Festivalnews il Quotidiano del Festival, Martedì 4-2-2020

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Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: info@festivalnews.it • redazione@festivalnews.it • Anno XXX • Numero 2 • Martedì 4 Febbraio 2020

EDITORIALE di Ilio MASPRONE

IL FESTIVAL, FESTIVALNEWS E IL GRAN GALA, ELEMENTI CHE FANNO ONORE ALLA CITTÀ DI SANREMO

I

l Festival di Sanremo compie 70 anni; il Quotidiano Festivalnews 30, il Gran Gala della Stampa 10: tre buoni motivi per festeggiare anniversari che nella storia sanremese hanno rappresentato e ancora contrassegnano la Città della Musica. Cominciamo col Festival di Amadeus, ottima scelta della Rai che ha voluto premiare la professionalità e l’acuta intelligenza di una brava e capace persona che merita questo Sanremo. Il Festival è un appuntamento imprendibile che il mondo musicale, straniero compreso, non trascura perché qui si giocano carriere e momenti eclatanti soprattutto per artisti che sperano in un personale rilancio. Ogni anno vediamo passare sul palco dell’Ariston artisti noti e meno noti, ma pur sempre apprezzati dal pubblico: artisti che non hanno bisogno di arrivare a Sanremo, altri che invece sperano nella sopravvivenza artistica. Sanremo è una macchina infernale che macina uomini e donne, giovani e meno giovani, secondo le esigenze di Dirigenti e Direzione Artistica, affidata ad Amadeus che sta dimostrando di avere idee chiare

per un Festival proiettato al successo. Così il conduttore si guadagnerà altri anni sanremesi, quanto meno per pareggiare i Conti con Conti Carlo (nella foto) che ne ha presentati Festivalnews è il Segue a pag. 2

L’evergreen Rita Pavone voluta dal presentatore-direttore Amadeus che si lancia in quest’avventura targata Rai 1

Parte il 70° Festival con un Cast discutibile:

si spera nella bellezza DElle canzoni

Amadeus con Stefano Coletta direttore Rai 1

Q

uesta sera va in scena, su Rai Uno, la prima delle cinque notti magiche di questo 70° Festival della Canzone Italiana con la conduzione del buon Amadeus. Il palcoscenico del Teatro Ariston di Walter Vacchino, rimesso a nuovo dalla tivvù di Stato per l’occasione, vedrà salire anche 24 Big, che però tanto Big non sono. La scelta del Direttore Artistico è andata, probabilmente, nella direzione della qualità della musica e dei testi da presentare, piuttosto che degli artisti che le interpreteranno. D’altronde è il Festival della Canzone e non una semplice passerella per soli cantanti, più o meno personaggi. C’è da sperare che sia così altrimenti le po-

w w w.fe s ti va l n ew s. it

di Illy MASPER lemiche di queste ultime e infuocate settimane saranno destinate a triplicarsi sia nell’intensità delle parole che negli scritti, soprattutto sui Social che sono tra i più interessati e bramosi nel proseguire con le polemiche talvolta però molto sterili. Se poi Amadeus stupirà giurie varie e pubblico per aver azzeccato con la qualità delle canzoni ascoltate, allora saremmo tutti pronti ad osannare l’esordio del direttore artistico tanto che si potrebbe ancora ipotizzare una doppia ripetizione sanremese. E’ successo con Carlo Conti e potrebbe succedere ancora. Quel “giovane” spilungone, comunque,

se lo meriterebbe, tuttavia staremo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni. La settimana si presenta all’insegna di molte altre novità artistiche, strutturali e organizzative, dentro e fuori dall’Ariston, perché 70 anni di Festival vanno presi con grande rispetto e ammirazione per un evento che si può considerare una sorta di specchio di vita italiana, anche se all’estero è preso con meno entusiasmo, Ma il Sanremo Festival è un fatto di cronaca-musicale tutta e solo italiana, per cui teniamocela tanto stretta da farci dimenticare, almeno per una settimana, che il nostro è un Paese dalle molte sfaccettature e molti colori, anche se non tutti gioiosi. Se poi su quel palSegue a pag. 2


2 di Illy MASPER co avremmo voluto vedere salire nomi più eclatanti, meglio noti al grande pubblico che segue il Festival, invece che gente per bene, ma bisognosa di rilancio personale per le Serate di Piazza a venire nell’estate pazienza, vuol dire che c’è ne faremo una santissima ragione e comunque li apprezzeremo molto di più se presenteranno al pubblico belle canzoni pronte per essere fischiettate il mattino seguente. Non succede da tanti anni, speriamo sia la

Invidie tra prime donne e massaie incavolate per non essere staTe convocate dalla Rai

DALLA PRIMA

Parte il 70° Festival

volta buona e che prevalga il ritorno di quella melodia per la quale siamo andati nel mondo per molto tempo. Certo non ci andremo con il nostro Rap perché siamo molto lontani da chi lo sa fare meglio di noi, anche perché non è affatto nelle nostre corde musicali, esempi napoletani a parte. Tornare alla melodia signi-

ficherebbe fare un passo indietro? Ma la storia lo insegna che prima o poi si torna sempre indietro, per andare avanti meglio però: per migliorare soprattutto uno stato di vita sociale ed economica, quindi anche la musica è destinata a subire una trasformazione e se questa ci porta a fare un passo indietro, tanto me-

glio, così magari potremmo ritornare all’estero con qualcosa di nuovo. Nelle settimane passate è stata molto criticata la presenza della sempre verde Signora Rita Pavone (alla quale abbiamo portato fortuna per averle assegnato l’anno scorso al Gran Gala della Stampa il premio Numeri Uno-Città di Sanremo), ma

vivaddio è preferibile un’artista con tanta storia musicale alle spalle, che certi fenomeni destinati a scomparire il giorno dopo. Se poi la sua nuova canzone sanremese meritasse un’attenzione particolare, tanto da interessare le giurie demoscopiche e quelle da casa degli italiani, allora sarebbe un trionfo senza precedenti. Comunque, la gente da casa è innanzitutto curiosa di vedere all’opera le bellissime 10 co-conduttrici che affiancheranno il buon Amadeus. Signore belle, eleganti, non tutte professioniste del mondo dello

Il sanremone di un Amadeus

caricatissimo, con le sue 10 stars, che hanno scatenano un putiferio

di Giulia CHIUSO

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arà un Festival mai visto prima. Così esordiva Amadeus alla conferenza stampa che prometteva un evento straordinario, mettendo in campo intanto una decina di donne, tra giornaliste, della moda e quant’altro. Antonella Clerici, Diletta Leotta, Emma D’Aquino, Laura Chimenti e Francesca Sofia Novello (fidanzata di Valentino Rossi, scommettiamo che ci sarà anche lui?) tra le prime sul palco del 70° Festival che parte in 4 febbraio. E ancora Monica Bellucci, Sabrina Salerno, Georgina Rodriguez, sorella di Belen (questa c’entra sempre), poi la conduttrice televisiva albanese Alketa Vejsiu e, per finire, la polemica che riguarda la bellissima giornalista Rula Jebreal; Amadeus: «Non è una scelta politica», dice Amadeus

quotidiano del Festival che da sempre si presenta come il comunicatore di notizie dal territorio e dall’interno del Festival. Un cartaceo (e via web) che non ha mai mancato all’appuntamento con il Sanremo Festival e che da sempre amplifica notizie che talvolta sfuggono alla comunicazione nazionale e che facciamo nostre nell’interesse della città. E da quest’anno la gestione passa alla società Innovation Media che permetterà un’informazione più diffusa e pervasiva: un uso più

spettacolo, ma non per questo meno interessanti da seguire con meditata attenzione, perché avranno tutte una visibilità talmente assoluta che si ripercorrerà anche sui settimanali di gossip nelle settimane dopo il Festival, anche per coronare il sogno del nostro Sindaco Alberto Biancheri che non vede l’ora di apparire con tante bellezze italiane al suo fianco, prima che scada (sempre che ci arrivi) il suo secondo mandato da primo cittadino. Tutto il resto che sta attorno al Festival sarà un dolcissimo contorno tutto da scoprire.

che prosegue: «Presentare Sanremo è tutto ciò che sogna uno che fa questo mestiere. Non l’avrei mai immaginato. Ho subito

pensato di voler fare un Festival che potesse stupire. Mai adagiandomi sulle 69 edizioni precedenti. Voglio fare un Sanremo che

guarda al futuro. L’intera città deve pulsare durante le 5 giornate di Sanremo. Le mie 10 donne racconteranno storie diverse, che

hanno ruoli ed età molto diverse. Ho invitato amiche, persone che stimo, che mi incuriosiscono”. Intanto la politica già è abbattuta

DALLA PRIMA

Il Festival, Festivalnews e il Gran Gala completo delle tecnologie per un rafforzamento dei giornale cartaceo e dello stesso web: il sottoscritto continuerà a Firmarlo mentre la parte operativa sarà dell’imprenditore Luca Giovannetti. Non mancheranno escursioni nella storia del Festival, nel gossip e nel dietro le quinte, argomenti che toccano la settimana sanreme-

se: Festivalnews diventerà la nuova guida di tutto ciò che è Sanremo e del Festival. La versione cartacea sarà diffusa, come sempre, solo nel periodo del Festival, con periodicità quotidiana, mentre web e social saranno in presa diretta. Durante l’anno rimarrà la versione online con frequenza settimanale, ma anche quotidiana. Festivalnews sarà

poi il primo quotidiano del Festival tradotto in lingua inglese in modo da coprire una platea d’ascolto più ampia. La distribuzione cartacea sarà principalmente su Sanremo, nelle città vicine e, per la prima, anche nel Principato di Monaco. Ed infine il Gran Gala della Stampa del Festival, che compie 10 anni. Altro sforzo personale che passerà ad altra gestio-

ne dopodiché da queste colonne, ringrazio tutti coloro i quali in questi anni hanno dato la loro preziosa e amichevole collaborazione, con l’intento di creare un momento importante da dedicare a quelli che lavorano dietro le quinte del Festival, della Musica e della Comunicazione. Non ultimi i tanti artisti i quali, con la loro presenza, hanno con-

sul Festival con il cambio dirigenziale previsto da tempo e l’uscita di scena di Teresa De Santis, ormai ex direttore di Rai1: Amadeus «Siamo professionisti, sappiamo che la Rai ha una panchina lunga. Quello che conta è il progetto. Nulla si è fermato. E Nessuno riesce a fermare la Rai». Passiamo agli ospiti «Fiorello è la prima persona che mi ha chiamato», dice Amadeus: «Ti ricordi cosa ci siamo promessi 35 anni fa? - gli ho detto - Se un giorno dovessi fare Sanremo tu devi essere con me. Ed è la prima cosa che ho fatto. La camera d’albergo è davanti alla mia. Lui si sveglia alle 6, io dormirei un paio d’ore di più. Così come Tiziano Ferro, lo volevo come ospite, ma volevo che fosse tutte le sere con me, di Roberto Benigni del quale sono un suo fan da sempre e non ultima Mara Venier, mia amica di sempre.

