Iterribili18_numero1

Page 1

I terribili 18 Edizione straordinaria Speciale Natale

Anno 2

Numero 1

Bentornati amici! Come state? Ormai sono passati dei mesi dall'ultimo numero. La scuola è iniziata già da un po' e noi siamo un anno più grandi, siamo in...seconda! Sinceramente all'inizio non eravamo molto convinti di continuare a scrivere articoli per il nostro giornalino, è un lavoro molto impegnativo. Ma un bel Sommario giorno ci siamo accorti che questo lavoro ci Editoriale 1 mancava e abbiamo deciso (pur se non tutti Sezione scuola 2-4 fortemente convinti) di continuare Faccia da redattore 5 l‟avventura. E così… eccoci qua, con la grinta e l‟allegria Speciale Natale 6-10 di sempre … forse anche più di prima! Di tutto un po‟ 11 In questa prima uscita del secondo anno, Calendario 2013 12 parleremo di noi, delle nostre trasformazioni, della nuova scuola, di ciò che succede e ovviamente del Natale! Nella speranza che anche questo numero sia di vostro gradimento vi auguriamo buona lettura e invitiamo tutti i ragazzi della scuola a far pervenire alla redazione testi e disegni che vorrebbero fossero pubblicati nel giornalino. Giulia Tola


SEZIONE SCUOLA

L'organizzazione della redazione per il nuovo anno! Quest'anno la prof ci ha detto che avremmo dedicato meno tempo a scuola per il giornalino e che avremmo dovuto lavorare a casa se volevamo continuare l‟esperienza da giornalisti. Ci ha lasciato un po‟ di tempo per riflettere, per capire tra di noi che cosa avremmo voluto fare e se eravamo davvero convinti a continuare questo lavoro. Così, dopo averne discusso un po‟, abbiamo deciso di proseguire e lavorare a casa, sviluppando le proposte in classe e spremendo le meningi per nuove idee. La sede della redazione è rimasta la nostra classe (ovviamente nella nuova scuola) e ci lavoriamo il martedì pomeriggio. La redazione è composta dalla viceredattrice, dalla segretaria, dai grafici, dai correttori , dalla commissione che sceglie gli articoli e ovviamente dai giornalisti! Questo tipo di redazione da una parte è più bella perché si lavora in modo più produttivo e non ci si perde in chiacchiere e discussioni a volte inutili per metterci d‟accordo su “chi deve fare cosa e come”, dall'altra no perché preferivamo fare gli articoli durante le ore del mattino con i computer della scuola... ma, per ora, non possiamo perchè l'aula di informatica non è ancora completamente agibile! Durante i periodi di vacanza e nei giorni in cui non andiamo a scuola, ci sentiamo comunque sul nostro gruppo segreto di facebook, che ci aiuta molto per gli aggiornamenti, per i consigli della prof e di altri aiutanti... I due nuovi “acquisti” della redazione : la Spia e il Curioso! Due "infiltrati” che entrano attraverso un profilo segreto! Noi non sappiamo chi sono e non conoscendoli non ci fidiamo, anche se pian piano stanno cominciando a conquistare la nostra fiducia. Sicuramente al momento hanno creato un grande “marasma” in redazione. Ma, delle due nuove reclute ve ne parleremo in uno dei prossimi numeri. Giulia Tola

L'erba del vicino e sempre più verde (gli altri hanno la LIM e noi no)

Siamo Antonello e Giuseppe due ragazzi della seconda media di Borore Scriviamo questo articolo per lamentarci. Ma di cosa ci lamentiamo? Ci lamentiamo perché siamo l'unica classe della Scuola Media sprovvista di L.I.M. (lavagna interattiva multimediale) ed è già il secondo anno : l'anno scorso l'avevano la 2ª e la 3ª, quest'anno che siamo in 2ª, ce l'hanno la 1ª e la 3ª, e noi ancora senza. Quest‟anno ci hanno assicurato che arriverà anche a noi. 2

Pagina 2

Ci avevano detto a fine novembre, ma l‟ avevano detto anche lo scorso anno. Forse si sono sbagliati… o forse… si sono dimenticati di dirci di quale anno. Per ora hanno controllato solo gli attacchi delle prese! Ecco perché diciamo che l'erba del vicino è sempre più verde: perché le altre classi sono più attrezzate della nostra. Ma noi non disperiamo…e nel frattempo... ci organizziamo !!! A. Spada e G. Angioni


