Pof itis Giulio Natta Bergamo

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I.T.I.S. "Giulio NATTA" ITI CHIMICO · ECOLOGICO · TECNOLOGIE ALIMENTARI LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO

SINTESI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Edizione ridotta per gli Open Day

via Europa 15 tel. 035 319376 http://www.itisnattabg.it info@itisnattabg.it

24125 Bergamo fax. 035 316449


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Presentazione Nel processo di evoluzione della politica scolastica nazionale degli ultimi anni, la scuola ha sviluppato la possibilità di definire il proprio quadro di riferimento nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa. Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale che descrive le attività e le finalità dell’Istituzione Scolastica e le sue relazioni con il territorio. E’ predisposto con il contributo articolato di tutte le componenti ed esprime l’identità culturale della scuola. L’intervento didattico dell’Istituto Natta si caratterizza con una forte attenzione alla formazione della persona e allo sviluppo di competenze; ciò che contraddistingue la nostra proposta formativa è la metodologia tipica della ricerca applicata a tutte le discipline sia umanistiche che scientifiche non trascurando le connotazioni storiche, culturali ed etiche che caratterizzano un approccio moderno a tali contenuti. L’offerta formativa è ampliata da molte attività integrative e iniziative di interazione con il territorio, che potenziano le competenze curricolari. L’Istituto ha strutture adeguate e possiede una ricca dotazione di attrezzature, strumentazioni e sussidi didattici, peraltro in continuo potenziamento e aggiornamento. La stabilità del corpo docente garantisce continuità e competenza professionale allo sviluppo dell’azione didattica e educativa. La Direzione dell’Istituto favorisce l’organizzazione trasparente e democratica della vita della scuola e la gestione mirata delle risorse finanziarie. Il conseguimento della certificazione del Sistema Qualità, ottenuta nel giugno 2004, costituisce un importante riconoscimento, ma nello stesso tempo un impegno, per garantire un’organizzazione efficiente dell’Istituto al servizio dei nostri utenti. L’Istituto Natta nasce nel 1973 come scuola autonoma, derivando dalla separazione della Chimica Industriale dalle altre specializzazioni dell’Istituto Tecnico Industriale Paleocapa (Esperia). In un primo momento si trasferisce presso l’Istituto Botta nel quartiere di Colognola, ma nel 1975 si sposta presso la nuova e attuale sede in Via Europa. L’ala dei laboratori chimici è rimasta all’interno del corpo di fabbrica dell’ITIS Paleocapa, a circa 200 m di distanza dall’edificio principale. Negli anni ottanta sono attivate, oltre all’indirizzo Chimico, due nuove sperimentazioni: una con l’indirizzo Ecologico e l’altra con il corso imperniato sulle Tecnologie Alimentari. A partire dall’anno scolastico 2001-02 l’offerta formativa è stata ampliata con l’istituzione del Liceo Scientifico Tecnologico. L'Istituto opera sull'intera provincia di Bergamo. Si tratta di un territorio molto urbanizzato, a vocazione prevalentemente industriale e con un tasso di disoccupazione tra i più bassi d’Italia, dove l'industria chimica è presente con alcune aziende di dimensioni medio-grandi (400-500 addetti) e centinaia di piccole e medie attività produttive.

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Le attività di produzione e trasformazione degli alimenti sono presenti in maniera significativa, sia con importanti siti produttivi che con piccole realtà estremamente dinamiche. Le attività di servizio, riferite ai settori chimico ed alimentare, sono piuttosto sviluppate ma, in genere, di piccole dimensioni. La nostra scuola è conosciuta e ben radicata nella struttura produttiva provinciale. L'Unione Industriali riconosce, anche economicamente, la rilevanza della scuola e con le aziende del territorio sono stati organizzati, negli anni, migliaia di stage che hanno contribuito a meglio inserire la realtà scolastica nel contesto produttivo. Attualmente l’Istituto è frequentato da circa 900 studenti in 40 classi: CLASSI Prime Seconde Terze Quarte Quinte

LICEO

ITIS

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Il bacino di utenza della scuola è ampio, estendendosi su tutta la provincia di Bergamo e includendo anche alcuni comuni di province confinanti. LA PROPOSTA CULTURALE E FORMATIVA L’offerta dell’Istituto si ispira ad alcuni principi fondamentali: UGUAGLIANZA la scuola garantisce opportunità formative per tutti, senza alcuna discriminazione. IMPARZIALITA’ gli operatori della scuola agiscono secondo criteri di obiettività e di equità. ACCOGLIENZA la scuola si impegna a curare l’accoglienza dei genitori e degli alunni, con particolare riguardo ai più giovani. RISPETTO nello svolgimento della propria attività ognuno ha pieno rispetto dei diritti e della dignità di ciascuna persona. QUALITA’ l’attività scolastica si ispira a criteri di efficienza e di efficacia nell’offerta formativa e nella organizzazione dei servizi. SICUREZZA ogni attività didattica è ispirata a criteri di massima sicurezza possibile e di limitazione del rischio sia personale sia ambientale. INTERAZIONE la scuola agisce come soggetto attivo sul territorio raccogliendone le istanze e proponendosi come interlocutore significativo nell’ambito educativo, culturale e tecnico. SINTESI del Piano Offerta Formativa 2008-09

