SANREMO enjoy riviera & côte d'azur - Spring 2022

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E N J O Y R I V I E R A & C Ô T E D ’A Z U R

11th YEAR SPRING 2022 LUXURY & LIFESTYLE MAGAZINE






ditoriale Andrea Moggio L’edizione di primavera di questo giornale è sempre stata, anche nelle edizioni faticose e drammatiche dell’emergenza covid, una finestra sulla vita all’aria aperta che riprende vigore, come le piante e i prati che fioriscono, i boschi che riacquistano profumi, il mare che riflette suggestioni. Mentre la primavera si apre con i suoi colori, purtroppo a poco più di mille chilometri da noi, ormai da troppe settimane, c’è un mondo avvolto nelle tenebre. Migliaia di persone, tra loro centinaia di bambini, che hanno pagato e pagano per colpe che non hanno, milioni di profughi in fuga da case che non ci sono più. Abbiamo superato l’emergenza della pandemia e ci troviamo al cospetto degli aberranti signori della guerra. Ma non possiamo arrenderci, non possiamo e non dobbiamo rinunciare a sognare, a raccontare il bello in cui viviamo, che abbiamo il dovere di difendere e consegnare integro e migliore ai nostri figli e ai loro eredi. Questa è l’edizione che, come consuetudine, segue il Festival Sanremo, anche quest’anno baciato da un successo clamoroso, e anticipa l’Eurovision Song Contest consacrato lo scorso anno ai Måneskin. A maggio non vediamo l’ora di tifare per i nostri paladini Mahmood e Blanco, vincitori del 72° Festival di Sanremo 2022, che rappresenteranno l’Italia a Torino. E come ogni numero di Primavera proponiamo tanti spunti, suggerimenti e itinerari per scoprire e vivere le bellezze del nostro territorio. Guardiamo avanti, guardiamo al bello, senza voltarci dall’altra parte, perché è l’unico modo che conosciamo per non arrenderci all’abbrutimento al quale abbiamo il dovere di non abituarci. Buona lettura e a tutti voi l’augurio di una primavera di pace e rinascita.

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The spring edition of this magazine has always been – even in the hard and dramatic years of the COVID emergency – a window on life outdoors blossoming again like the plants and fields in bloom, the woods reacquiring their scents, and the sea reflecting inspiration. As the springtime and its colours emerge, just over a thousand kilometres away from us and for too many weeks already, there is a world enshrined in darkness. Thousands of people, including hundreds of children, have paid and keep paying for no fault of their own, and millions of refugees have fled from their homes, which no longer exist. We have overcome the worst part of the pandemic and we now face the abominable masters of war. But we cannot give up, we cannot and must not abandon our dreams, and shall keep narrating the beauty around us that we ought to protect and hand down intact to our sons and nephews. This edition, according to tradition, follows the Sanremo Music Festival – which once again enjoyed immense success – and anticipates the Eurovision Song Contest conquered by Måneskin last year. We cannot wait to root for our paladins Mahmood & Blanco, winners of the 72nd edition of the Sanremo Festival 2022, representing Italy and Turin this coming May. As in every spring edition, we offer an abundance of insights, tips, and itineraries to discover and experience the beauties of our area. Let us look ahead and admire the wonderful things around us, without turning back, because it is the only way we know to not give in to the brutalization we must steer clear of getting used to. Enjoy the read, and I wish all of you a spring season of peace and rebirth.

L'édition printanière de ce journal a toujours été, même dans les éditions difficiles et dramatiques de l'urgence covid, une fenêtre sur la vie en plein air qui reprend des forces, comme les plantes et les prés qui fleurissent, les bois qui retrouvent leur parfum, la mer qui reflète de grandes émotions. Alors que le printemps s'épanouit avec ses couleurs, malheureusement, à un peu plus d'un millier de kilomètres d’ici, depuis trop de semaines, un monde est plongé dans l'obscurité. Des milliers de personnes, dont des centaines d'enfants, qui ont payé et paient pour des fautes qu'ils n'ont pas commises, des millions de réfugiés qui fuient des maisons qui n'existent plus. Nous avons surmonté l'urgence de la pandémie et nous nous trouvons en présence des seigneurs de guerre aberrants. Mais nous ne pouvons pas renoncer, nous ne pouvons et ne devons pas renoncer à rêver, à raconter la beauté dans laquelle nous vivons, que nous avons le devoir de défendre et de transmettre intacte et toujours plus belle à nos enfants et à leurs héritiers. Il s'agit de l'édition qui, comme d'habitude, suit le festival de Sanremo, qui a connu un succès retentissant cette année encore, et anticipe le concours Eurovision de la chanson, qui a consacré les Måneskin l’an dernier. En mai, nous avons hâte d'encourager nos champions Mahmood et Blanco, vainqueurs du 72e Festival de Sanremo 2022, qui représenteront l'Italie à Turin. Et comme dans chaque numéro de Printemps, nous vous proposons de nombreuses idées, suggestions et itinéraires pour découvrir et profiter de la beauté de notre région. Regardons devant nous, regardons le beau, sans détourner le regard, car c'est le seul moyen que nous connaissons pour ne pas nous abandonner à la dégradation à laquelle nous avons le devoir de ne pas nous habituer. Bonne lecture, et je vous souhaite à tous un printemps de paix et de renaissance.


Disrupting Diamonds

Via Giacomo Matteotti, 39 | San Remo


Inprint Contents Editoriale UNA PRIMAVERA DI PACE E RINASCITA

Everlasting di Monile BELLEZZA E LUMINOSITÀ SENZA TEMPO

Royal Hotel Sanremo 15O ANNI DI STORIA

Da Sanremo AL TETTO DEL MONDO

I Vocal Coach SEGUONO I CANTANTI DEL FESTIVAL

La locandina parlante STORIA DEL TEATRO ARISTON

Le Note del Dono TRA LE 7 NOTE MUSICALI, NON C’È IL NO

Miramare THE PALACE RESORT *****L

Giardini Hambury UN PROMONTORIO FIORITO CHE SI TUFFA NEL BLU

Una Sanremo in Fiore LA PRIMAVERA PORTA FIORI, PROFUMI E BELLEZZE A SANREMO

Euroflora 2022 SUL PALCOSCENICO DEL MARE UN MONDO DI RARA BELLEZZA

Perché i fiori sono affascinanti? ECCO COSA LI RENDE BELLI E ATTRAENTI

Il bosco di Grou UNL TERRITORIO STORICAMENTE RICCHISSIMO DI CASTAGNETI

Il Colorado Provenzale MERAVIGLIA DELLA NATURA

Martini cocktail D'OLTREOCENO CON ORIGINI LIGURI

Rossese di Dolceacqua I PRIMI 5O ANNI

Granaccia LOCALE E GLOBALE

GEF UN MONDO DI CREATIVITÀ

Granfondo Milano Sanremo IL SOGNO DI OGNI CICLISTA AMATORIALE

Cro Wild Trail SULLE TRACCE DELL’UOMO DI CRO-MAGNON

Ventimiglia DALLA PISTA CICLABILE ALL’ONDA PERFETTA

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Testata registrata presso il Tribunale di Sanremo Iscrizione nel Registro Giornali e Periodici n°8 del 08-08-2012 Periodicità: trimestrale Luogo di pubblicazione: Bordighera, Via F.lli Biancheri, 1 Editore: Innovation Media sas Via F.lli Biancheri, 1 - Bordighera - Italy Tel. +39 0184 26 62 59 info@innovationmedia.it info@sanremo.it Direttore Editoriale, Commerciale e Multimedia & IT: Luca Giovannetti +39 334 18 32 828 luca.giovannetti@sanremo.it Direttore responsabile: Andrea Moggio

Fumettando A VENTIMIGLIA

Palazzo del Parco LA SEDE DEL TEATRO DI BORDIGHERA

Cervo IL CASTELLO MEDIOEVALE

Il Lions Club DI MONACO

Nizza L'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEL 1883-1884

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Redattori: Alessandra Chiappori Alessandro Giacobbe Alessia Turrini Barbara Guarini Enrica Guidotti Marco Macchi Maria Bologna Ricky Persico Samirah Muran Tiziana Pavone Progetto grafico: Paolo Pinto paolo.pinto67@gmail.com Traduzioni: Luigi Genta Traduzioni (EN/FR) Foto: Dove non specificato © Depositphotos.com © Wikipedia Foto di copertina: Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, sul palco del 72° Festival di Sanremo 2022, sono i tre conduttori dell'Eurovision Song Contest © Ufficio Stampa / AGF Stampa: Tipolitoeuropa s.n.c. Via degli Artigiani, 17, 12100 Cuneo CN Sanremo.it ® © n° 0001268952 N° iscrizione ROC: 22738

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I GIOIELLI IN PLATINO DI MONILE SONO REALIZZATI CON EVERLASTING, UN ESCLUSIVO PROCESSO PRODUTTIVO, PER DARE UNA RESISTENZA ALLA SCALFITTURA E UNA LUMINOSITÀ COSTANTE NEL TEMPO.


“Con gli abiti da sera si può portare solo il platino”, così affermava la Duchessa di Windsor che in questo materiale vedeva la possibilità di creare gioielli unici e preziosi.

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ONILE, azienda leader nel settore da ormai oltre 40 anni, ha trovato nel platino la sua icona affermando così il suo stile sobrio, prezioso e contemporaneo. MONILE è riuscita così a rendere il platino ideale per tutte le età e per celebrare momenti simboli della nostra vita come il fidanzamento, le nozze, i compleanni, una particolare ricorrenza o un incontro speciale. MONILE, grazie ai molti anni di esperienza nel settore, ha ideato Everlasting un esclusivo processo produttivo che lavora il platino direttamente al 950%, rendendolo così capace di una maggiore resistenza alla scalfittura e una luminosità costante nel tempo. Il platino oggi viene proposto nella gioielleria più nuova e moderna, abbinato a pietre preziose, smalti con combinazioni anche con oro, giallo o rosa. Scegliendo il platino Everlasting di MONILE avrete un gioiello sia classico che contemporaneo, con una bellezza destinata a durare per sempre.

Everlasting di

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EVERLASTING DE MONILE, BEAUTÉ ET LUMINOSITÉ INTEMPORELLES. Les bijoux en platine de MONILE sont réalisés avec le procédé de fabrication exclusif Everlasting qui leur confère une résistance aux rayures et une luminosité constante dans le temps. La duchesse de Windsor avait l'habitude de dire : « Seul le platine peut être porté avec des robes de soirée ». Elle voyait dans ce matériau la possibilité de créer des bijoux uniques et précieux.

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ONILE, entreprise leader dans le secteur depuis plus de 40 ans, a trouvé son icône dans le platine, lui permettant d’affirmer son style sobre, précieux et contemporain. MONILE a ainsi réussi à rendre la bague en platine idéale pour tous les âges et pour célébrer les moments symboliques de notre vie tels que les fiançailles, les mariages, les anniversaires, une occasion spéciale ou une rencontre particulière. MONILE, grâce à sa longue expérience dans le secteur, a créé Everlasting, un procédé de fabrication exclusif qui traite directement le platine à 950%, le rendant ainsi plus résistant aux rayures et lui conférant une luminosité constante dans le temps. Aujourd'hui, le platine est utilisé dans les bijoux les plus tendance et les plus modernes, associé à des pierres précieuses, des émaux et des combinaisons avec de l'or jaune ou rose. Choisir le platine Everlasting de MONILE, c’est choisir un bijou à la fois classique et contemporain, d'une beauté destinée à durer pour l’éternité.

EVERLASTING BY MONILE, TIMELESS BEAUTY AND GLEAM. The platinum jewels by MONILE are made thanks to Everlasting, an exclusive manufacturing process providing scratch-resistance and constant brightness in time. “With evening clothes one wears platinum”, stated the Duchess of Windsor, who saw the potential to create unique and precious jewels with this material.

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ONILE, a leader in the sector for over 40 years, has made platinum its iconic material and used it to affirm its sober, precious, and contemporary style. MONILE has managed to make the precious metal suitable for all ages and every iconic moment of our lives – engagement, marriage, birthdays, anniversaries, or special encounters. Thanks to its long experience, MONILE has created Everlasting, an exclusive manufacturing process to work 950% platinum, making it more scratch-proof and able to remain shiny over the years. Today, the company employs platinum in its newest and more modern jewels, combined with gemstones and glazes, even in combination with gold (yellow or rose). By choosing MONILE’s Everlasting platinum, you will own a jewel that is classic and modern at the same time, with a beauty bound to last forever. SANREMO . IT

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Royal Hotel Sanremo 15O anni di storia

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a storia del Royal Hotel Sanremo affonda le sue radici intorno alla metà dell'Ottocento, quando l'imprenditore valdostano Lorenzo Bertolini, fondatore del suo primo Hotel Royal a Courmayeur con servizi all'avanguardia, consapevole delle potenzialità turistiche della Riviera Ligure di Ponente, decise di costruire a Sanremo un secondo Hotel Royal prospiciente la passeggiata a mare. Il nuovo albergo venne inaugurato nel 1872, a pochi mesi di distanza dal passaggio del primo treno lungo la linea Genova-Ventimiglia. Due anni più tardi una illustre ospite della città di Sanremo, la Zarina di Russia Maria Alexandrovna, donò alla cittadina una partita di maestose palme per adornare la passeggiata a mare, che per l’occasione venne intitolata Passeggiata Imperatrice. Uno splendido scenario sul quale si erge tutt’ora la maestosa

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facciata in stile Liberty dell’albergo. L’hotel divenne da subito ritrovo preferito da membri dell’aristocrazia, dell’alta finanza, dell’élite europea e da tantissimi personaggi celebri e del jet set. Sotto la guida di Mario Bertolini, nipote del fondatore e ingegnere dal temperamento estroso, il grande albergo attirò una sempre più ampia clientela, soprattutto internazionale, che contribuì in modo determinante a diffondere nel mondo il prestigio di Sanremo e della Riviera dei Fiori. Dopo l’ultimo conflitto mondiale, l’albergo, completamente trasformato in seguito ai danni riportati, riaprì i battenti il giorno di Natale del 1946. Nel 1947 venne inaugurato il Ristorante “Fiori di Murano”, decorato con fiori di vetro disegnati personalmente dall’Ingegnere Mario Bertolini. Nell'anno successivo, con la supervisione dell'architetto Giò Ponti, fu portata a termine

l’innovativa e scenografica piscina all’aperto d’acqua di mare riscaldata a 27°C, immersa nella quiete del lussureggiante parco di 16.000 m2, ricco di esemplari di flora tropicale e subtropicale, che regala fiori, profumi e colori delicati in tutte le stagioni ed una splendida vista sul mare Mediterraneo. Dal 2009 l’albergo è diretto da Marco Sarlo, già general manager in prestigiose compagnie alberghiere internazionali. Grazie a mirate ed efficaci strategie di sales e marketing, a piani di investimento pluriennali, al costante aggiornamento del personale, Sarlo ha raggiunto risultati molto positivi sia in termine di occupazione che di qualità del servizio, riposizionando il Royal nel mercato internazionale del segmento lusso. L’albergo è membro del prestigioso brand mondiale di hotellerie d’eccellenza “The Leading Hotels of the World” del quale è stato socio fondatore e uno


www.royalhotelsanremo.com

tra i primissimi affiliati. Tra i tanti riconoscimenti attribuiti al Royal Hotel Sanremo negli anni, è un onore citare l’ingresso come partner di “Virtuoso” e di “Signature Travel Network”, reti esclusive dei principali agenti di viaggio al mondo specializzati nel luxury travel. Oggi, a 150 anni dalla sua inaugurazione, il rinomato albergo cinque stelle lusso è ancora di proprietà della famiglia Bertolini, rappresentata dall’Ingegnere Edoardo Varese e ha conservato tutta la sua atmosfera e il suo fascino senza tempo. In collaborazione con la Direzione, i lavori di rinnovamento sono proseguiti in un perfetto connubio tra tradizione e innovazione nel rispetto del suo stile originale, per offrire agli ospiti il massimo del comfort e della raffinatezza uniti alla calda ospitalità e ad un servizio attento e personalizzato. SANREMO . IT

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150 YEARS OF THE ROYAL HOTEL SANREMO The history of the Royal Hotel Sanremo dates back to the mid-1800s, when the Aosta Valley entrepreneur Lorenzo Bertolini, founder of his first, cutting-edge Hotel Royal in Courmayeur (Aosta) and aware of the tourism potential of the Italian West Ligurian Riviera, decided to build a second Hotel Royal overlooking the Sanremo promenade. The new hotel was inaugurated in 1872, a few months after the debut of the GenoaVentimiglia train. Two years later, a prestigious guest of Sanremo – Russian Empress Maria Alexandrovna – donated a series of palm trees to adorn the sea promenade, which was named after her for the occasion. The majestic Art Nouveau façade of the hotel still towers above such a beautiful setting. The hotel immediately became a favourite meeting place for aristocrats, representatives

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of high finance, the European élite, and a myriad of personalities from the jet set. Led by Mario Bertolini, the founder’s grandson and a whimsical mechanical engineer, the outstanding hotel attracted a growing number of customers, especially from abroad, which made a solid contribution to spreading the name and fame of Sanremo and the Italian “Riviera of Flowers” worldwide. After the latest World War, the hotel reopened on Christmas Day in 1946, in a completely transformed version following the damage suffered. 1947 marked the opening of the “Fiori di Murano” restaurant, decorated with glass flowers personally designed by Mario Bertolini. In the following year, under the supervision of the architect Giò Ponti, the property was completed with an innovative and scenic 27°C/82° F heated outdoor sea-water swimming-pool, surrounded by a luxuriant 16,000 sq m/ 172,200 sq ft subtropical park offering delicate scents and colours year-round, with an eye-popping view of the Mediterranean Sea. Since 2009, the hotel is directed by Marco Sarlo, with an important background as general manager of prestigious international hotel companies. Thanks to effective and

targeted sales and marketing strategies, multiannual investment plans, and constant staff training, Sarlo has achieved excellent results both in terms of occupancy and service quality, repositioning the Royal Hotel Sanremo in the international luxury segment. The hotel is a member and founding partner of the world known hotellerie d'excellence brand “The Leading Hotels of the World". Among the numerous recognitions given to the Royal Hotel Sanremo over the years, it is an honour to mention its admission among “Virtuoso” and the “Signature Travel Network” – exclusive networks of international travel agencies specialized in the luxury travel sector. Today, on the 150th anniversary of its inauguration, the renowned 5-star deluxe hotel is still owned by the Bertolini family, represented by Edoardo Varese, and has preserved its unique atmosphere and timeless charm. Renewal works continued in close cooperation with the Management by combining innovation and tradition, respecting the original style of the hotel. The result is top-level comfort and elegance, together with warm hospitality and caring, taylor-made service for all the hotel guests.


ROYAL HOTEL SANREMO 150 ANS D’HISTOIRE L'histoire du Royal Hotel Sanremo trouve ses racines au milieu du XIXe siècle, lorsque l'entrepreneur valdôtain Lorenzo Bertolini, fondateur de son premier Hôtel Royal à Courmayeur aux services d'avantgarde, conscient du potentiel touristique de la Riviera Ligure di Ponente, décida de construire un second Hôtel Royal à Sanremo donnant sur le front de mer. Le nouvel hôtel a été inauguré en 1872, quelques mois seulement après le passage du premier train de la ligne Gênes-Vintimille. Deux ans plus tard, une illustre invitée de la ville de Sanremo, la tsarine de Russie Maria Alexandrovna, a fait don à la ville d'un lot de palmiers majestueux pour orner la promenade maritime, baptisée pour l'occasion Promenade de l'Impératrice. Un décor splendide sur lequel se dresse encore aujourd'hui la majestueuse façade Art nouveau de l'hôtel. L'hôtel est immédiatement devenu le lieu de prédilection des membres de l'aristocratie, de la haute finance, de l'élite européenne, de nombreuses célébrités et de la jet set. Sous la direction de Mario Bertolini, petit-fils du fondateur et ingénieur au caractère fantasque, l'hôtel a attiré une clientèle toujours plus nombreuse, surtout internationale, qui a contribué de manière significative à faire connaître le prestige de Sanremo et de la Riviera dei Fiori dans le monde entier. Après la dernière guerre mondiale,

l'hôtel, complètement transformé suite aux dommages subis, a réouvert ses portes le jour de Noël 1946. 1947 est l’année d’inauguration du restaurant « Fiori di Murano », orné de fleurs en verre conçues personnellement par Mario Bertolini. L'année suivante, sous la supervision de l'architecte Giò Ponti, l'innovante et spectaculaire piscine extérieure d'eau de mer chauffée à 27°C est achevée. Celleci est immergée dans la tranquillité du luxuriant parc de 16 000 m2, riche en flore tropicale et subtropicale, qui offre des fleurs,

des parfums et des couleurs délicates en toutes saisons et une vue imprenable sur la Méditerranée. Depuis 2009, l'hôtel est géré par Marco Sarlo, ancien directeur général de prestigieuses sociétés hôtelières internationales. Grâce à des stratégies de vente et de marketing ciblées et efficaces, à des plans d'investissement pluriannuels et à la formation constante du personnel, M. Sarlo a obtenu des résultats très positifs tant en termes d'occupation que de qualité des services, repositionnant, ainsi, le Royal sur le marché international du luxe. L'hôtel est membre de la prestigieuse marque mondiale d'excellence « The Leading Hotels of the World », dont il a été un membre fondateur et l'un des tout premiers affiliés. Parmi les nombreuses distinctions décernées au Royal Hotel Sanremo au fil des ans, c'est un honneur de mentionner son entrée comme partenaire de « Virtuoso » et de « Signature Travel Network », deux réseaux exclusifs des plus grandes agences de voyage du monde spécialisées dans les voyages de luxe. Aujourd'hui, 150 ans après son inauguration, le célèbre hôtel de luxe cinq étoiles appartient toujours à la famille Bertolini, représentée par M. Edoardo Varese, et a conservé toute son atmosphère intemporelle et son charme d’antan. En collaboration avec la direction, les travaux de rénovation se sont poursuivis dans un parfait mélange de tradition et d'innovation tout en respectant le style original, afin d'offrir aux clients le plus grand confort et le plus grand raffinement combinés à une hospitalité chaleureuse et à un service attentif et personnalisé.