La nuova scuola. Quest'anno, come tutti ormai saprete, abbiamo cambiato scuola. Ci siamo trasferiti nel caseggiato della scuola Primaria (le ex elementari), al primo piano. Con questo nuovo cambiamento, chissà... magari ci saranno anche nuove avventure! Se proprio devo dire la mia, questa scuola, non mi piace tanto... E' piccola e poi se dobbiamo commentare il colore dei muri è meglio cambiare argomento, sono gialli o verde muffa. Per non parlare del soffitto, che sembra sia fatto con pezzetti di gomma e di farina di cocco. Sarà questione di abitudine, ma forse, fra qualche mese, cambierò opinione, anche perché, che mi piaccia o meno, ci devo passare altri due anni in questo caseggiato. La cosa peggiore sono i muri, sembra siano fatti di cartone. Da una classe all'altra..... si sente tutto!! E voi, avete già visitato la nuova scuola??? Se si, inviateci i vostri commenti alla nostra mail: classe2aborore@gmail.com. Non l'avete ancora visitata??! Che aspettate? Finite di leggere il giornalino e correte a vederla, VOGLIAMO TANTISSIME OPINIONI! Rita Cau

La scuola che vorrei...

E‟ arrivato il momento che i ragazzi si ribellino!!! Perché i grandi dicono che noi siamo esagerati, dicono che loro preferirebbero andare a scuola anziché lavorare!!! Ma perché, cari genitori, non provate a ritornare a scuola per un giorno? Come fate a dire che sia "divertente" andarci? Come possiamo divertirci ascoltando quelle noiosissime lezioni che i prof ci costringono a sentire? Ecco, cari genitori, quello che potreste sentirvi dire da un ragazzo o una ragazza della nostra età! Io invece, anche se non la amo da morire, a scuola mi diverto un sacco! Sarà perché mi piace proprio oppure.....perché con i miei compagni cerchiamo di renderla un po' più divertente. Ma se mi chiedessero: “Ti piace la scuola?”, io non saprei dare una risposta precisa! Ma, anche se la scuola che frequento mi piace, la vorrei diversa ( almeno un pochino ). Abbiamo giocato un po‟ ad inventarci la scuola che vorremmo e in questo articolo abbiamo raccolto le nostre proposte e le caratteristiche che, a nostro parere, dovrebbe avere la scuola per essere più bella e accogliente. Giulia Tola e Rita Cau 1. tanto spazio, perché tutti stretti stretti si sta male; 2. un ascensore velocissimo che trasporti zaini e 6. la settimana corta e una ricreazione più compagni; lunga, di almeno mezz‟ora; 3. grandi aule attrezzate: di informatica (con 7. dei professori buoni che facciano fare tanti telecamere che affermino che noi non "laboratori"; distruggiamo niente), di scienze e biologia 8. una mensa a scuola, che però abbia del cibo (con ampolle, mascherine e un fornello per veramente buono, con pizza e toast; esperimenti), di arte (con pastelli, pennarelli 9. più ore di arte e di musica perché è e pennelli); divertente e stimola la nostra creatività; 4. classi con lavagne multimediali e computer 10. tanti COLORI, colori dappertutto, sui muri, per ogni alunno, cattedre grandi con poggia sui banchi, sulle lavagne ecc; borsa e tanti cassetti, librerie e armadi, con 11. che non sia obbligatoria, perché molti non pareti colorate e allegre; vogliono venire e quando vengono non 5. una palestra attrezzata, un campo da baseball fanno altro che disturbare. per fare giochi di squadra e una piscina per lo sport; Ecco la scuola che vorremmo, quella dove andremmo volentieri e nella quale ci impegneremmo al massimo.... Sarà possibile in futuro, realizzare scuole così? Beh, noi speriamo fermamente di si. Vi salutiamo, dalla nostra scuola forse "imperfetta", ma pur sempre bella. I Terribili 18 3 Pagina 3


Nuovo anno nuove coppie, o sempre le stesse? Vi ricordate l'articolo sulle coppiette amorose della scuola di pagina 9 del primo numero? Beh, visto che tutti mi hanno detto che era divertente e interessante, ho deciso di aggiornarvi un po' su ciò che succede. Le coppie dell'anno scorso si sono quasi tutte "sciolte" ma ovviamente ce ne sono di nuove. Però questa volta non si sono limitate alla classe o alla scuola, ma hanno raggiunto i confini di altri paesi. Torniamo a noi! Ritornata Georgiana, i nostri compagni erano molto contenti perché è bella e piace a tutti, ma purtroppo il loro sogno è svanito in una bolla di sapone. Adesso è in terza. Avrà anche lì dei pretendenti? Penso proprio di si, è raro che qualcuno dica che è brutta. In classe i ragazzi sono tutti in cerca di ragazze, non che anche le ragazze non lo siano, ma riescono a non dimostrarlo. I ragazzi invece, loro chiedono e chiedono. La scuola non è iniziata da tanto quindi non sappiamo quali strani amori siano in circolo... Chissà, magari ce ne sarà anche qualcuno in prima! Beh, tranquilli, appena lo scopriremo ve lo faremo sapere! Giulia Tola

