

GARBATELLA 20/20
laboratorio a cura di
Francesca Romana Stabile
Elisabetta Pallottino
Paola Porretta
workshop a cura di

Pietro Ruffo con
Cecilia Cicconi
Sara D’Abate
Lorenzo Di Stefano
laureandi
Gaia Antognozzi
Maria Chiara Carassiti
Tullia Fidelbo
Samuele Occhipinti
Progetto del restauro architettonico A e B
docenti: Paola Porretta, Francesca Romana Stabile
Cultura e progetto del patrimonio
moduli di Restauro dei monumenti e Restauro dell’architettura regionalista


docenti: Elisabetta Pallottino, Francesca Romana Stabile
Laboratorio di tesi di laurea Paesaggio urbano storico (HUL) e paesaggio archeologico
tema: La borgata giardino Garbatella
con il patrocinio di
studenti
Alessia Casale
Jacopo Mannello
Giulia Mestrinaro
Martina Salis
data progettista consistenza
strade di bordo
ingressi
1925-1927
Gian Battista Trotta
6 fabbricati via Tristano De Attimis, via Pasquale Tosi, via Lorenzo da Brindisi, via Guglielmo Massaia, via Giovanni Marignoli via Tristano De Attimis 5-7, via Pasquale Tosi 5, via Lorenzo da Brindisi 3, via Giovanni De Marignoli 6
1898-1959
Giovan Battista Trotta

Giovan Battista Trotta nasce nel 1898 a Castelnuovo della Daunia (FG). Si laurea nel 1923 e a partire dal 31 maggio del 1935, risulta iscritto all’Ordine degli Architetti di Roma con il numero di matricola 249. Secondo quanto emerge dalla lettura dei verbali delle sedute dell’Ordine degli Architetti risultava essere Professore di disegno. Nel dopoguerra sarà eletto sindaco, dal 1944 al 1945, di Castelnuovo della Daunia (FG), dove progetta e realizza l’Edificio Scolastico, la Villetta in via G.D. Roman, la Sistemazione del Belvedere di Porta Lucera, il risanamento del Piano della Maddalena, il Muraglione della Cavallina, la Cappellina. Ha inoltre seguito i restauri della Chiesa Matrice, dell’Incoronata e di Santa Maria Maddalena.
Negli anni Venti, nell’ambito della sua attività all’Istituto per le Case Popolari di Roma, realizza diversi interventi, tra questi si segnalano i seguenti progetti:
- Alla Garbatella, il Quartiere dei baraccati (Lotti 28-32, 37-38); Lotto 13, f. 2; Lotto 27a, ff. 2-5 (attribuiti); Lotto 27c, ff. 1-4; Lotto 26, ff. 5-7 e 9;
- A Monteverde, le palazzine del complesso “San Pancrazio”.
Lotto 29b
<<Destinato a sfrattati e sbaraccati fu costruito tra il 1925 e 1927 su progetti prevalentemente di Giovan Battista Trotta. Per una rassegna delle tipologie utilizzate, lo spettro varia da alloggi minimi, mono-piano o sovrapposti per gli sbaraccati, di gusto volutamente paesano, o da elementi a due alloggi per piano, a volte aggregati, e dell’altezza di 2 o 3 piani (edifici questi, destinati all’interno del lotto o al massimo sul bordo esterno verso Via Massaia, dove però si presentano sempre raccordati con corpi di allaccio.) Il quartiere per i baraccati alla Garbatella costituisce il primo importante nucleo di costruzioni destinato a ospitare i ricoverati di quei miserabili villaggi sorti abusivamente in molte zone periferiche di Roma. Questo primo nucleo ne precede altri, dello stesso Ente predisposti in varie località. Sebbene il costo di tale costruzioni sia necessariamente contenuto nei limiti della più rigida economia, esse sono interamente in muratura, con alloggi ben divisi, forniti di locali di disimpegno, di gabinetti all’inglese e di solidi infissi. Linde e graziose queste palazzine hanno l’apparenza di modesti villini sorgenti tra giardini ed aiuole. Ognuna comprende da 4 a 6 alloggi rispettivamente di una o due camere e cucina. Ogni gruppo di palazzine ha un lavatoio ed uno stenditoio propri, e, come è uso tradizionale dell’istituto costruttore, un ampio campo da giuoco per i bambini. I fabbricati sono stati progettati pensando alla massima rapidità di esecuzione, elemento essenziale per recare un efficace contributo alla soluzione della gravissima crisi edilizia di quel tempo.>>
da Biblioteca Archivio Storico Capitolino, C. Cocchioni, M. De Grassi - La casa popolare a Roma, Editore Kappa, Roma 1984, p. 187



