Guidaci - Ottobre 2023

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RIVISTA DELL'AUTOMOBILE CLUB DI VICENZA - anno 10 - numero 6 - 2023 REG.TRIB VICENZA N. 1499/14 del 21/05/2014 www.vicenza.aci.it

40 anni del Città di Bassano



GuidACI Guid ACI ottobre 2023

Dai problemi dell’estate alle sfide del motorsport LUIGI BATTISTOLLI ■ Non solo il caldo torrido ha angustiato l’estate degli automobilisti. Una prima questione è stata sulla bocca (e purtroppo anche nelle… tasche!) di tutti: il costo del carburante, che da mesi non ha fatto altro che salire, fino a superare i 2 euro al litro. Il Governo ha poche risorse e, dunque, non potendo toccare le accise, si è inventato il cartello con i prezzi medi nazionali accanto alle tariffe della pompa di benzina, con esiti però piuttosto deludenti. Non sarà prevedibilmente risolutivo neppure il bonus benzina di 77 euro, che riguarda per altro una platea di beneficiari piuttosto ristretta. Rimane un mistero come l’incremento del prezzo del petrolio determini immancabilmente l’incremento del costo dei carburanti mentre il suo calo non abbia uguali ripercussioni. Non sarà forse il caso di analizzare la filiera che va dall’estrazione del petrolio all’intermediazione fino alla pompa per capire quali azioni intraprendere? Un altro tema scottante ha tenuto banco: la tempesta di multe da autovelox di cui abbiamo avuto notizie nei mesi estivi interessando mass-media e social. Non sono pregiudizialmente contrario all’autovelox, ma è pur vero che troppe volte è diventato uno strumento per risanare i bilanci dei Comuni. Un discorso è l’autovelox posizionato su una superstrada con un limite di 90 km/h, un altro è l’autovelox che bastona per uno o due chilometri di velocità in eccesso lavoratori e pensionati. Un ultimo richiamo lo riservo al blocco dei motori diesel euro 5 (in aggiunta ad altri mezzi già fermati) in alcuni comuni della Regione Piemonte, su cui è positivamente intervenuto il Governo. È lo stesso discorso che si faceva in tema di autovelox: anche ammesso che una vettura elettrica rappresenti la panacea a tutti i problemi ambientali,

dovremmo pur chiederci quante famiglie se la possono permettere. Si sta prospettando per il 2024 un nuovo Codice della Strada: mi auguro che il legislatore – senza pregiudizi ideologici - intervenga equilibrando tutti gli interessi in gioco, anche quello delle tasche degli automobilisti. Infine, non può mancare uno sguardo al mondo del motorsport vicentino. Nei giorni 13-14 ottobre si comincia con il Rally Città di Bassano con validità CIRA. Il “Bassano” è oramai una delle migliori gare del panorama nazionale per la qualità tecnica delle prove, ma anche per il livello organizzativo. È anche una corsa che mi è cara per qualche vittoria che vi ho conseguito. Miki Biasion, vice presidente dell’ACI Vicenza, ne sarà il testimonial d’eccezione. La settimana successiva, nei giorni 20-22 ottobre, sarà la volta della Salita del Costo con validità CIVM, gara molto veloce ed altrettanto tecnica sulla strada per l’Altopiano. Ultimo ma non certo ultimo, nei giorni 17-18 novembre chiuderà la stagione il Rally Città di Schio con validità IRC, prestigioso circuito riconosciuto da ACI Sport. Lo “Schio” è oggi fra i rally più tecnici anche grazie alla ripresa dell’Altopiano di Asiago come parte essenziale del percorso. Di qui a fine anno le strade vicentine saranno teatro di grandi eventi di motorsport di cui non va dimenticato l’aspetto di promozione del territorio e di presenze turistiche. Con questo numero GuidACI riprende il dialogo con i lettori, soprattutto con i propri soci, con l’intento di dare un serio contributo alle autorità competenti, ma anche per implementare conoscenza e consapevolezza dell’opinione pubblica sulle varie tematiche legate alla mobilità e all’automobile. E allora, a questo punto, non mi resta che augurare buona lettura.


SOMMARIO ACI INFORMA

RALLY

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Editoriale

23 Città di Bassano

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Codice della strada

8 9

Come cambia

Asfaltatura strade

Nuovi investimenti

L'angolo dell'avvocato

Pedoni ed incidenti

10 Mobilità

Vicenza riscopre la bici

12 ACI Golf

Sul green dei Colli Berici

14 Delegazioni ACI La sede di Malo

16 Veicoli storici

Tornano le targhe nere

20 Bollicine elettriche Il turismo sostenibile

Investitura in Senato 40 anni di storia Mundialito del Nord-Est

32 Tricolore

Crugnola e Ometto

34 Vermentino

Dolce per il russo Gryazin Lucky-Pons senza rivali

40 Adriatico

Bresolin vittorioso Milani-Camazzola

44 Trofeo ACI Vicenza I fratelli Franchin

46 Rievocazioni storiche Prova di resistenza

50 Valpolicella

Bottoni Peruzzi sul podio

52 Leggenda di Bassano Singer Nine Sport

56 Salita del Nevegal Basso il più veloce

58 Race Ability

ACI al finco di Fusilli

62 Kart a Romano

La scuola dei campioni

64 Salita del Costo Tutte le novità


Rivista fondata da ROBERTO CRISTIANO BAGGIO

segreteria@vicenza.aci.it Via Enrico Fermi 233, Vicenza Telefono 0444/966046


ACI INFORMA

Come cambia il Codice della strada Mentre continua un bollettino nero di incidenti e vittime le nuove norme introducono una linea dura in particolar modo per violazioni che riguardano l’uso del cellulare alla guida, degli autovelox, di chi guida sotto l’uso di alcool o droghe ■ Cambia il codice della strada. Ne avevamo già parlato negli scorsi numeri di GuidACI, ma dal 18 settembre è stato approvato dal Consiglio dei ministri il testo relativo che, dopo la prima stesura di giugno, quando era passato in Conferenza unificata, diventa così definitivo e prosegue il suo iter parlamentare per diventare presto legge. CELLULARE Linea dura contro chi utilizza cellulari e dispositivi elettronici al volante. La sanzione pecuniaria passa da 165-660 euro a 422-1.697 euro, con sospensioni della patente da quindici a due mesi, a partire dalla prima violazione. Nel caso di recidiva entro i due anni, in aggiunta alla sospensione della patente da uno a tre mesi, è previsto il pagamento di una multa che varia da 644 a 2.588 euro e la decurtazione 6

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da 8 a 10 punti, rispettivamente per la prima o la seconda violazione. Guidare contromano o passare col semaforo rosso comporta altresì la sospensione della patente. GUIDA IN STATO DI EBBREZZA Superare il limite di 0,5 g/l all’alcoltest significa già aver violato il Codice della Strada, un limite ridotto a zero per i recidivi. Tra le novità l’obbligo di installazione dell’Alcolock per chi è stato colto a guidare in stato di ebbrezza. Si tratta di un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero. Sono inoltre previste multe più pesanti, con un massimo di circa 2.900 euro e un minimo di 724 euro. Chi viene trovato in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti rischia la sospensione della patente fino a tre anni.

NEOPATENTATI Per i neopatentati le regole sono diventate più rigide. Viene fissata a tre anni dopo la patente la possibilità di guidare “autovetture a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW; autovetture elettriche o ibride plug-in con potenza specifica superiore a 65 kW/t, riferita alla tara, ma compreso il peso della batteria; altri autoveicoli diversi dalle autovetture con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t”. Viene così triplicato l’attuale limite, E’ assolutamente proibito per loro consumare alcol prima di mettersi al volante. Inoltre, se un minorenne viene scoperto alla guida senza patente e ubriaco o drogato dovrà aspettare fino ai 24 anni di età per guidare un’auto.


PARCHEGGI ILLEGITTIMI Le multe per chi parcheggia nei posti riservati ai disabili sono state raddoppiate e vanno dai 330 fino ai 990 euro.. Anche le sanzioni per chi parcheggia nelle corsie riservate ai mezzi pubblici sono aumentate. AUTOVELOX E LIMITI DI VELOCITÀ Diverse le novità. Gli autovelox do-

vranno essere omologati a livello nazionale ed essere installati solo in quei punti dove sia effettivamente necessario per salvaguardare il rispetto del Codice della Strada. Su richiesta dei sindaci viene proposto un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione del-

la patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all'interno del centro abitato per almeno due volte nell'arco di un anno. Previsto un inasprimento delle sanzioni anche per chi viola i limiti di velocità: fino a 1.400 euro nei casi più gravi. MONOPATTINI Per chi utilizza monopattini privati, è ora obbligatorio avere un’assicurazione ed un codice identificativo. È anche obbligatorio indossare il casco. Non dovranno poi mancare gli indicatori luminosi di svolta e freno, altrimenti scatterà una sanzione compresa tra i 200 e gli 800 euro. Sanzioni severe anche per la sosta selvaggia, per la guida in contromano e su strade extraurbane particolarmente trafficate e pericolose. ottobre 2023 | GuidACI

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ACI INFORMA

In primavera asfaltatura strade per 728 mila euro ■ Con un progetto già pronto per essere appaltato e uno recentemente approvato dalla Giunta, il Comune si avvia ad asfaltare strade per 728 mila euro. I cantieri apriranno in primavera e riguarderanno sia strade ad elevata percorrenza (400 mila euro) sia strade di quartiere (328 mila euro). “Da aprile a giugno – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici e alla mobilità Cristiano Spiller – metteremo a posto una quindicina di strade rilevanti della città. Si tratta di strade ad elevata percorrenza e di strade di quartiere, in particolare nella zona ovest, tutte con fondo stradale piuttosto dissestato e la presenza di rattoppi e cedimenti. Sarà nostra cura predisporre un piano organico che, opportunamente programmato nei mesi primaverili adatti a questo tipo di interventi, eviti sovrapposizioni e interferisca il meno possibile sulla fluidità del traffico cittadino”. Con il nuovo progetto del valore di 400 mila euro approvato dalla Giunta comunale si interverrà dunque su strade caratterizzate da intenso traffico veicolare, che hanno oramai raggiunto il limite di vita utile della pavimentazione e richiedono un risanamento degli strati 8

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Da aprile a giugno prossimi il via ai nuovi cantieri in punti strategici della città

più profondi. Si tratta di corso santi Felice e Fortunato, nel tratto davanti al complesso Ulss di San Felice, di viale Battaglione Framarin, nel tratto tra viale Mazzini e via Cengio, di viale d'Alviano, di via Fra’ Paolo Sarpi e di via Galilei.

Il secondo progetto, approvato dalla precedente amministrazione prima dell’estate e lasciato temporaneamente in stand by dalla stazione unica appaltante della Provincia che ha dovuto dare precedenza alle gare finanziate con fondi Pnrr, riguarda l’asfaltatura di strade di quartiere dell'area ovest della città. Si interverrà in via Brigata Granatieri di Sardegna, nel tratto tra viale del Sole e via Biron di Sotto, via Brigata Regina, via Emanuele Filiberto di Savoia, via Monte Vodice, via Battaglione Aosta, via Battaglione Monte Spluga, via De Amicis e viale del Mercato Nuovo, tra viale Crispi e via Sella. Lungo queste vie che presentano un fondo stradale molto deteriorato è previsto un intervento di manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale fino a 10 centimetri di profondità.


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GIANLUCA VECCIA

L’angolo dell’avvocato

Pedoni, strisce ed attraversamenti ■ Il pedone investito da un’automobile “pirata” nel mentre attraversa la strada lontano dalle strisce pedonali. Gli articoli 190 e 191 del Codice della strada disciplinano rispettivamente la condotta che i pedoni devono tenere al momento dell’attraversamento della carreggiata ed il comportamento che i conducenti degli autoveicoli devono osservare. Nello specifico: a) l’art. 190, comma II, del Codice della strada impone ai pedoni di servirsi degli attraversamenti pedonali, dei sottopassaggi e dei sovrapassaggi al fine di attraversare la carreggiata. Il pedone, qualora sia assente l’attraversamento pedonale o il sottopassaggio o il sovrappassaggio, potrà attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare e non trasversale e dovrà comunque porrà l’attenzione necessaria al fine di evitare situazioni di pericolo per sé o per altri; b) l’art. 191 del Codice della strada impone ai conducenti di dare la precedenza (rallentando gradualmente e fermandosi) ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità. Il conducente del mezzo, qualora le strade siano sprovviste di attraversamenti pedonali, dovrà consentire al pedone (che abbia già iniziato l’attraversamento impegnando la carreggiata) di raggiungere il lato opposto in

Colpe e responsabilità in caso di investimento: cosa dice il Codice della strada

condizioni di sicurezza. Dalle norme innanzi descritte si evince la sussistenza di specifici obblighi a carico di entrambi gli utenti della strada sia in presenza di strisce pedonali e sia qualora queste ultime siano assenti. La circostanza per cui il pedone sia soggetto alle norme del Codice della strada fa sì che la sua condotta possa concorrere al realizzarsi dell’evento lesivo allorquando il suo comportamento colposo abbia contribuito al verificarsi del sinistro e delle sue conseguenze. Tanto avviene nell’ipotesi in cui il pedone abbia tenuto un compor-

tamento imprevedibile ed anomalo ragion per cui l’automobilista si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistarlo e comunque di osservarne tempestivamente i movimenti. In ossequio ai menzionati principi la giurisprudenza ha riconosciuto la colpa nella misura del cinquanta per cento a carico del pedone investito da un veicolo ignoto lì dove lo stesso abbia attraversato una strada a scorrimento veloce in un orario con condizioni di luce scarsa omettendo di servirsi dell’apposito passaggio pedonale ubicato a circa 35 metri dal luogo del sinistro. ottobre 2023 | GuidACI

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ACI INFORMA

Nella settimana europea della mobilità Vicenza riscopre la bici Successo per le tante iniziative promosse in città a dimostrazione di un’attenzione verso l’ambiente che va al di là della semplice domenica ecologica ■ Anche quest'anno, a settembre, é tornato l'appuntamento con la "Settimana Europea della Mobilità" a cui aderisce l'Automobile Club d'Italia. Tema centrale dell’edizione 2023 è stato il risparmio energetico. E Vicenza ha risposto presente con una serie di eventi disseminati dal centro storico ai quartieri, assaporando il piacere della mobilità sostenibile e, nello stesso tempo, dimostrando attenzione per l’ambiente. Nell’occasione è andata in scena la prima domenica ecologica dell’amministrazione Possamai, tratteggiata dall’assessore all’ambiente Sara Baldinato: “Una giornata riuscita, che ha visto un ricco cartellone di eventi dedicati alla mobilità sostenibile e la partecipazione di tanti cittadini che hanno preso parte alle attività. Un 10

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successo ottenuto grazie alla fondamentale collaborazione di veloCittà, promotore dell’iniziativa “Vicenza si muove!” nell’ambito della settimana europea della mobilità. Voglio ringraziare i cittadini, i volontari e tutti coloro che hanno

reso possibile l'importante risultato di questa giornata dedicata alla mobilità green e al rispetto dell'ambiente”. Il prossimo appuntamento sarà il 15 ottobre con la domenica ecologica dedicata all’inquinamento atmosferico.


