Febbraio 2017

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A.L.I.S.: 400 adesioni in soli 4 mesi

Criscuolo entra nella regia dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale

Fincantieri: una nuova classe di navi per

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COMPANY PROFILE: Premessa A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile Roma, 24 febbraio 2017 - Nasce dalla volontà di promuovere il trasporto intermodale in Italia, facendone conoscere i vantaggi alle aziende italiane che operano nel settore dell’autotrasporto. Per la sua stessa posizione geografica, l’Italia è infatti una vera e propria piattaforma logistica sul Mar Mediterraneo, con infinite potenzialità in termini di intermodalità: la nascita di nuove Autostrade del Mare ha consentito, negli ultimi anni, di alleggerire le strade italiane di un numero rilevante di mezzi che ora si spostano via mare tra il Sud e il Nord del Paese, con un notevole risparmio di emissioni di CO2 e di conseguenza importanti vantaggi in termini di sostenibilità ambientale. A.L.I.S. è una forma di associazionismo innovativo che opera in un ambito di primaria importanza per l’economia del Paese: il settore della logistica incide infatti sul PIL per un 14%, quello portuale per un 2,6%, con un indotto di 160.000 imprese e 1 milione di addetti. La nuova Associazione intende in prima istanza rilanciare a livello nazionale e internazionale le aziende italiane operanti nel settore dell’autotrasporto, contribuendo nel contempo a creare opportunità di lavoro per i giovani e ad interrompere in questo modo il fenomeno della fuga dei cervelli all’estero. A.L.I.S. è dunque la nuova Associazione di categoria che mette a sistema tutti gli operatori del mondo dei trasporti: autotrasportatori anche monoveicolari, aziende armatoriali, aziende ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri. Chi siamo A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità sostenibile è nata a Roma il 17 ottobre 2016. I soci fondatori sono realtà di rilievo nel settore dei trasporti e della logistica: tra queste si annoverano compagnie di navigazione, società di autotrasporto e società di intermediazione. Alla Presidenza dell’Associazione è stato eletto Guido Grimaldi, mentre Marcello Di Caterina ne è il Direttore Generale. L’Associazione ha sede a Roma, al numero 157 di Via Rasella. A pochi mesi dalla sua fondazione A.L.I.S. è costituita da oltre 400 aziende associate, per un totale di oltre 110.000 unità di forza lavoro, un parco veicolare di oltre 65.000 mezzi con più di 2.000 collegamenti marittimi settimanali solo per le isole e più di 100 linee di Autostrade del Mare. Con oltre 30 info point regionali A.L.I.S. è inoltre presente in maniera capillare in tutta Italia.

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Norwegian Cruise Line

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pag. 5 Sped. in A. P. - 45% - art. 2 comma 20/B, Legge 662/96 - Filiale di Napoli Imprimé a Taxe Reduite - Taxe Percue - Tassa Riscossa - Napoli Italy

Una copia ia

0,51 — ISSN0393/9952

Trasporto Intermodale sostenibile e nuove prospettive Puntuale l’intervento di Marcello Di Caterina, Direttore Generale di A.L.I.S, a Bruxelles Bruxelles, 9 febbraio 2017 – Il settore dei trasporti in primo piano in Europa. Presso il Parlamento, ieri si e’ svolto il convegno “The transport sector: opportunities for 2017” è stato l’occasione per fare il punto sul settore trasporti in un’ottica di sviluppo a livello internazionale. “Stiamo impegnandoci per un 2017 nel segno della crescita e messa a sistema delle diverse modalità di trasporto continentale – ha dichiarato Marcello di Caterina, DG di A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile – Se investiamo oggi in infrastrutture intelligenti e veicoli puliti ridaremo impulso alla domanda e all’economia e ci prepareremo a una nuova concorrenza mondiale più vigorosa”. Un settore che, è stato ricordato da Di Caterina, a livello italiano incide per il 14% sul PIL nella logistica, per il 2,6% nel portuale, e riguarda un milione di addetti con un indotto di 160.000 imprese. In questo panorama, A.L.I.S. propone una forma di associazionismo innovativo: con i suoi associati (auto-

trasportatori, società armatoriali, aziende ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri), rappresenta già un parco veicolare che supera i 65.000 mezzi ed una forza lavoro di oltre 110.000 dipendenti tra diretti ed indiretti. I suoi obiettivi, come ricordato, sono l’internazionalizzazione, la riduzione di emissioni di CO2, il riscatto del Mezzogiorno d’Italia e la continuità territoriale. In quest’ottica gli associati sono perciò dotati di moderne flotte, di mezzi navali e terrestri con elevate capacità di carico: utilizzano strade, rete autostradale e il network di Autostrade del Mare e offrono servizi di eccellenza per gli autisti e passeggeri di tutto il territorio europeo. Marcello Di Caterina ha inoltre ricordato l’avvio di un percorso congiunto con il Ministero dei Trasporti e altre istituzioni – come l’Autorità di Regolazione dei Trasporti – che porterà all’individuazione delle reali difficoltà della catena logistica, con particolare attenzione all’ultimo miglio nei nodi logistici, dove risiedono le maggiori criticità del trasporto intermodale. L’idea è quella di istituire una vera e propria “etichetta dell’intermodalità” per le imprese che si dimostreranno virtuose nell’utilizzo del trasporto combinato. Una sorta di trattamento premiale al momento della definizione dei criteri per la fis-

sazione delle tariffe, dei canoni e dei pedaggi. “il cuore pulsante dell’Associazione è l’autotrasporto –ha precisato Marcello Di Caterina – con queste aziende stiamo avviando un serio percorso operativo per la decongestione stradale e la limitazione dell’inquinamento atmosferico”. Apprezzamenti sono andati all’attività del Governo, che con i fondi “Marebonus e Ferrobonus” promossi da Bruxelles sta puntando decisamente verso una logica di miglioramento ambientale. Il convegno è stato promosso da S&D Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici e dal Centro Servizi per il Mare, nato a Bruxelles lo scorso 12 gennaio con l’obiettivo di promuovere gli interessi del settore marittimo presso le Istituzioni Europee, a cui A.L.I.S. ha aderito sin dalla sua fondazione.

