ambascerie di Michele VII nel 1074 e di Alessio nel 1095, lamentando le persecuzioni che i cristiani subivano in Terrasanta e le sventure nell’Anatolia. 1 Costantinopoli non si risolveva ad inviare rinforzi o mercenari occidentali di cui altrove si era servita . Intanto si stava consolidando il potere del papa all’interno di quel movimento di riforma della Chiesa che si era visto affermarsi in particolare con Gregorio VII.
E furono lo stesso Gregorio e Urbano II poi a progettare una
spedizione indetta dalla Chiesa. Queste erano le cause prossime della crociata.
Nel novembre del 1095 si teneva il Concilio di Clermont durante il quale Urbano II lanciava l’appello diretto ai cristiani d’Occidente perché spendessero le loro energie non in guerre fratricide ma in soccorso dei loro fratelli in Oriente, liberando Gerusalemme e il sepolcro di Cristo. Se papa Urbano II abbia realmente inteso inviare la cristianità a un intervento militare contro i musulmani, nel suo discorso tenuto al concilio Clermont-Ferrand il 27 novembre 1095, è stato a lungo materia di controversia fra gli storici. Tutto lascia pensare che i cronisti, da cui abbiamo ricevuto varie versioni dell’appello, abbiano avuto la penna intenta a giustificare il grande movimento militare 2. Ma sembra certo anche l’intento dei pontefici nell’indire tale spedizione.
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A questo proposito sarebbe interessante vedere l’idea e la concezione di “ Christianitas “ nel medioevo al fine di comprendere di quale unità si trattasse tra cristiani d’Occidente e fedeli in Oriente. Si veda per esempio MARCO PELLEGRINI, L’idea di “Christianitas” nei cronisti latini della prima Crociata RSB 7 (1991) pp. 69-99. 2 Così riporta l’appello Fulcherio di Chartres nella sua Historia Hierosolymitana, di cui si fornisce traduzione da F. GAETA e P. VILLANI, Documenti e testimonianze, vol. I, Principato, Milano 1978 : “Poiché, o figli di Dio, gli avete promesso di osservare tra voi la pace e di custodire fedelmente le leggi con maggior decisioni di quanto siate soliti, è il caso di impegnare la forza della vostra onestà (ora che la correzione divina vi ha rinvigoriti ) in qualche altro servizio a vantaggio di Dio e vostro. E’ necessario che vi affrettiate a soccorrere i vostri fratelli orientali, che hanno bisogno del vostro aiuto e lo hanno spesso richiesto. Infatti, come a molti di voi è già stato detto, i Turchi, gente che viene dalla Persia e che ormai ha moltiplicato le guerre occupando le terre cristiane fino ai confini della Romània uccidendo molti e rendendoli schiavi, rovinando le chiese, devastando il regno di Dio, sono giunti fino al Mediterraneo cioè al Braccio di San Giorgio. Se li lasciate agire ancora per un poco, continueranno ad avanzare opprimendo il popolo di Dio. Per la qual cosa insistentemente vi esorto – anzi non sono io a farlo, ma il Signore – affinchè vi persuadiate con continui incitamenti come araldi di Cristo, tutti, di qualunque ordine ( cavalieri e fanti, ricchi e poveri ), affinchè accorrano subito in aiuto ai cristiani per spazzare dalle nostre terre quella stirpe malvagia. Lo dico ai presenti e lo comando agli assenti, ma è Cristo che lo vuole. Per tutti quelli che partiranno, se 2