Gran Galà del Calcio Umbro 2021 - Brochure Ufficiale

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G ran alà del calcio umbro 2 0 2 1 Martedì 8 Giugno 2021 Ore 20,30 Hotel “Cenacolo” Santa Maria degli Angeli (PG) Un evento patrocinato da Media Partner un evento realizzato da INFOPRESS Agenzia di Stampa Associazione “Insieme”
Umbria COMITATO REGIONALE UMBRIA Assemblea Legislativa
Regione

Un evento che esalta l’amore per l’Umbria

Dopo un anno di stop per la pandemia, Infopress e I Love Norcia rilanciano una serata unica

Il calcio è passione. E l’Umbria è una terra di grandi passioni che trovano la massima esaltazione nelle tradizioni e nella difesa delle proprie radici. Anche nello sport. Per questo abbiamo dato nuovamente appuntamento a martedì 8 giugno alle ore 20,30 presso l’hotel Cenacolo per vivere una serata speciale che farà risaltare le eccellenze del calcio umbro, con testimonial e ospiti di rilevanza nazionale che in qualche modo sono legati a questa regione. Daremo voci e immagini al calcio con i protagonisti e le storie, volgendo il pensiero alla Valnerina, alla splendida Norcia che ha già reagito e che vuole continuare a farlo sempre di più per tornare più forte e attrattativa di prima. L’agenzia di stampa Infopress e l’associazione I Love Norcia hanno voluto fortemente riparire dopo un anno di stop forzato con il “Gran Galà del Calcio Umbro”, volendo esprimere vitalità e lanciando un messaggio forte, con il coinvolgimento di CONI Umbria,

I LOVE NORCIA Onlus

Regione dell’Umbria, Comune di Assisi e Comune di Terni, per avere al fianco i livelli istituzionali in questa operazione di immagine dove sono miscelate la forma e la sostanza grazie anche al sostegno di sponsor sensibili che hanno sposato questa causa.

Abbiamo un occhio di riguardo per i giovani talenti, per i protagonisti del calcio dilettantistico regionale, per le figure di riferimento delle tre dimensioni nazionali Perugia, Ternana e Gubbio, per il mondo arbitrale, per il giornalismo. Ricorderempo figure storiche come quella di Ernesto Bronzetti, procuratore che ha cambiato il modo di fare mercato e che ha curato gli interessi di alcuni tra i più grandi giocatori e allenatori di tutti i tempi, e altre ancora con i premi “Umbria e Norcia nel Cuore”, “Giancarlo Brugnoni”, Top 11, “Romedio Scaia” e “Angelo Marinangeli”, dando il giusto merito a quandi hanno caratterizzato una stagione sportiva piena di emozioni.

Partner Associazione INSIEME

I Love Norcia è un’associazione noprofit fondata a supporto del tessuto sociale del territorio di Norcia subito dopo il tragico evento del sisma del 30 Ottobre 2016. Incoraggiamo organizzazioni private e pubbliche a creare e sostenere attività comunitarie supportate dal lavoro di professionisti provenienti da diversi settori. Contaminiamo i nostri progetti di arte, design e bellezza per favorire un approccio olistico che sia di aiuto alla creatività della comunità. Dopo l’incubo terremoto molti sono scappati, altri stanno pensando di farlo e altri “testoni”, come noi, sognano e credono che sia possibile risorgere, magari più forti di prima. Partiamo dalla Comunità e dal Sogno perché senza questi due elementi non si può pensare al futuro.

Partner

L’Associazione “Insieme” è un riferimento sociale che a Gubbio sviluppa dal 2011 progettualità e iniziative coinvolgendo soprattutto i giovani. È nata legandosi alla memoria di un ragazzo indimenticato, Riccardo Monacelli a cui è intitolata, per dare impulso alla vitalità organizzativa mettendosi a disposizione delle istituzioni e delle tante realtà operative ed associative del territorio eugubino. L’organizzazione di eventi, iniziative culturali e della tradizione, vedono impegnati in prima linea tanti giovani che hanno deciso di fare un percorso insieme, impegnandosi su più fronti. L’attenzione dell’associazione è rivolta ai migliori contesti giovanili e tra questi c’è sicuramente lo sport che sprigiona passione e condivisione.

COMITATO ORGANIZZATORE

Alberto Allegrini (I Love Norcia)

Roberto Barbacci (Infopress Agenzia di Stampa)

Vincenzo Bianconi (I Love Norcia)

Massimo Boccucci (Infopress Agenzia di Stampa)

Associazione “Insieme a Riccardo”

COMUNICAZIONE

Per ragione legate ai protocolli Covid, è possibile assistere all’evento solo dietro invito dell’organizzazione.

