico e dirigenza, ponendosi come una figura molto assidua all’interno del club, desideroso di essere coinvolto a 360 gradi nella vita societaria. In passato gli allenatori del Milan facevano gli allenatori. Compreso Ancelotti, che è stato sulla panchina rossonera otto anni. Allegri no. Lui fa anche un po’ il manager, sebbene non abbia in dote un budget da gestire. Ha un rapporto quotidiano con Galliani, lo vede anche al di fuori delle occasioni di lavoro, frequenta spesso la sede, ha assistito a tutti i rinnovi contrattuali dei mesi scorsi. Il suo sarà molto meno complicato rispetto a quelli.

cente della sua vita professionale: il rinnovo del contratto getta le basi affinché il ciclo vincente prosegua e arricchisca ancora la bacheca. Rapporto stretto Un Allegri

blindato fino al 2014 è a tutti gli effetti una notizia, ma in fondo non stupisce granché. Il feeling fra Massimiliano e Galliani (esteso anche a Berlusconi) è scoccato in pratica da subito e si è rinforzato mese dopo mese. I successi hanno chiaramente accelerato il processo, ma il rapporto fra tecnico e amministratore delegato è molto saldo, proficuo e conti-

Stasera l’allenatore festeggia in Versilia i 44 anni insieme con l’a.d.

Investimento La Supercoppa

costerà cara a Galliani, si potrebbe scherzare. In realtà come dicevamo si tratta di un investimento per un dipendente produttivo. Perché i buoni rapporti fra a.d. e allenatore non sono tutto. Occorre una squadra gestita come piace alla dirigenza, che ascolti il proprio tecnico e giochi come piace alla proprietà. Ah sì, che sia pure vincente. Per il momento sta accadendo tutto.

L’idea di Max: diventare un manager sempre più coinvolto nella vita societaria Massimiliano Allegri, 43 anni, con Adriano Galliani, 67 SPORT IMAGE

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I NUMERI

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I trofei vinti da Allegri da quando siede sulla panchina del Milan: lo scudetto 2010-11 e la Supercoppa Italiana 2011.

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Le squadre guidate da Max Allegri nella sua carriera da allenatore: Aglianese (2003-04), Spal (2004-05), Grosseto (2005-07), Sassuolo (2007-08), Cagliari (2008-10) e Milan (2010-oggi).


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MERCATO

identiKit & CARRIERA

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IERI HA COMPIUTO 38 ANNI

Inzaghi: «Cassano deve restare solo se è felice Kakà? Lo rivorrei»

Giusto per non perdere il vizio, qualche giorno fa ha segnato anche con la Primavera, con cui ha lavorato mentre i compagni erano a Pechino. Pippo Inzaghi (foto ANSA) lancia il suo messaggio ad Allegri: il Milan 2011 12 potrà contare anche su di lui. A dispetto dell’anagrafe, visto

che ieri ne ha fatti 38. E a dispetto del lungo infortunio. «È da 7 8 mesi che lavoro per cercare di riassaporare certe emozioni — ha detto ieri a Sky Sport —. Sono quasi pronto. Mi è dispiaciuto molto non essere andato a Pechino, ma in questo momento la cosa più urgente è

cercare di tornare a essere un giocatore importante. Cassano? Se rimane sono molto felice, però è lui che deve esserlo. In caso contrario è giusto che faccia le sue scelte. Kakà? Io e lui insieme qualche soddisfazione ai tifosi del Milan l’abbiamo data — scherza —. Per cui, non sarebbe male».

Il giuramento di Ibra «Caro Milan, io resto qui a vita» Il fuoriclasse svedese sposa i rossoneri: «C’è la mentalità vincente, rimango fino a quando la società non mi vorrà più». Galliani: «Noi contenti di tenerlo per sempre» JENNIFER WEGERUP

Casa dolce casa. Zlatan Ibrahimovic è tornato a Malmoe, la città nel sud della Svezia dov’è nato e cresciuto. Insieme alla fidanzata e ai due figli ora l’attaccante svedese si gode alcuni giorni di ferie, aspettando il suo Milan. Ibrahimovic stasera non giocherà l’amichevole della Svezia contro l’Ucraina. «Vuol dire che ho alcuni giorni di riposo a casa mia, così sto con la famiglia e con i miei figli», dice. La sua città ora aspetta l’amichevole di domenica prossima, tra Malmoe e Milan. Che sensazioni le dà giocare contro il suo vecchio club nella sua città?

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QUANTI SIMBOLI

Zlatan Ibrahimovic appartiene all’estesa categoria dei calciatori super tatuati. Sull’avambraccio ha la data di nascita di diverse persone care fra cui i due figli Maximilian (2006) e Vincent (2008)

«Sarà bello, ci sarà tanta gente. Spero soltanto nel bel tempo, quest’estate non è stata un granché nel sud della Svezia: purtroppo ha piovuto molto durante le nostre ferie. Speriamo invece in una bella serata con il sole, da godere al massimo».

meravigliosa, ma anche molto stancante: ha fatto caldo, l’aria non era pulitissima ed è stato difficile dormire. Tutti noi abbiamo dormito durante il giorno perché di notte non si riusciva».

«

voglio stare nel Milan».

Ho avuto il tempo di riposarmi. Mi sento in gran forma e ho molta voglia di giocare

Quanto è stato importante vincere la Supercoppa?

«Fondamentale per cominciare bene la stagione, e quindi è stato bello vincere, non è stata una partita facile. Ora abbiamo tre settimane per continuare a lavorare e grazie a questa vittoria avremo più tranquillità intorno alla squadra». Sembra che nel Milan ora ci sia molto affiatamento. Siete sulla strada giusta?

«È vero: in questo club c’è proprio una mentalità vincente, ed è anche per questo motivo che

Zlatan Ibrahimovic attaccante Milan

«

La Supercoppa ci dà la tranquillità necessaria per preparare il campionato Stando nel Milan ho capito che la felicità è fondamentale per un calciatore

«Un’esperienza

la storia

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Mi fa piacere. Siamo come una famiglia. Sento che mi vogliono bene, o almeno è stato così fino a oggi... (ride, ndr)». Ha già detto tante volte che vuole rimanere: le sue parole valgono ancora?

«Ma certo. Ci sono sempre quelli che parlano e scrivono, ma io rimarrò a vita nel Milan. Ho il contratto e resto almeno fino al 2014. Voglio finire la mia carriera in rossonero». Sarà il suo ultimo club, quindi?

«Sì, me ne vado soltanto se loro non mi vorranno più. Ma io voglio stare nel Milan. Sono feli-

Barbara Berlusconi: «Con Pato è amore vero Ma al Milan tutti sono cedibili: anche lui...» MARCO PASOTTO MILANO

Pato, 21 anni, al Milan dal 2008 AP

«Sì, mi sento molto forte e con tanta voglia di giocare. Mi sono riposato bene, anche perché il Milan mi ha dato una settimana in più di ferie. In società capiscono quali sono le mie necessità. È un club che ascolta tutti i suoi giocatori». Adriano Galliani ha detto che lei è «il migliore al mondo» e che «non venderemo mai Ibra». Lei che ne dice?

«

Com’è stata l’avventura cinese in Supercoppa?

Sembra che lei viva un ottimo momento di forma, è d’accordo?

ce, è un grandissimo club. Ho capito che quello che conta nella vita è la felicità. Prima giocavo nel Barcellona, la miglior squadra del mondo, ma non ero felice. Quando hai fatto un’esperienza negativa di quel genere capisci quali sono le cose importanti». Ieri Galliani, quando ha saputo le parole di Ibra, ha replicato: «Se lui è contento di restare a vita da noi, noi siamo contenti di tenercelo a vita». Il matrimonio perfetto.

Le mezze ammissioni e gli imbarazzi che avevano accompagnato le prime uscite pubbliche pizzicate dai paparazzi sembrano già preistoria. Pato e Barbara Berlusconi sono a tutti gli effetti una coppia ufficiale e non più ufficiosa, sebbene papà Silvio ami sorvolare sulla vita privata della sua terzogenita, e Galliani faccia lo stesso su quella di uno dei suoi giocatori più pregiati. Discrezione prima di tutto. Loro due intanto vanno avanti per la propria strada cercando, per quanto possibile, di condurre

un normale menage di coppia. Le vacanze insieme, le effusioni (pubbliche), pure le dediche dopo i gol. Probabilmente è questo il desiderio più profondo di Barbara: sostenere una relazione normale, e non in qualità della «figlia di». Soprattutto, non vuole sentir parlare di accostamenti da fotoromanzo. E nemmeno di stranezza nel fatto che una persona laureata frequenti un calciatore tesserato per il club di famiglia. La scelta è mia Impresa ardua, quando sono in ballo due personaggi pubblici di questo spessore. Ma aspirazione legittima, che la neo-consigliere d’amministrazione del Milan

«L’amore succede» Su Vanity Fair in edicola oggi

Su Vanity Fair in edicola oggi un servizio su Barbara Berlusconi, che parla di Pato

ha raccontato a Vanity Fair, in edicola oggi con una copertina a lei dedicata. «Che ipocrisia — dice BB —: perché dovrei scegliere il mio compagno secondo un clichè? Preferisco assecondare le mie impressioni. E il mio cuore. Non ne farei una questione di status o di etichetta violata. Se avrò commesso un errore lo scoprirò da me: non posso certo vivere secondo i criteri che altri si arrogano di scegliere». Sacrosanto. Anche perché «io sono felice. Alexandre è una persona con cui è bello condividere. E io mi sento una ragazza normale che si innamora di un ragazzo che la colpisce». Tutto molto romantico. E parrebbe an-

che con basi serie, visto che Barbara racconta molto candidamente: «Questa relazione non è un colpo di testa. Se non fossi innamorata, non starei con un uomo». Occhio al posto Pato quindi può

stare tranquillo. I suoi sentimenti — e chi gli sta vicino assicura di vederlo camminare sulla nuvoletta — sono perfettamente ricambiati. Anche se probabilmente non sarebbero sufficienti a garantirgli il posto di lavoro al Milan. «In questo club tutti sono cedibili, e Pato non fa differenza», spiega la figlia del Cavaliere. Papero avvisato, mezzo salvato. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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NAZIONALE L’AMICHEVOLE CONTRO I CAMPIONI

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Il Punto

E’ Italia-Spagna 28 su Cassano

I NUMERI di LUIGI GARLANDO

Quanto è distante il pianeta Spagna? All’Europeo 2008 la Spagna se la cavò ai rigori contro di noi. Faticò nei quarti come neppure in finale con la Germania, perché ci temeva, perché era frenata nella testa da traumi storici e in campo dalla nostra tradizione tattica. Loro giocavano e noi giocavamo a impedirglielo. Ambrosini e De Rossi scogli davanti alla difesa, Aquilani e Cassano esterni del tridente a sostegno di Toni (4-2-3-1), più soldatini disciplinati che talenti offensivi. Un centrocampo disegnato per imbrigliare, non per creare. Poteva andarci bene: a Camoranesi capitò la palla buona, i rigori sono un tiro di dadi. Sorrisero alla Spagna, simbolicamente: sbagliò De Rossi, scoglio difensivo, segnò quello decisivo Fabregas, qualità e pensiero. Tirando dritta per la sua strada, la Spagna è arrivata in cima al mondo. Noi esattamente un anno fa (Londra, Costa d’Avorio-Italia 1-0) abbiamo sterzato con il debuttante Prandelli. Nel suo programma: coraggio, possesso, iniziativa e qualità. A centrocampo ha piantato la bandiera della rivoluzione: basta mediani puri, solo palleggiatori fini. Dai terzini arrembanti alle punte una mission comune: imporsi e ragionare in verticale. Per molti un’utopia insostenibile, quasi un oltraggio ai nostri valori sacri di resistenza e contropiede. In sintesi: meglio far bene le nostre cose che male quelle degli altri. Un anno di Prandelli, con la qualificazione a Euro 2012 in tasca, ha dimostrato che forse possiamo fare bene anche cose nuove. Alla Spagna stasera chiediamo una risposta in più. Quanto dista il suo pianeta? Stavolta non giocheremo per imbrigliarla, ma per specchiarci. Non avremo scogli puri, ma tre centrocampisti di costruzione (Thiago Motta, Pirlo, più Aquilani o Montolivo) e un mediano dai piedi saggi (De Rossi). Non li aspettiamo all’angolo con la guardia alta, cercheremo di conquistare il centro del ring prima di loro. Ci proviamo, almeno. A Euro 2008 Donadoni cambiò 4 moduli in 4 partite, segnò la miseria di 3 gol, nessuno di attaccanti. Cerchiamo una Nazionale che abbia un’identità fissa, indifferente all’avversario; una Nazionale sfacciata che faccia del gol una festa. A Bari attaccheremo con i piccoli Cassano e Rossi, come Baggio e Schillaci nella finalina di Italia ’90. Piccoli come David Villa. Restiamo convinti che la realizzazione del progetto-Prandelli abbia bisogno della potenza e del talento selvaggio di Balotelli. Aspettiamo.

i precedenti tra Italia e Spagna. Nove volte hanno vinto gli azzurri, otto volte le Furie Rosse, mentre il pareggio è stato il risultato più frequente, verificatosi in undici partite.

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gli anni trascorsi dall’ultima vittoria dell’Italia: 9 settembre 1994, 2-1 ai quarti del Mondiale americano.

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i gol messi a segno dagli azzurri contro gli spagnoli, che ne hanno segnati 28. Con tre centri il centrocampista azzurro degli Anni Venti Adolfo Baloncieri è il bomber delle sfide.

Il 10 agosto è presto per responsi attendibili. Ma far cadere le stelle mondiali della Spagna nella notte di San Lorenzo darebbe ulteriore autostima alla banda Prandelli, dopo il bel pareggio di Dortmund con la Germania. Lippi lo svelò a Mondiale vinto: «La convinzione è nata dopo le amichevoli di lusso contro Germania e Olanda». E poi una buona prova all’alba della stagione incoraggerebbe il nostro calcio finito in pizzeria e già preso a sberle dagli svizzeri del Thun. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Casillas: «Un fenomeno» Prandelli non è d’accordo FantAntonio circondato dai tifosi: è il più atteso nella sua Bari Il c.t. lo punge: «Ha la giusta tensione, ma Iker è generoso» DAL NOSTRO INVIATO

SEBASTIANO VERNAZZA BARI

Si fa presto a dire fenomeno. Iker Casillas, portiere della Spagna, lo dice all’ora di pranzo. Gli chiedono: quale giocatore toglierebbe all’Italia? Risponde: «Agli azzurri leverei Cassano, per simpatia e stima. Un talento che ho conosciuto bene al Real Madrid. Peccato che a volte perda la testa. Per me però è un fenomeno. È una pena che al Real non abbia fatto bene, perché è un grande giocatore». Talento, fenomeno, grande giocatore. Bim bum bam.

ne davanti alla sua gente. Ha addosso la giusta tensione». Ce ne è abbastanza per trarre delle conclusioni. Uno: i fenomeni sono altri. Due: Cassano datti una mossa, perché il «fido» non è illimitato. Finita l’intervista, Prandelli entra in campo per l’allenamento. Sugli spalti circa mille tifosi invocano Fan-

tAntonio. «Uno di noi, Cassano uno di noi». Il «ragazzo» di Bari Vecchia chiede il permesso di correre sotto i distinti, a salutare. Il c.t. dice sì. Finito il lavoro, colloquio tra Cassano e Iker Casillas. I due si abbracciano, parlottano, ridono. Generazione di fenomeni. No puedo hablar Verso le 20.30 Cassano sfila in zona mista. Tira dritto come al solito e i giornalisti italiani, abituati, non provano a fermarlo. Gli spagnoli sì, hai visto mai che si commuova sentendo volteggiare nell’aria l’idioma del suo sponsor Casillas: «Antonio, Antonio, una pregunta (una domanda), por favor». Lui sorride e risponde in lingua: «No puedo hablar». Non posso parlare. Poi viene inghiottito da un gruppo

Alle 7 della sera Passa il pome-

riggio e verso le 19 Cesare Prandelli si presenta nella sala stampa del San Nicola. Tante domande, una su tutte: che cosa pensa delle parole di Casillas su Cassano? Prandelli contrae il viso, soppesa le frasi. Non ce la fa a nascondersi dietro le solite banalità: «Nel dire fenomeno, i giocatori sono abbastanza generosi. Per me i fenomeni sono quelli che giocano per dieci anni a livello straordinari. Cassano è un ottimo giocatore, che in certi momenti, come gli spagnoli sanno, fa cose veramente straordinarie». Chiare differenze temporali: tra «dieci anni» e «certi momenti» ce ne corre. Poco prima il c.t. aveva detto: «Antonio è consapevole dell’importanza della partita, ha bisogno di fare una grande prestazio-

di tifosi e/o vecchi amici autorizzati a sostare davanti al pullman dell’Italia, roba vietata a chiunque non faccia parte della comitiva azzurra. Baci e abbracci in slang barese. Pepito habla Giuseppe Rossi,

compagno d’attacco di Cassano, «habla», parla, ed esibisce un fluente spagnolo, frutto dei suoi anni a Villarreal. Prova a dribblare i discorsi di mercato, ma sul mercato è uno degli uomini del giorno. Aurelio De Laurentiis gli ha telefonato perché vuole portarlo a Napoli. «Le sue parole mi fanno molto piacere», concede Rossi. Che però non si fida più delle chiacchiere: «Lo so, mi volevano il Barcellona, la Juve e chissà quali altre squadre, ma sono rimasto al Villarreal. Ormai, ormai, ormai (ripetuto davvero

«

La Roma vuole il mio compagno Nilmar? È forte e anche un’ottima persona

GIUSEPPE ROSSI attaccante dell’Italia

GLI AVVERSARI CASILLAS SI CARICA RICORDANDO LA VITTORIA AI RIGORI ALL’EUROPEO 2008 CHE HA DATO IL VIA ALL’EPOCA D’ORO SPAGNOLA

«Siamo diventati grandi contro gli azzurri» Thiago Alcantara e il papà che lo voleva nel Brasile «Ho scelto Spagna: mi ha dato tutto» FILIPPO MARIA RICCI BARI

«Quel giorno ci siamo tolti tanta pressione. È stato un sollievo, come se avessimo cacciato un urlo molto forte, liberatorio. Ci siamo scaricati dalle spalle un peso che portavamo addosso da tanti, tanti anni. Quella partita per la Spagna e il nostro calcio ha rappre-

Ieri Del Bosque ha detto che i suoi compagni dell’Under 21 non sono ancora pronti al salto. Lui sì: «Io nel centrocampista cerco tre qualità: capacità di difendere, di creare e di arrivare in area. Thiago le ha tutte, accompagnate da grande talento e capacità di giocare per la squadra».

sentato un cambio radicale, una svolta. Anche la fortuna, che tante volte ci aveva girato le spalle, quel giorno ci ha accompagnato. E tutto è cambiato». Iker Casillas, capitano della Spagna e del Real Madrid, parla dell’Italia-Spagna dell’Europeo 2008. Zero a zero, poi gli errori dal dischetto di De Rossi e Di Natale: Italia a casa, Spagna in semifinale e in gloria. Uomo copertina Accanto a lui siede Thiago Alcantara, 20 anni, ragazzo-copertina dell’estate spagnola 2011. Prima la vittoria all’Europeo Under 21, poi i 4 gol e i titoloni nelle tournée del Barça, quindi la prima convocazione con la Spagna.

Sofferenza paterna Stasera

Il portiere Iker Casillas, 30 anni AP

Thiago difficilmente partirà titolare, sicuramente entrerà diventando il 23˚ straniero a indossare la maglia della Spagna. Mazinho, suo papà, è rimasto a Barcellona a seguire il secondogenito Rafinha, impegnato col Barça nella Copa Catalunya. Soffre da matti a vedere il figlio maggiore con indos-

so il rosso della Spagna e non il giallo del Brasile. E in futuro potrebbe assistere a uno scontro fratricida: Rafinha, che sembra avere ancora più talento di Thiago, aveva cominciato con le nazionali minori spagnole, ma ha virato verso il Brasile. «Sono arrivato in Spagna che avevo 3 anni, lì ho imparato a leggere e a scrivere, lì sono cresciuto, se sono quello che sono lo devo alla Spagna», dice Thiago. Gli chiedono se la sua è una scelta definitiva, perché finché non giocherà una gara ufficiale potrà cambiare idea: «Sarebbe una follia accettare questa convocazione e non la prossima. Ho fatto la mia scelta. Ho avuto dei dubbi di carattere familiare, il Brasi-

le è il Paese dei miei genitori e delle vacanze, ma la Spagna mi ha dato tanto e spero di restituire qualcosa sul campo». Fuorigioco L’Italia non è mai stata in partita: per avere il passaporto non basta il luogo di nascita, bisogna vivere nel Paese per almeno 5 anni, e lui tra Lecce e Firenze da noi è rimasto 15 mesi. Thiago rappresenta l’inarrestabile nouvelle vague del calcio spagnolo, che ha appena vinto gli Europei Under 21 e 19 ed è in corsa (3 vittorie su 3) per il Mondiale Under 20. «Prima vincevamo a livello giovanile ma non con la nazionale maggiore — dice Iker — poi le cose sono cambiate». Sì, un giorno di giugno quando «L’Italia ci cambiò la vita», come titola oggi Marca. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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«Fiorentina, io mi scuserei Ma adesso si esagera»

COSÌ IN CAMPO A BARI ALLE ORE 20.45 DIRETTA SU RAI 1

Il ct azzurro dopo la stizza dei viola «Non copiamo la Spagna. Ho qualità a centrocampo. Balotelli? Non mi stufa» DAL NOSTRO INVIATO

MIRKO GRAZIANO BARI

GDS

tre volte, ndr)». Un consiglio alla Roma: «Io Nilmar (brasiliano suo compagno in Spagna, ndr) lo prenderei. Attaccante fortissimo, ottima persona». Si

Antonio Cassano, 29 anni, e il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli, 53

vira sulla sfida di stasera: «Affronterò degli amici. Siamo motivati. Ringrazio Prandelli per le belle parole che ha speso su di me, cercherò di ricambiare. Sono migliorato, mi sento più sicuro».

PLP

Avvertenza In Spagna «fenomeno» è l’equivalente del nostro «mitico». Lo si dice all’amico che si incontra per strada, al collega d’ufficio che si vuole prendere in giro. «Ehi, fenomeno, que pasa? Come va?». E se nelle belle parole di Casillas ci fosse un pizzico d’ironia?

Campioni ’06 e ’10

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In campo fino a 19 Mondiali Però 16 sono spagnoli... Tra campo e panchina, nell’Italia di questa sera ci saranno solo tre campioni del mondo 2006: Buffon, De Rossi e Pirlo, tutti decisivi nella finale di Berlino. In sei anni, è cambiato il mondo azzurro. Nella Spagna invece possono giocare Casillas, Piqué, Albiol, Iniesta, Xabi Alonso, Javi Martinez, Villa, Torres, Valdes, Reina, Arbeloa, Busquets, Llorente, Mata, Silva, Pedro. Addirittura sedici dei 23 campioni del mondo 2010. E molti sono ancora giovani.

Se la va a giocare Prandelli, petto in fuori. E come ring principale sceglie proprio il centrocampo, dove gli spagnoli sono maestri nel possesso palla, ma dove anche gli azzurri possono vantare «giocatori importanti, di grande esperienza e qualità, abituati ai palcoscenici che contano», dice il c.t. azzurro. Spazio allora a piedi raffinati e menti veloci, con Montolivo (o Aquilani), De Rossi, Pirlo e Thiago Motta (leggermente acciaccato, ultimo provino in mattinata) tutti insieme, pronti ad assecondare giocate e movimenti di Cassano e Rossi. «Non voglio dare punti di riferimento là davanti, per questo parto con Antonio e Giuseppe», spiega Cesare da Orzinuovi. In difesa, fasce occupate da Maggio e Criscito, in mezzo Ranocchia-Chiellini. Niente imitazioni Piace la filosofia di gioco della Spagna, «ma è impossibile copiare il modello Barcellona, non avrebbe senso farlo. Le due culture sportive sono diverse, noi mettiamo da sempre il risultato davanti a ogni cosa, e in fin dei conti siamo un Paese 4 volte campione del mondo. Detto questo, a me piacerebbe vincere anche attraverso il bel gioco, e questo è possibile». Gli chiedono se esista il pericolo batosta contro i campioni di tutto, e allora Prandelli cerca ferro: «Che ansia — sorride —. Beh, il rischio c’è sempre quando incontri un certo tipo di avversari, ma sono convinto che l’Italia farà un’ottima gara. Ho a disposizione ragazzi coraggiosi, di personalità, quindi nessuna preoccupazione e nessun cambio di modulo per l’occasione. Ripeto, in mezzo al campo ho giocatori che possono fare benissimo le due fasi. Gente che ha già giocato partite importanti. Siamo ancora indietro rispetto alla Spa-

Mario Balotelli, 20 anni EPA

gna, che è più collaudata, ma il confronto diretto è stimolante e ci sarà utile per migliorare a livello di intesa e autostima. Ci serve conoscenza, occorre tempo per i dettagli. Cresceremo, e non credo proprio che l’Italia sia un movimento calcistico in crisi». Di crisi non si può certo parlare intorno alla Nazionale: questa sera, a Bari ci saranno oltre 45.000 spettatori, già venduti 43.000 biglietti. Balo motivato Prima partita uffi-

ciale da uomo sposato per Gigi Buffon e caccia al primo gol in azzurro da parte di Mario Balotelli. Che partirà dalla panchina, «ma che ho visto davvero bene — racconta Prandelli —. È sereno e motivato. Ha svolto ottimi allenamenti e gli ho detto che d’ora in poi dovrà far parlare di sé solo per quello che saprà mostrare in campo. C’è chi comincia a essere stufo di Mario? Io no, per lo meno non mi sono stufato in questi due giorni...». «Fiorentina, basta!» Ma il sorriso che chiude il capitolo Balotelli scompare subito dal volto di Prandelli quando si torna sul caso degli ultrà viola ospitati a Coverciano e della conseguente dura reazione della Fiorentina: «Vogliamo stemperare? Posso anche chiedere scusa se serve, ma mi sembra che si stia esagerando».

IL CAPITANO AZZURRO TANTI ELOGI PER LA NAZIONALE SPAGNOLA, MA ANCHE FIDUCIA PER IL GRUPPO DI PRANDELLI

EURO 2012

Buffon: «Un buon risultato per l’autostima»

Scelta la sede L’Irlanda del Nord attesa a Pescara

«Questa sfida ha valore dal punto di vista psicologico». Chiellini: «Spero di aprire un ciclo»

Italia Irlanda del Nord, valida per le qualificazioni a Euro 2012, si giocherà l’11 ottobre a Pescara. Sarà quindi lo stadio Adriatico ad ospitare gli azzurri di Cesare Prandelli nell’ultima sfida per l’accesso alla fase finale in Polonia e Ucraina. Prima della gara con l’Irlanda del Nord, gli azzurri dovranno affrontare in trasferta le Isole Far Oer il 2 settembre, la Slovenia a Firenze il 6 settembre e la Serbia a Belgrado il 7 ottobre. A novembre due amichevoli: con la Polonia fuori casa e con l’Uruguay in Italia, probabilmente a Napoli. Poi a febbraio altro test di lusso, in Olanda.

DAL NOSTRO INVIATO

MASSIMO CECCHINI BARI

Tempo fermo. Apparentemente ghiacciato a quel 22 giugno 2008, ai rigori che sancirono la nostra eliminazione dall’Europeo e l’inizio di un divario che non si è ancora colmato. Inutile girarci intorno: la sfida tra Italia e Spagna comincia da lì. C’è chi ci scherza sopra (De

Rossi: «Hanno acquistato sicurezza battendoci? Allora ci dovrebbero dare un po’ dei loro premi...»), chi vive il match come un termometro (Thiago Motta: «Stavolta vedremo a che livello siamo arrivati») e chi ne fa una sorta di ponte verso il futuro. Parole di capitan Gigi Buffon. «La Spagna ha scandito il tempo del calcio — spiega —, ha marchiato questo ultimo ciclo, ha superato noi ma anche Brasile e Argentina. Sono i più forti, al loro apice, ma noi il rinnovamento l’abbiamo già cominciato. Per questo questa partita può avere molto valore, perché può far crescere la nostra autostima. A loro, però, invidio solo i trofei, visto che anche noi abbiamo in squadra giocatori

che possono cambiare la partita». Io & Casillas Le domande scivolano sul duello con Casillas. «Abbiamo fatto entrambi tante cose buone — dice —. Per essere campioni dobbiamo essere al top per tantissimi anni. Magari a fine carriera si potrà dire chi è stato il migliore». Intanto per Buffon una cosa diversa rispetto al passato c’è già: «È la mia prima partita in Nazionale da marito», ma la fiducia dei compagni non cambia, visto che Thiago Motta gli dice: «Se Gigi è in forma, almeno finisce 0-0». Chiellini si associa: «Se tre anni fa la Spagna ha cominciato un ciclo, speriamo che stavolta tocchi a noi». E da cuori

bianconeri spendono due parole sulla iniziativa juventina pro-scudetto 2006: «Per me va bene tutto», dice Buffon. «Se la fanno, avranno le loro ragioni», gli fa eco Chiellini. Malinconie da calcio italico, come quelle che spende Maggio parlando delle pene per il calcio scommesse. «È una sentenza dura, ma è giusto. Speriamo che aiuti a cambiare qualcosa». Inutile dire che l’esterno del Napoli parla più volentieri di Spagna. «È un’emozione giocare contro i campioni. Che cosa invidio a loro? Soprattutto gli stadi». Di certo, una parte del pubblico non invidia i costumi spagnoli: le forze dell’ordine temono che durante la partita possano esserci manifestazioni di protesta

contro la corrida. Il movimento animalista spera nella cassa di risonanza del match. Criscito chiama Eto’o Chi invidia

i campioni, invece, è Criscito che, fresco di sbarco nello Zenit, fa una sorta di spot per il campionato. «Ci sono tanti giocatori di qualità e io trovo bene. Certo, sarebbe bello che uno come Eto’o venisse in Russia, farebbe fare un salto di qualità al movimento». Chissà se l’invito indiretto vale anche per Thiago Motta, anche lui corteggiato dai nuovi zar. «Ma io all’Inter sto bene», dice il nerazzurro. A meno che «matare» da protagonista la Spagna «mundial» non lo rimetta in vetrina. Ma questa è tutta un’altra storia.


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LA SUPER AMICHEVOLE

Per Ballack niente festa Spazio solo ai giovani Il c.t. Löw dice no alla partita di addio dell’ex capitano e fa debuttare dall’inizio Götze DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI STOCCARDA (Germania)

Una festa priva del festeggiato, un party di commiato senza che il pensionato vi partecipi. Germania-Brasile doveva essere anche una partita d’addio: un’amichevole di spessore trasformata nell’ultimo passo di Michael Ballack con la Germania. Invece il Capitano e il commissario tecnico hanno chiuso con un velenoso litigio in giugno, con comunicato e contro comunicato nei quali Joachim Löw rende noto che il giocatore non serve più e l’altro gli dà pubblicamente del bugiardo. «Resto sulle mie posizioni. Non ho cambiato idea. Per noi comincia il futuro che ci porterà all’Europeo», racconta l’allenatore. La realtà Il Capitano, con la ma-

Ballack, escluso dal Mondiale 2010 per infortunio, accusa: «Löw è un bugiardo» La replica: «Non rientra più nei piani, per noi comincia il futuro verso Euro 2012» iuscola e all’italiana come lo chiamava l’ex c.t. Jurgen Klinsmann che gli aveva dato la fascia, compie 35 anni a settembre e da marzo 2010 non ha più visto la nazionale. Fu Kevin Prince Boateng a recidergli la carriera internazionale, un mese prima del Mondiale: tackle da giustiziere, cartilagine della caviglia frantumata nella finale di coppa d’Inghilterra tra Portsmouth e Chelsea. L’ultima apparizione del tedesco con i Blues. Mentre la nazione insultava e minacciava il cattivo Boateng, lo staff federale si rallegrava per l’inatteso colpo di fortuna: dall’Europeo 2008 i rapporti con Ballack non era armonici e le sue prestazioni anche, ma Löw non poteva giubilare spontaneamente l’elemento più rappresentativo per i grandi sponsor, l’uomo da 20 milioni di entrate e benedetto anche dall’Onu, che lo nominò ambasciatore per la lotta all’Aids. «Anche senza di lui, da un anno questa squadra ha dimostrato di sapere stare in piedi, vedi il terzo posto al Mondiale. Ha trovato dei leader affidabili», dice adesso il tecnico. Offeso Se non ci fosse di mezzo

il clamore del calcio, sarebbe

una comune storia di sopravvalutazione personale, come ne avvengono tante nel lavoro e nella vita: non sapere comprendere e accettare che l’eternità non ci appartiene e il tempo in cui bisogna ritirarsi è una scadenza ineluttabile. Prima lo si capisce, meno marciume resta nei ricordi. Ma Ballack è orgoglioso, ha pianto e fatto lacrimare per la sua serie di secondi posti, dal Mondiale 2002 all’Europeo 2008. È quasi sempre fermo per infortuni pure nel Leverkusen, ma chiede un colloquio al c.t. per informarlo che vuole continuare fino all’Euro 2012. Dal pranzo in una trattoria affiorano due verità: secondo il calciatore, il tecnico lo ha incoraggiato a continuare. Secondo la controparte, gli ha detto il contrario offrendogli due gare per arrivare a 100 presenze, che sarebbero state toccate oggi con il Brasile. Poi addio. «Fammi sapere se ti va», dice di avergli intimato Löw. Siccome non lo ha più sentito, a metà giugno la Federcalcio ha usato la via ufficiale per annunciare che «Ballack non rientra più nei piani». E l’altro, offeso per la prospettata elemosina della gara d’addio, ha risposto così: «L’allenatore è un bugiardo». Bastian Schweinsteiger, nuovo boss con Philipp Lahm (capitano), si è permesso di dire ieri: «Per quanto ha fatto, è un peccato che abbia chiuso così».

Menezes e Neymar sono sotto pressione Mario Götze e Neymar, i talenti 19enni di Germania e Brasile

Il c.t. non può più fallire dopo il flop in Coppa America: ora chiede gol alla giovane punta

EPA-REUTERS

GERMANIA BRASILE

Che sfida COSÌ A STOCCARDA DIRETTA ORE 20.45 SU SKY SPORT 1

I nuovi Löw invece ha convocato per la prima volta un altro ventenne di origine turca, Ilkay Gündogan, nel ruolo di Ballack. E, senza Özil, farà debuttare dall’inizio Mario Götze detto per l’occasione Götzinho: un diciannovenne prodigioso. Sia lui che Gündogan giocano nel Borussia Dortmund campione. Questa è la nuova Germania e il Capitano non riesce ad accettarla.

L’«ex» Cacau è il più richiesto «Gara da sogno» STOCCARDA (p.f.a) Nel miscuglio di razze della naziona le tedesca, c’è da tempo anche un brasiliano, Cacau, richiestissi mo. Gioca in casa (nello Stoccar da) e sfida per la prima volta la nazionale della sua «prima vita». Naturalizzato «per convinzione», molto prima che la Germania lo chiamasse, ha ritrovato in questi giorni parenti lontanissimi e ami ci che non sentiva da tempo. «Questa partita è un sogno e un impegno: ho ordinato 60 biglietti. Qualcuno me lo farò pagare».

FABIO LICARI STOCCARDA

Il «futbol bailado», il catenaccio, la zona, tanto non cambia niente: la domanda è sempre la stessa a ogni latitudine, benché fatta da un giornalista brasiliano in Germania faccia un po’ impressione. «Preferisce vincere giocando male o perdere dando spettacolo?». Interrogato sui massimi sistemi, l’etereo Mano Menezes — già in bilico dopo un anno quasi da dimenticare — replica ispirandosi ai sacri principi sacchiani: «Non mi piacerebbe vincere giocando male o senza meritarlo. Il risultato non è tutto». Sistemata la propria coscienza (e quella nazionale), il c.t. brasiliano sa bene però che non gli perdonerebbero un altro stop con una «grande». Germania 93 Appunto: sulla panchina della Seleçao dopo il flop sudafricano di Dunga, finora Menezes si è fatto bello soltanto con le «piccole». Usa, Iran, Ucraina, Scozia, Romania non hanno avuto scampo con il suo Brasile. Poi però ha perso con Argentina e Francia, fatto pari con l’Olanda ed è stato scaraventato fuori dalla Coppa America dal Paraguay. Segnando oltretutto pochissimo per gli standard verdeoro: 16 reti in 12 partite. La pazienza anche laggiù ha un limite. E adesso la Germania che, per di più, non batte il Brasile dal 1993. Dovesse succedere, sai che guaio. Gioia Neymar Finisce che l’atte-

D’ARCO

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ORIUNDO TEDESCO

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sa e la pressione si concentrano tutte sugli attaccanti. Con Robinho a destra e Ganso «10» ci sono sempre Pato, 5 gol nella gestione Menezes, e Neymar, 5 centri anche lui, fenomeno annunciato che a gennaio dovrebbe passare al Real Madrid. Braccia esili, le gam-

be anche di più, niente pettorali da «Rambo», sulla bilancia di Neymar per ora pesano la cresta da mohicano e i due orecchini con brillanti blu: l’attaccante del Santos, finché non lo chiuderanno in palestra, correrà leggero e sfrontato. «Sì, il dribbling è tutto, mi diverto: è questo il mio gioco». Sfrontato ma professionale: «Non sarà facile dopo la Coppa America, dobbiamo imparare da quegli errori. Ricominciamo dalla Germania, obiettivo 2014. Sono curioso di quel che mi aspetta, la mia vita è tutta una sorpresa». Maicon perde l’aereo Chissà se un eventuale passaggio al Madrid lo sorprenderà. Di sicuro non Menezes: «Sarei stupito se Neymar non finisse in un grande club: è il destino dei fuoriclasse brasiliani». Senza Lucas Pezzini (squalificato) né Maicon (l’interista ha perso

I verdeoro non riescono a battere le big. Ma con la Germania non perdono dal 1993 l’aereo a Rio de Janeiro, ma non avrebbe giocato vista la condizione ancora minima), dentro Ralf a centrocampo e Dani Alves sulla fascia destra in difesa: sarà ancora 4-2-3-1 davanti ai 55mila di Stoccarda (stadio esaurito). «Le critiche non mi spaventano, se non riesci a conviverci non puoi fare il c.t. del Brasile. Ma noi stiamo già bene e staremo meglio a settembre, quando affronteremo due volte l’Argentina (il 14 fuori casa, il 28 a Belem, ndr). Possiamo battere tutti e giochiamo per questo: anche quando non abbiamo vinto, non abbiamo mai subìto il gioco». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Annullata Inghilterra-Olanda, spicca Francia-Cile Gli incidenti di Londra hanno costretto la federcalcio inglese ad annullare l’amichevole tra Inghilterra e Olanda, in programma oggi a Wembley, per motivi di ordine pubblico. «La polizia di Londra non potrebbe garantire la sicurezza dei nostri giocatori e dei nostri tifosi», ha affermato Bert van Oostveen, direttore esecutivo della Federcalcio olandese. Ieri, per lo stesso motivo, non si è giocata l’amichevole Ghana-Nigeria al Vicarage Road di Watford, a nord ovest di Londra. «Chi vuole vedere una partita di calcio quando il nostro Paese è in agitazione?», ha scritto su Twitter Rio Ferdinand, difensore del Manchester United e della Nazionale inglese. Il programma delle amichevoli rimane comunque ricchissimo. Questi gli appuntamenti di oggi. Oltre a Germania-Brasile, spicca la sfida Francia-Cile.

IN EUROPA Kazakistan-Siria (ad Astana, ore 16) Azerbaigian-Macedonia (a Baku, ore 17) Russia-Serbia (a Mosca, ore 17) Lituania-Armenia (a Kaunas, ore 18) Lettonia-Finlandia (a Riga, ore 18.30) Bielorussia-Bulgaria (a Minsk, ore 19) Cipro-Moldova (a Nicosia, ore 19) Ungheria-Islanda (a Budapest, ore 19.45) Albania-Montenegro (ore 20) Costa d’Avorio-Israele (a Ginevra, ore 20) Norvegia-Repubblica Ceca (a Oslo, ore 20) Ucraina-Svezia (a Kharkov, ore 20) Liechtenstein-Svizzera (a Vaduz, ore 20.15) Austria-Slovacchia (a Klagenfurt, ore 20.30) Malta-Repubblica Centro Africa (a Ta’Qali, ore 20.30)

Polonia-Georgia (a Lubin, ore 20.30) San Marino-Romania (a Serravalle, ore 20.30) Turchia-Estonia (a Istanbul, ore 20.30) Irlanda-Croazia (a Dublino, ore 20.45) Scozia-Danimarca (a Glasgow, ore 20.45) Slovenia-Belgio (a Lubiana, ore 20.45) Galles-Australia (a Cardiff, ore 20.45) Bosnia Erzegovina-Grecia (a Sarajevo, ore 21) Francia-Cile (a Montpellier, ore 21) Portogallo-Lussemburgo (a Faro, ore 22) LE ALTRE Giappone-Corea del Sud (a Sapporo, ore 12.30) Cina-Giamaica (a Hefei, ore 13.30) Senegal-Marocco (ore 19) Sudafrica-Burkina Faso (a Johannesburg, ore 20.15) Liberia-Angola (a Monrovia, ore 22)

Tunisia-Mali (a Monastir, ore 22) Honduras-Venezuela (a Fort Lauderdale, ore 2.15) Bolivia-Panama (a Santa Cruz, ore 2.30) Costa Rica-Ecuador (a San Jose, ore 3) Stati Uniti-Messico (a Philadelphia, ore 3) QUALIFICAZIONI EURO 2012 Oggi si gioca anche una partita del gruppo C di qualificazione a Euro 2012, quello dell’Italia: si tratta di Irlanda del Nord-Far Oer. Inizio alle 20.45 e in diretta tv su Mediaset Premium Calcio.

