Speciale Elezioni 2010

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EDIZIONE STRAORDINARIA DI MERCOLEDI 31 MARZO 2010 Giancarlo Ferrario - direttore responsabile - redazione: Merate - Via C.Baslini, 10 - Tel. 039.9989.300 - Fax 039.9900.023 - redazione@giornaledimerate.it - autorizzazione tribunale Lecco n.3/80 Stampa: Litosud - Pessano c. Bornago - Via Aldo Moro, 2 - Tel. 02.95742234 - Pubblicità: Merate - Via Campi, 29/L - Tel. 039.9989.1 - Fax 039.990.80.28 - Editore: Giornale di Merate srl www.giornaledimerate.it

L’EDITORIALE

Clamorosa sconfitta per Magni Giancarlo Ferrario

C

lamoroso en plein del centrosinistra in provincia di Lecco. Nonostante il risultato delle regionali favorevole al centrodestra, il Pd (con i vari satelliti) ha conquistato tutti e cinque Comuni andati al voto. Compreso il Comune capoluogo di provincia dove Virginio Brivio (l’ex presidente della Provincia è originario di Robbiate) ha sorprendentemente vinto al primo turno contro il vice ministro Roberto Castelli. In Brianza era attesa la riconferma del centrosinistra a Perego, ma Paola Panzeri - raccolto il testimone dal compianto Giorgio Dall’Angelo - ha letteralmente surclassato l’avversario di centrodestra. Sergio Perego ha infatti dovuto accontentarsi del 33,7% dei consensi. Fragoroso, invece, il risultato di Calco. La competizione era considerata molto aperta per la «lite» tutta interna al centrosinistra che pochi mesi prima del voto aveva portato alla presentazione di due liste: una guidata dal sindaco uscente Gilberto Fumagalli e l’altra dall’ex direttrice didattica Maria Teresa Bonanomi. E proprio per questo motivo Giuseppe Magni - appoggiato da Lega e Pdl - era convinto di vincere. Il responso delle urne, invece, ha decretato la vittoria di Fumagalli (39,3% dei consensi), ha assegnato un buon risultato alla debuttante Bonanomi (28,9%) ma ha severamente bocciato Magni (31,8%). Una sconfitta pesante e inequivocabile. Evidentemente gli abitanti di Calco non hanno perdonato all’esponente leghista l’eccessiva urbanizzazione attuata in paese. Proprio questo motivo, cinque anni, fa Fumagalli era entrato in Comune trionfante. Ma forse hanno pagato anche le vicende giudiziarie che Magni ha sempre affrontato con eccessiva spacconeria.

ELEZIONI I lecchesi premiano la politica di Formigoni e lo votano in Regione, ma nei Comuni è un’altra storia

STRAVINCE IL CENTROSINISTRA

Calco riconferma Gilberto Fumagalli. A Perego plebiscito per Paola Panzeri CALCO (ces) E’ Giuseppe Magni il grande sconfitto di questa tornata elettorale. Il sindaco uscente Gilberto Fumagalli si è imposto sull’ex borgomastro e sull’altra candidata Maria Teresa Bonanomi con quasi il 40% dei consensi. Il risultato non era assolutamente scontato: la spaccatura del centrosinistra alla vigilia della campagna elettorale aveva fatto salire le quotazioni del successo di Magni. Così non è stato, anzi, la maggioranza uscente ha rafforzato il suo vantaggio mentre Lega-Pdl si sono fermati al 31,8 e «Per Calco» al 28,9. Da segnalare l’elezione nelle fila del centrodestra di un giovanissimo, Alberto Pozzoni di soli 22 anni e il bottino di preferenze dell’assessore uscente Enrico Valtolina, ben 141. A Perego grande successo di Paola Panzeri e della lista «Vivi Perego» con il 66% dei volti. Anche qui Lega Nord e Pdl sono stati sconfitti e il candidato Sergio Perego si è fermato al 33,7% dei voti. La vittoria del gruppo che ha governato nei cinque anni passati è stata dedicata a Giorgio Dall’Angelo, il compianto maestro elementare e sindaco.

Paola Panzeri e Gilberto Fumagalli hanno trionfato a Perego e Calco sconfiggendo i candidati del centrodestra Sergio Perego e Giuseppe Magni

ALLE PAGINE INTERNE

ELEZIONI REGIONALI

Cinque lecchesi al Pirellone

I LECCHESI AL PIRELLONE Il presidente Roberto Formigoni e i nuovi consiglieri regionali Giulio Boscagli (Pdl), Stefano Galli (Lega), Carlo Spreafico (Pd) e Ugo Parolo (Lega)

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LECCO (tgv) Sono tre i lecchesi che hanno staccato il biglietto per il Pirellone: l’assessore uscente alla Famiglia Giulio Boscagli del Pdl (4.868 voti), il capogruppo uscente del Carroccio Stefano Galli (4.711 voti), i consiglieri regionali uscenti del Pd Carlo Spreafico (8.328 voti) e della Lega Ugo Parolo (13.890 voti). A questi quattro si aggiunge un altro lecchese eccellente, il confermatissimo governatore Roberto Formigoni. Per lui dalla nostra provincia sono arrivati qualcosa come 100.879 voti, pari al 57,38%, contro i 57.861 del rivale Filippo Penati

(Pd), che si è fermato, nel Lecchese, al 32,91%. Non ce l’hanno fatta ad andare in Regione, invece, gli altri lecchesi candidati: Alessandro Marcucci e Walter Quintini di Prc , Tino Magni e Luciano Fascendini di Sinistra ecologia, Gianfranco Rota e Francesco Spinato dell’Udc, Annamaria Vicini e Gianni Pauletta d’Anna di Idv, Chiara Maria Camozzi del Pdl, Ennio Fumagalli della Lega, Chiara Bonfanti del Pd e Sandra Grassi e Luciano Bove dei Pensionati. ALLE PAGINE INTERNE

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COMUNALI LECCO (grf) Virginio Brivio (Pd) è il nuovo sindaco di Lecco. Dopo 17 anni su Palazzo Bovara viene ammainato il vessillo della Lega. I lecchesi hanno voltato le spalle al centrodestra e sul pennone più alto è stata alzata la bandiera del Pd che ha raggiunto il 36% delle preferenze ed è di gran lunga il primo partito della città. Una vittoria dalla dimensione inattesa. Lo stesso ex presidente della Provincia e il segretario cittadino del Pd, Vittorio Campione, ammettono di non aver sperato in una vittoria al primo turno, ma di aver sempre creduto nel ballottaggio. Tanto più che la giornata di lunedì, quella dello spoglio delle regionali e del sorpasso della Lega sugli azzurri in Provincia di Lecco, aveva fatto tremare i cuori di tanti. Basandosi sul dato regionale il viceministro Roberto Castelli (Lega) partiva con una dote di 11.340 voti, il 55.31%, dei consenti e quindi lo scontro con Brivio sembrava doversi risolvere con la vittoria del primo. Non è stato così, perché i lecchesi non hanno dimenticato i tre anni e mezzo di Amministrazione Faggi caratterizzati da una litigiosità senza fine: il Pdl spaccato in correnti

IL CONFRONTO Lega Nord Forza Italia An Pdl Udc Margherita-Ds (Pd) Italia dei valori Pensionati Comunisti italiani Rifondazione Sinistra Verdi Forza nuova Nuovo Psi Rosa nel pugno Forza civica

Comunali 2006 13,81 27,18 9,51 / 4,45 27,21 1,90 / 0,85 5,67 / 1,91 / / 1,24 6,23

Provinciali 2009 17,59 / / 29,30 3,51 28,35 5,13 0,66 / 2,12 3,42 / / 0,28 / 4,52

Regionali 2010 23,73 / / 31,57 2,61 32,02 4,95 1,24 / 2,03 1,79 / 0,48 / / /

Comunali 2010 20,66 / / 25,70 2,57 36,30 3,38 / / / 3,58 / / / / 2,43

I dati si riferiscono alla città di Lecco. Dalle Provinciali 2009 An e Forza Italia si uniscono nel Pdl. Comunisti italiani e Rifondazione alle provinciali 2009 si presentano insieme, mentre nelle Comunali 2010 fanno parte di Sinistra ecologia e libertà e Federazione della sinistra

LECCO (grf) I più votati sono stati tre consiglieri del Pdl, il partito uscito sconfitto dalle elezioni. Fabio Dadati è il recordman. L’assessore al Lavoro della Provincia ha preso 295 preferenze; al secondo posto l’ex assessore comunale Stefano Chirico con 286; terzo posto per Mauro Piazza, l’ex coordinatore provinciale del Pdl con 284. La sfilata degli azzurri viene interrotta dal Stefano Citterio. La new entry del Pd, ha preso 247 voti. Alle sue spalle un altro azzurro: l’ex assessore Ivan Mauri, 234. Il più votato della Lega è una donna: l’uscente assessore ai Servizi sociali, Cinzia Bettega, 125 preferenze; secondo è l’ex presidente del Consiglio di Zona 5, Lamberto Bodega (fratello dell’ex sindaco, il senatore Lorenzo) con 100 voti, terzo l’ex sindaco di Mandello, Giorgio Siani, 98, a pari merito con l’ex assessore ai lavori pubblici Stefano Parolari. La lista civica Appello per Lecco, che appoggia il sindaco Virginio Brivio (Pd) è guidata da Giorgio Gualzetti (77 voti) seguita a ruota dal coordinatore Corrado Valsecchi (74). Tra gli esclusi eccellenti l’assessore provinciale Luca Teti (Pdl), l’ex presidente del CdZ 3, Alfredo Rusconi (Pd) e l’ex assessore Beppe Mambretti (Pdl).

VITTORIA Subito dopo l’annuncio del superamento del 50% dei consensi, Brivio esulta con Campione e Angelibusi e tutto il popolo del Pd

BRIVIO VINCE,

CAMPIONE E I SUOI UOMINI VOLANO AL 36% MARCO CARIBONI 800 voti 2,93%

ROBERTO CASTELLI 12.049 voti - 44,21%

PDL Paola Adani Vito Basilio Gianmarco Beccalli Maria Ancilla Beretta Sergio Bernardo Filippo Boscagli Marco Caterisano Stefano Chirico Massimo Curti Fabio Dadati Filippo Faggi Antonino Ferrante Bruna Ferrari Angela Fortino Matteo Fumagalli Giuseppe Fusi Angelica Lacerra Eugenio Maletta Giuseppe Mambretti Richard Martini Fabio Mastroberardino Aldo Mattesini Ivan Mauri Salvatore Miceli Claudio Monticciolo Antonio Pasquini Dario Pesenti Mauro Piazza Dante Polvara Dario Romeo Alberto Rotta Alfredo Rusconi Agazio Samà Corrado Sella Silvio Serini Luca Teti Francesco Tisti Daniele Valsecchi Monica Visconti Giacomo Zamperini

LEGA 20 65 7 38 26 193 66 286 23 295 56 72 0 170 81 131 35 5 115 117 109 4 234 53 24 186 107 284 106 143 13 108 11 80 45 97 8 23 15 142