tribuito a rendere l’evento al pari di altri nazionali; ciò premesso faccio un appello alla TV di Stato affinché abbia la capacità di capire che dietro il Festival ci sono persone alle quali senza il loro apporto tutto questo non sarebbe attuabile e che un riconoscimento più istituzionale sarebbe la logica conseguenza. Ai Dirigenti del 7° piano di Viale Mazzini vada quest’altro suggerimento auspicando che il 2020 sia l’anno giusto per raggiungere tale obbiettivo. Ilio MASPRONE



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Le “canzonette” sanremesi compiono 70 Anni,

ma la storia è destinata a continuare nel tempo

Anche i periodi bui hanno contribuito al successo di un evento che resta nei cuori della gente di Romano LUPI

I

l Festival di Sanremo compie settant’anni, dimostrando una longevità superiore a quella della stessa televisione italiana, poiché la RAI ha debuttato con le sue trasmissioni soltanto (si fa per dire) il 3 gennaio del 1954. 70 anni di storia d’Italia: non solo della tv, ma anche del suo costume. Sì perché, soprattutto in passato, più che interpretare i gusti musicali e culturali del Paese, è stato uno strumento che ha contribuito a formare le coscienze del grande pubblico. Non soltanto in campo musicale. Ai giorni nostri il discorso è molto più ampio, dal momento che è la trasmissione della televisione italiana che maggiormente ha dimostrato la capacità di modificarsi e rigenerarsi. D’altronde, se così non fosse stato, cambiato il mondo e cambiati i tempi, sarebbe andato incontro a una fisiologica estinzione. E invece no, è ancora qui, vivo e vegeto, con i suoi alti e i suoi bassi, ma pur sempre il primo programma della televisione italiana in termini di

ascolti. Ad ogni edizione, in sala stampa, la Rai distribuisce dei libretti con i dati relativi agli ascolti dell’anno precedente di tutta la tv italiana e le cinque serate del Festival, al di là delle oscillazioni che caratterizzano tutti i programmi consolidati nel tempo, sono

stabilmente nelle primissime posizioni della graduatoria. Gli tengono testa soltanto il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica (che però conta relativamente perché trasmesso dalla televisione di stato a reti unificate e non può raccogliere pubblicità), le partite della Nazionale di calcio nella fase finale di un Mondiale o un Europeo, la finale di Champions League quando gioca una squadra italiana, o un film che ha vinto un Oscar e viene trasmesso per la prima volta in chiaro (come ad esempio “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino). Questo vuol dire che, nonostante i settant’anni che si appresta a compiere e le normali oscillazioni, “Sanremo” è pur sempre “Sanremo”, ovvero una garanzia di grandi ascolti e, di conseguenza, di introiti pubblicitari rilevanti per le casse di “Mamma Rai”. Nella tv di oggi, quest’ultimo aspetto, è determinante, nonostante le pretestuose polemiche inscenate da chi, a seconda di quello che l’ospite di turno dice sul palcoscenico dell’Ariston, vuol far credere che i cachet vengano pagati con i soldi del canone. Nul-

la di più falso, dal momento che il Festival garantisce un introito mediamente oscillante tra i cinque e i sei milioni di euro al netto di tutte le spese. È la pubblicità, bellezza! Elemento imprescindibile dello show-business e tanti opinionisti fingono

di non saperlo. Ma ciò, ormai, non stupisce più nessuno, anche perché è molto più difficile analizzare il linguaggio musicale piuttosto che dar vita al gossip e polemiche da quattro soldi. Molti si adeguano. Anche il Festival ha le sue colpe poiché non sempre si è reso

interprete della miglior musica italiana e a volte ha preferito mettere le canzoni in secondo piano rispetto a tutto quello che ruotava loro attorno. Dovendo interpretare i gusti del momento e catalizzare l’attenzione del maggior numero possibile di spettatori il più delle volte è stato costretto a operare le proprie scelte ma non in base alla qualità. Per le ragioni esposte in precedenza deve selezionare in base alla quantità. Se poi la quantità diventa qualità, meglio così. Se no, va bene lo stesso. Il suo compito è quello di scegliere le canzoni capaci di andare incontro al numero più rilevante possibile di persone e questo, difficilmente, coincide con un livello musicale alto. Anzi, generalmente è proprio il contrario. Nonostante tutto ciò “Sanremo” può ancora essere considerato a buon diritto la vetrina più completa e aggiornata della musica italiana. Se non fosse così non avrebbe raggiunto cotanta longevità. Certo, ha avuto anche lui momenti di crisi ma ha sempre mantenuto la capacità di rigenerarsi e riproporsi. E questo è stato il suo principale punto di forza. In settant’anni di storia festivaliera l’esempio più lampante è quello del 1975, quando il comune di Sanremo si mise

in testa di gestire direttamente la manifestazione. Un’edizione che passò alla storia come “il Festival degli assessori”. Fu un flop totale, non solo per il boicottaggio da parte delle case discografiche ma anche per la pessima qualità musicale e per l’alone di brogli e malaffare che l’ha ammantato. L’Italia si trovava a metà di un decennio turbolento come gli Anni Settanta e, se veramente il Festival fosse stato figlio delle trasformazioni in atto nella società di quel periodo, avrebbe dovuto attuare una decisa “svolta a sinistra” oppure sarebbe dovuto sparire. E invece no, ha resistito, si è rigenerato e ha proseguito la sua storia di formazione delle coscienze. Dall’anno seguente, per l’organizzazione, la Rai – nel frattempo diventata plenipotenziaria della trasmissione – decise di affidarsi nuovamente ad un professionista del settore: Vittorio Salvetti. Determinante, sia per la buona riuscita delle riprese televisive che per la realizzazione delle scenografie, è stato il trasferimento, avvenuto nel 1977, dal Salone delle Feste del Casinò al Teatro Ariston. Un passaggio che ha consentito di portare anche più pubblico dal vivo. Nel corso degli anni il Festival ha avuto la capacità di adeguarsi, non soltanto alle


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preferenze musicali, ma anche ai cambiamenti della tv. Una condizione che lo ha portato a perdere quel ruolo egemonico in seno alla formazione dei gusti di buona parte della musica italiana, figlia di un cambiamento dovuto dall’ampliamento smisurato dell’offerta e dei canali di trasmissione di questo prodotto. Quando, nella seconda metà degli Anni Duemila, gli Albano, i Toto Cutugno e tutti gli storici cantanti che hanno legato il loro nome alla più importante manifestazione canora del nostro Paese sono stati sorpassati dall’incedere dei tempi, il Festival ha coinvolto i “polli da batteria” usciti dai talent, attirando su di loro l’attenzione delle nuove generazioni di spettatori. In questo senso anche i meccanismi mutuati da talent e

reality, hanno avuto un ruolo determinante per il coinvolgimento delle nuove leve, soprattutto grazie al televoto. Sia chiaro, gli Albano e i Toto Cutugno non sono stati “rottamati”. Oltre a loro sono state inserite in gara anche le nuove generazioni di cantanti, in modo tale da coprire la maggior fascia possi-

bile del grande pubblico e avere più ascolti possibile. E così, com’è accaduto per la quasi totalità di questi settant’anni, una settimana all’anno l’Italia è a Sanremo. Ed è per questa ragione che il Festival attira anche gente poco avvezza alla “materia musicale”. Ma cosa importa, più gente ne parla (sia

bene che male) meglio è! Le polemiche, infatti, sono il sale del Festival. Il rapporto tra critica e pubblico prevede che la prima cerchi di alimentare polemiche per incrementare l’attenzione da parte del secondo in nome di un gioco delle parti che si manifesta anche nel rapporto tra operatori del settore

e critici. In tal caso ai primi vanno benissimo le diatribe alimentare dai secondi perché contribuiscono a catalizzare l’attenzione sulla manifestazione. Quest’ultimo aspetto porta il Festival ad essere come la nazionale di calcio quando gioca i Mondiali: tutti ne parlano e tutti ne sono esperti. In fin dei conti è per queste ragioni che i talk-show e le trasmissioni che, in questa settimana, dibattono prevalentemente sul nulla possono permettersi di avere chiunque come opinionista. Poi – quasi dimenticavo – ci sono

in gara. Gli esempi più eclatanti, però, fanno parte della storia passata della manifestazione. Casi paradigmatici sono quelli di Vasco Rossi ultimo nella finale del 1982 con “Vado al massimo”, penultimo nella finale del 1983 con “Vita spericolata” e Zucchero penultimo al Festival del 1985 con “Donne”. Al giorno d’oggi difficilmente si potrebbe ripetere una situazione del genere. Grazie al meccanismo del televoto, è più difficile che una canzone che riscuote successo al Festival sparisca dai radar della musica italiana come accadde

anche le canzoni, nonostante tutti i direttori artistici, ad ogni edizione, si sforzino di dire a più riprese: «Quest’anno metteremo al centro la musica», sottintendendo che in quelle precedenti così non è stato. Possono durare come no, dipende dai brani e dipende dagli interpreti. In passato sono stati molti i cantanti bocciati al Festival che hanno avuto un grande successo: tanto sul piano personale quanto in relazione dal brano presentato

a Gilda, vincitrice nel 1975 con “Ragazza del Sud”. Così come è quasi impossibile che fallisca una brano apprezzato da chi lo ha ampiamente televotato quand’era nell’agone festivaliero. Il televoto è già di per sé un termometro di gradimento. Ma questo, con buona pace di chi sostiene di anno in anno che «in quest’edizione verrà finalmente messa al centro la musica» non è per forza sinonimo di qualità, anzi…