Negli Altri Mondi La cronaca degli incidenti a Londra e nelle altre città inglesi


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UNDER 21

Avviso Ferrara «Meglio giocare che la Serie A» Il c.t. ai giocatori nel giro Under: «Serve la continuità, anche se in categorie inferiori DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI VARESE

Niente di nuovo sotto il sole? Sembra di sì. Le quotazioni dei giovani nel nostro campionato sono al ribasso come le Borse mondiali. I giochi non sono ancora fatti per quanto riguarda il mercato, ma il quadro attuale non piace molto a Ciro Ferrara. Nel ritiro di Varese, per l’ultima amichevole con la Svizzera prima dell’avventura europea, il c.t dell’Under 21 dice: «Uno potrebbe anche pensare positivo: sono aumentati i ragazzi del mio gruppo in A: Borini, Caldirola, Gabbiadini, El Sharawi... Ma la sensazione è che non sia un fatto positivo. Quanti di loro giocheranno? Ho parlato con Donati, che mi ha raccontato della possibilità di restare al Lecce o andare al Padova con molte più garanzie, almeno in partenza, di giocare. Non ho avuto dubbi nel consigliarlo, al di là di un mio discorso egoistico. Questi ragazzi hanno bisogno di giocare, consiglio sempre di preferire la continuità alla categoria. Devono fare esperienza, capire loro stessi

Ciro Ferrara, 44 anni LAPRESSE

IN CAMPO ALLE 17

Con la Svizzera il c.t. prova Bertolacci? Le formazioni: ITALIA (4-4-2) Pinsoglio; Santon; Mori, Caldirola, Crescenzi; D'Alessandro, Bertolacci, Marrone; Paloschi, Borini. All. Ferrara. SVIZZERA (4-2-3-1) Burki; Feltscher, Affolter, P. Koch, Daprelà; Amir, Wiss; Zuber, Kasami, Wuthrich; Prijovic. All. Tami ARBITRO: Delferiere (Bel) TV: diretta su Rai 1

che tipo di giocatori sono. E lo possono fare solo mettendo minuti nelle gambe. Penso a Crescenzi che ha fatto tutto il campionato a Crotone e ora ha scelto Bari. Certo, la A sarebbe l’ideale. In altri tempi i giovani dell’Under giocavano in A, ora il nostro è un Paese importatore, anche perché gli stranieri costano meno. In Europa i giovani li valorizzano e poi magari ce li vendono». Test duro In campionati come

quello svizzero, certo, è più facile lanciare i giovani. In più, hanno investito sui figli di immigrati. E l’Under 21 multietnica è vice campione d’Europa. Ferrara è contento che sia un «test difficile. Al torneo di Tolone siamo stati insieme per 12 giorni, abbiamo lavorato con anticipo sui ragazzi del ’90 e ’91. Ci sono stati grandi miglioramenti nel gioco, i ragazzi hanno risposto bene di fronte a sfide impegnative, acquisendo consapevolezza e autostima. Ora voglio conferme e un ulteriore passo avanti». Destro in castigo Ciro è già

pronto per l’Europeo: «Il gruppo ce l’ho in testa. Se il campionato offrirà qualche altro fiore sarò pronto a coglierlo, e magari dovrò cambiare idea su qualcuno se non riuscirà a giocare, e torniamo al discorso di prima. Ho gente di quantità e qualità, la speranza è che giochi». Ferrara ha idee chiare anche in altri campi. «Destro? Fermo un turno. Non è qui per motivi disciplinari. Lui sa cosa è successo a Tolone. Sono intransigente sui comportamenti. I giocatori devono essere disponibili con tecnico e compagni. Ma in questi giorni ci siamo parlati e chiariti: mi ha fatto piacere». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SITUAZIONE DEGLI AZZURRINI

Santon, Gabbiadini, El Sharaawy e gli altri: tra i grandi è un rebus FRANCESCO VELLUZZI

Profezia del 2009: «Santon è il nuovo Facchetti». Realtà del 2011: Santon è sempre all’Inter, ma di spazi se ne aprono pochi e nella passata stagione, mandato in prestito al Cesena, è stato scavalcato dall’idolo di casa Ceccarelli e ha giocato 849 minuti in 11 gare. All’Inter è rimasto anche il centrale difensivo Caldirola (lo scorso anno al Vitesse ha fatto 11 gare e 792’), ma quando il gioco si farà duro resterà a guardare i grandi. Stessa cosa succederà all’esterno Faraoni, lanciato a Pechino in Supercoppa. Guardando i giocatori che ruotano attorno all’Under 21 di Ciro Ferrara si scopre che le prospettive per i suoi ragazzi non sono così esaltanti. In B o infelici Pensate che l’esterno offensivo titolare, D’Alessandro è alla Roma in attesa di parcheggio: a Livorno, dove ha giocato (più che a Bari) la seconda parte della scorsa stagione, o a Verona. Marrone, ottimo centrocampista di scuola Juve, aspetta news. Romizi, un Gattuso che Ferrara ha lanciato da titolare, è fermo ai box dopo un infortunio, ma prigioniero alla Fiorentina del pessimo rapporto tra il ds Corvino e l’agente Branchini. Ma si può? All’attaccante del Milan Paloschi è andata meglio: va al Chievo. Non si capisce quale possa essere il destino di Stephan El Shaa-

rawy, acquistato dai rossoneri, ma con tante punte davanti. L’alternativa per i promettenti ragazzi italiani è la B: infatti il portiere titolare dell’Under Pinsoglio giocherà con Zeman a Pescara (dove è rimasto Capuano), stessa cosa faranno i colleghi Bardi (a Livorno?), e Colombi alla Juve Stabia. Dove è stato raggiunto dall’esterno interista Biraghi. Donati, maturato a Lecce, giocherà a Padova, i romanisti Crescenzi (che meriterebbe la A) e Sini a Bari, il

centrocampista Soriano alla Samp, Misuraca e Fausto Rossi a Vicenza, Saponara e Mori a Empoli, Florenzi a Crotone. Bertolacci (9 da titolare e 3 gol a Lecce) attende un segnale dalla Roma. Provare a lanciarne qualcuno in giallorosso no? Attaccanti In A per ora restano

le punte: l’Atalanta scommette su Manolo Gabbiadini, (5 gol al Cittadella), il Parma darà minuti a Fabio Borini (sedotto e abbandonato dal Chelsea e girato al Swansea), al Manchester è tornato Kiko Macheda, dopo l’infelice parentesi doriana (nessun gol in 472’). A Siena è andato Mattia Destro, centravanti di qualità. Il passo in avanti l’ha fatto Diego Fabbrini, investimento dell’Udinese e battezzato da Di Natale come suo erede. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LE PROSPETTIVE DEL GRUPPO DI CIRO nome ex squadra PINSOGLIO (p) Viareggio BARDI (p) Inter Prim. DONATI (d) Lecce CRESCENZI (d) Crotone SANTON (d) Cesena BIRAGHI (d) Inter Prim. CALDIROLA (d) Vitesse CAMPORESE (d) Fiorentina MORI (d) Empoli BERTOLACCI (c) Lecce D’ALESSANDRO (c)Livorno ROMIZI (c) Reggiana SORIANO (c) Empoli MARRONE (c) Siena FABBRINI (c) Empoli F. ROSSI (c) Vicenza MISURACA (c) Vicenza EL SHAARAWY (c) Padova MACHEDA (a) Sampdoria PALOSCHI (a) Genoa BORINI (a) Swansea GABBIADINI (a) Cittadella DESTRO (a) Genoa SAPONARA (a) Empoli

gare 25 14 33 11 11 9 21 9 13 24 27 18 26 16 20 25 14 12 11 27 16 17

minuti 2206 933 2744 849 792 659 1783 642 568 1726 1544 1148 1573 948 1186 1622 472 415 673 1309 598 675

nuova squadra Pescara Livorno Padova Bari Inter Juve Stabia Inter Fiorentina Empoli Roma Verona? Fiorentina Sampdoria Siena? Udinese Vicenza Vicenza Milan Manchester Utd Chievo Parma Atalanta Siena Empoli

prospettiva titolare titolare titolare titolare panchina titolare panc.-tribuna panchina titolare ? tit.-1˚ cambio ? tit.-1˚ cambio 1˚ cambio 1˚ cambio titolare titolare panc.-tribuna panc.-tribuna titolare panchina titolare panchina tit.-1˚ cambio


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MERCATO tà di non fermarsi e di fare ulteriori passi rivolgendosi anche alla giustizia ordinaria. Alla conferenza stampa parteciperanno il presidente Andrea Agnelli, il membro del cda nonché coordinatore legale della Juve Michele Briamonte, il professore di Diritto amministrativo all’Università di Tor Vergata Pasquale Landi e l’avvocato Luigi Chiappero.

CALCIOPOLI IL NUMERO UNO BIANCONERO INSISTE

Scudetto 2006 Agnelli potrebbe chiedere i danni Il presidente della Juve è deciso: annuncia di voler ricorrere alla giustizia ordinaria MIRKO GRAZIANO G.B. OLIVERO

La Juve va avanti. L’aveva detto chiaramente Andrea Agnelli dopo il Consiglio Federale del 18 luglio che non aveva revocato il titolo del 2006

assegnato all’Inter dopo Calciopoli. Quel giorno, secondo la società bianconera, fu deciso di non decidere e la risposta del club venne affidata al sito ufficiale: «L’esito del Consiglio Federale conferma la completa disparità di trattamento per situazioni analoghe. L’esposto presentato 14 mesi fa dalla Juventus ha permesso un approfondimento, al quale purtroppo non ha fatto seguito nessuna assunzione di responsabilità da parte degli organismi sportivi, che anzi si sono spogliati del loro

Andrea Agnelli è stato eletto presidente della Juventus il 19 maggio 2010 LAPRESSE

ruolo politico di governo». L’incontro Oggi a Roma la Juve ha convocato una conferenza stampa per presentare la strategia della società in seguito a quel Consiglio Federale e alla già manifestata volon-

Danni Lo scudetto del 2006 è un punto d’onore per Andrea Agnelli, che alla luce delle intercettazioni venute a galla negli ultimi mesi e in attesa della sentenza del processo di Napoli, ha sempre chiesto parità di trattamento tra le società coinvolte. Dal punto di vista tecnico la Juve ha tempo fino al 18 agosto per fare un esposto all’Alta corte di giustizia presso il Coni. Ma non si può escludere (da qui la presenza oggi di un amministrativista) che il club intenda chiedere i danni alla Figc e in questo caso si potrebbe rivolgere al Tar e al Consiglio di Stato.

Juve all’assalto Farfan, ritorno di fiamma E c’è Coates in forte rialzo Mercato caldo: servono ancora due titolari (un centrale difensivo e un esterno sinistro) e due riserve sulle fasce DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

La fretta di Antonio Conte, la calma di Beppe Marotta. La contraddizione è solo apparente perché alla Juve le idee sono chiare: l’allenatore ha detto ai dirigenti quello che serve e ha fretta di insegnare il suo calcio ai giocatori. L’amministratore delegato cercherà di accontentarlo sul mercato, ma per riuscirci non può correre: la calma è legata alla scarsa disponibilità finanziaria e ai numerosi acquisti ancora da fare. Servono due titolari (il difensore centrale e l’esterno sinistro offensivo) e almeno due riserve (sulle fasce), la situazione è in continua evoluzione e l’obiettivo della società è quello di acquistare giocatori funzionali al progetto e possibilmente giovani. La Juve non può puntare i grandi campioni, ma deve concentrarsi sui buoni giocatori che possono recitare da protagonisti nel 4-2-4 di Conte. Coates o Alex Ecco perché il

nome forte per la difesa torna a essere quello di Sebastian Coates, 20enne uruguaiano del Nacional Montevideo. É bravo, è giovane ma già esperto perché ha vinto la Coppa America con la sua nazionale. E invece calano le quotazioni di Diego Lugano, 30enne del Fenerbahçe, che potrebbe arrivare a costo zero (in caso di retrocessione del club per illecito) o pagando 3,5 milioni (clausola rescissoria), ma guadagna circa 4 milioni all’anno: un’enormità per un giocatore di quell’età. La vera alternativa a Coates è il brasiliano Alex del Chelsea, che ha 29 anni e arriverebbe

alla Juve in prestito se Villas Boas riuscisse a prendere dal Porto l’altro brasiliano Rolando. Intanto ieri Bruno Alves, centrale portoghese dello Zenit San Pietroburgo, ha parlato a Sky dell’interessamento dei bianconeri: «La Juve mi piacerebbe, certo: è una delle squadre più importanti del mondo. Devo parlare col mio procuratore». Ieri a Vinovo si è presentato Prince Desir Gouano, 17enne difensore che la Juve sta prendendo dal Le Havre: nei prossimi giorni dovrebbe esserci l’annuncio. Come il brasiliano Gabriel Appelt Pires, Gouano si allenerà a volte con la Primavera e a volte con la prima squadra in base alle esigenze di Conte. Farfan risale Passando all’al-

tro ruolo scoperto, quello dell’esterno sinistro offensivo, ieri Manuel Vargas ha dribblato l’argomento: «Non so niente della Juventus - ha detto a elcomercio.pe -, io sto tornan-

LA PREPARAZIONE

Torna Iaquinta Toni si ferma per dieci giorni VINOVO Ieri pomeriggio la Juve ha ripreso gli allenamenti senza i dodici nazionali in giro per l’Europa. In gruppo Pazienza e Quagliarella e per la prima parte dell’allenamento anche Iaquinta. Lavoro differenziato per Martinez. Toni è stato sottoposto a un’ecografia che ha evidenziato un’elongazione del muscolo bicipite femorale: recupero in circa 10 giorni. Infine Pepe: dovrebbe essere pronto nel giro di 3 4 giorni.

y

ESPOSTI E ALTRO

MAGGIO 2010 La Juventus presenta un esposto alla Figc chiedendo la revoca dello scudetto 2006 assegnato all’Inter. 18 LUGLIO 2011 Il Consiglio Federale non cambia: lo scudetto 2006 resta assegnato all’Inter IERI La Juventus annuncia che non si ferma e che andrà avanti

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POSSIBILI ARRIVI

S Diego Perotti, 23 anni, esterno argentino del Siviglia. Piace molto alla società bianconera per le sue qualità e per l’età

do alla Fiorentina, al resto penseremo poi». In effetti Vargas non convince e potrebbe arrivare proprio alla fine del mercato solo nel caso in cui i viola accettassero lo scambio con Martinez. E mentre le

quotazioni di Bastos scendono ogni giorno di più, restano in piedi le candidature di tre giocatori: Diego Perotti del Siviglia, Eljero Elia dell’Amburgo e Jefferson Farfan dello Schalke 04. Perotti è la prima scelta per età (23 anni) e potenzialità, Elia piace ma costa caro (il club tedesco lo valuta 14 milioni), Farfan è l’outsider che però sta risalendo molte posizioni e ha caratteristiche idonee per il gioco di Conte. Per quanto riguarda gli esterni di riserva, si fa anche il nome di Giaccherini.

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Zamparini ai tifosi: «Palermo più forte» «Siamo i più attivi sul mercato e non mi intasco i soldi»

Maurizio Zamparini NEWPRESS FABRIZIO VITALE PALERMO

Nessun disimpegno dal Palermo. Il presidente Zamparini sgombra il campo dalle voci secondo le quali le cessioni di Pastore e Sirigu avrebbero aperto un lento processo di abbandono della società. Sussurri che circolano in città, soprattutto dopo l’eliminazione dall’Europa League. Un colpo forte per i tifosi, che temono un mercato senza investimenti, dopo l’addio di due pezzi pregiati. Per questo il numero uno rosanero ha deciso di rendere noto sul sito ufficiale della società il costo di ogni singolo giocatore acquistato. Le cifre Dati certi contro «la sindrome d’abbandono», tra i quali spiccano le operazioni più onerose come quelle per gli acquisti di Silvestre (7,3 milioni di euro) e di Gonzalez (5 milioni) e Mantovani (3,5 milioni), per un totale di 28 milioni 530 mila euro già spesi. Di fatto, il Palermo ha già reinvestito i proventi delle cessioni di Pastore e Sirigu (43 milioni per l’argentino più 4,5 per il portiere), considerato che dai soldi incassati per il Flaco il Palermo ha dovuto stornare circa 12 milioni da dare alla società del procuratore che detiene una parte del cartellino. Da spendere «Siamo la socie-

Cessioni Ieri a Vi-

novo Marotta e Paratici hanno chiacchierato a lungo con Conte. Non ci sono buone notizie per quanto riguarda le cessioni. Giampiero Pocetta, manager di Amauri, ha detto a Calciomercato.it che «trattative vere e proprie non ce ne sono. Anzi, al momento l’ipotesi più concreta è che resti alla Juventus. Se qualcosa si svilupperà sarà solo dopo Ferragosto». In realtà Amauri non può restare in bianconero: a lui sono interessati Inter, Palermo, Marsiglia, Parma, Genoa e Fiorentina. Presto verrà trovata una soluzione.

LA POLEMICA

S Jefferson Farfan, 26 anni, esterno peruviano dello Schalke 04 con un’esperienza anche nel PSV Eindhoven, è uno degli obiettivi bianconeri

tà più attiva sul mercato – spiega Zamparini – non sono arrabbiato, ma certe voci mi dispiacciono. La cessione di Pastore era inevitabile, avevamo un buco di 17 milioni, adesso ne abbiamo spesi più di 28 e possiamo contare su una differenza in positivo di 6 milioni che utilizzeremo sul mercato. Perché da qui alla fine del mercato faremo ancora qualcosa. I tifosi devono stare tranquilli, vogliamo migliorare la squadra. Dire che mi intasco i soldi è una bufala colossale. Fare un cosa del genere sarebbe un reato. Gli unici guadagni di una società sono i dividendi, e il Palermo non ne ha perché o va in pari o in perdita». Obiettivi immediati un portiere e un centrocampista. Poi c’è il sogno Amauri che riaccenderebbe gli umori della piazza. «Per Amauri è difficile – prosegue – oltre l’ingaggio alto del giocatore c’è anche la Juventus che intende monetizzare. Credo che tutto si deciderà il 31 agosto. Per il portiere aspetto Sorrentino, ma ho il timore che se il Chievo continua cosi rimarrà col cerino in mano, perché abbiamo già le alternative». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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MERCATO

«Vieni, Rossi» De Laurentiis rivela «Pepito al Napoli lo porterei subito» Il presidente: «L’ho chiamato, non mi ha detto no...» L’attaccante ringrazia: «Sono felice delle sue parole» MIMMO MALFITANO NAPOLI

È Giuseppe Rossi il colpo di mercato che sta inseguendo Aurelio De Laurentiis. Lo ha confermato il presidente del Napoli, intervenendo a SkySport 24. «Si, l’ho chiamato quattro settimana fa, gli ho fatto una proposta precisa. Probabilmente, l’idea di andare al Barcellona ne ha frenato la scelta. Ma non mi ha detto di no. In precedenza avevo parlato col Villarreal ed avevo trovato l’accordo. Da allora, però, non ho più sentito nessuno. Ma è mia intenzione richiamare il giocatore per vedere cosa fare». In serata, da Coverciano, Rossi ha rilanciato: «Le parole del presidente mi fanno molto piacere». Dunque, potenzialmente, Rossi potrebbe diventare un giocatore del Napoli entro il 31?

«Io sono pronto a pagare tutto il corrispettivo al Villarreal concedendo ai dirigenti 3 opzioni: prenderlo subito, a gennaio, oppure a giugno prossimo». Mazzarri, tuttavia, domenica sera ha detto che il mercato è chiuso per quanto gli riguarda...

«Appunto, per quanto riguarda il signor Mazzarri. Per noi, è sempre aperto. Basti ricorda-

«Né io né Mazzarri vorremmo privarcene. Ma se lui vorrà andare via e se ci sarà una società pronta a pagare l’equivalente della clausola rescissoria (31 milioni di euro, ndr.), io sono pronto a cederlo per sostituirlo con un altro talento, magari anche più bravo di lui». Il supplemento di vacanza? Dica la verità, è infastidito da tutto ciò?

«Mi sono inquietato, perché nessuno mi aveva informato. E’ stato un atto violento, una cafonaggine che spero sia stata fatta in buona fede. Diversamente, dovrei prendere delle decisioni molto dure».

Lei ha introdotto in Italia la questione dei diritti d’immagine: perché i suoi colleghi presidenti non si comportano alla stessa maniera sottoscrivendo i contratti?

Con Rossi, si ritroverebbe un attacco tra i più forti in Europa: condivide?

«Potrebbe essere. Ma ho trattato pure Vucinic, mi ha detto che sarebbe voluto andare in Inghilterra. Avevo offerto alla Roma più di quanto ha dato la Juve. Ma dinnanzi al no del giocatore, non ho insistito. Napoli è un grande club e chi decide di venire a giocare qui deve essere cosciente di aver fatto una scelta importante».

«Ho parlato con Moratti, mi ha detto che ha preso un grande giocatore e che gli ha fatto firmare un accordo che prevede i diritti d’immagine a favore del club. Potrebbe essere un primo passo avanti».

«Bisognerebbe che Berlusconi facesse approvare la legge sugli stadi. Dagli stadi, i club potrebbero ricavare introiti importanti».

«Ho trovato un ragazzo pacato, meravigliato dalla mia telefonata, s’è detto onorato della mia attenzione. Il 23 e 24 prossimi sarò a Barcellona, sarà l’occasione giusta per provare a richiamarlo».

Se la sente di fare un pronostico per il prossimo campionato?

«No, non mi va di passare per uno spavaldo che fa proclami. Mi auguro che il Napoli dimostri di esserci. Diversamente, sarò pronto ad intervenire sul mercato di gennaio».

S’è parlato anche di Balotelli: ritiene possibile quest’operazione?

«Assolutamente no. Non lo conosco, ma mi sta simpatico. E’ dirompente e, quindi, preferisco che affini le sue doti altrove in modo che la sua dirompenza non spacchi tutto da noi».

S Su Lavezzi «Per noi fa parte del progetto tecnico del Napoli. Ma se qualcuno pagherà la clausola e lui vorrà andare, non potrò oppormi»

S Su Mazzarri «Il tecnico ha detto che per quanto gli riguarda il mercato è chiuso? Appunto, per il signor Mazzarri è chiuso, ma per la società è sempre aperto»

Che cosa si aspetta, invece, dall’esperienza in Champions League?

«Da un lato, mi farebbe piacere affrontare le grandi. Dall’altra, mi affascina l’idea di poter superare la fase a gironi». Giuseppe Rossi, 24 anni, si allena a Coverciano IMAGE

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Barusso rifiuta l’estero: calci all’auto L’episodio ieri a Trigoria. Il ghanese ai margini della rosa. Sabatini: «Nilmar è lontano»

cio, l’altro «indesiderato» della rosa, è passato il treno giusto venti giorni fa: un’offerta del Corinthians rifiutata prima che il mercato brasiliano chiudesse per ferie. Se ne riparlerà a gennaio, a meno che non arrivi prima una proposta da un altro Paese straniero o non rescinda il contratto da 1,8 milioni annui. Difficile. Anche se i rapporti nel suo caso sono sani: la Roma, infatti, dopo un approccio duro (escluso dal ritiro), ha optato per una gestione più soft (inserito nella lista Uefa).

ALESSANDRO CATAPANO ROMA

IMAGE

S Su Vucinic «Ho chiamato anche Vucinic, ma lui mi ha detto che sarebbe andato in Inghilterra. E pensare che alla Roma ho offerto più di quanto ha speso la Juve»

Il problema degli stadi, presidente, è una delle piaghe del nostro calcio: come si potrebbe risolvere, secondo lei?

Ci racconti della chiacchierata con Rossi, allora.

Il mediano ghanese Ahmed Barusso, 27 anni il prossimo 26 dicembre, con la maglia della Roma

HA DETTO

I russi vorrebbero comprare Eto’o per 40 milioni di euro: lo cederebbe per questa cifra?

IL CASO ANCHE SIMPLICIO E PIZARRO IN USCITA PER FAR POSTO A UN ACQUISTO EXTRACOMUNITARIO

A furia di dirlo — «La sua cessione serve a liberare il posto per l’extracomunitario» —, prima o poi ci scapperà il fattaccio. Anche se basta l’episodio di ieri per dire che si sta superando il livello di guardia: la macchina di Ahmed Apimah Barusso (insieme a quella di Okaka) è stata presa a calci da un tifoso all’uscita da Trigoria. La «colpa» del giocatore? Non essersi concesso al consueto rito degli autografi e fare ancora parte della rosa della Roma. «Hai rotto, te ne devi andare», i garbati inviti che gli ha rivolto l’esagitato.

d

«Neanche per sogno, i soldi sono pochi».

re l’operazione-Fernandez: l’abbiamo acquistato a gennaio scorso dall’Estudiantes e l’abbiamo lasciato lì fino a giugno per fargli giocare la Coppa Libertadores».

Lavezzi è in Sardegna, con-

tro la sua volontà. S’è parlato anche di una probabile cessione: ritiene possibile una roba del genere?

Ferri corti Possibile che Barusso

— 26 anni, centrocampista di fatica, a Roma dal 2007, ma sempre in giro in prestito — stia bloccando il lavoro di Walter Sabatini? Che sia anche colpa sua se ancora non sono arrivati i vari Nilmar, Casemiro e Fernando? A proposito, ha sentenziato ieri Sabatini, «Nilmar è lontanissimo» (l’alternativa nuova sarebbe Pinilla). E se pure fosse, non era diritto di Ba-

russo rifiutare un ingaggio a Sion o a Tel Aviv? Com’è diritto della Roma tentare di piazzarlo all’estero. La situazione, di cui si sta occupando anche Daniele Pradè, si è complicata. Le parti sono ai ferri corti: il ragazzo lamenta un trattamento da pacco postale; il club lo accusa di approfittarsene. E intanto il tempo passa. Reintegrato Per Fabio Simpli-

Malconcio Ci sarebbe la carta Pizarro. Appunto, sulla carta: perché il cileno, un altro che non rientra nei piani di Luis Enrique, non ha mercato e con quel ginocchio malconcio non ispira fiducia. Ieri, infatti, non si è allenato. Come Bojan, ma nel caso dello spagnolo, vittima di una distorsione alla caviglia, la colpa è solo dei campi di Trigoria, di nuovo disastrosi. Ma i giardinieri non costavano 15 mila euro al mese? © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

POSSIBILI PARTENTI

S Fabio Simplicio Centrocampista, 31 anni, qualche giorno fa ha rifiutato il trasferimento al Corinthians

S David Pizarro Centrocampista, 31 anni, non rientra nei piani di Luis Enrique e ha un problema al ginocchio

TEST COI GRECI

Cagliari, pari con l’Aris. E sofferenza in attacco MARIO FRONGIA

Un Cagliari propositivo domina ma non batte un Aris coriaceo. Le gambe dei rossoblù - imbattuti al quinto test estivo - dopo tre settimane di ritiro, migliorano. Nené e Cossu volano leggeri. Donadoni, in attesa di una mezzala e una punta, recupera Biondini. Out El Kabir. L’ex c.t. chiede rapidità e l’utilizzo delle fasce: da affinare. L’Aris - noto ai tifosi sardi per una gara di Coppa delle Fiere del ’69 con Riva e soci, che finì in rissa - è solido. I greci, sesti l’anno scorso, ci provano con Casarec (fuori). Replica Biondini, al lato. Cresce la manovra rossoblù. Larrivey sbaglia a tu per tu col portiere, ma poi ci pensa Ariaudo a siglare l’1-0 di testa su cross di Cossu. L’Aris reagisce. La risposta arriva da Nenè, Mancosu e Agostini. I greci segnano su incornata di Soltani. Sale la fisicità. In mezzo si sgomita. Palle gol per Casarec, Nené e Ibarbo. Finisce pari. Donadoni può pensare positivo: «Un ottimo test, questa è stata una gara diversa rispetto a quella con il Rayo, siamo stati bravi nelle ripartenze». Ma la squadra non ha cambi di peso in mezzo e avanti. Donadoni ne è consapevole e rilancia: «In attacco è così, non ho cambi, sappiamo che la rosa è da completare». © RIPRODUZIONE RISERVATA

CAGLIARI-ARIS SALONICCO 1-1 MARCATORI Ariaudo (C) al 20’ p.t.; Soltani (AS) al 4’ s.t. CAGLIARI (4-3-1-2) Avramov; Pisano, Gozzi (dal 18’ s.t. Canini), Ariaudo, Agostini (dal 18’ s.t. Astori); Biondini, Conti (dal 1’ s.t. Nainggolan), Mancosu; Cossu; Larrivey (dal 23’ s.t. Ibarbo), Nené. All. Donadoni. ARIS SALONICCO (4-4-2) Vellidis; Dolce Neto, Kotsonis (dal 1’ s.t. Giannitzis), Pereira, Agtzidis (dal 1’ s.t. Katepanos); Katidis, Rodriguez (dal 1’ s.t. Soltani), Papasterianos (dal 1’ s.t. Papazacharias), Vega (dal 1’ s.t. Faty); Casarec (dal 27’ s.t. Toupotzis), Castillo (dal 23’ s.t. Ikonoumopoulos). All. Tsiolis. ARBITRO Varola di Olbia.

le amichevoli OGGI ATALANTA-Cremonese (a Zingonia, 16.30) FIORENTINA-F. Juventus (a Borgo San Lorenzo, 18) BOLOGNA-B. Oradea (a Sestola, 17) LECCE-C. di Marino (a Fanano, 17.30) Perugia-SIENA (a Perugia, 20.30) Milazzo-CATANIA (a Milazzo, 20.45) DOMANI LAZIO-Real Sociedad (a Roma, 21, diretta su Sportitalia) JUVENTUS A-JUVENTUS B (a Villar Perosa, 17, diretta Sky Sport 1, Calcio 1 e Supercalcio) 12 AGOSTO Mantova-CHIEVO (a Mantova, 20.30) PARMA-Levante (a Parma, 20.30) BOLOGNA-Bologna Primavera (a Sestola, ore 17) LECCE-Reggiana (a Fanano, ore 17.30) Bellaria-CESENA (a Bellaria, ore 20.45) 13 AGOSTO triangolare ATALANTA-CHIEVO-NOVARA (a Bergamo, ORE 20) Sporting Gijon-GENOA (a Gijon, ore 21.30) Sambenedettese-SIENA (a San Benedetto del Tronto, ore 18) JUVENTUS-Betis Siviglia (a Salerno, ore 21) Maiorca-NAPOLI (a Palma di Maiorca, ore 22). 14 AGOSTO Malmoe-MILAN (a Malmoe, ore 18.30)


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MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

CALCIOSCOMMESSE la guida Sette le radiazioni Sconto a Bressan Patteggiano in 9 VITTORIO MICOLUCCI (Ascoli) Squalifica: 1 anno e 2 mesi di patteggiamento in virtù della collaborazione. GIANFRANCO PARLATO (tecnico di base) Squalifica: 3 anni di patteggiamento in virtù della collaborazione. GIANLUCA TUCCELLA (Cus Chieti calcio a 5) Squalifica: 3 anni di patteggiamento. CLAUDIO FURLAN (Portogruaro) Squalifica: 6 mesi di patteggiamento. FEDERICO ZACCANTI (Virtus Entella) Squalifica: 1 anno di patteggiamento. STEFANO BETTARINI (Chievo) Squalifica: 1 anno e 2 mesi di patteggiamento. IVAN TISCI (ex calciatore) Squalifica: 1 anno di patteggiamento. DANIELE DEOMA (tecnico di base) Squalifica: 1 anno e 20 giorni di patteggiamento. MAURO GIBELLINI (d.s. Verona) Squalifica: 5 mesi di patteggiamento, più 10 mila euro di ammenda. MARCO PAOLONI (Cremonese-Benevento) Richiesta: 5 anni di squalifica, più proposta di preclusione (radiazione) e 5 anni di squalifica in continuazione. Sentenza: 5 anni di squalifica, più preclusione. CRISTIANO DONI (Atalanta) Richiesta: 3 anni e 6 mesi di squalifica. Sentenza: 3 anni e 6 mesi di squalifica. THOMAS MANFREDINI (Atalanta) Richiesta: 3 anni di squalifica. Sentenza: 3 anni di squalifica. GIUSEPPE SIGNORI (tecnico di 1a categoria) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione, più 1 anno e 6 mesi in continuazione. Sentenza: 5 anni di squalifica, più preclusione. VINCENZO SOMMESE (Ascoli) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione, più 2 anni in continuazione. Sentenza: 5 anni di squalifica, più preclusione. CARLO GERVASONI (Piacenza) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione, più 1 anno in continuazione. Sentenza: 5 anni di squalifica, più preclusione. ANTONIO BELLAVISTA (tecnico di base) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione, più 3 anni e 6 mesi in continuazione. Sentenza: 5 anni di squalifica, più preclusione. MAURO BRESSAN (tecnico di base) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione, più 6 mesi in continuazione. Sentenza: 3 anni e 6 mesi di squalifica. NICOLA SANTONI (prep. portieri Ravenna) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione. Sentenza: 4 anni di squalifica. DANIELE QUADRINI (Sassuolo) Richiesta: 1 anno di squalifica. Sentenza: 1 anno di squalifica. DAVIDE SAVERINO (Reggiana) Richiesta: 3 anni di squalifica. Sentenza: 3 anni di squalifica. GIORGIO BUFFONE (d.s. Ravenna) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione, più 3 anni e 3 mesi in continuazione. Sentenza: 5 anni di squalifica, più preclusione. GIANNI FABBRI (presidente Ravenna) Richiesta: 5 anni di inibizione, più preclusione. Sentenza: 5 anni di inibizione. GIORGIO VELTRONI (presidente Alessandria) Richiesta: 5 anni di inibizione. Sentenza: 4 anni di inibizione. LEONARDO ROSSI (tecnico Ravenna) Richiesta: 3 anni di squalifica. Sentenza: 1 anno di squalifica. ANTONIO CIRIELLO (vicepresidente Ravenna) Richiesta: 4 anni di inibizione. Sentenza: 1 anno di inibizione. MASSIMO ERODIANI (Pino di Matteo calcio a 5) Richiesta: 5 anni di squalifica, più preclusione, più 8 anni in continuazione. Sentenza: 5 anni di squalifica, più preclusione.

Società Piacenza a -4 ma nel prossimo campionato di Prima Divisione

ATALANTA Richiesta 7 punti di penalizzazione nel campionato di Serie A 2011-12 Sentenza 6 punti di penalizzazione nel campionato di Serie A 2011-12

CHIEVO Sanzione Ammenda di 80 mila euro (frutto di patteggiamento)

ASCOLI Richiesta 6 punti di penalizzazione nella serie B 2011-12 e 90 mila euro Sanzione 6 punti di penalizzazione nella serie B 2011-12 e 50 mila euro

SASSUOLO Richiesta 50 mila euro di ammenda Sentenza 20 mila euro di ammenda

VERONA Richiesta 50 mila euro di ammenda Sentenza 20 mila euro di ammenda

ALESSANDRIA Richiesta Retrocessione all’ultimo posto della Prima Divisione 2010-11, quindi in Seconda Divisione Sentenza Retrocessione in Seconda Divisione

RAVENNA Richiesta Esclusione dal campionato di competenza, assegnazione in categoria inferiore e 50 mila euro Sentenza Assegnazione in categoria inf. e 50 mila euro

CREMONESE Richiesta Penalizzazione di 9 punti in Prima Divisione 2011-12 e 30 mila euro Sentenza Penalizzazione di 6 punti in Prima Divisione 2011-12 e 30 mila euro

Atalanta -6, S Mazzata su Doni Carriera finita anche per Paoloni e Gervasoni La Disciplinare accoglie le richieste di Palazzi «I pentiti non mentono». L’ex bomber della Lazio «è coinvolto in modo incontestabile» L’avvocato Pino è sicuro: «Tornerà in campo a esultare come fa di solito, a testa alta»

Il legale Alleva: «Conoscendo la giustizia sportiva, questa sentenza non ci sorprende»

Il suo difensore: «L’associazione sarebbe stata scandalosa, ma non ci basta»

VALERIO PICCIONI ROMA

Quattro giorni di camera di consiglio fra discussioni fino a notte fonda, pause di riflessione, scrittura delle 55 pagine di motivazioni e comunicazioni alle parti con un verdetto: Palazzi ha ragione. La Commissione Disciplinare della Federcalcio ha condiviso quasi interamente le conclusioni del procuratore federale sul processo scommesse nato dall’inchiesta di Cremona. Quindi: mazzata sui tesserati, radiati i membri dell’«associazione», seppure con la formula dei cinque anni più preclusione, Beppe Signori che viene ritenuto «elemento propulsivo» nella vicenda e conferma dei tre anni e sei mesi a Doni e dei tre anni a Manfredini per illecito sportivo per Atalanta-Piacenza e Ascoli-Atalanta; mano meno pesante per le società, con l’Atalanta che incassa un meno sei in A e insegue un altro sconto, l’Ascoli con lo stesso handicap in B, naturalmente a parte la retrocessione dell’Alessandria dalla Prima alla Seconda Divisione e quella del Ravenna, che il Consiglio federale dovrà ora collocare in un altro campionato. Pentito credibile I «commissari»

CRISTIANO DONI CAPITANO DELL’ATALANTA

CARLO GERVASONI DIFENSORE DEL PIACENZA

MAURO BRESSAN EX CALCIATORE

hanno sposato con Palazzi anche il giudizio sulla credibilità dei due pentiti, soprattutto di Vittorio Micolucci, e in misura diversa di Gianfranco Parlato, che avevano patteggiato nel processo. Di Micolucci, in particolare. Test decisivo soprattutto per la posizione di Manfredini e conseguentemente dell’Atalanta. Lo scambio di parole in campo, che per Micolucci ha il significato di volersi accordare sul pareggio di Ascoli-Atalanta,

per la Commissione è anticipato da una serie di puntate precedenti (pianificazione di scommesse, contatto Erodiani-Parlato, contatto di Sommese-non tesserato) che rendono credibile l’epilogo della storia. Un dilemma da o la va o la spacca: se credi al pentito la soglia dei tre anni è il minimo per l’illecito, se non ci credi o a quel punto devi assolvere, zero, nessuna sanzione. Ha vinto la prima tesi. L’incontro Micolucci è stato dichiarato credibile anche nella ricostruzione dell’incontro della Mercedes con Gervasoni e i due del gruppo degli «zingari». Su questo l’avvocato del giocatore del Piacenza, Guido Alleva, aveva calato l’asso della data sballata nella ricostruzione (la notte dell’incontro per combinare la partita con relative maxi-scommesse intorno era quella che precedeva Novara-Ascoli con la squadra marchigiana, Nicolucci compreso, già in Piemonte). La Commissione ha però sposato la tesi del refuso, esposta da Palazzi. «Gervasoni — si legge nelle motivazioni — non ha dato alcuna risposta alle domande che gli venivano rivolte a proposito dello svolgimento di tale incontro, giustificandosi con la necessità di fare il punto con i propri legali e allontanandosi dal luogo dell’audizione per non fare più ritorno». Intorno a Doni Anche su Doni, il

meccanismo è stato quello di fidarsi delle intercettazioni di soggetti terzi. Erodiani «riferisce che Doni è il principale referente per combinare le gare». Poi il passaggio di denaro Santoni-Parlato, i 40 mila euro (anche se non c’è univocità sull’entità della somma) a spingere

Le reazioni

Manfredini: «Vita rovinata, che schifo» I legali di Paoloni: «E’ mancato il cuore»

Thomas Manfredini non parla, ma è l’unico «condannato» a lasciare una traccia del suo stato d’animo, senza i filtri degli avvocati. Lo fa attraverso il suo profilo Facebook: «È tutto uno schifo, ma questa è giustizia? Incredibile». E poi: «Ma come si può rovinare due vite, due carriere, una squadra e una città con il niente? Con bugie? Tutto questo non può essere vero, non è giusto!». Salvatore Pino, che è anche l’avvocato di Cristiano Doni, dice: «I giocatori sono profondamente amareggiati, ma per niente rassegnati. Io credo che Doni potrá tornare

in campo ed esultare come fa di solito, a testa alta». L’Atalanta esprime «profondo disappunto» per la sentenza, mentre l’avvocato Luigi Chiappero ammette: «Contiamo di ridurre ulteriormente i punti in appello. Abbiamo buone speranze». Tutto sbagliato Tra i più colpiti

c’è il portiere Marco Paoloni: «E’ una sentenza durissima, ma stringata — dice uno dei legali, Paolo Rodella —. Ci sono ampi margini per l’impugnazione. La Disciplinare ha recepito la linea di Palazzi senza analizzare i riscontri probatori oggettivi».

«L’impressione è che sia mancato il coraggio — aggiunge Luca Curatti —. Mi sarei aspettato maggior cuore nella valutazione delle posizioni degli incolpati». Mazzata anche per Beppe Signori. «Stiamo cercando di capire, di leggere le motivazioni — dice Ugo Vittori, investigatore privato nel pool difensivo dell’ex attaccante — anche se su 50 pagine ci sono solo sei righe che riguardano il nostro assistito. Sono inconcludenti e immotivate. Capi di imputazione così importanti andavano motivati "ad personam" e non facendo di tutta l’erba un fascio». «Uno

spera sempre che le sentenze siano favorevoli, ma conoscendo la giurisprudenza della giustizia sportiva non siamo del tutto sorpresi», è il pensiero di Guido Alleva, che difende Carlo Gervasoni. Ermanno Gorpia, legale di Bressan: «L’associazione sarebbe stata scandalosa, ma non siamo soddisfatti. Faremo appello». Si ribellano anche le società. Ascoli diretto: «Ingiustizia è stata fatta». E la Cremonese «non è disposta a subire altre penalizzazioni, che ritiene profondamente ingiuste». ro.pe.

