Link baiting e-book

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LINK

BAITING

Una pubblicazione di


Contenuti. 4

Link bait & Link Baiting

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Link Baiting: poca creatività, molta utilità

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Link baiting di “fascia bassa”

4 tecniche efficaci: Sondaggi, survey, video, immagini

Come creare link di qualità in poco tempo: 6 tecniche efficaci

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Link baiting di “fascia alta”

Introduzione alle calamite per attrarre link

Gli e-book

L’analisi dei dati usata come link bait

Le infografiche

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Il ciclo di vita delle link bait

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Bonus: promozione dei siti e-commerce

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A cura di

Matteo Landi editor in chief e-max srl

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Link Baiting

Link Bait & Link Baiting (aka L’esca e l’arte del pescare link)

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Link Bait: cos’è e come funziona Benvenuto alla prima parte del mio personale approfondimento su una delle tecniche più potenti del link burning made in e-max: la LINK BAITING. L’accostamento dei termini “Link” e “Bait” (trad. ita: “esca”) – proposto da Nick Wilson nel 2005 e approfondito da Aaron Wall di seobook – ha alimentato fin da subito un dibattito molto acceso all’interno della comunità SEO. Il termine “Link Baiting” infatti assume un’accezione controversa, (traduzione letterale: adescamento di link), perché evoca una sorta di fregatura per l’utente finale che viene preso all’amo. Ma è davvero così? Vediamo di approfondire la questione: quel che è certo è che la link bait intesa come un contenuto virale “abbastanza interessante per catturare l’attenzione delle persone” (Matt Cutts docet) può diventare uno strumento white hat di link earning molto efficace, e dunque anche da maneggiare con cura. Ma in fin dei conti non è sempre una tecnica per il proprio tornaconto? Sì, certamente. Ma se il tornaconto prende il sopravvento si rischia parecchio. Pubblicare per esempio una notizia destabilizzante, infondata ma verosimile, in concomitanza di un grosso aggiornamento di Google può portare a una condivisione virale, per poi mettere in cattiva luce l’autore della notizia quando si rivela nella sua fallacia. In tempo di autorevolezza e fiducia sul web non mi sembra il caso di rovinarsi la reputazione per un pugno di link.

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Link Baiting

Link Baiting e Link Targets Prima di parlare delle basi della link baiting chiariamo il legame tra link baiting e link targets. Con Link Targets si intendono le URL che vuoi posizionare su Google, e per le quali il fattore principale è l’ancora che linka a esse. La link bait è il contenuto, o un insieme di contenuti, creati per convogliare link verso le link targets, e dunque per aumentare l’autorevolezza del tuo sito web. A volte le Link Targets coincidono con le pagine usate per ospitare la Link Bait (per esempio se la Link Bait è un e-book e la link target è la pagina del libro stesso) ovvero con le pagine del prodotto principale che vuoi promuovere. Il punto focale da non perdere mai di vista? Rendere la pagina facilmente linkabile (non dimenticare di mettere un bel box con il link di embed pronto per l’uso). Link Baiting: obiettivi Lo scopo primario del fare Link Baiting è molto semplice: aumentare il grado di autorevolezza delle tue pagine web. A seconda del piano che decidi di seguire esistono poi obiettivi secondari: • Migliorare la tua reputazione online come autore, o la reputazione del tuo business; • Ampliare le relazioni: ottenere traffico di ricerca, optins, followers su Twitter e Facebook; • Vendere un prodotto particolare (un plugin, per esempio); Quando la tua link bait ottiene tutti questi risultati, ovvero è in grado di raggiungere abbastanza lead per creare un profitto in funzione dei tuoi obiettivi, allora può ritenersi efficace.

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Come funziona la Link Baiting Tu pubblichi un contenuto (testo, infografica, video, slideshow, plugin, ecc.) sul tuo sito web e le persone che lo trovano decidono di condividerlo, perché li ha colpiti in qualche modo. Perché è interessante, utile, informativo, divertente, sorprendente o provocatorio. Il nodo focale sono le due paroline magiche: le “persone” che trovano il contenuto e il fatto che debbano valutarlo “interessante” per condividerlo. Entrambe sono necessarie affinché la tua link bait funzioni: • se nessuno vede la tua esca, non otterrai risultati. • Se non è interessante, siamo da capo. Che cos’è l’amo (hook)? Vediamo quindi che cosa rende la tua link bait interessante. La tipologia di amo o esca (la risultante finale è la stessa) che serve a catturare il pesce è il valore aggiunto che attrae gli utenti, fornendo loro la prospettiva di un vantaggio concreto. Quando dico concreto intendo anche emotivo: se il testo è in grado di suscitare un’emozione di qualsiasi tipo, abbastanza intensa da portare a una condivisione, allora sarà stato formulato in maniera efficace. La domanda da porsi mettendosi nei panni dell’utente è la seguente: Che cosa ci guadagno se condivido questo contenuto? Informazioni, spunti originali, procedure utili, previsioni future: sono tante le declinazioni possibili di un link bait di successo. Breve durata vs. Evergreen Quanto può durare l’effetto della link bait? Alcune link bait funzionano alla grande per qualche giorno e poi esauriscono le loro cartucce. La maggior parte delle link bait sui siti di social bookmarking sono di questo tipo.

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Link Baiting

Altri tipi di link bait sono meno esplosivi, ma rimangono validi per un tempo superiore, continuando a generare link nel lungo periodo, anche per anni. Fascia bassa vs. Fascia alta L’altra classificazione che possiamo fare è tra una link bait di fascia alta e una di fascia bassa. La differenza non si fonda sulla qualità del contenuto, quanto piuttosto sull’investimento e la fatica richiesta per crearla. Alcune cose che potresti fare come link bait sono più facili o meno costose di altre. Esistono alcune aziende che non si sognano nemmeno di investire più di cento euro al mese su contenuti testuali, seppure di qualità, per arricchire i loro blog o pagine web che dovrebbero fornire informazioni specializzate. Eppure allo stesso tempo investono migliaia di euro su applicazioni per smartphone perché pensano di potere ottenere maggiori benefici. Non si tratta di capire cosa sia meglio o peggio in generale: la link bait per essere efficace deve avere un ottimo amo e una headline accattivante, poi può essere di fascia alta o bassa, ma solo tu puoi sapere su quale tipo di investimento ti conviene puntare. Tutto ciò che è interessante è Link Bait Attenzione perché “interessante” e “utile” non vanno necessariamente a braccetto. Cartoni superfighi e storie strampalate di ladri che saltano sui muri di palazzi infiniti (per chi non lo conoscesse sto parlando di Jake Escapes) possono essere interessanti perché divertenti, ma non sono sicuramente utili.