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calcio umbro
Presentazione

Grandi ospiti per una serata grandi firme

Personaggi che hanno fatto e continuano a fare la storia del calcio: è da sempre una prerogativa del Gran Galà del Calcio Umbro quella di rendere omaggio a figure entrate nei libri e negli almanacchi dalla porta principale, lasciando un segno concreto sia da calciatori che da dirigenti.

I premi “Umbria e Norcia nel Cuore 2019” vengono assegnati a personaggi che riscuotono grande apprezzamento tra il pubblico di appassionati:

Per tutti il “Barone”, Franco Causio è uno dei calciatori più vincenti della storia del calcio italiano. Un’icona di stile ed eleganza, soprattutto un “campione del mondo”, protagonista di un indimenticabile Mundial ‘82. I maggiori successi li ha legati all’epopea d’oro della Juventus degli anni ‘70, arrivando a contare 6 scudetti in bacheca, oltre a una Coppa UEFA e a una Coppa Italia. In nazionale ha disputato 3 edizioni dei mondiali e raccolto complessivamente 63 presenze, corredate anche da 6 marcature. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, non prima di aver chiuso la carriera nell’Udinese e giocato assieme al fenomenale brasiliano Zico, Causio si è stabilito definitivamente a Udine, ricoprendo per alcuni anni l’incarico di dirigente del club friulano per poi diventare opinionista televisivo sulle reti private.

Una vita spesa all’interno del mondo arbitrale, con la ciliegina sulla torta rappresentata dall’elezione a presidente dell’AIA avvenuta lo scorso 14 febbraio. Alfredo Trentalange compirà 64 anni il prossimo 19 luglio, ma ha il fuoco della passione dentro: ha esordito giovanissimo come fischietto e ha diretto oltre 400 gare tra i professionisti, cimentandosi anche come arbitro internazionale dal 1993 al 2002 e collezionando gettoni di presenza nelle massime competizioni europee. In Italia ha diretto due derby di Milano, due derby di Genova, un derby di Verona e due finali di Coppa Italia. Una volta terminata nel 2003 la carriera da direttore di gara per raggiunti limiti di età, Trentalange ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali ed è stato dal 2009 al 2002 Responsabile del Settore Tecnico dell’AIA, con incarico di osservatore FIFA.

È partito dall’Umbria e s’è fatto tutta la gavetta, fin tanto da raggiungere stabilmente il massimo campionato italiano e persino un meritatissimo viaggio in Europa con la maglia del Sassuolo. Francesco Magnanelli è un umbro doc, originario di Umbertide, che ha saputo far fruttare al meglio la propria passione per il calcio. Cresciuto nel vivaio del Gubbio, col quale nel 2001 ha esordito nei profesisonisti, ha poi vestito le maglie Primavera di Chievo Verona e Fiorentina prima di passare in prestito alla Sangiovannese e soprattutto di accettare la proposta del Sassuolo, società nella quale milita dal 2005 e con la quale ha letteralmente scalato tutta la piramide del calcio nazionale, partendo dalla Serie C2 fino ad arrivare a conquistare da capitano la qualificazione all’Europa League nella stagione 2015-16. Vanta 196 presenze nella massima serie, con tre reti all’attivo.

The voice. In Umbria questo è stato Angelo Marinangeli. Un timbro vocale unico nel suo genere. Il giornalista di Nocera Umbra, che oggi rivive anche nello stadio di calcio a lui intitolato, ha lasciato un’impronta contribuendo a formare tanti giovani che si sarebbero poi dedicati al giornalismo an-

Furio ZARA

che a tempo pieno. La voce di “tutto il calcio umbro minuto per minuto” ha rappresentato una formula unica per gli anni Ottanta, dapprima a Radio Subasio e poi a Radio Onda Libera, ricordando Marinangeli anche come corrispondente nocerino de La Nazione e del Corriere dello Sport-Stadio.

Premio “Angelo Marinangeli”

È entrato nella case degli italiani in punta di piedi, facendosi subito apprezzare per la sua grande affabilità e per quella innata capacità di riuscire subito a entrare in sintonia con lo spettatore, grazie anche a un bagliaglio culturale e di conoscenza mostrato sempre in modo garbato e professionale. Furio Zara è uno dei giornalisti italiani più apprezzato di questa generazione. Classe 1970, ha collaborato per due decenni con il Corriere dello Sport-Stadio, ma s’è fatto conoscere al grande pubblico negli ultimi anni sia per numerose pubblicazioni letterarie, sia in virtù della sua presenza come opinionista all’interno della Domenica Sportiva. Ha seguito innumerevoli edizioni dei campionati mondiali ed europei, nonchè dei giochi olimpici, e attualmente scrive per testate quali Gazzetta dello Sport, Repubblica, Il Foglio, Vanity Fair e Guerin Sportivo.

