Palio dl'Urmon 2011

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Numero 29 - Luglio 2011

Autorizzazione del Tribunale di Vigevano numero 3/88

PERIODICO QUADRIMESTRALE DI ATTUALITà, CULTURA E SPETTACOLO EDITO DA PRO LOCO DI ROBBIO Con il patrocinio della

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Luglio 2011

Una piacevolissima eccezione nel tempo di internet...

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l Palio dl'Urmon, arrivato alla sua ventisettesima edizione, vive grazie all'opera instancabile di tanti volontari guidati dal coordinatore Orieto David. Potrebbe sembrare un'affermazione scontata, ma non lo è. Infatti quest'anno ricorre l'anno europeo del volontariato, celebrato a Robbio ad inizio luglio con una maestosa manifestazione che ha coinvolto tutte le associazioni, e prima di questa edizione del Palio è doveroso quindi ricordare il ruolo fondamentale degli uomini e delle donne che danno anima e corpo per il Palio. Un lavoro che non si limita a dieci giorni della manifestazione ma, che si protae tutto l'anno. Orieto e i suoi sono attivi 365 giorni all'anno sia per l'organizzazione della kermesse in sè, ma anche per dar vita ad iniziative promozionali fuori Robbio che negli ultimi hanno fatto conoscere il nostro Palio ben aldilà dei confini della provincia di Pavia. Insomma il Palio che si avvicina a passi veloci al suo trentesimo compleanno è or-

mai una manifestazione entrate nell'elitè delle feste di paese lombarde. La dimostrazione è la continua presenza di pubblico «forestiero» alla spettacolare giornata conclusiva della manifestazione. Guardando poi in ottica «nostrana» il Palio c'è da sottolineare come l'intera organizzazione e lo svolgimento delle iniziative che ravvivano il centro tra fine agosto e i primi di settembre siano un momento di aggregazione unico nella vita robbiese. Tutte le fasce di età a qualsiasi titolo sono coinvolte nel Palio: bambini, giovani, adulti e pensionati sono a braccetto sia nell'organizzazione, sia nella vita rionale che nelle manifestazioni paliesche. Ventisette anni fa poteva sembrare la norma, ma ora al tempo di internet e delle comunicazioni sempre più impersonali è una piacevolissima eccezione. Marcelo Gasperini Sindaco di Robbio

L’EDITORIALE

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Difendiamo il “sistema Robbio”

enedetto Croce, filosofo padre del moderno giornalismo italiano ed una delle poche voci contrarie tollerate dal regime fascista, ricordava spesso che «ogni buon giornalista quando si sveglia la mattina sa che dev'avere fatto incazzare qualcuno». Con questo mio primo editoriale da direttore del «Qui Robbio», testata che sono orgoglioso di dirigere (ringrazio che mi ha dato la possibilità) visto anche che il primo direttore è stato mio papà, mi arrogo la pretesa (spero di riuscirci) di essere un buon giornalista. Quanto di buono e lodevole si farà durante il prossimo Palio dl'Urmon è ampiamente illustrato e spiegato nelle pagine che seguono, io nelle prossime righe voglio andare oltre. Pensare come saranno i prossimi Palii e quali sono le sfide e i problemi con cui questa manifestazione dovrà confrontarsi. Come già ricordato in più occasioni quest'anno è l'anno

europeo del volontariato, siamo tutti felici ed orgogliosi di essere stati ribattezzati la «capitale del volontariato», ma dobbiamo stare in guardia. La linfa di questo bellisimo «sistema Robbio» rischia nel futuro prossimo di venire sempre più meno. Il calo delle nascite e l'invecchiamento della popolazione sono un fattore che pesa su questo mio timore, ma ciò che mi preoccupa di più è la situazione lavorativa. Qui dove una volta «si usciva da una fabbrica per entrare in un'altra» le cose sono cambiate, in peggio. Di occupazione ce n'è sempre di meno, se fino a qualche anno fa avere un posto di lavoro a Milano significava lavorare lontano da casa, ora invece è una conquista avere un impiego così vicino. Questa mancanza cronica di lavoro e l'obbligo di dover scappare per trovarlo rischiano nel futuro prossimo di avere conseguenze drammatiche sul sistema sociale robbiese. Se i giovani continuano ad allontanarsi Hanno collaborato:

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e quindi a fare famiglia altrove la linfa di tutte le lodevoli associazioni, uomini e donne che si danno da fare nel tempo libero, rischia di venire meno. Il dare una risposta a questa crisi, che ha eroso posti di lavoro e speranze future a tante persone, dovrà essere la priorità di tutti noi per poter permettere all'apprezzato e celebrato «sistema Robbio» di continuare a vivere. In prima linea in quest'operazione a lunga gittata per il bene futuro ci devono essere i politici locali: votati dalla gente devono dare risposte concrete ai problemi della gente. Buon Palio 2011. Sandro Barberis Direttore “Qui Robbio” PS: nell'anno europeo del volontariato ci tengo a salutare il volontario numero «uno» di Robbio: Renzo Beretta, che da qualche tempo ha scelto di dedicarsi completamente al suo Uganda. www.paliodlurmon.it info@paliodlurmon.it Impaginazione, grafica, stampa

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Un’appassionante corsa: gli eroi sono i carriolantes

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utto in tre minuti. Ma alle DOPO MESI spalle c’è un allenamento che dura mesi e mesi. Una DI DURI preparazione lunga e meALLENAMENTI ticolosa per una gara che CI SI GIOCA invece è un condensato di emozioni TUTTO IN forti in pochi attimi. Si trovano tutTRE MINUTI ta estate vicino al «campo santo» per provare allunghi, resistenza e prendere i tempi «sui mille». Sono i cariolantes del Palio dl’Urmon, uomini che raccolgono dentro di sè un concentrato di emozioni che poche altre competizioni trasmettono. Una preparazione lunga ed estenuante che sfocia in una gara fulminea in cui le sensazioni buone o cattive della vigilia possono essere sovvertite in un batter d’occhio. Un trio che va fortissimo in allenamento può essere rallentato, o addirittura fermato, da un piccola buca nell’asfalto o da un avversario alle prime armi che sbanda, un trio che invece parte sfavorito può essere catapultato davanti alla corsa da errori e rallentamenti altrui. Se il sudore dei cariolantes sia freddo e pieno di rabbia per l’obiettivo man-

cato o caldo e ribollente di gioia per una vittoria, solo la corsa può dirlo. Nemmeno un chilometro di asfalto e pavè dove i cariolantes si giocano tutto. «Iniziamo gli allenamenti già in primavera con la carriola - racconta uno di loro - ma corriamo tutto l’anno, sicuramente la passione per il podismo c’è, ma il vero obiettivo è quello di vincere il Palio». Addirittura ci sono degli atleti che mentre si consuma la festa dei vincitori pensano già all’anno successivo valutando a caldo cosa hanno sbagliato in gara, il secondo posto nella corsa delle carriole ha lo stesso sapore dell’ultimo. «La preparazione è fondamentale in questa gara - aggiunge un altro cariolantes - bisogna essere in sintonia con i propri compagni. E anche quando si è strapronti bisogna sperare che tutto vada per il verso giusto». Già a partire da fine giugno tra i cariolantes inizia un tira e molla «ufficioso» sui tempi ottenuti in prova. Ma poi decide solo la gara, i vincitori passano alla storia, tutto il resto finisce nell’oblio.