Accordo A.L.I.S. Service con Q8 Una nuova importante sinergia con il leader nazionale dei carburanti Roma, 24 febbraio 2017 – Servizi di elevata qualità, forti sconti, personale dedicato. Da oggi tutti i soci A.L.I.S. potranno usufruire di numerosi vantaggi: ALIS Service, infatti, la società di servizi creata dall’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile, ha stipulato un accordo con Q8, uno dei principali leader internazionali nel settore dei carburanti. “E’ questo un ulteriore tassello strategico del nostro progetto – ha dichiarato Marcello Di Caterina, Direttore Generale di A.L.I.S – che insieme ad ALIS Service continua a ‘muovere’ l’Italia e non solo, spostando sviluppo, sostenibilità e convenienza”. Q8 opera in tutto il territorio nazionale con 3.400 stazioni di servizio dislocate su tutta la penisola. Le numerose aziende iscritte ad A.L.I.S. (autotrasportatori anche monoveicolari, società armato-

riali e ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri) potranno perciò accedere alle facilitazioni che non riguardano solamente un vantaggio economico – comunque molto competitivo – ma anche a servizi qualitativamente alti. Oltre alla forte scontistica di cui potranno godere, gli associati avranno la possibilità di personalizzare la carta ALIS Service – Q8 secondo le proprie esigenze aziendali e professionali. Ma non solo: potranno anche monitorarla 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno. Infine personale dedicato ALIS Service e Q8 affiancherà costantemente ogni singolo aderente all’accordo per garantire un servizio ancor più completo e dettagliato. La nuova carta carburante ALIS Service – Q8 dà la possibilità di accedere a condizioni commerciali molto vantaggiose e allo stesso tempo offre sicurezza e flessibilità. Per usufruirne basta contattare sin da ora direttamente ALIS Service: potranno farlo sia gli associati che chi vorrà aderire ad A.L.I.S.


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DALLA PRIMA PAGINA PREMESSA A.L.I.S. Il successo dell’Associazione è ricollegabile in prima istanza a una diffusa esigenza di rappresentatività di tutto il settore trasporti. A.L.I.S. si differenzia infatti dalle altre associazioni di categoria in quanto si pone come presenza concreta e come interlocutore privilegiato del Governo Italiano, presso cui intende far valere non le istanze generiche dell’associazionismo bensì quelle reali degli imprenditori. Gli Obiettivi Sono quattro gli obiettivi macroeconomici che A.L.I.S. si pone sin dalla sua fondazione e che intende portare all’attenzione dei tavoli governativi. Internazionalizzazione del settore trasporti E’ fondamentale migliorare la competitività dell’Italia sia su nuovi mercati sia nei confronti di concorrenti internazionali. In tal senso, le aziende operanti nell’autotrasporto, nel trasporto ferroviario e nel trasporto marittimo, nonché tutti gli operatori del sistema intermodale reclamano da tempo la possibilità di lavorare di più a livello internazionale, grazie al potenziamento dei corridoi intermodali europei che interessano l’Italia. Continuità territoriale con le grandi isole Garantire una vera continuità territoriale con la Sicilia e la Sardegna, senza contributi statali e grazie a flotte moderne e d’avanguardia, è una priorità per tutto il settore trasporti e per l’intero paese. Ad oggi gli associati A.L.I.S. garantiscono 2.000 collegamenti marittimi settimanali per le grandi isole, per un totale di 500.000 collegamenti su base annua. Riscatto del Mezzogiorno La riduzione del gap esistente tra il Nord e il Sud del paese in termini logistici, economici e infrastrutturali, è una priorità assoluta per A.L.I.S. Il riscatto del Mezzogiorno favorirà infatti non solo le aziende del Sud Italia ma anche quelle del Nord, che – grazie allo sviluppo infrastrutturale e all’efficienza della logistica intermodale e sostenibile – potranno realmente ampliare i loro mercati di riferimento. Sostenibilità ambientale La riduzione dell’impatto ambientale provocato dal trasporto delle merci via terra, con il controllo delle emissioni di CO2 e di polveri sottili inquinanti, è una

precisa direttiva dell’Unione Europea. Sulla base di questa istanza, A.L.I.S. è nata per rappresentare e promuovere l’intermodalità: la combinazione di diverse modalità di trasporto merci, dall’autotrasporto ai collegamenti ferroviari e marittimi, consente infatti un abbattimento delle emissioni di CO2 stimato tra il 40% e il 60% rispetto al trasporto effettuato esclusivamente su strada. Le aziende del settore che hanno scelto di associarsi ad A.L.I.S. dimostrano da tempo una spiccata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e molte di loro hanno già ottenuto le classificazioni dall’Ente di Certificazione Internazionale R.I.N.A. per l’utilizzo di mezzi di trasporto progettati e realizzati per ridurre al minimo l’impatto ambientale. A.L.I.S. in Europa Sin dall’inizio della sua attività A.L.I.S. è entrata in pieno nella fase operativa, compiendo interventi concreti, a livello nazionale ma soprattutto internazionale. E’ un forte segnale positivo la sua adesione al protocollo del Centro Servizi per il Mare, inaugurato recentemente a Bruxelles. Un accordo per promuovere gli interessi del settore marittimo presso la Ue e per avere un ruolo attivo in questo ambito: i partecipanti avranno modo di essere più vicini alle istituzioni europee ed avere un supporto concreto per interpretare le linee guida che saranno applicate in Italia. A.L.I.S. Service Per garantire agli associati un’ampia gamma di servizi a costi competitivi, è stata creata A.L.I.S. Service. La società di servizi, grazie a una serie di partnership, offre una serie di vantaggi e servizi per le aziende del settore trasporti, logistica e intermodalità: - Oltre 30 network per un totale di 80.000 km di rete autostradale - Tariffe competitive applicate dagli altri soci A.L.I.S., quali il 10% di sconto sul costo del passaggio marittimo per i mezzi - Pedaggi autostradali con massimo sconto ministeriale - Carte carburanti e carte servizi - Rimborso IVA in 30 paesi e Tassa Accise - Assicurazioni - Consulenza legale, fiscale, finanziaria e logistica Il Management Presidente A.L.I.S. – Guido Grimaldi Direttore Generale A.L.I.S. – Marcello Di Caterina

l’INForMaTore NaVale di Napoli Giornale Marittimo È un periodico edito dalla EDI.MAR. sas di Gennaro Scotto Pagliara Direttore Responsabile GeNNaro SCoTTo PaGlIara Condirettore: SIlVIo SCoTTo PaGlIara Sede: Stazione Marittima (Porto), 80133 Napoli Direzione, redazione e pubblicità: Calata Vitt. Veneto (ex manufatto USO) Tel. e Fax: 081-203633 e-mail: gescotto@tin.it Registrazione presso il Tribunale di Napoli n° 1716 del 18/7/1964. Registro Nazionale della Stampa n° 9504 Spedizione in abbonamento Postale

