NOZZE IN CITTÁ - N. 15 - ANNO IX

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NOZZE IN CITTÁ

“Nozze in Città” - Periodico - Anno IX / N. 15 - euro 1,80

GUIDA AL MATRIMONIO IN PROVINCIA DI TRAPANI

SPOSA 2020

MATRIMONIO D’INVERNO

FEMMINILITÁ ED ELEGANZA

INCANTEVOLE E FRIZZANTE

VALMONT BARCELONA

NOZZE ECO – FRIENDLY

BRIDAL FASHION WEEK

SEMPLICITÁ E FRESCHEZZA


TRATTENIMENTI dei F.lli De Marco

Un luogo incantato, un’oasi di tranquillità.

Tra tradizione e innovazione Baglio Borgesati è la location ideale per far da cornice ad un evento degno di essere ricordato per tutta la vita. La sua struttura racconta una storia lunga cinque secoli. Sorge infatti in un’area che anticamente apparteneva ad una borghesia d’altri tempi. Ristrutturata nel 1997 fu riportata agli antichi splendori conservando le sue caratteristiche architettoniche. In stile più contemporaneo è invece la nuova ala, Villa Leonardo, realizzata in legno e vetrate al vivo per magnificare gli ospiti di una veduta mozzafiato su un curatissimo giardino e un’incantevole piscina. I nuovi lavori di ristrutturazione nella Sala delle Capriate e nella Sala degli Archi hanno donato un nuovo stile agli ambienti, conferendo un ulteriore tocco di classe e raffinatezza a servizio dei nostri clienti. L’intera tenuta mette a disposizione un’infinità di soluzioni: dalle sale interne a quelle esterne, agli spazi immersi nel verde o a quelli a bordo piscina.


I fratelli De Marco con un’esperienza maturata negli anni, da sempre lavorano in sinergia per far sì che ogni evento diventi unico. Lo staff altamente qualificato cura gli allestimenti in ogni dettaglio: dalla pianificazione allo studio delle diverse scelte dei menu, alla “mise en place”, agli angoli a tema, tutto viene proposto agli sposi interpretando i loro gusti affinchè ogni dettaglio divenga la realizzazione del loro sogno. Il nostro albergo, progettato secondo le innovative concezioni ricettive all’interno della struttura, è in grado di garantire relax e comfort ai propri ospiti. La permanenza nelle sue eleganti e raffinate stanze conferirà quel tocco di magia in più per rendere perfetta anche la prima notte di nozze in hotel che sarà un omaggio da parte della direzione.

BAGLIO BORGESATI Salemi (TP) S.S. 188 1 km dall’uscita A29 per Salemi www.baglioborgesati.it TRATTENIMENTI Tel. 0924.983678 - Cell. 338.3121190 info@baglioborgesati.it HOTEL Tel. 0924.1910526 - Cell. 366.2886037 camere@baglioborgesati.it


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

Periodico ANNO 9 - N° 15 Luglio 2019 DIRETTORE RESPONSABILE Stefania Martinez COLLABORATORI Fabio Pace Paola Corso Flavia Fodale Francesca Adragna Valentina Cariglia Stella Belliotti Stagnitta Giusy Lombardo Martina Palermo CONSULENZA EDITORIALE Fabio Pace PHOTOGRAPHER Piero Lazzari Archivio “Nozze in città” GRAFICA E IMPAGINAZIONE Carla Mineo PUBBLICITÀ In Progress s.a.s. STAMPA Arti Grafiche Campo (Alcamo - TP) Redazione: Via Caserta, 5 - Casa Santa Erice (TP) Tel. 0923.593745 redazione@nozzeincitta.it Pubblicità: Maria Rosa Castiglione Cell. 380.5049059 / Tel. 0923.593745 account@nozzeincitta.it Proprietà di: In Progress di Carla Mineo & C. s.a.s Via Caserta, 5 - Casa Santa Erice (TP) Tribunale di Trapani Reg. n. 331 del 05/11/2010

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EDITORIALE La moda non è guardare indietro. È tutto basato sul guardare avanti. Anna Wintour Mi trovo d’accordo con questa affermazione che ormai è una “massima” della giornalista e direttrice di Vogue, la più autorevole rivista di moda al mondo. Nozze in Città, anno dopo anno, numero dopo numero, cerca di proporre quanto di meglio offre il settore del wedding con uno sguardo al futuro, con l’intento di aiutare le coppie a organizzare il matrimonio nel migliore dei modi. Speriamo in questi anni di esserci riusciti! Lo stile iberico nel mondo bridal è realtà consolidata; in questo numero vi proponiamo una doppia intervista, realizzata dalla nostra collaboratrice Valentina Cariglia, a due protagoniste assolute: Merche Segarra, creative director di Jesus Peiro e Inmaculada Garcia dell’omonima casa di moda bridal. In realtà Valentina ha fatto molto di più perché ha seguito per noi la Valmont Barcelona Bridal Fashion Week che si è tenuta ad Aprile; interessante leggere il “diario” dall’epicentro della moda sposa. Approfitto per ringraziarLa; i suoi articoli sono per la rivista un valore aggiunto. Leggerete anche di tutte le novità di Sì Sposa Italia che come tutti gli anni regala emozioni. E per restare in tema di moda non può mancare qualche anticipazione su ciò che ci attende per l’autunno-inverno 2019-2020: camicia bianca, capi in pelle e molto altro. “La violenza nel portafoglio” è il nostro consueto “appuntamento” con un argomento per noi molto importante: la violenza sulle donne. Tema che cerchiamo di affrontare in ogni numero con un intento: parlarne, fare conoscere il problema, mettere in guardia su ogni forma di abuso e di maltrattamenti le donne, invitare a reagire e a farsi aiutare. Tanti articoli, consigli e novità vi aspettano per un numero sempre ricco grazie anche ai nostri sponsor che ci sostengono in questa nostra avventura. Non vi resta che sfogliare e leggere Nozze in Città e intanto noi prepariamo il prossimo numero!



NOZZE IN CITTÁ

SOMMARIO

UN MATRIMONIO PERFETTO

PREPARATIVI Cronistoria semiseria delle nozze

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Musica di nozze e regole liturgiche

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SPECIALE VBBFW19 Valmont Barcelona Bridal Fashion Week

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L’INTERVISTA Trend iberico: l’arte, la moda, la tradizione, le tendenze

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SPOSA Il segreto per avere stile è capire chi sei

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E vissero per sempre felici e contenti

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La sposa stupisce

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La fantasia ai vostri piedi

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Prima notte di nozze

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SPECIALE SFILATE Cover: Foto | Piero Lazzari

La moda Autunno- Inverno 2019/2020

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DONNE STRAORDINARIE Frida Kalo

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PRIMO PIANO Gianna sosteneva tesi e illusioni

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SPOSO Estrosi all’altare

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BELLEZZA & C Il make up da esibire all’altare

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Chignon alti e code basse

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Jean Louis David approda a Trapani

54

Microblanding

56

Dip powder nails o smalto in polvere

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CERIMONIA Luce o sabbia

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Nozze eco-frindly

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Matrimonio d’inverno

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Torta con fiori

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WEDDING COLOUR Living Coral 16-1546

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CASA Tutti pazzi per il velluto

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LUNA DI MIELE La nostra famiglia è il mondo

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Patagonia, selvaggia e sconfinata

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RUBRICHE

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Arte nelle nozze

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Le Chicche di Chicca - a cura di Francesca Adragna

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Novità in pillole

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Pollice verde - a cura di Fata Flora

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Stili & Stile a cura di Paola Corso

80

Notizie curiose

64

Libri sul comodino a cura di Fabio Pace

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Partecipazioni e Coordinati Passione e cura del dettaglio, ascoltiamo i vostri desideri e li trasformiamo in realtĂ

via messina, 79/81 - Trapani - tel. 0923 27322 - grillo@grilloem.it


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

PROPOSTA

CRONISTORIA SEMISERIA DELLE

Nozze di Francesca Adragna

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acciamo il punto della situazione. Una volta adescato lo zito che “spontaneamente” ci ha fatto la proposta fatidica, cioè quando in un modo o nell’altro siamo riuscite a fargli credere che l’anello che ci ha messo al dito lo ha scelto lui e che questo desiderio impellente di sposarci proveniva proprio dalle sue viscere, bisogna cominciare ad organizzare il resto e fargli credere che anche la data in cui avverranno le nozze l’ha scelta lui. Converrebbe individuare un periodo di circa tre settimane perché non è detto che tutto quello che desideriamo sia disponibile nello stesso giorno ed alla stessa ora. Quindi con un “quando” relativamente flessibile scegliamo un “dove”. La chiesa o l’ufficio comunale o il parco, il castello, la spiaggia, la rocca su cui vogliamo piazzare l’archetto sotto il quale convolare a nozze. Il luogo in cui raccogliere amici e parenti

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con i quali festeggiare l’inizio della prigionia, deve essere adeguato allo spirito con cui vogliamo affrontare la cosa: siamo in tanti? siamo in pochi intimi? la festa sarà per l’ora dell’aperitivo? del pranzo? della cena? Casual o grand soiree? Regina delle nevi? Sirena dei mari? Fata dei boschi? Insomma il luogo in cui celebreremo le nozze e quello in cui festeggeremo devono combinarsi tra loro e anche con l’abito che abbiamo scelto per l’occasione, così come gli addobbi floreali, ed i cartoncini delle partecipazioni e degli inviti. Ricordiamoci di far partire gli inviti almeno 40 giorni prima della data prescelta, le sole partecipazioni possono partire anche all’ultimo minuto; se la data che abbiamo scelto è in un periodo in cui solitamente la gente va in ferie, conviene lanciare, anche via mail, una save the date due o tre mesi prima dell’evento. Ai nonni e ai testimoni o alle damigelle


PREPARATIVI

ABITO TRUCCO PARRUCCO

wedding planner chiesa - addobbi

FOTOGRAFIE LOCATION PARTECIPAZIONI BOMBONIERE TESTIMONI DAMIGELLE FEDI AUTO VIAGGIO DI NOZZE

gli inviti vanno consegnati a mano in presenza del galeotto. Abbiamo il mal capitato, abbiamo la data, abbiamo il vestito, abbiamo gli inviti, abbiamo la location tutta addobbata per l’occasione, abbiamo i testimoni, dobbiamo a questo punto scegliere un fotografo che sappia fissare i momenti topici dell’evento a futura memoria, vuoi per ricordare, vuoi per scagionare qualcuno, magari lo stesso sposo, che riacquistata la propria lucidità e riappropriatosi della propria individuale volontà, vuole capire come, quando e perché ha lasciato che tutto ciò accadesse. Mentre ancora è obnubilato, accecato dalla nostra fresca bellezza, confuso dal nostro entusiasmo, dovremmo cercare anche di indirizzarlo e guidarlo sapientemente nella scelta della destinazione per il nostro viaggio di nozze. Delle bomboniere non gliene frega niente, possiamo fare da sole senza coinvolgere

minimamente i futuri mariti: salvo non si tratti di un marito metrosexual, non sa neanche che esistono. A questo punto siamo giunti ad una settimana dalle nozze, estetista e parrucchiera hanno già fatto le prove trucco e parrucco e le nostre migliori amiche ci avranno certamente organizzato una seratina d’addio al nubilato. Agghindiamoci, prepariamo una capiente borsa salva vita con tutto l’occorrente dal cambio di biancheria, al baby-doll, all’aspirina, al plasil e infiliamoci sul mezzo di trasporto individuato da quelle pazze per recarci alla nostra ultima notte da single. È l’ultima, ragazze, ricordatevelo specie ora che credete di aver fregato il pollo giusto, perché la pacchia è finita anche per voi, bisognerà stirargli la tutina da ciclista quando compirà 50 anni e sarete già esauste per averlo piantonato quando aveva tutti i capelli e non aveva la pancetta, sapevatelo!

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

PREPARATIVI

MUSICA DI NOZZE E REGOLE LITURGICHE Non tutti i brani sono ammessi

di Martina Palermo

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o hanno immaginato tutte le donne, almeno una volta nella vita: l’ingresso in chiesa, il cuore in subbuglio, i passi che separano dall’altare, la tensione, il profumo dei fiori e poi la musica, che rilassa l’animo e lo predispone. Note che torneranno nella memoria a ricordare gli attimi antecedenti il fatidico “Sì”. Non sottovalutate il potere evocativo della musica. Scegliere quella “giusta” può essere un dettato dell’anima, della spiritualità, della fede o anche, più semplicemente, dell’amore. Quale che sia la vostra fonte d’ispirazione, in riferimento ai canti d’entrata e d’uscita dei “novelli” Sposi, l’Ufficio Liturgico della Conferenza Episcopale Italiana della Chiesa Cattolica, si è espresso all’unanimità: «È oramai consuetudine ben radicata accompagnare l’ingresso e l’uscita degli sposi dall’aula liturgica mediante l’esecuzione di brani di musica: le cosiddette marce nuziali […] I canti da eseguire siano adatti al rito del Matrimonio ed esprimano la fede della Chiesa [..] Quello che è detto dei canti vale anche riguardo alla scelta di tutto il programma musicale». Nessun divieto esplicito, ma il richiamo a un uso liturgico appropriato di musica e canti. In questa direzione, di maggiore ortodossia e rispetto delle forme liturgiche, si è conformata la Diocesi di Trapani che ha organizzato un convegno per spiegare agli addetti ai lavori canti e musiche liturgiche. I brani più noti (Marcia nuziale di Mendelssohn, Marcia Nuziale di Wagner, Largo di Haendel, Ave Maria di Gounod, Ave Maria di Schubert, Aria di chiesa di Stradella), bisogna dirlo, nulla hanno a che fare con la liturgia. Ad aprire il cerimoniale, di solito, è la Marcia Nuziale di Felix Mendelssohn.

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Questa marcia, scritta dal compositore tedesco per musicare “Sogno di una notte di mezza estate” di Shakespeare, è divenuta con il tempo la musica di accompagnamento di uno dei momenti più attesi della cerimonia nuziale: quello in cui la sposa fa il suo ingresso e avanza con solennità lungo la navata, verso l’altare e lo sposo. A discapito del successo ottenuto, in talune Chiese, è sconsigliata “l’entrata” con accompagnamento delle celebri Ave Maria di Schubert e di Gounod e “Sogno” di Shubert. Ragioni di varia natura collocano questi brani tra le musiche profane e non liturgiche. Ave Maria di Shubert, è ispirata da un’opera del poeta scozzese Walter Scott ed è, in musica, la preghiera di una giovane ragazza per la salvezza del padre. L’Ave Maria di Gounod, sarebbe la rielaborazione di un preludio di Sebastian Bach, sfruttato da un editore con l’adattamento del testo all’Ave Maria in latino, e Sogno di Schumann rientra nell’ambito della musica da camera (non liturgica). La convenzione (più o meno recente) di concludere la cerimonia nuziale con una musica di congedo, non era originariamente contemplata dalla Messa nuziale, tuttavia, è diventata una consuetudine. Il congedo concede (musicalmente parlando) l’esercizio di una maggiore libertà e flessibilità decisionale quindi sbizzarritevi nella ricerca di canti liturgici “inesplorati” e “preziosi”. In questo modo, si favorirà la crescita della cultura musicale sia della comunità ecclesiale che di quella civile. Per i momenti rituali in cui è previsto il canto, potreste decidere di affidarvi al Coro della vostra Chiesa oppure chiedere che i canti vengano intonati da un solista.


ph: Nino Lombardo

P

assione antica, quella di Emanuele Sciarrino per il Wedding, che nasce nel negozio di famiglia, dal 1988 commercio all’ingrosso e al dettaglio di bomboniere e articoli da regalo “Buccellato”. Dopo gli studi artistici è giunto il corso presso l’Accademia di Enzo Miccio e il passo decisivo per divenire Wedding Planner ed Event Planner e coltivare l’inclinazione per i matrimoni. Emanuele, concreto ed efficiente, suggerisce di pianificare il matrimonio «fissando prima la data delle nozze e, subito dopo, contattando il WP; è il percorso giusto per arrivare al giorno delle nozze serenamente». «Dal dialogo con gli sposi e dai loro desideri, nascono idee, che si traducono in realizzazioni. Il mio compito è tendere alla perfezione, assicurando accuratezza e attenzione. Sono pignolo, un po’ per carattere, ma anche per dovere professionale nei confronti degli sposi che si affidano a me perché tutto vada bene». Emanuele Sciarrino opera con un gruppo di collaboratori, prima tra tutte la moglie Francesca Cammareri, flower design, e con altri solidi professionisti del settore wedding. Ogni coppia, però, è libera di scegliere il professionista che desidera, senza preclusioni nei confronti di alcuno.

ph: Nino Lombardo

ph: Valentino Photographer

TRAPANI - Via Isola Zavorra - Tel. 0923 23625

BUCCELLATO SRL


NOZZE IN CITTÁ

ARTE NELLE NOZZE

UN MATRIMONIO PERFETTO

Il Matrimonio Kahlil Gibran

Voi siete nati insieme, e insieme starete per sempre. Voi sarete insieme quando le bianche ali della morte disperderanno i vostri giorni. Sì, insieme anche nella tacita memoria di Dio. Ma vi siano spazi nella vostra unione, e fate che i celesti venti danzino tra voi. Amatevi reciprocamente, ma non fate dell’amore un laccio: Lasciate piuttosto che vi sia un mare in moto tra le sponde delle vostre anime. Riempa ognuno la coppa dell’altro, ma non bevete da una coppa sola. Scambiatevi il pane, ma non mangiate dalla stessa pagnotta. Cantate e danzate e siate gioiosi insieme, ma che ognuno di voi resti solo, così come le corde di un liuto son sole benché vibrino della stessa musica. Datevi il cuore, ma l’uno non sia in custodia dell’altro. Poiché solo la mano della Vita può contenere entrambi i cuori. E restate uniti, benché non troppo vicini insieme, poiché le colonne del tempio restano tra loro distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.