Thomas Manfredini, 31 PHOTOVIEWS

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LE TAPPE

Da Cremona il via all’inchiesta BENEVENTO Richiesta 14 punti di penalizzazione in Prima Divisione 2011-12 e 30 mila euro Sentenza 9 punti di penalizzazione in Prima Divisione 2011-12 e 30 mila euro

PIACENZA Richiesta 4 punti di penalizzazione nel campionato di B 2010-11 e 50 mila euro Sentenza 4 punti di penalizzazione nella Prima Divis. 2011-12 e 50 mila euro

V. ENTELLA Richiesta 40 mila euro di ammenda Sentenza 15 mila euro di ammenda

PORTOGRUARO Richiesta 50 mila euro di ammenda Sentenza 20 mila euro di ammenda

TARANTO Richiesta 1 punto di penalizzazione nel campionato di Prima Divisione 2011-12 Sentenza 1 punto di penalizzazione in Prima Divisione 2011-12

SPEZIA Richiesta 1 punto di penalizzazione nella Prima Divisione 2011-12 Sentenza 1 punto di penalizzazione nella Prima Divisione 2011-12

VIAREGGIO Richiesta 1 punto di penalizzazione nel campionato Prima Divisione 2010-11 Sentenza 1 punto di penalizzazione nel campionato Prima Divisione 2011-12

REGGIANA Richiesta 2 punti di penalizzazione nella Prima Divisione 2011-12 Sentenza 2 punti di penalizzazione nella Prima Divisione 2011-12

PINO DI MATTEO Richiesta 12 punti di penalizzazione nel 2011-12 e 1.600 euro di ammenda Sentenza 8 punti di penalizzazione nel 2011-12 e 1.000 euro

CUS CHIETI Richiesta Un punto di penalizzazione nella serie A2 2011-12 e 4.500 euro Sentenza Un punto di penalizzazione nella serie A2 2011-12 e 4.500 euro

L’inchiesta «Last Bet» della Procura di Cremona è di dominio pubblico il 1˚ giugno con l’arresto di 16 persone e altri 28 indagati. I reati contestati: associazione per delinquere, estorsione e frode sportiva. Il 4 luglio scatta l’indagine sportiva. Il 26 arrivano i deferimenti di Palazzi e dal 3 al 6 agosto si tiene il processo davanti alla Commissione Disciplinare.

Signori radiato sull’acceleratore della tesi accusatoria. «E’ colpa sua» Diverso è il discor-

so che riguarda il coinvolgimento di Signori «in modo incontestabile agli atti». Qui è l’incontro di Bologna del 15 marzo a spostare i convincimenti in modo decisivo. Signori viene anche definito «finanziatore» dell’operazione Inter-Lecce poi non andata a buon fine. Su questa partita è caduta invece l’«incolpazione» per Marco Paoloni. A cui viene comunque attribuito un ruolo in nove illeciti (in questa classifica è di Erodiani il record con 13) con la telefonata sul «fatto dell’avvelenamento» durante Cremonese-Paganese, la vicenda che diede il via all’inchiesta penale. Sul portiere di Cremonese e Benevento, che otto anni fa vinse l’Europeo Under 19 in azzurro con i vari Pazzini, Chiellini e Aquilani, la Disciplinare rimanda al mittente l’ipotesi del «millantare a 360 gradi» per sfuggire alla «dipendenza psicologica e allo stato di necessità». La tesi può essere semplificata così: se pure fosse vero, è lui che s’è cacciato in questo tipo di guai.

Giuseppe Signori, 43 anni. Ex bomber di Foggia, Lazio e Bologna

PRIMA DIVISIONE

Il secondo grado dopo Ferragosto Società pronte a dare battaglia

Alessandria giù Al suo posto salirà il Monza

I legali sperano di più nell’Alta Corte del Coni L’Atalanta può puntare al -5

Sconto a Bressan L’unico «associato» che perde la qualifica è dunque Mauro Bressan. Anche perché l’illecito contestato è uno solo, Taranto-Benevento, e non c’è dunque la «pluralità» necessaria per il famoso articolo 9 del Codice di Giustizia Sportiva, una delle novità del Processo. Anche lui però andrà in appello e tornerà per il secondo round al Parco dei Principi, l’hotel dei vip. Dove gli avvocati discuteranno, si fa per dire, con Woody Allen e Maarten Stekelenburg dietro la porta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ilcommento di RUGGIERO PALOMBO

SENTENZA DURISSIMA PER DARE L’ESEMPIO Sentenza annunciata. Durissima, ma è vietato stupirsi. Sentenza esemplare, nel senso che deve servire a dare l’esempio. Alle nuove generazioni, a tutti i giocatori che sono già in campo per preparare la nuova stagione, a quanti (speriamo pochi) devono ancora togliersi il vizio. «La vicenda si caratterizza per quel clima omertoso che

CHE COSA SUCCEDERÀ ORA TOCCA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA FEDERALE

troppo spesso permea i rapporti tra i tesserati, nonché tra i tesserati e il sottobosco di vari pseudo appassionati» scrive la Disciplinare nel suo dispositivo. Sono parole, purtroppo non nuove, che la dicono lunga su un fenomeno diffuso. E su una guerra ben lungi dall’essere vinta. L’emergere, grazie all’inchiesta tuttora in corso

Antonio Bellavista, 34 anni LIVERANI

della Procura di Cremona, di quanto già da tempo si sussurrava, e cioè che le scommesse sportive sul calcio avessero in breve tempo partorito il mostro della «scommessa deviata», esigeva una risposta rapida e forte, seppur parziale. Tutte cose che la giustizia ordinaria, decisiva con le sue preziose intercettazioni, non poteva fare. La Disciplinare ha sposato quasi interamente il teorema accusatorio del Procuratore federale Palazzi e per la prima volta ha messo in pratica quanto contenuto nel nuovo codice di giustizia sportiva, nato sulle ceneri di Calciopoli. Non c’è più «proposta di preclusione» ma è la stessa Corte che decide. Risultato: sette

ROMA

E ora l’appello alla Corte di Giustizia Federale, il secondo grado di giudizio, la penultima fermata della giustizia sportiva prima del capolinea diviso fra Tnas (Tribunale Amministrativo per lo Sport) e l’Alta Corte di Giustizia presso il Coni. Mettiamola così, tanto per far capire che aria tira. Se organizzassimo un sondaggio fra gli avvocati degli «incolpati» su possibili sconti, le speranze riposte nel terzo grado batterebbero quelle del secondo per dieci a zero. Anche per una banale divisione delle parti istituzionale, il terzo grado è l’unico a uscire dal Federcalcio e «abita» presso il Coni. E chissà che non c’entri pure il precedente ancora in bilico in tema di radiazioni, la partita di calciopoli che riguarda Moggi, Mazzini e Giraudo, dove i tre dirigenti sono stati «preclusi» dai due gradi della giustizia calcistica, ma sperano — anche alla luce di una certa prudenza giurisprudenziale sul tema della squalifica a vita — in una correzione di rotta dell’Alta Corte Coni.

tesserati dei nove per i quali Palazzi aveva avanzato la richiesta vengono non solo squalificati per cinque anni ma anche preclusi, cioè radiati, in un bisticcio tipico e in qualche modo incomprensibile di certi passaggi della giustizia sportiva (se sei radiato, perché vieni anche squalificato per cinque anni?). Per due ex azzurri dai percorsi tanto diversi come il celebre Beppe Signori, vicecampione del mondo ’94, e il semisconosciuto Marco Paoloni, campione d’Europa under 19 nel 2003, un ben triste epilogo. E’ un mezzo epilogo anche quello di Cristiano Doni e Thomas Manfredini, perché tre anni e oltre di squalifica nel calcio sono quasi un ergastolo.

Meno 5? Non sembrerebbero esserci però spazi per revisioni sostanziali sia per la costruzione dell’impianto accusatorio di Palazzi, sia per la traduzione quasi aritmetica del lavoro della Disciplinare nelle prime sentenze. Qui esiste però un piccolo, grande mistero che riguarda l’Atalanta. I sei punti vengono, motivazioni docet, da due partite. Quattro punti sono frutto di responsabilità oggettiva, uno per responsabilità presunta, uno per l’aggravante di un risultato che ha favorito la società (l’Atalanta battè il Piacenza). Ma possono gravare sulla stessa società due tipi di responsabilità, oggettiva e presunta, su una stessa partita? Di qui l’ipotesi di un ulteriore, seppur minimo sconto a quota 5. Sconti possibili Poi ci sarà la Cremonese (e non solo lei) a dare battaglia sul tema del «cornuta e mazziata». Al club lombardo è stata riconosciuta un’attenuante, ma per i legali non basta perché gli illeciti di Paoloni, hanno penalizzato la società. E nell’epoca di significative incrinature del totem della responsabilità oggettiva, chissà che il discorso non raccolga almeno un po’ di successo.

Scende l’Alessandria, sale il Monza. La Disciplinare non ha ritenuto credibile che un presidente (Giorgio Veltroni dell’Alessandria) e un d.s. (Giorgio Buffone del Ravenna) s’incontrassero in provincia di Arezzo per parlare della risoluzione d’una comproprietà. La Disciplinare ritiene che alla base dell’incontro ci sia stata la volontà di organizzare l’illecito per la sfida fra le due squadre. E così l’Alessandria passa in due mesi dai playoff per la B alla Seconda divisione. La decisione sarà presa dal Consiglio federale del 24, sempreché la Corte di Giustizia non modifichi la sentenza di primo grado. In quella sede sarà deciso il ritorno in Prima divisione del Monza, retrocesso ai playout: i brianzoli non hanno fatto domanda di ripescaggio proprio in attesa dei processi. Venerdì i calendari saranno composti con una X in Prima divisione (in attesa del Monza) e con l’Alessandria in Seconda.

Terzo grado Forse in sede di ulti-

mo grado. Che sarà diviso così: i radiati andranno all’Alta Corte Coni, società e squalificati a tempo al Tnas. Ma tutto questo a campionati cominciati: la Corte di Giustizia Federale dovrebbe arrivare ai verdetti entro il 19-20 agosto, per l’ultimo grado se ne parlerà a settembre. v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Daranno battaglia in appello ben sapendo però che sarà difficile convincere altrimenti la Corte di Giustizia federale. Possono coltivare maggiori speranze l’Atalanta e più in generale i club. Fuori gioco per via della responsabilità diretta Alessandria e Ravenna, le altre, la cui partita si gioca intorno alla responsabilità oggettiva, hanno incassato un minisconto di 13 punti sui 58 complessivamente richiesti da Palazzi. Se ne potranno aggiungere (pochi) altri. Così da rendere meno impossibili, come è giusto che sia, le rincorse salvezza. Tutto con la speranza che l’inchiesta di Cremona, strada facendo, non riservi qualche altra (brutta) sorpresa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL CASO

Dove giocherà ora il Ravenna? E’ tutto un rebus Bella matassa da sbrogliare. Dove giocherà il Ravenna la stagione che sta per cominciare? E’ la somma che fa il totale, direbbe Totò, ma qui c’è poco da scherzare. E poi l’addizione riguarda due x. Ieri la Disciplinare ha deciso l’«esclusione del Ravenna dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore e ammenda di 50 mila euro». Ma il problema è: qual è il campionato di competenza? E qui bisogna tornare all’iscrizione dei romagnoli alla Prima divisione, che era stata respinta dal Consiglio federale. A quel punto il Ravenna aveva cominciato a percorrere la strada del ricorso al Tar (a breve c’è la sentenza) ed eventualmente Consiglio di Stato. Ora bisogna «sommare» le due situazioni. Deciderà anche qui il Consiglio federale del 24.


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IL CASO

MONDIALE UNDER 20

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Abbiamo bisogno di sapere che cosa la città e i tifosi veri si aspettano da noi e se ci sono le motivazioni per continuare ANDREA DELLA VALLE Patron della Fiorentina

Da sinistra, Diego, 57 anni, e Andrea Della Valle, 45 IPP

Firenze risponde ai Della Valle: «Siamo con voi» Dopo le istituzioni, anche la maggioranza dei tifosi viola si schiera con la proprietà ALESSANDRA GOZZINI SAN PIERO A SIEVE (Firenze)

Gli applausi dalla mini tribuna del Mugello valgono come indizio: si può ripartire da qui per fare un’analisi dettagliata di tutte le risposte che hanno seguito la lettera aperta di Andrea Della Valle. Qualcosa che si avvicina al tipo di replica che cercava il presidente onorario del club è il risultato di un sondaggio in rete: i tifosi che hanno votato su Fiorentina.it sono per la grande maggioranza a sostegno dell’attuale proprietà (almeno due su tre hanno espresso il loro «clic» a favore). Altri messaggi In tutto, sul son-

daggio-web si sono espressi in 11.453: quasi la metà dell’ultima media spettatori del Franchi. Nel calcolo non vanno considerati gli ultrà contestatori-a-prescindere, quelli che il club vorrebbe isolare. La voce che Della Valle voleva sentire è quella della maggioranza, civile ma, fino a due giorni fa, troppo silenziosa. Lo sfogo del

patron ha sollecitato una presa di posizione: l’ACCVC (associazione che riunisce oltre 200 gruppi del tifo organizzato) spiega di «non aspettare altro che continuare insieme ai Della Valle e di voler bloccare la forma di autolesionismo che ultimamente trova terreno fertile». Nota apprezzatissima dai Della Valle. Come loro hanno fatto molti altri viola club, l’abbraccio virtuale arriva da Firenze (per citarne uno, il viola club «Borgonovo»), come da Ischia, Torino o dalla Polonia. Altra espressione dell’umore sono gli striscioni: ieri due appesi allo stadio erano a favore dei Della Valle, uno, a San Piero, era di parere opposto. Pareri I numeri della maggio-

ranza che ha votato in rete, si ritrovano anche nei pareri dei tifosi illustri. Lamberto Dini, ex presidente del Consiglio: «Mi auguro che per un atteggiamento ostile di pochi non ci sia disaffezione da parte dei Della Valle». Margherita Hack, astrofisica: «Perderli sa-

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Mi auguro che i Della Valle non si disaffezionino per l’ostilità di una minoranza LAMBERTO DINI Senatore

«

I Della Valle sono entrati nel calcio per vincere, non per affari. Quindi li sosterrei GIORGIO ALBERTAZZI Attore e regista

rebbe un vero peccato». Giorgio Albertazzi, attore e regista: «Sono entrati nel calcio per vincere, non per business, dunque li sosterrei». Neri Parenti, regista e sceneggiatore: «Hanno fatto molto per la Fiorentina, ma ora solo acquisti di livello possono riaccendere l’entusiasmo». Abbonamenti Ecco un altro

punto: la maggioranza sana del tifo è comunque in attesa di colpi sul mercato, ed è evidente che la campagna acquisti influenza direttamente quella degli abbonamenti (per ora in calo del 40%). Cosi come non si possono trascurare un paio di criticità: la sorpresa per l’ingresso in società dell’amato Guerini e non dell’amatissimo Antognoni, o il fronte aperto con la Federazione (da cui si attendono risposte immediate) e soprattutto con Prandelli, che domenica sera ha ospitato una piccola delegazione di tifosi a Coverciano. Obiettivo Dunque, per riassumere, le risposte che i Della Valle volevano sono in parte arrivate, dalle istituzioni (sono piaciute le parole del sindaco Renzi) come dai tifosi veri che hanno di fatto isolato la parte che accusa, ed espresso un sostegno quasi sempre incondizionato. C’è infatti anche chi alla richiesta di risposte del patron replica girando la questione: è la società che deve riavvicinare la squadra alla gente. Questo è comunque l’obiettivo del club, che guarda ancora più avanti: creare le basi che possano permettere, al di la di un acquisto in più o in meno, di avere sempre il sostegno del pubblico, unica arma, secondo tutte le parti, per riportare in alto Firenze. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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VIA AGLI OTTAVI Il Mondiale Under 20 in Colombia è arrivato agli ottavi di finale. Nella notte si sono giocate le prime quattro partite: CamerunMessico; ColombiaCista Rica; PortogalloGuatemala; ArgentinaEgitto (oggi in differita su Rai Sport 1 alle 19.30). Queste le partite di oggi: Brasile Arabia Saudita (su Rai Sport 1, diretta alle 3.00 e differita alle 19.30): SpagnaCorea del Sud; FranciaEcuador; NigeriaInghilterra.

IL VOLTO NUOVO LA GIOVANE PUNTA

Muriel, gol colombiani per il Lecce «Non vedo l’ora di partire» Intanto è protagonista al Mondiale con l’Under 20 ALESSANDRO RIZZI BOGOTÀ (COLOMBIA)

«Alcuni anni fa, prima di firmare col Deportivo Cali, la squadra da cui mi ha prelevato l’Udinese, mi allenavo alla scuola di Barranquilla, ma non avevo i soldi per il bus che mi portava al campo. Allora vendevo i biglietti della lotteria del mio paese, Santo Tomás, e con il guadagno mi pagavo il viaggio». Sembrano lontani i tempi in cui Luis Muriel vendeva fortuna per costruirsi la sua. Dopo la doppietta alla Francia nel match d’esordio, l’attaccante colombiano, che al ritorno dal Mondiale Under 20 giocherà nel Lecce (via Udine), è già diventato un protagonista di questa rassegna giovanile. In campo, spesso si allarga sull’esterno per puntare l’uomo e saltarlo. Come vede il suo modo di giocare in relazione al campionato italiano?

«Sono un centravanti, ma amo svariare fuori dall’area. Conosco il calcio italiano, è molto tattico e si cura molto la fase difensiva. Dovrò giocare a un tocco e cercare lo spazio libero per eludere la tattica degli avversari. Sarà importante muoversi sulla linea del fuorigioco e qui, con i miei compagni di nazionale, sto lavorando molto sotto questo aspetto per automatizzare i tempi giusti». Com’è stato l’ambientamento in Italia?

Muriel, 20 AFP

«A Udine sono stato accolto molto bene. Ho vissuto a casa di Isla, sudamericano come me. Ho imparato un po’ di italiano, capisco e mi faccio capire. Mi mancava un po’ la cucina colombiana, specialmente il sancocho (zuppa a base di carni e verdure, ndr) e la bandeja paisa (altro piatto tipico, con carni, insaccati, uova, fagioli, ndr.), ma il cibo italiano è buonissimo e ho fatto scorpacciate di pizza al salame piccante». L’Udinese è una delle società specializzate nello scovare i giovani talenti e farli crescere. Che impressione le ha fatto?

«Ho trascorso un mese e mezzo a Udine prima di venire qui al Mondiale e mi hanno fatto lavorare molto a livello fisico per perdere peso. A Udine c’è tutto per fare bene: struttura e competenze. Sanchez è arrivato che era una promessa e ora è uno dei più grandi del mondo». Le piacerebbe giocare con Di Natale?

«Sarebbe un sogno. É un attaccante incredibile, è un grande realizzatore, quando gli capita un’occasione non sbaglia mai». Dopo il Mondiale, però, andrà al Lecce.

«La scorsa stagione il Lecce ha disputato un ottimo campionato e quest’anno ci sono tutte le premesse per fare bene. Poi troverò il mio connazionale Cuadrado, che mi faciliterà l’inserimento. Ho tanta voglia di iniziare quest’avventura». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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AltriMondiESTATE 3

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BORSE: NEW YORK E MILANO SI RIALZANO

RAIMONDO E SANDRA MEGLIO DELL’ANTIMAFIA

IL TORMENTONE ESTIVO SI VOTA SU GAZZETTA.IT

Dopo 7 giorni consecutivi di perdite, ieri Piazza Affari a +0,52%. Wall Street chiude con rialzi vicini al 4% (a pagina 3 dell’inserto)

In un parco di Parma via il nome Falcone Borsellino: sarà intitolato a Vianello e alla Mondaini (a pagina 3 dell’inserto)

La canzone dell’estate? Si può votare su Gazzetta.it: tra i favoriti c’è Bob Sinclar, che rifà la Carrà (a pagina 4 dell’inserto)

Il fatto del giorno

_la rivolta inglese

DI GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it

Perché i giovani delle periferia distruggono tutto a Londra? Secondo il premier Cameron è solo criminalità, ma gli scontri sembrano provocati anche dal disagio sociale: il divario tra ricchi e poveri è altissimo e gli stranieri vivono in mega-ghetti Da cinque giorni l’Inghilterra deve vedersela con gruppi di giovani che danno l’assalto ai negozi, incendiano, sparano, spaccano e insomma mettono a ferro e a fuoco i quartieri poveri all’inizio di Londra, poi di Birmingham, ieri anche di Liverpool, Manchester, Bristol. Tutto è cominciato con la morte di Mark Duggan, un giovane nero di 29 anni, spacciatore di cocaina e padre di quattro figli, ucciso a Tottenham dalla polizia giovedì scorso. La protesta per questo atto di prepotenza omicida si è prima esteso da Tottenham alle altre periferie londinesi (Walthamstow, Ponders End, Enfiel e dall’altro lato Bethnal Green, Mile End, Brixton, poi, lunedì, ancora a Hackney, Peckham, Lewisham) poi ha contagiato altre città. I politici sono rientrati di corsa dalle vacanze: il premier David Cameron, il ministro dell’Interno Theresa May, il sindaco Boris Johnson. È convocato il governo per domani, sono stati mandati in strada 16 mila agenti, si promette l’uso di proiettili di gomma come in Irlanda del Nord. Cameron, che ha dovuto lasciare il dolce soggiorno in Toscana, ha gridato in tv che si tratta di «pura e semplice criminalità», «faremo di tutto per riportare l’ordine», «io

e il governo siamo determinati a far rispettare la giustizia», «i responsabili dei disordini sentiranno la forza piena della legge», «non solo state danneggiando la vita degli altri, ma le vostre stesse vite — ha detto rivolgendosi direttamente ai rivoltosi —, se siete abbastanza adulti per commettere questi reati lo siete anche per affrontare la punizione». Ieri, numerosi teatri di Londra hanno cancellato i loro spettacoli, nel timore di nuove violenze, e Scotland Yard ha dato il primo numero sui danni: 100 milioni di sterline.

1Qual è finora il bilancio degli scontri?

Nella sola Londra ci sono stati 560 arresti, e tra questi c’è un ragazzino di undici anni, oltre ai 138 di Birmingham. Gli incriminati finora sono 100. Ieri è morto un giovane di 26 anni che era rimasto ferito da un colpo di pistola nei giorni scorsi, durante gli scontri di Croydon, sobborgo meridionale di Londra. La polizia dice di averlo trovato ferito dentro un’autovettura. Prendo con le molle questa versione perché nell’episodio Duggan, quello che ha dato il via alle violenze, i po-

3 Però è vero che, in mezzo a quelli che protestano, ci sono quelli che ne approfittano.

Bisogna convincersi del fatto che l’ingiustizia e la violenza generano altra ingiustizia e altra violenza. Dal 1998 a oggi trecento giovani che si trovavano nelle mani della polizia britannica sono morti senza che nessun agente sia mai stato incriminato. Nei quartieri — stiamo sempre citando il Guardian — si è affermata una subcultura della violenza non troppo dissimile da quella che abbiamo visto in Gomorra. Qui spadroneggiano le bande di musulmani o di curdi, i conti si regolano a colpi di coltello. Del resto, che altra speranza c’è? Per ogni offerta di lavoro ci sono 54 disoccupati.

4 I tagli provocati dalla crisi economica non c’entrano?

Credo di no. Del resto i tagli non sono ancora in funzione.

I poliziotti in assetto antisommossa in una strada di Croydon, quartiere della periferia sud di Londra EPA

«

Ci troviamo di fronte a scene nauseanti, di criminalità pura e semplice

DAVID CAMERON PREMIER INGLESE

liziotti hanno mentito, sostenendo all’inizio che Duggan aveva sparato e mostrando, come controprova, un foro di proiettile su una loro autoradio. S’è visto subito però che il foro era compatibile con le armi degli agenti e non con la rivoltella trovata sul posto e che forse non ha neanche sparato. La polizia non ha fatto una bella figura, fino a questo momento: ricordiamo che la reputazione di Scotland Yard è a pezzi per via dello scandalo intercettazioni del News of The World di Murdoch, che hanno costretto alle dimissioni il capo della polizia, quantunque baronetto.

2 Cameron ha ragione o no? È solo criminalità?

Non può essere solo criminalità. Come si può negare che la rivolta non sia provocata anche dal forte disagio sociale, dalle difficoltà che incontrano i giovani delle comunità immigrate e concentrate in vasti ghetti cittadini? Il Guardian ha scritto che la Gran Bretagna è il Paese occidentale dove più grande è il divario economico tra la parte alta e la parte bassa della società: il 10% più ricco è cento volte più ricco del dieci per cento più povero. Un range che non si riscontra in nessuna parte del mondo.

5 Dobbiamo temere che qualcosa di simile accada prima o poi anche da noi?

Nonostante quello che è successo a Bari l’altro giorno, forse no, benché il numero dei giovani stranieri presenti nelle nostre città sia notevole (il 23% dei 15-29enni a Milano, il 25% a Torino, il 15% a Roma). La ragione probabilmente sta nel fatto che da noi è molto più difficile che si formino mega-ghetti tipo il londinese Tottenham. I figli degli immigrati vanno in genere a scuola con i nostri figli, solamente il 20 per cento dei ragazzini stranieri dichiara di avere amici soltanto stranieri, insomma da noi l’integrazione sembra più facile e meno drammatica che a Parigi o a Londra.


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Viaggio nella città ferita «È tutta colpa delle gang»

NEL CAOS IL CAMPIONATO INIZIA SABATO

Dai quartieri più difficili fino al celebre Notting Hill, la gente ha paura I commercianti: «Davanti a questi ragazzi si deve reagire con le mazze» STEFANO BOLDRINI LONDRA (Inghilterra)

LA MAPPA DEGLI SCONTRI ANCHE NEL CENTRO DI LONDRA

Fabio Capello, 65 anni, c.t. inglese: la sfida di stasera contro l’Olanda sarà giocata nel 2012 AP

LE FIAMME E I DANNI 1

Notting Hill e la commedia d’amore con Hugh Grant e Julia Roberts sono davvero roba da film. Quando in piena notte i disordini di Londra raggiungono uno dei quartieri più chic della capitale britannica, si capisce che la situazione è fuori controllo. Protesta e vandalismo hanno superato i limiti della East London, da sempre l’area più depressa della Gran Bretagna, dove non basterà l’Olimpiade del 2012 per cancellare degrado e disoccupazione. Notting Hill è un quartiere ricco. L’evento più gioioso dell’anno è, a fine agosto, il carnevale caraibico, ma le bande di incappucciati terrorizzano chi ancora circola per strada. La gente si barrica in casa. I businessman e le signore annoiate che trascorrono i pomeriggi tra shopping e gossip sbirciano dalle finestre. Hanno paura. Una fottuta paura. Le bande Il suono delle sirene

lacera la notte di Londra. È un via vai che attraversa la città, da Est ad Ovest, superando l’antica frontiera tra benessere e povertà. Dieci-dodici miglia tra Tottenham e Chelsea, ma è come valicare un oceano. L’Est brucia. Il fumo nero delle case e dei negozi in fiamme sale verso il cielo. L’odore è acre. Brucia East London e nei roghi finiscono anche le politiche sociali di laburisti e conservatori. In questi quartieri, c’è la maggiore concentrazione di ragazze madri del Regno Unito. Giovanissime che all’età di 16-17 anni si ritrovano con un figlio in braccio. E sono loro, i figli, vittime e protagonisti. Vittime di uno stato sociale che garantisce sussidi utili solo per sopravvivere, ma nega una scuola pubblica efficiente, un’assistenza sanitaria adeguata, una speranza di vita da Paese civi-

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO

È triste assistere a ciò che sta accadendo a Londra, ma è fonte di orgoglio vedere che le comunità si stanno unendo. Seguite @Riotcleanup per aiutare con #riotcleanup e rimanete al sicuro

Richard Branson (Virgin) @richardbranson FOLLOWERS 1.231.190

Si ferma il calcio: salta l’amichevole Inghilterra-Olanda La Federazione: «Impossibile giocare in un momento così» A rischio la prima di Premier LONDRA

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GDS

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IL NUMERO

698

Gli arrestati Sono 698 le persone fermate per gli scontri che da sabato sconvolgono l’Inghilterra. A Londra sono state arrestate 560 persone, a Birmingham ne sono finite in cella altre 138. Tra gli arrestati più di 100 sono già stati incriminati

le. È qui che fiorisce il fenomeno delle gang giovanili. Le bande di incappucciati che i notiziari no-stop di Sky e della Bbc portano nelle case della Gran Bretagna sono l’esercito armato di queste gang. I protagonisti. Ragazzini di 12-14 anni che comunicano con il Blackberry, che si muovono spesso in bicicletta, che spaccano, rubano e scappano. I genitori, quando ci sono, possono soltanto assistere impotenti. Le reazioni La polizia è sulla difensiva. Si ribellano solo i commercianti turchi e curdi. Affrontano i teppisti con mazze e bastoni: «Con questa gente bisogna comportarsi così». Croydon è il maggior borgo di Londra. Qui c’è stato il primo morto dei disordini. Qui la notte è stata un inferno. Hanno bruciato case, negozi, centri commerciali, auto. Alcune vie sono off limits. Da lontano, s’intravedono le carcasse delle macchine e le mura annerite

delle case. Ealing è il quartiere della comunità polacca, ad Ovest di Londra. Gli scontri arrivano fin qui, dopo aver attraversato Stratford, Hachney, Camden. Ealing è soprannominata la «regina dei sobborghi», ma figurarsi se i teppisti s’inchinano di fronte ad un monarca. Anche qui gli incappucciati devastano, rubano e fuggono. Il giorno dopo si fa la conta dei danni. Gli abitanti sfilano di fronte alle telecamere per portare la loro testimonianza. Un anziano signore ammette che «le politiche sociali stanno mostrando tutti i loro limiti, ma quello che sta accadendo non è tollerabile». La protesta è anche un confronto generazionale. Qui gli adulti, indignati, spaventati e furibondi con la polizia per non averli protetti. Là i giovanissimi, a migliaia, esaltati dalla violenza e rabbiosi con la polizia. Ad Hyde Park la gente corre e si diverte al sole, ma Londra, oggi, è anche questa. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Anche il calcio è stato travolto dai disordini che stanno sconvolgendo la Gran Bretagna: saltata l’amichevole di stasera Inghilterra-Olanda, rinviate quattro gare di Coppa di Lega (West Ham-Aldershot, Crystal Palace-Crawley, Charlton-Reading, Bristol-Swindon), cancellata Ghana-Nigeria a Watford. Ma potrebbe non finire qui: a rischio alcune sfide della prima giornata di Premier, in partenza sabato, su tutte Tottenham-Everton. L’annuncio che Inghilterra-Olanda sarebbe stata annullata è stato diramato ieri mattina, ma già lunedì si era capito che non c’erano le condizioni per giocare: destinare al calcio anche un solo agente è pura follia. Il presidente della Federcalcio inglese, David Berstein: «Condividiamo il provvedimento del governo e della polizia. Non si può giocare in queste condizioni». Gli olandesi sono stati informati prima di salire sull’aereo. I 70 mila biglietti venduti saranno rimborsati. L’amichevole sarà recuperata nel 2012. Il general manager dell’Inghilterra, Franco Baldini, ha parlato alla Bbc: «Siamo dispiaciuti per quanto sta succedendo, il resto non conta». Alcuni giocatori si sono fatti sentire su Twitter. «Quello che sta accadendo è follia. Fermatevi», l’appello di Rooney. «Il rinvio è giusto. Chi ha voglia di vedere una partita quando il Paese è nel caos?», la riflessione di Ferdinand. Biglietteria assaltata I disordini sono iniziati nel

1 Una palazzina incendiata lunedì notte a Croydon; 2 Il sindaco di Londra, Boris Johnson, con una scopa in mano nel quartiere di Clapham; 3 Un commesso guarda dall’interno di un negozio di Ealing: la vetrina è stata sfondata AP/REUTERS

quartiere di Tottenham e la biglietteria dell’omonimo club è stata assalita dai vandali. La gara con l’Everton di sabato è in dubbio, ma la decisione è rinviata a domani. Rischio rinvio anche per Fulham-Aston Villa e QPR-Bolton. La nazionale di cricket, invece, ha vissuto da un albergo in pieno centro di Birmingham gli scontri scoppiati lunedì nella seconda città inglese. Il test match di oggi con l’India è stato però confermato. bold © RIPRODUZIONE RISERVATA

VERSO L’OLIMPIADE LA CAPITALE VIVE UNA SETTIMANA RICCA DI AVVENIMENTI SPORTIVI: BEACH VOLLEY, CICLISMO, BADMINTON E NUOTO

«Ma i Giochi saranno belli e sicuri» Il sindaco Johnson ne è certo: «Quello che vediamo è molto lontano dalla realtà»

partite. Come ha spiegato Angelo Squeo, dirigente della federazione internazionale di beach volley, «c’erano le condizioni di sicurezza per affrontare il torneo e non c’era motivo di annullarlo». Le gare si concluderanno domenica.

LONDRA

Piatto ricco Il fine settimana pre-

Gli incidenti stravolgono il calcio, ma non turbano le altre discipline. Ieri, a Londra è cominciato regolarmente un torneo preolimpico femminile di beach volley, in programma non lontano da Downing Street, la residenza del premier. Unica modifica al programma, l’uso di due campi al posto di uno, per anticipare la fine delle

vede un menù ricco di appuntamenti sportivi. Sabato, ad Hyde Park si terrà una maratona di nuoto, mentre domenica si correrà regolarmente la preolimpica di ciclismo, con la squadra italiana al via. Alla Wembley Arena si disputerà invece il Mondiale di badminton. Il campione in carica, il cinese Lin Dan, ha detto: «Per la sicurezza credo sia sufficiente non circo-

L’arena del beach volley allestita nella centralissima Horse Guards Parade, dove si sta giocando un torneo preolimpico femminile AP

lare lungo le strade. Mi sento tranquillo». Gli incidenti hanno creato imbarazzo tra gli organizzatori dell’Olimpiade del 2012. Il Locog, il comitato organizzatore, si è affrettato a fare alcune precisazioni attraverso un comunicato: «È stato predisposto da tempo un piano dettagliato per garantire la sicurezza e continueremo a metterlo a punto con la polizia e il governo. Quello che sta accadendo ci obbliga a vigilare di più, ma stiamo svolgendo un buon lavoro». Il sindaco, Boris Johnson, costretto a un rientro anticipato dalle vacanze, ha confessato il suo disappunto «per l’immagine distorta di Londra che si può ricavare dagli scontri di questi giorni, ma sono sicuro che tra un anno ospiteremo un’Olimpiade bella e sicura». bold © RIPRODUZIONE RISERVATA


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A ROMA, GRAVE IL FRATELLO

Rapina da Far West Ucciso il benzinaio Una rapina a un distribu tore di benzina di Cerenova, sulla via Aurelia, a 40 km da Roma, ieri pomeriggio si è trasformata in

tragedia. Due malviventi hanno ucciso il tito lare, Mario Cuomo, che proprio ieri compiva 62 anni; ferito gravemente il fratello Giancarlo, ora ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma in gravi condizioni. La rapina è avvenuta alle 14. Secondo le prime ricostruzioni, a scatenare

la selvaggia reazione dei due rapinatori, che sarebbero italiani, è stato il rifiuto dei fratelli Cuomo di consegnare l’incasso della mattinata (a quanto pare circa mille euro). I malviventi, che indossavano caschi integrali, sono arrivati e si sono allontanati a bordo di uno scooter.

IL GIALLO DI MELANIA

Niente esame del Dna per l’amante di Parolisi

Un operatore di Borsa si dispera. Nell’ultimo mese l’indice Ftse Mib di Milano ha perso il 17,47% ANSA

Milano si rialza Ma è Wall Street ad andare forte Piazza Affari positiva dopo 7 sedute. E la Borsa americana poco prima di chiudere risale del 4% DAVIDE ROMANI

Colpo di reni al fotofinish per Milano, le Borse europee e Wall Street. Si può riassumere così l’andamento borsistico di ieri. A Piazza Affari chiusura in positivo nel finale di seduta con uno scatto repentino degli indici principali che, negativi fino alle 17.25, hanno chiuso entrambi in rialzo di mezzo punto percentuale con l’indice Ftse Mib che segna un +0,52% e l’All Share +0,50%. Ma la chiusura di Milano, per la prima volta positiva dopo sette giorni consecutive di sedute chiuse in negativo, rispecchia in larga parte l’andamento di tutte le Borse europee. A Londra l’indice Ftse 100 avanza dell’1,89% a 5.164,92. Bene anche il Dax di Francoforte che guadagna lo 0,1% a 5.917,08 punti, dopo aver ceduto in mattinata oltre il 5%. Sale dell'1,63% il Cac 40 di Pa-

a Parma

È più importante ricordare la coppia di eroi antimafia più celebrata o la coppia del varietà più amata dal popolo televisivo. I magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino o i coniugi Sandra Mondaini e Raimondo Vianello? Il sindaco di Parma Pietro Vignali, incurante delle polemiche (e seppure reduce da uno scandalo che ha colpito la sua giunta), non ha avuto dubbi: più importanti Sbirulino e Casa Vianello della strage di Capaci e di quella di via d’Amelio. Ecco perché ieri la sua amministrazione ha deciso di cambiare il nome di un parco già dedicato a Falcone e Borsellino, intitolandolo a Raimondo e Sandra. La scelta, naturalmente, ha scatenato le proteste

Il differenziale Btp-Bund scende a 280 punti. La Federal Reserve «blocca» i tassi rigi a 3.176,19 punti. Madrid cala dello 0,36%, mentre Atene avanza dello 0,42%. Intanto le operazioni della Bce sul mercato secondario alleviano le tensioni sul mercato dei titoli di stato. Il differenziale tra i Btp decennali e i bund tedeschi è sceso a 280 punti dopo essere tornato lunedì sopra quota 300. Incertezza La giornata a Wall Street è cominciata nel migliore dei modi con il Dow Jones che guadagnava l’1,69% e il Nasdaq attestato al 3%. Rialzi che hanno subito poi una impennata verticale con il comunicato della Federal Reserve.

La Banca centrale americana è pronta a scendere in campo a sostegno dell’economia usando gli strumenti a sua disposizione. E intanto garantisce che i tassi d’interesse, fermi fra lo 0 e lo 0,25%, resteranno eccezionalmente bassi almeno fino alla metà del 2013. Una conferma che i rischi al ribasso sulle prospettive economiche Usa sono aumentate. A quel punto Dow Jones e Nasdaq calano ma nel finale di seduta ecco una violenta e inaspettata fiammata che li lancia rispettivamente al +3,97% e +5,3%.

Nel giallo di Melania, la Procura di Teramo continua a indagare sulle amanti di Salvatore Parolisi (nella foto, Ansa), in carcere con l’accusa di aver assassinato la moglie. Ieri i magistrati abruzzesi hanno smentito le indiscrezioni, filtrate nei giorni scorsi, sulla possibilità di chiedere il prelievo del Dna di Ludovica Perrone, la soldatessa che aveva una storia con il caporalmaggiore dell’esercito. La richiesta di analizzare il materiale genetico della 27enne di Sabaudia, caporale dei lancieri di Montebello ed ex recluta della caserma Clementi di Ascoli, non servirebbe perché il suo alibi, secondo i magistrati, sarebbe inattaccabile: il 18 aprile, quando è stata uccisa Melania, ritrovata morta due giorni dopo nel bosco delle Casermette di Ripe di Civitella (Teramo), la soldatessa si trovava in servizio nella caserma di Lecce. Intanto, c’è attesa, per gli accertamenti fatti dai Ris nell’appartamento di Folignano (Ascoli Piceno) dove Parolisi viveva assieme alla moglie e alla figlia: questi risultati potrebbero essere resi noti nei prossimi giorni. I difensori di Parolisi, nel frattempo, confermano che il militare parlerà davanti ai giudici del Riesame del tribunale dell’Aquila. La teoria difensiva degli avvocati si concentrerà sulla presenza di tracce di Dna femminile trovate sul corpo della vittima.

Asia In precedenza tutte le

piazze asiatiche hanno chiuso in ribasso. Tokyo sui minimi degli ultimi cinque mesi: dall’inizio dell’anno ha accumulato una perdita di oltre il 15%. Ancora peggio Hong Kong: l’indice di riferimento Hang Seng in tarda mattinata era in ribasso di oltre il 7%.

A notizie

YARA: FINITA DAL FREDDO

Tascabili Per i giudici del Riesame di Napoli

«C’è l’associazione a delinquere nella P4» S I risultati dell’autopsia Yara Gambirasio è morta di stenti e freddo, dopo essere stata colpita alla testa e accoltellata per almeno sei volte. L’agonia della ragazzina trova spazio nelle pagine della consulenza tecnica sull’autopsia che l’anatomopatologa milanese Cristina Cattaneo consegnerà a breve al pm di Bergamo Letizia Ruggeri, titolare dell’inchiesta sul delitto della 13enne uccisa a Brembate di Sopra (Bergamo) il 26 novembre 2010. Intanto spunta un’altra lettera anonima, inviata alla redazione del quotidiano «L’Eco di Bergamo». L’autore sostiene di essere l’assassino. La lettera è ora in mano ai Ris di Parma

Si aggravano le accuse nell’inchiesta sulla cosiddetta P4. Secondo il tribunale del Riesame di Napoli, il deputato Pdl Alfonso Papa e il faccendiere Luigi Bisignani, assieme al carabiniere Enrico La Monica (latitante in Senegal), hanno messo in piedi un’associazione a delinquere per commettere un «numero indeterminato» di reati contro la pubblica amministrazione e contro l’amministrazione della Giustizia. Il Riesame ha accolto le idee dell’accusa, ribaltando la decisione del gip, che aveva escluso la tesi associativa: i giudici hanno chiesto anche l’arresto per Bisignani, che si trova ai domiciliari.