G ran alà del
umbro 2 0 2 1 Parterre
Premio “Angelo Marinangeli”
calcio
Francesco MAGNANELLI Premio “Umbria nel cuore” Alfredo TRENTALANGE Premio “Umbria nel cuore” Franco CAUSIO Premio “Umbria nel cuore”

C’è una bella nidiata di giovani tecnici pronti a stupire il mondo, e tra questi Alessio Dionisi occupa probabilmente un ruolo di prim’attore. Un’ascesa rapida e inarrestabile, quella del tecnico originario di Abbadia San Salvatore. Un’onesta carriera tra Serie C e Serie D come difensore centrale, particolarmente avvezzo ai calci piazzati, poi a 34 anni la decisione di passare dal campo alla panchina, con le prime esperienze all’Olginatese e quelle successiva con Borgosesia e Fiorenzuola. La prima svolta arriva nel 2018-19 quando con l’Imolese arriva a un passo dalla Serie B, fermandosi solo in semifinale nei play-off nazionali. La chiamata del Venezia, in B, è immediata e gli consente di vivere una buona esperienza, culminata con una tranquilla salvezza. La chiamata dell’Empoli nell’estate del 2020 gli cambia la vita, con la promozione diretta che gli spalanca le porte della A.

Se cercate un’ambasciatrice del calcio femminile, Patrizio Panico è quella che più di ogni altra potrà rispondere alle vostre esigenze. Una campionessa inarrivabile, capace di conquistare per 14 volte il titolo di miglior cannoniere del campionato italiano e uno di Champions League (stagione 2007-08) con le maglie di Lazio CF, Torino, Modena, ACF Milan, Bardolino, AGSM Verona, Torres e Fiorentina. Nell’arco della propria carriera ha vinto 23 titoli, tra cui spiccano 10 scudetti, 5 Coppe Italia e 8 Supercoppe. Detiene i record di presenze (204) e di reti (110) con la nazionale italiana, con cui ha vinto l’argento al campionato europeo di Norvegia e Svezia del 1997 e ha preso parte alla fase finale del campionato mondiale degli Stati Uniti del 1999. Ritiratasi nel 2016, è entrata nei quadri tecnici federali assumendo l’incarico di CT dell’Under 15 ed entrando a far parte dello staff dell’Under 21.

È il presidente di una delle federazioni calcistiche più piccole del mondo, ma Marco Tura di tutto questa ne va profondamente orgoglioso. Nato in Belgio da genitori sammarinese, che lasciarono il Titano per motivi di lavoro, ha vissuto la sua passione per il calcio in tanti modi, dapprima come giocatore con le maglie di Libertas e La Fiorita, quindi a partire dal 1981 come arbitro, primo direttore di gara del proprio paese a ricevere la qualifica di internazionale nel 1992. Della federazione arbitrale sammarinese Tura è stato anche presidente a partire dal 2001, mentre nel 2008 ha fatto il suo ingresso all’interno delle Federazione Sammarinese Gioco Calcio con un incarico di consigliere. Nel 2013 è entrato a far parte dello staff del presidnete Crescentini col ruolo di vice presidente, dal quale ha idealmente raccolto il testimone nel gennaio del 2017.

Oltre che una passione, il calcio per Franco Varrella è una missione. Quella che l’ha spinto a 65 anni ad accettare l’incarico di commissario tecnico della nazionale sammarinese, che sotto la sua gestione ha ricominciato a raccogliere risultati di rilievo come da decenni non si ricordava. Varrella è riminese doc, cresciuto nelle giovanili della Juventus, ma il calcio che conta l’ha conosciuto una volta intrapresa la carriera di allenatore a partire dalla fine degli anni ‘70. Tanta gavetta nelle formazioni romagnole, poi a partire dalla seconda metà degli anni ‘80 eccolo affacciarsi sul palcoscenico del calcio professionistico, con esperienze in piazze come Brescia, Monza e Caserta prima di trovare la B a Salerno, Reggio Emilia e più avanti nel tempo a Trieste e Ravenna. In mezzo anche un’esperienza come vice di Arrigo Sacchi in nazionale a metà dagli anni ‘90.