Impaginazione e grafica eDIMar sas. Stampa: Stampaprint ASSOCIATO ALL’USPI UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Pubblicazione iscritta al Centro Nazionale ISDS (International Serials Data System) del Consiglio Nazionale Ricerche con il numero di codice ISSN 0393-9952. Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) n° 5707 Responsabile del trattamento dei dati personali (D.Lgs.196/2003) Gennaro Scotto Pagliara Direttore dell’Informatore Navale di Napoli


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A.L.I.S.: 400 Adesioni in soli 4 mesi. L’Associazione Logistica per l’Intermodalità Sostenibile si presenta a Transpotec 2017

Guido Grimaldi

Verona, 24 febbraio 2017 – 400 adesioni in solo 4 mesi dalla fondazione, oltre a numerose collaborazioni strategiche con realtà istituzionali e private, sia a livello nazionale che internazionale. E’ quanto emerso dalla presentazione ufficiale di A.L.I.S. – Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile al settore dei trasporti, che ha avuto luogo oggi nell’ambito della manifestazione fieristica Transpotec 2017 di Verona. “A pochi mesi dalla sua fondazione, l’Associazione è costituita da oltre 400 aziende associate, per un totale di oltre 110.000 unità di forza lavoro e un parco veicolare di circa 70.000 mezzi – ha dichiarato Guido Grimaldi, Presidente di A.L.I.S. – Si tratta di un risultato importante, che testimonia il valore di un progetto in cui crediamo fermamente e che intende promuovere un rilancio serio e condiviso del settore”. Ed ha aggiunto: “La nostra presenza al Transpotec nasce dalla convinzione che possiamo e vogliamo dare il nostro contributo

ad un evento importante, perché rappresenta lo specchio di uno scenario economico settoriale molto rilevante”. Nel corso dell’incontro, il Presidente Guido Grimaldi e il Direttore Generale Marcello Di Caterina hanno illustrato ai giornalisti del settore e a tutti gli intervenuti i risultati raggiunti dall’Associazione a pochi mesi dalla sua costituzione: l’adesione ufficiale ad A.L.I.S. del Consiglio Direttivo del Consorzio ZAI – Interporto Quadrante Europa di Verona. “Con oltre 2.500.000 metri quadrati l’interporto di Verona rappresenta un punto di incontro ideale per il trasporto merci stradale e ferroviario – ha precisato Guido Grimaldi – In particolare intercetta i traffici merci provenienti o diretti al centro-nord Europa attraverso il Brennero, da e per la Francia, la Spagna e i Paesi dell’Est europeo”. A.L.I.S. rappresenta una buona fetta del tessuto industriale nazionale: da sempre ha saputo creare connessioni e cooperazioni importanti tra autotrasportatori di primario ordine, società armatoriali, aziende ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri. Gli Associati sono dotati di moderne flotte che si avvalgono dell’intera rete europea TEN-T: mezzi navali e terresti con elevate capacità di carico che utilizzano la rete autostradale e il network di Autostrade del Mare, offrendo servizi di eccellenza per gli autisti e i passeggeri di tutto il territorio europeo. L’internazionalizzazione, la continuità territoriale con le grandi isole, il riscatto del Mezzogiorno d’Italia e la riduzione delle emissioni di CO2 sono gli obiettivi primari di A.L.I.S. Internazionalizzazione: l’Associazione ha aderito al Protocollo di intesa del Centro Servizi per il Mare di Bruxelles, al fine di

Chiarimento del Ministero rispetto alle dichiarazioni del Presidente Crocetta sulle autorità portuali della Sicilia Roma, 3 febbraio 2017 Per una corretta informazione si rende nota la risposta del 27 ottobre 2016 inviata al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Nella lettera si fa riferimento anche alla proroga dell’Autorità portuale di Messina a fine anno. Proroga che, si precisa, per i tempi legati all’emanazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (dpcm), è stata estesa al 30 giugno

fornire assistenza sull’Europrogettazione degli associati e di agevolare il dialogo con le istituzioni europee. “ALIS stessa si farà presto capofila proponente di progetti europei nel settore dei trasporti intermodali – ha aggiunto il DG Marcello Di Caterina – Lo abbiamo annunciato al Parlamento Europeo lo scorso 8 febbraio e nell’occasione abbiamo presentato alle istituzioni comunitarie le nostre attività programmatiche”. Rilancio del Mezzogiorno e continuità territoriale con le grandi isole: A.L.I.S. ha scelto Catania – a dicembre 2016 – per la sua prima uscita ufficiale. Proprio in Sicilia, così come in Sardegna, l’Associazione è particolarmente attiva, con uffici dedicati e infopoint che garantiscono un’assistenza costante agli associati presenti sul territorio. Difesa dell’ambiente: “Siamo convinti che agire nel più ampio e possibile rispetto dell’ecosistema non sia un’utopia – ha dichiarato Marcello Di Caterina – Un esempio su tutti: la misura di legge volta al rimborso delle accise sul gasolio consumato è una questione fondamentale dal punto di vista ambientale”. In tal senso A.L.I.S. sta facendo la sua parte: è infatti in corso la definizione di un Protocollo di Intesa con il R.I.N.A – società leader di certificazione nazionale – per proporre a tutti gli associati certificazioni non solo ambientali ma anche a tutela della sicurezza. Sul fronte istituzionale, A.L.I.S. ha recentemente avviato una collaborazione con le Autorità di Governo, (in particolare il MIT e le Autorità indipendenti interessate per competenza) volta all’individuazione delle reali difficoltà della catena logistica, ponendo particolare attenzione al tema dell’ultimo miglio, nei nodi logistici dove risiedono le maggiori criticità del trasporto inter-

modale. Il settore logistico incide infatti per un 14% sul PIL e quello portuale per un 2,6%, mentre l’indotto è rappresentato da 160.000 imprese per un milione di addetti. L’idea è quella di istituire una vera e propria “etichetta dell’intermodalità” per le imprese che si dimostrano virtuose nell’utilizzo del trasporto combinato. A quelle imprese che riescono ad avere questa etichetta si riconoscerà un trattamento premiale nel momento della definizione dei criteri per la fissazione di tariffe, dei canoni e dei pedaggi. A.L.I.S., che ha avuto una presenza costante all’evento fieristico con un ampio spazio espositivo, ha inoltre presentato l’ampia gamma di vantaggi proposti agli iscritti attraverso la società di servizi A.L.I.S. Service, tra cui consulenza legale, fiscale, finanziaria e logistica, pedaggi autostradali con massimo sconto ministeriale, carte carburanti e carte servizi, rimborso IVA in 30 paesi, tassa accise, assicurazioni e molto altro ancora.