Canzone dell’amore perduto Fabrizio De Andrè

GLI AMANTI di René Magritte Gli Amanti è un dipinto del 1928 realizzato dal pittore belga surrealista René Magritte con la tecnica dell’olio su tela. Il dipinto raffigura due amanti coperti da un velo che si abbracciano e si baciano. Il bacio parla di morte, di impossibilità di comunicare, di un amore muto ma nello stesso tempo di una forte passione nonostante la mancanza di dialogo. Molte le interpretazioni che sono state date nel corso degli anni ma la più comune è “L’amore è cieco”. Dell’opera esistono due versioni, entrambe datate 1928. La prima è conservata presso la National Gallery of Australia mentre la seconda che è la più famosa si trova al MoMA di New York. 10

Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole “Non ci lasceremo mai, mai e poi mai”, vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose così per noi l’amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po’ di tenerezza. E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai ma sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo. E sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d’oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.


Oro e corallo. Fusi in un anello che sposa metallo prezioso e concrezione biologica. Nelle “Fedi Egadine” realizzate da Platimiro Fiorenza per “Rosso Corallo” v’è un sincretismo estetico e simbolico che ha radice nella secolare arte orafa dei corallai trapanesi, e che trova nuova affermazione nel moderno design della wedding jewelery. Nell’anello nuziale per eccellenza l’oro viene esaltato dal corallo incastonato, che può essere in rilievo o seguirne dolcemente la linea curva segnando una discontinuità cromatica. Nelle fedi più complesse il corallo è incastonato in un nodo d’oro, replica dei nodi che i tonnaroti utilizzavano nelle reti per la mattanza. Le Fedi Egadine nascono da un’idea condivisa tra Rosadea, figlia di Platimiro Fiorenza, considerato l’ultimo corallaio trapanese e per questa ragione inserito nel Registro Eredità Immateriali della Sicilia e nell’elenco dei Tesori Viventi dell’Umanità dell’Unesco, e la wedding planner Angela Crimaudo. Rosadea, dal 2012 cura la bottega di famiglia e segue la multiforme attività del padre depositario della tecnica a retro incasso (tipica delle lavorazioni in argento, oro, corallo e pietre preziose delle botteghe trapanesi di XVII e XVIII secolo), e restauratore di monili e oggetti pregiati, orafo noto in tutto il mondo.

ph: Valentino Photographer

TRAPANI Via Osorio, 36 Tel. 0923 20785 / 320 5758505 www.platimirofiorenza.it www.rossocorallofiorenza.com rosadea.f@hotmail.it gioielleriafiorenza@alice.it ph: Serena Catanzaro


JESUS PEIRO

MARSALA - Via Calogero Isgrò, 4 - Tel. 0923.762058

SPOSA

IRIS NOBLE


JESUS PEIRO

MARSALA - Via Calogero Isgrò, 4 - Tel. 0923.762058

couture


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

SPECIALE VBBFW19

VALMONT

BARCELONA

B R I DA L FA S H I O N W E E K

Diario dall’epicentro della moda sposa

di Valentina Cariglia

A

nche quest’anno, dal 23 al 28 aprile, si è tenuto l’evento più atteso di tutto il mondo della moda sposa, la trentesima edizione della Valmont Barcelona Bridal Fashion Week, diretta dalla solare e creativa Estermaria Laruccia. Catalizzatore di tendenze, cuore del business sposa e cerimonia internazionali, non lascia il passo a nessuno in questo settore. Ogni anno ne ho sentito parlare come di un ritrovo unico per chi si occupa di questo fantastico mondo e, finalmente, questa volta sono andata. Non appena atterrata all’aeroporto, mi sono subito diretta in albergo e, posati i bagagli, son corsa a vedere gli show. Giunta sul posto del padiglione della fiera sono rimasta stupefatta dal luogo: Piazza di Spagna, promontorio dello straordinario Montjuïc, cuore della capitale del disegno e della moda. Intorno a me c’era un crocevia di gente da tutto il mondo, da modelli e modelle a buyers, da giornalisti a uomini d’affari, da curiosi a giovanissime influencer. Si respirava un’atmosfera

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bellissima. Erano tutti emozionati dal luogo, dalla bellezza intorno. Il Salone di Barcellona è davvero unico nel suo genere. Se l’Italia e Parigi vantano la moda e l’alta moda couture, sicuramente la Spagna è l’eccellenza per la moda cerimonia sposa e sposo. La VBBFW crea davvero un ponte tra il mercato spagnolo ed europeo e quello mondiale. Negli ultimi anni la Spagna ha vantato stilisti e disegnatori esperti, capaci di realizzare un prodotto prêt-à-porter ma con tutta la qualità dell’alta moda. In ogni abito che ho potuto vedere, toccare e ammirare, si concentra davvero tutta la creatività, solarità, arte, cultura iberica. Ogni modello è frutto di passione, poesia, disegno, in cui si condensano la manualità e l’artigianalità di un paese che da secoli vanta un mondo sartoriale unico, tradizionale e davvero prezioso. Entrata nel padiglione, dopo una fila interminabile, sono riuscita ad avere gli accrediti per vedere alcuni show. Ho assistito alle sfilate dei brand spagnoli Jesus Peiro, Inmaculada Garcìa,


Pronovias, Yolan Cris, Rosa Clarà e Demetrios. Ce n’erano molte altre, ma vederle tutte è stato impossibile. Hanno sfilato anche disegnatori italiani come Peter Langner e Carlo Pignatelli, statunitensi come Amsale, inglesi come Carolina Castigliano e Katia, libanesi come Esposa Couture Plume, gli israeliani Helena Kolan e Liz Martinez. Insomma nella VBBFW sfilano marchi mondiali, frutto che il salone iberico attrae ogni anno sempre più appassionati del bridal, e gli stilisti adorano venire in Spagna perché sta diventando all’avanguardia e innovativa in questo campo. Qui a Barcellona si dettano davvero le tendenze e sono rimasta colpita, oltre che dalle sfilate e dai padiglioni, di quanto emergano un’immagine e una forza business dirompenti. Mi sono resa conto di quanto nel bridal, la VBBFW è la numero uno, non solo europea, ma addirittura mondiale! Spero di tornare l’anno prossimo, le cui date indicate saranno dal 20 al 26 aprile del 2020.

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

TREND IBERICO: L’ARTE, LA MODA, LA TRADIZIONE, LE TENDENZE

5 DOMANDE PER CONOSCERE E CAPIRE di Valentina Cariglia

LO STILE IBERICO NEL MONDO BRIDAL È UNA REALTÀ ESPLOSA, E CONSOLIDATA ORMAI, DA QUALCHE ANNO. PER CAPIRE MEGLIO ABBIAMO POSTO CINQUE DOMANDE A DUE PROTAGONISTE ASSOLUTE: MERCHE SEGARRA, CREATIVE DIRECTOR DI JESUS PEIRO E INMACULADA GARCIA DELL’OMONIMA CASA DI MODA BRIDAL. INTERVISTA DOPPIA, DUNQUE.

LA RICERCATEZZA E LA RICCHEZZA DEI DETTAGLI FA PARTE DELLA CULTURA E DELLA MODA IBERICA, DALL’ARCHITETTURA FINO ALLE ARTI FIGURATIVE. COS’È RIMASTO OGGI NELLA MODA, SOPRATTUTTO NELLA MODA SPOSA, DI QUESTA GRANDE TRADIZIONE CHE LEGGIAMO ANCHE NELLE GRANDI OPERE DEI GRANDI ARTISTI SPAGNOLI? MERCHE SEGARRA: L’arte è sicuramente alla base delle mie collezioni, e tra l’altro la mia formazione è in primis artistica e solo poi ho frequentato la scuola di moda. Per me arte e moda sono connesse e si completano, in tutto. Sono complementari nelle strutture, nelle linee, nei tagli dei tessuti. Quando faccio il disegno e il modello di un abito parto sempre dall’arte intorno a me. Mi ispira tutto: la natura, le opere dei grandi artisti, la luce, la vita, la donna. Metto poi il cuore e vien fuori un abito che è un viaggio, grazie anche al mio team che lavora accuratamente sul taglio, la cucitura e la rifinitura. Se ognuno porta il suo contributo, c’è sempre l’arte in fondo.

INMACULADA GARCIA: Per me l’arte e l’architettura, così fiorenti a Barcellona, mi ispirano moltissimo. L’arte, la cultura e la moda procedono di pari passo. Le forme, gli equilibri, le linee architettoniche sono la base di partenza nelle mie collezioni, e in particolare in quest’ultima, intitolata appunto “Cattedrali”. Ho voluto rendere omaggio alla bellezza di questi monumenti, concentrandomi soprattutto sulle diffrazioni della luce attraverso le immense vetrate delle chiese. Ho voluto studiare sugli abiti il modo in cui il sole riflette e illumina la maestosità delle Cattedrali. Ne è venuta fuori la luce dei tessuti, dei ricami, del taffetà e delle sete splendenti.

LA MANUALITÀ E L’ARTIGIANALITÀ ERANO LE CARATTERISTICHE DELLE GRANDI CASE SARTORIALI DEL PASSATO. COSA AVETE CONSERVATO DI QUESTO PATRIMONIO? MERCHE SEGARRA: Tutto quello che possiamo, perché se ogni abito che facciamo è prêt-à-porter, ci sono comunque delle parti che sono fatte a mano, perché richiedono la giusta delicatezza. È chiaro che non tutto è fatto in modo artigianale, perché non facciamo l’alta moda, ma cerchiamo di creare un abito che diventi un prodotto competitivo, che si allinei ai prezzi del mercato, conservando l’alta qualità della manualità. Abbiamo sarte di grande esperienza per i ricami e danno sempre quel tocco in più ai nostri abiti.

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INMACULADA GARCIA: L’alta sartoria e l’artigianalità del passato sono sempre presenti nei nostri abiti, anche se le tendenze cambiano e si evolvono, modificandosi anche la manualità. Tuttavia, in tale ciclicità della moda, i ricami e il lavoro manuale sono sempre l’essenza della mia casa di moda sposa. Le nostre sarte fanno a mano il ricamo, il taglio dell’abito e i modelli, e utilizziamo tessuti esclusivamente italiani e francesi.


L’INTERVISTA

PER RAGGIUNGERE QUESTI RISULTATI AVETE UNA VOSTRA SCUOLA DI TAGLIO E CUCITO, DI RICAMO E DI LAVORAZIONE DEI TESSUTI O CERCATE LE PERSONE CHE OPERANO NEI VOSTRI ATELIER IN QUALCHE MANIERA? MERCHE SEGARRA: Noi facciamo una ricerca importante dei tessuti, per lo più italiani e francesi, e scegliamo solo ricamatori italiani. Per la lavorazione dello chantilly e del tessuto tencel lavoriamo invece tantissimo con i francesi. All’interno dell’azienda abbiamo sarte che rifiniscono qualche ricamo, perché farlo del tutto sarebbe un’operazione impagabile! Chi lavora per noi è gente di grande esperienza e vantiamo la collaborazione di moltissime sarte. Cerchiamo per come possiamo di offrire un prodotto di qualità, valutando sempre tanto il lavoro artigianale, unendo la velocità del prodotto aziendale con la delicatezza del mondo sartoriale e manuale della tradizione.

INMACULADA GARCIA: Nella nostra equipe ci sono tante persone che lavorano con noi da anni, i quali portano all’azienda la loro impagabile esperienza. Tuttavia, a questi, uniamo molti giovani, che magari hanno idee innovative e fanno parte di una nuova generazione. Li contattiamo attraverso le Università di moda e design. Molti di loro non hanno ancora completato gli studi e lavorano con noi come apprendisti. Noi li formiamo e spesso tanti di questi giovani entrano a far parte della nostra azienda, così da avere gente di grande esperienza accanto a giovani con idee all’avanguardia.

LE GRANDI FIRME DELLA MODA EUROPEA SONO STATE SOPRATTUTTO FRANCESI E ITALIANE; SI PUÒ PARLARE ANCHE DI NOUVELLE VAGUE IBERICA, ALMENO NEL CAMPO DELLA MODA SPOSA? MERCHE SEGARRA: Si. In Spagna è molto importante il mondo della moda sposa. Ci sono tante nuove generazioni che stanno facendo tante bellissime collezioni, molto di moda. In ciò influisce senza dubbio lo spirito della Spagna, tradizionale, ma anche così moderno, che vanta le più belle evoluzioni architettoniche. Gli spagnoli sono solari, comprendono il semplice senso della vita, e tutto ciò ricade indubbiamente nella moda del bridal, piena di creatività, innovazione e bellezza.

INMACULADA GARCIA: Sicuramente se parliamo di moda c’è in primis l’Italia, per l’alta moda couture la Francia, ma per la moda sposa la Spagna ha il suo indiscusso primato. Nel campo del bridal gli stilisti iberici hanno davvero tanto da offrire, sono unici in questo. Riescono a creare un prodotto che, negli ultimi anni, ha conquistato il mercato globale, soprattutto quello asiatico che è in continua espansione. Gli spagnoli sanno come fabbricare un prodotto di alta qualità, competitivo, moderno e tradizionale insieme.

QUALCHE ANTICIPAZIONE O TENDENZA SPOSA? MERCHE SEGARRA: Posso raccontarvi della tendenza della mia collezione, che quest’anno si chiama “Calle”. È pulita, essenziale, dinamica, moderna ma con l’importanza del classico. La calla è il fiore dell’eleganza, della sposa, ma è anche un nome di donna! È molto semplice apparentemente, ma è anche complessa. L’abbiamo utilizzata nei colori del pistillo e per lo studio della gonna, ribaltando al contrario il fiore. Si è scoperta una struttura leggera e delicata. Del resto la calla è silenziosa, ma nel profondo ha una forza grande e ha dato energia e vigore a tutta la collezione.

INMACULADA GARCIA: Io non sono mai stata d’accordo nel seguire le tendenze, perché per me è la personalità della sposa la vera tendenza di ogni abito. Io mi ispiro alle donne reali, le osservo e cerco di comprendere ciò che desiderano. Spesso trasporto dalla moda delle passerelle gli stili e i mood per le mie collezioni bridal. Mi ispirano molto i disegnatori libanesi e tre stilisti in particolare, che per me hanno fatto sempre tendenza: Oscar de la Renta, Sybilla e Josep Font. Se posso aggiungere qualche novità sui tessuti, sono di gran moda il taffetà, i pizzi ricamati in modo tridimensionale e l’ottomano, da sempre sinonimo di eleganza e raffinatezza.

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

IL SEGRETO PER AVERE STILE È CAPIRE CHI SEI

LA SPOSA

Se siete bride-to-be seguite “CRISTINA SWEET FOR YOU”

Ph: Graffiti Studio Team

Gli abiti che hanno sfilato alla New York Bridal Week hanno lanciato le tendenze del prossimo anno. Il must have del quale molte donne non vorranno fare a meno è l’abito con le spalle scoperte, creazioni raffinate ed estremamente femminili. Tanti i modelli, ciascuno caratterizzato da dettagli differenti, da quelli principeschi a quelli a sirena. Non mancano gli abiti da sposa colorati e torna il nero, come proposto dalla collezione di Vera Wang. Tra i vari stili potrete identificarvi tra: minimalismo in chiave romantica (stile nozze di Meghan Markle); abiti nuziali trasformabili o multi-uso (il riferimento è al bridal look di Chiara Ferragni); moderni completi a pantalone che stupiscono con pannelli a strascico d’effetto. La moda bridal sarà ricca di novità, già dal prossimo mese di Settembre saranno disponibili le nuove collezioni e i dettagli faranno la differenza. 18


Piume Applicate sul bordo o che ricoprono la silhouette, perfette per chi si sposa di pomeriggio e cerca un morbido volume.

Scollature Spalle scoperte, tagli a barchetta (sempre come Meghan Markle), senza spalline e... colletto alla coreana. La scollatura va scelta in base al proprio fisico: se cercate un capo discreto, vi suggeriamo di optare per il colletto alla coreana (Jesus Peiro).

Stellare Abiti leggeri e svolazzanti illuminano la silhouette con texture lurex, adatti per chi si sposa di sera.

Pizzo

Pizzo ma anche macramé, crochet e sangallo. Per la collezione 2020, gli stilisti bridal danno diverse alternative al tradizionale pizzo, tutte dal sapore handmade. Modelli disegnati per un matrimonio bohémien-chic.

Romantico Minimal

La bellezza risiede nelle linee pulite e nel taglio impeccabile. Per qualcuno l’abito di Meghan Markle è stato una delusione, per altri un bellissimo esempio di come una sposa può essere raffinata senza troppi arzigogoli.

Tailleur

Tailleur elegante con strascico. Il classico completo pantalone bianco viene rieditato in chiave couture grazie a pepli lunghissimi che diventano un discreto strascico. Per non sentirsi dire “S’è sposata con un semplice completo”.

Anni 50

Gonna a ruota e corpino sono tornati di moda. Semplice e ricco di volant e ruches, perfetto per chi aspira a un matrimonio classico.

Colore

Abiti da sposa colorati. Il bianco domina la bridal week 2020, ma alcune punte pastello possono piacevolmente stupire: il verde naturale, l’azzurro cielo e il rosa confetto.

Tulle

Gonne, cappe, cappucci, tutto in tulle. Non si cerca necessariamente l’effetto “principessa”, piuttosto si gioca sul vedo-non-vedo.