Giulio De Capitani Angelo Fortunati Francesco Giuseppe Consonni Cinzia Bettega in Camagni Ennio Fumagalli Stefano Parolari Lamberto Bodega Piergiorgio Andreoli Pierino Locatelli Tarcisio Missaglia Giorgio Siani Giovanni Colombo Paolo Gulisano Francesco Cantù Paolo Achler Andrea Panzeri Beniamino Galbusera Giovanni Pasquini Simona Dell’Oro Silvia Tironi Achille Saverio Marco Favaron Raffaele Cargasacchi Alessandro Canali Mauro Corti Guglielmo Cortona Lucia Garbagnati Vincenzo Ratti Fulvio Lucidi Paolo Marazzi Gian Luigi Brambilla Rosemary Ratti Fabio Riva Giuseppe Vallegra Renato Bossi Andrea Corti Aristide Milani Alessandro Dell’Oro Claudio Ripamonti Achille Angelo Maggioni

GIUSEPPE POGLIANI 716 voti 2.63%

UDC 96 23 5 125 27 98 100 41 46 42 98 50 30 28 23 38 24 31 8 17 17 22 5 3 1 13 1 7 18 17 11 12 11 21 11 19 9 24 32 9

Stefano Calvetti Claudio Godano Elena Invernizzi Fiorenzo Bulfer Francesco Spinato Vito Gallo Gianfranco Rota Luciano Colombo Stefano Didonna Anna Paggi Simona Bove Alessandro Manzoni Colombo Bruno Andrea Secchi Simone Caprinali Vico Gelli Como Sarino Luigi Tancredi Domenico Sorrentino Dante Barbieri Roberto Magnani Christian Vitali Paolo Bettiga Massimo Colombo Elisa Zamperini Alessia Coss Giuseppe Sacchi Maurizio Secchi Graziella Vassena Fortunata Frigerio

FORZA CIVICA 16 9 7 9 0 2 21 1 10 16 5 14 5 3 5 7 1 7 0 10 4 3 1 4 1 3 3 6 0 0

Carlo Invernizzi Luca Cesana Nicola Borghetti Vanda Panzeri Andrea Milani Samuele (Samu) Rigamonti, Luigi Fasoli Ivano Rota Stabelli Giorgio Rusconi Ernesto Mainetti Francesca Losi Mario Bossi Antonio Besana Michele Corradi Chiara Corti Andrea Mapelli Franco Dell’Oro Bruno Fabretto Alessandro Loris Fato Marta Arrigoni Andrea Greco Lilliana Lillia Giuseppina Liso Francesca Greco Luca Maggioni Cristian Martinelli Rossana Monti Stefano Greco Chiara Arrigoni Sara Pallavicini Andrea Petruzzi Massimo Polvara Domenico Saggese Elena Scolari Manuel Severin Francesca Spreafico Antonella Testi Maria Lucia Verderame Innocente Anghileri Davide Redaelli

41 28 23 38 15 28 17 6 9 26 19 2 13 0 0 12 0 1 0 0 0 1 0 0 0 1 8 2 0 3 0 5 0 1 0 0 5 0 0 6


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Speciale Elezioni 2010 - Mercoledì 31 Marzo 2010

e correntine, la Lega incapace di incidere, il continuo ricambio di assessori e una serie di veti incrociati e diktat che hanno paralizzato l’attività del Consiglio e delle Commissioni e quindi la vita della città. L’agonia dell’amministrazione di centrodestra era terminata con le dimissioni in blocco dei consiglieri del centrosinistra e di cinque esponenti del Pdl e l’arrivo, lo scorso novembre, del commissario straordinario Sante Frantellizzi. I dati non mentono: la Lega ha lasciato sul campo più di 3 punti scendendo dal 23.73% delle regionali al 20.66% delle comunali. Il Pdl è franato dal 31.57% al 25.69%. E ora si attende la resa dei conti in Lega (da sempre divisa tra i sostenitori di Castelli e quelli del senatore Lorenzo Bodega che vanta l’elezione in Regione di Stefano Galli, mentre il pupillo di Castelli, Ennio Fumagalli, è stato sconfitto ed è rimasto fuori dall’aula regionale anche l’altro alleato, Giulio De Capitani) e soprattutto nel Pdl (spaccato in almeno cinque correnti). Gioia grande, invece nel Pd, con un Campione che ieri boccheggiava e altri che singhiozzavano felicissimi. «Non solo Brivio è sindaco, ha vinto tutto il partito, siamo al 36%,

al 36%!!!», ripeteva entusiasta il segretario cittadino. Anche in questo caso i numeri non mentono: i voti sono passati dai 6.565 delle regionali agli 8.560 delle comunali, cioè dal 32.02% al 36.29%. Significa che gli elettori non hanno dato credibilità solo al simbolo, ma anche e soprattutto negli uomini che gli stanno dietro, quelli del nuovo corso che Campione e il suo gruppo dirigente incarnano, persone under 40 che non sono nè ex Dc nè ex Pci, ma esponenti a pieno titolo del nuovo Partito democratico. Nota a margine. L’era della Lega si è conclusa con un commissariamento così come un commissariamento l’aveva aperta. A fine 1992 era caduto il governo Dc-Psi guidato da Giulio Boscagli (adesso esponente di punta del Pdl e riconfermato in Regione) ed era arrivato il commissario Salvatore Cino. Alle elezioni del 1993 aveva stravinto Pino Pogliani, che era stato il primo borgomastro di Lecco, quindi erano seguiti i due mandati di Lorenzo Bodega, e infine quello, concluso bruscamente lo scorso novembre, di Antonella Faggi.

Il Consiglio Comunale CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA

Pd: Stefano Citterio (247), Martino Mazzoleni (216), Fausto Crimella (195), Salvatore Rizzolino (178), Prashanth Cattaneo (163), Alfredo Marelli (149), Stefano Angelibusi (127), Andrea Frigerio (124), Enrico Mazzoleni (120), Micaela Licini (119), Luigi Marchio (114), Vittorio Campione (112), Raffaella Cerrato (112), Marco Caccialanza (101), Viviana Parisi (98), Giorgio Buizza (94), Alberto Colombo (81), Nives Rota (78), Iacopo Ghislanzoni (74), Ernesto Palermo (64). Appello per Lecco: Giorgio Gualzetti (77), Corrado Valsecchi (74). Sinistra: Alessandro Magni detto Sandro (96). Italia dei Valori: Ivano Donato (59)

CONSIGLIERI DI MINORANZA

Candidato sindaco Roberto Castelli. Pdl: Fabio Dadati (295), Stefano Chirico (286), Mauro Piazza (284), Ivan Mauri (234), Filippo Boscagli (193), Antonio Leonardo Pasquini (186), Angela Fortino (170), Dario Romeo (143). Lega Nord: Cinzia Bettega in Camagni (125), Lamberto Bodega (100), Stefano Parolari (98), Giorgio Siani (98), Giulio De Capitani (96), Giovanni Colombo (50), Pierino Locatelli (46).

FESTA Virginio Brivio esultante insieme, tra gli altri, a Spreafico, Valsecchi e Campione. In mezzo la gente che ha fatto festa in piazza XX Settembre

, IL PD STRAVINCE

%, IN UNA GIORNATA IL PDL PERDE IL 6%, LA LEGA IL 3% VIRGINIO BRIVIO 13.690 voti - 50,22%

Odon Airoldi Maria Andreotti Marco Barachetti Nicoletta Barozzi Alessio Belingheri Daniele Blaseotto Claudio Bonfanti Valerio Bosisio Gaetano Pisoni Brambilla Ercole Castelnovo Rita Ceravolo Santa Lionello Colombo, detto Lello Francesco Salvatore Coniglione Ivan Cordone Domenico Elia Maurizio Esposito Luigi Fonte Alba Gabrioli Domenico Antonio Gatti Valerio Ghislanzoni Alessandro Magni, detto Sandro Bruno Marando Valentina Marcucci Vito Marella Giuseppe Mazzoleni Paolo Moschetti Mario Pedrazzoli Giuliana Pedretti Cristiano Maria Ponzoni Walter Quintini Ida Reinspach Giovanna Salomoni Anna Paola Schiesaro Samuele Scognamiglio Pierdavide Spagnolo Andrea Torri Raffaello Trifirò, detto Lello Antonio Trinetta Ernestina Valseschini Luigi Vavassori

APPELLO PER LECCO

ITALIA DEI VALORI

SINISTRA E LIBERTA’ 18 24 7 0 4 93 4 3 1 16 10 34 5 13 1 24 3 0 23 10 96 8 31 13 40 7 5 2 3 15 4 11 17 2 5 10 17 1 1 8

Ivano Annoni Flavio Bardi Laura Bartolini Alessandro Caspani Carlo Cogliardi Antonio Commodaro Francesco De Pietro Ivano Donato Roberto Fornari Rosa Fortunato Andrea Gaddi Maria Grazia Gambale Pietro Garofalo Lorenzo Giordano Andrea Granata Giuseppe Mastrogiorgio Carlo Mazzoleni Massimo Milani Giovanna Odetta Milesi Giovanni Moscato Giulio Palermo Gianni Marco Alfonso P. D’Anna Alberto Panzeri Maria Paola Rosarini Andrea Scopelliti Salvatore Spadaro Renato Valsecchi Samuele Vassena Ezio Venturini Annamaria Vicini

17 5 1 7 11 1 1 59 10 0 13 0 0 0 2 1 23 6 0 0 2 0 4 0 0 1 1 0 30 3

Pietro Alvente Vittorio Anghileri Emanuela Beretta Elena Biagi Manuela Bianchin Maria Virginia Bolis Livia Bonaiti Lodovico Braguti Flavia Cagliani Gian Battista Cattaneo Giulio Ceppi Roberto Chiappa Marinalva Da Rocha Maria Grazia Dell’Oro Giorgio Ferracini Giorgio Galimberti Pietro Greppi Giorgio Gualzetti Alberto Invernizzi Ciro Lamberti Roberto Lavelli Ruggero Meles Roberto Merlo Stefano Moja Cesare Perego Luigi Perillo Cristina Pizzi Margherita Pozza Giorgio Redaelli Eugenio Ripamonti Anna Maria Riva Giancarlo Riva Gianfranco Scotti Emilia Spreafico Patrizia Spreafico Costanza Stabilini Corrado Valsecchi Valter Valsecchi Fabrizio Vassena Rinaldo Zanini

PD 45 29 12 20 15 6 16 10 30 9 25 25 16 47 6 13 5 77 57 7 40 7 10 59 39 38 8 37 47 40 26 24 53 20 20 8 74 26 5 24

Stefano Angelibusi Francesco Bellangino Elena Bianchi Giorgio Buizza Marco Caccialanza Vittorio Campione Prasanth Cattaneo Raffaella Cerrato Stefano Citterio Alberto Colombo Elisa Corti Fausto Crimella Franco Erba Sara Ferrari Andrea Frigerio Cristina Galoppi Jacopo Ghislanzoni Maria Ghislanzoni Annalisa Infante Eugenio Invernizzi Michaela Licini Luigi Marchio Alfredo Marelli Riccardo Massei Enrico Mazzoleni Martino Mazzoleni Eugenio Milani Ciro Nigriello Ernesto Palermo Viviana Parisi Antonio Pattarini Casto Giuseppe Pattarini Francesco Perego Irene Riva Salvatore Rizzolino Nives Rota Carmelo Scuderi Panebianco Giuseppino Tiana Roberto Timpano Giuseppe Valsecchi

127 41 34 94 101 112 163 112 247 81 62 195 31 34 124 27 74 49 18 20 119 114 149 20 120 216 42 48 64 98 58 64 55 57 178 78 15 57 48 53


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COMUNALI VIRGINIO BRIVIO

«SARO’ IL SINDACO DI TUTTI I LECCHESI»