In mano ai pirati dall’8 febbraio

Petroliera sequestrata in Somalia: foto shock dei marinai italiani

Tre dei 5 marinai italiani tenuti sotto tiro con i mitra Una foto pubblicata ieri dal quotidiano «Il Mattino» di Napoli con tre dei cinque marinai italiani della petroliera Savina Caylyn sotto il tiro dei sequestratori, un gruppo di pirati somali che li tiene prigionieri dall’8 febbraio. La foto è stata scattata il 9 giugno ed è stata spedita via fax — con altri 4 scatti — ai familiari dei marinai. L’ultimo contatto tra il capitano della nave, Giuseppe Lubrano Lavadera, e la moglie risale al 16 giugno. Adesso l’appello della donna alle istituzioni si fa drammatico: «Stanno mangiando erba, non ne possono più. Non ci abbandonate».

In Toscana: era con la madre

Cade in mare dal pedalò Morto bimbo di 16 mesi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Falcone e Borsellino sfrattati Il parco a Raimondo e Sandra delle opposizioni e del cosiddetto Popolo Viola (il movimento anti Berlusconi nato su Facebook) e a nulla è servita la controproposta del sindaco: dedicare ai due amici magistrati uccisi a Palermo i viali vicino alla nuova stazione della città. Anche Totò È vero che la conte-

Raimondo Vianello insieme alla moglie Sandra Mondaini ANSA

LATITANTE DA OLTRE 1 ANNO Tauro. Lo ha annunciato il Procuratore nazionale antimafia Gomorra del calcio Piero Grasso. Ex capitano e Preso il boss Pesce dirigente della Rosarnese e del Sapri, figlio di un boss ergastolano della ’ndrangheta, Pesce è Il boss Francesco Pesce, considerato il reggente della cosca latitante da oltre un anno, è stato che aveva deciso d'investire al Nord arrestato ieri sera a Rosarno, nel enormi quantità di denaro nel calcio. Reggino, dai carabinieri di Gioia

stazione a Vignali, eletto con il Pdl, arriva dai suoi diretti avversari politici. Ed è anche vero che la foga «revisionista» non riguarda solo Parma. Ieri, per esempio, anche Alassio ha deciso di «sfrattare» il grande Totò dai giardini di piazza Stalla, per far posto al conte Luigi Morteo, «figura storica della cittadina ligure». Al tempo stesso, però, la domanda di Matteo Casel-

li e Caterina Bonetti, consiglieri comunali Pd di Parma, rimane lecita e, diremmo, confacente: «Com’è possibile paragonare, nella titolazione di un’area così importante due eroi nazionali a una coppia di attori comici, per quanto stimati e apprezzati dal pubblico?». In attesa di risposte - e della delibera - possiamo prepararci a nuove intitolazioni più o meno prestigiose: Piazza Affari a Milano potrebbe diventare largo Chi vuol essere milionario?, la villa Bellini a Catania potrebbe cambiare nome in giardino Pippo Baudo. E a Napoli, chi avrebbe il coraggio di opporsi a un bel viale Maradona (è meglio ’e Pelé)? m.arc. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un bimbo di 16 mesi di Roma è morto ieri mattina dopo essere caduto dal pedalò su cui si trovava con la madre davanti alla spiaggia della Feniglia, a Orbetello (Grosseto). Il piccolo è finito in mare, la donna è riuscito a riprenderlo subito pensando che non si trattasse di nulla di grave. Tant’è che è tornata a riva, ha pagato il noleggio e ha disteso il piccolo sotto l’ombrellone pensando che dormisse. Solo quando ha capito che aveva perso i sensi, lo ha portato d’urgenza all’ospedale di Orbetello. Ma ormai era troppo tardi. L’autopsia ora dovrà chiarire l’esatta causa della morte.

Catania: la vittima è una 22enne

Urta contro il bidet Gira 3 ospedali e muore Si è seduta sul bidet, ma ha sbattuto la zona sacrale contro il rubinetto procurandosi un ematoma. L’incidente domestico è costato la vita a Vanessa Luisa Torrisi, 22 anni, morta il 16 luglio all’ospedale Garibaldi di Catania dopo sei giorni di coma. Ora i genitori lanciano un appello ai magistrati perché verifichino le eventuali responsabilità. L’incidente a fine giugno; dopo qualche giorno Vanessa Luisa, che non riusciva nemmeno a sedersi, è stata portata all’ospedale Cannizzaro di Catania. «Ci hanno detto che non c’era nessun problema», spiega la sorella. Poi due cambi d’ospedale, il coma e la morte.


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IL SUCCESSO DEGLI ANNI 80

«Dirty Dancing»: in arrivo il remake «Dirty Dancing», il film generazionale sulla storia d’amo re tra Johnny e Baby, nata tra passi di danza scatenati, tornerà

STEFANIA ANGELINI

Ai tempi del No tengo dinero, dell’Asereyè e della Macarena, era tutto più semplice: non c’erano dubbi su quale fosse la canzone delle vacanze. Ora che con Internet e con l’iPod ognuno ascolta il brano che preferisce, incoronare il motivetto che ti ronza nelle orecchie a tutte le ore diventa sempre più difficile. Noi della Gazzetta — assieme a Radio 105 — abbiamo selezionato 10 brani e chiediamo a voi di decretare la canzone di questa estate: andate su Gazzetta.it, ascoltate e votate.

al cinema. Alla regia del remake del 1987 ci sarà Kenny Ortega, che nel primo film con Patrick Swayze (nella foto) e Jennifer Grey lavorò come coreografo. Non ci sono ancora i nomi per il cast, ma i bookmaker parlano già delle candidature di Justin Timberlake ed Emma Stone.

Vota la tua hit Dalla Carrà a Danza Kuduro l’estate si balla

Hit parade Tra le tante hit che

vanno per la maggiore, abbiamo cercato di incrociare le classifiche dei brani più trasmessi alla radio e quelli più scaricati sul web. Perché, il più delle volte, non combaciano affatto. Prendiamo la Danza Kuduro, il ballo trash (kuduro, in portoghese, significa «sedere sodo»), che spopola ovunque, del portoricano Don Omar e del franco-portoghese Lucenzo. Di questa canzone si è detto anche sia stata snobbata dalle radio: «È un disco uscito dal cilindro, già pubblicato un anno e mezzo fa, ma all’epoca non ha avuto successo. Poi è stato ritirato fuori quest’estate e, per tantissime settimane, è stato il più scaricato sul web. Ma non è vero che i network radiofonici gli hanno fatto guerra», spiega Max Baffa, responsabile delle scelte musicali di Radio 105. Quindi, ben venga il bal-

Scegli la canzone di agosto. L’esperto: «Il tormentone è in crisi, ma non è morto» letto scacciapensieri: «È vero che c’è un pubblico più ricercato, che si scarica le canzoni, ma le radio rimangono comunque un punto di riferimento: il tormentone, insomma, è in crisi, ma non è morto, è solo stato sostituito da tanti motivetti orecchiabili», precisa Baffa. Un altro che va fortissimo è il pezzo

Abbiamo selezionato 10 tra i brani più trasmessi dalle radio e più scaricati sul web: sul nostro sito da oggi potrete esprimere le vostre preferenze

Donati 13 disegni di Michael

L’ULTIMO EPISODIO

Potter è il terzo film più visto di sempre «Harry Potter e i Doni della morte Parte 2», ultimo capitolo della saga del maghetto, ha sorpassato «Il Signore degli

dance di Bob Sinclar, Far l’amore: «Il deejay francese — continua l’esperto di 105 — ha avuto la genialata di rispolverare il successo di Raffaella Carrà del 1976, remixandolo: il risultato è stato strepitoso». Ma chi ha più possibilità di vincere? «La Danza Kuduro è trasversale: la canticchia la teenager al campeggio e la sessantenne che, a bordo piscina del villaggio vacanze, aspetta di fare aquagym. L’ingrediente latino-caraibico, infatti, funziona sempre. Come piace a tutti la canzone di Jovanotti, Il più grande spettacolo dopo il big bang. È per un pubblico più adulto, invece, la ballata raffinata della cantautrice brasiliana Maria Gadù. I pezzi dance, da Far l’amore di Sinclar a Mr Saxobeat, della romena Alexandra Stan, lasciamoli ai giovanissimi...». Rimangono tagliate fuori, quest’anno, le signore del pop, come Rihanna e Shakira: «Sì, l’anno scorso la cantante colombiana ha stravinto con la sua Waka Waka — ricorda Baffa —. Quest’anno, lei, come Rihanna, sono state strasuonate con i loro penultimi singoli a inizio estate, ma con gli ultimi brani sono arrivate troppo tardi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

A

I figli di Jacko insieme per i bambini malati Tredici disegni di Michael Jackson renderanno più serena la vita dei bambini ricoverati al Children’s Hospital di Los Angeles: la donazione è stata effettuata da Brett Livingstone Strong, un artista amico del re del pop morto due anni fa. Nella foto Afp, un momento della cerimonia di lunedì pomeriggio nella città della California con i tre figli di Jacko e una delle sorelle: da sinistra, ecco Paris (13 anni), La Toya (55), Prince (14) e Blanket (9)

Parigi

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DI ALESSANDRO GRANDESSO

S «Ballando» plagiato? Sentenza a settembre «Baila» copia «Ballando con le Stelle»? Lo decideranno i giudici a settembre. Il caso del sospetto plagio sollevato da Milly Carlucci e dalla Rai contro lo show di Canale 5, in palinsesto ad autunno e condotto da Barbara D’Urso, è approdato ieri in tribunale a Roma. La sentenza è attesa per il 23 settembre, giusto in tempo per la messa in onda del nuovo format. Intanto Mediaset ribadisce: «Il nostro è un programma originale». La Carlucci, invece, sostiene che «Baila» sia troppo simile al suo show, che va in onda da 7 anni su Rai 1

Ritornano le gemelle Kessler: in scena a 50 anni dal debutto sfida che le porterà in tournée per tutto l’inverno. Il regalo per un compleanno importante: tra dieci giorni, il 20 agosto, le Kessler festeggeranno infatti 75 anni. «Berlino, Vienna o Parigi: ancora non abbiamo deciso dove lo passeremo, ma di certo saremo insieme», racconta Ellen dalla casa di Monaco di Baviera dove le gemelle vivono l’una accanto all’altra, separate solo da una parete scorrevole. In questo 2011 di ricorrenze importanti, sono anche 30 anni che le gemelle più celebri della tv mancano dai nostri palcoscenici, dal «Kessler Cabaret» del 1981.

qui

CARLUCCI CONTRO MEDIASET

CON UN MUSICAL IN OTTOBRE ALL’ELISEO DI ROMA

Gli italiani le scoprirono per le gambe mozzafiato, negli studi di «Giardino d’inverno» e di «Studio Uno». Era il 1961 e da allora un po’ tutti, almeno una volta, abbiamo canticchiato quel loro «Da-da-un-pa», magari imitando l’accento tedesco e qualche mossetta anca spalla. A cinquant’anni da quel primo de butto, Alice ed Ellen Kessler tornano a sorprendere il pubblico italiano accettando di incarnare le protagoniste nel nuovo spettacolo di Giancarlo Sepe, il musical «Dr Jekyll e Mr Hyde» tratto dal romanzo di Stevenson, che il 18 ottobre aprirà la stagione al Teatro Eliseo di Roma. Una

anelli: Il ritorno del Re» ed è salito sul podio dei film più visti di sempre, grazie a un incasso che — finora — nel mondo ha raggiunto quota 1,14 miliardi di dollari (343.1 milioni negli Usa, 792.4 sui mercati internazionali). In vetta c’è Avatar (2,5 miliardi), dietro Titanic (1,8 miliardi).

Il nuovo lusso è mangiare la trippa con le cipolle L a rivoluzione è in marcia. Quasi inarrestabile. Anzi, galvanizzata dalla crisi, dopata dalle rivolte. A Parigi, il lusso non è più quello di una volta. Basta conformismi, basta regole dettate dall’alta società. Basta vacanze in gennaio alle isole Mauritius, basta Cannes in maggio, basta scottature a Saint Tropez in luglio, o ancora basta con le sciate glamour a Courchevel durante l’inverno. Adesso il lusso, quello vero, si chiama libertà. Libertà di scegliere mete fuori traccia, sconosciute e soprattutto nostrane. O meglio, francesi. Lusso in Francia può essere pranzare nel cuore della foresta della Mosella, lontani da tutto e da tutti, comunque deliziandosi il palato con la cucina raffinata dell’Arnsbourg, il più discreto delle tre stelle Michelin. Oppure, a sud, godendosi il mare limpido e solitario sulla spiaggia dell’Estagnol, nel Var. Neochic è l’aperitivo a Taussat, nel cuore del Bassin d’Arcachon, ma anche un viaggio in auto tra le stradine del sud del Finistere, nella Bretagna più malinconica, con paesaggi alla Hugo Pratt, a cui la pinacoteca di Parigi dedica un’esposizione fino al 21 agosto, da non perdere. Ma nel decalogo del nuovo lusso, secondo le ultime tendenze imposte dai magazine femminili, si riscoprono libertà semplici, come trascorrere un pomeriggio in un bistrot senza sentirsi in colpa, ordinare trippa e cipolla senza temere di fare brutta figura o asfissiare il vicino di tavolo. E ancora ripudiare l’ultimo best seller da 700 mila copie, trovare il tempo per fare il pisolino tutti i giorni o presentarsi senza aver prenotato al ristorante. Sperando sempre che ci sia posto.

LOTTO

SUPERENALOTTO

NAZIONALE 12 80 35 43 42

LA COMBINAZIONE VINCENTE 30 41 55 68 76 82 Jolly: 70; Superstar: 58 Jackpot e 51.836.325,66 Punti 6: nessuno Punti 5+: nessuno Punti 5: 8 totalizzano: e 48.363,55 Punti 4: 876 totalizzano: e 441,67 Punti 3: 33.933 totalizzano: e 22,80 QUOTE SUPERSTAR Punti 4: 6 totalizzano: e 44.167 Punti 3: 168 totalizzano: e 2.280 Punti 2: 2.754 totalizzano: e 100 Punti 1: 19.605 totalizzano: e 10 Punti 0: 46.073 totalizzano: e 5 Montepremi di concorso e 2.579.389,24 10 e LOTTO Numeri vincenti

ESTRAZIONE DEL 9 AGOSTO

1 4 6 8 9 12 14 15 16 28 44 47 50 52 55 60 63 68 78 83

BARI

68 6

CAGLIARI

83 12 63 75 52

FIRENZE

28 9 14 47 5

GENOVA

52 9 78

MILANO

83 44 69 82 45

NAPOLI

55 47 82 40 84

PALERMO

16 8 74 78 41

ROMA

1 64 78

7 31

4 50 42 12 15

TORINO

55 60 33 82 84

VENEZIA

15 16 51 6 79


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GLI ARANCINI DI MONTALBANO

LA REVISIONE Dopo una simanata dalla presentazione, una matina che il commissario stava nella verandina a pigliarsi il cafè, Leonardo Attard, arrivato a tiro dalla casa, sollevò gli occhi che teneva fissi sulla rena, taliò Montalbano, si levò il cappello per salutare. Montalbano si susì di scatto e, con le mani a coppa attorno alla bocca, gli gridò: «Se lo prende un cafè?» Il giudice, sempre col suo passo calmo e misurato, deviò dalla rotta consueta e si diresse verso la verandina. Montalbano trasì in casa, niscì nuovamente con una tazzina pulita. Si strinsero la mano, il commissario versò il cafè. S’assittarono sulla panchetta l’uno allato all’altro. Montalbano non raprì bocca. «Qui è molto bello» disse a un tratto il giudice. Furono le sole parole chiare che pronunziò. Finito di bere, si susì, si levò il cappello, murmuriò qualche parola che il commissario interpretò come buongiorno e grazie, scinnì sulla plaja, ripigliò la sua passiata. Montalbano capì d’avere segnato un punto a proprio favore. L’invito a bere un cafè, sempre col solito rituale silenzioso, capitò ancora due volte. Alla terza, il giudice taliò il commissario e lentamente parlò. «Vorrei farle una domanda, commissario.» Stava giocando a carte scoperte, mai Attard si era informato direttamente su come Montalbano si guadagnasse il pane. «A disposizione, giudice.» Macari lui aveva giocato la sua carta scoperta. «Non vorrei essere frainteso, però.» «Difficile che mi capiti.» «Lei, nella sua carriera, è stato sempre certo, matematicamente certo, che le persone che ha arrestato come colpevoli lo fossero veramente?» Il commissario tutto s’aspettava, meno che quella domanda. Raprì la bocca e immediatamente la richiuse. Non era una domanda alla quale si poteva rispondere senza pinsarci sopra. E soprattutto sotto le pupille ferme e fisse del giudice. Che tale, di colpo, era diventato. Attard capì il disagio di Montalbano. «Non voglio una risposta ora, su due piedi. Ci rifletta. Buongiorno e grazie.» Si susì, si levò il cappello, scinnì nella plaja, ripigliò la passiata. “Grazie alla minchia” pinsò Montalbano impalato addritta. Il giudice gli aveva tirato una bella botta. Nel doppopranzo di quello stesso giorno, il giudice chiamò al telefono il commissario. «Mi perdoni se la disturbo in ufficio. Ma la mia domanda di stamattina è stata perlomeno inopportuna. Gliene domando scusa. Stasera, se non ha altro da fare, quando ha smesso il lavoro, può passare da me? Tanto è sulla strada. Le spiego dove abito.» La prima cosa che colpì il commissario appena messo piede dintra la casa del giudice fu l’odore. Non sgradevole, ma penetrante: un odore simile a quello della paglia esposta lungamente al sole. Poi capì che era odore di carta, della carta vecchia, ingiallita. Centinaia e centinaia di grossi fascicoli erano impilati da terra sino al soffitto in robuste scansie di legno che si trovavano nelle càmmare, nel corridoio, nell’anticàmmara. Non era una casa, ma un archivio all’interno del quale era stato ricavato lo spazio minimo e indispensabile perché un omo potesse viverci. Montalbano venne ricevuto in una càmmara al centro della quale c’erano un grande tavolo ingombro di carte, una poltrona, una seggia. «Devo risponderle di sì» attaccò Montalbano. «A cosa?» «Alla sua domanda di stamattina: delle persone che ho arrestato o fatto arrestare sono, nei miei limiti, matematicamente certo della loro colpevolezza. Anche se, qualche volta, la giustizia non li ha ritenuti tali e li ha mandati assolti.» «Le è capitato?» «Qualche volta sì.» «Se n’è fatto un cruccio?»

«Per niente.» «Perché?» «Perché ho troppa esperienza. Adesso so benissimo che esiste una verità processuale che marcia su un binario parallelo a quello della verità reale. Ma non sempre i due binari portano alla stessa stazione. Certe volte sì, altre volte no.» Mezza faccia del giudice sorrise. La metà di sotto. La metà di sopra, no. Anzi gli occhi si fecero ancora più fermi e freddi. «Questo discorso è fuorviante» disse Attard. «Il mio problema è un altro.» Con un ampio gesto, allargando via via le braccia fino a parere crocifisso, mostrò le carte che stavano torno torno. «Il mio problema è la revisione.» «La revisione di che?» «Dei processi che ho fatto in tutta la mia vita.» Montalbano avvertì tanticchia di sudore sulla pelle. «Ho fatto fare fotocopia di tutti gli atti processuali e li ho fatti trasportare qui a Vigàta perché qui ho trovato le

8 Puntata precedente Montalbano è incuriosito da uno strano personaggio tutto vestito di nero che vede passeggiare sulla spiaggia. Lo conosce un giorno di settembre: è il giudice Attard.

«DELLE PERSONE CHE HO ARRESTATO SONO CERTO DELLA LORO COLPEVOLEZZA» condizioni ideali per il mio lavoro. Ho speso un patrimonio, mi creda.» «Ma chi gliel’ha chiesta questa revisione?» «La mia coscienza.» E qui Montalbano reagì. «Eh, no. Se lei è certo di avere sempre agito secondo coscienza...» Il giudice isò una mano a interromperlo. «Questo è il vero problema. Il nocciolo della questione.» «Lei pensa di avere qualche volta giudicato in base a convenienze, pressioni esterne, cose così?» «Mai.» «E allora?» «Guardi, ci sono delle righe di Montaigne che espongono macroscopicamente la questione. “Da quello stesso foglio sul quale ha formulato la sentenza per la condanna di un adultero” scrive Montaigne “quello stesso giu-

dice ne strappa un pezzetto per scrivere un bigliettino amoroso alla moglie di un collega.” È un esempio macroscopico, ripeto, ma contiene tanta parte di verità. Mi spiego meglio. In quali condizioni ero io, come uomo intendo, nel momento nel quale ho pronunziato una pesante sentenza?» «Non ho capito, signor giudice.» «Commissario, non è difficile da capire. Sono riuscito sempre a tenere distinta la mia vita privata dall’applicazione della legge? Sono riuscito sempre a far sì che i miei personali malumori, le mie idiosincrasie, le questioni casalinghe, i dolori, le scarse felicità non macchiassero la pagina bianca sulla quale stavo per formulare una sentenza? Ci sono riuscito o no?» Il sudore impiccicò la cammìsa di Montalbano alla pelle. «Mi perdoni, giudice. Lei non sta facendo la revisione ai processi che ha celebrato, ma alla sua stessa vita.» Capì subito d’avere sbagliato, quelle parole non avrebbe dovuto dirle. Ma si era per un momento sentito come un medico che ha scoperto la grave malattia del paziente: glielo deve dire o no? Montalbano aveva istintivamente scelto la prima linea di condotta. Il giudice si susì di scatto. «La ringrazio d’essere venuto. Buonanotte.» La matina appresso il giudice non passò. E non si fece vedere manco nei giorni, nelle settimane che seguirono. Ma il commissario del giudice non se ne scordò. Trascorso più di un mese da quell’incontro serale, convocò Fazio. «Ti ricordi di quel giudice in pensione, Attard?»

IDEAZIONE DI MARCO RIZZO E DISEGNI DI LELIO BONACCORSO «Certo.» «Voglio sue notizie. Tu hai conosciuto la sua cammarèra, come si chiamava, te lo ricordi?» «Prudenza, si chiamava. Come faccio a scordarmi un nome accussì?» Nel doppopranzo Fazio si presentò a rapporto. «Il giudice sta bene, solo che non esce più di casa. Siccome il piano sopra al suo si è fatto libero, Prudenza mi ha detto che se lo è accattato. Ora lui è diventato proprietario di tutto il villino.» «Ci ha portato le sue carte?» «Ma quando mai! Prudenza mi ha detto che lo vuole lasciare vacante, non intende manco affittarlo. Dice che in quel villino lui ci vuole restare solo, che non vuole fastidi. Anzi, Prudenza mi ha detto un’altra cosa che le è parsa stramma. Il giudice non ha esattamente detto che non voleva fastidi, ma rimorsi. Che viene a dire?» Montalbano ci mise la notte intera a capire che il giudice

non si era sbagliato dicendo “rimorsi” invece che “fastidi”. E quando si rese conto della facenna, sudò freddo. Appena messo piede in ufficio, aggredì Fazio. «Voglio subito il numero di telefono del figlio del giudice Attard, quello che sta a Bolzano!» Mezzora appresso era in grado di parlare col dottor Giulio Attard, pediatra. «Il commissario Montalbano sono. Senta, dottore, mi spiace comunicarle che le condizioni mentali di suo padre...» «Si sono aggravate? Lo temevo.» «Dovrebbe venire immediatamente a Vigàta. Mi venga a trovare. Studieremo il modo per...» «Senta, commissario, io la ringrazio per la sua cortesia, ma immediatamente proprio non posso.» «Suo padre sta predisponendosi al suicidio, lo sa?» «Non drammatizzerei.» Montalbano riattaccò. La sera stessa, passando davanti al villino del giudice, fermò, scinnì, suonò il citofono. «Chi è?» «Montalbano sono, signor giudice. Vorrei salutarla.» «Mi farebbe piacere farla entrare. Ma c’è troppo disordine. Ripassi domani, se può.» Il commissario stava allontanandosi quando si sentì richiamare. «Montalbano! Dottore! È ancora lì?» Tornò indietro di corsa. «Sì, mi dica.» «Credo d’aver trovato.» Non ci furono altre parole. Il commissario suonò, suonò a lungo, ma non gli venne più data risposta. L’arrisbigliò il suono insistente delle sirene delle autobotti che correvano verso Vigàta. Taliò il ralogio: le quattro del matino. Ebbe un presentimento. Così com’era, in mutande, scinnì dalla parte della verandina, si diresse a ripa di mare in modo da avere una visuale più ampia. L’acqua era tanto ghiacciata da fargli dolere i piedi. Ma il commissario quel fastidio manco l’avvertiva: stava a taliàre, a distanza, il villino dell’ex giudice Leonardo Attard che avvampava come una torcia. Figurarsi, con tutte le carte che c’erano dintra! I pompieri avrebbero perso molto tempo prima di trovare il corpo carbonizzato del giudice. Di questo ne fu certo. Un pacco molto grosso, chiuso da un lungo pezzo di spago ripassato torno torno più volte e una busta grande vennero due giorni appresso posati sul tavolo dell’ufficio di Montalbano da Fazio. «Li ha portati stamatina Prudenza. Il giudice, il giorno avanti che la casa pigliasse foco, glieli aveva dati perché li consegnasse a lei.» Il commissario raprì la busta grande. Dintra c’erano un foglio scritto e un’altra busta chiusa, più piccola. “Ci ho messo tempo, ma finalmente ho trovato quello che da sempre avevo supposto e temuto. Le mando tutti gli incartamenti di un processo di quindici anni fa, in seguito al quale la corte da me presieduta condannò a trent’anni un uomo che fino all’ultimo si proclamò innocente. Io alla sua innocenza non ho creduto. Ora, dopo un’attenta revisione, mi sono reso conto che a quell’innocenza non ho voluto credere. Perché? Se lei, leggendo le carte, arriverà alla mia stessa conclusione, e cioè che da parte mia ci fu una più o meno cosciente malafede, apra, ma solo allora, la busta che accludo. Dentro ci troverà la storia di un momento assai travagliato della mia vita privata. Forse, quel momento spiega la mia condotta di quindici anni fa. Spiega, ma non giustifica. Aggiungo che il condannato è morto in carcere dopo dodici anni di detenzione. Grazie.” C’era la luna. Con una pala che si era fatto prestare da Fazio, scavò una buca nella rena a dieci passi dalla verandina. Dintra ci mise il pacco e le due lettere. Dal portabagagli della sua macchina pigliò una piccola tanica di benzina, tornò alla plaja, ne versò un quarto sulle carte, ci desi foco. Quando la fiamma s’astutò, con un pezzo di legno rimestò tra le carte, versò un altro quarto di benzina, ci ridesi foco. Ripeté l’operazione altre due volte, fino a quando fu certo che tutto fosse ridotto a cenere. Poi principiò a ricoprire la buca. Quando finì, già l’alba faceva occhio. (2. fine) Gli arancini di Montalbano Andrea Camilleri Copyright © 1999 Arnoldo Mondadori Editore


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ALTRI MONDI ESTATE

21/3 - 20/4

21/4 - 20/5

21/5 - 21/6

22/6 - 22/7

23/7 - 23/8

24/8 - 22/9

Ariete 7,5

Toro 7+

Gemelli 5,5

Cancro 6,5

Leone 8 (il migliore)

Vergine 6-

.

Bp

M

s

I

Ogni compito odierno vi riesce benone, grazie al vostro intuito e al credito che riscuotete presso la gente. S’infittisce la vita sociale, v’esalta la vacanza, s’intreccia suinamente il vostro corpo coi corpi altrui.

Intraprendenza e vitalità aumentano. E giungono anche piaceri tentatori, nuovi amici e nuovi amori, con forti sudombelicali sentori. La fortuna economica e la piacevolezza della vacanza sono garantite da Giove.

Fra le stelle di oggi e i vostri zebedei non c’è nessuna differenza: sono entrambi cadenti. Vi sentite annoiati. E rischiate di perdere buone occasioni, anche suine. Ussignùr, state su.

La Luna vi rende metodici e ordinati. Ma porta tanti obblighi, minuzie e dettagli. La vacanza comunque rigenera e Marte determina salti (in lungo, in alto e con l’asta) nel letto. O in più letti. Consolatorio...

Nel lavoro le soddisfazioni arriveranno a ripetizione. E la fortuna s’attiva, sollevando ondate di spensieratezza e felicità, vostra e del sudombelico.

La Luna rende pesantino il lavoro. E la vacanza è un’incudine sul piloro, anche a causa di noie di alloggio o di famiglia. Così il vostro umore traballa e sballa. Marte vi fa però rimorchiare come carri attrezzi. Wow.

23/9 - 22/10

23/10 - 22/11

23/11 - 21/12

22/12 - 20/1

21/1 - 19/2

20/2 - 20/3

Bilancia 7

Scorpione 6+

Sagittario 7,5

Capricorno 5,5

Acquario 7

Pesci 6

o

>

Tutto scivola verso una tranquillità maggiore. Il lavoro viene ravvivato da una notiziona, il vostro fisico si ripiglia, la vacanza vi rende felici di essere al mondo. Sudombelico più tecnico che spontaneo, però...

La vacanza stressa, i vicini d’ombrellone o d’alloggio vi fan venire voglia di gettarli in pasto alle cernie, famiglia e affetti consolano poco. Però avete un sudombelico supersonico, meglio del Tornado.

B u J k Luna e Venere mettono in moto la fortuna, che potrebbe presentarsi sotto forma di amici, sostenitori, clienti (nuovi o vecchi che siano). Ok colloqui e trasferte, ma la mente produce più del suino in voi.

Senso pratico e costruttività vi fanno brillare nel lavoro. Ma certi obblighi vi appesantiscono gli zebedei e vi turbano le vacanze. State su, a tutto si rimedia. Anche se non si fornica. O lo si fa un po’ sfigatamente...

Luna e Venere vi baciano in fronte. E fanno sì che in tanti/e vi bacino a loro volta. Non solo in fronte, ma su tutto il vostro corpo. Wow. Il lavoro può essere sbrigato agevolmente e con ottimi risultati.

Ogni lavoro o progetto di gruppo vi renderà felici come prendere una bronchite prima della partenza per le ferie. Senza contare che vi sembrerà che tutti siano fetenti, dementi, noiosissimi. Siete proprio stressati.

DANIELE DE ROSSI

Il centrocampista della Roma e della Nazionale è nato a Roma il 24 luglio 1983. In azzurro ha vinto il Mondiale 2006


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ALTRI MONDI ESTATE

CANALE 5

PREMIUM CINEMA ENERGY

SKY CINEMA MAX

SKY CINEMA 1

Italia-Spagna

Vizi di famiglia

Red Dragon

Il profeta

Mangia prega ama

Tutti a lezione di golf con Manassero Balotelli su Gazzatoons

Di R. Muprh, con J. Roberts (Usa, 2010) Liz, una scrittrice di successo entra in crisi e rompe il matrimonio. Per sfuggire alla depressione inizia a viaggiare, per fare nuove esperienze e conoscere il mondo... COMMEDIA ALLE 21.10

Di R. Reiner, con K. Costner (Usa, 2005) Sarah Huttinger, una giornalista del New York Times che si occupa di necrologi, accetta di sposare il fidanzato ma alla fine decide di rinviare le nozze COMMEDIA ALLE 21.20

Guardate sul nostro sito il video del giovane campione di golf Matteo Manassero che dà i consigli per un drive perfetto. E su Gazzatoons non perdete le avventure di Mario Balotelli

Di B. Ratner, con A. Hopkins (Usa, 2002) Will Graham, che tre anni prima aveva catturato Hannibal Lecter, vive in Florida: ora deve fare i conti con un nuovo maniaco che cerca di imitare Hannibal... THRILLER ALLE 21.15

Di J. Audiard, con T. Rahim (Fra, 2009) Condannato a sei anni di prigione, Malik El Djebena non sa né leggere né scrivere. Ha 18 anni, è solo al mondo e sembra più sperduto degli altri carcerati... DRAMMATICO ALLE 21

alla Radio

TeleVisioni in chiaro RAIUNO 7.00 9.35 10.00 10.40 13.30 14.10 15.00 17.00 17.15 17.55 18.50 20.00 20.30 23.25 1.00 1.30 1.35

TG 1 LINEA VERDE TG 1 TELEFILM TELEGIORNALE VERDETTO FINALE IL MARESCIALLO ROCCA 4 TG 1 HEARTLAND IL COMMISSARIO REX REAZIONE A CATENA TELEGIORNALE ITALIA - SPAGNA Calcio NON COLPEVOLE LO SCAMBIO TG 1 - NOTTE CHE TEMPO FA APPUNTAMENTO AL...

RAIDUE

RAITRE

RAI EDUCATIONAL CARTONI ANIMATI TELEFILM TG2 - MEDICINA 33 TELEFILM TG 2 - MEDICINA 33 TELEFILM LAS VEGAS 90210 TG 2 COLD CASE SENZA TRACCIA TG2 SQUADRA SPECIALE COBRA 11 TeleFilm 22.50 TG 2 23.05 SECONDA SERATA ESTATE 0.05 RAI 150 ANNI 1.00 UNA DONNA ALLA...

8.00 9.10

6.45 7.00 9.35 10.30 11.25 13.00 14.00 16.20 17.05 17.45 18.45 19.30 20.30 21.05

11.15 12.00 12.15 13.10 14.00 15.00 17.00 18.55 20.15 20.35 21.05 22.45 23.25 0.20 0.30

CANALE 5

RAI 150 ANNI CARTAGINE IN FIAMME AGENTE PEPPER TG3 - RAI SPORT CHE SARÀ SARÀ LA STRADA PER LA... TGR - TG3 TARA ROAD ITALIA - SVIZZERA U21 TG3 - TGR - BLOB SABRINA VITA DA... UN POSTO AL SOLE VAI AVANTI TU CHE MI VIENE DA RIDERE TGR - TG3 LINEA NOTTE ESTATE DOC 3 APPUNTAMENTO AL... RAI EDUCATIONAL

8.00 8.50 9.00 10.10 11.00 13.00 13.40 14.45 16.20 18.50 20.00 20.40 21.20 23.25 0.00 0.30 1.10 2.00

TG5 - MATTINA MIRACOLI DEGLI ANIMALI TELEFILM TG5 FORUM TG5 BEAUTIFUL UN AMORE PER... TELEFILM LA STANGATA TG5 PAPERISSIMA SPRINT VIZI DI FAMIGLIA Film TG5 STORIE DI DONNE NONSOLOMODA TG5 - NOTTE PAPERISSIMA SPRINT

ITALIA 1

RETE 4

LA 7

6.20 TELEFILM 8.20 CARTONI ANIMATI 11.25 UNA MAMMA PER AMICA 12.25 STUDIO APERTO 13.00 STUDIO SPORT 13.40 CARTONI ANIMATI 15.00 TLEFILM 18.05 LOVE BUGS 18.30 STUDIO APERTO 19.00 STUDIO SPORT 19.25 C.S.I. MIAMI 20.20 STANDOFF 21.10 2 CAVALIERI A LONDRA Film 23.30 WHITE COLLAR 1.20 POKER1MANIA 2.15 RESCUE ME 3.20 YESTERDAY VACANZE AL MARE

7.00 TELEFILM 11.30 TG4 12.00 WOLFF UN POLIZIOTTO A BERLINO 13.00 DISTRETTO DI POLIZIA 13.50 FORUM 15.10 SQUADRA D'ASSALTO 16.15 SENTIERI 16.20 PER GRAZIA RICEVUTA 18.55 TG4 19.35 TEMPESTA D'AMORE 20.30 RENEGADE 21.10 LO SPETTACOLO DELLA NATURA 23.20 IL FALÒ DELLE VANITÀ 1.45 TG4 NIGHT NEWS 2.10 IL TIRANNO DI SIRACUSA

7.30 7.50 8.30 10.25 11.25 12.30 13.30 13.55 16.05 17.00 19.00 20.00 20.30 21.10

Film sul Digitale Terrestre

Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre

PREMIUM

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HAV PLENTY UN VERO SUCCESSO PREMIUM CINEMA CANESTRO PER DUE PREMIUM CINEMA APPUNTAMENTO CON L'AMORE PREMIUM CINEMA POLIZIOTTI FUORI DUE SBIRRI A PIEDE... PREMIUM CINEMA OBSERVE AND REPORT PREMIUM CINEMA L'AMOUR, C'EST MIEUX A DEUX MYA BLU PROFONDO PREMIUM CINEMA GAMER PREMIUM CINEMA QUALCOSA DI CUI... MYA

0.00

17.00 ITALIA SVIZZERA Amichevole Under 21. Da Varese Rai 3

20.45 IRLANDA DEL NORD ISOLE FAR OER Qualificazioni Europeo 2012. Da Belfast, Irlanda del Nord MP Calcio

20.45 GERMANIA BRASILE Amichevole. Da Stoccarda, Germania Sky Sport 1 e Sky Calcio 1

NIGERIA INGHILTERRA

Mundialito. Da Portimao, Portogallo Eurosport 2

17.00 CHALLENGER SAN MARINO Rai Sport 2

17.00 WTA TORONTO Eurosport

18.00 MASTERS 1000 MONTREAL

MLB ESPN America

2.00

Sky Sport 2 e Sky Sport 3

NEW YORK YANKEES LOS ANGELES ANGELS

18.45 WTA TORONTO Eurosport

21.00 WTA TORONTO

MLB ESPN America

Ieri

A CURA DI

ALGHERO

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ANCONA

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BARI

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BOLOGNA

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CATANIA

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FIRENZE

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Eurosport 2

Finale Catalunya Cup

Trento Aosta 11 23

Torino 13 24

12 24

Milano

Venezia

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Perugia

13 24

15 24

30

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MILANO

17

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ROMA

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Neve

Mossi

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POTENZA Nebbia

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TORINO

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Il sole oggi MILANO

ROMA

TRENTO

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

TRIESTE

6:17

20:38

6:12

20:17

18

27

VENEZIA

19

26

Tri Nations

Virgin Radio

EUROSPORT 8.30

11.30 BEACH VOLLEY: CAMPIONATO ITALIANO

Musica, news e curiosità dal pianeta spettacolo in compagnia di Erina Martelli (nella foto)

9.30 Virgin Rock Live

CICLISMO: ENECO TOUR 1° tappa: Oosterhout - Sint Willebrord. Dall'Olanda

Finale femminile. Da Cesenatico

14.00 AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE EUROPA Da Spa-Francorchamps, Belgio

15.00 BEACH VOLLEY: CAMPIONATO ITALIANO

10.00 CALCIO: COLOMBIA COSTA RICA Mondiale Under 20. Da Barranquilla, Colombia

Andrea Rock (nella foto) presenta l’esibizione di Billy Idol. Sentiamo «White Wedding Live 2005»

11.30 CALCIO: CAMERUN MESSICO

Finale femminile. Da San Salvo

Mondiale Under 20. Da Barranquilla, Colombia

Domani

Dopodomani

Tempo che torna stabile ovunque con cieli sereni e limpidi. Venti ancora moderati o forti da Nordest tra basso Adriatico e Ionio. Possiamo segnalare solo qualche nube sparsa su Alpi e Venezie. Temperature in nuovo aumento, clima

Sempre alta pressione sul Mediterraneo con tempo stabile e soleggiato anche sull'Italia. Segnaliamo solo velature diffuse al Nord e a tratti sul Centro. Possibili addensamenti con isolati rovesci sulle Alpi orientali. Caldo estivo

Ancona

Firenze

20

28

10.30 RUGBY: NUOVA ZELANDA SUDAFRICA

18.00 Erina Martelli

16 26

20 25

L'AQUILA

24

Da Spa-Francorchamps, Belgio

Rmc

Bologna Genova

GENOVA

PALERMO

22.30 AUTOMOBILISMO: FERRARI CHALLENGE EUROPA

Notizie e musica con Max Brigante (nella foto) e Ylenia per rallegrare le mattine estive

14 23

Molto forti

Calmi

16.45 RUGBY: NUOVA ZELANDA SUDAFRICA

8.00 Summer Non Stop

14 26

Coperto

Temporali

0.25

TG LA7 IN ONDA DIO VEDE E PROVVEDE LE VITE DEGLI ALTRI MACGYVER DIANE TG LA7 TOTÒ CONTRO IL... LA7 DOC L'ISPETTORE BARNABY CUOCHI E FIAMME TG LA7 IN ONDA S.O.S. TATA Reality TG LA7 MOVIE FLASH N.Y.P.D BLUE

Serie A maschile

Vivace venti settentrionali ancora su tutto il Centrosud con ulteriore calo delle temperature. Tempo comunque generalmente stabile salvo annuvolamenti su Abruzzo ed Appennini meridionali Trieste con eventuali piovaschi. Clima più mite ovunque.

Forti

MARI

BASKET: ANGELICO BIELLA LOTTOMATICA ROMA

Oggi

Rovesci

Pioggia

7.45

Bundesliga

TENNIS

21.00 LOS ANGELES DODGERS PHILADELPHIA PHILLIES

BEACH SOCCER: SERIE A 12.00 CALCIO: STOCCARDA SCHALKE 04 15.00 CALCIO: FAN CLUB ROMA 15.30 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 16.00 CALCIO: FAN CLUB FIORENTINA 16.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENSTUS 17.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 18.00 CALCIO: BARCELLONA ESPANYOL

BASEBALL Semifinali scudetto Rai Sport 2

SKY SPORT 2

9.00

18.15 FRANCIA PORTOGALLO

21.00 NETTUNO BOLOGNA

SKY SPORT 1

0.10 0.20

Radio 105

Tri Nations

Mundialito. Da Portimao, Portogallo Eurosport 2

2ª tappa: Aalter - Ardooie. Dal Belgio Eurosport

GazzaMeteo

Nuvolo

17.00 BRASILE MESSICO

15.00 ENECO TOUR

Mondiale Under 20. Da Armenia, Colombia Eurosport 2

Legenda

BEACH SOCCER

CICLISMO

20.30 ITALIA SPAGNA Amichevole. Da Bari Rai 1

SPAGNA COREA DEL SUD Mondiale Under 20. Da Manizales, Colombia Eurosport

CALCIO

0.00

25

RAI 1

Amichevole di lusso per l’Italia di Prandelli. Stasera a Bari gli azzurri affrontano la Spagna campione d’Europa e del mondo. Ci affidiamo all’estro di Antonio Cassano (nella foto), talento barese che torna a respirare l’aria di casa CALCIO ALLE 20.30

Gazzetta.it

LA GAZZETTA DELLO SPORT

21 24

L’Aquila 14 22

Campobasso

Bari

17 22

22 27

Napoli

Potenza

19 31

15 23

Cagliari

Catanzaro

19 28

19 29

Palermo

Reggio Calabria 22 30

20 29

Catania 22 28

Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

Tramonta

6:18

20:37

6:13

20:16

Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto

30 lug.