I vincitori dal 1985 •1 985: Mulino •1 986: Ciot • 1987: Ciot •1 988: Piana •1 989: Torre •1 990: Campagnola •1 991: Ciot •1 992: Ciot •1 993: Mulino • 1994: Ciot •1 995: Torre •1 996: Ciot •1 997: Ciot • 1998: Mulin • 1999: Mulin • 2000: Mulin •2 001: Ciot •2 002: Castello •2 003: Castello •2 004: Ciot • 2005: Mulin •2 006: Muron •2 007: Piana •2 008: Ciot • 2009: Castello • 2010: Torre

A sinistra una fase concitata della scorsa edizione e a lato la consegna del premio al rione Torre

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Patrizio, Billy e Andrea, mille metri di pura adrenalina

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no l’aveva già vinto, l’altro ci era solo andato vicino, il terzo era il giovane di buone speranze che in poco meno di tre minuti è passato al rango di campione. Sono Patrizio Barbantani, Billy Gobbi ed Andrea Marchino, sono i tre cariolantes che lo scorso anno hanno riportato il Palio nella Torre dopo un digiuno durato 15 interminabili anni. Il merito di questa vittoria storica per il rione presieduto da Simona Baldi è solo il loro: una gara perfetta senza sbavature e con la stoccata finale data da Patrizio nel rush finale. Un risultato che per i tre cariolantes ha un sapore ancora più dolce visto che era il primo anno che si presentavano al via della corsa delle carriole insieme. Insomma una di quelle storie da incorniciare. Per raccontare le storie dei tre protagonisti della vittoria della Torre bisogna andare con lo stesso ordine con cui i tre si sono alternati nei quasi 1000 metri più felici della loro carriera da cariolantes. Billy Gobbi, 29 anni, è uno di quelli che in partenza lascia le sgommate con le suole delle scarpe sul pavè di piazza Libertà: lo scorso anno si è superato e ha subito portato la carriola

biancoazzurra davanti alle altre. Un forcing iniziale dopo il quale ha consegnato la «caretta» poco UNA VITTORIA dopo la chiesa di san Pietro ad Andrea Marchino, DAVVERO 22 anni e alla seconda partecipazione al Palio. UNICA Andrea lì ha messo il piede sull’acceleratore e PER I TRE non l’ha più staccato: un ritmo forsennato che GRANDI ha costretto chi seguiva anche solo di pochi metri di dover dare più di quanto aveva in corpo per DELLA TORRE restare agganciato alla ruota della Torre. Si arriva così alla curva di via Marconi con Torre, Castello, Muron, Mulin e Ciot appaiati. Lì entra in gioco Patrizio Barbantani, 31 anni, che ripete (con ancora più vervè) lo spunto devastante con cui nel 2007 in via Marconi aveva dato la vittoria alla «sua» Piana. Lo scatto di Patrizio è devastante: gli altri rioni lo vedono sfuggire inesorabilmente. La svolta in piazza Libertà per lui è come l’ingresso di un re: il popolo del Palio si inchina alla Torre. «E questo ci riprovremo» dicono i tre vincitori dello scorso anno. Alcuni guai fisici hanno rallentato la preparazione del trio delle meraviglie, però tutti gli altri pretendenti allo scettro paliesco sono avvisati. Patrizio, Billy ed Andrea ci sono e vogliono fare di tutto per concedere il bis.

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Le mondine “made in Robbio”: una bella e giovanile realtà IL GRUPPO è NATO NEL 2006 ED è APPARSO PIù VOLTE IN TV

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i acqua sotto i ponti ne è passata da quel lontano 2006 quando iniziava l’avventura delle Mondine. Cinque anni ricchi di emozioni e soddisfazioni per il gruppo di ragazze che con la loro bellezza e spontaneità hanno fatto conoscere il Palio dl’Urmon in lungo e in largo nelle feste di decine di paesi. Le Mondine, guidate dall’instancabile direttore artistico Alessio Crivellari, hanno bucato diverse volte anche il piccolo schermo e sono «entrate» nelle case di decine di migliaia di telespettatori di Piemonte e Lombardia. Ma a Nailan Macchi, Morena Furgato, Chiara Lupo, Tatiana Agnesina, Elisabetta Valsesia, Cristina Iato che ancora oggi saltuariamente si esibiscono nel ruolo di Mondine cosa è rimasto da quest’esperienza ? «Sono stati cinque anni molto divertenti - racconta Nailan - è un’esperienza che rifarei». «Abbiamo girato tante piazze e conosciuto tanta gente» le fanno eco Cristiana e Chiara. «Quest’esperienza è stata un impegno - mette in luce Tatiana - ma ci ha aiutato ad essere più spigliate». «Rifarei tutto perchè sono stati anni molto belli

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Le protagoniste robbiesi - dice invece Elisabetta - insieme abbiamo vissuto tante emozioni». Ma c’è anche il risvolto della medaglia: «Eh sì - ammettono le ragazze - i fidanzati spesso sono stati gelosi»

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Il gruppo delle nuove mondine con Alessio Crivellari

Le mondine che hanno fondato il gruppo folcloristico

Tante energie fresche per rinnovare la tradizione

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ono tutte ragazze tra i 13 e i 15 anni. Sono le nuove mondine del Palio dl’Urmon. Stanno imparando l’arte che le originali mondine avevano messo a punto in cinque anni di balli, danze e comparsate tv in mezza Lombardia. Sono loro il futuro di questo gruppo che ha rappresentato il Palio nell’ultimo lustro. A coordinarle come

sempre c’è Alessio Crivellari, il «sciur padron» di entrambi i gruppi delle Mondine. «Le storiche mondine sono ancora presenti - spiega Alessio - però visto che con il passare degli anni hanno sempre più impegni di studio e di lavoro ora abbiamo anche questo gruppo di ragazze più giovan». Quindi le mondine «originali» e le mondine «nuove» stanno convivendo negli ulti-

mi tempi: «Ci sono delle manifestazioni a cui hanno partecipato entrambi i gruppi - aggiunge il sciur padron Alessio - le mondine più esperte così spiegano alle nuove anche i segreti del mestiere: è bello vedere la passione che le ragazze hanno per quest’attività e anche l’entusiasmo che mettono nel trasferire le loro nozioni alle più giovani».