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L’Istituto Tecnico Industriale Il Biennio ITI Il biennio dell’Istituto Tecnico “Natta” è comune ai bienni di ogni altro ITI. Ciò significa che lo studente, al termine del secondo anno, può iscriversi ad uno dei corsi presenti nel nostro Istituto, oppure ai corsi – come meccanica, informatica, ecc. – attivati in altri Istituti tecnici industriali. Il biennio è anzitutto un corso di completamento e potenziamento delle competenze e delle conoscenze acquisite nella scuola media: infatti, lo studente ritrova materie già affrontate. Inoltre il biennio svolge una funzione di orientamento rispetto alle attitudini e agli interessi degli studenti. Anche per questo vengono proposte per la prima volta discipline come Fisica, Chimica, Tecnologie. L’insegnamento di Scienze della Terra e Biologia è effettuato utilizzando per un’ora settimanale lo specifico laboratorio di Scienze. Il Triennio ITI L’Istituto Tecnico è una scuola che, in corsi di durata quinquennale, forma Periti Industriali. Il diploma di Perito Industriale ha valore legale e costituisce requisito necessario per la partecipazione a concorsi pubblici e per l’ammissione agli esami d’abilitazione richiesti per l’iscrizione all’Albo professionale. Le competenze dei nostri diplomati permettono di svolgere le seguenti attività professionali:  tecnico di laboratorio di analisi adibito a compiti di controllo nei settori: chimico, agro-alimentare, merceologico, biochimico, farmaceutico, chimico-clinico, ecologico e dell’igiene del lavoro;  tecnico addetto alla conduzione e al controllo di impianti di produzione di industrie chimiche, industrie alimentari, impianti di depurazione e di trattamento dei rifiuti;  operatore nei laboratori scientifici e di ricerca, di controllo e autocontrollo;  tecnico in società di consulenze nel settore chimico, ambientale, dell’igiene del lavoro, agro-alimentare. Nell’Istituto Tecnico Natta sono presenti tre Indirizzi:  Chimico  Ecologico (sperimentazione autonoma)  Tecnologie Alimentari (sperimentazione assistita) I tre Indirizzi, avviati in tempi diversi come sperimentazioni autonome o assistite dal Ministero, hanno alcuni punti in comune, a cominciare dal quadro orario, che è di 36 ore settimanali per tutte le classi. In tutti gli Indirizzi vi è una consistente area di base, imperniata sull’insegnamento di Italiano, Storia, Inglese, Matematica e Diritto. Le finalità dell’area di base sono rivolte alla formazione personale e culturale, ma anche ad accrescere le opportunità dello studente nell’inserimento professionale e nella prosecuzione degli studi. Volendo riconoscere una matrice culturale e formativa comune, questa può essere individuata nella CHIMICA. Infatti, la chimica è presente in modo significativo nei tre Indirizzi, che hanno dei contenuti disciplinari comuni, riconducibili sostanzialmente a tre filoni:  teorico, comprendente materie quali Chimica generale, Chimica fisica, Biochimica, Chimica degli alimenti;  sperimentale, comprendente tutte le materie con Laboratorio chimico;  tecnologico, comprendente le materie che studiano processi e impianti industriali.

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L’area delle materie professionali è stata arricchita con l’introduzione di discipline afferenti alla Biologia, alla Microbiologia e alle Biotecnologie, che sono presenti, con peso diverso, in tutti e tre gli Indirizzi. Pur con questa base comune, ogni Indirizzo si caratterizza per proprie peculiarità, che orientano il profilo professionale del diplomato:  l’Indirizzo Chimico al controllo e sviluppo dei processi dell’industria chimica;  l’Indirizzo Ecologico al controllo dell’ambiente e dei processi di protezione dall’inquinamento e trattamento dei reflui civili e industriali;  l’Indirizzo per le Tecnologie Alimentari all’autocontrollo di qualità e di processo dell’industria agro-alimentare. I quadri orari e i profili professionali dei tre Indirizzi sono disponibili anche sul sito Internet dell’Istituto.