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da anremo al tetto del mondo Enrica Guidotti Fotoservizio © Duilio Rizzo

Il Festival cambia pelle e si conferma sempre di più uno stargate capace di lanciare nuovi personaggi e star internazionali 16

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BLANCO E MAHMOOD - VINCITORI 72° FESTIVAL DI SANREMO 2022

essenziale per il successo del Festival: Amadeus li ha cavalcati con grazia, prestandosi di buon grado a diventare ogni sera un meme vivente e lasciando che la trovata del Fantasanremo - la gara delle squadre virtuali di cantanti che ha spopolato in Rete - invadesse allegramente il palco dell’Ariston con le sue goliardiche regole, ben sapendo che anche questo avrebbe contribuito a renderlo l’evento più discusso sul web della stagione, come puntualmente è avvenuto. “Benedetto” perfino dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui ha dedicato “Grande grande grande” di Mina per salutarne la rielezione, Amadeus ha voluto accanto a sé gli amici “storici”, come Fiorello e Jovanotti, ma ha lasciato che volti nuovi come Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico si prendessero lo spazio necessario a mostrare il loro talento. Ha riportato a Sanremo artisti che al Festival hanno cominciato la loro carriera, come Laura Pausini, Elisa e Marco Mengoni, perennials del calibro di Gianni Morandi, Iva Zanicchi e Massimo Ranieri e, ben sapendo che la comicità sul palco dell’Ariston è sempre stata determinante, ha voluto Checco Zalone col suo show “politicamente scorretto”, correndo il rischio che il suo gioco di

www.FestivalNews.it

Il primo Festival dopo la pandemia non si scorda mai. Il ritorno del pubblico in sala, con il calore degli applausi, dei fischi, dei balli e delle standing ovation, quella caparbia volontà di farcela, nonostante le limitazioni imposte da un ferreo regolamento anti-contagio e la conta dei positivi, che ogni giorno lasciava a casa orchestrali e tecnici da sostituire in tutta fretta, hanno fatto da specchio all’Italia che si riprendeva a fatica dall’ultima ondata del Covid. E’ stato un Festival che ha saputo captare la voglia di ritorno alla normalità del pubblico, che l’ha premiato con i migliori ascolti degli ultimi 17 anni e interazioni sui social da capogiro. A Sanremo “Ventiventidue”, come ama dire Amadeus, è riuscita l’impresa di riproporre il massimo rito televisivo nazionale in una forma che è piaciuta anche al pubblico più giovane, quello che ha sempre considerato il Festival roba da nonni e si è ritrovato invece addicted serata dopo serata. Secondo i dati Auditel, la platea percentualmente più fitta degli spettatori di Sanremo è stata quella dei ragazzi dai 15 ai 24 anni. Merito di ospiti come i Måneskin, ma anche dell’intuito del direttore artistico, che ha scelto di inserire artisti come Blanco & Mahmood, Sangiovanni, Rkomi e Matteo Romano, star di TikTok. I social sono stati un elemento

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specchi fosse equivocato. Ne è uscito un Festival allegramente vario e libertario, che ha toccato con lievità temi importanti (il razzismo, l’unicità di ogni persona, la parità di genere), ha dato spazio a una serissima orazione civile come quella di Roberto Saviano che ha ricordato la strage di Capaci e subito dopo ha trasformato il teatro in una discoteca, dove scatenarsi a ballare sulle note di Britney Spears e di Flashdance. Con l’era Amadeus, che ha già annunciato il prolungamento della sua direzione anche per le prossime due edizioni (quindi 20232024), il Festival sta cambiando pelle: da kermesse musicale nazionalpopolare a reale stargate verso un successo internazionale o comunque verso una platea molto più ampia. Drusilla Foer, che col suo personaggio di nobildonna colta e snob e che guarda il mondo con divertito cinismo, ha conquistato il pubblico e condurrà un programma su Rai 1 in prima serata, “Ci vuole un fiore”, accanto a Stefano Gabbani e a Nino Frassica. I Måneskin da Sanremo sono arrivati al tetto del mondo: a un anno dalla loro vittoria al Festival ora tutti i grandi show li reclamano. Le canzoni sanremesi viaggiano velocissime e ininterrottamente, fin dai giorni della rassegna e a tutt’oggi, dalle radio alle piattaforme YouTube, iTunes e Spotify, macinando record di ascolti. La canzone vincitrice, “Brividi”, di Mahmood e

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ELISA


ANA MENA

Blanco, arrivata al quinto posto nella top 10 globale, quindi oltre i confini italiani, ha tutte le carte in regola per sfondare all’Eurovision Song Contest, a cui parteciperà anche Achille Lauro, vincitore di “Una voce per San Marino”. L’Eurovision, tra gli eventi più importanti al mondo, seguito in 41 Paesi con un audience di 200 milioni di spettatori, si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio e sarà condotto da Laura Pausini, Mika e Maurizio Cattelan. Tre artisti dal carisma internazionale che condurranno in inglese, spagnolo e francese, sono apparsi ben affiatati la sera della loro ufficializzazione. Sul palco dell’Ariston, naturalmente. SANREMO . IT

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MÅNESKIN

NOEMI

FROM SANREMO TO THE TOP OF THE WORLD THE FESTIVAL CHANGES CLOTHES AND CONFIRMS ITS ROLE AS A STARGATE FOR THE LAUNCH OF NEW CHARACTERS AND INTERNATIONAL STARS We will never forget the first Festival after the pandemic. The crowd back in the theatre, applause, whistles, dancing, and standing ovations. That headstrong will to make it, despite the strict infection prevention restrictions and positive swab tests, which left musicians and technicians at home every day, requiring swift replacement. All of this was the mirror of a limping Italian nation trying to get back on its feet after the latest COVID wave. It was a Festival that managed to embrace the audience’s hunger to return to normality, and the people rewarded it with the best TV ratings of the past 17 years and spinetingling social network interactions. Sanremo “Twentytwentytwo”, as the presenter Amadeus likes to say, achieved the feat of giving back to the quintessential Italian TV show a format appreciated even by the youth, who always considered the Festival something their grandparents watched but this time grew addicted night in, night out.

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As recorded by Auditel, the national TV rating agency, 15-24-year-olds were the largest percentage of Sanremo viewers. It was thanks to guests like Måneskin, but even the intuition of the art director who chose to invite artists the likes of Blanco & Mahmood, Sangiovanni, and TikTok stars Rkomi and Matteo Romano. Social networks were essential to the Festival’s success: Amadeus gracefully rode the wave, lending himself to being turned into a meme every night and letting the idea of Fantasy Sanremo – a virtual game of singer teams that went viral online – joyfully invade the stage of the Ariston with its exuberant rules, though knowing this would cause it to be the most debated event of the season, as of course occurred. With the “blessing” of no other than the President of the Italian Republic Sergio Mattarella, to whom he dedicated Grande grande grande by Mina to celebrate the reelection, Amadeus requested the company of “old friends” like Fiorello e Jovanotti, but also granted considerable stage time to new

faces the likes of Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta, and Maurizio Lastrico to show their talent. He brought back artists who started their careers in Sanremo, such as Laura Pausini, Elisa, and Marco Mengoni, “perennials” like Gianni Morandi, Iva Zanicchi, and Massimo Ranieri. Knowing well that humour has always been a crucial factor on the stage of the Ariston, Amadeus also “recruited” Checco Zalone with his “politically incorrect” show, running the risk that the gags could be misunderstood. The result was a merrily varied and libertarian Festival, which touched on important topics (racism, individuality, gender equality), giving space to an unhumorous civil rights speech by Roberto Saviano, who remembered the Capaci Bombing and just after turned the theatre into a disco, to dance to the notes of Britney Spears and Flashdance. In the age of Amadeus, who has already announced a contract extension for the next two editions (thus 2023 and 2024), the Festival has a new groove: from a

EMMA

AMADEUS E FIORELLO

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LA RAPPRESENTANTE DI LISTA

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JOVANOTTI E MORANDI

national popular music celebration to a true Stargate to international success or, at least, a growingly vast audience. With her character – an educated and snobbish noblewoman who looks down on the world with an amused cynicism – Drusilla Foer has won the crowd and will co-host a Rai 1 show, “Ci vuole un fiore”, in prime time, with Stefano Gabbani and Nino Frassica. Sanremo was also a launchpad in Måneskin’s quest to rock the world: a year after their Festival triumph, prominent international shows do anything to have them. Sanremo songs travel quickly and unchallenged on the radio, YouTube, and Spotify from the Festival dates to this day, stacking up record numbers. The winning song – Brividi by Mahmood and Blanco – reached #10 in the world hitlist, thus even beyond Italian borders, it has all it takes to make it big at the Eurovision Song Contest, which will also star Achille Lauro, winner of “Una Voce per San Marino” (the San Marino song festival). Eurovision – among the world’s top music events and followed in 41 countries with a 200-million strong audience – will be held in Turin from 10 to 14 May, and will be hosted by Laura Pausini, Mika, and Maurizio Cattelan. The three internationally-famed artists who will conduct in English, Spanish, and French appeared close-knit on the night of their official induction. On the stage of the Ariston, of course.

AMADEUS E DRUSILLA FOER

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Il Festival di Sanremo è anche un luogo che riunisce tante figure professionali legate al mondo artistico. Tra queste spiccano gli “addetti alla voce”, quei professionisti che seguono i cantanti nella loro preparazione vocale. Per capire meglio questo aspetto del Festival, abbiamo fatto qualche domanda a Marco Volpato e Daniela Bertazzoli, due vocal coach che seguono in prima linea alcuni artisti. Quanto è importante la vostra figura per un artista? “Bisogna differenziare il lavoro dell’insegnante di canto da quello del vocal coach – spiega Marco Volpato - per questo ho “coniato” un nuovo termine, più identificativo del mio mestiere: il “voice consultant”. Nella pratica guidiamo l’artista non solo in ambito vocale, ma in tutte quelle problematiche e imprevisti che possono succedere, assistendoli sul piano emotivo. Sappiamo oggi, anche grazie alle neuro scienze, che il nostro cervello può “falsificare” le informazioni e renderci non del tutto consapevoli di ciò siamo effettivamente in grado di fare”. Qual è la routine per preparare un cantante a un’esibizione importante come Sanremo? “Sicuramente l’ideale – gli fa eco Daniela Bertazzoli - sarebbe prepararsi con anticipo e senza fretta. Purtroppo, non sempre è possibile, per diverse ragioni. Per questo un voice consultant deve avere le competenze necessarie per fare un lavoro mirato in tempi stretti. Nelle esibizioni one shot come il Festival è necessario per

Le ultime tecniche dei

Vocal Coach raccontate da 2 esperti che seguono i cantanti del Festival Tiziana Pavone I COACH MARCO VOLPATO E DANIELA BERTAZZOLI FOTO DI ALINA BRAD

prima cosa prendersi cura di sé stessi: corretta alimentazione, riposo e la giusta idratazione. Il riscaldamento vocale va fatto in senso antiproporzionale alla durata della performance e non bisogna dimenticarsi l’aspetto emotivo. Nelle preparazioni che seguo introduco sempre anche una seduta di mindfulness per portare attenzione ed energia all’esecuzione”. Perché diversi cantanti “temono” la vostra figura professionale? “Sicuramente – spiega Volpato - l’aspetto che spaventa, non a torto, è che la voce venga snaturata. Il rischio esiste, se non si ha a che fare con un vero professionista. Ci sono tante metodologie di canto che assicurano il contrario e promettono miracoli. Noi riteniamo invece che la voce debba essere naturale, una sorta di “green voice” e piuttosto allenata per andare a toccare tutti i colori possibili che per natura si possiedono. Io, ad esempio, ho ideato un nuovo approccio per la voce, ovvero quello della “natural voice”, che Daniela ha sposato da subito e applichiamo con coloro che decidono di affidare le loro preziose voci alle nostre cure”. Come possono affrontare i cantanti i continui imprevisti che accadono durante il Festival “Nonostante la preparazione e l’attenzione – conclude Daniela Bertazzoli - a volte capitano imprevisti, fisici o tecnici. Per questo ci affidiamo a un foniatra per una diagnosi certa e consigli pratici e, se necessario, anche medici. Inoltre, ci serviamo di macchinari e strumenti molto efficaci per l’artista, dalla mascherina di Borragan (ideata dal foniatra Alfonso Borragan) a uno strumento in corso di sperimentazione che abbiamo inventato durante la prima pandemia. Non appena otterremo il brevetto sarete i primi a saperlo!

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Ma l’innovazione della “realtà aumentata” riguarderà l’intero progetto editoriale di Ariston Story volume 6: le pagine del libro saranno corredate di QR code che rimanderanno a ulteriori contenuti, approfondimenti, video e immagini, in continua evoluzione. “Questa locandina è come un grillo parlante”, commenta il patron dell’Ariston, Walter Vacchino. “Coniuga la parola scritta con musica e immagini, in una trasposizione contemporanea della vecchia tradizione orale, quei racconti della nonna che venivano tramandati e arricchiti di nuovi particolari ogni volta che venivano narrati. Il QR code consente proprio questo, di aggiornare e approfondire i contenuti nel tempo”.

GRAZIE A UN QR CODE ECCO APPARIRE UN’ANIMAZIONE A EFFETTO, ANTICIPAZIONI E CONTENUTI SPECIALI.

Con il 72° Festival della Canzone Italiana è arrivata una sorpresa da parte del teatro Ariston che ospita la kermesse dal 1976. È stata svelata, con una nuova locandina interattiva, la copertina di Ariston Story volume 6, il libro che racconta la storia del teatro matuziano nel periodo compreso tra il 2006 e il 31 maggio 2013, data del cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione. Il libro, ancora in lavorazione, conterrà un’ampia carrellata di aneddoti, documenti speciali, ritagli di giornale, fotografie esclusive e interviste ai protagonisti. La grande novità di questo sesto volume è l’inserimento di un QR code sulla copertina: inquadrandolo con il proprio smartphone, ecco che l’immagine principale prenderà vita come per magia. “Si aprirà una pagina web con un video, un’animazione”, spiega Natale Neri, visual

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designer, autore del soggetto e creativo editoriale dei quaderni Ariston. “Una rappresentazione fantasiosa di elementi grafici che hanno caratterizzato il teatro e che vengono ad armonizzarsi all’interno di una composizione vettoriale. In una prima fase comparirà l’immagine del sipario dell’Ariston, che si aprirà lentamente e andrà a svelare la copertina del libro. Quando questa sarà ben visibile, si dissolverà con un effetto e lascerà il posto a una celebre frase di Leonard Cohen.” Terminata l’animazione, si renderanno disponibili le prime pagine del volume, sfogliabili sul telefonino, con le interviste al Maestro Gaetano Castelli, firmatario della scenografia di Sanremo 2022. Le locandine sono state omaggiate a tutte le persone che hanno contribuito a Sanremo 2022: produzione, redazione, autori, tecnici, grafici e sicurezza.


UNA “LOCANDINA PARLANTE” PRESENTA LA COPERTINA INTERATTIVA DEL SESTO VOLUME CHE RACCONTA LA STORIA DEL TEATRO ARISTON

www.aristonsanremo.com

La locandina parlantE Ricky Persico

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Le Note del Dono

Tra le 7 note musicali, non c’è il No Luca Giovannetti

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Tutta la musica creata dall'uomo utilizza le 7 note musicali do-re-mi-fa-sol-la-si, dove esiste il Do, ma non il No... A volte un semplice Si, come appunto la nota musicale, può fare la differenza, può salvare vite e scrivere un futuro diverso per tante persone, per i nostri cari, per noi. #lenotedeldono, è un progetto ideato da Fratres Nazionale Odv, nel suo 50° anniversario di fondazione, co-promosso da Aido Nazionale Odv (Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule) e Donatorinati - Polizia di Stato OdV, che coinvolge tutte le Istituzioni del mondo del dono di materiale biologico umano e dei trapianti e le Associazioni di donatori e riceventi raggruppate nell'hashtag #doniperlavita. Anima e simbolo del progetto – che

attraverso la musica e testimonial come Anggun e l’influencer Cecilia Cantarano punta a promuovere la cultura della donazione - è Ines Frassinetti. Appena nata Ines, aveva già conosciuto la necessità della donazione di sangue. Sua mamma Juliette aveva dato alla luce, prematuramente, tre gemelli che avevano avuto bisogno di trasfusioni mentre Juliette ne aveva avuto a sua volta bisogno per una emorragia causata dal parto stesso. Purtroppo, a fine ottobre 2020, Ines, a soli 14 anni, è mancata all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Era in attesa di un trapianto di cuore e di polmone, che purtroppo non sono arrivati. Ines era un'anima speciale, sensibile, profonda, matura e generosa e con una grandissima dignità. In Ospedale aveva fatto disegni, conosciuto

artisti, personaggi dello spettacolo e delle istituzioni, scritto un diario, alcune poesie ed il testo della canzone “Come una Regina aspetta il suo Re” su come ci si sente ad essere ricoverati e in attesa di un organo per il trapianto. Partendo dai disegni di Ines l’Atelier Daphne Sanremo ha realizzato un particolare foulard che fonde delicatamente il tema floreale con quello della salute. Una creazione artistica come veicolo di sensibilizzazione. “La cultura della donazione biologica totale - sangue, emocomponenti, organi, tessuti, cellule staminali, cordonali e midollari – si traduce in uno stile di vita che salvaguarda la salute ed il benessere e che è mosso dalla solidarietà umana, dalla coscienza civica e dalla carità - sottolineano i promotori di Le note del dono - Ogni giorno in Italia, 1.800 persone necessitano di terapie trasfusionali a base di sangue donato e attualmente le persone che attendono una donazione di organi sono più di 8.000. Ma una al giorno muore in lista d'attesa, per carenza di donazioni, come la nostra Ines”. Con la pandemia la situazione si è aggravata. A fine 2020 poco meno del 3% degli italiani risultava donatore di sangue ed emocomponenti e solo 6 milioni e mezzo erano le dichiarazioni di consenso alla donazione di organi registrate nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), ancora troppo alta la percentuale di persone che non si esprimono e ancora troppo elevato il tasso di opposizione alla donazione. Abbiamo però la possibilità, sia in vita che dopo la nostra morte, di dare una opportunità a noi stessi con questo dono, di andare avanti, donando una parte di noi come speranza alle tante persone che la aspettano. In fondo come cantavano Morandi, Ruggeri e Tozzi, "Si può dare di più", e in fondo basta un semplice Si... Per informazioni sul Progetto e sui vari tipi di donazione consultate il Canale YouTube "Le Note del Dono", i siti www.fratres.it, www.aido.it, www.donatorinati.it e cercate sui social gli hashtag #lenotedeldono e #doniperlavita. SANREMO . IT

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IRAMARE


The Palace Resort *****L

FOTO © SAVERIO CHIAPPALONE

Il Miramare The Palace Resort di Sanremo è oggi un moderno hotel che vanta oltre 150 anni di Storia. Ha iniziato la sua attività dal 1870 con il nome di Hotel des Iles Britanniques, dichiarando subito l’intento di seguire una clientela straniera e cosmopolita. Prospiciente le spiagge dorate e il bellissimo golfo di Sanremo, il Miramare The Palace Resort, nel suo candido bianco, è illuminato dal sole del Ponente Ligure: il luogo ideale per un soggiorno di relax e attenzioni in una dimora esclusiva e riservata. Ambienti ricchi di storia, che hanno ospitato personalità come la Regina Elena, De Gaulle, Evita Peron, artisti come Giacomo Puccini e Antonio Fogazzaro, rivivono in un’accurata ristrutturazione che ha preservato l’elegante atmosfera “fin de siécle” Il Miramare The Palace Resort caratterizza i suoi spazi anche con opere d’arte, già nel 1894 ospitava La dama in grigio", dipinta nel 1894 da Filippo Grosso su commissione della regina Margherita di Savoia, negli ultimi anni è stata la volta del Gufo Alato di Cesar e del Wild Kong di Richard Orlinski. La riapertura è fissata per il prossimo mercoledì 25 maggio, Alessandro Materazzi, Direttore del Miramare the Palace Resort *****L presenta le novità di quest’anno. “Sarà l’estate della ripartenza con l’impegno, la volontà e la passione che da sempre ci caratterizzano. Dopo le emergenze che hanno duramente colpito l’apparato turistico ci siamo rimboccati le maniche con grandi sforzi per garantire ai nostri ospiti la più elevata professionalità in un ambiente gentile e confortevole. È nostro impegno soddisfare le aspettative dei nostri ospiti, anche grazie alle nuove soluzioni “Riviera Exclusive”, sistemazioni al quarto piano con un panorama e una vista impagabili.

Anche quest’anno il nostro light motiv è “Il lusso di essere te stesso”, dedichiamo infatti mille attenzioni ai comfort e al benessere dei nostri ospiti. Un servizio voituriers H24 e la garanzia dei nostri addetti alla sicurezza notte e giorno rendono il soggiorno dei nostri ospiti sicuro e protetto. Non dimentichiamo, poi, il nostro punto di forza: la piscina a sfioro riscaldata, che rappresenta un continuum visivo fra il terrazzo, il mare e il cielo azzurro. Un luogo ideale per il relax al sole di giorno, che al tramonto si trasforma e diventa il cuore di una serie di eventi a tema enogastronomico, musica, arte, fashion design. Poi tornerà “Almas” l’aperitivo più cool della Riviera, nella lounge a bordo piscina, un momento unico con un sound leggero e moderno. Il nostro Sunset-bar vi sorprenderà ancora. Queste novità rendono il nostro Resort il luogo ideale per un soggiorno fatto di esperienze, emozioni e una cordialità che ci contraddistingue, il tutto in una dimora esclusiva. Infine, l’esperienza gastronomica indimenticabile in un’atmosfera raffinata presso il Ristorante Miramare, con 120 coperti tra la sala e la terrazza, un viaggio dei sensi attraverso i profumi e i sapori della Riviera dei Fiori, con panorama mozzafiato in un ambiente tranquillo e paradisiaco, una vera oasi di rilassamento, perché ogni momento della giornata è un momento speciale. Come la scorsa stagione, l’esperienza Miramare verrà raccontata e documentata da un cluster di influencer di livello internazionale, facendovi innamorare sempre più della nostra location. Quindi continuate a seguirci sui nostri social, il Miramare The Palace Resort *****L vi aspetta.” SANREMO . IT

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MIRAMARE THE PALACE RESORT *****L Today the Miramare The Palace Resort of Sanremo is a modern hotel boasting over 150 years of History. It was born in 1870 under the name Hôtel des Iles Britanniques (hotel of the British), immediately claiming its intention to attract a foreign and cosmopolitan customer base. Overlooking the golden beaches and beautiful Gulf of Sanremo, the Miramare The Palace Resort, with its candid colours, is kissed by the sun of the Italian Riviera: the ideal place for a relaxing and self-indulgent stay in an exclusive and private abode. The history-rich setting that has hosted big names the likes of Queen Helen, De Gaulle, Evita Perón, and artists Giacomo Puccini and Antonio Fogazzaro comes back to life in an accurate restoration that has preserved the elegant fin de siècle atmosphere. Another distinguishing feature of the Miramare The Palace Resort has always been its art. As early as 1894, it hosted La dama in grigio (the dame in grey), painted in 1894 by Filippo Grosso and commissioned by Queen Margaret of Savoy. More recently, it was the home to Cesar’s Gufo Alato (winged owl) and Richard Orlinski’s Wild Kong. The hotel is set to reopen on May 25, 2022. Alessandro Materazzi, Director of the Miramare the Palace Resort *****L, presents this year’s news.

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“It will be the summer of restart, thanks to the effort, the willpower, and the passion that people have always known us by. After the emergencies that have hardly hit the tourism sector, we have rolled up our sleeves and worked hard to grant the highest professional standard to our guests in a friendly and cosy environment. We are committed to satisfying our guests’ demands even thanks to the new “Riviera Exclusive” solutions: fourth-floor rooms with a priceless view. Once again, our leitmotif is “The luxury of being yourself”. Indeed, we dedicate utmost attention to the comfort and wellness of our clients. Our 24/7 valet and security services make our stays safe and protected. Lest we forget, our forte: the infinity pool,

which represents a visual continuum of the terrace, sea, and blue sky. An ideal place to relax in the sun during the day which puts on its tuxedo at night and becomes a cradle of food&wine, music, art, fashion, and design events. We will also bring back “Almas”, the coolest aperitif of the Italian Riviera at the poolside lounge: a unique moment accompanied by soft and modern background music. Our Sunset Bar will surprise you again. These innovations will make our Resort the best place possible for a stay of experiences, emotions, and our distinctive charm. All in an exclusive abode. Finally, the unforgettable food experience in a classy atmosphere at the Ristorante Miramare, which seats 120 between the hall and patio. A sensory journey across the scents and flavours of the Italian Riviera, with spine-tingling sights in a laid-back and heavenly setting: a true oasis of refreshment that makes every moment of the day special. Just like in the past season, the Miramare experience will be narrated and documented by a cluster of internationallevel influencers. They will make you fall in love with our location even more. Keep following us on our social network pages, the Miramare The Palace Resort *****L is ready to host you.”