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Automobile Club Vicenza

RINNOVO PATENTE tel. 0444/966046; mail: assistenza@vicenza.aci.it Per gli orari consultare il sito www.vicenza.aci.it Non è necessario prendere appuntamento CONSULENZA AUTOMOBILISTICA - PRATICHE AUTO Continuerà ad essere svolto su prenotazione con i consueti orari. BOLLO AUTO Il pagamento bollo avviene senza prenotazione. Trasferimenti di proprietà e pratiche auto su prenotazione. CONTENZIOSO BOLLI Per gli accertamenti della Regione Veneto si prega di prendere appuntamento via mail all’indirizzo tasse@vicenza.aci.it indicando il nome e cognome e il numero di telefono. Pagamento bollo-auto, tessere ACI e servizi sportivi senza prenotazione

UFFICIO SOCI Tel. 0444.966046 soci@vicenza.aci.it

• Emissione e rinnovo associazioni individuali e aziendali • Contratti per domiciliazione tassa auto • Rimborsi soccorsi stradali • Informazioni per assistenza per viaggi all’estero con emissione di carnet de passage en douane e vendita contrassegni Austria e Svizzera • Informazioni su servizi delle autoscuole aderenti al network ACI Ready To Go • Sportello riservato per riscossione tasse autoveicoli, motoveicoli e autocarri, riscossione della tassa di circolazione del ciclomotore, nonché gestione pratiche di precontenzioso tributario

• Riscossione tasse autoveicoli, motoveicoli e autocarri, UFFICIO TASSE riscossione della tassa di circolazione del ciclomotore, Tel. 0444.966046 nonché gestione pratiche di precontenzioso tributario tasse@vicenza.aci.it • Gestione pratiche di precontenzioso tributariorcolazione del ciclomotore, nonché gestione pratiche di precontenzioso tributario SERVIZI DI ASSISTENZA AMMINISTRATIVA AI SOCI E ALL’UTENZA Tel. 0444.966046 • Duplicato della carta di circolazione assistenza@vicenza.aci.it • Cambio targa Tariffe con sconto fino al 20% per soci ACI • Radiazione per esportazione • Trasferimenti di proprietà • Rinnovo patenti • Cambio denominazione (per società) • Consulenza per visita presso • Perdite di possesso la Commissione Medica per rilascio patenti • Tagliando di classificazione di veicolo di interesse storico • Conversioni patenti militari USA/ estere • Cambio di residenza e sede (per società) • Visita per il rilascio del certificato medico • Prenotazione di collaudi e di revisioni ai fini del rilascio del porto d’armi


ACI EVENTI

Successo per la tappa di ACI Golf sul green dei Colli Berici Il club presieduto da Alberto Ferrari ha ospitato l’appuntamento che ha richiamato numerosi appassionati da tutto il Veneto. A Cinzia Bedin il Premio Sara Assicurazioni “nearest to the pin” ■ È andata in scena al Golf Club Colli Berici l'edizione targata ACI Vicenza di ACI Golf, il Campionato Italiano riservato ai soci ACI giunto alla sua trentaduesima edizione. 36 le tappe sparse in tutta Italia prima del gran finale ospitato dal Golf Club Is Molas. A fare gli onori di casa il presidente Alberto Ferrari affiancato durante le premiazioni dal vice presidente di ACI Vicenza Miki Biasion, dal direttore Gian Antonio Sinigaglia e da Emiliano Barban. Per quanto riguarda i risultati della gara in Prima Categoria successo per Mario Odinelli (Golf club Le Vigne) che ha preceduto i giocatori “di casa” David Ozbun e Franco 12

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Passamonti. In seconda a vincere è stato Carlo Molon (Golf Club Jesolo) davanti ad Alberto Ferrari (Golf Club Colli Berici) e ad Isidoro Bortolomei (Golf Club Asiago). In terza categoria primo posto per Attilio Dosa (Golf Club Vicenza) e

secondo Ivo Omenetto (Golf Club Colli Berici). Infine, podio tutto “berico” in Quarta con Flavio Mistrorigo e Chiara Grandis. 1° Gentleman Alessandro Belluscio (Golf Club Colli Berici) e 1^ Lady Marina Zappettini (Golf Club Le Vi-


gne). A consegnare il premio Sara Assicurazioni S.p.A. di Vicenza "nearest to the pin" alla vincitrice Cinzia Bedin é stata Martina Boschetti. Applausi a tutti ed appuntamento fin da ora all’edizione 2024! ottobre 2023 | GuidACI

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ACI INFORMA

A Malo una Delegazione in… famiglia L’agenzia pratiche Gianskj di Cristina Toffanin e Pierattilio Tessaro dal gennaio 2020 è entrata a far parte della rete diffusa nel territorio di ACI Vicenza. Numeri in aumento ed un servizio di fiducia che si è instaurato con i clienti che arrivano anche dai paesi vicini ■ Una Delegazione di famiglia. Mai come a Malo la definizione è d’obbligo. Già perché a gestire dal gennaio 2020 il nuovo punto di riferimento ACI sono Cristina Toffanin e Pierattilio Tessaro, uniti nella vita e nel lavoro. La loro agenzia pratiche automobilistiche aperta nel 2012 si chiama Gianskj, il soprannome della loro bambina. E fiduciario è il rapporto che, negli anni, si è instaurato con i clienti. “A volte ci fermano anche per strada per un consiglio - esordiscono i titolari – e noi siamo contenti di poter offrire un servizio in un mondo in cui la digitalizzazione rende tutto più complesso”. Un lavoro che va dalle pratiche automobilistiche ed amministrative ai passaggi di proprietà, dal rin14

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novo patente con visita medica da poter effettuare in sede alle operazioni che richiedono l’utilizzo dello spid. “I nostro clienti non sono solo di Malo – spiegano – ma vengono

anche da Isola Vicentina, Marano, Villaverla ed altri paesi vicini. I numeri dicono che siamo in crescita e continua ad aumentare il numero delle pratiche: le persone vengono qui perché sanno che siamo una

Delegazione ACI”. Cristina e Pierattilio sono interscambiabili nei ruoli anche se lui segue più il rapporto con il pubblico, gli uffici esterni, la motorizzazione. “La nostra soddisfazione è quando chi si rivolge a noi esce soddisfatto del servizio ricevuto – aggiungono – Andiamo incontro alle esigenze di ogni fascia di età, ma sicuramente per chi ha qualche anno in più lo spid può diventare molto complicato e ha bisogno di un aiuto esterno che noi siamo pronti a dare”. Del resto il passaggio al digitale è stato difficile anche per chi è del mestiere: “La procedura del documento unico di circolazione e proprietà del veicolo è stata introdotta ad inizio 2020, a ridosso della pandemia e noi abbiamo riaperto gli uffici 4 maggio. Non è stato facile e per questo vogliamo ringraziare Alessandro Trifirò, che segue tutta la parte digitale – informatica di ACI, un punto di riferimento costante e sempre disponibile”. A Malo si guarda sempre avanti: “Ci piacerebbe organizzare una giornata per spiegare tutti i vantaggi di diventare socio ACI – concludono – La tessera non è ancora così conosciuta ed è un vero peccato considerando i servizi che offre, ma ci stiamo lavorando e siamo sicuri che le risposte non tarderanno ad arrivare”. ottobre 2023 | GuidACI

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ACI STORICO

STEFANO ZENI

Per i veicoli storici tornano le targhe nere Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il decreto attuativo per la legge 178 che prevede la “facoltà di ottenere le targhe di circolazione della prima iscrizione al PRA per auto e moto veicoli di interesse storico e collezionistico ■ Belli, bellissimi, con una patina che il passare degli anni ha reso ancora più affascinanti. Sono i veicoli storici, auto e moto, di cui in Italia si contano più di 500.000 appassionati. Un patrimonio storico e culturale che viene preservato e tramandato di generazione in generazione e che è giustamente regolamentato. “In base all’articolo 60 del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 sono classificati d'interesse storico o collezionistico i motoveicoli e gli autoveicoli iscritti in uno dei registri e da questo dotati della certificazione attestante la rispettiva data di costruzione nonché le caratteristiche tecniche”. Il parco dei veicoli di interesse storico e collezionistico attualmente in possesso della motorizzazione 16

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ha al suo interno una notevole percentuale di veicoli reimmatricolati; si stima possano essere non meno di 5000 le richieste di targhe originali avanzate annualmente alla Motorizzazione civile. E, proprio a questo riguardo, è arrivata la novità tanto attesa. Grazie ad un emendamento alla legge 30 dicembre 2020, n. 178 è stata introdotta un'espressa modifica all'articolo 93 del codice della strada che prevede, in caso di nuova immatricolazione di veicoli già stati iscritti al PRA e cancellati d'ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, la facoltà per il richiedente di ottenere le targhe della prima iscrizione al PRA, ovvero di ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale. Dopo tre anni di stallo, su impulso del vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, è stato finalmente adottato il decreto attuativo. Dall’applicazione della norma

deriveranno entrate per l'erario: il rilascio della targa storica sarà infatti - conseguente al pagamento di euro 549,00 per gli autoveicoli ed euro 274,50 per i motocicli e le macchine agricole, da corrispondere tramite versamento effettuato con bollettino PagoPA generato dalla piattaforma dei pagamenti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Per i veicoli circolanti che nel tempo, a causa di smarrimento, deterioramento, distruzione o furto delle targhe, abbiano provveduto ad una reimmatricolazione sarà necessario presentare, a uno Sportello Telematico dell'Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione, un'istanza di nuova reimmatricolazione: trattandosi di veicoli circolanti non è richiesta altra documentazione oltre quella relativa all'istanza. All'esito positivo della conseguente istruttoria, sono rilasciati il documento unico e la targa storica. Infine, per i veicoli di interesse

storico e collezionistico di origine sconosciuta, come i veicoli che non risultano essere stati radiati, a qualunque titolo, dall'ANV e dal PRA, e che siano privi di documenti di circolazione e di certificato di proprietà o di foglio complementare, è necessario presentare, presso uno Sportello Telematico dell'Automobilista o un Ufficio della Motorizzazione, un'istanza di nuova immatricolazione allegando il titolo di proprietà, il certificato di rilevanza storica e collezionistica e il certificato da cui risulti l'esito positivo della verifica tecnica. L’istanza è accolta a condizione che il veicolo risulti comunque presente nell'archivio informatico del CED o nell'archivio informatico o nei registri cartacei del PRA. All'esito positivo della conseguente istruttoria, sono rilasciati il documento unico e la targa storica conforme. “Siamo felici – ha dichiarato il ministro Salvini – di aver potuto concludere l’iter attuativo di una norma tanto voluta e tanto attesa dagli ottobre 2023 | GuidACI

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appassionati, mettendo a sistema i diversi dipartimenti coinvolti”. “Finalmente e grazie! - ha commentato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia – Una grande conquista e un’importante tutela per il patrimonio storico automobilistico italiano: il più rilevante al mondo. A nome di tutti i collezionisti e appassionati di auto storiche d’Italia dico grazie al ministro Salvini, che ha permesso di superare gli ultimi intoppi burocratici affinché le nostre vetture storiche potessero raggiungere la completa originalità 18

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di un tempo, come già accade nel resto del mondo, contribuendo, per altro, a tutelarne il valore. Con questo Decreto si conclude un percorso iniziato più di cinque anni fa di intensa collaborazione istituzionale, tra la MCTC, il Poligrafico dello Stato e ACI. Un lavoro comune, fatto di studi, progettazione e test, con investimenti da parte del Poligrafico dello Stato, grazie al quale sono state create le condizioni per arrivare a questo punto. Un ringraziamento particolare, infine, al vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo

Bignami, per il particolare impegno profuso verso il raggiungimento di questo importante risultato”. Da anni l’ACI sollecitava la possibilità di ripristinare le targhe di prima iscrizione per i veicoli storici successivamente reimmatricolati con le nuove targhe, e la Legge di Bilancio del 30 dicembre 2020 ne aveva previsto la possibilità. Le targhe per autoveicoli, motocicli e macchine agricole saranno tutte realizzate direttamente dal Poligrafico Zecca dello Stato, da quelle quadrate a quelle orizzontali con l’indicazione della Provincia in arancione.



