Giornalino scolastico IPSSARSBT n°4

Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione di San Benedetto del Tronto Anno Scolastico 2011/2012

n° 4

Il Festival dell’Informazione

Il grande maestro

Franco Regis

Unitamente al preside Filippo Buscemi e lo chef Esterino Forti, di cui abbiamo parlato nei numeri precedenti, un altro personaggio...

We are the campions

yes we can Nelle rubrica “Yes we can” di questo numero ospitiamo una intervista a Daniele Bizzarri, ex allievo...

Giornalismo Scola-

Progetto Leonardo

il piceno in pochi scatti

In questo numero gli scorci più belli di Grottammare

www.ipssars

Attori per un sera

bt.org

Sabato 3 marzo la nostra rivista bimestrale “WWW. IPSSAR.IT...

Esperienze vissute in diversi paesi europei

I concorsi ai quali abbiamo partecipato con successo...

on line

stico

Il sette maggio siamo andati in scena...

Serata di gala all’Alberghiero per lo scambio di auguri...

SCUOLA DI POESIA

A vederlo e a sentirlo parlare non lo direste...

PRAGA ISTRUZIONI PER L’USO Racconto di Marcello Iezzi

...ed ancora...:

Le nostre ricette, Il galateo, Tante curiosità, Satira, Sport

Editoriale

Brindisi Ritornare a casa, dopo una faticosa ma sempre esaltante giornata di scuola, ed ascoltare la notizia della barbarie, del truce assassinio, del feroce atto criminale nella scuola di Brindisi: un tonfo, un sordo tonfo nell’animo e l’indignazione, la rabbia nella mente. E così anche la scuola, luogo sacro, prezioso custode e baluardo della democrazia è stata violentata, nella lucida e consapevole isteria di colpire, attraverso il delitto di vittime innocenti, un’Istituzione che ha da sempre contribuito a formare ed è in grado di formare, anche tra le macerie di oscure volontà destabilizzanti, uomini liberi, cittadini onesti e solidali, capaci di esercitare i propri diritti e coscienti dei propri doveri.

Il Giudice Caponnetto sosteneva, a ragion veduta, che la mafia, il terrorismo, i poteri occulti temono più la cultura che la giustizia.

Il 23 Maggio di 20 anni fa Cosa Nostra fece saltare in aria sull’autostrada A29, svincolo di Capaci, l’auto su cui viaggiava il magistrato antimafia, sua moglie Francesca Morvillo ed i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro. Ed ancora … scosse distruttive e di successivo apparente assestamento. … Per non dimenticare … mai.

Il Dirigente Scolastico Prof. Alfonso Sgattoni

Editoriale

Cambia pelle l’organo di informazione del nostro Istituto. Chiamarlo “giornalino scolastico” è riduttivo, per l’impegno profuso dai Giornalisti in erba, dai docenti che hanno seguito il lavoro e per il contenuto. Cambia pelle per la nuova veste grafica, per il nuovo nome ed il nuovo formato. Non più un giornale su carta stampata, troppo costoso e limitativo in termini di spazi, ma un’edizione totalmente on-line. Liberi di pubblicare articoli e servizi documentati da più fotografie e soprattutto liberi di linkare racconti, inserti fotografici, cortometraggi, interviste, ecc. Da questo numero, inoltre, abbiamo abbandonato per sempre la vecchia testata del giornale (WWW. IPSSAR.IT the news of the student), che risaliva al primo numero pubblicato nel 2000. Una testata giornalistica divenuta poco appropriata in tempi moderni, dove tutto corre sempre più veloce ed i messaggi vengono diffusi in tempo reale. Ecco allora il nuovo titolo “Post It”, inteso come biglietto su cui annotare rapidamente appunti, momenti ed immagini da non dimenticare. Un cambio che comporta anche una nuova grafica, più snella ed accattivante.

Il mio auspicio è che questo “Post It” non venga dimenticato, ma “attaccato” saldamente e bene in vista, per raccogliere più appunti possibili sulla vita interna ed esterna alla Scuola. L’abbiamo pensato e proposto come un grande contenitore ricco di rubriche, facile da leggere per linguaggio ed immagini e, soprattutto, realizzato con costi molto contenuti, sopportabili per l’Istituto anche in periodi di grandi ristrettezze economiche.

Mi sono riservato l’ultima novità in chiusura del mio intervento, perché è la più triste. Per raggiunti limiti di età non potrò più seguire la mia “creatura”, che sono certo continuerà a crescere ed a migliorare grazie alle squisite persone che si sono avvicinate timidamente al Giornale, ma che poi hanno dimostrato competenza, volontà, passione e desiderio di portarlo avanti. Li abbraccio con grande affetto ed a loro lascio questa piccola eredità.

Marcello Iezzi

Amarcord Franco Regis un grande Maestro Unitamente al preside Filippo Buscemi e lo chef Esterino Forti, di cui abbiamo parlato nei numeri precedenti, un altro personaggio che ha contribuito a fondare l’Alberghiero di San Benedetto e che ha dato lustro ed una forte impronta professionale all’Istituto, è sicuramente il professor Franco Regis, docente di Sala Bar. Una figura carismatica, amata dai sui studenti, moltissimi dei quali oggi ricoprono ruoli importanti presso alberghi e ristoranti in Europa ed in America.

Franco Regis, nato a Mondovì, in provincia di Cuneo, nel 1938, ha lasciato il servizio attivo nel 1994, ma è rimasto vicino alla Scuola mantenendo i contatti fra studenti e mondo del lavoro.

Non è facile parlare di Franco Regis, perché la sua vita professionale ha avuto veramente un lungo percorso.

Cominciò sin da ragazzo a lavorare presso gelaterie, bar, ristoranti a Mondovì, suo luogo natio, poi si mosse in Liguria, a San Remo, dove viveva sua zia e là lavorò in hotel prestigiosi dove, in sala, i piatti venivano preparati quasi esclusivamente alla lampada.

Contemporaneamente frequentò la Berlitz School, per imparare la lingua inglese, poiché pensava già di trasferirsi in Inghilterra.

In Liguria rimase pochi anni, poi si recò nell’incantevole isola inglese di Jersey, presso il Grand Hotel, dove fece bellissime esperienze. Lavorò al Grill Room del Grand Hotel, il ristorante più chic di quella struttura alberghiera, dove la sera c’era il galà, dinner dance. L’isola di Jersey è considerata un po’la nostra Capri, dove tutta la crema londinese soggiorna, perché attratta dal clima dolce anche in inverno. In quel meraviglioso Hotel, ebbe l’opportunità di servire più volte alcuni membri della famiglia reale come la Regina Madre, la

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Principessa Margherita, conti e duchi aggregati al loro seguito. Per un paio di anni ha anche lavorato a Bakingan Palace, ma quando si presentò l’opportunità di imbarcarsi sulle navi da crociera non seppe resistere alla tentazione di fare anche quella esperienza e navigò lungo le coste americane dall’Alaska alle Bermuda.

Tornato in Italia lavorò presso Istituti Alberghieri Regionali (Scuole ENALC) a Sassotetto in provincia di Macerata, a Sabaudia, a Cagliari e a

Senigallia. Poi fu assunto dall’Istituto Professionale Alberghiero di Stato di San Benedetto e in breve la sua lunga esperienza acquisita nel tempo lo fece emergere. Veniva spesso chiamato per organizzare feste, grandi ricevimenti e banchetti nuziali. Celebre rimase il matrimonio di Marchigiani da lui organizzato presso l’International Hotel nell’Aprile del 1975. Ottimo Sommelier, fu incaricato dal preside Filippo Buscemi di insegnare, con il compianto consigliere nazionale dell’AIS, Teodoro Bugari, ai corsi serali per adulti. Durante il servizio svolto presso il nostro Istituto, accompagnò diversi alunni agli stage sulla Costa Crociera. Le sue classi si sono sempre distinte e parteciparono a numerose gare internazionali, quelle di Brno e Budapest, sicuramente le più prestigiose, conseguendo sempre brillanti successi, in virtù della sua scrupolosità a volte maniacale. Nonostante sia andato in pensione, tuttora viene consultato, come esperto, da imprenditori turistici che vogliono migliorare l’offerta dei loro servizi. Franco Regis è stato sicuramente una delle figure più prestigiose che l’Alberghiero di San Benedetto abbia mai avuto.

La Redazione

Yes we can Nelle rubrica “Yes we can” di questo numero ospitiamo una intervista a Daniele Bizzarri, ex allievo che si è diplomato di recente e che ha subito dimostrato di avere un grande spirito d’avventura e tanta volontà di sfondare nel mondo dell’ospitalità. Terminati gli studi, infatti, ha subito fatto le valigie ed è approdato nella “Grande Mela”.

Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrarlo e di porgli alcune domande per carpire il segreto delle sue esperienze.

Daniele, raccontaci come hai trovato il lavoro a New York? come si chiama il locale dove lavori?

Sono partito per New York grazie al professor Marco Fulvi. Lui aveva una sua amica che ha ristoranti per tutta Manhattan. Questa signora si chiama Pepi, è una ex alunna dell’Alberghiero ed ora è la proprietaria di “Tarallucci e vino” un ristorante italiano dove appunto lavoro come aiuto cuoco.

In che cosa consiste la cucina italiana nel tuo ristorante?

Beh, cuciniamo dei tipici piatti abruzzesi un po’ rivisitati.

Prepariamo esclusivamente pasta fatta a mano, inoltre c’è un pasticcere spagnolo che oltre alla preparazione dei dolci si occupa anche di sfornare il pane.

Quali sono i piatti che vanno per la maggiore?

Senz’altro salumi e formaggi italiani. Questi sono accompagnati da miele e salse varie come ad esempio la mostarda. Come primi piatti, soprattutto a pranzo, vanno molto le “fregnacce” con sugo di papera. Inoltre disponiamo anche di una vasta lista di vini italiani e non. Per il dinner ossia la cena il ristorante offre piatti molto più elaborati e costosi, mentre per il lunch ossia il pranzo gli americani preferiscono pasti veloci, così prepariamo soprattutto panini e focacce farcite.

E i prezzi come sono?

I prezzi sono medio alti. Ad esempio un piatto con una fetta di formaggio accompagnata da miele viene a costare all’incirca 6 dollari. Ma anche un piatto di pasta ha un costo abbastanza elevato, circa 16 euro.

Da quali persone è frequentato il tuo locale?

Di giorno passano da noi soprattutto chi lavora in ufficio.

Nella settimana abbiamo molti posti prenotati sia per il pranzo che per la cena, la sera vengono a mangiare persone un po’ più raffinate, dato che i prezzi sono più alti.

Durante le festività invece le prenotazioni scendono perché gli americani trascorrono le vacanze in famiglia e di conseguenza pochi vanno al ristorante.

E invece le figure professionali come sono organizzate?

Ci sono tre figure fondamentali: il runner, il base boy e il waiter ossia il cameriere. Il runner si occupa di portare i piatti dalla cucina alla sala, il base boy invece sparecchia, porta il pane e riempie i bicchieri, in ultimo il waiter apparecchia e prende le ordinazioni, questa figura recepisce uno stipendio più alto.

E di quant’è invece il tuo stipendio?

A Manhattan la crisi non si sente molto, di conseguenza i ristoranti lavorano e gli stipendi sono giusti.

Com’è la vita in America?

La vita è sicuramente più frenetica rispetto alla nostra. Le persone sono sempre attive sia di giorno che di notte, si spostano in continuazione con le metropolitane, i treni e i taxi. Io la mattina sono libero. Vado in giro per la città, poi verso le tre vado a lavorare fino alle dieci, a volte anche fino a mezzanotte.

Come si divertono i ragazzi?

C’è da considerare che negli USA la maggiore età si raggiunge a 21 anni. Fino a quell’età non è possibile frequentare discoteche né bere alcool, di conseguenza i ragazzi non ancora maggiorenni si divertono semplicemente andando in giro per strada con gli amici, così come faccio io.

Dove ti sei sistemato?

Io vivo presso una famiglia e mi trovo molto bene. Non è difficile trovare casa a New York, solo che gli appartamenti sono molto costosi e molti giovani ritengono opportuno dividerli con qualcuno, comunque vivere in famiglia rimane la scelta migliore.

Cosa ti piace di più dell’ America?

Mi piace molto l’ospitalità e la cortesia della gente. Le persone sono molto estroverse, di conseguenza non è difficile fare amicizia, infatti io ci sono riuscito, ho conosciuto molte persone. Gli americani dopo il primo saluto ti considerano già un loro amico.

In conclusione cosa pensi di fare? Resterai lì?

Sicuramente. Appena avrò rinnovato il visto, resterò per un altro anno poi si vedrà. Mi è piaciuta molto questa mia esperienza e ho deciso di continuarla perché mi sta insegnando molte cose utili per il mio futuro.

Classe 5 C TSR

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We are the champion Un presepe sorprendente

Brilla la Stella cometa dell’Alberghiero Primo premio alla mostra dei Presepi “Città di Ascoli”

Anche quest’anno gli alunni del nostro Istituto hanno conquistato il 1° Premio del Concorso e Mostra Presepi “Città di Ascoli” giunto alla 36° edizione. La manifestazione è organizzata dall’Associazione culturale San Giacomo della Marca con il patrocino della Provincia e del Comune.

I ragazzi hanno realizzato la Sacra Rappresentazione utilizzando materie prime commestibili: pasta di pane, cioccolato bianco e fondente, legumi e spezie varie.