MIRAMARE THE PALACE RESORT *****L *****L présente les nouveautés de cette année. « Ce sera l'été du redémarrage et nous repartirons avec l'engagement, la volonté et la passion qui nous ont toujours caractérisés. Après les situations d'urgence qui ont gravement affecté le secteur du tourisme, nous avons retroussé nos manches et nous avons déployé tous nos efforts pour garantir à nos hôtes le plus grand professionnalisme dans un environnement convivial et confortable. Nous nous engageons à répondre aux attentes de nos hôtes, également grâce aux nouvelles solutions « Riviera Exclusive », un logement situé au quatrième étage avec un panorama et une vue unique. Cette année encore, notre devise est « Le luxe d'être vous-même », et nous consacrons une grande attention au confort et au bienêtre de nos hôtes. Un service de voituriers 24h/24 et la garantie de notre personnel de sécurité nuit et jour assurent à nos hôtes un séjour sûr et protégé. Et n'oublions pas notre point fort : la piscine à débordement chauffée pour un continuum visuel entre la terrasse, la mer et le ciel bleu. Un lieu idéal pour se détendre au soleil pendant la journée, qui au coucher du soleil se transforme et devient le cœur

d'événements sur le thème de la nourriture et du vin, de la musique, de l'art et du fashion design. « Almas », l'apéritif le plus tendance de la Riviera, fait son retour dans le bar lounge de la piscine pour un moment unique avec un sound léger et moderne. Notre Sunset-bar vous surprendra à nouveau. Ces nouveautés font de notre Resort le lieu idéal pour un séjour riche d'expériences, d'émotions et d'une cordialité qui nous distingue, le tout dans une résidence exclusive. Enfin, l'expérience gastronomique inoubliable dans une atmosphère raffinée au restaurant Miramare, avec 120 places assises entre la salle à manger et la terrasse, un voyage des sens à travers les parfums et les saveurs de la Riviera dei Fiori, avec des vues à couper le souffle dans un cadre paisible et paradisiaque, une véritable oasis de détente, parce que chaque instant de la journée est un moment spécial. Comme la saison dernière, l'expérience de Miramare sera racontée et documentée par un groupe d'influenceurs internationaux, pour vous faire tomber de plus en plus amoureux de notre Resort. Alors continuez à nous suivre sur nos réseaux sociaux, le Miramare The Palace Resort *****L vous attend. » SANREMO . IT

www.miramarepalacesanremo.com

Le Miramare The Palace Resort de Sanremo est aujourd'hui un hôtel moderne riche de plus de 150 ans d'histoire. Il a commencé son activité en 1870 sous le nom d'Hôtel des Iles Britanniques, affirmant ainsi immédiatement son intention de suivre une clientèle étrangère et cosmopolite. Surplombant les plages dorées et le magnifique golfe de Sanremo, le Miramare The Palace Resort, caractérisé par son blanc pur, est illuminé par le soleil de la Ligurie occidentale : le lieu idéal pour un séjour de détente et plein d'attentions dans une résidence exclusive et privée. Des lieux riches d’histoire, qui ont accueilli des personnalités telles que la reine Elena, De Gaulle, Evita Peron, des artistes tels que Giacomo Puccini et Antonio Fogazzaro, revivent grâce à une rénovation minutieuse qui a préservé l'élégante atmosphère « fin de siécle ». Le Miramare The Palace Resort présente également des œuvres d'art. Il abritait déjà « La dama in grigio », peinte en 1894 par Filippo Grosso sur commande de la reine Marguerite de Savoie, et ces dernières années, c'est au tour du Hibou ailé de César et du Wild Kong de Richard Orlinski. La réouverture est prévue pour le mercredi 25 mai prochain et Alessandro Materazzi, directeur du Miramare the Palace Resort

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GIARDINI

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anbury Alessandra Chiappori

Un promontorio fiorito che si tuffa nel blu. È Capo Mortola, ultimo sperone di terra prima del confine francese, nell’estrema Riviera dei Fiori, che racchiude uno scrigno di bellezza e natura. I Giardini Hanbury, tra i parchi botanici più importanti del Mediterraneo, sono infatti parte di un’Area Protetta Regionale, che include non solo il promontorio, scelto da Sir Hanbury nel 1867 per costruire il suo paradiso di armonia e linfa, ma anche l’Area di Tutela Marina di Capo Mortola, istituita nel 2000. Laddove il promontorio scivola in mare si apre il mondo sommerso di una delle zone più ricche di biodiversità della provincia. I fondali rocciosi e sabbiosi di Capo Mortola presentano un’estesa prateria di Posidonia oceanica, pianta che dà vita a uno degli habitat sottomarini più importanti del Mediterraneo, ma anche straordinario polmone subacqueo, produttore di ossigeno e indicatore di biodiversità. Il posidonieto dà inoltre spazio a numerosi pesci: non è raro incontrare castagnole, orate, dentici, cernie, ricciole, gronghi, murene. Dove il fondale scende, si apre un altro ambiente sommerso di notevole pregio e rilevanza, il coralligeno, dove la biodiversità si esprime con abbondanza di specie tra cui spugne e gorgonie. In questo tratto di mare si trova inoltre la “Funtana sutumarina”, un’insolita sorgente di acqua dolce che si apre a 36 metri di profondità ed è nota come Polla di Rovereto. Tra le finalità dell’Area di Tutela Marina di Capo Mortola, che prevede limitazioni alla pesca e agli ormeggi, si inseriscono la protezione di flora e fauna, ma anche la promozione della ricerca scientifica. In convenzione con Regione Liguria, l’Area Protetta dei Giardini Hanbury, con la sua parte marina, è gestita dall’Università di Genova. Il modo migliore per viverla e scoprirne le meraviglie è attraverso le attività di Pianeta Blu Outdoor, ammirando i Giardini Hanbury dall’acqua su un kayak, o facendo snorkeling in un tratto di mare che lambisce una delle perle naturalistiche della Liguria.

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...e i fondali di Capo Mortola

FOTO © GBH

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FOTO © GBH

AREA DI TUTELA MARINA DI CAPO MORTOLA - © LUCA COLTRI

HANBURY GARDENS AND THE SEA BOTTOM OF CAPE MORTOLA A blooming cliff diving into the blue. Cape Mortola is the last spur of land before the French border, the outer limit of the Italian Riviera, hosting a treasure chest of beauty and nature. The Hanbury Gardens, among the most outstanding botanical gardens of the Mediterranean, are part of a Regional Protected Area that does not only include the promontory – chosen by Sir Hanbury in 1867 to build his paradise of harmony and sap – but also the Cape Mortola Marine Reserve, established in the year 2000. The headland slides down into the sea and opens the doors to one of the most biodiverse underwater worlds in the province of Imperia. The rocky and sandy bottom of Cape Mortola boasts a vast prairie of Posidonia oceanica, a plant that gives life to a fundamental Mediterranean habitat, but also a submarine lung producing oxygen and indicating biodiversity. The Posidonia forest hosts numerous fish: damselfish, sea bream, snappers, groupers, amberjack, conger eels, and moray eels are quite common here. As we dive deeper into the sea, there is another precious and remarkable submerged environment: the coralligenous reef, where biodiversity is wellrepresented by species such as sponges and sea fans. This portion of the sea also hosts the Funtana sutumarina, an unusual freshwater stream at -36 metres (-118 ft), also known as Polla di Rovereto. The goals of the Cape Mortola Marine Reserve include fishing and docking restrictions as well as the safeguard of flora and fauna, along with the promotion of scientific research. Through an agreement with the Liguria Regional Office, the Hanbury Gardens Protected Area and its marine portion are managed by the University of Genoa. The best way to experience it and discover its wonders is through the activities offered by Pianeta Blu Outdoor: admire the Hanbury Gardens from the sea on a kayak, or go snorkelling in the waters bordering one of Liguria’s natural gems.

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FOTO © GBH


LES JARDINS HANBURY ET LES FONDS MARINS DE CAPO MORTOLA

www.giardinihanbury.com

Un promontoire fleuri plongeant dans le bleu. Il s'agit de Capo Mortola, la dernière langue de terre avant la frontière française, dans l'extrême Riviera dei Fiori, qui renferme un trésor de beauté et de nature. Les Jardins Hanbury, l'un des plus importants parcs botaniques de la Méditerranée, font en fait partie d'une zone de protection régionale, qui comprend non seulement le promontoire, choisi par Sir Hanbury en 1867 pour y construire son paradis d'harmonie et de sève, mais aussi la zone de protection marine de Capo Mortola, créée en 2000. Là où le promontoire se lance dans la mer, s'ouvre le monde sousmarin de l'une des zones de biodiversité les plus riches de la province. Les fonds marins rocheux et sablonneux de Capo Mortola abritent une vaste prairie de Posidonia oceanica, une plante qui donne vie à l'un des plus importants habitats sous-marins de la Méditerranée, mais aussi un extraordinaire poumon sous-marin, producteur d'oxygène et indicateur de biodiversité. La posidonie constitue également un habitat pour de nombreux poissons : il n'est pas rare de rencontrer des castagnoles, des dorades, des dentés, des mérous, des sérioles, des congres et des murènes. Là où les fonds marins descendent, on trouve un autre environnement sous-marin de grande valeur et importance, le corail, où la biodiversité s'exprime dans une abondance d'espèces comme les éponges et les gorgones. Cette zone maritime abrite également la « Funtana sutumarina », une source d'eau douce inhabituelle qui s'ouvre à 36 mètres de profondeur et qui est connue sous le nom de Polla di Rovereto. Les objectifs de la zone de protection marine de Capo Mortola, qui comprennent des restrictions sur la pêche et l'amarrage, incluent la protection de la flore et de la faune, mais aussi la promotion de la recherche scientifique. En accord avec la Regione Liguria, la zone protégée des jardins Hanbury, avec sa partie marine, est gérée par l'Université de Gênes. La meilleure façon d'en faire l'expérience et d'en découvrir les merveilles est de participer aux activités de plein air de Pianeta Blu Outdoor, d'admirer les jardins Hanbury depuis l'eau en kayak ou de faire de la plongée avec tuba dans une zone de mer qui recouvre l'un des joyaux naturels de la Ligurie.

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Una Sanremo in Fiore Alessandra Chiappori

La primavera porta fiori, profumi e bellezze a Sanremo. Gli appuntamenti alla scoperta del mondo floreale iniziano ad aprile con Pasqua in fiore, un nuovo evento, promosso dall’associazione Sanremo ON, che vuole offrire a turisti e cittadini un tuffo tra petali e colori. Dal 14 al 17 aprile, in occasione del ponte pasquale, la città si riveste di emozioni con iniziative che avranno il culmine nell’infiorata musicale di piazza Borea d’Olmo. Dalle 7 del mattino di venerdì 15 aprile gli infioratori di Spello, comune Umbro famoso per le sue infiorate, saranno al lavoro sotto gli occhi dei curiosi per un’opera che, con i suoi 15.000 fiori e i suoi 70 metri quadri, sarà inaugurata alle ore 18 e resterà visibile per tutto il weekend. Ma Pasqua in fiore si accenderà anche di magie floreali e installazioni luminose notturne al Forte di Santa Tecla già nella serata di giovedì 14 aprile (dalle 18), ci saranno allestimenti in centro città tra le vetrine e al luxury outlet The Mall (ore 11 del 15 aprile), e visite per il centro, la Pigna e il Casinò (ore 11.30, sempre del 15

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aprile) passeggiando tra le creazioni floreali. Alla Casa da gioco si svolgerà inoltre il Gran Galà dei fiori, cena a tema floreale (15 aprile), mentre l’indomani al Roof Garden è previsto il concerto di Enrico Ruggeri, alle 21 del 16 aprile. La musica darà del resto il la alla manifestazione, con l’Orchestra Sinfonica, in concerto al Teatro Centrale alle 21 del 14 aprile. La primavera prosegue il mese successivo a Villa Ormond, pronta a sbocciare con un’immersione tra essenze ed eleganza. Dal 10 al 15 maggio torna infatti Villa Ormond in Fiore, appuntamento dedicato a esposizioni floreali, mostre tematiche ed eventi per il pubblico nell’incantevole parco della villa. Protagonista il mondo del florovivaismo, che si racconterà sviluppando, attraverso il fiore, il tema della sostenibilità ambientale. Non solo eventi per addetti ai lavori, ma un weekend dedicato a tutti, con percorsi coinvolgenti e curiosità, dai cooking show all’arte, che arricchiranno di bellezza il calendario degli eventi dedicati al risveglio della natura nella Città dei fiori.


FOTO © NATALIA MLODZIKOWSKA

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STATUA DELLA PRIMAVERA - PASSEGGIATA IMPERATRICE

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SANREMO IN BLOOM The springtime brings flowers, scents, and beauty to Sanremo. The series of rendezvous to explore the floral world will begin in April, with Pasqua in fiore (Easter in bloom), a new event promoted by Sanremo ON, which aims to allow tourists and locals to dive into a world of petals and colours. From 14 to 17 April, on the occasion of the Easter holiday, the city will wear its party dress and spread emotions and initiatives culminating in the musical flower festival of Piazza Borea d’Olmo. From 7 a.m. on 15 April, the flower designers of Spello – a town close to Perugia, in Umbria, famous for its flower festivals – will be at work, followed by the onlookers, to create a stunning piece boasting 15,000 flowers and 70 m2 (753 ft2) that will be

inaugurated at 6 p.m. and remain visible for the entire weekend. Pasqua in fiore will also feature the floral magic and glow-in-the-dark installations at Forte di Santa Tecla starting from the evening of 14 April (from 6 p.m.), along with setups in the shopwindows downtown and at The Mall luxury outlet (11 a.m., 15 April) and tours of the city centre, the La Pigna historical neighbourhood, and the Casino (11.30 a.m., again on 15 April), strolling beside the floral creations. The Casino will also host the Gran Galà dei Fiori, a great dinner based on, of course, flowers (15 April), while the Roof Garden will host a concert by Enrico Ruggeri at 9 p.m. on the following day (16 April). Besides, music will mark the event opening,

with the Symphony Orchestra concert at the Teatro Centrale at 9 p.m. on 14 April. The spring celebrations will continue in the following month at Villa Ormond, ready to blossom with a wave of essence and elegance. In fact, Villa Ormond in Fiore (Villa Ormond in bloom), dedicated to flower exhibitions, theme-based shows, and other events in the enchanted park of the villa, will make its return from 10 to 15 May. Floriculture and nursery will take the stage while exploring, still starting from flowers, the topic of sustainability. Therefore, not only a specialist trade show but a weekend dedicated to all, with engaging itineraries, fun facts, cooking demos, and art to garnish the schedule dedicated to nature’s reawakening in the City of Flowers.

SANREMO EN FLEURS Le printemps apporte fleurs, parfums et beauté à Sanremo. Les rendez-vous pour découvrir le monde floral commencent en avril avec Pasqua in fiore (Pâques en fleurs), un nouvel événement, promu par l'association Sanremo ON, qui veut offrir aux touristes et aux citoyens une immersion entre pétales et couleurs. Du 14 au 17 avril, à l'occasion du week-end de Pâques, la ville sera chargée d'émotions avec des initiatives qui culmineront avec l'infiorata musicale sur la Piazza Borea d'Olmo. Dès 7 heures du matin, le vendredi 15 avril, les fleuristes de Spello, ville de Ombrie célèbre pour ses expositions florales, seront à l'œuvre sous les yeux des curieux pour une œuvre qui, avec ses 15 000 fleurs et ses 70 mètres carrés, sera inaugurée à 18 heures et restera visible tout le week-end.

Mais Pasqua in fiore sera également illuminé par la magie florale et les installations lumineuses nocturnes au Forte di Santa Tecla dès le soir du jeudi 14 avril (à partir de 18h00), il y aura des expositions dans le centre-ville, dans les vitrines des magasins et à l’outlet de luxe The Mall (11h00 le 15 avril), et des visites du centre, de La Pigna et du Casino (11h30, également le 15 avril) en se promenant parmi les créations florales. Le Casino accueillera également le Gran Galà dei fiori, un dîner sur le thème des fleurs (15 avril), tandis que le lendemain, le Roof Garden accueillera un concert d'Enrico Ruggeri, le 16 avril à 21 heures. La musique donnera également le coup d'envoi de l'événement, avec un concert de l'orchestre symphonique au Teatro Centrale

le 14 avril à 21 heures. Le printemps se poursuit le mois suivant à la Villa Ormond, prête à s'épanouir avec une immersion dans les essences et l'élégance. Du 10 au 15 mai, la Villa Ormond in Fiore sera de retour, avec des expositions florales, des expositions à thème et des événements pour le public dans le parc enchanteur de la villa. Le protagoniste sera le monde de la floriculture, qui racontera son histoire en développant le thème de la durabilité environnementale à travers les fleurs. Il ne s'agit pas seulement d'événements pour les professionnels, mais d'un week-end dédié à tous, avec des parcours et des curiosités, des spectacles de cuisine à l'art, qui enrichiront le calendrier des événements consacrés au réveil de la nature dans la Ville des fleurs. SANREMO . IT

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The Residence dei Due Porti is located in the center of Sanremo facing the beach and the new bike path, just 100 meters from Piazza Colombo, the heart of the city. From the solarium placed over one of the two buildings of the residence you can enjoy a wonderful view. One, two or three rooms apartment fully equipped. The price includes daily cleaning. Attended pay car park and free internet WI-FI dsl connection. For our customers free rental bikes to enjoy the beauties of the new coastal park of the flowers Riviera, one of the pearls of Liguria. The Residence dei Due Porti has an agreement with the sandy beaches just in front, that offer discounts on deck chairs and sun umbrellas.


Euroflora

2022 Alessandra Chiappori

sul palcoscenico del mare un mondo DI rara bellezza

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www.euroflora.genova.it

Natura e mare: sono gli ingredienti di Euroflora 2022, la rassegna dedicata al mondo dei fiori e delle piante più importante del settore che prenderà vita dal 23 aprile all’8 maggio ai Parchi e Musei di Nervi, Genova. Una location inedita, che punta sull’intreccio di paesaggio e bellezza per invitare al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità. Lo spettacolo di Euroflora 2022 si snoderà in un gioiello paesaggistico perla del Mediterraneo, i Parchi storici di Nervi, una passeggiata di due chilometri da percorrere stregati dal panorama, con tre Musei dedicati alle arti figurative dell’Ottocento e del Novecento. Sarà una dodicesima edizione intessuta di bellezza: più di 300 aziende partecipanti, oltre 90 giardini con collezioni rare, progetti paesaggistici innovativi, piante da ogni parte del mondo. Alle eccellenze dei florovivaisti liguri sarà affidata un’area di 3000 metri quadrati, ma ci saranno anche realtà straniere, tra cui i Paesi Bassi e il loro allestimento, un invito a prendersi cura delle piante in balcone, e poi Cina, Principato di Monaco, Spagna, Francia, USA. Vivaisti, fioristi, floricoltori, orticoltori e compositori floreali saranno protagonisti dell’edizione 2022 e si sfideranno con sorprese vegetali che intrecceranno abilità tecnica e bellezza. Nata alla fine degli anni Sessanta da un’idea di Carlo Pastorino, presidente della Fiera di Genova, Euroflora è diventata nel tempo una delle manifestazioni internazionali più attese e seguite dedicata ai fiori e alla floricoltura. Una passerella di natura, eleganza e talvolta audacia la cui chiave di lettura è da sempre la meraviglia. A Sanremo, terra di fiori per eccellenza, appendice d’eccezione a Euroflora sarà Villa Ormond in fiore. La Fondazione Ausiliaria dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario e il brand Villa Ormond Events dedicheranno l’edizione 2022 dell’evento al mondo del florovivaismo dopo due anni di stop. In programma eventi, composizioni e incontri, per un’immersione nel suggestivo parco della villa tra profumi e colori di primavera.

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EUROFLORA 2022 A WORLD OF RARE BEAUTY ON THE BEACH STAGE Nature and sea are the ingredients of Euroflora 2022, the top event in the world of flowers and plants that will take place from 23 April to 8 May at the Parks and Museums of Nervi (an area of Genoa). A brand new location combining landscape and beauty to invite the visitors to respect the environment and live sustainably. The Euroflora 2022 show will take place in a panoramic jewel of the Mediterranean Sea: the Historic Parks of Nervi; a 2-km (1.2-mi) promenade to walk as the view bewitches you, with three museums dedicated to figurative art of the 1800s and 1900s. This 12th edition will be shed in beauty: over 300 participating companies, over 90 gardens hosting rare collections, innovative landscape designs, and plants from worldwide. A 3,000-m2 (just under 33,000-ft2) area will be assigned to the Ligurian floriculture/nursing excellence, but the exhibition will also feature foreign nations such as The Netherlands (with an invitation to look after balcony plants), China, the Principality of Monaco, Spain, France, and the USA.

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FOTO © EUROFLORA

Nurserymen and women, florists, flower growers, horticulturists, and floral artists will be the protagonists of the 2022 edition. They will challenge each other with floral surprises combining technical skills and beauty. Born in the late-1960s as an idea of Carlo Pastorino, the president of the Genoa Trade Fair, Euroflora has become, over the years, one of the most anticipated and followed international events in the flower and floriculture sector. A catwalk of nature, elegance, and sometimes boldness, whose keyword has always been “wonder”. Villa Ormond in fiore, in Sanremo – the par excellence town of flowers – will be an illustrious side event to Euroflora. The Foundation of the International Institute of Humanitarian Law and the Villa Ormond Events brand will dedicate the 2022 edition of the event to the world of floriculture and nursing after a two-year interruption. The schedule will include events, floral compositions, and gatherings, in a full immersion in the evocative Villa Ormond park among the springtime colours and scents.