Parterre
Marco TURA Premio “Umbria e Assisi nel cuore” Patrizia PANICO Premio “Umbria nel cuore” Alessio DIONISI Premio “Umbria nel cuore”
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Franco VARRELLA Premio “Umbria e Assisi nel cuore”

Perugia

Chiamatelo pure “l’architetto delle promozioni”. Una specialità nella quale Marco Giannitti ha imparato a eccellere. Lo dice la sua storia, impreziosita dall’ultima grande affermazione arrivata al termine della prima annata vissuta a Perugia. Giannitti ha centrato la promozione in tutti i campionati che ha affrontato, dai dilettanti fino alla Serie A. Ha portato il Celano in C2, ha conquistato la C1 con il San Marino e con il Frosinone ha centrato due promozioni storiche, la prima in Serie B, la seconda in Serie A. Nel Perugia, dove è stato chiamato a risollevare le sorti di una suqadra caduta in disgrazia al termine dell’inopinata retrocessione dell’estate 2020, ha saputo ricostruire in fretta una mentalità vincente e un gruppo di valore, compiendo l’ennesimo capolavoro.

Alla fine ha avuto ragione lui. Che aveva chiesto alla piazza di avere pazienza, dicendosi sicuro che alla lunga il lavoro avrebbe pagato.

Luca Leone è stato accontentato dal campo, che ha detto che la Ternana è stata indiscutibilmente la regina della Serie C 2020-21. Mietendo ogni tipo di record e conquistando anche la Supercoppa, preparando il terreno al ritorno nella serie cadetta dove, c’è da crederlo, le Fere non faranno la comparsa. Leone, che si era fatto conoscere per il grande lavoro svolto nel Lanciano, portato fino a un’insperata promozione in Serie B, a Terni ha trovato la sua dimensione, assemblando un gruppo dove il mix tra gioventù ed esperienza ha funzionato e azzeccando in pieno la scelta di Cristiano Lucarelli, condottiero dentro e fuori dal campo.

Luca LEONE
Premio “Norcia nel cuore” G ran alà del calcio umbro 2 0 2 1 Città di Castello - Tel. 075 851 11 41 www.ar tegrafstampa.it - info@ar tegrafstampa.it
Ternana
Indirizzo Via Alfonsine 17/19 05100 TERNI (TR) Web www.trattoriadagrazianoterni.com Mail trattoriadagraziano@libero.it Telefono 0744 800090

L’uomo che ha cambiato il mercato

Un ritratto del procuratore e manager ternano, apprezzato da tantissimi big internazionali

Ernesto Bronzetti è stato l’uomo dei record. Ha contribuito al trasferimento di ben sette palloni d’oro ma, più ancora, è stato il manager che - come sosteneva Italo Allodi - si è inventato un ruolo nuovo: consulente di mercato delle società. Manager fidato e amico di tanti presidenti. Di Adriano Galliani soprattutto, allora amministratore delegato del Milan, di Florentino Perez, presidente del Real Madrid. Ma era legatissimo anche a Jesus Gil, storico presidente dell’Atletico di Madrid. È stato il classico esempio di chi è partito davvero dal basso e con forza e intelligenza è riuscito a scalare la vetta sempre sostenuto dalla famiglia, anche nei momenti più difficili. Lavorava alle poste a Mestre, si dilettava con l’arbitraggio. Il suo legame con Terni e la Ternana gli aprì la strada. “Vedi tanti ragazzini, perché non ne porti qualcuno in prova” gli chiese un dirigente del club rossoverde alla fine degli anni sessanta. Quella prima piccolissima operazione diede il via ad una carriera straordinaria. Direttore sportivo a Treviso, Barletta, Campobasso, Taranto, Foggia, Palermo. Campionati vinti. Imprese vere e proprie come quella che legò il suo

Cristiano LUCARELLI

nome alla Ternana portata dalla C2 alla C1, la più amata dopo quella di Viciani. O a quella della Cavese che riuscì a sbancare San Siro. Poi la Spagna. Prima con Raducioiu dal Milan all’Espanol di Barcellona. Poi con il colpo clamoroso, quello che lo portò alla ribalta mondiale: “Bobo” Vieri dalla Juventus all’Atletico di Madrid. Da quel momento in poi è stata un’escalation. È stato lui per primo a portare a termine un trasferimento dall’Atletico al Real Madrid, quello di Santiago Solari che poi portò all’Inter. Con Cambiasso e Figo. Anche se nel suo cuore c’era sempre il Milan, l’amicizia storica con Adriano Galliani, con Ariedo Braida, con Carlo Ancelotti e Arrigo Sacchi. “Prima il Milan” era il suo motto. Poi se il calciatore non interessava poteva andare altrove. Kaka, Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho, Honda, Suso e tanti altri ancora, Kross dal Bayern al Real fino a Danilo soffiato al Barcellona sul filo di lana. Aveva una dote che tanti non possiedono: era venuto dal basso, aveva conosciuto il calcio della periferia, quello con pochissime risorse ma era stato capace di sedere al tavolo dei più grandi con un ruolo da protagonista.