Molto positiva è stata la partecipazione degli alunni che hanno dimostrato grande impegno, ottime capacità ed una straordinaria fantasia nell’allestire un presepe veramente

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originale. La premiazione si è svolta il 19 gennaio nei locali della Chiesa di piazza Palestrina, dove era stata allestita la mostra con i lavori di tutte le scuole partecipanti. Il presidente della provincia, Piero Celani, ha consegnato i premi ed ha elogiato la creatività degli alunni e il valore dell’iniziativa. Il nostro Istituto esprime profonda gratitudine al presidente della Start, dottor Antonini, che ha concesso, anche quest’anno, il trasporto gratuito agli alunni che hanno partecipato alla premiazione, dimostrando grande disponibilità e sensibilità.

We are the champion Giornalismo Scolastico

MEN Z IONE S P ECIALE AL CONCORSO “ P RIMA P A G INA ” DI MODENA

Sabato 3 marzo la nostra rivista bimestrale “WWW. IPSSAR.IT - News of the Students”, ha partecipato al Concorso Nazionale di Giornalismo Scolastico “Prima Pagina 2012”, che si è svolto a Modena presso il Foro Boario, dove all’interno era in corso il Festival della Piccola e Media Editoria “Buk”. La manifestazione è stata organizzata dalla redazione interscolastica “Voci dal B(r)anco”, la quale pubblica settimanalmente una sua pagina sul quotidiano locale “La Gazzetta di Modena”. E’ stata un’importante occasione per conoscere altre scuole e altre modalità di comunicazione tra studenti, promuovendo la loro creatività e il loro spirito critico. Al concorso hanno preso parte 60 istituti scolastici provenienti da 18 regioni italiane.

Il nostro giornalino, ricevendo tantissimi complimenti da tutti gli organizzatori, si è guadagnato la menzione speciale con la seguente motivazione: “per la varietà di voci interne ed esterne alla scuola, di rubriche e di gusti”.

Se da un lato abbiamo ricevuto complimenti per la qualità del prodotto, dall’altra ci è stato anche fatto rilevare che il nome, poco appropriato, troppo lungo e inadatto ad una rivista, ci ha penalizzati notevolmente. Avremmo potuto salire su uno dei gradini del podio, invece ci siamo dovuti “accontentare” di un riconoscimento, seppur prestigioso.

A ritirare il premio si sono recati gli alunni Lucio Pagani del 4°ATSR, Serena Palanca e Sofia Capone del 4°ATST insieme al coordinatore Marcello Iezzi, al grafico Antonio Giordano e al collaboratore Benito Erbuto.

Serena Palanca 4°ATST

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We are the champion L ’ ALBER G HIERO TRION F A A TRE V ISO SCHIA V I E CA P O F ERRO S U G LI SC U DI

Nuovo trionfo per gli studenti dell’ Alberghiero, stavolta a Treviso, dove si è disputato il quarto concorso Gastronomico Premio San Martino su “ Il Radicchio Rosso di Treviso e i prodotti tipici in cucina”, a Scorzè. A presiedere la giuria Belle Bigazzi Nella categoria cocktail l’alunno Stefano Schiavi dell 4° A preparato dai docenti Giovanni Acciarri e Francesco Felix, ha conquistato il primo posto ex aequo con l’IPSSAR Varnelli di Cingoli. L’allievo ha proposto il suo Autumn Spritz, che, nel rispetto del regolamento, prevedeva l’impiego della birra di radicchio. La ricetta, oltre alla birra è composta di piccole parti di orange bitter e bitter camparie, come allungante la gassoPaoletti.

Ad accompagnare la preparazione, olive fritte ed un pinzimonio con una ottima vinaigrette con olio di olive ascolane. Un successo.

Molto bene anche in cucina, dove l’allievo Gabriele Capoferro, quarto anno, preparato dal prof. Giovanni De Mola, ha conquistato il bronzo con la coda di rospo in potacchio, oliva tenera di Ascoli, radicchio trevigiano stufato, crostino di patate, sformatino ai 5 cereali con trippa di rospo. Piatto presentato in abbinamento con un vino Passerina Offida don Ninfa Ripana. I ragazzi sono stati accompagnati e seguiti dal prof. Antonio Giordano e Giovanni De Mola.

La redazione

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We are the champion L’ALBERGHIERO SBANCA IL TECH&FOOD una serie di premi collezionati dai giovani studenti del Buscemi

ha toccato l’apice con il concorso per una medaglia di bronzo per l’allieva giovani barman. Ragazzi ben preparati, Arianna Parissi nella categoria in cerca di un successo e ragazzi traditi cappuccino decorato a bricco, del prof. dall’emozione, ma tutti, di sicuro, un fantastico ricordo, anche per chi non è salito sul podio. Sicuramente felici gli allievi dell’Alberghiero di San Benedetto e della sede associata di Ascoli, che si sono distinti per la loro professionalità. L’alunna della Gli studenti dell’IPSSAR di San terza sala-bar, Arianna Simonetti, Benedetto si confermano tra i più preparata dal prof. Giovanni Acciarri, preparati, collezionando una serie di premi alla quinta edizione del Antonio Giordano. Un bel auspicio per TECH&FOOD di Monteprandone, la novella scuola Alberghiera di ascoli. dove si è svolto il concorso di Bar. Che sia il primo di un lungo cammino. it “ Il cappuccino dell’anno”. I concorrenti, giovani delle scuole alberghiere delle Marche e Abruzzo, si sono cimentati nella preparazione di elaborati divisi in tre categorie : cappuccino classico, decorato al bricco e creativo. Ancora una volta i che ha presentato il Fruit Cappuccino giovani artisti del bar, professionisti ha ricevuto il premio per la migliore affermati e studenti, hanno proposto tecnica di lavorazione. L’allieva e fatto degustare a tutti i presenti, le Ilaria Vallesi, del prof. Paolo Napoli loro specialità. E’ stata come sempre si è classificata al terzo posto nella una manifestazione molto sentita che categoria cappuccino classico. Ancora

COME A NAPOLI

la pizza più buona, ecco i vincitori I ragazzi delle terze classi di cucina dell’Alberghiero hanno subito risposto ai successi dei colleghi di Sala Bar, portando a casa ben tre premi del Tech & Food. Il Gran Premio della Pizza, concorso ideato e realizzato in collaborazione con La Compagnia della pizza e Squadra Pizzaioli, ha messo in bella evidenzia i tre studenti del Buscemi. Nella categoria scuole erano presenti due categorie di pizze: lastra e piatto; valutati da una giuria di esperti, tra cui il maestro Settimio Tassotti che ha controllato la presentazione, l’abbinamento degli ingredienti e la cottura. L’Alberghiero

ha vinto il primo premio grazie alla pizza su lastra confezionata dall’alunno Fabio Maranci, preparato dalla prof.ssa Tiziana Ficcadenti. Maranci ha proposto una

pizza con baccalà e peperoni cruschi.

Si è piazzato al secondo posto l’alunno Mahamed Atta, con una pizza tricolore

ed al terzo posto il calzone dell’alunno Francesco Pignori, entrambi preparati dai docenti: Maurizio De Renzis e Giovanni De Mola.

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We are the champion Tipicità: nel concorso del caffè classico ed evolution

Cameli e Troiani sul podio

Un grande successo degli allievi del Buscemi alla sesta edizione del Caffè più buono, uno dei tradizionali concorsi organizzati da “Bar.it”, all’interno della fiera Tipicità, in cui i professionisti del bar, i ragazzi delle scuole alberghiere e gli appassionati del settore si sono incontrati e confrontati in un clima di allegria, serenità e professionalità Lunedì 23 aprile nella splendida cornice della fiera, si sono sfidati gli allievi delle scuole alberghiere, nella creazione del Caffè più buono nelle due categorie: caldo classico con fantasia e caffè freddo speciale (coffee evolution). Le creazioni dovevano essere realizzate utilizzando prodotti Varnelli e Romcaffè.

Sempre un gran piacere vedere la partecipazione di molte Scuole Alberghiere, con alunni e professori che mostrano tutta la loro voglia di confrontarsi e migliorare. Erano presenti le scuole di Ascoli Piceno, Loreto, Roccaraso, Sant’Elpidio a Mare, San Benedetto del Tronto, Senigallia. I caffè venivano attentamente giudicati da grandi “maestri” del bar e del settore ho.re.ca. come Giorgio Barani, Massimo Castignani, Benito Striglio e Laura Tonti. L’aspetto tecnico e la pulizia nel lavoro sono stati invece giudicati dal grande Enzo Chionne. I nostri quattro allievi si sono tutti distinti per la squisita professionalità e per l’eleganza dei movimenti, un ottimo ingrediente per la buona riuscita di un drink! E’ salito sul podio nella categoria Caffè classico con fantasia Michele Cameli del nostro istituto con un secondo posto, nella categoria Coffee evolution il valoroso Alberto Troiani della sez.ass. di Ascoli P. con il suo Albert coffee : crema di anice Varnelli, caffè espresso RomCaffè, sciroppo di zucchero, spuma di latte aromatizzata alla cannella, con spolverata di amaretto, (secondo gradino del podio). Le giovani erano accompagnati dai proff. di Sala-Bar: Massimo Granati e Antonio Giordano.

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Raffaella Stipa Alberto Troiani 3^A Sala-Bar Ascoli P.

We are the champion 1° Campionato del Cappuccino IPSSAR Sez. Ass. di Ascoli P. Si è svolto nell’ IPSSAR della sez. ass. di Ascoli P. il “1° Campionato del Cappuccino”.L’iniziativa si propone come primo evento scolastico che mette in competizione i migliori allievi delle classi seconde e terze nella preparazione del cappuccino, bevanda che ha reso celebre l’Italia nel mondo. Evento organizzato dai docenti di Sala-Bar, Alfredo Amici, Francesco Cacciolari e Antonio Giordano. La gara era articolata in due fasi, nella fase eliminatoria accedevano tutti e 24 partecipanti preselezionati dai rispettivi docenti, che dovevano preparare due cappuccini, e nella fase finale solo i primi quattro classificati con tre cappuccini. Il tutto sotto un’attenta ed imparziale giuria tecnica composta dagli stessi docenti, che ne valutavano la tecnica, la pulizia, la corretta esecuzione: temperatura e cremosità del latte, e da una giuria cliente composta dalla prof.ssa Valentina Faragalli. Il verdetto della giuria ha decretato al primo posto l’alunno Mateusz Zboch classe 3^A Sala-Bar, al secondo posto Luca Funari 2^C, e al terzo posto Alessio Reginelli della classe 2^B. La manifestazione ha riscontrato grande successo tra gli allievi. Questi momenti di aggregazione e molto importanti per crescita professionale. Sarà un motivo in più per poterla replicare il prossimo anno e far si che diventi un appuntamento fisso.

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News of the IPSSAR Viaggio alla Bit di Milano

FULL IMMERSION NEL MONDO DEL TURISMO

Si è svolta nel centro fiere di Milano la 32° edizione della BIT (Borsa Internazionale del Turismo), manifestazione in cui si riuniscono tutti gli operatori di settore e non, al fine di promuovere il loro territorio e il loro prodotto turistico.

Con la durate di ben 4 giorni, dal 16 al 19 febbraio, permette nei primi 2 giorni solo l’ingresso agli operatori del settore con lo scopo di aggiornarli in materia di turismo dando loro la possibilità di conoscere le nuove tecniche del settore per poi vendere meglio un determinato prodotto al pubblico, che insieme alle scolaresche ha avuto la possibilità di entrare nella fiera gli ultimi due giorni.

Accogliendo circa 2300 espositori provenienti da 130 paesi del mondo, la fiera ha occupato ben sei padiglioni: 2 riservati agli operatori in cui hanno potuto incontrare, tramite un’ agenda ricca di appuntamenti , efficace e semplice da gestire, futuri business partner attenti e interessati, in un ambiente professionale e selezionato; gli altri 4 ( 2 per l’Italia e 2 per in resto del mondo) hanno accolto gli espositori.

Il giorno 18 febbraio, 12 ragazze della classe 4 A Turistico, hanno avuto la fortuna di vivere una emozionante esperienza all’interno della fiera. Arrivati alle ore 11, si sono recate allo stand dedicato alle Marche, nel quale si è svolto un dibattito con il presidente della provincia Piero Celani ed altri importanti istituzioni del nostro territorio: il sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, l’Assessore alla cultura e al turismo del comune di San Benedetto, Margherita Sorge, il sindaco di Montedinove

(paesino dell’entroterra) Antonio Del Duca. Si è discusso delle varie difficoltà che il territorio incontra in campo turistico ma anche delle nuove politiche al fine di valorizzale il Piceno a 360°.

Successivamente abbiamo continuato questo viaggio immaginario per le regioni d’Italia, da Nord a Sud, dai balli tipici siciliani alle ghiottonerie della cioccolata Perugina, dalle sculture di sabbia di Jesolo, ai profumi del pane pugliese. Tra balli e intrattenimenti il tempo è volato ma la stanchezza non era di certo nei nostri pensieri, in quanto sopraffatte dal buon umore dell’atmosfera circostante.

Nel pomeriggio è stata la volta del mondo: la prima impressione è stata positiva oltre ogni aspettativa. Le decine di stand hanno accolto i visitatori con molto garbo e disponibilità, distribuendo gadget e volantini. Un trionfo inebriante di etnie coinvolgenti. Ora possiamo veramente dire di aver girato il mondo!

Alle 16.00 siamo ripartite, stanche ma allo stesso tempo entusiaste e soddisfatte.

Aver visitato questa fiera ha anche arricchito il nostro bagaglio culturale ed è sicuramente una giornata che ricorderemo con molta gioia.

Ringraziamo infine la professoressa Rossella Tomassetti che ci ha accompagnato alla fiera milanese e che ci ha dato la possibilità di vivere una così bella esperienza.

Sofia Capone 4 A tst

Nella nota via Montenapoleone a Milano, davanti ad un prestigioso negozio di gioielli e in attesa di Vip, le alunne del 4A Turistico hanno incontrato il Sindaco di San Benedetto Giovanni Gasperi (visto il movimento si sono scaldati i flash dei fotografi alla cattura di qualche volto noto! .......ma era il nostro sindaco; da notare le 2 signore che si sono unite per un attimo di notorietà!!!!!)