CbyC cristinabycristina

TRAPANI Via Matera, 3 (1° piano) - Tel. 0923.24304 - www. cristinaspada.it - info@cristinaspada.it


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

E

vissero per sempre felici e contenti

Abiti da favola per moderne principesse

di Stefania Martinez

I sogni son desideri Chiusi in fondo al cuore Nel sonno ci sembran veri E tutto ci parla d'amor... 20

C

ome non ricordare Cenerentola quando dal mondo del wedding giungono buone notizie per tutte le spose che vogliono sentirsi belle come delle principesse nel giorno delle nozze. E quando si parla di principesse viene da pensare a Biancaneve, Belle, Ariel, Rapunzel, Aurora e naturalmente la già citata Cenerentola. Per chi è cresciuto a pane e cartoni animati (Disney, ça va sans dire) sono loro le Principesse del Cuore che hanno contribuito ad idealizzare il “matrimonio” e il “marito perfetto” o, per meglio dire, il principe azzurro. La casa giapponese Kuraudia Co. ha stretto una collaborazione con la Disney ottenendo la licenza per realizzare una linea di vestiti da sposa ispirata in tutto e per tutto agli abiti delle sei principesse protagoniste delle famosissime favole, fedeli in ogni dettaglio a quelli originali. Gli abiti, vistosi ed eleganti, sono in tutto 14 e il prezzo è di circa 3600 dollari, inoltre con l’aggiunta di 900 dollari è possibile avere l’abito coordinato per lo


SPOSA

sposo per un perfetto principe azzurro. Naturalmente nella scelta è sempre raccomandabile tenere conto della propria fisicità anche perché le gonne sono molto ampie e alcuni di questi vestiti hanno profonde scollature; mentre per i colori, per non osare ad esempio con il giallo ocra del vestito di Belle, è possibile acquistare la versione total white. Infatti lo stilista ha pensato alla versione in bianco di ciascun abito per le spose più tradizionaliste. L’abito di Biancaneve è stato realizzato in rosso e in bianco. Quello rosso ha lo scollo a cuore e la gonna molto larga, e in vita un piccolo fiocco blu; mentre in quello bianco la gonna pur essendo ampia non è gonfia come nella versione rossa, la scollatura è meno profonda e poi ha le maniche lunghe realizzate in pizzo. Per una donna elegante, sobria e romantica. Lascia-

mo a voi la curiosità di andare a scoprire i dettagli degli altri principeschi abiti sia nella versione “colorata” che in quella “white”. Naturalmente occhio alle scarpe: quelle di Cenerentola erano in cristallo ma potreste optare per la versione in pvc di Dolce & Gabbana o per quelle di Manolo Blanik che sono proprio un omaggio a Cinderella. Da sottolineare che anche lo stilista americano Alfred Angelo ha creato una collezione decisamente più tradizionale di abiti da sposa in stile Disney. Il disegnatore ha interpretato in chiave moderna lo stile delle principesse e così è nata la: “Disney Fairy Tale Wedding Collection”. I vestiti sono in tutto tredici. Ampi e romantici, seducenti a sirena o anche morbidi e scivolati pensati per tutti i tipi di silhouette e naturalmente per delle vere principesse. Quando si dice un matrimonio da favola! 21


U

na tradizione di famiglia. Più di 50 anni di esperienza hanno reso l’Atelier Scuderi Spose punto di riferimento per le donne attente alle nuove tendenze, ma che apprezzano lo stile inconfondibile degli abiti di ottima manifattura, selezionati con gusto e raffinatezza. Dalla passione e dalla competenza di Rosalba Scuderi e della figlia Giusi Coccellato nasce lo stretto rapporto di empatia con le future spose. Sanno rivolgere i giusti consigli sulle scelte, seguono le prove, suggeriscono gli accessori adatti. Tutor indispensabili fino al giorno delle nozze. Attente ai cambiamenti e alle nuove tendenze, ma anche e soprattutto alla qualità della manifattura, selezionano per le spose i migliori brand: per il matrimonio più informale o per quello più ricercato ed elegante Rosalba e Giusi sanno qual è l’abito giusto, a tono con la cerimonia e con la personalità della sposa. Ed hanno anche le risposte alle domande che frequentemente vengono loro rivolte: Chi mi sistema l’abito prima di entrare in chiesa? Tra coda e velo... come ci si siede? Per le spose più esigenti le risposte si traducono in una assistenza ancora più personale. Un “angelo custode” dell’Atelier Scuderi vi accompagnerà fino all’ingresso in chiesa, per l’ultimo ritocco all’abito... prima che gli sguardi siano tutti su di voi e vi ammirino in tutta la vostra bellezza. Adesso tirate un bel respiro…. siete una favola!!!!

APPUNTAMENTI: 06 Ottobre 2019: Defilè Blumarine 13 Ottobre 2019: Defilè Stefano Blandaleone In una location d’eccezione Scuderi Spose presenta le nuove collezioni. Posti riservati Per info: Tel. 0923.24572


Luxury Collection

SCUDERI SPOSE Via Scontrino, 2 - Trapani - Tel. 0923.24572 www.scuderispose.it - info@scuderispose.it


TRAPANI P.zza Vittorio Emanuele, 19 - Cell. 347.6860411 - Tel. 0923. 551600 - (Si riceve per appuntamento)


NOZZE IN CITTÁ

SPOSA

UN MATRIMONIO PERFETTO

LA SPOSA STUPISCE! Nuove collezioni

raffinate e scintillanti. Che lo show abbia inizio! E già, perché si sa, quando si decide il gran giorno, il pensiero vola subito all’abito della sposa, protagonista unico del vostro grande momento. di Stella Belliotti Stagnitta

Abiti gioiello intarsiati di dettagli preziosi. ELISABETTA POLIGNANO ci fa sognare con ricami, tulle ed inediti tocchi di colore. Giubbottini corti impreziositi da applicazioni particolari e scintillanti abbinati ad abiti sinuosi e fluttuanti per un contrasto davvero trés chic. Dal corto al lungo per una varietà di scelta che si adegua ad ogni esigenza e ad ogni stile.

ELISABETTA POLIGNANO

ELISABETTA POLIGNANO

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO Più di uno stylist e più di un counselor, con il suo gusto raffinato e con il suo cortese umorismo è il più amato wedding advisor e migliore amico di tutte le donne che stanno per diventare spose ha presentato al Sì Sposa Italia la sua collezione: ENZO MICCIO. Osa senza riserve, quando dicono Sì le sue spose sono il cuore della scena e così il loro abito che gioca con lunghi veli a cattedrale e dettagli ricercati. Da organze, gazarre, mikado, sono solo alcuni dei tessuti che ha utilizzato per Quintessentially, la sua bridal collection 2020.

ENZO MICCIO

ENZO MICCIO

JESUS PEIRO

Merche Segarra, direttrice creativa di JESUS PEIRO, per la sua JPCALA2020 si è ispirata al fiore della calla, fiore della sposa, simbolo dell’eleganza e anche un nome di donna. Tantissime le varianti soprattutto per chi ama la schiena scoperta con scollature a V e dettagli sulle spalle, come petali; top in pizzo chantilly con gonna in crêpe o abiti a sirena allacciati al collo, per un effetto sensuale e al contempo raffinato. Non mancano neppure i pantaloni o maniche XXL per una sposa d’effetto firmata JP2020. A completare il tutto sarebbe assolutamente perfetto un bel mazzo di calle bianche!

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SPOSA JESUS PEIRO

Una maison di lungo lignaggio che continua a stupirci con collezioni meravigliose e sempre moderne: BLUMARINE. Vedere per credere! Tessuti leggiadri, plissettati, scollature profonde impreziosite da ornamenti unici, cascate di piume per una sposa che vuole davvero stupire il proprio sposo e i suoi ospiti.

BLUMARINE

JESUS PEIRO

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

BLUMARINE

BLUMARINE

BLUMARINE

ANTONIO RIVA

Movimento, dinamismo, modernità touch: questa è la visione perfetta del fotografo Matteo Gastel per la collezione di ANTONIO RIVA. “L’eleganza vuol dire passione, amore e rispetto per l’unicità” sottolinea lo stilista. Bellezza con la pura sartoria bianca sono i veri valori dei capolavori del designer. La Petals Collection è la costruzione della semplicità e la ricchezza dell’elegante minimalismo.

ANTONIO RIVA

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SPOSA ANTONIO RIVA

Una collezione eclettica, sofisticata ed elegante, quella presentata dalla stilista catalana ROSA CLARÀ, dove modernità e femminilità si incontrano per le future spose. Un romanticismo raccontato attraverso forme, tessuti, linee architettoniche pulite e pure, l’artigianalità che contraddistingue il brand spagnolo e la grande influenza Art Decò. Il massimo della raffinatezza rappresentata da abiti glamour e con spirito moderno rivolti ad una donna sicura di sé.

ROSA CLARÁ

ROSA CLARÁ

ROSA CLARÁ

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO Un romanticismo moderno caratterizza la bridal collection di OSCAR DE LA RENTA come l’abito da cocktail corto senza spalline con il dettaglio delle frange che ondeggeranno sino all’altare. O l’abito di seta ballgown, ornato da una cascata di petali dal corpino in giù.

OSCAR DE LA RENTA

PRONOVIAS

PRONOVIAS ci incanta con le sue proposte della collezione Dancing Light, come l’abito Night che è da sogno: abito senza spalline in tulle dorato su fodera scintillante, con scollatura a cuore, corpetto drappeggiato a mano e cintura di strass. OSCAR DE LA RENTA PRONOVIAS

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SPOSA L’amore in piena fioritura per MONIQUE LHUILLIER. Scollature e spacchi eleganti, importanti ricami che donano glamour per una sposa chic. Stravagante, incredibile, inaspettata la proposta dei designer GALIA LAHAV E SHARON SEVER che ci danno l’impressione di galleggiare nella tana del coniglio per la Collection Gala VIII. Una gamma di abiti da sposa ispirati alla splendida fantasia di Alice nel Paese delle meraviglie, con cenni alle eroine fiabesche Edoardiane o ai labirinti e giardini selvaggi. Come dice Lahav: “stiamo dando alla sposa un’alternativa all’ovvio, con gli umori trendy ma classici ed eleganti”. MONIQUE LHUILLIER

GALIA LAHAV

MONIQUE LHUILLIER

31 GALIA LAHAV


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

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JUSTIN ALEXANDER

JUSTIN ALEXANDER

JUSTIN ALEXANDER

VALENTINI

JUSTIN ALEXANDER


SPOSA VALENTINI

VERA WANG

VERA WANG

Per JUSTIN ALEXANDER, la differenza sta nei dettagli. Gli abiti esaltano l’eleganza e la femminilità. La collezione è composta da molti pezzi dai tagli particolari e dai tessuti semplici che mettono in evidenza la sartorialità. Particolare il jumpsuit dal tessuto ricamato che dona freschezza e grinta ad un abito elegante anche se non tradizionale trattandosi di pantaloni. Per realizzare una collezione raffinata Mark Ingram ha indossato i panni di direttore creativo per VALENTINI. Abiti 100% Made in Italy. Mark Ingram for Valentini Spose prende come punto di riferimento le costruzioni ricche e le silhouette classiche, esaltate da tessuti raffinati, pizzi inediti e delicati motivi floreali. Con VERA WANG ritroviamo la leggerezza, la creatività e la passione per le forme e i colori dei fiori. Quindici abiti da sposa couture davvero unici e originali tutti tulle e pizzi ognuno dal nome di un fiore. Che dire: le nostre future spose per la prossima stagione hanno certamente un ventaglio di scelta e non avranno problemi a trovare l’abito dei propri sogni. Perché si sa: sognare fa bene, ma realizzare i propri sogni è ancora meglio. Indossarli poi... 33


NOZZE IN CITTÁ

SPOSA

UN MATRIMONIO PERFETTO

La fantasia ai vostri piedi

IL POTERE SUADENTE DELLE SCARPE di Stella Belliotti Stagnitta

«Sulla scena facevo tutto quello che faceva Fred Astaire, e per di più lo facevo all’indietro e sui tacchi alti!» (Ginger Rogers). Quando si dice… il potere delle donne e... delle scarpe. Diventate ormai protagoniste, insieme all’abito, del giorno più bello per le spose. Badgley Mischka propone un tripudio di perle, cristalli e raso. Se serve qualcosa di blu si può optare per ‘Fiona’ il sandalo in satin con perline e abbellimenti gioiello. Se si vuole rimanere in tono sull’abito chiaro, si potrebbe scegliere nel modello ‘Lisa’ fra il plateau aperto con cinturino e cristalli oppure quello con dettagli e decorazioni floreali con perline con cinturino alla caviglia e chiusura a fibbia. Se i tacchi non fanno per voi lo stesso modello flat potreste averlo scegliendo la ‘Laurie’. O ancora, il modello ‘Laraine’: un sandalo con tacco largo a punta aperta con ornamenti di cristallo ispirati ai gioielli sulla punta e un delicato cinturino alla caviglia con chiusura a fibbia. Per non parlare della ‘Kami di Jewel’, una pump impreziosita da pietre di cristallo ornata da una farfalla appollaiata sul retro del cinturino alla caviglia, o della ‘Lennon’, con un pizzo ispirato alla lingerie e punta piatta in raso con cinturino alla caviglia ornato di perle.

LISA

FIONA

KAMI

LARAINE

LENNON

PUMP LIZ Alcune scarpe sono troppo belle da tenere nel guardaroba come i sandali pearl di Jimmy Choo, che meritano di essere messi in mostra o le classic pump Liz con dettagli in piume.

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PEARL


Se invece vorrete sentirvi un po’ “regali” perché non scegliere il brand preferito dalla moglie del principe Harry d’Inghilterra, Meghan Markle: Aquazzura. La pump ‘deneuve’ è realizzata in pelle scamosciata; lo stile presenta una punta affusolata, tagli laterali smaglianti e un fiocco flirty sul retro per un ulteriore tocco di brio. Potete affascinare i vostri invitati con un paio di Temptation Crystal Sandals con pannelli di PVC per un seducente accenno di pelle, impreziositi da un sottile tacco alto e cristalli glamour. Oppure potreste dire il vostro «Sì lo voglio» calzando il sandalo nuziale Stella, di manifattura italiana dal lussuoso raso di una tonalità di un bianco fresco, evidenziata da cristalli scintillanti che si susseguono a cascata e intorno alla caviglia. Lo stile chic è rifinito con una chiusura a nastro di seta e suola in pelle blu baby. Il modello Wild Chain in morbida nappa presenta un abbellimento metallico sulla punta ed è rifinita con cinturino regolabile alla caviglia, perfetto per una mise fluida e adatta ai mesi più caldi. Tutte abbiamo un qualcosa di selvaggio e le Wild Thing, dalla fattura innovativa, la frangia sensuale che adorna il piede potrebbero catturarci. Per non parlare di quel tocco boho-chic delle Wild Fringe Sandal: un tripudio di frange che si muovono al ritmo e al passo con la vostra falcata. Davvero irresistibili!!

WILD FRINGE SANDAL

DENEUVE

TEMPTATION

STELLA

WILD CHAIN

WILD THING

Dallo stivaletto in pizzo trasparente e stringato sulla caviglia, ai sabot con il fiocco, alle glitterate sia con tacco alto a stiletto, sia più basse e tacco più largo: tessuti preziosi ed innovativi passando dai sandali in taffetà lamè in cristalli. Per la serie: ‘Shine is the key’ (ovvero splendere è la chiave). Ricerca, qualità e design per un ‘Made in Italy’ impeccabile firmato Serrese.

Come resistere alle Alzùarr bianche con la scritta ‘Bride to be’? Impossibile! Très chic. Perfette per il giorno del vostro Sì. Se volete giocare con i colori perché non abbinare un sandalo in raso rosa, esaltato da un piccolo fiocco in tono sul retro firmato Giuseppe Zanotti?! Oppure osare con le décolleté in pelle stampa rettile dalle linee seducenti. Anche quest’anno, come il cambio d’abito è quasi d’obbligo anche il cambio scarpa. Infatti ormai, dopo la cerimonia o il ricevimento, per dare largo sfogo alle danze la sposa esibisce personalizzatissime sneakers a prova di ore piccole, per ballare e volteggiare sino al mattino. Perché la festa non finisca mai!!!

BRIDE TO BE

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

Prima NOTTE L’intimo e il gioco della seduzione di Francesca Adragna

L

a prima notte di nozze non è più quella di una volta. Come le mezze stagioni, non esiste più nella sua essenza primitiva dal momento che le coppie si formano più spesso diversi anni prima del matrimonio e che, sempre più frequentemente, decidono di suggellare con un atto ufficiale la loro unione dopo un periodo di convivenza e talvolta anche dopo aver corredato il nido d’amore di un paio di bambini. Ma il giorno del matrimonio resta comunque il segno di un passaggio, di un

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cambiamento dallo stato di libera a quello di coniugata. E noi tutti amiamo celebrare i passaggi da uno stadio all’altro della nostra esistenza, da un livello al successivo, da una condizione ad un’altra con qualcosa di bello, festoso ed appagante. La scelta dell’intimo certamente dipende dai gusti di ciascuna sposa, ma è anche un’occasione di divertimento e d’industriosa ricerca dei particolari, che privilegerà, il più delle volte, la ricercatezza magari anche eccessiva, alla funzionalità. Posto


SPOSA

di NOZZE che l’abito della sposa sarà oggetto di interesse e pettegolezzi di gran parte degli ospiti, che si tratta di quel che sarà visibile a tutti e che quindi meriterà un’accurata selezione ed individuazione tra i modelli proposti dalle varie sartorie, l’intimo per la prima notte di nozze, mantiene una posizione privilegiata, tra le tante cose di cui si occupa una donna prossima a celebrare il suo giorno più bello. È il modo in cui la donna promette al proprio uomo di lasciare spazio alla giocosità nei momenti d’intimità e, forse, proprio perché l’intimità non è verosimilmente la più grossa sorpresa, arricchirla di particolari insoliti e preziosi, può restituire, alla prima notte di nozze, un po’ della sua trepidante essenza. Diverse sono le boutique specializzate in questo settore e propongono soluzioni d’ogni tipo dalle più semplici alle più stravaganti, dalle più funzionali a quelle più appariscenti; perché è certo che le mode e le tendenze

in questo campo restano le più soggettive. L’ideale sarebbe cercare di valorizzare il proprio aspetto restando fedele alla scelta dell’abito ma, in ogni caso, sarà l’indole della sposa e delle sue consigliere a decidere se scegliere per qualcosa che sia solo invisibile sotto l’abito nuziale: un bustier che modelli la silhouette e faccia scivolare bene l’abito, un reggiseno senza spalline… oppure qualcuna non vorrà rinunciare ai reggicalze, alle giarrettiere o a un baby-doll potendo approfittare di gonne ampie e vaporose. Quel che accade più spesso, poi, è che la sposa, approfittando della straordinaria occasione, decida di preparare un completo intimo adatto all’abito e un secondo completo da sfoggiare ad esclusivo beneficio del neo-sposo non appena saranno finalmente soli; che sia un’assoluta novità o che sia solo una notte un po’ diversa, poco conta: sarà comunque un’altra pagina della storia!