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ANTONIO Marano

l’uomo forte della Rai e questo suo Festival della Canzone in piazza che sconvolge il sanremese Da Architetto alla guida della pubblicità che regge le sorti della Tv di Stato

di Ilaria SALERNO

D

a Viale Mazzini 14 in Roma, sede della Rai, nel tempo sono passati molti presidenti, sono stati nominati decine e decine di Dirigenti e Funzionari, che hanno dato impulso alla televisione di Stato, unica azienda culturale del Paese Italia. Tantissimi illustri nomi che elencarli sarebbe impossibile, tuttavia, ne spicca uno in particolare, che è stato nominato nel 2016 alla Presidenza di Rai-Pubblicità: un impegno di grande responsabilità, ma anche di soddisfazione perché da lì passano anche i grandi budget e le sponsorizzazioni dei programmi. Antonio Marano, dunque, è l’uomo forte della tivvù che gestisce tutto questo e, non ultimo, le iniziative collaterali legate al 70° Festival della Canzone di Sanremo. Il personaggio Marano, nasce il 22 febbraio del 1956, ad Ascoli Satriano, ma in cerca

di miglior fortuna si trasferisce presto dalla Provincia di Foggia, alla nordica Varese dove svolgerà la sua attività di laureato in architettura .Marano inizia, comunque, a occuparsi di televisione dapprima con la qualifica di direttore esecutivo di Rete 55, dopodiché passa al gruppo Peruzzo come direttore commerciale di Rete A. Siamo negli anni ’90 quando diventa consulente della Cecchi Gori Communication, prendendo parte attiva alla nascita della rete televisiva Italia 9 Network. Ma non gli basta questa tipologia professionale, quindi tenta la strada della politica e, alle elezioni del 1994, viene eletto Deputato nelle fila della Lega Nord, in allora di Umberto Bossi; farà parte delle Commissioni Trasporti e Vigilanza RAI, nonché della Commissione Speciale per il riordino del settore radiotelevisivo. Arriva a fare il grande passo nel 2002 quando viene nominato Direttore di Rai

2. Ciò che caratterizzerà questa sua prima direzione sarà l’entrata dei Reality Show come “L’isola dei famosi”, affidata nel tempo ad una giovane Simona Ventura, a Music Farm e La talpa. Successivamente viene trasferito alla Direzione Diritti Sportivi dove resta fino al 2006 quando viene improvvisamente nominato nuovamente Direttore di Rai 2. Durante il periodo di questa sua nuova direzione cercherà di rendere la rete più giovane, puntando sui richiamati dall’estero talent show come X Factor, Academy e Scalo 76; nel 2009, il piccolo grande e forte uomo, Antonio Marano, arriva ad essere il vicedirettore generale della RAI, con delega al coordinamento dell’offerta radiotelevisiva e nel 2012, l’allora direttrice generale della RAI, Lorenza Lei, lo nomina addirittura Commissario Straordinario al Festival di Sanremo 2012 quando, nel febbraio del 2016, il nostro intervistato

viene nominato, appunto, Presidente della concessionaria Rai-Pubblicità al ché, per l’anno in corso si inventa di festeggiare alla grande il 70° anniversario del Festival della Canzone Italiana, stravolgendo la vita dei sanremesi poco avvezzi alle novità. Tra una riunione e l’altra in Piazza Colombo e Casinò, trova il tempo per dedicarsi un po’ al nostro quotidiano il quale, anche lui, festeggia il suo 30° anno vita sempre con la stessa direzione di Ilio Masprone. Partiamo con la prima domanda: Presidente, ho letto molto su di lei e sulla sua professionalità, ma arrivare alla presidenza di Rai Pubblicità è stato un punto d’arrivo? “Può essere considerato un punto d’arrivo solamente geograficamente, abitavo a Varese e per trent’anni ho fatto Milano-Roma parecchie volte, ho dovuto quindi lasciare la mia città ma è stata una scelta di vita”, Questa è la prima volta che organizza delle iniziative così imponenti legate al Festival? “No, non è per me la prima volta, infatti l’evoluzione di quest’anno nasce proprio dall’esperienza dell’anno scorso, dove si era già allar-

gato il perimetro delle diverse iniziative e si era già fatto qualcosa in più rispetto agli anni precedenti. Da sette anni sono vice direttore generale e ho il compito di supportare la pianificazione di Sanremo a livello editoriale sui vari canali. Questo è sicuramente un anno importante per la Rai legato al nuovo modo di costruire un progetto editoriale sul territorio”. Ci spiega il programma della settimana e chi è l’autore principale di tutto questo? “Abbiamo organizzato tantissimi eventi: mostre, sfilate, concerti nelle varie piazze e numerosi saranno anche gli eventi a Casa Sanremo con Piazza Colombo che sarà sede dei programmi TV e radio della Rai e Main Stage degli eventi collaterali, con concerti ed esibizioni dal mattino fino a tarda notte. Casa Sanremo ospiterà collegamenti in diretta con le trasmissioni Rai del Daytime e con Showcase degli artisti in gara. Il bello di quest’anno è proprio la somma di tutte queste iniziative. Devo ringraziare per questo il sindaco di Sanremo e la sua Giunta e fargli i miei sentiti complimenti, hanno fin da subito intuito l’importanza

di uscire dall’Ariston per creare una vera settimana della musica”, Cosa si aspetterebbe alla fine di questo 70° festival? “Mi aspetto semplicemente di portare a casa i risultati che ci siamo posti: l’ascolto, il fatturato ma soprattutto l’integrazione”, Il binomio con Vincenzo Russolillo Patron del Palafiori è destinato a continuare con la Rai? “Se lui ci sarà, noi ci saremo”, Secondo lei i rapporti tra Rai e città di Sanremo sono buoni o potrebbero migliorare ancora? “Sono ottimi, ma sono convinto che quello che abbiamo raggiunto dopo 70 anni è la partenza di un nuovo modo di concepire il Festival, quindi è nell’interesse comune costruire ogni anno un nuovo percorso”. Amadeus farà sicuramente un buon Festival, ma se fosse dipeso da lei chi avrebbe voluto? “Non ho alcun dubbio su Amadeus, farà un grade lavoro”. Tutta la pubblicità Rai passa da lei, mi sembra una bella responsabilità. “E’ sicuramente una grande responsabilità, ma raggiungere le persone nelle modalità e nei contesti giusti è per me la sfida principale”, Sanremo avrebbe la volontà di organizzare altre cose televisive, magari anche con Mediaset. La Rai come la prenderebbe? “Il bello della competizione è che si hanno idee, progetti e valori diversi. La Rai non è l’editore, ma è un servizio pubblico. Più si valorizza il territorio più è un bene per il Paese, quindi noi non andremo mai in contrasto agli interessi del territorio”. Lo sa che qui a Sanremo è rinato il Festival di Napoli che ha visto i suoi natali proprio al Casinò nel 1932? La Rai potrebbe interessarsi a questo progetto? “Perché no...” L’incontro è terminato e le brevi risposte date sono comunque emblematiche di un uomo decisamente “forte” come lo dipingono i suoi collaboratori: chissà che non possa restare a Sanremo anche oltre il Festival.


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Cultura, Turismo e Sport

Il Piemonte, terra ricca di bellezze uniche, propone suggestivi itinerari naturalistici, culturali e spirituali, alcuni dei quali riconosciuti come Patrimonio UNESCO, che collegano Borghi Antichi, Castelli, Dimore Storiche, in un immaginario viaggio nel tempo che conduce dall’età Romana al Medioevo, dal Barocco al Razionalismo, per giungere al più futuristico Design. Arte e Cultura si affiancano alle ricchezze proprie della tradizione Enogostronomicha, che vanta eccellenze quali il Re dei vini il Barolo e il “Diamante Grigio” il Tartufo. Profumi e sapori che coinvolgono turisti italiani e stranieri alla scoperta dei prodotti tipici.

ASSESSORATO CULTURA, TURISMO, COMMERCIO

https://www.regione.piemonte.it PROMOZIONE REGIONE PIEMONTE - FESTIVAL DI SANREMO 2020 - A CURA DIELL’ASSOCIAZIONE NON PROFIT CULTURA & COMUNICAZIONE - SANREMO

Sacra di San Michele

PIEMONTE


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SUITE 2020 ai blocchi di partenza Alle 18 l’inaugurazione con Elisabetta Gregoraci I

Lo spazio allestito nei giardini dell’Hotel Miramare sarà protagonista per tutta la durata del Festival

l conto alla rovescia è terminato, da oggi la 70 esima edizione del Festival di Sanremo è iniziata. Molte le location, sparse in tutta la città con eventi dove sarà possibile incontrare i propri beniamini dello spettacolo. Una di queste è Suite2020, la guest house che da oggi fino a tutta la durata del kermesse canora, sarà allestita a Villa Emma, nei prestigiosi giardini del Miramare The Palace. Madrina dell’inaugurazione dello spazio, questa sera alle 18:00 sarà la bellissima Elisabetta Gregoraci. Suite2020 si avvarrà anche della collaborazione di Radio Kiss Kiss che trasmetterà in diretta il Pippo Pelo Show con Pippo Pelo e Adriano Petro dalle 7:00 alle 9:00 dal martedì al venerdì, il sabato dalle 12 :00 alle 15:00 e la domenica dalle 10:00 alle 12:00.

Gli eventi della giornata in programma per oggi: dalle 7:00 alle 9:00 On air Radio Kiss Kiss Pippo Pelo Show. dalle 16:30 alle 18:00 Talk moda “La Musica cambia pelle. 70 anni di storia e successi.” Il talk ripercorre la storia del Festival dal punto di vista della moda e la sua evoluzione all’interno della kermesse canora. Un racconto in cui si distinguono i tessuti e le loro texture. Interverranno alla discussione Alessia Morani,

sottosegretario del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), e AD Unic Fulvia Bacchi, Moderatore Ildo Damiano, esperto di moda e fashion editor che ha lavorato con star internazionali come per esempio Milla

Jovovich e Naomi Watts. Altri ospiti del talk saranno Gianluca Saitto, fashion designer che ha vestito numerosi cantanti tra cui anche Loredana Bertè, Patty Pravo

e Gianna Nannini. Presente Vittoriana Abate. Ingresso fino ad esaurimento posti. Dalle ore 18:00 Inaugurazione di Suite2020 con Elisabetta Gregoraci. Per partecipare alle attività di SUITE 2020 le richieste di accredito vanno inviate a: ufficiostampa@fluendo.it oppure possono essere effettuate sul sito dedicato: www.fluendo.it/Suite2020


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10 di Luca GIOVANNETTI

S

ono passati 11 anni dalla prima classifica Sanremo Hit che certifica il gradimento sulle Canzoni del Festival di Sanremo. Sanremo Hit è nato dopo il Festival del 2009, seguendo l’idea che la vera canzone vincitrice di Sanremo, non fosse tanto quella premiata sul palco, ma quella effettivamente più gradita. Ma come è possibile sapere il gradimento sulle canzoni del Festival? Perché avere una chiara indicazione di gradimento, al di fuori da ogni polemica o strumentalizzazione, serviva una società esperta e indipendente per la rilevazione e quindi abbiamo chiesto ad una autorità in questo settore: Nielsen. Dal 2010 al 2013 siamo quindi stati se-