LECCO (tgv) Ha stretto fortissimo in ordine le priorità che la città tra le braccia la moglie Augusta dovrà affrontare, partendo dalle tanmentre il segretario cittadino del Pd te cose non fatte in questi anni». Vittorio Campione ufficializzava la Brivio traccia anche una prima vittoria. Poi, attorno al nuovo sin- analisi del risultato. «Abbiamo vinto daco di Lecco, Virginio Brivio (Pd) , perchè siamo tornati in mezzo alla è scoppiato l’urlo liberatorio dei gente, nei quartieri per ascoltare le sostenitori, degli amici, dei sim- persone, scegliendo di andare noi patizzanti, dei semplici cittadini che incontro ai lecchesi con umiltà». lo hanno sostenuto. Un grido di Poi ecco i ringraziamenti, per tanvittoria accompagnato in qualche ti, per tutti. «Grazie al segretario del caso anche dalle lacrime di com- Pd Campione e al gruppo che per mozione di tanti, quasi increduli di primo mi ha chiesto la disponibilità fronte a un tale trionfo. a candidarmi. Grazie a tutte le liste «Onestamente non che mi hanno sostemi aspettavo di fenuto così fortemente e steggiare già oggi, ai 150 candidati che pensavo che sarem- «Governeremo per tutti hanno fatto una cammo arrivati al ballotpagna elettorale capiltaggio - esordisce Bri- i lecchesi, non per una lare in mezzo alla genvio chiamato a gran te. Il grazie è ancora voce dai sostenitori - I sola parte. Prima cosa? più grande per tutti lecchesi hanno capito coloro che, senza caMettere in ordine che non bisognava sacche politiche, si sostare dentro agli scheno spesi per la mia le priorità» mi politici e che la candidatura, a comincittà aveva bisogno di ciare da chi ha messo un vento nuovo». in campo ben 8 incontri nei rioni e Mentre il suo cellulare continua a ai quali hanno partecipato più di squillare («Mi sono arrivati 127 mes- 1.000 persone. Grazie alle persone saggi», confida il neo sindaco solo che hanno scelto di metterci la facun’ora dopo l’annuncio della vit- cia in prima persona anche sui toria), Brivio annuncia i punti car- giornali per sostenermi». dine del suo impegno. «GoverneIl ringraziamento più commosso remo non per una parte ma per tutti Brivio lo ha però rivolto alla sua i lecchesi e per tutta la città - la famiglia, rappresentata dalla moglie promessa - Lavoreremo con onestà e da uno dei tre figli, arrivato poco e lealtà verso tutti e verso tutti gli prima nella sede del Pd. «Grazie di altri livelli istituzionali, collaboran- cuore alla mia famiglia, a comindo anche con il vice ministro Ro- ciare da mia moglie, da mia mamma berto Castelli. Le istituzioni non e dalle altre mie donne della mia devono infatti essere piegate agli vita, ovvero le mie tre sorelle. In schemi politici». Chiare anche le queste settimane io sono stato poco prime mosse della nuova ammi- presente in famiglia e sono state loro nistrazione. «Metteremo da subito ad accudire mia mamma».

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Servizi di Lorenzo Colombo, Noemi D’Angelo, Veronica Figini, Franca Gerosa, Cristian Ghezzi, Francesca Negri e Giovanni Tagliaferri. Foto di Davide Berri

LE VOCI DEI VINCITORI

n Gioia incontenibile dei sostenitori di Brivio

«Successo straordinario: Lecco voleva cambiare aria»

DISCORSO Il nuovo sindaco Virginio Brivio in piedi sulla sedia per il primo discorso, acclamato dai tanti militanti e simpatizzanti nella sede del Pd. A fianco l’abbraccio di Lucia Codurelli ai giovani

LECCO (tgv) E’ un viavai continuo nella sede del Pd di via Parini dove si è subito accesa la festa per la vittoria di Virginio Brivio. A congratularsi con il nuovo sindaco ci sono anche rappresentanti di tutti i partiti che lo hanno sostenuto e delle istituzioni locali e nazionali. «La percezione era chiara sin dall’inizio: i lecchesi volevano cambiare aria commenta il segretario cittadino del Pd Vittorio Campione - Voglio dire grazie a uno ad uno a chi ha lavorato per questa vittoria. Adesso abbiamo la responsabilità di lavorare seriamente per il bene di tutta la città. Il risultato del Pd a Lecco? E’ strepitoso!». «Il Pd a Lecco ha dimostrato di essere più forte che in altre zone della Lombardia e la conquista della carica di sindaco da parte di Brivio è un successo straordinario proprio perché giunto al primo turno - è il commento del confermato consigliere regionale Carlo Spreafico - Questo risultato dà valore storico al grande lavoro, alla dedizione e alla passione culturale messi in campo, determinando un esito eccezionale in cui pochi credevano all’ini-

zio. Lecco sotto la guida di Brivio diverrà il capoluogo della Provincia». «E’ stato fatto un ottimo lavoro di squadra e la sfida è stata vinta - sottolinea l’onorevole Lucia Codurelli (Pd) - Per la città è una nuova primavera e un giorno bellissimo. Con questo voto è stata sconfitta la pretesa di trasportare qui le logiche di Roma». «La vittoria al primo turno a Lecco di Brivio, lo stesso giorno del grande successo leghista in Lombardia, nella città di Formigoni, Boscagli, del ministro Brambilla non può non avere un rilievo nazionale - sono le parole del senatore Antonio Rusconi (Pd) - Infatti evidenzia un dato importante, ovvero che quando la Lega amministra in modo deludente nei suoi territori, come nella Giunta Lega-Pdl di Antonella Faggi e il centrosinistra candida con Brivio un amministratore competente, condiviso da tutta la coalizione, stimato e votato dal mondo cattolico, lo stesso giorno, pur in un clima politico “rovente”, il cittadino sa distinguere il voto per il sindaco della città capoluogo». Raggiante il coordinatore di Appello per

Lecco, Corrado Valsecchi: «La società civile si è messa in gioco dopo le vicende nefaste degli ultimi anni. La gente non ne poteva più di questa situazione. Per la nostra lista è stato un grande exploit, visto che è nata poche settimane fa. Porteremo avanti l’attività dell’associazione, consapevoli di avere dei consiglieri che potranno dare concretezza alle nostre idee, cosa ben diversa dalle ideologie». «E’ un risultato straordinario - commenta Ivano Donato, dell’Italia dei valori - E’ la dimostrazione della qualità del lavoro fatto finora nell’interesse e per il futuro della città e del valore e della competenza di Brivio. La nostra lista? Siamo soddisfatti perchè abbiamo lavorato bene». Positivo anche il commento dei rappresentanti di Sinistra ecologia libertà e Federazione della sinistra. «Quella di oggi è una vittoria storica - dice Ercole Castelnovo di Sel - Da oggi inizia una nuova era: abbiamo battuto la cultura egoista e individualista che c’era in città. La nostra lista? E’ un buon risultato, siamo pronti per amministrare la città insieme agli alleati».

Vittoria e sconfitta In Giunta Gheller, Riva, Papini, viaggiano su Facebook Straniero e Campione

Pogliani: «Credevo che i lecchesi avessero apprezzato il nostro lavoro»

LECCO (fvr) Le reazioni alla vittoria di Virginio Brivio (Pd) hanno cominciato a impazzare sul web e sui social network già dal pomeriggio. Commenti estremamente signorili come quello dell’assessore provinciale all’Economia Fabio Dadati (Pdl): « Il nuovo sindaco di Lecco è Virginio Brivio del Pd, a lui un sincero in bocca al lupo. Un ringraziamento e la mia stima a Roberto Castelli per aver accettato una sfida così difficile per un centrodestra lecchese che mostrava segni evidenti della crisi. Ho condiviso il programma di Castelli e credo che con lui Lecco avrebbe fatto il salto di qualità» E commenti un po’ più agrodolci come quello di Filippo Boscagli (Pdl): «Hanno vinto da 10 minuti e già c'è il temporale, iniziamo bene! Grazie per l'immenso sostegno e i 193 voti, si ricomincia comunque a testa alta!». Sobrio il segretario cittadino del Pd Vittorio Campione: «Virginio Brivio è il nuovo sindaco di Lecco, un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per questo risultato!!!». Mentre Prashanth Cattaneo , neo consigliere, tra i promotori del gruppo Lc 18-30, si definisce «Felicissimissimissimo!!! Brivio Sindaco di Lecco!! Da oggi una nuova vita. Per tutti». C’è anche chi ha scritto al sito del Giornale di Lecco: «Sono di centro destra e sono contento che il signor Brivio è stato eletto sindaco di Lecco; i cittadini che hanno votato non sono degli sprovveduti. Mi auguro che i dirigenti del Pdl si facciano un esame di coscienza».

LECCO (grf) «Credevo che i lecchesi avessero compreso e apprezzato il lavoro svolto da Forza civica nei tre anni passati all’opposizione. Così non è stato. Ne prendo atto. La nostra formazione, non avendo raggiunto neppure il 3% dei consensi non sarà presente in Consiglio comunale. Mi adeguo alla volontà dei lecchesi», commenta un amareggiato Pogliani, che dopo essere stato, nel 1993 il primo sindaco leghista di Lecco, era uscito dal Carroccio e dalla scena politica. Era rientrato nell’arengo nel 2006 ed era andato ad appoggiare l’elezione a sindaco di un altro ex leghista, Carlo Invernizzi. Entrambi erano stati eletti e aveva fatto una dura opposizione alla maggioranza accusata di essere «troppo litigiosa e poco operosa».

LECCO (grf) «Alla Giunta non ci ho ancora pensato. Pensavo di avere più tempo, invece adesso devo stringere», commentava ieri sera un felice Virginio Brivio (Pd). L’ex presidente della Provincia non ha mai nascosto che sperava di arrivare al ballottaggio. «Più in là non mi sono mai spinto. Ma adesso dovremo decidere». E qualche paletto lo avea messo prima ancora che aprissero le urne. Ai partiti che lo sostengono aveva chiesto di lasciarlo libero di scegliere una squadra di governo che attingesse anche dalla società civile. Quattro i nomi che aveva messo sul tappeto: Monica Papini del Politecnico, Giancarlo Riva, già presidente del gruppo alpinistico Gamma, Fausto Gheller, che ha appena lasciato la guida del Provveditorato agli studi, e Renzo Straniero, presidente del Triathlon Lecco. Come vicesindaco i più accreditano Vittorio

Da sinistra, in alto, Monica Papini, Giancarlo Riva, Fausto Gheller, Renzo Straniero, Fausto Gheller e Alfredo Marelli

Campione, segretario cittadino del Pd, tra gli artefici della manovra che ha portato alla caduta del governo Faggi e fautore della vittoriosa campagna elettorale. Brivio conferma. «E’ vero che voglio partire dalla società civile,

senza per questo dimenticare il ruolo e l’apporto dei partiti. Del resto anche la formazione del Pd è un giusto amalgama tra vecchio e nuovo, tra veterani e new entry». Per la presidenza del Consiglio gira il nome di Alfredo Marelli.

