La Plastica n° 3 Settembre-Ottobre 2022

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ANNO XI - NUMERO 3 - SETTEMBRE/OTTOBRE 2022 www.interprogettied.com
plastica USA cavalca le onde
vanno in scena automazione e stampa 3D
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ATTUALITÀ La
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2 ı LaPlasticaOggieDomani sommario plastic a la OGGI
e ATTUALITÀ APPUNTAMENTI Germania vanno in scena Le miniere urbane dell’Italia plastic a la OGGI DOMANI e Costruiamo insieme una nuova storia di sostenibilità. 12 Attualità Adattarsi all’emergenza è la nuova normalità 14 Attualità 17 Attualità La plastica USA cavalca le onde dell’incertezza 28 Appuntamenti 4 Editoriale Sostenere il riciclo per attivare la ripresa 24 Attualità Il contributo delle bioplastiche all’economia europea 22 Attualità Gomma e plastica: due settori da 23 miliardi di euro 6 In primo piano Investimenti e innovazione: un approccio concreto alla sostenibilità 30 Appuntamenti In Germania vanno in scena automazione e stampa 3D
DOMANI
LaPlasticaOggieDomani ı 3 sommario ANNO XI - N. 3 SETTEMBRE/OTTOBRE 2022 36 Ambiente VinylPlus supera le 810.000 tonnellate di PVC riciclato 40 Ambiente Il riciclo genera valore 42 Riciclo Attori e numeri di una filiera flessibile 44 Riciclo Le miniere urbane dell’Italia 46 Macchine Tecnologie efficienti per trasformare le materie plastiche 52 Materiali Ricerca e sviluppo per la gamma di fibre di rinforzo 49 Stampa 3D 50 Componenti 53 Materiali 32 Stampaggio a iniezione Consegne rapide ed efficienza energetica: così il modello Haitian conquista l’Europa 38 Ambiente

Sostenere il riciclo per attivare la ripresa

Ache punto è oggi l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma? Una richiesta interna molto vivace e un buon andamento delle esportazioni, so prattutto verso il mercato nordamericano - sono le risposte che emergono dalla seconda edizione dell’Indagine Statistica Nazionale, svolta del Centro Studi MECS-Amaplast: eventi che hanno consentito di recuperare ampiamente i livelli pre-Covid. Naturalmente, però, l’entità e il consolidamento del rimbalzo sono condizionati dagli inciampi della realtà economica at tuale, dall’incremento dei costi di materie prime e dell’energia, dalla difficile reperibilità di componentistica, dall’aumento delle tariffe dei trasporti e dalle tensioni internazionali, dalla guerra, nonché dalle incertezze dovute al ripresentarsi delle ondate pandemiche. Dalle rilevazioni del Centro Studi Confindustria emergono forti preoccupazioni in merito. I rincari, soprattutto, rischiano di mettere in seria difficoltà i comparti di plastica e gomma che sino ad oggi si sono mostrati solidi, impiegando oltre 140 mila addetti e raggiungendo nel 2021 un fatturato complessivo di oltre 23 miliardi di euro, equivalente all’1,3% del PIL italiano.

I dati più confortanti arrivano invece dal riciclo e dal riuso della plastica, che resta una risorsa fondamentale, se usata e recu perata in maniera corretta. VinylPlus®, ad esempio, ha annun ciato i risultati del primo anno del suo Impegno al 2030: sono 810.775 le tonnellate di rifiuti in PVC riciclate e riutilizzate in nuovi prodotti, pari a circa il 26,9% del totale dei rifiuti in PVC generati nel 2021 nell’UE-27, Norvegia, Svizzera e UK.

In Italia, l’industria delle plastiche biodegradabili e compostabi li è rappresentata da 275 aziende. Il numero di imprese rimane invariato dopo la crescita costante degli ultimi anni. Nel 2021, inoltre, secondo il quadro tracciato da CONAI, l’Italia ha avviato a riciclo il 73,3% degli imballaggi immessi sul mer cato: 10 milioni e 550mila tonnellate. Una percentuale in leg

gera crescita rispetto al precedente record del 2020, in cui si era toccato un livello di avvio a riciclo che sfiorava il 73%, e un risultato che supera abbondantemente il 65% di riciclo totale chiesto dall’Europa ai suoi Stati membri entro il 2025.

A parlare di riciclo è anche il rapporto di Assorimap realizzato da Plastic Consult in cui si fotografa lo stato di salute dell’indu stria italiana del riciclo meccanico delle materie plastiche nel 2021. Il rapporto spiega come la crescita del valore dei rici clati prodotti sia dovuta non soltanto a un aumento dei volumi di prodotti riciclati, ma anche all’incremento esponenziale dei prezzi di vendita, legato all’impennata delle materie prime a cui si sono aggiunti, nella parte terminale dell’anno, gli aumenti dei costi energetici.

Resta comunque una certa disparità e se le aree del Nord Ovest e del Nord Est concentrano la maggior parte degli im pianti di riciclo meccanico, circa il 70% in aggregato, il Sud e le Isole restano al 20%, mentre il Centro Italia chiude con il 10%.

C’è poi un’altra preoccupazione, quella di un’Europa che non ha abbastanza rifiuti plastici da poter riciclare. Si tratta di un problema che ha richiamato l’attenzione di Plastics Recyclers Europe (PRE), la quale chiede un maggiore impegno nella rac colta e selezione, oltre a una rendicontazione trasparente sulla destinazione dei rifiuti plastici. Un suggerimento che evidenzia l’importanza da parte dell’Italia e dell’Europa di investire in un comparto che ha bisogno ancora di essere curato e supervi sionato affinché si possa raggiungere una completa circolarità della plastica. Il riciclo rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro paese (e per il mondo intero) ma solo grazie a una solida infrastruttura di selezione e raccolta è possibile aumen tare le materie prime stabili per i riciclatori europei e aiutare l’industria plastica a riprendersi.

4 ı LaPlasticaOggieDomani editoriale

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storia di copertina

Investimenti e innovazione: un approccio concreto alla sostenibilità

Per RadiciGroup innovazione e sosteni bilità sono strettamente collegate. Non è possibile, infatti, inseguire traguardi di drastica ed effettiva riduzione dell’impatto ambientale senza stanziare una serie di inve stimenti mirati a migliorare continuamente gli impianti. Nel 2019 il Gruppo ha speso nell’in

6 ı LaPlasticaOggieDomani
Settembre/Ottobre 2022
decennio
ha abbattuto del 70% le emissioni dirette di gas serra e ora insegue l’obiettivo -80% entro il 2030. Il ruolo chiave dei sistemi installati presso
Mentre il Bilancio di Sostenibilità 2021 presenta per la prima volta i dati
le
nel
Nell’ultimo
RadiciGroup
Radici Chimica Novara.
di tutte
società del Gruppo, oltre 30 siti
mondo. a cura di Alessandro Bignami

novazione tecnologica 45 milioni di euro, 49 milioni nel 2020, 53 milioni nel 2021. Con obiettivi che vanno oltre le pur fondamentali capacità e qualità produttive, per comprende re: l’implementazione delle BAT (Best Avai lable Techniques), l’efficienza energetica, l’abbattimento delle emissioni, il potenzia mento di ricerca e sviluppo, la sostenibilità dei processi e dei prodotti.

Roadmap to climate change

Porsi obiettivi concreti di sostenibilità ambien tale attraverso l’abbattimento delle emissioni dirette di gas effetto serra, facendo leva su investimenti e tecnologie all’avanguardia: è questo l’approccio che da sempre guida le attività di RadiciGroup, protagonista interna zionale nella produzione di una vasta gamma di intermedi chimici, polimeri di poliammide, tecnopolimeri ad alte prestazioni e soluzioni tessili avanzate. Una strategia che si è dimo strata efficace, permettendo di raggiungere traguardi ambiziosi: tra il 2011 e il 2020, infatti, le emissioni di gas serra a livello di Gruppo sono diminuite del 70%, passando da circa 700.000 tonnellate annue di CO2 equivalente a circa 200.000 tonnellate.

Questi risultati sono stati raggiunti grazie so prattutto alle azioni implementate nell’area di Business Specialty Chemicals con stabili

menti a Novara e in Germania, cuore delle attività chimiche di RadiciGroup. Qui si produ ce acido adipico, un intermedio fondamenta le nella catena della poliammide 66 e che, come sottoprodotto derivato dal suo proces so di produzione, rilascia protossido di azoto: si tratta di un gas che non presenta in sé par ticolari problematiche (viene usato nel settore medicale come anestetico o nel settore ali mentare come propellente della panna spray), ma che, se immesso liberamente nell’atmosfera, ha una capacità di effetto serra molto superiore all’anidride carbonica. Un piano di investimenti pluriennale di oltre 10 milioni di euro volto a ridurre queste emissioni ha interessato il sito Radici Chimica di Novara con tre importanti interventi: la messa in fun zione nel 2004 di un reattore, progettato e bre vettato dall’azienda, che sfruttando un cataliz zatore disposto su 3 letti decompone il protossido di azoto nei due elementi che lo compongono (azoto e ossigeno) rendendolo innocuo per l’atmosfera; l’installazione nel 2013 di un impianto EnviNOx per abbattere il protossido di azoto associato alla produzione di acido nitrico e, nel 2021, un ulteriore miglio ramento del sistema di abbattimento delle emissioni associate alla produzione di acido adipico. Dall’attivazione di quest’ultimo im pianto, in 9 mesi, sono state abbattute più di

35.000 tonnellate equivalenti di anidride car bonica. Tutte queste azioni hanno fatto sì che oggi Radici Chimica Novara possa registrare un livello di emissioni di protossido di azoto inferiore a 10 ppm (parti per milione), un valo re pressoché nullo.

“Siamo gli unici produttori italiani di acido adi pico, un intermedio chimico fondamentale per numerose industries, oltre alla nostra, della po liammide 66”, ha affermato Maurizio Radici, Vice Presidente e COO di RadiciGroup, da vanti ai giornalisti invitati lo scorso giugno nello stabilimento di Novara per presentare la “Ro adMap to climate action” del Gruppo. “Gli in vestimenti effettuati per migliorare le perfor mance ambientali legate al suo processo ci hanno permesso di raggiungere risultati im portanti per rendere sempre più sostenibile il nostro business. Abbiamo deciso di mettere in atto iniziative sul fronte dell’abbattimento delle emissioni ben prima che la normativa lo ren

LaPlasticaOggieDomani ı 7 storia di copertina Settembre/Ottobre 2022
L’impianto di abbattimento di ossidi di azoto presso lo stabilimento di Radici Chimica Novara
Da sinistra: Il Vice Presidente e COO del Gruppo Maurizio Radici, il Presidente Angelo Radici e il Consigliere di amministrazione Paolo Radici

Al cuore della chimica

A Novara batte il cuore della chimica di Ra diciGroup. L’impianto racconta la storia della grande industria chimica italiana, dai tempi di Giacomo Fauser negli anni Venti fino alla Montedison degli anni Ottanta. Rilevato da Gianni Radici, fondatore di RadiciGroup, nel 1986, il polo chimico è stato bonificato e tec nologicamente aggiornato. Qui il Gruppo produce gli intermedi chimici, i polimeri di nylon 6.6 e i polimeri speciali: una gamma destinata a moltissime applicazioni o ad altre divisioni della società per la lavorazione di tecnopolimeri e filati. Lo stabilimento di No vara è l’unico in Italia a produrre l’acido adi pico, che non serve solo a creare la PA6.6, ma anche schiume, isolanti, materassi, pelle ecologica per capi di abbigliamento e suole di scarpe. “Ci muoviamo lungo due direttrici”, ha spiegato Pio Gazzini, Site Manager di Radici Chimica Novare, nel recente incontro dedicato alla “Roadmap to climate action”. “La prima riguarda il rinnovamento e il miglioramento dei prodotti, attraverso l’introduzione di proprietà e prestazioni diverse e l’incremento della sostenibilità. La seconda direttrice ha a che fare con il rinnovamento tecnologico delle strutture produttive e ausiliarie volto a garantire la sicurezza, ridurre le emissioni, ottimizzare i consumi e ad aumentare l’efficienza energetica“.

Gazzini ha evocato alcune opere realizzate a Novara negli ultimi 20 anni, a testimo nianza della forte politica di investimenti del Gruppo, basata su interventi program mati su un periodo medio-lungo e in grado di abbassare l’impatto ambientale sen za intaccare i livelli produttivi: la centrale di cogenerazione nel 2003, l’impianto di produzione di acqua demineralizzata nel 2021, l’abbattimento dei gas serra avvia to nel 2004 e proseguito con ulteriori innovazioni nel 2013, 2015 e 2021.

Il Site Manager ha accennato infine all’integrazione digitale, un altro tema che è stato concretamente affrontato nel polo chimico di via Fauser. Nel 2018 è stato in fatti implementato il progetto MES (Manufacturing Execution System), che è artico lato in una serie di funzionalità chiave: la supervisione e l’analisi delle prestazioni del processo produttivo; la tracciatura dei lotti e delle campagne di produzione e condivisione delle informazioni con la logistica; la programmazione operativa della produzione e verifica dello stato di avanzamento dei programmi di produzione; la rispondenza ai requisiti per I’industria 4.0.

Radici Chimica impegna più di 330 dipendenti. Oltre che in quello di Novara, la produzione avviene nello stabilimento di Tröglitz, in Germania, mentre una sede commerciale si trova in Cina, a Shanghai.

desse obbligatorio. Iniziammo infatti a studiare le tecnologie disponibili fin dalla fine degli anni ’90 e ci siamo fatti promotori dell’ingresso del settore chimico italiano nel sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra Emission Trading System (ETS) nel 2011, due anni prima dell’obbligo di legge”. Inoltre in Germania, nel 2001 RadiciGroup ha costruito “da zero” un impianto per la produ zione di acido adipico dotato delle Best Avai lable Techniques comprensive di un moderno sistema di abbattimento termico del protossi do di azoto. Entro fine 2022 è prevista in ag giunta l’entrata in funzione di un impianto En viNOx che, riducendo anche le emissioni di protossido di azoto associate alla produzione di acido nitrico, azzererà le emissioni dirette di gas serra dello stabilimento. “Siamo convinti che le nostre aziende possano crescere solo mantenendosi in armonia con tutti i loro stakeholder”, ha sottolineato Angelo Radici, Presidente di RadiciGroup. “Per quan to riguarda la riduzione dell’impatto ambienta le continuiamo a investire in ottica di migliora mento continuo, tant’è che i recenti interventi sull’area Speciality Chemicals ci consentiran no di abbattere ulteriormente le emissioni di gas serra a livello di Gruppo e di arrivare al 2030 con una riduzione intorno all’80% rispetto al 2011. Inoltre a livello energetico, oltre a un innovativo impianto di trigenerazione, tutte le nostre sedi bergamasche utilizzano energia rinnovabile autoprodotta o prelevata dalla rete, con l’obiettivo ambizioso di arrivare ad auto produrla completamente da fonte rinnovabile. Radici Chimica Novara è direttamente colle gata a un impianto di cogenerazione ad alto rendimento (CAR) che la alimenta e ne copre completamente il fabbisogno energetico. Oltre ad essere impegnati sui temi energetici – con tinua il Presidente – investiamo in innovazione per sviluppare nuovi progetti di riciclo e circo larità, cercando di mettere in atto azioni con crete per un futuro sostenibile delle nostre aziende e dei territori in cui operiamo”.

8 ı LaPlasticaOggieDomani
storia di copertina
Settembre/Ottobre 2022
Pio Gazzini, Site Manager di Radici Chimica Novara

Altri significativi investimenti per l’abbatti mento delle emissioni sono stati effettuati sul sito RadiciFil di Casnigo (BG) per l’installa zione di un sistema di termocompressione che consente una drastica riduzione del consumo di vapore del sito produttivo, e in Radici Yarn a Villa d’Ogna (BG) per la realiz zazione di un impianto di trigenerazione che, attraverso un sistema ad altissima efficienza, oltre a energia elettrica e vapore, produce l’acqua fredda necessaria ai processi pro duttivi, permettendo nel 2021 una riduzione del consumo d’acqua del 30%.

Bilancio di sostenibilità 2021: sale al 51,7% l’energia da fonti rinnovabili RadiciGroup ha pubblicato il nuovo Bilancio

di Sostenibilità, nella consueta ottica del mi glioramento continuo: il lavoro di rendiconta zione relativo al 2021 amplia il suo perimetro rispetto agli anni precedenti e prende in con siderazione tutte le società del Gruppo, com prese quelle commerciali e di servizi. Si tratta di oltre 30 siti dislocati tra Asia, Americhe ed Europa che hanno fornito i propri dati relativi alle performance economiche, sociali e am bientali registrati nell’ultimo anno.

Non solo indicatori di natura finanziaria quin di, ma anche misurazione dell’impatto am bientale (E), rispetto dei valori sociali (S) e aspetti di buona gestione (G) di una organiz zazione: i cosiddetti criteri ESG diventano una priorità per RadiciGroup che si sta pre parando alla nuova direttiva europea sulla rendicontazione non finanziaria per contribu ire alla transizione verso un sistema econo mico pienamente sostenibile, accrescendo il valore delle sue aziende.

“Il Bilancio di Sostenibilità”, dichiara il Presi dente Angelo Radici. “Mi offre sempre l’op

L’abbattimento del protossido di azoto

“In fatto di emissioni puntiamo in basso!”. Stefano Alini, anima della ricerca e sviluppo del Gruppo, ora anche CEO della so cietà Radici Innova, dà un titolo leggero e ad effetto alla presentazione preparata per la con ferenza “Roadmap to climate change”, che è in realtà corroborata da una puntuale e detta gliata serie di dati e informazioni sul percorso di abbattimento delle emissioni intrapreso da tempo da RadiciGroup. Un percorso che si è concentrato anzitutto sul trattamento del pro tossido di azoto, sottoprodotto della produzio ne di acido adipico e acido nitrico che contri buisce alle emissioni di gas serra molto più della CO2, ma anche sulla riduzione delle fonti

portunità di osservare RadiciGroup da una prospettiva privilegiata, quella che si rivolge al futuro. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite è oggi la nostra principale linea guida in tema di sostenibilità. Ci mostra uno scenario ambizio so e ci esorta a confrontarci con una moltepli cità di sfide che toccano la nostra realtà da ogni punto di vista: noi cerchiamo di essere reattivi e tenaci continuando ad essere fedeli alle nostre radici e al nostro stile, ma allargan do le prospettive per essere sempre competi tivi e proattivi nei business in cui operiamo. Nell’ottica di un futuro a minor impatto am bientale ci proponiamo di essere, per i nostri interlocutori, ‘enabler’ o facilitatori su temi come l’economia circolare che ci vede prota gonisti attraverso l’eco-design e il riciclo, l’in novazione che mettiamo al servizio di chi tra sforma e utilizza i nostri prodotti per offrire, insieme, soluzioni concrete di sostenibilità”. Sul fronte dell’ambiente per RadiciGroup sono prioritari i temi del cambiamento clima tico e della decarbonizzazione, parte di una

di emissione diretta come caldaie, sottoprodotti di reazione e carburanti per autotrazione. Sull’abbattimento del protossido di azoto, RadiciGroup è già intervenuta oltre 20 anni fa, con la co struzione ex novo dello stabilimento in Germania dotato fin dall’i nizio di un sistema di abbattimento termi co. Nel 2004 ha avviato l’impianto di abbattimento catalitico a Novara, a cui è seguita l’installazione del sistema EnviNOx per l’abbattimento del protossido di azoto da acido nitrico e infine, nel 2021, ha stu diato e installato un impianto per il post-trat tamento e abbattimento del N2O da acido adipico: “La riduzione registrata nei primi 9 mesi è stata di 35.500 tonnellate di CO2 equivalenti, con una stima che raggiunge le 47.000 in un anno”, ha precisato Alini. Un investimento da un milione e mezzo di euro per un totale di 10 milioni dal 2004.