Il Liceo Scientifico Tecnologico L’istituzione del Liceo Scientifico Tecnologico, avviato nell’anno scolastico 2001/02, unico nella nostra provincia e si offre come un’opportunità per quegli studenti che, particolarmente interessati ad una formazione scientifica di base, trovano in questo indirizzo discipline fortemente caratterizzate in tal senso. Inoltre, per la struttura molto simile dei bienni del Liceo Scientifico Tecnologico e del Tecnico Industriale, si presenta agli studenti in uscita dai bienni la possibilità di ripensare (in entrambe le direzioni) con serenità la scelta fatta, sulla base di una maggiore maturità personale e di una maggiore consapevolezza delle scelte disponibili. L’interesse e la risposta dell’utenza sono stati superiori alle aspettative, con un numero di iscrizioni che ha portato alla formazione di quattro sezioni. Il Liceo Scientifico Tecnologico è stato progettato da una Commissione istituita dal Ministero nota come “Commissione Brocca”, nel 1992, che ha indicato quanto segue:  E’ opportuna una progressiva integrazione delle scienze in un quadro culturale unitario, nel quale emerga la rilevanza del pensiero che procede all’attività conoscitiva. In questa luce appare anche importante sviluppare la riflessione sul ruolo del “laboratorio”, che può svolgersi con modalità alquanto differenziate, che è caratterizzato da operatività, ma che deve avere al centro la “mente” dell’allievo.  Anche se scienza e tecnologia hanno finalità e metodi in parte distinti, non è possibile stabilire fra esse una separazione netta. La storia di questi due saperi è una storia di scambi reciproci, in cui è successo che scoperte scientifiche abbiano dato origine a nuove famiglie tecnologiche, ma anche che la nascita di teorie abbia preso origine dalla soluzione di problemi tecnici. Attualmente si constata una continuità fra indagine teorico/speculativa, indagine sperimentale, invenzione, attività progettuali/realizzative. Rispettare tale continuità nella formazione significa scegliere un modello culturale che unisce teoria e pratica, attitudini speculative e capacità di soluzione dei problemi.  La tecnologia si delinea come scienza dei processi e dei controlli di sistemi, di macchine complesse, cibernetiche; utilizza linguaggi matematici, logici, artificiali; offre vie praticabili ai modelli matematici. E’ dunque importante il ruolo che vi assume la matematica come scienza dei modelli.

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E’ necessario espandere le conoscenze scientifico-tecnologiche anche al fine di affrontare in modo maturo le decisioni pratiche e le scelte etiche che l’intreccio fra scienza, vita personale e società impongono ad ogni cittadino. Il rapido sviluppo delle conoscenze scientifiche e la loro traduzione in avanzate tecnologie pongono il problema di come introdurre le innovazioni tecniche nei processi produttivi, senza correre i prevedibili rischi di ordine economico, sociale, morale. Si impone così l’esigenza di promuovere un’avvertita coscienza critica sul ruolo e sull’incidenza dei moderni apparati scientifici e tecnologici. Alla costruzione di un quadro culturale unitario e alla sviluppo di una coscienza critica, cui si fa riferimento nei punti precedenti, può contribuire in modo significativo un’indagine filosofico-epistemologica più direttamente legata allo sviluppo delle scienze e delle tecnologie, e alla loro presenza nella storia.

Nel biennio del Liceo la Fisica e la Chimica, si trovano fuse in un’unica disciplina di carattere propedeutico e dal forte accento metodologico. Per quanto attiene agli sbocchi offerti da questo tipo di Corso, si segnala innanzi tutto la prosecuzione degli studi a livello universitario, ma costituiscono possibili campi di impiego per il diplomato quei settori (soprattutto nei Servizi) che non richiedono competenze professionali settoriali, bensì capacità sviluppate sulla base di conoscenze generali. Va ricordata la possibilità di frequentare corsi post diploma che hanno un forte carattere professionalizzante. Metodologie didattiche Le attività scolastiche coinvolgono gli studenti con varie modalità, caratterizzate da rapporti diversi tra la riflessione teorica e l’operatività pratica, tra il semplice ascolto e la partecipazione. Indubbiamente una caratteristica della nostra scuola è il ruolo consistente delle attività di laboratorio. Qui le esercitazioni si svolgono secondo modalità che tengono conto degli obiettivi didattici e dell’età degli studenti, potendo di volta in volta assumere funzione:  addestrativa, lo studente è invitato a riprodurre correttamente le operazioni mostrate dal docente;  dimostrativa, lo studente osserva, o prova personalmente, la conferma sperimentale di affermazioni teoriche;  di simulazione, coinvolgendo l’uso di modelli concreti o di software;  esplorativa, richiedendo agli studenti di cimentarsi in osservazioni non rigidamente predeterminate, sulla base di una problematica iniziale e di un progetto elaborato in fase di impostazione. Nei laboratori operano di solito due docenti, che collaborano tra loro affinché gli studenti integrino le conoscenze teoriche con le competenze operative. Nel Corso di Tecnologie Alimentari si organizzano attività di produzione simulata, quali la preparazione di conserve vegetali, la coagulazione e la pastorizzazione del latte. Sono inoltre effettuate attività che si possono definire di “laboratorio quotidiano”, consistenti nell’analisi di fenomeni presenti nell’ambiente e nel vissuto comune, e nella loro concettualizzazione e verbalizzazione.

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Le attività in classe consistono normalmente in lezioni frontali, la metodologia didattica può essere induttiva o deduttiva a secondo della disciplina e dell’unità didattica in trattazione. Vengono sempre più usati sussidi audiovisivi quali la lavagna luminosa, i videofilmati, il proiettore collegato al computer. Altri momenti didattici prevedono discussioni, animazioni, relazioni da parte di studenti, ricerche bibliografiche e on line, lavoro in gruppi per esercitazioni di calcolo o altro. Accanto alle forme ordinarie di attività didattica, si svolgono, in certi momenti, attività che si configurano come stage aziendali, indagini su committenze, area di progetto, scambi culturali. Per esempio nelle classi quinte si fanno campagne coordinate di indagini per la valutazione della qualità ambientale (ad es. analisi delle acque e dell’inquinamento atmosferico, su committenza di Enti Locali e Associazioni Ambientaliste). Periodicamente si organizzano attività di rilevazione sul territorio montano di licheni e macroinvertebrati quali bioindicatori di qualità ambientale. 2e.3 Organizzazione della didattica Attualmente, in attesa di una ristrutturazione dell’impegno orario settimanale per gli studenti prevista nella normativa recentemente emana dal Governo, l’orario delle lezioni è strutturato in cinque ore mattutine (dalle ore 8.05 alle 12.45). In genere è previsto un rientro pomeridiano di 4 ore. Per le classi dell’ITI si raggiungono le 36 ore settimanali con l’effettuazione di due seste ore.