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Ogni post del blog è Link Bait Nel momento in cui pubblichi un post in linea con gli argomenti per i quali ti stai formando un’identità come autore su internet, quel post può essere considerato una link bait. Tanto è vero che chi scrive in maniera frequente sa quanto fondamentale sia scrivere un titolo che catturi l’attenzione e possa fungere da innesco perfetto per catturare l’attenzione degli utenti. Se io trovassi in un blog il titolo del post “Le tre azioni SEO per un posizionamento garantito in prima pagina su Google” scritto da Andrea Pernici (ovvero una fonte che ritengo autorevole nel settore) sarei davvero molto interessato a leggerlo, e anche a condividerlo. Tu no?

“Don’t create what they want. Create what they need.” (Hannah Smith)

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Link Baiting: poca creatività, molta utilità

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Abbiamo appena visto come nella Link Baiting l’esca possa essere qualsiasi cosa abbastanza interessante o utile per catturare l’attenzione delle persone. Può anche accadere per caso, ma quando parliamo della link bait stiamo parlando di qualcosa che nella mente tua o del tuo team aziendale va creata per uno scopo chiaro e condiviso. Come fare per ottenere i risultati migliori I punti che devi tenere in considerazione per raggiungere i tuoi obiettivi sono i seguenti: 1. Il titolo: conta tantissimo, è quello che le persone vedranno per primo, la discriminante che li farà fermare a “dare una sbirciatina” e continuare a compiere le azioni che desideriamo da loro (mettere un like o creare direttamente un link). 2. Il tuo seguito sui social e la tua reputazione fanno la differenza, soprattutto perché azzeccare una campagna di link baiting significa incrementare esponenzialmente le possibilità che quella successiva abbia successo. 3. Il fattore sorpresa: se vuoi ottenere un successo immediato – tutto quello che è inaspettato ha gli ingredienti per diventare virale, e non importa cos’è – porta tutti quelli che conosci alla “festa” e contatta in anticipo tutti gli “strilloni virtuali” (quelli che sanno catturare l’attenzione delle folle). Twitter straccia i siti di Social Bookmarking I siti di Social Bookmarking quali per esempio Digg, StumbleUpon o Reddit rappresentano una sorta di microcosmo (molto americano e poco italiano) di un web più ampio, dove Twitter e Facebook la fanno da padroni (in attesa del boom di Google+). Le persone trovano novità tutti i giorni attraverso i social media, ma in fin dei conti scoprono solo le cose che altri hanno già scoperto prima di loro e hanno poi condiviso trovandole interessanti. www.e-max.it


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Puoi cercare di convogliare traffico con la pubblicità online a pagamento, ma senza un pubblico di riferimento reale sarai soltanto un’altra voce nel mare di chi vuole vendere qualcosa. La link bait non deve essere creativa a tutti i costi Le grandi liste di idee per fare link baiting che si trovano su alcuni post sono utili solo per chi scrive il post e cerca di renderlo a sua volta una link bait. Non dovrebbe passare l’idea che si possa fare link baiting soltanto tramite una dose straordinaria di creatività. LA CREATIVITÀ PUÒ AIUTARE, MA QUI SI PARLA DI INTERNET, NON DI ARTE. Sviluppare qualità reale nel lungo periodo è la strategia che paga più di qualsiasi incredibile schema di link baiting tuo o della concorrenza, studiato per catturare l’attenzione delle persone. D’altronde non è una novità che le pubblicità televisive più efficaci generalmente non siano quelle che vincono i premi per la creatività. Nel prossimo post andremo a esaminare alcuni metodi di link baiting di “fascia bassa” (il termine inglese è “low end”, ma siccome tradurlo letteralmente – scadente, scarso – non è corretto, lo tengo così, in attesa di suggerimenti). Parlo di indagini di mercato e sondaggi, video e immagini, link bait relative a eventi specifici, giochi di umorismo e satira, liste: la maggior parte delle quali non ha bisogno di creare contenuti aggiuntivi.

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Link baiting di “fascia bassa”

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4 tecniche efficaci: Sondaggi, survey, video, immagini Quando si progetta una link bait di “fascia bassa” non serve fare tante riunioni operative con il team e discutere chissà quante ore. NON SIGNIFICA NEMMENO PRODURRE UN CONTENUTO DI BASSA QUALITÀ. Semplicemente si può articolare sul breve periodo o pensarla come un evergreen, in funzione degli obiettivi del momento. Io preferisco personalmente i contenuti evergreen – il mio motto è “chi va piano va sano e va lontano” – però ogni tanto uscire dagli schemi è divertente. Fascia bassa (Low end) = Piccolo sforzo Riassumendo: • l’espressione “fascia bassa” non si riferisce alla qualità del contenuto; • l’espressione “fascia bassa” significa che si crea alla svelta; • quella di “fascia bassa” può essere una link bait a breve termine o un evergreen. Sondaggi I sondaggi sono una forma semplice di link bait che puoi sia commissionare in esterna sia decidere di ospitare direttamente sul tuo sito web. Fai una domanda. Tutto inizia da qui. Fai una domanda in relazione al settore del quale ti occupi e fai in modo che sia rilevante per il tuo pubblico (tanto per capirci, “Qual è il vostro animale preferito?” generalmente non funziona).