FORZA CIVICA


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ROBERTO CASTELLI

«QUANDO SI PERDE E’ COLPA DEL CAPITANO» DUE FACCE La gioia di Virginio Brivio (Pd) e dei suoi sostenitori e la delusione di Roberto Castelli nella sede della Lega

«PENALIZZATI PERCHE’ FACEVAMO PARTE DELLA GIUNTA FAGGI»

Cariboni (Udc) resta fuori dal Consiglio comunale LECCO (fvr) La porta di Palazzo Bovara resta chiusa per Marco Cariboni (l’Udc ha raccolto il 2,94% dei consensi). «Siamo dispiaciuti perchè per una manciata di voti non abbiamo ottenuto un seggio - sottolinea Cariboni - La gente ci ha penalizzati perchè l’Udc faceva parte della Giunta Faggi che è stata commissariata. In realtà il nostro partito si è scisso, una parte è andato con Giovanardi, noi con Casini. Ma questo particolare non è stato capito dagli elettori e noi siamo costretti a pagare errori di altri».

E ora? «La bandiera dell’Udc non verrà certo ammainata. Anche fuori dal Consiglio comunale continueremo a lavorare perchè quello dell’Udc è un progetto di lungo corso, che guarda al futuro, ovvero quando al Pdl si disgregherà». Cariboni guarda ben oltre il proprio orticello, offrendo una chiave di lettura alla vittoria di Virginio Brivio. «Abbiamo sempre pensato che i doppi incarichi non siano una cosa opportuna. Roberto Castelli è senza dubbio un ottimo uomo di Governo e forse proprio per questo lo riteniamo sprecato per la poltrona di

sindaco. Sono convinto che tanti elettori del centrodestra abbiano fatto propria questa considerazione, penalizzandolo nei fatti». E Virginio Brivio? «Da lui mi aspetto che amministri bene la città. Durante la campagna elettorale in tanti hanno prefigurato la sua incapacità a governare con una coalizione così variegata. In Provincia ha dimostrato il contrario e sono certo che in Comune, dove i temi da affrontare sono ancora più concreti, non troverà difficoltà a tenere unite le diverse anime che lo hanno sostenuto».

Marco Cariboni (Udc)

LECCO (grf) «Quando si perde la colpa è sempre del capitano. Mi assumo tutte le responsabilità». Il viceministro Roberto Castelli (Lega) sperava di arrivare quantomeno al ballottaggio e invece il 50,23% di consensi presi da Brivio contro il suo 44,21% non gli ha dato alcuna possibilità. Non nasconde l’amarezza. «Partivamo da una posizione difficilissima, quando Bossi mi ha chiesto di correre a Lecco, avevo fatto fare un sondaggio: Brivio era al 50,5%, noi al 40,5%. Mi dettero del pazzo, ma i numeri non mentono. La mia colpa? Non essere riuscito a spostare quel dato. Ho chiesto ai lecchesi di avere fiducia in me, in noi, che avremmo voltato pagina... non sono riuscito a convincerli». Guarda fuori dalla finestra della sede della Lega: piazza Affari è un buco aperto nel cuore di Lecco. Quando i giornalisti della stampa nazionale gli chiedono un commento, li invita a fare altrettanto: «Non è colpa di chi amministra, se un’impresa non fa il suo dovere, ma il buco resta». Il segretario provinciale del Carroccio, Marco Benedetti, fa notare che il «vero problema è il crollo del Pdl, caduto del 6%». Castelli lo zittisce: «Anche la Lega in città ha perso consensi. Quello che stupisce è il 5% guadagnato dal Pd rispetto al

voto regionale. In base a questo dato possiamo affermare che alcuni elettori hanno votato Pdl alle regionali e Pd alle comunali. Evidentemente i lecchesi hanno voluto in qualche modo punire gli ultimi tre anni di amministrazione della città, ritenuti anni di “malgoverno”. A livello personale constato di non essere riuscito a guadagnare preferenze, e questa colpa non posso che attribuirla a me stesso». A Brivio augura «buon lavoro». Ai lecchesi assicura che continuerà a occuparsi di loro. «Domani (oggi per chi legge, ndr) ho un incontro con una grandissima banca per convincerla a entrare nel progetto Expo. Poi devo vedere Moretti per la questione ferrovie, è un impegno preso con i pendolari. Ci sono la Lecco-Bergamo, i cantieri Anas sulle Super 36... ho tanto da fare anche per Lecco». Qualcuno gli fa notare che Stefano Galli l’ha accusato di essere la parte negativa della Lega, lui ha vinto il viceministro no. «A Calolzio non è riuscito a entrare in Consiglio, a Lecco prendeva al massimo 22 preferenze. A Galli ricordo che il Comune è altra cosa». Il dato provinciale «è unguento sulle ferite. La Lega è cresciuta tantissimo, come in tutto il Nord Italia». Ma non a Lecco.

ECCO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DI LECCO

Stefano Citterio (Pd)

Martino Mazzoleni (Pd)

Fausto Crimella (Pd)

Salvatore Rizzolino (Pd)

Prashanth Cattaneo (Pd)

Alfredo Marelli (Pd)

Stefano Angelibusi (Pd)

Andrea Frigerio (Pd)

Enrico Mazzoleni (Pd)

Micaela Licini (Pd)

Luigi Marchio (Pd)

Vittorio Campione (Pd)

Raffaella Cerrato (Pd)

Marco Caccialanza (Pd)

Viviana Parisi (Pd)

Giorgio Buizza (Pd)

Alberto Colombo (Pd)

Nives Rota (Pd)

Jacopo Ghislanzoni (Pd)

Ernesto Palermo (Pd)

Giorgio Gualzetti (Appello per Lecco)

Corrado Valsecchi (Appello per Lecco)

Alessandro Magni (Sinistra)

Ivano Donato (Idv)

Roberto Castelli (Lega - Pdl)

Fabio Dadati (Pdl)

Stefano Chirico (Pdl)

Mauro Piazza (Pdl)

Ivan Mauri (Pdl)

Filippo Boscagli (Pdl)

Antonio Pasquini (Pdl)

Angela Fortino (Pdl)

Dario Romeo (Pdl)

Cinzia Bettega (Lega)

Lamberto Bodega (Lega)

Stefano Parolari (Lega)

Giorgio Siani (Lega)

Giulio De Capitani (Lega)

Giovanni Colombo (Lega)

Pierino Locatelli (Lega)


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COMUNALI ELEZIONI A LECCO Il governatore festeggia la riconferma al Pirellone e il 63esimo compleanno, amareggiato per la sconfitta in Comune

«Non è colpa dell’amico Castelli»

Formigoni: «La nostra coalizione saprà riprendersi al meglio in vista delle prossime competizioni» MILANO (grf) E' stata una vittoria «grandiosa» quella che per la quarta volta ha confermato Roberto Formigoni alla guida della Lombardia. E' stato lui stesso a definirla così arrivando ieri all'Hotel Marriot per la festa della vittoria che coincide anche con il suo compleanno, visto che ieri il presidente compiva 63 anni. Formigoni però non dimentica che nella «sua» Lecco il centrodestra ha perso il Comune. «Sono dispiaciuto per questo risultato, che non è per nulla attribuibile all'amico Roberto Castelli che si è impegnato e battuto anche in questa occasione da par suo e al quale ovviamente rinnovo tutta la mia amicizia». «Le cause - continua Formigoni - sono tutte nelle fasi precedenti alla sua candidatura, ma sono convinto che la nostra coalizione saprà riprendersi al meglio in vista delle prossime competizioni». Quindi il governatore torna a parlare del successo suo e di Pdl e Lega in Regione. Secondo lui sono quattro i motivi che danno particolare valore a questa vittoria: «E' la quarta vittoria consecutiva. Ho preso una percentuale di voti più alta che cinque anni fa pur senza avere l'Udc. Abbiamo più che raddoppiato il divario rispetto al centrosinistra che era di 10 punti e ora si aggira sui 20». Il quarto motivo di soddisfazione è poi «l'illegale sentenza contro le nostre liste che per una settimana ci ha esclusi dalla competizione e ci ha danneggiato togliendoci diversi punti, non è un caso che l'astensione sia cresciuta tre punti in più in Lombardia che in Veneto».

TRA PALAZZO BOVARA E LA SEDE DEL PD

Una mattinata da brividi prima della festa Roberto Formigoni, Giulio Boscagli, Stefano Galli, Carlo Spreafico, Ugo Parolo

Cinque lecchesi al Pirellone

LECCO (tgv) Sono tre i lecchesi che hanno staccato il biglietto per il Pirellone: l’assessore uscente alla Famiglia Giulio Boscagli del Pdl (4.868 voti), il capogruppo uscente del Carroccio Stefano Galli (4.711 voti), i consiglieri regionali uscenti del Pd Carlo Spreafico (8.328 voti) e della Lega Ugo Parolo (13.890 voti). A questi quattro si aggiunge un altro lecchese eccellente, il confermatissimo governatore Roberto Formigoni. Per lui dalla nostra provincia sono arrivati qualcosa come 100.879 voti, pari al 57,38%, contro i

Lista Udc

57.861 del rivale Filippo Penati (Pd), che si è fermato, nel Lecchese, al 32,91%. Non ce l’hanno fatta ad andare in Regione, invece, gli altri lecchesi candidati: Alessandro Marcucci e Walter Quintini di Prc , Tino Magni e Luciano Fascendini di Sinistra ecologia, Gianfranco Rota e Francesco Spinato dell’Udc, Annamaria Vicini e Gianni Pauletta d’Anna di Idv, Chiara Maria Camozzi del Pdl, Ennio Fumagalli della Lega, Chiara Bonfanti del Pd e Sandra Grassi e Luciano Bove dei Pensionati.

PREFERENZE DELLE REGIONALI IN PROVINCIA Voti Assoluti 4.666

% 3,32

Sin. Ec. Lib.

2.540

1,80

Idv

7.774

5,53

Pd

35.989

25,62

Pensionati

2.031

1,44

Pdl

39.604

28,19

Lega

45.276

32,23

Rifondazione

2.569

1,82

Candidato Gianfranco Rota Francesco Spinato Celestino Magni (Tino) Luciano Fascendini Gianni Pauletta d'Anna Annamaria Vicini Carlo Spreafico Chiara Bonfanti Luciano Bove Sandra Grassi Giulio Boscagli Chiara Camozzi Stefano Galli Ennio Fumagalli Alessandro Marcucci Walter Quintini

CANOTTIERI

Pref. Assolute 136 34 397 134 60 200 8.328 2.104 13 17 4.868 631 4.711 3.230 408 66