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News of of the the IPSSAR IPSSAR News Serata di gala all’Alberghiero per lo scambio di auguri tra giocatori, società, tifosi e sponsor

SAMB: UNO SCINTILLANTE 2012

In 45 anni di attività il nostro Istituto ha ospitato decine di manifestazioni per Enti ed Associazioni, ma anche tanti personaggi del mondo della cultura, della gastronomia, perfino politici di livello nazionale, mai, però, ci era capitato di ricevere la richiesta da parte di una Società sportiva.

L’anno scorso è accaduto ed è stata la Sambenedettese calcio a varcare la soglia della sala ristorante “Emidio Galiè”, la sera del 21 dicembre, dove si sono dati appuntamento i vertici societari, i calciatori, gli sponsor ed anche qualche tifoso. Una cena di Gala per lo scambio di auguri di Natale e di buon auspicio per la rincorsa alla promozione, dopo l’incredibile sfilza di risultati positivi, ma anche per progettare il futuro

con la realizzazione della “Cittadella degli Amici” che dovrebbe sorgere in zona Brancadoro, ad ovest dello stadio Riviera delle Palme. Durante la serata, infatti, il progetto è stato illustrato dai responsabili della Società alla presenza degli assessori comunali Curzi e Spadoni. La cena

è stata particolarmente gradita per la qualità delle pietanze e del servizio di sala e di accoglienza. Ai fornelli il professor Maurizio De Renzis ed alcuni assistenti tecnici, con la terza cucina D, in sala il professor Giovanni Acciarri ed il professor Francesco Felix con gli assistenti tecnici Benito Erbuto e Marcello Iezzi, con le classi terza Sala A e seconda E,

Semifreddo all’arancia, spumanti e dolci natalizi. Al termine della serata lo staff dirigenziale ha ringraziato il nostro Istituto per l’ospitalità offerta con grande entusiasmo da tutti i reparti della Scuola ed ha omaggiato i ragazzi in servizio del classico gagliardetto della Sambenedettes, che è stato particolarmente gradito, anche da chi professa una “fede calcistica”

all’accoglienza il professor Ercole Capriotti con la terza di ricevimento.

Per i curiosi ecco il menu servito agli ospiti: Aperitivo croccante (verdure pastellate fritte e vini spumanti),

diversa.

Trilogia di marinati con salsa citronette; Mazzangolle in crosta di sfoglia con sformatino di cavolfiore e fasolari; Timballo di crèpes “Regina del Mare”; Mezze maniche con ragù di gallinella di mare e panocchie; Coda di rospo in potacchio con verdurine di stagione e per finire

La redazione

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News of the IPSSAR Il nostro Istituto ha un cast cinematografico

CIAK SI GIRA!

L’IPSSAR di San Benedetto del Tronto possiede il suo cast cinematografico! il Progetto “Intercultura TV” che è stato promosso e avviato dalla Direzione Generale-Uffico VI-ROMA del MIUR in via sperimentale in cinque province italiane: Prato, Milano, Reggio Calabria, Ragusa e Ascoli Piceno è stato accolto ben volentieri dal nostro Dirigente Scolastico Alfonso Sgattoni che ha una spiccata sensibilità per l’educazione e il dialogo interculturale. L’alta formazione riservata agli alunni del nostro Istituto ha dato i suoi frutti e quindi possiamo dire: “Motore!

Azione!”.

Parliamo della formazione. È stata entusiasmante! Abbiamo Imparato la differenza tra “primo piano, “piano americano”, “piano lungo” e anche come realizzarli. La differenza tra cortometraggio, videoclip, videoblog, documentario, filmato destinato alla trasmissione televisiva o alla proiezione cinematografica.

L’ideazione del film in tutte le sue fasi. Il soggetto, la sceneggiatura, la regia, il copione, la scrittura della sceneggiatura e perché no, anche il budget è importante per la

realizzazione di un film. Tutte queste parole, dopo gli incontri con gli esperti del cinema hanno assunto significati corretti. E diciamolo pure, i nostri alunni non

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si sono annoiati

perché quello del video è il linguaggio preferito dai giovani che muovono i primi passi nel mondo della creatività. Non sono mancate lezioni on line che la dott. ssa Francesca Fini, esperta del cinema, ci ha puntualmente pubblicato sulla pagina facebbok di “Intercultura TV”affascinando anche docenti e operatori scolastici. È vero Emilia?

L’obiettivo del progetto? Sì avete capito bene: la realizzazione di un documentario che racconti relazioni significative tra gli alunni stranieri e il loro inserimento nella società italiana. Gli alunni hanno messo in scena le proprie storie, le loro esperienze, un po’ di fantasia e soprattutto le loro competenze per realizzare un documentario.

L’ideazione. Realizzare il “Piatto perfetto”. Gli studenti si sono divisi in due gruppi, un gruppo ha scelto di realizzare un piatto moldavo e l’altro gruppo un piatto albanese. La prova del piatto albanese è stata fatta a casa di Gianluca Costantini il giorno prima della gara e quello moldavo due giorni prima a casa di Timofti.

Una vera e propria gara al termine della quale una giuria ha deciso la realizzazione della migliore ricetta.

Attività pratiche. I ragazzi hanno filmato gli incontri di formazione, alcuni momenti vissuti in classe, momenti passati in amicizia fuori

della scuola, alcuni luoghi di San Benedetto, l’asta del pesce alle tre del mattino e le loro riprese sono servite per essere montate insieme a quelle che hanno fatto gli esperti nelle tre giornate conclusive del 19,20 e 21 marzo per realizzare il nostro cortometraggio. Un caloroso grazie alle famiglie che ci hanno accolto e a tutti i docenti e operatori tecnici che hanno collaborato… insomma, a tutta la Grande Famiglia che è L’ALBERGHIERO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Ehi Ragazzi, visitate tutti la pagina facebook “INTERCULTURA TV” conoscerete anche i progetti delle altre quattro province italiane.

Coordinatrice del Progetto Prof.ssa Giancarla Perotti Funzione Strumentale Intercultura

News News of of the the IPSSAR IPSSAR Progetti europei per la scuola

ASCOLI E FUENGIROLA INSIEME PER L’O.A.L. Visita della delegazione spagnola al nostro Istituto

Nei primi giorni del mese di febbraio il nostro Istituto ha ospitato una delegazione spagnola di Fuengirola, Costa del Sol, una località turistica di 70 mila abitanti. Facevano parte della delegazione: Carmen Haro (di Andalucia Orienta), Vanesa Gómez, specializata in giovani (Programa Andalucía Orienta), Gema Jurado, agente locale di Promozione d’impiego (Rappresentante Servizio Andaluso d’Impiego), Ángel Núñez, Tecnico responsabile Progetto ENUY, Tatiana Rodríguez, coordinatrice Italia Progetto ENUY ed interprete per gli incontri.

Il progetto, approvato dal Fondo Sociale Europeo, si concluderà nell’estate 2012 ed è condotto e coordinato dall’ Organismo Autonomo Local (OAL) di Fuengirola (Málaga, Spagna) ed il Comune di Ascoli Piceno che è uno dei suoi partners internazionali, insieme al Comune di San Giorgio a Cremano, Baggium (Svezia) ed Eichembaum (Germania).

I partners europei del progetto hanno come obiettivo comune contribuire allo sviluppo sostenibile del loro territorio, attraverso attività economiche, educative, formative, sociali, culturali, ambientali e di sostegno dell’impiego. Tutti i partners dell’ ENUY lavorano con i giovani. I partners europei (tra cui il comune di Ascoli) si sono impegnati, attraverso le loro lettere d’intenti, a partecipare nelle seguenti azioni comuni: - Diagnosi e valutazione comparative

ed analisi di buone pratiche d’integrazione socio-lavorativa di giovani che abbandonano le scuole; - Itinerario di visite del gruppo dell’entità coordinatrice (OAL Fuengirola) per conoscere sul posto le azioni che si stanno attuando per stabilire delle potenziali linee di lavoro comune;

si occupano di impiego, formazione dei giovani e camera di commercio.

Il Comune si occupa dell’agenda istituzionale con gli enti pubblici, mentre l’organizzazione OAL organizza l’agenda con le altri enti.

La delegazione è stata accolta dal dirigente scolastico professor Alfonso Sgattoni e dalla professoressa Leonella Ferrarini ed ha espresso apprezzamento per le strutture scolastiche e per l’elevato numero di studenti.

- Gruppi di lavoro in collaborazione per proporre delle soluzioni che si possano trasferire con successo nei diversi territori, attraverso mezzi telematici di lavoro; - Disseminazione dei risultati e design d’un prodotto finale in collaborazione con l’ente promotore.

In concreto, ad Ascoli Piceno, la delegazione ha fatto una serie di visite di screening e scambio di buone pratiche ed esperienze in questi enti: scuole di formazione private e pubbliche, agenzie di lavoro temporale, scuole di formazione vocazionale (per disoccupati), associazioni di scuole, d’imprenditori, di lavoratori o di disoccupati, servizi locali d’impiego, uffici comunali che

I membri dell’organizzazione si sono incontrati con gli alunni delle classe 1^ H e 1^ I che studiano la lingua spagnola. Si è parlato di Europa ed il Dirigente ha posto l’accento sulla necessità di un’unità politica e di rispetto delle identità. A proposito del Progetto, il Dir.Sgattoni ha affermato che si sta impegnando per un miglior raccordo tra scuola, Università e mondo del lavoro.

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News of the IPSSAR L’Ipssar in visita alla S.I.G.E.P di Rimini

ATTRATTI DALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Le classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Alberghiero hanno visitato la “S.I.G.E.P”, la fiera annuale di Rimini per le attrezzature ristorative.

La fredda mattina del 25 Gennaio 2012 siamo partiti per raggiungere, dopo due ore circa, il complesso “Rimini-fiera”.

Appena arrivati la struttura ci ha risucchiati nei vari settori espositivi, in cui le industrie leader del campo esponevano i macchinari tradizionali ed innovativi ed i loro prodotti.

Oltre alle normali attrezzature comunemente utilizzate nel settore ristorativo erano presenti macchinari di ultima generazione utilizzati nel settore della pasticceria, della panificazione, della gelateria e della conservazione degli alimenti: planetarie, forni trivalenti, macchine per l’ imballaggio, maestosi impianti “ Nastro Trasportatori” utilizzati per la refrigerazione industriale o attrezzature con molteplici sàc a poches per la produzione industriale dei pasticcini.

A fianco delle attrezzature, le ditte del settore ristorativo esponevano anche prodotti per il confezionamento, che comprendevano confezioni essenziali e minimaliste per la grande produzione industriale sia confezioni esuberanti, raffinate e finemente decorate per la vendita al dettaglio, tali da suscitare l’interesse dei visitatori per la squisita creatività.

Oltre alle sopracitate novità che hanno suscitato il nostro interesse, l’aspetto che sicuramente ha attirato l’attenzione non solo di noi allievi ma anche degli accompagnatori, è stata la degustazione dei prodotti offerti dagli espositori.

Nel tentativo di mantenere alti i canoni culinari del nostro istituto, alunni e rispettivi accompagnatori si sono “tuffati” nell’assaggio di tutti i prodotti offerti , assaggiando prodotti salati e dolci, passando da gelati a pizze per poi passare al caffè e concludere con torte e cioccolatini “ libidinosi”!!!

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L’ANGOLO DELLE NOVITA’

1) Il cioccolatino più grande..

Lo Chef Mirco della Vecchia creando un cioccolatino di 802 Kg e alto 2,80 m, ha battuto la concorrenza tedesca, quella dello Chef Halle che realizzò un cioccolatino di 196 Kg, ottenendo il “Guinnes World Records” per la scultura più pesante del mondo.

2)Pizza & Dintorni Importanti sculture a base di pane e pizza sono state dedicate a vari paesi.

In primis all’Italia, con la presentazione del tipico prodotto “Made in Italy”: la pizza!

Alla Germania era dedicata la scultura di pane rappresentante la Torre di Brandeburgo e il Muro di Berlino, davanti ai quali si snodava un’importante scritta:” Wind of change” ( Vento di cambiamento).

Nello stand della Spagna troneggiava una mirabile scultura di pane rappresentante un busto di donna che ricordava l’arte di Pablo Picasso.

Ed infine l’Inghilterra era rappresentata dalle monumentali “Stonehenge”, conosciute come Megaliti (esse sono pietre utilizzate per costruire una struttura o un monumento senza l’uso di leganti come calce e cemento).

Ilaria Carbonari 5°Dtsr

News News of of the the IPSSAR IPSSAR Realizzato il primo calendario dell’Ipssar di San Benedetto

BENVENUTO 2012

Con la collaborazione di docenti e personale ATA, per la prima volta è stato realizzato, all’Istituto Alberghiero, un calendario con le foto 2012 delle classi dell’anno Ieri scolastico 2011 – 2012 e quelle storiche che raccontano di eventi e personaggi che hanno fondato la Scuola.

Ogni mese propone anche una ricetta tipica sambenedettese, con una breve storia ed un drink classico Istituto Professionale Servizi Alberghieri e Ristorazione p.zza Mons. Sciocchetti 6 63074 S.Benedetto delTronto (AP) tel. (+39)0735587044 fax (+39)0735581004

Oggi

o di tendenza. Altra particolarità dell’iniziativa, voluta dall’assistente tecnico Marcello Iezzi e concretizzata dal professor Antonio Giordano, è che le foto delle classi sono state scattate in diversi angoli della città di Ascoli e San Benedetto, ad evidenziare l’apertura della scuola sul territorio. Il calendario è stato realizzato all’interno del Progetto denominato “IPSSAR ieri…oggi…Bio, che prevedeva l’allestimento di una mostra di menu e di fotografie a partire dal 1971 ad oggi. Al Progetto, coordinato da Marcello Iezzi, hanno collaborato attivamente: Emanuele Bani, Alida Scolastra, Tiziana Ficcadenti,Giovanni Acciarri, Franca Panichi, Benito Erbuto.