In attesa del corso di "affettività" Non eravamo sicuri, giravano solo delle voci ma ormai la cosa è certa: faremo un corso di affettività . Qualche giorno fa, durante l'ora di lezione, abbiamo sentito bussare, era la bidella, cosa non strana perché ormai a una certa ora arriva sempre per dettarci qualche variazione d‟orario o per darci la comunicazione di uno sciopero. Quando ci hanno dato l'avviso ci siamo messi a ridere. Però le prof ci hanno detto che non c'era niente da ridere e che era una cosa seria, e mi sembra giusto. Beh tra l'altro è una cosa SERISSIMA. Tra stupore, curiosità, agitazione ed entusiasmo abbiamo chiesto spiegazioni alla nostra insegnante di italiano e non è mancata la domanda dello spiritoso di turno…“ma c'è anche la prova pratica?” L‟idea di questa cosa, ci ha dato un po' alla testa, per noi è una cosa nuova, ma....”ci piace”! Tra qualche giorno, inizieranno gli incontri con le

esperte: la psicologa, l‟ ostetrica e la pedagogista del Consultorio familiare di Macomer. Non è niente di grave e scandaloso ma, a questa età, si fa un po' di scena. Abbiamo scoperto che è un corso il cui obiettivo è quello di renderci consapevoli delle dinamiche affettive e relazionali, di focalizzare l’attenzione sulla nostra crescita e soprattutto di promuovere l‟autostima e il sentirci bene nel nostro corpo. Speriamo che non ci venga da ridere, perché faremmo una bruttissima figura e ci direbbero che siamo degli immaturi (cosa non vera). Quindi, viviamo questi incontri con tranquillità, perché non ci aspetta niente di spaventoso! Non vediamo l‟ora che il corso abbia inizio. Giulia Tola, Maria Firinu, Raffaela Carboni

Estate, ma quando arrivi? Vacanze, quando arrivate? I Terribili 18 sognano già l'estate duemilatredici... mmhh sei mesi e ricomincia la pacchia! Anzi no. Mi sono dimenticata che le vacanze di Natale sono alle porte, per fortuna! Queste non sono di tre mesi, ma neanche di pochi giorni.. Ci serviranno per riposarci e riprendere le energie! Continueremo a lavorare anche durante le vacanze? Penso proprio di si! Avremo l'impegno di consegnare il giornalino ai nuovi e vecchi lettori e magari dovremo anche fare qualche articolo per il prossimo numero! Bene, allora arrivederci scuola, ci vediamo nel 2013! Giulia Tola 4Pagina 4


FACCIA DA REDATTORE Visto il grande successo del gioco concorso “Faccia da redattore”, lo riproponiamo anche in questo numero. Ed ecco in versione natalizia altri tre componenti della nostra magnifica redazione. Riuscite a riconoscere chi sono? La soluzione nel prossimo numero…. Ho i capelli castani con la cresta da gallo però non mi sento un gallo ma più che altro un varano. Ho il viso ovale, gli occhi castani, il naso greco le orecchie normali e la bocca in sintonia con la faccia. Sono alto 160 cm, calzo il 39 di piede, ho la pelle olivastra e le mani grandi. Sono fisicamente potente e un bel ragazzo. Sono simpatico anche se un po‟ asociale, arrogante e egoista. Amo giocare con la playstation 3 certe volte anche più che uscire con gli amici. Mi piace guardare la TV soprattutto sport (tennis, calcio) ma mi piacciono anche i film (comici, azione). Quando in TV non ci sono film che mi interessano guardo la mia squadra del cuore (Inter) oppure il mio tennista preferito (Rafa Nadal). Non mi piace quando mi sgridano o mi dicono cosa fare, non mi ritengo un ragazzo perfetto ma mi piaccio lo stesso. Chi sono?