LaPlasticaOggieDomani ı 9 Settembre/Ottobre 2022
Stefano Alini, Direttore Ricerca e Innovazione di RadiciGroup
storia
L’impianto per la produzione di acqua demineralizzata nel sito di Novara
di copertina

Polimeri di poliammide 66

A K 2022 una vetrina per le soluzioni sostenibili di High Performance Polymers

La sostenibilità sarà un tema portante anche per la partecipazio ne di RadiciGroup a K 2022. La fiera sarà infatti per la divisione High Performance Polymers la vetrina delle sue soluzioni soste nibili e innovative: l’obiettivo è dimostrare, con casi concreti, come il Gruppo possa essere partner di fiducia per quei clienti che a loro volta compiono scelte rispettose dell’ambiente e vo gliono offrire prodotti sicuri, affidabili, tracciabili e di qualità per progetti di sostenibilità da costruire insieme, dall’inizio alla fine. Ecco perché lo stand darà spazio a Renycle®, brand che identi fica i tecnopolimeri per uso ingegneristico realizzati tramite rici clo meccanico con percentuali variabili di poliammide da recu pero di origine post-industrial o post-consumer. È necessaria una selezione accurata delle materie prime in modo da garantire una variabilità limitata nelle proprietà finali misurate sui lotti di produzione. Di questi materiali, oltre alle caratterizzazioni fisiche, meccaniche ed elettriche vengono forniti i parametri relativi all’impatto ambientale a confronto con i prodotti tradizionali di origine fossile (LCA). Tutto questo per permettere ai clienti una valutazione quantitativa affidabile sul beneficio ambientale otte nibile con l’uso di Renycle. Nell’ambito della sostenibilità di pro

della sostenibilità è quotidiano: per il futuro vo gliamo che le nostre aziende continuino ad essere luoghi in cui le persone sono valorizza te per la loro unicità, possono contare su con dizioni di lavoro sicure e sul rispetto dei loro diritti. Siamo particolarmente legati ai nostri dipendenti e alle comunità locali, nel rispetto dei territori in cui operiamo: colgo l’occasione per ringraziare tutti perché i risultati di sosteni bilità RadiciGroup sono il frutto del lavoro se rio di più di 3000 collaboratori nel mondo e del supporto dei nostri stakeholder”.

dotto, RadiciGroup rilancia una gamma di materiali su base PA610, di origine parzialmente bio, che possono costituire una valida alternativa ai polimeri di origine fossile in molti settori dove è richiesta elevata resistenza chimica (condotti aria, benzina, olio, prodotti per il settore idro-termo sanitario) e stabilità dimen sionale. Infine vale la pena citare l’impegno del Gruppo nella progettazione di nuovi materiali che, grazie al rispetto delle nor mative più severe, possono dare un contributo al miglioramento delle prestazioni termiche degli edifici e rendere gli impianti so lari più affidabili nel tempo. Nel settore della mobilità elettrica l’alleggerimento e la sicurezza dei prodotti sono i driver principali che hanno guidato il Gruppo nel definire le proposte. Vale la pena citare il successo ottenuto nella progettazione di materiali di colore arancione per applica zioni in presenza di tensioni elevate. Nel settore idro-termo sanitario RadiciGroup ha oggi una gamma prodotti certificati per il contatto con acqua potabile, tra cui alcune novità che intende promuovere presso i suoi clienti. A K 2022 ver ranno illustrati infine casi concreti di sostituzione metalli, senza ri schi, anche grazie alla competenza del team CAE. politica finalizzata al “disaccoppiamento” tra crescita e uso delle risorse. Il Gruppo si impegna a ridurre le emissioni legate alle sue attività produttive e scegliere fonti energetiche a limitato impatto. Un impe gno confermato dai numeri: nel periodo 2011-2021 le emissioni totali per tonnellata lavorata si sono ridotte del 60%, mentre per quel che riguarda l’energia oggi il Gruppo utilizza per il 51,7% fonti rinnovabili. Prose guono gli investimenti specifici legati all’am biente: nel 2021 sono stati stanziati 3,1 milio ni di euro per l’introduzione di Best Available Techniques, abbattimento delle emissioni, efficientamento energetico.

Non solo ambiente ma anche sostenibilità so ciale. “RadiciGroup è un family-run business”, sottolinea Angelo Radici. “Il coinvolgimento mio e dei miei fratelli Maurizio e Paolo sui temi

La Persona è al centro della strategia di Ra diciGroup che promuove lo sviluppo profes sionale valorizzando le competenze e inve stendo sulla formazione: le ore di formazione nel Gruppo tornano a crescere dopo il perio do della pandemia, passando da 36mila ore del 2020 a 46mila del 2021. La modalità di

formazione è spesso ibrida, “sfrutta” al me glio quanto si è sperimentato durante la pan demia in termini di riduzione degli sposta menti e dell’occupazione degli spazi per una presenza più ampia e trasversale, senza ne cessità di contingentamento. Il 55% delle ore formative è dedicato a salute e sicurezza, con risultati positivi che emergono dagli indi catori relativi a queste tematiche. L’attenzione al territorio e alle nuove genera zioni passa anche attraverso lo sport, infatti attività lavorativa e sportiva sono basate su gli stessi valori: fatica, sacrificio e volontà di migliorarsi sempre. Per questo sono nume rose le associazioni sostenute da Radici Group, prevalentemente società locali del settore giovanile che non solo insegnano uno sport, ma contribuiscono anche alla crescita dei ragazzi.

10 ı LaPlasticaOggieDomani Settembre/Ottobre 2022 storia
di copertina
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Adattarsi all’emergenza è la nuova normalità

Il presidente di Amaplast Previero: “Per affrontare una situazione di emergenza che sembra essere diventata la nuova normalità, anche l’industria italiana delle macchine per plastica e gomma deve maturare la capacità di sapersi adattare al contesto globale”.

Si è svolta recentemente l’annuale as semblea dei soci Amaplast - l’asso ciazione nazionale di categoria, ade rente a Confindustria, che raggruppa circa 170 costruttori di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma.

Il Presidente Dario Previero ha illustrato nel la sua relazione all’assemblea l’andamento dell’industria italiana delle macchine per

plastica e gomma, commentando i risultati emersi dalla seconda edizione dell’Indagi ne Statistica Nazionale, svolta del Centro Studi MECS-Amaplast tra 400 aziende co struttrici (con 13.900 addetti) che, nel 2021, hanno generato un fatturato di oltre 4 miliar di di euro, in crescita di dodici punti sul 2020 e con una quota export del 72%. Una domanda interna molto vivace – soste nuta dagli incentivi 4.0 – e il buon andamen to delle esportazioni, soprattutto verso il mercato nordamericano, hanno consentito di recuperare ampiamente i livelli pre-Covid e le aziende si dichiarano moderatamente fiduciose anche per l’anno in corso. Natu ralmente, però, l’entità e il consolidamento del rimbalzo sono condizionati dagli ormai ben noti fattori negativi che caratterizzano la realtà economica, al di là della fisiologi ca normalizzazione della curva doman

da-offerta, dopo i picchi che hanno seguito la crisi Covid-19: l’incremento dei costi di materie prime ed energia ma soprattutto la difficile reperibilità di componentistica, l’au mento delle tariffe dei trasporti e le tensioni internazionali, nonché le incertezze dovute al ripresentarsi delle ondate pandemiche. Sono proprio questi i temi-chiave che il Pre sidente Previero ha ricordato nel suo discor so, sottolineando come sia ormai impre scindibile per le aziende sapersi adattare rapidamente al contesto globale, caratteriz zato da un susseguirsi di eventi disruptive: l’emergenza sembra essere ormai diventata la nuova normalità.

Dario Previero ha quindi confermato l’effica cia della sinergia associativa con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica) e Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche

12 ı LaPlasticaOggieDomani Settembre/Ottobre 2022 attualità

per il Confezionamento e l’Imballaggio), che ha consentito di condividere e mettere a di sposizione delle aziende associate una serie di servizi sempre più aggiornati e su misura, per supportarle nella loro attività quotidiana.

I dati di settore

La seconda Indagine Statistica Nazionale, svolta dal Centro Studi MECS-Amaplast, re stituisce il monitoraggio di circa 400 azien de italiane costruttrici di macchine, attrez zature e stampi per plastica e gomma, che danno lavoro a oltre 13.900 addetti e che nel 2021 hanno generato un giro d’affari di oltre 4 miliardi di euro (+12% sul 2020).

La quota export media si attesta al 72%, con punte dell’82% per le aziende di mag

giori dimensioni. E sono proprio le imprese che rientrano nella classe di fatturato oltre i 50 milioni (meno del 5% del totale) a contri buire in misura preponderante al fatturato (oltre il 38% di quello complessivo).

Dal punto di vista territoriale, la maggior parte delle aziende (il 52% circa) è localiz zata in Lombardia, in primo luogo nelle Pro vince di Varese, Milano e Brescia; segue l’Emilia-Romagna con il 15%, il Veneto con il 13% e il Piemonte con il 9%.

Per quanto riguarda i settori clienti dei co struttori di macchinari, l’imballaggio si con ferma al primo posto, rappresentando il 41% del totale (27% alimentare e 14% non-food), seguito dall’automotive con il 18% e dall’edilizia (10%), solo per citare gli sbocchi di maggiore rilievo. Merita un cen no anche il segmento del medicale che, pur con una quota sul totale piuttosto limitata (5%, comunque un punto in più rispetto la 2020), non sorprendentemente ha determi nato un incremento di fatturato del 38% per le aziende fornitrici.

In linea con quanto emerso dalla preceden te Indagine, tra le macro-categorie di mac chinari è stata quella dell’estrusione ad aver realizzato la quota preponderante della pro duzione complessiva, con il 19% del totale;

a seguire, gli ausiliari con il 14%, le macchi ne a iniezione con l’11% e gli stampi/filiere per plastica con poco meno dell’8%.

Al quadro riferito al 2021 si aggiungono gli indicatori relativi al primo trimestre 2022, che descrivono un andamento ancora po sitivo: infatti, rispetto allo stesso periodo del 2021, gli ordini risultano in aumento del 10%, il fatturato del 16%, l’export del 13% e l’import del 9%. Anche le attese per il secondo trimestre sono improntate a un certo ottimismo, almeno per quanto riguar da la consistenza delle commesse in en trata, stimate in ulteriore aumento, nell’or dine del 6-7%.

Il punto sulle fiere

Dopo il rinvio al 2023 – causa pandemia –della storica manifestazione internazionale Plast, la società di servizi dell’associazione di categoria, Promaplast srl, ha organizzato dal 3 al 6 maggio scorsi la prima edizione di GreenPlast, mostra-convegno dedicata alle tematiche della sostenibilità ambienta le, dell’efficientamento energetico, del recu pero-riciclo-riuso, dell’economia circolare. La prossima edizione è già stata program mata dal 27 al 30 maggio 2025, nuovamen te con la formula “The Innovation Alliance”. Nel frattempo, è stata avviata la macchina organizzativa di Plast: la diciannovesima edizione della specializzata milanese si svolgerà dal 5 all’8 settembre 2023 e sono già 30.000 i metri quadri confermati e oltre 600 gli espositori sinora iscritti. Parallelamente, si va ridefinendo il calenda rio fieristico internazionale di settore e Amaplast ha un fitto programma di parteci pazioni - coordinando la collettiva italiana, anche in collaborazione con ICE-Agenzia, oppure con il proprio stand istituzionale - in tutti i quadranti geografici; in primo piano l’appuntamento di ottobre a Duesseldorf per il K, a cui parteciperanno quasi 400 aziende italiane.

LaPlasticaOggieDomani ı 13 Settembre/Ottobre 2022 attualità
La
dal
Circa 400 aziende italiane costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per plastica e gomma danno lavoro a oltre 13.900 addetti
prossima edizione di GreenPlast è in programma
27 al 30 maggio 2025

L’EPS nel nodo serramento e cappotto

Grazie agli importanti incentivi fiscali e in particolare al Super Eco bonus 110% l’isolamento dell’involucro edilizio è diventato un tema attuale e, senza ombra di dubbio, la realizzazione del cappotto termico e la sostituzione dei serramenti sono interventi determinanti per con seguire il miglioramento di prestazioni corrispondente a due classi energetiche, requisito fondamentale per l’ottenimento dell’agevola zione fiscale. Il foro della finestra è una discontinuità dell’involucro, una zona in cui il flusso del calore tra interno ed esterno è differente rispetto al resto.

I riferimenti normativi disponibili offrono criteri e requisiti per la corretta progettazione del foro finestre e per la posa in opera del cap potto. Si rimanda ai testi per le specifiche indicazioni:

• UNI 11673-1 “Posa in opera di serramenti - Requisiti e criteri di verifica della progettazione”;

• UNI 10818 “Finestre, portefinestre, porte e chiusure oscurantiRuoli, responsabilità e indicazioni contrattuali nel processo di posa in opera”;

• UNI/TR 11715 “Isolanti termici per l’edilizia - Progettazione e

Investindustrial cede Benvic a ICIG

PVC Europe Group S.a.r.l (“Investindustrial”), una società di investimento indirettamente detenuta da Investindustrial Growth L.P. (“Growth Fund”), ha firmato un’opzione put vincolante per la vendita del business di compound (“Benvic Compounds”) di Benvic Group SAS all’investitore strategico International Chemical Investors Group, previa consultazione del comitato aziendale di Benvic in Francia ed approvazione antitrust dell’Unione Europea. Il closing è atteso entro la fine dell’anno. Si prevede, invece, che le attività di Benvic nel settore medicale vengano mantenute da fondi gestiti da Investindustrial.

Benvic Compounds sviluppa, produce e commercializza soluzioni termoplastiche a base di PVC, nonché tecnopolimeri e bio polimeri. Dall’ingresso di Investindustrial, Benvic Compounds si è trasformata in un esperto globale nelle soluzioni termoplastiche grazie a un programma di otto acquisizioni aggiunte in Europa e negli Stati Uniti.

Benvic ha inoltre consolidato la sua posizione di prima linea e di esperto nell’ambito delle tematiche ESG – sempre più importanti per tutti gli stakeholder – tra cui dipendenti, clienti, fornitori e fi nanziatori. L’azienda ha avviato diverse strategie per ridurre in modo significativo le proprie emissioni di CO2 e raggiungere eventualmente la neutralità delle emissioni di carbonio delle atti vità dirette.

“Benvic è cresciuta sotto la nostra proprietà grazie a un solido piano industriale, con una chiara logica di investimento che è stata eseguita con cura e precisione dai nostri team e dal manage

messa in opera dei sistemi isolanti termici per l’esterno (ETICS)”.

Questo breve testo ha lo scopo di sintetizzare le maggiori criticità al fine di offrire un riferimento per le valutazioni che, di volta in volta, vanno sempre effettuate a partire dalla specifica situazione esistente.

Gli aspetti principali da tenere in considerazione sono molteplici: - l’isolamento della spalletta (o mazzetta) della finestra; - la sigillatura tra il serramento, il cappotto termico e il serramento; - l’isolamento tra davanzale e serramento; - corretta posa del raccordo tra cappotto e sistema finestra.

ment”, ha dichiarato Andrea C. Bonomi, presidente dell’Industrial Advisory Board di Investindustrial. “Nel periodo in cui è stata da noi detenuta, Benvic è stata trasformata da un compounder di nicchia in un operatore globale nel settore dei materiali termopla stici grazie ad un’ampia e riuscita strategia di buy-and-build in Europa e negli Stati Uniti, area in cui Investindustrial vanta una notevole esperienza. Siamo fiduciosi che l’azienda sia ben posizionata per continuare la sua forte traiettoria di crescita insieme ai nuovi proprietari”.

“Negli ultimi quattro anni, Benvic si è trasformata sotto la pro prietà di Investindustrial”, ha commentato Luc Mertens, CEO di Benvic. “Insieme abbiamo portato l’azienda alla fase successiva del suo sviluppo, rafforzando la nostra posizione globale nel set tore del compounding e migliorando l’offerta prodotti per i nostri clienti attraverso una continua attività di ricerca e sviluppo e l’am pliamento di soluzioni disponibili per nuove applicazioni. Siamo felici di accelerare ulteriormente questa crescita con International Chemical Investors Group che consideriamo un partner eccellen te per supportare Benvic nella sua prossima fase di sviluppo”.

“In qualità di attore globale nelle soluzioni termoplastiche e uno dei principali compounder di PVC in Europa, Benvic Group diventerà la seconda piattaforma di polimeri di ICIG dopo Chlorovinyls/ Vynova”, ha spiegato Achim Riemann, Managing Director di ICIG. “Benvic è nota per le sue capacità di innovazione e per i suoi di pendenti qualificati e dedicati. Non vediamo l’ora di accogliere le persone di Benvic in ICIG. Insieme raggiungeremo enormi tra guardi per far crescere ulteriormente il business e rafforzare le promettenti iniziative di Benvic divenendo, inoltre, esperta di soluzioni sostenibili per l’industria della plastica”.

14 ı LaPlasticaOggieDomani attualità Settembre/Ottobre 2022

Coloranti sostenibili per l’industria della plastica

specialità per esigenze particolari. La gamma di coloranti offerti dalla busi ness unit Polymer Additives compren de circa 150 prodotti ed offre, oltre ai coloranti a marchio Macrolex anche una serie di pigmenti e preparazioni pigmentarie dalle prestazioni elevate che possono essere utilizzati in un’am pia gamma di applicazioni.

Il colore arancio è obbligatorio come caratteristica di sicurezza per i compo nenti per l’alta tensione e viene sempre più utilizzato per evidenziare i cavi sot to tensione nei veicoli elettrici e ibridi, nonché i componenti per le applicazio ni per l’alta tensione. Questo colore serve per avvisare i meccanici e i servi zi di emergenza del potenziale pericolo di scosse elettriche.

I pigmenti di ossido di ferro e cromo a marchio Colortherm della business unit Inorganic Pigments di Lanxess soddisfano le esigenze delle aziende che trasformano le materie plastiche, poiché offrono una buona disperdibili tà combinata con tempi di permanenza brevi e basse forze di taglio nei proces si. Grazie alla loro speciale micronizza zione, i pigmenti finemente macinati possono essere dispersi rapidamente nella plastica, consentendo un’elevata produttività.

Per una colorazione gialla affidabi le dei polimeri ad alta temperatura, Lanxess offre la gamma di prodotti modulari Colortherm Yellow che comprende gli ossidi di ferro Color therm Yellow 5 e Colortherm Yellow 20 e le ferriti di zinco Colortherm Yel low 26, Colortherm Yellow 30 e Co lortherm Yellow 3950.

Lanxess, azienda che produce spe cialità chimiche, offre all’industria delle materie plastiche coloranti che combi nano prestazioni elevate e sostenibilità per la colorazione dei tecnopolimeri. Al K 2022, che si terrà dal 19 al 26 ottobre a Düsseldorf, in Germania, l’azienda presenterà le sue linee di prodotti per articoli in plastica ad alta efficienza energetica che eliminano la necessità di un successivo rivestimento e quindi evitano la rilavorazione. Le nuove linee includono sia prodotti universali che

Per colorare in massa le materie pla stiche nella brillante tonalità arancio RAL 2003, Lanxess ha sviluppato un nuovo colorante organico solubile. Macrolex Orange HT è altamente stabi le al calore, resistente alla luce ed agli agenti atmosferici e sviluppa un colore intenso ed acceso. A differenza della maggior parte dei coloranti convenzio nali, Macrolex Orange HT, privo di alogeni, è perfetto non solo per l’uso nella poliammide, ma anche per altri tipi di plastica, come il policarbonato o il po lifenilensolfuro, che a causa delle ele vate temperature di lavorazione, nor malmente rappresentano una sfida per i coloranti.

L’economia circolare è un tema chiave per l’industria delle materie plastiche ed è fondamentale anche per Lanxess. Il pigmento a base di ossido di ferro Bayferrox 303 T, svi luppato da Lanxess per colorare la plastica nera, presenta una riflettan za del 20 percento nel vicino infra rosso (NIR), e consente di identifica re efficacemente la plastica con i rilevatori NIR. In questo modo, gli imballaggi in plastica nera possono essere individuati negli impianti di selezione dei rifiuti, perché, a diffe renza del più comunemente utilizzato nerofumo, il pigmento di ossido di ferro riflette le radiazioni infrarosse.

Luciano Anceschi ri-eletto Presidente di Euromap

All’assemblea generale svolta a Linz il 15 giugno 2018, i rappresentanti delle imprese associate ad Euromap hanno eletto la Presidenza ed il Segretario Generale per il periodo che va dal 2018 al 2021: Luciano Anceschi, TRIA, Cologno Monzese (Presidente), Michael Baumeister, Brückner Ma schinenbau, Siegsdorf (Vice Presidente), Thorsten Kühm ann, VDMA, Frankfurt (Segretario Generale).

“La stretta collaborazione a livello Europeo è importante per le aziende produttrici di macchinari per la plastica e la gomma quando si parla di argomenti centrali come l’Indu

stria 4.0 e l’Economia Circolare”, ha affermato Luciano An ceschi, neo-eletto Presidente di Euromap.

L’atmosfera che si respira tra i produttori europei di macchine per materie plastiche e gomma, riunite sotto l’organizzazione europea Euromap, è eccellente. All’as semblea generale a Linz, hanno già celebrato un altro anno da record.

Dal 2009, la produzione europea di macchinari per la plastica e la gomma, è aumentata di 15,3 milioni di euro, il che equivale ad un incremento del 99% negli ultimi 8 anni.

16 ı LaPlasticaOggieDomani attualità Settembre/Ottobre 2022

Fonte: ufficio stampa K

Il mercato statunitense della plastica continua a presentare una buona domanda e, sebbene si registrino difficoltà nella catena di approvvigionamento, aumenta l’interesse per imballaggi sicuri e durevoli.

La plastica USA cavalca le onde dell’incertezza

La pandemia, le interruzioni nella cate na di approvvigionamento, le tensioni commerciali con la Cina, i cambia menti climatici ed eventi meteorologici estre mi, l’inflazione in aumento, la volatilità dei mercati azionari e la guerra in Ucraina. Raramente nella nostra vita abbiamo vissu to una fase così lunga d’interruzione ed in certezza. L’ultima volta potrebbe essere stata la crisi finanziaria del 2008/09, ma era una crisi puramente economica e non è sta ta ulteriormente complicata dal blocco e dai problemi della catena di approvvigiona mento causati dal Covid-19. Almeno oggi, i

bilanci delle famiglie e delle imprese sono positivi rispetto alla crisi finanziaria di 14 anni fa.