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Le migliori domande sono quelle relative a temi caldi del tuo ambiente, dei quali le persone stanno ancora dibattendo. Come sfruttare i sondaggi nel migliore dei modi? Rendendoli un evento ricorrente, come il “sondaggio della settimana”, nonostante il sondaggio una tantum rimane comunque una buona risorsa nel caso si verifichi un tema di discussione molto acceso nell’area del tuo pubblico di riferimento. Con i sondaggi puoi creare aspettativa in due fasi con un solo contenuto (come ottenere due caramelle al prezzo di una): quando pubblichi il sondaggio e quando rendi visibili i risultati, soprattutto se ribaltano le previsioni iniziali. Indagini di mercato Le indagini di mercato o survey sono come i sondaggi, ma con più di una domanda. Molto interessante diventa anche prevedere uno spazio in bianco come parte della risposta, al fine di collezionare un sacco di opinioni per dei post di commento all’indagine sul tuo blog. Anche in questo caso ottieni due “caramelle di aspettativa” al prezzo di una: 1. Quando riordini le risposte; 2. quando posti i commenti liberi più interessanti. Se l’indagine copre diversi argomenti puoi guadagnare ancora più caramelle postando i commenti e i risultati di ogni parte in maniera separata. Puoi invitare un gruppo di esperti del settore affinché forniscano le loro risposte alle tue domande, valorizzando il loro ego e catturando l’attenzione del loro pubblico, oppure puoi anche decidere di invitare tutti a rispondere. www.e-max.it


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A seconda della durata dell’indagine e di quante cose vuoi metterci dentro, le survey possono sconfinare nel territorio delle high-end link bait, le link bait di “fascia alta” (come per il termine low-end non ci si riferisce alla qualità del contenuto quanto all’impegno stimato in tempo/risorse impiegati per crearlo). L’arma segreta: Google Da tenere in considerazione come una grande risorsa è sicuramente Google Consumer Surveys, un servizio messo a disposizione da Big G. dove puoi fare domande e ottenere risposte spendendo davvero poco. Pagare per avere una risposta è comunque molto più economico ed efficace della fatica che puoi fare per portare traffico alla tua survey. Capisci anche tu che finché il tuo pubblico ti fornisce le risposte che cercavi ti va alla grande, ma questo Google Consumer Surveys ti permette di segmentare la ricerca demograficamente e geograficamente, ottenendo inoltre risposte in un lampo. Praticamente il meccanismo funziona così: Google inserisce nei siti di editori online o affini la pubblicità della survey al posto di adv “normali” – cosa che conviene molto anche anche chi la ospita, perché genera maggiore visibilità grazie ai contenuti interessanti. Sembrerebbe tutto perfetto, se non per il fatto che il mercato Italia non è ancora previsto, con il suo relativo panel di utenti (un pochino ci possiamo consolare con Google Trends, anche se funziona in modo diverso). Video e Foto Video e immagini sono una ottima fonte di link bait: l’utente si trova subito a contatto con uno slogan immediato e quindi si riesce a coinvolgerlo più facilmente. Inoltre sono anche veloci da capire e www.e-max.it


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semplici da linkare. Hai solo bisogno di un’esca che lo renda tanto interessante da condividerlo. Potresti addirittura non avere bisogno di un’esca se chiedi al tuo pubblico di scrivere una didascalia sotto un’immagine divertente. Basti pensare al fenomeno dei LoLcat e al sito http://icanhas.cheezburger.com/ che ha fatto fare tutto il lavoro ai propri utenti. Niente male come idea vero? L’importante è seguire strategie di link baiting centrate su argomenti che possono interessare al tuo pubblico: solo in questo modo gli utenti saranno davvero invogliati a collaborare. Puoi mixare qualsiasi tipo di contenuto con immagini o video: per esempio, se devi promuovere un articolo puoi farlo tramite un video che lo introduca, ne evidenzi i punti focali e poi lo richiami con un bel link formato call to action grafica, ben visibile e colorata.

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Come creare link di qualità in poco tempo: 6 tecniche efficaci 1-Infografiche Riuscire a creare diagrammi, grafici, schemi e infografiche sugli argomenti che decidi di promuovere può rappresentare un modo eccellente di fare link baiting. Anche riassumere i risultati di un sondaggio in un grafico può rendere tutto il tuo lavoro più attraente e profittevole. Le infografiche si possono usare per illustrare idee, relazioni, processi o linee temporali. Chiaramente dipende dalle tue capacità differenziare cosa può essere facile o difficile da creare. Nonostante ci siano ottimi strumenti anche gratuiti per creare infografiche (per esempio: http://piktochart.com/), diciamo che per la maggior parte di noi rappresentano un tipo di link bait di fascia alta. Ecco perché sarà meglio approfondire il discorso quando arriverò a questo tipo di link bait. 2-Notizie di attualità Puoi creare una link bait di fascia bassa collegando l’argomento che vuoi promuovere con un evento di grande visibilità o una notizia che cavalca l’onda dell’attualità mediatica. Per esempio potresti riuscire a creare una bella discussione soltanto con un post sulle varie cuffie auricolari che usano i più famosi giocatori di calcio o gli sportivi in generale durante i mondiali… 3-Guide pratiche per eventi speciali In qualsiasi mercato ci sono eventi programmati molto importanti e carichi di aspettativa, quali per esempio il festival del cinema di Venezia o l’uscita dell’ultimo smartphone. Quando sai che un evento particolare si avvicina, scrivere di quell’argomento, prima, durante e subito dopo può diventare una

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grande link bait, perché si collega a un evento rilevante per il tuo pubblico. Il primo dell’anno che ormai si avvicina è un evento ricorrente che può essere sfruttato per tantissimi argomenti, dalla cucina (“Un piatto per riprendersi dalla sbornia di capodanno”) alla SEO (10 modi di migliorare la velocità del tuo sito nel 2014). L’uscita di un nuovo libro, di un film, di una serie televisiva, di prodotti o software… ognuno di questi può rappresentare una forte attrazione per il tuo pubblico di persone, che saranno molto più interessate ai tuoi contenuti creati ad hoc per l’occasione rispetto a quelli “normali” che non potevano contare sullo stesso senso di urgenza e rilevanza generato dall’evento. Molto utili possono essere le guide pratiche a come affrontare per la prima volta un certo evento (“come guardare un’eclissi lunare”, “quali vestiti evitare durante le cerimonie pubbliche” oppure “come implementare il rel=author per avere la paternità dei contenuti su Google”). 4-Incentivi e vendite Parlando di eventi potresti creare il tuo evento personale. Per esempio potresti iniziare da una promozione relativa a una vendita. Un buon coupon o offerta speciale limitati nel tempo possono essere una grande link bait, se puoi contare su di un pubblico già coinvolto. Una delle più incredibili promozioni che si siano mai viste in termini di idea ed esecuzione è la promozione annuale MacHeist per gli utenti e sviluppatori Mac. Come funziona? In poche parole un gruppo di sviluppatori offre un fantastico pacchetto di applicazioni per il Mac e lo trasforma in un grande evento. Creano un sito web dedicato alla vendita di software Mac, si prendono un certo periodo di tempo per annunciare quali applicazioni saranno incluse nel pacco dono, e organizzano sfide (heists) che se portate a ter-