Ciao, vivo in una casa a due piani e in famiglia siamo in 5, mio padre, mia madre, mia zia e mia sorella. Ora vi parlo un po‟ di me e delle cose che mi piacciono. Iniziamo: il mio colore preferito è il blu notte, adoro tutti i cani, ma la razza che mi piace di più è il beagle, il mio sport preferito è il nuoto, ma sogno, un giorno, di andare a equitazione , fare delle gare e vincere premi. La cosa che mi piace di più al mondo è stare con i fedali di mio padre, quelli del „62 perché raccontano barzellette come non se ne sono mai sentite e con loro mi sento come a casa. Con loro c‟è sempre un‟ amica speciale di nome Tilly, sì, è un cane, e quando sto con lei è come se stessi con una persona. Bene, io mi sono descritta, ora tocca a voi indovinare chi sono.

Il mio nome è ****** e abito a **********, un piccolo paese al centro della Sardegna. Sono un ragazzo molto vivace, il mio hobby preferito è la piscina, sono molto atletico, mi piace arrampicarmi e proprio per questo vengo sgridato spesso. Di statura sono medio, ho gli occhi e i capelli neri e sono magro. Indosso: capello, orologio e bracciali. Mi piacciono molto i videogiochi e il mio preferito è Assassin's Creed. Mi piace navigare in internet per scaricare canzoni. Dopo tutti questi indizi sapreste indovinare chi sono?

Pagina 5 5


SPECIALE NATALE

Intervista al Signor Natale. Cari lettori, siamo qui seduti nello splendido divano della redazione dei Terribili 18 e oggi abbiamo la gioia e la fortuna di avere un ospite eccezionale che ci concederà una intervista esclusiva sui simboli che caratterizzano la sua personalità e che ne attestano la sua importanza. E‟ qui con noi il Signor Natale al quale rivolgiamo il nostro benvenuto. Ma passiamo subito all‟intervista senza perderci in chiacchiere. caratteristico, cioè D. Signor Natale, quanto aveva visto. E Babbo Natale. Forse è sappiamo che ci sono potrei continuare il meno religioso ma ha tanti simboli che raccontandovene altre sicuramente un suo parlano di lei. Il più centinaia di queste fascino speciale. Cosa ci classico è l‟albero di leggende. dice in merito? Natale. Ci può dire D. Un altro simbolo, R. E invece non sapete quando e come nasce? forse il più importante, che anche la presenza R. L'albero di Natale è il presepe. Ci dice a statue rimanenti ancora di Babbo Natale non ha una vera e quando risale la sua oggi si possono trovare richiama un elemento propria nascita, ma nascita? pare sia nato grazie a R. Ovviamente il nel museo Liberiano religioso. Si dice che tante t r a d i z i o n i presepe è forse il della Basilica di Santa San Nicola, uomo popolari che simbolo p i ù Maria Maggiore a molto ricco, dopo la morte dei genitori provengono soprattutto caratteristico del Natale Roma. dalla Germania e poi e rappresenta la nascita D. E oggi cosa ci può fu allevato in un di q u e s t a monastero e divenne riprese da altri popoli. di Gesù raccontata nei d i r e tradizione? un sacerdote. Si dice Si dice sia nato in Vangeli. R. Sicuramente è molto che piano piano regalò Estonia, a Tallin, Dalle documentazioni sentita e penso che non tutti i suoi averi quando fu eretto un che abbiamo il primo grande albero di abete presepe fu realizzato da ci sia casa dove non sia ai poveri. Quando nella piazza del San Francesco d‟Assisi presente anche un divenne Arcivescovo municipio pieno di a Greggio nel 1223. piccolo presepe. In rifiutò i paramenti e lo addobbi di carta, Era un presepe vivente. questi ultimi due secoli si ricorda con la barba dolcetti e frutta. Ma si Il suo intento fu è cresciuto l‟interesse bianca e un cappello parla anche di un quello di rendere per il presepe che rosso in testa. In diversi boscaiolo che tagliando comprensibile a tante addirittura possiamo paesi si è sviluppata collezionisti questa tradizione sino a legna di n o t t e , persone analfabete la trovare che hanno raccolto giungere agli americani attraverso i rami di un storia della nascita di tante rappresentazioni che lo chiamarono abete, osservò la luna e Gesù. le stelle che facevano D. E il primo presepe perché non andassero “Santa Claus”. I n o l t r e D. Ma tutte questa un bellissimo gioco di di statue, come lo p e r d u t e . possiamo trovare anche figure sono simili al luci e colori. Cosi il conosciamo noi, a scuole di pittura e Babbo Natale che boscaiolo decise di quando risale? portarne un piccolo R. Il primo presepe scultura che si sono conosciamo noi? pino alla moglie e lo scolpito, è stato specializzate nella R. No. Diciamo che addobbò con dei realizzato da Arnolfo di realizzazione dei più l‟unica cosa in comune nastrini per rievocare Cambio nel 1289 e le disparati tipi di presepe. che hanno queste figure Certo, questo è più è la generosità e businnes che altro, ma il donare qualcosa. ha sempre un carattere Diciamo che l‟ultima fortemente religioso. immagine che abbiamo D. Passiamo ad un di Babbo Natale, cioè altro simbolo (Continua a pagina 7)