Praga la città magica, la città d’oro e delle cento torri

UN VIAGGIO D’ISTRUZIONE

Dopo 12 ore di pullman eccoci a…. Praga. E’la prima volta che una classe dell’ IPSARR fa un viaggio d’istruzione a…. Praga. No, forse la seconda. La terza? Hummm. Se le monumentali statue del ponte Carlo ci fanno l’occhiolino forse abbiamo superato di molto la terza visita.

Comunque siamo finalmente a… Praga.

La mitica Praga, già capitale del Sacro Romano Impero, ricca di monumenti e di luoghi interessanti da vedere.

Ci tuffiamo subito nella storia? Macchè! Per i ragazzi la priorità è: “A che ora si mangia?” Come primo pranzetto non possiamo lamentarci: brodino vegetale e pollo con patate. Per noi insegnanti, cultori delle diete, va benissimo.

Per i famelici studenti un po’ meno. Qualche mugugno.

Non si sa se per il pranzetto dietetico o per il fatto che poi i monumenti bisogna obbligatoriamente “digerirli”.

S’incomincia la visita alla città che durerà ben tre giorni.

Avrebbe detto Fantozzi: ”Professoressa come è umana lei”! Praga è un po’ gibbosa. “Le discese ardite e le risalite”. Con Andrea, che eroicamente è voluto venire in gita nonostante un piede ingessato, in realtà qualche problema si crea. Però siamo italiani, abituati a trovare le soluzioni più disparate: arrangiarsi. Imbarchiamo Andrea su una sedia a rotelle, chiesta in affitto all’equivalente della nostra UNITALSI, ed il problema è risolto. Ma gli studenti sono bravissimi a creare problemi. Per loro sono come le ciliegie: una tira l’altra. Sara, operata di recente al ginocchio, non sa cosa sia la prudenza. Alla fine del secondo giorno ha un ginocchio come un cocomero. Massimiliano, invece, pensa che la primavera di Praga sia una stagione perenne, propria di queste parti. Si becca un febbrone da cavallo. Forse avremmo fatto meglio a scegliere Lourdes come meta. Probabilmente un viaggio con il treno bianco

KAFKIANO

dell’UNITALSI sarebbe stato più confortevole di 12 ore di pullman.

Per il resto tutto bene: scorpacciata di monumenti e scorpacciata di pollo con patate (menu costante), per la gioia dei nostri studenti. Il ripetuto replay della pietanza “Pollo con patate” in realtà ha creato qualche equivoco, quando sono cominciate a svolazzare piume bianche nell’atrio dell’hotel. Dopo un primo momento di imbarazzo, finalmente è stato chiarito l’equivoco: non stavamo mettendo le piume, era semplicemente successo che qualche piumino, troppo stropicciato, perdeva piume.

Meno male.

Ma la parte più elettrizzante di tutta la gita era “ servita “ per l’ultimo giorno. La porta della camera di Elisa, Francesca e Valentina la sera risultava scardinata con un piede di porco. Un tentativo di rapimento? Un tentativo di furto?

Una rappresaglia per le lamentele della scarsa colazione mattutina? Un mistero! I gestori dell’Hotel volevano risolverlo, senza consultare almeno uno Sherlock Holmes di terza categoria, trasformando l’intricato giallo in un atto vandalico dei nostri studenti. Richiesta: risarcimento danni di 15.000 Euro. Apriti cielo!!!. Noi proff ci siamo avventati con furore barbarico sui gestori. Dopo aver rischiato “ La defenestrazione di Praga“ è finita come la prima guerra mondiale. Vittoria!!!. Ecco il proclama. “ I gestori risalirono in disordine e senza speranza le…scale che avevano disceso con orgogliosa sicurezza”.

Al ritorno la fatica si è sentita un po’ meno che all’andata.

Forse perché dalle Alpi a S.Benedetto è tutta discesa?

G.B.

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News of the IPSSAR L’ospedale non x è un albergo!

Proprio così! Da quando gli studenti dell’IPSSAR di San Benedetto del Tronto fanno servizio presso l’ospedale “Madonna del Soccorso “ di San Benedetto del Tronto si può ben dire che “l’ospedale è un albergo” proprio come indica il titolo del progetto di alternanza scuola lavoro che il nostro Dirigente Prof. Alfonso Sgattoni ha continuato a realizzare con il Direttore ASUR Area Vasta 5, Ascoli PicenoSan Benedetto del Tronto Dott. Giovanni Stroppa che quest’anno ha sostituito il Dott.

Antonio Maria Novelli.

Sono stata spesso a trovare i nostri alunni all’ospedale e li ho trovati sempre al loro posto di lavoro, con la loro bella divisa, distinti, mostrando una gentilezza che non sempre, noi docenti, possiamo apprezzare nelle aule o nei corridoi del nostro Istituto. L’incontro con i giovani allievi della scuola Alberghiera, ossia personale, non in camice bianco, rappresenta un momento di positiva distrazione dalla routine ospedaliera.

Quest’anno i reparti dove i nostri allievi fanno servizio sono: Ufficio Informazioni, Diabetologia, Ambulatorio Neurofisiopatologia, Riabilitazione e Pediatria. Ci complimentiamo con Francesco Genovese del II B che essendo impegnato in pediatria ha avuto una brillante idea, quella di realizzare un progetto di alimentazione per i bambini ricoverati nel reparto.

Gli alunni hanno fatto una formazione generale con tutti i partecipanti al progetto e una più specifica, il primo giorno di servizio, relativa al reparto dove vengono accolti. Gli alunni italiani sono impegnati sei giorni, mentre gli stranieri qualche giorno in più proprio per dare supporto al colloquio con utenti di lingua straniera.

Un grazie particolare ai nostri alunni che hanno partecipato con grande entusiasmo e anche a quelli che hanno dovuto rinunciare. Non tutti sono stati inseriti perché quest’anno il progetto è durato solamente due mesi a differenza dei cinque dello scorso. Grazie anche ai referenti dell’ospedale la Dott. Stefania Ceccarani e il Dott. Claudio Sorgi per la formazione qualificata che hanno regalato ai nostri studenti e per tutto il lavoro di cui si sono fatti carico per realizzare tutte le attività che indicava il progetto.

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Giancarla Perotti Coordinatrice del progetto

News of the IPSSAR A lezione di Brodetto SUCCESSO DELLA SERATA CON I PESCATORI “A lezione di Brodetto”. E’ stato il tema del primo appuntamento del percorso di valorizzazione dei piatti tipici locali, promosso dall’amministrazione comunale di San Benedetto, nella persona dell’assessore alle politiche del mare Fabio Urbinati e dall’Istituto Alberghiero nella persona del dirigente scolastico Alfonso Sgattoni con la stretta collaborazione dello chef, professor Emanuele Bani e di altri suoi colleghi docenti di Cucina, Maurizio De Renzis, Tiziana Ficcadenti e Giovanni De Mola. Dietro i fornelli, a garantire la perfetta rispondenza dei piatti tipici, per la marineria sambenedettese, c’è stata la signora Patrizia Pignati, il signor Giuseppe Paolini e il signor Filippo Speziali, che hanno anche insegnato ai ragazzi di cucina come devono essere pulite le diverse varietà di pesce. Un passaggio molto importante per ottenere un prodotto di alta qualità. Ovviamente un ruolo rilevante l’ha avuto anche il servizio di Sala curato dal professor Giovanni Acciarri con la sua classe terza A e gli assistenti Iezzi Marcello e Domenico Luzi.

L’accoglienza è stata affidata alla professoressa Daniela Fazzini con la classe terza A di Ricevimento.

All’interessante serata hanno preso parte le forze dell’ordine, gli esponenti del mondo politico, della pesca locale, i rappresentanti di categoria, Confcommercio e Confesercenti, il presidente del consorzio turistico Riviera delle Palme, Stefano Greco, esponenti dell’informazione locale e regionale, Rai Tre, compresa. Lo scopo della serata è stato principalmente quello di far incontrare la tradizione dei pescatori tramite gli allievi della scuola, che saranno i futuri ambasciatori della cucina sambenedettese . Un modo per non disperdere le tradizioni, ma anche per migliorare e rivedere, sotto il profilo dell’innovazione, alcuni prodotti, come, ad esempio, i Maccheroncini di Campofilone brodettati. Due eccellenze del nostro territorio, maccheroncini e brodetto sposate con grande successo dagli chef dell’Istituto.

La Redazione

News of the World DUBLINO CITTA’ AFFASCINANTE

In 12 nella capitale dell’Irlanda per uno stage indimenticabile

La bellissima ed originale Dublino ha accolto 12 ragazzi del nostro Istituto dal 17 novembre al 15 dicembre 2011.

Per un mese tutti immersi tra i verdi prati irlandesi dove hanno incontrato un mondo tutto nuovo, fatto di usi ed abitudini diversi a volte particolari, in cui si sono potuti mettere in gioco sul campo lavorativo e non. Gli alunni, impiegati in diverse strutture di grande prestigio, hanno potuto mettere a frutto tutto ciò che la scuola gli aveva insegnato, senza tralasciare la possibilità di approfondire le conoscenze della lingua inglese. Accolti in case famiglie, hanno potuto “assaporare” a 360°, tutto ciò che ha da offrire Dublino, dalla Full Irish Breakfast, ai loro modi di dire. In questo mese, grazie anche all’aiuto dell’agenzia di riferimento l’ “eazyDublin”, hanno potuto visitare luoghi come la “Guinnes Storehouse”, il famoso “Phoneix Park”, la cattedrale di San Patrizio e la bellissima ed emozionante costa di Howth Summit, le cui rocce a strapiombo sul mare hanno regalato immagini sensazionali. Quest’esperienza ha rafforzato di certo i loro caratteri e li ha resi più indipendenti. Hanno trascorso dei momenti veramente bellissimi e anche se sorgevano di tanto in tanto bisticci ed incomprensioni, tutto si è sempre risolto unendo ancora di più il gruppo.

Un ringraziamento particolare va sopratutti alla professoressa Leonella Ferrarini, che ci ha accompagnati ed aiutati a cercare i migliori posti in cui effettuare lo stage ed il dirigente scolastico Alfonso Sgattoni, che ci ha assistito negli ultimi 4 giorni e nel ritorno verso casa.

“BYE BYE, TAKE CARE !!!!”

Sofia Capone

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News News of of the theWorld World UN MESE A LIONE TRA LAVORO VISITE E MANIFESTAZIONI Alternanza Scuola Lavoro in Francia

All’interno del Progetto Leonardo, un gruppo di 8 alunni formato da Giorgio Pasqualini (4°CR), Jacopo Angelini (4°CR), Serena Palanca (4°AT), Shari Lavia (4°AR), Alessia Passuello (4°ER), Iryna Valyavska (4°ER), Patricia Calugareanu (4°BR Ascoli), Rosa De Prisco (IPSSAR Pagani), ha potuto vivere l’esperienza di alternanza scuola lavoro in Francia, nella città di Lione, dal 17 novembre 2011 al 15 dicembre 2011. Gli studenti hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino il mondo del lavoro in Francia, migliorando la conoscenza della lingua, vivendo presso alcune famiglie attraverso le quali hanno avuto l’opportunità di approfondire i loro usi e costumi.

Lo stage è stato occasione anche per scoprire le bellezze della città e di partecipare ad alcuni eventi come: la “Biennale di Lione”, “Le Salon du Chocolat”, “La Marché de Noël” (tipico mercatino di Natale della città) e la bellissima “Fête des Lumières”, la “Festa delle Luci” che si svolge dall’8 all’11 dicembre, richiamando ogni anno grandi flussi turistici da tutta Europa. La coordinatrice tutor è stata Anne Derian Roche che ha trovato lavoro ai ragazzi presso gli hotel e i ristoranti più importanti della città: Hotel Ermitage, Hotel des Célestins, Restaurant Larivoire, Sofitel Hotel e Radisson Blu Hotel. Ora non resta che ringraziare il Preside Alfonso Sgattoni e la professoressa Leonella Ferrarini per averci dato questa importante opportunità, i professori Daniela Fazzini e Francesco Tranquilli che ci hanno accompagnato e assistito durante la prima e l’ultima settimana di stage, tutti i datori di lavoro e tutti i professori e gli alunni della scuola partner “Lycée Polyvalent Privé – Jehanne de France”; ma un grazie speciale a noi ragazzi che insieme ci siamo aiutati a vicenda, vivendo momenti indimenticabili. À bientôt Lyon!

Serena Palanca 4°ATST

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News of the World LA LITUANIA

Una nazione tutta da scoprire C’è chi va nei tropici, chi preferisce il fascino londinese e parigino, chi invece preferisce semplicemente lo sfrenato mondo degli States, nessuno mai ha preferito una cosa diversa dal solito; ed io sono qui per raccontarvela.

Quasi un anno fa, un gruppo di dieci ragazzi (Francesca, Gerardo, Agostino, Elisa, Luca, Samuele,

nevicava ancora, quando in Italia iniziava a fare caldo.

La cucina lituana è costituita soprattutto da verdure e tuberi, quali: patate, barbabietole, cipolle, aglio, ravanelli.

Il 90% delle ricette lituane contengono molte spezie tra cui una “sottospecie” di cumino che loro usano soprattutto per cucinare la zuppa fredda di barbabietole, il tabasco che usano sopra le alette di pollo fritte e la cannella che la mettono in qualsiasi tipologia di dolce.