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mine garantiscono agli utenti buoni sconto o licenze gratuite per le applicazioni fuori dal pacchetto. Per esempio, al lancio dell’ultimo MacHeist nel 2012 gli organizzatori hanno proposto 8 serie di puzzle games per fare accumulare bonus agli utenti. Questi non si sono fatti pregare e oltre ad accettare la sfida hanno iniziato a condividere sui canali sociali le fasi dell’evento, incentivati dal fatto che una parte dei guadagni sarebbe andata in beneficenza. Gli organizzatori avevano anche previsto bonus speciali per coloro che li seguivano su Twitter o si iscrivevano alla loro mailing list, generando una marea di link, traffico, lead e vendite. 5-Ego Play Questo tipo di link bait possono portare a risultati contrastanti se non maneggiate con la dovuta attenzione. Per esempio si potrebbe organizzare un evento sul proprio blog per eleggere i migliori articoli che hanno parlato di web marketing nell’anno solare di riferimento. Un’azione che non solo funziona come una link bait di per sé, ma che può creare molto traffico e link anche per coloro che verranno scelti per le nomination finali, così come per i vincitori stessi. La lista dei vincitori finali, una volta annunciata, diventa un ottimo spunto per tutti i siti di settore. Puoi altrimenti, o in aggiunta, pensare di intervistare persone reali che si occupano con successo del tuo mercato di riferimento (come fa molto bene Francesco Margherita nel suo blog). Unico avviso al navigante: OCCHIO A NON ESCLUDERE LE PERSONE, CERCA PIUTTOSTO DI COINVOLGERLE.

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In che senso? Nel senso che è meglio portare avanti azioni che si ripetono con regolarità e caratteristiche simili, senza privilegiare nessuno (un’intervista a un personaggio diverso ogni settimana e con le medesime modalità). Per esempio se vuoi scrivere la lista dei migliori SEO in circolazione secondo te, meglio che non la limiti a una top ten esclusiva, ma a una lista aperta e corposa (oppure più ristretta ma costellata di “riconoscimenti al valore”;-), con tanto di scuse preventive a tutti coloro che ti sei “dimenticata/o” di includere (meglio non farsi 10 amici e 100 nemici solo per una stupida lista…). 6-Liste Le liste sono uno dei metodi più facili per creare una link bait. Una lista può essere di fonti, libri, film, blog, forum, insomma di qualsiasi cosa relativa al tuo settore che possa coinvolgere il tuo pubblico di riferimento. L’importante è che non perdi tempo a fare classifiche, perché poi i tuoi lettori potrebbero domandarti i criteri della tua decisione, perdendo il focus del post. Le liste invogliano alla condivisione perché sono di immediata comprensione (dal titolo capisci subito se ti interessa), tanto è vero che sui siti di Social Bookmark, dove il titolo è la prima (e spesso ultima) cosa che leggono le persone, hanno parecchio appeal. Fai fruttare i tuoi contenuti Chiariamo un concetto: UNA LINK BAIT NON PREVEDE LA CREAZIONE DI CONTENUTI TOTALMENTE NUOVI OGNI VOLTA. Prova a immaginare un contenuto che vuoi fare diventare una link bait

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efficace… ci sei? Ora pensa a come potresti riproporlo per renderlo ancora più accattivante e più facile da linkare. Per esempio, potresti trasformare un tuo articolo in un breve video con tante slide formato Power Point. Oppure che ne dici di far diventare una tua survey una bella infografica o un video o addirittura una link bait di fascia alta come un bel white paper? In alternativa, ora che si avvicina la fine dell’anno puoi pensare a una serie “best of the year” per aggiornare o riproporre i tuoi contenuti migliori. Insomma, le possibilità di fare link bait sono pressoché senza fine, a patto di tenere sempre le orecchie aperte su due punti fondamentali: 1. le novità del tuo settore, 2. le richieste del tuo pubblico.

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Link Bait di “fascia alta”

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Introduzione alle calamite per attrarre link Come già anticipato a pagina 5 sulla differenza tra Link Bait di “fascia bassa” e “fascia alta”, il termine “fascia alta” sta a significare che hai investito in maniera significativa soldi, tempo, o entrambi, nello sviluppo di contenuto e/o programmi o sistemi per sviluppare una campagna di link baiting. Se fai un investimento importante dovresti aspettarti di conseguenza anche un ritorno di un certo livello, a livello di lead o di vendite. Per fare il “botto” sul mercato comunque avrai intuito che non basta avere un budget consistente da investire (anche se aiuta). “Fascia alta” = Evergreen? Nella stragrande maggioranza dei casi una link bait di “fascia alta” viene progettata per essere “Evergreen”, ovvero che possa portare un riscontro sul lungo periodo. Alcune link bait di fascia alta possono essere create da tante piccole link bait di fascia bassa poi armonizzate insieme per creare un prodotto di qualità attorno a esse (questo e-book per esempio;-). Non è detto che tutte le link bait debbano essere evergreen, ma dal momento che investi tempo e denaro in maniera considerevole sembra la via più logica, non credi? Intendiamoci, puoi fare campagne di breve durata, ma se prevedi che il ritorno dell’investimento non sia sul lungo periodo, nel breve deve essere molto elevato, non si scappa. Le risorse da usare come “esche” Le migliori link bait di fascia alta sono utili in qualche modo, e possono essere anche di natura informativa.