7 ago.

14 ago.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011


MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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L’INIZIATIVA

Scommettiamo? Ecco «Prima puntata» un libro di consigli

1 Quali sono i criteri per definire una quota? «Valutiamo le probabilità che un evento si realizzi considerando aspetti matematici, informazioni aggiornate sull’avvenimento, forma e motivazione delle sfidanti, l’atteggiamento e anche il mercato a cui si rivolge». 2 Come stanno cambiando le abitudini degli scommettitori? «Stanno cominciando a capire che non rende molto puntare al guadagno veloce e cospicuo con martingale elaborate ma è meglio optare per scommesse più semplici».

SONO 187 PAGINE Un manuale per scommettere

IN EDICOLA A 5,99e PER DUE MESI A soli 5,99e più il prezzo del quotidiano è in edicola da oggi per due mesi il libro di consigli per imparare a scommettere

nare le partite: qualcuno lo fa sì, la cronaca dell’estate ce l’ha ferocemente ricordato, ma prima o poi le magagne vengono a galla), restano due possibilità: rassegnarsi oppure cercare di rendere una scommessa divertente, e magari addirittura redditizia. Ma la vera sfida del libro è restituire al rito della scommessa il divertimento puro, senza implicazioni drammatiche. Ecco come trasformare allora una noiosa serata nel duello appassionante con il destino, seguendo magari minuto per minuto gli aggiornamenti live del risultato. Oppure come confezionare saggiamente una martingala, cioè una combinazione di più pronostici, per ottenere una quota di rispetto e trasformare una piccola puntata in una vincita da festeggiare (e quindi da estinguere) con una serata in pizzeria fra amici. Ec-

co finalmente svelati i misteri dei professionisti, quelli che fanno della scommessa una missione, i veri «nemici» dei bookmaker. Che a loro volta hanno raccontato i segreti per la compilazione delle quote e i loro eventuali punti deboli dei quali approfittare. Il mondo delle scommesse può essere davvero affascinante, ma deve restare in un ambito di autocontrollo e di legalità, come invocano le principali agenzie af-

filiate all’Aams (l’agenzia dei monopoli). Una volta affrontata la «prima puntata» virtuale potrete scommettere nelle vecchie romantiche ricevitorie oppure comodamente online: ma deve essere sempre e solo un piacere, unito alla speranza di azzeccare il pronostico mai una pratica ossessiva. Altrimenti diventa una dannazione, come passare ore alle slot machine: divertimento zero, perdita garantita.

Ci sono 26 test per imparare Mettetevi subito alla prova con una super «martingala» della Francia sulla Croazia. Molti avranno scommesso sulla combinazione 1 - 1 - 1 - 1 - 2 con una quota complessiva di 9,80 cioè punti 10 euro e ne vinci 98, con un guadagno netto di 88 euro (la vincita meno la puntata). Anzi, ne vinceresti, perché solo uno di questi match «sicuri» ha poi rispettato le attese, mentre gli altre quattro sono finiti diversamente, a dimostrazione che bisogna andarci molto cauti con le scommesse anche quando sembra che l’esito sia mol-

LA SOLUZIONE UN SOLO PRONOSTICO RISPETTATO Pronostico rispettato solo dal Portogallo (2-0 alla Finlandia). Solo 0-0 della Francia con la Croazia, 1-1 dell’Inghilterra col Ghana e della Russia col Qatar. Germania sconfitta 1-2 dall’Australia

un esempio che dimostra come uno degli errori più comuni di chi scommette è quello di dare per scontati dei risultati apparentemente facili creando martingale esagerate per alzare la quota oppure puntando cifre considerevoli su risultati fissi e «sicuri». Qui vengono proposte cinque amichevoli internazionali del marzo scorso dall’esito abbastanza prevedibile, quotato infatti molto basso, dall’1,32 del successo tedesco contro l’Australia all’1.85 da quello

3 Possiamo ancora fidarci dopo tutto quello che è successo? «Come sostengo da sempre, le scommesse legali ci aiutano a garantire una maggior regolarità di svolgimento di qualsiasi evento sul quale appunto si scommette e quindi anche sul calcio». 4 Ma si può vivere di scommesse senza truffare? «Scommettere deve essere prima di tutto un divertimento in piena sicurezza. C’è chi riesce anche a raggranellare somme significative, ma ci vuole un sacco di denaro da investire, un gran tempo da dedicare alle consultazioni, estrema conoscenza degli avvenimenti e dei protagonisti, e poi pazienza e autocontrollo. Oltre alla solita fortuna».

5 E qual è la tua tecnica di scommessa? «Niente multiple. Punto sulle singole».

ADESSO GIOCATE VOI

«Prima puntata» propone 26 test per valutare la propria attitudine alle scommesse sul calcio. Alla fine un punteggio espresso in soldi virtuali, vinti o persi, vi dirà se siete abili e arruolati al gioco. A destra,

Bookmaker di Snai

“Prima puntata” ha spinto il suo cavallo di Troia all’interno del tempio Snai per carpire i segreti dei bookmaker. Ecco alcune rivelazioni di Antonio Saikali, vero re delle quote.

FEDERICO PISTONE

Ecco un assaggio con 5 partite: attenzione, solo una ha rispettato il pronostico

ANTONIO SAIKALI

«L’importante è divertirsi puntando in sicurezza»

Come giocare sul calcio legalmente Le dritte per evitare i tranelli Filippo ci è cascato di nuovo. Ha voluto battezzare la nuova stagione del calcio con una bella scommessa delle sue, quelle «sicure al mille per mille». Cento euro - a lui piace giocare forte - su una martingala «senza storia», si vince e basta: Bayern Monaco-Borussia Moenchengladbach finisce sicuramente 1 (quota 1,22), i miliardari del Paris Saint-Germain non possono che battere i miseri del Lorient (quota 1,60) e il Marsiglia farà un solo boccone del Sochaux (quota 1,50). Combinando le tre scommesse la quota diventa 2,92. Filippo si sente in tasca già 292 euro, con un guadagno netto di 192. Un vero investimento. Peccato che il Marsiglia sabato abbia pareggiato (a stento) e che i superfavoriti del Bayern e del PSG siano riusciti addirittura a perdere in casa. La martingala sicura diventa una disfatta. Filippo è solo uno dei personaggi, veri anzi verissimi, che popolano «Prima puntata», un manuale in 10 capitoli, chiamati affettuosamente «lezioni», che accompagnano i potenziali scommettitori attraverso strategie «provate e riprovate in allenamento», consigli molto pratici, sciocchezze da evitare, esempi concreti sul campo e una raffica di test interattivi. Più o meno segretamente scommettono tutti, più o meno inesorabilmente perdono tutti, o comunque non vincono abbastanza per smettere di lavorare o per prenotare la villa dei sogni. Inutile ricorrere ad amuleti, rosari, polpi o asini veggenti. Escludendo di poter leggere nel futuro (e di combi-

5

domande a...

to semplice da azzeccare, se non addirittura scontato. Confidando sulla scarsa memoria del lettore e sulla sua buona fede (evitare quindi di cercare i risultati su Internet, che gusto c’è?), dovete gestire 10 euro virtuali puntandoli su una o più delle partite elencate nella misura desiderata, ma col vantaggio di sapere che 4 gare hanno avuto un risultato sorprendente. Ora fate il vostro gioco. I bookmaker, contro il loro interesse, sconsigliano comunque di compilare martingale ma di puntare piuttosto su partite e segni singoli. Ovviamente le quote saranno più basse ma alla lunga il bilancio ripagherà dell’attesa e della pazienza. Sul libro «Prima puntata» vengono raccontate anche delle strategie alternative che ognuno poi adatterà a proprio stile. E ora fate il vostro gioco.


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MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

TUTTE LE TRATTATIVE COSÌ IN CAMPO LE 20 DI A PER OGNI SQUADRA, GLI OBIETTIVI E QUELLO CHE MANCA PER COMPLETARE LA ROSA. NEI CAMPETTI EVIDENZIATI I NUOVI ACQUISTI

ATALANTA

BOLOGNA

Peluso

4-3-2-1

442

Bonaventura

Morleo Della Rocca

Marilungo LUCCHINI

Carmona

Consigli

GILLET Capelli

Barreto

Mudingayi ANTONSSON

MORALEZ A. MASIELLO

Ramirez

Portanova

Di Vaio DIAMANTI

Perez

Padoin

CRESPO

All. Colantuono

All. BISOLI

ACQUISTI Schelotto (c, Catania fp), Gabbiadini (a, Cittadella), Ardemagni (a, Padova fp), Caserta (c, Cesena, fp), Lucchini (d, Samp), A. Masiello (d, Bari), Moralez (c, Velez). CESSIONI Delvecchio (c, Catania, fp), Dalla Bona (c, Napoli fp), Amoruso (a, fine contratto), Ruopolo (a, Padova), Talamonti (d, Rosario Central), Pieroni (a, Targu Mures), Defendi (c, Bari). OBIETTIVI Cigarini (c, Siviglia), Denis (a, Udinese), Canini (d, Cagliari), Larrondo (d, Huachipato), Cacia (a, Piacenza), Bovo (d, Palermo). COSA MANCA Bisogna sfoltire, specie in attacco, e inserire una prima punta prolifica.

ACQUISTI Rodriguez (a, Genoa), Gillet (p) e Pulzetti (c, Bari), Rickler (d, Piacenza), Vantaggiato (a), Agliardi (p) e Crespo (d, Padova), Antonsson (d, Copenaghen), Vitale (d, Napoli), Acquafresca (a, Cagliari), Taider (c, Grenoble), Diamanti (c, Brescia), Raggi (d, Bari). CESSIONI Lupatelli (p, Genoa), A. Esposito (d, Lecce), Meggiorini (a) e Radovanovic (c, Novara), Viviano (p, Inter), Buscé (c, Empoli), Britos (d, Napoli), Ekdal (c, Juve), Mutarelli (c) e Moras (d, f.c.). OBIETTIVI Sorensen (d, Juve), Almiron (c, Bari), Capuano (d, Pescara), Tissone (c) e Dessena (c, Sampdoria), Caserta (c, Cesena). COSA MANCA Dopo Raggi, un centrocampista e forse un altro esterno mancino.

CAGLIARI

CATANIA 433

4312 Agostini

Kharja sarà viola. Cesena: Parolo fino al 2015 Lazio, Benfica su Floccari. Palermo: idea Tzorvas L’Udinese non molla per Andreolli e Dos Santos CALVI-D’ANGELO-DI FEO

Capuano IBARBO

Nenè

Astori Agazzi

Suazo, adesso è sprint Novara Genoa-Gila, avanti Fiorentina-Bovo sì

Lodi

LANZAFAME

PAGLIALUNGA

Maxi Lopez

Biagianti

Gomez

Bellusci Conti

Cossu

Andujar

Canini

Spolli Nainggolan

EL KABIR Alvarez

Pisano All. Donadoni

All. MONTELLA

ACQUISTI El Kabir (a, Mjallby), Sivakov (c, Wisla Cracovia fp), Ibarbo (c, Atletico Nacional), Avramov (p, Fiorentina), Gozzi (d, Modena). CESSIONI Acquafresca (a, Bologna), Missiroli (c, Reggina fp), Pelizzoli (p, fine contratto), Marchetti (p, Lazio), Lazzari (c, Fiorentina). OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Frison (p, Vicenza), Poli (c, Sampdoria), Bacinovic (c, Palermo), Cacia (a, Piacenza), Ardemagni (a, Atalanta), Ekdal (c) e Giandonato (c, Juve). COSA MANCA Un altro difensore, un attaccante. ma soprattutto un puntello anche a centrocampo.

ACQUISTI Moretti (c, Ascoli), Delvecchio (c, Atalanta fp), Barrientos (c, Estudiantes fp), Terracciano (p, Nocerina), Keko (c, Girona), Lanzafame (a, Brescia), Paglialunga (c, Rosario Central). CESSIONI Schelotto (c, Atalanta fp), Pesce (c, Novara), Bergessio (a, St. Etienne fp), Terlizzi (d) e Carboni (c, fc), Morimoto (a, Novara), Martinho (c, Cesena), Silvestre (d, Palermo). OBIETTIVI Galeano (d, Independiente), G. Rodriguez (d, Peñarol), Almiron (c), Okaka (a) e Alvarez (c, Bari), Mouche (a, Boca), Gonzalez (a) e Milanovic (d, Palermo). COSA MANCA Partito Silvestre per Palermo, urge un sostituto.

CESENA

CHIEVO 4-3-3 CANDREVA

Punto Lazio Su Floccari, che

Andreolli

Giaccherini

CRUZADO

Pellissier

M. ROSSI Antonioli

Colucci

MUTU

Parolo

EDER

Sorrentino

Mosse viola Ieri incontro tra Fiorentina e Genoa per Kharja: ostacolo legato all’ingaggio, ma si farà. E si è riparlato anche di Gilardino: il Genoa insiste, la richiesta viola è sempre di 15 milioni. Intanto il ds Corvino lavora anche col Palermo per il centrale Bovo, per cui la trattativa è avviatissima e può concludersi a breve.

3-5-2

Jokic

Lauro

Colpo di scena nella telenovela Suazo, stavolta può essere quello del lieto fine. Sull’honduregno, già vicinissimo alla firma col Cagliari e poi allontanato dal ritiro dei sardi, è piombato forte il Novara. Suazo è l’attaccante che manca ai piemontesi, che intanto hanno congelato Jeda (Lecce) e perso le speranze per Gonzalez (il Palermo lo tiene). Il Cagliari invece aspetta sempre Thiago Ribeiro (Cruzeiro) e contende Bogliacino al Chievo.

non è in lista Uefa, spunta il Benfica, impegnato nel preli-

minare di Champions. Lotito chiede 9 milioni, la Fiorentina è ferma all’offerta di 2,5 milioni per la metà, il Parma temporeggia e aspetta Amauri. Affari Palermo Leggera frenata per Sorrentino: il Chievo è fermo alla richiesta di 4 milioni e non vuole Rubinho. I rosanero quindi potrebbero a breve intavolare una trattativa per Rafael del Santos, con cui si parlerebbe pure di Arouca, mentre il nome nuovo è quello del greco Tzorvas (Panathinaikos, ieri sondato). In uscita c’è Bacinovic: lo sloveno parlerà con Pioli appena torna dalla nazionale, per lui è calda la pista Cagliari ma anche la Fiorentina non molla. Vicino il ’94 costaricano Ruiz, ufficiale Silvestre, piace Kone (Brescia).

Chievo sempre su Caracciolo Siena: oggi arriva Acosta, per Gazzi contatto decisivo

Altre trattative Entro la prossima settimana il Lecce chiude per i prestiti di Bertolacci (Roma) e Muriel (Udinese). Dopo il colpo Paloschi, il Chievo può prendere ancora una punta (viva la pista Caracciolo), in mezzo il ds Sartori non molla Vacek (Sp. Praga) e Kone (Brescia). Oggi contatto decisivo tra Siena e Bari per Gazzi: ai pugliesi Mastronunzio più soldi; intanto in giornata i toscani accolgono l’attaccante Acosta (Boca, prestito con riscatto a 3 milioni). Il Catania non molla Almiron (Juve, c’è pure il Bologna) e Galeano (Independiente). L’Atalanta è ai dettagli per Denis (a breve il sì), vicino il portiere Frackowiak (Lech Poznan, ’94). L’Udinese in difesa non molla Andreolli, a centrocampo punta C. Sanchez (Valenciennes), in attacco segue il peruviano Polo (’94, Universitario), ufficializza il rinnovo al 2016 con Floro Flores e aspetta Dos Santos. Cesena: Parolo rinnova fino al 2015, su G. Rodriguez (Penarol) concorrenza del Bologna. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rigoni

Cesar

Von Bergen PALOSCHI

HETEMAJ ACERBI

COMOTTO

Sardo All. DI CARLO

All. GIAMPAOLO ACQUISTI Mutu (a, Fiorentina), Rennella (a, Grasshopper), M. Rossi (d, Bari), De Feudis (c, Torino, fp), Eder (a, Brescia), Gilnics (d, Athletic Fc), Comotto (d, Fiorentina), Candreva (c, Parma), Guana (c, Chievo), Martinho (c, Catania). CESSIONI Appiah (c, f.c.), Caserta (c, fp) e Pellegrino (d, Atalanta fp), Dellafiore (d, Novara), Santon (d, Inter fp), Gorobsov (c, Torino, fp), Felipe (d, Fiorentina fp), Jimenez (c, Al Ahli). OBIETTIVI Alvarez (c) e Ghezzal (a, Bari), Moras (d, Bologna), G. Rodriguez (d, Peñarol), Insua (d, Liverpool), Frison (p, Vicenza. COSA MANCA Un vice Antonioli, un centrale e un terzino. E forse una punta.

ACQUISTI Acerbi (d, Reggina), A. Bassoli (d, Foligno), Hetemaj (c, Brescia), Bentivoglio (c, Bari, fp), Carretta (c, Andria), Dettori (c, Triestina fp), Fatic (d, Cesena), Cruzado (c, J. Aurich), Franco (c, Salernitana), Paloschi (a, Genoa). CESSIONI Constant (c, Genoa), Bogliacino (c, Napoli fp), Marcolini (c, Padova), Mantovani (d, Palermo), Guana (c, Cesena), Fernandes (c, St. Etienne fp), Granoche (a, Novara), Tallo (a, Roma). OBIETTIVI Caracciolo (a) e Kone (c, Brescia), Sammarco (c, Cesena), Rubinho (p, Torino), N’Doye (a, Copenhagen), Bogliacino (c, Napoli). COSA MANCA Sistemato l’attacco con Paloschi, il ds Sartori vorrebbe altri due centrocampisti.

FIORENTINA

GENOA

INTER 4-3-1-2

4312 Vargas

PRATTO

Samuel

Montolivo

LAZZARI

FREY

SEYMOUR

Julio Cesar

BIRSA

Dainelli

Gamberini Behrami

Kucka

Gilardino

Palacio

All. Mihajlovic ACQUISTI Nastasic (d, Partizan), Felipe (d, Cesena fp), Papa Waigo (a, Grosseto fp), Romulo (d, Atletico Paranaense), Bariti (d, Triestina), Munari (c, Lecce), Lazzari (c, Cagliari). CESSIONI Donadel (c) e Santana (c, Napoli), Mutu (a) e Comotto (d, Cesena), Avramov (p, Cagliari), D’Agostino (c, Siena), Seculin (p, Juve Stabia p), Frey (p, Genoa). OBIETTIVI Kharja (c, Inter), Bianchi (a, Torino), Arouca (c, Santos), Ramirez (c, Bologna), Floccari (a, Lazio), Damiao (a, Internacional), Bacinovic (c) e Bovo (d, Palermo), Santiago Silva (a, Velez). COSA MANCA Un centrocampista e un altro attaccante: un big se parte Gilardino, altrimenti un giovane da lanciare.

Lucio

Pazzini Sneijder

Marchisio

All. MALESANI ACQUISTI Ze Eduardo (a, Santos), Birsa (c, Auxerre), Pratto (a, U. Catolica), Jorquera (c, Colo Colo), Seymour (c, U. Chile), Kharja (c, Inter fp), Ribas (a, Digione), Merkel (c, Milan), Lupatelli (p, Bologna), Granqvist (d, Groningen), Constant (c, Chievo), Escobar (a, D. Calì), Frey (p, Fiorentina). CESSIONI Criscito (d, Zenit), Destro (a, Siena p), Rodriguez (a, Bologna), Boakye (a, Sassuolo), Paloschi (a, Chievo), Rafinha (c, Bayern), Floro Flores (a, Udinese fp), Konko (c, Lazio), Eduardo (p, Benfica), Chico (d, Maiorca), Milanetto (c, Padova). OBIETTIVI Gilardino (a, Fiorentina), Amauri (a, Parma), Cassano (a, Milan). COSA MANCA La ciliegina sulla torta: un centravanti.

Matri

Buffon VUCINIC

Bonucci PIRLO

ALVAREZ

Ranocchia

Pepe

Chiellini

Maicon

Rossi

De Silvestri

Eto’o Cambiasso

Kaladze

Natali

ZIEGLER

Zanetti

CONSTANT

Jovetic

4-2-4

343

Antonelli

Pasqual

Boruc

JUVENTUS

LICHTSTEINER All. GASPERINI

ACQUISTI Castaignos (a, Feyenoord), Muntari (c, Sunderland fp), Santon (d, Cesena fp), Viviano (p, Bologna), Jonathan (d, Santos), Caldirola (d, Vitesse fp), Alvarez (c, Velez). CESSIONI Kharja (c, Genoa fp). OBIETTIVI Casemiro (c, San Paolo), Tevez (a, M. City), Ramirez (a, Bologna), Palacio (a, Genoa), Mata (a) e Banega (c, Valencia), Guarin (c, Porto), M’Vila (c, Lilla), Lavezzi (a, Napoli). COSA MANCA Due centrocampisti di quantità, magari dopo aver ceduto Mariga e Muntari, poi un attaccante. E se arriva un big potrebbe anche esserci una partenza eccellente.

Krasic All. CONTE

ACQUISTI Pirlo (c, Milan), Ziegler (d, Sampdoria), Pazienza (c, Napoli), Amauri (a, Parma fp), Lichtsteiner (d, Lazio), Pasquato (a, Modena fp), Almiron (c, Bari), Ekdal (c, Bologna), Vidal (c, Bayer Leverkusen), Vucinic (a, Roma). CESSIONI Salihamidzic (d, Wolfsburg), Rinaudo (d, Napoli, fp), Aquilani (c, Liverpool, fp), Traorè (d, Arsenal, fp), Felipe Melo (c, Galatasaray p), Sissoko (c, Psg). OBIETTIVI Bastos (c, Lione), Vargas (c, Fiorentina), Lugano (d, Fenerbahçe), Alex (d, Chelsea), Perotti (c, Siviglia), Elia (c, Amburgo). COSA MANCA Mancano un difensore centrale e un esterno sinistro d’attacco.


LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

ESTERO

Newcastle: colpo Obertan Idea Real: Gago per Adebayor

A

LECCE

LAZIO 4231 Radu

NEL MIRINO

Mauri

MARCHETTI

Hernanes

KLOSE

CISSÉ

David Suazo, 31 anni, attaccante svincolato, è vicino all’accordo col Novara IMAGESPORT

Corvia

Giacomazzi

CUADRADO

Tomovic

S

S

STRASSER

ESPOSITO Ledesma

Parolo Sorpresa dello scorso torneo e uomo mercato, il centrocampista rinnova fino al 2015 con il Cesena

Di Michele

JULIO SERGIO

Biava

Bovo Il centrale del Palermo è a un passo dalla Fiorentina: la trattativa può concludersi a breve

Piatti CARROZZIERI

Dias

KONKO

Varie L’ex Roma Giuly è un nuovo giocatore del Monaco. Il Psg di Leonardo è in pressing sull’uruguaiano Alvaro Pereira del Porto, tra i migliori in Coppa America; intanto rinnovano il portiere Areola fino al 2016 e Camara fino al 2013 con opzione sulla stagione successiva. Il Valenciennes punta Bergougnoux, in uscita da Lecce. Bastia: arriva Maoulida. L’Olympiacos ha sondato Mudingayi (Bologna), mentre Pisanu, superato un provino, firmerà con gli americani del San Jose Earthquakes.

4-3-3 Brivio

Matuzalem

BIANCHIN-BOLDRINI

L’Arsenal li mette in lista Champions, ma il loro futuro sembra sempre più lontano dai Gunners. Continua il braccio di ferro tra Wenger e i suoi gioielli, Nasri e Fabregas: il francese è sempre più vicino al Manchester City, che offre 25 milioni di sterline, mentre per lo spagnolo che sogna il Barça, i club continua a chiedere 40 milioni, cifra ritenuta alta dai catalani; intanto Wenger è pronto all’assalto, con 17 milioni, di Gary Cahill (Bolton), mentre i tifosi dell’Arsenal hanno contestato l’acquisto del diciottenne Chamberlain, non ritenuto all’altezza per rinforzare la squadra. Colpo del Newcastle: dallo United arriva l’esterno francese Obertan per 3 milioni di sterline. Il Tottenham continua il pressing su Adebayor, sul quale è ripiombato il Real, disposto a scambiarlo con Gago. West Ham: Upson (svincolato) passa allo Stoke City, Boa Morte va al Larissa.

All. DI FRANCESCO

All. Reja ACQUISTI Klose (a, Bayern), Lulic (d, Young B.), Cavanda (d, Torino fp), Konko (d, Genoa), Cana (c, Galatasaray), Marchetti (p, Cagliari), Carrizo (p, River Plate, fp), Stankevicius (d, Valencia), Cissé (a, Panathinaikos). CESSIONI Bonetto (d, fine contratto), Meghni (c, Umm Salal), Lichtsteiner (d, Juventus), Muslera (p, Galatasaray), Berni (p, Braga), Manfredini (c, Sambonifacese), Bresciano (c, Al Nasr). OBIETTIVI Parolo (c, Cesena), Kone (c, Brescia), G. Milito (d, Barcellona), Yebda (c, Napoli), Koch (d, Zurigo). COSA MANCA Un centrocampista di qualità e, forse, un’alternativa in difesa.

ACQUISTI A. Esposito (d, Bologna), Cacia (a, Piacenza), Carrozzieri (d, Palermo), Strasser (c, Milan p), Diamoutene (d, Pescara fp), Cuadrado (c, Udinese p), Obodo (c, Torino p), J. Sergio (p, Roma p). CESSIONI Coppola (c, Parma fp), Munari (c, Fiorentina), Bertolacci (c, fp) e Sini (d, Roma fp), Rosati (p, Napoli), Rispoli (d, Samp), Giuliatto (d, fine contratto), Chevanton (a, Colon), Fabiano (d, Shandong), Vives (c, Torino). OBIETTIVI Loria (d) e Greco (c, Roma), Muriel (a, Granada), Gessa (c, Pescara), Coulibaly (d, Metz), Crescenzi (d, Crotone) COSA MANCA Un centrale, un esterno sinistro, un centrocampista e forse un altro attaccante.

MILAN

NAPOLI 4312

3421

TAIWO

Dossena Seedorf

Ibrahimovic

Lavezzi

BRITOS

Thiago Silva Abbiati

DZEMAILI Van Bommel

Boateng

De Sanctis

Cavani

Cannavaro

Nesta

INLER Gattuso

Pato

Hamsik

Campagnaro

Abate

Maggio All. Allegri

S Tzorvas Portiere della nazionale greca e del Panathinaikos, è l’ultima idea del Palermo per la porta

All. Mazzarri

ACQUISTI Mexes (d, Roma), Taiwo (d, Marsiglia), Zigoni (a, Genoa), El Shaarawy (a, Padova), Comi (a, Torino). CESSIONI Pirlo (c, Juve), Jankulovski (d, Banik), Sokratis (d, Genoa fp), Merkel (c, Genoa), Didac (d, Espanyol p), Albertazzi (d, Getafe), Verdi (a) e Oduamadi (a, Torino), Legrottaglie (d, fine contratto), Beretta (a, Ascoli), Strasser (c, Lecce). OBIETTIVI Ganso (c, Santos), Hamsik (c, Napoli), Kucka (c, Genoa), Montolivo (c, Fiorentina), Aquilani (c, Juventus), Balotelli (a, Manchester City). COSA MANCA Mister X, la famosa mezz’ala sinistra invocata da Allegri.

ACQUISTI F. Fernandez (d, Estudiantes), Donadel (c) e Santana (c, Fiorentina), Dzemaili (c, Parma), Bogliacino (c, Chievo, fp), Mannini (c, Sampdoria), Rosati (p, Lecce), Cigarini (c, Siviglia, fp), Rinaudo (d, Juve, fp), Britos (d, Bologna), Inler (c, Udinese), Dalla Bona (c, Atalanta, fp), Colombo (p, Triestina). CESSIONI Pazienza (c, Juve), Blasi (c, p) e Santacroce (d, Parma), Yebda (c, Benfica fp), Cribari (d, Cruzeiro), Iezzo (p) e Gianello (p, fine contratto), Vitale (d, Bologna), Dumitru (a, Empoli), Sosa (a, Metalist). OBIETTIVI Floccari (a, Lazio), Amauri (a, Parma), Vazquez (c, Belgrano). COSA MANCA Un vice Cavani, e soprattutto sfoltire la rosa.

NOVARA

PALERMO 4312

3421

Gemiti

Balzaretti Rigoni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

MANTOVANI

MORIMOTO

Ilicic Nocerino

DELLAFIORE Porcari

Ujkani

MAZZARANI

Benussi

Hernandez

SILVESTRE Migliaccio

PACI GIORGI

MEGGIORINI

CETTO

ZAHAVI Cassani

Morganella All. Tesser

ROMA

PARMA RUBIN

VALDES

442

Perrotta

Giovinco A. Lucarelli

STEKELENBURG

Mirante Paletta

SIENA

UDINESE

Del Grosso

Totti

All. Colomba ACQUISTI Pellè (a, Az Alkmaar), Borini (a, Chelsea), Sansone (a, Bayern), Coppola (c, Lecce fp), Danilo (c, Aris fp), Brandao (d, Siena p), Blasi (c, p) e Santacroce (d, Napoli), Biabiany (a, Sampdoria p), Valdes (c, Sporting Lisbona), Fabio Nunes (a, Portimonense), Rubin (d, Torino). CESSIONI Angelo (d, Siena), Amauri (a, Juve fp), Dzemaili (c, Napoli), Paci (d) e Galassi (c, Novara), Bojinov (a, Sp. Lisbona), M. Pisano (d, Vicenza), Candreva (c, Cesena). OBIETTIVI Floro Flores (a, Genoa), Floccari (a, Lazio), Nemeth (a, Olympiacos), Wiss (c, Lucerna), Mehmedi (a, Zurigo). COSA MANCA Un centravanti di peso.

ACQUISTI Crescenzi (d, Crotone), Okaka (a, Bari), Cicinho (d, Villarreal), Curci (p, Samp), Bertolacci (c) e Sini (d, Lecce fp), Bojan (a, Barcellona), Nego (d, Nantes), Angel (d, Sporting G.), Lamela (c, River), Heinze (d, Marsiglia), Stekelenburg (p, Ajax), Tallo (a, Chievo). CESSIONI Mexes (d, Milan), Castellini (d, Samp), G. Burdisso (d, Arsenal S.), Loria (d, fc), Riise (d, Fulham), Doni (p, Liverpool), Menez (a, Psg), Julio Sergio (p, Lecce p), Vucinic (a, Juventus). OBIETTIVI Ramirez (c, Bologna), Nilmar (a, Villarreal), Hernandez (a, Palermo), L. Gonzales (c, Marsiglia), Guarin (c, Porto). COSA MANCA Almeno due pedine tra centrocampo e attacco.

Asamoah

Di Natale

DANILO

DOUBAI

Vergassola DESTRO

BELMONTE All. LUIS ENRIQUE

Domizzi

Handanovic

LAMELA

Cassetti

BIABIANY

352

D’AGOSTINO

BRKIC Rossettini

Taddei

Armero

Calaiò CONTINI

De Rossi

442

Sestu

BOJAN

Juan

Morrone Crespo

Zaccardo

ACQUISTI Gonzalez (a, Novara fp), Zahavi (c, Hapoel TA), Labrin (d, Huachipato), Milanovic (d, Lokomotiv), Simon (c, Haladas), Pisano (d, Varese), Cetto (d, Tolosa), Di Matteo (c, Vicenza), Di Chiara (c, Reggiana), Mantovani (d, Chievo), Lores (c, Defensor), Silvestre (d, Catania). CESSIONI Liverani (c, f.c.), Paolucci (a, Siena fp), Darmian (d, Torino), Carrozzieri (d, Lecce), Garcia (d, Novara p), Kasami (c, Fulham), Goian (d, Rangers), Sirigu (p) e Pastore (c, Psg), Kurtic (c, Varese). OBIETTIVI Sorrentino (p, Chievo), Tzorvas (p, Panathinaikos), Rafael (p) e Arouca (c, Santos). COSA MANCA Mancano il portiere e un centrocampista. E la sorpresa...

HEINZE

Galloppa

All. PIOLI

ACQUISTI Paci (d, Parma), Meggiorini (a, Bologna), Mazzarani (c, Modena), Morimoto (a) e Pesce (c, Catania), Granoche (a, Chievo), Coser (p) e Giorgi (c, Ascoli), Massaccesi (c, Rimini), Garcia (d, Palermo), Dellafiore (d, Cesena), Radovanovic (c, Bologna). CESSIONI Gonzalez (a, Palermo fp), Gheller (d, Pavia), Parola (c), Strukelj (p), Drascek (c, fine contratto), Bertani (a, Sampdoria), Gigliotti (a, San Lorenzo). OBIETTIVI Jeda (a, Lecce), Gonzalez (a, Palermo), Pasquato (a, Modena), Suazo (a, Inter). COSA MANCA Manca solo un altro attaccante di movimento.

433

ANGEL

29

MANNINI All. SANNINO

ACQUISTI Tziolis (c, Racing fp), Angelo (c, Parma), Codrea (c, fp), Belmonte (d, Bari), Paolucci (a, Palermo fp), Sansone (c, Fros.), Destro (a, Genoa, p), Brkic (p, Vojvodina), Grossi (a, AlbinoL.), Angella (d, Udinese, p), D’Agostino (c, Fior.), Pesoli (d, Varese), Mannini (c, Samp), Contini (d, Saragozza), Acosta (a, Boca Juniors). CESSIONI Coppola (p, Torino), Brandao (d, Parma p), Cacciatore (d, Samp fp), Coulibaly (a, Tottenham), Kamata (a, rescissione). OBIETTIVI Valdifiori (c, Empoli), Bentivoglio (c), Domizzi (d, Udinese), Marrone (c) e Rinaudo (d, Juve), Portanova (d, Bologna), Gazzi (c, Bari). COSA MANCA Un centrocampista di sostanza: sarà Gazzi.

Pinzi

BARRETO

Benatia Isla

All. Guidolin

ACQUISTI Danilo (d, Palmeiras), Fabbrini (c, Empoli), Barreto (a, Bari), Floro Flores (a, Genoa fp), Doubai (c, Young Boys), A. Sissoko (c, Troyes), Neuton (d, Gremio). CESSIONI Beleck (a, Aek Atene), Corradi (a, fine contratto), Angella (d, Siena p), Zapata (d, Villarreal), Romero (c, Granada), Inler (c, Napoli), Sanchez (a, Barcellona), Cuadrado (c, Lecce p). OBIETTIVI Ramirez (a, Bologna), Andreolli (d, Chievo), G. Dos Santos (a, Tottenham), Piriz (c, Nacional), Rudolf (a, Bari), Maxi Lopez (a, Catania), El Hamdaoui (a, Ajax). COSA MANCA Un centrale, un mediano e un paio di attaccanti.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

“Ti chiami Crisantemi, i novembre, ti ho comprato i primi d cerca di non gufare.”


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SERIE BWIN UNA CITTA’ IN FESTA

y Bari ok con Marotta le amichevoli

LE ALTRE TIFOSERIE Quella del Verona, al momento, è la terza tifoseria di serie B come numero di abbonamenti venduti: ecco la graduatoria (da segnalare che alcuni club non hanno ancora aperto la campagna).

S Un’immagine della curva del Bentegodi: la stagione scorsa, in Prima divisione, il Verona in casa ha avuto una media di 11.363 spettatori LIVERANI

Amore e fiducia Verona fa il boom senza gli acquisti Venduti 5.000 abbonamenti E il mercato non è iniziato... GIANLUCA VIGHINI VERONA

Cosa serve per scaldare una piazza? I colpi di mercato? I grandi nomi? O più semplicemente basta l'amore incondizionato? Verona, stadio Bentegodi, sportello numero 1. Da sei giorni, da quando cioè è iniziata la campagna abbonamenti dell'Hellas, qui c'è una fila interminabile di gente. Tifosi del Verona in coda per rinnovare la tessera. Sei giorni e oltre 5 mila abbonamenti. Basta questo dato per rispondere alla domanda iniziale. A Verona non c'è bisogno di acquistare Messi per fare abbonamenti. Basta la fiducia in una società sana e con un progetto ben saldo in testa. Il resto lo ha fatto la pro-

mozione in serie B, propellente per una tifoseria tutta unita attorno all’allenatore Mandorlini e la sua squadra. E poco importa che non siano ancora stati fatti acquisti importanti. Basta la fede «Eravamo 10 mila

abbonati in serie C — spiega il sindaco Flavio Tosi — vuol dire che noi andiamo allo stadio a prescindere dalle categorie e dai giocatori. E' un atto di fede, senza una ragione che non sia quella dell'amore di questa città per la squadra». Anche nella scorsa stagione i dati raccontano di una città stretta attorno all’Hellas: 11.363 spettatori di media a partita per 94.882 euro d'incasso, prima società della Lega Pro (secondo il Foggia con 6.770 spettatori e 87.189 euro). Dati che quest'anno si

ANTICIPI E POSTICIPI

Samp-Padova di giovedì 25 è la prima partita La Lega di B ha fissato il programma dei primi anticipi e posticipi (tutti alle ore 20.45): 1ª GIORNATA Giovedì 25: Sampdoria Padova. Venerdì 26: Verona–Pescara. 2ª GIORNATA Mercoledì 31: Torino Cittadella. 3ª GIORNATA Sabato 3 settembre: Reggina–Grosseto. Domenica 4: Brescia Empoli (ore 12.30) e Torino Varese. 4ª GIORNATA Venerdì 9: Padova–Bari. Lunedì 12: Empoli–Sampdoria. 5ª GIORNATA Venerdì 16: Verona Padova. Lunedì 19: Torino Brescia. 6ª GIORNATA Venerdì 23: Vicenza–Livorno. Lunedì 26: Empoli–Reggina.

potrebbero incrementare nonostante si giochi al sabato e ci siano le dirette tv. Tessera del tifoso Altra considerazione: Verona ha appoggiato in massa l'iniziativa della tessera del tifoso che quest'anno la società ha deciso di stampare in proprio. Tessera che ha un titolo emblematico: «Non vi lasceremo mai», una sorta di «You'll never walk alone» che i tifosi del Verona hanno adottato seguendo la squadra in 5 mila a Busto Arsizio nel playout per non andare in C2, così come a Salerno per l'ultima finale playoff per la B. Le attese di Mandorlini Tutto

questo non significa che la squadra resterà così com'è: per ora sono arrivati alcuni giovani e sono rientrati dai prestiti Gomez e Pugliese. Mandorlini si aspetta rinforzi, almeno tre e di esperienza. «La B — spiega — è un campionato lungo e difficile. I ragazzi che sono con me ormai da otto mesi hanno lavorato benissimo in ritiro e chiedere rinforzi potrebbe essere anche ingiusto nei loro confronti, ma se vogliamo veramente che il Verona sia competitivo è necessario avere qualche ritocco». Ma una certezza comunque Mandorlini ce l’ha: «Questo pubblico fantastico che mi ha fatto scordare in fretta la Champions League che dovevo giocare con il Cluj e le amarezze dopo le polemiche di questa estate».

Triestina, le bandiere del rilancio

LUCA BIANCHIN

Nicola è cresciuto in città e ha un bar in via San Nicolò, in pieno centro: 100% triestin. Denis invece è mezzo isontino: nato a Cormons, in provincia di Gorizia, vive a Medea ma a Trieste ha fatto (anche) le giovanili. La Triestina domenica ha giocato la prima partita della stagione: 2-0 in Coppa Italia al Voghera, che gioca in rossonero ma non è il Milan. Migliori in campo Princivalli, il Nicola del bar, e Denis Godeas: due veterani, un po’ amati e un po’ contestati, ma soprattutto due triestini a Trieste. Non era scontato: in Lega Pro ci sono pochissimi giocatori nati in città e anche tra A e B non si va oltre Mat-

teo Scozzarella, centrocampista della Juve Stabia. Fischi e applausi Princivalli, cen-

trocampista con sinistro quattro stelle, ha una spiegazione: «Il fallimento della Triestina nel 1994 ha cancellato il settore giovanile. Da qui esce un giocatore ogni cinque anni: prima di me c’era Tonetto, nato nel ’74, io sono del ’79, Scozzarella addirittura dell’88». Princivalli ha 31 anni, ma per il calcio è come se ne avesse 30: lo scorso anno è stato messo fuori rosa e non ha giocato praticamente mai. Normale che, tra alti e bassi, in città non sia amatissimo. I tifosi lo hanno criticato spesso, anche se quest’anno un miglioramento sembra possibile: «Non mi è mai importato dei fischi, so di poter conquistare tutti — dice Nicola — e dopo la partita col Voghera lo stadio ci ha applaudito».

Nicola Princivalli, 31 anni LAPRESSE

Il capitano Adesso pensa a chiudere la carriera a Trieste: «Mi piacerebbe, con tutti i giovani che ci sono in questa squadra sembro il nonno. Obiettivi? Nessuno, ci alleniamo assieme da troppo poco». La sensazione è che molto dipenda da lui e dall’amico Nicola. A Trieste in fondo ci credono: il gruppo «Godeas e Princivalli fora dai baloni», aperto su facebook oltre un anno fa, non è arrivato a 50 iscrizioni.