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La famiglia del cotechino si tinge di rosa con Agnese

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gnese Sandretto Locanin ovvero le donne nel futuro delo stand del cotechino. “Sono stata contattata quattro anni fa dalla mia amica Antonella Marcone – ha spiegato Agnese – mi ha detto che lo stand era come una grande famiglia e così, dopo i primi tempi di ambientamento, dove ho imparato a conoscere le persone, mi sono integrata alla perfezione e ora partecipo con entusiasmo al lavoro nella nostra cucina all’aperto”. Per Agnese, infatti, stare assieme e lavorare nello stand equivale a stare in mezzo alla gente, con gli amici e a divertirsi durante il Palio e nelle varie trasferte che, durante tutto l’anno, impegnano i volontari dl’Urmon. “Quest’anno abbiamo portato la gastronomia lomellina in tante città – ha continuato la giovane donna – siamo stati a Varano de’Melegari, a Milano, a Vigevano, a Trezzano sul Naviglio e in altre località vicine e lontane da Robbio; ovunque siamo stati accolti con entusiasmo e abbiamo risposto con il nostro impegno...e con la nostra cucina”. Agnese non è impegnata nell’organizzazione dei giochi o degli eventi della manifestazione ma un’idea propria se l’è fatta. “Il Palio è una bellissima festa e attira moltissima gente – ha chiosato la Sandretto – per questo, eventi come la notte bianca, i concerti e i giochi in piazza aiutano l’aggregazione tra le persone e aiutano gli esercizi commerciali del paese; credo che ogni anno ci siano delle novità interessanti, forse qualche gioco nuovo potrebbe agevolare ulteriormente il cambiamento”. Per lei, che vive quotidianamente i problemi dell’organizzazione

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Agnese Sandretto Locanin dello stand, però, qualche elemento in più nell’organico dei cucinieri non guasterebbe. E poi, alla fine, Agnese Sandretto Locanin ha parlato da tifosa, dimostrando però passione per la manifestazione in generale. “Sono tifosa del Mulino, ma credo sia giusto che vinca il migliore – ha concluso – i giovani stanno facendo bene e serve coinvolgerli e affidargli responsabilità; per quanto riguarda il mio pronostico non saprei dare un’indicazione ma, come molti in paese, credo che debba finalmente giungere il turno di chi non ha mai alzato la coppa al cielo”.

Il Palio viaggia sue due ruote grazie al Motoclub

l Motoclub aprirà la sfilata del Palio. È questa una delle novità introdotte dall’organizzazione per vivacizzare e dare lustro alla domenica conclusiva della festa dedicata all’Urmon. Il sodalizio presieduto da Giovanni Rho, in questi ultimi anni, ha dimostrato molta determinazione

e capacità organizzative. Per la domenica del Palio è in programma una mostra statica di moto Guzzi, antiche e recenti, e una successiva sfilata per le vie del paese, per celebrare il novantesimo anniversario della storica casa motociclistica di Mandello del Lario. Le moto, dalla prima mat-

tina di domenica 4 settembre, saranno esposte in piazza I Maggio, dove i robbiesi le potranno ammirare prima del pranzo domenicale. Poi, dalle 16 del pomeriggio, ci sarà il giro per la città e la passerella in piazza Libertà, con tanto di commenti e spiegazioni tecniche.

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Geo Passaggio, la tradizione al servizio del mitico Sfuias

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oto per essere stato fra gli ideatori, i promotori e i fondatori del Palio dl’Urmon, Antonio “Geo” Passaggio, con il compianto Rino Rosa, è anche il “papà” dello Sfuias robbiese. La prima edizione della manifestazione si tenne nel settembre del 1985, mentre lo stravagante calendario locale fece la sua prima comparsa solo l’anno successivo. L’aspetto che maggiormente colpisce è la prima pagina: l’anno inizia il 1° settembre, anziché il 1° gennaio! Come mai questa curiosa scelta? “Per giustificarla abbiamo anche ideato una simpatica leggenda che si perde nella notte dei tempi, in realtà è stata una mera necessità – ha raccontato il “Geo” – la nostra festa patronale ricorre all’inizio di settembre e, volendo proporre un calendario da regalare ai robbiesi in tale occasione, non potevamo certo presentare un calendario classico: sarebbe stato o già vecchio o troppo nuovo! Il primo Sfuias, quello del 1986, lo ricordo con piacere perché era stato composto con i disegni dei bambini delle elementari e delle medie: raffiguravano i momenti salienti dell’edizione precedente”. Antonio Passaggio, con la sua cultura del dialetto e la grande stima delle tradizioni ataviche robbiesi, ha collaborato alla realizzazione di quasi tutti i 26 segnatempo robbiesi, dando un importante contributo anche all’edizione di quest’anno: la pubblicazione curata da Alfredo Panzeri e realizzata da Logos Media, richiama i proverbi originali del lunario del 1946. “Quel calendario, di cui posseggo copia originale, fu realizzato più di ses-

Antonio “Geo” Passaggio sant’anni fa dalla Mola l’oss; con questo nome – ha aggiunto Passaggio – si identificava lo storico gruppo ludicosportivo, formato essenzialmente da studenti ed intellettuali del tempo, che faceva capo al Caffè Nottino, l’attuale Bar Roma. Molto note in quegli anni erano le sfide a calcio con i “rivali” della Volante, il gruppo di estrazione più operaia ed artigiana, che aveva al Caffè Centrale il suo quartier generale”. Pubblicare quei proverbi robbiesi sullo Sfuias di quest’anno fa resuscitare un pezzo di storia robbiese: sicuramente il miglior modo per trasmettere tradizioni, usanze e massime che non devono essere dimenticate!

Il regalo del 2011 realizzato dagli amici dell’Anffas

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innovato anche quest’anno il sodalizio tra Anffas di Mortara, che segue diversi ragazzi di Robbio e il Palio dl’Urmon. Anche quest’anno infatti il gadget che sarà regalato dagli otto rioni di Robbio ai propri contradaioli è stato realizzato dai ragazzi che frequentano

la sezione mortarese dell’associazione. Si tratta di un set da cucina con forchettone e strofinaccio, nei prossimi giorni sarà consegnato al comitato organizzatore che poi lo darà ai presidenti dei rioni. «Siamo felici che anche quest’anno l’Anffas abbia contribuito alla realizzazione dei gadget per il Palio

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- spiega il coordinatore della kermesse settembrina Orieto David - quello tra noi e l’Anfass è un sodalizio destinato a continuare nel tempo». Negli ultimi anni il gadget annuale del Palio dl’Urmon è stato realizzato dall’Anffas e spesso i ragazzi della sezione sono ospiti durante le serate del Palio.