I piatti più invitanti della cucina lituana sono: la zuppa fredda

di

Dario, Daniele, Lorenzo ed il sottoscritto) sono andati nel gelido Baltico a fare uno dei più belli stage che ogni alunno di un istituto alberghiero può solo immaginare. All’inizio, eravamo un po’ impacciati nella terra straniera, poi però con il passare dei giorni ci siamo ambientati e abbiamo fatto di questa nazione la nostra casa. Un paese fatto di lunghe pianure e immensi boschi, pieno di monumenti, laghi e donne bellissime, una nazione che al primo impatto ti fa pensare “ma dove sono capitato”, ma poi si ha il rimorso d’aver pensato male. Le persone sono molto educate, ma anche un po’ strane a dir la verità, ci sentivamo particolarmente osservati.

La Lituania ha un clima gelido, infatti nel mese di marzo

barbabietole o più semplicemente zuppa rosa che in lituano si scrive ( šaltibarščiai ) e le Zeppelìnas che sono una sorta di tortellini fatti al forno.

Il pane lituano è fatto di segale e questo spiega il suo colore così scuro. Ha un sapore forte ed è diverso dal nostro pane poiché in esso vengono messe delle spezie che ne accentuano il sapore. In Lituania si trova a n c h e il pane bianco, principalmente negli ipermercati, che sono ben forniti e più imponenti rispetto ai nostri.

Vilnius, la capitale, ha mezzo milione di abitanti e la sua popolazione si concentra principalmente nel

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News of the World

cuore della città, dove vi si trovano ristoranti, pub, monumenti e ambasciate, tra cui quella italiana che ha incastonato al suo interno un ristorante di gestione tutta italiana di nome “IL FIORENTINO”.

I più importanti monumenti sono: la cattedrale di Sant’Anna, il museo del genocidio ebraico, il palazzo del governo e la cattedrale centrale di Vilnius che è circondata da un’immensa piazza dove molti artisti di strada lituani si riuniscono durante la giornata e costituiscono un ottimo passatempo anche per i turisti. Vilnius , come tutte le città, ha anche una parte antica che si trova sulla zona collinare sede de diversi siti archeologici, tra cui quello della città vecchia in parte distrutta dai continui attacchi tedeschi nella seconda guerra mondiale. Oltre a Vilnius c’è un’altra importante città in Lituania, il suo nome è Kaunas ed è la vecchia capitale del Regno Lituano. Famosa per il suo porto fluviale, Kaunas ha due monumenti che la rendono famosa: uno è la torre centrale, che viene usata anche come chiesa, l’altro è un castello di casa Savoia che veniva usato dalla famiglia Reale Piemontese come tenuta autunnale, soprattutto per le battute di caccia. Nella villa è stato allestito un ristorante che offre cucina lituana e Italiana. In Lituania ci sono molti hotel famosi, tra le compagnie quelle di rilievo sono: Raddison Blue e Best Western.

Noi la consigliamo per trascorrere una vacanza bellissima e rilassante, piena di servizi urbani e di locali dove divertirsi. Il costo del viaggio non è molto elevato, infatti con poco più di 300 € si può raggiungere questa meta “misteriosa e…tutta da scoprire”.

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News of the World Malta, un mese lontano dal cuore

UN MIX DI CULTURA SAPORI E PROFUMO DI MEDITERRANEO Cari amici vi racconto in questo articolo la mia grande esperienza cui ho avuto l’occasione di partecipare, grazie al progetto Leonardo organizzato dalla professoressa Leonella Ferrarini. Insieme ad altri nove compagni: Alessia Moscarini, Andrea Brandi, Mattia Volponi, Stefano Ortenzi, Luca Bosso, Michelangelo Carotenuto, Giammarco De Cesaris, Onofrio Rella e Lorenzo Grilli,

siamo stati ospiti del Green Groove Guesthouse di Malta.

Con questo progetto ho potuto sperimentare, per un mese, la vita in un Paese estero, nel quale, per la prima volta nella mia vita, ho vissuto senza la mia famiglia e lontano dal mio amore. Per il mio stage è stato scelto l’Hilton Hotel della piccola isola di Malta bagnata dal mar Mediterraneo.

Arrivati sul luogo di lavoro abbiamo conosciuto lo staff dell’Hilton con cui abbiamo subito stretto amicizia. I ragazzi ci hanno sostenuto nel lavoro ed accompagnato anche nella visita ai luoghi più importanti dell’isola compresi locali di divertimento come pub e discoteche della via di Paceville, molto meno costosi rispetto a quelli italiani. Bellissime le località Blu Grotto, St. Juliens Bay, Popeye con il loro mare cristallino da togliere il fiato.

Un mare che tante volte è stato ripreso in alcuni celebri film come Troy e Braccio di Ferro! La capitale Valletta, ricca di storia e di cultura, è il cuore dell’isola, che nel passato venne ripetutamente invasa da popoli che, data la sua caratteristica posizione strategica, volevano riuscire nell’intento di dominare il mar Mediterraneo. Ciascuna di queste popolazioni ha lasciato sul territorio un segno del proprio passaggio e ciò ha conferito all’isola uno stampo fortemente multietnico, riscontrabile anche nella lingua, il Maltese, che è un mix di inglese, italiano ed arabo. Ne ha risentito anche l’arte in cui si percepisce uno stile italo-

inglese negli edifici storici ed una gastronomia che rivede nelle sue principali caratteristiche quelle tipiche dei Paesi che un tempo la dominarono come: le aromatiche spezie arabe, fra i condimenti la salsa Warchester, la mostarda, ed altri preparati di origine anglosassone, l’olio extra vergine di oliva a rappresentare la cucina italiana. Tutti questi sapori sono racchiusi in piatti tradizionali come il coniglio

alla maltese. Molti sono stati i momenti di divertimento, dal fare il tifo per la sconosciuta squadra di calcio, alle partite di baseball trasmesse in molti locali, ma anche cene e serate con lo staff dell’Hilton. Infine, nonostante le difficoltà, ma anche le gioie che questa esperienza ci ha regalato, possiamo dire d’aver vissuto un breve periodo che ci ha arricchito sotto il profilo professionale e di crescita personale. Un doveroso ringraziamento a tutte le persone che, con la loro presenza e partecipazione al progetto, hanno reso questo momento davvero fantastico.

Valentina Paolini 5 A TSR

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News of the World NEL CUORE DEL POLO UNIVERSITARIO Tirocinio portoghese a Coimbra e Luso

Quest’anno ci è stata data la possibilità di vivere un esperienza lavorativa all’estero. Siamo stati scelti dall’Istituto per svolgere un alternanza scuola-lavoro della durata di un mese (dal 17 novembre al 15 dicembre) in: Irlanda, Francia, Spagna, Inghilterra e Portogallo.

Io, insieme ad altri nove alunni, ho svolto questo stage in Portogallo, esattamente a Coimbra e a Luso. Coimbra è una bella cittadina, un luogo veramente interessante da visitare ed è talmente accogliente che, arrivati sul posto, non ci sembrava per niente di stare lontani da casa. E’ attraversata dal fiume Mondego che di sera dà alla città un aspetto e un atmosfera incantevole ed è frequentata da giovani che arrivano da tutte le parti del Mondo per via delle sue Università. Coimbra è, infatti, considerata il più grande centro universitario del Portogallo. Poco distante da questa bella città si trova il paesino di Luso, dove il “Grand Hotel de Luso” ci ha permesso di svolgere l’interessante tirocinio. E’ una località questa, nota in tutto il Portogallo per l’acqua minerale (un’ acqua purissima), per le sue rinomate Terme e per la sua tranquillità.

Vi è anche un mercatino vivace con prodotti tipici e caratteristici locali. Quest’esperienza ci ha permesso di visitare e conoscere nuovi paesi e nuove persone, di migliorare la lingua inglese, ma soprattutto ci ha permesso di accrescere la nostra cultura, di maturare e di imparare a stare nel mondo del lavoro. Perciò ringrazio, a nome di

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tutti, il dirigente scolastico professor Alfonso Sgattoni, la professoressa Leonella Ferrarini, il professor Marco Foglia e tutte le persone che ci hanno ospitato e aiutato in Portogallo.

Khadija Nassek, 4Atst

News of the World Una magnifica esperienza

POLONIA: le due facce della medaglia “Quando un forestiero viene a Napoli piange due volte, da quando arriva a quando va via”. Molti di voi sicuramente riconosceranno questa frase, presente nel recente film di grande successo, “Benvenuti al Sud”, quella che sto per raccontarvi è una storia molto simile. Vorrei che tutto partisse da una domanda, la prima che venne in mente a me ed ai miei compagni di viaggio quando ci fu comunicato il paese che ci avrebbe ospitato per un mese intero: come immaginiamo la Polonia? Tristezza, desolazione, cielo grigio e cupo, povertà, clima freddo e come non pensare ai campi di concentramento che purtroppo molto spesso diventano l’unico simbolo di questo paese. Ad essere sinceri queste sono le uniche cose a cui io, Giorgia Pacifici, Sabino Cianci, Benjamin Rutera, Stefano Ballatori e Domenico Cassese (unitosi a noi dall’Istituto Alberghiero di Napoli) abbiamo pensato nei giorni antecedenti alla partenza.

Mentre scrivo queste poche righe sorrido tornando con la mente a quello che probabilmente è stato il periodo più intenso, istruttivo e significativo delle nostre vite e considero un onore poter smentire fermamente e con il cuore tutto ciò che fino a questo momento ho scritto. La cordialità dei professori della School of Gastronomy di Chorzòw, che ci hanno dato il benvenuto all’aereoporto di Cracovia, è stata immediata. Subito dopo le presentazioni ed i nostri primi tentativi di dialogare in un inglese imbarazzato e titubante, hanno chiesto un elenco di tutti i luoghi che avremmo voluto visitare durante la nostra permanenza nel loro

paese. Un interesse ed una disponibilità che sin da subito ci ha colpiti. Continuiamo a parlare in un improbabile inglese quando, per la prima volta, decidiamo di prendere visione del paesaggio circostante. Triste, desolato, cupo. Incredibilmente prevedibile, pensiamo tutti, ma

l’emozione per il viaggio era ancora troppo forte perchè tutto quel grigio facesse effetto su di noi. Le nostre visite nell’entroterra polacco iniziano già dal terzo giorno della nostra permanenza. La prima tappa è al Santuario della Madonna nera di Czestochowa, uno dei più importanti centri di culto cattolico. Non meno importante e sicuramente più intensa è stata la visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, esperienza che tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero fare. Le parole hanno iniziato a scarseggiare nel momento in cui abbiamo varcato il cancello dove ancora oggi si innalza su tutti la scritta “Arbeit Macht Frei”, il lavoro rende liberi. Sensazioni purtroppo indescrivibili in quel silenzio rotto soltanto dal rumore di una bandiera che sventolava poco lontano.

Continuavamo a camminare per quei viali ascoltando, da parte della nostra guida, spiegazioni irreali, per quanto orribili, mentre nel cuore una lacrima iniziava ad insinuarsi manifestatasi più tardi sul volto segnandolo per alcuni minuti. Torniamo in macchina di Nathalie, la professoressa che gentilmente si è presa la briga di accompagnarci, e solo alcuni minuti dopo essere partiti in direzione di Cracovia troviamo il coraggio di tornare a parlare. La visita nell’ex capitale polacca quel giorno non è stata delle migliori, la neve inizia a scendere copiosa dal cielo nel momento stesso in cui facciamo capolino fuori dall’autovettura della professoressa. Il freddo pungente ci entra immediatamente nelle ossa tanto da farci chiedere di tornare in albergo.

Primo ricordo di Cracovia: città fredda, freddissima, grigia.

Inizia quindi la settimana lavorativa. Facciamo amicizia con i nostri, mi si passi il termine, colleghi, già dal primo giorno di lavoro. Iniziamo a scambiarci curiosità, modi di fare, cibi ed usanze dei nostri rispettivi paesi facendo nascere

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News of the World un meraviglioso rapporto di amicizia e collaborazione, nonostante la barriera linguistica evidente. “Gli italiani si riconoscono ovunque” mai è stata pronunciata frase più corretta! Sorrisi, risate, barzellette tradotte nella buona in lingua inglese e la vana speranza di poter imparare noi il polacco e loro l’italiano. Tutto questo faceva parte della nostra giornata lavorativa che passava spesso molto in fretta. Questo tipo di rapporto però non era presente con altri stagisti polacchi, freddi e distaccati con i propri “superiori” ed all’inizio anche con noi. Da conversazioni fatte a lavoro ed in giro per la città di Katowice, importante centro storico della regione della Slesia, dove eravamo soliti trascorrere i nostri pomeriggi, è emerso un dato interessante: la popolazione polacca ha un’estrema voglia di riscattare l’immagine che ha nel resto del mondo.

Compreso questo importante concetto non è stato quindi difficile trovare spiegazione alla disponibilità quasi esasperante di tutti coloro che si sono avvicinati. Il sogno di questo paese è infatti quello di chiudere moltissime parentesi rimaste aperte per troppo tempo; come non tornare ai prima citati campi di concentramento a cui spesso la Polonia viene collegata, al regime comunista, visto che alla fine di questo periodo la Polonia ha raggiunto un alto tasso di sviluppo e un miglioramento della qualità della vita.

Le quattro settimane di permanenza trascorrono felicemente, è ormai metà aprile e fortunatamente ci siamo lasciati il freddo di marzo alle spalle. Il paesaggio sta mutando sotto i nostri occhi, il cielo plumbeo ha lasciato il posto all’azzurro ed al sole caldo. Ogni cosa su cui il nostro sguardo si posa, sembra aver

ricevuto in dono una pennellata di colori vivaci, ci viene infatti spiegato che ciò che noi consideravamo una palude senza vita si trasformerà a breve in un magnifico roseto.