Lo storico dell’arte La coppia

con Godeas, in effetti, promette bene anche se la stagione della Triestina si prevede compli-

cata: nel girone B della Prima divisione, con Spezia, Frosinone, Cremonese, Barletta e non solo, la vita sarà complicata. Princivalli gradirebbe riscattarsi e laurearsi in Storia dell’arte: mancano quattro esami più la tesi. Godeas invece è appena tornato capitano («Ma so che Nicola ci tiene e noi siamo amici, deciderà l’allenatore a inizio stagione») e a 36 anni punta a tornare in doppia cifra: l’ultima volta che ha superato i 10 gol eravamo nel 2008, e lui col Mantova arrivò a 28.

Denis Godeas, 36 anni LAPRESSE

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BARI-REAL SOCIEDAD 1-0 FIUGGI (Fr) (g.b.) Settimo successo estivo per il Bari, il più difficile, visto il livello dell’avversario, la Real Sociedad, che comunque presenta molte riserve. Decide Marotta al 24’ della ripresa, con un bel pallonetto dal limite, su perfetto lancio di Rivaldo. Lo stesso Marotta si mette in evidenza con efficaci movimenti e due assist non sfruttati da Caputo e Defendi, e con un altro tiro deviato da Zubikarai. Bene anche Rivas. E’ comunque un Bari che fa intravedere sempre maggiori potenzialità: armonico, compatto e veloce. MARCATORE Marotta al 24’ s.t. BARI (4-3-3) Lamanna (dal 1’ s.t. Zlamal); Masi, Borghese, Dos Santos, Masiello; Kopunek (dal 1’ s.t. Scavone), Donati (1’ s.t. Bellomo), Rivaldo (44’ s.t. Hysenbelliu); Rivas, Marotta (33’ s.t. Stoyan), Caputo (13’ s.t. Grandolfo). All. Torrente. REAL SOCIEDAD (4-3-3) Zubikarai; Ros (dal 36’ s.t. Estrada), Ansotegi, Mikel (dal 25’ s.t. De La Bella), Cadamuro (dal 36’ s.t. Labaka); Ruben Pardo, Elustondo (dal 1’ s.t. Illarra), Aranburu (dal 20’ s.t. Zurutuza); Sarpong, Ifran (dal 20’ s.t. Llorente), Iker Hernandez (25’ s.t. Prieto). All. Montanier. GROSSETO-REGGINA 4-1 GROSSETO (m.c.) Il Grosseto si presenta al proprio pubblico con una convincente vittoria ai danni della Reggina, con un primo tempo spumeggiante e un poker da grande: eurogol di Mancino, incornate di Gerardi e Sforzini e l'intelligente sinistro di Caridi. Nella ripresa i toscani falliscono la cinquina con un rigore sbagliato al 17' da Lupoli. Imballata la Reggina, che comunque in difesa ha bisogno di rinforzi. MARCATORI Gerardi (G) al 9', Sforzini (G) al 19', Viola su rigore (R) al 27', Caridi (G) al 38', Mancino (G) al 45' p.t. GROSSETO (4-4-2) Narciso; Formiconi, Bruscagin, Federici (dal 18' s.t. Iorio), Bianco (dal 38' s.t. Mancini); Mancino (dal 1' s.t. Asante), Crimi (dal 25' Ronaldo), Consonni (dal 1' s.t. Allegretti), Caridi (dal 10' s.t. Alfageme); Sforzini (dal 1' s.t. Lupoli), Gerardi (dal 16' s.t. Guidone). All. Ugolotti. REGGINA (4-4-2) Puggioni; Adejo, Giosa (dal 1' s.t. Cosenza), Marino, Rizzato (dal 35' s.t. Ruggeri); Castiglia (dal 23' Barillà), Viola, Rizzo (dal 1' s.t. De Rose), Missiroli (28' Bombagi); Ceravolo (1' s.t. Campagnacci), Bonazzoli. All. Breda. JUVE STABIA-FONDI 4-0 GUBBIO (Pg) (eu.gri.) Un pareggio e quattro vittorie, 17 gol fatti e 3 subiti: la Juve Stabia ha chiuso il ritiro con un convincente poker al Fondi (Seconda): in gol anche Danilevicius. Espulso Mbakogu per fallo a gioco fermo. MARCATORI Danilevicius al 24’ p.t.; Raimondi al 20’, autorete di Palombo al 32’, Savio al 37’ s.t. JUVE STABIA (4-1-4-1) Seculin; Baldanzeddu, Molinari, Scognamiglio, Biraghi (dal 31’ s.t. Zito); Danucci; Erpen (18’ s.t. Dicuonzo), Cazzola (25’ s.t. Di Tacchio), Mezavilla (1’ s.t. Savio), Raimondi (21’ st Mbakogu); Danilevicius. All. Braglia. FONDI (4-4-2) Gasparri (dal 1’ s.t. Mezzacapo); Pacini (dal 35’ s.t. Mannino), Palumbo, Gigli, Iovinella; Chiarini, Vaccaro (dal 35’ s.t. Alleruzzo), Cucciniello (dal 24’ s.t. Rossini), Bennardo (dal 1’ s.t. Finocchiaro); Bernasconi, Castiello (dal 35’ s.t. Marinucci). All. Parisella-Marini. TRIANGOLARE ASCOLI PENNA SAN GIOVANNI (Mc) (p.e.) L’Ascoli per superare la delusione per la penalizzazione è sceso in campo in un torneo, prima contro la Faleriense (4-0 con due reti di Faisca, una di Beretta e Pederzoli) e poi contro la Maceratese (1-0 autorete di Troli). Oggi la squadra torna alle 17 in città. ASCOLI Prima partita (4-1-4-1) Guarna; Gazzola, Faisca, Peccarisi, Ciofani; Pederzoli; Beretta, Di Donato, Sbaffo, Capece; Romeo. ASCOLI Seconda partita (4-1-4-1) Guarna; Gazzola (dal 20’ Pasqualini), Faisca, Peccarisi (dal 20’ Scognamiglio), Ciofani; Pederzoli; Beretta, Di Donato, Sbaffo (dal 20’ Marchionni), Parfait; Romeo (dal 20’ De Iulis). All. Castori. LE PARTITE DI OGGI Omegna-Torino (ore 17.30), Olympia Agn.-Gubbio (16.45), Agropoli-Nocerina (20.30), triangolare a Salò con Brescia, Feralpi e Lumezzane (20), Vigor Lamezia-Crotone (19), Viareggio-Empoli (20.30) e Carrarese-Livorno (20.45).

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LA STORIA COME RIPARTE UNA GRANDE RETROCESSA IN PRIMA DIVISIONE

Princivalli titolare, Godeas capitano: la squadra è nelle mani dei senatori cresciuti in città

SAMPDORIA 11.000 TORINO 6.500 VERONA 5.000 PADOVA 3.800 REGGINA 3.500 GUBBIO 2.600 PESCARA 2.500 MODENA 2.100 VICENZA 1.900 CROTONE 1.200 VARESE 1.200 BARI 1.100

Il Grosseto a valanga

4

I NUMERI

5

gli acquisti tra i 19 giocatori convocati dalla Triestina per la gara di Coppa Italia contro il Voghera. Sono tutti giovani: Izzo, De Vena, Pezzi, Miani e Mannini

7

i gol di Godeas la stagione scorsa in 33 partite con la Triestina. Invece Princivalli, pur sotto contratto, non ha mai giocato (solo in Primavera)

MERCATO COSI’ IN B E LEGA PRO

Ascoli e Reggina Ecco due rinforzi BINDA-D’ANGELO

Altro rinforzo per l’Ascoli, che per affrontare un campionato in salita (già 7 i punti di penalizzazione), dopo Andelkovic (Palermo), ha preso Papa Waigo dalla Fiorentina (ex Grosseto): il prossimo potrebbe essere lo svincolato Gorzegno (ex Empoli). La Reggina è vicina a D’Ambrosio della Triestina (in cambio del prestito di Camilleri) ma non ad Altinier (Portogruaro), sul quale s’è buttato il Modena, ma occhio al possibile blitz dello Spezia. La Nocerina ha chiesto Pedrelli al Benevento: in cambio Petrilli? Il Crotone potrebbe riprendere Mazzotta dal Lecce. Prima divisione A Frosinone in arrivo Stefani (ex Cremonese) dalla Reggiana in cambio di Tavares. Il Portogruaro potrebbe riprendere Cristante, già in granata, mentre quando parte Altinier si punta su Curiale (Crotone). Il Foggia è vicino a Lauria, che ha rescisso con il Lumezzane. Ripa (Nocerina) è sempre più vicino all’Avellino. Infine l’Alessandria che, nonostante la batosta della Disciplinare, piazza un gran colpo: preso Fanucchi (ex Pisa) dall’Empoli. Serie D Il nuovo Cosenza dovrebbe ripartire dalla serie D, con Stefano Fiore responsabile dell’area tecnica ed Enzo Patania allenatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

WORLD DREAM CUP IL TORNEO VIRTUALE DELLA GAZZETTA

Via agli ottavi Oggi grande sfida Italia-Germania

IL CAMMINO VERSO LA FINALE

I campioni uscenti della Spagna alle prese con l’Inghilterra Partite abbordabili per Brasile, Olanda e Uruguay MARCO GENTILI

Ci siamo: dopo oltre una settimana di gironi eliminatori, la Dream Cup ha già emesso i suoi verdetti. E adesso si fa sul serio, con gli ottavi di finale a eliminazione diretta, che cominciano oggi (e saranno visibili su Gazzetta Tv). Le conferme Uruguay e Brasile hanno vinto a mani basse i rispettivi gironi: tre vittorie su tre partite e un bellissimo calcio giocato. La Celeste ha

dell’Italia) grazie alla difesa di ferro, capace di non subire nemmeno una rete. Per non parlare dell’Argentina, che ha impressionato per il suo cinismo offensivo.

Attenzione a Croazia e Camerun, le outsider della Dream Cup una grande varietà di soluzioni offensive, mentre i verdeoro hanno in Pato (4 gol all’attivo) il capocannoniere della manifestazione e l’uomo più in forma del torneo. Dal canto suo anche il Portogallo ha vinto il proprio girone (lo stesso

L’Italia Gli azzurri, secondi solo per differenza reti, hanno fatto il loro dovere, vincendo con Cina e Russia e pareggiando solo con i portoghesi. Adesso dovranno vedersela con la Germania, seconda alle spalle delle Francia e squadra che non sta attraversando un momento di forma particolar-

GIRONE F CAPOLAVORO DI BENZEMA, LA COREA DEL SUD TORNA A CASA

La Francia è prima Adesso l’ostacolo si chiama Croazia La squadra di Blanc batte gli asiatici e passa il turno dalla porta principale FRANCIA SUD COREA

1 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORE Benzema al 8’ p.t. FRANCIA (4-2-3-1) Lloris; Abidal, Mexes, Rami, Sagna; Diarra, M'Vila; Nasri (Malouda dal 21’ s.t.), Gourcuff, Ribery, Benzema. ALLENATORE Blanc PANCHINA Mandanda, Reveillere, Clichy, Valbuena, Menes, Hoarau. SUDCOREA (4-2-3-1) J.S.Ryong; Cha Du Ri, K.Tae Hwi, L.J.Soo, L.Y.Pyo; Y.Bit Ga Ram, Ki; Park, L.Chung Yong (Koo Cha Jul dal 39’ s.t.), Y.Ki Hum; S.H.Min (Park Chu Young dal 1’ s.t.). ALLENATORE Cho Kwang-Rae PANCHINA Kim J.Dae, H.Jae Won, Choi Hyo Jin, Kim Bo Kyung. AMMONITI Nessuno ESPULSI Nessuno NOTE Corner 3-2, in fuorigioco 4-0, recuperi 3’ nel s.t.

Karim Benzema, 23 anni, attaccante della Francia AFP

D’accordo, l’avversario di giornata non sarà stato irresistibile (basti pensare che Lloris non ha mai dovuto compiere una parata degna di questo nome per tutto l’incontro), ma la Francia dei ragazzini terribili vince il girone della Dream Cup di fronte alla Germania e dà spettacolo contro la Corea del Sud, a dispetto di un punteggio che sarebbe potuto essere più rotondo. Pronti, via: bastano otto minuti di gioco e arriva subito il gol del vantaggio. E che gol! Cross in «rabona» di Ribery che vince un contrasto all’altezza della linea del fondo, e rete di rapina di Benzema. La Francia è inarrestabile, con Gourcuff libero di svariare sulle due fasce e dispensare assist e palloni pericolosissimi. Un suo cross proveniente dalla sinistra (al minuto 16) mette in moto Benzema, che di testa sfiora il raddoppio, con il portiere coreano costretto a deviare in corner con grande fatica. Il monologo dei Bleus prosegue anche nella ripresa, al cospetto di una Corea del Sud che assiste da spettatrice inerte: al 4’ Gourcuff, imbeccato da Benzema, coglie l’esterno della rete, e 20 minuti dopo è lo stesso centrocampista, su suggerimento di Malouda, a sbagliare clamorosamente una deviazione di testa sottomisura. © RIPRODUZIONE RISERVATA

mente brillante. Sorprese e delusioni Nella rosa delle qualificate agli ottavi, la «grande» che ha destato la peggiore impressione è senza dubbio l’Inghilterra di Fabio Capello, qualificatasi per il rotto della cuffia e dopo prestazioni piuttosto modeste. Da tenere d’occhio, come potenziali sorprese, la Croazia del capocannoniere Ivica Olic, e il Camerun di Samuel Eto’o, arrivate seconde nei rispettivi raggruppamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALTRA GARA I TEDESCHI TERMINANO AL SECONDO POSTO IN CLASSIFICA

Germania svogliata Contro il Belgio non va oltre il pari I «diavoli rossi» non impressionano ma passano il turno: per loro c’è l’Argentina GERMANIA BELGIO

0 0

PRIMO TEMPO 0-0 GERMANIA (4-2-3-1) Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng; Schweinsteiger, Khedira; Muller, Ozil, Podolski (Marin dal 28’ s.t.); Klose (Gomez dal 18’ s.t.). ALLENATORE Löw PANCHINA Wiese, Riether, Gotze, Bender, Cacau. BELGIO (4-3-3) Bailly; Alderweireld, Kompany, Vertonghen, Vermaelen; Defour (Martens dal 22’ s.t.), Fellaini, Witsel; Hazard, Dembelé (Chadli dal 13’ s.t.), Lukaku (Ogunjimi dal 30’ s.t.). ALLENATORE Leekens PANCHINA Gillet, Vanden Borre, Vleminckz, Simons. AMMONITI Klose (G) ESPULSI Nessuno NOTE Corner 0-2, in fuorigioco 0-1. Recuperi 3’ nel s.t.

Manuel Neuer, 26 anni, portiere della Germania LIVERANI

La Germania doveva vincere e sperare che la Francia inciampasse contro la Corea del Sud, per conquistare nuovamente il primato nel girone. Il modesto pareggio contro il Belgio ha fatto sì che la squadra di Löw conoscesse il proprio destino ancor prima della vittoria francese contro la Corea. Agli ottavi, con i tedeschi secondi nel girone, sarà di nuovo Germania-Italia, forse la più classica delle classiche del calcio mondiale. La nazionale tedesca, a dire il vero, non ha provato nemmeno più di tanto a vincere questa gara, e si sveglia solo nella ripresa: al 4’ Muller crossa per la testa di Klose che però spara alto. Ma è il Belgio a sfiorare il clamoroso vantaggio: al 6’ una millimetrica punizione di Witsel indirizzata alla base del secondo palo costringe Neuer a una parata da grande campione. Gli attaccanti tedeschi nono sono in giornata, e si vede: Podolski non riesce mai ad arrivare alla conclusione, e viene sostituito con Marin sperando di sparigliare le carte nella difesa belga. Compito fallito: la gara finisce senza reti e tra gli sbadigli. Alla fine passa anche il Belgio, come una delle migliori terze: l’avversario agli ottavi, l’Argentina di Leo Messi, è sulla carta quasi insuperabile. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

GIRONE E LA SVEZIA PERDE 2-0 MA SI QUALIFICA COME MIGLIORE TERZA

Torres&Busquets Così la Spagna vola al primo posto La squadra di Del Bosque è in forma: un gol per tempo e tante occasioni SPAGNA SVEZIA

2 0

PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI F.Torres dal 41’ p.t., Busquets al 19’ s.t. SPAGNA (4-4-2) Casillas; S.Ramos, Puyo, Pique, Capdevila; S.Busquets, X.Alonso, Xavi (Fabregas dal 34’ s.t.), Iniesta (D.Silva dal 21’ s.t.); F.Torres (Pedro dal 15’ s.t.), D.Villa. (Reina, Marchena, Albiol, Mata, Llorente) ALLENATORE Del Bosque SVEZIA (4-2-3-1) Isaksson; Lustig, Antonsson, Majstorovic, Safari; Sven (Granqvist dal 43’ s.t.)sson (Kallstrom dal 15’ s.t.), Wernbloom (Elm dal 25’ s.t.); Elmander, Tovonen, Bejrami; Ibrahimovic. (Wiland, Antonsson, Rosenberg). ALLENATORE Hamren AMMONITI Nessuno ESPULSI Nessuno GDS

Gazzetta.it

Fernando Torres, 27 anni, attaccante della Spagna AP

NOTE Corner 2-0, in fuorigioco 0-0. Recuperi 3’ nel s.t.

I campioni uscenti liquidano con un gol per tempo la pratica Svezia e passano come primi nel girone. Lo scialbo pareggio senza reti all’esordio con la Svizzera non cancella un girone eliminatorio in cui la squadra di Del Bosque ha messo in mostra un gioco convincente, capace di creare grossi pericoli all’avversario non solo con gli attaccanti, ma anche con tutta la linea di centrocampo. All’8’ Spagna pericolosa con una combinazione in profondità Villa-Xavi-Torres, parata da Isaksson. Al 41’ il gol che sblocca la gara: Sergio Ramos imbecca in verticale Fernando Torres che, dai 16 metri, non sbaglia. Allo scadere sui piedi di Ibrahimovic capita la ghiotta occasione per pareggiare, ma il fuoriclasse del Milan angola troppo la sua conclusione. La ripresa è sempre di marca iberica: al 14’ Sergio Busquets serve Iniesta, la cui bordata esce a lato di pochissimo. Cinque minuti dopo il gol che chiude la gara: cross di Xavi e testa dell’ottimo Busquets che raddoppia. Alla fine a gioire sono anche Ibrahimovic e compagni: la Svezia perde, ma si qualifica agli ottavi come una delle migliori terze classificate. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ALTRA GARA L’ATTACCANTE AFFIANCA PATO NELLA CLASSIFICA DEI CANNONIERI

Olic è il principe dei goleador: la Croazia passa

OGGI ALLE 11 MARCO MATERAZZI COMMENTA LA FASE A GIRONI DELLA DREAM CUP SU GAZZETTA TV

Le parate di Benaglio limitano il passivo La Svizzera è fuori dalla Dream Cup CROAZIA SVIZZERA

2 1

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Olic (C) al 18’ e 45’ p.t., Frei (S) al 20’ s.t. CROAZIA (4-4-2) Pletikosa; Corluka, Krizanac, Simunic, Pranjic; Srna, Vukojevic (Kranjcar dal 10’ s.t.), Modric, Rakitic; Olic (Bilic dal 13’ s.t.), Petric (Eduardo dal 29’ s.t.).

La fase a gironi della Dream Cup è appena terminata, e la manifestazione è già proiettata nel clima degli ottavi di finale, le prime gare a eliminazione diretta. E su Gazzetta.it è già tempo dei primi bilanci: oggi alle 11 il campione del mondo 2006 ed ex difensore dell’Inter Marco Materazzi, intervistato da Andrea Elefante, veste i panni del commentatore e analizza la prima fase della competizione virtuale organizzata dalla Gazzetta. Il calcio giocato però non si ferma: anche oggi sul nostro sito potrete vedere i due ottavi di finale in programma: alle 12 Uruguay-Repubblica Ceca, alle 16 Germania-Italia. E per tutti coloro che si fossero persi qualcosa, su Gazzetta Tv è possibile vedere gli highlights e le azioni salienti di tutte le gare della Dream Cup disputate nei giorni scorsi.

gironeA

ALLENATORE Bilic PANCHINA Runjie, Lovren, Pokrivac, Leko, Strinic. SVIZZERA (4-4-2) Benaglio; Lichtsteiner, Senderos, Djorkou, Ziegler; Behrami, Dzemaili (Fernandes dal 35’ s.t.), Inler, Barnetta; Frei, Derdiyok (Streller dal 25’ s.t.). ALLENATORE Hitzfeld PANCHINA Wolfli, Grichting, Shaquiri, Xhaka, Emeghara AMMONITI Nessuno ESPULSI Nessuno NOTE Corner 1-2, in fuorigioco 0-0, recuperi 2’ nel s.t.

L’esultanza di Ivica Olic, 31 anni: per lui 4 gol in Dream Cup AP

gironeB

Ogni volta che segna lui, la Croazia vince e convince. Ivica Olic, nonostante non si più un ragazzino di primo pelo, è il grande trascinatore della nazionale di Bilic. Per lui all’attivo già quattro reti in Dream Cup (che ne fanno il capocannoniere, insieme al brasiliano Pato), che regalano alla Croazia la qualificazione agli ottavi di finale. L’ultimo impegno contro una modesta Svizzera è stato all’altezza delle aspettative: croati che hanno fatto la partita dal primo all’ultimo minuto, e hanno chiuso la pratica nella prima frazione grazie alla doppietta dell’attaccante più rappresentativo. L’1-0 arriva a 18’, grazie al clamoroso errore di Dzemaili e Senderos, che in fase di disimpegno regalano ad Olic un pallone facile facile da buttare in porta. E poco prima del fischio di fine frazione, arriva il raddoppio: cross di Rakitic nella prateria della difesa elvetica, e destro preciso a incrociare del solito Olic. Nella ripresa arriva anche il gol della bandiera (e primo di questa Dream Cup) segnato dalla Svizzera con Frei, ma è sempre Croazia: al 25’ Benaglio è costretto a compiere il miracolo su Bilic, Petric non è però abile a ribattere in rete da due passi e si mangia un gol che sembrava fatto. Un errore che però non incide su una gara il cui destino era scritto da tempo.

8

gironeD

33

la guida

TUTTI In campo alle 12 I GOL

4 RETI Olic (Croazia), Pato (Brasile) 3 RETI Benzema (Francia) 2 RETI Cassano e Pazzini (Italia), Cavani (Uruguay), Dos Santos (Messico), Ibrahimovic (Svezia), Messi (Argentina), Novakovic (Slovenia), C.Ronaldo (Portogallo), Xavi (Spagna). 1 RETE Aguero (Argentina), Arshavin, Bilyaletdinov e Dzagoev (Russia), Busquets e Fabregas (Spagna) Culina (Australia), Eto'o Camerun) Forlan (Uruguay), Robben e Van Persie (Olanda), Nani, Quaresma e Meireles (Portogallo), Lucio e Kakà (Brasile).

con Uruguay e Repubblica Ceca

Oggi iniziano gli ottavi di finale della Dream Cup, che dureranno fino a sabato 13 agosto. Saranno in campo alle 12 Uruguay e Repubblica Ceca, mentre alle 16 giocheranno Germania e Italia. Oggi in campo Uruguay-Repubblica Ceca (ore 12) Uruguay (4-3-3) Muslera; A.Pereira, Lugano, Godin, Fucile; Gargano, Perez, M.Pereira; Suarez, Forlan, Cavani. Rep. Ceca (4-1-3-2) Cech; Pospech, Sivok, Hubnik, Kadlec; Hubschman; Plasil, Polak, Rosicky; Necid, Baros. Germania-Italia (ore 16) Germania (4-2-3-1) Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng; Schweinsteiger, Khedira; Muller, Ozil, Podolski; Klose. Italia (4-3-1-2) Buffon; Maggio, Ranocchia, Chiellini, Balzaretti; Montolivo, Pirlo, De Rossi; Cassano; Rossi, Pazzini. Le gare di domani Francia-Croazia (ore 12) Francia (4-2-3-1) Lloris; Abidal, Mexes, Rami, Sagna; Diarra, M'Vila; Nasri, Gourcuff, Ribery, Benzema. Croazia (4-4-2) Pletikosa; Corluka, Krizanac, Simunic, Pranjic; Srna, Vukojevic, Modric, Rakitic; Olic, Petric. Portogallo-Slovenia (ore 16) Portogallo (4-3-3) Eduardo; J.Pereira, Carvalho, B.Alves, F.Coentrao; J.Mutinho, Pepe, R.Meireles; Nani, H.Almeida, Cristiano Ronaldo. Slovenia (4-4-2) Handanovic; Brecko, Cesar, Suler, Jokic; Birsa, Bacinovic, Kirm, Ilicic; Novakovic, Matavz. Le date Oggi iniziano gli ottavi di finale: si sono qualificate Germania, Italia, Uruguay, Francia, Croazia, Portogallo, Brasile, Camerun, Olanda, Argentina, Spagna e Inghilterra, a cui vanno aggiunte le quattro migliori terze classificate (Repubblica Ceca, Slovenia, Svezia e Belgio). I quarti si giocano il 16 e 17 agosto, mentre le semifinali saranno il 18 e 19. Sabato 20 è in programma la finale. Il software La World Dream Cup è un torneo virtuale che viene giocato utilizzando Fifa 11 della Ea Sports, videogioco leader nelle simulazioni calcistiche, in modalità CPU contro CPU. A breve, verrà lanciata la versione 12 del celebre gioco. Tra le innovazioni, il Player Impact Engine (che fornisce interazioni reali nell’impatto fisico tra giocatori), e il Precision Dribbling, che fornisce agli attaccanti una fedele risposta al comando e al tocco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

gironeC

LA GAZZETTA DELLO SPORT

gironeE

gironeF

Olanda Uruguay

0-2

Italia Russia

3-2

Inghilterra Australia

0-0

Argentina Rep. Ceca

1-0

Spagna Svizzera

0-0

Germania Sud Corea

Slovenia Turchia

2-0

Portogallo Cina

3-0

Brasile Messico

2-1

Usa Camerun

0-1

Croazia Svezia

2-0

Francia Belgio

1-1

Uruguay Turchia

1-0

Italia Portogallo

0-0

Brasile Inghilterra

1-0

Rep. Ceca Camerun

0-0

Svizzera Svezia

0-3

Germania Francia

0-1

Olanda Slovenia

2-0

Russia Cina

2-1

Messico Australia

2-1

Argentina Usa

1-0

Spagna Croazia

3-0

Sud Corea Belgio

1-1

Olanda Turchia

0-0

Italia Cina

2-0

Brasile Australia

4-1

Argentina Camerun

1-1

Spagna Svezia

2-0

Germania Belgio

0-0

Uruguay Slovenia

1-0

Portogallo Russia

2-0

Inghilterra Messico

2-0

Usa Rep. Ceca

0-1

Croazia Svizzera

2-1

Francia Sud Corea

1-0

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

Uruguay

9 3 3 0 0 4 0

Portogallo

Olanda

4 3 1 1 1 4 2

Slovenia Turchia

Pt G V N P Gf Gs

2-0

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

7 3 2 1 0 5 0

Brasile

9 3 3 0 0 7 2

Argentina

7 3 2 1 0 3 1

Spagna

7 3 2 1 0 5 0

Francia

7 3 2 1 0 3 1

Italia

7 3 2 1 0 5 2

Inghilterra

4 3 1 1 1 2 1

Camerun

5 3 1 2 0 2 1

Croazia

6 3 2 0 1 4 4

Germania

6 3 2 0 1 2 1

3 3 1 0 2 2 3

Russia

3 3 1 0 2 4 6

Messico

3 3 1 0 2 3 5

Rep. Ceca

4 3 1 1 1 1 1

Svezia

3 3 1 0 2 3 4

Belgio

3 3 0 3 0 2 2

1 3 0 1 2 0 3

Cina

0 3 0 0 3 1 7

Australia

1 3 0 1 2 2 6

Usa

0 3 0 0 3 0 3

Svizzera

1 3 0 1 2 1 5

Sud Corea

1 3 0 1 2 1 4

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs

CLASSIFICA

Pt G V N P Gf Gs


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

CICLISMO ALLA SCOPERTA DEL GIOVANE RIVELAZIONE re in Slovacchia, che differenza fa?».

y

Vince da velocista e da «finisseur», vince anche in salita, vince perfino le corse a tappe. Ma che corridore è?

IN 2 ANNII 16 CENTRI

«Sono il primo a sorprendermi delle mie vittorie. Non mi aspettavo di vincere il Giro di Polonia, non osavo farlo neanche in sogno. Dopo il Giro di Svizzera non ho più corso, solo un ritiro in montagna. In Polonia pensavo di fare qualche tappa, neanche di vincerla. E invece ho cominciato a vincerne una, poi un’altra, poi a lottare per la classifica, fino a vincerne due: generale e a punti. Faccio così: prima provo a tenere duro, poi provo a stare davanti, infine provo a vincere».

Pro’ nel 2009 con il Dukla Trencin (team Continental), Peter Sagan è alla seconda stagione in maglia Liquigas. Finora ha già vinto 19 corse

SAGAN

Le è dispiaciuto non correre il Tour de France?

Il ragazzo dell’Est che sogna la Roubaix

Però farà la Vuelta.

2010 5 VITTORIE Due tappe alla Parigi-Nizza, una al Giro di Romandia, due al Giro di California

«Ma no, davanti ne ho ancora tanti, magari avrei rischiato di ritirarmi. E ritirarmi non mi piace».

Lo slovacco della Liquigas non finisce di stupire: «Io ci provo sempre. Il pavé fa per me. E un giorno vincerò» MARCO PASTONESI

È il Terminator della bici. È il Peter Pan del ciclismo. È l’Eddy Merckx del Duemila. È Peter Sagan, metà slovacco e metà italiano, cinque vittorie nel 2010, undici nel 2011 (l’ultima sabato: trionfo al Giro di Polonia). E mai una banale, normale, elementare. E il bello è che Sagan ha soltanto 21 anni. Peter, nato in bici?

«Nato no, cresciuto sì. Merito di una zia, la sorella di mia mamma. Prima ha fatto correre mio fratello Juraj, un anno dopo ha messo in bici anche me. Avevo 9 anni. Su una mountain bike, usata. Subito la prima corsa: siccome non c’erano quelli della mia età, ho corso nella categoria superiore. Una gara di tre giorni. Il primo è andata male: ho rotto il cambio, sono rimasto a piedi. Il secondo era una crono in salita: e l’ho vinta. Il terzo è andata così così. Ma da lì in poi, le ho vinte quasi tutte. Compreso il Mondiale juniores».

« «

E in Italia?

In Italia sto bene. E imparo a fare il corridore. A volte sento nostalgia di casa e ci torno appena posso Anche un anno fa dissero che il Mondiale faceva per me: non voglio pensarci fino al momento del via PETER SAGAN 21 ANNI

E su strada?

«Anni dopo, ero nella categoria allievi. Prima non tanto bene, poi è arrivato qualche piazzamento, finalmente una vittoria, e da lì ho corso anche in Repubblica Ceca e in Austria. A me è sempre piaciuta di più la mountain bike rispetto alla strada: più avventura, più divertimento, più spettacolo. E anche più bici. Fra salti e incidenti, non so quante ne ho spaccate».

«Metà anno nella Marchiol, abitavo a San Donà del Piave, vicino a Venezia. Un anno e mezzo nella Liquigas. E abito a Cimadolmo, vicino a Treviso. Io e Juraj: mangiare e dormire, lavare e cucinare. La mia specialità è il risotto con i funghi. Ma non garantisco nulla. In Italia sto imparando a fare il corridore: la squadra, le corse, i viaggi, i ritiri, i raduni... Non basta pedalare. Anzi, pedalare è la parte più semplice del ciclismo. E poi ho imparato l’italiano. In fretta. Ossessiono i miei compagni: come si dice questo?, che cosa vuole dire quello? E poi ascolto, sento, studio». E adesso?

«Dopo il Giro di Polonia, ho chiesto di tornare per qualche giorno a casa, in Slovacchia, a Zilina, dove sono nato e sono cresciuto. Ho nostalgia della famiglia e degli amici. Fra raduni e corse, sto quasi sempre via di casa. Quel poco che mi rimane, che stia in Italia oppu-

Peter Sagan è nato a Zilina il 20/1/1990. Da junior è stato iridato nella mtb e argento nel cross BETTINI

«Meno responsabilità e aspettative che al Tour. L’ideale. Proverò a tenere duro, poi proverò a stare davanti, infine proverò anche a... E c’è anche Vincenzo Nibali: lui ha aiutato me a vincere il Giro di Polonia, io aiuterò lui a rivincere la Vuelta». Sagan, il Mondiale di Copenhagen sembra disegnato per lei.

«Si diceva così anche per il Mondiale di un anno fa, in Australia. Poi ho avuto problemi di stomaco e mi sono dovuto ritirare. E ritirarmi — come ho detto — non mi piace. Sarà stata la stanchezza, o anche lo stress, o forse la pressione. Ho già capito che il Mondiale è una corsa strana: e non ci voglio pensare. Almeno fino al momento del pronti-via».

2009 3 VITTORIE Gp Mikolasek e 2 tappe al Mazovia Tour

2011 11 VITTORIE Tre tappe e classifica finale al Giro di Sardegna, una tappa al Giro di California, due tappe al Giro di Svizzera, campionato slovacco, due tappe e classifica finale al Giro di Polonia. Quest’anno ha centrato anche 5 secondi e 4 terzi posti.

E neanche alla Roubaix vuole pensare?

«A parole, è la corsa perfetta per me: metà strada e metà da mountain bike, potenza e tecnica. Nel 2010 volevo vederla: tra sfortuna e forature, mi sono dovuto ritirare. E ritirarmi — come le ripeto — non mi piace. Nel 2011 volevo arrivare: ero più preparato, di gambe e di memoria, e sono arrivato. Nel 2012 proverò a tenere duro, poi proverò a stare davanti, poi un giorno o l’altro proverò anche a vincerla». Philippe Gilbert dice che lei va forte.

«E sono le parole come quelle di Gilbert a farmi andare ancora più forte».

Per sua stessa ammissione, sei mesi fa una corsa così non l’avrebbe mai vinta. Dopo 150 km belli tosti, Andrea Guardini ha firmato ieri la 5ª tappa del Giro del Portogallo, da Oliveira do Hospital a Viseu, battendo in volata, per distacco, il portoghese Sergio Ri-

beiro (nuovo leader) e il francese Benjamin Giraud. E alla fine si è battuto le mani. «Perché sto facendo grandi progressi — dice il 22enne neopro’ della Farnese-Neri, arrivato al decimo successo stagionale: plurivittorioso italiano 2011 —. E poi ho rinunciato a corse più alla mia portata, come il Polonia o il Danimarca, dove avrei avuto più occasioni a disposizio-

Un altro campione del mondo, il terzo di fila, arriva alla Bmc, che sta diventando sempre più un super team. Dopo Alessandro Ballan (iridato 2008) e la maglia gialla Cadel Evans (2009), la squadra californiana ha ingaggiato il norvegese Thor Hushod, 33 anni, vincitore del Mondiale 2010, 63 vittorie fra cui 9 tappe al Tour (2 quest’anno). Hushovd lascia la Garmin Cervelo per un contratto che lo lega alla Bmc fino al 2014. Intanto il team di Ochowitz è sempre in pole position per prendere Philippe Gilbert, qualora il belga re delle classiche riesca a svincolarsi dall’Omega Pharma dopo la fusione con la Quick Step.

ENECO TOUR 1ª TAPPA

A Greipel la volata Phinney resta leader (ni.li.) Settima vittoria stagionale per il tedesco Andre Greipel. Il 29enne dell’Omega Pharma-Lotto si è imposto in volata sul traguardo della Oosterhout-Sint Willebrord (Olanda), battendo il russo Galimzyanov, l’americano Farrar, gli olandesi Bos e Veelers e il norvegese Boasson Hagen. Taylor Phinney, vincitore lunedì del cronoprologo, ha chiuso 7˚ davanti a Selvaggi, dopo aver lanciato lo sprint, e ha conservato la maglia di leader, con 7" su Boasson Hagen e 8" su Millar. La tappa è stata caratterizzata da diverse cadute: l’ultima, poco prima dell’ultimo chilometro, ha tagliato in due il gruppo, lasciando a giocarsi il successo una quindicina di corridori, con Greipel primo in rimonta. Da segnalare la lunga fuga che ha visto tra i protagonisti anche il campione italiano under 23 Matteo Trentin, al debutto tra i pro’ con la maglia della Quick Step, ripreso con i compagni di avventura a 12 km dall’arrivo. Oggi 2ª tappa, in Belgio, da Aalter ad Ardooie (173,7 km): diretta Eurosport dalle 14.30. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL FUNERALE

Guardini a forza 10 «Sei mesi fa questa non l’avrei vinta»

PAOLO MARABINI

Bmc, super team A fianco di Evans arriva Hushovd

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PORTOGALLO ANCORA A SEGNO IL NEOPRO’ VERONESE

Il velocista della Farnese: «In salita sto migliorando. Sono qui per far fatica, mi servirà. Il Mondiale under 23? Magari!»

PRESO L’IRIDATO 2010

La volata di Andrea Guardini, 22 anni, al Giro del Portogallo SCANFERLA

ne, per venire a far fatica qui in Portogallo, dove di salite gratis, come le chiamo io, ce n’è un’infinità. Un po’ come il mese scorso al Giro d’Austria: una breve gara a tappe dura, con tanta salita, non l’ideale per un velocista puro come me. Ma se voglio crescere e diventare competitivo ad alti livelli nelle corse che contano, mi rendo conto che devo lavorare sodo,

devo soffrire, come sto facendo qui: mettere insieme salite e chilometri, questo mi serve. E la vera vittoria, in questa tappa, è stata arrivare a giocarmi la volata: poi lì è stata quasi una passeggiata. Sì, a inizio stagione una gara del genere non l’avrei vinta proprio». «Stiamo seminando per il futuro — gli fa eco il suo mentore Luca Scinto —: questo io lo considero il

più importante dei successi di Andrea. Mi aveva maledetto quando gli ho detto che saremmo venuti in Portogallo...».

Migliaia a Treviso per l’ultimo addio a Pinarello

Verso Copenaghen Il decimo si-

Migliaia di amici e appas sionati di ciclismo, o semplice mente concittadini, hanno segui to ieri nel Duomo (e nel sagrato) di Treviso, il funerale di Andrea Pinarello, l’erede di una delle più prestigiose aziende mondiali di bici morto mercoledì (a 40 anni) dopo una corsa amatoriale per un colpo al cuore. A dargli l’ulti mo saluto, la moglie Gloria (incin ta) e i figli Matilde e Giovanna, papà Nane, mamma Ida, i fratelli Fausto e Carla. Per il mondo del ciclismo c’erano Renato Di Roc co, presidente Federciclo, Mi chele Acquarone, direttore ge nerale del Giro d’Italia , poi Erne sto Colnago, Echavarri, Unzue e i corridori amici Bugno, Basso, Lombardi, Bartoli, Pozzato e Bruseghin.

gillo («non mi sarei mai immaginato di arrivare a tanto al primo anno da pro’») è anche una credenziale in più da esibire sulla strada che porta a Copenaghen e al Mondiale under 23, prospettiva ventilata nei giorni scorsi dallo staff della Nazionale, visto che il Mondiale pro’, per la sua lunghezza, è proibitivo per il veronese di Colognola ai Colli. «Molti mi dicono che ho tanto da perdere e poco da guadagnare ma per me una maglia azzurra va sempre onorata. A parte che credo anche di potermelo giocare, io un Mondiale su strada non l’ho mai corso, per cui a Copenaghen ci andrei di corsa. E sto faticando anche per quello». © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MOTOMONDIALE VERSO BRNO

Nel 2011 Tutti i recuperi di Valentino nelle prima parte della stagione

INFOGRAFICA LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il re delle rimonte

Rossi ha scalato 49 posti in 10 gare Il ducatista è il pilota che ha guadagnato più posizioni nei gran premi rispetto alle qualifiche GIOVANNI CORTINOVIS

Malgrado la stagione deludente, Valentino Rossi è in testa a una graduatoria di rendimento. Dalle statistiche risulta che il nove volte campione del mondo è il pilota che ha guadagnato più posizioni in gara rispetto al piazzamento ottenuto in qualifica nelle prime dieci gare stagionali. Facendo la somma delle posizioni guadagnate in ogni corsa il totale è di 49. Remuntada Il pesarese è riuscito

a rimontare ben sette posizioni in quattro gare: Spagna (da 12o a 5o), Gran Bretagna (da 13o a 6o), Olanda (da 11o a 4o) e Germania (da 16o a 9o). Segno che la combattività e la grinta sono quelle di un tempo e quando si spegne il semaforo prevale la voglia di non arrendersi. Anche se, per correttezza, bisogna ricordare che talvolta ha guadagnato posizioni per le cadute di chi lo precedeva. Ma poiché i campionati si vincono tagliando il traguardo, il primato di Rossi non merita di essere ridimensionato. A Brno, intanto, dove si corre domenica, pista che ama tantissimo («ci ho colto la prima pole, la prima vittoria e il primo Mondiale») Valentino spera di rosicchiare ancora qualcosa a chi è davanti. «Lavoreremo sull’assetto con l’obiettivo di ridurre il distacco sia nel fine settimana sia nei test di lunedì».

Simoncelli ultimo: non è mai riuscito a migliorare in corsa il risultato ottenuto in prova Gli altri Tornando alla classifica

che tiene conto delle posizioni recuperate in gara rispetto a quelle del via, dietro Rossi c’è Toni Elias, capace di guadagnare 38 posizioni in otto gare ma anche di perderne due in Germania (da 14o a 16o): il suo saldo è comunque +36 e risente di turni di prova disastrosi che l’hanno visto quattro volte 17o, tre 16o e altre tre 14o. Terzo è Hiroshi Aoyama, che tra sabato

LA CLASSIFICA PILOTA POS. GUADAGNATE 1. VALENTINO ROSSI (Ducati) +49 2. TONI ELIAS (Honda) +36 3. HIROSHI AOYAMA (Honda) +29 4. NICKY HAYDEN (Ducati) +27 5. KAREL ABRAHAM (Ducati) +23 6. LORIS CAPIROSSI (Ducati) +19 7. ANDREA DOVIZIOSO (Honda) +11 8. ALVARO BAUTISTA (Suzuki) +10 9. HECTOR BARBERA (Ducati) +9 10. JORGE LORENZO (Yamaha) +6 11. DANIEL PEDROSA (Honda) +2 12. RANDY DE PUNIET (Ducati) +1 13. BEN SPIES (Yamaha) +1 14. CASEY STONER (Honda) 0 15. COLIN EDWARDS (Yamaha) 0 16. CAL CRUTCHLOW (Yamaha) -13 17. MARCO SIMONCELLI (Honda) -21

e domenica ha guadagnato 29 posizioni: il giapponese si è migliorato in otto gare, non ha concluso in Catalunya, mentre in Germania ha conservato il 15o posto.