ACI INFORMA

Bollicine Elettriche alza i calici al turismo sostenibile La bicicletta è stata la grande protagonista dell’evento “coniugata” in diversi settori. Tra gli ospiti dell’incontro il neo assessore all’innovazione Leonardo Nicolai e Adamo Dalla Fontana, presidente della Fondazione studi universitari di Vicenza ■ È andato in scena all’Elevator Hub (ex fabbrica Lovato) in Strada di Casale 175 il quarto ed ultimo appuntamento del 2023 del format “Bollicine Elettriche” dedicato alla mobilità sostenibile ed alla economia circolare promosso da Andiamo Elettrico (www.andiamoelettrico.it) assieme a Caval Service ed Elevator. L'argomento principe della serata è stato il turismo sostenibile e come, soprattutto grazie a biciclette ed auto elettriche, si possa fare del turismo consapevole che permetta di apprezzare a pieno le bellezze del territorio che si sta visitando. 20

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Da questo punto di vista, l'Italia e il Veneto in particolare possono vantare buoni risultati, che potrebbero tuttavia essere eccellenti se solo riuscissimo a ottimizzare le infrastrutture e a promuovere questo tipo di turismo. Sul tema sono stati invitati a parlare importanti relatori, dei quali vi riportiamo i passaggi e i concetti più interessanti. L'evento è stato moderato da Fiammetta Benetton, intervenuta dopo un'introduzione di Carlo Valente, fondatore di Andiamo Elettrico, la più grande comunità di proprietari di veicoli elettrici con oltre 10.000 registrati, e

Matteo Pozzi, CEO di Elevator Hub. Cicloturismo: seguire l’esempio della Germania con giro d'affari di 20 miliardi contro i 4 dell'Italia! Gary Fabris, responsabile del Gruppo Veicoli Elettrici di Confindustria ANCMA (associazione che organizza Eicma Milano) ha snocciolato numeri molto interessanti riguardanti il turismo sostenibile in bicicletta. Il giro d'affari in Italia al momento è di poco superiore ai 4 miliardi di euro mentre la Germania, ad esempio, arriva a smuovere ben 20 miliardi di euro annui con il cicloturismo. Proprio i ciclisti ed turisti tedeschi scelgono mol-


to spesso l'Italia come meta delle loro vacanze, ed essendo clienti di fascia alta, se trovassero infrastrutture e condizioni migliori nel nostro Paese, potrebbero creare un giro d'affari veramente notevole, con vantaggi per tutto il territorio. Infrastrutture di ricarica fondamentali anche per le bici elettriche Roberto Bottin, direttore Operativo E-Mobility di AGSM AIM Smart Solution, ha posto l'accento sull'importanza non solo delle auto e delle biciclette elettriche, ma anche sulle infrastrutture e i punti di ricarica, che permettono ai turisti di spostarsi e pianificare i propri viaggi in tutta comodità, rendendo fruibile le bellezze del nostro territorio. Da questo punto di vista, proprio grazie anche all'impegno di AGSM AIM Smart Solution, Vicenza e Verona vantano una rete di infrastrutture decisamente superiore alla media delle città italiane. Il microfono è passato poi a Leonardo Nicolai, neo assessore alle politiche

giovanili, digitalizzazione ed innovazione del Comune di Vicenza, ciclista appassionato nel tempo libero e anche per questo - oltre che per il suo ruolo istituzionale molto preparato in materia. Nicolai ha evidenziato come i giovani giochino un ruolo fondamentale, sia nella consapevolezza che gli spostamenti green sono un bene per tutti sia perché Vicenza punta a diventare un polo universitario sempre più importante, una smart city a misura del cittadino ma anche e soprattutto dei giovani, studenti e non solo. Giovani utilizzatori e promotori del turismo sostenibile e ruolo strategico delle Università Di giovani ha parlato anche Adamo Dalla Fontana, presidente della Fondazione Studi Universitari di Vicenza. Le nuove generazioni sono i primi fruitori e i futuri protagonisti della transizione ecologica, ma sono al tempo stesso vettori di un indotto importante, se con-

sideriamo ad esempio che, degli studenti dell'Università di Vicenza, solo il 47% abita in provincia. Il restante 53% arriva da fuori e genera dunque un flusso di denaro molto importante per quanto riguarda gli alloggi, i trasporti e le spese quotidiane effettuate nel territorio berico. Ecco dunque che l'economia circolare ed elettrica gioca un ruolo chiave in questo processo. Start up sempre piu' attente alla intelligenza artificiale che interessa anche le assicurazioni Giovanissima è la start-up Javis, di cui Andrea Marin è CEO e fondatore. Javis si occupa di ottimizzazione della logistica dei trasporti ed offre alle stesse società di trasporti calcoli e numeri precisissimi per ottimizzare la movimentazione di merci via terra. Un camion che viaggia - andata o ritorno non importa - vuoto o a mezzo carico, è un costo sia in termini di denaro sia di emissioni "inutili". Ottimizzare i carichi e ottobre 2023 | GuidACI

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minimizzare i chilometri percorsi, tramite un sofisticato calcolo dei tragitti più virtuosi da percorrere, è l'obiettivo e la missione di Javis. Di giovani intraprendenti e portatori di idee innovative c'è gran bisogno, per cui facciamo un enorme in bocca al lupo a Javis e ai suoi tre soci! Successivamente è intervenuto Flavio Marelli, CEO di Anthea spa, broker assicurativo che in questi anni di innovazione in materia di mobilità ha il compito di garantire all'assicurato piena copertura. Si tratti di biciclette elettriche, monopattini, impianti fotovoltaici o altri nuovi mezzi tecnologici, l'importante è offrire la medesima sicurezza e prevenzione dei mezzi più tradizionali. Basti pensare ai tanti danni causati dal clima e, in particolare, da vento e grandine nei mesi passati: avere un impianto fotovoltaico assicurato, ad esempio, permette di prevenire il rischio di danni molto ingenti che andrebbero altrimenti a gravare interamente sulla persona non assicurata. Giornalisti ed l'influencer tra realtà, lati positivi e sorprese negative per i turisti Dal momento che il focus era incentrato sul turismo sostenibile è infine intervenuta Nicoletta Martelletto, capo redattore de Il Giornale di Vicenza e presidente di Italian Travel Press che ha illustrato e sottolineato l'importanza dell'informazione giornalistica, che deve evidenziare tutti gli aspetti del luogo di cui il giornalista del turismo parla. Non solo aspetti positivi, dunque, ma una descrizione quanto più possibile reale ed intellettualmente onesta. Ecco la differenza principale tra un influencer, che esalta solo gli aspetti e gli scorci migliori di una determinata località, ed un giornalista professionista. Nicoletta Martelletto ha poi ribadito che il vero turista, il viaggiatore nell'animo più che nella definizione, rispetta sempre la cultura, le popolazioni e il luogo che lo ospitano. Il turismo 22

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sostenibile è sì la ricerca del mezzo di trasporto meno impattante sull'ambiente possibile, ma anche e soprattutto il rispetto delle meraviglie naturali e dei luoghi che visitiamo una volta giunti a destinazione. Bollicine Elettriche dà appuntamento al 2024 ringraziando i partecipanti dei quattro incontri che hanno acceso importanti scintille per i nuovi tavoli di lavoro fra istituzioni, imprese e mondo accademico dimostrando l'importanza di spazi come Elevator Innovation Hub al cui interno sono riunite start up, società innovative e gli stessi

laboratori di prestigiose Università, generando positive contaminazioni che stanno spingendo sempre piu' in alto il primo polo tecnologico della provincia di Vicenza. Sicuramente un appuntamento del 2024 si svolgerà a Vicenza anche se l'attenzione verso il format spinge a muoversi verso altri luoghi fortemente attratti da queste tematiche che rappresentano il presente delle economie piu' avanzate e, purtroppo, ancora il futuro per l'Italia in grave ritardo sia nella mobilità elettrica sia nello sviluppo delle energie rinnovabili.


ACI INFORMA

Investitura in Senato per il Città di Bassano ■ E’ stata la prestigiosa cornice del Senato ad ospitare la presentazione ufficiale del 40° rally Città di Bassano! "Parterre de roi" con il senatore Antonio De Poli a fare gli onore di casa e la senatrice Mara Bizzotto che ha portato un saluto. Per l' ACI Automobile Club d'Italia erano presenti il presidente Angelo Sticchi Damiani, che ha ricordato i suoi trascorsi rallystici anche nel Vicentino ed il segretario generale Gerardo Capozza, Doppia veste per Luigi Battistolli "Lucky", presidente di ACI Vicenza, ma anche cinque volte vincitore della corsa bassanese. E naturalmente gli organizzatori, Narciso Paccagnella e Paolo Grandesso, presidente e vice della Bassano Rally Racing, instancabili in cabina di regia, ma anche "memoria storica" del Città di Bassano. E, a proposito di storia, il giorna-

Parterre de roi con il senatore Antonio De Poli a fare gli onori di casa. Per l’Automobile Club d’Italia erano presenti il presidente Angelo Sticchi Damiani ed il segretario generale Gerardo Capozza. Con loro Luigi Battistolli, cinque volte vincitore della corsa, gli organizzatori Narciso Paccagnella e Paolo Grandesso lista Roberto Cristiano Baggio ha ripercorso in un coinvolgente excursus gare, personaggi e campioni dei rally nel Vicentino, con un posto d'onore naturalmente per Miki Biasion, due volte campione del mondo insieme con Tiziano

Siviero, unico italiano a detenere il prestigioso risultato. Ricordi, ma soprattutto tante emozioni da rivivere nell'edizione n. 40 che andrà in scena il prossimo 13 e 14 ottobre. Lo spettacolo è assicurato! ottobre 2023 | GuidACI

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40° ACTRONICS RALLY CITTA’ DI BASSANO

Quarant’anni di storia e gloria 24

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Due giorni dedicati ai motori con l'ultima prova del Campionato italiano asfalto a coefficiente maggiorato che assegnerà il titolo tricolore

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Qui: Gryazin festeggia la vittoria della passata edizione; sotto: Giorgio Costenaro e Lucia Zambiasi alla partenza del rally storico con la Stratos.

■ Sacro rispetto della tradizione con qualche spruzzata di novità mescolando sapori vicentini e trevigiani. È questo il menù del 40° Actronics Rally Città di Bassano con numeri di gara Bresolin Autoricambi, che raggiunge in pompa magna il traguardo degli otto lustri di storia e gloria. Tutto cominciò, infatti, nel 1984 grazie alla buona volontà e alla grande passione di Valter Bizzotto, Elio Nori, Renato Sonda, Loris Roggia ed Alessandro Bordignon. Padri fondatori della Bassano Rally Racing, oggi diretta e sostenuta da Narciso Paccagnella, Paolo Grandesso, Moris Alloro, Erika Toniolo, Enrico Spigolon e Antonio Frigo. L’edizione 2023, settima ed ultima tappa del Campionato italiano rally asfalto organizzato da ACI Sport, è stata gratificata da una prestigiosa cerimonia ufficiale di presentazione a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Il 13 e 14 ottobre la parola passerà al cronometro e il Rally Città di Bassano risulterà decisivo per l’assegnazione dello scudetto grazie al coefficiente maggiorato 26

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La gara si svolgerà il 13 e 14 ottobre. Presentazione ufficiale a Palazzo Madama a Roma sui punteggi (1,5) e all’andamento delle tappe precedenti che hanno segnato un sostanziale equilibrio in vetta tra i protagonisti Stefano Albertini (60 punti) e Simone Campedelli (58,5), con residue ma concrete possibilità di successo in

extremis per gli inseguitori Corrado Fontana, Luca Rossetti, Corrado Pinzano, Luca Pedersoli e Giuseppe Testa. Perciò Bassano Rally Racing ha realizzato un tracciato di prove speciali superiore ai 90 km in grado di


Qui: Manuel Sossella-Gabriele Falzone su Hyundai i 20; a destra: Gryazin in volo, Rossetti-Fenoli, quarti assoluti lo scorso anno e Nodari vincitore del rally storico 2022

La prova riservata alle auto storiche sarà valida per il Trofeo di zona fare selezione tra i concorrenti ed attizzare passione e divertimento per gli spettatori. Nel dettaglio la corsa inizierà venerdì sera 13 ottobre con la ps1 “Rubbio” (7,23 km, start 20:02) e proseguirà sabato 14 ottobre con successione di ps1/6 “Campo Croce” (14,06 km, start 8:53 e 14:46), ps3/7 “Monte Grappa” (12,04 km, start 9:43 e 15:36), ps4/8 “Valstagna” (11,83 km, start 11:22 e 17:05), ps5/9 “Rubbio” (start 12:16 e 17:59). L’altra gara nella gara sarà il 18° Base Rally Storico che assegnerà punti per il Trofeo di Zona. Così l’apoteosi finale in piazza Libertà a Bassano proporrà un crescendo di emozioni sino a festeggiare l’equipaggio vincitore del titolo Cira 2023.