Pagina 6 6


(Continua da pagina 6)

quella di un vecchio con la barba e vestito di rosso, risale al 1931 quando un disegnatore americano realizzò questa figura per la pubblicità della CocaCola. D. Uno degli aspetti

più significativi del suo esistere è lo scambio dei doni il 25 Dicembre. Quindi questa usanza viene da San Nicola? R. Diciamo che questa usanza è antica quanto la nascita di Gesù. Basterebbe pensare ai Re Magi che arrivando

alla grotta portarono dei doni al bambino appena nato. Anche in epoca romana troviamo l‟usanza di fare dei doni in occasione dell‟anno nuovo, le “strenne”. Da qui l‟idea bene augurale del dono di rami d‟ulivo, di fico, di

alloro. Con il Natale, oggi, lo scambio dei doni ha acquistato un significato diverso: il regalo di Natale simboleggia il dono che Dio ha fatto all‟umanità, cioè suo Figlio.

Sono ancora tante le domande che vorremmo fare al signor Natale, ma il tempo a nostra disposizione è terminato. Vogliamo ringraziare il nostro ospite per la collaborazione e per l‟esaustività delle sue risposte. Sicuramente non è stato possibile dire tutto, ma di certo abbiamo svelato alcuni significativi elementi che caratterizzano il Natale. A tutti i nostri lettori un cordiale saluto dalla redazione dei Terribili 18.

Cosa ti regalo a Natale? Ditemi voi, cari lettori, se non vi siete mai trovati nella situazione di dover spremere le meningi per fare un regalo e ritrovarvi nella condizione di dire: “E ora cosa gli regalo?”. Questa è una particolarità del Natale. Quante volte giriamo su e giù per vetrine senza trovare un‟idea originale e ritrovarsi nella più totale indecisione. Alla fine stressati dal lungo girare, snervati dalla festa che incombe e senza aver trovato nulla di interessante, si finisce per rifugiarsi nel solito panettone o nella quanto mai inflazionata scatola di cioccolatini. Fiù…. Siamo salvi anche quest‟anno. Ma oggi, cari lettori, ho voglia di sovvertire le cose e consigliarvi un regalo originale, qualcosa a cui raramente si pensa. Un LIBRO. Si, avete capito bene, quest‟anno la redazione dei terribili 18 propone ai suoi lettori di regalare un libro alle persone che vi stanno più a cuore. Come dite? Perché? Semplice, perché un libro è per la vita. Un libro lo puoi rileggere quante volte vuoi, un libro è lì davanti ai tuoi occhi. Pensate al panettone che avete appena regalato, 5 minuti e….mangiato. Per carità, nulla di più buono per il Natale, ma pensate un po‟, lo potete rimangiare? Oh si, certo, se ve ne comprate un altro. Un libro dicevamo, il cibo della mente, la finestra verso gli orizzonti infiniti della fantasia. Meglio ancora se il libro che regalate porta una dedica. Cosa c‟è di più speciale che regalare un libro con una dedica personalizzata? Niente. Già vi vedo, amici lettori, a chiedervi: “si, ma quale libro regalare?”. E la redazione vi risponde cosi: “non è importante quale libro regalare, è importante aver pensato di regalare un libro, qualcosa che rimane per sempre”. I Terribili 18 Non hai fantasia? Scrivere non è la tua passione? Hai paura di fare brutte figure? Eppure i biglietti di auguri sono un classico ... e in quest‟occasione non dobbiamo dimenticarlo. A volte sono persino più importanti e significativi del regalo che accompagnano. Un regalo senza un biglietto è come una rosa senza stelo. Carla Ghisu Pagina 7 7