L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’Accoglienza Le attività di accoglienza prevedono:  l’accertamento dei livelli di partenza attraverso l’analisi della documentazione e mediante prove strutturate disciplinari; conoscenza dell’ambiente, delle strutture, delle attrezzature scolastiche, dei servizi del ”Natta”; conoscenza dell’organizzazione, della democrazia scolastica, delle regole; orientamento allo studio attraverso la presentazione del percorso scolastico, delle discipline, delle finalità, metodi e strumenti di lavoro, modalità di valutazione;  contratti formativi a livello di disciplina e di Consiglio di Classe;  Consigli di Classe per la valutazione dei livelli di ingresso degli studenti;  contratto formativo individuale con studenti e genitori, gestito da un docente in nome del Consiglio di Classe, per individuare gli elementi di forza e di debolezza dell’alunno sulla base delle prove svolte, per acquisire informazioni utili, per motivare gli studenti che mostrano difficoltà in avvio di anno scolastico;  attività di riallineamento nell’area logico-matematica e in quella linguistico-espressiva. E’ prevista al terzo anno un’attività di accoglienza che, pur adattandosi flessibilmente alla realtà specifica di ciascun gruppo classe, condivide le finalità e gli obiettivi del progetto delle classi prime. Questi interventi agiscono sia sull’area cognitiva che sull’area affettiva-relazionale.

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Inserimento di studenti stranieri La nostra scuola pratica una politica dell’accoglienza, in applicazione della normativa nazionale in materia, che si pone l’obbiettivo di facilitare l’integrazione degli alunni stranieri nella scuola italiana. L’attività prevalente è l'insegnamento della lingua italiana per gli studenti neo arrivati. Parallelamente a questa attività viene svolta una funzione di supporto dei consigli di classe, di sportello in materia scolastica per gli alunni stranieri e le loro famiglie. Gruppo Lavoro Handicap La presenza in Istituto di studenti disabili ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro (Gruppo Lavoro Handicap), che partecipa agli incontri del Coordinamento Provinciale Handicap del CSA e che si propone principalmente di:  analizzare i bisogni degli alunni disabili e predisporre gli interventi più idonei per il loro inserimento, creando condizioni favorevoli anche a livello strutturale (segnalazione / rimozione di barriere architettoniche);  promuovere nell’Istituto la cultura sulla disabilità. Il Recupero Sono attive diverse forme di recupero, già sperimentate negli anni scorsi: Sportello didattico E’ un’attività di consulenza e assistenza didattica per gli studenti, con orari di apertura fissi. Poiché è lo stesso studente che richiede chiarimenti su argomenti curricolari in cui presenta lacune o incertezze, egli si pone in una situazione attiva, con maggiore predisposizione quindi ad apprendere. Lo studente può scegliere anche un docente di un’altra classe. Ogni incontro deve essere prenotato o disdetto dagli studenti. Lezioni tematiche Sono "pacchetti" di argomenti di tipo curricolare, che gli insegnanti mettono a disposizione degli studenti e ai quali gli studenti partecipano principalmente per scelta personale. Le lezioni possono trattare argomenti di particolare rilevanza formativa, argomenti richiesti o proposti dagli studenti, argomenti ritenuti di difficile apprendimento . L'attività, proposta dal docente, verrà svolte in ore pomeridiane e prevede l’adesione di un numero minimo di studenti. Corsi di recupero Anche in questo caso la relazione docente-discenti è tendenzialmente centrata su un progetto di lavoro condiviso, è più dialogica e più diretta rispetto a quella della normale lezione. I corsi sono finalizzati al recupero di conoscenze e abilità di cui gli studenti non si sono appropriati durante le normali ore di lezione. Si attivano per studenti della stessa classe, in numero ridotto. I periodi più opportuni sono tra novembre e dicembre e, in un secondo momento, tra febbraio e marzo. Un particolare corso di recupero è quello previsto nell’ambito dell’Accoglienza per le classi prime; SINTESI del Piano Offerta Formativa 2008-09