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Otto rioni in prima linea. Otto belle storie da raccontare

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tto rioni per uno solo scettro. è quello di vincitore del Palio: c’è chi non ce l’ha ancora fatta come il Canton Balin e chi addirittura è in doppia cifra come il Ciot. Dal 2004 poi vince sempre una contrada diversa ogni anno. Insomma fare il bis di vittorie e sempre più difficile, la Torre è avvisata. Ma la vita dei rioni non è solo focalizzata alla corsa delle carriole, vera e propria regina del Palio dl’Urmon, ma è

fatta di tanti dettagli e aspetti. La preparazione non solo dei giochi, l’allestimento della sfilata che precede la corsa, le riunioni infrasettimanali durante carriole: tutto l’anno. Insomma i rioni di Robbio in un a monte c’è mondo sempre più impersonale dove «si parla senza parole» sono ancora uno dei pochi punti una lunga d’aggregazione dove bimbi e anziani, pensionati e impegnativa e lavoratori, uomini e donne, si trovano per con- preparazione dividere un progetto. Ecco alcuni degli aspetti meno noti di ciascun rione di Robbio.

Cerca la prima vittoria Il Canton Balin ha un debito con la storia. Finora non ha mai vinto il Palio. Il presidente Riccardo Cervio sta facendo di tutto per dare un tocco di bianconero alla coppa simbolo della vittoria. All’avvio della sua presidenza nel 2008 per qualche ora il Canton Balin era stato primo nella classifica dei giochi in piazza Dante, ora si punta ad essere primi anche sul traguardo di piazza Libertà.

Dal 2005 non si brinda è il rione più popoloso di Robbio e di conseguenza è tanta la voglia di festa per la vittoria. I gialloblu del Mulin non brindano però dal 2005. Il boss Sandro Pallanza e il suo staff vogliono far rivivere la gioia del successo ai loro corrionali. E questo desiderio di ritorno al vertice c’è da star certi che lo manifesteranno con i fatti sia durante i giochi sia durante la corsa delle carriole.

Una realtà super attiva

Cambiano i carriolantes

Giochi in piazza da 10 e lode, sfilata apprezzatissima, gruppo dirigenziale unico attorno all’intramontabile re Gianni Brindisi e alla regina Claudia Gasperini. I rossoverdi della Campagnola hanno tutte le carte in regola per fare bene durante tutto il Palio (e già lo hanno fatto negli ultimi anni). Manca solo il guizzo decisivo per festeggiare dopo le carriole: un trionfo che manca dal 1990.

In attesa che la cicogna porti il nuovo «principe» del Muron il rione arancionero si sta adoperando per scacciare la sfortuna che l’ha attanagliato dopo la vittoria del 2006. Per farlo gli arancioneri hanno compiuto una scelta storica: cambiare il trio cariolantes che guiderà la carriola durante la corsa. Dopo un lustro Stefania Cesa e compagni vogliono rialzare il Palio al cielo.

Tradizione famigliare

Una matematica certezza

Più che un rione il Castello è un vero e proprio clan famigliare. Intorno al presidente Roberto Pocorobba si è creato un gruppo coesissimo di persone che lavorano per il bene del rione rossoblu. I risultati si vedono: i castellani sono sempre al top nei giochi del Palio. E poi nella corsa delle carriole sono uno dei rioni che si prepara al meglio con i suoi cariolantes «fatti in casa».

La Piana dopo la grande gioia del 2007 vuole riprovare a portare nei suoi confini il Palio dl’Urmon. Il matematico presidente Marco Ferrara è una garanzia di programmazione ed efficenza «svizzera» per il rione bianconverde. Poi accanto a Marco c’è tutto il popolo della Piana: una squadra eterogenea di giovani e meno giovani capaci di dare la spinta giusta al rione durante tutto il Palio.

Chiamateli “marziani”

Tenta di bissare il titolo

è il Real Madrid dei rioni di Robbio: ha vinto più di tutti finora. Parliamo dei gialloverdi del Ciot guidati da Claudio Signorelli. Quest’anno i giochi prepalio sono stati disastrosi ma il rione del Ciot, durante le gare in piazza Dante, vuole sovvertire questi estivi negativi. E poi c’è la corsa delle carriole, dove i gialloverdi possono contare sempre sui loro «top-cariolantes».

La Torre ci ha preso gusto ?! Si direbbe di sì. La vittoria nel Palio lo scorso anno dopo 15 anni d’assenza, un prepalio sontuoso quest’anno. Insomma i presupposti sono ottimi per il rione che fino a qualche anno fa sembrava essere finito in una crisi di risultati senza precedenti. E poi il trio di cariolantes del 2010 è confermato, che il rione della presidentessa Simona Baldi conceda il bis ?

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La coinvolgente sfilata rende omaggio all’Unità d’Italia

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nche la sfilata dei rioni del Palio dl’Urmon, che precederà la corsa delle carriole di domenica 4 settembre, renderà onore alla ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo farà inserendo un ordine cronologico nuovo nella disposizione dei rioni: si parte dall’antica e medioevale Torre fino ad arrivare ai novecenteschi Muron e Campagnola, rioni simboli dell’epoca agricola di Robbio. Mischiato alla sfilata ci sarà anche un nono rione. Un rione «risorgimentale» con costumi tipici della metà dell’800 quando «si fece l’Italia». «Abbiamo pensato di onorare in questo il 150esimo compleanno dell’Italia - spiega Alfredo Panzeri, uno degli organizzatori dell’intera manifestazione - i personaggi risorgimentali saranno una vera e propria chicca studiata ad hoc per quest’edizione del Palio». Ma non finiscono qui le novità. Infatti già di per sè l’arrivo per prima della Torre, campionessa in carica, in piazza Libertà è una mezza rivoluzione. Fino al Palio dello scorso anno infatti il rione vincitore dell’edizione precedente era l’ultimo a sfilare davanti al palco di piaz-

za Libertà portando con sè la coppa simbolo della vittoria che veniva riconsegnata nelle mani del sindaco Marcelo Gasperini. Quest’anno invece i figuranti della Torre daranno subito il Palio nelle mani del primo cittadino: tutti gli altri rioni sfileranno quindi davanti al trofeo messo in bella mostra sul palco di piazza Libertà. Un’altra grande novità sarà allestita in prossimità dell’arrivo della sfilata dei rioni in piazza: infatti tutte le contrade e i gruppi ospiti (ci saranno anche degli elementi del palio di Vigevano oltre che altre rappresentanze) saranno accompagnati da un sottofondo musicale: «Chiarine, tamburi ed altri strumenti saranno suonati all’arrivo dei rioni - spiega ancora Alfredo Panzeri - rispetto agli scorsi anni quindi ci sarà un gruppo di suonatori statico alla fine del percorso della sfilata che accompagnerà i rioni nel loro ultimo tratto di sfilata. Le musiche proposte logicamente saranno legate al periodo cronologico in cui si inserisce il rione che passerà in quel momento dalla piazza: insomma il tema del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia sarà interpretato anche dal punto di vista sonoro». Uno sguar-