Sfida al cronometro con tre passaggi sulla PS di “Rubbio”, due su “Campocroce”, “Monte Grappa” e “Valstagna”. Arrivo in Piazza Libertà ottobre 2023 | GuidACI

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40° ACTRONICS RALLY CITTA’ DI BASSANO ROBERTO CRISTIANO BAGGIO

Il "Mundialito del Nordest" Una sfida per grandi piloti ■ Il rally Città di Bassano taglia quest'anno il traguardo delle quaranta edizioni confermandosi ancora una volta come una delle competizioni più gettonate d'Italia. Una vittoria ai piedi del Grappa è ritenuta così prestigiosa da richiamare pure i piloti stranieri. Non a caso nel prestigioso albo d'oro gli ultimi nomi riportati sono quelli di Nicolay Gryazin e Aleksandrov Konstantin. I due russi, con licenza lituana, lo scorso anno hanno dominato dall'inizio alla fine con una Skoda Fabia, facendo man bassa di tutte le prove speciali. Agli avversari è rimasta solo la possibilità di lottare per l'argento, finito al collo dei vincitori del 2021, gli sloveni Bostianc Avbelj e Damijan Andreika. Un quarto abbondante dei successi, al Città di Bassano, tuttavia, li ha colti il “rosso volante” Alessandro Battaglin. Nel 2020 ha firmato per l’undicesima volta il rally più amato del Nordest al volante di una Hyundai i20. Al suo fianco Selena Pagliarini. Quest’anno Battaglin tenterà di portare a casa la dodicesima “perla”, anche se non sarà facile perchè il rally è entrato nel calendario delle gare valide per il campionato italiano come ultima prova con coefficiente portato a 1,5 e alla partenza ci saranno tutti i maggiori pretendenti al tricolore. La storia della competizione comincia nel gennaio del 1984 quan28

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do, dall’idea di un gruppo di amici e dall’unione delle scuderie automobilistiche cittadine “Bassano Corse”, “Città di Bassano” e “Hawk Racing Club”, che si dividevano navigatori, piloti e tifosi, dando il “la” ad animate dispute, prese vita la Bassano Rally Racing. La passione era tanta, alimentata dalle prestazioni dei “piedoni” dell’epoca (Miki Biasion già entrato nell’orbita della Lancia, Paolo "Ciaccio" Baggio, Gigi Pellanda, Bepi Zarpellon, Ezio Facchinello, Giorgio Costenaro, Dino Tolfo, Gianni Torresan, Chiavacci, Giampaolo Basso, Carletto Tessarolo) e i tempi ormai maturi per allestire qualcosa di grande. La volontà di organizzare un rally,


Da Paolo Pasutti vincitore della prima edizione al russo Gryazin trionfatore lo scorso anno nell'Albo d'oro solo driver di valore

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che a Vicenza mancava da diversi anni dopo le cinque edizioni del Campagnolo, troncate improvvisamente mentre la gara stava prendendo piede in ambito internazionale, prese così vigore. A gettare il seme furono Valter Bizzotto e i compianti Elio Nori, Renato Sonda, Loris Roggia ed Alessandro Bordignon, via via affiancati da Narciso Paccagnella, Paolo Grandesso, Marco Castenetto, Moris e Fabrizio Alloro, Lino Fantinato, Tony Frigo, Valter Alessio "Caramea", Sergio Polato, Gigi Bariani, Gianfranco Menon, Francesco Cesa e tanti altri che nel corso degli anni entrarono a far parte del direttivo. Il primo comitato organizzatore, dopo la fusione dei team locali nella “Bassano Rally Racing”, fu presieduto da Renato Sonda, pilota Fiat negli anni Sessanta assieme a Pino Ceccato. Ad affiancarlo furono Elio Nori, Valter Bizzotto ed Alessandro Bordignon con Loris Roggia. Quest’ultimo, già fra i migliori navigatori italiani - professionale, attento e meticoloso – una sera si presentò ad una riunione della neonata scuderia con una carta geografica dettagliata e cominciò, sotto gli occhi increduli degli amici, a tracciare una prima bozza del percorso. Il rally prese spessore, riunione dopo riunione, grazie al sostegno dell’allora assessore allo sport di Bassano, Luigi D’Agrò, che mise a disposizione degli organizzatori il proprio ufficio di palazzo comunale. Ad affiancare gli organizzatori al debutto anche il giornalista Beppe Donazzan. I sopralluoghi lungo le stradine già teatro del S. Martino di Castrozza si susseguirono a ritmo sempre più frenetico, bruciando ettolitri di benzina e consumando interi treni di gomme. Sabato 15 settembre 1984, vinte non poche resistenze e superato il severo esame della commissione provinciale, il “1° Rally Città di Bassano”, valido per il Campionato Triveneto di specialità, scattò dal Ponte degli 30

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Alpini. Apripista, con la Lancia 037 Totip del Jolly Club, i bassanesi Miki Biasion e Tiziano Siviero, laureatisi l'anno prima campioni europei ed italiani e pronti a spiccare il grande salto nel giro mondiale. La pioggia accompagnò per lunghi tratti la corsa e fu di buon auspicio. Il friulano Paolo Pasutti, con Trentin alle note, tagliò per primo il traguardo posto nel cuore di Bassano, portando sul podio la Ferrari 308 Gtb preparata da Giuliano Michelotto. Valter Bizzotto e company non avrebbe potuto aspettarsi battesimo più bello e solenne. Con due padrini del calibro di Biasion e Siviero, primi e finora unici rallysti italiani a vincere due coro-

ne iridate, ed una Ferrari al vertice della classifica, il Bassano si rivelò subito gara di carattere, grintosa e di alto rango. L'anno successivo, superato l'esame di ammissione con il massimo dei voti e la lode, il rally entrò nella cerchia internazionale e fu inserito, sotto la spinta dell'avvocato Luigi Stochino, nel calendario delle gare valide per la Mitropa Cup. Arrivarono così ai piedi del Grappa numerosi equipaggi stranieri, provenienti da diversi Paesi europei, tra i quali i portacolori ufficiali della Skoda e campioni del calibro di Armin Schwartz e Mattias Moosleitner. La Lancia 037 soffiò il primo posto alla Ferrari per tre edizioni


Undici successi per il marosticense Alessandro Battaglin. Cinque invece gli "ori" conquistati da Luigi Lucky Battistolli di seguito (vittorie di Franco Ceccato, Lucky e Paolo Baggio). Poi fu la Bmw M3, con Dalla Pozza e due volte Lucky, ad insediarsi al vertice. Dal 1990 al 1994 il rally conquistò l'etichetta del campionato nazionale “Promozione” e vide vincitori ancora Lucky e poi Corradin, Longhi, Pasquali e Vicario. Negli anni successivi la gara, per precisa scelta degli organizzatori guidati da Valter Bizzotto, abbandonò il campionato Promozione passando alla formula internazionale non titolata che gli permise di mantenere la presenza di vetture Wrc ai nastri di partenza, a vantaggio della spettacolarità. La scelta si rivelò quanto mai azzeccata, premiata da un’invidiabile presenza di iscritti. L'elenco dei partenti s'infittì a tal punto da essere il primo rally in Italia per numero di partecipanti. In pochi anni ottenne così sul

campo l’appellativo di “Mundialito del Nordest”, titolo mai messo in discussione. Gli anni Novanta e i primi del Duemila furono caratterizzati dalle vittorie a ripetizione di Alessandro Battaglin. Ben undici edizioni della gara – un record difficilmente battibile – portano la sua firma. E il "rosso volante" continua imperterrito ogni anno a presentarsi alla partenza, con la stessa grinta dimostrata al debutto. Solo noie meccaniche gli impedirono di aggiungere l'ennesima perla al suo preziosissimo collier nell'edizione vinta da Paolo Oriella. Il 2012 e 2013 furono caratterizzati dalla titolazione IRCup Pirelli, manifestazione ideata da Loriano Norcini, che portò ai piedi del Monte Grappa numerosi piloti della scena nazionale ed internazionale: Fontana, Porro, Re, Sossella...

Al fascino del Bassano non seppe resistere neppure un pilota di formula uno. In cerca di conferme, dopo il terribile incidente che gli interruppe una carriera agonistica ai massima livelli, Robert Kubica si presentò a sorpresa nella sede della Bassano Rally Racing una settimana prima del via della 29^ edizione, per perfezionare l'iscrizione. Il campione polacco onorò la partecipazione al rally con una prestazione superlativa: nel 2012 vinse la gara con un netto margine di vantaggio sul secondo. Al suo fianco il navigatore Emmanuele Inglesi, impressionato dalla rapidità con la quale Kubica s'impossessava dei segreti della specialità migliorando, ad ogni passaggio, i tempi nelle prove speciali. Nel 2018 ad imporsi è stato il friulano Luca Rossetti, con il bassanese Pietro Elia Ometto al fianco. Una Citroen Ds 3 la vettura. L’anno dopo, invece, il primo a sfrecciare sotto lo striscione d’arrivo, fu Damiano De Tommaso, su Skoda Frabia R5, vincitore anche dell’Irc. Poi nel 2020 l'ennesima zampata di Battaglin, quindi quella di Avbelj e dodici mesi fa il successo di Gryazin. Alle undici simboliche medaglie d'oro conquistate dal “Rosso” si aggiungono le cinque appannaggio di Lucky, le due di Mauro Spagolla ed Eddie Sciessere e via via quelle di Pasutti, Ceccato, Baggio, Dalla Pozza, Corradin, Longhi, Pasquali, Vicario, Gasparotto, Soppa, Kubica, Fontana, Oriella, Costenaro, Avbel, Gryazin. Michele Piccolotto finora è l'unico rallysta ad avere vinto il Città di Bassano sia in versione moderna (nel 2005 con Perin) sia in versione storica. Lancia e Ford sono le Case automobilistiche che si sono aggiudicate il maggior numero di successi: sette a testa. Toyota e Peugeot seguono con cinque primi posti. Quattro ori per la Citroen. A quota tre Subaru, Bmw e Skoda Fabia. Una per la Ferrari, la più bella perchè inaspettata e prima della serie, e per la Hyundai. ottobre 2023 | GuidACI

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TRICOLORE

Crugnola-Ometto calano il pokerissimo Il pilota varesino e il navigatore bassanese hanno vinto il campionato italiano assoluto con tre gare d'anticipo imponendosi anche nel rally europeo Roma Capitale. Cinque successi consecutivi nella serie maggiore suggellano una stagione superlativa ■ Campioni italiani con tre gare d'anticipo. En plein anche nel Rally di Roma Capitale per Andrea Crugnola e il navigatore bassanese Pietro Elia Ometto. Nella gara capitolina, valida per il campionato europeo, hanno calato il pokerissimo mettendo in fila la quinta vittoria consecutiva nel torneo tricolore. Sempre protagonisti a Roma negli ultimi quattro anni, con il maggior numero di successi parziali nelle prove parziali, non erano mai riusciti a conquistare il primo posto. Ora ce l'hanno fatta, mettendo in riga fior di campioni. 32

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L'equipaggio "lombardo-veneto" della Citroen meriterebbe uno scenario ancora più prestigioso

L'intesa fra i due, cementata da quattro stagioni affrontate assieme, è fortissima. Pietro detta le note, Andrea le esegue senza tentennamenti e per gli avversari è notte fonda. La vettura, una Citroen C3 della Fpf Sport di Cesena, gommata Pirelli, anche in questo rally è stata perfetta, assecondando lo stile di guida di Crugnola, senza alcun dubbio il miglior pilota attualmente presente sulla scena nazionale. Vincere lo scudetto con tre

prove d'anticipo è per pochi eletti: solo Dario Cerrato, nell'ormai lontanissimo 1989, riuscì a far meglio con la Delta, ma allora il calendario era infarcito di gare mentre in questa stagione sono solo otto quelle valide per la corona. Crugnola ed Ometto hanno vinto le prime cinque, raccogliendo la stragrande maggioranza dei punti in palio, e a risultato raggiunto non si tireranno indietro. "Correremo altri due rally mentre

uno lo dovremo saltare per regolamento - spiega Pietro Ometto, la cui agenda professionale riporta altri importanti appuntamenti, fra i quali un'uscita in Grecia con un pilota ellenico assieme al quale sta affrontando l'International Rally Cup della quale il Città di Schio rappresenta l'atto finale - Non abbiamo ancora deciso quale: Sanremo o Monza. Sono tutte gare molto belle e tirate. Sentiremo anche il parere della nostra scuderia, la Easi di Romano d'Ezzelino. Intanto ci godiamo questa vittoria, la più importante della mia carriera dopo il quella ottenuta a Monza due anni fa." Per Crugnola e Ometto è il terzo titolo nazionale, il secondo consecutivo. I due meriterebbero una scena più importante e non è detto che il prossimo anno non riservi scenari ancor più prestigiosi. Nel "Roma Capitale" il dominio della coppia è stato impreziosito dal successo nel confronto con i migliori equipaggi del Fia European Rally Championship. Oltre 90 i concorrenti al via ma CrugnolaOmetto li hanno messi dietro sin dal prologo all'ombra del Colosseo. I leader del Ciar hanno fatto gran parte del lavoro nella giornata del sabato chiudendo la tappa con sette scratch su sette e più di 20" di vantaggio sugli inseguitori. Poi hanno mantenuto il ritmo ed evitato errori passando per primi sul traguardo finale di Fiuggi. A tenere il loro passo ha provato soprattutto Giandomenico Basso di Cavaso del Tomba, con la Skoda Fabia Rs, bravo a mettere le mani sull'argento davanti a PaddonKennard (Hyundai i 20). Attardati da una foratura, invece, i francesi Yoann Bonato-Benjamin Boulloud su Citroen C3, grandi interpreti del rally. Foratura anche per il vicentino Alberto Battistolli, in coppia con Simone Scattolin (Skoda Fabia), che lo ha relegato al 21° posto assoluto. Aveva chiuso la prima tappa 14°. ottobre 2023 | GuidACI