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Vanno infine ricordati gli interventi che rientrano nella normale prassi didattica: rallentamento del programma, attività di ripasso, recupero “in itinere”. Ascolto e sostegno alle attività degli studenti Nell’Istituto è viva l’attenzione alle esigenze di prevenzione del disagio e più in generale di partecipazione degli studenti alla vita scolastica e di positivi rapporti tra gli studenti e le altre componenti della scuola. Tra le strutture ormai consolidate vi è l’attivazione dello Sportello di Ascolto, gestito da una psicologa a disposizione degli studenti per due ore settimanali (incontri organizzati su appuntamento). Nell’ambito della prevenzione delle tossicodipendenze, l’Istituto organizza incontri di sensibilizzazione e conoscenza dei vari aspetti del problema, rivolti a genitori, studenti (in particolare delle classi seconde) e insegnanti, sia in orario curricolare, sia extrascolastico. Gli incontri sono guidati da esperti, impegnati sia nella scuola sia in comunità nel campo del recupero di adolescenti. Attraverso la gestione del Comitato Studentesco vengono programmate attività di vario genere. Il Comitato Genitori può programmare incontri rivolti alle varie componenti della Scuola sulle tematiche che ritiene siano maggiormente importanti da affrontare nell’anno in corso. Partecipazione a gare a livello Nazionale Il nostro Istituto partecipa tradizionalmente ai Giochi della Chimica, organizzati dalla Società Chimica Italiana, che vedono anche il coinvolgimento di nostri docenti nelle fasi di addestramento degli allievi e di approntamento dei test. I nostri studenti hanno sempre ben figurato in ambito regionale e spesso sono stati selezionati per le gare a livello nazionale e per le Olimpiadi internazionali della Chimica. Si incentiva inoltre la partecipazione anche ad altre manifestazioni a livello nazionale quali le Olimpiadi di informatica, alle Olimpiadi di matematica giochi di Archimede, alle Olimpiadi italiane della fisica. Laboratorio Multimediale, rete locale, sito Internet Il Laboratorio Multimediale, dotato di calcolatori connessi in rete locale e collegati a Internet e corredato da periferiche per l’elaborazione grafica e video, ha costituito in questi anni un punto di raccordo per lo sviluppo delle tecnologie ICT (Information and Communication Technology) nella nostra scuola.. Attualmente il Laboratorio ospita gli esami ECDL e alcuni corsi di approfondimento sulle tecnologie IT – oltre alle attività curricolari di laboratorio del corso di Informatica e Sistemi Automatici del Liceo Scientificotecnologico.

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Le Attività Integrative Numerose sono le attività che integrano gli interventi didattici; esse consistono in visite guidate a mostre d’arte e a musei; nella partecipazione a concerti e a spettacoli teatrali; nella visita ad impianti e laboratori; nella visita a zone di interesse naturalistico. Grazie anche al contributo del Comitato Genitori, l’Istituto incoraggia la partecipazione a spettacoli musicali, con l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla musica “colta”, in particolare al Teatro alla Scala di Milano. Tradizionalmente apprezzata dagli studenti è la cosiddetta “gita”, il cui elemento più gradito è probabilmente quello della socializzazione, ma in cui sono non meno importanti gli aspetti didattici offerti da città dal notevole patrimonio storico, artistico e culturale. L’organizzazione dei viaggi di istruzione è coordinata da un’apposita Commissione. Progetto Vacanze Studio Questo progetto, organizzato dal Comitato scientifico-didattico del Liceo, propone alle classi prime, un’attività diversa ma in stretta continuità con il processo didattico e coinvolge aspetti molteplici che vanno dalla socializzazione alla capacità di gestire situazioni nuove, dall’operatività sul campo al potenziamento di abilità e conoscenze disciplinari, il tutto in un contesto extrascolastico, più interessante e stimolante per gli studenti. Nella vacanza studio all’Isola d’Elba sono coinvolte soprattutto materie dell’area tecnico-scientifica, con esperienze sul campo e attività di studio, relazione, ricerca, delle quali gli studenti sono protagonisti.

LA SICUREZZA A SCUOLA L’educazione alla sicurezza Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro deve fare i conti con una situazione in cui, nonostante i progressi realizzati, sono ancora troppo elevati gli infortuni e la frequenza delle malattie professionali, con ingenti costi in termini sia economici che di sofferenza fisica e psichica. Nella scuola si devono sviluppare una sensibilità e un’adeguata formazione tecnica, scientifica e giuridica in materia di sicurezza, in modo che gli allievi, una volta inseriti negli ambienti di lavoro, sappiano meglio riconoscere e valutare le condizioni di pericolo, riducendo così la possibilità di essere vittime o cause di incidenti. E’ quindi importante sviluppare percorsi didattici che valorizzino le conoscenze necessarie alla valutazione e prevenzione dei rischi chimicofisici, tossicologici, ecotossicologici e dell’organizzazione del lavoro, a partire dalle attività che si svolgono nella scuola. Anche discipline quali italiano, storia, diritto sono coinvolte nell’educazione alla sicurezza, perché attraverso esse è possibile sviluppare un’analisi più approfondita delle condizioni e delle dinamiche storiche, sociali ed economiche nelle quali si generano e maturano le istanze di tutela dei diritti degli individui, tra cui quelli relativi alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. La Scuola si adopera per la saldatura tra le tante “educazioni” proposte: ambientale, alla salute, stradale, ai diritti umani, al rispetto dei principi della Costituzione..., in linea con il paradigma promosso dall’Organizzazione SINTESI del Piano Offerta Formativa 2008-09