Ahmet MUSUL, amministratore delegato Ekol Zeno D’AGOSTINO, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Interverranno alla cerimonia: Robert RYDBERG, ambasciatore di Svezia in Italia Debora SERRACCHIANI, presidente Regione Friuli Venezia Giulia Roberto DIPIAZZA, sindaco di Trieste Dirk CLAUS, amministratore delegato Porto di Kiel Marcello Di Caterina

Servizio idrico Piazzale Pisacane

80133 Napoli - Porto Tel. 081.201376 • Fax 081.5630364 e-mail: idraporto@pec.it 335-7550624 335-7550680

Trieste, 21 febbraio 2017 – Domani, mercoledì 22 febbraio, alle ore 8.00, presso il terminal EMT del Porto Nuovo di Trieste, avrà luogo la cerimonia di inaugurazione ufficiale del nuovo servizio intermodale a lunga percorrenza sulla direttrice Kiel-Göteborg, per il trasporto di contenitori, semirimorchi e casse mobili, in arrivo e partenza via mare dalla Turchia e dalla Grecia, avente come origine e destinazione il mercato dell’area baltica. Il servizio promosso da EKOL, operatore logistico turco che ha acquisito di recente la partecipazione di maggioranza del Terminal EMT del Molo VI, è stato avviato con successo da qualche settimana e rappresenta il primo collegamento operativo lungo il corridoio TEN-T Adriatico-Baltico. Alla realizzazione del progetto che unisce Trieste e il porto di Kiel in Germania, collaborano TX Logistik e Mercitalia Rail per la trazione ferroviaria, Alpe Adria e la stessa TX Logistik in qualità di MTO, e Stena Line cura la prosecuzione marittima fino a Göteborg in Svezia. Saluti introduttivi: Francesco PARISI, presidente Francesco Parisi Casa di Spedizioni

Idra Porto s.r.l.

Rifornimento:

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE NUOVO SERVIZIO INTERMODALE TRIESTE/ PORTO SULLA DIRETTRICE KIEL-GÖTEBOR

Emergenza:

335-7550682 335-7550478

Pietro MANCUSO, amministratore delegato TX Logistik


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FINCANTIERI: 2 navi da crociera più 4 in opzione per la Cina

Trieste, 22 febbraio 2017 – Fincantieri, China State Shipbuilding Corporation (CSSC) e Carnival Corporation & plc, hanno firmato un Memorandum of Agreement (MoA) per la costruzione di due navi da crociera, e ulteriori quattro in opzione, che saranno le prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. Le parti hanno firmato il MoA per conto della joint venture tra Fincantieri e CSSC Cruise Technology Development Co., Ltd (CCTD), della joint venture tra Carnival Corporation e CSSC, e del cantiere di Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co., Ltd (SWS). L’accordo, soggetto ad alcune condizioni, ha un valore di circa 1,5 miliardi di dollari per le prime due navi e aggiorna le intese annunciate lo scorso 23 settembre tra le parti, CIC Capital, CCTD e SWS, finalizzate allo sviluppo e alla crescita dell’industria crocieristica cinese. A firmare questo storico MoA sono stati l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, Michael Thamm, CEO di Carnival Asia e del gruppo Costa, e Wu Qiang Presidente di CSSC. La cerimonia di firma ha avuto luogo oggi a Pechino, presso la Grande Sala del Popolo, a margine del 4° Business Forum Italia-Cina, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e quello della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. Le nuove navi saranno costruite presso il cantieredi SWS, sito del gruppo CSSC. Il loro design sarà appositamente personalizzato secondo i gusti specifici dei clienti cinesi per il nuovo brand crocieristico cinese della joint venture tra Carnival Corporation, CSSC e CIC Capital, che si occuperà anche di operare le unità. La prima consegna è prevista per il 2023. Giuseppe Bono, Amministratore delegato di Fincantieri, ha commentato: “Guardare allo scenario globale significa cercare di allargare i propri confini, porre le basi per far crescere ulteriormente le prospettive d’affari e accedere anche ai mer-

cati più complessi. Senza un simile impegno non c’è possibilità di restare competitivi nel medio e lungo periodo. Siamo dunque convinti che l’accordo di oggi rappresenti un esempio di collaborazione industriale in grado non soltanto di ribadire la nostra leadership nel settore crocieristico, ma anche di creare un sistema virtuoso fra i due Paesi”. “Siamo orgogliosi di poter ordinare le prime navi da crociera da realizzare in Cina e ambire a un ruolo di leader nello sviluppo delle capacità cantieristiche di questo settore in Cina, che rappresenta un’altra importante pietra miliare nella costruzione di un’industria di settore sostenibile e prospera. Questa operazione dimostra inoltre il nostro impegno nell’aiutare la Cina a diventare uno dei primi mercati cruise, come previsto dal suo piano quinquennale di sviluppo economico” ha dichiarato Arnold Donald, CEO di Carnival Corporation.Fincantieriè uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo e il primo per diversificazione e innovazione. È leader nella progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, dalle navi militari all’offshore, dalle navi speciali e traghetti a elevata complessità ai mega-yacht, nonché nelle riparazioni e trasformazioni navali, produzione di sistemi e componenti e nell’offerta di servizi post vendita. Il Gruppo, che ha sede a Trieste, in oltre 230 anni di storia della marineria ha costruito più di 7.000 navi. Con quasi 19.000 dipendenti, di cui oltre 7.800 in Italia, 20 stabilimenti in 4 continenti, Fincantieri è oggi il principale costruttore navale occidentale e ha nel suo portafoglio clienti i maggiori operatori crocieristici al mondo, la Marina Militare e la US Navy, oltre a numerose Marine estere, ed è partner di alcune tra le principali aziende europee della difesa nell’ambito di programmi sovranazionali.

