Vol v chiesa e stato, vol i (1939)

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Francesco I (agosto 1529); indi l'incontro d i Carlo col papa, la sua incoronazione a Bologna nel febbraio del 1530, e la pace del papa con Alfonso d i Ferrara. Contemporaneamente si hanno la spedizione contro Perugia e la sua capitolazione, la restituzione al papa di Civitavecchia e Orte, e l'assedio d i Firenze. Questa città riprende lo spirito savonaroliano, difendendo la repubblica e resistendo al papa. Ma gli imperiali vincono, i Medici tornano, le rappresaglie sono atroci. I1 papa fa nominare Alessandro de' Medici duca d i Firenze, presidente a vita della repubblica, con diritto di successione, e sottopone Firenze all'impero (1530-31). Altro motivo che aveva contribuito al17intesa del papa con l'imperatore era la pressione minacciosa dei Turchi. Dopo il trattato di Barcellona, Clemente crede venuto il momento d'indire la crociata, ma scarsi ne sono gli effetti e la Mezzaluna avanza fino a Buda. Nè migliore è la situazione in Germania. Lutero è tuttora nascosto a Coburgo; sembra che non si possa arrivare ad un'intesa nella dieta di Augsburg indetta per il giugno del 1530. Ma f u proprio allora formulata la C( Conjessio Augustana base del protestantesimo. I cattolici risposero con la « Confutati0 » e l'accordo non fu raggiunto. I principi dissidenti, pensando che non sarebbe stato possibile conservare la loro autonomia se non resistendo all'imperatore, si riuniscono a Schmalkalden dove costituiscono la lega. Intanto Clemente si andava di nuovo accostando alla Francia; non gli mancavano certo motivi d i dissenso con Carlo Quinto e per giunta era già in vista il matrimonio della nipote, Caterina de' Medici, con il duca di Orléans. L'imperatore, di fronte alle nuove ostilità della Francia e del papa e all'avanzarsi dei Turchi, temporeggia con la lega e viene a patti nella dieta di Norimberga, durante la quale si costituisce la (C chiesa tedesca concistoriale D. La situazione diventa sempre più turbata ed incerta; le preoccupazioni aumentano; molti vescovi e uomini pii, ordini religiosi vecchi e nuovi, lo stesso Clemente e non pochi cardinali, sentono la necessità urgente di una riforma della chiesa in senso cattolico e di una chiarificazione dogmatica di fronte a tante affermazioni ritenute eretiche (e tali erano in gran parte secondo la teologia tradizionale), ed invocano la convocazione 193 13 - STuazo

- Chiesa

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