LECCO (tgv) Maledetta quell’ultima se- ghi minuti a quota 26 sezioni su 43, nel zione. Questo uno dei pensieri ricorrenti frattempo trapelano notizie ufficiose: «33 su nelle menti dei sostenitori di Virginio Bri- 43 Brivio 50,02», «38 su 43 Brivio 49,7»; vio (Pd). Pochi minuti dopo le 13, delle 43 qualcuno parla addirittura di Brivio al 49,1. circoscrizioni della città ce n’è una che Ballottaggio sicuro? Sono in molti a penrimane in sospeso. Poi, all’improvviso la sarlo schermata del sito del Ministero dell’Interno Nel frattempo, la sede del Pd si anima aggiorna: 43 sezioni su 43, Brivio 50,28%. sempre di più e arriva anche Brivio. Dalle Si è chiusa così, in una tensione che si sezioni piovono dati ufficiosi, calcolatrice scioglie all’improvviso, la lunga mattinata alla mano si cerca di capire come andrà a lecchese dello spoglio delle schede delle finire. All’improvviso Stefano Angelibusi elezioni comunali. I primi dati arrivano in aggiorna il sito del Ministero, 39 sezioni su Comune verso le 10, ma quelli più freschi e 43, e annuncia: «Brivio 50,2!». Nel trambusto aggiornati arrivano ancora prima, e con- nessuno capisce che si tratta di un risultato tinueranno a farlo per tutta la mattina, dai parziale ed esplode il boato, seguito dalla rappresentanti di lista di Pd e Lega che precisazione che spegne gli animi. rientrano alla spicciolata dagli scrutini. Un nuovo brivido arriva poco dopo le 13: Le prime 5 sezioni sembrano dare subito 42 sezioni su 43, Brivio al 50,2% e sono in l’idea della situazione: le Regionali hanno molti a mandare a quel paese i dati ufficiosi, consegnato la vittoria che sembrano non del centrodestra, ma trovare conferma. per le Comunali è La sede del Pd è ortutt’altra storia. Brivio mai una polveriera è infatti in testa con il pronta a esplodere e 51,52%, Castelli al non ci si muove 42,84%. quasi più mentre è «Sono le sezioni di continuo il viavai di Castello e Maggianitelecamere, fotograco», è la notizia che fi e soprattutto di trapela dai partiti. Alle militanti che cerca10.38 arrivano altri no invano notizie dati. A 9 sezioni su 43 sull’ultima sezione. Brivio allunga, sale al «E’ Germanedo, ce 54%, «ma sono di sela facciamo», «E’ zioni che probabil- Virginio Brivio con la moglie Augusta e un figlio Pescarenico, la vemente sono sempre do dura», «E’ Belstate buone per il centrosinistra», sosten- ledo, aspettiamo». gono alcuni. A un certo punto arriva una telefonata a A Palazzo Bovara, davanti ai due schermi Vittorio Campione. Si porta verso il tavolo, con i dati aggiornati in tempo reale, inizia ad chiama vicino a sè Brivio e la moglie, che si accalcarsi un certo numero di persone. Po- stringono forte. Cala il silenzio. «43 sezioni chi i politici, si vedono solo Stefano Galli e su 43: Brivio 50,2%!». In via Parini esplode Francesco Sorrentino della Lega. un boato incontenibile (e a Palazzo Bovara Intorno alle 11.30 gli animi si scaldano. Le non sono da meno), baci, abbracci, bottiglie percentuali di Brivio iniziano a calare, fino a di champagne ma niente pasticcini, perchè, sfiorare il 50%, mentre si susseguono le nessuno si aspettava di passare al primo telefonate ai partiti. In Comune arrivano turno. Tra i presenti ci sono anche molte alcuni rappresentanti di Appello per Lecco, lacrime, a cominciare dall’ex assessore ai si lasciano fotografare entusiasti, però molti Servizi sociali di Oggiono Antonio Cesana, sussurrano che dovrebbero essere più pru- un autentica fontana di gioia che abbraccia denti.. chiunque si trova vicino a lui. E’ il tempo I dati ufficiali restano inchiodati per lun- della festa.

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COMUNALI

MARIANI RIELETTO

LA CIVICA DI CENTROSINISTRA «CASA COM

VITTORIA! Sopra, il riconfermato sindaco Riccardo Mariani viene abbracciato; a lato, il gruppo di Casa Comune schierato per la foto di rito subito dopo il successo elettorale

I VINCITORI

MANDELLO (cln) Riccardo Mariani, della civica di centrosinistra «Casa comune», vince al fotofinish e viene riconfermato sindaco con uno scarto di soli 18 voti su Maria Lidia Invernizzi della civica di centrodestra «Il paese di tutti». Un rush finale rigorosamente vietato ai cardiopatici, che ha tenuto i protagonisti sulle spine fino all’ultima scheda. Un confronto elettorale destinato a entrare nella storia di Mandello. Ma facciamo un passo indietro. Ore 8, alla scuola Sandro Pertini cominciano gli scrutini. Passa solo mezz’ora ed è già chiaro che Paolo Farina a capo della lista «Farina Sindaco» appoggiata da Lega e Pdl è fuori dai giochi. Un flop che spiazza tutti, avversari compresi e che all’interno del centro destra è destinato a far discutere. A questo punto comincia il testa a testa tra Mariani e Invernizzi. Inizia il valzer dei candidati fra i corridoi dell’istituto scolastico di

via Nazario Sauro con un «andi e rivieni» dalle aule che accolgono le sei sezioni. Sui foglietti volanti vengono appuntati i primi risultati e c’è chi comincia a tirare lo somme. Nessuno si sbilancia, la forbice del testa a testa è ridotta all’osso. Mariani è costantemente attorniato dai suoi, mentre Maria Lidia Invernizzi non si vede, al suo posto c’è Sergio Gatti che migra di sezione in sezione anche lui supportato dai suoi. A tenere il ritmo del valzer ballato alla Pertini è il trillo incessante dei cellulari. Sono gli aggiornamenti dalle tre sezioni staccate di Rongio, Olcio e Somana. Il tempo passa, la tensione cresce, sono le 9.30 circa e mancano solamente i dati di tre sezioni. Trascorrono altri venti minuti, un’eternità per i protagonisti, il duello è ormai agli sgoccioli, un capannello di persone cinge Mariani, mentre Gatti si defila. Siamo al dunque, manca una sola sezione, la numero 6. Il

n I mandellesi hanno ridato fiducia a Riccardo Mariani

«Avevo un buon sentimento rispetto alla possibile vittoria» MANDELLO (cln) C’è chi ha pianto, chi ha confessato di avere le gambe che tremavano e chi invece ha avuto il cuore in gola fino all’ultimo. Lui, Riccardo Mariani no, ha dimostrato fino all’ultimo un self control da lord inglese. La tensione l’ha fumata a vittoria avvenuta nel cortile della scuola, passo blando e telefono costantemente all’orecchio. L’unica cosa che ha continuato a chiedere alla sua squadra durante gli scrutini è stata una sola: «Datemi i dati ufficiali non quelli ipotetici». E lo ha fatto con cognizione di causa sin da principio, ben sapendo che sarebbe stato un testa a testa estenuante giocato sul filo del rasoio. Alla fine, la tanto sospirata (aspirata) vittoria assaporata dal filtro della sua Camel Blu: «Avevo un buon sentimento rispetto alla possibile vittoria, ma non la certezza. Quella arriva solo dal consenso popolare. Vincere così di misura è stata una battaglia, questo significa che noi abbiamo lavorato bene, ma significa anche che il nostro avversario è stato molto temibile. Una vittoria sudata e quindi ancora più bella». Entrando un po’ più nei dettagli, scopriamo che dal seggio di Rongio è arrivata

una conferma inaspettata, invece da Somana, dove l’Amministrazione Mariani ha investito molto con il rifacimento della piazza e la realizzazione di un ampio parcheggio il riscontro non è stato dei migliori: «Rongio è stata una sorpresa, da Somana è giunta una buona risposta anche se effettivamente mi aspettavo qualcosa di più». Per quanto riguarda la netta sconfitta di Lega e Pdl, Mariani si allinea con quanto confermato da Sergio Gatti (Il paese di tutti): «A Mandello sono molto attenti alle persone che si candidano, credo che Farina abbia dimostrato di avere meno conoscenza del territorio rispetto a me e a Maria Lidia Invernizzi». E adesso per Mandello... «Ripartiamo con il nostro programma: lavoreremo da subito per realizzare lo svincolo, il centro sportivo di Carbée e tutte le iniziative legate al mondo del lavoro», da dove potrebbe essere giunta una buona spinta dopo l’impegno costante per mantenere la Moto Guzzi a Mandello: «Credo che dal mondo del lavoro siano arrivate buone risposte: i lavoratori ci hanno premiato».

Riccardo Mariani (Casa Comune) durante la proclamazione avvenuta nella scuola Sandro Pertini; a fianco Francesco Silveri commenta con Morena Sgheiz (Farina Sindaco) la debacle

MANDELLO IL VINCITORE

I RISULTATI DELLE LISTE

Riccardo Mariani

CASA COMUNE

Sindaco VOTI 2.488 % 37,71

GLI SCONFITTI Maria Lidia Invernizzi

Paolo Farina

candidato sindaco

candidato sindaco

Voti 2.470 % 37,44

Voti 1.640 % 24,86

RICCARDO MARIANI 2.488 Piergiorgio Amati 32 Luciano Benigni 55 Maurizio Bertoli 98 Maria Amabile Carizzoni 47 Ilaria Cereghini 33 Silvia Enrica Luisa Colombo 20 Franco Luigi Corti 15 Fabio De Pietro 28 Luciano Fascendini 34 Valentina Gaddi 41 Franscesco Giovanni A. Gala 11 Giulia Galli 14 Maurizio Gilardi 28 Dario Lafranconi 27 Michela Maggi 89 Fabio Marcelli 67 Ilaria Ostini 25 Walter Quintini 22 Grazia Scurria 79 Emanuele Snider 29

FARINA SINDACO PAOLO FARINA Morena Sgheiz Francesco Maria Silverij Giorgio Argentieri Mauro Balatti Maurizio Colombo Dario Comini Matteo Curioni Claudio De Gasperi Nadia Angela De Marcellis Patrizio Gaddi Gabriele Gatti Alessandro Gianola Emanuela Invernizzi Ornella Marra Mentola Rodolfo Domenico Mauri Dario Milesi Renato Domenico Pasini Arnaldo Nicola Passini Riccardo Scotti Massimiliano Valsecchi

IL PAESE DI TUTTI 1.640 36 131 7 24 20 73 23 7 21 16 16 25 32 17 12 10 24 42 19 28

MARIA LIDIA INVERNIZZI Sergio Gatti Andrea Tagliaferri Michele Alippi Riccardo Bianchi Francesco Casile Osvaldo D. Castagna Riccardo Fasoli Francesco Franzoso Antonio Angelo Gaddi Lino Gaddi Daniele Micheli Daniela Panizza Franco Carlo M. Patrignani Luca Picariello Claudia Pinotti Tullio Sibella Valerio Snider Arturo Spreafico Carla Valsecchi Bruno Zucchi

2.470 156 68 23 37 43 58 49 51 45 163 79 23 62 69 16 34 111 47 37 71

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

Maggioranza, «Casa Comune»: Maurizio Bertoli, Michela Maggi, Grazia Scurria, Fabio Marcelli, Luciano Benigni, Maria A. Carizzoni, Valentina

Gaddi, Luciano Fascendini, Ilaria Cereghini, Piergiorgio Amati, Emanuele Snider, Fabio De Pietro, Maurizio Gilardi. Minorzanza, «Il paese di tutti»:

Maria Lidia Invernizzi, Sergio Gatti, Lino Gaddi, Valerio Snider; «Farina Sindaco»: Paolo Farina, Francesco Silverij, Dario Comini.


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TO AL FOTOFINISH

MUNE» RICONFERMATA PER SOLI 18 VOTI conteggio parziale dà Mariani in vantaggio su Invernizzi per una manciata di voti. Davanti alla porta semichiusa della sezione 6 l’aria si fa elettrica, arriva una «velina» di Casa Comune «qui siamo sotto di 28 voti». Parte il ricalcolo: incredibile, stando così le cose Mariani verrebbe riconfermato per soli 20 voti! Sguardi attoniti e dita incrociate, poi arriva il dato ufficiale: «Rettifico, siamo sotto di 30... abbiamo vinto per 18 voti!». Parte l’urlo liberatorio e poi baci, abbracci, pacche sulle spalle e qualche lacrima. Per Mariani & C. comincia la festa. Su una panchina si isola Sergio Gatti, intanto arriva anche Invernizzi. Fuori c’è Francesco Silverij, il più eletto della sua lista, che non si capacita per la pesante debacle, intanto sopraggiunge anche Farina. E’ tempo della proclamazione, ma prima spazio al gesto signorile degli sconfitti, una stretta di mano al riconfermato sindaco con l’augurio di buon lavoro.