EUROFLORA 2022 UN MONDE D'UNE RARE BEAUTÉ SUR LA SCÈNE MARITIME La nature et la mer : tels sont les ingrédients d'Euroflora 2022, la plus importante exposition de fleurs et de plantes du secteur qui se tiendra du 23 avril au 8 mai dans les parcs et musées de Nervi, à Gênes. Un lieu inédit, misant sur le mariage du paysage et de la beauté pour inviter au respect de l'environnement et à la durabilité. Euroflora 2022 se tiendra dans l'un des joyaux du paysage méditerranéen, les parcs historiques de Nervi, une promenade de deux kilomètres à parcourir en profitant d'une vue imprenable, avec trois musées consacrés aux arts figuratifs des XIXe et XXe siècles. Ce sera une douzième édition pleine de beauté : plus de 300 entreprises participantes, plus de 90 jardins avec des collections rares, des projets paysagers innovants, des plantes du monde entier. L'excellence des pépiniéristes ligures occupera une surface de 3 000 mètres carrés, mais des exposants étrangers seront également présents, dont les Pays-Bas et leur installation qui est une invitation à prendre soin des plantes sur le balcon, ainsi que la Chine, la Principauté de Monaco, l'Espagne, la France et les États-Unis. Pépiniéristes, fleuristes, horticulteurs et décorateurs floraux seront les stars de l'édition 2022 et rivaliseront avec des

FOTO © EUROFLORA

surprises végétales qui allieront technique et beauté. Né à la fin des années 1960 d'une idée de Carlo Pastorino, président de la Fiera di Genova, Euroflora est devenu au fil du temps l'un des événements internationaux les plus attendus et les plus suivis consacrés aux fleurs et à la floriculture. Un défilé de nature, d'élégance et parfois d'audace, dont la clé de compréhension a toujours été l'émerveillement. À Sanremo, terre de fleurs par excellence, une annexe exceptionnelle d’Euroflora sera la Villa Ormond in Bloom. La Fondazione Ausiliaria dell'Istituto Internazionale di Diritto Umanitario (Fondation auxiliaire de l'Institut international de droit humanitaire) et la marque Villa Ormond Events dédieront l'édition 2022 de l'événement au monde de la culture de fleur en pépinière après une pause de deux ans. Le programme comprend des événements, des compositions et des rencontres, pour une immersion dans le splendide parc de la villa, entourés des parfums et des couleurs du printemps. SANREMO . IT

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Perché i fiori sono così affascinanti? CosA rende i fiori belli e attraenti? 52

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Alessia Turrini Instagram: @wonder_math_science TikTok: @wonder_mathscience Non sono solo i colori, non è solo il profumo, c’è di più. È ciò che dà loro un senso di armonia e bellezza. E tutto questo è racchiuso in un numero: il numero aureo. Il fascino e il mistero di questo numero cattura l’interesse di matematici, botanici e artisti da più di 3.000 anni. È la sua presenza in infiniti elementi naturali che lo ha reso così affascinante, tant’è che deriva da una proporzione, la Divina Proporzione. Il nome vuole sottolineare proprio il fatto che questo numero deve proprio essere piaciuto al divino Creatore e fin dalla sua scoperta è considerato simbolo di armonia e bellezza. E i botanici sanno bene che, nella fillotassi (disposizione di foglie e petali) dei fiori, tutto è regolato dal numero aureo. Il suo valore è 1,618… con infinite cifre decimali. Questo numero lo ritroviamo nel simbolo non solo dell’amore, ma anche di Sanremo e del suo territorio: la rosa. Come in altri fiori, la mirabile corolla della rosa è collegata al rapporto aureo poiché la disposizione dei suoi petali si basa sull’angolo aureo (137,5°), che si ottiene dividendo due parti di circonferenza il cui rapporto è pari a 1,618… Ma c’è di più. Il numero di petali di una rosa è variabile a seconda della specie, ma sicuramente è un numero che appartiene alla famosa sequenza di Fibonacci. Dove ciascun numero è dato dalla somma dei due precedenti: 1;1;2;3;5;8;13;21;34... Quanti di noi, almeno una volta nella vita, hanno “interrogato” i petali di margherita intorno alla fatale questione (m’ama non m’ama)? La maggior parte delle margherite di campo hanno tredici, ventuno o trentaquattro petali, numeri che appartengono alla sequenza. Si noti che i primi due numeri sono dispari; perciò, partendo con “m’ama” il buon esito è garantito. Il rapporto tra due numeri consecutivi della sequenza di Fibonacci si avvicina sempre di più al numero aureo e la rappresentazione grafica di questa successione la si ritrova nelle galassie, nei girasoli e nella conchiglia del Nautilus Tale mistero millenario si riduce a un unico interrogativo: perché il numero aureo descrive bene la geometria dei fiori? Alcuni hanno provato a dare una risposta, ma nessuna convince più delle altre. Ma una cosa è certa: quando osserviamo una rosa non stiamo semplicemente guardando un oggetto colorato e profumato, ma stiamo godendo di quel senso di bellezza suscitato da un numero, che rende la geometria della rosa armoniosa e attraente. SANREMO . IT

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POURQUOI LES FLEURS NOUS FASCINENT-ELLES AUTANT ? QU'EST-CE QUI REND LES FLEURS BELLES ET SÉDUISANTES ?

WHY ARE FLOWERS SO FASCINATING? WHAT MAKES FLOWERS BEAUTIFUL AND ATTRACTIVE? It’s not just the colours or the scent, there is more. It is the thing that gives them a sense of harmony and beauty. And it is summarized in a number: the golden ratio. The appeal and mystery of such a number have intrigued mathematicians, botanists, and artists for over 3,000 years. Behind its charm, there is the presence of an infinite range of natural elements. It derives from a proportion: the Divine Proportion. A name that underlines how the Creator must’ve loved this number and how it has always been a symbol of balance and grace. Botanists know well that phyllotaxy (the arrangement of leaves and petals) would not exist without the golden ratio. Its value is 1.618… plus endless other units in the fractional part. We find this number in the rose: not only the symbol of love but also of Sanremo and its area. Just like other flowers, the stupendous corolla is related to the golden ratio because the arrangement of its petals is based on the golden angle (137.5°) – the smaller of the two angles created by sectioning the circumference of a circle according to the golden ratio. And there’s more. The number of rose

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petals varies depending on the species, but is inescapably a number in the famous Fibonacci Sequence, where each number is the sum of the two previous numbers: 1;1;2;3;5;8;13;21;34… At least once in our lives, we have all “asked” the petals of a daisy the fatal question (“he/she loves me, loves me not”). Most field daisies have 13, 21, or 34 petals. Do the numbers sound familiar? Notice that the first two are odd, thus if you start with “he/she loves me”, a good outcome is guaranteed. The proportion of two consecutive numbers in the Fibonacci Sequence is closer and closer to the golden ratio, and you can find the graphic representation of such in the galaxies, sunflowers, and the Nautilus shell. This millennial mystery boils down to a single doubt: why does the golden ratio perfectly define flower geometry? Some have tried to provide an answer, but none stand out. One thing is for sure: when we observe a rose, we are not simply gazing at a colourful and fragrant entity, but we are enjoying that sense of beauty awakened by a number that makes the flower’s proportions harmonic and enticing.

Certes les couleurs, le parfum, mais ce n’est pas tout. C'est ce qui leur donne une forme d'harmonie et de beauté. Et tout cela se résume à un chiffre : le nombre d'or. La fascination et le mystère de ce nombre suscite l'intérêt des mathématiciens, des botanistes et des artistes depuis plus de 3 000 ans. C'est sa présence dans les éléments naturels infinis qui l'a rendu si fascinant, au point qu'il dérive d'une proportion, la Divine Proportion. Son nom lui-même est destiné à souligner le fait que ce nombre a dû plaire au divin Créateur, et depuis sa découverte, il est considéré comme un symbole d'harmonie et de beauté. Les botanistes savent bien que dans la phyllotaxie (disposition des feuilles et des pétales) des fleurs, tout est régi par le nombre d'or. Sa valeur est de 1,618... avec un nombre infini de décimales. Ce chiffre se retrouve dans le symbole non seulement de


l'amour, mais aussi de Sanremo et de son territoire : la rose. Comme pour d'autres fleurs, la magnifique corolle de la rose est liée au nombre d'or car la disposition de ses pétales est basée

sur l'angle d'or (137,5°), qui s'obtient en divisant deux parties d'une circonférence dont le rapport est 1,618... Mais ce n'est pas tout. Le nombre de pétales d'une rose varie selon les espèces,

mais il s'agit certainement d'un nombre qui appartient à la célèbre séquence de Fibonacci, où chaque nombre est la somme des deux précédents : 1 ;1 ;2 ;3 ;5 ;8 ;13 ;21 ;34... Combien d'entre nous ont, au moins une fois dans leur vie, « interrogé » les pétales de marguerite sur la question fatale (elle m'aime, elle ne m'aime pas) ? La plupart des marguerites des champs ont treize, vingt et un ou trente-quatre pétales, des chiffres qui appartiennent à la séquence. On peut noter que les deux premiers chiffres sont impairs ; par conséquent, si l’on commence par « elle m'aime », le résultat positif est garanti. Le rapport entre deux nombres consécutifs dans la séquence de Fibonacci se rapproche de plus en plus du nombre d'or, et la représentation graphique de cette séquence se retrouve dans les galaxies, les tournesols et la coquille de nautile. Ce mystère séculaire se résume à une question : pourquoi le nombre d'or décrit-il si bien la géométrie des fleurs ? Certains ont tenté de donner une réponse, mais aucune n'est plus convaincante que les autres. Mais une chose est sûre : lorsque nous regardons une rose, nous ne regardons pas simplement un objet coloré et parfumé, mais nous apprécions ce sentiment de beauté suscité par un nombre, qui rend la géométrie de la rose belle et harmonieuse. SANREMO . IT

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IL Bosco di

rou

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Marco Macchi Fotoservizio © Marco Macchi

Il territorio di Castelvittorio è storicamente ricchissimo di castagneti, in molte località si trovano alberi eccezionali che arrivano fino a 10 metri di circonferenza, alberi veramente monumentali. È da tener presente che un castagno per essere dichiarato "albero monumentale" deve avere una circonferenza di almeno 4,5 metri (come da tabella del DM 23/10/2014). Bene, nella località di Grou (Groo in dialetto), comune di Castelvittorio (vicino a Pigna), vi è un bosco di circa 5 ettari dove si trovano ben 100 castagni che superano la misura prevista di 4,5 metri. Un fatto assolutamente eccezionale. Non è facile stabilire l'età di questi castagni, ma da un’attenta ricerca fatta nel Canton Ticino, in Svizzera, si dice che un albero di 9 metri di circonferenza abbia almeno 500 anni. Il primo documento che parla del bosco di Grou è del 1642, quando viene citato come castagneto da frutto appartenente alla Confraria* di Castelvittorio. Prima che venissero piantati i castagni qui vi era un bosco di faggi, siamo infatti a 1.000 metri di altitudine, sul versante nord del monte Ceppo. Il problema è che questi castagneti sono stati abbandonati oltre 50 anni fa e da allora i faggi cercano di riprendersi il territorio. Quando questi saranno più alti dei castagni questi ultimi moriranno. Sta quindi nascendo a Castelvittorio un’associazione con lo scopo di tutelare questo meraviglioso bosco. Per raggiungerlo è necessario partire da Bajardo o da Colla Serro e considerare almeno due ore di cammino per arrivarci.

*”le confrarie” erano degli enti tipo le confraternite, quindi associazioni private con scopi di mutuo soccorso, ma nelle confrarie i guadagni della gestione dei beni era utilizzato per le grandi feste della Pentecoste.

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GROU FOREST Castelvittorio (Imperia) is historically rich in chestnut trees. You may find truly venerable specimens reaching circumferences up to 10 metres (nearly 33 ft). Keep in mind that to be considered “venerable” (monumentale) according to Italian Law (Ministerial Decree issued on 23/10/2014), a tree shall have a circumference of at least 4.5 metres (14’9”). In the Grou area (Groo in the local dialect) of Castelvittorio (close to Pigna), there is a 5-hectare (12.4-acre) forest boasting as many as 100 chestnut trees above the

4.5-metre mark. An astounding treasure. It is not easy to date such trees, but from careful research performed in Canton Ticino, Switzerland, it emerges that trees with a 9-metre (29’6”) diameter are at least 500 years old. The oldest document mentioning the Grou Forest is dated 1642, describing it as a chestnut grove belonging to the Confraria* of Castelvittorio. Before the chestnut trees were planted, there was a beech forest – in fact, the altitude is 1,000 metres (3,280 ft) – on the north face of Mount Ceppo. The problem is that the chestnut groves were abandoned for over 50 years and since then, the beech trees are trying to win back the area. When the latter will be taller than the former, the chestnut trees will die. This is why an organization to protect these marvellous woods is emerging in Castelvittorio. To reach the woods, you must start from Bajardo or Colla Serro. Consider a two-hour trek.

*Confrarie were similar to fraternities – thus private mutual societies – only that in confrarie the profit from management of goods was used for the great Pentecost celebrations.

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*Les fraternités étaient des organismes similaires aux confréries, donc des associations privées basées sur le principe d'entraide, mais dans les confréries, les revenus de la gestion des biens étaient utilisés pour les grandes fêtes de la Pentecôte.

FORÊT DE GROU Le territoire de Castelvittorio est historiquement riche en bois de châtaigniers et, en de nombreux endroits, on trouve des arbres exceptionnels pouvant atteindre 10 mètres de circonférence, des arbres véritablement monumentaux. Il faut savoir que pour qu'un châtaignier soit déclaré « arbre monumental », il doit avoir une circonférence d'au moins 4,5 mètres (selon le tableau du décret ministériel italien 23/10/2014). Au lieu-dit de Grou (Groo en dialecte), dans la commune de Castelvittorio (près de Pigna), il existe un bois d'environ 5 hectares où l’on ne trouve pas moins de 100 châtaigniers qui dépassent la taille réglementaire de 4,5 mètres. Un fait absolument exceptionnel. Il est difficile de déterminer l'âge de ces châtaigniers, mais des recherches minutieuses menées dans le canton du

Tessin, en Suisse, suggèrent qu'un arbre de 9 mètres de circonférence a au moins 500 ans. Le premier document qui mentionne la forêt de Grou remonte à 1642, lorsqu'elle est mentionnée comme une châtaigneraie appartenant à la Fraternité* de Castelvittorio. Avant la plantation des châtaigniers, il y avait ici une forêt de hêtres, à 1 000 mètres d'altitude, sur le versant nord du Monte Ceppo. Le problème, c'est que ces bois de châtaigniers ont été abandonnés il y a plus de 50 ans et que, depuis, les hêtres tentent de reconquérir le territoire. Lorsque ceux-ci seront plus hauts que les châtaigniers, ces derniers mourront. Une association est donc en train de se créer à Castelvittorio dans le but de protéger cette merveilleuse forêt. Pour y arriver, il convient de partir de Bajardo ou de Colla Serro et compter au moins deux heures de marche. SANREMO . IT

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Il Colorado Provenzale meraviglia della natura Barbara Guarini

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Nel dipartimento francese Vaucluse, nella Regione SUD / Provence-AlpesCôte d’Azur e a tre chilometri dal villaggio di Rustrel, si può godere di un panorama incredibile e ambientazioni che sembrano appartenere ad altri mondi. Stiamo parlando del Colorado Provenzale, una denominazione che già anticipa la tipologia dei luoghi che si possono trovare in questa zona. Un richiamo a terre lontane che non sono certo comuni nel cuore della Provenza e proprio per questo il Colorado francese attira ogni anno milioni di turisti. A creare i paesaggi che richiamano i canyon americani, sono le antiche cave di ocra, la cui conformazione particolare si è venuta a creare nel tempo. Grazie al lavoro di erosione del vento e della pioggia, oltre agli scavi eseguiti dall'uomo, questo territorio è divenuto un luogo estremamente attraente e vario. Burroni, grotte, promontori, scogliere e alte vette e creste affilate si estendono per tutto il Colorado Provenzale, variando le tonalità dal giallo chiaro al rosso vivace, per poi passare dal colore della terra, con sfumature arancioni interrotte dal verde vivo dei boschi, che offrono refrigerio ai visitatori. Un vero spettacolo della natura che si può percorrere camminando per i diversi sentieri, opportunamente segnalati e con diverse

fasce di difficoltà. Tra questi il Circuito del Sahara e il Circuito del Belvedere. Il primo percorso, il Circuito Sahara, è il più semplice e adatto anche a chi non è allenato al cammino. Il paesaggio permette di vivere un'avventura favolosa, dove realizzare foto spettacolari e vivere momenti indimenticabili. La zona è sabbiosa, quindi servono scarpe adatte per affrontare un percorso che si estende per soli 2,1 km, percorribili in circa 40 minuti. E’ possibile portare con sé anche il proprio amico a quattro zampe rigorosamente al guinzaglio. Il secondo percorso, il Circuito Belvedere, offre una visione panoramica unica sul Colorado Provenzale e un cammino ricco di meraviglie della natura. La lunghezza del percorso è di 3,9 km e ci sono alcune difficoltà in più sul percorso, per via di un dislivello maggiore e il terreno disconnesso, con gradini, sassi, radici e torrenti che lo attraversano. Sono richieste scarpe alte e adeguate per il trekking, una buona forma fisica per affrontare un percorso di circa 2 ore. Anche in questa avventura si può portare Fido al guinzaglio attraverso le alture, il Sahara di sabbia bianchissima e la vegetazione composta da castagni, pini marittimi e ginestre che rendono il Colorado Provenzale ancora più affascinante. SANREMO . IT

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THE COLORADO PROVENÇAL A NATURAL WONDER In the French department of Vaucluse, in the Provence-Alpes-Côte d’Azur region of France and 3 km (1.9 mi) from the village of Rustrel, you may enjoy an outstanding landscape and the settings of what seems to be another world. It is the Colorado Provençal, a name that anticipates what the area holds in store. A reference to distant lands that are certainly uncommon in the heart of Provence, which is why the French Colorado attracts millions of tourists every year. Ancient ochre mines whose special configuration has been modelled by time recall the American canyons. Thanks to wind and rain erosion, as well as manual digging, this territory has become extremely appealing and varied. Ravines, caves, promontories, cliffs, tall peaks, and sharp ridges extend to all the Colorado Provençal, varying from light yellow and bright red hues to earth tones, with shades of orange interspersed with the green forests providing refreshment to their visitors. A true natural wonder that may be toured thanks to its numerous trails, duly signalled with an indication of their difficulty. These include the Sahara Circuit and the Belvedere Circuit. The first itinerary, the Sahara Circuit, is the simplest and most suitable even for the untrained. The landscape offers a fantastic adventure, a myriad of spectacular photo opportunities, and unforgettable moments. The area is sandy, thus calling for suitable shoes to face a short 2.1-km (1.3-mi) path that will take you about 40 minutes. Feel free to bring your four-legged friend, strictly on a leash. The second option, the Belvedere Circuit, offers a unique panoramic view of the Colorado Provençal and a plethora of green marvels. It is 3.9 km (2.4 mi) long and is tougher, given the greater elevation gain and irregular path featuring steps, rocks, roots, and creeks crossing it. It requires highankle trekking shoes and the right shape to face a 2-hour trail. Once again, Rover can come with you on this quest, which includes hills, the ultra-white sand of the Sahara, and the greenery of chestnut trees, maritime pine trees, and brooms that are only the icing on the Colorado Provençal cake.

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LE COLORADO PROVENÇAL UNE MERVEILLE DE LA NATURE Dans le département français du Vaucluse, dans la région SUD / ProvenceAlpes-Côte d'Azur et à trois kilomètres du village de Rustrel, vous pouvez profiter de vues incroyables et de décors qui semblent appartenir à d'autres mondes. Nous parlons du Colorado Provençal, une désignation qui anticipe déjà le type d'endroits que l'on peut trouver dans cette région. Un rappel de terres lointaines qui ne sont certainement pas courantes au cœur de la Provence, raison pour laquelle le Colorado français attire des millions de touristes chaque année. Ce sont les anciennes carrières d'ocre qui créent des paysages rappelant les canyons américains, dont la conformation particulière s'est créée au fil du temps. Grâce à l'érosion du vent et de la pluie, ainsi qu'aux excavations réalisées par l'homme, cette zone est devenue une véritable attraction d’une grande variété. Ravins, grottes, promontoires, falaises, hauts sommets et crêtes étroites s'étendent sur le Colorado Provençal, dont les couleurs varient du jaune clair au rouge vif, avec des nuances de terre et d'orange interrompues par le vert vif des forêts, qui offrent une sensation rafraîchissante aux visiteurs. Un véritable spectacle de la nature que l'on peut apprécier en se promenant le long des différents sentiers, convenablement balisés et présentant différents niveaux de difficulté. Il s'agit notamment du Circuit du Sahara et du

Circuit du Belvédère. Le premier itinéraire, le Circuit du Sahara, est le plus facile et convient également à ceux qui ne sont pas entraînés à la marche. Le paysage est propice à une fabuleuse aventure, où vous pourrez prendre des photos spectaculaires et vivre des moments inoubliables. La zone est sablonneuse, il vous faudra donc des chaussures adaptées pour faire ce parcours de 2,1 km qui dure environ 40 minutes. Il est également possible d'amener votre compagnon à quatre pattes, qui doit être tenu en laisse. Le deuxième itinéraire, le Circuit du Belvédère, offre une vue panoramique unique sur le Colorado provençal et un parcours riche de merveilles de la nature. La longueur du parcours est de 3,9 km et il y a quelques difficultés supplémentaires sur le chemin, en raison d'une plus grande différence de hauteur et du terrain irrégulier, avec des marches, des pierres, des racines et des ruisseaux qui le traversent. Des chaussures hautes et appropriées pour le trekking sont nécessaires, ainsi qu'une bonne condition physique pour s'attaquer à un parcours d'environ 2 heures. Vous pouvez également emmener votre chien en laisse dans cette aventure à travers les hauteurs, le Sahara de sable blanc et la végétation composée de châtaigniers, de pins maritimes et de genêts qui rendent le Colorado Provençal encore plus fascinant.

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Martini, cocktail con

d'oltreo ceano

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Alessandro Giacobbe

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Barbara Guarini

“Un Martini?”. Il cocktail più amato e noto in tutto il mondo è nato dalla fantasia di un barman di Arma di Taggia, di nome Queirolo, emigrato negli Stati Uniti nel 1910. Una dedica alla mamma o un modo per evitare il ritorno in patria e arruolarsi soldato? Scopriamo subito la leggenda del Martini. Un mix vincente quello tra gin e vermut dry, dove il tocco finale è rappresentato da un'oliva, volendo Taggiasca, come del resto il suo inventore. Un'alternativa? La scorza di limone, rigorosamente verde. Era il 1911 quando, nel Luxury Knickerbocker Hotel in Times Square – New York, un barman ventenne di origini liguri usò le sue conoscenze e un pizzico di fantasia per inventare un nuovo cocktail, utilizzando ciò che aveva a disposizione. Il rinomato hotel americano era meta di personaggi illustri e nobiltà. Queirolo pensò quindi di offrire ai suoi ospiti un drink speciale che portasse con sé il sole della Liguria. Ecco che nasce così il cocktail noto e apprezzato in ogni parte del mondo: il Martini! Il nome scelto, secondo alcuni, era una dedica alla madre. Martini era infatti il suo cognome da nubile. Anche se le leggende che vengono narrate sono diverse e differenti sono anche le attribuzioni di tale creazione. Qualcuno narra che la scelta di utilizzare un cognome diverso dal proprio, fosse legata al tentativo – riuscito, a quanto pare - di evitare il richiamo alle armi, in Italia. Queirolo avrebbe cambiato il suo nome in Martini all’anagrafe newyorkese. Siamo infatti agli albori della Prima guerra mondiale, quindi potrebbe essere una motivazione, ma noi vogliamo credere che sia stata la nostalgia e l'amore materno a indurlo a tale scelta. Altri racconti narrano che il nome Martini sia nato per merito di un ricco imprenditore, John Davison Rockfeller, che frequentava spesso il Knickbocker e stimava Queirolo per i suoi cocktail. Un giorno Rockfeller avrebbe chiesto al giovane barman italiano il nome di quella delizia con l'oliva decorativa e lui rispose di non avergli dato ancora un nome. “E tu come ti chiami?” avrebbe ribattuto il miliardario. “Martini!”. E fu così che il nome iniziò a correre di bocca in bocca restando impresso nella memoria di tutti e diffuso in ogni luogo del globo. Esistono altre ipotesi sulle sue origini, ma alla fine si torna sempre al fantasioso barman di Arma di Taggia. Un orgoglio ligure e italiano nel mondo! SANREMO . IT

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MARTINI, A FOREIGN COCKTAIL WITH LIGURIAN ROOTS “Martini?”. The world’s most beloved and famous cocktail was the idea of Queirolo, a barman from Arma di Taggia (Imperia) who emigrated to the US in 1910. Was it a homage to his mother, or a way to avoid returning to Italy and being drafted? Let us explore the legend of Martini, a winning mix of gin and dry vermouth, with a final touch: an olive, perhaps Taggiasca (“from Taggia”), just like the drink’s inventor, or sometimes a lemon peel, strictly green. It was 1911 when, at the Luxury Knickerbocker Hotel in Times Square, New York, a 20-year-old bartender from Liguria used his background and a touch of enlightenment to create a new cocktail with what he had on hand. The renowned US hotel was a common destination among illustrious personalities and nobles. Queirolo thought he would offer the guests a special drink containing the sunshine of Liguria. This is the story of the cocktail that shook the world: Martini! Some say it was named after Queirolo’s mother, whose maiden name was Martini. But there is a myriad of different and disparate myths behind such choice. Another hypothesis states that the creator used a different surname to his own in the – successful, it seems – attempt to avoid being drafted by the Italian Army. Queirolo may have changed his last name to Martini upon reaching Ellis Island. Indeed, the motivation is explainable, given the drink was created at the dawn of World War I, but we prefer to believe it was nostalgia and motherly love that affected Queirolo’s choice. Others say that the name Martini emerged thanks to a rich businessman, John Davison Rockefeller, who often came to the Knickerbocker and respected Queirolo for his cocktails. One day, Rockefeller is said to have asked the young Italian barman the name of that delight with a decorative olive, and the latter answered he had not yet decided. “And what is your name?”, replied the billionaire. “Martini!”. So, the name started to be promoted by word of mouth and spread around the world. A few other theories exist, but the common denominator is the brilliant bartender from Arma di Taggia. An international pride and joy for Liguria and Italy!