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

CAMICIA BIANCA

CAPI IN PELLE

GONNE MIDI ALCUNI CONSIGLI PER L’AUTUNNO-INVERNO 2019-2020 di Valentina Cariglia

T

ra il continuo fluire di mode e tendenze, nell’universo eclettico e incostante in cui viviamo, comprendere a fondo questo variegato magma di proposte è diventato davvero complicato. Per di più, si aggiungono oggi i fashion blogger e gli influencer, tra i fenomeni sociali più maestosi del XXI secolo. Pertanto, chi seguire? E qual è la tendenza giusta? Chiariamoci qualche idea per l’inverno 2019/2020. Innanzitutto la moda invernale rispolvera alcuni evergreen come la camicia bianca e i capi di pelle. Le camicie sono reinterpretate nei volumi e nei tagli, alcune hanno maniche in voile, altre sono minimali e super “classique”. Sono abbinate a pantaloni dal taglio maschile o con gli attualissimi - ormai da qualche stagione - pantaloni a vita alta in stile gaucho. Riguardo ai giubbotti di pelle, non è solo il “chiodo” a essere ripresentato, ma anche la versione blazer. I colori della pelle, oltre al nero, toccano le nuance della terra. Alcune giacche sono più voluminose, con ampie spalline e proporzioni over. Rimanendo tra i capispalla, le mantelle e le cappe, dalle linee minimal e rigorose, regnano sovrane. Tuttavia due must have non sono spiazzati: il maxi piumino, lungo alle caviglie e dotato di multitasche porta tutto, e il cappotto total white in stile ladylike. Femminili, bon ton e ultra chic sono le gonne midi, che sostituiscono le minigonne ultra corte, per un’eleganza più misurata. In voga quelle plissé e a portafoglio; trend anche quelle con spacco centrale, oppure le strong proposte da Dior, ultra ampie e a vita alta. Riguardo alle stampe, sono due quelle che non devono mancare nell’armadio: il tartan e l’animalier. Il tartan è da sempre adatto a mood British intramontabili. Per l’inverno 2020 è proposto in tante varianti di colori, tali da illuminare ogni outfit. Declinato in modo classico o fantasioso, rimane da sempre uno dei tessuti più amati dalle case di moda, che ad anni alterni lo propongono ed è fonte d’ispirazione per molti. L’animalier è invece per donne più audaci e sicure di sé, che osano sfoggiare quello che, dai primitivi, può definirsi “la prima tendenza in assoluto”. È audace o volgare? Il confine è sottile se non si rispetta qualche regola. È possibile sfoggiare un abito leopardato se è fatturato

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SPECIALE SFILATE


in tessuti delicati come la seta, se non è molto scollato e se si indossa con una decolté o sandalo in raso nero. I pantaloni “sauvages” è bene abbinarli a una t shirt, un dolcevita aderente o una blusa rigorosamente black, per attenuare il look. Talvolta anche una scarpa in stampa animalier su un tubino classico può dare un tocco di stile senza eccessi. Altri must per l’inverno 2020 saranno le tute, ossia gli jumpsuit, già in voga da quest’estate, e gli abiti bustier, vero terreno creativo per le case di moda. Sono entrambi due omaggi agli anni Ottanta, e donano un tocco bohemien, sensuale e femminile. Riguardo alle scarpe, accanto ai cuissardes, dal tacco altissimo o raso terra, si allineano gli anfibi, altro rimando alla moda punk del passato. I colori saranno invece pop, dal turchese al rosa barbie, dal verde acqua alle tinte neutre come il cammello, l’écru e il miele. Aria di nostalgia insomma per questa futura fredda stagione, pertanto occhio allo shopping e imparate bene a mixare i vostri capi, perché potrebbero essere più alla moda che mai!

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

FRIDA KAHLO Esempio di forza, determinazione e sofferenza di Valentina Cariglia

“L’unica cosa positiva è che sto cominciando ad abituarmi alla sofferenza…” Così scriveva Frida Kahlo al suo primo e giovanile amore Alejandro, il 5 dicembre del 1925, poco dopo aver vissuto con lui un terribile incidente sull’autobus di legno, che la rese inferma per tutta la vita. Nel continuo ossimoro della sua intensa esistenza, tra felicità e dolore, tra amori passionali e solitudini esistenziali, Frida è diventata negli anni, da “donna minuscola”, che all’inizio del XX secolo inseguiva il successo nel suo Messico, pullulante esclusivamente di artisti uomini, tra cui il grande Diego Rivera divenuto suo marito, in una “donna straordinaria”, soprattutto artisticamente, dal carisma mitico e indiscutibile, che ha tratto dal dolore una spontanea leggerezza nel vivere. La straordinarietà di Frida sta, infatti, in molti contrasti, in una dialettica permanente. Scontrosa e fiera nelle durezze del volto, eppure allegra e splendente nell’intimità dei suoi rapporti sociali, onnipotente nel suo modo di stare nella vita, ma tremendamente infelice di essere una storpia; è un animo sensibile e bisognoso d’amore, ma in un corpo mutilato e spezzato.

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Oggi è icona di forza dirompente, astro motore di lotta, libertà e indipendenza per i gruppi femministi. In realtà l’incidente fu soltanto un tassello in più ai suoi mali fisici, poiché già da bambina aveva contratto la poliomielite e soffriva di scoliosi e problemi circolatori. Coltivò la sua condizione di malata come un luogo sperimentale di angosciosa solitudine, ma anche di solarità miticizzante. Dai suoi ritratti, così massicciamente ingombranti della sua personalità, che la ritraggono sanguinante e ferita, addolorata e sofferente, affiora però un’energia mordace, una volontà del vivere che è tutta forza. Per chi ha avuto la fortuna di vedere una sua mostra - come chi scrive - vi assicuro che quell’immensità e quella desolazione allo stesso tempo, prorompono da ogni tela che vive di una magia eterna, come eterna è la sua arte che André Breton definì “un nastro intorno a una bomba”. Selvaggia e passionale, Frida Kahlo ritrae se stessa in modo quasi ricorrente: una donna di origini meticce, con indosso vestiti messicani, anelli, colori sfavillanti e con scimmie e uccelli che vivevano con lei nella Casa Azzurra a Coyoacán, labo-


DONNE STRAORDINARIE ratorio della sua anima e oggi il suo museo. Dai suoi quadri evince tutto il folclore messicano, i simboli della sua infanzia, l’arida vegetazione della sua terra, la fede nella rivoluzione, in cui il popolo del Messico oppresso ha combattuto con ardore contro le minacce armate degli imperialisti. Nonostante l’adesione al Comunismo, l’arte di Frida però non è politica, non è rivoluzionaria, ma è una pittura-specchio che le ha permesso di esprimere se stessa. Si ritrae in tutta la sua cruda bellezza, con i suoi baffi e il mono ciglio - tanto amati dal marito Diego - , si ritrae sofferta con la colonna vertebrale spezzata, le corone di spine e i suoi aborti, e ancora, tra le icone sacre come la Madonna dei Dolori o nel suo paradiso ancestrale e mitico, che riconduce al passato maya e azteco. Nei suoi dipinti compaiono idoli di questi popoli lontani, che suggellano la forza e la tradizione del Messico. Per lo stesso Diego, l’arte di Frida Kahlo è “una vita che contiene tutte le vite, è luce e ombra, miracolo duraturo”. La famiglia della pittrice e il suo adoratissimo marito sono anche al centro delle sue opere, dei suoi ritratti, così sofferti, così intimamente dipinti e dal languore monumentale. Perché essa, dallo specchio sopra il suo talamo da inferma, poteva solo vedere il suo io, la sua anima, Frida in Frida. Ha iniziato

a ritrarsi dopo l’incidente, quando i gessi e l’immobilità cui dovette sottoporsi per mesi, la costrinsero a far qualcosa. Non una vocazione quindi, ma una pressione, dettata da quello specchio che dall’alto la assillava nel dolore, mostrandoglielo continuamente. Sempre per dirla con Diego Rivera, “Frida è un’artista, forse l’unica, che si è strappata il seno e il cuore per dire la verità biologica di quel che sentiva”. Frida, tuttavia, nel dolore era libera! Persino dopo l’amputazione della gamba scrisse: “cosa devo farmene dei piedi se ho ali per volare!”. “Viva la vita!” sono tra le ultime parole scritte nel suo diario prima della morte, il 13 luglio 1954, per embolia polmonare. Nonostante le avversità della sua “piccola lucciola ansimante”, Frida Kahlo ha sempre vissuto la sua vita con passione. Nelle sue tele, l’angoscia, il piacere, la morte, l’armonia, sono stati insieme un processo per esistere, forme e colori per affrontare con lacerata frontalità il presente, figure per gridare al mondo che la sofferenza può essere elusa, a volte. La forza della Kahlo sta nell’averci lasciato immagini, seppur mutilate, salvifiche. La sua arte vive per ricordarci di una donna straordinaria, il cui messaggio è difendere, pur nell’angoscia, la bellezza e la speranza.

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

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GIANNA SOSTENEVA, TESI E ILLUSIONI

PRIMO PIANO

La violenza nel portafoglio

di Francesca Adragna

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n livido lo vedi, vedi pure un occhio nero, li vedi e li senti. Senti il dolore e con quello senti sempre addosso la paura, continui a vederti schiacciata sotto tuo marito mentre urla e ti insulta, continui a sentire la sua voce cattiva anche mentre sei in strada a fare la spesa o in ufficio a lavorare. Le botte si vedono e gli insulti si sentono. Lasciano segni pure sulla tua anima e quelli non andranno più via, neanche quando il livido si sarà riassorbito, neanche quando avrai imparato a diventare sorda. Eppure c’è un’altra forma di violenza che non si vede facilmente, che non si riconosce facilmente; una violenza che avresti perfino difficoltà a dimostrare se un giorno ti svegliassi e decidessi di ribellarti. Molte donne subiscono una violenza economica tra le mura domestiche. È una violenza subdola che si può esercitare in diversi modi e che nessun altro noterà sulla pelle di chi la subisce. La disparità tra i sessi che abbiamo ancora difficoltà a superare, può rendere invisibili i segni di questo genere di violenza, irriconoscibili anche per chi la subisce direttamente. Se sei una casalinga ma non sei informata su quanto guadagni tuo marito, se non hai accesso al conto bancario familiare, se non puoi andare dal parrucchiere o comprarti un paio di collant senza prima dare delucidazioni, se devi render conto di quanto spendi per la casa, ma anche se sei l’unica fonte di guadagno per la famiglia e tuo marito non fa il casalingo e ha delle pretese sullo stile di vita da condurre, stai subendo una violenza economica, sei sotto ricatto perché tutto dipende da te; anche la serenità quotidiana, dipende dal tuo sudore! Gianna, aveva completato con successo i suoi studi, aveva trovato un buon lavoro e ora che

aveva conosciuto il suo principe azzurro voleva costruire il suo nido con lui. A lui non mancava nulla: proveniva da una buona famiglia, aveva studiato in scuole private, santificava la domenica, aveva un patrimonio genetico sano, non aveva un titolo di studi superiore ma aveva lavoricchiato grazie a qualche amico o parente, sapeva parlare e comportarsi bene in società. Insomma con queste carte in mano, il passo si poteva proprio fare! Si sposarono e lui si fece comprare il suo SUV da signore e la moto per poter viaggiare allegramente, loro due insieme. Ci sarebbe stata la possibilità di un lavoro per lui, ma era lontano in un’altra regione e non era bene per due sposini separarsi così presto, né lei poteva cambiare un lavoro appena trovato. Quindi lui di fatto, non ha lavorato mai, pur dichiarandosi disponibilissimo per ogni altra incombenza familiare, accompagnare nonni e figli a scuola o dal dottore o allo sport. Può quindi alzarsi con comodo, tanto non ci sono urgenze. Gianna si alza sempre all’alba prepara zaini e colazioni, gli abiti che i bambini dovranno indossare, risistema il soggiorno e va a lavorare. Rientra esausta alle sette e mentre prepara la cena controlla i compiti, dopo cena c’è da stirare e lavare. Quando arriva il sonno è benedetto. Lei adora suo marito, questo marito che la riempie di regali prelevando dal loro conto comune, questo marito impeccabile nei suoi abiti firmati. Gianna è stanca, ha perso i contatti con le sue amiche di sempre, ha litigato con la sorella, che è una poco di buono, una che ha cambiato mille lavori, che non ha saputo tenere la famiglia insieme! Gianna si è incattivita, non è più la persona allegra e leggera che era. Gianna è esausta, ma non sa perché. 43


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

Estrosi

ALL’ALTARE

SPOSO IN “PRIMO PIANO” di Stella Belliotti Stagnitta

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he sia estroso ed eclettico o il più classico degli uomini, lo sposo moderno pretende la stessa visibilità della sposa e ormai l’attenta ricerca dell’abito coinvolge anche il genere maschile, con la stessa meticolosità di una donna. Nel loro giorno più bello: anche gli uomini pretendono di essere protagonisti! Metallico, tre pezzi con bottoni gioiello o monopetto con revers a contrasto, quale preferire? La più alta eleganza sartoriale si unisce alle scelte glamour per la linea Carlo Pignatelli Cerimonia. Se si ama il blu intenso il tessuto lucido e la doppia fila di bottoni gioiello, allora si avrà uno stile ineguagliabile. Sono i dettagli che rendono indimenticabile l’outfit e che ci ricordano che lo sposo non vuole essere assolutamente messo in secondo piano rispetto alla sposa. Eleganza senza compromessi anche per chi sceglie il più classico grigio fumo e accosta dettagli esclusivi, come appunto i bottoni che illuminano e sottolineano, per esempio, anche il colletto, un particolare che colpirà sicuramente. Infinite declinazioni di un grande classico: lo smoking con revers in raso nero, in varie interpretazioni da abbinare con una camicia bianca e papillon o cravatta e camicia total black a seconda del gusto. Broccati, effetti luminosi e velluti di seta si alternano a revers innovativi, gilet eccentrici e dettagli unici che traggono ispirazione dalla notte, dai pigiami e dalle vestaglie per la linea firmata Maestrami. Un total look creativo che celebra lo stile e i dettagli dell’artigianato. Così sensuale, così versatile. Lo sposo, come e quanto la sposa, è libero di essere vanitoso. Self-confident, elegante e sensuale. Questo è l’uomo Petrelli anche il giorno del Sì con la collezione Infinity 2020, che nasce dall’ispirazione nel credere nell’amore infinito. L’autentico stile italiano che si ritrova nella sartorialità, come sempre protagonista.

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SPOSO Zoe 2020 è la nuova collection firmata Cleofe Finati dedicata ai sognatori e ai dandy innamorati dell’arte e della fortuna di sentirsi addosso il bello di essere se stessi. Sempre. La raffinatezza dei tessuti e dei nuovi modelli Lubiam 1911 cerimonia, combinati alla qualità Made in Italy è da sempre il punto di forza del marchio. Lo sposo non solo sarà impeccabile, ma si sentirà comodo e a suo agio: la maison infatti, ha fatto sfilare, per la prima volta al Sì Sposa Italia, modelli realizzati in tessuti stretch, che accompagnano in maniera naturale i movimenti, dando comfort allo sposo. Oltre ai classici nero e blu, la gamma di colori si amplia di nuance fra cui scegliere: bianco, burgundy, avorio e azzurro, disponibili sia nei dettagli che negli accessori, che accendono il look con tocchi sofisticati. Molte le novità, a cominciare dalla giacca doppio petto senza collo o il modello con il revers a lancia inserito come un collo a scialle. Non mancano le micro-fantasie, disegni d’ispirazione jacquard, geometrici o floreali, con dettagli di luce, tessuti sablè che movimentano il fondo. Per un outfit unico ed inimitabile. Per Andrea Versali il viaggio continua: dal Giappone all’Europa, con sosta in Portogallo. Il fascino delle maioliche che adornano interni e facciate delle case portoghesi hanno attratto l’attenzione del fashion designer Tullio Di Lorenzo che ne reinterpreta i colori mantenendo fedeli i disegni. Non mancano dunque, tessuti jacquards che prendono forma nelle silhouettes delle giacche, gilet, cravatte dando un nuovo brio estetico a smoking e tight dalle linee sinuose che risaltano le forme del corpo. Ma anche kimoni giapponesi dai tessuti pregiati e accompagnati da rigoroso ventaglio. Non manca neppure il colore per i più estrosi: dal rosso al verde smeraldo, non solo per gli abiti ma anche nei cappelli, come la bombetta color arancio. Trés chic. Dunque, largo all’estro. Ogni uomo può lasciarsi trasportare dall’entusiasmo scegliendo l’abito che più lo rappresenta e che, come ogni sposa, ha sempre sognato di indossare.