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RALLY VERMENTINO

MAX PONTI

Vermentino "dolce" per il russo Gryazin Il pilota ha vinto la gara valida per il campionato italiano rally su terra con una Skoda Fabia della Delta Rally di Cartigliano ■ Il russo Nikolay Gryazin, piombato sul Campionato Italiano Rally Terra ha inanellato tre vittorie consecutive per rilanciare la corsa al titolo. L’ultima l'ha conquistata al 20° Rally dei Nuraghi e del Vermentino, gara organizzata dalla Rassinaby Racing in Sardegna, tra la zona del Monte Acuto e della Gallura, su 74 km sterrati resi celebri dai passaggi del mondiale. Quattro su sei le prove speciali vinte dal pilota proveniente proprio dalla serie iridata, sempre in coppia con Konstantin Aleksandrov, stavolta al volante della nuova Skoda Fabia RS preparata da Delta Rally di Cartigliano e gommata Pirelli. Impressionante l’approccio e il ritmo messo in strada da Gryazin, che ha saputo reagire nella seconda mattinata di gara con la doppia spallata, poi rivelatasi decisiva, nelle due prove più lunghe “Ala dei Sardi” e “Pattada”, utili a recuperare il vertice della classifica dopo la foratura iniziale che gli aveva fatto 34

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perdere, pronti-via, ben 18’’. A subire l’impatto veemente della coppia Gryazin-Aleksandrov sono stati soprattutto i campioni in carica Paolo Andreucci e Rudy Briani, al debutto sulla nuova Skoda RS preparata da H-Sport e gommata MRF Tyres, costretti ancora ad accontentarsi del secondo posto, ma anche loro fortemente condizionati da una foratura. Dopo una partenza al vertice che ha proposto il garfagnino come primo leader del rally alla pausa notturna, la svolta è arrivata al primo passaggio sulla “Pattada”, sulla quale Andreucci ha bucato a metà speciale e ha lasciato 43.5’’. Un margine più che rilevante, visto che al traguardo Gryazin e Andreucci sono arrivati divisi da 45.8’’. Bravo anche Alberto Battistolli, in coppia con Simone Scattolin, capace di stare lontano dalle complicazioni, montando prudenzialmente gomme Run Flat, ma di offrire una valida alternativa ai due assi


Terza piazza per Alberto Battistolli e Simone Scattolin preceduti sl traguardo dal pluricampione italiano Paolo Andreucci in coppia con Rudy Briani

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al vertice. Il vicentino di ACI Team Italia ha tenuto il suo passo e si è distinto davanti ai tanti veterani del tricolore. Al ritorno nel campionato per una gara spot dopo la stagione vissuta nell’Europeo, Battistolli è riuscito infatti a centrare la terza posizione assoluta, a 57.2’’ dal vertice, per un podio tutto formato dalle Skoda nell’ultima versione RS. Praticamente monopolizzate dalle Skoda anche il resto delle prime dieci posizioni della classifica, che assegnano punti per il CIRT, tra le quali spicca l’uomo di casa Giuseppe Dettori. In coppia con Carlo Pisano: il driver di Arzachena si è tenuto in scia degli imprendibili tre di testa e ha sfruttato al meglio la conoscenza delle strade, più volte calcate nel Rally Italia Sardegna, fino a piazzarsi in quarta posizione oltre ad ottenere la palma del miglior sardo in gara. L’ultima prova “Pattada” ha rimescolato le posizioni soprattutto nella seconda metà della top ten assoluta, a causa delle forature che hanno colpito sia il finlandese Jaakko Lavio, navigato dal connazionale Hataaja Pasi al debutto italiano e alla prima su una Rally2, e per l’altro pilota di Arzachena Nicola Tali in coppia con Massimiliano Frau. Due grandi interpreti di questa gara, spesso in vista anche con tempi tra i migliori tre nelle singole speciali, che hanno dovuto cedere il passo e le posizioni proprio nel finale a vantaggio di Enrico Oldrati con Elia De Guio e Angelo Pucci Grossi con Francesco Cardinali. Senza sbavature la prestazione del bergamasco Oldrati, cresciuto con il passare dei chilometri, che ha ottenuto un quinto posto utile per alimentare la sua classifica in campionato ed avvicinarsi alla terza posizione generale. Eccezionale quella del riminese figlio d’arte Pucci Grossi, confermatosi come il miglior Under 25 del campionato e alla fine sesto asso36

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luto. Il Vermentino ha offerto i punti buoni in chiave tricolore per Pucci, ora al quinto posto nella classifica generale del Terra. Tra le Due Ruote Motrici la sfida

si è risolta nel finale con la vittoria a sorpresa del padovano Nicolò Marchioro con Marco Marchetti su Peugeot 208, che ha tenuto un passo efficace ma lontano dai guai


Qui: Paolo Andreucci e Rudy Briani secondi assoluti; sotto a destsra: Gryazin primo assoluto; sotto a sinistra: Alberto Battistolli e Nikolay Gryazin.

ed è riuscito a sfruttare nel finale l’episodio sfortunato che ha colpito i giovani Matteo Fontana ed Alessandro Arnaboldi, anche loro sulla vettura francese e assoluti

dominatori della gara fino alla PS5. Sul secondo passaggio di “Alà dei Sardi” i ragazzi comaschi sono incappati prima in una foratura e poi hanno sofferto un problema al se-

miasse che li ha messi fuori causa, passando il testimone a Marchioro-Marchetti. Secondo posto ottimo invece per il piacentino Giorgio Cogni e Andrea Colapietro. ottobre 2023 | GuidACI

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RALLY VERMENTINO

Lucky-Pons senza rivali nello storico Con la Delta Integrale hanno dominato la gara riservata alle auto d'antan ipotecando il titolo tricolore ■ Sulla terra sarda del Rally Vermentino Historicu non hanno avuto rivali “Lucky” Battistolli e Fabrizia Pons, vincendo 5 prove su 6 e salendo sul palco cerimoniale di Berchidda con 1’07 di vantaggio. Una prestazione superba quella dell’equipaggio su Lancia Delta Integrale, che ha centrato così la seconda vittoria assoluta sui quattro appuntamenti del Campionato Italiano Rally Terra Storico. Un risultato che, visto il forfait dei diretti concorrenti nel titolo Quattro Ruote Motrici, li vede mettere una forte ipoteca sulla conquista del tricolore. L’indissolubile duo ha affrontato questa quinta edizione della gara con mentalità vincente fin dall’inizio. Prova dopo prova il gentleman driver vicentino già campione tra le storiche ha preso subito la testa, riuscendo a tenere

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alto il ritmo fino alla penultima prova, quando un braccetto piegato per poco non gli faceva alzare bandiera

bianca. Aiutato dai suoi sfidanti Lucky è riuscito a gestire il problema ed a mettere una forte ipoteca sul titolo.


Lo stesso ha fatto un formidabile Andrea Tonelli che, in coppia con Roberto Selva, ha vinto la classifica tra le 2RM. Terzo dopo diversi ritiri e sconvolgimenti di classifica Sebastiano Serpelloni in coppia con Nicola Petrin su altra Ford Escort, che è riuscito a salire sul gradino più basso del podio con un distacco di 3’18; il suo ritorno nel tricolore è stato dunque positivo. Hanno piazzato invece la loro Alfa Romeo 33 in quarta posizione Filippo Viola ed Anna Bressan. Federico Ormezzano e Maurizio Torlasco hanno invece spinto sulla loro Porsche 911 SC, riuscendo a conquistare anche grazie alla loro esperienza la quinta posizione su una vettura che raramente si vede sulle strade bianche. Damiano Zandonà ha avuto un po’ di difficoltà sulla terra sarda, lui che na-

vigato da Simone Stoppa su Renault R5 GT era il principale antagonista di Tonelli. Ha tagliato il traguardo al sesto posto dopo un sofferto primo passaggio sulla PS3. Sono riusciti infine nel portare alla cerimonia d’arrivo la più storica delle vittorie in gara Simone Lenzetti e Serena Barsanti, settimi sulla loro acclamata Lancia Fulvia Coupè. Il sammarinese Paolo Diana, dopo una gara all’attacco del podio, si è dovuto ritirare per problemi alla pompa della benzina sulla sua Ford Escort condivisa assieme a Corrado Costa. La malasorte invece ha colpito nuovamente Costantino Mura e Marco Demontis, costretti al ritiro per noie alla Lancia Delta dopo una gara partita subito in salita. Hanno dovuto alzare bandiera bianca anche Mannazzu-Bertoletti e Mazza-Cavalli.

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RALLY ADRIATICO

Bresolin riporta il Raceday a casa Il pilota bassanese portacolori del Rally Team di Rosà ha conquistato la vittoria finale nel prestigioso torneo su terra con una serie di spettacolari piazzamenti nonostante continui cambi di navigatore

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MARIO LEONELLI


■ Correva il 2012 quando il bassanese Edoardo Bresolin, al debutto assoluto nella classe maggiore con una Peugeot 206 WRC griffata Friulmotor, iscriveva il proprio nome nell'albo d'oro del challenge Raceday Rally Terra, una delle serie più seguite per gli amanti dello sterrato. Quel successo si rivelò trampolino di lancio per il portacolori di Rally Team di Rosà, successivamente catapultato nell'orbita del FIA World Rally Championship. Ora Edo Bresolin ha bissato quel successo, al termine di un torneo che lo ha visto costantemente lottare nelle prime posizioni. Ritornato in azione sulle insidiose strade del Prealpi Master Show, in coppia con il suo storico navigatore, Rudy Pollet, ed affidandosi all'esperienza di MS Munaretto, che gli ha messo a disposizione una Skoda Fabia Rally2 Evo, ha dato l'assalto alla seconda

corona d'alloro. A Sernaglia la classe dei bei tempi è tornata prepotentemente a galla, nonostante un avvio abbottonato a causa della lunga assenza dal volante. Al via del Raceday, in condizioni difficili, Bresolin ha firmato un quinto posto assoluto che gli ha consentito di conquistare un gruzzolo importante di punti, candidandosi ad un ruolo da protagonista nel challenge. A febbraio, riapertesi le ostilità del torneo su terra, il pilota, affiancato per l'occasione dall'amico concittadino Pietro Elia Ometto, ha piazzato un'altra importante zampata, chiudendo ancora quinto assoluto ma incassando i punti riservati al terzo tra gli iscritti al Raceday, rivelatisi poi fondamentali nell'economia del campionato. Il bottino avrebbe potuto essere ancora più più ricco se il rallysta non fosse stato penalizzato da problemi

di visibilità per l'elevata polvere sulle prime prove. Nonostante un altro cambio di navigatore, Alessio Angeli sul sedile di destra, il Rally Città di Foligno ha consacrato lo stato di forma di Bresolin. Un fine settimana da incorniciare lo l'ha portato sul secondo gradino del podio dell'assoluta, con conseguenti punti pesantissimi che riducevano a sole cinque lunghezze di distanza dal leader Bostian Avbelj, vincitore dell'International Rally Cup 2022 e ora protagonista nel Campionato italiano rally promozione a conferma del suo indiscusso talento. Il titolo l'ha intascato al Rally Adriatico. Assente Avbelj, infatti, Bresolin si è trovato servito su un vassoio d'argento il secondo Raceday. Una condotta di gara accorta, da consumato campione, ha permesso al bassanese, ritornato a far coppia con Rudy Pollet, di chiudere ai piedi del podio nella generale, quarta la piazza finale, ma di centrare un secondo successo consecutivo tra gli iscritti alla serie e di mettere la firma definitiva sul trofeo. “È andata molto ma molto bene – ha commentato soddisfatto Bresolin sul podio – perchè il nostro obiettivo era quello di piazzarci per portare a casa il Raceday. Un'ottima stagione, senza particolari errori ed abbiamo mantenuto sempre la testa alta, in un confronto entusiasmante con campioni del calibro di Andreucci, Gryazin, Avbelj e molti altri ancora. Auto, team e navigatori sempre perfetti per un Raceday che inseriamo in bacheca per la seconda volta. Ora ci piacerebbe un confronto con i piloti del Campionato italiano rally terra per alzare il tiro.”

