cronaca di topolinia n.7

n. 7 - giugno 2012

la cover del n. 8 n. 7 - giugno 2012 Autorizzazione del Tribunale di Torino n.8 del 22-02-2010 Pubblicazione fuori commercio, a tiratura limitata, senza fini di lucro riservata ai soci dell’Associazione Culturale Gli Amici del Fumetto che se ripartiscono le spese.

Qualsiasi riproduzione, anche parziale, è severamente vietata senza l’autorizzazione dell’Editore.

dal 30 Settembre 2012

Ogni collaborazione è volontaria e gratuita Copertina: Lucio Filippucci Colori: Alfredo Castelli Direttore responsabile: Salvatore Taormina Grafica: Sergio Veglio Stampa: Tipografia AGB - Pianezza (To)

I versamenti vanno fatti sul conto corrente postale n. 2255936 intestato a Gli Amici del Fumetto

Pubblicità disponibile per scambi con spazi espositivi: • 3° di copertina o pagina interna € 400,00 • 4° di copertina € 500,00 Per ricevere un numero di Cronaca di Topolinia inviare € 18,00 comprese spese postali.

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SOMMARIO 4 Editoriale Revolution! a cura di Salvatore Taormina 6 Cronaca di Topolinia presenta Martin App a cura di Alfredo Castelli 10 Cronaca di Topolinia presenta Quattro chiacchere con...

Daniela Zaccagnino a cura di Marco Candellone 12 Cronaca di Topolinia presenta Le frontiere del West a cura di Salvatore Taormina 15 Cronaca di Topolinia presenta Un DAVY CROCKETT per due case editrici (seconda parte) a cura di Renato Rattazzi 19 L’Angolo Diaboliko Un regalo Diaboliko a cura di Pasquale Vaglica 22 Darkwood Monitor Dal regno di Darkwood alla repubblica di Zagor a cura di Daniele Bevilacqua 24 L’angolo della striscia Rama l’apache a cura di Pasquale Simone 28 Speciale Consigli per gli acquisti a cura di Marco Candellone 30 Cronaca di Topolinia presenta Collana Rodeo a cura di Renato Rattazzi

EDITORIALE Direttore editoriale: Salvatore Taormina

n. 7 - Maggio 2012

REVOLUTION! a cura di Salvatore Taormina

Ebbene si, è tempo di Revolution, di Rivoluzione! È così che inizia, infatti, il mio ultimo libro: Guida Pratica al Collezionismo 9, un volume che contiene tutte le ultime novità in fatto di Censure su Tex, e credetemi non è cosa da poco!

Il volume, che esce a distanza di 16 anni dall’ultimo con lo stesso delicato argomento, parliamo naturalmente della Nuova Fumettografia completa e illustrata, ap-

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profondisce tutte le edizioni “Parzialmente Censurate” o “Semi censurate” che dir si voglia. In pratica permette al lettore di essere sicuro che l’albo di cui è in possesso sia veramente una Prima Edizione Non Censurata. Su questa difficile strada, ho trovato un compagno di viaggio d’eccezione: la Little Nemo di Sergio Pignatone, con il quale mi sono confrontato, e messo a confronto i vari albi in nostro possesso, cosa molto importante, mettendo da parte qualsiasi tipo di rivalità, per dare al lettore delle indicazioni precise e inconfutabili.

Per far ciò bisogna avere in mano almeno un paio di copie dello stesso albo, possibilmente provenienti da regioni diverse, anche perché ci sono molti falsi in giro costruiti ad arte e spesso venduti su E-Bay. Penso però che la competenza del sottoscritto e di Sergio non siano in discussione (o almeno spero) e quindi questo volume risulterà utilissimo per sapere che

cosa avete acquistato, e soprattutto il reale valore dell’albo.

A questo proposito oserei dire che è fondamentale possederlo.

Il volume si può acquistare singolarmente, ma è anche inserito nella Quota col libro di € 95,00.

Ne approfitto per ricordarvi che è tempo di RINNOVARE la vostra QUOTA ASSOCIATIVA (chi rinnoverà entro il 10 luglio riceverà in OMAGGIO la rivista CRONACA COMICS).