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Mondiale della Sanità, che accoglie in modo unitario tutti i temi del miglioramento delle condizioni di benessere psicofisico dell’uomo in tutti gli scenari in cui opera: la casa, la scuola, gli ambienti di svago, il mondo della produzione. La riduzione del rischio In tutte le attività didattiche la salute e la sicurezza degli studenti è considerata un elemento fondamentale e irrinunciabile. Nella scelta delle misure di tutela da adottare, si segue la scala di priorità indicata dal legislatore:  eliminazione dei rischi;  riduzione dei rischi alla fonte;  sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o lo è di meno;  priorità delle misure di protezione collettive rispetto a quelle individuali. Per una più completa strategia di intervento, sono previste procedure anche per il corretto smaltimento o recupero dei reflui delle esercitazioni e per la corretta etichettatura dei preparati. I dispositivi di protezione individuale (camice, occhiali, guanti) vengono scelti in base alle specifiche esigenze di protezione; la scuola si assume l’onere di fornirli agli studenti. La scuola si impegna a non utilizzare prodotti cancerogeni e ad utilizzare gli agenti biologici in condizioni di completa sicurezza per gli studenti e il personale, in conformità ai titoli VII e VIII del D. Lgs. 626/94. Negli acquisti di materiali e prodotti viene tenuta in massima considerazione la rispondenza ai criteri di sicurezza, curando in particolare che sia sempre fornita la documentazione necessaria ad una esauriente valutazione di questi aspetti. La scuola è dotata di un piano di evacuazione degli edifici scolastici in caso di emergenza e svolge periodicamente prove di evacuazione rapida. Dispone inoltre di un servizio interno di intervento in caso di incendio e di un servizio interno di primo soccorso. Il Consiglio d’Istituto ha approntato un regolamento per i laboratori e per gli acquisti in funzione di una maggior sicurezza e salute dei lavoratori (studenti e personale). L’Amministrazione Provinciale ha effettuato negli ultimi anni ed ha ancora in corso una serie di interventi rivolti a migliorare le condizioni di sicurezza dell’edificio scolastico in attuazione del piano generale di messa a norma dell’Istituto. In conformità con il D. Lgs. 626/94 è attivo in Istituto il Servizio di Prevenzione e Protezione, formato da docenti e da tecnici e coordinato da un Responsabile. I componenti operano nei settori di maggiore competenza, solitamente su incarichi specifici affidati loro dal Dirigente Scolastico, fornendo un contributo di conoscenze e di indicazioni operative.

SCUOLA E TERRITORIO Da anni esistono numerose esperienze di convenzioni e accordi con l’Amministrazione Provinciale, il Comune di Bergamo, il WWF, l’Unione Industriali, Centri di Formazione Professionale, clinica Humanitas Gavazzeni, Aziende dei settori chimico e agro-alimentare, ASL, l’ENAIP, l’Università di Bergamo, la Terza Università, l’Università di Milano. SINTESI del Piano Offerta Formativa 2008-09

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Gli stage Nel corso del quinto anno, in periodo scolastico, vengono organizzati stage per tutti gli studenti degli indirizzi chimico ed ecologico. Gli studenti, individualmente o a gruppi di pochissimi studenti, per tre settimane si recano presso aziende di produzione o servizi, dove, affiancati da un tutor aziendale, hanno la possibilità di verificare, sperimentandolo, in cosa consista il lavoro del Perito Chimico in quel contesto produttivo. L’orario di lavoro è quello del turno giornaliero, per cinque giorni la settimana mentre il sabato vi è un rientro a scuola per verificare e discutere l’esperienza Al termine del periodo di stage gli studenti stendono una relazione che viene presentata alle aziende ospitanti, agli insegnanti (che ne curano la correttezza) e quindi all’esame finale. Gli studenti di Tecnologie Alimentari al termine del quarto anno effettuano una esperienza analoga, in periodo estivo con durata di quattro settimane complete in realtà specifiche del settore agro-alimentare. Sono seguiti da un tutor aziendale e da insegnanti dell’Istituto che effettuano visite alle varie aziende e in qualità di tutor scolastici aiutano i discenti nella redazione della relazione dell’esperienza. Per i docenti e per l’Istituto gli stage rappresentano un’occasione continuata di riscontro della validità degli indirizzi e dei programmi scolastici rispetto al concreto delle esigenze aziendali. E’ più facile così formulare, tramite il confronto fra le varie realtà aziendali, un’ipotesi significativa di professionalità di base. Anche agli studenti del Liceo Scientifico Tecnologico viene offerta l’opportunità di effettuare stage estivi tra il quarto e il quinto anno con finalità orientative rispetto alle scelta della facoltà universitaria presso Atenei che organizzano attività specifiche in questo ambito.