FINCANTIERI: 2 CRUISE SHIPS FOR CHINA WITH AN OPTION FOR ADDITIONAL 4 Historic agreement signed in the presence of the Presidents Mattarella and

Jinping for the first units of this kind ever built in China for the local market Trieste, February 22, 2017 – Fincantieri, China State Shipbuilding Corporation (CSSC) and Carnival Corporation & plc signed a binding Memorandum of Agreement (MoA) for the construction of two cruise ships, with an option for additional 4, the first units of the kind ever built in China for the Chinese market. The parties signed the MoA on behalf of the joint venture between Fincantieri and CSSC Cruise Technology Development Co., Ltd (CCTD), of the joint venture between Carnival Corporation and CSSC, and of the shipyard Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co., Ltd (SWS). The agreement, subject to several conditions and of an approximate value of 1.5 billion dollars for the first two ships, updates the terms announced last September 23 between the parties, CIC Capital, CCTD and SWS, aimed at developing and supporting the growth of the Chinese cruise industry. The historic MoA was signed by the CEO of Fincantieri, Giuseppe Bono, by Michael Thamm, CEO of Carnival Asia and Costa Group, and by Wu Qiang, President of CSSC. The signing ceremony took place today at the Great Hall of the People in Beijing, on the occasion of the 4th ItalyChina Business Forum, attended by Italian President Sergio Mattarella and Chinese President Xi Jinping. The new ships will be built at the SWS yard, a facility of CSSC Group. The design will be tailored for the specific tastes of the Chinese travelers and for the new Chinese cruise brand of the joint venture between Carnival Corporation, CSSC and CIC Capital, which will also operate the units. The first delivery is expected in 2023. Giuseppe Bono, CEO of Fincantieri, stated: “Looking at the global scenario means trying to widen one’s boundaries, laying the foundations to further boost business prospects and access more complex markets. It is not possible to maintain a competitive presence in the medium and long term without such a commitment. We therefore believe that today’s agreement is an example of industrial partnership that not only reaffirms our leadership in the cruise industry, but also creates a virtuous system among the two countries”. “We are proud to be able to order the first China-built cruise ships and play a leadership role in developing cruise shipbuilding capabilities for the first time in China, which represents another important milestone in building a sustainable and prosperous cruise industry, and demonstrates our commitment to helping China become a leading cruise market as part of its five-year economic development plan” commented Arnold Donald, CEO of Carnival Corporation.

Incontro a Genova MSC-Messina-Banca Carige Genova, 10 febbraio 2017 – Si è svolto oggi a Genova un incontro fra i vertici del Gruppo MSC e del Gruppo Messina con il top management della Banca Carige in un clima di forte e condivisa collaborazione. Oggetto della riunione la possibilità di un ingresso del Gruppo MSC nella compagine azionaria del gruppo genovese, ciò anche alla luce delle potenziali sinergie nei rispettivi core business dei due gruppi. I gruppi MSC e Messina, grazie anche alla disponibilità manifestata dalla Banca, proseguiranno il percorso con l’obiettivo di pervenire a un accordo.

Londra: IBIA ha celebrato il 24° Annual Dinner Londra, 21 febbraio 2017 – Circa 1000 operatori commerciali del combustibile per uso marittimo hanno partecipato alla prestigiosa International Bunker Industry Association (IBIA) cena annuale che si e’ svolta ieri, 20 febbraio, al segnare l’inizio di settimana internazionale del petrolio a Londra. Fedele alla tradizione, presidente dell’ IBIA ha parlato dielle attività e le realizzazioni dell’Associazione nel corso dell’anno passato, ed ha delineato le priorità per l’anno a venire, ringraziando i membri del consiglio in uscita e il benvenuto ai nuovi. Il Presidente Robin Meech ha aperto il suo intervento dicendo che ”l’ lBIA è in una nuova era, con crescente appartenenza, una nuova strategia e una nuova gestione”. Egli ha sottolineato che l’IBIA comprende ora una più ampia adesione demografica; avendo recentemente accolto l’Istituto di Bunker acquirenti e consumatori e anche attraverso diversi membri associati della IBIA che sono attive nel trasporto con carburanti alternativi come il GNL e metanolo. “Questo aumenta lo stato dell’ IBIA nelle comunità internazionale, fornendo una visione equilibrata temperata con l’ascolto di tutti gli elementi del nostro settore”, ha dichiarato Meech. Meech ha parlato di una presenza più forte dell’IBIA presso (IMO) l’Organizzazione marittima internazionale, dove l’Associazione è stata sempre più attiva, rendendo contributi al dibattito circa l’attuazione del limite di zolfo dello 0,50% nel 2020. L’IBIA continuerà questi sforzi, in collaborazione con altre associazioni del settore e l’ ingresso tra i suoi membri attraverso gruppi di lavoro dell’IBIA. Guardando al futuro, Meech ha detto che un’attività chiave di quest’anno sarà la stesura di una guida alle buone pratiche per i fornitori bunker, un compito che l’IMO ha invitato l’industria a prendere. Meech ha notato che anche questa è una pietra miiare della Carta dei Porti di IBIA, un’iniziativa portando i porti su uno stesso sistema, tipo Singapore, Rotterdam e Gibilterra, prendendo un ruolo guida nella promozione delle migliori pratiche per il bunkeraggio. Meech ha sottolineato ulteriormente l’importanza della formazione e l’uso delle moderne tecnologie come i sistemi di misurazione del flusso di massa per aumentare la professionalità e innalzare gli standard del settore. A nome del IBIA, Meech ha ‘ringraziato i due membri del consiglio uscenti, John Stirling di World Services di carburante, e Steve Simms di Simms LLP per i loro servizi svolti per l’Associazione, e ha accolto i membri del consiglio neoeletti. Lim Teck Cheng Hong Lam Marine è stato rieletto per il suo secondo mandato, mentre due nuovi membri del consiglio inizieranno la loro durata di 3 anni dal 1 ° aprile 2017. Si tratta di Martin Laue Brodersen dalla compagnia di navigazione danese Torm, e Dilip Mody della società di bunkeraggio con sede in India Global Fuels & lubrificanti, che torna ai vertici dopo una pausa di un anno. Al termine del suo discorso, Meech ha presentato il capitano Peter Hall con un regalo da parte dell’Associazione in riconoscimento per tutto lo splendido lavoro che ha intrapreso per IBI A nel corso degli ultimi quattro anni. La cena annuale di quest’anno è stata la prima occasione per il nuovo amministratore delegato di IBIA, Justin Murphy, di incontrare i membri. Murphy ha detto i commensali che era “estremamente orgoglioso” per assumere il ruolo e che tutti i presenti dovrebbero essere orgogliosi, perché l’industria del bunker spinge il commercio globale e svolge un ruolo significativo nel portare prosperità alla comunità in tutto il mondo. “La strategia di IBIA è quello di continuare ad attrarre i membri da ogni parte del globo e della catena del valore bunker; a lavorare con i membri per migliorare la reputazione del settore carbonile; e di lobby in modo efficace, per essere la vostra voce, con tutti i nostri stakeholder”, ha detto Murphy. IBIA desidera ringraziare i suoi sponsor, Akron commercio, trasporti, Prax Bunker, accessori per la casa Golfo benzina, Total Marine Fuel e BP Marine per il loro generoso sostegno per la cena annuale di 24 ° di IBIA, tenutasi presso il Grosvenor House Hotel, Park Lane, Londra.