Le quote sono invariate rispetto all’anno scorso: Quota BASE € 69,00, Quota CATALOGHI € 45,00, Quota PLUS € 149,00, Quota ULTRA € 260,00 (tutta la nostra produzione a fumetti), Quota ULTRA PLUS (oltre a tutta la nostra produzione a fumetti avete diritto a un portfolio in tiratura limitatissima! A novembre ne usciranno ben 2: Western movie e Sexy favole 2).

All’interno della rivista trovate un resoconto della mostra: Le Frontiere del West, che ha riscosso

immani successi di pubblico e di critica. Il catalogo della mostra è ancora disponibile, richiedetecelo! Vi lascio con qualche piccola anticipazione riguardante le future uscite delle nostre pubblicazioni a fumetti: Myster Martin (con cui festeggeremo il trentennale di Martin Mystère) e

usciranno a fine ottobre) destinati a restare nella storia, almeno di quella della nostra piccola Casa Editrice. Mi direte.

Un’altra piccola anticipazione riguarda la collaborazione del “Grande” Renzo Calegari a Cronaca di Topolinia: a Lucca presenteremo Stagecoack (Assalto alla diligenza), un albo scritto nientepopodimeno che da Gino D’Antonio nel 1994 e disegnato da Renzo Calegari, di cui pochi conoscono l’esistenza.

L’albo avrà cover e redazionali inediti. Questo è quello che il sottoscritto considera un Colpaccio, e speriamo non finisca qui.

Sperando di vedervi in fiera o sentirvi (anche solo per telefono) presto. Un caro saluto, il Tao.

PROSSIME MOSTRE A CUI SAREMO PRESENTI CON IL NOSTRO STAND: BOLOGNA COMICS 13 e 14 OTTOBRE 2012 PALANORD LUCCA COMICS dal 1° AL 4 novembre 2012 P.zza NAPOLEONE – PADIGLIONE EDITORI Demonik (con cui festeggeremo il cinquantennale di Diabolik). Si tratta di due albi cartonati (che

REGGIO EMILIA dal 1 e 2 dicembre 2012 CENTRO FIERISTICO MANCASALE

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a cura di Alfredo Castelli

Nelle numerose interviste e negli articoli usciti in occasione del trentesimo anniversario dell’uscita di Martin Mystère mi sono occupato praticamente di tutto ciò che lo riguarda, ed è difficile trovare un argomento che non costituisca una ripetizione.

Ripeto dunque anche l’annuncio fatto nel N. 320, ovvero la prossima uscita di una “App” per iPad realizzata proprio per celebrare il il trentennale.

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Ne parlerò più estesemente sulle pagine dell’albo; posso garantirvi che sarà pieno di sorprese. Qui mi dà lo spunto per fare due chiacchiere a proposito degli stretti e non troppo noti rapporti tra il BVZM e l’informatica. È necessario ricordare qualche tappa del percorso che il Detective dell’Impossibile ha cercato di seguire. Tutto iniziò con primi ingombranti calcolatorini con i LED rossi, in grado di compiere solo le quattro operazioni giunti in Italia verso il 1971.

Poi le cose si mossero rapidamente.

Il leggendario “Pong” (1972), primo videogame “arcade” di successo, in bianco e nero e con una grafica semplicissima, fu importato in Italia nel 1973; nel 1978 fu distribuita presso il nostro mercato la consolle Atari che permetteva di giocarlo sul televisore di casa, uscita in USA nel ’75.

Il primo Bancomat su modello dell’Authomatic Teller Machine (ATM) americano fu installato dalla Cassa di Risparmio di Ferrara nel 1976, ma si diffuse capillarmente almeno una decina di anni dopo; i primi “Home Computer” (versione casalinga “economica” dei costosi “Personal Computer”) uscirono in USA nel 1977 e cominciarono a diffondersi intorno al 1980, anno in cui i primi esemplari comparvero timidamente in Italia.

Nel 1982 fu lanciato in Francia il Minitel, terminale video che anticipava alcune funzioni di Internet; in quel paese il servizio continua ancora (sarà definitivamente concluso il 30 giugno del 2012), men-

tre il Videotel, gemello italiano della Sip lanciato nel 1985, non incontrò successo e finì subito nel dimenticatoio. Nel 1984 fece la sua comparsa il Macintosh 128; nell’86 comparvero in Italia i primi mini televisori piatti in B&N con schermo LCD retroilluminato.