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Per esempio, il lavoro svolto da analisti e centri di elaborazione dati per fornire i report sui vari mercati (come può essere quello della SEO), richiede molto tempo e denaro. Questi report sono interessanti per tutti, ma soprattutto per coloro che si occupano di analizzare questi dati e fornire delle risposte concrete. Le risorse da usare possono essere strumenti, software, informazioni utili, ovvero qualsiasi cosa che possa soddisfare i bisogni reali delle persone del tuo mercato di riferimento. Le calamite per link (2 al prezzo di 1) Quando crei una link bait di fascia alta perchÊ non provi a prendere due piccioni con una fava, ovvero perchÊ non usi la tua link bait per ottenere registrazioni e-mail, ma anche Twitter follower e fan su Facebook?

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Potresti per esempio creare un tuo e-book disponibile gratuitamente: in questo modo crei una link bait perché molti si linkano ad esso, nel caso sia una fonte utile e apprezzata. Poi ad ogni nuovo aggiornamento puoi creare attesa per l’evento generando un altro buon numero di e-mail di registrazione ogni giorno, così come like e tweet. Noi di e-max chiediamo di registrarsi per ottenere gli e-book gratuiti ma chiaramente il numero di link scende di parecchio. Per trasformare il tuo e-book anche in una link bait puoi creare una “registrazione inversa”: ovvero il libro si scarica senza nessuna richiesta, ma ci sono incentivi se ti registri. Dipende a cosa sei maggiormente interessato, se ai lead o ai link, ma con un prodotto di qualità valido nel tempo guadagnare più traffico senza barriere all’ingresso potrebbe anche rivelarsi un’ottima formula per ottenere più link e più lead al tempo stesso. D’altronde non dimentichiamoci che i lead possono venire da un’email di registrazione, ma anche da un tweet su Twitter o da un like su Facebook, perché no, in fondo è come se le persone ti dessero il permesso di comunicare con loro, quindi sono azioni che racchiudono un certo valore per la tua azienda (anche se magari vanno coltivate di più rispetto a una registrazione di mail tramite form).

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Strategie di link baiting alla portata di tutti: gli e-book Riprendiamo il discorso sulle Link Bait di fascia alta continuando a parlare di e-book. Per rendere un e-book una buona calamita per lead generici, il modo migliore che hai per renderlo tale è quello di offrirlo senza registrazione. Mi spiego meglio. Dovresti focalizzarti sul VALORE FINALE che vuoi offrire e ricevere: ecco perché per ottenere più traffico, più lead e più link è meglio rendere la registrazione opzionale (con incentivi aggiuntivi: guarda come esempio la pagina download dei nostri plugin e-max). Se invece il tuo obiettivo è quello di ottenere lead maggiormente qualificati allora potrai optare per uno scambio win-to-win e offrire materiale gratuito previa registrazione tramite form accurati. Chiaramente scrivere un intero libro richiede un sacco di tempo e lavoro, perciò puoi condividere report più corti, molto funzionali per attrarre interesse. Se per esempio vai sul sito http://www.makeuseof.com/pages/ puoi trovare un sacco di “MakeUsOfGuides” (guide gratuite) da leggere online o da scaricare tramite registrazione. Fanno bene a chiedere la registrazione? Dipende dagli obiettivi di business, ma al prezzo di una mail puoi ottenere tutti i materiali che desideri. Dal momento che hanno un bel numero di white paper gratuiti direi che un semplice form dove le persone si registrano per rimanere aggiornate con le uscite degli e-book ci può stare eccome… Anche il metodo del Pay With a Tweet è molto utile, perché ti permette di dare alle persone qualcosa in cambio di una loro condivisione su Twitter. www.e-max.it


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4 strategie di Link Baiting molto efficaci 1-Video Tutorials I video tutorial sono un’altra eccellente forma di link bait di fascia alta. Parlo dei video che spiegano come fare determinate azioni nel migliore dei modi. Qualunque sia l’argomento trattato puoi soddisfare l’impellente bisogno di un sacco di persone che non vedono l’ora di poter seguire una guida chiara, dettagliata e ben organizzata. Questo lavoro non deve costarti molto, basta creare delle slide e caricarle sul video o usare un programma per la registrazione delle tue azioni sul computer. Creare i contenuti spesso è l’impegno più grosso, a meno che non si vogliano realizzare video professionali (i costi lievitano per le attrezzature, il montaggio, ecc.). I video tutorial sono contenuti eccellenti da usare nelle campagne promozionali di web marketing al posto per esempio di un guest post. Tornando all’esempio di MakeUseOf avrebbero potuto permettere a qualunque sito di offrire gratuitamente una delle loro guide, per ottenere in cambio nuovo traffico, nuovi link e nuovi lead. Tu che ne pensi? Inoltre quando inizi a creare video non dimenticare che hai a disposizione un “piccolo canale” di nome YouTube che ti permette di ampliare in maniera devastante le tue relazioni. 2-Raccolte di suggerimenti & FAQ Se hai un business che ti porta a dover rispondere a parecchie domande una cosa molto utile da fare potrebbe essere quella di raggrupparle per tema e poi pubblicarle su una serie di pagine nel sito www.e-max.it


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web o nel blog come fossero prodotti unici con un nome preciso che andrai a promuovere con il contenuto che devi già creare (dal momento che ti è stato richiesto). Mai sentito parlare di Lifetips? In questo sito web danno gratuitamente un sacco di consigli su svariati temi e poi mettono in vendita delle raccolte di suggerimenti utili e pronti all’uso. In questo esempio gli argomenti sono tanti, probabilmente tu dovrai concentrarti su un topic specifico, ma non cambia niente, anzi: quando diventerai un punto di riferimento nella tua nicchia di mercato – perché sai fornire risposte utili e puntuali – la tua autorevolezza sulla rete e con essa i tuoi link aumenteranno in maniera esponenziale. 3-Calendari condivisi Se nella tua nicchia di mercato si tengono molti eventi potresti pensare di diventare il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono rimanere aggiornati per non perdersi nulla. Questa tecnica potrebbe essere molto utile per fornire una vista dall’alto che raggruppa in sé tutte le varie manifestazioni organizzate da operatori differenti. Si tratta di un investimento sul lungo periodo che però spesso va fatto comunque, quindi tanto vale ottimizzare e sfruttare questa idea, molto utile anche nella creazione di nuove relazioni. Infatti se è vero che ci sono molti eventi nel tuo settore avrai anche molte persone che cercano di promuoverli. Ancora una volta i link saranno naturali e creati spontaneamente grazie al servizio utile di visibilità e funzionalità che stai offrendo a pubblico e operatori. 4-Strumenti e software Sul web ci sono un sacco di strumenti gratuiti, la maggior parte dei quali non vengono aggiornati e mediamente sono abbastanza scadenti. www.e-max.it