Per uno che ha rinunciato ai soldi del grandi club del Nord pur di rimanere a giocare nella “sua” Livorno, ricevere il premio intitolato alla memoria del manager che ha riscritto il modo di fare mercato può apparire quasi un controsenso. Eppure nessuno più di Cristiano Lucarelli può rappresentare un simbolo di ciò che voglia dire essere attaccato alla maglia e alla società di appartenenza. Qualità che avrebbero trovato apprezzamento anche da parte di Bronzetti, che magari da lassù avrà ammirato lo straordinario cammino fatto quest’anno da Lucarelli alla guida della Ternana. Un trionfo da allenatore atteso per anni dopo esperienze in piazze importanti come Perugia, Viareggio Pistoia, Messina e Catania (oltre a Livorno), che ha trovato a Terni il suo habitat perfetto per esplodere a suon di record. Ora lo attende la B per continuare a scrivere pagine di storia calcistica ternana.

Premio “Ernesto
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Bronzetti”
calcio
Premio “Ernesto Bronzetti”

Trovate un baluardo più baluardo di Gianclaudio Lori e vi meritereste un premio. Perché è praticamente impossibile trovare qualcuno più decisivo dell’estremo difensore del Cannara, capace di ipnotizzare rigoristi con la facilità con la quale un essere umano può bere un bicchier d’acqua. Una stagione super quella del portiere originario di Castelraimondo, che da quando ha deciso di sposare il progetto rossoblù ha garantito livelli di affidabilità esagerati. Tra rigori parati e cleen sheet (abbondantemente in doppia cifra) fanno un quantitativo di poco meno di 17 punti messi in cascina, buoni per cullare fino all’ultimo i propositi play-off dei ragazzi di Alessandria. Viene da chiedersi semmai cosa potrebbe imperdirgli di vedere nuovamente spalancate le porte del professionismo.

Lorenzo COLARIETI

Foligno

Da Spoleto a Foligno, passando per Terni e sognando di fae presto un bel salto nel calcio professionistico. La giovanissima ascesa di Lorenzo Colarieti può essere riassunta già con qualche punto cardinale che di solito val bene un’intera carriera della stragrande maggioranza dei suoi colleghi. La sua però è ancora ai primordi, e aspetta solo di essere scritta. A Foligno il buon Lorenzo si è imposto anche nei momenti più complicati di una stagione per nulla semplice, nella quale però ha saputo confermare quanto di buono già mostrato nell’annata passata, la seconda da titolare in Serie D dopo la convincente stagione d’esordio a Cannara. L’obiettivo suo è quello di provare ad andare oltre, magari cercando di meritarsi una chance una categoria più sopra.

Elia MAZZONI

è proprio vero che l’età della piena maturità arriva alle soglie dei 30 anni. Almeno questo racconta la storia di Elia Mazzoni, che a Trestina ha saputo imporsi per professionalità e grande capacità di offrire sempre un rendimento al di sopra dei canoni tradizionali. Elia è il portiere meno battuto del girone

E di Serie D in relazione alle gare disputate, e anche quando si è visto costretto a sedersi perché c’era bisogno di schierare un under in porta non ha mai avuto nulla da ridire, anzi divenendo il primo sostenitore nonché la guida spirituale del giovane Migni. Un esempio, un leader e persino un capitano, fascia che ha visto al braccio nelle ultime gare stagionali. Dopo grandi stagioni nei tornei regionali, per Mazzoni una meritatissima ribalta nazionale.

Gabriele FUMANTI

Trestina

La certezza, quando si parla di Gabriele Fumanti, è che l’aria di Trestina deve proprio avergli fatto bene. Perchè tra il difensore eugubino e la piazza bianconera il feeling è sbocciato presto, e negli ultimi tre anni la sua crescita è apparsa evidente sotto ogni punto di vista. Tra i segreti della straordinaria annata trestinese c’è anche la piena maturazione del giovane Gabriele, cresciuto nelle giovanili del Gubbio, passato per un’esperienza al Carpi nel campionato Primavera prima di tuffarsi nel mondo della D, transitando da Fabriano per poi trovare la sua dimensione a Trestina. Dove in mezzo a gente di esperienza (vedi Cenerini) è maturato in fretta, divenendo ben più di un punto fermo nello scacchiere di mister Bonura.

Gianclaudio LORI Cannara
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Trestina

Leonardo MORACCI

Cannara Savino ORAZZO

Una carriera lunga e piena di soddisfazioni, vissuta in piazze di grande fascino e richiamo (Alessandria, Paganese e Lecco giusto per citarne alcune), alla quale Leonardo Moracci non s’è fatto mancare nulla. Ma sul più bello è arrivata inattesa anche una straordinaria vetrina con la maglia del Cannara, che anziché un’anticamera del viale del tramonto s’è trasformata in un’altra straordinaria occasione di forza e vitalità. Quella che sta per volgere al termine è stata un’annata d’oro per il difensore tuderte, autore di 4 gol e altrettanti assist, ma soprattutto capace di andare oltre le più rosee aspettative con una squadra in lotta per le posizioni d’alta classifica sino alle ultime giornate. Una scelta azzeccata che sta pagando dividendi, regalando a Leo una seconda giovinezza.