L’industria della plastica nordamericana non è stata risparmiata da questi problemi, ma ha retto abbastanza bene dato il ruolo cruciale che i prodotti in plastica svolgono nella vita quotidiana e in particolare nelle applicazioni vitali della sanità. Semmai, la pandemia è servita solo a sottolineare il va lore della plastica – anche la plastica mo nouso ampiamente diffamata – per la sicu rezza e la salute di tutti noi.

“Durante la recessione del Covid-19 del

2020, il consumo di plastica negli Stati Uniti, alimentato dagli aiuti federali, è rimasto stabi le, nonostante in quel periodo ci sia stato un calo dell’occupazione e le capacità siano state limitate”, ha affermato nel suo rapporto “Tendenze Globali 2021”, la Plastics Industry Association (che usa denominarsi Plastics) con sede a Washington, DC. “Il risultato è stato un aumento delle importazioni e un de ficit commerciale”.

Secondo l’Associazione le esportazioni del settore sono diminuite dell’8,2% nel 2020 e le importazioni sono aumentate dell’1,8%, con Messico e Canada che rimangono i maggio

LaPlasticaOggieDomani ı 17 attualità Settembre/Ottobre 2022

ri mercati di esportazione per l’industria della plastica statunitense.

La produzione statunitense

In un podcast di aprile, Eric Chewning, un partner dell’ufficio di una società di consu lenza di Washington, DC McKinsey & Co., ha offerto il seguente riepilogo della produzione statunitense e della sua importanza com plessiva per l’economia della nazione: “La produzione statunitense rappresenta circa 2,3 trilioni di dollari di prodotto interno lordo (PIL). Impiega circa 12 milioni di persone e supporta centinaia di economie locali in tutto il paese. Ma questi numeri non catturano l’impatto smisurato della produzione. Sebbe ne rappresenti solo l’11% del nostro PIL e l’8% dell’occupazione diretta, guida il 20% degli investimenti di capitale della nostra na zione, il 30% della nostra crescita della pro duttività, il 60% delle nostre esportazioni e oltre il 70% della ricerca e sviluppo azienda le. E genera anche importanti effetti di rica duta che aiutano a incidere sull’attività eco

nomica più ampia nei settori correlati”. Dal canto suo, l’industria della plastica gioca un ruolo chiave. Il “2021 Size & Impact Re port” della Plastics Industry Association, pubblicato lo scorso anno, ha stimato che il valore totale delle spedizioni dell’industria della plastica negli Stati Uniti nel 2020 sarà di

394,7 miliardi di dollari. Il settore ha impiega to direttamente 945.300 lavoratori, un calo di quasi il 6% rispetto al periodo pre-pandemia del 2019.

Tenendo conto dei fornitori del settore (e del le loro spedizioni a monte), il valore totale delle spedizioni nel 2021 è cresciuto fino a 541,6 miliardi di dollari e l’occupazione, di retta e indiretta, è salita a 1,55 milioni.

Il miglioramento

Nonostante le sfide del presente, la produ zione statunitense di prodotti in plastica è aumentata del 4,9% nel 2021 rispetto all’an no precedente, secondo i dati della Federal Reserve statunitense, in linea con la proiezio ne di fine anno dell’associazione. Quel numero avrebbe potuto essere più alto, ma la produzione di resina ha conti nuato a rallentare, ha affermato Perc Pine da, osservando come la carenza di mate riali abbia appesantito la produzione di prodotti in plastica. Pineda, capo economi sta della Plastics Industry Association, ha citato i dati della Federal Reserve che mo strano nel 2021 la produzione di materie plastiche e resine in calo dello 0,4%, anche più dello 0,2% rispetto alle previsioni dell’as

18 ı LaPlasticaOggieDomani attualità Settembre/Ottobre 2022
Secondo i dati della Federal Reserve, nel 2021 la produzione di prodotti in plastica negli Stati Uniti è cresciuta del 4,9% rispetto all’anno precedente, rimanendo in linea con le previsioni di fine anno dell’associazione

sociazione alla fine dello scorso anno. Lo scorso anno la produzione di macchinari per la plastica è aumentata di un solido 16,8% rispetto al 2020 devastato dalla pan demia e la produzione di stampi per plastica è cresciuta del 9,7% nel 2021. “Sebbene le prospettive per il 2022 riman gano positive, le sfide irrisolte nel 2021 che si riverseranno nel 2022 causeranno un rallentamento della crescita dell’industria della plastica”, ha previsto Plastics nelle sue ultime prospettive trimestrali, pubbli cate a dicembre.

Anche così, gli ultimi dati federali per marzo 2022 indicano che la produzione di prodotti in plastica e resina negli Stati Uniti è aumen tata rispettivamente del 7,6% e del 14,1% ri spetto a marzo dello scorso anno, sostiene Pineda, che ha un master in economia pres so l’American University e un dottorato di ri cerca in economia presso The New School (oltre ai master sia in filosofia che in manage ment internazionale). Ha lavorato come ana lista del personale presso il Fondo monetario internazionale e come economista senior presso la Credit Union National Association. “Questi sono davvero tempi incerti”, ha detto in un’intervista di metà maggio, “e i mercati odiano l’incertezza”.

La guerra Russia-Ucraina, e in particolare le sanzioni statunitensi alla Russia, hanno avu

Le imprese continuano ad essere sollecitate a migliorare la sostenibilità riducendo i rifiuti di imballaggio ma le aziende di packaging riconoscono di essere ancora un po’ in ritardo

to un impatto diverso sull’industria della pla stica. A titolo di esempio, Pineda ha osser vato che la Russia è il settimo fornitore di fluoropolimeri negli Stati Uniti ma, per quan to riguarda le importazioni di PTFE e altri fluoropolimeri dalla Russia sono ammontate a poco più di 1.666 tonnellate, ovvero il 5,4% delle importazioni totali statunitensi di tali materiali . Quasi la metà delle importa zioni statunitensi di fluoropolimeri proviene

da Giappone, India e Cina, quindi l’impatto è stato attenuato.

Il conflitto in Ucraina ha anche contribuito all’impennata dei prezzi del petrolio e dell’e nergia, che colpisce praticamente tutta la produzione, compresa quella di attrezzature per la plastica. Con le sanzioni commerciali statunitensi che soffocano le importazioni di ferro e acciaio dalla Russia, i prezzi di questi metalli sono aumentati, creando sfide di co sto per i costruttori di macchine.

Riprende il settore dell’utensileria

Nel frattempo, Harbour Results Inc. (HRI) ha riferito ad aprile che nel 2021 l’industria degli utensili negli Stati Uniti si è ripresa, e che le aziende hanno registrato una crescita del fatturato, rispetto all’anno precedente. HRI, una società di consulenza e benchmarking per l’industria manifatturiera con sede a Southfield, Michigan, ha pubblicato questi risultati nel suo studio “Q1 2022 Harbour IQ Manufacturing Pulse Study”.

Nel 2021, il tasso di utilizzo nella costruzio

LaPlasticaOggieDomani ı 19 attualità Settembre/Ottobre
2022

ne di utensili e stampi era compreso tra l’81% e l’89%. Sebbene anche il primo tri mestre del 2022 è iniziato ad un ritmo leg germente più lento. HRI prevede che entro il quarto trimestre di quest’anno, l’utilizzo raggiungerà il 90% per gli stampi e l’82% per le matrici.

Tendenze sugli imballaggi

La pandemia ha alimentato gli acquisti a do micilio e dell’e-commerce, compresi i servizi di generi alimentari e di consegna. Ciò ha contribuito ad alimentare l’interesse per im ballaggi in plastica sicuri, durevoli, traspa renti, leggeri e con pareti sottili. Le materie plastiche hanno un buon rendimento rispetto a soluzioni più pesanti o fragili, come il vetro. Da un nuovo sondaggio di Coresight Rese arch, pubblicato a metà maggio, è emerso che la percentuale di acquirenti online di ge neri alimentari che ritirano l’ordine da soli an ziché attendere la consegna (42,8%) è au mentata di 5,2 punti percentuali, poiché i consumatori cercano di evitare le spese di consegna e i supplementi più elevati. La sostenibilità continua ad essere al centro dell’attenzione dei marchi e delle imprese di imballaggio. Packaging World ha riferito a metà maggio che, secondo un recente stu

dio condotto da Packaging Machinery Ma nufacturers Institute (PMMI), l’innovazione in questo settore non è al passo con i requisiti di sostenibilità.

Le imprese continuano ad essere sollecitate a migliorare la sostenibilità riducendo i rifiuti di imballaggio, ma lo studio “PMMI’s 2022 Shaping the Future of Packaging Opera tions” afferma che le aziende di packaging riconoscono di essere ancora un ‘po in ritar do’, in questo senso, e di essere consapevo li della necessità di recuperare terreno. “Tuttavia”, afferma l’articolo, “un vero cam biamento nel settore richiederà innovazioni tecnologiche e investimenti significativi. Uno degli ostacoli principali è che i materia li di imballaggi sostenibili, hanno spesso tolleranze più strette rispetto ai materiali nuovi o sofisticati”.

I problemi dell’automotive

L’industria automobilistica statunitense inve ce si trova in una situazione difficile, aggra vata da una carenza di chip semiconduttori necessari in ogni veicolo. Nella fase iniziale della pandemia le case automobilistiche hanno annullato gli ordini di semiconduttori. Poi, quando l’economia ha iniziato a ripren dersi, hanno avuto difficoltà a procurarsi

questi materiali perché i fornitori di chip all’e stero li avevano già assegnati ai produttori di elettronica di consumo.

Secondo CarsDirect, un portale americano di ricerca automobilistica online e un servizio di acquisto di auto, gli analisti prevedono che le scorte di semiconduttori tornino ai li velli pre-pandemia non prima del 2023. Molti fornitori di chip hanno sede all’estero e non è stato facile per gli Stati Uniti produrre più se miconduttori nel proprio paese. Il governo si sta impegnando per raggiungere questo obiettivo, ma ci vorrà del tempo.

La carenza di personale

Oltre alle sfide legate alla tecnologia, l’infla zione ed alla catena di approvvigionamento, l’industria della plastica statunitense (e l’inte ro settore manifatturiero) deve affrontare un problema potenzialmente più serio: la caren za di manodopera qualificata in grado di far funzionare gli impianti. La pandemia ha in dotto molti a rivalutare le proprie vite e carrie re, portando alcuni a lasciare il lavoro e altri a intraprendere strade diverse.

Oltre al fatto che gli Stati Uniti hanno una po polazione che invecchia, si è rivelato difficile attrarre, formare e trattenere i talenti. Molte delle nuove figure entrate nel mercato del la voro non hanno competenze e/o sono con trari a intraprendere una carriera nel settore manifatturiero, osserva Pineda.

“In un mercato del lavoro ristretto, anche gli incentivi economici come salari e benefici più elevati non sono garanzie per attrarre e trattenere lavoratori qualificati. L’aumento dell’offerta di manodopera qualificata ri chiederebbe un serio impegno da parte del settore per attuare un programma di ap prendistato coerente in tutto il paese e ac creditato dall’Ufficio del lavoro degli Stati Uniti. Qualsiasi proposta politica per rilan ciare la produzione americana, deve inclu dere una componente di fornitura e svilup po della forza lavoro”.

20 ı LaPlasticaOggieDomani attualità Settembre/Ottobre 2022
Secondo CarsDirect, gli analisti prevedono che le scorte di semiconduttori tornino ai livelli pre-pandemia non prima del 2023

Oldrati e Randstad avviano percorsi formativi per i giovani

Oldrati, gruppo internazionale tra i più importanti nella produzione di manufatti in gomma, plastica e silicone, rafforza il suo programma di formazione e crescita delle persone, avviando una collaborazione con Randstad, realtà attiva nel settore delle risorse umane.

La collaborazione con Randstad Italia prevede lo sviluppo di un piano di formazione e di inserimento professionale suddiviso in più momenti e rivolto a diverse tipologie di neo-professionisti, con l’obiettivo di stimolare l’avviamento professionale e venire incontro alle esigenze del territorio.

In un’ottica di rafforzamento e crescita, questo nuovo progetto ben si integra con la Vision del Gruppo Oldrati e con i progetti di formazione e collaborazione già avviati nel corso degli anni con Università e istituti tecnici.

Il primo step di questa innovativa collaborazione è indirizzato ai giovani neolaureati in ingegneria e in ambiti tecnici, i quali avranno la possibilità di mettersi in gioco all’interno del Gruppo Oldrati e approfondire le com petenze di metodo grazie a corsi specifici, progetti formativi e programmi di tirocinio.

Tale percorso formativo prevede una durata di 120 ore con tre macro aree di lavoro: approfondimento di Oldrati e del mondo dei polimeri, tec niche di project management e un project assignment finale che sarà presentato ai vertici aziendali.

“Investire nella crescita delle persone e nel territorio è uno dei pilastri della vision aziendale che da sempre contraddistingue il Gruppo Oldrati”,

commenta Paolo Chiocca, HR Director del Gruppo Oldrati. “Non solo, l’attitudi ne verso un futuro caratterizzato dallo sviluppo sostenibile e dall’innovazione avanzata permette a risorse di tutti gli indirizzi e di tutti i livelli, di esprimersi e portare il proprio valore aggiunto. Uno degli elementi più rappresentativi dell’o rientamento green di Oldrati è proprio Ogreen, la gomma rigenerata. È nostra ambizione portare nel distretto della Gomma del Sebino le tecno logie più aggiornate per permettere ad ogni collaboratore di mettersi in gioco per innovare sul territorio circostante”.

“La nostra esperienza ci permette di disegnare, insieme a Oldrati, un progetto che contribuisce allo sviluppo del territorio, andando a sostene re la formazione in un ambito tanto specifico quanto richiesto e promuo vendo il placement alla fine dei percorsi”, dichiara Giorgia Bernardi, Randstad HR Solutions Senior Consultant.

Lo step successivo si avvierà già il prossimo autunno, quando al per corso formativo per i neolaureati si affiancherà un’altra importante oppor tunità dell’Oldrati Academy indirizzata ai giovani diplomati. Questa ulterio re iniziativa mira a coinvolgere nuovi giovani talenti tecnici in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio avviando nuovi pro grammi di tirocinio e stage.

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I comparti di gomma e plastica contano attualmente 140.000 addetti e un fatturato che copre l’1,3% del PIL italiano: un successo solo in parte oscurato dall’aumento dei costi dell’energia, dalla carenza di materie prime e dai problemi logistici.

Gomma e plastica: due settori da 23 miliardi di euro

Èstato presentato durante l’Assemblea Pubblica di Federazione Gomma Pla stica – l’organizzazione di categoria in ambito confindustriale, che rappresenta gli interessi delle Industrie della Gomma, dei Cavi Elettrici e delle Industrie Trasformatrici di Materie Plastiche – l’andamento dei comparti gomma e plastica nel contesto economico nazionale e internazionale. Dalle rilevazioni del Centro Studi Confindustria emergono forti preoccupazioni sui costi dell’energia e su quelli delle materie prime. Più che raddoppia ta l’incidenza di questi costi sul totale di quelli di produzione nei settori della gomma e della plastica (+105%).

Questi rincari sono dovuti al contesto interna zionale e rischiano di mettere in seria difficoltà due comparti che sino ad oggi si sono mo strati solidi, impiegando oltre 140 mila addetti e raggiungendo nel 2021 un fatturato com plessivo di oltre 23 miliardi di euro ossia l’1,3% del PIL italiano.

Prospettive future

“I settori della gomma e della plastica, nono stante le difficoltà legate all’aumento dei costi

energetici e alla crescente complessità di re perimento delle materie prime, oltre che ai gravi problemi logistici dovuti al difficilissimo contesto internazionale, continuano a svolge re un ruolo di primo piano non solo nelle filiere industriali strategiche del nostro Paese, ma anche in quelle internazionali”, spiega Marco Do, presidente di Federazione Gomma Plasti ca. “È però evidente che il quadro della situa zione presentato dal Centro Studi Confindu stria ci preoccupa molto: settori importanti e solidi come i nostri si trovano ad affrontare una situazione che non vedevamo da decenni e che può portare a conseguenze pesanti sulla marginalità dei due comparti”.

Il Centro Studi Confindustria ha evidenziato i temi di maggiore importanza per le imprese e le filiere industriali italiane, facendo luce sulle criticità che stanno attraversando in termini di costi dell’energia, carenza di materie prime e problemi logistici, dovuti principalmente al conflitto in corso in Ucraina, dopo due anni di pandemia.

“La Federazione Gomma Plastica ha intrapre so con coraggio la strada del cambiamento, tenendo saldi i propri valori e accelerando il

passo in risposta alle trasformazioni recenti del contesto economico, sociale e attuale: un approccio che si lega anche a un’attenzione crescente ai temi del marketing e della comu nicazione”, sottolinea Alberto Marenghi, vice presidente di Confindustria con delega all’Or ganizzazione, Sviluppo e Marketing. “I risulta ti sono tangibili: aver saputo insistere su alcuni temi di primo piano per le imprese – come la plastic tax, introdotta nel 2019 e più volte rin viata per merito dell’azione incisiva di Confin dustria e della Federazione - e aver proposto soluzioni di medio e lungo periodo per attutire l’impatto del caro-energia. La Federazione è riuscita a trasferire all’esterno in modo chiaro il valore di essere network: lo confermano le 23 nuove acquisizioni registrate nel 2021 e la crescita del 4% della base associativa. Risul tati ancora più importanti perché raggiunti nel la fase complessa che ancora stiamo attra versando”.

“La produzione dell’industria italiana della gomma è aumentata del 19% nel 2021 ripor tandosi quasi ai livelli del 2019, ma è in frenata nel 1° trimestre 2022 (-2%)”, afferma il presi dente di Assogomma Livio Beghini. “La reddi

22 ı LaPlasticaOggieDomani attualità Settembre/Ottobre 2022

tività si è nettamente ridotta. Tutto ciò è dovu to ad aumenti generalizzati dei costi delle materie prime, dei noli e dei trasporti, a cui si sono sommati quelli del tutto imprevisti dei prodotti energetici. Da ultimo il conflitto belli co che, oltre a produrre generali effetti de pressivi, per la nostra industria assume una connotazione particolare visto che importia mo da quelle aree circa il 40% di alcune ma terie prime strategiche come il carbon black e il cord metallico. Quest’ultimo da giugno è addirittura sottoposto a divieto all’importazio ne in UE. Le difficoltà di adeguare le nostre condizioni economiche agli aumenti dei co sti, unitamente alla non disponibilità di mate riali, potrebbero tradursi in prospettiva in fer mi produttivi”.

“Il nostro settore – aggiunge il Presidente di Unionplast, Marco Bergaglio – stava per sol levarsi dalla crisi legata alla pandemia, ma i rincari di energia e materie prime hanno pro iettato una lunga ombra sulle prospettive di ripresa del comparto, a cui si aggiunge la temutissima partenza nel 2023 della Plastic Tax, con tutti i dubbi mai risolti che si porta dietro; tassa che non comporterà nessun in vestimento per il settore in particolare per l’economia circolare, creando al contrario una ulteriore contrazione del mercato e un trasferimento del costo sul consumatore fina le. Le misure alternative esistono”.

Marco Do (Federazione Gomma Plastica):

“I settori della gomma e della plastica, nonostante le difficoltà, continuano a svolgere un ruolo di primo piano non solo nelle filiere industriali strategiche del nostro Paese, ma anche in quelle internazionali”

La Federazione

Costituita nel 2005 dall’aggregazione di Assogomma e Unionplast, Federazione Gomma Plastica è l’organizzazione di ca tegoria in ambito confindustriale, che so stiene gli interessi delle Industrie della Gomma, dei Cavi Elettrici e delle Industrie Trasformatrici di Materie Plastiche ed Affi ni, un comparto che in Italia conta 140.000 addetti.

Grazie alle sue due componenti primarie, Assogomma e Unionplast, la Federazio ne vanta oltre 70 anni di esperienza di attività quotidiana nella promozione e nella tutela dei Settori rappresentati: sono 457 le imprese aggregate dei due comparti che aderiscono alla Federazio ne e che occupano circa 45.000 addetti, tutte accomunate da un concreto impe gno volto alla crescita, in un’ottica di Svi luppo Sostenibile.

Obiettivo primario della Federazione e del le Associazioni federate è soddisfare le esigenze delle Aziende associate fornen do loro consulenza, informazioni e pubbli cazioni, organizzando eventi ed iniziative e sostenendo progetti strategici aventi come scopo primario la crescita del sistema in dustriale rappresentato.

Attraverso il monitoraggio e la partecipa zione attiva alla realizzazione di processi di normazione, regolamentazione e standar dizzazione, la Federazione si impegna a perseguire la crescita e il miglioramento del settore anche in ottica legislativa e di presidio dei temi industriali più rilevanti. In quest’ottica la Federazione e le Associa zioni federate sono un riferimento, nel con

Alberto Marenghi (Confindustria):

“La Federazione Gomma Plastica ha intrapreso con coraggio la strada del cambiamento, tenendo saldi i propri valori e accelerando il passo in risposta alle trasformazioni recenti del contesto economico e sociale”

testo di Confindustria, verso le istituzioni europee, nazionali e locali.