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Pace fatta tra Salerno e Napoli: Criscuolo entra nella stanza dei bottoni dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale Salerno, 13 febbraio 2017 – Pietro Spirito ha nominato Nino Criscuolo quale rappresentante del Comune di Salerno all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. L’ufficializzazione è arrivata questa mattina nel corso di un incontro a Palazzo di Città tra il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, al quale hanno partecipato anche l’assessore al Bilancio e allo Sviluppo, Roberto De Luca e Francesco Messineo, segretario generale dell’AdSP. Grande soddisfazione in merito all’esito dell’incontro, da parte del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli il quale dice: “La specificità del porto di Salerno va difesa. Abbiamo ricevuto, in tal senso, la disponibilità da parte del presidente Spirito il quale ci ha comunicato ufficialmente di aver nominato il nostro rappresentante Nino Criscuolo all’interno del Comitato. Questo – aggiunge il primo cittadino – ci ha particolarmente confortato perché in tal modo faremo valere le nostre proposte che saranno sempre orientate da uno spirit o collaborativo, a salvaguardia di quanto costruito in questi anni. Abbiamo rimarcato al presidente Spirito la nostra determinazione al completamento delle opere che noi riteniamo indispensabili per lo sviluppo della nostra struttura portuale e anche lui, con noi, si attiverà presso i ministeri competenti affinché si sblocchino delle pratiche anchilosate che hanno una tempistica

non tollerabile”. “Abbiamo convenuto con il sindaco di Salerno – sottolinea il presidente Pietro Spirito – un percorso che parte dalla nomina di Nino Criscuolo all’intern o del comitato di gestione, passa attraverso gli investimenti prioritari che servono a Salerno per potenziare la sua capacità di sviluppo dei servizi e dei collegamenti, per arrivare ad un progetto di crescita che è contenuto nel documento di piano triennale sul quale adesso cominciamo il confronto con le Istituzioni e con il comitato di gestione. Vogliamo fare in modo che entro il mese di febbraio tale percorso si completi. I porti della Campania possono traguardare obbiettivi di incremento dei traffici a condizione che si generi un rapporto di forte collaborazione con le Istituzioni territoriali e nazionali. In tal senso dare vita alla zona economica speciale tra i porti di Napoli e Salerno costituisce un tassello strategico di primario rilievo”. Sulle possibili prospettive di crescita del porto di Salerno, il presidente Spirito aggiunge: “Ovviamente dipende molto, per tutti, dall’evoluzione dell’economia internazionale. Sono convinto, auspicando che il sistema produttivo confermi il percorso di crescita già intrapreso, che il porto di Salerno e quello di Napoli possano avere uno spazio rilevante di crescita. Molto dipenderà da quale sarà la scacchiera delle alleanze tra le grandi compagnie armatoriali che stanno ridisegnando la propria strategia per scegliere i porti che sono in grado di

garantire competitività.Salerno, come Napoli, devono assicurare la propria capacità di migliorare la competitività nelle infrastrutture e nei servizi”. “Mi piace sottolineare – ribadisce ancora il presidente- un punto importante, ovvero che l’Autorità di Sistema del Tirreno centrale è la prima che completa la sua governance, avendo un comitato di gestione completo e un segretario generale al lavoro. Questo è un fatto positivo perché così possiamo insieme valorizzare le specificità, le competenze, le forze del sistema portuale della Campania. Abbiamo due porti che dialogano con sistemi diversi dell’armamento internazionale e questa è un’occasione che va colta. Napoli e Salern o possono crescere assieme e, in tal senso, esistono le condizioni per una sinergia strategica. Nessuno ha mai messo in discussione che Salerno deve mantenere una natura polifunzionale. Quello su cui dobbiamo lavorare è potenziare la retroportualità. Salerno ha una configurazione geografica nella quale, per poter crescere ancordi più, bisogna puntare su una retroportualità capace di migliorare e potenziare ciò che le banchine possono fare fino ad un certo punto. Salerno deve costruire la sua retroportualità, mentre Napoli la deve utilizzare al meglio, perché sinora le potenziali esistenti, anche ridondanti, non sono state colte. Salerno, invece, deve costruire il proprio sistema retroportuale; proprio per questo la sperimentazione della zona economica speciale è una priorità decisiva.”