Marina Carissimi che nel frattempo era passata alla società Earone leader in Italia nel rilevamento Radio e Tv. Earone rileva quotidianamente i passaggi in onda su 150 radio e 14 Tv musi-

cali con incrementi continui nel numero di stazioni rilevate. Le classifiche sono state chiamate, appunto, Sanremo Hit, Airplay e Download (successivamente diven-

tato Airplay TV), mentre al primo classificato è stato assegnato il Sanremo Hit Award. Ricordatevi che la classifica Sanremo Hit è la registrazione del gradimento rilevato dai passaggi radio e TV sulle canzoni del Festival di Sanremo. Quindi il Sanremo Hit Award 2020 è fatto sulla classifica dei brani presentati al Festival di Sanremo 2019. A distanza di tanti anni abbiamo l’opportunità di presentare, in assoluta esclusiva, una classifica, certificata, che mostra la storia del gradimento sulle canzoni del Festival di Sanremo con risultati assolutamente sorprendenti! La tabella “A” riporta 11 anni di rilevamento del gradimento delle canzoni del Festival di Sanremo. Si pensi che solo 2 canzoni in 11 anni, hanno ricevuto consenso unanime da par-

SANREMO HIT AWARDS

HALL OF FAME!

guiti da Marina Carissimi di Nielsen Music, con la quale abbiamo elaborato 2 classifiche: una per gli ascolti radio (AIRPLAY) e una per pezzi venduti (DOWNLOAD). Per gli ascolti esisteva un sistema che ascoltando le diverse radio italiane e straniere, capiva la canzone (una specie di Shazan), e in base alla radio, ai dati di ascolto della radio e al momento dell’ascolto veniva definito un punteggio. Mettendo tutto in tabella e facendo i rilevamenti mese per mese… dopo un anno si otteneva il vero gradimento delle canzoni. Stessa cosa per le vendite: Nielsen chiedeva ai diversi store le statistiche del download mese per mese. Dal 2014, con la chiusura delle attività di Nielsen Music in Europa, abbiamo dovuto identificare un nuovo partner. Ci ha aiutato nella ricerca sempre

B

A

te delle diverse giurie e da parte del pubblico: Arisa con “Controvento” e Francesco Gabbani con “Occidentali’s Karma”. I numeri registrati negli anni dalle singole canzoni non sono confrontabili, perché nel tempo sono aumentate le radio rilevate e i dati di ascolto. Ci viene però in aiuto la tecnologia di Youtube dove abbiamo creato una

speciale playlist “Sanremo Hit Awards Hall of Fame”: qui sono stati inseriti tutti i video dei brani ufficiali che si sono fregiati del Sanremo Hit Award come indicazione di gradimento. Abbiamo così ottenuto una nuova classifica che ci ha permesso di capire quale fosse la canzone più ascoltata del Festival da quando esiste un rilevamento digitale: Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma con oltre 232 milioni di passaggi solo su Youtube! Per chi volesse approfondire l’argomento può scrivere a info@sanremohit.it. State con noi, state con la Musica! Buon ascolto del 70° Festival di Sanremo 2020!

E

arone è partner di Festivalnews per le esclusive classiche di gradimento sulle canzoni del 70° Festival di Sanremo 2020 realizzate su un panel di oltre 170 radio e Tv di canali musicali. La prima classifica sarà realizzata già dalla prima serata di martedì.


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12 di Daisy PARODI

L

a prima apparizione nel 485 A.C in una tragedia di Agamennone per arrivare fino ai giorni nostri dove è diventato un must durante gli eventi più glamour. C’è chi lo percorre avendo i suoi cinque minuti di gloria, chi sogna di calpestarlo salutato dai fan in delirio e chi non aspetta altro per esibire un look trasgressivo. C’è anche chi, dall’altra parte della barricata, attende pazientemente i propri idoli per poterli immortalare in una foto oppure fare un selfie con la celebrità del cuore. Il tappeto rosso, meglio conosciuto nella sua versione inglese di red carpet, è il sogno di molte celebrità. Ma quando è stato associato per la prima volta al mondo dello spettacolo?

Precursori per quanto riguarda l’epoca moderna sono gli americani nel 1961 durante la prima cerimonia di consegna degli Oscar mandata in onda in televisione. Anche se si narra anche che per la prima volta sia stato visto a Los Angeles, nel 1922, dove presso l’Egyptian Theatre gli attori del film Robin Hood furono i primi a camminare per “meriti artistici” sopra un paramento color porpora. In Europa, a Cannes durante il famoso Festival, si è visto per la prima volta nel 1984. E in Italia? Non si sa, l’unica cosa certa è che non fu utilizzato durante la prima edizione della Mostra di Venezia nel 1932. Ma quali origini ha il fa-

Red

carpet, una tradizione già degli antichi greci

migerato tappeto rosso? Le prime tracce risalgono già all’epoca degli antichi Greci. In particolare, nella tragedia Agamennone di Eschilio rappresentata per la prima volta nel 458 A.C. Il “tappeto color porpora” appare in occasione del ritorno dell’eroe della tragedia ad Argo. Anche se, in seconda lettura, il tappeto può indicare l’omicidio di

Agamennone architettato dalla sua adultera moglie. Andando avanti nella storia si arriva fino al 1821, dove un elegante tappeto rosso viene steso per l’arrivo del Presidente Americano James Monroe a Georgetown. La storia racconta che il tappeto rosso, nel 1902, viene steso per la prima volta per un evento sociale per i passeggeri del primo

treno espresso New YorkChicago. Ma da anni il red carpet è sinonimo di passerella associato ai look delle celebrità, pochi secondi di camminata per decretare il successo oppure il fallimento per quanto riguarda l’abbigliamento. Nel 2017, invece, il tappeto rosso viene associato nella nostra regione alla cultura e al turismo, con il red carpet più lungo del mondo accogliendo i turisti a spasso per i borghi per un totale di circa 50 chilometri.


13 FOTO LUCA STARDERO

Anche il Festival di Sanremo si è adeguato, con gli anni, a questa tradizione glamour. Il red carpet della città dei fiori ha compiuto l’anno scorso i dieci anni di storia. Un modo naturale adottato dai cantanti e ospiti per poter salutare in modo naturale il pubblico e scaricare la tensione. L’idea nasce da Vincenzo Russolino nel 2009 grazie a Pepi Morgia, direttore artistico del Comune di Sanremo

dell’epoca. I quasi 300 metri di camminata, quest’anno saranno vestiti con i nomi dei 69 vincitori delle scorse edizioni e collegano direttamente Piazza Colombo all’Ariston e al Palafiori e come da tradizione, durante le cinque giornate del Festival, vedranno sfilare tutti gli ospiti e cantanti in gara.


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Livio Emanueli parla del futuro di Sanremo Giovani e della

Fondazione Orchestra Sinfonica

di Daisy PARODI

N

on è ancora cominciata la 70esima edizione del Festival della Canzone che già si pensa alla prossima. Perché le idee non sono mai troppe per cercare di lanciare giovani di talento nel mondo della musica e realizzare così un loro sogno. “Quello americano”, lo ha definito Livio Emanueli, che ha gestito l’ultima edizione del concorso Area Sanremo, in qualità di Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo. Com’è andata Area Sanremo nel 2019? “Area Sanremo è andata molto bene perché grazie al Comune siamo riusciti a negoziare nuovamente due posti garantiti per i nostri ragazzi al Festival di Sanremo 2020. Abbiamo avuto la totale gratuità degli iscritti all’evento e direi che un’altra ottima mossa che abbiamo fatto è stata quella di rendere attivo il voto delle nostre commissioni. Un’altra novità è che abbiamo rinunciato alla

partnership con Radio Italia, ma ci siamo portati dentro Radio Rai e questo è stato un passaggio importante perché la collaborazione con la Rai si è rafforzata e questo ci ha consentito di avere molta credibilità in tutti gli eventi che si sono succeduti e mi riferisco al passaggio di Sanremo Giovani sulla Rai.” Che sensazioni ha? “Per parlare di quello che sta succedendo ora io sono fiducioso, i due ragazzi Martinelli e Lula e Matteo Faustini, a detta della commissione RAI, sono molto forti. È successa una cosa positiva nel corso della trasmissione di Sanremo Giovani. La giuria composta da Pippo Baudo, Chiambretti, Antonella Clerici, Carlo Conti e Gigi D’Alessio, hanno alzato tutti le palette col numero 10, nonostante non dovessero votare. I ragazzi si stavano solo esibendo ed erano già stati scelti.” Quindi c’è già un favorito? “Sulle riviste di settore danno come candidato più forte alla vittoria Matteo Faustini, poi vedremo. Noi

ci accontenteremo anche di un premio della critica, delle radio anche perché lo vediamo più come un sogno americano, perché chiunque si può iscrivere e chiunque può andare avanti.” Quante sono state le iscrizioni nel 2019? “L’iscrizione del 2019 erano tutte state fatte online e abbiamo avuto 750 iscritti che corrispondono all’incirca a 900 ragazzi partecipanti, perché abbiamo anche i gruppi che aumentano i partecipanti.” Qualche novità per la prossima edizione? “Stiamo valutando di rimodulare un po’ il 2020 proprio per avere più presenze su Sanremo e avere anche la possibilità di fare nuove lavorazioni nel corso delle selezioni. Mi riferisco ad esempio allo streaming che può essere veramente strategico. Se metti sul piatto della bilancia trattando con un partner, con uno sponsor, il fatto che ci potrebbe essere una visibilità in streaming cambia tutto. L’anno scorso i ragazzi si iscrivevano con un brano

Livio Emanueli presidente Orchestra Sinfonica

Inedito che era quello che poi avrebbero portato eventualmente al Festival, trattandosi di un Inedito non avremmo potuto fare uno streaming. Mentre quest’anno stiamo pensando di lavorare nelle prime fasi delle selezioni con Editi per dar modo di fare lo streaming, dopodiché solo i finalisti poi dovrebbero sottoporre alla commissione l’Inedito: comunque è ancora tutto da stabilire. Questa è una delle idee, poi ce ne sono altre da sviluppare”. Il Presidente Emanueli segue ogni avvenimento ed evento, oltre il Festival, dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Ogni concerto, evento è programmato guardando già al futuro. Come è stata organizzata invece l’Orchestra Sinfonica in relazione al Festival? “Seguo tutti i progetti nelle loro impostazioni e nelle grandi linee. Alcuni dei nostri professori si sono preparati per il Festival circa un mese prima dell’inizio del grande evento andando a Roma per le prove, quindi a prepararsi per il Festival,