Federazione Gomma Plastica è il naturale punto di incontro per gli Imprenditori e i Manager dei due Settori, favorendo un’atti vità di networking, che trova un suo riferi mento concreto negli organi sociali e nei numerosi gruppi di lavoro e merceologici. Per il numero di addetti coinvolti dal com parto rappresenta una delle più importanti Federazioni di Settore di Confindustria, ol tre a svolgere un ruolo primario nel conte sto dell’industria manifatturiera italiana, seconda in Europa solo alla Germania e tra le top sette al mondo.

LaPlasticaOggieDomani ı 23 attualità Settembre/Ottobre 2022

Il contributo delle bioplastiche all’economia europea

In Italia, l’industria delle plastiche biodegra dabili e compostabili è rappresentata da 275 aziende – suddivise in produttori di chi mica e intermedi di base (5), produttori e di stributori di granuli (20), operatori di prima trasformazione (185), operatori di seconda trasformazione (65) – con 2.895 addetti dedi cati, 125.350 tonnellate di manufatti compo stabili prodotti e un fatturato complessivo di 1.061 milioni di euro.

Il numero di imprese rimane sostanzial mente invariato dopo la crescita costante degli ultimi anni. La regione con il maggior numero di imprese è la Lombardia, che vede la presenza di oltre 40 aziende che occupano poco più di 270 addetti dedica ti, seguita da Veneto (29 aziende) e Cam pania (20 imprese). Il fatturato della filiera è cresciuto nel corso degli ultimi anni e nel 2021 supera il miliardo di euro con un tas so di crescita media annua che si confer ma superiore al 10%.

Secondo lo studio Plastic Consult, società indipendente che svolge studi e analisi di mercato nel settore delle materie plastiche,

gli addetti dedicati, ovvero le risorse che nelle aziende del comparto si occupano di rettamente dei prodotti che entrano nella fi liera delle plastiche compostabili, sono più che raddoppiati nel corso di 10 anni regi strando una crescita di oltre il 4% nel 2021 rispetto al 2020.

L’8° Rapporto realizzato da Plastic Consult, evidenzia che lo scorso anno l’aumento dei volumi è stato pari al +13,2% rispetto all’anno precedente e che il tasso di cre scita media annua tra il 2012 e il 2021 è stato di circa +14%.

Facendo un focus sulle sole 185 aziende del comparto di prima trasformazione che lavorano, anche in quota minimale, le pla stiche compostabili, emerge che queste esprimono un volume d’affari complessivo di oltre 4 miliardi di euro (valori da bilanci

2020), dando occupazione diretta a oltre 12.000 addetti.

I settori applicativi

Tra i principali settori applicativi, nel 2021 il maggiore tasso di crescita viene registrato dal film per usi non alimentari, per imballag gio e per altre applicazioni minori (+57% ri spetto al 2020).

Lo studio sottolinea che la crescita percen tuale del monouso biodegradabile compo stabile rallenta confermando che l’attesa della SUP è stata essa stessa la SUP. La produzione complessiva nazionale di mo nouso (plastica convenzionale + plastica biodegradabile compostabile) ha registra to, infatti, una diminuzione del 31,7% dal 2020 al 2021.

Inoltre, si rafforza lo sviluppo delle appli

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attualità
L’industria italiana delle plastiche biodegradabili e compostabili ha raggiunto un fatturato complessivo di 1.061 milioni di euro, ma per far sì che il comparto funzioni al meglio c’è bisogno di una revisione della Direttiva sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio.

cazioni in agricoltura (+12%), così come il comparto dei sacchetti per l’umido che registra un segno positivo (+5%) grazie anche all’entrata in vigore dell’obbligo della RD dell’organico per tutti i Comuni italiani. Gli ultraleggeri, come per esem pio i sacchi ortofrutta, evidenziano una sostanziale stabilità.

Per quanto riguarda il mercato italiano dei sacchetti asporto merci si conferma l’effi cacia dell’impianto normativo nazionale con l’evidente riduzione del loro utilizzo del 58% rispetto al 2010 nonostante la leggera ripresa registrata nel 2021 (+2%). Purtrop po, limitata è la riduzione dell’incidenza dei sacchetti non a norma stimabile ancora al 20% del totale.

“Nonostante il 2021 sia stato un anno dif ficile legato all’aumento dei costi, sia energetici che delle materie prime, il comparto dei polimeri compostabili ha raggiunto risultati brillanti”, ha sottolinea to Luca Bianconi, presidente di Assobio plastiche. “Innovazione e circolarità sono

le parole chiave che guidano l’applica zione delle bioplastiche in nuovi settori, come nel caso dell’agro-alimentare: i teli di pacciamatura, permettono di superare i problemi relativi al fine vita dei manufat ti plastici in agricoltura; gli imballaggi compostabili per l’ortofrutta contribui scono a garantire la qualità della raccolta differenziata dell’umido”.

Il position paper di European Bioplastics

Tra i principali settori applicativi, nel 2021 il maggiore tasso di crescita viene registrato dal film per usi non alimentari, per imballaggio e per altre applicazioni minori

European Bioplastics, associazione euro pea che rappresenta la filiera delle biopla stiche, ha pubblicato un ‘position paper’ sulla revisione, in corso, della Direttiva su imballaggi e rifiuti da imballaggio. Il documento sottolinea il ruolo delle bio plastiche per l’innovazione e la circolari tà degli imballaggi, in linea con le priorità delineate nel Green Deal europeo. Nel documento si legge: “Nei suoi sforzi per affrontare le sfide legate ai rifiuti, all’eccesso di imballaggi e alla produzio ne sostenibile, la Commissione europea non solo introduce ulteriori regolamenti, come la direttiva sulle plastiche monou so, ma si concentra anche sulla revisione della legislazione esistente. Una pietra miliare nell’approccio dell’UE per rispon dere alle sfide ambientali che stiamo af frontando è la revisione della Direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWD). Insieme allo sviluppo di un qua dro politico sulle plastiche biobased, bio degradabili e compostabili e alla revisio ne della direttiva quadro sui rifiuti, la PPWD (Packaging and Packaging Waste Directive) si colloca tra gli sviluppi politi ci più importanti per l’industria delle bio

LaPlasticaOggieDomani ı 25 Settembre/Ottobre 2022
attualità
Secondo European Bioplastics, la transizione verso un’economia circolare a basse emissioni di carbonio richiede che il carbonio venga rigenerato utilizzando risorse rinnovabili

plastiche. Con il 48% di tutte le applica zioni rappresentate dagli imballaggi, questo è di gran lunga il settore più im portante per le plastiche biobased, bio degradabili e compostabili”.

Le bioplastiche hanno bisogno di un con testo normativo chiaro, coerente e adatto allo scopo, ci tiene a sottolineare European Bioplastic perché “le bioplastiche possono contribuire in modo significativo ad affron tare con successo le sfide ambientali che tutti noi ci prefiggiamo di vincere, ma ne cessitano di un ambiente normativo tra sparente e affidabile per poter sfruttare appieno il loro potenziale. Finora, tuttavia, le bioplastiche non sono state oggetto di un approccio normativo globale da parte dell’UE, come confermato di recente an che dalla “Relazione sullo stato di avanza mento della strategia per la bioeconomia” della Commissione europea. È quindi im portante che la revisione del PPWD, come pietra miliare nella creazione di un ambien te normativo per le bioplastiche, riconosca

pienamente il loro ruolo all’interno dell’eco nomia circolare e il loro potenziale di de fossilizzazione dell’economia dell’UE. Tutti i requisiti delineati nel PPWD rivisto devono essere in linea con le priorità del Green Deal europeo, come la creazione di un’a deguata infrastruttura di gestione dei rifiuti, la riduzione della dipendenza dalle risorse fossili e l’incoraggiamento dell’innovazione negli imballaggi”.

La transizione verso un’economia circo lare a basse emissioni di carbonio, chia risce il documento, richiede che il carbo nio venga rigenerato utilizzando risorse rinnovabili. Pertanto, la promozione di materie prime alternative nella legislazio ne europea sugli imballaggi non deve li mitarsi alle sole materie prime riciclate ma deve includere anche le materie pri me biobased, in quanto possono contri buire in modo significativo al raggiungi mento della neutralità climatica nell’UE entro il 2050 e alla chiusura del ciclo del carbonio. Allo stesso tempo, le plastiche

biodegradabili e compostabili aiutano a chiudere il ciclo dei materiali e quello biologico. A questo proposito, non va di menticato che un particolare vantaggio degli imballaggi in plastica biodegrada bile è che possono contribuire a racco gliere una quota maggiore dei rifiuti ur bani da cucina che altrimenti finirebbero in discarica o nell’inceneritore. Per concludere, si legge nel ‘position pa per’, “il riciclaggio meccanico da solo non sarà sufficiente a porre fine alla dipenden za dell’Europa dalle risorse fossili, né a fermare l’attuale tendenza all’eccesso di imballaggi e di rifiuti nell’UE. La definizio ne di imballaggio riciclabile in tutta l’UE nell’ambito della revisione della PPWD deve includere anche gli imballaggi com postabili, che sono progettati per biode gradarsi nel compostaggio industriale (certificato EN13432). Inoltre, la soglia di riciclabilità obbligatoria del 95% proposta non porterà a risultati ambientali migliori, anzi, porterà a distorsioni del mercato, poiché non distingue tra diverse applica zioni, materiali e quote di mercato”.

Prima di immettere un imballaggio sul mercato, chiarisce l’associazione, do vrebbero essere presi in considerazione anche altri aspetti come la prevenzione e il riutilizzo e, nel caso del riciclaggio, tutte le tecnologie dovrebbero essere confron tate su un piano di parità (neutralità della tecnologia di riciclaggio).

Il riciclaggio organico dovrebbe essere il metodo preferito alla fine del ciclo di vita, nel caso in cui aumenti il tasso di cattura dei rifiuti organici, e gli imballaggi compostabili dovrebbero essere esentati dagli obiettivi relativi al contenuto riciclato. Per sostenere, e non ostacolare, la competitività industriale dell’UE e i suoi prodotti innovativi, la Com missione dovrebbe anche ripensare la sua proposta di un elenco legalmente vincolan te di applicazioni per gli imballaggi.

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Le bioplastiche hanno bisogno di un contesto normativo chiaro, coerente e adatto allo scopo, perché possono contribuire in modo significativo ad affrontare con successo le sfide ambientali

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Mecspe anticipa di un giorno l’edizione 2023

La principale fiera dell’industria mani fatturiera in Italia aggiorna le date della 21ª edizione: il nuovo appuntamento sarà dal 29 al 31 marzo 2023 a Bolognafiere. Per assecondare le necessità degli im prenditori, per la prima volta la manifesta zione si svolgerà da mercoledì a venerdì, con esclusione della giornata di sabato.

L’occupazione italiana torna a salire nel 2022, arrivando a toccare, secondo i più recenti dati Istat, quota 60,1%. Un segnale incoraggiante per l’economia nostrana che proprio in questi mesi si trova a dover affrontare non poche turbolenze. In questo scenario, le imprese continuano ad avere necessità di aggiornare il personale con competenze che siano in grado di antici pare, comprendere e stare al passo con le esigenze di digitalizzazione e innovazione dell’industria. Non a caso dall’ultimo Osservatorio Mecspe di Senaf sul primo quadrimestre 2022 è emerso che il bagaglio di compe tenze è importante per il 53% degli imprenditori del settore manifatturiero e circa il 25% ha intenzione di assumere, o lo ha già fatto, personale con una preparazione adeguata a realizzare la trasformazione 4.0, mentre il 48% ha già formato il personale presente in azienda.

L’agenda

Colombiaplast 26 - 30 settembre 2022 Bogotà, Colombia www.colombiaplast.org

Powtech 27 - 29 settembre 2022 Norimberga, Germania www.powtech.de

Plastex 3 - 7 ottobre 2022 Brno, Repubblica Ceca www.bvv.cz/plastex

PVC4Cables 5 ottobre 2022 Bologna https://www.pvc4cables.org/en

K 19 - 26 ottobre 2022

Düsseldorf, Germania www.k-online.de

Da oltre vent’anni Mecspe, la fie ra delle tecnologie e delle innovazio ni per la manifattura organizzata da Senaf – che conta 39.348 visitatori professionali, 92.000 mq di superfi cie espositiva, 2.000 aziende presenti, 2.000 mq del Cuore Mostra Mecspe Live Academy, 16 iniziative speciali e convegni – si preoccupa di fornire alle imprese contatti e strumenti utili alla formazione 4.0 dei lavoratori e dei neoassunti.

Nel 2023 Mecspe aggiorna la in termini di iniziative speciali dedi cate alla formazione. A partire dalla conferma anche per il prossimo anno della Mecspe Live Academy, cuore mostra di circa 2.000mq, che sarà il fulcro dell’innovazione presentata in fiera e luogo dei più interessanti trend del manifatturiero, offrendo ai visitatori la possibi lità di esplorare le tecnologie di ultima generazione attraverso brevi percorsi formativi. Le aziende avranno inoltre a disposizione nei gior ni di fiera lo spazio Mecspe Young & Career, al fine di favorire l’incon tro tra domanda e offerta di lavoro per figure altamente specializzate, spesso di difficile reperimento per gli imprenditori.

Plastec 2 - 3 novembre 2022 Minneapolis, Stati Uniti www.advancedmanufacturingminneapolis.com/ en/show-brands/plastec-minneapolis.html

Printplastpack 22 - 24 novembre 2022 Erbil, Iraq www.ppp-iraq.com

Vietnam Plas 23 - 26 novembre 2022 Ho Chi Minh City www.vietnamplas.com

Mecspe 29 - 31 marzo 2023 Bologna www.mecspe.it

JEC Composites Europe Show 25 - 27 aprile 2023 Parigi, Francia www.jeccomposites.com

Interpack 4 - 10 maggio 2023 Düsseldorf, Germania www.interpack.de

JecForum 6 - 7 giugno 2023 Bologna https://www.jec-italy.events/it

PIAE 21 - 22 giugno 2023 Mannheim, Germania www.vdiconference.com/piae

Plast 5 - 8 settembre 2023 Milano www.plastonline.org

Interplas 26 - 28 settembre 2023 Birmingham, Regno Unito www.interplasuk.com

Fakuma 17 - 21 ottobre 2023 Friedrichshafen, Germania https://www.fakuma-messe.de/en

28 ı LaPlasticaOggieDomani appuntamenti Settembre/Ottobre 2022
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In Germania vanno in scena automazione e stampa 3D

Èun torrido pomeriggio di luglio quan do, non lontano dalla Stazione Centra le di Milano, nello Spazio Copernico, Mesago Messe Frankfurt presenta alla stam pa italiana i vicini appuntamenti con due fiere chiave per il settore manifatturiero, in pro gramma questo novembre in Germania: SPS a Norimberga dall’8 al 10 novembre, Form next a Francoforte dal 15 al 18.

SPS: l’automazione guarda avanti Sylke Schulz-Metzner, Vice President Mesa go Messe Frankfurt, siede guardando final mente negli occhi i propri interlocutori ed esprime anzitutto il piacere di confrontarsi dal vivo, dopo due lunghi anni di chiusure, che hanno costretto al rinvio di numerose fiere: “Sono felice di essere qui”, dice infatti prima di iniziare a presentare la 31esima edizione di SPS, il cui acronimo significa Smart Pro duction Solutions, la fiera per il settore dell’au tomazione intelligente e digitale. Durante il Covid, la manifestazione ha potenziato la pro pria piattaforma digitale che ora, con il ritorno dell’evento in presenza, diventa un servizio che completa e amplifica l’evento dal vivo. La piattaforma digitale integrativa “SPS on air” consente infatti di preparare gli appuntamen ti a partire dal 2 novembre e di proseguire i collegamenti e accedere ai programmi on demand fino al 15.

A Norimberga sono attesi circa 1.100 espo

sitori da tutto il mondo, che mostreranno le tecnologie avveniristiche per l’automazione industriale.

Anche quest’anno i visitatori beneficeranno dell’ampia gamma di fornitori nazionali e in ternazionali di automazione e digitalizzazio ne e avranno la possibilità, durante i tre gior ni di fiera e anche dopo il termine della manifestazione, di ottenere una visione com pleta del mercato. Con un vasto programma di conferenze SPS fornisce informazioni su argomenti attuali pro

panoramica dell’edizione di SPS a Norimberga nel 2019

venienti dal settore dell’automazione. Tale programma si svolge al foro VDMA/ZVEI sul terreno fieristico nel padiglione 3 nonché nel Live Studio a Norimberga attraverso l’integra zione digitale “SPS on air”. Gli argomenti prin cipali delle tavole rotonde, delle presentazio ni di prodotti o delle conferenze saranno:

L’Anie: “Automazione italiana già oltre i risultati del 2019”

Un’industria manifatturiera che sta generando numeri importanti nella fase di ripresa seguita ai mesi più bui della pandemia. Prendendo la parola alla conferenza di Messe Frankfurt a Milano, il segretario di Anie Automazione Marco Vecchio ha parlato di “un’automazione industriale italiana che ha persino superato i livelli del 2019”. Nel 2021 il mercato interno, con un fatturato di 5.974 milioni di euro, è cresciuto del 20% di euro sul 2020 ed è andato meglio anche del 2019, quando si era fermato a 5.489 milioni. “L’andamento è positivo per i principali settori merceologici – ha continuato Vecchio – in particolare per i software industriali”. La Germania si conferma il primo paese di destinazione dell’automazione italiana, con una quota stabile intorno al 15%. “Il 2022 è partito bene, con una crescita continuativa nei primi sei mesi e una variazione attesa del 23% sull’anno scorso. Fra l’ordinato e il fatturato che poi si concretizza c’è però ancora un ampio gap per i noti problemi di shortage dei componenti e di rallentamenti nei trasporti e nella catena logisti ca. Si nota comunque il tentativo da parte delle aziende di programmare meglio e di più gli acqui sti al fine di prevenire la carenza dei materiali, favorendo una maggiore visibilità sugli ordini futuri. Per lo shortage dei materiali, si prevedono segnali di miglioramento a partire dal 2023”.

30 ı LaPlasticaOggieDomani Settembre/Ottobre 2022
appuntamenti
Presentate a Milano le imminenti edizioni di SPS e Formnext. Dopo le difficoltà dovute alla pandemia, si preannunciano partecipazioni da record, con una larga presenza di aziende italiane. di Alessandro Bignami
Una

trasformazione digitale/Industria 4.0; comuni cazioni industriali; sicurezza e protezione; nuovi metodi logistici e integrazione di robot; modelli di controllo e visualizzazione intelli genti e basati sui dati; sensori intelligenti; dri ves; casi di utilizzo dell’intelligenza artificiale; sostenibilità nell’automazione.

Formnext: il meglio della stampa 3D È la maggiore fiera al mondo per il settore della produzione additiva e della moderna produzione industriale. Christoph Stüker, Deputy Vice President di Formnext, intervie ne alla conferenza nello spazio Copernico Centrale ricordando che “Formnext è cre sciuta di anno in anno dalla nascita del 2015 fino al 2019”. Saltata l’edizione del 2020, nel 2021 ha ripreso l’edizione in presenza, ma il ritorno ai grandi numeri è previsto per quest’anno. Già a luglio erano 575, di cui 24 italiani, gli espositori iscritti, quasi quelli del consuntivo dell’edizione 2021. Già superata la superficie, con un’area lorda occupata di circa 45.000 m². Cifre che sottolineano “l’im portanza della stampa 3D per l’intera mani fattura”, commenta Stüker. La stampa 3D è per altro sempre più donna. Lo spiega bene

l’entusiasmo di Valeria Tirelli, Ambassador Women in 3D Printing, per questa tecnolo gia: “Dopo decenni di attività imprenditoriale nella meccanica, la stampa 3D ha rappre sentato per me una scoperta straordinaria. È un settore in cui la voglia di collaborare e migliorare supera I contrasti competitivi. Si producono oggetti in forma libera, creativa e adattati a seconda dell’uso finale. L’AM cambia radiclamente la mentalità produtti va, contribuendo ad uscire dagli schemi.

Inoltre si usa solo il materiale necessario, ri ducendo sprechi e peso, in un’ottica di maggiore sostenibilità. Oggi il grande salto, oltre alla scelta sempre più ampia di mate riali, tra cui iI legno, è quello della produzio ne additiva di massa per tutti i settori, non più solo prototipi e pezzi unici.

Alta la percentuale di espositori internaziona li attesa a Formnext, pari al 57% e ampio il programma di eventi collaterali.

“Questo sviluppo positivo mostra che gli espositori continuano a considerare Form next come principale punto d’incontro del settore e come piattaforma fieristica di gran de importanza, e conferma che per numero se imprese dell’AM gli incontri personali sono irrinunciabili per avere successo nel business e trovare partner e investitori”, af ferma Sascha F. Wenzler, Vice President For mnext presso l’organizzatore, Mesago Mes se Frankfurt GmbH.