Tiferno

Duttilità, parola chiave. Quella che fa di Bernardo Mariucci il prototipo del calciatore moderno. Perché dovunque uno voglia metterlo, che sia davanti alla difesa o come difensore centrale, o magari persino spostato a fare la mezzala o l’esterno, di sicuro il rendimento sarà garantito. Eugubino di nascita, in Alto Tevere ha trovato il modo per emergere dopo essersi fatto conoscere nel campionato di Eccellenza marchigiana con la maglia del Fabriano Cerreto. Al Tiferno è maturato in fretta e dopo una prima annata segnata dallo stop per la pandemia nella stagione che sta per volgere al termine ha cambiato marcia, divenendo uno dei pilastri dello scacchiere di Federico Nofri e trovando anche la prima marcatura in Serie D.

Per quanto uno è ancora giovane, non può mai sapere davvero quanto è forte. Ma Savino Orazzo in cuor suo sa di avere la stoffa del giocatore che vuol ambire a palcoscenici di tutto rispetto. Ha lasciato casa preso, ritrovandosi catapultato a soli 17 anni in un campionato tosto come il girone F di Serie D con la maglia della Sangiustese, ma finendo per attirare l’attenzione di quei club come il Cannara che sui giovani sanno puntare, eccome. E allora la prima stagione di Savino in maglia rossoblù ha ripagato appieno tutte le aspettative: la fascia sinistra è divenuta il suo terreno di caccia e strada facendo tanti osservatori hanno cominciato a mettergli gli occhi addosso, consapevoli che uno così è destinato a fare presto strada qualche piano più sopra. Provare per credere.

Walid KHRIBECH

Trestina

Certe occasioni vanno colte al volo, e Walid Khribech sapeva che Trestina in un modo o nell’altro avrebbe fatto al caso suo. Tanto che in sole tre stagioni è divenuto molto più di un semplice simbolo bianconero, esplodendo letteralmente nel corso dell’ultima annata dove sta flirtando con la doppia cifra in fatto di marcature, jolly multiuso che può ricoprire tutti i ruoli dalla metà campo in su Le origini nordafricane non tradiscono il suo animo eugubino, la città nella quale vive da sempre e dove ha mosso i primi passi nelle giovanili del Gubbio prima di un lungo girovagare che l’ha portato a toccare diverse piazze della regione tra Promozione ed Eccellenza. Ma è in Serie D che ha fatto vedere le cose migliori, lasciando intendere di avere tanto altro ancora da mostrare.

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Cannara Bernardo MARIUCCI

Fode SYLLA

Trestina

Prendete carta e penna e segnatevi quetso nome, perchè di Fode Sylla in un modo o nell’altro ne sentirete ancora parlare. Basta sfogliare i numeri delle due prime annate nel calcio dei grandi per capire che il futuro che lo attende promette decisamente bene: dopo essersi rivelato a Bastia, pur in un’annata chiusa anzitempo per la pandemia e conclusa con una retrocessione, la chiamata del Trestina è arrivata puntuale per permettergli di sprigionare tutti i suoi cavalli. Fode è un esterno potente e veloce, ma con un innato senso del gol e un’ottima capacita nel mandare in rete anche i compagni. Nella seconda annata in Serie D ha migliorato tutte le sue statistiche in fatto di rendimento, tanto che in estate non mancheranno acquirenti alla porta della società bianconera.

Maurizio PELUSO

Tiferno

Che l’aria dell’Umbria gli facesse bene non era un mistero. Perché ogni volta che ha deciso di tornare, Maurizio Peluso ha ricominciato il lavoro da dove lo aveva lasciato. Con una spiccata predilizione nel gondiare le reti delle squadre avversarie, un vizio che il buon Maurizio non ha perso neppure a Città di Castello, dove è andato in fretta in doppia cifra confermando la straordinaria vena realizzativa già mostrata nel biennio precedente a Foligno. Non ci fosse stato un infortunio a inizio 2021, certo i numeri sarebbero stati ancor più altisonanti, ma il rapporto tra minuti giocati e gol segnati ha ben pochi eguali in tutti i gironi di D. Alle soglie dei 36 anni, anche per lui il tempo sembra come essersi fermato: riuscire a fermarlo per le difese avversarie rimane iun rebus complicato.