15 dopodiché, sono rientrati su Sanremo: l’Orchestra include alcuni dei nostri professori, altri della Rai e tutti insieme, diretti da vari maestri, proseguiranno fino a tutto il Sanremo”. Oltre al Festival quali sono gli altri progetti per la Sinfonica? “L’Orchestra, una delle 12 sinfoniche riconosciute dal Ministero, si muove molto sull’ Italia, anche per avere un punteggio a livello ministeriale, infatti per ottenere dei contributi sostanziosi è necessario andare su un certo numero di regioni possibilmente anche con qualche puntata all’estero. Stiamo valutando cosa fare sull’estero per l’anno, poi l’importante è essere sempre presenti in ambito regionale e coprire

musicalmente determinati periodi dell’anno: durante le festività natalizie e d’estate con concerti da tenere anche su piazze. Ci siamo prestati a realizzare concerti importanti al Teatro del Casinò, ma siamo stati anche sul territorio come il Mercato Annonario, Palazzo Civico e Palazzo Borea D’Olmo. La produzione artistica, da qualche anno, con il maestro De Lorenzo, sta percorrendo un tour in Europa. Quest’anno si celebrerà il 250° anno dalla morte di Beethoven, quindi sarà dedicato alla musica tedesca. Il nostro calendario estivo si rivolge anche al Pop perché è cam-

biato anche il genere dei nostri abbonati che sono prevalentemente turisti e ragazzi.” C’è un numero preciso di città italiane dove suonare e quali sono i requisiti per accedere ai contributi del Ministero? “L’anno prossimo, quindi 2021, sono stati programmati oltre 100 concerti che programmiamo indipendentemente e i contributi ministeriali, l’anno scorso, hanno superato gli 800 mila euro. I requisiti sono: il numero dei musicisti per ogni concerto, quante regioni d’Italia dove andiamo a suonare, il numero di abbonamenti venduti, le partnership anche con i privati, il marketing, le sponsorizzazioni. Più è virtuosa l’orchestra e più il contributo del ministero sale. I nostri uffici con il direttore artistico negli ultimi anni hanno lavorato bene, perché negli ultimi 3 anni abbiamo avuto un incremento del contributo ministeriale pari al 10% all’anno e questo è il massimo che si può ottenere in quanto le regole non consentono di dare un contributo superiore. C’è una Commissione che giudica in base alla qualità artistica e quindi i grandi concerti, con partnership importanti, vengono apprezzati più che le produzioni modeste.” Per cui c’è anche un po’ di competizione con le altre 11 Orchestre italiane? “Assolutamente sì.” Il calendario si programma sempre un anno prima? “Tendenzialmente sì. Nell’estate, dell’anno precedente, dobbiamo avere già le idee chiare per poi adattare le programmazioni a qualcosa di particolare puntando sempre ad un aumento della qualità.”


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Domenica due febbraio, il Gran G C’era Fausto Leali, Siria Magri, Lucia Pescio, Andrea Delogu, Massimo Proietto, Fabrizio Berlincioni, Antonella Salvucci, Marino Bartoletti e Bruno Gambarotta: grandi protagonisti, con il Sindaco Alberto Biancheri e il Governatore della Liguria, Giovanni Toti; sono intervenute sul canto: la soprano Emanuela Carotenuto con il tenore Antonio Colamorea e Francesca Ferrara, pop star di SanremoCantaNapoli, del 2018 di Romano LUPI «Non canterò “Ti lascerò” perché si tratta di un successo ottenuto con Anna Oxa e cantarlo da solo sarebbe una mancanza di rispetto nei suoi confronti». Così Fausto Leali, dopo aver ottenuto il premio “Numeri Uno-Città di Sanremo” dalle mani del Sindaco Alberto Biancheri, ha motivato la scelta di non esibirsi con il brano con il quale, in coppia con la Oxa, ha vinto il Festival del 1989. La richiesta era partita dal giornalista Marino Bartoletti (presentatore della serata assieme all’ormai storicamente consolidata Antonella Salvucci), ma alla fine Leali ha deciso di cantare un altro suo storico successo: Mi manchi. Uscito un anno prima del successo sanremese, le parole di questo pezzo sono state scritte da uno dei premiati di questa edizione del DietroLeQuinte: Fabrizio Berlincioni (pre-

dieci anni di successi con


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Gala della Stampa del Festival:

n prestigiosi personaggi

A sinistra, il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti consegna il Premio alla giornalista di Rai 3 Lucia Pescio. Sotto, il Presidente del Casinò Adriano Battistotti con il giornalista di Rai 2 Massimo Proietto. In basso, Dario Salvatori con Marino Bartoletti.

A sinistra, Fausto Leali, il Sindaco Alberto Biancheri e Antonella Salvucci. In basso a sinistra, Domenico Massimino vicepresidente Confartigianato e Siria Magri. Sotto Franco Fasano con Marinella Venegoni, Fabrizio Berlincioni e Antonella Salvucci.

Foto Tony Pavone Silvio Fasano Corrado Ercolina Gallo


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In alto a sinistra, Marinella Venegoni con Dario Salvatori.

miato dalla giornalista de La Stampa Marinella Venegoni). Berlincioni, prodottosi in un elogio dei talent ha suscitato la piccata replica della stessa Venegoni che ha accusato questo tipo di trasmissioni di essere una sorta di pietra tombale sulla musica italiana. La musica e le parole (firmate da Franco Fasano) di Ti lascerò hanno comunque rivissuto al Roof Garden del Casinò Municipale proprio grazie a Fasano che ha accompagnato al piano la cantante Francesca Ferrara (vincitrice del primo SanremoCantaNapoli del 2018) una coreografia della scuola di danza “Città di Sanremo” di Luisella Vallino. La serata è andata avanti tra

Sopra, Michele Affidato con Fausto Leali e il nostro direttore. A sinistra, l’Assessore Gianni Berrino al centro con l’Assessore della Regione Siciliana Manlio Messina e Filippo Geraci. In basso a sinistra, lo scrittore Bruno Gambarotta con Bartoletti. Sotto, i cantanti Emanuela Carotenuto e Antonio Colamorea. A destra, il balletto della scuola di danza Città di Sanremo Luisella Vallino.


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In alto a sinistra, Mario Luzzatto Fegiz del Corierre della Sera con Salvatori. Sopra, da destra Bruno Gambarotta

A sinistra, la giornalista Alessandra Luti con il marito.

Sopra, Massimo Proietto con le conduttrici di Tim Vision.

Dora Rizza Borello, Claudio Porchia e Romeo Ferrero. Sotto, al centro il Sindaco di Alassio Marco Melgrati con signora e Toti.


20 le portate di un menù realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte, in cui si è passati dagli antipasti tipici della tradizione culinaria regionale al ravioli al Plin (dell’artigiano sanremesepiemontese Massino) con sugo d’arrosto, dal Brasato al Barolo alla Mousse di Gianduia ricoperta dai Ferrero Rocher. Una cena sapientemente preparata dagli chef Luca Faccioli (Ambassador Elior), Matteo Marsili (Casinò di Sanremo), Giuseppe De Michele dell’Associazione “Creatori d’Eccellenze” e Oscar Ferretti, arrivato direttamente da Parigi. Per quanto riguarda il premio “DietroLeQuinte”, l’Albo d’Oro del 2020 è stato completato dal giornalista Rai Massimo Proietto (presentatore delle due edizioni di SanremoCantaNapoli), dalla giornalista Mediaset Siria Magri

A sinistra, (da destra) Franco Fasano con Fabrizio Berlincioni e la figlia. In basso a sinistra Lucia Pescio. Sotto, Fausto Leali con l’arpista Caterina Bergo. A destra il corpo di ballo della coreografa Luisella Vallino. A destra in basso, il Governatore Toti con sua moglie Siria Magri.


21 (moglie del governatore della Liguria, Giovanni Toti), premiata il Vice Presidente Nazionale di Confartigianato Domenico Massimino, dalla giornalista di Rai3 Lucia Pescio (premiata da Toti) e dalla conduttrice televisiva di Rai 2 Andrea Delogu (premiata dall’Assessore regionale Gianni Berrino). Tutti i premi sono stati realizzati dal maestro orafo Michele Affidato. Fausto Leali, quando ha ricevuto il riconoscimento, richiamando ancora il successo del 1989, ha dichiarato: «Questa scultura è molto simile a quella della vittoria dell’89. Questa volta riuscirò a tenerla con me, perché quella che ci hanno dato quando abbiamo vinto con “Ti lascerò” l’ho vista solo il sabato sera della finale quando ce l’hanno consegnata. Poi se l’è sempre tenuta Anna». La serata si è conclusa con Marino Bartoletti che ha chiamato sul palco il patron Ilio Masprone e lo ha invitato a proseguire anche il prossimo anno con questo evento che, in questo 2020, ha raggiunto la sua decima fortunata edizione. Romano LUPI

In basso a sinistra, gli chef Luca Faccioli, Giuseppe De Michele e Oscar Ferretti. Sotto, una panoramica del Roof Garden del Casinò.

Un ringraziamento particolare alle Aziende piemontesi: Batasiolo; Bricco Rivora-Etichetta Borello; Ricossa Couvage Acquesi; all’Artigiano di Non solo Pasta, la Eat Dreem, la Vallicarni; alla Dolciaria Trevisan, Ferrero Rocher e il Caffè Excelsior, per aver fornito gli ingredienti del menù, e alla Confartigianato-Cuneo per la preziosa collaborazione e ancora la Regione Piemonte, oltre agli Chef: Luca Faccioli ambassador Elior, Matteo Marsili del Casinò di Sanremo, Giuseppe De Michele dell’Associazione “Creatori d’Eccellenze e Oscar Ferretti arrivato da Parigi.