L’Italia è già da molti anni uno dei Paesi dai quali proviene la maggior parte degli esposi tori di Formnext. Quest’anno è prevista la pre senza di almeno 30 espositori italiani, tra i quali affermati produttori AM e costruttori di stampanti 3D lungo l’intera filiera, inclusi i for nitori di materiali e software nonché imprese provenienti dal settore del post-processing. Con Roboze, WASP, DWS, Sisma e altri l’in dustria AM italiana vanta produttori di siste mi noti in tutto il mondo. Ma anche impor tanti imprese italiane provenienti da altri settori industriali hanno scoperto per se stesse la produzione additiva: ad esempio i due costruttori di macchine CMS e Innse Berardi nonché Delfin presenteranno in fie ra i loro più recenti sviluppi.

LaPlasticaOggieDomani ı 31 Settembre/Ottobre 2022
Un momento di Formnext 2021 a Francoforte Gli interventi di Sylke Schulz -Metzner, Vice President Mesago Messe Frankfurt, e di Christoph Stuker, Deputy Vice President di Formnext, lo scorso luglio a Milano

Consegne rapide ed efficienza energetica: così il modello Haitian conquista l’Europa

A K 2022 Haitian International aumenta lo spazio espositivo, che ospiterà cinque applicazioni dell’industria plastica: medicale, commodity, automotive, logistica e packaging. Mentre in Italia, con la nuova sede di Brescia, Haitian MM Italy consolida il proprio ruolo nella distribuzione delle tecnologie a marchio Haitian e Zhafir. di Alessandro Bignami

Lo stabilimento di Brescia ospiterà in modo stabile presse per lo stampag gio a iniezione di materie plastiche ed impianti per la pressofusione. Così Haitian MM Italy, la società fondata a inizio anno da Davide Bonfadini per occuparsi esclusiva mente della distribuzione in Italia delle tec nologie di Haitian Group, farà della nuova sede bresciana uno snodo logistico impor tante per la strategia europea di Haitian. Continuando così a condividere un percorso di crescita che dura da oltre 10 anni.

Davide Bonfadini, come sono andati i primi mesi di Haitian MM Italy, nata a gennaio e poco dopo insediatasi nella nuova sede di Brescia?

È una fase di grandi cambiamenti. Un pas saggio fondamentale è stato il trasferimen to nella nuova struttura di 4.000 metri qua drati, che sarà dedicata alle tecnologie di tutte le divisioni del partner Haitian: non solo le presse per lo stampaggio della pla stica, dunque, ma anche gli impianti per la pressofusione, che stiamo iniziando a im

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Settembre/Ottobre 2022

Al K fra nuove strategie e macchine in anteprima per l’Europa

Uno stand più grande, più applicazioni in esposizione e più spa zio per le soluzioni smart: nel suo stand di quasi 700 metri qua drati, Haitian International mostrerà significativi esempi della sua ampia gamma di tecnologie per un diversificato range di appli cazioni nella trasformazione delle materie plastiche. Insieme a due macchine in anteprima per l’Europa, il Gruppo presenterà le sue nuove strategie. Con il motto “Tecnologie smart - Integrazione flessibile - Soluzioni sostenibili”, il costruttore cinese sta chiaramente ponendo Zhafir e i brand Haitian in ottima posizione per il futuro. Insieme con i diver si partner mostrerà delle applicazioni dal vivo riferite a diverse in dustrie e settori. In tutto, presenterà cinque applicazioni a K 2022. L‘ampia gamma della serie elettrica di Zhafir Plastics Machinery sarà rappresentata da tre macchine.

Integrazione flessibile

Interfacce standardizzate e integrazione di sistemi aperti sono le basi per la massima flessibilità in termini di connettività. Così, le macchine Zhafir e Haitian offrono ai trasformatori una libertà presso ché illimitata nella scelta dei loro partner integratori. In aggiunta al sistema GoFactory di Haitian Smart Solutions, un altro partner MES verrà presentato appositamente per il mercato europeo. Le cinque aree espositive saranno connesse a entrambi i sistemi.

Soluzioni sostenibili orientate

all’industria

L’efficienza energetica è sempre stata un aspetto primario nello sviluppo delle macchine Haitian. In tal senso, l’azienda del Grup

portare, e in una prospettiva futura anche le macchine utensili a controllo numerico. Al momento prevediamo di stoccare in sede circa 20 presse per l’industria della plastica, con la possibilità di effettuare pro ve stampi, e 10 impianti di pressofusione. Un’area è invece dedicata al magazzino di ricambi e accessori.

Finora i risultati del 2022 come si collocano rispetto agli ultimi anni? I numeri non sono certo quelli dell’anno

po Haitian Drive Systems conferma il suo importante contributo innovativo, sviluppando e fornendo azionamenti ad alta efficienza energetica. Dal 2006, essi sono utilizzati come standard in tutte le serie di macchine dei marchi Zhafir e Haitian.

Le macchine in mostra

Per il settore medicale, Haitian presenta una Zhafir serie Zeres Med da 1.200 kN e pacchetto medicale, che mostrerà una solu zione per camera bianca realizzata in PP con una cappa a flusso laminare della Max Petek.

In ambito commodity, una Zhafir serie Zeres Multi da 3000 kN sarà integrata in un’isola di produzione con robotica Hilectro, consocia ta Haitian. La ZE-M produrrà custodie per metri a nastro realizzate in ABS/TPE.

Per l’automotive, Haitian espone una Zhafir elettrica ibrida della se rie Jenius da 3.600 kN. Realizzerà sul posto un componente auto mobilistico che verrà rimosso con una “Success 33” di Sepro. Nell’area dello stand dedicata alla logistica ci sarà una Haitian Jupiter servoidraulica con gruppo chiusura a 2 piani (4.500 kN), che produrrà una cassetta per la frutta in un materiale composito con HDPE e un riciclato Tetra Pak. L’applicazione sarà integrata in un’isola produttiva con robotica Hilectro.

Per il packaging sarà esposta la servoidraulica Haitian serie Mars K con alte prestazioni di iniezione, fino a 1000 mm/s, che cele brerà così la sua prima assoluta in Europa. Realizzerà un contai ner per prodotti alimentari con tecnologia IML, integrata in un si stema di automazione Hilectro.

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Settembre/Ottobre 2022
a iniezione
La nuova sede di Haitian MM Italy a Brescia. In apertura, una veduta interna

stampaggio a iniezione

scorso, quando vivemmo un vero e pro prio boom di vendite, con 540 macchine installate soltanto in Italia. Siamo tornati a un’andatura normale, come del resto tut to il settore, riposizionandoci sui risultati precedenti al record del 2021, attorno quindi alle 300 macchine. Detto questo, il 2022 non sta andando affatto male. Ora più che altro è importante capire, vista la situazione internazionale, quali scenari vedremo nei prossimi mesi in Italia e in tutta Europa. Continuiamo comunque a essere fiduciosi.

Da cosa viene la vostra fiducia?

Le agevolazioni fiscali del piano Industria 4.0 mantengono il loro effetto trainante, grazie alla promulgazione nel 2022 del credito d’imposta Transizione 4.0. Ma a darci fiducia sono soprattutto i diversi plus che la tecnologia e il servizio di Haitian of frono. Per esempio, la presenza nella gam ma di una pressa elettrica della serie Zeres che ha raggiunto delle prestazioni ecce zionali, tanto da rappresentare il 60% delle straordinarie vendite dello scorso anno. Il prodotto è apprezzato sia per le perfor mance produttive sia per l’efficienza ener getica. Il modello elettrico di Haitian con sente di ridurre i consumi di oltre il 60% rispetto a una pressa idraulica. E sappia mo quanto questo risparmio oggi sia vitale. Un ulteriore vantaggio competitivo del co

struttore cinese, che in questo periodo ap pare più che mai determinante, riguarda i tempi di consegna. Haitian ha costante mente a disposizione circa 200 macchine, dislocate nella sede centrale in Cina, nella sede in Germania oppure in transito fra i poli logistici. Questo consente al cliente di avviare la macchina in produzione spesso nel giro di poche settimane, mentre, nel mercato di oggi, dall’ordine alla consegna può passare persino un anno. Nel nostro caso, per esempio, a luglio abbiamo rac colto gli ordini per una pressa da 650 ton e una da 550 a 2 piani e a metà settembre le abbiamo già consegnate, nonostante le chiusure di agosto. Insomma, questi plus

ci fanno pensare che, anche di fronte a una eventuale contrazione del mercato nei prossimi mesi, noi non perderemo le nostre quote, anzi forse le amplieremo. Intanto per il 2023 abbiamo già in programma di verse consegne.

Haitian vi ha seguito da vicino nella nascita di questo progetto italiano?

Certamente, anche perché si tratta di una scelta compiuta insieme, che suggella un importante percorso di crescita che ha vi sto affermarci come il primo distributore di macchine Haitian in Europa. Non è un caso se siamo gli unici al mondo a poter utilizzare il marchio Haitian nella nostra stessa ragione sociale.

Che effetti stanno avendo sulla vostra atti vità le tante emergenze in atto: dall’energia all’inflazione, fino alle difficoltà delle catene di approvvigionamento?

Fino all’estate, in realtà, la richiesta ha con tinuato a essere alta, lo slancio economico del settore non è stato fiaccato dai proble mi internazionali. Chiaramente, tutti ora in Europa stiamo cercando di capire cosa accadrà in autunno, visto che queste crisi sembrano destinate a perdurare.

A K 2022 sarete presenti anche come Hai tian MM Italy?

Saremo allo stand di Haitian Germany. Con

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Settembre/Ottobre 2022
Davide Bonfadini, Direttore Generale di Haitian MM Italy Pressa Haitian JupiterIII

stributore presente con la squa dra più corposa. Come sempre, ci dedicheremo ai visitatori pro venienti dal mercato italiano. Per noi il K è un appuntamento irri nunciabile. Speriamo solo che le misure anti-Covid ancora in vi gore sugli arrivi dall’estero non abbassi no il tasso di internazionalità che è il princi pale punto di forza e di attrazione del K. Siamo infine orgogliosi del fatto che, fra le macchine esposte da Haitian a Düsseldorf (vedi box nella pagina precedente, ndr), ci sarà anche un’importante novità per il set tore medicale, la Zeres Medical: un proget to che ha visto la nostra società collabora re al fianco del costruttore cinese al fine di ottenere in Italia la certificazione rilasciata dalla società PQE, valida per tutto il mon do, per l’installazione in camera bianca.

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Pressa Zhafir Zeres con iniettore supplementare obliquo Pressa Zeres Medical Pressa Zafhir Jenius Pressa Haitian Mars K

tasso di riciclo di VinylPlus è più alto rispetto a quello

riciclo complessivo

plastiche

Europa: risultati

VinylPlus supera le 810.000 tonnellate di PVC riciclato

VinylPlus® ha annunciato i risultati del primo anno del suo Impegno al 2030 in occasione del 10° VinylPlus Sustainability Forum (#VSF2022). Trasmesso in live streaming da Bruxelles, il #VSF2022 ha coinvolto circa 500 partecipanti da 40 Pa esi. Con il tema “Embracing EU Green Deal Ambitions”, sono state discusse le prospetti ve e gli scenari generati dall’attuale panora ma politico dell’UE, nonché il loro impatto sull’industria delle plastiche e del PVC. L’Impegno VinylPlus 2030 per lo sviluppo so stenibile intende contribuire in modo proatti vo ad affrontare le priorità a livello europeo e globale. Attraverso un processo aperto di

consultazione degli stakeholder, sono stati identificati tre Percorsi e dodici aree d’azione che abbracciano la circolarità della filiera del PVC, il suo avanzamento verso la carbon neutrality, la minimizzazione dell’impronta ambientale di processi produttivi e prodotti in PVC, nonché la collaborazione con gli sta keholder e alleanze globali.

“Con il nostro Impegno al 2030 intendiamo contribuire all’Agenda 2030 delle Nazioni Uni te per lo Sviluppo Sostenibile, con particolare attenzione a consumo e produzione sosteni bili, al cambiamento climatico e alle partner ship”, afferma Brigitte Dero, amministratore delegato di VinylPlus. “Questo in pieno accor

do con le politiche comunitarie pertinenti nell’ambito del Green Deal europeo, quali il Piano d’zione per l’economia circolare e la strategia sulle sostanze chimiche sostenibili”. Nonostante le difficili condizioni economiche, nell’ambito di VinylPlus sono state riciclate 810.775 tonnellate di rifiuti in PVC e riutilizzate in nuovi prodotti, pari a circa il 26,9% del tota le dei rifiuti in PVC generati nel 2021 nell’UE-27, Norvegia, Svizzera e UK. Il tasso di riciclo di VinylPlus è superiore a quello del 23,1% per il riciclo complessivo delle plastiche in Europa, stimato da AMI Consulting per il 2021.

In linea con i principi della Circular Plastics Alliance (CPA) dell’UE, VinylPlus si è impe gnato a garantire la corretta tracciabilità dei rifiuti. Nel 2021 Recovinyl® ha lanciato Reco TraceTM per migliorare ulteriormente i suoi schemi di registrazione e tracciabilità dei vo lumi di riciclo e l’utilizzo dei riciclati in nuovi prodotti. RecoTrace è il primo sistema a sod disfare i requisiti di monitoraggio della CPA.

Progetti per una società consapevole

“Abbiamo assunto la responsabilità di acce lerare la transizione della filiera europea del

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che testimoniano la volontà di essere pioniere dell’innovazione, operando in prima linea nell’economia circolare e nello sviluppo sostenibile.
ambiente
Il tasso di riciclo di VinylPlus è superiore al tasso di riciclo complessivo delle plastiche in Europa

PVC verso un’industria più sostenibile e cir colare”, ha commentato Stefan Sommer, pre sidente di VinylPlus. “La nostra ambizione è di essere pionieri in innovazione e collabora zione operando in prima linea nell’economia circolare e nello sviluppo sostenibile nel set tore delle materie plastiche. Ancora una vol ta, vorrei sottolineare gli sforzi compiuti per aumentare la circolarità della filiera del PVC, che ci hanno permesso di riciclare quasi 7,3 milioni di tonnellate di PVC in nuovi prodotti dal 2000, evitando il rilascio di oltre 14,5 mi lioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera”. Altre iniziative di punta di VinylPlus sono rap presentate dalla metodologia Additive Sustai nability Footprint® (ASF), sviluppata come approccio volontario a livello europeo per va lutare e promuovere la produzione e l’uso so stenibile di additivi nei prodotti di PVC; e il VinylPlus Product Label, il primo schema di certificazione dedicato a prodotti in plastica per edilizia e costruzioni ad essere stato rico nosciuto come Responsible Sourcing Certifi cation Scheme all’interno di BREEAM® – lo standard più utilizzato al mondo per gli edifici verdi. Inoltre, due nuovi schemi di sostenibili tà, i VinylPlus Supplier Certificates (VSC) per produttori di additivi e per compoundatori, consentiranno ora ai fornitori di materie prime di dimostrare i loro sforzi di sostenibilità e faci literanno i trasformatori nell’ottenere il Vinyl Plus Product Label.

Il #VSF2022 ha rappresentato anche l’occa sione per discutere di come l’industria euro

PVC riciclato nell’ambito di VinylPlus

pea del PVC continuerà a lavorare unita per affrontare le sfide di circolarità, promuovere l’innovazione sostenibile e progredire verso la carbon neutrality, nell’ambito dell’evoluzio ne delle politiche del Green Deal europeo. Analizzando l’impatto imminente dei cambia menti normativi dell’UE sull’industria del PVC, Michael Ulbrich, amministratore delegato di Accenture, ha evidenziato come il crescente livello di pressione normativa potrebbe porre sfide ancora più difficili, che VinylPlus dovreb be affrontare attraverso un’attenta scelta delle priorità e continuando a offrire soluzioni e risul tati concreti e su base scientifica.

VinylPlus Med

Incrementando la circolarità nel settore sani tario, VinylPlus Med rappresenta in pieno lo spirito dell’Impegno al 2030, essendo un perfetto esempio di interconnessione tra i di

versi Percorsi. Lanciato nel 2021, il progetto mira a riciclare dispositivi medicali monouso in PVC a fine vita attraverso una partnership tra ospedali, società di gestione rifiuti, ricicla tori e industria del PVC.

“Per una società di riciclo come Raff Plastics, progetti quali VinylPlus Med sono importanti perché si dà per scontato che tutto inizi con una buona raccolta”, afferma Caroline Van Der Perre, co-titolare e Manager di Raff Pla stics. “Sappiamo invece che purtroppo ci sono ancora molti materiali che potrebbero essere riciclati ma che, a causa di circostan ze sfavorevoli, vengono mandati in discarica o inceneriti. Un progetto come VinylPlus Med fa sì che tutti diventino consapevoli e si impe gnino a lavorare insieme per la rigenerazione di materie prime”.

“Con il suo Impegno decennale al 2030 VinylPlus conferma ancora una volta la dedi zione dell’intera filiera europea del PVC a creare un futuro sostenibile e a garantire che il PVC rimanga un materiale sicuro, adatto all’economia circolare”, ha concluso Brigitte Dero, amministratore delegato di VinylPlus. “Siamo fiduciosi che il lavoro che stiamo por tando avanti, anche in sinergia con gli altri settori delle plastiche all’interno della CPA e in partnership con istituzioni e stakeholder, possa essere riconosciuto come contributo proattivo al Green Deal europeo”.

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Brigitte Dero, Amministratore Delegato di VinylPlus Stefan Sommer, Presidente di VinylPlus Caroline Van Der Perre, Co-titolare e Manager di Raff Plastics

Un piano per ridurre del 20% i residui di calcare nel mare

Solvay annuncia un nuovo piano d’azione per ridurre i residui di calcare rilasciati in mare dalla produzione di carbonato di sodio di Solvay Chi mica Italia a Rosignano, nell’ambito degli sforzi del Gruppo per ottimizzare costantemente l’ef ficienza e la sostenibilità delle proprie attività e in linea con l’autorizzazione IPPC rinnovata nel gennaio 2022.

Il piano d’azione rappresenta un investimento stimato di 15 milioni di euro in nuove soluzioni tecniche e di processo, alcune delle quali richie deranno l’approvazione delle autorità. Il piano prevede miglioramenti mirati in diverse fasi del processo di produzione, nonché l’ottimizzazione della granulometria e della qualità del calcare.

Entro il 2030, l’obiettivo di Solvay è di ridurre del 20% il volume massimo di scarichi attual mente previsto dalla sua autorizzazione IPPC. Solvay fornirà alle autorità aggiornamenti bien nali sui progressi compiuti.

Entro il 2040, Solvay ha l’ambizione di ridurre lo scarico di calcare al 40% rispetto all’autoriz

zazione IPPC, attraverso investimenti in ricerca e innovazione, in collaborazione con le parti in teressate, in base alla concessione dell’autorizza zione e alle priorità di interesse pubblico.

“Siamo impegnati a migliorare costantemente la sostenibilità dei nostri processi e a garantire che il nostro impianto di Rosignano continui a svolgere un ruolo importante nella fornitura di materiali essenziali per la società”, ha dichiarato Philippe Kehren, presidente della divisione Soda Ash & Derivatives di Solvay. “La nostra deter minazione a continuare ad alzare l’asticella e la nostra volontà di fare ulteriori investimenti dimo strano ulteriormente il nostro impegno a miglio rare continuamente le nostre operazioni”.

Lo stabilimento Solvay Chimica Italia di Rosi gnano produce soda e bicarbonato di sodio dal 1912. Questi prodotti sono ottenuti da calcare e sale naturali. Il miglioramento dell’impronta am bientale di tutti i siti produttivi Solvay è un impe gno costante nell’ambito della roadmap olistica di sostenibilità One Planet del Gruppo.

Medaglia di platino per la sostenibilità

Con un punteggio di 83/100, No vamont, Società Benefit certificata B Corporation, assieme alle azien de del Gruppo, si è aggiudicata la medaglia di platino in pratiche di sostenibilità di EcoVadis, esperto in valutazioni di sostenibilità.

EcoVadis effettua la valutazione della performance sulla base di 21 criteri di sostenibilità riuniti in quattro ambiti: ambiente, lavoro e diritti umani, etica e approvvi gionamento sostenibile e ha l’o biettivo di esaminare la qualità del sistema di gestione della sosteni bilità di un’azienda attraverso le sue politiche, le azioni e i risultati ottenuti. I 21 criteri si basano su standard di responsabilità socia le d’impresa internazionali come i principi del Global Compact, le convenzioni dell’Organizzazione

Internazionale del Lavoro (ILO), gli standard GRI (Global Reporting Initiative) e ISO 26000 e i principi del CERES (Coalition for Environ mentally Responsible Economy). I punteggi variano su una scala da zero a 100, dove inferiore a 25 cor risponde a una performance insuf ficiente, ovvero all’assenza di po litiche o azioni tangibili in materia di sostenibilità (rischio elevato), 25-44 rappresenta un approccio alla sostenibilità non strutturato (rischio medio), oltre 45 indica una buona gestione mentre sopra 64 una performance avanzata, che corrisponde a un approccio strut turato e proattivo alla sostenibilità e quindi a un’opportunità anche per i partner commerciali.

Il punteggio complessivo di No vamont di 83/100 colloca il Gruppo

nell’1% delle aziende migliori valu tate da EcoVadis nel settore “Fab bricazione di prodotti chimici di base, di fertilizzanti e di composti azotati, di materie plastiche e gom ma sintetica in forme primarie”.