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RALLY ADRIATICO

MARIO LEONELLI

Milani-Camazzola mettono in bacheca il titolo Produzione Il Trofeo Raceday Rally Terra premia gli sforzi dei piloti nostrani con una Mitsubishi Lancer Evo

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■ L'unione fa la forza e più che mai questo detto calza a pennello per un pilota ed un navigatore che, nell'anno di debutto sulle strade bianche, sono stati in grado di sorprendere, centrando un risultato inaspettato. Michele Milani, portacolori della Hawk Racing Club, e il suo navigatore Christian Camazzola, alfiere di Rally Team, hanno messo in vetrina il titolo "produzione" nel challenge Raceday Rally Terra, imitando così gli amici Bresolin-Pollet vincitori nella categoria superiore. L'equipaggio bassanese di adozione, composto dal pilota di Galliera Veneta e dal suo compagno di abitacolo di Romano, è partito con il piede giusto già in occasione del Prealpi Master Show. Sulle insidiose campagne della pianura trevigiana i due hanno sfruttato al meglio il jolly messo a disposizione dal regolamento, piazzandosi sesti in classe N4 e primi tra gli iscritti alla serie. L'esordio si è tradotto nella conquista del gradino più basso del podio nel raggruppamento C ed in quello griffato Pirelli, alla loro seconda apparizione su sterrato. Il secondo atto targato Raceday ha portato Milani e Camazzola al Rally

Valle del Tevere, evento reso particolarmente emozionante per essere articolato su prove speciali che hanno fatto la storia del mondiale rally, quando questo si correva anche in Toscana. Tratti cronometrati iconici, come l'indimenticabile “Alpe di Poti”, hanno fatto da scenario ad un'altra prestazione convincente dei due, impegnati a prendere le misure con una tipologia di fondo ancora poco conosciuta. Hanno concluso terzi di classe N4, penalizzati da un ritardo ad un controllo orario pagato per un problema tecnico ad una sospensione. Un boccone amaro rapidamente digerito in virtù della conquista della vetta provvisoria del produzione nonché del secondo posto in raggruppamento C. Archiviato il giro di boa la stagione si è riaccesa in occasione del Rally Città di Foligno. Milani e Camazzola hanno messo in saccoccia un altro terzo posto in classe N4 e tra gli iscritti al Raceday, ipotecando il successo nella categoria "produzione." Sempre tra i migliori trenta dell'assoluta, nonostante si trattasse del primo cartellino di presenza timbrato su queste strade, i due sono riusciti a migliorare il feeling con lo sterrato, incassando punti decisivi per la classifica. Più difficile è risultata la caccia al raggruppamento C, dovendosi confrontare con una vecchia volpe del rallysmo europeo, specialista del Raceday, ovvero Peljhan. La consacrazione di una stagione notevole è arrivata in occasione dell'atto conclusivo, il Rally Adriatico, dove Milani e Camazzola hanno messo la ciliegina sulla torta, assicurandosi il titolo Raceday 2022/2023 produzione. Un trionfo ulteriormente arricchito dal terzo gradino del podio nel raggruppamento C Pirelli, grazie ad una Mitsubishi Lancer Evo VII di gruppo N che, curata da Meda Car Service, si è rivelata una compagna di avventura competitiva ed affidabile, permettendo all'equipaggio di incamerare esperienza impagabile per un futuro che certamente li vedrà ancora protagonisti di alto livello.

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TROFEO RALLY ACI VICENZA

Dopo il Rally del Veneto i fratelli Franchin sempre al comando A due gare dall’epilogo la classifica piloti si avvia verso una sfida a tre: Bianco e Montemezzo all’inseguimento del duo dell’Alfetta GTV composto da Marco e Mattia ■ Con la disputa di un riuscito Rally del Veneto va in archivio anche il terzo appuntamento del calendario dedicato alle auto storiche del Trofeo Rally ACI Vicenza, serie organizzata dall’Ente berico in collaborazione con la Scuderia Palladio Historic. Al termine di una gara che si è rivelata particolarmente selettiva, le classifiche del trofeo vedono invariati i leader sia nella “piloti”, sia nella “navigatori” con qualche significativa variazione nella topfive tra i primi conduttori. Nonostante un brivido nel finale i fratelli Marco e Mattia Franchin su Alfa Romeo Alfetta GTV riescono 44

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a mantenere il comando nelle rispettive graduatorie assolute; tra i piloti si registra il balzo in avanti di Riccardo Bianco che, grazie al bottino pieno portato dal successo in classe e Raggruppamento alla guida della Porsche 911 RS, sale al secondo posto riaprendo i giochi, a due gare dall’epilogo. Si rimette in gioco anche Andrea Montemezzo, primo di classe a fine gara con l’Opel Kadett GSI, che sale in terza posizione seppur staccato di 18 lunghezze dal capoclassifica. Guadagnano posizioni, ma a debita distanza dal provvisorio podio, anche Gianluigi Baghin, ora sesto

con l’Alfetta GTV, Danilo Pagani settimo su Fiat 131 Abarth e Fabio Garzotto ottavo con la Lancia Delta Integrale. Per i primi tre dell’assoluta, anche il primato in ciascuno dei Raggruppamenti di appartenenza oltre che nelle rispettive classi, categorie quest’ultime dove non si ravvisano modifiche degne di nota. Tra i navigatori Mattia Franchin dorme sonni tranquilli grazie all’allungo che lo porta ad avere 32 punti di vantaggio su Enrico Strappazzon, sempre secondo anche se assente al Veneto. In terza posizione si porta Matteo Valerio, forte del punteggio incamerato


Le ultime prove saranno il Città di Bassano, il Lessinia e il Città di Schio. vincendo classe e 2° Raggruppamento navigando Bianco. L’attuale leader replica nel 3° Raggruppamento, imitato da Strappazzon nel 2° il quale deve però difendersi dall’attacco di Valerio. Nel 4°, nonostante il ritiro, Enrico Montemezzo mantiene il comando con buon margine, ma viene sorpassato da Andrea Sbaichiero nella classe “oltre 2000” del 4°

Raggruppamento. Praticamente invariate anche le classifiche speciali dedicate a “Over 60”, “Under 25”, oltre a navigatrici e pilotesse. Qualche ora prima dello svolgimento del Rally del Veneto è stato ufficializzato l’annullamento del Rally Valchiampo, notizia che va a modificare i calendari del Trofeo Rally ACI Vicenza come segue: per le auto storiche i rally valevoli

sono cinque e saranno considerati per la classifica finale i migliori quattro con un minimo di tre partecipazioni. Per le moderne scendono a quattro corse in calendario, tre i risultati conteggiabili e due le partecipazioni necessarie per figurare nelle classifiche finali. Auto moderne e storiche si ritroveranno in lizza per la serie a metà ottobre con l’atteso Rally Città di Bassano; a novembre le storiche saranno di scena al decisivo Lessinia dell’11 e 12 e le moderne la settimana dopo al Città di Schio. ottobre 2023 | GuidACI

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RIEVOCAZIONI STORICHE

Una Prova di resistenza per sbuffanti "nonnine" Singolari veicoli costruiti alla fine dell'Ottocento hanno percorso un'ottantina di chilometri lungo le strade della Pedemontana teatro della prima gara riservata alle "ancetres". Traguardo finale in piazza Libertà a Bassano

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■ Era la fine dell’Ottocento quando anche nel Veneto cominciò a svilupparsi il fenomeno dei nuovi mezzi di locomozione a motore ed il Club Automobilisti Veneti, fondato nel gennaio del 1899, decise di organizzare una vera e propria gara da svolgersi nel mese di giugno lungo le migliori strade che univano Padova, Vicenza e Treviso, per dimostrare la validità di questi nuovi mezzi, destinati presto a soppiantare carrozze a cavalli. La manifestazione, proprio per la sua difficoltà, venne denominata Prova Resistenza Veicoli Automobili Province Venete e riscosse un grande successo, tanto da venir replicata anche negli anni successivi. Il Circolo Veneto Automoto d’Epoca organizza da alcuni anni una manifestazione rievocativa della prima corsa veneta e, per maggior aderenza alle caratteristiche originarie, la stessa è riservata a veicoli a motore ante 1905, costituendo così l’unico del genere in Italia ed uno dei 48

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pochi al mondo. Tale evento, sin dall’inizio sostenuto dalla Intercom, sta diventando un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di ancetres provenienti da tutta Europa. Il parterre dei veicoli partecipanti all'edizione dello scorso luglio era decisamente variegato con ben tre motocicli, un triciclo, due quadricicli e venti autovetture a rappresentare l’alba del motorismo, con equipaggi provenienti da Austria, Belgio, Fran-

cia, Germania, Svizzera e, naturalmente, Italia. Alla partenza, con il consueto allineamento innanzi al Museo dell’Automobile Bonfanti, si respirava spirito di amicizia e di avventura, lo stesso che sicuramente animava gli arditi pionieri del volante nel lontano 1899. Tra abbracci e scambi di saluti di vecchi amici accomunati dalla passione per questi primordiali veicoli sono iniziate le operazioni di preparazione prima del via scandito


da un “Signore e signori, accendete i motori” da parte dell’organizzatore e starter Umberto Voltolin. Si è avviata così, tra sbuffi e scoppiettii vari, provvidenziali spinte dei volontari e qualche poderosa pedalata dei motociclisti, la nuova avventura in direzione di San Zenone degli Ezzelini per l’arrivo della prima tappa nel parco della cinquecentesca Villa Albrizzi Marini. Nonostante l’atmosfera rilassante invitasse ad allungare la sosta i

partecipanti hanno dovuto riaccendere i motori per raggiungere lo storico Maglil ferro viene lavorato con l’utilizzo degli originari macchinari risalenti al 1400. Attraverso piacevoli stradine di campagna si è poi raggiunta Loria con la calorosa accoglienza di autorità e curiosi. Dopo la sosta per il pranzo di nuovo in marcia per la visita della splendida Villa Chiminelli del 1500, affrescata dalla scuola del Veronese.

Superata Cittadella, con l'inconfondibile cinta muraria del 1200 a far da sfondo, la carovana si è diretta verso Nove, meta l’incredibile Mulino Pestasassi del 1600, ardita struttura artigianale utilizzata, con la forza dell'acqua, per la macina di pietre e sassi per l’arte della ceramica. Dopo ben 85 "faticosissimi" (per le ancetres) chilometri il traguardo finale a Bassano ha concluso la manifestazione. Angelo Nardini, “signore d’altri tempi”, ha poi accolto i partecipanti nella loggia inferiore della storica Grapperia Nardini per gustare un aperitivo godendo di una privilegiata visione del Ponte degli Alpini. Il giorno successivo la carovana delle ancetres è ripartita in direzione della splendida Villa Ca’ Erizzo Luca, adagiata sulle rive del Brenta alle porte del centro di Bassano, dove alloggiò Ernest Hemingway nel corso della Prima Guerra Mondiale. ottobre 2023 | GuidACI

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RALLY DELLA VALPOLICELLA

Al Valpolicella si parla vicentino – bassanese Nelle gara riservata alle auto moderne successo per Federico Bottoni e Sofia Peruzzi, portacolori della Scuderia Palladio. Nello storico, invece, primi gli alfieri del Team Bassano Nicola Patuzzo ed Alberto Martini. Tra le donne Sonora Mozzato brinda alla prima vittoria ■ Ha parlato vicentino - bassanese il Rally della Valpolicella! Nella gara riservata alle auto moderne ad imporsi con la loro Skoda Fabia Rally2 Evo sono stati Federico Bottoni e Sofia Peruzzi. I portacolori della Scuderia Palladio sono stati gli autentici dominatori vincendo 9 prove sulle 10 in programma. Bottoni, che nelle precedenti tre partecipazioni era sempre stato rallentato da episodi sfortunati, si è presentato sul traguardo di San Pietro in Cariano con 28.8 secondi di margine sui vicentini Paolo Menegatti e Nicola Rutigliano che hanno portato all’esordio la Skoda Fabia RS della MS Munaretto. Menegatti è stato bravo a tenere il ritmo migliorando i suoi parziali 50

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prova dopo prova e ha controllato il ritorno dei veronesi Luca Hoelbling ed Andrea Gaspari, su Skoda Fabia Rally2 Evo (Movisport) che hanno

chiuso al terzo posto e primi tra i soci del Valpolicella Rally Club. Buona prestazione anche per Roberto Righetti e Diego Rossi (Sko-


da Fabia Rally2 Evo/Motor Valley) che nella prima parte di gara erano addirittura al secondo posto, ma un dritto sulla PS4 ha rallentato il tatto con il podio. Quinta posizione assoluta per Fabio Callegaro e Federica Franchin (Skoda Fabia RS/ Hawk Racing Club) vincitori della PS2, unico equipaggio ad interrompere l’egemonia di Bottoni. Sesta piazza per Alessandro Battaglin e Fabio Turco (Hyundai i20 R5/Rally Team) che hanno preceduto una delle rivelazioni della gara, Mattia Scandola ed Alessandro Franco settimi assoluti, primi di RC3N e di Under25 con la Toyota Yaris GR (Movisport) autori della migliore prestazione stagionale nella gara di casa. A chiudere i primi dieci sono stati all’ottavo posto Jacopo Facco e Nicola Doria (Toyota GR Yaris/E.A. Sport), nona

piazza per Massimiliano Locatelli e Giordano Gregori (Skoda Fabia RS/ MRC Sport) e decima per Denis Franchini e Paolo Scardoni (Skoda Fabia Rally2 Evo/Movisport). Nello storico successo per gli alfieri del Team Bassano Nicola Patuzzo ed Alberto Martini sulla Ford Sierra Cosworth. Il veronese ha vinto tutte le prove bissando il successo del Due Valli Historic e confermandosi ottimo profeta in patria, primo anche nel Trofeo Ford Cup. Patuzzo ha conquistato di misura l’assoluta e il 4° Raggruppamento, precedendo di 38.7 secondi Giovanni Nucera e Christian Soriani (Porsche 911 RS/Ateneo) vincitori nel 2° Raggruppamento. Brivido nel finale per Gianfranco Panato ed Alberto Albieri, che a due prove dalla fine hanno do-

vuto sudare sette camicie per tenere la terza piazza assoluta, seconda di 4° Raggruppamento, contro Sebastiano Serpelloni e Nicola Petrin (Ford Sierra Cosworth/Daytona Race) che in grande rimonta si sono fermati sulla PS9 per un problema tecnico. Giuseppe Bottoni, papà di Federico, ha conquistato la quarta posizione assoluta e la vittoria nel 3° Raggruppamento navigato da Elisabetta Sansone su Opel Kadett GTE (Verona Corse 23), completando così una giornata davvero speciale per la famiglia Bottoni. Classifica femminile assegnata invece alla vicentina Sonora Mozzato su Peugeot 106 (Pr2 Sport) navigata da Elia De Guio, alla quarta gara in carriera ed al miglior risultato di sempre. ottobre 2023 | GuidACI