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« Un Martini ? ». Le cocktail le plus apprécié au monde est né de l'imagination d'un barman d'Arma di Taggia, nommé Queirolo, qui a émigré aux États-Unis en 1910. Une dédicace à sa mère ou un moyen d'éviter de retourner dans son pays et de s'engager comme soldat ? Découvrons la légende du Martini. Un mélange gagnant de gin et de vermouth sec, où la touche finale est une olive, de préférence Taggiasca, comme son inventeur. Une alternative ? Écorce de citron, strictement vert. C'est en 1911 que, dans le luxueux hôtel Knickerbocker de Times Square, New York, un jeune barman d'origine ligure de vingt ans a utilisé ses connaissances et un peu d'imagination pour inventer un nouveau cocktail, en utilisant ce dont il disposait. Le célèbre hôtel américain était une destination pour les célébrités et la noblesse. Queirolo a décidé d'offrir à ses invités une boisson spéciale qui apporterait avec elle le soleil de la Ligurie. C’est ainsi qu'est né le cocktail connu et apprécié dans le monde entier : le Martini !

Le nom choisi, selon certains, était une dédicace à sa mère. Martini était en effet le nom de jeune fille de cette dernière. Bien qu’il existe différentes légendes, les attributions de cette création sont également

MARTINI, UN COCKTAIL D'OUTRE-MER AUX ORIGINES LIGURIENNES différentes. Certains disent que la décision d'utiliser un autre nom de famille que le sien était liée à une tentative, réussie, semble-til, d'éviter d'être appelé sous les drapeaux en Italie. Queirolo aurait changé son nom en Martini au bureau d'enregistrement de

New York. C'était à l'aube de la Première Guerre mondiale, cela pourrait donc être une motivation, mais nous préférons croire que c'est la nostalgie et l'amour maternel qui l'ont conduit à choisir ce nom. D'autres témoignages affirment que le nom Martini est né grâce à un riche homme d'affaires, John Davison Rockefeller, qui fréquentait souvent le Knickerbocker et admirait Queirolo pour ses cocktails. Un jour, Rockefeller aurait demandé au jeune barman italien le nom de ce délice à l'olive décorative et celui-ci aurait répondu qu'il ne lui avait pas encore donné de nom. « Et quel est votre nom ? », aurait rétorqué le milliardaire. « Martini ! » Et c'est ainsi que le nom a commencé à courir de bouche en bouche, à se graver dans la mémoire de chacun et à se répandre aux quatre coins du globe. Il existe d'autres hypothèses sur ses origines, mais au final, on en revient toujours au barman imaginatif d'Arma di Taggia. Une fierté ligurienne et italienne dans le monde ! SANREMO . IT

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di Dolceacqua Alessandro Giacobbe

Il 28 gennaio del 1972 è una data fondamentale per la storia del vino in Liguria. Il Rossese di Dolceacqua o semplicemente Dolceacqua diventa la prima Denominazione di Origine Controllata della regione. E quest’anno si celebra il mezzo secolo di questo riconoscimento. Si parla di un evento innovativo, dato che l’Italia aveva deciso di proteggere le proprie produzioni vinicole solo nel 1963. Le prime DOC arriveranno tre anni più tardi, nel 1966. La Liguria ha una importante storia nella produzione del vino, gradualmente soppiantata nel Ponente da olivicoltura e floricoltura, anche a causa della fillossera, il parassita distruttivo che devastò i vigneti nel corso dell’800. La qualità della produzione di vino ligure è aumentata fra XX e XXI secolo. Per questo definire la DOC del Dolceacqua è stato lungimirante. Si parla di un vitigno e di un vino che ha una particolare diffusione in un’area ristretta del Ponente ligure. Si distingue per tecniche di coltura, di vinificazione (in rosso e non solo, per produrre rosati come nella vicina Francia, dove è analogo il vitigno Tibouren) e per le caratteristiche proprie e singolari. Oggi il Dolceacqua è un vino di livello internazionale, dato che si abbina a una grande varietà di piatti, compresi quelli orientali. Nel passato, pochi esperti divulgatori della cultura del vino avevano di fatto scoperto il Rossese di Dolceacqua. Il nome, contrariamente a quanto si può pensare, non deriva dal colore dell’acino o del vino, ma molto probabilmente dall’antico termine roccese, l’uva che prospera sulle rocce e che inizialmente indicava un frutto a bacca bianca. Fra i primi estimatori vi fu l’enogastronomo Luigi Veronelli, esploratore del gusto. Forti di un riconoscimento di questo livello, ci si accinge alle celebrazioni. Il vino fa festa, vuol dire festa. Nel frattempo si sono evolute le cantine, si è creato un mercato, ci sono associazioni di produttori e per i produttori, si sono definite le aree più vocate tra le valli Nervia, Verbone e l’area di Ventimiglia, dove il Rossese è di casa. Anche se poi si parla sempre di viticoltura in spazi limitati, di produzione essenziale, di coltivatori che hanno sulle spalle anche quaranta vendemmie. Chi produce Rossese conosce il mondo del vino da sempre e questa è di per sé una garanzia da intenditori.

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THE FIRST 50 YEARS OF ROSSESE DI DOLCEACQUA 28 January 1972 is a milestone in the history of Ligurian wine. Rossese di Dolceacqua or simply Dolceacqua was the region’s first-ever wine to achieve a designation of origin (DOC). This year marks half a century of such recognition. It was an innovation since Italy had chosen to protect its wines as late as 1963. The first DOC recognitions would be assigned 3 years later, in 1966. Liguria boasts an important history in wine production, although in the West it was superseded by olive growing and floriculture, even because of fillossera, a destructive parasite that devastated the vineyards throughout the 1800s. Ligurian wine quality has improved between the 20th and 21st centuries. This is why assigning a DOC label to Dolceacqua was a far-sighted choice. Its vineyards are especially concentrated in a small area of the Italian Riviera. They stand out for their growing and vinification techniques (not only for red wines but even rosés as in the nearby France, where the similar Tibouren is produced) as well as their unique and peculiar features. Today, Dolceacqua is an internationally renowned wine, as it is paired with a vast variety of dishes, including oriental specialties. Only a handful of wine experts had considered Rossese di Dolceacqua in the past. Despite the assonance, its name does not derive from the colour of the grapes or wine, but most likely from the ancient term roccese: a grape that strives on rocky land, originally a white variety. Among its early admirers, there was the food&wine specialist Luigi Veronelli, an explorer of taste. In the wake of such recognition, the celebrations began: wine stimulates and means jubilation. In the meantime, the area saw an increase in winemakers and related organizations. The wine gained a true market. Institutions defined the most specialized areas between the Nervia and Verbone valleys and the Ventimiglia area, where Rossese is at home. Bear in mind we are talking about vine-growing in limited spaces and an essential production by farmers who have even 40 years of grape harvests behind them. Those who make Rossese know the world of wine: this, in itself, is an expert’s guarantee.

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Le 28 janvier 1972 est une date fondamentale dans l'histoire du vin en Ligurie. Le Rossese di Dolceacqua ou simplement Dolceacqua devient la première appellation d'origine contrôlée de la région. Et cette année, nous célébrons un demi-siècle de cette reconnaissance. Il s'agit d'un événement inédit, puisque l'Italie n'avait décidé de protéger sa production de vin qu'en 1963. Les premières AOC sont arrivées trois ans plus tard, en 1966. La Ligurie a une importante histoire de production de vin, qui a été progressivement supplantée dans la partie occidentale du pays par l'oléiculture et la floriculture, en partie à cause du phylloxéra, le parasite destructeur qui a dévasté les vignobles au cours du XIXe siècle. La qualité de la production vinicole ligure a augmenté entre le XXe et le XXIe siècle. C'est pourquoi définir l’AOC du Dolceacqua était visionnaire. Nous parlons d'un cépage et d'un vin particulièrement répandus dans une zone limitée de la Ligurie occidentale. Il se distingue par ses techniques de culture et de vinification (en rouge et pas seulement, pour produire des vins rosés comme dans la France voisine, où le cépage Tibouren est similaire) et par ses caractéristiques propres. Aujourd'hui, le Dolceacqua est un vin de réputation internationale, car il se marie avec une grande variété de plats, y compris orientaux. Par le passé, peu de spécialistes de la culture du vin avaient découvert le Rossese di Dolceacqua. Contrairement à ce que l'on pourrait penser, ce nom ne dérive

LES 50 PREMIÈRES ANNÉES DU ROSSESE DI DOLCEACQUA pas de la couleur des raisins ou du vin, mais très probablement de l'ancien terme roccese, le raisin qui prospère sur les rochers et qui désignait initialement un fruit à baie blanche. Parmi les premiers admirateurs, on peut citer le gastronome Luigi Veronelli,

un explorateur du goût. Avec ce niveau de reconnaissance, on peut s'apprêter à célébrer. Le vin est synonyme de fête. Entre-temps, les caves ont évolué, un marché s’est créé, il existe des associations de producteurs et pour les producteurs, les zones les plus appropriées ont été définies entre les vallées de la Nervia et du Verbone et la zone de Vintimille, où le Rossese est chez lui. Même si nous parlons encore de viticulture dans des espaces limités, de production essentielle, de viticulteurs qui ont jusqu'à quarante récoltes derrière eux. Les producteurs de Rossese connaissent depuis toujours le monde du vin, ce qui constitue en soi une garantie pour les connaisseurs.

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RIVIERA LIGURE DI PONENTE

Granaccia: LOCALE E GLOBALE Alessandro Giacobbe

Nell’intero areale della Denominazione di Origine Controllata Riviera Ligure di Ponente si trova anche la Granaccia. Si tratta di un inserimento recente, che rende ragione però di una storicità evidente per il vitigno in Liguria. Di fatto si parla di un vitigno internazionale, uno dei più diffusi al mondo, il Grenache a bacca nera. Il nome è francese, ma rimanda alla città spagnola di Granada, per lungo tempo sotto la dominazione e l’influenza islamica. Da qui deriva anche la Vernaccia, termine utilizzato in Italia centrale per un vitigno a bacca bianca. In Liguria, terra di passaggio, di contaminazioni e acquisizioni agricole, la Granaccia è anche Alicante, Aragonais, Roussillon, Uva di Spagna e poi Garnacha, Guarnaccia e Tintoira. I termini sono di fatto geografici e raccontano il cammino di quest’uva, fino all’arco ligure. Allo stesso modo il termine “Tintoira” ricorda che nelle vigne liguri i contadini piantavano tanti vitigni diversi e la Granaccia o Alicante serviva a dare nerbo e colore ai vini detti “nostralini”, i vini del territorio. Tempo fa, ma non troppi anni fa. La Granaccia ligure è parente stretto del Cannonau sardo, ne condivide oggi potenza, colore, intensità. Una delle prime aree di elezione per la Granaccia è stato il territorio di Quiliano, nei dintorni di Savona. In seguito la piantagione si è ampliata in molte nuove vigne liguri, per una produzione in purezza o anche in uvaggio, magari con altri vitigni internazionali. L’espansione è stata evidente tra la fine del XX secolo e i giorni nostri. La Granaccia si può produrre anche nelle tipologie superiore e passito. Di fatto si parla di un vino adatto all’invecchiamento. Di colore rosso rubino, da giovane, normalmente, presenta sentori di frutti rossi, speziature leggere. Il sapore è asciutto, pulito, generalmente morbido e gradevole. Può diventare sempre più complesso a seconda del terroir e peraltro si apprezza con una cucina ligure interna in cui domina la cacciagione. Su questa base, si allarga a tutto pasto per la gastronomia continentale europea e per i sapori di carne e le zuppe importanti.

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FOTO © ALESSANDRO GIACOBBE

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GRANACCIA OF THE ITALIAN RIVIERA: LOCAL AND GLOBAL The terroir of the Riviera Ligure di Ponente (Italian Riviera) DOC also includes Granaccia. It was included only recently, but gives the Ligurian variety the credit it deserves, given its history. It is, in fact, an international grape: the red Grenache, one of the most popular worldwide. The name derives from French, but hints at the Spanish city of Granada, under Islamic rule and influence for centuries. It is also related to Vernaccia, a term used in Central Italy to describe a white grape variety. In Liguria, a land of passage, contamination, and farming influences, Granaccia also means Alicante, Aragonais, Roussillon, “Uva di Spagna”, as well as Garnacha, Guarnaccia, and Tintoira. These geographic terms tell the journey of such grapes to the Ligurian arch. Likewise, the term “Tintoira” reminds us that the Ligurian vine-growers planted different varieties in their land, and Granaccia or Alicante grapes were used to give a boost and colour to the so-called nostralini (local wines). A while ago, but not so long ago. Ligurian Granaccia is a close relative of the Sardinian Cannonau: it shares its vigour, colour, and intensity. One of the first areas where Granaccia vineyards were grown was Quiliano, around Savona. Subsequently, the area expanded to numerous new Ligurian vineyards, and the wine is made pure or blended, sometimes with other international varietals. It saw a considerable expansion from the late-20th century to our day. Granaccia may also be produced in the Superiore and Passito types. It lends itself well to ageing. Of a ruby red colour, when it is young it usually offers red berries and spicy notes at the nose. At the palate, it is dry, clean, and usually soft and pleasant. It may be more complex depending on the terroir, thus is best appreciated with a Ligurian home cuisine dominated by game. More in general, it is a suitable wine to pair with main meals of European cuisine, meat, and wholesome soups.

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RIVIERA LIGURE DI PONENTE GRANACCIA : NATIONALE ET GLOBALE La zone de l’Appellation d’Origine Contrôlée Riviera Ligure di Ponente comprend aussi la Granaccia. Il s'agit d'un ajout récent, mais qui démontre l’historicité évidente du cépage en Ligurie. En fait, il s'agit d'un cépage international, l'un des plus répandus dans le monde, le grenache noir. Le nom est français, mais fait référence à la ville espagnole de Grenade, longtemps sous domination et influence islamique. Le Vernaccia, un terme utilisé dans le centre de l'Italie pour désigner un cépage blanc, dérive également de cette origine. En Ligurie, terre de passage, de contamination et d'acquisitions agricoles, la Granaccia est aussi Alicante, Aragonais, Roussillon, Uva di Spagna et puis Garnacha, Guarnaccia et Tintoira. Ces termes sont en fait géographiques et racontent l'histoire du voyage de ce raisin, jusqu'à l'arc ligure. De même, le terme « Tintoira » rappelle que dans les vignobles de Ligurie, les agriculteurs plantaient de nombreux cépages différents et que la Granaccia ou l'Alicante était utilisée pour donner de l'épaisseur de la couleur aux vins dits « nostralini », les vins de la région. C'était il y a longtemps, mais pas trop. La Granaccia de Ligurie est un proche parent du Cannonau de Sardaigne, dont elle partage la puissance, la couleur et l'intensité. L'une des premières zones choisies pour la Granaccia fut le territoire de Quiliano, près de Savone. Par la suite, la plantation s'est étendue à de nombreux nouveaux vignobles ligures, pour la production pure ou même en coupages à la cuve, éventuellement avec d'autres variétés internationales. L'expansion a été observée entre la fin du XXe siècle et aujourd'hui. La Granaccia peut également être produite dans les types supérieur et passerillé. En fait, nous parlons d'un vin apte à vieillir. De couleur rouge rubis, lorsqu'il est jeune, il présente normalement des notes de fruits rouges et d'épices légères. Le goût est sec, net, généralement doux et agréable. Il peut devenir de plus en plus complexe en fonction du terroir et s'apprécie également avec la cuisine de la Ligurie intérieure dans laquelle le gibier domine. Sur cette base, il peut être consommé tout au long du repas pour la gastronomie européenne continentale et pour les saveurs de viande et les soupes importantes.

FOTO © PODERE GRECALE

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GEF

sanremoJunior e sanremoSenior un mondo di creatività

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GEF (Global Education Festival, anche noto come Festival Mondiale di Creatività nella Scuola, sanremoJunior e sanremoSenior sono le tre manifestazioni, organizzate dalla Kismet di Sanremo, attiva fin dal 1977. Il Fondatore, Presidente & CEO è il Cav. Uff. Paolo Alberti, da oltre 20 anni per il GEF e da una dozzina per gli altri 2 concorsi. Eventi con cadenza annuale che portando a Sanremo migliaia di persone rappresentano il maggior incoming dopo il Festival della Canzone Italiana. Il GEF, la più grande manifestazione internazionale dedicata alle espressioni artistiche nei giovani fra i 5 ed i 19 anni, ha ottenuto nell’ultima edizione il Patrocino di UNESCO, UNICEF e dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario e in passato, oltre all’adesione della Presidenza della Repubblica, i patrocini di Senato, Camera dei deputati, Parlamento Europeo, dei Ministeri di riferimento e di numerose Istituzioni a carattere nazionale ed internazionale . Vi prendono parte scuole, istituti ed associazioni che partecipano negli ambiti di Musica, Danza, Ginnastica, Musical, Teatro, Moda e Design, Cinema, Scrittura, Pittura e Disegno. All’ultima edizione vi erano ragazzi di ogni parte d’Italia e da numerosi Paesi stranieri. La prossima sarà la 23° edizione e si terrà, dal 4 al 7 maggio 2022, come d’abitudine al Teatro Ariston e al Teatro dell’Opera del Casinò Municipale. Nel 2021, sul palco del Teatro Ariston, è stato consegnato il Gef Show Award ad Arturo Brachetti, ma è lunga la lista di presenze di alto livello e notorietà sul palco del GEF, da Mike Bongiorno a Carla Fracci, Katia Ricciarelli, Carlo Rambaldi (ideatore di E.T.), Liliana De Curtis (figlia di Totò), Isa Barzizza, Maria Falcone (sorella del giudice Giovanni Falcone), Flavio Oreglio, Daniele Piombi, Antonio Ricci e il suo Gabibbo di Striscia la notizia, Amedeo Minghi, Giancarlo Golzi dei Matia Bazar), Paolo Ferrari, Gianni Mazza, Don Backy, Jun Ichikawa e Annalisa Minetti. sanremoJunior, che ha il Patrocinio del Comune di Sanremo e

dell’UNICEF, è alla 13° edizione. Lo scorso anno erano 18 le nazioni finaliste. È un Concorso Internazionale canoro riservato a giovanissimi interpreti tra i 6 e i 15 anni con selezioni in tutta Italia e la finale al Teatro del Casinò, oltre a selezioni all’estero, in alcuni casi trasmesse in televisione. Numerose Nazioni europee ed extraeuropee hanno stipulato infatti con la Kismet contratti d’esclusiva per le selezioni nel proprio paese. La Finale Mondiale si svolge annualmente al Teatro Ariston, dove i piccoli cantanti si esibiscono dal vivo accompagnati dai 32 elementi della grande Orchestra sanremoJunior. Molti vincitori hanno avuto uno sviluppo brillante delle loro carriere, sia come solisti sia come membri di gruppi musicali. sanremoSenior, patrocinato dal Comune di Sanremo, è l’ultimo arrivato e si rivolge a una platea internazionale. Il Concorso è riservato a “diversamente giovani” (Over 34 anni) suddivisi in 2 fasce di età: 34/59 anni ed oltre i 60 anni. Anche in questo caso ci si esibisce dal vivo, su base musicale, e le Semifinali e la Finale si svolgono anch’esse al Teatro del Casinò. La 5° edizione, nel 2021, oltre ai concorrenti di casa in rappresentanza di 25 provincie di 12 Regioni italiane, ha visto la presenza di finalisti provenienti da Inghilterra, Spagna, Stati Uniti, Canada e Russia. Quello degli “Over 34 anni” è un settore interessante, rappresentato da chi ha come hobby, o come attività, il canto o la scrittura di testi. “Il miei contatti personali sparsi per il mondo – spiega Alberti - ci hanno permesso, in decenni, di creare una rete che abbraccia tutti i continenti, con uno sviluppo ed un successo sempre in crescita. A breve/medio termine concretizzeremo in alcuni continenti progetti di grande spessore e prestigio su cui operiamo da anni, al fine di portare il nome di Sanremo laddove nessuno ancora lo conosce”.

www.gef.it

Richy Persico Foto © GEF

Per informazioni consultate i siti degli eventi: www.gef.it - www.sanremojunior.it www.sanremosenior.it SANREMO . IT

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GEF, SANREMOJUNIOR AND SANREMOSENIOR: A WORLD OF CREATIVITY The GEF (Global Education Festival – also known as the World Festival of Creativity in Schools), sanremoJunior, and sanremoSenior are three events organized by Kismet of Sanremo, active since 1977. The knighted Paolo Alberti has founded and been the President/CEO of the GEF for over 20 years and the other 2 contests for over a dozen. The events are held annually and bring thousands of visitors to Sanremo every 12 months, as the second-best attraction after the Sanremo Music Festival. The GEF, the largest international event dedicated to the art performances of children and young men and women between 5 and 19 years old, has achieved UNESCO, UNICEF, and International Institute of Humanitarian Law patronage in the past edition, and – in previous editions – the recognition of the Italian President of the Republic, Senate, and Chamber of Deputies along with the European Parliament, the related Ministries, and numerous other national and international institutions. It involves schools, institutes, and organizations in the fields of Music, Dance, Gymnastics, Musicals, Drama, Fashion & Design, Cinema, Writing, Painting, and Illustration. The past edition featured participants from all over Italy and various foreign nations. The 23rd edition will take place from 4 to 7 May 2022 at the Ariston Theatre and

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the Opera House of the Sanremo Casino, according to tradition. In 2021, the Gef Show Award went to Arturo Brachetti, but a long list of GEF stars has walked on the stage of the Ariston Theatre, including Mike Bongiorno, Carla Fracci, Katia Ricciarelli, Carlo Rambaldi (creator of E.T.), Liliana De Curtis (daughter of Totò), Isa Barzizza, Maria Falcone (sister of the judge Giovanni Falcone), Flavio Oreglio, Daniele Piombi, Antonio Ricci and his Gabibbo from the TV show Striscia la notizia, Amedeo Minghi, Giancarlo Golzi (from Matia Bazar), Paolo Ferrari, Gianni Mazza, Don Backy, Jun Ichikawa, and Annalisa Minetti. Under the patronage of the City of Sanremo and UNICEF, sanremoJunior is on its 13th edition. 18 finalist nations took part last year. It is an international song festival for children aged 6 to 15, with auditions nationwide and the final at the Theatre of the Sanremo Casino, plus selections abroad, at times shown on TV. In fact, numerous European countries have signed exclusive contracts with Kismet for the local selections. The World Final, with live performances by the young singers accompanied by 32 elements of the great sanremoJunior Orchestra, takes place annually at the Ariston Theatre. Several winners have gone on to pursue brilliant careers both as group

members and solo artists. Under the patronage of the City of Sanremo, sanremoSenior is the latest addition and targets an international audience. It is restricted to “differently young” (over 34 years old) contestants subdivided into 2 groups: 34-59 years and over 60 years. Once again, the artists perform live over a recorded base, and the Semi-finals and Final take place at the Theatre of the Sanremo Casino. The 5th edition in 2021 featured – along with representatives of 25 Italian provinces and 12 regions – finalists from the UK, Spain, the US, Canada, and Russia. The “Over-34” are an interesting group, made of both professional and amateur singers and songwriters. “My personal contacts worldwide– states Alberti – have allowed us, over the decades, to create a network embracing all the continents, constantly developing and achieving greater success. In the short/medium-term, we will bring notable and prestigious projects to nations we have worked with for years, honouring the City of Sanremo in places where people still do not know it”. For more information, visit the event websites: www.gef.it www.sanremojunior.it www.sanremosenior.it.