Autorità di Sistema Portuale: in crescita i porti Napoli e Salerno. Ma il ”Sistema” evidenzia alcune incongruenze Napoli, 7 febbraio 2017 – L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale si presenta, all’appuntamento recente della sua costituzione, con volumi di traffico in incremento. I porti di Napoli e Salerno registrano, nella loro somma, nel 2016 un aumento pari al 9,3% rispetto al 2015 nel settore del traffico container, passando da 797.608 teu movimentati nel 2015 a 872.053 del 2016. Nel settore delle crociere il traffico consolidato di Napoli e Salerno passa da 1.459.116 croceristi nel 2015 a 1.417.546 nel 2016 ( – 2,8%). Il traffico passeggeri da 6.689.108 a 7.001.905, ( + 4,7%). Il 2016 è stato un anno più che positivo per lo scalo partenopeo. Tutti i segmenti di traffico del porto di Napoli registrano risultati in incremento: dal traffico crocieristico, alle merci varie, ai contenitori. Il settore delle crociere registra il massimo storico, con 1 milione e 300 mila croceristi ( + 2,9% rispetto al 2015), mentre i passeggeri per i collegamenti con le isole sono stati 6.562.325 ( +3,8% rispetto al 2015). Il totale delle merci movimentate nello scalo nel 2016 sono state 22.396.568 tonnellate, + 6,7% rispetto al 2015. Di queste, le rinfuse liquide sono state 5.224.316 (+ 8,7% rispetto al 2015), le rinfuse solide 6.103,835 ( +1,9% rispetto al 2015), le merci varie 11.068,417 ( + 8,5% rispetto al 2015). Il settore del traffico contenitori registra l’incremento più elevato, con 483.481 contenitori in teu movimentati, il 10,3% in più rispetto al 2015.Il porto di Salerno mantiene nel 2016 il trend di crescita nel settore del traffico commerciale con 13 milioni di merci movimentate nello scalo ( + 1,6% rispetto al 2015). Nel settore container, in particolare, si registra un incremento del + 8%, pari a 388.572 teu movimentati nel 2016. Il traffico degli autoveicoli è stabile, con una crescita dello 0,6%. In calo il traffico croceristico con un decremento del -41,2% rispetto al 2015, passando da 189.545 croceristi a 111.395 nel 2016. I passeggeri, invece, sono stati 439.580, + 20,5% rispetto al 2015 ( 364.916). “I dati configurano una situazione di inversione di tendenza positiva nello scalo parteno-

peo e una costante crescita dello scalo salernitano - ha commentato il Presidente Pietro Spirito - Questo andamento induce a ritenere ancor più necessari interventi di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture e dei servizi. Il Piano Operativo al quale stiamo lavorando punta, partendo dai risultati raggiunti, a definire le linee di sviluppo in un’ottica di integrazione tra Interporti e sistema campano della portualità. Stiamo definendo un piano che superi l’ambito strettamente portuale per creare, così come richiesto dal Piano Nazionale della Logistica, un sistema campano competitivo nel Mediterraneo. L’integrazione tra traffici marittimi e terrestri costituisce la sfida logistica dei prossimi anni”. ————— Ndr: Alla predominanza dei porti del Nord Europa,l’Italia ha risposto a modo suo. Con la scusa di economizzare, ha ridotto il numero delle Autorita’ Portuali: ci si aspettava un taglio netto,ma ne e’ uscito fuori solo un leggero sfoltimento. Da oggi in poi,avremo porti-associati che raddoppieranno (solo sulla carta) i loro traffici,ma saranno dati che non corrisponderanno alla realta’.Semplicemente perche’ sara’ la somma di due porti. Se e’ questo il motivo di tale sconvolgimento,tanto valeva aggregare i porti di tutto il Tirreno: solo cosi’ potevamo illuderci di arrivare statisticamente a ridosso dei porti del Nord Europa.Stesso discorso per i porti adriatici. gsp


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Italia assente colpevole dal dibattito sulla Blue Economy

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FINCANTIERI: una nuova classe di navi per Norwegian Cruise Line

A Roma il 21 febbraio il primo summit per colmare un vuoto di interesse politico Roma, 8 febbraio 2017 – I mari che formano il Mediterraneo, in particolare quelli che incontrano le coste italiane, sono un mistero. Nessuna ricerca e analisi affidabile è stata svolta negli ultimi anni sui fondali, ma anche sulla qualità delle acque di Ionio, Adriatico, Egeo, Mediterraneo centrale, Mediterraneo occidentale. Di questi mari non si conoscono le potenzialità, le risorse, le criticità. Nulla o poco più di nulla. E l’Italia dal dibattito sul futuro dei mari e sulle potenzialità della Blue Economy, è pressoché totalmente assente. Ciò a fronte di posizioni particolarmente attive di Spagna e Francia, attivissime nel dibattito in Unione Europea e presenti in forze con ministri e sottosegretari a tutte le occasioni di discussione e progettazione sul settore dell’economia del mare. La conferma di questo vuoto è arrivata puntualmente dal primo summit sul Mediterraneo occidentale nella chiave della Blue Growth che si è svolto il 2 febbraio scorso a Barcellona. Summit che si è occupato di sviluppo, di sicurezza, di crescita sostenibile e di governance, e che ha tracciato …un mare di opportunità economiche, di sviluppo sostenibile e occupazionali. Ma l’Italia? Nel tentativo di imprimere una svolta e specialmente di coinvolgere l’opinione pubblica in un processo di Blue Growth che dal 2014 la UE ha indicato come strategia 1 dell’Unione, C&G Blue Vision, Unioncamere e Legambiente organizzano il 21 febbraio a Roma, nella sede di Unioncamere, il primo vertice italiano sulla Blue Economy. Obiettivo: accendere i riflettori sulla crescita delle economie connesse al mare; indicare al Paese le potenzialità di settore e focalizzare l’attenzione su criticità che potrebbero innescare reazioni a catena negative, in primis quelle relative alle security in un Mediterraneo, che, a causa delle crisi geo-politiche e del rischio terrorismo, rischia di diventare sempre più piccolo minacciando di compromettere attività primarie come quelle relative al turismo sul mare.

Fuoco e violenza sessuale ritardano lo sbarco dei passeggeri Dover, 14 febbraio 2017 - Due uomini sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale a seguito di un ”presunto incidente” a bordo della “Spirit of France” ieri 13 febbraio 2017. Il traghetto una volta raggiunto il porto inglese di Dover sono intervenuti uomini della polizia a bordo per catturare due persone accusate di violenza sessuale. Le operazioni si sono svolte per oltre un’ora. Gli ufficiali hanno partecipato ed i due uomini, uno di età compresa tra 46 e uno di 25 anni, sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale e presi in custodia. Una accusa che era stata fatta durante la navigazione, che è stata subito comunicati alla polizia. In un altro incidente sulla stesso traghetto, un piccolo incendio scoppiato sui ponti inferiori alle 16:15 durante i lavori di manutenzione ordinaria. Questo è stato estinto dall’equipaggio nel giro di due minuti nel rispetto di tutte le procedure marittime corrette. In nessun momento i passeggeri sono stati in pericolo.