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

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BELLEZZA & C.

Il make-up da esibire all’altare Glowing e nude look

di Martina Palermo

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rizzanti e sensuali, sognatrici o romantiche, riservate o estroverse, eccentriche o acqua e sapone. Di make-up per la sposa, ce n’è per tutti i gusti, basta solo scegliere quello che è il vostro modo di sentirvi donna. La regola d’oro, quando si parla di cosmesi, è saper preservare il proprio modo di essere. Sembra facile, ma non sempre lo è! Specie quando incombe sulla sposa, l’ansia spasmodica derivante dal pensiero ricorrente «vorrei che fosse un giorno perfetto». Evocare il proprio modo di essere anche attraverso il make up, in parte, darà un contributo alla realizzazione dell’intento. La prima cosa da valorizzare, in un volto, è la luminosità. Dunque, un categorico “No” a tutti i make-up che rendono il viso plastico e languido. La tendenza, decretata da Orazio Tomarchio, make-up artist di caratura internazionale (lo scorso anno nello staff del matrimonio tra Chiara Ferragni e Fedez per truccare alcune delle celebrità invitate alle nozze), si racchiude nell’esclamazione: luce! Attenzione però a non esagerare. Non si parla di una luce sgargiante (che dia alla pelle un effetto lucido), ma di una lucentezza naturale, in grado di donare freschezza al volto evitando effetti in stile barocco. Fa al caso vostro, l’utilizzo di una base “satin make up”, oppure con un’acqua illuminante satinata che funga da primer e da fissaggio. A questi principi si ispira il glowing atletico, un trucco leggero, tornato in voga già due anni fa, con un effet-

to luminoso e fresco. Non a caso infatti, la parola glowing si traduce nel termine splendente. Stando alle tendenze trucco di quest’anno, possono considerarsi fortunate, le spose “sobrie” che troveranno nel “nude look” la soluzione in grado di mettere insieme stile in auge e gusto personale. Non lasciatevi ingannare però dal termine “nudo”. Il nude look non ha a che fare con il viso quasi per nulla truccato o naturale. Tutt’altro! E’ un make. up complesso che richiede l’impiego di differenti prodotti affinché si rievochi l’aspetto nature del volto. Il “trucco” sta nel trovare il compromesso tra artificiosità e naturalezza. Qualsiasi sia il trucco scelto, non dimenticare di valorizzare gli occhi. Nella selezione dell’ombretto è bene puntare su un effetto satinato od opaco e non dimenticare che ad un occhio ben truccato non serve l’eccesso di colorazione. Sono preferibili sfumature aranciate, gialle oro, il rame, il bronzo o il caramello, in linea con le tendenze del momento ed in voga soprattutto per il make up della sposa mora. Per una sposa dai colori chiari, il segreto è nel contrasto. Le tonalità violacee possono essere utilizzate per dar risalto al colore dell’iride. Puntate su nuance calde come prugna, malva e melanzana per dare maggiore intensità allo sguardo. I delicati riflessi della luce posati sulla palpebra, si sposeranno perfettamente con i colori caldi, scelti per l’occasione.

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RUBRICA

NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

LE CHICCHE DI CHICCA a cura di Francesca Adragna

“Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care.” Anna Magnani “Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”. Ora analizziamo questa frase, facciamone l’autopsia giusto per renderci conto di quel che significa o vorrebbe significare. Inizia con una negazione che lascia un sentore d’oggettività, così come fanno tutti i proverbi o le frasi fatte che rivelano e nascondono in sé dei dati di fatto, degli insegnamenti in pillole. Quindi, ripartiamo: “non è bello ciò che è bello, ma è bello quel che piace” … aspè, “che piace” a chi? Ecco! Da qui dobbiamo partire: a CHI piace “quel che è bello”? Lo stra-noto motto sottintende, nella sua drastica oggettività, che la bellezza è un fatto soggettivo. Potrebbe insospettire il fatto che si voglia elargire una nozione sull’importanza della relatività e della soggettività con una frase che è di per sé oggettiva. C’è a cu ci piace cotta e c’è a cu ci piace crura! Per cui potrebbe anche darsi, che quel che per me è bellissimo per te sia, invece, raccapricciante. Ora, posto questo come dato di fatto, cosa intendiamo per canoni di bellezza? Ho studiato, mi feci ricerche e contro ricerche e semo ‘o solito, ammurramo con l’idea di bellezza che avevano gli antichi greci: figure slanciate, armoniose, toniche, simmetriche, regolari. No bozzi, no rughe, no macchie ce li abbiamo aggiunti strada facendo, ma comunque alla base di tutto resta il fatto che, se sei lario o un poco storto è me-

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glio se ti jecchi dal dirupo come facìano a Sparta! Nel mondo dei comuni mortali, si è fatta largo come in quello dei VIP, l’idea di dover apparire sempre perfetti e un po’ di vanità, vero!, male non fa, perché ti aiuta a star meglio con te stesso e con gli altri, ti restituisce un po’ di sicurezza e d’amor proprio, per cui lungi da me l’idea di demonizzare palestre, attività fisica in generale ma anche trattamenti estetici che possano risolvere qualche complesso o destabilizzante frustrazione. Quello che appare sempre più evidente, però, è che chi ricorre alla chirurgia estetica, perde in molte circostanze, il senso della misura e agghiornano con zigomi talmente alti da procurarti un dosso davanti ad ogni visuale o con labbra talmente gonfie da impedirti un sorso d’acqua senza doccia o un sorriso senza il timore di uno scoppio! Nel migliore dei casi, cioè quando il chirurgo è onesto e non interviene su ogni folle richiesta, i volti diventano tutti uguali, come le statue greche, per l’appunto. Molti personaggi famosi sono già identici fra loro a furia di ritocchini e tante tette che si vedono pure qui spiagge spiagge, sembrano fatte in serie. Ma la verità è che il trascorrere del tempo, i segni che la vita ti lascia addosso tra parti, ammaccuna, tristezze e salti mortali, fanno si che tu guardandoti allo specchio non riesca a riconoscerti più, certe volte pensi pure di aver cambiato identità e forse l’hai cambiata o la vorresti cambiare e magari è più semplice cambiare il fuori che il dentro.


Tutte le bambine giocano con i trucchi della mamma, tante di loro sognano di diventare bravissime con pennelli, ombretti, smalti ed elaborano spesso creazioni originali, ma Annalisa è riuscita a trasformare il suo sogno di bambina in una professione che la appassiona e rende felici le donne che si affidano alle sue mani d’artista. “Da ragazzina iniziai a collezionare i manuali di Diego Della Palma, ed è dentro quelle pagine che trovai la mia strada. Mi sono abilitata alla professione d’estetista e ho proseguito specializzandomi con il trucco per il cinema, con quello correttivo, artistico, da cerimonia, fotografico e per gli effetti speciali, fino a diventare oggi una docente make up artist”. La passione e la professionalità con cui Annalisa lavora l’hanno condotta a vivere esperienze magiche e gratificanti quali il Festival di Cannes, il Royal Ascott Fashion Show a Londra e la Mostra del Cinema a Venezia. Le sue clienti diventano le sue muse ispiratrici, i suoi lavori, opere d’arte in cui riesce a valorizzare i lineamenti di ogni volto. Con i suoi pennelli libera la principessa nascosta in ogni donna, tira fuori l’anima dagli sguardi e soprattutto riesce a regalare felicità e soddisfazione. Presso il suo Beauty Centre troverete un’oasi di benessere per la cura del viso e del corpo e uno staff esperto capace di consigliarvi e offrirvi il meglio per il vostro benessere.

MARSALA Corso Giovanni Amendola, 65 Tel. 0923.1954113 www.annalisamakeup.it info@annalisamakeup.it


Abito Oscar de la Renta da STEFANIAMODE Nino Grammatico è sinonimo di passione e anni di esperienza, esaltati da un prestigioso riconoscimento: operare nell’ambito del brand Aldo Coppola, una firma “Made in Italy” celebrata in tutto il mondo. Nino ha una spiccata sensibilità nell’interpretare i desideri di ogni sposa e un’innata capacità di valorizzare e accendere la bellezza di ogni volto, qualità che il know how Aldo Coppola ha amplificato. Nino Grammatico c’è una regola aurea per prepararsi al giorno delle nozze? Due le regole fondamentali che vanno oltre le mode e le tendenze. La prima: preparare con mesi di anticipo i capelli per arrivare al giorno del matrimonio con una chioma sana, lucida e curata, lo stesso vale per la pelle del viso. La seconda regola: non stravolgere il proprio look ed evitare di ritrovarsi con un’acconciatura e un make-up lontani dal proprio stile, carattere e dalla propria fisionomia. Quali sono le tendenze dell’hair styling e make-up sposa 2019-2020? Possiamo sintetizzare in due parole: effetto naturale. Sì a capelli sciolti con onde e volumi ben definiti e semiraccolti dalle forme fluide, che richiamano un look naturale. Per avere un tocco ricercato e sofisticato, la vera novità super glamour sarà l’accessorio che adornerà le acconciature: fermagli, cerchietti, cascate di fili di perle, coroncine, fiori swarovski, ce n’è per tutti i gusti, l’importante è che l’effetto sia sbriluccicante.


Abito Balmain da STEFANIAMODE

ph: Piero Lazzari

By Nino Grammatico TRAPANI - VIA CONTE AGOSTINO PEPOLI, 145 - TEL. 0923.535282

PROSSIMA APERTURA LA PRIMA GALLERIA DELLA BELLEZZA SUPER GLAMOUR IN PROVINCIA DI TRAPANI


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

CHIGNON ALTI E CODE BASSE ACCONCIATURE: ESPRESSIONE DI STILE di Giusy Lombardo

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BELLEZZA & C. «Non v’è in natura nulla di più variabile dell’acconciatura di una signora». Prendiamo a prestito un aforisma dello scrittore britannico Joseph Addison per descrivere la volubilità di uno degli elementi che maggiormente caratterizzano il mood di una sposa: l’acconciatura. Capelli raccolti o sciolti? L’indicazione di base rimane comunque quella di adattare la pettinatura all’abito. Chignon, diadema, onde, capelli lunghi con e senza velo, code o semi-raccolti. Nelle collezioni sposa è presente un ritorno allo stile principessa, dovuto all’effetto mediatico “sposa reale” del 2018, ovvero: Megan Markle. Le acconciature si fanno sempre più particolari, a cominciare da quelle proposte dai brand leader nel settore. Se da una parte restano un classico le acconciature da sposa sciolte, dall’altra si fanno notare stili raccolti e sempre più complessi. Le più popolari sono però le pettinature semiraccolte, con alcune ciocche di capelli lasciate ricadere ai due lati del viso. La coda è una delle più amate da chi ha i capelli lunghi, ma rigorosamente bassa sulla nuca, nessun look anni ’50 con coda alta e cresta. Tantissime le maison che premiano pettinature con diademi tra i capelli, look principeschi che in alcuni casi diventano anche piuttosto stravaganti. Diademi con grandi applicazioni, copricapo gioiello con diamanti, tiare floreali. Il look della sposa deve raccontare, prima di tutto, la donna che è, sen-

za stravolgerla ma rispettandone carattere, temperamento e sentimenti. Anche i capelli devono essere espressione dello stile personale. Soffia un vento anni sessanta. I volumi si alzano, si spostano dalla nuca al fulcro o all’area di corona. Vedremo tanti chignon alti, resi ancora più corposi da tocchi frisee. Si porteranno molto i raccolti morbidi e sofisticati guarniti da fiori freschi o cristalli. Le millennials hanno una coscienza eco-green. La loro naturalezza si rispecchia nelle acconciature. Per loro capelli sciolti con onde ben definite, piccoli intrecci o delicati chignon con piccole ciocche a incorniciare il volto. Chi ha un’attitudine fashion, da diva, vivrà il giorno delle nozze come la passerella più emozionante. Per le spose “dive” le pettinature avranno volumi importanti e ben strutturati. La ricerca del dettaglio perfetto sarà l’elemento essenziale di chi vive la propria vita sentendosi una star. Per chi ha i capelli ricci, invece, il consiglio è di trattarli bene prima del matrimonio e lasciarli in assoluta libertà. L’obiettivo è avere dei ricci definiti e morbidi, elastici e ben sostenuti. Ogni sposa rivelerà nella propria pettinatura il suo più profondo essere, ma indipendentemente dalla scelta che prenderà nell’acconciarsi, sarà splendida, perché la donna che decide di coronare il sogno d’amore con l’uomo della sua vita è già incantevole.

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NOZZE IN CITTÁ

BELLEZZA & C

UN MATRIMONIO PERFETTO

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UN RESPIRO INTERNAZIONALE PER L’ACCONCIATURA JEAN LOUIS DAVID APPRODA A TRAPANI

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alvo Sansica ha maturato 30 anni di esperienza ma, non ancora pago di cambiamenti, ha assecondato la sua ansia di innovazione sposando la filosofia del più rivoluzionario degli hair stylist europei: Jean Louis David. Fu lui che, nella temperie dei mutamenti sociali e culturali della Parigi degli anni ‘70, inventò il taglio scalato: il 477. Il taglio corto incarnò plasticamente il desiderio di modernità e di autonomia delle donne europee. «Per me - racconta Salvo -, portare nella mia Trapani il brand internazionale Jean Louis David, diffuso e apprezzato nel mondo, è motivo di orgoglio. Jean Louis David è stile e affermazione di femminilità, nel senso più pieno del termine». Il negozio “I Complici” di Salvo Sansica si rigenera sotto l’egida di un’allure, che riconduce all’eleganza e all’alta moda, ma accessibile a tutte ogni giorno. Un servizio veloce, facile, ma attento al particolare. «Jean Louis David - aggiunge Salvo - è tendenza. Ogni negozio ne replica lo spirito

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a partire dalla architettura del taglio, con un procedimento che va bene per ogni capello, corto, medio, lungo, ma senza smarrire il senso della artigianalità che ciascuno di noi coltiva». Salvo usa il plurale, il noi, riferendosi a se stesso, alle sue giovani colleghe, e ai formatori del brand. Una visione collegiale che è la forza del brand. «Oggi - continua - sono solo il coordinatore di un gruppo che si muove nello spirito Jean Louis David: uno stile identificabile e trasferibile, che non vuol dire smarrire la propria personalità professionale, ma metterla pienamente al servizio delle nostre clienti, senza indugiare nella autoreferenzialità». L’immagine che se ne trae è quella di una boutique dove l’alta moda diventa prêt-àporter, ma accompagnato dalla maestria della sartorialità. Jean Louis David presenta ogni sei mesi le nuove linee e le tendenze, delle vere e proprie collezioni: autunno/inverno e primavera/ estate, e poi le acconciature per le spose come racconta Salvo Sansica per Jean Louis David: «Oggi i classici raccolti lasciano spazio ad altri, più morbidi, che evocano il romanticismo ma con un tocco attuale. Mezze

code dove i capelli ai lati del viso si uniscono dietro e si chiudono in una treccia che si appoggia alla schiena. Chignon raccolti in modo casuale posizionati sulla parte alta della testa con qualche ciocca arricciata in stile Jane Austen che cade maliziosa sulle gote... L’haute couture parigina ha dato il via, basti guardare la sfilata spose di Tony Wards, dove hanno sfilato chignon alti di ispirazione geisha raffinati e puliti. Code di cavallo spettinate, o ravviate da ciocche frisé sono state invece mostrate dallo stilista Georges Chakra, adatte a spose dal look bohémienne o d’ispirazione gypsy. Ma adesso ci sono anche le spose che vogliono tenere i capelli sciolti, lavorati a boccoli definiti con il ferro che incorniciano il viso e impreziosiscono l’abito. In questo panorama di spose III Millennio il leit motiv è uno solo: il velo lascia il posto (o è sostenuto) da copricapi con velette che sembrano riportare indietro di secoli (basti guardare la sfilata haute couture di Dior a Parigi), maxi fiocchi, fiori, accessori per capelli inediti e coroncine in stile medioevale, come quelle viste da Givenchy».

TRAPANI Via Pantelleria, 40 - Tel. 0923.28374 - Cell. 338.2016165 - www.jeanlouisdavid.it

Complici Jean Louis David

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

BELLEZZA & C.