Inoltre, sempre nel suo settore di competenza, relativamente ai quattro ambiti, Novamont si atte sta nell’1% delle aziende migliori per ambiente, lavoro e diritti uma ni ed etica e nel 2% delle aziende migliori per approvvigionamento sostenibile. Novamont ha iniziato ad utilizzare la piattaforma EcoVa dis dal 2015 e in sei anni le sue performance sono passate dall’i niziale 72/100 all’attuale 83/100, con l’area tematica “Approvvigio namento sostenibile” che ha fatto registrare l’incremento più signi ficativo.

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Il Design for Recycling è uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di economia circolare e sostenibilità a lungo termine. Da tempo Alpla li ha fatti suoi, con l’obiettivo di offrire soluzioni più pratiche e performanti, ma soprattutto più sostenibili e riciclabili.

Il riciclo genera valore

Alpla, esperta nella produzione di im ballaggi in plastica innovativi, è da sempre in prima linea sul fronte del la ricerca e sviluppo mirata all’offerta di solu zioni sostenibili, dove la partita dell’ecoso stenibilità ha inizio con le attività a monte di ideazione e progettazione dell’imballaggio. Al fine di contribuire concretamente a questi obiettivi con soluzioni sempre più sostenibi li e innovative, Alpla ha da tempo aderito ai principi del Design for Recyclying, ambito nel quale le buone prassi di progettazione rivestono un ruolo di primaria importanza a garanzia della riciclabilità degli imballaggi in ottica di economia circolare. Sulla base delle specifiche funzionali ed estetiche con cordate con il cliente, Alpla è in grado di individuare, già a partire dalle primissime fasi di design e progettazione tecnica, le mi gliori soluzioni per pervenire a un packa ging, sia esso un flacone, una boccetta o una bottiglia, conforme alle specifiche del cliente, ma quanto più sostenibile e ricicla bile possibile.

Gli obiettivi necessari

Oggi gli obiettivi di riciclo più elevati sono stati introdotti da alcuni stati della UE come Francia e Germania: la legislazione tede sca, per esempio, si è posta l’obiettivo di arrivare a una percentuale di recupero e ri ciclo del 63% per gli imballaggi in plastica entro la fine del 2022. Anche le aziende ma nufatturiere – produttori di alimentari, co smetici, detergenti ecc. – e la grande distri buzione si stanno rivelando sempre più

attente verso la circolarità del packaging, mirando alla riduzione del contenuto di plastica degli imballaggi, aumentan do la quota dei riciclati e puntando lad dove possibile al 100% di riciclabilità. Ciò anche perché, nel prossimo futu ro, gli imballaggi prodotti senza una frazione adeguata di plastica “recu perata” saranno destinati a diventare sempre più costosi.

In ottica trade, questo porta tutta la filiera a dover ripensare all’intero ciclo produttivo. I produttori devono essere in grado di soddi sfare gli obiettivi di sostenibilità non solo in termini di materiali, ma anche di efficienza dei processi, della catena logistica e di atti vità di recupero degli imballaggi post vendi ta, con un packaging che deve essere so stenibile in modo olistico.

Da qui l’importanza del concetto di Design for Recyclying poiché lo scopo fondamen tale del riciclo è quello di dare una seconda vita ai prodotti, sotto forma di oggetti o di nuovi imballaggi.

Il riciclo genera dunque valore, stimolando l’economia e prevenendo l’abbandono dei rifiuti nell’ambiente. Non solo. Gestendo i

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Nel prossimo futuro, gli imballaggi prodotti senza una frazione adeguata di plastica “recuperata” saranno destinati a diventare sempre più costosi

Lo scopo fondamentale del riciclo è quello di dare una seconda vita ai prodotti, sotto forma di oggetti o di nuovi imballaggi

materiali plastici all’interno di un circuito chiuso, è possibile ottenere grandi risultati in termini di sostenibilità. Nel caso del PET riciclato (o rPET ovvero materiale che deriva dal riciclo di bottiglie di plastica post-consu mo) è ad esempio possibile ridurre le emis sioni di gas serra finanche al 90% rispetto ai processi che utilizzano il PET vergine.

Un nuovo estrusore ad Anagni

Proprio nell’ottica di un costante migliora mento in ambito di riciclo e sostenibilità, Al pla Group ha ufficialmente inaugurato lo scorso 25 maggio il nuovo impianto per il riciclaggio del PET all’interno del suo stabi limento di Anagni (FR) dove, alla presenza del sindaco di Anagni, Daniele Natalia, del Direttore di Unindustria Frosinone, Pamela Morasca, di Mons. Lorenzo Loppa, Vescovo della Diocesi di Anagni-Alatri, e dei dipen denti di Alpla si è proceduto al simbolico taglio del nastro. Con un investimento di 6,5 milioni di euro per la sola linea di estrusione, l’azienda punta a una capacità produttiva di 13.500 tonnellate all’anno di PET riciclato (rPET) utilizzabile per la produzione di nuovi packaging destinati al contatto con gli ali menti. La quantità di rPET trattata coprirà il 25% circa del fabbisogno aziendale, ma è destinato a salire fino al 100% nel giro di alcuni anni con evidenti benefici in termini di impatto ambientale.

“Si è trattato di un percorso impegnativo dal punto di vista economico e dello sviluppo del progetto”, ha commentato Tiziano An dreini, amministratore Delegato di Alpla Ita lia, durante il discorso inaugurale. “La fami glia Lehner, proprietaria di Alpla Group, ha creduto sin dal principio nelle potenzialità di questo stabilimento anche in un’ottica circo

lare, pilastro fondamentale per la crescita sostenibile. Oggi la plastica che qui viene riciclata consente infatti di abbattere del 90% le emissioni di CO2 rispetto alla produ zione di plastica nuova, evitando la poten ziale dispersione nell’ambiente di migliaia di tonnellate di materiale”.

Un risultato reso possibile anche grazie all’impegno dell’amministrazione locale, che si è prodigata per abbattere le barriere burocratiche come quelle legate all’edifica zione all’interno di siti di interesse nazionale (SIN). “Il caso di Alpla è l’esempio che di mostra come, nel rispetto delle norme e del la tutela dell’ambiente, sia possibile contri buire allo sviluppo industriale del territorio”, ha confermato Daniele Natalia, sindaco di Anagni. “Si tratta di opportunità oggi uni che, ma che devono diventare prassi grazie al lavoro in sinergia tra amministrazione lo cale e aziende”.

Industria che, nella provincia di Frosinone, vanta un tessuto imprenditoriale composto da più di 50.000 aziende impegnate nei set tori più disparati. “Il potenziale di una pro vincia come la nostra è eccezionale”, ha spiegato nel proprio intervento Pamela Mo rasca, Direttore Unindustria Frosinone. “Il

sistema dovrebbe tutelare le aziende che investono e giornate come quella odierna dovrebbero rappresentare la norma. Poi ché, come dimostra il caso di Alpla, il pro gresso contribuisce alla transizione ecologi ca ed energetica, la tutela dell’ambiente passa anche attraverso una industria flori da. La desertificazione industriale non è solo una perdita dal punto di vista economi co e sociale, ma lo è anche nei confronti dell’ambiente”.

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Settembre/Ottobre 2022
Visita interna al nuovo stabilimento Alpla Group di Anagni

Attori e numeri di una filiera flessibile

La struttura del riciclo meccanico nazionale

Dopo il calo nel 2020, dovuto soprat tutto al Covid, il settore torna a ma cinare numeri positivi. È il quadro esposto nel rapporto di Assorimap, l’Asso ciazione Nazionale Riciclatori e Rigenerato ri di materie plastiche, realizzato da Plastic Consult, presentato a Roma presso Palazzo Rospigliosi, in cui si fotografa lo stato di sa lute dell’industria italiana del riciclo mecca nico delle materie plastiche nel 2021. Il rap porto spiega come la crescita del valore dei riciclati prodotti (fatturato settoriale) sia do

vuta non soltanto a un aumento dei volumi di prodotti riciclati, ma anche all’incremen to, estremamente elevato, dei prezzi di ven dita, legato all’impennata delle materie pri me a cui si sono aggiunti, nella parte terminale dell’anno, gli aumenti dei costi energetici. I volumi totali nazionali in output dei riciclatori meccanici si sono attestati lo scorso anno a circa 800mila tonnellate, con un tasso di crescita del 17% rispetto al 2020. Nell’attività di riciclo delle materie pla stiche sono attive, nel complesso, oltre 350 aziende, inclusi raccoglitori e selezionatori di rifiuti e scarti industriali. Un calcolo dal quale sono invece escluse le società di rac colta rifiuti urbani. I produttori di materie pri me seconde sono circa 200, comprenden do la lavorazione degli scarti industriali e le aziende che producono macinati, così come i trasformatori di plastiche integrati a monte nel processo del riciclo.

Le aree del Nord Ovest e del Nord Est con centrano la maggior parte degli impianti di ri ciclo meccanico, circa il 70% in aggregato. Il solo Nord Ovest, nell’ambito del quale spicca la Lombardia, concentra oltre il 40% degli im pianti censiti. Segue il Nord Est con poco più del 25%, Sud e Isole con il 20%, chiude il Centro Italia con il 10%. Per quanto riguarda le diverse tipologie di polimeri riciclati, si ri scontra una maggiore diffusione di aziende di produzione di granuli a base di film di polieti lene (oltre 30). A seguire i riciclatori di polipro pilene (poco meno di venti), di HDPE, PET e misti poliolefinici. Per quanto riguarda gli altri polimeri (PS, PVC, EPS, ABS, PA, ecc.) sono stati identificati 13 riciclatori meccanici.

Dati volumetrici

I volumi totali in output dei riciclatori meccani ci nazionali si sono attestati lo scorso anno a circa 800 kton, con un ottimo tasso di crescita (+17%) rispetto all’anno precedente, che ha vissuto una decisa riduzione della domanda in funzione del contesto pandemico. Il 2020 è stato infatti caratterizzato da una bat

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riciclo
Secondo i dati del rapporto Assorimap, il riciclo della plastica in Italia sta aumentando. Adesso l’obiettivo è quello di unire un territorio ancora diviso tra Nord e Sud.

tuta d’arresto nell’impiego di riciclati postconsumo, interrompendo una serie positiva che, a detta di tutti i principali operatori, sotto il profilo dei volumi durava da diversi anni.

L’impatto delle misure di contrasto alla pande mia, in particolare i lockdown totali in primave ra e parziali nella parte terminale dell’anno, hanno esercitato un impatto fortemente nega tivo sulla domanda.

Per il PET le ragioni del forte calo sono state determinate prevalentemente dalla decisa contrazione dei prezzi del polimero vergine, ai minimi per buona parte dell’anno (nettamente al di sotto delle quotazioni dei rigenerati), che hanno determinato uno spostamento, peraltro piuttosto speculativo, degli impieghi in una se rie di applicazioni chiave dell’imballaggio. Il 2021 ha visto una netta inversione delle condi zioni di mercato, con una ripresa della doman da di riciclati post-consumo che hanno, nel corso dell’anno, più che recuperato il calo re gistrato l’anno precedente, trainati dallo svilup po trasversale di iniziative di economia circola re nella maggior parte dei settori di sbocco.

R-PET in numeri

La produzione complessiva di R-PET, inclu dendo sia le scaglie che i granuli, (questi ulti mi destinati pressoché esclusivamente al comparto delle bottiglie per liquidi alimentari)

si è attestata lo scorso anno poco al di sotto delle 190.000 tonnellate, evidenziando una crescita superiore al 9% rispetto al 2020. Il fatturato del segmento R-PET nel 2021 si è attestato a poco più di 210 milioni di Euro, in forte crescita (+56% circa) rispetto al 2020, grazie all’effetto combinato dell’aumento dei volumi e, in particolare, dei prezzi di vendita.

Al di là dell’evoluzione futura del valore dell’RPET, legata anche all’implementazione della Plastic Tax nazionale, prevista dopo numerosi rinvii per inizio 2023, la necessità di arrivare al 25% di R-PET nel comparto CPL prescritta dalla direttiva SUP ha avviato il processo di decoupling delle quotazioni dei riciclati rispet to al PET vergine, innescando una forte cre scita delle quotazioni, in particolare del clear. Le fonti per il riciclo post-consumo del PET pro

vengono al 100% dagli imballaggi a fine vita. La filiera di approvvigionamento è, in misura pres soché esclusiva, quella dei rifiuti da raccolta differenziata urbana (imballaggi consumer). In merito alla provenienza geografica, i riciclatori meccanici nazionali in larga prevalenza (>80%) hanno ricevuto materiale da riciclare dai sistemi EPR nazionali, anche in funzione di una qualità media del rifiuto selezionato (balle di bottiglie) ineguagliata, o quasi, a livello europeo.

Prospettive future

Le prospettive per l’R-PET, in termini di volumi, sono decisamente positive: nei

Dati volumetrici – produzione di riciclati post-consumo - 2021

paesi UE dovranno essere raccolte e rici clate nei prossimi anni ulteriori altre cen tinaia di miliardi di bottiglie e flaconi in PET, sia per adempiere agli obblighi di raccolta e di inserimento di contenuti mi nimi di riciclati nei CPL (prescrizioni SUP), che per minimizzare l’impatto delle Plastic Tax (tanto europea che quelle in fase di implementazione nei singoli stati. In Italia si stima saranno necessarie al tre 100 mila tonnellate di R-PET da in corporare nei CPL. Questo significa, in base alle rese attuali degli impianti di ri ciclo, non meno di altre 120 mila tonnel late / anno di bottiglie da raccogliere entro il 2025, posto che i volumi venga no destinati al 100% al closed loop bott le to bottle.

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riciclo
Struttura semplificata della filiera produttiva e del riciclo delle materie plastiche Fonte: Plastic Consult Fonte: Plastic Consult per Assorimap

Le miniere urbane dell’Italia

II rialzo dei prezzi di metalli, plastiche e legname della prima metà del 2021 è stato seguito da rincari ancora più inten si dei costi dell’energia (gas naturale ed elettricità in primis) nel terzo trimestre, por tando l’Indice Prometeia ad archiviare il 2021 con un rialzo record (+70% circa). Nella media i prezzi delle comodità da im ballaggio, eccetto alluminio (+36% in euro) e cellulosa (+10.5%, caratterizzate da pro cessi produttivi più energivori, sono attesi consolidarsi su livelli simili o lievemente più contenuti rispetto al 2021. Nel 2021 l’Italia ha avviato a riciclo il 73,3% degli imballag gi immessi sul mercato: 10 milioni e 550mila tonnellate. Una percentuale in leg gera crescita rispetto al record del 2020, in cui si era toccato un livello di avvio a riciclo che sfiorava il 73%, e un risultato che su pera abbondantemente il 65% di riciclo totale chiesto dall’Europa ai suoi Stati membri entro il 2025.

Il tutto pur in un anno di forte ripresa dei consumi, che ha visto aumentare in modo esponenziale l’immesso al consu mo di packaging: oltre 14 milioni di ton nellate, circa l’8,5% in più rispetto all’an no precedente.

È il quadro che traccia CONAI nel rende re pubblico il suo nuovo Programma Ge nerale, che rendiconta i risultati del Pae se per il 2021.

“In una situazione pandemica che allenta va la morsa pur senza cessare, la ripresa dei consumi nel 2021 è stata davvero for te”, spiega Luca Ruini, presidente CONAI. “E dal momento che le percentuali di avvio a riciclo si basano sulle quantità di imbal laggi immesse sul mercato, molti pensava no che l’Italia non avrebbe confermato il 73% del 2020. Gli Italiani, però, si sono confermati bravissimi nella raccolta diffe renziata, e il nostro lavoro non si è fermato. Così, l’Italia ha potuto avviare a riciclo un

I dati del riciclo

Nel dettaglio, hanno trovato una seconda vita quasi 400mila tonnellate di acciaio; 53mila tonnellate di alluminio; oltre 4 milioni e 450mila tonnellate di carta e cartone; quasi 2 milioni e 200mila tonnellate di le gno; più di 1 milione e 250mila tonnellate di plastica e bioplastica; e quasi 2 milioni e 200mila tonnellate di vetro.

I 10 milioni e 550mila tonnellate di imbal laggi avviati a riciclo sono un risultato rag giunto per il 50% grazie al lavoro dei Con

I 10 milioni e 550mila tonnellate di imballaggi avviati a riciclo sono un risultato raggiunto per il 50% grazie al lavoro dei Consorzi

nuovo quantitativo record di imballaggi”.
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Nonostante il periodo critico che stiamo attraversando, sono sempre maggiori i rifiuti trasformati in nuove materie prime: secondo i dati Conai, nel 2021 il 73,3% degli imballaggi immessi sul mercato sono stati destinati al riciclo mentre il recupero totale supera l’82%. di filiera del sistema CONAI

sorzi di filiera del sistema CONAI, per il 48% grazie ai riciclatori indipendenti e per il restante 2% grazie all’operato dei sistemi autonomi.

L’intervento del sistema si è ridotto di circa due punti percentuali rispetto allo scorso anno, com’è normale in momenti favorevo li per il mercato, dimostrando il ruolo di sussidiarietà che il Consorzio svolge da venticinque anni.

Le città sostenibili

Se alle cifre dell’avvio a riciclo sommiamo quelle del recupero energetico, che usa i rifiuti di imballaggio come combustibile al ternativo per produrre energia, i numeri crescono: nel 2021 l’Italia supera l’82% di imballaggi recuperati, ossia più di 11 milio ni e 800mila tonnellate. “È un grande risultato per l’Italia”, commenta il presidente Ruini. “Da noi, più di otto imbal laggi su dieci oggi evitano la discarica. Sia mo primi fra i grandi Paesi europei, secondo i dati Eurostat, per riciclo pro-capite, e la stra grande maggioranza dell’avvio a riciclo av viene sul territorio nazionale, non all’estero. Senza contare che nel nostro Paese il riciclo dà risultati più efficienti a costi che, in Euro pa, risultano fra i più bassi per il tessuto im prenditoriale. Le nostre città, del resto, sono sempre più vere e proprie miniere urbane: i

crescenti quantitativi di rifiuti avviati a riciclo si trasformano in nuove materie prime, e la piccola percentuale che va a recupero ener getico diventa un’alternativa ai combustibili fossili. In un momento di crisi legata sia alle materie prime sia all’energia, i risultati italiani devono far riflettere”.

727 milioni di euro ai Comuni italiani

I dati nazionali non potrebbero essere così positivi se non fosse per il lavoro portato avanti da CONAI con i Comuni italiani tramite l’accordo nazionale con ANCI, che permette di intercettare i flussi dalla raccolta urbana, oltre che con una rete di 579 piattaforme di rigenerazione, riparazione e riciclo che si oc cupa di imballaggi commerciali e industriali, in accordo con i Consorzi di filiera.

Nel 2021 sono stati 7.583 i Comuni che han no stipulato almeno una convenzione con il sistema consortile, con una fetta di popola zione servita pari al 98% degli Italiani. Per coprire i maggiori costi che i Comuni so stengono nel ritirare i rifiuti in modo differen ziato nel 2021 il sistema CONAI ha ricono sciuto alle amministrazioni locali del Paese quasi 727 milioni di euro, circa 70 milioni in più rispetto all’anno precedente. 445 milioni, invece, sono stati destinati dal sistema al finanziamento di attività di tratta mento, riciclo e recupero.

Sempre con un’attenzione particolare alle aree del Mezzogiorno, in cui la raccolta deve continuare a crescere. “Nell’ultimo anno i progetti territoriali speciali nelle Regioni del Centro-Sud hanno coinvolto più di 15 milioni di abitanti”, svela Ruini. “E un progetto spe ciale è stato portato avanti con ANCI per aiu tare i Comuni di Puglia, Calabria, Campania e Sicilia a drenare parte dei fondi del PNRR: 189 Comuni sono stati supportati nel presen tare 1.775 soluzioni progettuali, per un valore di 115 milioni di euro”.

Anche grazie a tutte queste attività i rifiuti di imballaggio conferiti dai Comuni al sistema CONAI sono cresciuti proprio nel Centro (+4,5%) e nel Sud (+4,4%), compensando la flessione registrata al Nord (-2,5%), dove il dato ha risentito soprattutto di un calo nei conferimenti di acciaio e alluminio dovuto alle quotazioni favorevoli del rottame ferroso, che hanno reso più conveniente affidare i metalli al libero mercato.

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riciclo

Tecnologie efficienti per trasformare le materie plastiche

In occasione del K 2022 (dal 19 al 26 otto bre 2022, Düsseldorf) Coperion e Cope rion K-Tron presenteranno, presso lo stand B19 nel padiglione 14, una serie di novità e sviluppi tecnologici in grado di ren dere più efficiente la produzione delle mate rie plastiche, migliorare la gestione respon sabile delle risorse e permettere di ottenere qualità elevate dei prodotti. L’azienda alle stirà inoltre uno spazio specifico dedicato al tema del “riciclaggio delle materie plasti che”: nella cornice del Forum dell’Economia Circolare VDMA, in un padiglione nell’area esterna (CE09), Coperion esporrà un im pianto completo per il riciclaggio del polieti lene tereftalato (PET). Le apparecchiature presentate coprono gli ambiti della movi mentazione di materiali sfusi, del dosaggio, dell’estrusione e della granulazione e dimo strano l’elevata competenza di Coperion nell’ambito dei più svariati processi di rici claggio delle materie plastiche, come il rici claggio chimico, il riciclaggio dei film multi strato o l’upcycling. Nel padiglione del riciclaggio di Coperion, i riflettori saranno puntati sugli innovativi perfezionamenti tec nologici dell’azienda, tra cui l’alimentazione laterale ZS-B MEGAfeed, che consente il ri ciclaggio di fibre e fiocchi di plastica con portate molto elevate.