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Uno strumento gratuito davvero utile potrebbe essere quello che ci restituisce in tempo reale il numero di risultati di ricerca per ogni parola chiave su Google. Giusto per fare un esempio i software possono essere scaricabili o utilizzati come servizio (SaaS) sulla piattaforma hosting dello sviluppatore. Può essere più o meno costoso creare questo tipo di soluzioni, a seconda del progetto che si vuole realizzare. Uno degli esempi più datati di link bait ancora esistente è uno strumento chiamato Xenu Link Sleuth che controlla i link rotti (“broken links”) di ogni sito. Obsoleto, sorpassato, quello che vuoi, ma è riuscito a creare una marea di link in entrata (i famosi “inbound links”). Piccolo avvertimento: condividere temi di wordpress o plugin in cambio di backlink è un’attività diffusa da molto tempo e ancora in voga (anche se meno efficace di qualche anno fa), però attenzione a come si usano i link, nascosti o visibili che siano, soprattutto in relazione al testo di ancoraggio e all’ottimizzazione. Le linee guida di Google sono chiare e se non vuoi correre il rischio d’incappare in penalizzazioni devi avere sotto controllo il tuo profilo di link, in modo da mantenerlo sempre il più naturale possibile.

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L’analisi dei dati usata come Link bait Controllare accuratamente i risultati della propria azione di link building è sempre determinante nel mestiere del SEM (Search Engine Marketer) professionista. Ma la fase di ricerca e analisi dei dati può diventare essa stessa motivo di studio per aprire dibattiti interessanti e coinvolgere la propria comunità di utenti in maniera attiva. Come? Trasformandola in una link bait di successo… Analisi dei dati Stiamo parlando di un’altra link bait innovativa per dare qualità al proprio pubblico di riferimento, fornendo comparazioni e approfondimenti che non tutti possono permettersi. Personalmente sono rimasto parecchio impressionato dal post di Matthew Woodward che presenta un’analisi comparativa tra i più famosi backlink checker presenti in circolazione: • Ahrefs • Majestic SEO • Moz • Raven Tools • SEO Spyglass Il post è limitato all’analisi di tre siti web scelti da lui, dei quali conosce il numero di backlink grazie al Google Webmaster Tool. Devo dire che per chi come me è interessato all’argomento è stato un vero spasso e uno spunto di crescita personale leggere la bagarre che si è scatenata sulle conclusioni dell’esperimento.

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Majestic SEO non ha preso bene i risultati e ha proposto una contro analisi per confutare i risultati di Matthew. Quest’ultimo a sua volta ha aggiornato l’analisi su un campione di 1 milione di siti confrontando solo Ahrefs (il primo vincitore) e Majestic SEO. Ahrefs ha vinto ancora e Majestic SEO per voce del suo direttore Dixon Jones alla fine ha scritto un bel post dove cerca di smorzare l’escalation di rabbia sostenendo che il confronto fa sempre del bene alla materia in esame (alla fine sembra rinsavito…). Anche Viktar Khamianok, CEO di SEO PowerSuite, ha colto l’occasione per ribattere le tesi dell’esperimento – che lo vedeva sempre perdente – con un post sicuramente più elegante. Insomma, con un lavoro interessante ma nemmeno troppo impegnativo Matthew ha scatenato una discussione molto utile sui principi di ricerca dei backlink e sul funzionamento dei maggiori software in circolazione per questo tipo di Analytics. Da questo discorso si capisce bene che il grande numero di link raccimolato da Matthew è l’ultimo dei vantaggi che può avere avuto, in confronto con la visibilità e la reputazione guadagnate. Chiaro che quando ci si lancia in questo genere di link bait è sempre meglio organizzarsi nel migliore dei modi, ma tra il lavoro straordinario e titanico (mi viene in mente quello compiuto da Maurizio Ceravolo sulla classifica per autorevolezza dei 480 profili top italiani di Google+) e quello mediocre, si può dare il proprio contributo in maniera propositiva, magari aprendo la porta a dialoghi interessanti, proprio come ha fatto Matthew.

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Survey & Dimensioni A proposito di approfondimenti e ricerche di mercato, una delle forme più semplici in questo campo è il sondaggio d’opinione. Puoi usare delle domande specifiche su Facebook per esempio, promuovendole tramite l’advertising, così da raggiungere il numero di risposte che desideri. Se hai bisogno di una singola risposta a una singola domanda puoi servirti – per i mercati anglofoni – di Google Consumer Surveys. Ne ho già anticipato il funzionamento a proposito delle link bait di “fascia bassa” e purtroppo per il mercato Italia non possiamo usufruirne, ma chi volesse comunque ottenere informazioni dal mercato USA, Canada o UK è una fonte molto utile. Semplicemente formulando la stessa domanda a segmenti di persone selezionate tramite le dimensioni di genere, età, stato, puoi per esempio capire come rispondono le donne di una certa età e di un certo luogo rispetto agli uomini della stessa età e dello stesso luogo geografico. Bello vero? Anche perché poi grazie alle informazioni che ottieni puoi dare libero sfogo alla creatività disegnando infografiche o altri tipi di link bait. Uno strumento che può tornare molto utile per creare indagini svariate, sondaggi (anche su Facebook) o questionari per i dipendenti è SurveyMonkey. Cosa ci puoi fare di tanto interessante? Puoi correlare una risposta a un’altra, per esempio arrivando a fare affermazioni del tipo “il 55% degli uomini che ritengono la classe politica corrotta pensano anche che il tradimento dell’uomo sia meno grave rispetto a quello della donna” oppure anche “le donne tra i 50 e i 60 anni sono 10 volte più propense ad affermare che la Chiesa rappresenta la

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salvezza eterna rispetto alle ragazze tra i 18 e i 28 anni” (chiaramente queste affermazioni sono frutto della mia immaginazione). Pensa di creare un sondaggio composto da 10 domande e fare un post per ogni domanda, con tanto di risposte per genere e per gruppo di età, oltre al numero totale di risposte. Se poi hai anche voglia di creare un’infografica per ogni post avrai 10 link bait molto interessanti che possono a loro volta creare ulteriori approfondimenti, nel caso le domande siano azzeccate e coinvolgano particolarmente il tuo pubblico. Un metodo davvero interessante sicuramente da sfruttare in maniera più attiva, che ne dici?