Taccuino SEI GIORNI ENDURO

Patente ritirata Micheluz non parte

I leader In perfetta parità il bi-

lancio tra posizioni guadagnate e perse firmato da Casey Stoner. Nelle prime dieci gare l’australiano è stato più bravo in gara che nelle prove ufficiali in Portogallo, Catalunya, Olanda e Usa, meno in Italia e Germania, dove tra sabato e domenica ha perso due posizioni. Meglio ha fatto l’altro contendente al titolo Jorge Lorenzo, con un +6: ha rimontato posizioni tra qualifica e gara in sei corse (al Mugello il recupero migliore, da quinto a primo) e ne ha perse in tre (Portogallo, Olanda e Usa). Ancora meglio Andrea Dovizioso, capace di guadagnare 17 posti in 9 gare, anche se è arretrato di 6 posizioni in Spagna (da 6o a 12o): totale +11.

(d.a.) Male l’Italia alla Sei Gior ni Enduro di Kotka Hamina (Fin): al la fine del secondo giorno è scivola ta al 13˚ posto a 1h45’ dalla Finlan dia. Maurizio Micheluz (Fantic) non è partito in quanto gli è stata seque strata la patente per eccesso di ve locità, mentre Alex Salvini (Hu sqvarna) si è ritirato per problemi elettrici al 2o giro. La tappa è stata vinta dalla Finlandia davanti a Spa gna e Usa. Azzurri terzi di giornata (e undicesimi assoluti) nel trofeo Junior, dove si è imposta la Francia che ha avvicinato la Svezia.

CROSS FEMMINILE

Fontanesi vice iridata Chiara Fontanesi (Yamaha YZ250 F) ha concluso domenica il Mondiale Cross femminile 2011 al secondo posto dietro la tedesca Steffi Laier, che ha ripetuto il suc cesso 2010. La Fontanesi ha vinto sei gare su 13.

Simoncelli Merita un discorso a parte Marco Simoncelli perché mai quest’anno è riuscito a concludere le gare meglio di come si era classificato in prova: la sua perdita oscilla dalle 8 posizioni dell’Olanda (da 1o a 9o) all’unica del Qatar (da 4o a 5o), passando per le cinque della Catalunya (da 1o a 6o) e le tre della Francia (da 2o a 5o). In totale il saldo negativo è di 21 posizioni. Ed è ultimo in questa particolare classifica. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TRICOLORE MONTAGNA

Sila: vince Bruccoleri

Valentino Rossi, 32 anni: terzo in Francia miglior risultato 2011 MEMEDIA

Luigi Bruccoleri (Osella) ha vinto domenica a Camigliatello Sila no (Cosenza) la Salita della Sila, no na prova del tricolore della Monta gna. Ha preceduto Leogrande (Glo ria) e Cassiba (Tatuus).

FORMULA 1 SCENARI FUTURI

Mondiale 2012: la Turchia tratta Si discute con Ecclestone per salvare l’evento. India in ritardo? Tra bozze, discussioni, compromessi, la Formula 1 non sa ancora il calendario del prossimo anno ma già si discute di scenari futuri. Ritorno Le buone prestazioni di Sergio Perez, 21 anni al debutto con la Sauber, sta facendo tornare di attualità la possibilità di un ritorno del GP del Messico nel calendario iridato: l’ultimo si disputò nel 1992 e venne vinto da Nigel Mansell con la Williams. A spingere è Do-

mit Slim, figlio di Carlos, l’uomo più ricco del mondo e magnate delle telecomunicazioni: «Stiamo studiando questa opportunità», ha ammesso Domit che è membro della Fia. La gara potrebbe tornare a svolgersi sul circuito di Città del Messico intitolato ai fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez (con ingenti investimenti per adeguarlo alle normative internazionali) oppure su un inedito circuito cittadino a Guadalajara. Anche Jean Todt, in Messico la scorsa settimana, si è espresso a favore del ritorno nel Mondiale. Trattativa Intanto Ferruh Gundogan, direttore del Dipartimento di piccole e medie im-

Slim junior lavora per far rientrare il Messico nel giro iridato: c’è in lizza pure Guadalajara

prese presso la Camera di Commercio di Istanbul, ha rivelato che ci sono delle trattative in corso per salvare il GP di Turchia, escluso dall’ultima bozza del calendario 2012 dopo che era stato invece inserito in quella approvata il 3 giugno dal Consiglio Mondiale. Allarme Si terrà regolarmente

Vijay Mallya, 55 anni COLOMBO

il primo GP d’India? Ce lo si chiede dopo che Charlie Withing, il d.t. della Fia, aveva manifestato qualche preoccupazione dopo l’ultima ispezione al circuito di Noida, non lontano da Nuova Delhi. Ma a fugare i dubbi ci ha provato il proprietario della Force India, Vijay Mallya: «Sono convinto che sarà pronto in tempo. Ma-

gari non sarà tutto al 100% per quanto riguarda le tribune, ma paddock e pista sono già quasi pronte. C’è qualche problema progettuale con il tetto di una tribuna e quindi qualche struttura potrebbe non essere pronta ma non c’è alcuna ragione che possa portare allo slittamento della gara». Futuro Desta invece qualche

perplessità il fatto il GP d’India 2012 sia stato fissato per il 22 aprile. Secondo il presidente della federazione indiana, Vicky Chandhok, padre di Karun che è pilota della Hrt, in quel periodo farebbe troppo caldo. «Credo che non sia un problema — ha replicato Mallya — perché solo a maggio raggiungiamo i 40 gradi, in aprile saremo a 30. Ne parleremo comunque al Consiglio Mondiale, prima di Singapore». © RIPRODUZIONE RISERVATA

GIOVANI PROMETTENTI

Max Verstappen stella del kart sulla scia di papà (p.m.) Ragazzini che preparano sui kart un futuro in F.1. Uno di questi è Max Verstappen, 15 anni, olandese, figlio di Jos: ha vinto lo Wsk Euro Series 2011 e, con il team CRG Parilla Vega, si impone spesso in KF3. Poi c’è il biellese Stefano Cucco (Birel Parilla Vega) in KF2, cresciuto nella MGM Racing di Mauro Pozzi (ha fatto correre Alonso). L'olandese Nyck De Vries (Zanardi Parilla), ha già un contratto con la McLaren e disputa la KF1 con Dino Chiesa, ovvero il tecnico di Hamilton e Nico Rosberg.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

NUOTO LA NUMERO 1

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

FESTA E PAPARAZZI

Il compleanno stile Dolce Vita e poi con Magnini in auto Venerdì notte Federica Pellegrini ha festeggiato i 23 anni nel locale Elle di via Veneto. Una festa da Dolce Vita, con i paparazzi scatenati anche dopo: Fede è stata intercettata nell’auto di Filippo Magnini

La fuga Pellegrini-Magnini Da via Veneto alla notte più dolce Dieci ore insieme dopo la festa: Fede e Filo scoperti dai fotografi. E il gossip impazza STEFANO ARCOBELLI

L’estate bollente tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini si arricchisce di un altro capitolo, legato al dopo festa in via Veneto. Assediati dai paparazzi, la coppia dopo i 23 anni di Fede celebrati venerdì notte, non è riuscita a seminare i paparazzi che hanno immortalato, come anticipa Diva e Donna, l’incontro galeotto in un complesso residenziale di Roma. Fede e Filo avrebbero trascorso dieci ore di fila insieme, per poi tornare con l’auto di lui verso il Circolo Aniene, dove Fede è stata riaccompagnata. Tutto documentato fotograficamente: dall’uscita del locale alle 3 al saluto alle 13 del giorno dopo, cioè sabato. Dieci ori appassionate. Dopo i baci, la fuga d’amore. E non si parla ancora di fidanzamento. E il flirt è ancora negato, tanto che — per sfuggire ai paparazzi — la Pellegrini era nascosta sui sedili posteriori della Porsche dell’ex campione del mondo dei 100 sl. Protagonisti E’ un’altra estate al massimo per Federica, che alla potenza delle medaglie sta abbinando questa liaison curiosa nata da una rottura altrettanto clamorosa con Luca Marin. E’ il ritorno da protagonista per Filippo, che in acqua ai Mondiali di Shanghai ha dato segnali di svolta ma che grazie a questo

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clic IL TRIANGOLO DIVENTA OGGETTO DI STUDIO: TEOREMA DELL’INTERFERENZA

Pellegrini-Marin-Magnini? Teorema dell’interferenza, secondo uno studio dell’American Journal of Sociology: in amicizia e in amore bisogna stare ben attenti a non mischiare troppo le cose...

Filo vittima del caos costumi dopo tre anni di imbattibilità nella gara regina. Due personaggi che dal 2005 si contendevano la scena, quasi rivaleggiando. Dopo l’oro mondiale di Montreal 2005, era proprio Filippo a dire di Fede, argento olimpico nei 200: La rivalità non esiste, quanto a lei una sua vittoria non oscura me. Mi piacerebbe che la contrapposizione restasse a livello di gioco. Federica ha fatto tanto per il settore femminile, così mi piacerebbe che la nostra rivalità sia solo un gioco. E poi noi uomini ormai siamo più vanitosi delle donne». Diventarono fotomodelli per un giorno a Pesaro, mentre lui pizzicava lei a proposito delle gare delle donne: «Fuori dal nuoto chi ricorda le donne?». Poi davanti alle imprese di Fede, l’ex iridato ne ha riconosciuto la grandezza. «La rivalità con Magnini? Non m’interessa» replicava Fede. Addio rivalità. Federica Pellegrini, 23 anni, olimpionica e bicampionessa mondiale LAPRESSE

Un’altra puntata del flirt estivo: due campioni mai così popolari dopo le rivalità e medaglie

flirt sta raggiungendo livelli di popolarità che neanche ai tempi dell’Isola dei Famosi, di cui è stato inviato nel 2008 dopo i Giochi di Pechino. E’ in quell’estate che i rapporti di forza tecnici e mediatici si sono definitivamente ribaltati tra i due campioni: con Fede che ha progressivamente fatto il vuoto con la forza dei risultati, e con

I COACH DI FEDE

Questi i tecnici che hanno seguito Federica Pellegrini, che al successo è stata portata da Max Di Mito con l’argento olimpico nei 200 sl nel 2004 fino alla consacrazione con Alberto Castagnetti nel biennio d’oro 2008-2009 con ori olimpico e mondiali e 11 primati del mondo

S FINO AL 2006 Max Di Mito

S 2006-2009 Alberto Castagnetti

S 2010 Stefano Morini

(s.a.) C’è un’americana che va più veloce di Federica Pellegrini nei 200 stile libero: la sedicenne Missy Franklin è diventata, senza sfidarla direttamente, la rivale più pericolosa e inattesa di Fede. Più dell’olandese Heemskerk che in semifinale aveva nuotato in 1’55"54; più della francese Camille Muffat o dell’australiana Palmer, che incalza l’italiana insieme all’olimpionica britannica Adlington nei 400. E’ soprattutto Missy «the missile» a spaventare in proiezione olimpi-

Dominio Insomma la piccola Franklin, presentatasi al mon-

(s.a.) Ci siamo, o quasi. Ultimi incontri, telefonate, dettagli. Ultimi dubbi. Poi Federica Pellegrini annuncerà (insieme alla federazione) chi sarà la sua nuova guida tecnica. Colui che dovrà prepararla per i Giochi di Londra, dove dovrà tentare una conferma che sarebbe storica. Con Federico Bonifacenti è quasi fatta: l’allenatore veronese alcune sere fa ha incontrato l’iridata per un primo confronto sulle cose da fare. Fede a gennaio, prima di affidarsi al francese Philippe Lucas, aveva manifestato grande fiducia in Bonifacenti: «C’è sempre nei momenti più difficili: è un grande allenatore e una fantastica persona». Con questi presupposti non era difficile intavolare una discussione sulla sfida più difficile ed entusiasmante. Dall’incontro con Fede, l’allenatore ha tratto l’impressione di un’investitura vera e propria, ora al vaglio della federazione. Secondo i suoi collaboratori, Fede è rimasta soddisfatta del primo approccio con l’allenatore che è stato vice di Castagnetti nella stagione pre Mondiali di Roma.

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S 2011-2012? Federico Bonifacenti?

Ufficializzazione

tricolori giovanili in acqua quando avevo appena 5 anni». Il padre Richard lavora nelle Montagne Rocciose: essendo di origine canadese, il padre le avrebbe potuto garantire un passaporto più comodo per nuotare, ma lei per patriottismo ha scelto gli Stati Uniti. Trascinatrice Grazie al lancio di

do con un argento mondiale in vasca corta a dicembre, si prepara a dominare la scena. «Se sono diventata nuotatrice — dice Missy che viene dal Colorado ed è alta 185 cm — lo devo a mia madre Dorothie, aveva così paura dell’acqua che mi tuffò

Primo incontro positivo a Verona: Fede valuta gli ultimi dubbi. Presto l’annuncio

facendo fatica a voltare pagina sentimentale. Entrambi hanno nella pelle il segno dei loro amori finiti recentemente per via di questo flirt: il Balù sul piede di lei in omaggio a Luca; il cuore sul polso di lui in omaggio a Cristiana. Perciò ora Fede e Filo, assediati e popolarissimi, restano prudenti nel rivelare i loro sentimenti, felici.

S 2011 Philippe Lucas (francese)

Tatuaggi Ora entrambi stanno

Fenomeno Franklin: a 16 anni va più veloce di Federica ca. Una che ai Mondiali di Shanghai è scesa in acqua 11 volte conquistando 3 ori, un argento e un bronzo, ha nuotato la prima frazione di staffetta della 4x200 in 1’55"06 (Fede per l’oro ha toccato in 1’55"58), e in 52"79 la frazione a stile libero della staffetta mista (e 52"99 nella 4x100 sl); ha ottenuto 2’05"10 nei 200 dorso e vinto i campionati Usa nei 100 sl in 53"63 e i 100 dorso in 59"18. Impressionante. «Mi ricorda uno che conosco bene» ha detto a bocca aperta Bob Bowman, il tecnico di un certo Michael Phelps. «Mi fa ricordare il mio primo Mondiale a 15 anni, ha un’energia pazzesca» s’è complimentato lo stesso Michelone.

E’ quasi fatta per l’accordo con Bonifacenti

Federica avrebbe sottolineato la necessità di puntare a una programmazione che tenga conto della velocità. E in questo senso la stessa cam- Il tecnico Federico pionessa ha voluto confron- Bonifacenti, 72 anni tarsi (telefonicamente?) con un altro tecnico dato tra i candidati, ovvero Claudio Rossetto, che segue Filippo Magnini, Luca Dotto e Michele Santucci alla Larus Roma, città nella quale Federica non vorrebbe spostarsi proprio in un anno cruciale come questo che scatterà il 12 settembre con un collegiale rosa ad Ostia (gli uomini invece dal 5 settembre riprenderanno a St.Vincent). Un confronto tra i due sul tema velocità non è da escludere: nel corso della stagione, le occasioni a bordo vasca non mancheranno. Bonifacenti, in attesa di definire ogni cosa con la Fin e la Pellegrini, starà pensando a programmare una stagione intensissima di lavoro, partendo dalle esperienze precedenti fatte da Fede sia con Castagnetti che con Lucas, col quale l’olimpionica ha svolto notevoli volumi di lavoro. Bisognerà anche discutere sul gruppo di lavoro a Verona, staff a parte: sicuramente ci sarà Emiliano Brembilla.

PERCOLO VERSO I GIOCHI DI LONDRA UN’AMERICANA CHE FA TEMPI STRAORDINARI

Missy in staffetta ha nuotato i 200 sl con tempo inferiore a quello dell’oro della Pellegrini

LA SCELTA DEL NUOVO TECNICO

Melissa Franklin, americana, nata il 10 maggio 1995. Tre ori, un argento e un bronzo ai Mondiali BOZZANI

Missy, gli Usa hanno vinto al 4x200 femminile: dal 1998 non ci riuscivano. E’ un contagio per le compagne, e alla sua età mostra una sicurezza fuori dal comune: «Quando scendo in acqua so quello che voglio, se lo pensi è perché sai che puoi raggiungerlo un certo obiettivo. Io so che se vado più veloce faccio felici gli americani». Ha le idee chiare, l’ambizione giusta e sa già cosa farà da grande: «Biologia marina». Nel college di Regis Jesuit, Missy è ormai un’icona, ma lei ci mette la sfrontatezza della sedicenne. «La Pellegrini? E’ fortissima, ma è difficile confrontarmi con lei, adesso: ognuno a suo modo è unica e incredibile». Fede avvisata. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Baby Minicozzi, quanti record Domina a Roma anche i 1500 e cancella di nuovo il passato (fe.pas.) Allo Stadio del Nuoto di Roma è nata una piccola stella del nuoto. Si tratta di Graziano Minicozzi, 14enne di Paduli, comune di poco più di 4000 anime in provincia di Benevento, che ha monopolizzato le gare di stile libero e frantumato record vecchi di decenni. Ovviamente della categoria ragazzi 14 anni. L’allievo di Bruno Minocchia ha iniziato domenica con il record dei 400 stile libero (4’02”71) sgretolato dopo 35 anni. Lunedì ha stabilito quello dei 200 stile libero (1’54”66) vecchio di 31 anni, e quello più recente dei 200 misti (2’10”48). Ieri, invece, ha siglato quello dei 1500 stile libero (16’01”35) che resisteva dal 1976 e ha vinto i 100 stile libero fermando il crono 9 centesimi sopra il record italiano. Per lui si tratta di una conferma importante dopo l’ottimo inizio di stagione chiuso con 6 titoli italiani ai primaverili di Riccione. Sempre ieri a Roma, Giorgia Biondani ha ritoccato nuovamente il record italiano dei 100 stile libero Graziano Minicozzi che aveva strappato a Federica Pellegrini lunedì dopo la staffetta veloce (da prima frazionista). RISULTATI. Uomini: 100 sl (95-96) Giordano 51"94, (97) Minicozzi 53"86; 1500 sl (95-96) Fabbroni 15'55"56, (97) Minicozzi 16'01"35 (rec. it., prec. Bracaglia 16'11"77 del 1976); 200 ra (95-96) Baioni 2'20"81, (97) Baldisseri 2'26"46; 200 fa (95-96) Mugnaini 2'03"82, (97) Trevisan 2'09"60. Donne: 100 sl Biondani 56"49 (rec. it., prec. Biondani 56"84 del 2011); 800 sl Sossai 9'06"30; 200 ra Foffi 2'37"71; 200 fa Tarzia 2'19"64.


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TENNIS LA STORIA

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Su Twitter anche il loro bacio

Galeotto l’appuntamento in un ristorante londinese Un blogger inglese ha reso pubblica su twitter la love story tra il golfista Rory McIlroy, numero 4 al mondo, e Caroline Wozniacki, paparazzati il 17 luglio in un ristorante londinese e in un bacio fuori dal locale.

VINCENZO MARTUCCI

C’è bionda e bionda. A 28 anni, mamma Kim Clijsters, che è rientrata in gara per firmare gli Slam numero 2, 3 e 4, dopo due Us Open trionfali e a 20 giorni dal terzo, annuncia il ritiro, con l’Olimpiade di Wimbledon 2012, per anca-ginocchio-piede-motivazioni scricchiolanti. A 21 anni, «Sunshine» Caroline Wozniacki se la ride di giornalisti, colleghi e maglia nera di regina del computer ancora a digiuno di Slam — premiata dal ranking solo perché gioca tanto di più delle rivali — e si prende il miglior partito in circolazione, la stella del golf, Rory McIlroy, convincendolo a lasciare la fidanzata storica (stavano insieme dal liceo) e addirittura a riabbracciare il favoloso Pga Tour, voltando le spalle all’European Tour. Per la carriera, certo, non perché tut-

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Due star Wozniacki e McIlroy: amore via Twitter La numero 1 al mondo e la stella del golf fidanzati grazie al social media

Non riusciamo a credere che il pandemonio sia nato da foto fatta in un bar... CAROLINE WOZNIACKI Numero uno del ranking Wta

t’e due le star hanno casa in Florida. Semplicità Il mondo di Caroline

e Rory è giovane come Twitter. Forse lei lo nota nel Royal Box di Wimbledon, a fine giugno, forse lui non è lì solo per salutare l’amico Nadal. Di sicuro, la prima foto insieme, il 2 luglio ad Amburgo, a bordo ring del Mondiale dei massimi, Klitschko-Haye, dà il la. «Match fantastico! Ho anche incontrato Rory McIlroy, che era seduto proprio dietro di me. Che gran ragazzo!», testimonia lei, aggiungendoci un sorriso virtuale. L’11 luglio, quando la bionda compie 21 anni, il riccioletto (classe ’89) le scrive: «Diventi vecchia». La regina delle racchette rilancia, disponibile: «Così mi potrai offrire da bere anche negli Stati Uniti, non solo ad Amburgo». E ancora, sempre via web, Caroline incalza: «Come te la cavi col tennis?». E il golfista, il «nuovo Tiger»: «Ha

bisogno di tanto lavoro, conosci qualcuno che possa aiutarmi?». Con nuovo ammiccamento di lei: «Potrei conoscere qualcuno, ho visto che il dritto è buono, il rovescio ha bisogno di valido sostegno». Inutile chiedersi come mai Rory molli la prima bionda, Holly Sweeney, la ripo-

sta arriva, il 17 luglio, via Twitter, dall’All Bar One di Londra, con la prima foto (rubata) dei due piccioncini. Ed è ancora via micro-blog che spunta ora fuori il bacio della n. 1 del tennis col campione dell’Us Open di golf. Pericolo «I social media sono in-

La danese Caroline Wozniacki, 21 anni, da 43 settimane numero 1 al mondo. Ha vinto 17 titoli Wta EPA

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I NUMERI

AMORI TENNIS-GOLF DA EVERT-NORMAN A IVANOVIC-SCOTT

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Senza Slam Le n. 1 che non hanno mai vinto un torneo dello Slam sono Jelena Jankovic, Dinara Safina e Caroline Wozniacki McIlroy-Wozniacki non sarebbe la prima storia tra golfisti e tenniste. Greg Norman e Chris Evert (nella foto) sono stati sposati, Adam Scott è stato fidanzato con Ana Ivanovic e Sergio Garcia con Martina Hingis.

teressanti: la gente analizza tutto quello che scrivo su Twitter e non posso tirare indietro quello che ci ho messo», rivela ancora la Wozniacki. «Rory e io non potevamo credere che tutto questo pandemonio è successo solo per una foto innocente in un bar. Ne abbiamo parlato, e riso parecchio». Forse scherza. Forse no. Figlia di un ex calciatore e una ex pallavolista polacchi, danese d’adozione dai 9 anni, Caroline dice poco, ma sorride sempre: ancor di più oggi che, secondo la rivista specializzata Forbes, è la seconda tennista più pagata, 12.5 milioni di dollari l’anno, dopo l’atleta in assoluto più ricca, la solita Sharapova (25). A gennaio, agli Australian Open, ha finalmente avvinto i media raccontando che era stato morso da un canguro, ma mezzora dopo, ha convocato una conferenza stampa di smentita: «Volevo raccontare finalmente qualcosa di divertente, mi fate sempre le stesse domande e poi vorreste che io rispondessi chissà che». A Wimbledon, qualificandosi come cronista di Monaco, ha inscenato un divertente intermezzo col prossimo n. 1 del mondo Novak Djokovic. E se le chiedi che cos’avrebbe voluto fare non fosse stata tennista, risponde: «Diventare attrice. Mi ci vedete come Bond Girl?». Peccato che in campo non sia mai divertente.

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Età Gli anni, 6 mesi e un giorno che aveva Martina Hingis quando diventò n. 1

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Età bis Gli anni compiuti da Caroline Wozniacki l’11 luglio. La danese è diventata per la prima volta n. 1 l’11 ottobre 2010 a 20 anni e 3 mesi

PREMIER 5 LA DANESE

Nel secondo turno a Toronto trova la Vinci Dopo un stop di quasi quattro ore, l’avvio della seconda giornata di Roger Cup a Toronto (Can, 2.050.000 $, cemento) ha visto le vittorie Flavia Pennetta e Roberta Vinci, che al secondo turno troverà proprio la Wozniacki. Fuori Sara Errani. Primo turno: PENNETTA b. Kirilenko (Rus) 6 3 6 1; VINCI b. Wickmayer (Bel) 6 4 6 2; Medina Garrigues (Spa) b. ERRANI 7 5 6 1; Makarova (Rus) b. Marino (Can) 7 6 (6) 6 4; Martinez Sanchez (Spa) b. Pavlyuchenkova (Rus) 3 6 6 4 6 1; Georges (Ger) b. Jankovic (Ser) 6 1 6 3; Halep (Rom) b. Kuznetsova (Rus) 4 6 6 4 6 3; Petkovic (Ger) b. Bouchard (Can) 6 2 6 2; Hantuchova (Slk) b. Dulko (Arg) 6 3 6 4; Shuai Peng (Cina) b. Dominguez Lino (Spa) 6 1 7 5; Ivanovic (Ser) b. Shuai Zhang (Cina) 6 1 6 1; Jovanowski (Ser) b. Dokic (Aus) 2 0 rit. MONTREAL: AZZURRI E MURRAY A CASA Andy Murray, campione in carica (foto Afp), è uscito al secondo turno di Montreal (2.430.000 $, cemento) contro il sudafricano Anderson. Subito fuori Fognini, Seppi e Cipolla. Primo turno: 1. Dodig (Cro) b. Chardy (Fra) 6 3 6 4; Tsonga (Fra) b. FOGNINI 6 4 7 6 (0); Tomic (Aus) b. Lu Yen Hsun (Taiwan) 7 6 (5) 6 3; Del Potro (Arg) b. Nieminen (Fin) 6 4 6 0; Cilic (Cro) b. SEPPI 7 5 6 4; Davydenko (Rus) b. CIPOLLA 6 3 6 3; Russell (Usa) b. Montanes (Spa) 7 5 6 2; Gasquet (Fra) b. Mayer (Ger) 6 3 6 2; Stakhovsky (Ucr) b. Kohlschreiber (Ger) 6 2 7 5; Petzschner (Ger) b. Simon (Fra) 7 5 6 2; Tipsarevic (Ser) b. Falla (Col) 7 5 6 1; Pospisil (Can) b. Chela (Arg) 4 6 6 3 6 4; Llodra (Fra) b. Youzhny (Rus) 3 6 6 3 7 6 (4); Troicki (Ser) b. Yani (Usa) 2 6 6 3 6 1. 2˚ turno: Anderson (Saf) b. Murray (Gb) 6 3 6 1.

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VELA A WEYMOUTH OGGI LE PRIME MEDAGLIE NEL TEST EVENT OLIMPICO

Sensini recupera ma non abbastanza «Mi manca ancora qualcosa, ma era previsto...» LUCA BONTEMPELLI WEYMOUTH (GB)

E dopo tre giorni alla fine il vento si calmò un poco, ma non il freddo. Minor intensità, maggior variabilità, succede sempre così. L’instabilità sembra essere una carta che i padroni di casa intendono giocare scientificamente. Una volta le regate olimpiche si svolgevano ben lontane dalla costa per non essere influenzate dall’orografia. Adesso, con la scusa di consentire agli spettatori di seguirle da terra, è tutto il contrario. Campi di regata vicinissimi all’irregolarissima linea di costa, ogni collina, persino gli edifici più grandi influenzano

la regata. Chi è nato qui, chi qui si è allenato per anni gode di un bel vantaggio inutile negarlo. Favori di casa Se a questo sommate il fatto che i campi di regata delle varie classi vengono costantemente fatti ruotare in modo che nessuno vi si abitui troppo, mentre è chiaro che gli inglesi già conoscono quali saranno i definitivi, otterrete un bel pacchetto di vantaggi per chi gioca in casa. Ma occorre farsene una ragione. Ieri la nostra squadra non è stata brillante nel suo complesso all’Olympic Test Event. Maluccio Zandonà, sempre altalenante la Conti, da segnalare una bella prestazione di Francesca Clapcich nei Laser (un giro in testa prima di finire quarta), che non vedevamo da un po’. Alessandra Sensini è uscita dall’acqua tardissimo, all’ora di ce-

na. Il vento calava e diventava sempre più irragionevole in direzione, ma l’organizzazione ha voluto comunque portare a casa la 10ª prova del programma. La Sensini che si era piazzata terza nella prima prova, navigava più o meno nella stessa posizione, poi «Un salto del vento di 50 gradi in un istante, ho persino rischiato di cadere e ho perso 3 posizioni» racconta un po’ delusa. In generale è quinta a una ventina di punti dal podio, un po’ troppi per recuperali visto che manca solo la Medal Race di oggi, quella che stabilisce il podio. «Ho perso un po’ troppi punti dalle avversarie, la velocità non è ancora ottimale, ma è una regata. Sarà molto molto difficile salire sul podio, ma...». VIDEO guarda l’intervista su

Weymouth: Alessandra Sensini (41) è quinta in classifica generale IV8

www.gazzetta.it

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la guida 470: Conti e Micol non decollano 470 M 1. Leboucher-Garos (Fra) 27 punti; 2. Belcher-Page (Aus) 48; 3. Matsunaga-Imamura (Giap) 49; 15. Zandonà-Zucchetti (25-4-15-10-5-18-20 -13) 85. 470 F 1. Mills-Clark (Gb) 24; 2. Kondo-Tabata (Giap) 32; 3. Oliveira-Barbachan (Bra) 38; 7. Conti-Micol (10-20- 11-2-6-6-4-18) 57. Laser Radial 1. Bouwmeester (Ola) 11; 2. Van Acker (Bel) 35; 3. Railey (Usa) 56; 21. Clapcich (15-34-11-22- 26-23-13-4) 114. Laser 1. Murdoch (N.Zel) 37; 2. Slingsby (Aus) 40; 2. 3. Kontides (Cip) 41; 25. Regolo (13-8-26-32-32-33-24dnf) 168. RS:X M 1. Van Rijsselberge (Ola) 16; 2. Dempsey (Gb) 23; 3. Bontemps (Fra) 50; 17. Esposito (22-33-17-9-2-7-19- 23-28-15) 142. RS:X F 1. Noceti (Pol) 19; 2. Alabau (Spa) 25; 3. Shaw (Gb) 37; 5. Sensini (4-7-3-4-13-14-11-4-3-7) 56. COPPA AMERICA (r.ra.) A Cascais (Por) dopo due giorni di riposo i 9 team impegnati nell’America’s Cup World Series tornano in acqua. In programma le regate di flotta al termine delle quali i migliori 6 si selezioneranno per i match race. Diretta www.americascup.com


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BASKET LA PRIMA SQUADRA IN PALESTRA

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La A al lavoro

IN NBA E AL PIREO Von Wafer Guardia, 1.96, 25 anni. Uscito dopo due anni da Florida State nel 2005, è stato scelto dai Lakers con il

Cremona già in raduno Dalla Nba c’è Wafer Dopo l’addio del patron Triboldi, la sorpresa dell’ingaggio dell’ex Celtics. Portaluppi: «Salvezza? Obiettivo riduttivo» ALESSANDRO ROSSI CREMONA

numero 39. Carriera Dopo i Lakers ha giocato sempre a Los Angeles nei Clippers, poi a Denver, Portland e Houston. Nel 2009 è passato all’Olympiacos, in Grecia, dove ha giocato fino a dicembre. Lo scorso anno è stato a Boston: 3.2 punti in 9.5 minuti di media, con un top di 14 contro i Knicks.

La Vanoli Braga Cremona si alza dai blocchi di partenza prima di tutti per iniziare il suo terzo campionato di serie A consecutivo. «In confronto alla scorsa stagione — attacca il general manager cremonese Flavio Portaluppi — abbiamo ripetuto il programma, ma ci sono molti volti nuovi e vogliamo arrivare più che pronti, fisicamente e tatticamente, all’inizio del campionato». Triboldi Per Cremona è stata

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Il record di punti in Nba Wafer ha segnato 23 punti con Houston contro i Lakers il 13 gennaio 2009.

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Anni di Cremona in A Nel 2010 ha chiuso al 13o posto con 10 vittorie su 28 partite, nel 2011 al 12o con 12 su 30.

un’estate diversa da tutte le altre. L’addio del patron Secondo Triboldi ha costretto il club a rivedere in parte i propri programmi: «Il distacco non è stato semplice, anzi direi abbastanza traumatico. C’è stato un momento nel quale non sapevamo se ci saremmo potuti presentare ai nastri di partenza ed eventualmente in quali condizioni. Senza esaltarci troppo, che non è nella nostra filosofia, abbiamo costruito una squadra competitiva, non così diversa come idea rispetto a quella dell’anno passato». Perso EJ Rowland, accasatosi a Malaga, Cremona ha messo sotto contratto Jonathan Tabu (assente giustificato perché impegnato con il Belgio verso l’Europeo), consegnandogli le chiavi della squadra. Il

LA STORIA L’AMERICANO CON PASSAPORTO SPAGNOLO: «SENTO IL FUOCO DENTRO»

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Senza Triboldi non sapevamo neppure se ce l’avremmo fatta a cominciare Sarà una serie A di alto livello. Niente pronostici, lo scorso anno ho detto Milano... FLAVIO PORTALUPPI General manager

club non è riuscito a prolungare l’accordo con Artur Drozdov, centrale per il sistema di coach Tomo Mahoric. Portaluppi però non ha perso tempo, inserendo un atleta vero come Brandon Thomas, strappato alla Bundesliga, e soprattutto regalando alla città una stella assoluta come Von Wafer: «Il merito di aver portato Wafer a Cremona non è solo mio, ma di tutto il management e lo staff tecnico. E' stato un lavoro di squadra, come è nel nostro dna. Certo, se nel giorno dell’addio di Triboldi, qualcuno mi avesse detto che avremmo firmato un giocatore di questo spessore, lo avrei preso per matto». Per completare il roster manca ancora il centro. Nelle ultime ore il club ha fatto un’offerta all’americano di passaporto bulgaro

Cedric Simmons, che però sembra diretto verso gli spagnoli dell’Estudiantes. Mercato Coach Mahoric rag-

giungerà Cremona solo oggi, perché spettatore interessato dell’Adecco Cup, che vede impegnate le nazionali della ex Jugoslavia. Probabilmente da questa manifestazione uscirà il nome del giocatore che sostituirà Blagota Sekulic nel quintetto titolare come lungo di ruolo. Portaluppi non si sbilancia: «Non diamo per scontato nulla, però in questo momento sarebbe riduttivo parlare di salvezza come traguardo minimo. Alla squadra ho chiesto di fare il meglio possibile. Senza peccare di immodestia credo che questo gruppo sia attrezzato per fare bene. Poi se a cinque giornate dalla fine ci troveremo a giocare per la salvezza, ci faremo trovare pronti». Il capitano dell’ultimo scudetto dell’Olimpia Milano (1996) non ha dubbi sul valore del prossimo campionato: «Sarà molto alto, ma non chiedetemi un pronostico. L’anno scorso avevo detto che Milano aveva sorpassato Siena, sbilanciandomi. Dalla Montepaschi non mi aspettavo una stagione del genere, hanno dimostrato di avere un’organizzazione di primo livello ed uno staff tecnico e manageriale invidiabile anche per l’Europa».

PAOLO BARTEZZAGHI

Dice che la sua longevità sportiva dipende dalla condizione mentale. E dal fatto che d’estate non si ferma mai, se non una settimana. Sarà. Intanto Darryl Middleton ha firmato per la prossima stagione con il Girona. Lo scorso 21 giugno ha compiuto 45 anni (non è un refuso, è nato nel 1966) e per la sesta volta torna nella squadra della città catalana. «Non avrei mai immaginato di tornare a Girona così spesso in carriera», disse 9 anni fa quando firmò per la quarta volta. Baylor La prima fu nel 1991. Darryl era uscito nel 1988 da Baylor, college che nel 2010 lo ha inserito nella Hall of Fame, memore delle due stagioni in cui giocò dopo le prime due a Clemson, l’ultima in particola-

re quando con 19.6 punti di media guidò l’università del Texas fino al torneo Ncaa. La Nba lo scelse ma erano i tempi in cui il draft era chilometrico quanto la sua futura carriera: Atlanta lo chiamò con il numero 68, terzo giro. Lo chiamarono anche dalla Turchia e si trasferì al Cukurova. Dice: «Non sapevo nulla dell’Europa ma pensai: "Sarà una grande esperienza". Sono sopravvissuto». Arese Era solo l’inizio. Il secon-

do capitolo del romanzo è in Italia, nell’Arese di Luigino Bergamaschi. Marco Baldi, che ha studiato alla St. John's University a New York, scarrozza in giro per Milano Darryl e Danny Vranes, ex Nba. È alto 2.03, è veloce, potente, buona mano da vicino, gioca ala centro. In A-2 segna 25.8 punti di media con 9.7 rimbalzi di media. Cifre oggi inarrivabili a questi livelli. Lo stesso anno arriva a Trieste anche Larry Middleton. È solo omonimo, gioca guardia e avrà in comune con Darryl la longevità: nel 2006, a 41 anni, è ancora professionista a Castelletto Ticino. Dopo due stagioni ad Arese, Darryl va a Girona. Per la prima volta. Nella città del

CONFERME Ieri Siena ha ufficializzato il prolungamento del contratto di Ksystof Lavrinovic fino al 2014. Roma ha confermato anche per la prossima stagione capitan Alessandro Tonolli.

1 NBA

LeBron con Olajuwon «Sono molto ottimista che la prossima stagione non salterà», ha detto l’ala di Miami LeBron James che è stato a Houston per lavorare sul post basso con Hakeem Olaju won, due volte campione Nba con i Rockets. Due anni fa anche Kobe Bryant andò a lezione dal grande Olajuwon per migliorare la propria pericolosità spalle a canestro.

Spagnolo Va a Siviglia, poi a Bar-

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Ecco tutte le date di ritorno al lavoro per le altre 15 squadre di serie A, in ordine di tempo. Se Cremona si è radunata esattamente due mesi prima dell’inizio del campionato (la 1a giornata è il 9 ottobre), Caserta chiude il gruppo ben 18 giorni dopo la Vanoli Braga. La prima amichevole in programma per una squadra di serie A vedrà in campo la nuova Benetton di Sasha Djordjevic il 28 agosto a Domegge contro i russi del Krasnie Krilya Samara. 16 agosto: Treviso. 18 agosto: Siena. 20 agosto: Montegranaro e Avellino. 21 agosto: Cantù e Bologna 22 agosto: Milano, Pesaro, Biella, Sassari 23 agosto: Varese 24 agosto: Roma, Teramo, Casale 27 agosto: Caserta.

Taccuino

OVER 40 DARRYL BATTE MENEGHIN E JABBAR

suo destino gioca solo una stagione. cellona, vince due campionati spagnoli, torna a Girona (seconda volta), poi va a Badalona, torna a Girona (e 3) e si sposa con una ragazza naturalmente del posto. Nel 2000 prende il passaporto spagnolo, per la terza volta è premiato miglior giocatore della stagione regolare spagnola, quindi va al Panathinaikos, nel 2002 vince l’Eurolega, torna a Girona (4), ancora al Panathinaikos, va alla Dynamo San Pietroburgo, torna al Girona (5), nel 2007 vince la Fiba Eurocup in squadra con Gregor Fucka. Durante la scorsa stagione, lo chiama il Valencia che ha problemi di infortuni sotto canestro. Firma per due mesi e dice: «Non avrei mai pensato di giocare ancora nell’Acb». All’esordio, sta in campo 9 minuti con due rimbalzi e un record: nessuno ha mai giocato nella massima serie spagnola a 44 anni, 8 mesi e 6 giorni. Pochi giorni fa la firma per il Girona, seconda serie. Ed è la sesta volta. «Tutti mi chiedono fino a quando andrò avanti. Finché sentirò il fuoco dentro».

La prossima è Treviso il 16 Chiude Caserta

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Eterno Middleton: 45 anni e per la 6a volta a Girona Ad Arese nel 1989, ha girato l’Europa ma tornando sempre nella città della Catalogna

I RADUNI

LEGADUE

Oggi calendario (m.j.l. fr.pe.) Oggi la LegaDue dirama il calendario della prossima stagione. Dopo l’abbinamento ai playoff 2011, rinnovato l’accordo di sponsorizzazione con Eurobet. Mercato: la Effe Bologna ha preso Patrick Baldassarre, lo scorso an no a Scafati. David Cournooh, ex Ferrara, a Imola in prestito da Sie na. Ostuni ha preso il centro israe lo americano Dane Diliegro e l’ala Giovanni Carenza.

2

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ESTERO

Huertas al Barcellona

1. Darryl Middleton, 45 anni, ala di 2.03: lo scorso anno ha giocato al Girona e al Valencia. 2. Dino Meneghin, 12 scudetti e 7 Coppe dei Campioni, ha smesso a 44 anni con la Recoaro Milano. 3. Kareem Abdul Jabbar, 6 titoli Nba, si è ritirato a 42 anni. 4. Alessandro Tonolli, 37 anni, capitano di Roma, ora è il più vecchio in serie A.

