Via Matteotti, 39 C.so Imperatrice, 3
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SANREMO
SANREMO Direttore responsabile ILIO MASPRONE • ANNO XXX • NUMERO 7 • DOMENICA 9 FEBBRAIO 2020
Foto Nicola Teti
Diodato vince il Festival di Sanremo (ma anche il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Lucio Dalla), secondo Gabbani, terzi i Pinguini tattici nucleari. PREMIATI ANCHE Tosca, RANCORE E Gabbani.
Apertura patriottica per la serata finale del Festival con l’inno nazionale suonato dalla banda dei Carabinieri, per i cento anni dell’Arma. La lite in diretta tra Morgan e Bugo è ormai tra i fuoriscena storici del Festival, dal tentato suicidio dalla galleria dell’Ariston al lancio degli spartiti in segno di protesta dell’Orchestra. “Sembra Delirio a Las Vegas, può succedere qualcosa da un momento all’altro - dice Fiorello - Questo Festival ha fagocitato ogni altra notizia, non ci sono più Salvini, Zingaretti, le sardine, ho visto Floris che parlava di pensioni con Elettra Lamborghini” e poi, rivolgendosi ai vertici della Rai seduti in prima fila “Ci hanno proposto di fare il Sanremo bis, la
Tripletta di Diodato risposta la daremo alla fine di questa puntata, cioè la settimana prossima”. Dopo Leo Gassman, vincitore delle nuove proposte, torna sul palco Diletta Leotta ma è battuta da Sabrina Salerno 51 a 28. Tiziano Ferro fa precedere il suo medley (Non me lo so spiegare, Ero contentissimo e Per dirti ciao, cantate da tutto il pubblico) da un monologo sui suoi quarant’anni: “Ho imparato che l’amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e pazienza. Ho capito che subire non è una disgrazia ma una scelta e la felicità non è un privilegio, ma un diritto. Dio non commette errori, non credo lo abbia fatto il 21 febbraio 1980. Io non sono sbagliato, nessuno lo è. Non accetto
speculazioni sul tema, non provateci nemmeno, ho quarant’anni ormai”. Achille Lauro scende le scale vestito da Elisabetta I, con crinolina e gorgiera di pizzo rosa su pantaloni di velluto rosso e stivaletti in tinta. il viso incorniciato di perle, canta provocante e bacia platealmente Boss Dom, stasera metà David Bowie metà Angus Young. Fiorello gli chiede la foto di rito: “Sei così avanti che è già lunedì”. Superospite della serata è Biagio Antonacci: “Benvenuto al nostro pigiama party” lo saluta Fiorello, scherzando sulla durata extralarge della serata. Dopo cinque giorni di esaltazione della donna in finale ci vanno tutti uomini: Diodato, Gabbani e i pinguini tattici nucleari. Sky
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Tg24 non rispetta l’embargo imposto ai giornalisti e spoilera il nome del vincitore una buona mezz’ora prima della fine del Festival: è Diodato con la sua Fai rumore che si aggiudica anche il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Lucio Dalla. Il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo va a Rancore con “Eden”, il Premio Giancarlo Bigazzi per la migliore composizione musicale a Tosca con “Ho amato tutto”, il Premio Tim music per la canzone più scaricata va a Francesco Gabbani con “Viceversa”. Sotto una pioggia di cotillons e tra i flash dei fotografi si chiude l’edizione più vista degli ultimi vent’anni (e anche la più lunga). Enrica GUIDOTTI