Case f. 10
f.9 Case in linea
f.10 Palazzina, casa a schiera e villino
f.11 Palazzina, case a schiera
f.12 Palazzina, case a schiera e villino
f.13 Case in linea
mc FABBR.9|
mc/mq
per baraccati f. 11
mq f. 14 f. 15
mq
tipologie f. 11 f. 13
FABBR.10| PT - P1 - P2
FABBR.10| PT - P1 - P2
FABBR.12| PT - P1 - P2
L’edifico che accorpa i fabbricati 14,15 e 8 si distingue dagli altri fabbricati perché composto da tre palazzine che vengono unite volumetricamente attraverso tre corpi denominati “corpi di allacciamento”. Questi si sviluppano su un piano fuori terra, mentre le palazzine su tre piani.
(da sx)14, 15, 8
FABBR.8-14-15| PT - P1 - P2








Spazi ser viti
Spazi ser venti
Corpo scale
schema di aggregazione dei moduli abitativi
Corpi di allacciamento
Spazi ser viti
Spazi ser venti
Corpo scale
schema di aggregazione dei moduli abitativi
orografia naturale del lotto andamento regolarizzato delle curve sezioni altimetriche
abaco della vegetazione


































1a. alberi (piantati dall'ICP): 10.25%
1b. alberi (piantati dagli inquilini): 7.26%
2. alberi da frutto: 13.86%
3. piante ornamentali: 15.32%
4. erbe ornamentali: 43.06%
5. siepi e arbusti: 3.64%
6. piante ortive: 6.56%
analisi funzionale della vegetazione classe di ruolo prevalente



1. Composizione demografica del lotto (espressa in percentuale)
2. Composizione delle proprietà del lotto (espressa in percentuale)
3. Composizione politica del Municipio VIII - Italia (espressa in percentuale, sulla base delle elezioni dei rappresentanti della Camera dei
4. Analisi funzionale della vegetazione (espressa in percentuale)
da frutto piante ornamentali erbe ornamentali siepi e arbusti piante ortive
5. Densità edilizia (espressa in mc/mq)
6. Analisi delle modifiche cromatiche di un prospetto rappresentativo del lotto (fabbricato 8,14,15)
stato di fatto ipotetico stato di progetto


<<Sono nata nel 1950 al lotto 30 del quartiere Garbatella. Quando ero piccola Garbatella era una Casba: scontri a fuoco tra polizia e famiglie delinquenti della zona. Successivamente, quando ho iniziato a portare i miei figli a scuola si è elevata anche culturalmente. Le persone ci tenevano di più. Adesso è tornata come quando io ero bambina, arretrata, però ci sono degli elementi che si sentono chic. Io Garbatella l’amo e non la cambierei con nessun quartiere di Roma perché ci sto bene, anche se è peggiorata. C’è un totale stato di abbandono da parte dell’A.T.E.R.
Per me personalmente rappresenta la vita, non potrei concepire la mia vita all’interno di un altro quartiere, però non è come la dipingono quando vengono a fare le manifestazioni. Per me non è il quartiere che vogliono descrivere, che sia elevato culturalmente.

È pieno di centri culturali, ma chi ci va? Desidererei più attenzione da parte di chi ci governa e più presenza sul territorio. Vivo qui dal 1970, ed è dal ‘70 che combatto il degrado perché non c’è nessuno che viene a controllare.
Vorrei non si desse alla Garbatella quell’aspetto di quartiere giardino dove la gente va a vedere i Cesaroni quando ci sono le Catacombe di Santa Domitilla. Vorrei non vedere questo degrado. Non è quella cosa bella che vogliono far credere.
Noi ci salviamo nei vecchi lotti perché tra anziani ci conosciamo. Io ho affrontato momenti brutti grazie ai vicini di casa, cosa che forse negli altri quartieri di Roma non c’è; ecco questa è Garbatella. Qui ci sono le mie radici, qui sono stata battezzata, ho fatto la comunione, la cresima. Questa è casa mia ma al contempo è una casa in cui non mi ci ritrovo. Speravo molto, perché si va avanti, si progredisce, cosa che qui non è successa. Questa è Garbatella, però la amo.>>