(pe.m.) Marcelinho Huertas, ex Fortitudo, ha lasciato Vitoria per un quadriennale con il Barcellona. Antoine Wright, ex Nba e lo scorso anno in Cina, ha firmato con l’Estu diantes Madrid. Laurence Ekperi gin, la scorsa stagione a Cantù e Biella, va al Gran Canaria. Jarvis Varnado, a Pistoia nella scorsa sta gione, va all’Hapoel Gerusalemme in Israele dove è vicino il ritorno di Tim Bowers, ex Caserta.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ATLETICA LA NUOVA STELLA DELL’ALTO so dell’Unione Sovietica. L’indipendenza dei vari stati per molti sovietici significò anche la fine del benessere e della tranquillità, in paesi giovani e turbolenti. Per questo tutta la famiglia Chicherov nel ’92 si trasferì in Russia, a Belaya Kalitva, nella regione di Rostov, dove papà Vladimir trovò un posto di lavoro nelle ferrovie statali. E Anna potè continuare a saltare. Mosca Ma il suo vero salto di qualità è avvenuto nel 1999, a 17 anni, quando la Chicherova si è trasferita a Mosca per frequentare l’Accademia Russa dello Sport, la fucina di tanti campioni in diverse discipline. In quell’anno vinse a

Nata in Armenia, è scappata con la famiglia in Russia dopo il collasso dell’ex Urss Anna Chicherova, 29 anni, sull’asticella. Prima del 2.07 di Cheboksary del 23 luglio aveva un primato personale di 2.04 COLOMBO

Chicherova, la russa che viene dal cielo Con 2.07 è la regina del 2011 nella gara della Di Martino «Ma per farcela ho dovuto dimenticare il passato» PIERANGELO MOLINARO

Antonietta Di Martino ce l’ha nel mirino: batterla a Daegu probabilmente significa vincere il titolo mondiale. Certo, c’è sempre Blanka Vlasic, ma Anna Chicherova ha già messo il timbro sulla sua stagione superando il 23 luglio a Cheboksary nel corso dei campionati russi 2.07, misura con cui è diventata la quarta donna di sempre nella storia del salto in alto femminile. Una misura che neppure lei aspettava, considerando che ormai da otto stagioni non riusciva a migliorare il primato personale fermo al 2.04 realizzato per la prima volta in sala a Ekaterinenburg nel 2003 e replicato, sempre in sala ad Amstadt e, all’aperto a Zagabria nel 2008. «Quando ho visto l’asticella a 2.07 — ha spiegato Anna a

Cheboksary — mi sono detta che l’unico modo per superarla era cancellare per un minuto dalla mente tutto il passato». La novità Ma non è la stessa Chicherova di prima perché Anna il 7 settembre 2010 è diventata mamma di Nika, la figlia avuta nel matrimonio con Gennady Chernoval, ex sprinter che gareggiava per il Kazakistan da 10"18 sui 100 e 20"44 sui 200. «Quando a gennaio sono tornata in pedana è stato uno shock — racconta —. Avevo ancora qualche chilo da smaltire e non riuscivo a salire, mi sentivo lenta e pesantissima. Ho impiegato un mese abbondante per ritrovare le sensazioni che un’altista vive in pedana».

La storia Anche la Chicherova come suo marito è un esule. E’ infatti nata il 22 luglio 1982 ad Erevan, in Armenia, ed ha cominciato subito a saltare, a 7 anni, visto che il padre (destino comune con la Vlasic) è un ex atleta. Vladimir Chicherov era pure lui stato un saltatore in alto. Una famiglia agiata e una vita tranquilla, almeno sino al collas-

Anna Chicherova mostra orgogliosa la bandiera russa dopo l’argento mondiale a Berlino 2009 COLOMBO

Bydgoszcz, in Polonia, i Mondiali allievi superando l’asticella a 1.89. Pareva, per questa ragazza bella come una bambola, la rampa di lancio invece la sua progressione si fermò: 1.92 nel 2001, 1.93 nella stagione successiva. «Avevo pensato anche di smettere — racconta — invece bastò cambiare allenatore». La scalata Chiese a Yevgeny

Zagorulko di prenderla nel suo gruppo, tecnico capace di plasmare e domare talenti come Silnov e Ukhov e già nel primo inverno di lavoro riuscì a conquistare la prima medaglia importante, il bronzo agli Europei indoor di Birmingham. Dopo il sesto posto ai Giochi di Atene, ecco le prime vittorie, nel 2005, agli Europei Indoor di Madrid e all’Universiade di Izmir (Tur). Ma in casa pareva patire le furia agonistica delle Sleserenko tanto che è riuscita a batterla solo nel 2007, quando, alle spalle di sua maestà Vlasic, ad Osaka ha conquistato l’argento mondiale insieme alla nostra Di Martino. Poi il bronzo ai Giochi di Pechino 2008 e l’argento ai Mondiali di Berlino. Ora a Daegu si presenta da favorita: saprà reggere il peso della corona? © RIPRODUZIONE RISERVATA

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I NUMERI

2.07

Il personale E’ la misura che la Chicherova ha superato il 23 luglio a Cheboksary nei campionati russi. Nella lista mondiale dell’anno la più vicine sino Di Martino e Vlasic con 2.00

2

Argenti Gli argenti Mondiali conquistati dalla Chicherova in carriera: nel 2007 a Osaka parimerito con la Di Martino e a Berlino 2009

2.00

Prima volta Anna Chicherova ha superato per la prima volta i due metri nel 2003

Taccuino VERSO DAEGU

Silnov senza Mondiali Andrey Silnov, compagno di allena menti di Anna Chicherova, nono stante il 2.36 in alto di sabato al mee ting di Londra, non sarà inserito nel la squadra russa per i Mondiali di Daegu. «Silnov è un grande atleta, ci aspettiamo grandi cose da lui — ha detto Valentin Balakhnichev, il presidente della federazione russa — ma non cambieremo le convoca zioni iridate». Nella specialità parte cipranno Rybakov (da campione uscente), Dmitrik, Shustov e Ukhov. Non ci sarà nemmeno la 18enne svedese Angelica Bengtsson, pri matista mondiale junior dell’asta: s’è infortunata a una mano. Un cam bio nella formazione keniana fem minile di maratona: Irene Jerotich rimpiazza Philis Ongori.

NEL MONDO

Lamos, 200 in 22"48 (si.g.) Tre record sudamericani fem minili a San Paolo, nella Coppa Bra sile: 22”48 nei 200 di Ana Claudia Le mos, 31’16”56 nei 10.000 di Simone Alves Da Silva e 3’26”68 della 4x400 nazionale. Uomini. 200 (+0.5): Teno rio de Barros 20”21 (b. 20”16/+1.1). 800: Davide 1’44”21; Paes 1’45”37. 400 hs: Silva (Uru) 49”46. Triplo: Sa bino 17.07 (+0.4). Donne. 200 ( 0.3): Lemos 22”68 (b. 22”48/+1.9). 400: Coutinho 51”35. 10.000: A. Da Silva 31’16”56. Lungo: Maggi 6.74 ( 0.7). 4x400: Brasile 3’26”68. A Chula Vista (Usa). Uomini. Asta: Walker 5.78. Disco: Rome 68.76; Young 65.30. Donne. Martello: Cosby 72.32. A Kumasi (Gha). Uomini. Lun go: Manyonga 8.08. A Namboole (Uga). Uomini. 1500/3000 sp: Arap tany (’92) 3’36”16/8’15”72. 10.000: S. Kibet 28’13”97.

EUROPEI UNDER 23

Due ucraine dopate (si.g.) Due anni di squalifica per uso di anabolizzanti (stanozololo, come Ben Johnson, acquistato su Inter net) a due velociste ucraine, pesca te positive ai recenti campionati eu ropei under 23 di Ostrava, la pluri medagliata Darya Pizhankova (oro nei 200 e 4x100, argento nei 100) e Ulyana Lepska (oro 4x100). Il titolo dei 200 passa alla polacca Anna Kielbasinska, mentre quello della 4x100 andrà probabilmente alla Russia con l’Italia che salirà al quar to posto. LUTTO (g.v.) E’ scomparso Marco Borsari, 52 anni, tecnico trentino dell’As Valchiese, scopritore di mol ti talenti tra i quali i fratelli italoetiopi ci Kelemu, Yemaneberhan e Neka genet Crippa e Cesare Maestri, neo campione d’Italia junior di corsa in montagna.

PALLAVOLO UFFICIALIZZATO L’INGAGGIO DELL’EX C.T. AZZURRO

Frigoni torna in Russia: va all’Ufa Contratto per un anno, trova gli americani Ball e Stanley. I «derby» contro Santilli Angiolino Frigoni torna ad allenare l’Ural Ufa dove era già stato per quasi un biennio, fra il 2008 e il 2010. L’ex secondo di Julio Velasco al tempo della Nazionale azzurra dei Fenomeni, prima di guidare l’Italia e l’Olanda femminile, ha riaperto la strada russa, ben battuta dai nostri tecnici: a cominciare da Roberto Santilli che guida l’Odintsovo, vincitore lo scorso anno della stagione regolare. O Sergio Busato, questa estate nello staff della Nazionale di Alekno medaglia d’oro nelle finali di World League.

clic ITALIANI CON VALIGIA DAL PERU’ ALL’EGITTO E PERFINO IN QATAR

Velasco e Frigoni (des) in azzurro dopo l’oro Europeo 1995 TARANTINI Con Ball Frigoni che è stato chiamato dopo che l’Ural Ufa aveva sondato la pista Roberto Piazza. Troverà in Russia, diverse conoscenze del campionato italiano a cominciare dall’eterno Lloy Ball (già ex Modena) che in un primo tempo aveva annunciato il ritiro, prima di ripensarci e accettare la proposta del presidente Nicholas Kurapov. Con il regista Usa un’altra medaglia d’oro a

Pechino 2008: il connazionale Stanley. Frigoni, benché abbia firmato il contratto poco tempo fa, si è già messo al lavoro, seppure con una formazione incompleta. Il primo settembre inizia la stagione con il primo appuntamento della Coppa di Russia (di cui è già stato finalista durante la prima esperienza), mentre il campionato comincerà il primo ottobre. a.a.

(a.a.) Gli emigranti sono tanti, difficile ricordarli tutti. Limitiamoci agli allenatori: la Polonia è affidata a Anastasi e Gardini, la Slovacchia a Zanini e Fenoglio, il Qatar a Polidori e Zanghieri. L’Egitto a Giacobbe. Velasco è in Iran, Crisfofani al Perù femminile e Guidetti in Germania oltre che al Gunes Istanbul. In Turchia anche Micelli all’Eczacibasi. In Polonia lavorano Totolo (Olsztyn) che Bernardi (confermato al Wegiel).

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I NUMERI

2

Mondiali Vinti da Frigoni con l’Italia: ’90 e ’94

2

Italie Allenate da Frigoni, la maschile fino al 1996, la femminile dal 1997 al 2000

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allenatori Italiani nel campionato russo: Santilli e Frigoni

BEACH CONTINENTALE IN NORVEGIA

Menegatti-Cicolari l’Europa inizia bene Oggi Lupo e Nicolai E’ iniziato col piede giusto l’assalto di Greta Cicolari e Marta Menegatti all’Europeo di Kristiansand (Nor). Nel match d’esordio della pool, le azzurre dell’Aeronautica, teste di serie n. 2, alla loro prima finale continentale, hanno superato 2 0 Giaoui Benhamou (Fra). Le altre avversarie della prima fase sono le brasiliane di passaporto georgiano Saka Rtvelo, che affrontano oggi, e Ukolova Khomyakova (Rus). Passo per Gioria Momoli k.o. 2 1 con Hansel Montagnolli (Aut), sono ora attese Keizer Van Iersel (Ola) e dalle modeste Eritsland Treland (Nor). L’Italia ha all’attivo 4 titoli (tris di Bruschini Solazzi): l’ultimo successo, firmato Perrotta Gattelli, è del 2002. Con 32 coppie (prime tre avanti, la migliore direttamente agli ottavi). Da oggi in campo anche gli uomini, con i soli Nicolai e Lupo a rappresentarci. Gli ultimi 3 titoli sono andati a Nummerdor Schuil (Ola), ma il pronostico è per Brink Reckermann (Ger), entrambi già vincitori in coppia Dieckmann e Fijalek Prudel (Pol). Carlo Ferraro


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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Golf DOPO IL DIVORZIO DA WOODS

Critiche a Williams «Sfogo fuori luogo»

Steve Williams, 47 anni EPA

Alla vigilia del Pga Championship, quarto e ultimo Major stagionale da domani a Johns Creek (Atlanta, Georgia), fa ancora rumore lo sfogo di Steve Williams, il caddie che Tiger Woods ha licenziato il 3 luglio dopo 12 anni di lavoro, e che ora accompagna l’australiano Adam Scott, trionfatore domenica ad Akron. Williams aveva detto che la vittoria di Scott era la più grande soddisfazione della sua carriera e di ritenersi un numero uno tra i caddie. «Stevie può dire ciò che vuole — ha commentato il n.1 al mondo, Luke Donald —. L’unica cosa deludente è che non abbia detto quanto fosse felice per Scott». «Credo che non abbia avuto altri fini se non quello di tirare una frecciata a Tiger — ha aggiunto Lee Westwood —. È ovvio che Steve sia un caddie fantastico, ma non vedo il motivo per cui abbia voluto ribadirlo in tv». Adam Scott ha invece difeso il caddie: «Steve era ovviamente felice per la vittoria, come io stesso. Credo abbia parlato con emozione». Intanto ieri Tiger Woods ha saltato il giro di prova al Pga Championship. Oggi è prevista una sua conferenza stampa.

Tiro L’ITALIA CHIUDE QUARTA

Baseball SEMIFINALE: TURNO DECISIVO

Tra Nettuno e Bologna è dentro o fuori Promette emozioni il secondo turno del girone di semifinale del campionato di baseball, che si apre oggi con la gara riservata allo straniero. Di stranieri però non ce ne saranno nel clou Parma-San Marino. I campioni d’Italia, che ritrovano Ugolotti (ma partirà dalla panchina), si affidano ancora a Marco Grifantini, mentre i Titani, in attesa di Bonilla (potrebbe essersi il 17), hanno scelto Christian Staelhey. Esperienza «Chi vince la serie — sentenzia Doriano Bindi, manager dei sammarinesi — va in finale. L’esperienza dei nostri potrebbe fare la differenza, come si è visto dopo il ko di Nettuno» e nessuna delle due formazioni vuol mollare. «I miei — catechizza Gerali, allenatore dei campioni in carica — non devono credere di essere arrivati. Serve concentrazione e massima attenzione». Tra i parmigiani giocherà in prima base Alex Sambucci, miglior battitore del girone con 583 di media battuta e 4 punti battuti.

dio «Borghese», per poi sportarsi da venerdì al Falchi. Dopo aver perso due incontri su tre (con molto rammarico) chi esce battuto è fuori dai giochi. Avvisati «Le nostre avversarie — dice Ruggero Bagialemani, manager laziale — non sono poi così pericolose, vogliamo provare a giocarci la finale, anche se abbiamo buttato via gara3 a San Marino». Gli emiliani, che hanno il dubbio Pugliese (la decisione prima del via), sono insomma avvi-

sati e dovranno dar fondo alle energie per centrare la doppietta auspicata. Sul monte sfida a distanza tra lo statunitense Kris Wilson e il domicano Jesus Matos, con Escalona (12 strikeout otto giorni fa) e Moreno pronti a dare una mano. Tra i laziali Ramos e Rosario preferiti a Camilo. Nel line-up emiliano ci saranni Ramirez e Clemente. «Sappiamo di doverci confrontare con un’ottima squadra, che ha nella freschezza dei giovani un’arma pericolosa - dice Nanni, manager Fortitudo ma siamo anche consapevoli di dover fare un 2-1 per coltivare ambizioni di finale. Altrimenti con il San Marino diventerebbe troppo difficile». Squalificati: sia Nanni che Gerali salteranno la prima partita. Maurizio Caldarelli Girone di semifinale, 2˚ turno, gara1. Oggi, ore 21 Cariparma-T&A San Marino, Danesi Nettuno-Unipol Bologna (diriretta Rai Sport Due). Classifica: San Marino e Parma 667 (2 vittorie-1 sconfitta); Nettuno e Bologna 333 (1-2). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ippica A SARATOGA

TIRO A VOLO skeet donne: 1. Ozyaman (Tur) 96/100 (+6); 2. Belikova (Rus) 96 (+5); 3. Theophanous (Cip) 95 (+4); 4. Jarmolinska (Pol) 95 (+3); 5. Spada 95 (+0); 6. D. Bartekova (Slk) 93/100; 15. Cainero 69/75; 29. Scocchetti 66. Squadre: 1. Russia (Belikova, Konovalova, Panerina) 211; Slovacchia 211; 3. Cipro 209; 4. Italia 207. Juniores: 1. Malovichko (Ucr) 91/100; 9. Orlando 63/75. TIRO A SEGNO carabina 300 m a terra donne: 1. Bucher (Svi) 597; 2. Fridel (Ger) 594; 3. Enqvist (Sve) 593); 12. Alviti 585; 15 Macalli 581; 18 Gonnelli 577.

Il puledro da 1.2 milioni di dollari

La crisi americana non tocca le aste dei cavalli purosangue che invece volano. La prima giornata di quelle iniziate a Saratoga è stata addirittura trionfale, ma l’evento non è casuale. Tra le tante misure anticrisi adottate dal governo, c’e n’è infatti una che concede la possibilità di aumentare l’ammortamento delle spese sostenute, un incentivo che ha fatto lievitare gli acquisti. Nella prima delle due giornate sono stati venduti 49 puledri per un volume di affari di 16,1 milioni di dollari e un incremento del 9,5% rispetto allo scorso anno. Incremento che raggiunge quasi il 30% se si considera il prezzo medio di 329 mila dollari. Protagonista della sessione, come in quasi tutte le sessioni di tutte le aste del mondo, è stato Sheikh Mohammed, il boss di Godolphin. Che ha naturalmente acquistato il puledro più costoso, un figlio di Medaglia d’Oro per 1,2 milioni, Il primo figlio di Curlin (vincitore di Breeders Classic e Dubai Cup, il cavallo americano più ricco di sempre) presentato ad un’asta è stato pagato 450.000 dollari.

Beach volley RE E REGINE (c.f.) Oggi e domani a Civitanova Marche (Mc) va in scena il King & Queen of the beach. Tra i 20 specialisti, anche Matteo e Paolo Ingrosso, Martino, Tomatis e Amore. Tra le donne la neotricolore Lo Re e Cavalluzzi.

Boxe ROSSITTO (r.g.) A Siracusa (OPI2000), il massimo leggero locale Vincenzo Rossitto (31-7-2) ha sconfitto Kratki (Ung, 6-34-4) ko 5. Il 30 settembre a Grugliasco (To) contro Lovaglio (9-7) per il tricolore vacante. ZAPPAVIGNA GIU’ (r.g.) Il leggero italo-australiano Leo Zappavigna (25-2) sul ring di Flemington (Aus) è stato battuto per ko 5 da Ameth Diaz (Pan, 30-10) nell’eliminatoria per la cintura Ibf. Probabile il passaggio di Zappavigna nei superleggeri. Il mediomassimo Blake Caparello (9-0-1), origini italiane, batte Kwadjo (Gha, 20-5) in 8 round.

TRICOLORI DISCESA A Villeneuve (Aosta) Tricolori di discesa. Nel C1 senior uomini vittoria di Salogni, tra le donne successo della Ricciardi. Nel K1 senior maschile primo Fianchisti, nel femminile vittoria alla Risso. Nel C2 senior si impongono Zamuner-Cicciù.

Cricket AZZURRINI (c. b.) L’Italia chiude quarta (miglior risultato di sempre) all’Europeo Under 19, vinto dalla Danimarca, davanti a Isola di Man e Francia.

Ghiaccio Chris Wilson, 35 anni di Washington, 3 anni in Major, ora a Nettuno SAVIOLI

Judo INFORTUNIO AL GINOCCHIO

(e.d.d.) Elio Verde, l’azzurro del judo più accreditato per la qualificazione alle Olimpiadi di Londra, si è infortunato seriamente al ginocchio sinistro. È accaduto lunedì, nel Centro Olimpico di Ostia, durante una seduta di allenamento in preparazione al campionato del mondo di Parigi dal 23 al 28 agosto. Il 23enne atleta delle Fiamme Oro, attualmente al 6˚ posto della World Ranking List nei 60 kg, in un’azione di randori ha riportato la rottura del legamento collaterale e di un menisco del ginocchio sinistro, riscontrate dalla visita effettuata a Villa Stuart Sport Clinic a Roma. Fra qualche giorno, appena superata la fase di infiammazione acuta, il ginocchio di Verde sarà nuovamente sottoposto a visita per stabilire opportunità e tipologia d’intervento. «Spiace dover rinunciare al mondiale – ha detto Verde – ed in particolare dopo tre mesi di lavoro duro e mirato, ma il mio obiettivo è puntato sulle Olimpiadi e non mi posso permettere mosse azzardate. Anche perché il ginocchio sinistro, dei due, era quello sano».

Elio Verde, 23 anni REUTERS

CIAO MIRANDA E’ morta, dopo lunga malattia, la milanese Miranda Marchi, dopo una carriera da atleta, giudice internazionale di artistico fino ai più alti livelli, anche in vari campionati Isu (Mondiali ed Europei) e all’Olimpiade di Albertville 1992.

Hockey ghiaccio

Delusione skeet Aste americane Verde fa crack Spada è quinta La crisi non c’è Salta i Mondiali Delusione azzurra nello skeet femminile agli Europei di Belgrado. Con l’olimpionica Cainero e la Scocchetti fuori dalla finale, le speranze erano sulla poliziotta Katiuscia Spada, che entrava nella serie decisiva da seconda, con 72/75, dietro la turca Ozyaman. Ma in finale l’azzurra detentrice della Coppa del Mondo ha commesso un doppio zero dalla pedana 4 e ha così chiuso a 95, a un piattello dalle due che hanno fatto lo spareggio per l’oro, vinto dalla Ozyaman (allenata dal c.t. italiano Diego Gasparini). La Spada ha così preso parte ad un altro spareggio a 4 per il bronzo, dal quale però è uscita subito, sbagliando in prima pedana e chiudendo quinta. Azzurre beffate anche nella prova a squadre, quarte, oro alla Russia, davanti alla Slovacchia e a Cipro del c.t. Andrea Benelli. Lontane dal podio le azzurre della carabina a terra 300 m, prova vinta dalla svizzera Bucher. Oggi pistola automatica, con le speranze di carta olimpica soprattutto su Riccardo Mazzetti. In linea anche Nicola Maffei e Nicola Nello Pizzi.

ALLEGRINI (m.l.) Ai Mondiali in corso alla Wembley Arena Indoor Stadium di Londra (Gb) torna in campo oggi Agnese Allegrini. Dopo la vittoria di lunedì nel 1˚ turno contro l’americana Rena Wang (numero 52 della classifica internazionale) l'azzurra attualmente 49a del ranking affronterà la bulgara Petya Nedelcheva, testa di serie numero 12. L'incontro apre alla vincente le porte degli ottavi di finale. Nelle gare di ieri promossi al secondo turno tutti i big: Lin Dan (Cin), Peter Gade (Dan) e Tien Minh Nguyen (Vie) nel tabellone maschile e Wang Shixian (Cin) e Tine Baun (Dan) in quello femminile.

Canoa

Rischi I rischi maggiori li cor-

rono Nettuno e Bologna, che stasera si affrontano allo sta-

Badminton

INTRANUOVO (m.l.) Ralph Intranuovo, 37enne attaccante che ha regalato dopo interminabili supplementari l’ultimo scudetto all’Asiago, passa al farm team dell’Ev Bozen 84 (A2), ma coi vicentini giocherà in Continental Cup. Intanto il portiere Paolo Della Bella del Milano è in prova all’Ambrì (Svizzera).

Ippica

Rugby L’EX AZZURRO

Gower torna al 13 Ma non era rotto? Ora è ufficiale: Craig Gower (foto FAMA) ha firmato un biennale con la sezione «League» degli Harlequins londinesi. «Non vedo l’ora di giocare in SuperLeague - ha detto -, e l’avventura a Londra mi eccita». Dopo che i rumors sul suo ritorno al rugby a 13 si erano susseguiti per tutta la primavera, a maggio il 33enne del Bayonne — 14 caps da apertura tra dal giugno 2009 a novembre 2010, prima scelta del c.t. Nick Mallett in chiave Mondiale — aveva invece detto pubblicamente di voler andare a Nuova Zelanda 2011 con l’Italia. A fine giugno, alla vigilia del primo raduno azzurro a Villa Bassa, aveva però dato forfeit, spiegando di non aver recuperato l’infortunio al ginocchio destro patito a novembre contro l’Argentina e comunicando allo staff i timori di dover interrompere la carriera. Evidentemente in un mese è risorto.

OGGI MONTEGIORGIO QUINTE’ (ore 22) In 18 sul miglio. Scegliamo Fedol (11), Internet Bi (9), Lei Mark (5), Matteo di Jesolo (18), Ippelio Bmw (4), Famoso Jet (12).

della squadra federale femminile, prima tappa del Progetto «Rio 2016», comincia con una sconfitta. La squadra di Marco Trespidi, che nell’ambito del progetto parteciperà anche alla prossima Serie A1, ha perso 37-31 contro il Budapest Spartacus un match giocato su due tempi da 30 minuti più uno da 15. Il raduno si concluderà il prossimo 18 agosto.

Pallanuoto FLORENTIA E NON SOLO (a.p.) La Florentia ha tesserato l'attaccante spagnolo Albert Espanol Lifante, 25 anni, proveniente dal Barceloneta (ha giocato in nazionale ai mondiali di Shanghai). Sostituisce il rumeno Cosmin Radu, passato alla Mladost Zagabria. In entrata anche il centroboa Michele Lapenna (dal Savona). Giacomo Ninfa è tornato al Catania. In campo femminile Francesca Biancardi passa dalla Menarini Fiorentina alla Ngm Mobile Firenze (ex McDonald's) neopromossa in A1.

Pallavolo MERCATO (f.c. - m.mar) Busnago non ha perso tempo e per sopperire all'infortunio della centrale Labate, ha ingaggiato Milena Stacchiotti (da Verona). Matera ha prolungato con la schiacciatrice Blunda e Casalmaggiore con l'attaccante Lugli. Fontanellato ha ufficializzato il libero Lucia Lunghi (24, da Reggio Emilia). Mercato San Severino ha preso la centrale Vittoria Repice (25, dal Sarno). Mory Sidibe si è aggregato al Copra Elior e dunque non parteciperà agli Europei con la Francia.

Rugby TREVISO GIAPPONESE (e.sp.) Allenamento congiunto ieri tra il Treviso e il Giappone dell’ex biancoverde Kirwan. Dopo il lavoro a reparti, le formazioni si sono sfidate a tutto campo con i tecnici a bloccare il gioco. È finita 4 mete a 2 per i giapponesi, per gli applausi dei 500 presenti a Monigo. Con una formula simile il Benetton ospiterà venerdì in Ghirada gli Aironi. STODDART A CASA L’estremo del Galles Morgan Stoddart è stato operato domenica alla gamba sinistra, fratturata sabato contro l’Inghilterra a Twickenham. Indefiniti i tempi di rientro, comunque dopo il Mondiale.

Scacchi CHE ROMBALDONI Nella 50a edizione del Mondiale Junior a Chennai (India), il maestro internazionale pesarese Alex Rombaldoni è primo dopo sette turni. Partito con la testa di serie numero 28, aveva chiuso la prima settimana con sei vittorie consecutive, comprese quelle contro il numero 5 israeliano Tamir Nabaty e il numero 3 spagnolo Ivan Lopez Salgado, e tiene la testa con 6,5 su 7 anche dopo la patta con l’armeno Ter Sahkyan, numero 7.

Sci nautico EUROPEI PIEDI NUDI (m.l.) A Parigi (Fra) scattano oggi i campionati Europei Iwwf della specialità piedi nudi (finali sabato 13 agosto). Questi gli azzurri selezionati dal Ct Nicola Saracco. Uomini: G. Stagi, E. Stagi, Mussano. Donne: Aimone.

Tennis

LUNEDI QUINTE’ Al Garigliano combinazione 7-3-5-2-8. Quintè non vinto. Quarté e 6.390,98. Tris e 749,29.

SAN MARINO Filippo Volandri passa al secondo turno del San Marino Cepu Open, Challenger Atp (85.000 e) battendo 6-1 6-2 Daniele Giorgini; avanti anche Starace, 6-4 6-1 a Gremelmayr (Ger). Paolo Lorenzi battuto 6-3 7-5 dal tedesco Bjorn Phau, Alessio Di Mauro da Galung (Ola) 6-4 4-6 7-6 (2).

Nuoto

Tuffi

TRAVERSATA FALLITA (al.f.) Diana Nyad ha fallito il tentativo di compiere la traversata Cuba-Florida a nuoto senza la gabbia anti squalo. La 61enne americana è stata costretta al ritiro dopo 29 ore di nuoto, in cui aveva percorso circa un quarto dei 166 km previsti, decidendo di abbandonare per «le condizioni del vento e correnti tutt’altro che ideali», secondo quanto riferito all’AP. Nyad aveva già tentato nel 1978, ma il maltempo la costrinse a fermarsi dopo 42 ore.

GRANDI ALTEZZE (al.f.) Oggi a Lanzada (So) si disputa la prima delle due tappe italiane della circuito mondiale di tuffi dalle grandi altezze: dalla piattaforma alta 24 metri allestita nella diga dell'Enel di Campo Moro si tufferà anche il veterano serbo Zvezdan Grozdic giunto alla 23a partecipazione su 24 edizioni di coppa del mondo. Venerdì si gareggia a Bardonecchia (To).

ANCHE Gal.: Napoli (19.55), Grosseto (20.40). Tr.: Montegiorgio (20.05), Montecatini (20.55), Cesena (21).

ERCOLI E VOLPINI (al.f.) Simone Ercoli (1h17'01”) e Fabiana Lamberti (1h24'00”) hanno vinto la 47a edizione della traversata dello Stretto di Messina (5,2 km). L'iridato della 25 km Petar Stoychev si è imposto la gara di 34 km del lago Menphremagog in Canada in 7h25'05” mentre Andrea Volpini, malgrado l'8˚ posto in 7h41'23” causato da forti dolori alla spalla, mantiene il comando del grand prix Fina in vista dell'ultima tappa in Macedonia a Ohrid (14/8). AZZURRINE VINCENTI Con il successo nel libero combinato e nell’esercizio di squadra (e l’aggiunta di 2 argenti) l’Italia juniores (Noemi Carrozza, Ilaria Di Spirito, Gemma Galli, Maria E. Gandini, Laila Huric, Viola Musso, Ilaria Santorio, Paola Tombacco, Veronica Yacoub, Margherita Zucchi) si è aggiudicata a Busto Arsizio (Va) la coppa Comen di sincro.

Pallamano RIO2016 Il collegiale di Budapest (Ung)

Vela EXTREME (r.ra.) Al termine della quarta giornata dell’Extreme Sailing Series di Cowes (Gb) Luna Rossa retrocede terza alle spalle di The Wave Muscat e Groupe de Rothschild (2˚) I francesi continuano a navigare con una riparazione di fortuna allo scafo dopo l’incidente di tre giorni fa mentre l’equipaggio di Artemis è rimasto a terra anche ieri.

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro ESTRATTO BANDO DI GARA Questo Istituto ha indetto una procedura aperta ai sensi del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. per la fornitura di uno sviluppo applicativo e di integrazione di sistemi per “Vincoli in rete: realizzazione di una piattaforma per la condivisione e la pubblicazione dei dati di vincolo”. CIG n. 3116736BE6. Il prezzo a base d’asta è pari a Euro 295.833,33 al netto dell’IVA, l’importo degli oneri della sicurezza è pari a 0. Durata dell’appalto 240 giorni. Il bando è stato inviato alla GUCE il 4 agosto 2011 e per estratto sarà pubblicato sulla GU in data 10 agosto 2011. I requisiti per la partecipazione alla gara sono indicati nel bando di gara, tutta la documentazione di gara è disponibile sul sito ufficiale dell’ISCR settore Gare. Il termine di ricezione delle offerte è il 22 settembre 2011. La seduta pubblica per l’apertura delle offerte è fissata il 28 settembre 2011 presso l’Istituto in Via di San Michele 23, ROMA. Il Direttore e RUP - arch. Gisella Capponi


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

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MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011

TERZO TEMPO GazzaFocus

Il 13 agosto il simbolo di Berlino (o quel che resta) compie 50 anni

Mitbauer quando la Germania era divisa in Est e Ovest nuotò per 25 km e come lui in 600 scapparono dal comunismo

Alle 7,14 del 18 agosto 1969 il traghetto Nordland, in servizio tra la Scandinavia e la Germania, avvistò un uomo aggrappato a una boa di segnalazione: «Da dove vieni?», chiese il capitano al naufrago. «Da di là…», rispose. «Di là» era l’altra Germania, quella Est (Ddr). L’uomo che arrivava da di là aveva nuotato 25 chilometri di notte, orientandosi con le stelle. Era un giovane di 19 anni, si chiamava Axel Mitbauer, nuotatore, campione nei 400 sl. Aveva deciso di fuggire dalla Germania comunista tuffandosi tra le onde dalla spiaggia di Boltenhagen. Aveva sfidato i vopos, gli agenti della polizia dell’Est, armati e pronti a far fuoco su chiunque tentasse la fuga verso la libertà. Mitbauer è stato uno degli oltre 600 sportivi della Ddr a fuggire a Occidente dopo la costruzione del Muro di Berlino, il 13 agosto 1961. In occasione del 50˚ della ricorrenza si susseguono le commemorazioni. Tra queste la mostra interattiva, presso la Willy Brandt Haus, la sede della SPD (il partito socialdemocratico), che narra 15 di quelle 600 fughe. Oltre a quelle di Mitbauer, che oggi ha 61 anni e vive in Svizzera, sono rievocate le fughe di Iris Geipel, la velocista e scrittrice tra le prime a denunciare il doping sistematico, del ciclista Juergen Kissner, di Falko Goetz, ex attaccante della Dynamo Berlino, affermatosi a Ovest prima come giocatore del Leverkusen, quindi come allenatore. Ambasciatori «Trenta meda-

glie d’oro non servirebbero a nulla, se una solo di loro scappasse», aveva detto Manfred Ewald, il temuto capo dello sport Ddr, sottolineando il ruolo di «ambasciatori» che gli sportivi della Germania comunista avevano. Ma proprio per evitare che, approfittando del privilegio di uscire dai confini, gli atleti di alto livello riuscissero a fuggire, la Stasi, il servizio di sicurezza, aveva creato un dipartimento, con un archivio dove venivano registrati gli in-

IERI

VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Franco Arturi farturi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Ruggiero Palombo rpalombo@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli dredaelli@gazzetta.it Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011

PortoFranco A CURA DI FRANCO ARTURI Fax: 0262827917. Email: gol@rcs.it

Il mercato delle milanesi e gli «occhiali» dei lettori A quanto titolate ormai da settimane vedo che la mia Inter ha venduto Sneijder, venderà Eto’o ai russi in cambio di 4 noccioline, darà Maicon al Real in cambio dello scarto Gago, magari domani titolerete che cederemo anche Julio Cesar e Cambiasso alla Longobarda in cambio del bomber Crisantemi e 4 salsicce (ovviamente con conguaglio in favore della Longobarda)... Invece, sempre sul vostro giornale, leggo che i vostri meravigliosi rossoneri sono sempre in corsa per comprare fenomeni su fenomeni, Bale, Fabregas, Ganso, Essien, Schweinsteiger, quasi fanno a botte pur di poter vestire la gloriosa maglia dei meravigliosi rossoneri. E di cessioni ovviamente non se ne parla... Mi aspetto un ritorno del giornale agli standard qualitativi di un tempo. Matteo Cavallari

I nostri standard sono sempre gli stessi. Si tolga le lenti colorate per riconoscerli. Proust scriveva che «il solo vero viaggio... non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi». Abbiamo ricevuto molte lamentele analoghe alla sua, spesso volgari. Noi seguiamo il mercato, materia piena di bugie, non nostre, ma dei protagonisti: finte smentite, dissimulazioni, silenzi. Ma le trattative esistono, come ha già confermato Sneijder, come confermerà Eto’o. Qualcuna si conclude, altre no. Non abbiamo le preferenze che ci attribuisce e che vengono negate da altri milioni di lettori, che ci accusano di volta in volta di essere filointeristi, juventini, eccetera eccetera. Si rassegni a cambiare occhi: scoprirà tanta verità su queste colonne.

Marketing e Premier

OGGI

La porta di Brandeburgo, storico scorcio di Berlino: qui sopra ai tempi del Muro che divideva la città e oggi REUTERS

clic PRIMA IL FILO SPINATO POI KM DI CEMENTO E OLTRE 300 TORRI Il Muro era all’inizio un reticolato di filo spinato. Al completamento (1975) c’era una fortificazione di 170 km alta tra i 3,40 e i 4,20 m, che isolava Berlino Ovest dentro la Germania Est. Sul percorso del Muro, sorgevano 302 torri di avvistamento, 20 bunker e 259 zone dove venivano impiegati cani contro i fuggitivi.

S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it

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LETTERE

Sportivi oltre il Muro Fughe, spie e prigione MARCO DEGL’INNOCENTI BERLINO (Germania)

LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi

dizi, i sospetti, dei possibili tentativi degli sportivi di abbandonare il Paese. Chi ne entrava a far parte era finito: come persona e come sportivo. se vittima a 18 anni. Solo per essere stato visto parlare con un nuotatore della Germania Ovest, venne arrestato per 7 mesi, in isolamento, tra interrogatori e angherie. Il suo sogno erano l’Olimpiade di Città del Messico, ma quando uscì di cella gli fu proibita a vita l’attività agonistica. Nel frattempo i suoi genitori, sospettati a loro volta di atteggiamento critico verso il regime, erano stati privati della casa. «Fu allora che decisi che avrei provato in

tutti i modi a fuggire», ricorda l’ex nuotatore. Dalla fondazione della Ddr (1948) alla caduta del Muro (9 novembre 1989), oltre 3 milioni di persone riuscirono, legalmente o illegalmente a lasciare il Paese. Non si è mai saputo con precisione quanti hanno perso la vita: una stima 2009 contava 245 vittime. Ma proprio in questi giorni un’ulteriore statistica diffusa dal Museo del Muro parla di 4274 tentativi finiti con l’arresto o la morte e solo di 549 portati a termine. La stessa fonte parla di 1613 caduti. Oggi il Muro non c’è più, solo tre brevi tratti sono rimasti come attrazione turistica. E per ricordare la storia di Axel e di quelli meno fortunati di lui.

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La Stasi Axel Mitbauer ne rima-

Il nostro campionato è rimasto indietro sotto tanti punti di vista: stadi, cultura sportiva e qualità di gioco; un aspetto che viene raramente preso in considerazione è la mancanza di strategie di marketing e di appeal estetico. Quando il campionato inglese era molto più giù di quello italiano (primi anni 90), ricordo l’attenzione con cui non mi perdevo un match della neonata Premier League; quello che attraeva me e altri migliaia di appassionati erano il fantastico look delle magliette, i meravigliosi loghi delle squadre, il senso di tradizione emanato dalla grafica televisiva. Ricordo d'aver cercato ovunque la tuta dell’Aston Villa (meravigliosa!). Nel nostro campionato la maggior parte delle squadre indossa magliette da calcetto del mercoledì sera coi colleghi, i loghi sono poco curati e spesso brutti e per promuovere la serie A si usano da anni le natiche della soubrette di turno. Risultato? Una barca che sta affondando. Tommaso Buldini

Vedo nel suo discorso un po’ di esterofilia, ma penso che lei abbia ragione nella sostanza. La cura per i dettagli e la tradizione, unita all’ambiente unico di quegli stadi, da dove è stata bandita la violenza e dove ogni spettatore ha la certezza

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del proprio posto, fanno la differenza.

Lucarelli editore Intervistato dalla Gazzetta, nell’edizione del 31 luglio scorso, Cristiano Lucarelli dice di ricordare con disagio l’esperienza che lui stesso definisce «da editore» perché si lamenta di aver «riscontrato poca riconoscenza». E’ comprensibile: i lavoratori del giornale da lui fondato, il «Corriere di Livorno», devono ancora ricevere 8 stipendi del 2010, anno in cui, a novembre, il quotidiano è stato chiuso. «Poi è andata male — spiega Lucarelli — ma io ho dato la possibilità a molta gente di lavorare, anche di far diventare qualcuno professionista.» Vorremmo qui far presente solo che se Lucarelli ha dato la possibilità a molta gente di lavorare, viceversa molta gente, con un lavoro senza alcun risparmio ha permesso alla testata di proprietà di Lucarelli di acquisire quel poco valore che aveva prima che chiudesse. Solleva, tuttavia, per finire, il fatto che Cristiano Lucarelli si definisca «editore»: ogni volta che i sindacati o le istituzioni in questi mesi hanno cercato di incontrarlo e ascoltarlo dopo la chiusura del quotidiano, decisa da lui e dai suoi stretti collaboratori, lui ha risposto che con il «Corriere di Livorno» ormai non c’entrava più niente. Associazione Stampa Toscana

COLLATERALI * Con Aeronautica Militare N. 50 e 12,19 - con La Piovra N. 27 e 11,19 - con Storia Disney N. 25 e 9,19 con Motomondiale N. 1 e 12,19 - con I Love NBA N. 6 e 12,19 - con Zelig N. 15 e 12,19 - con Moto Valentino Rossi N. 14 e 12,19 - con Supereroi N. 14 e 11,19 - con Soldatini d’Italia N. 9 e 11,19 - con I Miti del Calcio ai Raggi X N. 7 e 4,19 - con TT 2011 N. 6 e 12,19 - con Fabri Fibra N. 1 e 11,19 - con Fabri Fibra N. 5 e 11,19 con Prima Puntata e 7,19 - con Magic Campionato Card e 21,19 - Con Magic Manager e 11,19 PROMOZIONI

Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7101 DEL 21-12-2010

La tiratura di martedì 9 agosto è stata di 534.815 copie

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO 2011


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