MICROBLANDING Pigmentazione semipermanente delle sopracciglia

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opracciglia naturali e perfette? Oggi è possibile grazie al microblanding, tecnica molto di tendenza che grazie ad una pigmentazione semipermanente garantisce un risultato molto preciso, anche per periodi lunghi, con il vantaggio di non essere “vincolante” come un tatuaggio. La prima cosa da fare è affidarsi ad un esperto che sappia venire incontro alle vostre esigenze e che sia al passo con i tempi, proprio per realizzare il cosiddetto “tatuaggio a pelo” molto importante per avere un effetto naturale sul viso. L’esperto studierà il vostro volto e procederà a tratteggiare con una matita la forma desiderata, concordando con voi eventuali correzioni. Il microblanding è una tecnica manuale che attraverso un ago permette il deposito del pigmento sul primo strato della pelle, ossia l’epidermide, a differenza del tatuaggio dove, invece, il pigmento viene inserito nel derma e quindi nello strato più profondo. Naturalmente dopo l’applicazione biso-

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gnerà evitare per 10/15 giorni l’esposizione al sole, la piscina e la sauna e usare creme che aiuteranno la guarigione della zona trattata. Il microblanding è destinato a sfumare più rapidamente di un tatuaggio proprio perché viene lavorata la zona più superficiale della pelle. arà necessario un ritocco dopo circa un mese dalla prima seduta e poi si passerà ai ritocchi semestrali o annuali in base al tipo di pelle e alle esigenze di ognuna. Fa male? Diciamo di no. Si tratta di un fastidio e non di un dolore vero e proprio, legato alla penetrazione dei minuscoli aghi nella pelle. Parliamo di costi: la spesa iniziale è di circa 500 euro poi 180/200 le successive sedute cioè i ritocchi. Certamente avere le sopracciglia curate, non diradate, vi farà apparire più belle e vi farà anche risparmiare tempo quando vi truccherete perché non dovrete più perderne a delinearle o a riempirle con la matita. A questo punto a voi la scelta: tatuaggio o microblanding? RNC


“Puntualità, serietà, esperienza, estrosità, creatività, competenza e cortesia, fanno di Antonella una hairstylist qualificata e perfettamente specializzata nel suo settore. Una futurista, la definirei, che con tante tecniche nuove e brillanti, merita di essere elogiata per la sua dedizione e innata passione per l’arte della parrucchieria. Brava!!!” (Katya Minaudo - facebook 2019)

VIA ALBA, 50/A CASA SANTA - ERICE (TP) TEL. 0923.562284


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

DIP POWDER NAILS O SMALTO IN POLVERE MANICURE RIVOLUZIONARIA di Stefania Martinez

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iciamolo pure, ci sono cose che a noi donne ci fanno stare bene. Come avere le unghie curate, una manicure perfetta che duri il più a lungo possibile e che ci faccia sentire più belle e più curate. Dopo lo smalto semi-permanente ecco una novità destinata a rivoluzionare le tecniche più moderne: lo smalto in polvere. L’aspetto è quello di una cipria e viene venduto nei barattolini in varie versioni di colori. Una tecnica che rivoluziona l’applicazione tradizionale dello smalto e che agevola chi non ha tempo da dedicare alle unghie o chi magari non riesce a stenderlo bene. Applicarlo è facilissimo. Alcuni brand garantiscono una durata fino a 3 settimane. Lo scopo è quello di ottenere una manicure ineccepibile e sopratutto zero sbavature. Si può anche optare per una french manicure effetto bon ton. Su internet si trovano dei video che vi aiuteranno a capire meglio questa nuova tendenza che sta spopolando sui social proprio per la durata e per la facilità di applicazione. Quindi dopo il gel e il semi-permanente ecco che lo smalto in polvere rappresenta la nuova frontiera per una manicure impeccabile. La rimozione è simile a quella del gel e necessita di un bagno di acetone di circa 10/15 minuti. Questa tecnica è definita rivoluzionaria ma attenzione: comprate solo smalti di qualità certificata o rivolgetevi a centri di estetica professionali, per la qualità dei prodotti utilizzati e perché la rimozione dello smalto meglio se fatta da mani esperte. A questo punto non vi resta che provare! RNC

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BELLEZZA & C

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

CERIMONIA

Luce o sabbia

Il rito per una vita felice insieme di Stefania Martinez

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ovità per i futuri sposi! Quando si organizza un matrimonio si cerca sempre di essere originali e mai banali, per rendere il giorno delle nozze indimenticabile ma, anche, particolare. Il “rito della luce” chiamato anche delle “candele” potrebbe arricchire la cerimonia e rendere il matrimonio suggestivo e anche molto personale. Ha origini pagane ed è molto diffuso in Germania e negli USA, ma non molto in Italia; lo scopo è quello di sancire l’inizio di una nuova vita insieme. Durante la cerimonia si accendono due candele lunghe e strette, una per la sposa e una per lo sposo e poi, dopo lo scambio degli anelli, gli sposi contemporaneamente accenderanno una candela più grande la cui fiamma simboleggerà il passaggio dal vecchio al nuovo nucleo familiare e quindi la genesi di una nuova “luce”. Questo rito può essere rappresentato sia nella cerimonia civile, sia in quella religiosa, se vi è l’approvazione del parroco. Il rito di solito è accompagnato da un sottofondo musicale scelto dagli sposi o anche da frasi poetiche per un tocco di romanticismo che non guasta mai. Le candele si possono acquistare su internet, “candele della famiglia”, e l’usanza vuole che quella più grande venga conservata dagli sposi e accesa ogni anno in occasione dell’anniversario di matrimonio. Il rito della luce non ha valore legale ma solo simbolico. Ma non è tutto! Perché si potrebbe optare per il “rito della

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sabbia” anch’esso altrettanto bello e suggestivo e anche in questo caso si può scegliere sia in caso di matrimonio civile, sia religioso, sempre che l’officiante sia favorevole. Servono due vasi con all’interno della sabbia di colore diverso che poi durante la cerimonia, dopo lo scambio degli anelli, verrà versata contemporaneamente dagli sposi in un vaso più grande creando onde di colore per una vita felice insieme. Il vaso che potreste anche personalizzare verrà naturalmente chiuso e conservato in casa come oggetto d’arredamento unico e originale come ricordo del giorno delle nozze. I due riti “luce e sabbia” sono identici, sia come rituale, sia come significato. Sta a voi scegliere qual è quello più adatto al vostro matrimonio o quale vi sembra più romantico. Da tenere in considerazione anche il fil rouge delle nozze, i colori, la location e soprattutto la vostra personalità. Se chi celebrerà le nozze non è d’accordo con l’inserire il “rito” nel corso della cerimonia civile o religiosa che sia, potreste sempre organizzare un piccolo allestimento all’interno della location che farà da cornice al banchetto nuziale con un momento magico da condividere con gli invitati magari prima che inizi la festa con un sottofondo musicale adeguato, che potrebbe anche essere la vostra canzone preferita o quella che vi ha fatto innamorare e che potrebbe diventare la colonna sonora di una nuova vita insieme. Che sia di luce o di sabbia purché vi emozioni.


Ph: Piero Lazzari

Dimora nobiliare del XVIII Sec. con la sua storia ricca di tradizioni. Questi sono gli elementi essenziali del Baglio Ingardia Fontanasalsa. La nostra famiglia ha sempre dato grande rilievo alla condivisione dei momenti importanti con i propri cari e gli amici. Da ciò nasce l’esperienza nell’arte del ricevere, far sentire gli ospiti a proprio agio. È un onore per noi condividere la casa con chi decide di sviluppare il proprio evento al Baglio Ingardia. Chi ama la nostra Sicilia non può resistere al suo fascino e alle sue tradizioni, rimanere affascinato dalle nostre mura, che trasudano storia e vita d’altri tempi. Emozioni che le mode, il trascorrere del tempo e la globalizzazione, tendono a rimuovere. Abbiamo restaurato e ristrutturato in base alle moderne esigenze, ma nel rispetto della originalità e delle peculiarità del Baglio. Questo è il nostro punto di forza, che ci dà unicità e ci lega alle tradizioni di una terra che ci ha insegnato e continua ad insegnarci molto, e che tanti ci invidiano. Il nostro suggerimento è di ricercare l’originalità del proprio evento non affidandosi alle tendenze del momento, ma di esplorare nelle nostre tradizioni, nei colori, nei sapori, nella storia e nell’arte della nostra Sicilia. Saremo felici di aiutarvi a realizzare qualcosa di unico e intramontabile. La Sicilia… grande fonte di durature ed ineguagliabili ispirazioni.

Via Marsala, 2 Km 7,900 - Fontanasalsa (TP) - Info: 392.5781803 www.baglioingardia.it - info@baglioingardia.it


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

CERIMONIA

NOZZE E F F E T T O S P O N TA N E O

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di Flavia Fodale

“Un uomo non è mai così grande come quando si china per accudire un fiore o una pianta”, recita un antico proverbio. E, in effetti, come meglio esprimere l’amore e la cura che doniamo al nostro partner se non con le amorevoli attenzioni che dedichiamo a piante e fiori? Simbolo di vita, natura e freschezza, l’addobbo floreale ha da sempre rappresentato un immancabile e insostituibile scenario per arricchire e adornare - dal generale al particolare - uno dei giorni più importanti della propria vita. Lasciati alle spalle gli addobbi in stile barocco che hanno contrassegnato l’intero 2018 e che si sono imposti sempre più dopo il matrimonio tutto siciliano della coppia più social del momento, “i Ferragnez”, le tendenze fiori 2019-2020 mirano sicuramente a ricreare sfondi meno artificiali e a puntare tutto sulla natura. L’ “effetto spontaneo” delle composizioni floreali in stile green, infatti, rappresenta il nuovo must nel mondo del wedding e punta principalmente sulla semplicità e sulla freschezza; per questo motivo è consigliabile scegliere dei fiori stagionali che possano bene amalgamarsi con i colori e il tema delle nozze. Dal living coral - eletto colore dell’anno 2019 - alle più classiche nuance pastello, i fiori non rappresentano soltanto un vezzo ornamentale e riempitivo ma una vera e propria esperienza visiva e olfattiva. I loro colori e le loro fragranze, infatti, regaleranno una piacevole sensazione ai vostri ospiti che saranno guidati e stuzzicati da un vero e proprio percorso sensoriale, sia sul luogo della cerimonia rituale sia durante il ricevimento, inebriando occhi e cuore.

Queste nuove tendenze - attente alla stagionalità e alla spontaneità - sono certamente il frutto di una profonda campagna di sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente, sempre più proiettata verso uno stile di vita ecosostenibile. Quindi, perché non optare per delle piante in vaso piuttosto che per dei fiori recisi? Ne sono un esempio le diverse varietà di erbe aromatiche che possono essere adottate per il tableau mariage, per i segnaposto o come bomboniere. La location e lo stile del vostro matrimonio sarà comunque determinante per la scelta degli addobbi floreali che, se arricchiti con candele, piedistalli, cristalli minimal, barattoli di vetro, cassettine di legno, piante grasse ed effetti di luce potranno donare un’atmosfera unica e suggestiva che i vostri ospiti difficilmente dimenticheranno. Un’idea sfiziosa, oltre alle tradizionali bottoniere per gli uomini, sono i polsini floreali per testimoni e damigelle. Una nota di colore sul polso della propria amica o sorella renderà ancora più speciale il ruolo ricoperto quel giorno e donerà un effetto bucolico e chic alla fortunata prescelta. Così come optare per dei fiori freschi tra i capelli al posto del più tradizionale fermaglio è senza dubbio un tocco bohemien che vi distinguerà da qualsiasi altra sposa. Che siano rose, margherite, peonie, girasoli, ranuncoli o ortensie, l’importante è saper scegliere e - soprattutto - affidarsi ad un professionista del floral design che, con la sua conoscenza, sappia assemblare con gusto e ricercatezza la preziosa materia con cui ha l’onore di lavorare.

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NOZZE IN CITTÁ

NOVITÁ IN PILLOLE

UN MATRIMONIO PERFETTO

WEDDING

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BEAUTY BAR

n angolo pensato per la sposa e per le invitate, che possono approfittare della presenza di una look maker per rinfrescare il make up. Il wedding beauty bar dovrà essere allestito con arredi di qualità nel rispetto dello stile scelto per il matrimonio cosa che lo trasforma quindi, in un vero e proprio allestimento originale.

W E D D I N G M OV I E G

razie alle nuove tecnologie è possibile realizzare un video di nozze in stile

cinematografico. Un piccolo wedding movie con sceneggiatura, colonna sonora e se volete anche colpi di scena. Se ci state pensando non trascurate il trucco da vera diva del cinema.

Per tutti i gusti U

na novità è quella di utilizzare i barattoli delle conserve come bicchieri per succhi, centrifugati e smoothies colorati, accompagnati da cannucce di plastica. L’idea è quella di realizzare un corner dedicato a queste bevande. Su ogni barattolo attaccare un etichetta per specificare il contenuto con bevande adatte sia per adulti che per bambini. Elementi vintage o shabby chic sarebbero la coreografia adatta per un corner dal gusto retrò 64


Ph: Piero Lazzari

Nulla verrà lasciato al caso perché il vostro giorno di nozze è unico ed irripetibile. Fiori per raccontare una storia. È la filosofia che racchiude lo spirito di Bartolo Fiori, che dal 1922 impegna la famiglia Anselmo attorno ad una attività che, di padre in figlio, ha attraversato già tre generazioni. Un passaggio del testimone che non ha mai perso di vista l’amore e la passione per il mestiere. Oggi come in passato elaborare le composizioni floreali è disegnare la storia del vostro matrimonio. Ogni dettaglio è pensato per realizzare il vostro sogno ed esaltare il vostro desiderio di equilibrio ed eleganza. Ogni coppia ha esigenze diverse e per ciascuna Bartolo Fiori elabora su misura il progetto floreale del matrimonio, in base al carattere, al luogo scelto, alla stagione. Creazioni, composizioni, allestimenti per matrimoni e cerimonie sono nel DNA aziendale, patrimonio condiviso di sapienza artigianale, capacità di progettazione, elaborazione artistica delle composizioni floreali: per la cerimonia o per il ricevimento. I fiori avvolgono ed esaltano la sposa, ed il suo abito, romantica o glamour, moderna o classica, casual o bohémienne o minimal. Dal bouquet protagonista, insieme alla sposa, al centro tavola, ogni addobbo floreale sarà realizzato con la ricercatezza e la professionalità che da quasi cento anni è patrimonio di Bartolo Fiori.

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RUBRICA

NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

POLLICE VERDE

a cura di Fata Flora

LE ORCHIDEE

Simbolo di eleganza e raffinatezza

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e Orchidacee sono una famiglia di piante monocotiledoni, appartenenti all’ordine delle Orchilades Asparagales. I loro fiori sono comunemente chiamati orchidee. Questa famiglia è costituita da piante erbacee perenni, alcune delle quali sono in grado di assorbire dall’acqua presente nell’ambiente le sostanze necessarie alla loro sopravvivenza tramite le radici aeree e capaci anche di nutrirsi assimilando sostanze da organismi in decomposizione. Le Orchidacee sono in grado di adattarsi ad ogni genere di habitat fatta eccezione per i deserti e i ghiacciai. La maggior parte è originaria delle zone tropicali o sub-tropicali e cresce sui tronchi degli alberi o sulle rocce. In Italia crescono spontaneamente circa 29 generi, per circa 189 tra specie e sottospecie. (Fonte Wikipedia) Diffuse ed apprezzate, le orchidee, sono in grado di donare classe e personalità agli ambienti grazie ai loro colori vivaci e all’aspetto esotico. Nonostante siano in grado di fiorire e rifiorire bisogna comunque averne cura. In commercio vi sono varie specie e non sono tutte uguali e non tutte semplici da coltivare. La più conosciuta e diffusa è sicuramente la Phalenopsis. Ricordatevi che al momento dell’acquisto le foglie devono essere di un verde brillante compatte e senza macchie e le radici verdi o bianche molto spesse. Alcuni consigli. Nei periodi estivi devono essere tenute in un luogo ombreggiato e quindi non a diretto contatto di sole e luce per non danneggiare gli steli floreali. Il terreno non dovrebbe mai essere asciutto: per innaffiare le orchidee è sufficiente versare l’acqua con un innaffiatoio lasciando che esca attraverso i fori di irrigazione, raccogliendola in un altro contenitore. Oppure immergere il vaso a bagnoma-

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ria per qualche minuto con acqua a temperatura ambiente. Inoltre è importante aggiungere del fertilizzante specifico per orchidee ogni 15 giorni all’acqua di irrigazione: in questo modo le fioriture saranno sempre abbondanti. La concimazione dell’orchidea deve essere eseguita in modo attento e meticoloso e con un concime liquido specifico: • Ogni 10 – 15 giorni nei mesi che precedono la fioritura dell’orchidea. Vale a dire che da ottobre fino a marzo, l’orchidea va concimata ogni 10-15 giorni. • Durante la fioritura, diminuire o interrompere completamente le fertilizzazioni. • In tutto il periodo estivo, bastano 2 concimazioni da somministrare a giugno e fine agosto. L’orchidea in Oriente simboleggia la perfezione per la simmetria dei suoi petali con lo stelo ma anche purezza, in Occidente è simbolo d’amore, per la sua capacità di crescere ovunque. L’orchidea rosa è simbolo di affetto e amore e viene spesso regalata al 14° anniversario di matrimonio, mentre quella gialla o color crema è adatta per il 28°. Le orchidee: esseri prodigiosi, inverosimili, figlie della terra sacra, dell’aria impalpabile e della calda luce. (Guy de Maupassant)


catering: Juparanà - location: Villa Genna

L

o sguardo di Marilena Angileri su un matrimonio è come la traccia di un disegno architettonico in prospettiva. Una visione che va oltre gli aspetti del progetto organizzativo e che inquadra anche i dettagli artistici, estetici ed emotivi. Ha iniziato la sua carriera come fiorista 18 anni fa, ma con il recondito desiderio di essere più della responsabile degli allestimenti floreali e avere un ruolo in tutto il processo creativo di una giornata speciale. Marilena Angileri, con la sua passione imprime al giorno delle nozze anche un valore creativo. Come in un film di cui le viene chiesto e concesso di essere produttore esecutivo e regista. Tra le “trame” più apprezzate e condivise con gli sposi “le nozze siciliane” declinate in mille soluzioni creative contemporanee pur ancorate ai nostri luoghi, ai nostri gusti, colori e tradizioni.