Due simpatici momenti della sfilata do alla storia degli otto rioni di Robbio e ai loro abiti per la sfilata. Il Castello, già dal PER LE VIE nome, lascia facilmente ad POTRANNO intendere lo stampo nobiliaESSERE re degli abiti con i quali sfiAMMIRATE lano i contradaioli rossoblu, SUGGESTIVE stile per altro ripreso anche AMBIENTAZIONI dai figuranti della Piana, zona di Robbio in cui nei secoli scorsi si trovavano le


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S Panzeri e Giarda assieme alle mondine

La riproposizione di un carretto contadino case dei più ricchi e anche dalla Torre. Infatti il rione biancoazzurro prende il nome dalla torre Sanner, possedimento robbiese della nobile famiglia che tanto ha contribuito per lo sviluppo e la crescita di Robbio con la creazione di un importantissima istituzione come l’asilo Sanner. A vocazione invece più commerciale sono i costumi e gli oggetti portati in sfilata dal Ciot e il Canton Balin. Il rione gialloverde infatti era il punto di attacco dei cavalli da parte dei viandanti e quindi zona di scam-

bi commerciali rievocati dai costumi a stampo gitanozingaresco dei contradaioli del Ciot, mentre il Canton Balin, rione incuneato nel centro cittadino invece era la zona del mercato. A vocazione più agricola invece il Muron, antica zona della raccolta del baco da seta, la Campagnola, rione dei contadini e delle mondine e il Mulino, contrada nella quale sorgeva un antico mulino e i cui figuranti vestono con i vestiti da fornaio e portano in sfilata spettacolari composizioni di pane.

Al palaPalio girandola di giochi

ono nove i giochi in programma tra il 25 agosto e il 1° settembre sotto le volte del palaPalio di piazza Dante. Due di questi sono delle novità assolute nel programma. La prima novità corrisponderà con il primo gioco. Giovedì 25 alle 21,15 infatti gli otto rioni si dovranno cimentare in un percoso ad ostacoli. «Gli 'mbroiamond» il nome di questa novità introdotta dal comitato organizzatore. Lunedì 29 poi si va sul classico: carrioline per i bimbi e palla mattone. Giochi tradizionali anche martedì 30: bala an front e a seguire il taglio del bicc. La seconda novità ci sarà invece giovedì 1° settembre. Alle 21,15 si giocherà al pasa s'al traval: uno spettacolare percorso dove i giocatori dovranno evitare di essere colpiti. Chiuderà i giochi il duro e faticoso tiro alla fune per adulti. Da questi nove giochi si determinerà l'ordine di partenza della corsa delle carriole: vinca il migliore.

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Il Castello guarda dall’alto gli sfidanti

’ il Castello presieduto da Roberto Pocorobba il re del pre Palio. Il rione rossoblu guida infatti la classifica dopo i primi giochi che hanno assegnato punti validi per determinare l’ordine di partenza della corsa delle carriole. Fulmineo l’avvio del Castello nei giochi pre Palio. Infatti i cortigiani di Roberto Pocorobba si sono imposti nei primi due giochi: truco e tiro con l’arco. Nella terza gara, le bocce per bambini, poi ad avere la meglio è stato il Muron, ma con il Castello al secondo posto. La gara di pesca, spezzata in due tronconi a causa del maltempo ha visto l’unico sussulto d’orgoglio del Ciot in questo prepalio disastroso per i colori gialloverdi. Nell’ultima gara, il calcetto, a trionfare è stata poi la Torre che ha superato in finale il Muron. Prima dei giochi nel pala Palio di piazza Dante questa è la classifica: Castello 32, Torre 28, Mulin e Campagnola 26, Muron 24, Piana e Canton Balin 17, Ciot 15.

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Palio e gastronomia tipica: un binomio sempre vincente GLI AMANTI DELLA CUCINA SARANNO SODDISFATTI DAGLI CHEF ROBBIESI

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alio dl’Urmon è, in molti casi, sinonimo di gastronomia. Quando si parla della festa della città, inevitabilmente, si parla della sagra del cotechino, del salame della duja, della maxi paniscia e del ristorante all’aperto in funzione a pranzo e alla sera durante tutta la settimana di giochi ed eventi. Negli anni sono state introdotte numerose novità, a partire dai contorni a tema, fino ad arrivare alle differenti proposte di vini di qualità. Anche per la prossima edizione sono previsti interessanti cambiamenti e golose nuove proposte. Innanzitutto, la struttura dello stand del cotechino cambierà volto. “È stato fatto un grande lavoro di restyling dello stand - ha spiegato il coordinatore Orieto David - l’intera struttura ha subito modifiche e migliorie che potranno renderla più funzionale e anche più bella dal punto di vista estetico”. Per quanto riguarda le proposte gastronomiche, invece, sono allo studio molte iniziative ma quella che sembra la più accreditata per la realizzazione potrebbe portare allo stand la coreografica e prelibata porchetta…da asporto, nei panini e per una cenetta nel ristorante all’aperto del palapalio. “Stiamo studiando un menù e diverse situazioni per celebrare, anche con il nostro stand, l’unità d’Italia - hanno riferito i cuochi del Palio - le idee sono tante e dovremmo metterci di buona lena per riuscire a realizzare i progetti in cantiere”. Quest’anno la squadra dello stand si è arricchita con nuovi giovani ingressi, che dovranno acquisire esperienza ma che potranno garantire forze nuove al gruppo delle volontarie e dei volontari, che rappresentano una vera e propria colonna portante della manifestazione. E poi, tanto è affidato all’esperienza e all’estro dei cuochi veterani che ogni anno non mancano di proporre prelibatezze e golosità…sempre alla corte di sua maestà il cotechino del Palio dl’Urmon.

Cotechino: il vero “re” della manifestazione

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alio dl’Urmon e cotechino: un binomio indissolubile. Infatti fin dalle prime edizioni della kermesse paliesca a fare da contorno a giochi, sfilate, manifestazioni e concerti c’è sempre stata la sagra del cotechino. Una sagra che è cresciuta ogni anno fino a raggiungere l’attuale volume. Tanto che il «re cotechino» è anche la principale risorsa economica del Palio dal punto di vista economico. Insomma nel ieri, nell’oggi e nel domani del Palio ci sono il cotechino e gli instancabili volontari della sagra.

Paniscia - anolen: sodalizio goloso

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emellaggio paniscia–anolen, il sodalizio più goloso d’Italia. Anche quest’anno saranno ospiti a Robbio gli amici della sagra dell’Anolen di Varano de’ Melegari. Nel 2010 è iniziata la collaborazione tra la nostra città e il paese emiliano, famoso, tra le altre cose, per il circuito automobilistico. Fioramonti & soci sono da due anni tra i protagonisti della festa di Varano quando, all’inizio di maggio, portano un po’ dei sapori di Lomellina in Emilia Romagna, cucinando centinaia di piatti di paniscia per i turisti della sagra dell’Anolen.


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Un super menù da leccarsi i baffi: ma che squisitezze!!!