Trieste, 16 febbraio 2017 – Fincantieri ha ricevuto dal gruppo Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. un ordine per la realizzazione di 4 navi da crociera di nuova concezione, con l’opzione per ulteriori 2 unità, destinate al brand Norwegian Cruise Line (NCL). Le unità hanno un valore di circa 800 milioni di euro ciascuna e saranno consegnate a un anno l’una dall’altra a partire dal 2022 fino al 2025, e in caso di esercizio dell’opzione fino al 2027. Determinante per il buon fine della commessa e per la scelta da parte dell’armatore è stato l’apporto di Cdp e di Sace, insieme a quello degli altri soggetti dell’export credit, che ha permesso a Fincantieri di proporre un pacchetto tecnico-commerciale e finanziario attraente, peraltro soggetto ad alcune condizioni. Con circa 140.000 tonnellate di stazza lorda, quasi 300 metri di lunghezza e una capacità di ospitare 3.300 passeggeri, queste unità costituiranno la spina dorsale della flotta del futuro di NCL. L’ordine si basa su un progetto prototipale sviluppato da Fincantieri che valorizza le caratteristiche consolidate di libertà e flessibilità di NCL con una configurazione di prodotto innovativa, in grado di arricchire ulteriormente l’esperienza offerta ai passeggeri. Inoltre, particolare attenzione è stata posta all’efficienza energetica, con il duplice obiettivo di contenere i consumi in esercizio e minimizzare l’impatto ambientale, in linea con le più recenti normative in materia. “Questa nuova classe di navi confermerà la tradizione di introdurre innovazioni significative nell’industria crocieristica propria del brand Norwegian Cruise Line” ha dichiarato Frank Del Rio, Presidente e CEO di Norwegian Cruise Line Holdings. “Questo ordine rimarca il nostro programma per le nuove costruzioni, aumenta e rafforza il nostro profilo di crescita, già significativo e prospetta un ritorno nel lungo periodo per i nostri azionisti”. Commentando l’annuncio l’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono, ha dichiarato: “Questo risultato eccezionale ci permette di annoverare un nuovo prestigioso brand nel nostro portafoglio clienti, a conferma della capacità di Fincantieri di sviluppare in modo flessibile soluzioni

all’avanguardia al servizio di ogni segmento ed esigenza della crocieristica moderna. Siamo molto orgogliosi del progetto per queste navi: lo abbiamo messo a punto al nostro interno e presentato all’armatore, che lo ha apprezzato al punto tale da ordinarne una classe intera”. Bono poi ha concluso: “Al raggiungimento di questo obiettivo hanno contribuito in maniera determinante diversi attori della filiera dell’export, ai quali va il nostro riconoscimento. A questi fattori, tutti fondamentali, ovviamente va aggiunto il valore di un ordine di tale portata, del quale il Gruppo beneficerà in termini economici e di carico di lavoro, prolungando ulteriormente l’orizzonte occupazionale dei nostri cantieri, che non è comparabile con nessun altro settore industriale. Infine, siamo anche fieri di dare un contributo sostanziale alla crescita economica del nostro Paese che, come tutti sappiamo, richiede uno sforzo corale per recuperare le proprie quote sul mercato mondiale”. Norwegian Cruise Line Holdings è fra i primi gruppi crocieristici al mondo. Ne fanno parte, oltre a NCL, i brand Regent Seven Seas Cruises, per il quale Fincantieri ha consegnato a Sestri Ponente (Genova) l’unità extra-lusso “Seven Seas Explorer” nel 2016 e sta ora realizzando un’unità gemella con consegna prevista nel 2020 ad Ancona, e Oceania Cruises, per cui il gruppo ha costruito “Marina” e “Riviera” rispettivamente nel 2011 e nel 2012 presso il cantiere di Sestri. FINCANTIERI: A NEW CLASS OF SHIPS FOR NORWEGIAN CRUISE LINE 4 new ships with option for additional 2 thanks to a new generation project Trieste, February 16, 2017 – Fincantieri was awarded an order from Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. for the construction of 4 new generation cruise ships with an option for additional 2, for the Norwegian Cruise Line (NCL) brand. The value of each ship is approximately 800 million euros, with one delivery per year from 2022 to 2025, stretching to 2027 in case of confirmation of the option. Cassa Depositi e Prestiti (CDP) and Sace, together with a pool of export credit lenders, have played a crucial

role for the success of the order and the ship owner’s decision, giving Fincantieri the chance to offer an appealing technical, commercial and financial package, still subject to some conditions. These ships will form the backbone of the future NCL fleet, being about 140,000-tons, almost 300 meters long, and accommodating 3,300 guests. The order is based on a prototype project developed by Fincantieri, which enhances the consolidated features of NCL’s signature offering of freedom and flexibility, qualified by an innovative configuration for an enhanced passenger experience. In addition, focus was set on energy efficiency, with the twofold aim of optimizing consumption at sea and reducing environmental impact, compliant with all the most recent regulations on this matter. “This new class of ships will continue Norwegian Cruise Line brand’s legacy of introducing meaningful innovation to the cruise industry” said Frank Del Rio, President and CEO of Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. “This order continues to highlight our disciplined newbuild program, extends our growth trajectory well into the future, enhances our already attractive earnings profile and drives expected long-term returns for our shareholders”. Commenting the announcement, Giuseppe Bono, CEO of Fincantieri, said: “This outstanding result allows us to include a new prestigious client in our portfolio, which confirms Fincantieri’s ability to develop with a flexible approach leadingedge solutions for every segment and demand of the modern cruise industry. We are very proud of the project for these ships: we developed it internally and we presented it to the shipowner, which appreciated it so much to order an entire class”. Bono concluded: “Different stakeholders of the export chain have contributed decisively to achieve this goal and they have gained our full recognition. The remarkable value of the order has to be added, obviously, on top of these factors: the Group will benefit from it under economic and workload terms and the order will further extend the utilization horizon of our shipyards, not comparable with any other industrial segment. We are also honored to significantly support the growth of our country’s economy, which, as we all know, requires a considerable effort to regain its role in the world market”. Norwegian Cruise Line Holdings is one of the top cruise companies in the world. Besides NCL, it operates the Regent Seven Seas Cruises brand, to which Fincantieri has delivered in Sestri Ponente (Genoa) the ultra-luxury ship “Seven Seas Explorer” in 2016 and is now building a sister ship with delivery expected in 2020 in Ancona, as well as Oceania Cruises, for which the group has built in the yard of Sestri “Marina” and “Riviera”, respectively in 2011 and 2012.


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