Soluzioni smart per i processi di compoundazione

Protagonista dello stand B19 di Coperion nel padiglione 14 sarà un estrusore ad ele vate prestazioni ZSK Mc18 con un diametro

L’estrusore bivite

ZSK 70 Mc18 ha un diametro coclea di 70 mm ed è dotato di numerose funzionalità che permettono una compoundazione ad elevata efficienza delle materie plastiche Foto: Coperion

della coclea di 70 mm. La sua elevata cop pia specifica di 18 Nm/cm3 lo rende partico larmente adatto per la compoundazione ef ficiente di materie plastiche nell’ambito di processi ad elevata portata e con un consu mo energetico comparativamente ridotto. L’estrusore ZSK è dotato di un sistema di alimentazione laterale ZS-B easy e di un gruppo di degasaggio laterale ZS-EG easy. Sia il sistema ZS-B, sia il gruppo ZS-EG sono caratterizzati da un design “easy” che permette di smontarli dalla parte di proces so con pochi rapidi movimenti, riducendo

sensibilmente i tempi per il cambio delle ri cette e gli interventi di manutenzione. Sull’ingresso principale del ZSK 70 Mc18 sarà visibile un dosatore vibrante modello K3-ML-D5-V200 di Coperion K-Tron. Il si stema ZS-B easy è equipaggiato con un dosatore K-ML-SFS-BSP-100 Bulk Solids Pump™ (BSP).

Un altro pezzo forte in esposizione allo stand Coperion sarà l’estrusore da labora torio della serie STS Mc11 con un diametro coclea di 25 mm. La struttura lineare, la fa cilità d’uso e la pulizia semplice sono le ca

macchine
Coperion presenterà al K di Düsseldorf le sue novità tecnologiche per migliorare la produzione delle materie plastiche, oltre ad occuparsi del riciclaggio: un contributo sempre più prezioso per la svolta energetica.
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ratteristiche che lo contraddistinguono. Il De/Di di 1,55 e la coppia specifica Md/a3 di 11,3 Nm/cm3 permettono uno scale-up si curo sull’intera serie STS Mc11. L’estrusore STS 25 Mc11 verrà presentato con un dosa tore bivite K-Tron K-ML-SFS-KT20.

Alla K 2022 sarà inoltre possibile vedere il nuovo dosatore preconfigurato ProRate PLUS nelle tre dimensioni disponibili S, M e L. Questo dosatore gravimetrico a funzio namento continuo di Coperion K-Tron è estremamente robusto e, grazie all’ottimo rapporto prezzo-prestazioni, costituisce una soluzione economicamente efficiente per il dosaggio affidabile di materiali sfusi a flusso libero.

Il sistema di alimentazione laterale ZS-B MEGAfeed di Coperion permette di riciclare le fibre e i fiocchi di plastica in modo economico o, in alcuni casi, di riciclare per la prima volta materiali in passato considerati poco convenienti

L’estrusore da laboratorio STS 25 Mc11 di Coperion convince con gli stessi vantaggi della serie STS Mc11, offre una struttura lineare, è facile da utilizzare e può essere pulito senza problemi

cedente, la nuova pellettizzatrice SP ridu ce ulteriormente i tempi di cambio di ricet te e colori. La camera di taglio lavora in totale assenza di zone morte; inoltre il gruppo di taglio, grazie alla funzione di cambio rapido, può essere sostituito in modo semplice e veloce. L’interno della pellettizzatrice è ancora più accessibile e permette una pulizia ottimale. Un altro fiore all’occhiello che Coperion mostrerà alla K 2022 è la valvola rotativa ZXQ 800. Questa valvola ad elevate pre stazioni, che lavora con perdite di gas mi nime, è stata specificamente sviluppata da Coperion per l’alimentazione di polveri in sistemi trasportatori pneumatici fino a 3,5 bar. Grazie alle sue prestazioni, è ideale per i futuri impianti ad elevate portate per la produzione di poliolefine.

Una materia prima preziosa

Le taglierine della serie SP, montate sui due lati, sono state completamente ridise gnate da Coperion, che presso il suo stand alla fiera K esporrà a titolo rappresentativo il modello SP340. Rispetto al modello pre

La plastica, in quanto materia prima, può offrire un contributo prezioso alla protezione dell’ambiente e alla svolta energetica. Il se greto è riciclarla in modo efficiente. Per que sto, il tema del riciclaggio della plastica è al

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macchine

centro di diversi progetti di sviluppo di Co perion. L’azienda presenterà i risultati otte nuti in occasione della K 2022 nell’ambito del Forum dell’Economia Circolare VDMA nel suo padiglione nell’area esterna (CE09). Qui, Coperion esporrà le sue soluzioni di processo e le sue tecnologie che permetto no di realizzare un riciclaggio economico delle più diverse materie plastiche e di otte nere prodotti finali di qualità eccellente. Pro tagonista dell’esposizione sarà un impianto per un estrusore bivite ZSK 58 Mc18 confi gurato per la produzione di PET riciclato di alta qualità.

Per l’alimentazione efficiente di fiocchi e fi bre voluminosi in PET e altre materie plasti che negli estrusori bivite ZSK, sarà possibi le vedere il dosatore a nastro smart SWB-300 con il predosatore monovite S100 e il nuovo sistema di alimentazione laterale ZS-B 70 MEGAfeed. L’SWB è un dosatore gravimetrico estremamente affidabile di Ko perion K-Tron in grado di lavorare con altis sima precisione grandi volumi di materiali sfusi con le più diverse caratteristiche di scorrimento. Grazie all’innovativo sviluppo tecnico ZS-B MEGAfeed di Coperion, la plastica riciclata con una densità inferiore a 200 kg/m³, a lungo associata a limitazioni nell’alimentazione e quindi ritenuta non con veniente per il riciclaggio, può ora essere alimentata in modo affidabile e in elevate quantità nei modelli più piccoli dell’estruso re bivite ZSK, e infine essere sottoposta

contemporaneamente a riciclaggio e com poundazione.

Nella parte di processo dell’estrusore ZSK 58 Mc18 esposto alla fiera avvengono la fu sione, il degasaggio intensivo e la completa omogenizzazione del materiale. Il PET rici clato viene in seguito convogliato tramite una pompa ad ingranaggi e un filtro con cambio automatico a una granulazione in acqua per la produzione di granulato. Suc cessivamente il granulato viene condensato nel reattore SSP (policondensazione a stato solido) e può essere nuovamente trasfor mato in bottiglie, fibre o film. L’elevata quali tà del PET riciclato prodotto con questo in novativo processo di Coperion è stata confermata dalla Food and Drug Admini stration (FDA) americana, che ha rilasciato l’autorizzazione per il contatto diretto con gli alimenti (Letter of Non Objection).

Le tecnologie tradizionali per il riciclaggio del PET richiedono la pre-essiccazione e la cristallizzazione dei fiocchi e delle fibre, che soltanto in seguito possono essere trasfor mate. Con la soluzione tecnologica e di pro cesso di Coperion, il PET riciclato può esse re alimentato direttamente nell’estrusore ZSK. L’ottima qualità del prodotto finale è inoltre molto vantaggiosa per le aziende di

riciclaggio. Le eccellenti qualità di dega saggio del ZSK permettono di estrarre dalla massa fusa le componenti volatili come i monomeri, gli oligomeri e l’acqua. Gli im pianti di Coperion per il riciclaggio del PET offrono come ulteriori vantaggi un risparmio sui costi d’esercizio e sui consumi energeti ci, nonché una logistica ridotta.

Gli odori sgradevoli eventualmente causati dal granulato di plastica prodotto possono essere eliminati in modo affidabile con gli impianti di deodorazione di Coperion. Per ottimizzare le specifiche di questi impianti e configurarli con parametri d’esercizio per sonalizzati, ora Coperion offre un servizio di esecuzione di test con un’unità mobile per ridurre gli odori direttamente nel luogo dell’impianto di produzione di granulato e riciclato di plastica. Questa soluzione per mette di vagliare le possibilità di riduzione degli odori analizzando il prodotto fresco e tenendo conto delle reali condizioni di pro duzione e di impostare i parametri dell’im pianto in modo tale da ottenere la qualità del prodotto desiderata.

“Il riciclaggio delle materie plastiche è uno dei temi principali che promuoviamo con maggiore forza per accelerare l’evo luzione dell’industria della plastica verso l’economia circolare”, ha commentato Marina Matta, Team Leader Process Tech nology Engineering Plastics di Coperion. “Siamo orgogliosi delle nostre nuove tec nologie e dei nostri nuovi processi, che offrono prodotti di qualità eccellente e rendono il riciclaggio della plastica sensi bilmente più efficiente. Con l’innovativo sistema ZS-B MEGAfee, determinati fioc chi e fibre di plastica diventano riciclabili per la prima volta. Con il nostro nuovo Recycling Innovation Center disporremo a breve dell’ambiente ottimale per sviluppa re altre tecnologie e per ottimizzare i pro cessi di riciclaggio, anche insieme ai no stri clienti”.

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Il dosatore a nastro SWB-300 di Coperion K-Tron è un dosatore gravimetrico che offre un’elevata precisione e un controllo di processo efficiente Foto: Coperion K-Tron

RadiciGroup a supporto della nuova auto da corsa progettata dal PoliMi

Radici Group, ha messo a disposizione del Team Dynamis del Politecnico di Milano i suoi materiali formulati per la stampa 3d capaci di massimizzare prestazioni meccaniche ed estetiche, utilizzati per realizzare la nuova macchina DP13 Autonoma.

C’è anche Radilon ® Adline (brand che identifica filamenti per stampa 3d) di Ra diciGroup nella nuova auto da corsa mo noposto progettata dal team Dynamis del PoliMi: oltre cento studenti di ingegneria e design hanno lavorato più di un anno per mettere a punto un nuovo modello elettrico e, novità 2022, predisposto per funzionare anche in guida autonoma.

“Quest’anno il Gruppo ha deciso di sostenere questo progetto universitario di PoliMi in linea con la sua attenzione a supportare giovani studenti (hanno tra i 19 e i 25 anni) impegnati nel coniugare studi e attività extracurriculari, in un set tore come quello dell’automotive, in cui RadiciGroup ha una grande competenza in termini di materiali e applicazioni”, ha dichiarato Angelo Radici, Presidente di RadiciGroup.

“Siamo stati contattati dal team del Po liMi per capire come potevamo essere di supporto con i nostri materiali innovativi,

visto che da oltre 40 anni siamo nella sup ply chain dell’automotive per cui mettia mo a disposizione innumerevoli soluzioni, studiate per soddisfarne gli stringenti re quisiti tecnici e, negli ultimi anni, con par ticolare attenzione al mondo dell’e-mo bility”, ha sottolineato Chiara Devasini, Marketing & Development Project Leader di RadiciGroup High Performance Poly mers. “Dopo una serie di confronti sulle necessità dei ragazzi per il nuovo pro getto, abbiamo pensato di utilizzare uno dei prodotti della nostra gamma Radilon Adline, specificatamente studiata per la tecnologia dell’additive manufacturing. Si tratta di filamenti basati su speciali gradi di poliammide che presentano caratteri stiche tecniche avanzate come resisten za meccanica, chimica e termica e sono adatti non solo per la prototipazione, ma anche per la produzione di parti funzio nali e strutturali come è stato in questo progetto”.

I benefici del 3D

Con i materiali RadiciGroup, infatti, è stato stampato un supporto cavo motore necessario per tenere in posizione corret ta il cavo motore, molto fragile durante la sterzata della vettura e sono state prodot te delle “centine” interne all’auto, com ponenti essenziali per il comportamento strutturale del profilo alare in carbonio.

Ogni anno la squadra corse “Dynamis PRC” di PoliMi, progetta un nuovo proto tipo di vettura Formula SAE, che compete in un campionato universitario internazio nale di design ingegneristico. Nelle ulti me due stagioni di gara, il team “Dyna mis PRC” si è classificato come migliore squadra italiana e ha raggiunto ottimi ri sultati a livello internazionale.

Inoltre, grazie alla collaborazione con Ciano Shapes, distributore ufficiale di Ra diciGroup per quanto riguarda i materiali destinati alla stampa 3d e con un’espe rienza consolidata nel loro stampaggio, sono stati stampati prototipi di alette che si sono rilevate fondamentali per il team Dynamis per alcune valutazioni tecniche sul design del componente. Una collabo razione per sperimentare e individuare nuove soluzioni per il futuro.

“I componenti della macchina DP13 necessitavano di essere sviluppati con prodotti performanti, ma leggeri”, ha commentato Ambra Suardi R&D Scou ting & Consumer Industrial Goods Project Leader di RadiciGroup High Performance Polymers. “La leggerezza della macchina è un requisito fondamentale, ma durante lo sviluppo del progetto abbiamo valutato che sia il supporto cavo motore sia le cen tine flap aerodinamiche sono componenti soggetti a stress meccanico. Adline CS CF10 HP BK è un prodotto specifico per Additive Manufacturing su base poliam mide e rinforzato con fibra di carbonio. Di conseguenza, il grado presenta una densità tale da permettere lo sviluppo di componenti leggeri, ma altamente perfor manti, caratterizzati da ottima resistenza meccanica e rigidezza. Il nostro Radilon® Adline CS CF10 HP BK è inoltre caratteriz zato da buona processabilità in 3d Prin ting, fattore che lo rende idoneo anche per stampanti non altamente professio nali e versatile per svariate applicazioni”.

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stampa 3D Settembre/Ottobre 2022

componenti

Un filtro per separare le sostanze estranee dalla massa fusa

costante del prodotto sul lungo periodo. Il fulcro del sistema utilizzato da Sy splast è un estrusore Leistritz che è en trato in funzione nel 2021. Il materiale in ingresso è costituito da macinato puro derivante dal riciclaggio di vecchi elettrodomestici e dalla lavorazione di pla stiche miste post-industriali e post-con sumo. Questo materiale proviene in larga misura da energenta recycling so lutions GmbH, azienda facente parte del gruppo Energenta al pari di Sysplast.

Con una perdita di fusione minima, il materiale di spurgo è particolarmente ricco di sostanze estranee © Ettlinger

La società Sysplast GmbH basata a Norimberga, esperta del riciclaggio orientato all’innovazione e focalizza to su termoplastiche a base di stirene come PS, ABS e PC/ABS, utilizza e svi luppa tecnologie all’avanguardia, anche per la lavorazione di materiali di scarto con rivestimenti superficiali provenien ti dall’industria elettronica e automo bilistica. L’azienda si affida ai filtri di Ettlinger, società di Maag Group, il cui funzionamento continuo consente un’e levata efficienza produttiva e una qualità

Anche il materiale di partenza accu ratamente selezionato contiene ancora porzioni di impurità sotto forma di me talli, plastiche estranee, siliconi, carta, ecc. Per la trasformazione in ricom pound di alta qualità occorre pertanto una filtrazione della massa fusa che separi in modo affidabile anche le più piccole particelle contaminanti.

“L’industria elettronica, incluse quella delle telecomunicazioni e dell’elettroni ca di consumo, così come l’industria automobilistica, accetta solo prodotti che dal punto di vista delle proprietà di lavorazione e di utilizzo sono allo stesso livello qualitativo elevato dei materiali nuovi”, spiega Dobberke, amministra tore delegato di Sysplast.

Come risultato di queste specifiche

esigenti, Sysplast adotta un filtro au topulente ad alta efficienza ERF 350 di Ettlinger. Tra i progetti innovativi lanciati da Sysplast figura il condizionamento di plastiche metallizzate galvanicamente, soprattutto ABS, provenienti dall’industria automobilistica e dal settore dei sanitari e degli articoli per la casa. In collaborazione con l’Istituto Fraunho fer per l’ingegneria di processo e l’im ballaggio (IVV) con sede a Friburgo, l’azienda ha sviluppato un processo in cui sia la plastica che i metalli vengono completamente riciclati. Anche in que sto caso un filtro ERF 350 di Ettlinger rimuove in modo affidabile dalla massa fusa le particelle residue derivanti dalla metallizzazione.

“Vogliamo quintuplicare la nostra produzione attuale di circa 10.000 ton nellate all’anno entro la fine del decen nio, portando così Sysplast tra i primi riciclatori di questo gruppo di materiali nei Paesi germanofoni”, spiega Dob berke. “Un secondo nuovo impianto au menterà la capacità di 17.000 t/a entro la fine del 2022. Nel contempo l’upgra de di un impianto dismesso contribuirà con 1.500 t/a. Anche in questo caso i filtri continui di Ettlinger faranno parte del sistema”.

Con il KEL-SCDP-TR, icotek introduce nuove dimensioni e opzioni di montaggio per i famosi passacavi KEL-SCDP. Con la piastra passacavo per foratura metrica KEL-SCDPTR è possibile posare e sigillare singoli cavi senza connettori

fino a un grado di protezione IP65 e secondo DIN EN 60529. La nuova variante KEL-SCDP-TR 63|5+1 consente invece il passaggio di un massimo di cinque cavi. Il vantaggio della serie KEL-SCDP-TR è la gamma di sigillatura molto ampia. A seconda del diametro del cavo o del tubo flessibile, la singola membrana circolare può essere facilmente staccata nell’area di sigillatura richiesta. Tutto quello che è necessario fare è praticare un piccolo foro tra gli anelli. Quindi, l’anello corrispondente può essere rimosso. Il vantaggio di questo “principio di sfogliamento” è che la zona sfogliata è sempre rotonda e quindi garantisce una sigillatura perfetta.

Il KEL-SCDP-TR ha un filetto metrico integrato da M25 a M63. Di conseguenza, le forature standard dei pressacavi convenzionali sono riutilizzabili. Il campo di sigillatura massi mo del KEL-SCDP-TR è compreso tra 5 e 52 mm.

La piastra passacavi KEL-SCDP-TR viene fissata avvitando un controdado. Il controdado esagonale è compreso nella for nitura del prodotto.

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Passacavi per diametri variabili Settembre/Ottobre 2022

Soluzioni standard per la sostenibilità del packaging

Visto che i governi continuano a imporre obiettivi di riduzione degli sprechi di plastica e delle emissioni nette di carbonio, Mar cus Schneck, CEO di Norelem, esamina come ci si possa impegnare a rendere più sostenibile l’industria del packaging aumen tando la produttività e l’efficienza dei componenti standard.

Per creare un’industria del packaging più sostenibile, No relem si concentra su tre aree principali di miglioramento at traverso l’uso di componenti standard. Queste aree riguarda no tutte l’aumento della durata dei componenti: durevolezza e resistenza all’usura, manuten zione facile e pulizia non costo sa. Questi fattori, in definitiva, li rendono più sostenibili, perché i prodotti che durano a lungo non richiedono ulteriore ener gia per la fabbricazione di parti di ricambio. Allo stesso modo, componenti standard più dure

voli richiedono meno manuten zione e implicano macchinari più robusti e processi più fluidi.

Norelem offre componenti standard che possono essere utilizzati in due diversi settori del packaging. I primi sono componenti che entrano nella produzione generale di imbal laggi, come le sfere portanti, le reti protettive per superfici e materiali delicati, i cappucci protettivi in plastica a maglia, le reti protettive e i separatori in plastica per eurocassette. Il secondo gruppo di componenti standard entra nella produzio ne di imballaggi per il settore dell’igiene: si tratta di parti ope rative ed elementi di macchine che soddisfano severi requisiti igienici e fanno parte della gam ma Norelem Hygienic DESIGN. Questi gruppi includono “raggi, lavorazioni, smussi e superfici” che sono progettati per ridurre l’umidità e possono essere fa

Guide a rulli per scongiurare i guasti

Un produttore di bottiglie in PET (polieti lene tereftalato) doveva sostituire frequente mente le guide lineari delle soffiatrici. Dopo aver adottato le guide a rulli Serie RA di NSK, non si sono più verificati guasti per oltre un anno, ottenendo un risparmio sui costi di manutenzione, ricambi e fermi macchina pari a 60.000 Euro.

Insoddisfatto dei frequenti cedimenti delle guide lineari montate sulle soffiatrici, il pro duttore ha chiesto a NSK di ispezionare pa recchie guide guaste. L’analisi condotta dagli esperti ha individuato la causa nel danneg giamento del coperchio terminale, dovuto alla combinazione di movimenti di corsa bre vi, tempi di ciclo brevi, frequenti avvii-arresti, e forze di spostamento maggiori in fase di avviamento.

Sulla base di questo profilo applicati

cilmente puliti oppure non ri chiedono pulizia.

Norelem sostiene l’uso dell’ac ciaio inox con elementi in lega di alta qualità e plastiche di alta qua lità ad elevata resistenza chimica.

