Vol v chiesa e stato, vol i (1939)

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I catari che, diffusi nell'alta Italia, in Provenza e Linguadoca, erano detti albigesi, si presentano come sette segrete antisociali, infette di manicheismo e agnosticismo insieme uniti. Le vene sottili d i queste infiltrazioni possono rimontare ai secoli IV e V; ma nel secolo XI gli elementi sociali che diedero nuovo impulso e largo sviluppo alle vecchie teorie, maturavano con gli avvenimenti. La lotta dei Pier Damiano e degli Ildebrando contro i l clero concubinario e simoniaco fu assai popolare per diverse ragioni; quel clero era spesso ricco e potente, prendeva le decime (sempre odiose a l popolo) e le altre rendite ecclesiastiche per mantenere le famiglie numerose e il seguito di servi e di armati, secondo le esigenze feudali. Tale clero, nel periodo delle lotte per le investiture, era spesso scomunicato; attorno ad esso si parteggiava; preti e laici riformatori incitavano il popolo a non ricevere i sacramenti da vescovi e preti simoniaci e concubinari. L'agitazione popolare i n questo delicato argomento portò spesso ad accessi inauditi e sacrileghi. Dall'altro lato si discuteva se fossero validi i sacramenti amministrati dal clero scomunicato o semplicemente simoniaco o creduto tale. Naturalmente non c'erano limiti alle discussioni e alle agitazioni popolari che ne seguivano. Si metteva in dubbio il valore spirituale delle oblazioni ecclesiastiche, lo stesso culto sacramentario, il purgatorio, l'ordine gerarchico della chiesa. E poichè l'abuso veniva dalla ricchezza, i riformatori predicavano contro l'avarizia del clero e i n favore della povertà cristiana. L'attacco contro l e ricchezze della gerarchia fu generale. Al popolo minuto si univa i l basso clero, spesso miserabile, tenuto quale servo dei padroni, laici o ecclesiastici, di chiese e cappelle. Si predicava nelle piazze e nelle strade; anche le donne si univano alle folle popolari e predicavano la riforma della chiesa. Non era difficile che anche riformatori ortodossi toccassero i limiti dell'eresia. I patarini dell'alta Italia, che originariamente erano degli antisimoniaci, andarono confondendosi con i catari ed altri eretici manicheizzanti. I n Francia, tra la fine del X I secolo e l'inizio del XII, Pietro d i Bruys ed Enrico d i Tolosa agitano i l Delfinato e la Linguadoca, Eau de 1'Etoile e gli Apostolici, lo C h a m ~ a g n e e le Fiandre.

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