Sopra, la festa delle sorelle Maggi con Simona che si complimenta con Michela: rieletta; a fianco, alcuni sostenitori di «Casa Comune» durante il controllo dei voti e un incredulo Sergio Gatti padre fondatore de «Il paese di tutti» civica sconfitta per soli 18 voti

GLI SCONFITTI

n Farina: «Non pensavo di avere un riscontro così negativo»

Invernizzi: «Dispiace aver perso per così pochi voti» MANDELLO (cln) Come sempre accade da una parte sorrisi e gioia, dall’altra facce meste e un rammarico, reso ancor più profondo quando l’altrui vittoria arriva in «zona Cesarini». Eppure sul fronte degli sconfitti Maria Lidia Invernizzi (Il paese di tutti), nonostante tutto non perde il sorriso: «Inutile dire che dispiace molto aver perso per così pochi voti. Abbiamo avuto un ottimo risultato, ci hanno votato in tanti e questo significa che il nostro elettorato è numeroso e in molti hanno dimostrato di avere fiducia in noi. Per il resto non posso aggiungere altro. Auguri per chi ha vinto con l’auspicio che governi bene». Un’analisi più precisa è quella di Sergio Gatti «pa-

dre» fondatore della civica «Il paese di tutti»: «E’ stata una battaglia fino all’ultimo voto. Sapevamo da subito che dovevamo lottare con Mariani e così è stato. Non posso che fare i complimenti al vincitore. Al nostro gruppo rimane l’amarezza di aver perso di soli 18 voti, uno scarto del 4,23%: un niente». Gatti non esaurisce qui la sua analisi: «La nostra coalizione è una civica pura, slegata dai partiti eppure ha ottenuto maggior consensi della corazzata appoggiata da Lega e Pdl, segno evidente che nei Comuni i simboli contano poco. Quello che contano sono le persone. Tant’è che ciò che abbiamo assistito a Mandello è in netta controtendenza rispetto a quello che è successo alle Regionali».

Gatti ammette la sconfitta, ma in fondo in fondo aggiunge: «L’amarezza c’è, ma in un certo qual modo ci sentiamo co-vincitori visto il risultato ottenuto, un 35,01% che parla chiaro». Chi invece si trova senza parole è Paolo Farina, che giunge a risultati già confermati e che ammette: «Non pensavo di avere un riscontro così negativo. Io non sono un esperto di politica, tuttavia mi sembra di capire che la spaccatura di cinque anni fa tra la Lega e l’allora Forza Italia abbia avuto dei riflessi negativi anche in questa tornata elettorale. Più di questo non so che dire anche perchè voglio analizzare i dati che non ho ancora visto». Scuote la testa, borbotta, discute e gesticola Francesco Silverij, che ad un os-

servatore ignoto, parrebbe lui il candidato sindaco sconfitto. «Non ci siamo, non ci siamo - ripete e poi aggiunge - l’unica soddisfazione è aver ottenuto il maggior numero di voti della nostra lista. Manterrò fede al mio im-

pegno di consigliere di minoranza facendo un’opposizione attenta, intransigente e corretta. Gli elettori ci hanno voluto in minoranza e noi proseguiremo ricoprendo il ruolo che ci è stato assegnato in Consiglio».

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

Maurizio Bertoli (Casa Comune)

Michela Maggi (Casa Comune)

Grazia Scurria (Casa Comune)

Fabio Marcelli (Casa Comune)

Luciano Benigni (Casa Comune)

Maria A. Carizzoni (Casa Comune)

Valentina Gaddi (Casa Comune)

Luciano Fascendini (Casa Comune)

Ilaria Cereghini (Casa Comune)

Piergiorgio Amati (Casa Comune)

Emanuele Snider (Casa Comune)

Fabio De Pietro (Casa Comune)

Lino Gaddi (Il paese di tutti)

Valerio Snider (Il paese di tutti)

Paolo Farina (Farina Sindaco)

Francesco Silverij (Farina Sindaco)

M. Lidia Invernizzi (Il paese di tutti)

Sergo Gatti (Il paese di tutti)

Maurizio Gilardi (Casa Comune)

Dario Comini (Farina Sindaco)

In alto uno sconfortato Paolo Farina, della civica «Farina Sindaco» appoggiata da Lega e Pdl, dopo il clamoroso flop; sopra il rammarico di Sergio Gatti, la candidata sindaco Maria Lidia Invernizzi e Antonio Gaddi (Il paese di tutti)


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COMUNALI BALLABIO L’ex sindaco (poi vice di Goretti) guadagna il 38% e distacca le tre liste concorrenti

Pontiggia torna sul trono

Il... diavolo beffa la Consonni: la Lega si ferma a 666 voti (29%) BALLABIO (dnr) Luigi Pontiggia, 60 anni, è tornato sul trono. Sindaco per due mandati consecutivi dal 1995 al 2005, vice sindaco nella Giunta uscente guidata da Luca Goretti, Pontiggia ha conquistato 877 voti, pari al 38,2% sbaragliando la concorrenza. L’agguerrita Alessandra Consonni, 42 anni, esponente della Lega (la sua era comunque una lista civica) si è fermata a 666 voti, come a dire che anche il diavolo ha messo lo zamp i n o n e l l ’ a rrestare la corsa del C a r r o ccio (che invece a l l e regionali ha ottenuto ben 688 voti). Al terzo posto si è posizionata, con 411 voti, la lista «Ballabio da vivere» guidata da Giacomo Colombo, 56 anni, mentre Danilo Scaioli, 62 anni, leader del gruppo di centro destra «Ballabio sul mondo» non è andato oltre le 341 preferenze. 25 le schede bianche e 49 le nulle per un totale di votanti pari a 2369.

«E’ stata una bella sfida, difficile e complicata, anche perchè erano tutti contro di me - ha dichiarato Pontiggia con il sorriso stampato sulle labbra - Sono molto contento e ringrazio gli elettori che hanno avuto fiducia in noi, dimostrando di avere... Ballabio nel cuore (è il nome della sua lista, ndr)».

Per scaramanzia Pontiggia ha scelto di non presentarsi ai seggi alla mattina, ma di farsi vedere solo a scrutini già avvenuti: «Da un po’ di anni faccio così... E porta bene. Ho ricevuto la telefonata della vittoria mentre ero a camminare nervosamente a Rivabella». Terminata la telefonata,

Pontiggia è salito in macchina, è passato in Comune a prendere il sindaco Goretti e insieme si sono presentati alle scuole elementari, dove sono stati accolti calorosamente innondati da fiumi di champagne. «Non mi aspettavo un voto così netto - ha dichiarato Goretti, che, dopo 5 anni da sindaco, ha

deciso di farsi completamente da parte - Sono contento perchè vuol dire che i ballabiesi hanno apprezzato la serietà delle persone presenti in lista. Sono anche soddisfatto della grande partecipazione di liste a Ballabio, segno di una rinascita democratica del nostro paese». Noemi D’Angelo

IL RE Luigi Pontiggia arriva ai seggi, subito dopo la vittoria, accolto da una festosa Silvia Riva

QUATTRO ASSESSORI E DUE CONSIGLIERI CON DELEGA

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

Il sindaco ha già individuato la squadra di lavoro

G. Lombardini (Ballabio nel cuore)

Fabrizio Goretti (Ballabio nel cuore)

Manuela Deon (Ballabio nel cuore)

Paolo dell’Oro (Ballabio nel cuore)

Silvia Riva (Ballabio nel cuore)

Gaetano Scardilli (Ballabio nel cuore)

Gabriella Bolchi (Ballabio nel cuore)

G. Locatelli (Ballabio nel cuore)

Alessandro Riva (Ballabio nel cuore)

G. Pedrazzoli (Ballabio nel cuore)

Luciano Cedro (Ballabio nel cuore)

A. Consonni (Ballabio Nostra)

Barbara Crimella (Ballabio Nostra)

Antonio Locatelli (Ballabio Nostra)

Giacomo Colombo (Ballabio da Vivere)

Danilo Scaioli (Ballabio sul mondo)

LA PROCLAMAZIONE E IL BRINDISI DI FESTEGGIAMENTO Pontiggia festeggia la vittoria insieme ai candidati e ai sostenitori di Ballabio nel cuore

BALLABIO (dnr) Luigi Pontiggia ha già individuato la nuova squadra: Giuseppina Lombardini, maestra alle scuole materne, forte delle sue 99 preferenze (è la più votata), sarà vice sindaco e continuerà a svolgere il ruolo di assessore ai Servizi sociali. Confermato ai Lavori pubblici Alessandro Riva mentre Manuela

Deon verrà promossa da consigliere ad assessore andando a ricoprire le deleghe Sport e Turismo. Luciano Cedro invece sarà il nuovo assessore al Bilancio. Individuati anche due consiglieri che avranno il compito di tenere monitorati due settori particolari: Paolo Dell’Oro si occuperà di ambiente mentre Giambat-

tista Locatelli seguirà l’edilizia privata. Pontiggia terrà per sè Sicurezza, Commercio, Risorse Umane. Il neo sindaco si è poi rivolto ai candidati che non sono entrati in consiglio comunale: «Il gruppo non verrà sciolto. Siete tutti della partita. Il merito di questa vittoria è anche e soprattutto vostro».

SCAIOLI: «PONTIGGIA HA VINTO PERCHÈ NON ABBIAMO TROVATO UN ACCORDO»

Consonni: «Avevamo di fronte un nemico scaltro. Ora sarà opposizione dura» BALLABIO (dnr) Erano tutti presenti, tutti puntuali al suono della campanella del voto alle 8 di mattina. Tutti speranzosi di poter conquistare qualcosa di più e tutti stupiti da un responso, quello delle urne, che forse nessuno si immaginava così cristallino. Il primo ad accorgersi che non sarebbe stata la sua giornata trionfale è stato Danilo Scaioli, che a scrutinio ormai concluso, ha ironizzato sul suo ultimo posto dicendo: «Se avessimo corso con cinque liste sarei arrivato ultimo

lo stesso. Adesso mi toccherà ugualmente offrire una cena, come avevo promesso». Il numero uno degli impianti sciistici di Bobbio ha perso l’elezioni, ma non il sorriso: «Queste votazioni potevano decretare due cose: la voglia di continuità con la conferma di Pontiggia, oppure il desiderio di cambiamento con la vittoria di Consonni. Trionfo che non è arrivato perchè è mancato un accordo elettorale». Il riferimento è all’alleanza che sembrava poter nascere sia con lo

schieramento della leghista che con quello di Giacomo Colombo, ex assessore nella Giunta Pontiggia. Quest’ultimo ha lasciato i seggi commentando laconicamente: «Questi sono i risultati». Scura in volto si è mostrata Alessandra Consonni che dopo aver visto che Pontiggia l’aveva superata anche nell’ultima sezione, è uscita dai seggi a testa bassa, senza concedere alcuna dichiarazione ai cronisti. «Vi arriverà un comunicato» ha tagliato corto il marito. Velina che recita: «Non è

la vittoria a cui, come tutti, si puntava. Ma non giudico negativamente il nostro risultato perchè sapevamo d'aver di fronte un nemico scaltro e col pelo sullo stomaco che da 15 anni ha colonizzato Ballabio. Abbiamo vinto alla grande il derby del centrodestra e portato in Consiglio comunale tre consiglieri che fanno di noi il gruppo d'opposizione più forte. Adesso si tratta di battere Pontiggia fuori dalle urne, con una opposizione senza precedenti anche in paese».