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Torna l’istruttiva rassegna

“Libri & Canzonette”

del geniale maestro Freddy Colt di Ilaria SISMONDINI

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on è ancora cominciata la 70esima edizione del Festival della Canzone che già si pensa alla prossima. Perché le idee non sono mai troppe per cercare di lanciare giovani di talento nel mondo della musica e realizzare così un loro sogno. “Quello americano”, lo ha definito Livio Emanueli, che ha gestito l’ultima edizione del concorso Area Sanremo, in qualità di Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo. Com’è andata Area Sanremo nel 2019? “Area Sanremo è andata molto bene perché grazie al Comune siamo riusciti a negoziare nuovamente due posti garantiti per i nostri ragazzi al Festival di Sanremo 2020. Abbiamo avuto la totale gratuità degli iscritti all’evento e direi che un’altra ottima mossa che abbiamo fatto è stata quella di rendere attivo il voto delle nostre commissioni. Un’altra novità è che abbiamo rinunciato alla partnership con Radio Italia, ma ci siamo portati dentro Radio Rai e questo è stato un passaggio importante perché la collaborazione con la Rai si è rafforzata e questo ci ha consentito di avere molta credibilità in tutti gli eventi che si sono succeduti e mi riferisco al passaggio di Sanremo Giovani sulla Rai.” Che sensazioni ha? “Per parlare di quello che sta succedendo ora io sono fiducioso, i due ragazzi Martinelli e Lula e Matteo Faustini, a detta della commissione RAI, sono molto forti. È successa una cosa positiva nel corso della trasmissione di Sanremo Giovani. La giuria composta da Pippo Baudo, Chiambretti, Antonella Clerici, Carlo Conti e Gigi

D’Alessio, hanno alzato tutti le palette col numero 10, nonostante non dovessero votare. I ragazzi si stavano solo esibendo ed erano già stati scelti.” Quindi c’è già un favorito? “Sulle riviste di settore danno come candidato più forte alla vittoria Matteo Faustini, poi vedremo. Noi ci accontenteremo anche di un premio della critica, delle radio anche perché lo vediamo più come un sogno americano, perché chiunque si può iscrivere e chiunque può andare avanti.” Quante sono state le iscrizioni nel

2019? “L’iscrizione del 2019 erano tutte state fatte online e abbiamo avuto 750 iscritti che corrispondono all’incirca a 900 ragazzi partecipanti, perché abbiamo anche i gruppi che aumentano i partecipanti.” Qualche novità per la prossima edizione? “Stiamo valutando di rimodulare un po’ il 2020 proprio per avere più presenze su Sanremo e avere anche la possibilità di fare nuove lavorazioni nel corso delle selezioni. Mi riferisco ad esempio allo streaming che può essere veramente strategico. Se metti sul piatto della bilancia trattando con un partner, con uno sponsor, il fatto che ci potrebbe essere una visibilità in streaming cambia tutto. L’anno scorso i ragazzi si iscrivevano con un brano Inedito che era quello che poi avrebbero portato eventualmente al Festival, trattandosi di un Inedito non avremmo potuto fare uno streaming. Mentre quest’anno stiamo pensando di lavorare nelle prime fasi delle selezioni con Editi per dar modo di fare lo streaming, dopodiché solo i finalisti poi dovrebbero sottoporre alla commissione l’Inedito: comunque è ancora tutto da

stabilire. Questa è una delle idee, poi ce ne sono altre da sviluppare”. Il Presidente Emanueli segue ogni avvenimento ed evento, oltre il Festival, dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Ogni concerto, evento è programmato guardando già al futuro. Come è stata organizzata invece l’Orchestra Sinfonica in relazione al Festival? “Seguo tutti i progetti nelle loro impostazioni e nelle grandi linee. Alcuni dei nostri professori si sono preparati per il Festival circa un mese prima dell’inizio del grande evento andando a Roma per le prove, quindi a prepararsi per il Festival, dopodiché, sono rientrati su Sanremo: l’Orchestra include alcuni dei nostri professori, altri della Rai e tutti insieme, diretti da vari maestri, proseguiranno fino a tutto il Sanremo”. Oltre al Festival quali sono gli altri progetti per la Sinfonica? “L’Orchestra, una delle 12 sinfoniche riconosciute dal Ministero, si muove molto sull’ Italia, anche per avere un punteggio a livello ministeriale, infatti per ottenere dei contributi sostanziosi è necessario andare su un certo numero di regioni possibilmente anche con qualche puntata all’estero. Stiamo

valutando cosa fare sull’estero per l’anno, poi l’importante è essere sempre presenti in ambito regionale e coprire musicalmente determinati periodi dell’anno: durante le festività natalizie e d’estate con concerti da tenere anche su piazze. Ci siamo prestati a realizzare concerti importanti al Teatro del Casinò, ma siamo stati anche sul territorio come il Mercato Annonario, Palazzo Civico e Palazzo Borea D’Olmo. La produzione artistica, da qualche anno, con il maestro De Lorenzo, sta percorrendo un tour in Europa. Quest’anno si celebrerà il 250° anno dalla morte di Beethoven, quindi sarà dedicato alla musica tedesca. Il nostro calendario estivo si rivolge anche al Pop perché è cambiato anche il genere dei nostri abbonati che sono prevalentemente turisti e ragazzi.” C’è un numero preciso di città italiane dove suonare e quali sono i requisiti per accedere ai contributi del Ministero? “L’anno prossimo, quindi 2021, sono stati programmati oltre 100 concerti che programmiamo indipendentemente e i contributi ministeriali, l’anno scorso, hanno superato gli 800 mila euro. I requisiti sono: il numero dei musicisti per ogni concerto, quante regioni d’Italia dove andiamo a suonare, il numero di abbonamenti venduti, le partnership anche con i privati, il marketing, le sponsorizzazioni. Più è virtuosa l’orchestra e più il contributo del ministero sale. I nostri uffici con il direttore artistico negli ultimi anni hanno lavorato bene, perché negli ultimi 3 anni abbiamo avuto un incremento del contributo ministeriale pari al 10% all’anno e questo è il massimo che si può ottenere in quanto le regole non consentono di dare un contributo superiore. C’è una Commissione che giudica in base alla qualità artistica e quindi i grandi concerti, con partnership importanti, vengono apprezzati più che le produzioni modeste.” Per cui c’è anche un po’ di competizione con le altre 11 Orchestre italiane? “Assolutamente sì.” Il calendario si programma sempre un anno prima? “Tendenzialmente sì. Nell’estate, dell’anno precedente, dobbiamo avere già le idee chiare per poi adattare le programmazioni a qualcosa di particolare puntando sempre ad un aumento della qualità.”


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Sanremo International

Tutto il Mondo ascolta Sanremo di Silvia BOS

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a oggi e per tutta la settimana festivaliera, Radio Sanremo firma Sanremo International la rubrica giornaliera che dà voce agli ascoltatori italiani che non vivono in Italia, per capire come seguono il Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Del Festival cosa si ascolta all’estero? Cosa si canticchia? Cosa rimane nel cuore e nella mente dei nostri connazionali? Per trovare risposte e capirne di più, Radio Sanremo ha realizzato una virtuosa rete di ‘colleghi’ giornalisti/speaker che lavorano in radio italiane o bilingue all’estero: tenendo presente le difficoltà del

fuso orario, saranno loro i portavoce del pubblico italiano e di ciò che nella memoria collettiva fuori da qui rimane dei Festival di questi decenni. Si tratta di importanti emittenti selezionate in rappresentanza di tre macroaree mondiali di base: Asia, Europa e America. Perché tre facce del mondo? Il motivo è semplice quanto particolare: sono le tipologie degli ascoltatori del Festival ad essere differenti così come, a seconda della zona geografica, spesso molto diversi potrebbero risultare gli apprezzamenti rispetto a quest’evento festivaliero ogni anno in continua evoluzione musicale. Sanremo International riveste dunque un prezioso ruolo culturale poiché, in un

mondo che cambia, accanto alle tradizioni racconta le radici del popolo italiano lontano dalla propria terra d’origine e la musica come comunicazione universale al di là delle distanze. E di questo Radio Sanremo - che ha sede nel cuore della città dei fiori, a pochi passi dal Teatro Ariston - è ben consapevole, forte della propria storia e del suo brand grazie al quale, in tutti questi anni (dal 1939) è riuscita a diventare oggi l’indiscussa “radio della città della musica ascoltata tutto l’anno in Italia e in oltre 80 nazioni in tutto il mondo” ottenendo più di 400 milioni di minuti d’ascolto di media al mese, oltre al digitale terrestre. Sanremo International, tutto il Mondo ascolta Sanremo!

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Segui Radio Sanremo su: www.radiosanremo.it o sul tuo Tv al canale 744

Rosita Dagh London One Radio

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Al Lupo! Al Lupo! L’umorismo del primo “Sanremo Humor Festival” conquista la città della canzone italiana di Claudio PORCHIA A margine del Festival che sta per partire e che sta “frullando” la Città di Sanremo in un’euforica atmosfera piena di energia abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere con Guido Silvestri in arte Silver conosciuto per essere il papà di

con “TV Sorrisi e Canzoni” per cui devo stare attento a tutto quello che succede, le figlie perché sono interessate proprio all’aspetto ludico Festival di Sanremo, a tutte quante le cose che succedono, alle voci nuove, ai cantanti e mia moglie per l’aspetto diciamo così più scandalistico insomma legato a tutti i pettegolezzi, ci

sima”. E invece la preferita di Marta? “Per Marta invece è “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti”. E invece un tuo giudizio, avendolo vissuto in questi giorni, sull’aspetto di questa Città tutta così frenetica? “Un’impressione meravigliosa, ieri sera sono rima-

Claudio Porchia con Guido “Silver“ Silvestri Lupo Alberto. Cosa ci fai qui, in questo contesto che per gli Artisti è il posto meno indicato per trovare ispirazione? “Ho sempre sognato di venire a Sanremo per il Festival a cantare però non mi è mai stata l’opportunità per farlo, ci vengo come semplice osservatore e anche per incontrare i miei colleghi e amici che è sempre una cosa che mi dà gioia e per “Sanremo Humor Festival” il contest umoristico dedicato ai settant’anni del Festival del quale sono onorato di essere stato presidente di giuria e perché prima o poi a Sanremo ci si viene, magari anche come soltanto come pensionati ma ci si viene”. Una curiosità Lupo Alberto segue il Festival di Sanremo? “Non soltanto Lupo Alberto ma anche tutta quanta la famiglia di Lupo Alberto che è una famiglia composta anche da figlie e ognuno di noi guarda Sanremo con un occhio diverso. Io mi nascondo anche dietro motivi professionali perché ho una collaborazione settimanale

divertiamo sempre molto”. La canzone preferita di Lupo Alberto? “Ha una canzone preferita che secondo lui, e anche secondo me, è la più bella canzone del mondo che è “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini, poi ripresa da Elisa, è una canzone bellissima, una canzone che mi fa sentire orgoglioso di essere italiano davvero perché è veramente una canzone struggente, bellis-

sto colpito dal fatto che al ristorante, Tosca ha chiesto di fare una foto insieme a me e non viceversa. Mi ha chiesto di farle un autografo e un disegno, mi sono sentito anch’io veramente una star. È stata una cosa meravigliosa oltre ad essere arrivato da una fredda e nebbiosa Milano, qui in un posto meraviglioso con ottimo cibo e ottimo vino”. Benissimo, ricordiamo ai lettori che sei stato qui con

una bella squadra di disegnatori che hanno partecipato al contest… “…e anche di bevitori, cioè nel senso così di…” …di gente che apprezza la vita in tutti gli aspetti insomma… “…certo”. È appena uscito il tuo libro ed è un successo, essendo già esaurito vista la difficoltà che abbiamo fatto per recuperarlo. Quali sono i tuoi progetti futuri, il prossimo libro, le prossime iniziative? “Sto accarezzando l’idea della pensione e Sanremo mi sembra un posto adatto. No beh, poi ho anche delle altre cose in mente, sto lavorando, ma è veramente un’anteprima assoluta, con un amico musicista a un mini-musical che mi piacerebbe presentare in teatro entro quest’anno, se si trova la produzione”. Se ci sarà la produzione ve“Silver“ con la con la cantante Tosca dremo di portarlo a Sanremo… “…magari...” …tanto noi speriamo di riportarti presto e dare più spazio a Lupo Alberto, visto che questa volta lo abbiamo un po’ sacrificato poverino… “…abbiamo bisogno entrambi delle reciproche libertà, per cui ogni tanto qualcuno dei due fa vita propria”. Però ricordiamo che Lupo Alberto è presente con questa splendida cartolina che ci hai regalato, che in questi giorni stanno distri-

buendo in città e ti ringraziamo per questa concessione che hai fatto. Quindi Lupo Alberto c’è! E visto il successo di questo “numero zero” del contest, ti diamo sicuramente appuntamento al prossimo anno, cresceremo ancora e sarà un concorso più internazionale e ancora più bello. “Mi ritengo prenotato”. Sei prenotato, sei in giuria, sei assolutamente il presidente migliore e ti ringraziamo di averci onorato con la tua presenza. “Grazie a voi e ai vostri lettori”.