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

CERIMONIA

MATRIMONIO D’INVERNO Suggestivo e frizzante

di Stella Belliotti Stagnitta

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rimavera stagione dei matrimoni... ma chi l’ha detto?! Da piccola ho sempre sognato una baita di montagna immersa nella candida e soffice neve e una piccola chiesetta su per la collina da raggiungere con il mio abito bianco ed una stola in tinta. I colori tenui di un mattino d’inverno, quell’aria fresca e a tratti un po’ pungente che rende quel non so che di frizzante. Una luce limpida e cristallina che si propone ottimale per un servizio fotografico ad hoc. La domanda nasce quasi spontanea: e se non vi fosse una bella giornata?! Niente paura perché se anche il clima non fosse a vostro favore, ma leggermente più cupo si può giocare: sfruttando l’occasione di fare foto alquanto suggestive, come ad esempio la foschia che si potrebbe trovare in quel di Erice. Ingredienti perfetti per scatti d’autore! Come si sa le ore di luce nel periodo invernale sono ridotte, ecco perché si punta, generalmente, su una cerimonia al mattino e al pranzo nuziale. Se proprio non volete rinunciare ad un matrimonio al calar della sera, non perdetevi d’animo, ciò potrebbe anche rivelarsi una risorsa per l’allestimento. E già, perché qualsiasi wedding planner si sbizzarrirebbe con ogni tipo di lanterne, candele a profusione, cascate di lucine scintillanti, rendendo l’atmosfera esclusivamente calda, accogliente, elegante, romantica: degna di una fiaba moderna. Per

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non parlare delle foto, che, scattate in notturna acquisteranno un fascino del tutto particolare per regalarvi un ricordo davvero speciale. Immaginatevi in uno chalet dalle travi in legno la mattina del vostro giorno più bello, con appeso l’abito da sposa e fuori tanta neve in pendant con il vestito, gli accessori ed un bouquet di fiori dai colori eterei. Il tutto immerso in una nuvola di candore che solo l’atmosfera invernale può incorniciare. Certo qui da noi le nevicate sono assai rare ma l’inverno scorso ci ha regalato qualche giorno di neve ad Erice che imbiancata era davvero bella. Raramente capita di vedere il nostro borgo medievale imbiancato ma se si è fortunati tutto può accadere. La scelta dell’abito sarà congeniale ovviamente alle temperature e molto probabilmente accompagnato da un soprabito o un copri spalle. Difficilmente avremo un sandalo ai piedi, a meno che non si vogliano sfidare le temperature più basse. E per la scelta del giorno si potrebbe optare per le vacanze natalizie o addirittura per una gran festa di matrimonio per capodanno e festeggiare con amici e parenti non solo i novelli sposi ma anche l’anno che verrà! Insomma tutti ingredienti ottimali per una riuscita eccellente per chi non ama troppo il caldo e, soprattutto, per chi vuole arricchire con effetti davvero speciali il giorno delle nozze. Felice matrimonio d’inverno!


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affinati saloni, arredati con mobili e complementi d’epoca, rievocano l’atmosfera del sei/ settecento siciliano. Ideale cornice per ricevimenti, banchetti e convegni fino a 500 persone, la struttura è in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza. L’antica abbazia, già citata nelle prime cronache della storia siciliana, poi trasformata in masseria, oggi rivive, dopo un accurato ed attento restauro, in un grande ed elegante locale, immerso nella macchia mediterranea, che conserva intatto il fascino del suo tempo. In armonia con il suo stile raffinato il “Baglio Trinità” propone un’ottima cucina regionale dai sapori antichi e nuovi, anche se la vera particolarità sta nel sapiente uso della selvaggina locale, cacciata direttamente nel parco faunistico che tutt’intorno abbraccia l’antico caseggiato.


Fra storia, eleganza e natura Fra le testimonianze meglio conservate dell’arte arabonormanna, la chiesa della “SS.Trinità di Delia” ci riporta ad uno dei periodi più floridi della storia siciliana, allorquando le maestranze musulmane lavoravano per i re cristiani, contribuendo ad innalzare splendidi monumenti. Il monumento è incastonato in un magnifico giardino ricco di cycas, dracene, alberi secolari e palme molto rare. Spicca tra le piante, una suggestiva statua del “Civiletti”, raffigurante un bambino che piange la madre scomparsa. Qui il calore del tenero tufo si sposa alla sobrietà delle linee architettoniche ed al mirabile gioco dei volumi, creando un insieme di rara e suggestiva armonia. La direzione consente, previa autorizzazione, di organizzare splendide cerimonie civili all’aperto, poichè da diversi anni siamo diventati sede distaccata dell’aula consiliare del comune.

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

CERIMONIA

TORTA CON FIORI

IL DOLCE NUZIALE TORNA ALLE ORIGINI BAROCCHE

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di Giusy Lombardo

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omento attesissimo quello del taglio della torta nuziale, ennesimo segno, condiviso con gli ospiti, dell’inizio di una nuova vita insieme ed è la degna conclusione, dell’intera giornata delle nozze: l’elemento coreografico più atteso. Da qualche tempo è diffusa la tendenza della FLOWER CAKE. L’ultima frontiera del cake design: un dolce scenografico con decorazioni floreali in pasta di zucchero o crema al burro. La flower cake somiglia ad un bouquet perché è ricoperta di fiori. Ma è in verità una sorta di ritorno al passato primigenio. Servire una torta di grande impatto visivo vide le sue origini nelle corti aristocratiche francesi, come denuncia l’immagine prevalente della torna nuziale, che è quella barocca. All’inizio preparata solo dai pasticceri di corte, venne successivamente esibita anche dalle più ricche famiglie borghesi che affidavano agli artisti pasticceri la sua realizzazione. È importante scegliere una torta che rispecchi lo stile della coppia. Per un matrimonio romantico e fresco, non c’è scelta migliore di una flower cake perché si pensa subito ai fiori. Peonie e rose sono ideali in un matrimonio minimal chic; le orchidee per le nozze urban chic, mentre i fiori di campo per uno sposalizio country chic. Una torta nuziale con i girasoli è adatta per un matrimonio shabby chic: fiore dell’allegria per eccellenza. Per amplificare l’effetto scenico si può presentare la torta con un cake show. Per esempio con la decorazione della flower cake davanti agli ospiti. I petali danno grazia ed eleganza alla tor-

ta. Il rosso per le spose passionali, il bianco richiama l’idea di purezza e castità. Rose, gigli, margherite, fiori di pesco, violette: sono alcune delle varietà usate per trasformare una torta in un’opera d’arte. I fiori rendono il dolce nuziale elegante, variopinto, fresco e raffinato. I fiori freschi sono i più usati perché recano un’idea di autenticità, oltre ad essere più gradevoli agli occhi. Si possono anche usare fiori commestibili, sacrificando un po’ di estetica per andare incontro al gusto. I fiori possono essere in rilievo, per ottenere un effetto 3D, oppure dipinti, per i matrimoni più eleganti e romantici. Tra le altre tendenze chic: la WATERCOLOR CAKE, decorata con gli acquerelli e la BUTTER CREAM CAKE, ricoperta di crema di burro. Per matrimoni più glamour la METALLIC CAKE: decorata con paste di zucchero e glasse in argento, oro e glitter. Per le più romantiche la NAKED CAKE, non ha alcuna copertura in pasta di zucchero ed è possibile vederne l’interno e la farcitura, decorata con fiori o frutta fresca. Tra le novità più trendy la RAINBOW CAKE, fuori rivestita di panna, dentro un’esplosione di colori; la CHALKBOARD CAKE, la torta lavagna a più piani, ricoperta di pasta di zucchero nero su cui gli invitati possono lasciare un messaggio utilizzando colorante bianco come fosse un gessetto. La 3D CAKE, decorata con cubi, piramidi, quadrati e piani irregolari e la DRESS CAKE, ispirata all’abito della sposa. 75


NOZZE IN CITTÁ

WEDDING COLOUR

UN MATRIMONIO PERFETTO

LIVING CORAL P A

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T O

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16-1546

di Flavia Fodale

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a nota azienda americana Pantone, società statunitense che si occupa principalmente di grafica e catalogazione dei colori a livello internazionale, ha eletto il “Living Coral” colore dell’anno. Per gli americani questo colore simboleggia “umanità, autenticità e familiarità in contrapposizione con la vita virtuale, ormai sempre più disumanizzata”. Il rosso corallo – e noi trapanesi lo sappiamo bene – è un colore che, richiamando la natura ed i fondali marini, esprime al meglio il sentimento di ottimismo, felicità e fortuna. Differenziandosi dal rosso fuoco, colore della passione, la tonalità di rosso corallo infonde all’osservatore calma, tranquillità e gioia di vivere ed è sicuramente emblema di fertilità e di buon auspicio. Quindi, perché non abbandonare i tradizionali colori da cerimonia come il glicine, il lilla, il verde Tiffany e il blu per un colore che – oltre ad essere di grande tendenza – è anche appartenente alla nostra tradizione territoriale? Dalle partecipazioni alle bomboniere, dagli addobbi floreali alla mise en place, dalla torta al tovagliato, le diverse nuance di rosso corallo, vitali e delicate, sapranno sorprendere i vostri

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invitati durante l’intero arco della giornata. Mixato al bianco dei fiori, del tovagliato e dell’abito da sposa, questo colore esprimerà un legame con il mare catapultandoci nei fondali cristallini della barriera corallina e infonderà agli sposi e ai propri commensali un grande senso di energia, proprio quello che occorre per intraprendere una nuova vita in due. Per chi desidera, invece, un colore più tenue e delicato, si consiglia di adottare un colore più leggero tra le tante gradazioni di rosso, il rosa corallo. Iper femminile e romantico questa sfumatura corallina sarà anch’essa un must della stagione. Ideale per gli abiti delle damigelle o della mamma della sposa, il corallo può diventare un elegante dettaglio per i testimoni, che possono indossarlo su cravatte e papillon. Inoltre, per chi

è alla ricerca del lusso, suggeriamo di abbinare il living coral al color oro. Il risultato? Un tripudio di eleganza che incanta occhio e mente e che contribuisce a donare quel pizzico di barocco che ha rappresentato una delle ultime tendenze in fatto di allestimenti matrimoniali. Da sempre i colori interagiscono con le emozioni umane – basti pensare all’arte – ed è proprio per questo che gli sposi, nel giorno più importante della loro vita, dovranno cercare di creare una atmosfera cromatica che meglio rappresenti la loro unione e le loro personalità con effetti e texture innovative o tradizionali. Il rosso corallo, colore estivo per eccellenza, allegro e vivace, è la tonalità perfetta per coloro che amano il mare e la natura e, soprattutto, è tremendamente chic!

Save the date 77


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

CASA

TUTTI PAZZI PER IL VELLUTO di Paola Corso

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a qualche anno il velluto è tornato di moda nel mondo del fashion, ma è certamente di tendenza anche nella decorazione d’interni. Lussuoso, ricercato, morbido e accogliente è anche versatile, infatti si abbina ad altri tessuti e può essere utilizzato per impreziosire ogni ambiente o arredo: dal classico al contemporaneo, dalle sedute d’antan a quelle futuristiche. Con facilità lo ritroviamo sul divano in stile vintage, sulle sedute per la sala da pranzo, ma anche sulla testata del letto o per i cuscini decorativi. Originariamente il filato era in seta ed era l’emblema del lusso, data la sua lucentezza e morbidezza, oggi esistono anche velluti in cotone, lino, lana e fibre sintetiche che lo rendono più elastico e resistente e che donano anche molteplici sfumature e consistenze. Non c’è proposta d’arredo che non inserisca il velluto e questo, come sempre, appare raffinato e regale. Il velluto si fa notare, ed è inutile negare il suo fascino, ma se preferite un effetto più sobrio l’ideale è abbinarlo con legno o metalli opachi, mentre per un effetto più sfarzoso è perfetto con metalli lucidi e vetri.

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Insomma, un tessuto che non teme “competitors”, ricco e materico che a contatto con la luce “accende” le svariate sfumature, invitando chiunque a toccarlo. Data la sua forte personalità, va usato con estrema attenzione e così se lo scegliete per un divano, occorre che questo domini senza “litigare” con eccessivi arredi o oggetti; perché il velluto va a braccetto con un po’ di minimal ed è talmente ricco, che non ha bisogno di orpelli strutturali: la sua presenza basta e avanza per dare una nota di carattere aggiuntiva ad un arredo. Detto questo però, non temete di stratificare cuscini di velluto sul divano, pensando che questo faccia troppo “casa della nonna”; piuttosto sappiate che una delle tendenze maggiori del momento è proprio quella di pensare al velluto come un elemento che riscalda e coccola, quindi non abbiate paura ad aggiungere molteplici e morbidi cuscini, anche in più colori e dimensioni. Questo tessuto, capace di attraversare indenne gli anni e i periodi stilistici, è sempre stato scelto per gli arredi dal gusto più sofisticato e oggi il design contemporaneo lo propone per rivestire forme


antiche, in reinterpretazioni raffinate, che fanno sorridere le vecchie generazioni e divertono quelle nuove. Le linee minimal, orientate al design anni Sessanta, trovano nuove espressioni in componenti d’arredo leggeri, che smentiscono la fama di “pesantezza” del velluto; mentre tante altre proposte, bizzarre e innovative si vestono di questo tessuto, regalando personalità ai nostri arredi. Per questa ragione è anche possibile rifoderare in velluto divani o poltrone già presenti in casa, dando una nuova veste all’arredo e a tutto l’ambiente, perchè il potere di questo tessuto è proprio quello di dominare la scena personalizzando tutto il contesto. E per coloro i quali temono che il velluto sia troppo delicato: bisogna mettersi il cuore in pace e aspettarsi che prima o poi, inesorabilmente si rovinerà…. come tutti gli altri! Del resto l’allure “usata” trasforma questo tessuto da “grossier” a “vissuto”, ma non logorato!

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NOZZE IN CITTÁ

RUBRICA

UN MATRIMONIO PERFETTO

STILI & STILE

a cura di Paola Corso Architetto

SFUMATURE DI BIANCO Un colore che vi stupirà!

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resco, versatile ed essenziale, quando pensiamo al colore bianco, viene in mente un elemento neutro, associato all’idea di pulito, che “rinfresca” anche il mood più datato. Nella maggior parte dei casi, s’immagina il “non-colore” declinato in una sola tonalità. Niente di più sbagliato! Nonostante il bianco sia acromatico, caratterizzato da una forte luminosità, esistono un’infinità di bianchi, ciascuna dei quali si adatterà al vostro ambiente in base alla quantità di luce e ai colori dell’arredamento. Ricordando che il colore bianco, per sua natura assorbe la luce, farà lo stesso con i colori circostanti, variando così la sua tonalità. Sulla base di questo concetto possiamo rafforzare o attenuare le influenze che subisce, ma è opportuno capire con quali gradazioni. Oltre al classico bianco tradizionale, luminoso ma talvolta un po’ freddo, esistono tante varianti che a primo impatto percepiamo come non colore, ma che possono fare la differenza. A grandi linee possiamo distinguere tra sfumature di bianco caldo con toni di giallo, arancio o rosso e di bianco freddo con toni di verde, grigio, blu e viola. Tra le varianti calde, il bianco antico, detto dagli inglesi off-white e da noi “bianco sporco”, è una tonalità con una sfumatura molto chiara di giallo, che ha perso di luminosità e candore, opacizzandosi leggermente. Non è abbagliante come il bianco puro, ma capace di creare un ambiente più caldo e avvolgente. Si abbina facilmente con l’arredamento in stile o con il parquet e meno con i colori troppo chiari, con i quali non crea contrasto. Simile al precedente, ma con una punta di giallo in più, è il bianco avorio, detto così perché ricorda le zanne dell’elefante. Questa sfumatura molto calda e avvolgente, ravviva ambienti poco luminosi e si adatta bene con l’arredamento etnico, creando contrasto con i mobili dai legni scuri e i tessuti dai colori della terra. Il bianco navajo, in voga sopratutto negli anni settanta, è quasi più un giallo/sabbia che un bianco. Tra le varianti fredde il bianco fumo, quasi indistinguibile dal bianco puro, si ottiene da un leggerissimo viraggio verso il nero, moderno ed elegante adatto ad ogni ambiente della casa soprattutto zona giorno e camera da letto. Il bian80

co perla (detto anche grigio perla) è una tonalità che tende decisamente al grigio ma, grazie ai riflessi della madreperla, è capace di illuminare. Si sposa bene con divani e poltrone dello stesso colore, ma è opportuno inserire qualche accessorio colorato, evitando i colori caldi. Il bianco neve, luminoso e abbagliante, si abbina ai colori scuri o a nuance decisamente cariche e brillanti. Si abbina bene con mobili moderni, dalle forme pulite e lineari, ma anche con mobili antichi di legno massiccio. Il bianco ghiaccio si rifà al colore dell’acqua gelata e non trasparente, non lega affatto con le tinte calde e decise, come il giallo, il rosso e l’arancione. Adatto ad ambienti con buona esposizione alla luce solare, si sposa con tutti i tipi di arredamento, ma sono da evitare i mobili bianchi o di legno chiaro con il quale non risalta; così come le finiture lucide, il vetro o il metallo che accentuano la sensazione di freddezza. In realtà esisto molte altre varianti e molte altre se ne possono generare considerando che il bianco è influenzato dall’ambiente in cui è inserito, dalle tonalità presenti e dalla quantità di luce. Del resto se dipingiamo interamente una stanza di bianco, il colore sul tetto sarà differente da quello sul pavimento o sulle pareti e avranno sfumature diverse a seconda della vicinanza alla finestra. Inoltre se all’interno poniamo un mobile colorato, la percezione cambierà nuovamente. Per questa ragione ricordate che se la scelta non è “semplicemente bianca”, occorrono un po’ più di attenzione e riflessione; che vi garantiranno sfumature e atmosfere sicuramente più avvolgenti e accattivanti.

bianco

bianco antico

bianco avorio

bianco navajo

bianco fumo

bianco perla

bianco neve

bianco ghiaccio


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

NOTIZIE CURIOSE

Gesto di solidarietà U

na coppia di sposi di Novara ha esteso l’invito al proprio pranzo di nozze anche ai frequentatori della mensa dei poveri dei frati cappuccini. Così 82 senzatetto hanno avuto la possibilità di partecipare al banchetto nuziale. I due sposi hanno anche regalato uno zaino a ciascun uomo e donna pieno di indumenti e prodotti per l’igiene personale.