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LEGGENDA DI BASSANO

ROBERTO CRISTIANO BAGGIO

La "leggendaria" Singer Nine Sport La manifestazione riservata alle vetture sport è stata organizzata dal Cvae presieduto da Stefano Chiminelli con la collaborazione della scuderia Bassano Rally Racing ■ La Singer Nine Sport è un'arzilla novantenne che non mostra i segni dell'età. Elegante nella mise verde muschio è agile come ai bei tempi in cui sfidava le sorelle maggiori alla 24 ore di Le Mans, senza timori reverenziali, nonostante una cilindrata al di sotto del litro e quattro gomme larghe pochi pollici. Per lei Gianmarco Rossi ha attenzioni particolari e la tratta con gentilezza e rispetto senza tuttavia risparmiarle vigorose tirate quando la strada s'impenna. La Nine Sport risponde sollecita, forte di un carattere british che la rende inconfondibile: altera e fiera sempre. Non a caso è nata dalle parti di Coventry dove altre importanti Case automobilistiche hanno avviato proficue attività. Per nulla impaurita dal confronto con le connazionali "maggiorate" (Bentley, Riley, Mg) la Singer Nine Sport guidata dal driver bolognese - assistito per l'occasione da Manola Antonelli - ha affrontato 52

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spavalda le strade della "Leggenda di Bassano" e per il secondo anno consecutivo, alla fine della lunga cavalcata che da Rossano l'ha portata in tre giorni a sfidare passi dolomitici suggestivi e faticosi, è ritornata nel grande parco di villa Caffo-Navarrini (già residenza di Miki Biasion) da vincitrice assolu-

ta, accolta con il rispetto dovuto ad una primadonna di rango. Ben novanta "barchette" l'hanno messa a dura prova lungo 500 e passa chilometri inoltratisi fino in Austria, attraverso il Rombo, con sosta al rinato Top Mountain Crosspoint, senza tuttavia impensierirla più di tanto.


Qui: I vincitori della Leggenda di Bassano 2023 Gianmarco Rossi-Manola Antonelli (Singer Nine Sport 1933); a sinistra: Andrea Tecchio si mette all'opera.

Merito della robusta meccanica, certo, ma anche della bravura di Gianmarco Rossi, abile a solleticare la piccola cavalleria nelle salite più impegnative. È vero che la "Leggenda di Bassano - Trofeo Giannino Marzotto" è soprattutto un incontro fra cari amici appassionati collezionisti delle più

belle vetture messe su strada - le mitiche sport, per intenderci - ma quando spuntano cronometri e pressostati l'agonismo salta sempre fuori e solo pochissimi si tirano indietro, forse perchè non hanno eccessiva dimestichezza con tempi e medie da rispettare nei tratti scelti per le prove di abilità o, più

probabilmente, perché temono di affaticare troppo le orgogliose "signorine" di un tempo. Rossi-Antonelli, da specialisti del tic tac, hanno saputo fare meglio di tutti sui 53 "tubi" allineati ad arte fra Bassano, Bolzano, Merano ed Asiago, lungo curve e tornanti del passo Manghen, del Lavazè, del Pennes e del Rombo, precedendo Maurizio Piantelli-Paola Montaldi su Bentley Speed Model ¾.5 del 1926 e Ralf Ehlen-Heike Koppel su Porsche 356 Speedster del 1956. Nella classifica “Vip” ha trionfato l’Alfa Romeo Giulietta Spider di Pastore/Pastore. “La Leggenda di Bassano” si è riconfermata un evento internazionale di grande spessore, capace di coinvolgere equipaggi provenienti da tutto il mondo. Ad aprire la teoria delle bellissime sport, alle quali quest'anno si sono aggiunte anche quattordici "classic" per altrettanti ospiti, è stato Miki Biasion in coppia con l’ad di Eberhard Italia Mario ottobre 2023 | GuidACI

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Qui: Oreste Sbrissa -Adriano Geremia (Pilgrim Cobra 1974); a destra: Tonino Tognana-Domenico Morassutti (Devin Porsche 1959).

Peserico a bordo di una splendida Dallara Stradale portata a Bassano dall’ingegner Daniele Guarnaccia, program manager della casa di Varano de’ Melegari. “Ho contribuito allo sviluppo della Dallara Stradale – ha spiegato il due volte campione del mondo rally alla madrina dell’evento Savina Confaloni – è una vettura straordinaria. La scelta migliore per guidare su strade come quelle che abbiamo percorso in questi tre giorni”. L’Automotoclub Storico Italiano per il terzo anno consecutivo ha inserito la manifestazione all’interno del prestigioso format Asi Circuito Tricolore, un progetto di comunicazione e valorizzazione del territorio che gode dei patrocini del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Anci e che contribuisce a diffondere, attraverso la passione per il motorismo storico, la cultura e le eccellenze del “made in Italy”. 54

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Quanto alle "signore rombanti" c’era solo l'imbarazzo della scelta. Bellezza, fascino, potenza, originalità e chi più ne ha più ne metta, hanno catturato gli sguardi non solo di collezionisti ed addetti ai lavori, ma anche di tanti appassionati e semplici spettatori, colpiti

dall'unicità della proposta, un "museo itinerante". Dalle mastodontiche e "assetate" (di benzina) Bentley calate dal Regno Unito alle storiche Alfa Romeo 6C 1750 Gs Zagato che rimandano ai tempi di Nuvolari, Campari e Varzi, passando per le Aston Martin, le


Jaguar SS 100 e C type, le Bmw 328 Roadster, le Frazer Nash, le Austin Healey, le Maserati Cooper, le Daina Gran Sport e le Osca solo l'imbarazzo della scelta. Ammiratissime anche la Ferrari Testarossa Tr 59/60 degli inglesi Alan e Marcia Cosby e la Devin D Porsche di Tonino Tognana affiancato da Domenico Morassutti. Per l'ex campione italiano rally 1982 un ritorno attivo nel mondo dei motori indossando una candida tuta che riporta agli anni ruggenti dell'automobilismo d'antan. Una grande festa nella settecentesca villa Caffo-Navarrini di Rossano ha concluso l'edizione 2023 della "Leggenda di Bassano" organizzata dal Circolo veneto auto e moto d'epoca presieduto da Stefano Chiminelli con il prezioso e fondamentale supporto della scuderia Bassano Rally Racing. Numerosi i riconoscimenti consegnati ai partecipanti. Oltre ai primi della classifica gene-

Gianmarco Rossi e Manola Antonelli si sono aggiudicati al volante della "barchetta" inglese il prestigioso trofeo dopo tre giorni di prove ed incursioni lungo le strade dolomitiche rale sono stati premiati anche Nicolas Fonte - Alfa Romeo 6C 2300 Pescara del 1934 (premio eleganza); l'argentino Alberto Molinari (ACE Bristol del 1957) e l'australiano John Gillet (Alfa Romeo 1750 GS Zagato 1930) provenienti da più lontano; Stephen Bond - Maserati 250/200 S del 1957 Driver's choice; Barry Cannel Trofeo Alfa Romeo (Alfa Romeo 6C 2300 Touring del 1934); il trofeo Bentley è stato assegnato a Eddie McGuire (Bentley Blower 4.5 litre del 1930). Trofeo Ferrari: Alan Cosby (Ferrari

250 TR 59/60) è stato scelto dai militari della caserma Vittorio Veneto di Bolzano (che ha ospitato la carovana) mentre il Trofeo Rossi Gomme è finito nelle mani di Aldo Gadioli (Veritas BMW RS Prototype del 1949). Milo Vorenkamp di 11 anni è stato il navigatore più giovane. Riconoscimenti pure a Sierra Fonte (15 anni), Violet Fonte (14), Angelina Fonte (14) e a Filippo Ongaro (14). Infine, il trofeo "Diversamente Giovane" è stato attribuito ad Annibale Cecconi. ottobre 2023 | GuidACI

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CORSA IN SALITA

Sul Nevegal a tavoletta Basso più veloce di tutti Il marosticense al volante della sua Porsche Rs ha vinto entrambe le manche della cronoscalata bellunese riservata alle auto storiche cogliendo una meritata vittoria ■ Una delle gare più belle della sua immensa carriera agonistica, giunta all'incredibile quota 431. Giampaolo Basso ha vinto la 49^ edizione della salita del Nevegal nonostante le pessime condizioni climatiche che hanno messo a dura prova le sue doti... equilibristiche. Al volante della Porsche Rs Carrera curata da Aldo Peruccon, il pilota marosticense ha messo tutti in riga nella competizione riservata alle auto storiche dominando entrambe le due manches. Deciso e determinato, Basso ha affrontato curve e tornanti con grinta, per nulla intimorito dal fondo bagnato, poco adatto alle caratteristiche della vettura tedesca. Con una intelligente modifica all'assetto della Porsche - apertura delle barre - e con gomme Michelin intermedie il pilota ha preso subito le distanze dalla R5 Turbo del pilota di casa Bosco e della Bmw M3 di Massaro nella prima sessione cronometrata, i suoi più accreditati rivali, mettendo inoltre un buon margine di sicurezza fra sè e 56

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Nel mirino del pilota anche la Pedavena-Croce d'Aune e la salita del Costo. A metà ottobre disputerà il rally Città di Bassano in coppia con Sergio Marchi le altre Porsche, Lancia 037, Sierra Cosworth iscritte alla competizione. Vinta la prima sfida rispettivamente con 3" e 6" su Bosco e Massaro, nella seconda è andato ancora più veloce esibendosi in spettacolari intraversate. La guida decisa e coraggiosa gli ha permesso di migliorare ulteriormente il tempo della prima frazione e di allontanare di 10" secondi la R5 Turbo e di 13 " la

Bmw M3. Il confronto degli scratch con le auto moderne, poi, ancora più potenti e performanti della sua Porsche Rs, gli ha confermato che avrebbe ben figurato anche nella categoria superiore, vinta dal fuoriclasse delle cronoscalate Simone Faggioli, uno dei più forti scalatori di sempre. Giampaolo Basso si è aggiudicato anche Raggruppamento e classe nonchè il prestigioso trofeo de-

dicato a Mario Facca, forte pilota bellunese degli anni Sessanta e Settanta. Oltre al preparatore Aldo Peruccon il marosticense ha potuto contare sull'appoggio degli amici Paolo, Alessio e Oscar presenti alla manifestazione e all'assistenza del Team Bassano di Mauro Valerio. Galvanizzato dal successo bellunese, Basso parteciperà prossimamente alle salite del Costo e di Pedavena mentre a metà ottobre sarà al via nel rally Città di Bassano in coppia con l'amico navigatore Sergio Marchi. Basso ha cominciato a gareggiare a metà degli anni Settanta, debuttando come navigatore di Dino Tolfo. Passato sul sedile di destra non ha mai saltato una stagione. dividendosi tra rally, salite e trofei neve&ghiaccio cogliendo sempre risultati prestigiosi. ottobre 2023 | GuidACI

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KART INCLUSIVI

MARCO PUSINICH

“Race Ability” una mobilità per tutti con Superfuso Stefano Fusilli a 17 anni subì un incidente in moto poco prima di gareggiare nel Campionato italiano 125cc. Il sogno non si è infranto, ha ottenuto la licenza di pilota FISAPS, ha corso e vinto e oggi ha messo a disposizione la sua esperienza con corsi di go-kart adattati. Al suo fianco anche ACI Vicenza ■ Mobilità per tutti? E’ uno dei pilastri portanti per ACI Vicenza. Parole che si concretizzano nei fatti e, soprattutto, diventano un supporto per persone che, a dispetto della disabilità, hanno saputo rimettersi in gioco. E’ il caso di Stefano Fusilli, al volante conosciuto come Superfuso. Sognava di gareggiare in moto, ma un incidente quando aveva 17 anni ha cambiato la sua vita. Non però la sua voglia di vivere, la sua pas58

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sione, che oggi è al servizio dei giovani con il progetto “Raceability”. Di che cosa si tratta? Lo lasciamo raccontare al diretto interessato, in una storia che è tutta da leggere. “Sono stato uno studente normale, come ce ne sono tanti, sicuramente vivace, leggermente scapestrato, immensamente appassionato di motociclismo. Il mio sogno era correre, correre in pista, diventare pilota. A 17 anni i

sogni sono potenti, sono il carburante della vita. Così, seguendo la passione, sono riuscito a sostenere un test in pista con le 125cc convinto di potercela fare: avevo ragione. Fui scelto per gareggiare nel Campionato Italiano che sarebbe iniziato a marzo 1988, aspettavo l'assegnazione del team, al quale però non arrivai mai... A gennaio l’incidente stradale che mi provocò un trauma spinale.