Questi materiali garantiscono non solo che il prodotto abbia una lunga durata, ma anche che quando il prodotto non è più uti lizzabile possa essere riciclato anziché finire tra i rifiuti.

L’aumento della sostenibilità grazie all’impiego di materiali di alta qualità è particolarmente vali do per la gamma Hygienic DESI GN. L’acciaio inox di alta qualità ne permette l’utilizzo in aree diffi cili più a lungo rispetto ai prodotti che non hanno questo alto livello di qualità, il che significa che non occorre sprecare energia nella produzione e nell’installazione di parti di ricambio.

capacità di carico e precisione di movimen to molto elevate, rigidezza estrema, corsa fluida e lunga durata in presenza di cicli bre vi e carichi elevati.

Uno degli elementi distintivi della Serie RA sono i distanziali che contengono i mo vimenti dei rulli. In particolare, evitano l’in traversamento dei rulli e ne garantiscono la fluidità della rotazione, oltre a ridurre la forza di spostamento in fase di avviamento.

vo e dei danni che si verificavano, NSK ha raccomandato all’azienda di lavorazione di materie plastiche di installare guide a rulli Serie RA. Queste guide offrono, fra l’altro,

L’azienda ha seguito il consiglio e, a titolo di prova, ha equipaggiato una delle soffiatrici con le guide a rulli Serie RA di NSK. La mac china ha operato per oltre un anno senza pro blemi o cedimenti, azzerando i costi di fermi impianto in produzione. L’analisi dei costi condotta da NSK ha dimostrato che l’instal lazione delle guide su quest’unica macchina ha portato un risparmio di 59.500 Euro. Alla luce di questo risultato, il produttore di botti glie in PET non ha esitato a modificare anche le altre soffiatrici.

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Ricerca e sviluppo per la gamma di fibre di rinforzo

Coim anticipa gli sviluppi del mercato e investe nella linea FILCO per fibre di rinforzo: una gamma di prodotti che trova impiego nei più svariati settori.

Coim Spa, multinazionale italiana che pro duce specialità chimiche dal 1962 e che opera in tutto il mondo attraverso diciannove so cietà produttive e commerciali, ha avviato un importante piano di investimenti in ricerca e sviluppo per implementare la gamma FILCO, le soluzioni Coim per fibre di rinforzo.

I prodotti della linea FILCO sono appretti utilizzati nel trattamento delle fibre di rinforzo per materiali compositi. Che siano di vetro, di carbonio, di basalto o di altri materiali, le fi bre di rinforzo necessitano di un trattamento superficiale specifico per poter efficacemente svolgere la loro funzione nei compositi. Coim riveste un ruolo di rilievo in questo ambito, trattandosi di una gamma prodotti offerta da pochi produttori al mondo e che trova impie go in vari settori tra cui la produzione di travi strutturali per l’edilizia e diverse industrie, i trasporti (navi, auto, treni, aerei), la produzio

Le fibre di rinforzo necessitano di un trattamento superficiale specifico per poter efficacemente svolgere la loro funzione nei compositi

ne di tubazioni - anche per l’industria chimica - e la produzione di pale eoliche.

I quattro progetti

“I driver che guidano lo sviluppo del mer cato, e quindi della gamma FILCO, sono la ri chiesta di leggerezza e resistenza alle alte tem perature, ottimizzazione delle applicazioni che prevedono il contatto alimentare, riduzione dei VOC e ricorso a materie prime rinnovabili e rici clate”, spiega Mariaenrica Cesano, Technical & Business Manager FILCO. “Coim, nell’ottica di anticipare e interpretare con risposte efficaci gli sviluppi del mercato, ha avviato un ampio pro gramma di ricerca dedicato alla gamma FILCO, basato su quattro progetti principali”.

1. Sviluppo di appretti e leganti basati su ma terie prime di origine biologica. Dopo gli impor tanti progressi già compiuti eliminando i nonil fenoli etossilati, riducendo i VOC, sviluppando prodotti all’acqua e tecnologie di emulsiona mento che minimizzino l’uso di co-solventi e

consentono il recupero e riutilizzo della frazione più fine delle resine in polvere, Coim sta svilup pando prodotti FILCO basati su materie prime di origine biologica. Grazie alla ricerca, Coim ha formulato un legante per fibra di vetro con componenti da fonte bio che possono arriva re al 100%, e di un primo appretto - in fase di messa a punto di laboratorio - con componenti da fonte bio fino al 75%. Le applicazioni più rilevanti di queste soluzioni riguardano infra strutture, automobile, nautica.

2. Sviluppo di appretti per rinforzo di poliam mide (PA) con elevata resistenza all’idrolisi. Per i componenti del radiatore, l’industria automo bilistica richiede valori di resistenza all’idrolisi dei compositi vetro e PA sempre maggiori. Coim sta sviluppando una dispersione poliu retanica reticolabile, in grado di mantenere elevate proprietà meccaniche anche dopo il trattamento con miscela di acqua e glicole a 120/125°C per 3000 h.

3. Sviluppo di appretti dissipativi. Uno dei maggiori problemi nella lavorazione della fibra di vetro è l’accumulo di cariche elettrostatiche, che ne rende difficoltoso il trasporto e il taglio. A questo inconveniente si è storicamente ov viato in modo non ottimale mediante l’aggiunta di antistatici. Attualmente Coim sta sviluppan do appretti per fibra di vetro intrinsecamente dissipativi, che permettano la dispersione della carica elettrostatica superficiale mediante l’uti lizzo di nanocomponenti in carbonio e grafite, ottimizzando la lavorabilità della fibra e la per formance del composito. L’applicazione finale è in ambito automotive.

4. Sviluppo di leganti eco-friendly. Sono in fase di sperimentazione presso i clienti di Coim leganti in polvere – per produzione di mat a filo tagliato – basati su materie prime riciclate, com pletamente esenti da BisfenoloA, e con caratte ristiche di bassa viscosità alle alte temperature.

materiali Settembre/Ottobre 2022
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Additivi ad alte prestazioni per poliolefine riciclate e poliammidi

Brüggemann si presenta alla fiera K 2022 (Padiglione 8a / stand D08) con una serie di additivi innovativi che migliorano le prestazioni. La gamma comprende sta bilizzanti termici elettricamente neutri per le poliammidi destinate ad applicazioni elettriche ed elettroniche (ad esempio per la mobilità elettrica), agenti stabilizzan ti ad alte prestazioni per l’esposizione a temperature da moderate a molto elevate per i compound caricati, e additivi per stabilizzare le poliolefine riciclate. Inoltre, una particolare attenzione viene rivolta agli agenti fluidificanti che, oltre ad au mentare l’efficienza, consentono tempi di ciclo più brevi e la riduzione dello spes sore di parete nei componenti prodotti in poliammide e poliestere (PBT).

Gli additivi Bruggolen ® TP-H2062 e TP-H2217 sono i primi di una nuova clas se di stabilizzanti termici senza metalli e

alogeni per poliammidi rinforzate e non rinforzate, destinate ad applicazioni nel settore elettrico ed elettronico.

Bruggolen TP-H2217 è particolarmente adatto per le poliammidi ignifughe termo stabilizzanti senza alogeni. Brüggemann consente così ai compoundatori di pro durre materiali in poliammide specifica mente su misura per la mobilità elettrica in classe V-0 secondo la norma UL94, caratterizzati da neutralità elettrica e pro lungata resistenza termica a 180 °C.

Bruggolen TP-H1804 è un nuovo sta bilizzante termico per poliammidi alifati che impiegate a temperature d’esercizio continuo da 160 °C a 190 °C, nettamente superiore agli stabilizzanti a base di sali di rame in termini di mantenimento delle proprietà meccaniche dei materiali a cui viene aggiunto.

Bruggolen TP-P2201, è destinato per

La pallina per cani leggera e resistente

lo più alle applicazioni nel settore della mobilità elettrica e delle poliammidi igni fughi Bruggolen TP-P1810 è funzionale per lavorazioni di poliammidi semi aro matiche, mentre il Bruggolen ® TP-P1507 è ottimizzato per le poliammidi alifatiche e il tipo TP-P1924 per il PBT.

Con Bruggolen TP-R2090 è invece pos sibile riciclare il polipropilene da scarti industriali e rifiuti post-consumo, mentre Bruggolen TP-R8895 è specificamente adatto per il riciclo del polipropilene uti lizzato dalle batterie. I due additivi con sentono di produrre materiali di riciclo a livelli di qualità non raggiungibili con i processi di ristabilizzazione convenziona li, anche con alti dosaggi.

Per il riciclo del polietilene, Brüggem ann ha sviluppato il Bruggolen TP-R2162 che integra una nuova tecnologia di ripa razione.

per le nuove Chewa-boing, che fanno divertire i cani in sicurezza.

Dalla collabo razione tra BASF, multinazionale della chimica, e Ferplast, azienda italiana interna zionale esperta nel settore degli accessori per animali dome stici, nascono le innovative palline per cani Chewa-boing: uno dei migliori pet toy in commercio, già disponibile

sugli scaffali dei principali negozi. Ferplast ha scelto di utilizzare Infi nergy®, il primo poliuretano termopla stico espanso (E-TPU) BASF; un ma teriale ad alte prestazioni, che unisce le proprietà del TPU ai vantaggi delle schiume. Infinergy, infatti, è elasti co come la gomma ma più leggero, galleggia ed è in grado di fornire un’am mortizzazione inegua gliabile. Progettato per il mondo dello sport, dal 2017 viene già utilizzato anche nell’in tersuola delle scarpe antinfortunistiche, dove ha imposto nuovi standard in materia di comfort.

Resistenza, leggerezza ed effetto rim balzo sono stati tra i motivi che hanno indotto Ferplast ad optare per Infinergy

“La nostra chimica può offrire un contributo di valore nei più svariati am biti della quotidianità, dando risposte concrete anche nel comparto dei pet toy”, dichiara Maurizio Grieco, Account Manager PM Italia. Capace di resistere alle sollecitazioni, Infinergy rende le Chewa-Boing resistentissime e sicure, ad ogni morso. Grazie al nostro poliu retano, inoltre, le nuove palline di Fer plast sono ideali anche al mare, poiché risultano leggerissime e galleggianti”.

Le palline sono sempre state tra i giochi più semplici e amati dai cani: stimolano il movimento e l’intelligen za, alleviano noia e ansia e migliorano l’igiene orale del cane attraverso la ma sticazione.

Le nuove palline sono disponibili in due versioni: Chewa-boing e Chewaboing dispenser – che può ospitare crocchette al proprio interno e prolunga re il gioco – e in due differenti misure.

LaPlasticaOggieDomani ı 53 materiali Settembre/Ottobre 2022

Risolvere le sfide con la sostenibilità

In occasione di una recente conferenza stampa a Rotterdam, Ascend Performan ce Materials ha presentato in anteprima alcuni aggiornamenti e punti salienti dell’azienda in vista del K 2022. Con il tema “Advancing Together”, Ascend ha il lustrato i modi in cui sta aiutando i clienti a risolvere alcune delle sfide tecniche più pressanti a livello globale.

Ascend è impegnata nell’attuazione della sua strategia di sostenibilità, che si basa sui pilastri della responsabilizzazio ne del personale, dell’innovazione nelle soluzioni e dell’operatività senza com promessi. L’azienda ha assunto pubblica mente l’impegno di perseguire un’ampia gamma di obiettivi di sostenibilità, tra cui la riduzione delle emissioni di gas serra dell’80% entro il 2030.

Per raggiungere questo obiettivo, l’a

zienda continua a investire ingenti capi tali nelle sue sedi produttive per utilizza re una maggiore percentuale di energia rinnovabile e ridurre le emissioni. Di recente ha installato unità di cogenera zione presso lo stabilimento americano di Decatur, Alabama, che hanno ridot to l’impronta ambientale complessiva dell’80%. I progressi dell’azienda nel campo della cogenerazione hanno con tribuito a farle vincere per la seconda volta consecutiva il Responsible Care Initiative of the Year dell’American Che mistry Council.

Ascend ha inoltre annunciato che inizierà a utilizzare materie prime organiche e ha illustrato i suoi piani per ottenere la certi ficazione ISCC+ per la sua produzione lun go tutta la filiera della poliammide. Entro il 2023, l’azienda offrirà acrilonitrile, esameti

Calcestruzzo alleggerito con PVC

Il calcestruzzo comunemente utilizzato in edilizia si ottiene attra verso la corretta combinazione di cemento, inerti e acqua. Gli inerti (o aggregati), che costituiscono circa l’80% in volume del calcestruzzo, sono di solito ghiaie, pietrischi e sabbie.

I calcestruzzi leggeri o alleggeriti si differenziano da quelli tradizio nali per il fatto che sostituiscono in parte questi inerti con aggregati leggeri, naturali o artificiali, la cui qualità e quantità va ad influire notevolmente sulle caratteristiche del calcestruzzo stesso in termini di densità, resistenza meccanica e conducibilità termica.

Il calcestruzzo può essere alleggerito utilizzando il PVC, sia rigido che plastificato, derivante dal recupero di manufatti giunti a fine vita. A questa tematica PVC Forum ha dedicato l’ultimo quaderno tecnico, a cura del Direttore Marco Piana, dal titolo “Calcestruzzo alleggerito con PVC“.

lendiammina e poliammidi a base biologica.

Il team di Ascend di tecnici per lo svi luppo di applicazioni per la mobilità elet trica e di specialisti dei polimeri ha creato una soluzione innovativa per smorzare il rumore, le vibrazioni e la rigidità dei vei coli elettrici. I motori elettrici producono vibrazioni a una frequenza 10 volte supe riore a quella dei motori a combustione interna, rendendo meno efficaci i materiali tradizionali per l’assorbimento dei rumori nel sottoscocca dei veicoli.

Vydyne AVS è un nuovo materiale progettato per smorzare le vibrazioni ad alta frequenza del motore, che consente di ridurre dell’80% la pressione sonora nell’abitacolo.

Ascend sarà presente al K 2022 di Düsseldorf, in Germania, dal 19 al 26 ot tobre, allo stand 6A07.

Prove sperimentali in laboratorio hanno identificato le performan ce tecniche di mescole additivate con PVC e di alcuni esempi appli cativi per il settore edile.

I dati ottenuti confermano le potenzialità del calcestruzzo allegge rito con PVC rigido e plastificato soprattutto in termini di riduzione del peso, isolamento termico e acustico. I valori di resistenza a com pressione presuppongono impieghi non “strutturali” ma di comple tamento.

La sperimentazione è stata fatta su campioni le cui mescole rap presentano solo esempi possibili ma certamente non esaustivi e la ricerca può proseguire nel caso di interesse di produttori disponibili a condurre ulteriori analisi.

Il PVC Forum Italia si rende disponibile ad approfondire con chi abbia interesse a sviluppare questa particolare applicazione.

54 ı LaPlasticaOggieDomani materiali Settembre/Ottobre 2022

Compound resistenti per l’industria cosmetica

Nel settore degli imballaggi per la cosmetica l’isodo decano e sostanze simili rappresentano una sfida per gli elastomeri termoplastici (TPE). Se un materiale non è stato sviluppato appositamente per il settore cosmeti co corre il rischio di alterazioni come il rigonfiamento o la degradazione. Questo fenomeno riguarda soprattutto prodotti a contatto con cosmetici basati su formulazioni resistenti all’acqua (waterproof). Con High Resistance TPE for Cosmetics, Kraiburg TPE presenta un’ottimizzazione delle gomme termoplastiche per far fronte a tali requisiti in modo sicuro e duraturo. Con High Resistance TPE for Cosmetics, Kraiburg TPE è riuscita ad ampliare il proprio portafoglio con una serie di compound resistenti al con tatto con ingredienti particolarmente aggressivi come l’i sododecano. La nuova proposta per le applicazioni beauty si basa su un noto prodotto di Kraiburg TPE: il COPEC®, sviluppato per soddisfare le esigenze di forte resistenza al sebo cutaneo. Grazie alla superficie vellutata risulta inoltre particolarmente pregiato al tatto.

“Con High Resistance TPE for Cosmetics presentiamo una nuova linea di materiali che, per la prima volta, ci ha consentito di soddisfare con eleganza gli stringenti requi siti di resistenza dell’industria cosmetica”, dichiara Jan Bothe, Product Development Scientist in Kraiburg TPE.

High Resistance TPE for Cosmetics è disponibile in durezze di 65, 75 e 85 Shore A e, grazie al suo colore naturale, può anche essere colorato secondo le esigen ze del cliente. Inoltre, questi nuovi compound presen tano una buona lavorabilità nei processi di stampaggio e consentono l’adesione a specifici materiali plastici. Questi compound soddisfano anche i requisiti dell’in dustria cosmetica previsti dall’US FDA CFR 21 e dal re golamento (UE) n. 10/2011 e sono conformi a REACH, RoHS, California Proposition 65 e Mercosur N° 39/19. I TPE sono privi di ingredienti di origine animale e pos sono essere così utilizzati senza restrizioni sul mercato della cosmesi.

Polimeri per l’imballaggio primario dei farmaci

LyondellBasell, protagonista dell’in dustria chimica mondiale, insieme a Röchling Medical, parte del Gruppo Röchling, noto per la produzione di im ballaggi per farmaci sicuri e di alta qua lità, hanno annunciato un passo avanti verso la loro ambizione di far progre dire l’economia circolare. Le aziende hanno creato contenitori per gocce oculari prodotti da Röchling Medical utilizzando i polimeri CirculenRenew.

I polimeri CirculenRenew di Lyon dellBasell offrono una varietà di gra di di polipropilene (PP) e polietilene (HDPE e LDPE) equivalenti alla qualità della resina vergine. I gradi Circulen Renew di LyondellBasell sostengono l’uso di materie prime rinnovabili pro venienti da fonti biologiche che non sono in competizione con le fonti alimentari.

“È la prima volta che forniamo i gradi CirculenRenew per un’applica zione primaria di imballaggio farma ceutico”, afferma Mathieu Lecomte, marketing manager di LyondellBasell. “Si tratta di un traguardo importante per noi, che supporta anche il nostro ambizioso obiettivo di produrre e commercializzare 2 milioni di tonnel late di polimeri riciclati e a base rinno vabile entro il 2030”. LyondellBasell

e Röchling hanno collaborato stret tamente per trovare il grado giusto per i contenitori per gocce oculari di Röchling. Dopo diverse prove, il team di progetto ha scelto un polietilene a bassa densità (LDPE) non solo per la sua elevata purezza, necessaria per le applicazioni farmaceutiche, ma anche perché era ideale per l’uso nello stam paggio a soffiaggio.

“In un ambiente altamente regola mentato come quello dell’industria farmaceutica, guidare il cambiamen to verso soluzioni più sostenibili per l’imballaggio primario è una sfida”, afferma Grit Pasche, direttore globale qualità e affari normativi del Gruppo Röchling. “Pertanto, CirculenRenew è stata la scelta giusta per noi. Questi polimeri a base rinnovabile offrono le stesse proprietà delle alternative a base fossile in termini di prestazioni del prodotto”.

Questo progresso è possibile gra zie al principio del bilanciamento di massa. La certificazione International Sustainability and Carbon Certifica tion (ISCC) Plus fornisce la traccia bilità del contenuto rinnovabile lungo la catena di fornitura e verifica che la contabilità del bilancio di massa se gua regole predefinite e trasparenti.

LaPlasticaOggieDomani ı 55 materiali Settembre/Ottobre 2022

ALPLA 40

AMAPLAST 12 ASCEND 54 ASSORIMAP 42 BASF 53 BRÜGGEMANN 53 CALDARA PLAST ............................................................ 15 COIM 52 COLORTECH 39 CONAI 44 COPERION 46 COVESTRO.................................................................. 1, 14 ECOVADIS 38 ETTLINGER 50 EUROMAP........................................................................ 16

FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA 22 FERPLAST 53 HAITIAN MM ITALY BATT. 1A COP., 32 ICOTEK 50 IMAC TECNOLOGIE........................................................... 5 IMG ................................................................................. 27 IPM ........................................................................ 4A COP. K 17

KRAIBURG 55

LANXESS 16 LYONDELLBASELL 55 MECFOR 3A COP. MECSPE 28

MONTENEGRO ................................................................ 21

NORELEM 51 NOVAMONT 38 NSK 51 OLDRATI 21 PILLER ................................................................... 2A COP. PLASTIC CONSULT 24, 42 PLASTICS INDUSTRY ASSOCIATION 17 PRESMA 29 PVC FORUM 54 RADICI GROUP ............................................ 1A COP., 6, 49 RANDSTAD 21 SOLVAY 38 SYSPLAST 50

VECOPLAN...................................................................... 11 VINYLPLUS 36

ANNO XI NUMERO 3

SETTEMBRE/OTTOBRE 2022

DIRETTORE RESPONSABILE: Simone Ghioldi

plastic a la OGGI

DOMANI e

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Eva De Vecchis (e.devecchis@interprogettied.com) GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.

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56 ı LaPlasticaOggieDomani elenco inserzionisti ATTUALITÀ automazione e stampa 3D RICICLO plastic a la OGGI DOMANI e Costruiamo insieme una nuova storia di sostenibilità. 00_00_COVER 03-2022.qxp_Layout 27/09/22 15:16 Pagina
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