A questo punto, ci diciamo, come non tornare a salutare la freddissima Cracovia? Ebbene, persino la città che ricorderò per sempre come la più fredda di tutti i tempi aveva completamente cambiato volto. Insieme alle disavventure del nostro accompagnatore quegli ultimi giorni il professor Antonio Di Giuseppe ( tra cadute, piccioni che lo avevano preso per un bersaglio, imbarazzanti canzoni francesi cantate su un tram pieno di pendolari e strafalcioni nei ristoranti) resterà uno dei ricordi più belli.

Nausicaa Tavoletti

5Ar

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News of the World Progetti Europei: magiche esperienze

AVVENTURA IN SPAGNA Anche quest’anno l’Istituto Alberghiero “F.Buscemi”ha dato la possibilità a 42 ragazzi su 100 di partecipare al Progetto Leonardo. Il progetto europeo consisteva in uno stage lavorativo della durata di un mese all’estero. I paesi ospitanti erano cinque: Inghilterra, Irlanda, Francia, Spagna e Portogallo. Lo stage è stato progettato appositamente per dare l’opportunità ai partecipanti, di entrare attivamente nel mondo del lavoro e nello stesso momento di migliorare e ampliare le conoscenze linguistiche, vivendo sia in famiglia che nelle scuole ospitanti.

Lo stage, iniziato il 17 novembre e terminato il 15 dicembre 2011, ci ha permesso di scoprire il mondo del lavoro all’estero e di visitare nuove città con le proprie realtà politiche, economiche e sociali. E’ stata anche un’ottima occasione per fare conoscenza con persone del luogo, ma anche un modo per approfondire l’amicizia tra noi studenti. Occasione che crediamo sia stata sfruttata da tutti nel migliore dei modi per arricchire il bagaglio culturale e coniugarlo al sano divertimento. Essendo cinque i paesi di destinazione, noi ragazzi siamo stati divisi in gruppi.

Inizialmente sia in base alle nostre preferenze che alla graduatoria. Mano a mano che le mete venivano assegnate, c’era sempre meno scelta per i ragazzi rimanenti.

Il nostro gruppo era costituito da cinque ragazzi : tre del nostro Istituto Alberghiero, uno della sede distaccata di Ascoli Piceno e una ragazza della scuola gemellata di Pagani. La nostra meta è stata Baeza, una cittadina dell’Andalucia, regione situata a sud della Spagna.

Per creare un gruppo abbastanza omogeneo, la scuola, in accordo con l’Istituto ospitante “HOTEL HACIENDA LA LAGUNA”, ha deciso di far partire tre ragazzi di cucina, una ragazza di ricevimento e un ragazzo di sala-bar.

L’esperienza lavorativa è stata per noi molto significativa, educativa, interessante ed anche rafforzativa. Abbiamo stretto un forte legame d’amicizia.

Ci siamo divertiti davvero tanto e nel contempo abbiamo lavorato sodo ed appreso cose nuove. E’ per questo che

desideriamo personalmente, a nome di tutti, ringraziare il dirigente scolastico prof. Alfonso Sgattoni e la prof.ssa Leonella Ferrarini per il loro impegno nell’organizzare in così poco tempo il nostro progetto. Il prof. Federico Puglia e la prof.ssa Rossella Tomassetti, nostri accompagnatori in questo viaggio. Infine, ma non per importanza, un caloroso saluto e ringraziamento a tutti i ragazzi che hanno partecipato e reso magico questo incredibile viaggio.

Aspettando ansiosi l’Europass, stiamo già organizzando un nuovo viaggio alla scoperta dell’America. Pronti a ripartire?!

Nikla Mattioli 4 A TST Nicolò Simoncini 4 D TSR Ina Prendi 4 A TSR Antonio Pantella 4 B TSR AP Rosaria Cesarano ( Pagani )

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News of the World DONT’T CRY FOR WE GB! Fare esperienza all’estero in un momento in cui è fondamentale sapersi guardare intorno, è stato molto costruttivo.

E’ retorico ,forse, ma riteniamo il nostro stage a Bedford un’avventura che ci ha formati professionalmente ed umanamente. Grazie all’esperienza maturata durante il lavoro abbiamo incrementato il cosiddetto “know how” nel nostro ambiente, la cucina.

Abbiamo avuto inoltre la possibilità di confrontarci con una cultura quasi completamente diversa rispetto a quella italiana.

Un Esempio di radicale differenza che abbiamo avuto modo di riscontrare è stata la tavola. Dal cibo all’orario del pasto, abbiamo notato molte differenze. Siamo arrivati a Bedford nel tardo pomeriggio e con nostra sorpresa siamo stati invitati a cenare, com’è in uso in Inghilterra, infatti la cena è servita alle ore 6, due ore in anticipo rispetto alle canoniche ore 8 italiane.

Anche la dieta è profondamente diversa. I piatti centrali inglesi sono principalmente a base di cibi fritti, particolarmente noti il “fish & chips” e il “pudding”. Un’ abitudine culinaria questa molto diffusa che riteniamo errata.

Anche la politica, la moneta e la cultura sono decisamente differenti. In Inghilterra esiste ancora la monarchia con la regina, che dopo la diffusione della democrazia svolge soltanto un ruolo rappresentativo e il parlamento inglese è diviso in 3 partiti(uno di destra, uno del centro e uno di sinistra).

Mentre in Italia il re e con lui la monarchia non esistono più, poiché sono stati eliminati nel 1945 con un referendum che ha approvato la democrazia, e il nostro parlamento vede la presenza di più di 15 partiti.

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La moneta ufficiale diffusa nel Regno Unito è il pound sterling che viene comunemente chiamata sterlina. La Decisione di non adottare l’euro in Inghilterra, pur facendo parte dell’ Unione Europea è stata presa dal suo Primo Ministro Tony Blair, e, a quanto pare questa decisione si è rivelata saggia visto la profonda crisi che sta attraversando l’euro.

Nella city( London ) il costo della vita è piuttosto alto, ma gli stipendi sono rapportati al tenore di vita.

Avendo l’Inghilterra un passato da colonizzatrice, presenta un ventaglio culturale molto vario.

L’integrazione e l’immigrazione vanno a braccetto e le nuove generazioni sono diventate più tolleranti.

Concludendo possiamo definire l’ Inghilterra come un Paese culturalmente, economicamente e politicamente più avanzato rispetto all’ Italia. La qualità della vita è decisamente migliore e siamo certi che questa esperienza sia riuscita a migliorarci tutti.

Viaggiatori: Giulia Pallotta, Sara Cruciani, Valerio Giovannozzi, Imma D’ Auria, Elisa Cannella, Francesca Felicetti, Beatrice Borzacchini, Valentina Tarquini, Silvia Massacci, Ivana De Caprio, Celeste Giacoponi e Chiara Mascitti.

News of the World STAGE A KOLOBRZEG Grazie ad un progetto scuola, abbiamo un’esperienza Il mio

organizzato dalla nostra avuto la possibilità di fare lavorativa in Polonia. gruppo era composto da sei ragazzi: Sandra Statua, Alessio Pompei, Vincenzo Varuolo, Federico Rossetti, G a b r i e l e Adoranti ed io, Vanessa Gagliardi. Lo stage è durato un mese ed abbiamo deciso di affrontarlo con un grande spirito costruttivo e con la certezza di una profonda crescita dal punto di vista umano e professionale. Una volta arrivati a Kolobrzeg , accompagnati dal professor Foglia, siamo stati accolti dalla nostra tutor del posto, poi assegnati all’hotel dove abbiamo, in seguito, svolto lo stage.

Ognuno di noi è stato assegnato al proprio settore: io ed altre tre ragazze, in cucina, un ragazzo in sala e una ragazza al ricevimento. In cucina ci hanno insegnato a preparare i piatti tipici del posto ed i dolci pasquali, visto che eravamo in prossimità della ricorrenza. La loro dieta è particolare e molto diversa dalla nostra, sicuramente influenzata dalle basse temperature. Il piatto principale nei loro pasti, infatti, è la zuppa, seppur proposta in un’infinità di gusti,

seguita da vari tipi di carne. Piatti che solitamente sono accompagnati dal tè caldo. Durante questa esperienza c’è stata d’aiuto, Maya, la nostra tutor. Grazie alla sua immensa disponibilità ci ha assistito nei momenti più difficili e ci ha accompagnato a visitare alcuni luoghi della città. Abbiamo conosciuto usi e costumi di varie nazionalità, visto che nel nostro hotel c’erano stagisti provenienti da tutta Europa e nonostante lingue diverse siamo riusciti a rapportarci e divertirci insieme. Consigliamo a tutti di fare questo tipo di esperienza, aiuta a crescere e siamo certi che rimarrà per sempre nel vostro bagaglio di vita.

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News of the World Concorso enogastronomico-turistico

UN GIORNO CON L’EUROPA Serata finale progetto Leonardo

Il giorno 9 maggio si è celebrata la festa dell’Europa all’IPSSAR Buscemi di San Benedetto del Tronto con l’evento conclusivo di disseminazione del progetto Leonardo “Turismo e Ristorazione all’Estero” erano presenti gli alunni partecipanti al progetto ed i loro famigliari, rappresentanze delle autorità locali e associazioni di categoria. Per l’occasione sono stati ospitati 6 alunni dell’ipssar partner di Pagani (SA) ten. Car. Marco Pittoni, accompagnati dal prof Fiorentino Cutolo, prof.ssa Filomena Cutolo e dalla Dirigente Rosanna Rosa. la mattina 8 grupppi di alunni si sono cimentati in prove di concorso in tre specializzazioni cucina, sala, turistico.

I ragazzi di turistico hanno presentato il paese di destinazione (Inghilterra, Irlanda, Malta, Polonia, Lituania, Francia, Spagna, Portogallo), quelli di sala hanno allestito una tavola a tema e presentato un vino locale da poter abbinare ai piatti di cucina come in elenco sopra, ( English Tea time, Irish Salmon, Medaglie di coniglio alla Maltese su rilievo di patate e piselli, Salmone profumato alle erbecon tortino di patate, Zuppa di barbabietole Cepelinai, Quiche Lorraine, Bomba de queso, crema al cioccolato bianco, Touchino de Ceu) La giuria era composta da Dott. Gaetano Sorge Presidente dell’Associazione Albergatori, dalla Signora Gabriella Bugari lady chef e presidente della federazione Italiana Cuochi, dal prof Stefano Isidori, ex docente del nostro istituto e sommellier affermato, dal Presidente del Consiglio d’Istituto dell’IPSSAR chef Tiziana Ficcadenti e dai due dirigenti Scolastici IPSSAR , prof.ssa Rosanna Rosa e prof. Alfonso Sgattoni.

La Confindustria, a nome anche degli altri partner del progetto, Comune di San Benedetto del Tronto, Consorzio “Riviera delle Palme” e Orovacanze, ha consegnato una targa quale attestato di benemerenza al nostro istituto.

Tutti i ragazzi hanno dimostrato passione e professionalità. La giuria ha rilasciato un attestato di distinguo al gruppo della Francia per il settore Turistico, ed a quelli dell’Inghilterra per i settori di Sala e Cucina.

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L'angolo della cultura Francesco Tranquilli (frtr@libero.it) FAMOUS LAST WORDS “Sono il più grande scrittore della Terra” pensò nella sua lingua. “È sicuro, ora”.

Era anche l’unico. Tutta la vita aveva immaginato invasioni aliene e apocalissi, e ora aveva chiesto di poter morire col pianeta per narrarne la vera fine. Tutti gli esseri umani, sulle varie colonie del sistema solare, avrebbero letto l’ultima sua storia. Non avrebbe potuto mancare quest’occasione unica: la proroga di vent’anni, concessagli dalla medicina del XXII secolo contro il cancro, era in scadenza.

Se le armi nucleari non fossero state bandite, un secolo prima, forse si sarebbe potuto deviare l’asteroide di 900 metri che stava per impattare nel Pacifico. Ma la morte dal cielo era solo un’eutanasia divina. L’estrema migrazione della storia, organizzata e pacifica, aveva svuotato un pianeta ormai inabitabile, anch’esso malato terminale.

Quasi un miliardo di persone. Tranne lui, testimone finale. Si accomodò sulla spiaggia di fronte a casa sua, con una bottiglia d’acqua e la tavoletta solare, pronto a raccontare.

La sua mente ripercorse quattro miliardi e mezzo di anni. La solidificazione della crosta terrestre, la nascita della vita, l’estinzione dei dinosauri. L’ascesa dell’Homo Sapiens. Fino a ieri, la Prima Guerra Globale.

Ore dopo, sulla spiaggia senza granchi, sotto il cielo vuoto di fine estate, non aveva scritto nulla. Sentì che non gli restava molto tempo, guardando calare il sole sfinito, mentre un sibilo inaudito attraversava l’aria. Sulla tastiera antica digitò poche lettere: He’s coming. Inviò quegli impulsi verso l’ultimo satellite attivo e poi oltre, nello spazio più esterno. Poco dopo, dalla distanza di duecento miglia, giunse la prima scossa. Si ritrovò bocconi sulla sabbia, attraverso le lenti sporche vide la casa sbriciolarsi.

Quando la terra smise un secondo di tremare, restò il rumore.

Lui guardò l’altissima ombra, cercando invano di vedere la cresta dell’onda che si avvicinava a velocità folle.

So great, my God… Ma queste ultime parole non riuscì a scriverle.