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Festival, Sanremo New Talent ritorna a Casa Sanremo, con un Tutor d’eccezione:

il maestro Vince Tempera

New Talent – spiega il patron Devis Paganelli – è una vetrina di grande prestigio perché riunisce oltre una settantina di cantanti che, nel corso dell’anno sono selezionati tra migliaia di candidati. Noi non promettiamo la celebrità, ma offriamo agli artisti delle opportunità serie sottoponendoli al giudizio di una giuria tecnica di alta qualità. Negli anni, tante star della musica contemporanea sono passati dal contest e l’auspicio è di

Saranno una sessantina i concorrenti che puntano al successo

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l concorso nazionale Sanremo New Talent, grazie alla collaborazione di Vincenzo Russolillo, patron dell’Hospitality ufficiale del Festival della Canzone, sarà presente a Casa Sanremo, con 60 cantanti che si alterneranno nello studio televisivo “Tenco” all’interno della Casa. Ognuno con le proprie speranze, le proprie aspettative e tanti sogni nel cassetto, spesso con un unico chiodo fisso che li accomuna tutti: ottenere un contratto con una major e il proprio nome stampato sulla copertina di un cd. Da 6 a 60 anni, loro, sono i con-

la. La finale del talent – trasmessa sulla piattaforma Sky – è in programma l’8 febbraio nella Sala Centrale di Casa Sanremo nell’area dedicata alle emittenti radiofoniche che, durante la settimana, trasmettono no-stop dalla capitale della musica. Alla finalissima, nelle vesti di special-guest anche Lorenzo Satta, vincitore dell’ultima edizione di Sanremo New Talent che presenterà in anteprima il suo brano inciso con la collaborazione e produzione di Paolo Paolini. “Sanremo

Al centro il maestro Vince Tempera con i talentiin gara correnti di Sanremo New Talent, il contest canoro più prestigioso per gli artisti emergenti, quelli che sulle tavole dell’Ariston, un giorno, potrebbero arrivarci davvero. Reclutati da scuole di musica, talent scout collegati, concorsi minori, audizioni territoriali e audizioni online, provengono da tutte le regioni italiane, interpretano ogni tipologia

di genere musicale. Le audizioni nazionali dirette a cura di CastingUfficiali.it si terranno il 5, 6, 7, febbraio ascoltati e recensiti da una giuria di critici musicali, presieduta dal maestro Vince Tempera, mostro sacro della musica, scelto da Quentin Tarantino per la colonna sonora di “Kill Bill – Volume 1” e autore della leggendaria sigla di “Ufo Robot”. Per

quest’ottava edizione del contest, accanto al Patron Devis Paganelli ci sarà un altro personaggio di fama nazionale, l’indimenticabile Maria Teresa Ruta che da anni, collabora ai progetti artistici del manager riminese con l’obiettivo di scoprire voci emergenti della musica contemporanea. In giuria anche il produttore musicale Roberto Zappul-

trovare anche in questa edizione il cantante in grado di segnare la storia della musica d’autore”. Intanto sono 18 le fotomodelle scelte dalla Vogue Top Models Agency di Milano, coordinata dal fotografo di moda Davide Vignes, che grazie agli accordi di Paganelli già Talent manager di molti personaggi della tv, presenzieranno a Sanremo, sia nell’Hospitality ufficiale sia alle principali e più importanti iniziative che si svolgeranno nella città dei fiori in occasione del Festival.


opinioni a contorno Cantautrice sanremese inizia a cantare all’età di 7 anni. Nella sua carriera raggiunge fin da giovanissima traguardi importanti come la partecipazione in diretta rai al Festival di Castrocaro a soli 15 anni e al Festival di Sanremo 2006 categoria Giovanni a soli 17. Seguono due altre partecipazioni al Festival di Sanremo in collaborazione con Povia nel 2009 e nel 2010. Si Laurea al conservatorio di Cuneo e prosegue la sua carriera pubblicando nuovi singoli l’ultimo il 30 novembre 2019 dal titolo “più semplice. Per 3 anni, dal 2016 al 2018, è stata nella commissione valutatrice di Area Sanremo. Ad aprile 2020 in uscita il suo nuovo album.

Maurilio Giordana è una delle voci storiche della radiofonia ligure. Nel 2007 e nel 2008 ha fatto parte della commissione di Sanremo Lab. Nel 2015 e nel 2018 ha fatto parte della commissione artistica di Area Sanremo. Attualmente è

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Monia Russo D

a sempre sono PRO Sanremo, a prescindere dagli anni, dalle mode e dalle canzoni. Sarà perché sono ci sono stata dentro, ma sono veramente e con tutto il cuore Pro Sanremo. Certo non sarebbe Sanremo se non esistesse la critica o la polemica che cambia di anno in anno. Da artista e autrice, pos-

speaker e responsabile musicale di Radio Onda Ligure 101. Collabora con il sito musicale Rockol. Dal 2017 è uno dei Giurati del Premio Tenco. Ci sono alcune cose del Festival che mi annoiano molto. Soprattutto le po-

so però dirvi che Rap o non Rap se dici certe cose è perché le senti e perché, magari in un momento della tua vita anche lontana, sono state tue. Poi si matura, la vita va avanti, si evolve ma se quello che canti con le tue canzoni non ha fatto parte della tua vista... non funziona, non sei credibile, la gente se ne accorge e ti lascia. Credetemi, dal mio punto di vista è così Tornando a noi, in questo spazio mi divertirò a leggere e analizzare i testi delle canzoni, dove per quanto possa essere d’accordo o non d’accordo ritengo che sia importante avere dei principi sani e dare messaggi costruttivi. Poi ricordiamoci comunque che le vere protagoniste sono le canzoni. Trovo questo Sanremo molto interessante perché vedo ragazzi giovani anche nel cast dei BIG come Elodìe, Levante, I

pinguini tattici nucleari e tanti altri. Tutto questo è una bella speranza per i tanti giovani che possono sognare un giorno di

essere sul palco di Sanremo. In questo Sanremo mi diverte tantissimo poi Fiorello per i suoi scherzi o aneddoti con Ama-

deus. Chissà cosa avrà in serbo in questi 5 giorni! Forza Sanremo vediamo quest’anno cos’hai da proporci!

lemiche inutili, quelle che partono prima ancora di aver visto un solo minuto di programma e che il più delle volte cadono nel giusto oblio subito dopo la fine della kermesse. Di quelli che ogni anno trovano un buon motivo per

invitarci a “boicottare Sanremo” davvero non se ne può più: probabilmente sono sempre gli stessi e se hanno tenuto fede ai loro propositi (cosa di cui dubito) hanno guardato l’ultimo Sanremo nel vecchio millennio. Saranno rimasti

di più gli ascolti. A proposito di ascolti: mi annoia parecchio anche la “guerra dell’audience” che si ripropone ogni anno quasi solo a febbraio. Perché in realtà, di quanti persone hanno guardato gli altri programmi dell’anno im-

sul palco dell’Ariston, hanno difficoltà a fare più di cinque nomi. Anche in questo caso, spesso si tratta di nostalgici degli anni 80, che dimenticano come, anche in quel periodo, molte volte il cast fosse formato da vecchie glorie e da nomi di

ai Festival di Pippo Baudo e forse è giusto così. Anche perché, come recita il grande classico della banalità sanremese “Baudo è un grande professionista!”. In effetti ai suoi tempi nessuno penava a “boicottare il Festival”: chi voleva protestare, provava direttamente a buttarsi giù dalla galleria del Teatro Ariston, facendo lievitare ancora

porta giusto al conduttore e al direttore di rete, invece per il Festival diventiamo tutti esperti di share, di curve e di picchi di ascolto e per una settimana ci “ingarelliamo” nella sfida. Ma mi sono venuti a noia anche quelli del “e questi sarebbero i Big?” altro grande classico del periodo. Se cerchi di fargli elencare chi vorrebbero vedere

secondo piano. E’ vero: da tempo i grandi nomi della canzone non amano partecipare alla gara. Ma Sanremo è pur sempre il “Festival della Canzone” e non il “Festival del Cantante” e di canzoni in gara ce ne sono tante, forse anche troppe. E poi in fondo, vi fa davvero tutta questa differenza che Tiziano Ferro sia ospite invece che concorrente?

maurilio giordana


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SANREMO: I PREMI DI MICHELE AFFIDATO

PER I BIG DELLA MUSICA Tra le tante opere realizzate il Premio della Critica Mia Martini ed il Premio Sala Stampa Lucio Dalla

Redazione

P

arte il più atteso momento musicale italiana: il Festival. L’edizione di quest’anno, condotta da Amadeus, si annuncia ricca di ospiti e all’insegna della buona musica. Presente con le sue opere anche il maestro orafo Michele Affidato, che da anni realizza i premi speciali che sono stati assegnati a personaggi che hanno fatto la storia della musica, ma anche a chi la musica la promuove, la racconta e ha contribuito a far crescere sempre di più il Festival nel mondo. Una menzione particolare, la meritano il “Premio della Critica Mia Martini”, realizzato sia per la sezione Campioni che Nuove Proposte: una particolare scultura che raffigura una chiave di violino con dei fiori ed il leone, simbolo di Sanremo. Non da meno il prestigioso “Premio Sala Stampa Lucio Dalla”, che viene

assegnato agli artisti in gara dai giornalisti radio, web e tv per entrambe le sezioni. Una delle novità sarà “la Chiave d’Argento di Casa Sanremo” realizzata da Affidato, che sarà consegnata ad un personaggio simbolo del Festival dal patron di Casa Sanremo Vincenzo Russolillo e dal Presidente Rai Pubblicità Antonio Marano. Un’opera preziosa realizzata in argento con laminature in oro e zaffiri. Nell’iconografia generale, la chiave è simbolo dell’apertura di casa: in questo caso, servirà ad aprire le porte di Casa Sanremo, la Casa del Festival che come ogni anno realizza con successo diversi eventi legati alla kermesse. Michele Affidato da anni realizza anche quei premi speciali che quest’anno andranno ad altri personaggi illustri. Il “Premio Numeri Uno - Città di Sanremo”, ideato da Ilio Masprone, già assegnato a Pippo Baudo, Al Bano Carrisi,