Adnane ESSOUSSI

Un’istituzione, un bomber senza tempo. O magari senza età, perhcè in barba alle 37 primavere da compiere il prossimo 21 giugno, Adnane Essoussi sembra ringiovanire ogni anno che passa. Quello che sta per concludersi è di fatto l’ennesimo capolavoro di una carriera che non smette di sorprendere: 15 reti in cascina, secondo miglior bottino personale dopo le 19 reti dell’annata di grazia 2012-13 a Sansepolcro, ne fanno uno dei bomber più longevi dell’intera Serie D. A Trestina i suoi gol hanno fatto spesso la differenza, esaltandone una volta di più il suo ruolo di leader all’interno di un gruppo giovane dove Essoussi a sua volta si sente giovane. Il rientro in Umbria dopo il quadrienno a Montevarchi ha ribadito che la magia non è affatto svanita.

Leonardo UBALDI

L’anno della consacrazione. Quella che Leonardo Ubaldi aveva fiutato da chissà quanto tempo, ma che finalmente si è manifestato in tutto il suo splendore grazie soprattutto a una fenomenale prima parte di stagione. A Cannara si godono lo straordinario score realizzativo dell’attaccante originario di Terni, svezzato dal vivaio del Campitello e poi trasferitosi giovanissimo alla Spal, dove ha torvato gloria soprattutto con la formazione Primavera. Il salto nel calcio dei grandi non è stato semplice, e dopo una stagione a Castelvetro c’è voluta la chiamata del Cannara per provare a riaccendere il motore. Operazione riuscita nella seconda annata in rossoblù, nella quale ha stupito tutti per la continuità di rendimento e per la capacità di rendersi sempre protagonista.

( TOP 11 del calcio umbro 2020-21 G ran alà del calcio umbro 2 0 2 1
Trestina
Cannara

Trestina

Ha fretta di emergere, Marco Bonura. Che è partito dal basso ma che ha fatto intravedere la stoffa dell’allenatore che sa dove vuole arrivare. La sua, sin qui, è stata una scalata nel vero senso della parola: dopo essersi fatto le ossa nelle giovanili del Gubbio, a partire dalla stagione 2016-17 è entrato stabilmente nel giro delle panchine di Eccellenza regionale, prima conquistando una bella salvezza con il Lama, quindi sfiorando con la Subasio nell’anno successivo la promozione di Serie D, svanita solamente nella fase nazionale dei play-off. Il successivo passaggio a Bastia in Serie D e la relativa salvezza ottenuta con alcune giornate d’anticipo ha confermato le sue indubbie qualità. Dopo aver allenato anche in una piazza sempre ambiziosa come Sansepolcro, dalla scorsa estate ha preso per mano il Trestina portandolo stabilmente nei piani alti del torneo di Serie D, fin tanto da spingersi ad occupare stabilmente la terza piazza assoluta alle spalle di Montevarchi e Trastevere, ma davanti a corazzate dal calibro di Siena e Follonica Gavorrano.

Premio “Assisi e Umbria nel cuore”

Michele IANNUCCI

Andrea CRAVOTTA

Sta vivendo davvero il momento migliore di una carriera ancora giovane, pronto a spiccare definitivamente il volo. Andrea Cravotta è nato il 19 aprile 1988 ed è arbitro dal gennaio 2013. Dalla stagione 2013-14 è divenuto assistente arbitrale, cominciando una nuova fase della sua vita nel mondo dei direttori di gara. È stato promosso alla Can D nel 2015/2016 e successivamente nella CAN C nel 2019/2020, quando gli è stato anche conferito l’incarico di Referente Atletico Regionale per la Commissione Regionale Arbitri dell’Umbria che tutt’ora ricopre. Al secondo anno nella CAN C ha continuato a raccogliere consensi. È componente del consiglio direttivo della sezione arbitri di Città di Castello e si occupa della formazione tecnica dei giovani arbitri e del corso arbitri.

Premio Calcio Internazionale

Dal Gubbio allo scudetto e alla Supercoppa di Romania con Cluj il passo è stato decisamente breve. È la bella favola di Michele Iannucci, 27enne di Assisi laureato in scienze motorie e master in management dello sport, che da dicembre è entrato a far parte dello staff tecnico e del gruppo dei match analyst del Cluj, allenato da Edward Iordanescu, che era subentrato a Dan Petrescu, vecchia conoscenza del calcio italiano. Michele è l’unico italiano nel club, voluto da Iordanescu che cercava un tattico italiano giovane. Iannucci s’è portato dietro l’entusiasmo e il bagaglio del triennio nelle giovanili del Perugia, collaborando come tecnico, vice e nello staff, poi referente dell’Udinese Academy e delle Academy in Italia e Svizzera del Barcellona per il centro Italia, fino alla stagione 2019-20 passata a Gubbio, prima nelle giovanili, quindi come vice di Vincenzo Torrente in prima squadra.

