La Commedia delle Sante Menzogne

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presente nei primi anni 40 d.C. insieme a circa 50mila Ebrei che abitavano fuori delle mura di Roma, nella parte ovest verso il mare; secondo, perché ancora nessuna lettera di S. Paolo era giunta in questa comunità; terzo, perché nessuna seria testimonianza sostiene che Pietro si sia mai recato a Roma. Altra incongruenza si riscontra in questo autore nel momento in cui fa l’elenco dei primi Papi: Lino, Anacleto, Clemente, Evaristo, Alessandro, Sisto e così fino al suo amico Eleuterio, vescovo di Roma dal 174 al 189 d.C.. Elenco abusivo, dicono gli storici, anche per i tempi discutibili intercorsi, ma soprattutto perchè questi suoi predecessori in realtà erano considerati solo come gli anziani del gruppo. Comunque, era ormai divenuto senso comune il fatto che Pietro e Paolo fossero stati uccisi da Nerone intorno al 64 d.C., e da ciò discendeva la pretesa del primato della chiesa di Roma sul resto delle comunità sparse nell’impero. Questa pretesa fu ulteriormente sostenuta in un racconto, secondo il quale Pietro venne a scontrarsi con Simon Mago a Roma e non in Palestina; la leggenda è raccontata negli Atti degli Apostoli. Questo mago, non riuscendo a fare i miracoli come i discepoli di Gesù, chiese a costoro di comprare, pagando una cifra notevole, la capacità di realizzare dei miracoli(anche lui!); da questa storia nacque il “peccato di simonia”. A questa leggenda finirono per dare attendibilità persino menti illustri della chiesa come Origene, Ambrogio e Agostino. In realtà il problema vero era che Roma, essendo il centro dell’impero, necessariamente doveva essere anche il centro del cristianesimo. I cristiani nel frattempo avevano già iniziato ad occupare le case-matte del potere, il sottogoverno. Ce ne danno testimonianza le varie interpellanze dei sacerdoti pagani; questi si lamentavano presso i loro imperatori che i cristiani, inseriti nella burocrazia governativa, trovavano continui cavilli tecnico-burocratici per impedire le loro cerimonie religiose. Da precisare che la vecchia e gloriosa cultura greco-romana cominciava a declinare per vari motivi, non ultimo il “rosicchiare” continuo del potere da parte dei cristiani. Ma il motivo di fondo, di tale declino, consisteva nel fatto che la religione pagana non era stata mai interessata al proselitismo, mentre quella cristiana ne era permeata; e vinsero i cristiani. Inoltre, il paganesimo era tollerante e aperto nei confronti di altre culture e altri dèi, mentre quella cristiana era “l’unica verità rivelata”, quindi tutte le altre erano false religioni e meschini i loro dèi che andavano combattuti e vinti; e vinse l’intolleranza. Arnaldo Momigliano ha usato una felice metafora scrivendo che “si è trattato di inserire Adamo ed Eva in un mondo popolato da Deucalione e Pirra”. Ovvero, rendere compatibili due mondi che fino a quel momento non avevano mai veramente comunicato. Il primo evento importante per il cristianesimo fu l’ascesa di COSTANTINO. La situazione dell’impero romano, prima di Costantino, era stata caratterizzata da un’instabilità tale che aveva visto al potere 25 imperatori in 45 anni, 24 dei quali uccisi dai loro stessi generali: l’esercito romano era costituito ormai interamente da mercenari. 150


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