Tony Renis, Rita Pavone, Toto Cutugno e Iva Zanicchi. Quest’anno a ricevere la scultura raffigurante una palma con il numero uno sarà Fausto Leali. La scultura realizzata per il Premio “DietroLeQuinte”, invece, è destinato a personaggi che contribuiscono, appunto da dietro le quinte, a rendere popolare la kermesse canora a livello internazionale. Anche l’AFI (Associazione Fonografici Italiani), con cui Affidato collabora da numerose edizioni, ha incaricato il maestro di realizzare lo storico premio alla carriera. Sarà il Presidente Sergio Cerrutti a consegnare la scultura stilizzata che raffigura il logo AFI a diversi artisti presenti al Festival, i cui nomi verranno svelati nei prossimi giorni. Non meno importanti anche i premi “Soundies Awards” per i due miglior videoclip degli artisti in gara a Sanremo, un riconoscimento per la creatività sprigionata attraver-

so i videoclip che rappresentano testi e musica dei brani proposti tra le categorie dei Big e delle Nuove Proposte e ancora le opere realizzate per “Musica contro le Mafie Words and Awards”. Ma per il maestro orafo Sanremo è una settimana importante per promuovere le iniziative portate avanti, in qualità di Ambasciatore, insieme all’Unicef. Anche quest’anno è stato organizzato un convegno con il quale, nell’importante vetrina di Casa Sanremo, verranno trattati temi vicini ai bambini che soffrono particolari situazioni di povertà, che sarà moderato dall’Avv. Cataldo Calabretta. Alla conferenza Stampa erano presenti il Presidente di Confindustria-Crotone Mario Spanò, il Presidente della Camera di Commercio Alfio Pugliese, il Direttore di Confcommercio Giovanni Ferrarelli e Gennaro De Rosa, Presidente di Musica Contro le Mafie.


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COLOPHONE: WWW.FESTIVALNEWS.IT Festivalnews: Testata registrata presso il Tribunale di Sanremo Iscrizione nel Registro Giornali e Periodici n° 3/1998 in data 10/04/98 Periodicità : periodica - quotidiano

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Collaboratori: Giulia Chiuso, Enrica Guidotti, Romano Lupi, Massimo Morini, Daisy Parodi, Tiziana Pavone, Ilaria Salerno. Social: Giulia Chiuso, Tiziana Pavone, Ilaria Salerno. Video: Daisy Parodi, Tiziana Pavone. Fotografie: Luca Stardero, Nicola Teti. Progetto grafico: Paolo Pinto, Diego Lupano.


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MARTEDI’ 4 FEBBRAIO 1) Teatro Ariston

Palco, Community Point, Sala Stampa 70° Festival della Canzone Italiana Dal giorno 4 al giorno 8, Dalle ore 20:30 alle ore 1:30 Il settantesimo Festival di Sanremo si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dal 4 all’8 febbraio 2020 e sarà condotto da Amadeus, che sarà anche il direttore artistico.

2) Piazza Colombo

Palco, Love Box, Casa SIAE, Influencer Point

Unicef @ Ivan Graziani Theatre Ore 12:30–13:00 Premio Eccellenza Italiana 2020 @ Ivan Graziani Theatre Ore 14:00–14:30 I segreti delle piante per una voce sempre giovane – Gianluca Mech @ Ivan Graziani Theatre Ore 15:00–15:45 L’Italia in Vetrina – Friuli-Venezia Giulia @ Ivan Graziani Theatre Ore 16:15–16:45 C’era una (prima) volta – Claudio Guerrini @ Ivan Graziani Theatre Ore 18:30–19:00

Sanremo Off + Emma Marrone Live Aperto al pubblico Ore 21:00

3) Casinò Sanremo Corso degli Inglesi, 18

Mimì Sarà Uno spazio dedicato ad una delle cantanti più significative del Festival di Sanremo: Mia Martini Raffaele Moretti, Gara, e Andrea Castrignano da “casa Mimi” Ore 17:15 Mei 25 a “Sanremo 70” Collaborazione con il Mei che raduna le principali produzioni discografiche indipendenti ed emergenti italiane e che, per quest’occasione, ha selezionato alcuni artisti e uno di loro andrà a suonare a Faenza per il prossimo meeting Nicola Lotto, Cesare Isernia, Swingari Ore 18:00

Guarda che Mun Tunait – Antonio Emilio Caggiano @ Ivan Graziani Theatre Ore 19:00–19:30

Gli Show Live Serie di eventi negli eventi per due ore di show live “70 anni del Festival di Sanremo, le più belle canzoni”

Premiazione Premio Pigro 2019 @ Ivan Graziani Theatre Ore 19:45–20:30

8) Piazza Sardi

Proiezione Festival di Sanremo @ Ivan Graziani Theatre Ore 21:00–23:59

La storia illumina il futuro Il contenitore proposto è sviluppato sulle tre serate di martedì, mercoledì e giovedì e va a toccare, in ognuna delle serate, tre decadi musicali. I decenni saranno interpretati e proposti concettualmente da una serie di artisti e dj di caratura nazionale che rappresentano bene il contenuto proposto

Show case e dj set Radio 2, ad invito @ Lounge - PASS Ore 00:00-05:00

6) Miramare the Palace Suite 2020

Mostra d’arte Festival di Sanremo 70 fra sorrisi e melodie Mostra al Casinò che contiene le vignette finaliste del contest “Humor Festival” Fino al giorno 9 Ingresso libero

“50&60” Sviluppare l’evolversi della selezione insieme a MA.NU!, ospite Vittorio Barabino Ore 19:00 – 21:00 Proiezione Festival Diretta con il 70° Festival di Sanremo 2020 Ore 21:30-01:30

4) Forte di Santa Tecla

9) Villa Nobel

Giardini Vitt. Veneto, 34, Sanremo

Corso Felice Cavallotti, 116

ON AIR RADIO KISSKISS - Pippo Pelo Show Ore 07:00-09:00 Talk Moda “La Musica cambia pelle. 70 anni di storia e successi” Interviene il Sottosegretario MISE Alessia Morani e AD Unic Fulvia Bacchi Moderatore Ildo Damiano Esperto di Moda & Fashion Editor Gianluca Saitto Fashion Designer, Presenta Vittoriana Abate Ore 16:30-18:00 Cocktail di opening Suite 2020 Madrina Elisabetta Gregoraci Ore 18:00 Mostra permanente Sanremo 70 Dal 3 al 16 febbraio 2020 Una grande mostra dedicata alla storia del Festival della Canzone Italiana

5) Palafiori Casa Sanremo

Campus @ Ivan Graziani Theatre Ore 8:30–10:30 Musica Contro le Mafie @ Ivan Graziani Theatre Ore 11:00–12:15

7) Piazza Bresca Sanremo Sonora Gli eventi del primo stage saranno strutturati e programmati secondo quattro tematiche: New Generation, Mimì Sarà, Mei, Gli Show, visione del Festival. New Generation Uno spazio dedicato alla musica emergente: dal pop al rap, dal rock all’indie di artisti nazionali. Renato Franchi, il cantautore Lombardo che ama De Andrè Ore 16:30

“La musica di Sanremo... un treno di emozioni” Dal 1 febbraio al 1 marzo - Mostra temporanea Esposizione di cimeli, oggetti, dischi, spartiti originali ed articoli relativi al Festival della Canzone Italiana

10) Hotel Londra Corso Matuzia, 2

Fuori Sanremo Radio Italia Solo Musica Italiana

11) Grand Hotel & Des Anglais Salita Grand Albergo, 134

Sfilando tra le stelle di Sanremo, evento nazionale di Liz


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MARTEdI’ 4 FEBBRAIO 12) Victory Morgana Bay

14) Federazione Operaia

Opening Party - Sanremo 2020 Martedì 4 Febbraio a cena con le celebrities per l’immancabile Opening Party targato GIG. Super Party Ore 24:00 in poi

Libri e Canzonette Incontro con Eddy Anselmi e il suo «Il Festival di Sanremo» Presentazione del “Novissimo Zibaldone del Festival”, seconda edizione aggiornata di un progetto editoriale nato dieci anni fa in seno all’Accademia della Pigna. Ore 16:00-17:00

Corso Trento E Trieste, 16

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13) The MALL Sanremo

16) Biblioteca Civica

Via Operaia 47 - Sanremo

Via Carli 1

Presentazione libro - “Clara” di Laura Consalvi Ore 17:00 L’autrice rappresenta con personaggi inventati, una serie di avvenimenti e vicissitudini che si susseguono all’interno della storia stessa e che ruotano intorno alla protagonista Clara.

Presentazione libro a tema, “Il Festival di Sanremo” di Eddy Anselmi, edito da De Agostini. La chiusura sarà lasciata alla band toscana “Animali di Plastica”. Il terzo pomeriggio,

Valle Armea

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Mostra “Vent’anni di Mellophonium” che prevede l’esposizione delle copertine di tutti i numeri dal 1999 ad oggi insieme ad altri curiosi documenti. Ore 16:00-19:00

17) Pico Centrale C.so Mombello

15) Piña Social Club

Pico in Festival - Marysa Fagnani Dalle ore 19:30

Rivolte di San Sebastiano 18-20

La musica è protagonista!

18) Camillo Via Cavour, 19

Mostra Sanremo Story Esposizione delle illustrazioni di Tiziano Riverso in collaborazione con il giornalista Claudio Porchia The Fashion Side of Festival The Mall Sanremo, l’esclusivo Outlet del Lusso nel cuore della Riviera dei Fiori, ospiterà The Fashion Side of Festival, una mostra ideata e realizzata insieme a Rai Pubblicità e patrocinata dal Comune di Sanremo per celebrare i 70 anni del Festival di Sanremo. Dal 4 al 23 Febbraio

19) Galleria d’arte Bonbonniere C.so Inglesi 3

Mostra di pittura “Note Coloratissime” Artisti presentano opere surreali e astratte sul tema musicale.

Piña Social Club - Festival Week, I Wolf Il Festival di Sanremo al Piña Social Club Ore 23:00 in poi

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