GEF, SANREMOJUNIOR ET SANREMOSENIOR, UN MONDE DE CRÉATIVITÉ

GEF (Global Education Festival, connu aussi sous le nom de Festival Mondiale di Creatività nella Scuola, sanremoJunior et sanremoSenior sont les trois événements organisés par Kismet de Sanremo, en activité depuis 1977. Le fondateur, Président & PDG est Paolo Alberti, depuis plus de 20 ans pour le GEF et depuis une douzaine d'année pour les deux autres concours. Il s'agit d'événements annuels qui attirent des milliers de personnes à Sanremo et représentent le plus grand événement après le festival de la chanson italienne. Le GEF, le plus grand événement international dédié aux expressions artistiques des jeunes de 5 à 19 ans, a obtenu, lors de la dernière édition, le patronage de l'UNESCO, de l'UNICEF et de l'Institut International de Droit Humanitaire et dans le passé, outre le soutien de la Présidence de la République, le patronage du Sénat, de la Chambre des Députés, du Parlement Européen, des Ministères compétents et de nombreuses institutions nationales et internationales. Les participants comprennent des écoles, des établissements et des associations qui interviennent dans les domaines de la musique, de la danse, de la gymnastique, des comédies musicales, du théâtre, de la mode et du design, du cinéma, de l'écriture, de la peinture et du dessin. La dernière édition a été marquée par la participation d’enfants de toute l'Italie et de nombreux pays étrangers. La prochaine édition sera la 23e et se tiendra, du 4 au 7 mai 2022, comme d'habitude au théâtre Ariston et à

l'opéra du casino municipal. En 2021, sur la scène du théâtre Ariston, le Gef Show Award a été remis à Arturo Brachetti, mais la liste est longue des présences de haut niveau et notoires sur la scène du GEF, de Mike Bongiorno à Carla Fracci, en passant par Katia Ricciarelli, Carlo Rambaldi (créateur de E.T. ), Liliana De Curtis (fille de Totò), Isa Barzizza, Maria Falcone (sœur du juge Giovanni Falcone), Flavio Oreglio, Daniele Piombi, Antonio Ricci et son Gabibbo de Striscia la notizia, Amedeo Minghi, Giancarlo Golzi des Matia Bazar), Paolo Ferrari, Gianni Mazza, Don Backy, Jun Ichikawa et Annalisa Minetti. sanremoJunior, qui bénéficie du patronage de la municipalité de Sanremo et de l'UNICEF, en est à sa 13e édition. L'année dernière, il y avait 18 pays finalistes. Il s'agit d'un concours international de chant réservé aux très jeunes interprètes âgés de 6 à 15 ans, avec des sélections dans toute l'Italie et la finale au théâtre du Casino, ainsi que des sélections à l'étranger, dans certains cas, retransmises à la télévision. De nombreux pays européens et non-européens ont en effet signé des contrats d'exclusivité avec Kismet pour leurs propres sélections. La finale mondiale a lieu chaque année au Théâtre Ariston, où les jeunes chanteurs se produisent en direct accompagnés par les 32 éléments du grand Orchestre SanremoJunior. De nombreux lauréats ont connu un brillant développement de leur carrière, que ce soit en solistes ou comme membres de groupes musicaux.

sanremoSenior, sous le patronage de la ville de Sanremo, est la dernière nouveauté et s'adresse à un public international. Le Concours est réservé aux « moins jeunes » (Plus de 34 ans) divisés en 2 groupes d'âge : 34/59 ans et plus de 60 ans. Là encore, les participants s’exhiberont en direct, sur une base musique, et les demi-finales et la finale ont également lieu au Théâtre du Casino. La 5e édition, en 2021, outre les concurrents locaux représentant 25 provinces de 12 régions italiennes, a été marquée par la présence de finalistes provenant d'Angleterre, d'Espagne, des États-Unis, du Canada et de Russie. Les « plus de 34 ans » constituent un secteur intéressant, représenté par les personnes dont les loisirs ou les activités incluent le chant ou l'écriture de chansons. « Mes contacts personnels dans le monde entier », explique Alberti, « nous ont permis de créer un réseau qui s'étend sur tous les continents au fil des décennies, avec un développement et un succès toujours plus grands. À court et moyen terme, nous allons mettre en œuvre sur certains continents des projets de grande importance et de prestige sur lesquels nous travaillons depuis des années, afin de faire connaître le nom de Sanremo là où personne ne le connaît encore ». Pour plus de renseignements, consulter les sites : www.gef.it www.sanremojunior.it www.sanremosenior.it SANREMO . IT

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Granfondo

Milano Sanremo

il sogno di ogni ciclista amatoriale

La Granfondo Milano-Sanremo è una gara ambita da ogni ciclista amatoriale, che si snoda sullo stesso percorso della Classica di Primavera. È un evento non competitivo in programma domenica 5 giugno, con partenza dall'Hotel Ripamonti di Pieve Emanuele (Comune di Milano) e arrivo al Palafiori di Sanremo. Con i suoi 296 km, la Granfondo Milano-Sanremo è in assoluto la gara ciclistica amatoriale più lunga del mondo. Ma non è certo il chilometraggio, o quantomeno non solo quello, ad affascinare ciclisti provenienti da ogni angolo del pianeta. Nell'immaginario di ogni appassionato delle due ruote, infatti, Milano-Sanremo è sinonimo di salite epiche come il Passo del Turchino, la Cipressa e il mitico Poggio di Sanremo, che i partecipanti avranno la possibilità di affrontare emulando i grandi campioni professionisti. Dal 1970 la Granfondo Milano-Sanremo ripercorre le orme della Classica di Primavera Correva l'anno 1969 quando un gruppo di ciclo-amatori, animati da una grande passione, fondò l'Unione Ciclistica Sanremo, che un anno dopo diede vita alla Granfondo Milano-Sanremo. Edizione dopo edizione, grazie a un percorso che ha fatto la storia di questo sport, è diventata la più prestigiosa manifestazione ciclo-

turistica del nostro Paese. Riuscendo al tempo stesso a conservare il fascino del passato e a rinnovarsi, coinvolgendo atleti di ogni età e nazionalità. Di recente anche australiani, neozelandesi, canadesi, statunitensi, brasiliani, malesi e sudafricani. La sola differenza con la competizione professionistica riguarda la partenza e l'arrivo. Il traffico di Milano ha indotto infatti gli organizzatori a spostare la partenza dal Castello Sforzesco a Pieve Emanuele, mentre l'arrivo è al Palafiori di Sanremo. Granfondo Milano-Sanremo, la marcia di avvicinamento al 5 giugno Le iscrizioni online sono scattate lo scorso novembre, fino al 30 aprile l’iscrizione prevede l’inclusione della maglietta ricordo nel pacco gara. Il termine delle iscrizioni online è il 25 maggio. Si entrerà nel vivo il 4 giugno col ritiro dei pacchi gara e le verifiche all'Hotel Ripamonti, dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19. Il grande giorno è quello successivo, il 5 giugno. Alle 7 la partenza, poi dalle 14,45 arrivo al Palafiori di Sanremo con il Pasta Party per tutti e a seguire, premiazioni, trasferimento negli alberghi di Sanremo convenzionati oppure ritorno a Milano con pullman riservato. Maggiori informazioni su: www.milano-sanremo.org. Granfondo Milano-Sanremo, esserci è l'unica cosa che conta. SANREMO . IT

www.milano-sanremo.org

Barbara Guarini Foto © Milano Sanremo

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THE MILAN-SANREMO GRANFONDO RACE EVERY AMATEUR CYCLIST’S DREAM The Milan-Sanremo Granfondo is a race coveted by every amateur cyclist, retracing the itinerary of “The Spring Classic”. It is a non-competitive event that will take place on Sunday, June 5, starting at the Ripamonti Hotel of Pieve Emanuele (Milan) and finishing at the Palafiori arena of Sanremo. With its 296 km (184 mi), it is by far the longest amateur cycling race in the world. But it is not just the mileage – or not only – that attracts bikers from across the map. In the field’s collective imagination, the Milan-Sanremo means the epic climbs such as the Passo del Turchino, the Cipressa, and the legendary Poggio di Sanremo, which participants have the chance to take on, mimicking the feats of professional champions. Since 1970, the Milan-Sanremo Granfondo race follows the same itinerary as “The Spring Classic” In 1969, a group of passionate amateur cyclists established Unione

GRANFONDO MILAN-SANREMO LE RÊVE DE TOUT CYCLISTE AMATEUR Le Granfondo Milan-Sanremo est une épreuve convoitée par tous les cyclistes amateurs, qui suit le même parcours que la Classique de Printemps (Classica di Primavera). Il s'agit d'une épreuve non compétitive programmée pour le dimanche 5 juin, avec un départ de l'hôtel Ripamonti de Pieve Emanuele (Commune de Milan) et une arrivée au Palafiori de Sanremo. Avec son parcours de 296 km, le Granfondo Milan-Sanremo est de loin la plus longue course cycliste amateur du monde. Mais ce n'est certainement pas la distance, ou du moins pas seulement la distance, qui fascine les cyclistes des quatre coins du monde. Dans l'imaginaire de tout passionné de cyclisme, en effet, Milan-Sanremo est synonyme de montées épiques telles que le Passo del Turchino, la Cipressa et le légendaire Poggio di Sanremo, que les participants auront l'occasion d'affronter en se glissant dans la peau des grands champions professionnels. Depuis 1970, le Granfondo Milan-Sanremo suit les traces de la Classica di Primavera C'est en 1969 qu'un groupe de cyclistes, animé par une grande

Ciclistica Sanremo (Sanremo cycling organization). A year later, the group inaugurated the Milan-Sanremo Granfondo race. Edition after edition, thanks to a circuit that made the history of the sport, it has become our nation’s most prominent cycle-tourism event. In time, it managed to preserve the past appeal while renewing and involving athletes of every age and nationality – most recently from Australia, New Zealand, Canada, the U.S.A., Brazil, Malaysia, and South Africa. The only difference with the professional race is the start and finish. Milan’s traffic has, in fact, pushed the organizers to move the start line from the Sforza Castle to Pieve Emanuele, while the finish is at the Palafiori arena in Sanremo. Milan-Sanremo Granfondo, the victory march to 5 June Online registrations opened in November 2021, and entries before 30 April will be rewarded with a souvenir jersey, included in the race pack. The deadline for online registration is 25 May. The location will start heating up on 4 June, with the race pack pick-up and inspections at the Ripamonti Hotel, from 10 a.m. to 12:30 p.m. and from 2:30 p.m. to 7 p.m. Before the big day: 5 June. The gun will fire at 7 a.m., and the fastest racers will reach the Palafiori arena starting at 2:45 p.m. Then, there will be a Pasta Party for all, followed by the award ceremony and transfer to the partner hotels of Sanremo or to Milan with special buses. For more information, visit www.milano-sanremo.org. The Milan-Sanremo Granfondo: being there is all that matters.

passion, a créé l'Unione Ciclistica Sanremo, qui, un an plus tard, a donné naissance au Granfondo Milan-Sanremo. Edition après édition, grâce à un parcours qui a marqué l'histoire de ce sport, il est devenu l'événement de cyclotourisme le plus prestigieux d’Italie. Cette épreuve a su préserver le charme du passé tout en sachant se renouveler, en impliquant des athlètes de tous âges et de toutes nationalités. Depuis peu, des Australiens, des Néo-Zélandais, des Canadiens, des Américains, des Brésiliens, des Malaisiens et des Sud-Africains participent à la course. La seule différence avec la compétition professionnelle concerne le départ et l'arrivée. La circulation à Milan a en effet conduit les organisateurs à déplacer le départ du Château Sforzesco à Pieve Emanuele, tandis que l'arrivée se fera au Palafiori de Sanremo. Granfondo Milan-Sanremo, la marche vers le 5 juin Les inscriptions en ligne ont commencé en novembre dernier. Jusqu'au 30 avril, l'inscription comprend un T-shirt souvenir dans le pack de la course. La date limite d'inscription en ligne est fixée au 25 mai. Le départ de l’épreuve sera donné le 4 juin avec le retrait des packs de course et les vérifications techniques à l'hôtel Ripamonti, de 10h à 12h30 et de 14h30 à 19h. Le grand jour est le lendemain, le 5 juin. À 7h le départ, puis à partir de 14h45 l'arrivée au Palafiori de Sanremo avec la Pasta Party pour tous et ensuite, la remise des prix, le transfert aux hôtels de Sanremo qui ont une convention avec les organisateurs ou le retour à Milan par car réservé. Pour en savoir plus, visiter le site www.milano-sanremo.org. Granfondo Milan-Sanremo, y participer est la seule chose qui compte. SANREMO . IT

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La CRO Wild TRAIL è una gara in programma il 2 e 3 luglio, con partenza da Limone Piemonte e arrivo a Ventimiglia sulle tracce dell’uomo di Cro-Magnon che in queste vallate ha vissuto 25.000 anni fa. È una corsa dura, che toccherà anche le creste di confine lungo un tracciato spettacolare e suggestivo, tra i più belli dell’intero arco alpino occidentale. Il percorso si snoderà inizialmente sugli storici sentieri Sabaudi datati fine 1800, passando sull’antica Via del Sale, storico cordone ombelicale tra le due regioni e l’Italia e la Francia, continuando sul lungo e caratteristico «Sentier Valléen», che si sviluppa per buona parte in Valle Roya, per proseguire valorizzando un’altra fondamentale via delle nostre alpi, l’Alta Via dei Monti Liguri, da Airole fino a scendere appunto a Ventimiglia, davanti al mare. Quasi tutti i comuni della Val Roya saranno interessati da questo percorso di 90 chilometri: Limone Piemonte, Tenda, La Brigue, Saorge, Breil Sur Roya, Olivetta San Michele, Airole e infine la città di confine. La gara prevede 5.000 metri di dislivello positivo e 6.000 negativo ed è riservata ad atleti italiani e stranieri preparati e muniti di certificato medico agonistico in corso di validità. Rimane comunque per il percorso una copertura di controllo e sicurezza anche con mezzi

motorizzati. La CRO Wild Trail - che per il terzo anno consecutivo, sarà interamente «PLASTIC FREE» - fa parte delle gare ultratrail, una disciplina in forte espansione che richiama sempre più atleti a sfidare i propri limiti. Circa il 20% proviene da molti paesi europei e dal resto del mondo. A dare pregio alle 17 precedenti edizioni del Cro Trail, nomi importanti che hanno lasciato il segno o inserito il loro nome nell’albo d’oro dei vincitori, miti del trail mondiale come Marco Olmo, Dawa Sherpa, Antoine Guillon , Pablo Barnes, Michele Graglia e donne come Virginia Olivieri, Karine Herry e Alessandra Boifava. Ma l’elenco è assai più lungo. Trasporto IN TRENO degli atleti da Ventimiglia (IM) alla partenza di Limone (CN) il venerdì sera 1° luglio o per i ritorni su Limone da Ventimiglia per le giornate di sabato 2 e domenica 3 luglio. A completamento della CRO Wild Trail, è stata aggiunta la CRO Mini Trail, percorso di 20Km (1.200MT D+ / 1.350 D-) dall’entroterra di Airole alle spiagge di Ventimiglia prevista per domenica 3 luglio 2022 dalle ore 17 alle ore 19. Per informazioni consultare il sito www.crotrail.it

CRO Wild Luca Giovannetti

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CRO WILD TRAIL

The CRO Wild TRAIL is a race set to take place on 2 and 3 July, starting from Limone Piemonte and finishing in Ventimiglia (Imperia), following the footsteps of the Cro-Magnons who lived in these valleys 25,000 years ago. It is a tough race that will touch the French border along a spectacular and evocative trail: one of the most beautiful of the Western Alps. The first part of the circuit will follow the paths of the Savoyards dated late-1800s, along the ancient Salt Road, a historic umbilical cord between the two nations. It will cross the long and typical Sentier Valléen trail, mostly in the Roya Valley, to then tread another crucial path of our Alps, the Alta Via dei Monti Liguri (high route of the Ligurian mountains), starting in Airole and descending towards the seafront of Ventimiglia. This 90-km route will touch nearly every town of the Roya Valley: Limone Piemonte in the province of Cuneo; Tende, La Brigue, Saorge, and Breil-Sur-Roya in France; Olivetta San Michele and Airole in the province of Imperia; and finally the border town. The race boasts a 5,000-m (16,404-ft) elevation gain and a 6,000-m (19,685-ft) elevation loss and is restricted to Italian and foreign athletes with a valid medical certificate. In any case, a supervision and rescue service – even with motor vehicles – is available along the circuit. The CRO Wild TRAIL – for the third straight year fully “PLASTIC-FREE” - is an ultra-trail, a growingly popular discipline involving athletes prepared to go beyond their limits. About 20% of the contestants are from other countries in Europe and the rest of the world. Illustrious names and legends in the trail running circle have given lustre to and even won the 17 previous editions of the CRO Trail: Marco Olmo, Dawa Sherpa, Antoine Guillon, Pablo Barnes, Michele Graglia among the men, and Virginia Olivieri, Karine Herry, and Alessandra Boifava among women. Just to mention a few. TRAIN transportation from Ventimiglia and start in Limone on the evening of 1 July. Return from Limone to Ventimiglia on Saturday 2 and Sunday 3 July. To complete the CRO Wild Trail, the organization has added the CRO Mini Trail, a 20-km (12.4-mi) race (1,200 m/3,937 ft EG – 1,350/4,429 ft EL) from the Airole inland to the beaches of Ventimiglia on Sunday 3 July from 5 p.m. to 7 p.m.

Le CRO Wild TRAIL est une course prévue les 2 et 3 juillet, qui part de Limone Piemonte et se termine à Vintimille sur les traces de l'homme de Cro-Magnon qui vivait dans ces vallées il y a 25 000 ans. C'est une course difficile, qui passera également par les crêtes frontalières le long d'un parcours spectaculaire et évocateur, l'un des plus beaux de toutes les Alpes occidentales. Le parcours suivra d'abord les sentiers historiques de Savoie datant de la fin du XIXe siècle, en passant par l'ancienne Via del Sale (route du sel), cordon ombilical historique entre les deux régions et l'Italie et la France, en poursuivant le long du caractéristique « Sentier Valléen », qui passe en bonne partie dans la vallée de la Roya, pour continuer en valorisant un autre itinéraire fondamental de nos Alpes, l'Alta Via dei Monti Liguri, d'Airole jusqu'à Vintimille, face à la mer. Presque toutes les communes du Val Roya seront concernées par ce parcours de 90 kilomètres : Limone Piemonte, Tenda, La Brigue, Saorge, Breil Sur Roya, Olivetta San Michele, Airole et enfin la ville frontière. La course comprend 5 000 mètres de dénivelé positif et 6 000 mètres de dénivelé négatif, et est réservée aux athlètes italiens et étrangers munis d'un certificat médical valide. Cependant, il existe toujours un dispositif de contrôle et de sécurité actif pendant le parcours, qui comprend aussi des véhicules motorisés. Le CRO Wild Trail qui, pour la troisième année consécutive, sera entièrement « PLASTIC FREE », fait partie des Ultra-rails, une discipline en pleine expansion qui attire de plus en plus d'athlètes désireux de repousser leurs limites. Environ 20% des participants viennent de nombreux pays européens et du reste du monde. Les 17 éditions précédentes du Cro Trail ont été honorées par de grands noms qui ont laissé leur empreinte ou ajouté leur nom au palmarès, des légendes du trail mondial comme Marco Olmo, Dawa Sherpa, Antoine Guillon, Pablo Barnes et Michele Graglia, et des femmes comme Virginia Olivieri, Karine Herry et Alessandra Boifava. Mais la liste est bien plus longue. Transport par TRAIN des athlètes de Vintimille (Province d’Imperia) au départ de Limone (Province de Cuneo) le vendredi soir 1er juillet ou pour le retour à Limone de Vintimille les samedi 2 et dimanche 3 juillet. Pour compléter le CRO Wild Trail, le CRO Mini Trail a été ajouté. Il s'agit d’un parcours de 20 Km (1,200MT D+ / 1,350 D-) allant de l'arrière-pays d'Airole aux plages de Vintimille, prévu pour le dimanche 3 juillet 2022 de 17h à 19h.