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Le Infografiche Con tutte le bastonate che Google sta cercando di dare a chi crea link in maniera selvaggia bisogna porre sempre maggiore attenzione alla tipologia di contenuto sulla quale decidiamo di puntare per promuovere le nostre pagine web. Una tecnica di link baiting che ha preso molto piede ultimamente è quella delle infografiche. Strumenti per creare le infografiche Non giriamoci attorno, creare belle infografiche richiede tempo e una buona dose di capacità grafico-artistiche. Preso atto di questa difficoltà che si potrebbe incontrare da novizi del sistema, non serve scoraggiarsi, dal momento che esistono strumenti online molto utili per facilitarci la vita. Vediamoli uno per uno: PiktoChart Molto ben fatto, semplicissimo da usare, offre una versione gratuita e la possibilità di usufruire del servizio premium con 14$ al mese per un anno. Ideale per chi ha tempo di sbizzarrirsi su queste straordinarie opportunità.

Infogr.am Si parte con la versione gratuita, con la possibilità di accedere alla premium per 18$ mese. Offre anche la possibilità di creare infografiche video in maniera immediata, non super professionali, ma perfette per chi si accontenta di un buon lavoro. Nel mio piccolo preferisco PiktoChart.

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Easel.ly Ancora in versione Beta, per il momento prevede la registrazione gratuita e una serie limitata di infografiche dalle quali iniziare a lavorare. Attendiamo sviluppi‌

Visual.ly Qui si apre davvero un mondo, sia di servizi personalizzati a pagamento (presentazioni, video, infografiche, ecc.), sia di possibilitĂ gratuite entusiasmanti, sia di condivisione e ispirazione con la community molto nutrita. Per esempio collegando i vostri profili Facebook, Twitter, Google Analytics potrete ottenere in un click infografiche complete. Niente male, che dite? Se poi ancora non siete soddisfatti tramite Google o Pinterest potrete cercare tutte le soluzioni che possono ispirarvi, in funzione del tema sul quale volete cimentarvi. E non dimenticate il blog completamente dedicato alle infografiche (http://www.coolinfographics.com/) dove trovare consigli e aggiornamenti sempre molto interessanti.

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Il ciclo di vita di una Link Bait

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Ogni tipologia di link baiting che porterete avanti avrà un certo ciclo di vita: non potrà generare link per sempre e anche il volume di link creati varierà nel tempo. Senza un lancio appropriato e senza un pubblico ampio è anche possibile che la vostra link bait possa crescere e poi forse esplodere, ma piuttosto rischia di scoppiare come una bolla di sapone e mandare all’aria tutto il vostro operato. Una campagna di promozione che possa rendere visibile alla vostra comunità l’uscita di un nuovo e-book, per esempio, è sempre il modo migliore per massimizzare l’efficacia della vostra link bait. Quando il traffico in entrata inizia a diminuire costantemente allora sarà tempo di una nuova edizione e di una nuova promozione. Anche se il contenuto di un e-book o di una link bait è un evergreen ha bisogno di nuova linfa per non cadere nel dimenticatoio, dunque va riproposto con nuovi tipi di interazioni, per esempio sotto forma di richieste di feedback su vari argomenti, scelti di volta in volta per riattivare il ciclo. Esempio: Moz Ranking Factors Molto significativo è il sondaggio annuale, condotto da Moz sugli esperti SEO Top, sull’andamento del mercato e sui fattori ipotetici che potrebbero influenzare il posizionamento sui motori di ricerca (il nostro e-book SEO 2013 parla proprio di questi). Gli esperti devono dare un punteggio ai fattori definiti da Moz, in funzione di quanto sono importanti secondo loro nello spostare il posizionamento finale delle pagine web sulle SERP di Google. La cosa interessante in tutto questo grande meccanismo è la suddivisione del sondaggio in tre fasi promozionali.

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Nel primo evento vengono messe le domande online, così da aprire il dibattito nella comunità SEO. Nel secondo evento vengono resi pubblici i risultati del sondaggio. Nel terzo Rand Fishkin riporta le reazioni ai risultati ed espone le sue considerazioni sul mondo del Search Engine Marketing, con tanto di ultime novità del settore, video e slide che diventano favolose link bait. Tutto straordinario ed eseguito alla perfezione. Rimane da chiedersi cosa succederebbe se facessero anche un sondaggio parallelo aperto a tutti gli utenti (con una pagina dedicata per ogni utente). Stiamo parlando di migliaia di pagine con contenuti creati dagli utenti stessi linkate e condivise sui vari social network… e come ciliegina finale potrebbero organizzare un evento stratosferico dove comparare le risposte del popolo con quelle degli esperti, andando ad analizzare le differenze. Immaginate che su ogni argomento divergente si potrebbe aprire un acceso dibattito, sarebbe una bomba mediatica. Se investi tanto cerca di ottenere tanto in cambio, giusto? Qui termina la mia escursione sulle link bait di “fascia alta”, con l’avvertimento di non esagerare, perché un investimento per essere giustificato deve ottenere ciò che vi aspettavate, altrimenti si rischia grosso.

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Prima di investire tanto tempo e tanti soldi non trascurate le 4 fasi seguenti: 1. pianificate molto attentamente le azioni da compiere, 2. focalizzate bene gli obiettivi, 3. individuate i canali migliori sui quali promuovere la vostra campagna, 4. mettete a punto gli strumenti per analizzare i risultati. Occhio a dove posizionate l’asticella, perché poi il vostro pubblico si aspetterà altrettanto in futuro, se non di più, dunque assicuratevi di poter replicare le vostre azioni e puntate prima di tutto all’ottenimento di lead e vendite dalle vostre campagne di link baiting.