BALLABIO IL VINCITORE

Luigi Pontiggia

GLI SCONFITTI Alessandra Consonni

Sindaco

candidato sindaco

VOTI 877 % 38,21

Voti 666 % 29,01

Giacomo Colombo

Danilo Scaioli

candidato sindaco

candidato sindaco

Voti 411 % 17,9

Voti 341 % 14,85

I RISULTATI DELLE LISTE BALLABIO NEL CUORE LUIGI PONTIGGIA Giuseppina Lombardini Manuela Deon Silvia Riva Gabriella Bolchi Raffaella Origgi Daniela Danieli Daniela Cardillo Alessandro Riva Fabrizio Goretti Gianbattista Locatelli Paolo Dell’Oro Luciano Cedro Giuseppe Pedrazzoli Gaetano Scardilli Claudio Crimella Paolo Consonni

BALLABIO SUL MONDO 877 99 40 23 21 10 12 1 17 41 21 25 14 15 22 5 12

DANILO SCAIOLI Simone Bellani Stefania Brambilla Carlo Brivio Angelo Capelli Paola Crotta Geremia Crimella Marco Colombini Antonio Cugnaschi Caterina Giovanna Longhi Maria Grazia Mainetti Marco Panzeri Ferdinando Tagliaferri Andrea Tenderini

BALLABIO NOSTRA 341 15 21 27 7 15 11 1 15 17 17 6 20 7

ALESSANDRA CONSONNI Stefano Brambilla Barbara Crimella Silvano Del Maffeo Teodoro Maria Goretti Michele Invernizzi Antonio Locatelli Ivano Alessandro Mapelli Luca Mascheroni Emanuele Mauri Giulia Miranda Oliviero Andrea Pagetti Nerino Panzeri Angelo Rigliaco Fabio Ripamonti Marirosa Silvia Sanzini Massimiliano Secchi

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

BALLABIO DA VIVERE 666 5 50 6 9 15 27 17 0 10 24 19 21 7 15 1 6

GIACOMO COLOMBO Andrea Capelli Ilaria Caporaso Vittorio Casiraghi Giuseppe Colombo Andrea Invernizzi Laura Invernizzi Riccardo Amerigo Invernizzi Matteo Locatelli Roberto Manzoni Teresa Manzoni Roberto Mauri Antonello Scaioli Mauro Taramelli Sara Thaler Enrico Valasecchi Maristella Valsecchi

411 1 5 5 20 41 9 15 1 29 12 14 14 1 5 12 10

Maggioranza: Giuseppina Lombardini, Fabrizio Goretti, Manuela Deon, Paolo Dell’Oro, Silvia Riva, Gaetano Scardilli, Gabriella Bolchi, Gianbattista Locatelli, Alessadro Riva, Giuseppe Pedrazzoli, Luciano Cedro. Minoranza: Alessandra Consonni, Barbara Crimella, Antonio Locatelli, Danilo Scaioli, Giacomo Colombo.


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Speciale Elezioni 2010 - Mercoledì 31 marzo 2010

COMUNALI

Paola Panzeri ha travolto il centrodestra

Un successo che il gruppo ha dedicato alla memoria del compianto Giorgio Dall’Angelo Sergio Perego commenta la disfatta: «Dobbiamo comunque lavorare per chi ci ha votato»

PEREG O (gci) Paola «Anche se la sconfitta è Panzeri e gli altri can- stata netta - ha commendidati della lista «Vivi Pe- tato Perego - abbiamo il rego» hanno stravinto. dovere di impegnarci nel Più che di elezioni si può nostro ruolo di opposizioparlare quasi di un ple- ne. Le oltre trecento perbiscito: il 66.3% contro il sone che ci hanno pre33.7% degli avversari. ferito agli altri si aspettano Una vittoria che ha pre- che vigiliamo affinchè il miato i cinque anni di la- Comune sia ben ammivoro iniziati nel 2005 con il nistrato. Naturalmente sindaco Giorgio Dall’An- non facciamo i salti di gelo. Proprio gioia per al compianto questo risulpadre fondatato, ma è pur tore della li- Entro dieci giorni verrà s e m p r e u n sta «Vivi Peinizio da cui convocata la seduta partire. Siarego» Panzeri e il resto del mo un grupd’insediamento gruppo hanpo nuovo, no dedicato di perdel nuovo Consiglio sfatto la vittoria. one quasi «In questo tutte senza comunale momento esperienze viene spontaamministraneo rivolgere un pensiero a tive però con tanta voglia Giorgio - ha commentato il di fare. Si può dare il pronuovo sindaco - In questi prio contributo al paese cinque anni prima con lui anche stando in opposie poi con Enzo Galeazzi, il zione». gruppo è riuscito a fare un Ad affiancare Perego in buon lavoro. Abbiamo cer- Consiglio comunale ci sarà cato di migliorare il paese. un veterano. Parliamo di La gente sembra averlo ap- Maurizio Sala consigliere prezzato e ci ha dato fi- di minoranza uscente e viducia, questo lo dice la cesindaco durante il manpercentuale di preferenze dato di Roberto Rizzo. tanto elevata». Ora Paola Panzeri avrà A Sergio Perego e al 10 giorni di tempo per conresto del suo gruppo non vocare il nuovo Consiglio resta che prepararsi a se- comunale e verificare i redersi tra i banchi dell’op- quisiti degli eletti. Cristian Ghezzi posizione.

t

PEREGO

I candidati del gruppo «Vivi Perego» hanno festeggiato Paola Panzeri che ha conquistato più del 66% dei consensi

n Antonella Ghezzi e Pierluca Fumagalli in Giunta, Galeazzi vicesindaco

Squadra vincente non si cambia, gli assessori saranno riconfermati PEREGO (gci) La «vecchia guardia» del gruppo di maggioranza «Vivi Perego» è praticamente stata riconfermata. Enzo Galeazzi, vicesindaco uscente e gli assessori Antonella Ghezzi e Pierluca Fumagalli affiancheranno il sindaco Paola Panzeri. «Verranno riconfermati tutti», ha precisato il sindaco. I candidati di questa lista hanno fatto letteralmente incetta di preferenze. Ad Antonella Ghezzi la palma del maggior numero, ben 39. Seguono Pierantonio Cogliati e Camillo Lavelli che entreranno in Consiglio forti

delle loro 38 preferenze. Può essere soddisfatto anche Galeazzi con 25 voti personali. Stesso numero di preferenze per Stefano Ghezzi e Oreste Perego, 8. E’ stato eletto Ghezzi perchè primo in ordine di presentazione. «Impegno e concretezza» sarà rappresentato, oltre che dal candidato sindaco Sergio Perego, da Pierangelo Sala che ha ottenuto 17 preferenze, Matteo Panzeri, 14, e Maurizio Sala , 11. Quest’ultimo siederà nella sala consigliare di via Montegrappa per il terzo mandato consecutivo.

Paola Panzeri e il resto del gruppo «Vivi Perego» brindano alla vittoria nell’atrio della scuola elementare sede dei seggi elettorali

PEREGO LO SCONFITTO

IL VINCITORE

Paola Panzeri

Sergio Perego

Sindaco

candidato sindaco

VOTI 664 % 66.3

Voti 338 % 33.7

I RISULTATI DELLE LISTE «IMPEGNO E CONCRETEZZA» SERGIO PEREGO Joseph Bonanomi Rita Pettinato Roberto Grassi Paolo Minarda Zita Panzeri Roberta Mottadelli Luigi Rocca Roberto Fumagalli Pierangelo Sala Matteo Panzeri Maurizio Sala Irene Aline Browarny

338 6 7 7 1 0 4 10 2 17 14 11 0

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

«VIVI PEREGO» PAOLA PANZERI Luca Brivio Pierantonio Cogliati Giovanni Di Martino Pierluca Fumagalli Enzo Galeazzi Lino Gargantini Antonella Ghezzi Antonio Ghezzi Stefano Ghezzi Camillo Lavelli Oreste Perego Roberta Trabucchi

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

664 3 38 7 17 25 14 39 7 8 38 8 11

Maggioranza: Pierantonio Cogliati, Antonella Ghezzi, Pierluca Fumagalli, Enzo Galeazzi, Camillo Lavelli, Lino Gargantini, Stefano Ghezzi e Roberta Trabucchi

Pierantonio Cogliati

Camillo Lavelli

Antonella Ghezzi

Enzo Galeazzi

Pierluca Fumagalli

Lino Gargantini

Roberta Trabucchi

Stefano Ghezzi

Sergio Perego

Pierangelo Sala

Matteo Panzeri

Maurizio Sala

Minoranza: Sergio Perego, Pierangelo Sala, Matteo Panzeri e Maurizio Sala


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Speciale Elezioni 2010 - Mercoledì 31 marzo 2010

COMUNALI CALCO Magni ingoia l’amaro boccone, mentre la squadra di «Per Calco» si consola con un terzo posto

Il trionfo di Gilberto

Fumagalli riconfermato sindaco con il 40% delle preferenze CALCO (nfn) Alla fine l’ha spuntata proprio lui, il tanto contestato sindaco uscente, Gilberto Fumagalli (Cittadini insieme), che alla faccia di tutti coloro che lo scorso novembre lo davano già per spacciato ha saputo riconfermarsi alla guida del paese. E con non poca soddisfazione. Con i suoi 1104 voti, di cui circa la metà raccolti proprio sul territorio di Arlate - teorico avamposto della controparte bonanomiana - il neo rieletto primo cittadino può finalmente togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Sono proprio contento. Chi ha seminato odio con una campagna fatta di attacchi personali ha raccolto ciò che si meritava e il mio straordinario risultato su Arlate farà meditare chi di dovere. A Magni, invece, rendo l’onore delle armi. Il confronto tra noi si è sempre mantenuto sul piano della correttezza e gli ho già chiesto di collaborare per il bene del

paese». Per il candidato di Pdl-Lega si tratta di un boccone decisamente amaro da mandare giù e il secondo posto con il 31,8% di preferenze non consola: «No, non mi aspettavo un risultato di questo tipo - ha commentato con certo disappunto Giuseppe Magni (Calco per le libertà) Abbiamo subito i colpi di una campagna diffamatoria che ci ha decisamente penalizzato. Senza contare che la Bonanomi ci ha tolto una bella fetta di voti». E in effetti, il temuto «cannibalismo» tra le due liste di centro-sinistra si è in realtà trasformato in un colpo gobbo per il gruppo di «Calco per le libertà», e il 28,9% di preferenze accordate a Maria Teresa Bonanomi (Per Calco) sembra aver attinto ad un bacino elettorale decisamente più spostato a destra che a sinistra.