For more information, visit the website www.crotrail.it

Pour plus de renseignements, consulter notre site www.crotrail.it

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CRO WILD TRAIL

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Ventimiglia,

dalla pista

iclabile all’onda perfetta

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FOTO © SAVERIO CHIAPPALONE

Samirah Muran

È stato inaugurato poche settimane fa il nuovo ed elegante tratto della pista ciclabile sul lungomare di Ventimiglia che va dall’area del Biscione a via Tacito. Un altro tassello che va ad aggiungersi al progetto di ciclovia tirrenica che collegherà Ventimiglia al Lazio lungo tutto il litorale e della quale fa già parte la pista di 24 km da Ospedaletti a San Lorenzo al Mare, che fra pochi mesi raggiungerà il confine con Diano Marina attraversando tutta Imperia. La città di Ventimiglia punta molto sul turismo “outdoor” e, oltre alla ciclovia, vuole offrire una serie di sport acquatici praticabili tutto l’anno grazie al suo clima notoriamente e storicamente mite. Visto il crescente interesse verso il surf da onda, che dal 2021 a Tokio è anche

entrato a far parte delle discipline olimpiche, Ventimiglia ha scelto di coniugare la necessità di difendere la costa con l’offerta di “un’onda perfetta” per gli appassionati. Il Comune ha affidato allo studio di ingegneria Sirito, di Savona, la progettazione e realizzazione di una "Reef break" per il surf (Artificial Surf Reef). Si tratta di una struttura soffolta realizzata sul fondale marino in grado di alterare la propagazione e la dinamica di frangimento delle singole onde. in modo da renderle il più possibile “surfabili”. Il futuro “Ref” avrà la forma di una “V rovesciata”, e sarà analogo a quello già realizzato a Varazze. Lunga 130 metri, sarà larga poco meno: 111 metri. La speciale forma è in grado di generare

un’onda “a-frame”, quindi surfabile sia a destra che a sinistra, con mareggiate provenienti da diverse direzioni. Inoltre, il reef costituirà anche un habitat stabile per flora e fauna marine. Il reef verrà installato nello specchio acqueo prospicente il centro abitato di Ventimiglia, compreso tra via Lamboglia e la foce del fiume Roja. Un altro sport acquatico che si aggiunge ai tanti già praticati sul litorale della città di confine: dal Kite Surf al Kayak passando per lo Stand Up Paddle (meglio conosciuto come SUP) molto di moda negli ultimi anni, senza dimenticare il paradiso subacqueo dell’Area di Tutela Marina di Capo Mortola, meta irrinunciabile per gli appassionati di immersioni. SANREMO . IT

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VENTIMIGLIA, FROM THE CYCLE PATH TO THE PERFECT WAVE Only a few weeks ago, the city administration inaugurated the new and classy section of cycle path along the Ventimiglia sea promenade from the Biscione area to Via Tacito. Another brick in the Tyrrhenian bike path set to connect Ventimiglia to Lazio along the coast, which already includes the 24-km (14.9-mi) section from Ospedaletti to San Lorenzo al Mare (both in the province of Imperia), and will soon approach the province limits in Diano Marina, upon crossing the city of Imperia. Ventimiglia strongly invests in “outdoor” tourism and, along with the cycle path, aims to offer a series of water sports that may be practised year-round thanks to its notoriously and historically mild weather. Given the growing interest in surfing, an Olympic sport starting with the Tokyo Games in 2021, Ventimiglia has chosen to combine the need to protect its coast with the offer of a “perfect wave” for enthusiasts. The city administration has assigned the Sirito engineering firm of Savona the task to design and manufacture an Artificial Surf Reef.

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It is a raised structure lying on the sea bottom and able to alter the propagation and dynamics of individual wave breaks to make them more “surfable”. The future “Reef” will have a “reverse-V” shape and will be similar to the one already set up in Varazze (Savona). It will be 130 metres (426 ft) long and 111 metres (364 ft) wide. Its special shape can generate an “A-frame” wave, which thus may be surfed from both right and left, with tides coming from different directions. Moreover, the reef

will be a stable habitat for marine flora and fauna. It will be installed in the body of water facing the urban area of Ventimiglia, between Via Lamboglia and the mouth of River Roja. This is yet another water sport in the long list of activities performed at the border town: from Kite Surf, to Kayak, to Stand Up Paddle (a.k.a. SUP) – a trending sport in the past few years – not to mention Scuba Diving, with the heavenly Cape Mortola Marine Reserve.


VINTIMILLE, DE LA PISTE CYCLABLE À LA VAGUE PARFAITE Il y a quelques semaines a été inauguré le nouveau et élégant tronçon de la piste cyclable qui longe le front de mer de Vintimille, allant de la zone du Biscione à Via Tacito. Il s'agit d'une autre portion du projet de piste cyclable tyrrhénienne, qui reliera Vintimille au Latium le long de toute la côte et qui comprend déjà le parcours de 24 km d'Ospedaletti à San Lorenzo al Mare, qui dans quelques mois atteindra la frontière avec Diano Marina, en traversant tout Imperia. La ville de Vintimille mise beaucoup sur le tourisme « outdoor » et souhaite proposer, en plus de la piste cyclable, une série de sports nautiques pouvant être pratiqués toute l'année grâce à son climat connu pour être doux. Compte tenu de l'intérêt croissant pour le surf, qui sera l'une des disciplines

FOTO © SAVERIO CHIAPPALONE

olympiques à Tokyo à partir de 2021, Vintimille a choisi de combiner la nécessité de protéger la côte avec l'offre d' « une vague parfaite » pour les passionnés de ce sport. La municipalité a confié à Sirito, une société d'ingénierie de Savone, la conception et la construction d'un « Reef break » pour le surf (Artificial Surf Reef). Il s'agit d'une structure brise-lames immergée, construite sur le fond marin qui peut modifier la dynamique de propagation et de rupture des vagues individuelles afin de les rendre aussi « surfables » que possible. Le futur « Reef » aura la forme d'un « V » inversé, et sera similaire à celui déjà construit à Varazze. Une longueur de 130 mètres et un peu moins large : 111 mètres. La forme spéciale est capable de générer

une vague « a-frame » à surf, aussi bien à droite qu'à gauche, avec des houles venant de différentes directions. De plus, ce reef constituera également un habitat stable pour la flore et la faune marines. Le reef sera installé dans le plan d'eau qui fait face au centre de Vintimille, entre la Via Lamboglia et l'embouchure de la rivière Roja. Il s'agira d'un autre sport nautique qui s'ajoutera aux nombreux autres déjà pratiqués sur le littoral de la ville frontalière : du kite surf au kayak en passant par le stand-up paddle (plus connu sous le nom de SUP), devenu très populaire ces dernières années, sans oublier le paradis sous-marin de la zone de protection marine de Capo Mortola, un must pour les amateurs de plongée.

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Fumettando 92

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Samirah Muran

È in programma questa primavera la prima edizione di Fumettando a Ventimiglia. La scelta di organizzare una fiera interamente dedicata alle graphic novel proprio nella Città di confine non è certo casuale, avendo dato infatti i natali a Fernando Fusco, il “papà” riconosciuto del celebre Tex Willer. Tutta la città verrà coinvolta con percorsi e location a tema fumetto e tantissimi saranno gli eventi collaterali organizzati. Insomma, una grande fiera al cui interno si potranno ripercorrere i vari mondi del fumetto, dal disegno ai costumi, ma anche la musica, recuperando l’impronta del famosissimo Lucca Comics. Una delle attrazioni principali sarà il concorso cosplay, un trend che sta prendendo sempre più piede tra gli appassionati del genere. E poi ancora un talent scouting per valorizzare e dar voce ad autori emergenti nei diversi ambiti dell'universo del fumetto. In programma anche incontri con influencer di settore e una rassegna di fumetti legati alla sostenibilità. La fiera durerà circa una settimana e tra gli eventi in calendario troviamo anche un “contest rap e fumetti”. Il legame tra la cosiddetta “nona arte” e il rap è ormai cosa nota. L’invito è rivolto ad artisti che siano in grado di trasformare in immagini alcune delle ballate rap più ricche e significative dei nostri tempi. Da sempre, infatti, i fumetti influiscono sull’Hip Hop e sono intrecciati con questa subcultura globale. Spazio anche al palato con degustazioni tematiche ispirate ai riferimenti culinari presenti in alcune delle opere più note del mondo dei fumetti, a un laboratorio di disegno per bambini e performance teatrali dedicate al fumetto e spettacoli con artisti da strada. L’organizzazione della fiera-evento è stata assegnata alla società Pirene srl che fa capo a Laura Frati Gucci, Presidente di “Les Femmes Chef d’Entrepries Mondiales" e Vicepresidente della Conferenza delle Organizzazioni non governative al Consiglio d’Europa.

a Ventimiglia SANREMO . IT

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FUMETTANDO IN VENTIMIGLIA The first edition of Fumettando is set to take place this spring in Ventimiglia. The decision to dedicate a trade show entirely to graphic novels in the border town is no coincidence: it is the hometown of Fernando Fusco, the “father” of the famous Tex Willer. The festival will involve the entire city, with theme-based itineraries and locations, as well as a myriad of side events. A great fair hosting the various universes of comics: illustration, costumes, and even music, following the footsteps of the glorious Lucca Comics. One of the main attractions will be the cosplay contest, a growing trend among enthusiasts. There will also be a talent scouting event to promote and give voice to rising stars in the different fields of comics. Fumettando will feature rendezvous with the influencers in the field and a sub-festival of comics dedicated to sustainability. The show will last about a week, and will also include a “rap and comics contest”. The link between the so-called “ninth art” and rap is well-known by now. The organization invites artists who are skilled enough to turn some of the most meaningful and resonant modern rap ballads into strips. Comics have always affected hip-hop and mingled with this global subculture. The palate will be satisfied through tastings inspired by culinary references in some of the most popular comics, and – last but not least – there will be a drawing workshop for children, theme-based drama performances, and buskers. The organization of the exhibition/event was assigned to Pirene S.r.l, led by Laura Frati Gucci, the President of “Les Femmes Chef d’Entreprises Mondiales” (international organization of women business leaders) and Vice-President of the Conference of International Non-Governmental Organisations of the Council of Europe.

FERNANDO FUSCO DISEGNATORE DI TEX

CLAUDIO VILLA DISEGNATORE DI TEX

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FUMETTANDO A VENTIMIGLIA La première édition de Fumettando in Ventimiglia est prévue pour ce printemps. La décision d'organiser un salon entièrement consacré aux graphic novels dans la ville frontalière n'est pas un hasard, puisqu'il s'agit du lieu de naissance de Fernando Fusco, le « papa » du célèbre Tex Willer. Toute la ville sera mise à contribution avec des itinéraires et des lieux sur le thème de la bande dessinée, et de nombreux événements annexes seront organisés. En bref, un grand festival où il est possible de retrouver les différents univers de la bande dessinée, du dessin aux costumes, mais aussi la musique, dans l’esprit des célèbres Lucca Comics. L'une des principales attractions sera le concours de cosplay, une tendance de plus en plus populaire parmi les amateurs du genre. Et puis encore un talent scouting pour dénicher les nouveaux talents et valoriser et donner la parole à des auteurs émergents dans différents domaines de l'univers de la bande dessinée. Des rencontres avec des personnes influentes du secteur et une revue des bandes dessinées liées à la durabilité sont également au programme. Le festival durera environ une semaine et les événements prévus au programme comprennent également un « contest rap et de bandes dessinées ». Le lien entre le « neuvième art » et le rap est bien connu. L'invitation est ouverte aux artistes qui sont capables de transformer en images certaines des balades rap les plus riches et les plus significatives de notre époque. En effet, les bandes dessinées ont toujours influencé le hip-hop et sont intimement liées à cette sousculture mondiale. Un espace est également prévu pour les papilles avec des dégustations thématiques inspirées des références culinaires de certaines des œuvres les plus célèbres du monde de la bande dessinée, un atelier de dessin pour les enfants et des représentations théâtrales consacrées à la bande dessinée ainsi que des spectacles avec des artistes de rue. L'organisation de ce festival-événement a été confiée à Pirene srl, une société dirigée par Laura Frati Gucci, présidente de « Les Femmes Chef d'Entreprises Mondiales » et vice-présidente de la Conférence des Organisations Non Gouvernementales du Conseil de l'Europe.

SERGIO BONELLI EDITORE DI TEX

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Radio Sanremo è nata il 28 ottobre 1939 ai tempi dell’Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (Eiar) ma la stazione locale chiuse poco tempo dopo a causa della guerra. Nel dopoguerra l'impianto locale, in onde medie, venne riacceso ma senza più la denominazione Radio Sanremo, diventando di fatto fino agli anni 90 uno dei ripetitori della rete Rai1. Nel 1976 a seguito della liberalizzazione dell'etere, sancita dalla Corte costituzionale, esplose il travolgente fenomeno delle Radio libere e della radiofonia locale in Modulazione di Frequenza conosciuta da tutti come FM. Nella primavera dello stesso anno, Radio Sanremo tornò a trasmettere grazie a un gruppo di appassionati che pensò di riprendere il nome per proporre un

palinsesto dedicato alla cultura, alle informazioni locali e alla canzone d’autore e quindi del Club Tenco, che aveva mosso i suoi primi passi proprio in quegli anni. Passano gli anni, arriva internet, che entrato quasi in punta di piedi e per gioco nella vita di tutti noi, esplode con tutta la sua forza collegando le persone dell’intero pianeta in tempo reale, in modo semplice e a basso costo. Una rivoluzione! Radio Sanremo segue l’evoluzione e si affaccia al mondo con la proposta di stream radio e app digitali, ottenendo numeri interessanti: picchi di 500 milioni di minuti di ascolto che da oltre 120 paesi nel mondo ascoltano la musica italiana. È il mondo, specialmente di italiani ma non solo, che vuole sentire le nuove canzoni italiane ma anche quelle del festival dei


R adio Sanremo da radio locale ad ascolto globale

www.radiosanremo.it

primi anni. Una prospettiva completamente diversa dalla precedente, che ha portato la platea iniziale, quella locale, a nuove possibilità di comunicazione è di informazione. Le prospettive di ascolto, portano così Radio Sanremo a trasformare le modalità di ascolto, i suoi palinsesti e i suoi sponsor. Sono anni di continuo cambiamento, una nuova rivoluzione si prospetta all’orizzonte grazie alle opportunità che portano le nuove tecnologie digitali a questa immensa platea che è il mondo. Per la storia completa di Radio Sanremo, insieme a tante altre informazioni, digitate: www.radiosanremo.it Radio Sanremo, una coinvolgente avventura digitale nella comunicazione globale. SANREMO . IT

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RADIO SANREMO FROM LOCAL RADIO TO GLOBAL AUDIENCE Radio Sanremo was born on 28 October 1939 in the days of EIAR (the Italian institution for radio auditions), but the local station closed shortly after because of the war. In the Postwar period, the local mediumwave radio tower was turned back on, but no longer under the name Radio Sanremo – until the 1990s, it was a RAI 1 (the leading public TV channel) repeater. In 1976, the radio liberalization approved by the Italian Constitutional Court generated a rocking wave of free radios and local radios in frequency modulation broadcasting, which everyone knows as FM. In the spring of the same year, Radio Sanremo was on the air again thanks to a group of enthusiasts who decided to revive the name and present a schedule dedicated to culture, local news, and auteur music, thus Club Tenco, which took its first steps at that time. The years went by and along came the

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Internet, almost quietly and as a game, then exploding in all our existences by connecting people worldwide and live, simply and at a low cost: a true revolution! Radio Sanremo followed such innovation and offers the world a schedule of podcasts and digital apps, recording interesting numbers: with peaks of 500 million minutes of listening time, 120 countries listen to Italian music on its channel. It is a world of fans – mostly Italian, but not only – who wish to listen to the new Italian songs, but also the pieces from early editions of the Sanremo Music Festival. By capsizing the previous

offer, the new Radio Sanremo has provided its initial audience – local listeners – with new communication and information means. Audience predictions led it to adjust its listening methods, schedules, and sponsors. These are years of constant change, and a new revolution is on the horizon thanks to the opportunities that new digital technology provides to this immense audience: the World. For the full history of Radio Sanremo and lots more information, visit www.radiosanremo.it Radio Sanremo: an enthralling digital adventure of global communication.


RADIO SANREMO DE LA RADIO LOCALE À UNE AUDIENCE MONDIALE Radio Sanremo est née le 28 octobre 1939 à l'époque de l'Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche (Eiar) mais la station locale a été fermée peu après en raison de la guerre. Au lendemain de la guerre, la radio locale en ondes moyennes a été relancée, mais sans le nom de Radio Sanremo, devenant jusque dans les années 1990 l'un des répéteurs du réseau Rai1. En 1976, à la suite de la libéralisation des ondes, sanctionnée par la Cour constitutionnelle, le phénomène des radios libres et des radios locales en modulation de fréquence, dite FM, explose. Au printemps de la même année, Radio Sanremo reprend ses émissions grâce à un groupe de passionnés qui décident de reprendre le nom afin de proposer une grille de programmes dédiée à la culture, à l'information locale et aux chansons d'auteurs-compositeurs-interprètes et donc du Club Tenco, qui avait fait ses premiers pas dans ces années-là.

Le temps s'est écoulé, et Internet est arrivé, en entrant dans la vie de chacun d'entre nous presque sur la pointe des pieds et comme un jeu, pour exploser de toute sa force, en connectant les gens de toute la planète en temps réel, simplement et à faible coût. Une révolution ! Radio Sanremo suit l'évolution et affronte le monde avec la proposition de flux radio et d'applications numériques, obtenant ainsi des chiffres intéressants : des pics de 500 millions de minutes d'écoute de musique italienne depuis plus de 120 pays dans le monde. C'est le monde, surtout les Italiens mais pas seulement, qui veut entendre les nouvelles chansons italiennes mais aussi celles du festival des premières années. Une approche complètement différente de la précédente, qui a conduit l’audience initiale, l’audience publique locale, vers de nouvelles possibilités de communication et d'information. Les perspectives d'écoute,

amènent ainsi Radio Sanremo à transformer la façon d'écouter et à changer ses programmes et ses sponsors. Ce sont des années de changement continu, une nouvelle révolution se profile à l'horizon grâce aux opportunités que les nouvelles technologies numériques apportent à cet immense public qu'est le monde. Pour l'histoire complète de Radio Sanremo, ainsi que de nombreuses autres informations, consulter le site : www.radiosanremo.it. Radio Sanremo, une aventure numérique passionnante dans le monde de la communication globale. SANREMO . IT

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Il Castello medievale che racconta la storia di

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Nel borgo medievale che si affaccia sul mare, tra stretti caruggi in salita che giocano con ombre e luci, i monumenti raccontano la storia. Il Castello di Cervo non si sottrae a una rilettura del passato. Baluardo dell’impianto urbanistico medievale di Cervo, il Castello dei Clavesana rappresenta oggi il punto più alto del borgo antico, dal quale si aprono le stradine che scendono verso il mare sbucando sulla scenografica piazza dei Corallini. Rimaneggiato con numerose trasformazioni a cavallo dei secoli e delle dominazioni che si sono succedute a Cervo, il castello presenta una stratificazione che rende difficile immaginare la sua forma originaria. Certamente il suo nucleo era parte integrante della fortificazione a difesa del borgo, eretta tra il XII e il XIII secolo dal marchese Bonifacio I di Clavesana. Tra l’XI e il XII secolo a dividere il castello, così il dominio sul territorio, erano infatti i signori di Clavesana e i monaci della Gallinara, finché nel 1198 il feudo di Cervo fu ceduto all’ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme, sempre in comproprietà con i Clavesana, che costruì nel castello un hospitium. Coinvolto nelle lotte per diventare libero comune e soggetto alle dominazioni genovesi nei secoli successivi, nel XVI secolo il castello smette di avere funzione strategicomilitare e viene trasformato in un oratorio

dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, che funge anche da sede del parlamento della comunità del borgo. Nel XVIII secolo diventa infine un ospedale su due piani intitolato a Sant’Antonio Abate, in funzione fino ai primi del Novecento. Il Castello è sede oggi dell’ufficio di Informazioni Turistiche e del Museo

Etnografico del Ponente Ligure, collezione che ripercorre la tradizione contadina del borgo e l’epopea marinaresca della pesca al corallo ricostruendo scene di vita domestica grazie ai molti attrezzi, utensili, costumi d’epoca. Al secondo piano è ospitata la collezione permanente “Donne di Liguria – Un secolo di storia 1850/1950”.

www.comune.cervo.im.it

Alessandra Chiappori Fotoservizio © Alessandra Chiappori

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THE HISTORY OF CERVO TOLD BY ITS MEDIEVAL CASTLE History blows across the monuments of the medieval village overlooking the sea, among the narrow and steep alleys in chiaroscuro. The Clavesana Castle is among such buildings. A bulwark of the medieval structure of Cervo, the Castle is currently the tallest point of the old town, from which the little streets descending towards the beach and the spectacular Piazza dei Corallini branch out. Repeatedly renovated over the centuries and with the succession of town rulers, the castle boasts a stratification that makes it difficult to imagine its original shape. What is sure is that its core was a fundamental part of the town’s fortification, erected between the 12th and 13th centuries by Bonifacio I, Marquis of Clavesana. In fact, it was the marquises of Clavesana and the monks of Gallinara who shared the castle and local domination between the 11th and 12th centuries until – in 1198 – the feud of Cervo was ceded (though still jointly owned by the Clavesana) to the Sovereign Order of St. John of Jerusalem, Knights Hospitaller, which built a hospitium in the castle. After being involved in the struggle to become a free town, then dominated by the Genoans, in the 16th century the castle lost its military/ strategic function and was turned into a parish dedicated to Saint Catherine of Alexandria, which was also the premises of the local government. Finally, in the 18th century, it became a two-floor hospital named after Saint Anthony the Abbot, which was active until the early-1900s. Today, the castle hosts the Tourist Office and the Museo Etnografico del Ponente Ligure (Ethnographic Museum of the Italian Riviera), a collection that retraces the farming tradition of the town and the legend of coral fishing, with a reconstruction of everyday life featuring several tools and folk costumes of the time. The second floor hosts the “Donne di Liguria – Un secolo di storia 1850/1950” (women of Liguria – a century of history, 1850-1950) permanent exhibition.