I PROGETTI E IL POF La caratterizzazione dell’offerta formativa avviene attraverso una serie di proposte articolate (“progetti”), affidate a responsabili che ne coordinano la progettazione, lo svolgimento, la valutazione conclusiva. PROGETTI ATTIVATI DALL’ISTITUTO per l’a.s. 2008/09             

LaborAperto BergamoScienza Integrazione degli alunni stranieri Certificazione P.E.T. Linngua Inglese Dalla cultura della dipendenza alla cultura dell’autonomia Le dipendenze alcool e droghe: effetti sull’organismo e sulla psiche Compagni di strada Olimpiadi della matematica La chimica dell’eccellenza Olimpiadi d’informatica Qui natta si gioca Viaggio studio isola d’elba Qualificazione delle tecnologie alimentari

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Patente europea del computer ECDL La topologia in chimica Studio sul campo di minerali ferrosi

zione del processo formativo risponde alle seguenti finalità:  far conoscere allo studente, in ogni momento, percorsi e posizioni raggiunte nell’ambito delle mete prefissate;  consentire al Consiglio di Classe, ed al singolo docente, la valutazione dell’efficacia delle strategie adottate, per adeguare struttura e metodi di insegnamento;  rendere più consapevoli società civile e mondo del lavoro dei livelli di garanzia riguardo alla reale consistenza dei titoli acquisiti alla fine del corso di studio, aventi valore legale. La verifica degli apprendimenti degli studenti si realizza attraverso prove scritte, orali, grafiche e pratiche, strutturate e non strutturate, diverse e ripetute nel tempo (in ingresso, in itinere, sommative) e deve tendere a quantificare le conoscenze, le competenze e le capacità. I risultati sono classificati con punteggi prefissati, noti agli studenti. Per le prove strutturate già collaudate, i punteggi minimi e massimi per ogni quesito vengono comunicati agli studenti prima della prova. Il numero delle prove è congruo: almeno due per quadrimestre e con frequenza proporzionale al numero di ore settimanali, allo scopo di poter disporre di elementi di giudizio diversificati ed attendibili. Il docente entro 20 giorni dall’effettuazione di una verifica scritto-grafica, e comunque prima di assegnarne una nuova, comunica agli studenti (e attraverso loro, alle famiglie), l’esito dell’elaborato precedente nonché, in generale, i criteri ed i risultati della valutazione delle singole prove. Per quanto possibile, i docenti non sovraccaricano gli studenti, evitando di far coincidere più prove di verifica scritto-grafiche nello stesso giorno. Per ogni prova scritto-grafica viene definito il tempo di effettuazione.

Criteri di valutazione finale La valutazione in sede di scrutinio viene fatta a partire dalla proposta di voto dei singoli docenti, che tiene conto dei parametri sottoindicati.  Raggiungimento degli obiettivi, verificati con un congruo numero di prove scritte e orali, relativamente a conoscenze, competenze e capacità raggiunte.  Analisi dei comportamenti scolastici osservati in merito a: progressione dei risultati dell’allievo/a nell’intero anno scolastico: capacità di organizzare il lavoro; impegno e continuità nello studio; partecipazione alle attività scolastiche (corsi di recupero, Organi Collegiali, attività extracurricolari, stage, ecc.); frequenza; rispetto delle regole e delle consegne.  Analisi delle situazioni di origine extra scolastica che possono aver influito sul processo di apprendimento (condizioni di salute, socio-familiari o altro). 1. Gli studenti che hanno la sufficienza in tutte le discipline sono dichiarati PROMOSSI.

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2. Gli studenti che:  sul totale delle materie hanno più insufficienze che sufficienze;  hanno tre o più insufficienze gravi;  nel Triennio ITI hanno tutte le materie di indirizzo insufficienti; sono dichiarati NON PROMOSSI. 3.

Per gli studenti che non rientrano nei casi precedenti, ciascun Consiglio di Classe decide per la PROMOZIONE o per la NON PROMOZIONE, dopo aver preso in considerazione i seguenti parametri:  il profitto;  i comportamenti scolastici;  eventuali problemi di origine extra-scolastica;  la possibilità per l’allievo di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto, propri delle discipline in cui risulta insufficiente, nella fase iniziale dell’anno scolastico successivo, mediante interventi di recupero;  l’attitudine dell’allievo ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, sulla base delle indicazioni dei docenti, per le materie non pienamente sufficienti;  più in generale, la possibilità per l’allievo di affrontare la classe successiva, considerate le abilità, i requisiti e le capacità necessarie.

Ogni Consiglio di classe in sede di scrutinio finale segnala le discipline in cui permane la presenza di un debito formativo e specifica le modalità con cui in seguito tale debito potrà essere colmato. Ogni Consiglio di classe del Triennio definisce altresì il punteggio da assegnare come credito scolastico (massimo 6 punti nelle classi terze e quarte e 8 punti nelle classi quinte), che concorre alla formazione del punteggio finale nell’esame conclusivo di Stato. Per la valutazione relativa alle classi quinte si fa riferimento alla normativa specifica ESC (Esame Conclusivo di Stato). Valutazioni di sistema L’Istituto valuta le proprie attività con modalità diversificate:  verifica e valutazione dell’andamento didattico-educativo al termine del primo quadrimestre;  relazioni dei docenti sulle attività promosse nell’ambito degli IDEI (corsi di recupero dei debiti formativi, attività di tutoraggio, sportello didattico, attività di recupero nel corso dell’anno scolastico, attività integrative curricolari ed extra-curricolari);  relazioni finali dei docenti e delle diverse articolazioni del Collegio (commissioni, gruppi di lavoro, comitati, referenti);  verifica e valutazione dei progetti dell’Istituto secondo le modalità indicate (vedi singoli Progetti);  valutazione esiti finali, tassi di abbandono e ripetenze;  relazioni finali del Dirigente Scolastico e del Consiglio d’Istituto;  al termine dell’attività di stage gli studenti, all’interno del percorso sull’orientamento, valutano la loro esperienza. Anche i tutor aziendali stilano un giudizio sul comportamento, sulla capacità di inserimento e sul grado di conoscenza degli studenti;