Gaia BOLOGNINI

giorno migliore. Perché Gaia Bolognini ha festeggiato i suoi 18 anni in campo con la maglia della Florentia San Gimignano, affrontando il Sassuolo Un compleanno davvero speciale, peraltro davanti agli occhi dei familiari che hanno vissuto una giornata indimenticabile. Gaia, eugubina doc, centrocampista come il papà Moreno cresciuto nel Gubbio pur se lei ha propensioni più offensive, ha bruciato le tappe avendo debuttato in Serie B quattordicenne con la maglia del Bologna per poi passare al Perugia prima dell’approdo alla Florentia. Studia al quarto anno del liceo Sportivo dividendosi tra i libri (predilige matematica e chimica) e gli allenamenti, poi le piace cucinare e tifa Inter come papà ispirandosi a Barella. Viene descritta come mezzala classica con visione di gioco e un tiro potente, abile anche su calcio piazzato.

Per

Premio “Romedio Scaia”
debuttare in Serie A non poteva scegliere Premio Calcio Femminile
TOP ARBITRO 2020-21
Premio
Marco BONURA
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calcio

Premio “Giancarlo Brugnoni”

Giancarlo Brugnoni, costruttore di passioni

ANCE Umbria e Perugia ricordano il dirigente, protagonista della scalata del Gubbio in B

Era un costruttore di passioni, Giancarlo Brugnoni. Amore per la famiglia, il lavoro e il calcio. Una vita da imprenditore serio e capace, da dirigente sportivo nella sua adorata Gubbio, che in trent’anni ha visto scalare il calcio professionistico fino alla Serie B nel 2011. E il suo capolavoro lo ha consegnato proprio con la promozione del Gubbio nei cadetti quando c’era da ammodernare e adeguare lo stadio “Pietro Barbetti” alle norme. È stato il capofila di quell’operazione per niente facile e completata in tre mesi, un record per le consuetudini italiane. Seguì passo dopo passo l’andamento dei lavori, eseguiti a regola d’arte e ultimati già il 7 agosto 2011 per l’amichevole di lusso con il Cesena guidato in Serie A dall’ex rossoblù Marco Giampaolo, oggi vicinissimo a salpare sulla panchina del Milan dopo quanto di buono fatto di recente nella Sampdoria. In quel periodo nacque anche il rapporto professionale tra Brugnoni e l’ing. Carlo Longhi, il quale ha ricevuto su indicazione di Ance Umbria e Ance Perugia, l’associazione dei costruttori edili, il primo premio dedicato alla memoria dell’imprenditore eugubino, scomparso nel marzo del 2018.

Vincenzo TORRENTE

Giancarlo Brugnoni è stato amministratore e legale rappresentante dell’impresa locale Vagnarelli Srl e della Calcestruzzi Gubbio Spa del gruppo Financo Colacem. Dal 2015 ha ricoperto l’incarico di presidente di Ance Perugia, successore di Massimo Calzoni, e dall’ottobre 2017 quello di vicepresidente di Ance Umbria.

Il mondo del calcio lo ricorda ancora oggi con grande affetto visto il suo profondo legame con i colori del Gubbio, ricordandone i ruoli di amministratore unico e poi di vicepresidente nella scalata fino alla Serie B. Era sempre disponibile, con generosità e spirito collaborativo, nei confronti della città e delle istituzioni. La moglie Lorenza, la figlia Sara e il genero Alessandro Sirleo (con il piccolo Edoardo che non ha conosciuto nel rimpianto più grande) serbano di Giancarlo Brugnoni un ricordo indelebile che accompagna la quotidianità al di là del distacco, immaginandolo ancora attivo e intraprendente com’è sempre stato nel corso della sua vita professionale e di quella legata al mondo calcistico.

Premio “Giancarlo Brugnoni”

Un legame speciale con Gubbio, fautore della doppia promozione dalla C2 alla B del biennio 2009-2011. Un’epoca nella quale Vincenzo Torrente ebbe modo di apprezzare le grandi qualità umane di Giancarlo Brugnoni, di cui ancora oggi porta con sé un ricordo davvero unico e indelebile. Adesso che è tornato ad allenare nella città dei Ceri, dopo aver centrato due salvezze consecutive, il tecnico originario di Cetara è pronto a scrivere una nuova pagina di storia del calcio eugubino. Da calciatore ha legato le sue fortune al Genoa, del quale è stato perno difensivo a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, trovando gloria anche in campo europeo. Da allenatore le soddisfazioni più grandi le ha raccolte proprio a Gubbio, sedendo poi sulle panchine di squadre di indubbio blasone e spessore quali Bari, Cremonese, Salernitana, Vicenza e Sicula Leonzio.

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