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Promozione dei siti e-commerce

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12 strategie di link building per promuovere i siti e-commerce Prima ancora di iniziare a pensare di creare link per un sito e-commerce è necessario decidere su quali pagine indirizzare questi link. Infatti è importante scegliere pagine che possano creare profitto e abbiano potenzialità di crescita future. Ad esempio, se la pagina più redditizia sul tuo sito web (in termini di conversioni) è già # 1 su Google per le sue parole chiave, passa alla successiva! Una volta stilata una lista, avrai le pagine di destinazione dove tenere monitorati i link che crei. I link in questione dovranno essere di due tipologie, in funzione della rispettiva finalità: 1. i link utili a monetizzare, 2. i link utili ad accrescere l’autorità del tuo dominio. Ecco un esempio veloce. I link che inserisci in un guest post sono quelli che puoi controllare, e dunque userai per puntare alle pagine prodotto, ovvero quelle che generano profitto diretto. Invece i link generati da una link bait (link che non puoi controllare) saranno importanti per accrescere l’autorità del dominio. Tutto dipende dai tuoi obiettivi di business, ma in generale crea per primi i link che ti portano soldi.

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Risorse: cosa posso usare per creare link? La risorsa di gran lunga piĂš utile a tua disposizione sono i tuoi prodotti. Incredibile a dirsi, ma spesso ci si dimentica completamente di questo punto fondamentale. Un esempio? In molti mercati ecommerce sono le recensioni dei prodotti l’arma fondamentale per una campagna di link building efficace. Basta darsi da fare per trovare dei blogger interessati a recensire i tuoi prodotti e, una volta instaurata la relazione, inviargli gratuitamente i prodotti stessi in cambio di una recensione. Ma questo è solo la prima di tante strategie di link building che puoi usare per promuovere i tuoi siti e-commerce.

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Strategie di link building per ecommerce (e non solo) 1. Crowdsource dei prodotti preferiti Chiedi ai tuoi visitatori sul web di votare quali dei tuoi prodotti gradiscono maggiormente. L’idea del crowdsourcing è proprio quella di usare il pubblico di riferimento (crowd) come fonte (source) principale dalla quale ottenere un feed-back che 1. accresca la soddisfazione dell’acquirente finale, 2. aumenti le entrate, 3. garantisca una copertura efficace del mercato. 2. Pagina delle offerte speciali aggiornata frequentemente Una strategia che si rivela spesso efficace per catturare l’attenzione del tuo pubblico è quella di creare pagine speciali su prodotti particolari o in offerta (per esempio la pagina delle “offerte da non perdere”) aggiornate spesso, su base mensile o settimanale per intenderci. 3. Usa Pinterest per distribuire omaggi (giveaways) Non otterrai link diretti da questa piattaforma, ma è pensata proprio per i tuoi prodotti. Trova utenti con ampio seguito di follower che possono essere interessati a pinnare il tipo di cose che vuoi vendere e offri loro un omaggio per un pin o un link. Dopodiché non ti resta che usare un pizzico di creatività, come per esempio ha fatto Kotex con il suo Woman Inspiration Day. 4. Narra storie personalizzate In tantissimi esempi ormai è evidente che le storie riescono a incrementare il coinvolgimento degli utenti web, quindi una buona strategia è sicuramente quella di scrivere un post sul blog o sulla tua pagina prodotto narrando il mondo che si cela dietro al prodotto finito… www.e-max.it


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5. “Coccola” chi ti linka Se qualcuno crea un link alle tue pagine web fagli sapere quanto gli sei riconoscente. Con strumenti quali Engage Finder o Linkstant trovi in un lampo questo tipo di persone. Instaura una relazione reale e invia qualcosa di piacevole da ricevere (un prodotto gratuito per esempio) per dimostrare la tua gratitudine. 6. Crea contenuti rilevanti di Domande e Risposte (Q&A) • Progetta una sezione del sito web dove raccogliere le domande più frequenti relative al tuo mercato di riferimento, • imposta Google Alert per tenere sotto controllo quando le persone chiedono qualcosa di inerente al tuo argomento; • rispondi alle domande del tuo pubblico sui Forum, sui siti di Q&A (domande e risposte), sui blog. Ovviamente alla fine del tuo commento metti un link alla tua pagina di riferimento, usata come fonte. 7. I tuoi prodotti sono costosi? Premia il miglior blogger Diciamo che i tuoi prodotti sono molto cari e non puoi permetterti di offrirli su base mensile ai numerosi blogger autorevoli del tuo settore. Bene, allora cosa ne dici di organizzare un concorso aperto a chiunque, che consiste nello scrivere un post sul tuo blog o su quello dei partecipanti, che comprenda le motivazioni per l’acquisto di un tuo prodotto e come, quando e dove pensano di usarlo? Deciderai il vincitore in base alla qualità del contenuto e in relazione alle metriche del Social Media Buzz: saranno quindi i partecipanti a promuovere i propri articoli (che parlano del tuo prodotto) sui loro canali sociali. Una grande opportunità per incrementare la riconoscibilità e la forza di attrazione dei tuoi prodotti.

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8. Crea una galleria di immagini belle Se hai delle immagini ad alta definizione dei tuoi prodotti o inerenti al tuo mercato in generale puoi pensare di creare una galleria disponibile a tutti, sotto licenza Creative Commons. In questo modo potrai diventare un punto di riferimento utile per il tuo pubblico e ricevere ottimi backlink. 9. Crea un programma di affiliazione A livello di link building non è più così efficace come qualche anno fa, ma continua a essere utile per farsi conoscere sul web. Assicurati di usare un servizio come per esempio iDevaffiliate, creato per passare il link juice. 10. Crea link interni a prodotti importanti Diffondi il link juice linkando ad altre pagine prodotto rilevanti sul tuo sito e-commerce. In questo modo riuscirai anche a offrire all’utente una migliore esperienza d’acquisto o semplicemente di navigazione. 11. Crea link interni ad altri prodotti che i clienti hanno comprato Come nel punto dieci condividi il link juice tra le tue pagine interne creando link alle pagine di quei prodotti che i clienti hanno già comprato. Forse sarà leggermente più impegnativo a livello di programmazione, ma fornirà sicuramente un’esperienza d’acquisto di gran lunga più soddisfacente. 12. Traduci i tuoi contenuti migliori Se una fetta significativa del tuo pubblico di riferimento parla un’altra lingua da quella del tuo sito e-commerce traduci i contenuti più significativi e condividili con gli influencer stranieri del tuo mercato.

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