La fine del mondo Uscirà a metà maggio per Delos Books l’antologia 365 racconti sulla fine del mondo (sapevate che quest’anno ci tocca, no?). Un autore al giorno, un’apocalisse al giorno. Il secondo racconto che ho mandato è piaciuto, lo troverete nel libro alla data dell’11 settembre, Il primo invece me l’hanno rimandato al mittente: vediamo che ne pensate voi. A me pareva niente male…

Francesco Tranquilli

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L’angolodella dellacultura cultura L'angolo

Scuola di poesia A vederlo e a sentirlo parlare non lo direste, ma in Mattia Volponi (V A TSR) batte un vero cuore di poeta. L’incontro con Baudelaire fu imprevisto, la classe lo accolse col solito scetticismo, lui no. Qualcosa iniziò a mulinargli in testa, finché esclamò: “Oh, ma ci provo anch’io!”. E non ha più smesso. Per noi il ragazzo ha davvero la “stoffa”. Voi che ne dite?

PANORAMA MARINO

PENSIERO AUTUNNALE

Guardo con gli occhi spenti Spiumano come uccelli appena uccisi il mare i salici piangenti, piovono emozioni laddove in lontananza serpeggia un quieto vivere continue che macchiano il terreno arido grappoli di nubi candide e lo bagnano di emozioni come pelo di ermellino cantano gli uccelli marini rincorrono la rondine che nel cinguettare accompagnano lo solenne e spiumata svernecchiare che del cielo apre le porte delle anziane donne che intrecciano rami con le festeggiano le reti dei pescatori loro che piene di frutti marini mani rotte dalla vita e con ferite rimarginate scricchiolano e spruzzano dai ricordi che indelebili aspettano l’arrivo della brezza marina sera laddove nel profondo l’eterna giovinezza è nascosto il senso della vita l’insolita bellezza una sfida la battaglia che combatto per andare avanti

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LA RECITA

LA MADRE

Che cosa è la vita se non una fottuta recita da noi interpretata Siamo burattini guidati da non so chi Come si controlla quella scintilla che ci porta a perdere il controllo vorrei saperlo per staccare le cordicelle ed essere liberi

Come terra appena mossa da sola sei rimasta sei coperta da una stoffa sdraiata nella terra arsa han portato via tuo figlio ora e nel cielo argentato e disegni su di un foglio tutto quello che ci è stato e ripensi a dove hai sbagliato ed un fuoco gelido che ti assilla e piangendo hai ripensato ora tuo figlio nel cielo stellato - sfavilla

L'angolo della cultura

Attori per un sera la timidezza, a condividere le proprie emozioni.

L’unica cosa che mi dispiace è che quest’anno finirò la scuola e non avrò modo di ritornare a frequentare questo corso di teatro. Consiglio alla professoressa di riproporlo perché è un’attività piacevole che permette di scaricare la tensione e allo stesso tempo di divertirsi.

Jessica Andrenacci 5C tsr

S

ono un’ alunna di classe quinta, mi chiamo Jessica e ho frequentato il corso di teatro per due mesi con la professoressa Scolastra. Non avevo mai frequentato un corso teatrale e come prima esperienza è stata veramente fantastica!. Eravamo un gruppo di circa quindici ragazzi e una volta a settimana ci incontravamo nel pomeriggio a scuola per svolgere attività di laboratorio. Ci siamo mostrati fin da subito molto interessati e partecipi a quello che è il teatro. Nel corso del tempo abbiamo imparato tantissime cose e ognuno di noi pian piano si è meritato una parte.

Il sette maggio siamo andati in scena, finalmente abbiamo mostrato il frutto di tutte le nostre fatiche. Quella sera eravamo tutti molto agitati. Non vedevo l’ora di andare sul palco per scaricare tutta la tensione. Quando sono uscita in scena l’ansia e l’agitazione si erano calmate. Davanti a me avevo moltissime persone che mi guardavano, che volevano ascoltare quello che avevo da dire. Cercavo di mantenere la calma perché avevo paura di dimenticare il mio pezzo. Ma per fortuna è andato tutto liscio e ognuno di noi ha riscosso un gran successo! E’ stata un’esperienza magnifica che consiglierei a tutti. Il teatro aiuta a superar

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News

PRAGA ISTRUZIONI PER L’USO Racconto di Marcello Iezzi

P

raga è sicuramente una delle città più belle d’Europa.

La città delle Cento Torri dove tutti, almeno una volta nella vita, dovrebbero andare per fare una passeggiata tra i suoi vicoli, nel quartiere del Castello, lungo Mala Strana, osservare come passano i minuti nell’orologio astronomico nella piazza della Città Vecchia. La visita dei Musei, alla sinagoga, al cimitero ebraico, ma anche gustare una buona birra, sono le cose da non perdere. Praga è annualmente visitata anche da migliaia di studenti e la nostra scuola non fa certo eccezione. Una classe del nostro Istituto c’è stata nel 1988, in virtù del primo scambio culturale con la scuola alberghiera di Velkè Mezerici, c’era ancora il regime. Dieci anni dopo, dieci classi (terze e quinte) sono andate a Praga per l’annuale gita scolastica. Ho avuto la fortuna di aver preso parte ad entrambe le esperienze.

Al ritorno della gita del ‘98 ho deciso di scrivere un breve racconto, tante sono state le disavventure, ma anche le cose comiche, che abbiamo vissuto.…….

Al termine di una serata promossa in nostro onore, la scuola alberghiera che ci ospitava ha chiamato un noto gruppo che esegue musiche folkloristiche locali, composto interamente da ufficiali e sotto ufficiali dell’esercito. Sono stati bravissimi, ma alla fine hanno macchiato la loro esibizione annegando nell’alcool e costringendo la professoressa Annalise Nebbia a lasciare la serata con una certa preoccupazione.

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Serata di gala con il menu italiano a base di pesce, servito alle autorità scolastiche, politiche e militari della Cecoslovacchia (8 marzo 1989). I prodotti ittici sono stati portati direttamente dalla nostra scuola, già puliti, congelati e trasportati in aereo come bagaglio al seguito. Sul tavolo d’onore il preside, Professor Filippo Buscemi con accanto il preside dell’Istituto Alberghiero di Welkè Mezerici , professor Veleba ed altre autorità. Alle loro spalle la parata degli alunni di cucina del professor Emanuele Bani.

Tra le visite ai luoghi d’interesse dell’allora Cecoslovacchia, il nuovo circuito motociclistico di Brno. Grazie alle conoscenze del Preside Valeba siamo riusciti ad entrare nel costruendo impianto ed a percorrerlo interamente fino al traguardo dove siamo saliti sul podio.

Al centro il preside Buscemi, a sinistra Marcello Iezzi a destra lo chef Peterka.

zi Marcello Iez Racconto di bre 1998 22-17 novem 1Nae http://goo.gl/V

Il piceno in pochi scatti Grottammare (Ascoli Piceno) Nella rubrica “Il Piceno in pochi scatti”, dopo San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno, presentiamo Grottammare, che di recente ha ricevuto il titolo di Città. Nota per essere la patria di Felice Peretti, divenuto Papa Sisto V nel 1585, dello “Scultore del Vento ” Pericle Fazzini, ma conosciuta anche per il festival nazionale dell’umorismo, “Grottammare Amore mio!” si sviluppa principalmente sulla riva del mare Adriatico, mentre l’Antico Borgo Medioevale, giudicato fra i più Belli d’Italia, è incastonato sotto la collina, immerso nel verde della vegetazione mediterranea ed anche alcuni aranceti a gradoni, rimasti nei giardini di antiche ville e che sono anche il simbolo della città. Grottammare è situata esattamente sul 43° Parallelo e può quindi godere di un particolare micro clima. Il mare sabbioso e dai fondali bassi ne fa, da sempre, una località balneare tra le più belle ed apprezzate della costa adriatica. Dal 1999 è bandiera blu, un segno distintivo, concesso dalla FEE, che ne fa un centro d’eccellenza per la qualità delle acque di balneazione ma soprattutto per il rispetto dell’ambiente e l’eccellenza dei servizi.

A pochi passi della riva, si possono ammirare i villini stile Liberty, lungo il viale Colombo, che costeggiano la passeggiata a mare sul versante centro nord della città, il fantastico lungomare, la rinnovata piazza Kursaal con il suo teatro, che ha ispirato il fumettista Angelo Ricci disegnatore di Diabolik, e la pista ciclabile che, costeggiando la riva del mare dai confini con San Benedetto si spinge verso nord fino a Cupra Marittima, Marina di Massignano e Pedaso. (Piazza Kursaal e spiaggia notturna)

Il Borgo medioevale di Grottammare si sviluppa attorno a piazza Peretti sulla quale si affacciano il Palazzo Priorale, l’Altana dell’Orologio, il Teatro dell’Arancio, l’elegante loggia e lo splendido belvedere. Poco distante si trova la seicentesca chiesa di Santa Lucia attribuita all’architetto Fontana.

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Il piceno in pochi scatti Allo “scultore del vento”, Pericle Fazzini, è dedicato il Museo del Torrione le cui sale espositive sono ospitate nello scenario molto suggestivo del Torrione della Battaglia (sec. XVI).

Sale che rappresentano una tappa dell’itinerario fazziniano, che si snoda lungo un percorso ideale tra la spiaggia e il vecchio incasato e che segue le presenze sul territorio legate all’artista attraverso il Ragazzo con i gabbiani, la Metamorfosi, il Ritratto di Mario Rivosecchi e la Via Crucis all’interno della Chiesa di Sant’Agostino.

(Torrione della battaglia e piazza Pericle Fazzini) .

Tra le ultime novità sotto il profilo turistico-culturale, Grottammare ospita il “Dream Point 43° Parallelo”, inaugurato il 5 maggio del 2012 all’inizio della pista ciclo-pedonale fra Grottammare e Cupra Marittima. Un luogo dove sognare di trovarsi contemporaneamente in vari luoghi del globo terrestre. Nel punto esatto dove transita il Parallelo è stato realizzato un piccolo giardino che ospita una scultura di Francesco Santori con le icone dei quattro Santuari attraversati dalla linea immaginaria, un Planisfero che riporta le più importanti località che si trovano sul 43° Parallelo, di fianco c’è un totem su cui lo scultore ha realizzato una miniatura del monumento in alto rilievo, per renderlo fruibile ai non vedenti, grazie anche ad una descrizione in Braille donata dall’Unione Italiana Ciechi di Ascoli Piceno. Il “Dream Point” è un progetto ideato e fatto realizzare da Marcello Iezzi con il contributo degli imprenditori grottammaresi: Filippo Olivieri, Giuseppe Marcozzi e Luigi Santori.

Foto di Anselmo Josè Buonamici Sanchez

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http://www.anselmojose.net

Le nostre ricette di cucina Raff coffee Ingredienti: 3 cl caffè espresso 1.5 cl di sciroppo di zucchero 1 cl crema di banana crema di latte zenzero Procedimento:

Nello shaker pestare lo zenzero con lo sciroppo di zucchero, aggiungere il ghiaccio, caffè e shakerare. A parte shakerare la panna con la crema di banana, versare on the top la panna aiutandosi con un cucchiaino.

Raffaella Stipa 3^ ASB Ascoli P.

Eden

Ingredienti : 2 fragole foglie di basilico ( 1 foglia) 2 cl sciroppo frutto della passione acqua Perrier Procedimento:

In un bicchiere tumbler basso pestare le fragole con foglie di basilico, versare lo sciroppo e aggiungere il ghiaccio, colmare con acqua Perrier mescolare e servire con due cannuccie.

Polidori Stefano 3^ ASB Ascoli P.

Riviera Cup 72 Ingredienti: Frutta di stagione tagliata a pezzi (fragole, mela, arance, e frutta a piacere) 1 cucchiaio di zucchero 15 cl di triple sec 15 cl di mandarinetto Isolabella 1 lt di succo di pompelmo completare con Spumante Brut Procedimento:

In una bowl aggiungerr lo zucchero, versare il triple sec, mandarinetto e il succo di pompelmo. Girare e far sciogliere lo zucchero, tagliare la frutta a pezzi e metterla nella bowl. Lasciare macerare per alcune ore nel frigo.

Prima di servire mettere del ghiaccio completare con spumante Brut e servire.

Francesca Esposito 3^ ASB San Benedetto Associazione Albergatori Riviera delle palme Lungomare Marconi, 39, San Benedetto del Tronto, 63039 (AP) Tel. 0735 83036 - Fax 0735 83697 www.rivieradellepalme.com assalb@rivieradellepalme.com

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Lenostre nostrericette ricettedi dicucina cucina Le PREPARATO PER BRODO VEGETALE NATURALE Se volete realizzare un dado granulare per i vostri brodi, senza l’uso di prodotti chimici e che si mantenga nel tempo, procedete nel seguente modo.

Mettere da parte (anche nel congelatore) le parti di scarto di: porri, cipolle, zucchine, carote, sedano e pomodoro. Non utilizzate cavolfiori, broccoli e verze.

Unire alle verdure per metà del loro peso il sale grosso (ad esempio per 1 Kg di verdure, 500 g di sale) e cuocete in un tegame per favorire l’evaporazione dell’acqua contenuta.

Al termine, far essiccare il composto in forno a 50° o vicino ad una fonte di calore per tutto il tempo occorrente.

Quando il composto si sarà completamente essiccato, frullate e il vostro dado granulare è pronto da aggiungere all’acqua bollente o per insaporire piatti.

ORZOTTO FUNGHI E PECORINO Ingredienti per 4 persone: orzo perlato 300 g funghi porcini 100 g guanciale 100 g cipolla 50 g aglio 10 g vino bianco 0,5 dl brodo vegetale 2 l panna da cucina 1 dl olio extravergine d’oliva 0,5 dl sale e pepe prezzemolo tritato pecorino 120 g Fate soffriggere la cipolla tritata nell’olio, unite l’orzo, fatelo tostare, bagnatelo con il vino e lasciatelo evaporare.

Saltate i funghi con uno spicchio d’aglio, olio, sale, pepe e prezzemolo per 5 minuti.

Procedete in seguito con la cottura dell’orzotto aggiungendo il brodo bollente mano a mano che si ritira.