Quindi? Quindi tutto quel che segue nella vita di un diciassettenne di colpo “seduto”: non voglio dilungarmi, sarei noioso. Diciamo che ci volle qualche anno di stop per “riordinare le idee”. Poi la decisione di seguire comunque istinto e passione, affrontando le enormi difficoltà che la società in quel momento poneva davanti ad un ragazzo ed alla sua voglia di riuscire a correre. Anni interminabili fatti di tentativi, di poche possibilità concrete (“Voi disabili potete fare il navigatore nei rally al massimo”), di dinieghi e di speranze. Non ho mollato e, dopo circa quindici anni di sacrifici, delusioni, lotta e gioie, nel giugno 2004 ho ottenuto la licenza da Pilota FISAPS, dopo gli esami alla Scuola di Pilotaggio Clay Regazzoni. Era un giorno di ottobre del 2004 quando il mio sogno si realizzò ottobre 2023 | GuidACI

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concretamente: fermo sulla griglia di partenza della mia prima gara, pieno di aspettative e convinto di poter vincere da subito, contro una folta schiera di quelli che non definirei “normo-dotati”, ma semplici piloti, come me. Il risultato fu leggermente diverso dalle mie convinzioni: schianto sul muro della “esse” di Vallelunga al terzo giro. Già, non fu così facile come sembrava! La strada per il Campionato Italiano Turismo 4 che avrei conquistato 13 anni dopo era ancora abbastanza lunga, lastricata di insegnamenti da apprendere ed esperienze da metabolizzare. Mi capita spesso di sentirmi fare una domanda: perchè corri? Come dire “tu in carrozzina 60

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perchè vuoi correre?”. Corro perché é quello che volevo da ragazzo, un sogno che è stato soltanto rallentato dalla vita, non interrotto ed è dipeso da me non rinunciarvi, perchè ai sogni non si deve mai rinunciare e, soprattutto, non bisogna mai farlo senza lottare. La forza che nasce dall'avere uno scopo, un traguardo da raggiungere, passa anche attraverso l'adrenalina che si prova pilotando qualcosa di velocissimo sopra una striscia d'asfalto, vicina e tangibile, sopra un go-kart o un'auto. E' una sensazione di estasi in solitudine, che strappa tutti i vincoli fisici: sei da solo, te la godi e sei l'artefice del tuo risultato. Gli handicap non esistono: dentro la

macchina siamo tutti seduti, siamo tutti uguali e poi il mio motto recita “l'auto si guida con la testa, non con i piedi”. Ecco come e perché Stefano Fusilli si è trasformato in Superfuso... Nel corso della mia carriera in pista mi sono sempre chiesto se avrei mai potuto aiutare, tramite la mia esperienza nel superamento delle difficoltà, le persone che avessero voluto intraprendere il mio stesso percorso, dimostrando loro che si può guidare in modo divertente, in tutta sicurezza. Ecco perchè nasce l'Associazione con la quale ho trovato il modo di realizzare quello che mi ero preposto. Ho iniziato con un go-kart adattato per persone con i miei


stessi problemi, poi ho partecipato a conferenze nelle scuole e negli ospedali, riscontrando un interesse maggiore di quello che mi aspettavo. Molti ragazzi e ragazze, adulti, disabili di età diversa, hanno reagito con grande attenzione alla mia proposta. Il guidare qualcosa che si avvicina all'attività agonistica nel settore della velocità sembra lontano dal sentore dei portatori di handicap e, invece, non è così. Risveglia la voglia di fare, l'autostima, la percezione che nulla è impossibile da affrontare, basta soltanto trovare il modo adeguato. Dopo le gare in auto, ho acquisito una grande consapevolezza, quella che mi ha permesso di giocare

al rugby in carrozzina, di usare le moto d'acqua, di cimentarmi nelle immersioni subacquee, di allenarmi giocando a tennis. Ho capito che é possibile fare tutto, basta volerlo, cosi ho organizzato le prime giornate in pista con il go-kart attrezzato, facendo salire decine di entusiasti da tutto il Nord-Italia e questo, ho pensato, è solo l'inizio... Sì, perchè, mi sono detto, se qualcuno volesse poi cercare di arrivare alle corse vere e proprie, magari in auto oltre che sui go-kart da competizione, come potrei essere utile? Così, nel 2019 ho creato l'Associazione denominata “Race Abiliy” che si propone di accompagnare quei disabili appassionati ad intraprendere la mia stessa carriera

con corsi sui go-kart adattati, che ora sono diventati sei (di cui uno da gara), per arrivare alle auto da corsa, a loro volta, per l'uso sui circuiti (le due Opel Astra che ho usato io). L'intento di Race Ability è quello di diventare molto presto una vera e propria Scuola di pilotaggio con rilascio di attestato di frequenza, propedeutico alla Licenza Aci. Questa proposta è rivolta sia all'utente che cerca una via ludica (con cadenza sporadica) sia a chi è interessato a diventare un pilota in grado di gareggiare a livello nazionale nelle varie categorie. Negli anni passati, quando ho iniziato, questa strada era particolarmente difficile da intraprendere, perchè per le persone con il mio problema non era prevista una grande possibilità di competere. Grazie a Clay Regazzoni prima, ad Alessandro Zanardi poi, man mano nel tempo si è sviluppata una consapevolezza per le persone con handicap ed oggi possiamo essere in gara contro i normo-dotati in qualsiasi competizione. Race Ability è la relazione di un sogno al di là dei miei successi personali, il giusto modo per poter rendere utile la parte nella quale sono riuscito, con caparbietà e passione, a realizzare quello che mi ero ripromesso di fare, prima che la mia quotidianità cambiasse completamente. Quest'anno ho presentato questa iniziativa ad ACI Vicenza che ha accolto a braccia aperte l’idea accompagnandomi con il proprio patrocinio in tutti gli eventi, visto che l'intento di questo progetto è atto a formare una educazione stradale tecnica per imparare a gestire le situazioni di difficoltà che si possono presentare durante la guida quotidiana. Alcuni esempi? Come reagire sul bagnato, come effettuare frenate di emergenza, come affrontare curve pericolose in sicurezza, come risparmiare carburante e pneumatici e, soprattutto, divertirsi in sicurezza”. ottobre 2023 | GuidACI

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KART

ROBERTO CRISTIANO BAGGIO

A Romano la "scuola" che apre le porte alla Formula Uno

Da trent'anni la Parolin Kart prepara i telai per i futuri campioni. Tra le nuove promesse dell'automobilismo René Lammers laureatosi campione europeo Ok ■ Lanciatissimo sulle orme di papa Jan, due volte sul podio più alto alla 24 ore di Le Mans e alla 24 ore di Daytona più svariati gran pemi di formula uno: René Lammers ha da poco compiuto quindici anni, ma è più di una promessa nel mondo dei motori. Ha appena vinto il campionato europeo categoria Ok e punta già alle monoposto. L'obiettivo, facile individuarlo, è la F.1. Tenace, sveglio, velocissimo Renè Lammers è il portacolori del Team Parolin Racing Kart di Romano d'Ezzelino, il "ramo" agonistico della Parolin Kart, azienda leader del settore, da trent'anni presente sulle piste di tutto il mondo. Moltissimi degli attuali protagonisti dei Gran Premi iridati si sono messi in luce proprio con i microbolidi costruiti a Romano arrivando in pochi anni alla 62

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massima serie. Nel magazzino, tanto per dire, c'è ancora il telaio di Lewis Hamilton, sette volte campione iridato con la Mercedes dopo il proficuo apprendistato con i kart quando cominciò a duellare - portava ancora i calzoni corti - con avversari del calibro di Vettel e Rosberg, passati anche loro per via Nardi. A dirigere il reparto corse è Marco Parolin, figlio del fondatore dell'azienda che occupa una trentina di dipendenti mentre Ivano Gottin cura la logistica. Una ventina, invece, le persone, fra tecnici, meccanici e addetti ai lavori che seguono i piloti in gara. Oltre a René Lammers in squadra ci sono altri dieci aspiranti campioni che non vanno per il sottile con l'acceleratore, fidando sulla qualità del mezzi marchiati Parolin e sull'assistenza di prim'ordi-


In magazzino c'è ancora il kart usato da Lewis Hamilton il pilota inglese che ha vinto ben sette titoli mondiali nella massima serie ne. Il titolo europeo è l'ultimo alloro di una lunga teoria di trofei conquistati dal team vicentino. Non è facile, per un ragazzino, emergere. Se non c'è "stoffa" puoi avere i migliori motori del mondo ma non sfonderai mai. L'agonismo è alle stelle e le "sportellate" non hanno limiti. Ci vuole coraggio da leoni per tenere giù il piede sull'acceleratore quando arrivi appaiato in curva assieme a tutto il gruppo. Le gare della categoria Ok vedono ai nastri di partenza una novantina di concorrenti dei quali solo un terzo, dopo selezioni combattute sul filo dei decimi di secondo, approdano alla finale. Vincere è un'impresa. Renè Lammers quest'anno è riuscito a conquistare il maggior numero di punti e ad assicurarsi matematicamente il titolo dopo l'ultima competizione in calendario, sul circuito di Cremona. Il pilota olandese è un

puro prodotto della Parolin Motorsport con la quale ha trascorso tutta la sua carriera nel karting, dal 2019. Formatosi nella scuola della 60 Mini e della OK-Junior, Lammers quest'anno ha sicuramente mostrato il suo talento in OK contro i migliori specialisti. “È un fiore all'occhiello - ha dichiarato entusiasta Marco Parolin - Siamo stati incoronati campioni d'Europa per la prima volta. 3° in Spagna, 2° in Repubblica Ceca, Lammers si è portato al comando del campionato grazie alla vittoria in Danimarca. A Cremona ha disputato una gara strategica in testa alla classe prima di assicurarsi il titolo con il 4° posto in finale con il giro più veloce della gara. I 65 punti di vantaggio sul secondo classificato la dicono lunga sul suo dominio. La squadra può essere orgogliosa del lavoro svolto sin dall'inizio della stagione. Il marchio Parolin torna

alla ribalta dopo i successi in Mini e Junior. Vincere in OK era uno degli obiettivi del nostro impegno e siamo molto contenti di averlo raggiunto”. I kart sembrano dei giocattoli ma raggiungono velocità ragguardevoli, in base ai rapporti che vengono montati tenendo conto delle caratteristiche delle piste. Lammers e soci viaggiano spesso oltre i 160 orari, sotto la spinta di motori TM di 125 cc a presa diretta. Le gomme, invece, sono uguali per tutti. A disposizione dei piloti sei prenumatici per le manche di qualificazione più quattro coperture nuove per la finale. I kart sono delle F.1 in miniatura e le corse riprendono in tutto quelle della massima serie, costi, con la dovuta proporzione, compresi ma rappresentano una vetrina straordinaria per chi punta in alto. René Lammers, centrato l'obiettivo, non ha alcuna intenzione di spegnere il motore. Continuerà a gareggiare e a svolgere test sino alla fine dell'anno mentre papà Jan curerà i rapporti con gli sponsor perchè se Verstappen è approdato in F.1 a 18 anni il suo connazionale non vuole essere da meno. ottobre 2023 | GuidACI

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CRONO SCALATA

La Salita del Costo torna con tante novità In programma domenica 22 ottobre la cronoscalata vicentina ha avuto, per la prima volta nella sua storia, validità per il Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche e sarà l’ultima e decisiva gara per l’assegnazione dei titoli alle vetture del passato ■ Dopo le sei edizioni del nuovo corso svoltesi nel ad inizio primavera, la Salita del Costo 2023 è stata collocata nella nuova data di ottobre: si correrà infatti nelle giornate da venerdì 20 a domenica 22 secondo il tradizionale programma che prevede le verifiche il primo giorno, le prove il secondo e la salita di gara nel terzo. Tra le tante novità anche quella, di grande importanza e spessore, dell’assegnazione della validità sia per il Campionato Italiano Velocità Salita sia per il Tricolore dedicato alle auto storiche, oltre alla conferma della titolazione per il T.I.V.M. Centro Nord. Le iscrizioni sono aperte e sarà possibile perfezionarle entro le 24 di lunedì 16 ottobre. Ad ospitare le verifiche sportive sarà la ditta Unicom localizzata a Chiuppano nelle immediate vici64

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nanze del casello autostradale di Piovene Rocchette; per le tecniche ci si sposterà, invece, nella tensostruttura allestita in via Torino a Caltrano nella zona dedicata al paddock. Sabato 21, giornata dedicata alle prove ufficiali: dalle 9.30 la prima delle due salite sul tradizionale percorso che si sviluppa sulla Strada Provinciale 349 “del Costo”, con partenza dalla località Bramonte nel comune di Cogollo del Cengio ed arrivo, dopo 9.910 metri. La gara si svolgerà in unica manche a partire dalle ore 10 di domenica 22 ottobre. Il parco chiuso, come nelle precedenti edizioni, sarà nel Piazzale Vecchia Stazione a Cesuna di Roana, luogo che ospiterà anche la cerimonia delle premiazioni. Oltre alla validità quale ultimo round del C.I.V.M. e del T.I.V.M.

Centro Nord la cronoscalata vicentina ha avuto, per la prima volta nella sua storia, validità per il Campionato Italiano Velocità Salita Auto Storiche e sarà l’ultima e decisiva gara per l’assegnazione dei titoli alle vetture del passato. Direzione gara, segreteria e sala stampa saranno ubicate in via Centro 29 in località Mosson a pochi passi dalla linea di partenza della cronoscalata.


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