La magia di Natale. Amici lettori, non so se è capitato anche a voi di pensarci ma spesso le ricorrenze diventano uno stress incredibile in tutti i sensi. Natale ha però quel non so che di magico, di speciale, di meraviglioso che ci rende tutti più disponibili e aperti verso gli altri. Natale è la festa che tutti aspettiamo con ansia, che non vediamo l‟ora che arrivi. Ed è per questo che abbiamo riflettuto su una cosa. Quante volte avete percorso le vie del centro cosi illuminate e ricche di colori? Tante presumo. Si potrebbe dire che ormai siamo avezzi, abituati a questa “routine”. E invece ogni anno è la stessa magia, lo stesso stupore. Quando si avvicina la fine di Novembre stiamo in attesa degli addobbi. Che Natale è senza le vetrine colorate? Senza quel “Babbo Natale” che ci viene incontro per la strada? Senza quel gigantesco albero nella piazza centrale del paese? No miei cari lettori, non sarebbe Natale. Quella vetrina che vedo 11 mesi all‟anno, sempre uguale, sempre con le stesse cose, come d‟incanto, a Natale, si trasforma. Si potrebbe dire che mette addosso l‟abito più bello perché c‟è una festa in arrivo, anzi, la festa. Da Cenerentola diventa Principessa. Ecco la magia di Natale. A tutti i nostri lettori un Buon Natale dalla redazione dei Terribili 18.

Un giorno speciale Finalmente arriva il Natale: i doni di Babbo Natale, le ferie per gli adulti e le vacanze scolastiche per noi studenti... Ma ... è veramente questo il Natale??????? Secondo me no: il Natale è stare con tutta la famiglia riunita e ritrovare valori che sono stati persi: gioire, scherzare e donare l'affetto. Oggi si vede il Natale come un ricorrenza in cui ricevere, anziché donare. Ma il vero significato del Natale è la nascita di Gesù Bambino e non l‟arrivo di quel vecchietto vestito di rosso con la lunga barba bianca che porta i regali. Ma sin da quando siamo bambini ci raccontano questo. Purtroppo non tutti trascorrono le feste in modo felice, ma in tutta povertà e solitudine. Auguro a tutti un buon Natale. Giuseppe Angioni

Augurioso benignu as 'a battire su destinu, fioridu semper bos sia su camminu, donzi isforzu bos b'atta bonu prou, bene passedas nadale e s'annu nou, totu su numene siana in su coro bene iscrittos gai prendas 'e oro, sezisi amigoso dolentese sena ingannos, bos saludamos po custu e medas annos.

Antonello Spada

Ma che cos‟è il Natale? Ce lo siamo mai chiesti? Io mi sono fatta questa domanda e ho trovato la risposta in fondo al cuore: il Natale è una festa che si aspetta con molta ansia e non per i regali, ma per stare tutti insieme in famiglia preparando l‟albero, il presepe e addobbando la casa e il giardino nell‟attesa che Gesù nasca. E‟ un momento di festa che trascorriamo con gioia in famiglia, un momento per stare tutti insieme lasciando da parte i disaccordi tra fratello e sorella o tra zii e cugini. Il Natale supera tutte le altre feste dell‟ anno: pensate molte persone per il Natale rinunciano persino a fumare. Il Natale è la festa più unica al mondo. Ombretta Deriu Pagina 8 8


Il Natale è una festa che si passa in compagnia delle persone più care. Durante questo periodo dell‟anno si cerca di non pensare ai problemi e alle preoccupazioni e si pensa che siano tutti felici ma non è così, perché vi sono comunque delle persone tristi: i bambini africani che vivono in miseria, gli uomini d‟affari che il giorno di Natale si ritrovano soli, coloro che soffrono nel fisico o nello spirito, le persone che pur festeggiando in compagnia pensano ai propri cari che sono in ospedale. Qui una raccolta di alcune nostre riflessioni pensando agli ultimi fatti di attualità.

L‟altra faccia del Natale. Natale è ormai alle porte e si sa, è la festa dei bambini, quella festa dove loro sono i protagonisti in tutto e per tutto. Ma gli ultimi eventi successi che hanno visto come protagonisti proprio i bambini ci impongono una seria riflessione. Sono ancora vive davanti ai nostri occhi le immagini che hanno fatto il giro del mondo di un bambino che è stato dilaniato da un razzo israeliano. Ma questo è solo un esempio. I raid aerei israeliani hanno fatto decine e decine di vittime proprio tra i bambini. In Siria un bombardamento con bombe a grappolo su un parco giochi ha ucciso una decina di bambini. Potremmo riempire pagine e pagine del nostro giornale con queste notizie. Ecco dunque alcune delle nostre riflessioni che vogliamo regalare ai nostri fedelissimi lettori. Gabriele: In questo Natale però non ci sarà in tutto il mondo un Natale fElice perché dei paesi sono in guerra e dei ragazzini della nostra e della vostra età muoiono per colpa di persone che non si sà perché attaccano e distruggono. Noi speriamo che queste guerre finiscano e in