I telefoni cellulari fecero la loro comparsa nei primi anni ’90; i primi giochi per telefonini nel 2002; Internet, pur esistendo da anni in varie forme, fa i primi timidi passi a livello popolare in Italia dopo la messa a punto del browser M o s a i c (1993).

Quando Martin Mystère nacque nel 1982 il computer era dunque una straordinaria novità; uno strumento se non proprio “magico”, abbastanza sconosciuto.

Io possedevo un Atari 400 acquistato negli stati Uniti insieme a un piccolo televisore in sistema NTSC che fungeva da schermo.

Si programmava in “Basic”; esisteva pochissimo software precompilato tra cui un lentisimo wordprocessor; invece che dischetti e hard disk si utilizzava un normale (e lentissimo) registratore a nastro. Preferivo perciò utilizzare una macchina per scrivere elettronica con il display di una riga; il testo era memorizzabile sui minifloppy disk di 6 centimetri di diametro, che conservo anche se sono completamente illeggibili.

Diversamente dai floppy da 5 pollici, allora utilizzati solo nei costosi calcolatori IBM, che erano inseriti in una speciedi “caddy” di cartoncino, i

dischetti della macchina per scrivere non avevano protezione: erano semplicementi dei tondini in PVC grigio con un buco.

Decisi che Martin Mystère doveva tenersi al passo con la tecnologia, e lo dotai subito di un personal computer (pare che sia stato il primo personaggio di fumetti in assoluto a possederne uno); a un certo punto della prima storia il BVZM doveva mostrare a Diana un dischetto.

Non avendo mai visto un floppy da 5 pollici, pensavo che fosse come quello della macchina per scrivere, solo un po’ più grande. Lo descrissi ad Alessandrini il quale, con straordinaria preveggenza, lo disegnò identico a un CD-rom, supporto che comparve per la prima volta sul mercato due anni più tardi.

Nell’82 i Parker Brothers avevano realizzato per il computer Atari il primo gioco ispirato a un personaggio di fumetti, “Spiderman”. Due anni dopo Martin Mystère tentò di guadagnarsi almeno il primato italiano interpretando un semplice “Adventure Game” per l’ormai mitico (mitologico?) “ZX Spectrum”. Il gioco non fu però diffuso in dischetto né tantomeno in cartuccia o CD-rom: era necessario ricopiare con una pazienza degna di miglior causa un lungo “listato” pubblicato a puntate nella rivista “Personal Computer”.

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Hypercard era stato elaborato esclusivamente per Macintosh, un computer che il BVZM adottò poco dopo la sua uscita, anche perché il “Mac” era dotato di un design unico e inconfondibile, un po’ come quello della Fiat 500.

Nei primi anni ‘80 il calcolatore costituiva una sorta di oggetto mysterioso non troppo dissimile dallo specchio magico delle fiabe. In un certo senso il Macintosh di Martin magico lo era davvero: il Detective dell’Impossibile ne ha fatto uso per un lunghissimo periodo, facendogli compiere vere e proprie prodezze elettroniche, compreso impossibili (appunto) collegamenti a Internet, finchè quella gloriosa macchina è divenuta davvero troppo obsoleta.

Non so se questo possa bastare per la primogenitura e lascio a voi decidere. Nel corso degli anni, è ricomparso in un paio di software “educational”; uno di essi, il “Martin Mystère Mystery Database”, è uscito nel 1992 e festeggia i 20 anni. Era realizzato in “Hypercard”, un formato che purtroppo non esiste più e non può girare negli attuali computer, ma, dopo essere stato completamente riprogrammato, verrà riproposto in iPad in formato identico all’originale.

Tornando ai videogiochi, Martin Mystère ne ha interpretato uno “vero” nel 2005, “Operazione Dorian Gray” prodotto da Artematica e tradotto in vari paesi, compreso Russia e Stati Uniti. Il Martin giovane dei cartoni animati della Marathon è stato

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