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ustose, prelibate, originali. Tali sono le numerose novità gastronomiche che saranno proposte dalle cucine del Palio dl’Urmon per la 27esima edizione della manifestazione folcloristica: Giuliano Fioramonti, capocuoco dello “Stand del Cotechino”, le anticipa in esclusiva per il nostro periodico. “Per la prima volta, accanto a cotechini, salam d’la duja e affettati misti, ci saranno anche porchetta, arrosti e svariati contorni! Inoltre - aggiunge Giuliano - quest’anno abbiamo acquistato un forno elettrico e, dopo il successo della passata edizione, ci cimenteremo con le pizze: proporremo quelle classiche, ma anche varianti più gustose come la pizza al cotechino o la pizza con il salame sotto grasso”. Lo “Stand”, in funzione dalla serata di giovedì 25 agosto fino al tardo pomeriggio di domenica 4 settembre, cercherà di accontentare ogni tipo di palato. “Durante la settimana del Palio - aggiunge il capocuoco robbiese - proporremo primi piatti, pietanze e contorni, anche a mezzogiorno. Le porzioni potranno essere consumate in loco o portate a casa in comode vaschette”. Fra le novità spicca il

Lo chef Fioramonti

menù tricolore. “Quest’anno ricorre il 150esimo dell’Unità d’Italia e anche il Palio dl’Urmon vuole celebrare l’importante compleanno - aggiunge il coordinatore Orieto David - i nostri cuochi proporranno un menù tricolore composto da pietanze aventi i colori della bandiera italiana”. Ma come si vive la settimana del Palio all’interno dello Stand del Cotechino? “Si corre tanto e si lavora molto, ma alla fine ci sono tante soddisfazioni: lo stand - mettono in risalto le volontarie Antonella Marcone e Anna Milanino - è una bella famiglia allargata in cui si vive veramente il Palio! Quest’atmosfera la si respira anche durante l’anno, quando andiamo a cucinare nelle sagre che si svolgono fuori paese: oltre promuovere il nome di Robbio e le originalità del Palio dl’Urmon, è bello vedere tanta gente che degusta per la prima volta i nostri piatti tipici”. Le novità dello “Stand” di quest’anno sono anche strutturali: ci sono nuovi banconi e più spazio per la zona dedicata ai tavoli; fra le conferme la super paniscia da 1500 porzioni che verrà distribuita domenica 4 settembre, dopo la gara delle carriole.

Quest’anno ci saranno anche arrosti, porchetta e contorni

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Con la Podistica Robbiese arde una fiamma tricolore SARANNO MISCELATI MOMENTI SPORTIVI, PATRIOTTICI E RELIGIOSI

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rderà un fuoco con delle venature tricolore quest’anno nel braciere che sarà acceso sotto il tendone di piazza Dante domenica 28 agosto. Infatti quest’anno la staffetta dei tedofori della Podistica Robbiese, che ogni anno portano la fiaccola che accende il braciere, sarà dedicata al 150esimo anniversario dell’unità d’Italia. Nonostante la vocazione patriottica della marcia verso Robbio, gli atleti della Podistica manterranno la classica vena religiosa che contraddistingue ogni cammino della fiaccola verso Robbio. Il percorso dei podisti guidati da Armando Terrana partirà infatti dal santuario «Della Passione» di Torricella Verzate, sulle colline dell’Oltrepò, come prima tappa avrà Montebello della Battaglia e prima di entrare a Robbio passerà da Palestro:

«Montebello e Palestro sono i simboli pavesi del processo di unificazione nazionale - spiega il presidente della Podistica Robbiese Armando Terrana - così abbiamo deciso di toccarli entrambi durante la nostra staffetta». In tutto il

La partenza della fiaccola percorso che faranno i tedofori robbiesi il 28 agosto sarà di circa 75 chilometri, ancora mistero sul nome dell’ultimo tedoforo.

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Morelli, la fantasia al timone della Pro Loco

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a Pro Loco si rinnova e riparte da Corrado Morelli. A ottobre, secondo le parole del presidente uscente, si dovrebbe votare per costituire il nuovo consiglio direttivo del sodalizio robbiese e proprio l’attuale condottiero potrebbe rivelarsi, ancora una volta, uno degli elementi di spicco dell’associazionismo cittadino. “A ottobre dovremo rinnovare il consiglio della Pro Loco – ha spiegato Morelli, presidente da due mandati – non so se sarò votato e rieletto consigliere ma, in ogni caso, è mia intenzione affiancare la persona che mi succederà per i primi periodi; se sarò eletto penso che potrò ancora fornire il mio apporto”. In sintesi, dalle parole di Morelli traspare la voglia di dedicarsi ancora al paese ma, forse, non quella di continuare nel ruolo di presidente della Pro Loco. L’augurio a chiunque, eventualmente, gli succederà, comunque, è quello di averlo ancora con sè, viste le sue grandi propensioni umane, conoscenze del paese e capacità nell’ambito culturale. “In questi anni ho dedicato molte energie alla musica classica e ad altre varianti del genere – ha continuato Morelli – a Robbio era un settore non molto curato e sono convinto che sia necessario proporre alla gente anche iniziative di questo tipo”. Infatti, a Robbio, capitale del volontariato, esistono innumerevoli situazioni benemerite e di aggregazione e le “occasioni” con determinati contenuti vengono offerte soltanto dalla Pro Loco. Il prossimo obiettivo che dovrà raggiungere la Pro Loco sarà quello di “legare” con un calendario condiviso tutte le associazioni e a farle collaborare durante tutto l’anno. “Credo sia possibile arrivare a una maggiore unione tra le associazioni del paese – ha chiarito il presidente – serve capire che anche le associazioni che propongono cultura, divertimento e aggregazione sono necessarie alle persone e alle loro vite e hanno la stessa dignità di quelle dei servizi

alla persona”. Da qui l’appello ai cittadini al tesseramento e le indicazioni per la prossima campagna associativa: “chiederò all’Amminstrazione di poter gestire il prossimo tesseramento presso gli uffici comunali – ha annunciato - spero che i candidati al prossimo consiglio siano persone realmente motivate a lavorare per la causa comune della Pro Loco della città”. E quali sono i progetti futuri di Morelli e del suo gruppo? “Sono orgoglioso di aver portato a Robbio musicisti giovani e di grande valore – ha chiuso Corrado Morelli – è importante promuovere le nuove generazioni ma è altrettanto importante realizzare eventi di eleva-

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Corrado Morelli to livello; per il prossimo futuro, probabilmente in occasione della serata dell’Alfiere, penso di riuscire a proporre ai robbiesi e a tutta la Lomellina un musicista di fama mondiale; forse San Valeriano non basterà...ci sposteremo a Santo Stefano!”.