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 alcuni risultati conseguiti dai nostri studenti in manifestazioni esterne (Giochi della Chimica, concorsi, borse di studio) possono essere presi a testimonianza della qualità dell’offerta formativa. Inoltre, come negli anni precedenti, il nostro Istituto è stato coinvolto nell’attività di valutazione promossa dall’INValSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione) nell’ambito del progetto “PP5”. Le strutture Le aule ed i laboratori dell’Istituto si trovano in tre edifici contigui di proprietà della Amministrazione Provinciale di Bergamo: 

l’edificio principale è abbastanza moderno ed è disposto su tre piani; ospita la maggior parte delle aule, molti laboratori ed aule speciali, le palestre, gli uffici, il bar ed altri servizi, con ampi atri e corridoi;  quasi tutti i laboratori di chimica, con alcune aule e strutture di servizio, sono collocati su tre piani in un’ala dell’edificio dell’ITIS “Paleocapa” (distante circa 200 metri dall’edificio principale);  i laboratori di tecnologie chimiche e alimentari, con alcune aule e strutture di servizio, sono collocati in un edificio ristrutturato a un piano, contiguo all’edificio principale. Il complesso dei locali distribuiti nei tre edifici supera i 9000 m2 di superficie ed i 35.000 m3 di volumetria. Le attività didattiche si svolgono in ambienti con funzioni diversificate:  n. 30 aule  n. 1 laboratorio multimediale  n. 1 laboratorio linguistico  n. 2 laboratori di fisica, con attrezzature informatiche  n. 1 laboratorio CAD  n. 1 laboratorio di matematica ed informatica  n. 1 laboratorio di scienze e biochimica  n. 1 laboratorio di microbiologia  n. 1 laboratorio di chimica del biennio  n. 1 laboratorio di chimica organica e degli alimenti  n. 1 laboratorio di analisi chimica qualitativa e quantitativa  n. 3 laboratori di analisi strumentali, chimiche, ambientali e agro-alimentari  n. 2 laboratori di tecnologia chimica e ambientale  n. 1 laboratorio di tecnologia alimentare  n. 3 palestre (due regolamentari e una per attrezzistica)  n. 1 campo di calcio e spazi all’aperto attrezzati  n.1 sala microscopio elettronico a scansione SEM  n. 1 aula magna (300 posti)  n.1 aula polifunzionale (50 posti)  n.1 sala riunioni (Sala Leonardo)  n.1 laboratorio Solare Termodinamico (in allestimento)  n.1 laboratorio di Ristrutturazione molecolare (ina allestimento)

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Le attrezzature L’Istituto è dotato di una rete telematica ed è attrezzato con circa cento personal computer per usi didattici, tecnico-scientifici, amministrativi e multimediali. Ha in dotazione numerosi strumenti audiovisivi: videocamere, videoregistratori, TV con antenna parabolica, macchine fotografiche digitali, proiettori per PC, lavagne luminose, ecc. I laboratori “scientifici” sono dotati di una consistente strumentazione: microscopi, stereomicroscopi, microscopi con telecamera, bilance analitiche e tecniche, spettrofotometri IR, AAS e UV, gascromatografi, HPLC e molti altri. Anche i laboratori “tecnologici” possiedono importanti attrezzature, quali: colonna di distillazione, apparecchiatura di scambio termico, thermobreak, evaporatore sotto vuoto, pastorizzatore tubolare ecc. Nelle palestre, oltre alle ordinarie attrezzature per attività individuali e di squadra, sono disponibili panche attrezzate per il potenziamento fisiologico. Il valore inventariato delle attrezzature dell’Istituto è di 1 milione e 300 mila euro. Una novità è costituita dal microscopio elettronico a scansione, acquisito grazie alla gentile concessione della ditta ALCATEL di Vimercate. Lo strumento, un SEM S-2500 Hitachi, può fornire contributi di alto livello per le attività di studio, ricerca e approfondimento didattico nel campo della struttura della materia. Nel corso dell’anno lo strumento è stato aggiornato ed integrato con attrezzature informatizzata NORAN SIC 200 finanziata dal Comitato pro Paleocapa e Natta. Vi sono, infine, due laboratori in allestimento per il prossimo anno:  

Solare Termodinamico con paraboloide lineare e possibilità di studiare il risparmio energetico anche attraverso misurazioni “sul campo” in telemetria; Laboratorio di Ristrutturazione Molecolare per lo studio di processi chimici e biochimici che per mezzo di opportuni catalizzatori possano avere una importane valenza nelle applicazione per lo smaltimento di reflui industriali e agroalimentari.

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