questo mondo regni la pace e la felicità. Raffaella: In questo periodo , come ogni anno, sta arrivando il Natale , e con lui regali, alberi di Natale, il cenone,ecc. ecc.... Però stavolta , in un altro paese c'è la guerra, cioè in Israele. Israele e Palestina combattono, e nelle guerre muoiono un sacco di persone , e di bambini... E anche se è Natale, lì c'è tanta tristezza e morte. E' brutto pensare che, per esempio, mentre noi mangiamo il panettone lì c'è disperazione e tristezza. Riccardo: Ogni tanto penso a tutti quei bambini che il giorno di Natale, invece di festeggiarlo con i loro genitori e parenti, scartare i regali con il sorriso sulle labbra, subiscono guerre, si ammalano e vivono in povertà. Spero che almeno il giorno di Natale, il telegiornale non parli di vittime o tragedie, ma che parli dell‟ importanza di questa bellissima festa, degli addobbi, dei panettoni, del presepe e dell‟albero. Antonello: Vorrei dirvi una cosa, il 25 dicembre, quando tutti noi apriamo lo spumante, mangiamo il panettone, ci sono tanti bambini, ragazzi, adulti e vecchietti che sono in guerra combattendo per la fame e per guadagnare pochi soldini per Pagina 9 9

comprarsi il pane. E ora voi direte ma perché questo ragazzo ci parla di questo???? Non certo per annoiarvi, ma soltanto perché voi a Natale possiate fare una preghiera per questi poveri bambini. Giulia D: Per noi il Natale è una bellissima giornata di felicità, regali, sorprese, auguri e festa. Noi siamo felici per questo giorno, ma ci sono genitori molto preoccupati perché i loro figli sono tra le guerre. Se ci pensiamo bene noi siamo felici perché viene il Natale ma loro sono davvero tristissimi al pensiero che domani potrebbero non rivedere più i loro cari. Ogni anno che passa ci dimentichiamo della vera importanza del Natale (la nascita di Gesù) e pensiamo solo ai regali, a cosa mangeremo e alle vacanze. Anche quest‟anno sarei contenta di passare un Natale felice, con l‟atmosfera natalizia che provoca in ognuno di noi tanta gioia. Buon Natale!!! E‟ vero che il Natale è gioia, spensieratezza, allegria, regali, condivisione e tante altre cose ancora ma pensiamo che non sarà un Natale completo, un Natale vero sinché continueremo a sentire queste notizie.


Curiosità Le origini del pandoro e del panettone Quella del pandoro è una golosità tipica veronese, delicata e soffice, che ha t r o va t o un posto d'onore nelle tavole natalizie di tutta Italia. Le origini del pandoro non sono ben chiare. Secondo alcuni sarebbe nato in Austria ai tempi dell‟impero Asburgico, dove si produceva il cosiddetto Pane di Vienna, derivato a sua volta dalle brioche francesi. Secondo altri, invece, deriverebbe dal Pan de oro, un dolce ricoperto completamente di sottili foglie di oro zecchino (da cui probabilmente il nome attuale) che veniva servito sulle tavole dei più ricchi veneziani. In ogni caso, le origini più accreditate, sarebbero quelle secondo le quali il pandoro deriverebbe dal “Nadalin” un dolce a forma di stella che per tradizione le famiglie veronesi preparavano per Natale. La data ufficiale della nascita del pandoro è il 14 ottobre del 1884, il giorno in cui Domenico Melegatti depose all'ufficio brevetti un dolce dall'impasto morbido, con il corpo a forma di stella a 8 punte. Una cosa è abbastanza certa: il nome Pandoro deriva proprio dal colore dorato di questo dolce, dato dalla presenza nell‟impasto di una gran quantità di uova. Fra gli ingredienti del pandoro si annoverano farina, zucchero, uova, lievito, burro e burro di cacao. La tecnica di preparazione è estremamente complessa e si svolge in più fasi consecutive. Gulia Porcu