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IL PROSSIMO OBITTIVO SARà quello di “legare” le realtà associative

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Ugole d’oro: la rassegna canora si divide in due VENERDì 26 AGOSTO SPAZIO AI GIOVANI; SABATO GLI ADULTI

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nche quest'anno la rassegna canora del Palio dl'Urmon, giunta alla nona edizione, si fa in due. La manifestazione si dividerà tra le serate di venerdì 26 e sabato 27 agosto, e non più in una sola serata come è accaduto fino al 2009. A dettare quest'esigenza è stato l'afflusso record di aspiranti partecipanti alla gara organizzata dai coniugi Gianni Brindisi e Claudia Gasperini in collaborazione con Marco Sesti e Valentina D'Amato. Venerdì a partire dalle 22, dopo la corsa dei rioni, sotto il tendone di piazza Dante si esibiranno i bambini e i ragazzi. Durante la serata è previsto anche il musical con gli Spring Break. Sabato dalle 21,15 nella stessa "location" invece sarà la volta degli adulti. «Ci attendiamo una rassegna canora con un livello medio sempre più alto - spiegano gli organizzatori - i nostri cantanti sono bravissimi e lo dimostreranno». I quattro organizzatori sono facili profeti dell'abilità dei loro artisti: infatti tutti coloro che si esibiranno sul palco del palapalio hanno iniziato ad allenare le loro ugole (già di per sè ottime) in primavera. Ed ogni mercoledì sera si sono tenute le prove nell'edificio di piazza Dante sede del Palio. Insomma la caccia a Michele Saracino, vincitore lo scorso anno tra gli adulti con la sua «Nessun dorma» e ai giovanissimi Alberto L'Onofrio e Martina Vitali, primi rispettivamente nella sezione elementari e medie, è aperta.

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Dagli schermi di X Factor arrivano le fantastiche Yavanna

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Factor di nuovo protagonista a Robbio; con Fantasy & dolls, torna il grande spettacolo per il “target giovane” della città. Ancora oggi si racconta dello straordinario successo dell’edizione 2010, quando Ambra Marie, protagonista di Rock & dolls, rese indimenticabile la serata dedicata alla moda e alla musica. Quest’anno si cercherà di migliorare ciò che già ha rappresentato un successo e, per riuscire nell’obiettivo, sono state ingaggiate tre muse del canto e della musica: le Yavanna. Virginia, Anita e Letizia, tre stupende sorelle musiciste, sono state le protagoniste dell’edizione 2009 del talent show di Rai2 X Factor, giungendo in finale assieme a Marco Mengoni; a Robbio porteranno la loro musica raffinata, i loro brani inediti e sublimi rivisitazioni di alcuni tra le canzoni più conosciute del panorama pop mondiale. Con loro, primi attori in un palco onirico e surreale, sfileranno e reciteranno i modelli e le modelle di alcuni tra i più conosciuti esercizi della città. “Abbiamo chiesto un grande lavoro di ingegno e disponibilità ai truccatori ai parrucchieri e ai negozi di abbigliamento – hanno spiegato gli organizzatori – siamo certi che con la collaborazione di questi professionisti realizzeremo una serata spettacolare”. Le difficoltà per le responsabili del make-up Estetica Bellessere e Oltre l’immagine, per i parrucchieri Ghiblorè, Josi acconciature e Faby acconciature e per le maison d’abbigliamento Al 22, Miky sport e Intimo Di, supportate da Ottica terragni, riguarderanno proprio le possibilità di riuscire a “far entrare” in una favola fantasy tutte le modelle e i modelli che si alterneranno in passerella. “I truccatori, le boutique e i parrucchieri che si occuperanno della serata sono all’avanguardia e tra i più attenti alle nuove tendenze della moda – hanno continuato dal comitato organizzatore – la serata Fantasy & dolls, anche per questo, stupirà il pubblico del palapalio”. Il regista sarà Sandro Passi, mentre la direzione artistica sarà curata anche quest’anno dai responsabili del Comitato Palio. “Il progetto di questa edizione è ambizioso – hanno chiuso gli organizzatori – negli anni siamo riusciti, cambiando sempre la formula, a traLE COSE BUONE

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sono considerate le muse del magico mondo musicale

Il trio vocale Yavanna sformare la serata della moda in un varietà completo e di alto livello; le Yavanna sono musiciste eccezionali che ci permetteranno di osare e di proporre alla gente di Robbio uno spettacolo unico e mai visto”. L’appuntamento è per domenica 28 agosto alle 22 presso il Palapalio, dopo l’apertura ufficiale del Palio con l’arrivo della Fiaccola. Fantasy & dolls e le Yavanna proietteranno il pubblico lomellino in una dimensione sognante, cullandolo tra musica, moda e fantasia.

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“Gli amis ad Pieru”, la musica per non dimenticare

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tto uomini sulla sessantina accoSARANNO munati dalla passione per la musica anni ‘60 e dall’amicizia IN PRIMA per Pierangelo Cesa. Saranno LINEA loro i protagonisti dell’ultimo PER L’ULTIMO dell’anno robbiese del prossimo 31 agosto. DELL’ANNO Gianni Console alla chitarra, Giancarlo Bardella al sax, Iose Bergantin alla batteria, ROBBIESE Pierfranco Aimo al basso, Andrea Zumaglino alla tastiera accompagnati dalle voci di Carlo Varese, Franco Faletti ed Ermanno Capritti si esibiranno sul palco del palapalio. «E a mezzanotte ci sarà una grande sorpresa» annuncia il coordiantore del Palio Orieto David. Una sorpresa targata «Ongia dl’erba grama»: la storica compagnia dialettale robbiese che per anni ha tenuto banco durante le serate dell’ultimo dell’anno robbiese. Gli otto musicisti hanno deciso di ritrovarsi per onorare la memoria dell’amico Pierangelo Cesa: «Come noi negli anni ‘60 suonava - spiega Gianni Console - e poi è stato una persona che ha fatto tanto per il Palio. Dar vita ad un concerto proprio durante la «sua» manifestazione

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ci è parso il modo migliore per ricordarlo. Infatti per l’occasione ci chiameremo «Gli amis ad Pieru»».Gli otto musicisti, che il 31 agosto sfoggeranno hit degli anni ‘60, proprio in quegli anni erano i principali protagonisti della scena musicale robbiese. Console, Bergantin, Aimo e Zumaglino facevano parte degli «Spyders», mentre Bardella, Varese, Faletti, Capritti e Cesa erano i «Gilders». «Eravamo noi i due gruppi principali a Robbio, ma suonavamo spesso anche lontano da casa spiega Console - dopo quarant’anni ci siamo riuniti per ricordare l’amico Pierangelo».