MATRIMONIO Uno studio rivela che un matrimonio al Sud dura in media 7 anni. Poi si deve liberare la sala.

AMORE A PRIMA VISTA U

n ragazzo cinese, Sun, ha lasciato il lavoro per incontrare una ragazza di cui si sarebbe innamorato dopo averla vista per 10 secondi in una libreria a Pechino. Il ventiseienne è un convinto sostenitore dell’amore a prima vista e da allora è rimasto nella libreria tutti i giorni dalle 11 alle 19, sperando di incontrarla di nuovo, per potersi dichiarare.

ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO La moglie: “Oggi è il nostro anniversario. Che cosa facciamo per festeggiare?” Lui: “Ti porto fuori, cara!” Lei: “Ma no, amore, spendiamo troppo! Facciamo qualcosa di carino in casa, una cenetta, poi ci vediamo un bel film...” Lui: “Ma no, ti porto fuori!” Lei: “Ma dai, in fondo non è importante!” Lui: “Insisto per portarti fuori! Prendi la prolunga, che mettiamo il televisore sul terrazzo!”

IL COMPLIMENTO La moglie: “Mi vedo orribile, ho bisogno di un complimento!” E il marito: “Hai un’ottima vista, tesoro!”

ROMANTICISMO Io e mia moglie ci teniamo sempre per mano. Se la lascio andare comincia a spendere. ULTIMI SONDAGGI Cosa fanno gli uomini italiani dopo aver fatto l'amore? Il 5% si gira dall'altra parte e dorme; il 9% si alza e va in cucina a bere un bicchiere; il 15% fuma una sigaretta. E il restante 71% ? Si alza, si veste e torna a casa dalla moglie!!

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

VIAGGIO DI NOZZE

VIAGGIO DI NOZZE SOLIDALE LA SCELTA DI DIMITRI E SARAH di Paola Corso

Il viaggio è un sentimento e ci sono viaggi che più di altri, ti fanno capire che partire è la più bella ma anche coraggiosa di tutte le azioni! È questo lo spirito con cui una coppia di sposi, di Lecco, ha deciso di dire “no” alla classica luna di miele in resort e ha optato per un viaggio di nozze solidale e in volontariato. Convinti sostenitori che un’esperienza di questo tipo è un modo autentico per cominciare un percorso di vita insieme, basato sulle emozioni

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e gli obiettivi comuni, hanno pensato che questa era l’occasione giusta per vivere in maniera autentica un momento che consolidava la loro unione, ricevendo un regalo meraviglioso fatto di sorrisi e sguardi indimenticabili. Proviamo a chiedere a Dimitri e Sarah quale è stato lo spirito con il quale hanno deciso di intraprendere un viaggio di nozze fuori dagli schemi, per capire qualcosa in più su questa scelta sicuramente coraggiosa.


COME NASCE L’IDEA DI UN VIAGGIO DI NOZZE IN VOLONTARIATO? Se il volontariato fa parte del tuo quotidiano è naturale pensare a questo tipo di viaggio. Amiamo viaggiare per conoscere l’anima dei luoghi che visitiamo, scoprendo ed esplorando così, anche noi stessi. Non occorre andare in Africa per fare volontariato ma abbiamo pensato che disponendo di più tempo per la luna di miele, potevamo dedicare parte del nostro viaggio a chi è meno fortunato. Così per 18 giorni siamo stati nella missione di Zizencho, in Etiopia, e per altri 10 giorni abbiamo percorso il Paese in jeep, fino al confine con il Kenya.

COME AVETE ORGANIZZATO IL VIAGGIO E SCELTO LA META? Ci siamo uniti ad un gruppo che è partito con l’associazione Binario per l’Africa (www.binarioperlafrica.com), di cui facciamo parte da anni. L’associazione è stata fondata nel 2008 da un gruppo di amici con varie esperienze di volontariato in Africa, ma non c’è preclusione verso altri luoghi, in Italia o ad esempio in India. Ogni estate organizziamo partenze verso una delle due missioni che seguiamo, in Kenia o in Etiopia e quell’anno si andava in Etiopia.

COME AVETE TRASCORSO LE VOSTRE GIORNATE E IN COSA VI SIETE IMPEGNATI? Le suore missionarie hanno richiesto diversi lavori: le più disparate manutenzioni agli edifici della scuola, l’installazione di una nuova cisterna per la raccolta di acqua piovana, abbiamo

riparato un impianto idraulico per un villaggio vicino che era isolato. Ovviamente ci siamo dedicati anche all’animazione per i bambini, per regalare qualche sorriso, perché il rapporto umano è sempre alla base dei nostri obiettivi. Con noi c’era una giovane ostetrica che ha fatto nascere quattro bambini. Negli anni, la missione Binario per l’Africa ha contribuito a realizzare molti progetti, tra i quali: un dispensario farmaceutico, un ambulatorio per il primo soccorso, due asili e una scuola che oggi ospita oltre 850 ragazzi fino alla decima classe. Quest’anno abbiamo inaugurato un mulino con 3 macine, che ha richiesto 3 anni per essere portato a termine.

COSA AVETE PORTATO NEL CUORE AL RIENTRO? Qualsiasi sia la natura della missione, non si torna mai come si è partiti! Il gruppo che si crea è una realtà straordinaria,“in vacanza” si può lavorare molto seriamente, ma ridendo e scherzando! Poi la sera crolli: fisicamente esausto, ma con la mente leggerissima. Una leggerezza che non sai nemmeno spiegare. Le emozioni del rientro sono fortissime, ti perdi nei pensieri per giorni e gli sguardi di chi ti ha regalato sorrisi unici e sinceri sono indelebili. Non torni mai del tutto dall’Africa!

QUANTO HA INFLUITO QUESTA ESPERIENZA NELLA VITA DI COPPIA? Abbiamo imparato a condividere il poco che avevamo in luoghi che non sembrano neanche case. Questa esperienza ci ha uniti ancor di più facendoci capire che la nostra famiglia è il mondo. Questo è quello che vogliamo insegnare a nostro figlio.

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NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

SELVAGGIA E SCONFINATA

Emozioni uniche e paesaggi indimenticabili di Paola Corso

P

er chi in viaggio di nozze è alla ricerca di un’esperienza immersa nella natura più sconfinata e selvaggia, la Patagonia è senza dubbio una meta da sogno, dove poter entrare in contatto con la propria essenza naturale. Nulla manca all’appello: boschi, montagne, ghiacciai, laghi, cascate e fiumi rigogliosi, dove ammirare animali rari e quasi sconosciuti e dove potervi dedicare alle infinite attività: escursionismo, trekking, navigazione, rafting o l’osservazione di animali. Occorre solo scegliere e questo dipende dal tempo a disposizione e dalla vostra preparazione fisica. Posta tra l’Argentina e il Cile, questa regione stupisce per la bellezza prorompente dei vari luoghi e doverli raggiungere attraversando terre selvagge, desertiche e disabitate rende questo viaggio ancor più affascinante. Dato l’enorme territorio che si estende per circa 900.000 kmq la Patagonia può essere visitata tutto l’anno, basterà scegliere la zona più adatta ricordando che le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, che tra

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giugno e agosto spesso piove e nevica ed i collegamenti sono ridotti; ma se pensate di andare in alta stagione (novembre/ febbraio) prenotate con molto anticipo. Atterrati a Santiago del Cile o a Buenos Aires, prenderete un volo interno per raggiungere una località da cui iniziare il vostro viaggio; ma se non avete più di 10 giorni concentratevi solo su una parte di questa regione, tenendo conto dei tempi necessari per le distanze, le visite e le attività da svolgere. Qualunque sia la scelta vi saranno utili due strade mitiche: la Carrettera Austral in Cile, considerata una delle più affascinanti al mondo e la Routa 40 che percorre tutta Argentina fino all’estremo sud America. Queste, asfaltate solo in alcuni tratti, vi regaleranno emozioni senza tempo tra scenari mozzafiato e vi saranno utili per raggiungere i diversi punti di frontiera tra il Cile e l’Argentina. Giunti a Bariloche, nella zona a nord della Patogonia Argentina, potrete visitare l’omonimo parco e al di là del confine: Puerto Montt.


VIAGGIO DI NOZZE

Puerto Montt

Penisola Di Valdés

Oppure, sul versate Atlantico, da Puerto Madryn giungerete sulla penisola di Valdés, con la riserva naturale patrimonio dell’UNESCO, dove resterete affascinati dai leoni marini e dalle balene. Scendendo verso la zona centrale della Patagonia, il villaggio di Puerto Rio Tranquilo è una base perfetta per visitare il Parque Nacional Laguna San Rafael (Riserva delle Biosfera UNESCO) dove si erge il Monte San Valentìn, il più alto della Patagonia. Da questa zona arriverete alla magnifica Capilla de Màrmol, con le sue imponenti sculture naturali, che emergono dalle acque del Lago General Carrera. Più a sud, facendo tappa nel piccolo villaggio montano a El Chalten, ammirerete le imponenti e sublimi vette appuntite del monte Fitz Roy e del Cerro Torre, indimenticabili se ammirate di primo mattino dalla Laguna de los Tres, ma che potrete anche scalare tra panorami mozzafiato. Arrivati ad El Calafate, raggiungerete il Parque Nacional Los Glaciares con il famosissimo Ghiacciaio Perito Moreno, Patrimonio UNESCO e da molti reputato l’ottava meraviglia del mondo. 85


NOZZE IN CITTÁ

UN MATRIMONIO PERFETTO

Parque Nacional Laguna San Rafael

Questa tappa, assolutamente imperdibile per chiunque decida di fare un viaggio in Patagonia, vi regalerà scenari ed emozioni uniche. Resterete incantati ad ammirare tutte le sfumature del ghiaccio e del Lago Argentino al di sotto e solo il rumore assordante del crollo di enormi blocchi, vi “sveglierà” dall’incanto della magia di questi luoghi. Più a sud l’immenso Parque Nacional Torres del Paine che è uno dei più belli e famosi di tutto il Sud America, dove immersi tra le innumerevoli bellezze paesaggistiche e faunistiche, avrete l’imbarazzo della scelta tra i tanti percorsi trekking e se siete fortunati, avvisterete anche la volpe rossa o la puzzola di Humboldt. Da qui in poi giungerete nella parte più estrema della Patagonia, ma anche del mondo! Scoprirete luoghi ancora più incantati e affascinanti, come l’epico Stretto di Magellano e

Fitz Roy - Laguna de los Tres

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Monte San Valentìn


VIAGGIO DI NOZZE

Capilla de Màrmol

Ghiacciaio Perito Moreno

Lago General Carrera

navigando il canale di Beagle, tra centinaia di isole disabitate, sarete sopraffatti dal silenzio e dalla maestosità dei paesaggi. Ospiti di una natura prorompente, verrete sopraffatti da una pace interiore e vorrete assaporare ogni singolo momento che vi porterà a vivere l’emozione di aver raggiunto luoghi estremi come Ushuaia e Capo Horn, città e punto più a sud del mondo. In Patagonia la natura fa da padrona e i luoghi da ammirare sono tantissimi, i vostri occhi si perderanno nell’orizzonte sconfinato di paesaggi indimenticabili; ma sarà fondamentale affrontare le enormi distanze, con la libertà e la spensieratezza che questi luoghi richiedono e se non amate guidare o attraversare lunghi percorsi, potrete esplorare questa magnifica terra con le crociere organizzate, passando così dal brio metropolitano di Buenos Aires, alla solitudine maestosa dei luoghi estremi, posti prima dell’ Antartide.

El Calafate

CONSIGLI UTILI • • • • • • • • •

Abbigliamento molto tecnico, anche se troverete di tutto sul posto Medicinali indispensabili anche quelli per il mal di montagna Portare oltre alla macchina fotografica un binocolo La dogana Cilena ha politiche molto ferree: non portate cibo deperibile alla frontiera Non sottovalutare l’escursione termica che spesso è notevole Per poter guidare è necessaria la patente internazionale Le escursioni sul ghiacciaio Perito Moreno sono costose, ma altrettanto spettacolari Appena arrivati in un luogo, comprate il biglietto per la tratta successiva Prenotate in anticipo e con una mail (possibilmente in spagnolo) i trasferimenti e i posti in bus 87


NOZZE IN CITTÁ

LIBRI SUL COMODINO di Fabio Pace

UN MATRIMONIO PERFETTO

LACCI di Domenico Starnone - 133 pagine - Einaudi (2014)

I

romanzi dell’800 e dei primi del ‘900 avevano inquadrato gli aspetti del “conformismo” nel matrimonio restituendone l’ipocrisia sociale delle convenzioni. Il matrimonio è uno dei temi più sondati dalla letteratura contemporanea. Domenico Starnone, autore contemporaneo, già nel titolo del libro “Lacci” denuncia come ancora oggi istituto giuridico rechi con sé il peso del vincolo ma, a partire da una crisi matrimoniale, racconta superbamente, con penna elegante, una storia emozionante e fortissima: il racconto di una fuga, di un ritorno, di tutti i fallimenti, quelli che ci sembrano insuperabili e quelli che ci fanno compagnia per una vita intera. Il libro prende le mosse dalla fuga da casa di un marito in crisi. «Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie» gli scrive Vanda, in preda alla tempesta emotiva dell’abbandono e carica di mille domande che non trovano risposta. A dispetto di una trama che vede l’uomo in fuga e la donna a casa con i figli, a misurare l’estensione del silenzio e il crescere dell’estraneità, il libro di Starnone pone una serie di domande, ai suoi protagonisti e al lettore: che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi? Perché niente è più radicale dell’abbandono, ma niente è più tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre. E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte.

VUOI STAR ZITTA, PER FAVORE? di Raymond Carver - 241 pagine - Einaudi (2009)

C

arver è considerato il padre del racconto breve moderno che negli Stati Uniti, più che nella “verbosa” Europa, ha patria. Personaggio controverso, Carver, come i suoi libri. “Vuoi stare zitta, per favore” è una raccolta di 22 racconti che ruotano tutti attorno al matrimonio e alla vita di coppia e familiare. La scrittura è brillante, asciutta, perfino troppo lamentano alcuni suoi critici. Alcuni racconti sono geniali, altri perfino banali, in una alternanza di emozioni che raccontano la vita, con i suoi alti e bassi. Da leggere per chi ama il gusto della narrazione, tanto più complessa quando l’argomento è la quotidianità del rapporto tra marito e moglie. Il racconto che dà il titolo al libro narra di un uomo cui la moglie racconta, in un impeto di sincerità di una scappatella, tre anni prima, durante una festicciola in casa tra amici, a seguito di una sbronza collettiva. Lui, ovviamente, soffre della notizia: impreca, esce, si ubriaca, perde al gioco, fa a botte. Poi torna a casa: viene coccolato dai figli, dalla moglie e la vita riprende, come se nulla fosse accaduto. Seguono altri racconti la cui filosofia sembra racchiusa in questa considerazione, molto “carveriana”: «quando ci si trova nel bel mezzo di una tempesta, non si butta mica tutto a mare».

FEBBRE DA MATRIMONIO. SIMPLE & MADAMA di Lorenza Di Sepio - 96 pagine - Magic Press (2017)

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ebbre da matrimonio è solo uno dei romanzi a fumetti della serie Simple & Madama. Il fumetto è scritto, con intelligenza e ironia, da Lorenza Di Sepio, e dalla stessa disegnato. L’autrice narra le disavventure di una coppia alle prese con i piccoli drammi quotidiani. Simple & Madama nascono come striscia pubblicata sulla pagina Facebook e approdano sulla carta stampata nel 2013. La coppia, di fidanzati, rappresenta gli aspetti tipici dell’universo maschile e femminile, così diversi tra loro, eppure in fondo così indispensabili l’uno all’altra. Simple è un ragazzo tranquillo, semplice, anche un po’ distratto, amante di serie tv e del cinema, sempre pronto a fare citazioni. Madama è una ragazza umorale, che ama il cibo, lo shopping ed i gossip. “Febbre da matrimonio” affronta con spirito e acume le nozze. Regalo ideale per alleggerire le faticose giornate di una coppia di nubendi, che non abbisogna di un manuale di sopravvivenza al matrimonio. Da leggere anche per le coppie già sposate.

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Dulcis in fundo torte a più non posso

È da un Sì che il nostro progetto prende il via, intendendo fornire una vetrina ai futuri sposi “testimoni dell’amore per tutta la vita”. Una rivista, ma anche un portale web, un luogo virtuale, al quale potere accedere in qualsiasi momento, confrontarsi con la realtà dell’organizzazione del matrimonio, fruendo dei consigli di esperti, che nelle loro rubriche di volta in volta sviluppano temi sempre attualissimi. Interviste, reportage, sezioni speciali, anteprime, tradizioni, raccontano le spose e gli sposi nella Provincia di Trapani. Al banchetto di nozze prendono posto i social network in grado di creare utili connessioni tra gli sposi e i professionisti del matrimonio. La pagina facebook, per non perdere neanche un aggiornamento sugli articoli, gli eventi e gli approfondimenti e il canale instagram per scoprire suggestioni e lasciarsi incantare dalle tendenze e dagli eventi. Potete condividere gli scatti del vostro giorno più bello con l’hashtag #nozzeincitta per essere, anche voi, fonte di ispirazione per altri futuri sposi!


PIERO LAZZARI

PHOTOGRAPHER www.pierolazzari.com


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