Il panettone è di origine milanese. Durante il passare dei secoli, il panettone cambiò forma continuamente: nel 200 era semplice pane arricchito di lievito, miele, uva secca e zucca; poi nel 600 aveva la forma di una focaccia; nell'800 era un pane di farina, grano con uova, zucchero e uva passa. Dietro al panettone, vi sono anche tante leggende, una è molto romantica. Verso la fine del 400, Ughetto, falconiere del Duca di Milano, si innamorò di Adalgisa, bella e giovane ragazza, figlia di un pasticcere. Ughetto, per far colpo sul padre della ragazza, si improvvisò pasticcere: vendette due dei migliori falchi del suo padrone (a suo rischio e pericolo!!) e comprò del burro; questo pane andava a ruba. Giorni dopo, anche altri due falchi vennero sacrificati e la ricetta del panettone si arricchì con zucchero e in seguito cedro e canditi...Tutta Milano, il giorno di Natale, si presentò alla porta del fornaio per acquistare il suo pane: il “Pan del Toni” (da qui il nome “Panettone”). Con il passare del tempo Toni divenne ricco, così Ugo poté prendere in sposa sua figlia senza che alcuno avesse da ridire. Il panettone è stato ora perfezionato grazie alla cura dei cuochi dei nostri tempi. Mi raccomando, a Natale, panettone a volontà!!!!! Maria Firinu e Raffaela Carboni

AUGURI DI BUON NATALE 10 Pagina 10


DI TUTTO UN PO’

Idee per organizzare una festa tra amici: Capodanno! O r m a i a Capodanno non manca così tanto e magari anche noi (I terribili 18) potremmo organizzare una festa tutti insieme, dovremmo pensarci! Ora vi mostreremo come potreste fare secondo noi una festa tra amici: Invitati: i vostri migliori amici, oppure scegliete ad esempio tre organizzatori e ognuno propone i suoi amici più cari. Dove: magari a casa di un invitato che ha uno spazio grande per festeggiare o la casa libera.

Menù: potrebbe essere a buffet, così ognuno porta qualcosa da casa sua e ci saranno tante cose, oppure vi potreste mettere d'accordo e il proprietario della casa potrebbe preparare una pasta al forno e della carne. Decorazioni: bandierine e festoni di auguri di buon anno nuovo oppure un albero di Natale! Non abbiamo mai organizzato una festa così, ma è la nostra idea di come la potremmo fare! Poi nel prossimo numero vi aggiorneremo sull'accaduto, buon anno nuovo!!! Giulia Tola

Consigli per gli acquisti:

Palline fai da te con la corda

Cari adulti, non sapete che regali fare? Caro Babbo Natale, non ti è arrivata la nostra letterina? Ecco vi rinfreschiamo un po‟ le idee, per i regali dell‟ultimo minuto, insomma quei regali che ci piacerebbe trovare sotto l‟albero: 1. Un nuovo cellulare 2. Un nuovo computer 3. L‟ iPad di ultima generazione 4. La Play Station 3 5. Una ricca mancia (i soldini fanno sempre comodo) 6. Borsa o accessori (anche griffati) 7. Giochi per consolle (possibilmente quelli che non abbiamo ancora) 8. Macchina fotografica digitale (per immortalare i momenti più significativi) 9. Scarpe sportive (della nostra marca preferita) 10. Una ricarica per cellulare (minimo 50 euro) Da confezionare con cura: serenità, felicità, sorrisi, pazienza a volontà.

Occorrente Palloncini piccoli gonfiabili, s pa g o , c o lla v in il ic a , pennello, cordone sottile, nastro raso colorato, spray oro. Procedimento Gonfiare i palloncini. Fare una soluzione con cinque parti di colla ed una di acqua. Spennellare il palloncino. Prendere lo spago ed avvolgerlo a caso attorno al palloncino creando una sorta di gabbia-gomitolo. Fissare il cordoncino e spennellare nuovamente con la soluzione. Lasciare asciugare. Quando la corda è indurita, far scoppiare il palloncino con uno spillo e sfilarlo. Rimarrà la gabbia vuota e rigida. Spruzzare con lo spray oro. Attaccare un cordoncino per appenderla all‟albero e all‟estremità della palla un fiocco come decorazione. Capo Redattore: GiuliaTola Redattori: Giuseppe Angioni, Raffaela Carboni, Rita Cau, Giulia Deriu, Ombretta Deriu, Maria Firinu, Carla Ghisu, Manuela Ibba, Riccardo Milia, Matteo Mura, Daniel Pinna, Francesco Piras, Giovanni Pirosu, Giulia Porcu, Gabriele Salaris, Simona Salaris, Antonello Spada, Giulia Tola . Correttori: Raffaela Carboni, GiuliaTola . Segretaria e Art Design: Rita Cau Grafica e impaginazione: Carla Ghisu

Pagina 11 11


12


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.