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MONICA FUMAGALLI ipcm®
Capacità produttiva più che raddoppiata grazie alla nuova macchina di lavaggio ad alcoli modificati per componenti meccanici di precisione La sinergia tra una delle più importanti tornerie marchigiane e l’azienda Cemastir, responsabile della progettazione, fabbricazione e installazione dell’impianto di lavaggio L.UN.A., ha portato a tempistiche di lavaggio ridotte, capacità produttiva raddoppiata, eliminazione del sabato come giorno lavorativo e all’abbattimento dei consumi, grazie al recupero totale dell’olio reimmesso in produzione e allo sporadico rabbocco di solvente.
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uando la quarta rivoluzione industriale (o industria 4.0) era solo agli inizi, una delle preoccupazioni più diffuse nel settore
manifatturiero era l’impatto che questa nuova “automazione digitale” avrebbe comportato in termini di occupazione e di ambiente lavorativo. Oggi sappiamo che, nonostante la diffidenza iniziale, l’automazione delle tecnologie e la loro interconnessione con i dispositivi informatici ha notevolmente migliorato non solo il sistema produttivo, ma anche – e forse soprattutto – il tenore di vita di chi in fabbrica trascorre la maggior parte del tempo. Ne abbiamo avuto conferma dalle parole di Luca Bucci, Amministratore Delegato di una delle più grandi tornerie delle Marche, la Bucci Srl di Corinaldo (Ancona), che, intervistato a proposito della recente installazione di un nuovo impianto di lavaggio 4.0. progettato e realizzato da Cemastir Srl di Zola Predosa (Bologna), ha dichiarato che questa macchina ha cambiato la vita dell’azienda ad alta intensità produttiva con circa 26 milioni di pezzi all’anno, e dei suoi lavoratori. Vediamo di seguito come e perchè.
© ipcm
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Alcuni dei pezzi torniti e lavati da Bucci Srl di Corinaldo, Ancona e una panoramica del reparto produttivo.
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N. 76 - JULY/AUGUST 2022 - international PAINT&COATING magazine