Il gruppo durante le prove


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Sarà una notte sotto le stelle tinta di bianco, rosso e verde

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otte bianca, anzi notte verde-biancorossa. Sarà il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia il tema di fondo della sesta edizione della notte bianca di Robbio che andrà in scena nel centro della città venerdì 2 settembre. Il 17 marzo, giorno di festa nazionale per la ricorrenza del 150esimo, Robbio è stata tristemente priva di festeggiamenti (eccezion fatta per un incontro culturale in biblioteca), ma ora si prova a rimediare a questa lacuna durante il Palio. «Addobberemo il paese a festa - spiega il coordinatore del Palio Orieto David - i colori della bandiera italiana la faranno da padroni». A mezzanotte poi la luce sarà la padrona delle scene. Non ci saranno più i fuochi d’artificio (la crisi morde), ma delle lanterne luminose che rischiareranno Robbio a giorno. I commercianti hanno già in serbo tante manifestazioni per la notte più lunga durante l’intero arco di manifestazioni legate al Palio: spettacoli di strada, esibizioni sportive, balli e canti la faranno da padroni davanti ai negozi del centro di Robbio. «Sotto il tendone invece ci sarà uno spettacolo di danza della scuola Dancemania di Elisa Lina - sottolinea il coordinatore del Palio Orieto David - che sarà intervallato da una sfilata di moda». E poi, ancora, tantissimi eventi legati allo sport, alla gastronomia, alla musica, allo shopping, alla moda e allo spettacolo. Piccoli concerti e piano bar saranno tra i protagonisti ma una delle iniziative più intriganti potrebbe essere lo spettacolo di burlesque ideato da un esercente del centro. Si tratta ancora di ipotesi, ma la sua realizzazione pare quasi certa. Lo sport sarà presente in varie situazioni: il basket e la podistica bisseranno la partecipazione dello scorso anno, il tiro con l’arco sta cercando una location adatta e non pericolosa e le arti marziali, Karate e Kung fu, potrebbero occupare due diverse piazze con esibizioni e coinvolgimento del pubblico. Non mancheranno altri sport (in via di definizione) ma non mancheranno nemmeno le attrazioni per i più

UNA MIRIADE DI EVENTI FINO A TARDA ORA E TANTO DIVERTIMENTO

Un momento della sfilata piccini e bar e ristoranti allestiti all’aperto. E poi ci saranno le sfilate di moda e i negozi aperti fino a tarda ora ed eventi dedicati alle giovani coppie in procinto di sposarsi. “Ci sono molte cose che non abbiamo ancora definito – hanno spiegato dall’organizzazione – ci piacerebbe per esempio avere un’esposizione motoristica, magari con elementi tuning; in ogni caso è importante che gli esercizi della città possano realizzare una bella serata e che la gente, cittadini e i turisti, possano trovare a Robbio una serata per continuare a far festa dopo il ritorno dalle vacanze estive”.

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David racconta: “Così il Palio sopravvive nonostante la crisi”

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ono i cotechini e i risotti la linfa vitale UNA ATTIVA del Palio: senza gli introiti dalla vendita dei prodotti gastrnomici la maniMACCHINA festazione dovrebbe subire un serio DI VOLONTARI ridimensionamento.Orieto David è IMPEGNATI alla guida del comitato organizzatore del TUTTO Palio dl’Urmon da ormai undici anni. In questo doppio lustro di governo della maniL’ANNO festazione di acqua sotto i ponti ne è passata e lo scenario in cui opera il comitato è cambiato notevolmente. Nei primi anni 2000, al tempo della new economy con il prodotto interno lordo italiano che cresceva del 3,6 %, le disponibilità economiche erano maggiori. «Tutto costava di meno - racconta Orieto David - i contributi pubblici c’erano già nei primi anni, poi nel tempo sono sempre rimasti uguali, ma per noi la coperta si è accorciata».

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Distribuzione della mega panisca

Il costo delle materie prime per l’allestimento del Palio dl’Urmon sono aumentati, gli aiuti esterni sono rimasti invariati. Un rompicapo matematico-economico che Orieto e company hanno deciso di risolvere puntando su due fattori: la gastronomia e la diffusione del prodotto «Palio di Robbio» anche fuori dai ristretti confini lomellini. «Per far quadrare i conti e poter quindi permettere al Palio di crescere ogni anno abbiamo capito che biso-

Orieto David al vertice del comitato gnava puntare sui nostri prodotti culinari - sottolinea Orieto David - così nei fine settimana da marzo ad ottobre ci siamo messi a girare con i nostri instancabili cuochi volontari per le fiere e le feste di paese di mezza Lombardia e Piemonte». Il Palio di Robbio dal 2008 arriva anche in Emilia: «Abbiamo una stretta amicizia con il Palio di Varano de Melagari, in provincia di Parma. Noi andiamo da loro e loro vengono da noi» racconta Orieto. Così i volontari palieschi sono arrivati a muoversi almeno una quindicina di volte all’anno per esportare il Palio dl’Urmon fuori Robbio: «Spesso facciamo da mangiare. Ma anche quando non cuciniamo ci sono le nostre Mondine e i figuranti della sfilata ci seguono sempre - aggiunge David - anche loro fanno conoscere tantissimo la nostra manifestazione». Un altro elemento fondamentale per il coordinatore per la corretta e proficua organizzazione della manifestazione è la settorializzazione del comitato: «Ogni branca ha il suo compito - dice Orieto - non c’è nessuno nel comitato che deve pensare a tutto. Di questo sono molto fiero»

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Programma Palio dl’Urmon 2011 Giovedì 25 agosto ore 21:15 Giochi in piazza gli’imbroiamond Venerdì 26 agosto ore 20:00 29° corsa nei rioni ore 21:15 2° rassegna canora ragazzi ore 23:00 Musical “Spring musical” Sabato 27 agosto ore 21:15 9° rassegna canora adulti Domenica 28 agosto ore 21:15 Cerimonia apertura palio, arrivo fiaccola e accensione braciere ore 22:00 Fantasy & Dolls - spettacolo di moda e concerto live con le Yavanna da X Factor Lunedì 29 agosto ore 21:15 Giochi in piazza - carrioline e pallamattone Martedì 30 agosto ore 21:15 Giochi in piazza - bala an front e taglio del bicc Mercoledì 31 agosto ore 21:15 Ultimo dell’anno robbiese - Concerto con gli amis ad Pieru - Interventi della compagnia dell’olmo e de l’ongia dl’erba grama Giovedì 1 settembre ore 21:15 Giochi in piazza - pasa s’al traual e tiro alla fune Venerdì 2 settembre dalle ore 18:00 Notte bianca - musica, spettacolo, moda, motori, divertimento, affari, sport e buona cucina Domenica 4 settembre dalle ore 9:00 Bancarelle di gastronomia, hobbistica e artigianato ore 15:30 Partenza sfilata storica dei 500 figuranti ore 16:00 Moto Guzzi Show ore 17:00 Arrivo sfilata in piazza ore 18:00 Corsa con le carriole e assegnazione 27° palio ore 19:00 Mega paniscia da 1.500 porzioni Per tutta la settimana sarà in funzione lo stand del cotechino e il ristorante all’aperto


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