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Dans le village médiéval qui surplombe la mer, dans les ruelles étroites et montantes qui jouent avec les ombres et les lumières, les monuments racontent l'histoire. Le château de Cervo ne fait pas exception à la règle de la relecture du passé. Rempart du plan urbain médiéval de Cervo, le château des Clavesana est aujourd'hui le point haut de la vieille ville, d'où les rues étroites descendent vers la mer et la spectaculaire Piazza dei Corallini. Ayant subi de nombreuses transformations au cours des siècles et des différentes dominations qui se sont succédées à Cervo,

le château présente une stratification qui rend difficile d'imaginer sa forme d’origine. Son noyau faisait certainement partie intégrante de la fortification défendant le village, construite entre les XIIe et XIIIe siècles par le marquis Bonifacio Ier de Clavesana. Entre le XIe et le XIIe siècle, le château et la domination du territoire sont partagés entre les seigneurs de Clavesana et les moines de la Gallinara, jusqu'en 1198, date à laquelle le fief de Cervo est cédé à l'ordre des Hospitaliers de Saint-Jean de Jérusalem, toujours en copropriété avec la famille Clavesana, qui construit un hospitium dans

LE CHÂTEAU MÉDIÉVAL QUI RACONTE L'HISTOIRE DE CERVO le château. Impliqué dans les luttes pour devenir une commune libre et soumis aux dominations génoises au cours des siècles suivants, le château cessa au XVIe siècle d'avoir une fonction stratégique-militaire et fut transformé en un oratoire dédié à Sainte Catherine d'Alexandrie, qui servit également de siège au parlement de la communauté villageoise. Au XVIIIe siècle, il est finalement devenu un hôpital sur deux étages, dédié à Sant’Antonio Abate, qui a été en fonction jusqu'au début du XXe siècle. Aujourd'hui, le château abrite l'office du tourisme et le Museo Etnografico del Ponente Ligure, une collection qui retrace la tradition rurale du village et l'épopée maritime de la pêche au corail, en reconstituant des scènes de vie domestique grâce aux nombreux outils, ustensiles et costumes de l'époque. Le deuxième étage abrite la collection permanente « Donne di Liguria – Un secolo di storia 1850/1950 » (Femmes de Ligurie - Un siècle d'histoire 1850/1950). SANREMO . IT 103


SAS IL PRINCIPE ALBERTO CON ISIDORO MIELE PRESIDENT LIONS CLUB DE MONACO (PHOTO © CLAUDIA ALBUQUERQUE)

Il Lions Club di Monaco Maria Bologna

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Il Lions Club di Monaco è stato fondato l'8 marzo 1961 da Gérard Marsan, che fu anche il primo presidente, oltre ad essere il padre dell’attuale Sindaco di Monaco, che ne è socio onorario. La presidenza onoraria, invece, per statuto, è sempre del Sovrano di Monaco, quindi dal 2005 è S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, così come in passato lo è stato il Principe Ranieri III. Per capire meglio le attività del Lions Club di Monaco, abbiamo intervistato l’attuale presidente, il Dott. Isidoro Miele. Dott. Miele, lei ha assunto l'incarico a capo di questo Club il 24 giugno 2020, in piena emergenza sanitaria. Ma esattamente, cosa l’ha portata a essere membro dei Lions di Monaco? "Sensibile da sempre ai problemi dei più bisognosi, grazie al mio caro amico Capo del Protocollo e due volte Presidente del Club, Victor Messeca, mi sono avvicinato ai Lions di cui apprezzo la nobile missione che anima i suoi membri, ed entrando rapidamente nel consiglio di amministrazione ho cercato di sviluppare grandi progetti di beneficenza, affiancando, ove possibile, i presidenti che mi hanno preceduto". Recentemente, lei ha riferito che, nel corso della sua presidenza, si era posto tre obiettivi, tutti raggiunti. Ce li può indicare? “Certo! Il primo è stato mantenere e alimentare i legami sociali tra i membri, nonostante le limitazioni legate alla situazione sanitaria dovuta al coronavirus. Posso dire che il club monegasco, in questi mesi, ha dimostrato una grande capacità di adattamento. Il secondo riguarda più un’attività legata al proselitismo attivo: ho introdotto quattro nuovi membri, oltre all'artista brasiliano Marcos Marine che entrerà nei Lions di Monaco in aprile. Infine, la terza azione, ma non per importanza, è aver voluto mettere ancora più in evidenza il fatto che le azioni umanitarie sono l'essenza della nostra associazione".

Il suo incarico è stato prorogato di un anno, a causa della pandemia, e scadrà nel mese di giugno: un bilancio delle attività svolte? "Oltre ad aver permesso il finanziamento di progetti nei confronti dei più bisognosi, soprattutto bambini, abbiamo avviato progetti di varia natura, reiterando il nostro supporto a iniziative di una certa importanza, tipo quella delle Voiles Blanches, ideata per alleviare la sofferenza ai bambini malati all'ospedale di Lenval,

attraverso attività velistiche. Tra le iniziative più importanti, ricordo il contributo dato all'associazione Les Anges Gardiens di Monaco, per l’acquisto di sacchi a pelo per i senzatetto di Nizza e dintorni, poi la partecipazione e il finanziamento dell'azione Noël Pour Tous, inoltre abbiamo stretto una collaborazione sinergica con l'associazione monegasca Les Amis Du Liban". Quali sono i progetti a lungo termine che ha in mente per il Lions Club di Monaco? “Beh, prima sarebbe doveroso accennare al prossimo Gran Galà, organizzato per celebrare i nostri 60 anni. Avremmo dovuto festeggiare lo scorso anno ma, considerando i limiti imposti per organizzare eventi come questi, abbiamo preferito rimandare. Organizzato lo scorso 2 aprile all’Hotel Hermitage, sotto l'Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, l’iniziativa ha previsto l’impegno di molti volontari. Tra i collaboratori devo citare per il suo aiuto l'artista Marcos Marin (che ha esposto le sue opere lo stesso giorno, sempre all’hotel Hermitage), ma sono altresì grato anche ai tanti sponsor che hanno contribuito a rendere particolarmente preziosa sia la pesca di beneficenza che l'asta di oggetti molto ricercati. La somma raccolta nel corso della serata, di 10.000€, è destinata integralmente alla Fondazione Principe Alberto II di Monaco. Ciò detto, per tornare ai progetti previsti prossimamente, ne ho due particolarmente importanti da sottolineare. Il primo è l'ammissione del Club monegasco all'Associazione Internazionale delle Città Murate Lions che conta oltre 214 membri in tutto il mondo. Con la fortificazione del quartiere di Monaco Ville, il Principato ha soddisfatto tutti i criteri per farne parte. L’associazione organizza annualmente un congresso in cui sono previsti scambi di opinioni sulla nostra attività come Lions, nell’intento di rafforzare i legami e discutere e studiare progetti comuni. Monaco è candidato per il congresso nel 2024, con circa 400 partecipanti. Come Lions Club di Monaco e personalmente, benché in quel momento coprirò la carica di Past President, sarò project manager per l'organizzazione dell'incontro”. E il secondo? “Il Club Lions di Monaco ha aderito al progetto promosso dalla Audiobook World Awards Academy (www.awa.academy) che prevede, per la fine dell'estate 2023, una serata di premiazione, con l’intento di trasformare Monaco nella capitale dell'audiolibro. E come sapete, aiutare i non vedenti è tra le principali missioni del nostro club”.

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II of Monaco, the initiative has foreseen numerous volunteers. I must mention, for his help, the artist Marcos Marin (who has exposed his work on the same day, also at the Hermitage), but even the many sponsors that have contributed to making both the charity raffle and the auction of extremely precious objects particularly resounding. The sum collected throughout the evening, of €10,000, has been fully donated to the Prince Albert II of Monaco Foundation. That said, I have two especially important upcoming projects to put a spotlight on. The first is the Monegasque club’s admission to the Lions Club Walled Cities association, including over 214 members worldwide. With the fortification of the Monaco Ville district, the Principality has satisfied all the related criteria. The association organizes an annual convention to exchange opinions on the activity of each Lions Club, strengthen connections, and develop or debate common initiatives. Monaco is a candidate

THE LIONS CLUB OF MONACO The Monaco Lions Club was founded on 8 March 1961 by Gérard Marsan, who was also its first President, as well as the father of Monaco’s current Mayor, who is an honorary member. According to its charter, the Honorary President is always the Ruler of Monaco, thus – since 2005 – H.S.H. Prince Albert II of Monaco, successor to Prince Ranieri III. To better understand the activity of the Monaco Lions Club, we have interviewed its current President, Dr. Isidoro Miele.

introduced four new members, as well as the Brazilian artist Marcos Marine who will join the Monaco Lions in April. Last but not least, I wished to underline even more that humanitarian actions are the essence of our organization".

Dr. Miele, you have taken on the leadership of this Club on 24 June 2020, in the heat of the health emergency. What exactly led you to become a Monaco Lions Club member? "I have always cared for those most in need, and thanks to my dear friend – the Chief of Protocol and two-time President Victor Messeca – I approached the Lions. I appreciated the noble mission of its members. I swiftly entered the Board of Directors and tried to develop large charity projects, shadowing the previous presidents as much as I could".

Due to the pandemic, your mandate was extended by a year and will end in June: can you assess the activity performed? "As well as having granted funding for initiatives benefiting the needy – children above all – we have launched quite diverse projects and renewed our support for relevant events like the Voiles Blanches (white sails), created to alleviate the suffering of the ill children of the Lenval Hospital through sailing activities. Among our most significant projects, it is worth mentioning the contribution given to the Les Anges Gardiens (guardian angels) association of Monaco to purchase sleeping bags for the homeless of the Nice area, and the joint funding of Noël Pour Tous (Christmas for all). Moreover, we have promoted a synergy with the Les Amis Du Liban (friends of Lebanon) NGO of Monaco".

You have recently stated that you had set three goals for your mandate and achieved them all. Could you tell us what they are? "Sure! The first goal was to maintain and nurture sociality among members, despite the coronavirus limitations. I must say that in the past few months the Monegasque club has shown great adaptability. The second goal concerns active recruitment: I have

What are the long-term projects the Monaco Lions Club has in mind? “Well, first of all, it is appropriate to mention the next Grand Gala we organized to celebrate our 60th anniversary. We were meant to celebrate last year but, considering the restrictions affecting such events, we preferred to postpone. Organised last 2 April at the Hotel Hermitage, under the High Patronage of H.S.H. Prince Albert

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IL PRESIDENTE ISIDORO MIELE E DAVID SIROUR, FUTURO PRESIDENTE LIONS DI MONACO

for the 2024 convention, which will star 400 participants. Although my role by then will be Past President, I will be the Project Manager for the event”. And the second project? “The Monaco Lions Club has endorsed the Audiobook World Awards Academy (www. awa.academy) project. It will culminate – in the late summer of 2023 – in an award ceremony that will turn Monaco into the audiobook capital. As you know, helping the visually impaired is one of the main missions of our club”.


LE LIONS CLUB DE MONACO

Dr. Miele, vous avez pris vos fonctions à la tête de ce club le 24 juin 2020, en pleine urgence sanitaire. Mais qu'est-ce qui vous a amené à devenir membre des Lions de Monaco ? « Toujours sensible aux problèmes des plus démunis, grâce à mon cher ami Chef du protocole et deux fois président du club, Victor Messeca, je me suis rapproché des Lions dont j'apprécie la noble mission qui anime ses membres, et en entrant rapidement au conseil d'administration, j'ai essayé de développer de grands projets caritatifs, en côtoyant, dans la mesure du possible, les présidents qui m'ont précédé. » Récemment, vous avez déclaré que, durant votre présidence, vous vous étiez fixé trois objectifs, que vous avez tous atteints. Pouvez-vous préciser ? « Bien sûr ! Le premier était de maintenir et d'entretenir les liens sociaux entre les membres, malgré les contraintes liées à la situation sanitaire due au coronavirus. Je peux dire que le club monégasque a montré une grande capacité d'adaptation au cours de ces mois. Le deuxième concerne davantage une activité liée au prosélytisme actif : j'ai présenté quatre nouveaux membres, en plus de l'artiste brésilien Marcos Marine qui rejoindra les Lions de Monaco en avril. Enfin, la troisième action est que j'ai voulu mettre encore plus en avant le fait que les actions humanitaires sont l'essence même de notre association ». Votre mandat a été prolongé d'un an, en raison de la pandémie, et arrivera à échéance en juin : quel bilan faites-vous de vos activités ? « Outre le financement de projets en faveur des plus démunis, notamment des enfants, nous avons lancé divers projets, en réitérant notre soutien à des initiatives d'une certaine importance, comme les Voiles Blanches, destinées à soulager les souffrances des enfants malades de l'hôpital Lenval grâce à des activités de voile. Parmi les initiatives les plus importantes, je voudrais mentionner la contribution que nous avons apportée

à l'association Les Anges Gardiens de Monaco pour l'achat de sacs de couchage destinés aux sans-abris de Nice et de ses environs, ainsi que notre participation et le financement de l'action Noël Pour Tous, et notre étroite collaboration avec l'association monégasques Les Amis Du Liban. Quels sont les projets à long terme que vous avez en tête pour le Lions Club de Monaco ? « Eh bien, il convient tout d'abord de mentionner le prochain Grand Gala, organisé pour célébrer notre 60e anniversaire. Nous devions le célébrer l'année dernière mais, compte tenu des contraintes liées à l'organisation de tels événements, nous avons décidé de le reporter. Organisé le dernier 2 avril à l'Hôtel Hermitage, sous le patronage de S.A.S. le Prince Albert II de Monaco, l'initiative a nécessité l'engagement de nombreux bénévoles. Parmi les collaborateurs, je dois mentionner l'artiste Marcos Marin (qui exposé ses œuvres le même jour, également à l'Hôtel Hermitage) pour son aide, mais je suis également reconnaissant aux nombreux sponsors qui ont contribué à donner une valeur particulière à la vente de charité et à la vente aux enchères d'objets très recherchés. Les fonds récoltés lors de cette soirée, de 10.000 euros,

seront reversés à la Fondation Prince Albert II de Monaco. Cela dit, pour en revenir aux projets prévus dans un avenir proche, j'en ai deux particulièrement importants à souligner. Le premier est l'admission du club monégasque à l'Association internationale des villes fortifiées Lions, qui compte plus de 214 membres dans le monde. Avec la fortification du quartier de Monaco Ville, la Principauté a rempli tous les critères d'adhésion. L'association organise un congrès annuel au cours duquel nous échangeons nos points de vue sur nos activités en tant que Lions, dans le but de renforcer les liens et de discuter et d'étudier des projets communs. Monaco est candidat au congrès de 2024, avec environ 400 participants. En tant que Lions Club de Monaco et à titre personnel, même si j’assurerai alors le poste de Past Président, je serai le project manager de l’organisation de l’événement ». Et le second ? « Le Lions Club de Monaco a rejoint le projet promu par l'Audiobook World Awards Academy (www.awa.academy), qui prévoit une soirée de remise de prix à la fin de l'été 2023, dans le but de faire de Monaco la capitale du livre audio. Et comme vous le savez, aider les aveugles est l'une des principales missions de notre club. »

www.lionsmonaco.com

Le Lions Club de Monaco a été fondé le 8 mars 1961 par Gérard Marsan, qui en a été le premier président. Ce dernier est également le père de l'actuel maire de Monaco, qui en est membre d'honneur. Cependant, la présidence d'honneur est statutairement toujours assurée par le Souverain de Monaco. Ainsi, depuis 2005, elle est assurée par S.A.S. le Prince Albert II de Monaco, alors que dans le passé, elle avait été assumée par le Prince Rainier III. Pour mieux comprendre les activités du Lions Club de Monaco, nous avons interviewé le président actuel, M. Isidoro Miele.

SALVATORE DE GUIDO, PRESIDENTE AWAA

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L’esposizione internazionale di

Nizza del 1883-1884: la consacrazione di una città Alessandro Giacobbe

Nella seconda metà dell’800 Nizza ha registrato una crescita straordinaria. Quella fase storica si ammira ancora oggi nell’eleganza di palazzi e ville, tra città e campagna, che trasformano Nizza in una capitale del Mediterraneo, la “Parigi sul mare”. Trionfo di bellezza e qualità della vita nella Francia industrializzata e cosmopolita, diventa simbolo di una grande rivoluzione tecnica e produttiva che coinvolgeva gran parte dell’Europa occidentale. Nizza “la bella” diventa luogo prediletto, ville de saison, per l’aristocrazia europea e i nuovi ricchi d’oltreoceano. Nasce la nuova Nizza, quella della Promenade des Anglais, della città che abbraccia il mare. Il passaggio di Nizza dal Regno di Sardegna alla Francia è uno dei crocevia della complessa storia europea. La classe 108 SANREMO . IT


dirigente cittadina punta in alto sotto la guida del deputato e sindaco Alfredo Borriglione. Siamo nell’epoca delle grandi esposizioni internazionali: le più grandi città del mondo espongono le conquiste umane in ogni campo. Si lasciano tracce urbanistiche indelebili, come la Tour Eiffel a Parigi. Così Nizza ha la sua esposizione internazionale tra 1883 e 1884. L’area prescelta è quella della collina di Piol, a nord della città storica. Da lì si guarda al mare e si materializza una serie di nuove costruzioni moderne ed eleganti, una sede espositiva diffusa fra terrazze e giardini A margine dell’Esposizione internazionale, voluta dal sindaco Borriglione, furono realizzati specifici interventi urbanistici. A scegliere il sito fu in particolare l’architetto Alexandre Sallé, al quale fu affidata la

progettazione dell’evento. Dopo aver scartato la Plaçe d’arme (attuale piazza generale de Gaulle) ritenuto insufficiente, così come la piana del Var e il quartiere industriale di Riquier, troppo lontani e poco eleganti, la scelta si concentrò sul Piol, intorno alla preesistente dimora dello Château du Piol nella zona di nuova espansione sulle colline a nord della città. Una larga spianata elevata sul mare, ottimale sia per la visibilità da ogni punto della città, sia per l’effetto: dalla terrazza del palazzo si ammirava il meraviglioso panorama di tutta la Baia degli Angeli. I lavori di urbanizzazione della collina, la creazione delle terrazze e dei giardini e la costruzione del palazzo e dei padiglioni, dettagliatamente descritti da Jacques Gastaldi, nel numero monografico di “Nice Historique” del 2003, avvenne

nei primi mesi del 1883 con un folto gruppo di ingegneri e tecnici specializzati sotto la guida di Sallé, secondo un piano particolareggiato dell’Esposizione internazionale, di cui si conserva la pianta a colori e in scala alla Bibliothèque de Cessole- le “Plan General”- con l’individuazione di tutta la organizzazione distributiva degli edifici e dei viali espositivi all’interno dello spazio pubblico recintato.. Guardando la Città di Nizza oggi, non c’è più la memoria storica dell’evento, le strutture architettoniche del Palazzo Espositivo, del parco e delle cascate, anche a seguito del freddo risultato ottenuto, non furono convertiti in spazi di svago, ma demoliti. Al posto del palazzo venne costruito nel 1902 il Grand Hotel Imperial, trasformato nel 1930 ad uso scolastico con il Liceo del Parc Imperial. SANREMO . IT 109


THE 1883-1884 INTERNATIONAL EXHIBITION OF NICE: THE CONSECRATION OF A CITY

In the mid-1800s, Nice recorded remarkable growth. This historic phase may still be admired in the elegance of buildings and villas in the city and countryside that make Nice a capital of the Mediterranean: a “Paris on the beach”. As an explosion of beauty and quality of life in an industrialized and cosmopolitan French nation, the city became a symbol of the great technological and production revolution occurring in most of Western Europe. Nice la belle became a favourite location and holiday resort for the European aristocracy and the new upper class from overseas. A new town was born: the city of the Promenade des Anglais, which embraces the sea. Nice’s passage from the Kingdom of Sardinia to France was a turning point in Europe’s complex history. The ruling class aimed high under the mandate of deputy and mayor Alfredo Borriglione. It was the age of great international exhibitions: the world’s greatest cities put human innovations in every field on show. Indelible urban traces were left behind, like the Eiffel Tower in Paris. Thus, Nice held its own expo between 1883 and 1884. The appointed area was Piol Hill, north of the old town. The location overlooking the sea was equipped with various new, modern, and fancy constructions: a scattered trade fair among terraces and gardens. Numerous urban design operations were implemented in concomitance with the international exhibition by the will of Mayor 110 SANREMO . IT

Borriglione. At the helm of such operations, there was the architect Alexandre Sallé, who chose the site. After having rejected Plaçe d’Arme (the current Place du Généralde-Gaulle), deemed insufficient, as well as the Var Plain and the industrial district of Riquier, too far and too unrefined, the architect focused on Piol, around the existing abode of the Château du Piol, in the new development area on the hills north of the city. A large plateau that was excellent both for its visibility from every part of the city and for its effect: the stunning Bay of Angels could be admired from the terrace of the palace. The hill urbanization work – from the erection of terraces and gardens to the construction of the exhibition building and pavilions, as described in detail by Jacques Gastaldi in the “Nice Historique”

monograph published in 2003 – occurred at the beginning of 1883, with a large number of engineers and specialists guided by Sallé and following a detailed plan in colour and in scale (the “Plan General”) of the international exhibition, which is preserved at the Bibliothèque de Cessole, including the full lay-out of the buildings and paths within the fenced public area. When you look at Nice today, there is no historic memory of the event. The architectural structures of the exhibition building, the park, and its waterfalls – also because of the cold result achieved – were never converted to leisure areas, but demolished. The building was replaced in 1902 with the Grand Hotel Impérial, which was then turned into a school in 1930: the Lycée du Parc Impérial.


L'EXPOSITION INTERNATIONALE DE NICE DE 1883-1884 : LA CONSÉCRATION D'UNE VILLE

Pendant la seconde moitié du XIXe siècle, Nice connaît une croissance extraordinaire. Aujourd'hui encore, il est possible d'admirer cette phase historique dans l'élégance des palais et des villas, entre ville et campagne, qui ont transformé Nice en une capitale méditerranéenne, le « Paris de la mer ». Triomphe de la beauté et de la qualité de vie dans une France industrialisée et cosmopolite, Nice est devenue le symbole d'une grande révolution technique et productive qui a concerné une grande partie de l'Europe occidentale. Nice « la belle » est devenue un lieu de villégiature privilégié, une ville de saison, pour l'aristocratie européenne et les nouveaux riches d'outre-mer. La nouvelle Nice est née, celui de la Promenade des Anglais, de la ville qui embrasse la mer. Le passage de Nice du royaume de Sardaigne à la France a été l'un des carrefours de l'histoire complexe de l'Europe. La classe dirigeante de la ville a visé haut sous la direction du maire adjoint Alfredo Borriglione. Nous sommes à l'époque des grandes expositions internationales : les plus grandes villes du monde exposent les réalisations humaines dans tous les domaines. Celles-ci laissent des traces indélébiles dans les villes, comme la Tour Eiffel à Paris. Ainsi, Nice a eu son exposition internationale entre 1883 et 1884. La zone choisie était la colline de Piol, au nord de la vieille ville. Celle-ci offre une vue imprenable sur la mer et une série de nouveaux bâtiments modernes et

élégants, s’est matérialisé ainsi qu’un centre d'exposition s'étendant sur des terrasses et des jardins. En marge de l'exposition internationale, commandée par le maire Borriglione, des mesures d'urbanisme spécifiques ont été mises en œuvre. Le site a été choisi par l'architecte Alexandre Sallé, à qui l’organisation de l'événement a été confiée. Après avoir écarté la Place d'arme (aujourd'hui Place Général de Gaulle), jugée insuffisante, ainsi que la plaine du Var et le quartier industriel de Riquier, trop éloignés et peu élégants, le choix s'est porté sur le Piol, autour de la demeure préexistante du Château du Piol, dans la zone de nouvelle expansion des collines au nord de la ville. Une grande esplanade surélevée au-dessus de la mer, parfaite car visible de n’importe quel point de la ville et aussi pour l'effet produit : depuis la terrasse du palais, on pouvait admirer le merveilleux panorama de toute la Baie des Anges. L'urbanisation de la colline, la création des terrasses et des jardins et la construction du palais et des pavillons, décrits en détail par Jacques Gastaldi dans le numéro monographique de 2003 de « Nice Historique », ont lieu dans les premiers mois de 1883 avec une importante équipe d'ingénieurs et de techniciens spécialisés sous la direction de Sallé, selon un plan détaillé de l'Exposition internationale, dont le plan en couleur et à l'échelle est conservé à la Bibliothèque de Cessole (le « Plan général »), avec l'identification de toute l'organisation de la

distribution des bâtiments et des avenues d'exposition dans l'espace public clos. En regardant la ville de Nice aujourd'hui, il n'y a plus aucun témoignage historique de l'événement ; après le résultat timide obtenu, les structures architecturales du Palais des Expositions, du parc et des cascades n'ont pas été transformées en espaces de loisirs, mais démolies. À la place du palais, le Grand Hôtel Impérial a été construit en 1902. En 1930, celui-ci a été converti en établissement scolaire, le lycée du Parc Impérial. SANREMO . IT 111


ARTICOLI PER L’INFANZIA E LA PUERICULTURA


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