Poco prima del termine della cottura unite i funghi.

Mantecare con la panna e il pecorino grattugiato, guarnire con il prezzemolo e erba cipollina.

MAZZOLINE ALL’ACQUA PAZZA Ingredienti per 4 persone: mazzoline 500 g cipolla 100 g aglio 1 spicchio vino bianco 1 dl pomodori pachino 150 g prezzemolo, alloro, rosmarino q.b. sale, peperoncino Pulite le mazzoline e sistematele in un tegame basso dove precedentemente avete fatto rosolare la cipolla tagliata in julienne, lo spicchio d’aglio ed il peperoncino.

Unite: vino bianco, pomodori pachino a spicchi, prezzemolo tritato, alloro, rosmarino e brodo di pesce all’ occorrenza.

Portate a cottura passando continuamente il liquido sopra al pesce. Correggere di sale.

Servire con il brodo di cottura ristretto.

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Le nostre ricette di cucina TACCU’ AL SUGO DI STINCO Ingredienti per 4 persone: Farina ‘0 300 g Semola di grano duro 100 g Stinco di maiale da n1 a 4 ( se si vuole realizzare un piatto unico) Pomodori pelati 600 g Sedano, carote e cipolla tritati 120 g Olio ex 0,5 dl Farina q.b.

Vino bianco 0,5 dl Alloro q.b Sale e pepe Pecorino secco 50 g Preparare i Taccù impastando le farine con circa 180 ml d’acqua. Lasciar riposare la pasta per circa mezz’ora e stenderla con il mattarello, più spessa rispetto alle tagliatelle. Tagliare a listarelle da 5/8 mm.

Preparare il sugo facendo rosolare lentamente lo stinco precedentemente infarinato in un tegame con olio. Aggiungere il trito aromatico e dopo qualche minuto bagnare con il vino, lasciar evaporare e unire la passata di pomodoro. Cuocere a calore moderato per circa un’ora e mezza auitandosi con del brodo. Profumare la salsa con alloro e regolare di sale.

Dopo aver cotto i taccù in acqua bollente salata, condirli e servire con pepe macinato fresco, pecorino secco e lo stinco intero o disossato, in base all’appetito!

La cucina internazionale ABBIAMO PROVATO PER VOI… PANCAKE Il pancake è un piatto tradizionale per la prima colazione all’inglese ma tra i giovani italiani c’è grande interesse per questa preparazione. È una sorta di crepe spessa circa 10- 20 mm servita tradizionalmente con sciroppo d’acero piuttosto difficile da trovare nei nostri supermercati. L’abbiamo provata quindi con miele, marmellate e naturalmente con la nutella.

PREPARAZIONE Per circa 10 pancake procediamo nel seguente modo: -Mescoliamo tutte le parti secche della ricetta: 200 g di farina, due cucchiaini di lievito chimico, mezzo cucchiaino di sale, un cucchiaio di zucchero, mezzo cucchiaino di bicarbonato.

-Mescoliamo le parti liquide: due tuorli, 250 ml di latte, 3 cucchiai di burro fuso.

-Mescoliamo le parti secche con quelle liquide e al termine uniamo gli albumi montati a neve delicatamente, aiutandoci con un cucchiaio. Per la cottura utilizzare un padellino leggermente imburrato. Formare i pancake e cuocerli da ambo i lati. Servirli con il condimento preferito.

POTETE AIUTARVI CON QUESTO VIDEO <http://youtu.be/5Y4YkCkgShc> a cura della 3^B cucina

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Un po' di Galateo IL BON TON A TAVOLA Il bon ton a tavola o galateo dell’ospitalità raccoglie una serie di regole che indicano come è più opportuno comportarci, come padrone di casa, in presenza di ospiti o anche, in qualità di ospiti, in casa altrui.

Con un po’ di buon senso e di spirito critico, qualche piccolo suggerimento, che ci rende la vita più facile come ospiti e come ospitati!

Alcune semplici regole di comportamento da tenere presenti:

Se vi presentano qualcuno la regola vuole che sia il secondo nominato a tendere per primo la mano.

Chi entra saluti senza aspettare che siano gli altri a salutare per primi.

Il cellulare non va mai posto sulla tavola, possibilmente va spento!

E’ sbagliato sedersi a tavola prima della padrona di casa, iniziare a servirsi prima di lei, augurare buon appetito.

Mai rifarsi il trucco o toccare i capelli o alzarsi da tavola dicendo “vado a rifarmi il trucco”.

Non appoggiare i gomiti sul tavolo, non giocherellare con i bicchieri o con le posate o con il pane, evitare possibilmente di soffiare il naso, non gesticolare, non prodigarsi in apprezzamenti eccessivi sul cibo.

Non è opportuno chiedere pane, stuzzicadenti, il bis, servirsi da un piatto da portata con le posate personali, anche se non ancora utilizzate, servirsi con le mani, servirsi dal piatti degli altri commensali, mischiare vino ed acqua, bere facendo rumore: è bene ricordare che prima di bere e dopo aver bevuto, la bocca va pulita con un tovagliolo.

Non è indice di gradimento mangiare con ingordigia o fare bocconi che non possono essere ingoiati in una sola volta, masticare con la bocca aperta o facendo rumore, fare la scarpetta.

E’ bene saperte che bisogna servire o servirsi da bere da destra, evitando di tendere la testa all’indietro e di fare sorsi troppo grandi, va messa in bocca solo la quantità di che può essere ingoiata in un sorso.

Quando si è finito di mangiare le posate vanno poggiate nel piatto alle quattro e venti o riposte sul poggiaposate se non è previsto il cambio.

Il bicchiere a calice lo si regge dalla base del calice stesso o al massimo dallo stelo con due sole dita, indice e pollice.

Nei brindisi in onore di qualcuno non è ammessa l’astensione: gli astemi possono limitarsi a sfiorare il bicchiere con le labbra; i bicchieri non si toccano ed è da escludersi il “cin cin”.

Nei pranzi privati con un numero di commensali limitato si può rimanere seduti, nei pranzi ufficiali ci si deve alzare.

Ridere con discrezione evitando di emettere suoni acuti.

I noccioli di olive e frutta vanno raccolti in una mano chiusa per poi essere depositati nel piatto.

a cura della 3^ASB di Ascoli P.

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Curiosità dal mondo alberghiero “Aperion Island Hotel”, la saga degli hotel extra-lusso continua.

Progettato dallo studio londinese diarchitetti Sybarite, l’hotel Aperion, 7 stelle anche qui come per il Burj al-Arab, sorge su un isolotto artificiale e stupisce per l’architettura fantascientifica.

500 milioni di dollari per questo nuovo hotel extralusso al quale è possibile arrivare esclusivamente con yacht o elicotteri. All’interno dell’albergo sono previsti 350 appartamenti di lusso oltre a laghi artificiali, spiagge, ristoranti, gallerie d’arte, negozi, cinema e sale conferenze. 200 mila metri quadri di superficie artificiale, nascosta nell’oceano, sulla quale sorgerà l’hotel Aperion.

Per ora non si conosce la data della fine dei lavori, ma sicuramente è destinato a far parlar molto si sè.

Istanbul, hotel a 7 stelle subacqueo Ad Istanbul nascerà presto un albergo subacqueo a sette stelle. La struttura, il cui vernissage è atteso per il 2010,

offrirà il massimo del lusso all’interno di grandi capsule annegate nei fondali marini. Un’opera solenne, che testimonia il gusto dell’esplorazione insito nell’uomo, attento alla conquista dell’universo e degli spazi sotterranei.

All’interno di questa meraviglia, affacciata su un grande acquario naturale, i coccolati ospiti potranno muoversi tra stanze raffinate, ristoranti alla moda ed ampi padiglioni espositivi, avvolti nell’abbraccio misterioso del regno di Nettuno. Un sogno ad occhi aperti che regalerà un’esperienza memorabile ai turisti provenienti da tutto il mondo.

Apre a Milano, il primo 7 stelle in Europa Inaugurato da pochi mesi in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano, il nuovo Town House Hotel, ovvero il primo albergo a 7 stelle in Europa, l’unico ad aver ottenuto un simile riconoscimento di eccellenza dopo il celeberrimo Burj al Arab di Dubai.

In grado di dare alloggio ad un numero molto limitato di ospiti selezionati (i prezzi variano dai 750 ai 4000 euro a notte) la data di apertura per il pubblico è stata il 7 marzo, in coincidenza con l’anniversario dell’inaugurazione della Galleria.

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Spadelliamole Rubrica “in punta di penna” a cura di “Ultrasipssar”

, omenico Luzi D r a B – la sa i sede cnico d ivamente alla L’assistente Te it n fi e d to a n g asse so in affitto un re p è spera di essere si sa e tt a, scoli. Nell’a sta della strad o p p coordinata di A o e rt a p a di ento dall breve auspica A . mini appartam e h rc a M l te ti all’ho asa col proprio davan ttamente da c e ir d la o u sc la per poter lavorare S. nuovo apple 4

laudio Marinangeli e C io ar M i ic cn te usica ti Gli assisten assione per la m p ta ra ce is sv a n u nta.

Ferrarini hanno teria e Claudio ca at b la a n o su io ena si è sparsa la p ed il canto. Mar ap a m a, id rr o e alla C roviVolevano andar e e dirottato il p n o si is m as tr la so voce hanno chiu a. no su Paperissim

La sala ristorante, ques ta grande meretrice.

Per entrare nei labora tori di cucina ci vuole la divisa o il camice sterile , il copri scarpe, la cuffia per i capelli ci si de ve togliere gli orecchin i, l’orologio, i bracciali e fra poco si dovrà indo ssare anche la mascher ina davanti alla bocca.

Per accedere al labora torio ristorante stanno invece progettando un a strada a chiocciola per farci salire i mezzi della scuola così farà pure da autorimessa.

Ogni iniziativa si orga nizza nel laboratorio di sala: incontri, convegni , riunioni, mostre e chi più ne ha più ne metta , dimenticando che qu el laboratorio serve pe r fare le esercitazioni de gli “sfigati” ragazzi che hanno scelto Sala – ba r. E’ tutto un monta e rimonta, tavoli, sedie e separé che viaggian o come trottole. Tutto qu esto va anche a discapito delle pulizie. Ha ra gione Tomassina quan do dice…. “Ma nu quan n peleme?”

i, il bidello Luig re e d n re p ri r ldove ova spesso a e sui muri e su tr h c si n a a ri , ta re a re n g g La se a dise zione il tuo tempo ovato la solu tr re a r e ss v a ’a p i, d i d o d o re re. Pensan ne: “Senti Luig o so p n e ro p sc li ’a ll g e e d o pport o che le pareti lo chiama a ra oro, promett v o la rn i io d g o n ri u ra a te l’o nico giust disegni duran assistente tec o re re fa ta i n d e i iv tt d e i rt se sm per fa n poss : “Segretà, no chi di dovere e a d ò n rr o o sp p ri ro i p o ti ep n igi ci pensa su uando dipingo mi sento u di Cucina”. Lu Q o. rché ci rimett accettare, pe Dirigente!?”. da del front office, re lo co il re ia b tto cam esso nvinto d’aver m Il Dirigente ha fa co ’ E e. ar m o rr azzu Mica si è accorto a. n ile rosso ruggine ad M a, tt o n a bella delfi nell’acquario un sassina!. che è un’orca as

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Lo Sport Come cambia la scuola DALLA GINNASTICA ALLE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Non solo svago, ma momento di crescita per la mente ed il corpo

Alla fine dell’Ottocento il concetto di educazione fisica entrò a far parte del curricolo scolastico e ciò non fu un ingresso semplice e scontato. Per diverso tempo, infatti, la scuola era un sistema di istruzione basata prettamente sull’insegnamento di discipline intellettuali.

L’insegnamento della materia era concepito come uno strumento per “addestrare il corpo” che, ai tempi, era considerato una “macchina” da mantenere in efficienza attraverso l’esecuzione di gesti ripetitivi e spesso noiosi. Nasceva cosi il termine di ginnastica. L’obiettivo non era l’educazione della persona ma il suo addestramento con una serie di tecniche attraverso le quali, l’allievo doveva fortificare adeguatamente il proprio fisico, utile ad un soldato forte e sano, e imparare l’obbedienza e la disciplina, ritenute qualità ideali per il futuro cittadino.

Con il secondo dopoguerra, il mondo della scuola si è aperto allo sport e all’attività agonistica, trasformando l’educazione fisica in avviamento alla pratica sportiva agonistica. Lo sport agonistico persegue, però, scopi che sono molto diversi dalle finalità educative che la scuola si propone, infatti l’agonismo richiede specializzazione e tende ad escludere, selezionando solo i più capaci o predisposti; al contrario la scuola odierna si propone di valorizzare, attraverso le scienze motorie, le qualità fisiche e morali di tutti gli studenti e studentesse, proponendo una vasta gamma di attività che mirano allo sviluppo di tutte le capacità personali.

Con la riforma è entrata a pieno titolo la materia “SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE”: una materia con caratteristiche che la rendono particolare, originale e non sostituibile.

L’insegnamento si avvale di apporti provenienti da diverse discipline scientifiche come la psicologia, la pedagogia, la medicina, la fisiologia, la fisica ecc.. e valorizza le esperienze motorie di ogni studente, sia singolarmente che in gruppo, in modo da formare, attraverso la pratica, una persona consapevole della propria unicità, delle proprie capacità e dei propri limiti, autonoma nel formulare obiettivi di vita. Per questo l’ora di scienze motorie e sportive non deve essere considerata un momento di svago, ma come l’occasione in cui ognuno, a prescindere dalle rispettive caratteristiche o abilità, può sviluppare adeguatamente le proprie potenzialità integrando in modo armonico mente e corpo.

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