CITTADINI INSIEME CON GILBERTO FUMAGALLI Gilberto Fumagalli festeggia con la squadra (sopra) e con Augusto Rimini (a sinistra)

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

GLI SCONFITTI

Duro colpo per Pdl-Lega, mentre si dice soddisfatta la Bonanomi: «In tre mesi abbiamo fatto il 29%»

Fumagalli si congratula con il giovane Gabriele Feligiotti

CALCO (nfn) L’uomo della Lega non se lo aspettava proprio uno smacco simile. Quello «scarno» 31,8% raccolto dalla squadra di Pdl-Lega pesa sulle spalle di Giuseppe Magni, che tutti davano per favorito e che ora dovrà invece fare i conti con un altro lustro tra le fila dell’opposizione: «Ovviamente cercheremo di far valere gli obiettivi del nostro programma come gruppo di minoranza e non abbiamo intenzione di coalizzarci con gli altri». Altri che, a suo dire, hanno avuto la maggiore responsabilità nella sua sconfitta.

Squadra, quella di «Per Calco», che si è detta invece soddisfatta, nonostante tutto. «Se in un mese abbiamo raggiunto il 28,9% delle preferenze, figuriamoci cosa faremo tra cinque anni», ha commentato Antonio Colombo. Mentre Maria Teresa Bonanomi, dal canto suo, si è detta decisa a continuare la battaglia: «La popolazione ha deciso per Gilberto Fumagalli e rispettiamo la democrazia. A lui facciamo i nostri auguri di buon lavoro, ma il nostro gruppo è valido e motivato e si impegnerà sodo per far valere le nostre volontà».

Enrico Valtolina

Renato Leone

Marco Maria Ravasi

Massimo Fanuli

Anselmo Brambilla

Silvano Pirovano

Stefano Galbusera

Giuseppe Cesare Bonfanti

Sergio Arnaboldi

Gabriele Feligiotti

Mauro Galbusera

Giuseppe Magni

Franco Carli

Alberto Pozzoni

Maria Teresa Bonanomi

Rita Mauri

I NUOVI CONSIGLIERI

Sono quattro i giovani che debuttano in Consiglio: Enrico Valtolina sbanca con 141 preferenze CALCO (nfn) Quattro i giovani che entreranno a far parte del nuovo Consiglio comunale, a dimostrazione che il paese non ha snobbato la proposta giunta sia da destra che da sinistra di rinverdire il panorama politico calchese. Siederanno tra i banchi della maggioranza, il 22enne Stefano Alessandro Galbusera, insieme al coetaneo Mauro Galbusera e il più «anziano» Gabriele Faligiotti (27 anni) addetto alla comunicazione del gruppo durante la campagna elettorale. Sul fronte «Calco per le libertà», ottimo è il risultato raccolto dal giovanissimo Alberto Pozzoni

(detto «Bino»), raggiunto grazie a un’attenta campagna porta-a-porta a cui si il 22enne si è dedicato nelle ultime settimane. A lui il compito di affiancare i decisamente più esperti Franco Carli e Giuseppe Magni. Eccezionale, invece, il risultato di Enrico Valtolina che è riuscito ad ottenere ben 141 preferenze: «Mi ritengo decisamente soddisfatto - ha commentato - durante le ultime due settimane di campagna ho preso ferie dal lavoro e mi sono dedicato interamente al territorio. Il mio impegno è stato ripagato dalla fiducia dei cittadini, che farò di tutto per meritarmi».

Giuseppe Magni, il «grande sconfitto» della tornata elettorale

CALCO IL VINCITORE

I RISULTATI DELLE LISTE

Gilberto Fumagalli

Calco per le libertà

Sindaco VOTI 1104 % 39,32

GLI SCONFITTI Giuseppe Magni

Maria Teresa Bonanomi

candidato sindaco

candidato sindaco

Voti 893 % 31,80

Voti 811 % 28,88

GIUSEPPE MAGNI Sara Borali Franco Carli Valter Cogliati Rossana Maria Crippa Silvana Licata Francesco Mandelli Giovanni Battista Mazzoleni Chiara Menescardi Giuseppe Milani Federico Nava Mario Panzeri Laura Pennati Francesca Perrot Alberto Pozzoni (detto Bino) Luigi Rossi Sergio Soci

Per Calco 893 6 41 10 10 17 17 6 8 11 18 0 19 4 30 8 6

MARIA TERESA BONANOMI Gaia Bossi Giovanni Maria Chiaffarelli Antonio Colombo Fabio Covioli Carlo Crippa Antonia Fasoli Saverio Michelangelo Fatone Giancarlo Maggioni Fausto Magni Santo Manca Luciano Romolo Mantegazza Rita Mauri Carlo Walter Monzani Enrico Regalia Domenica Sala Riccardo Zaghi

Cittadini insieme con Gilberto Fumagalli 811 3 13 12 8 26 4 1 6 14 12 6 33 27 6 22 7

GILBERTO FUMAGALLI Sergio Arnaboldi Mario Luigi Barenghi Giuseppe Cesare Bonfanti Anselmo Luigi Brambilla Edoardo De Vito Massimo Fanuli Gabriele Feligiotti Mauro Galbusera Stefano Alessandro Galbusera Renato Leone Bruno Mandelli Silvano Pirovano Marco Maria Ravasi Monica Ripamonti Enrico Cesare Valtolina Luigia Villa

1104 11 3 14 18 5 20 11 10 16 34 7 18 26 10 141 7

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE Enrico Valtolina, Renato Leone, Marco Ravasi, Massimo Fanuli, Anselmo Brambilla, Silvano Pirovano, Stefano Galbusera, Giuseppe Bonfanti, Sergio Arnaboldi, Gabriele Feligiotti, Mauro Galbusera

Giuseppe Magni, Franco Carli, Alberto Pozzoni (detto «Bino»), Maria Teresa Bonanomi, Rita Mauri


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REGIONALI UDC

Udc Comune Abbadia Airuno Annone B. Ballabio Barzago Barzanò Barzio Bellano Bosisio P. Brivio Bulciago Calco Calolziocorte Carenno Casargo Casatenovo Cassago B. Cassina V. Castello B. Cernusco L. Cesana B. Civate Colico Colle B. Cortenova Costa Masnaga Crandola V. Cremella Cremeno Dervio Dolzago Dorio Ello Erve Esino Lario Galbiate Garbagnate M. Garlate Imbersago Introbio Introzzo Lecco Lierna Lomagna Malgrate Mandello L. Margno Merate Missaglia Moggio Molteno Monte Marenzo Montevecchia Monticello B. Morterone Nibionno Oggiono Olgiate Molgora Olginate Oliveto Lario Osnago Paderno Adda Pagnona Parlasco Pasturo Perego Perledo Pescate Premana Primaluna Robbiate Rogeno Rovagnate Santa Maria H. Sirone Sirtori Sueglio Suello Taceno Torre de’ Busi Tremenico Valgreghentino Valmadrera Varenna Vendrogno Vercurago Verderio Inf. Verderio Sup. Vestreno Viganò

Voti 37 49 31 48 40 58 11 54 51 58 47 86 245 26 13 197 54 9 39 76 48 60 93 22 13 60 1 23 20 28 46 6 18 10 10 113 40 36 25 18 537 24 65 61 183 2 220 121 12 57 30 17 65 51 123 114 71 19 75 35 9 7 21 30 6 33 41 18 90 37 36 27 46 43 25 1 26 8 48 276 18 5 58 28 29 3 27

% 2,81 4,27 3,38 2,70 3,57 2,41 1,91 3,85 3,45 3,04 3,89 4,09 4,26 4,31 3,73 3,48 2,98 4,39 3,73 4,95 4,49 3,70 3,32 2,92 2,37 3,12 0,92 3,08 3,53 2,56 4,88 3,94 3,44 3,24 2,99 3,16 4,06 3,49 2,49 2,33 2,61 2,90 3,27 3,49 3,81 1,27 3,63 3,28 5,33 4,01 3,58 1,67 3,55 3,45 3,41 4,55 2,43 3,74 3,94 2,22 5,76 8,64 2,45 3,78 1,73 3,76 4,03 2,10 3,87 2,77 3,04 2,85 4,60 3,27 3,40 0,44 3,66 10,52 3,20 4,76 5,27 4,09 5,22 2,63 2,80 3,06 3,00

MOVIMENTO BEPPE GRILLO

ALTERNATIVA LOMBARDA

Movimento Sinistra Beppe Grillo ecologia, libertà Voti 53 25 33 66 19 52 16 23 41 38 20 98 185 8 9 181 50 5 34 49 26 75 49 25 10 50 4 24 26 34 28 5 11 7 6 110 30 37 32 17 1 587 31 76 42 150 4 220 91 5 32 17 34 50 37 96 100 80 13 58 68 5 1 13 26 16 33 5 18 93 49 38 28 23 44 2 16 3 21 1 48 136 5 2 29 43 46 16

% 3,23 1,72 2,75 2,90 1,43 1,84 2,29 1,33 2,30 1,64 1,38 3,54 2,65 1,08 2,01 2,64 2,25 1,88 2,73 2,46 2,05 3,64 1,44 2,75 1,44 2,08 3,03 2,64 3,66 2,49 2,44 2,59 1,72 1,87 1,45 2,42 2,42 2,89 2,59 1,75 1,61 2,18 2,91 3,17 1,87 2,33 1,89 2,80 2,07 1,77 1,84 1,69 2,50 2,24 2,12 2,20 3,22 2,28 2,07 2,42 3,48 2,22 1,13 1,30 2,64 3,72 2,98 0,37 1,69 3,21 2,99 2,57 2,40 1,86 2,79 2,24 1,75 1,15 2,42 0,88 2,58 2,34 1,12 1,26 1,96 3,22 3,51 1,50

Voti 45 16 10 33 60 46 6 30 19 15 14 50 116 5 7 120 41 1 18 55 8 26 26 11 4 29 1 16 7 12 13 2 7 5 1 61 15 15 25 6 1 369 13 50 21 151 1 117 56 3 19 15 16 34 30 48 75 35 7 64 27 1 1 7 20 7 5 2 5 49 22 20 19 15 18 1 4 2 6 1 20 73 6 1 15 22 27 22

% 3,42 1,39 1,09 1,85 5,36 1,91 1,04 2,14 1,28 0,78 1,15 2,38 2,02 0,83 2,01 2,12 2,26 0,48 1,72 3,58 0,74 1,60 0,92 1,46 0,72 1,51 0,92 2,14 1,23 1,10 1,38 1,31 1,33 1,62 0,29 1,70 1,52 1,45 2,49 0,77 2,12 1,79 1,57 2,51 1,20 3,14 0,63 1,93 1,51 1,33 1,33 1,79 1,57 1,85 2,03 1,33 2,99 1,20 1,38 3,37 1,71 0,64 1,23 0,81 2,52 2,02 0,57 0,19 0,58 2,10 1,65 1,69 2,00 1,50 1,37 1,36 0,54 0,88 0,84 1,31 1,33 1,56 1,75 0,81 1,35 2,,06 2,61 2,44

Italia dei Valori Voti 94 52 46 89 42 99 15 88 59 100 43 124 384 32 16 311 103 7 60 80 36 103 142 33 17 89 5 38 19 56 61 10 28 32 9 215 44 65 52 33 5 1016 47 170 114 342 5 358 201 6 80 59 69 93 1 86 199 137 172 24 121 91 8 17 50 20 63 14 43 164 69 55 37 51 75 4 23 7 44 3 96 288 16 5 69 88 87 2 49

% 7,14 4,53 5,01 5,01 3,75 4,11 2,60 6,28 3,99 5,24 3,56 5,91 6,69 5,31 4,59 5,49 5,69 3,41 5,74 5,21 3,37 6,35 5,07 4,39 3,10 4,63 4,62 5,10 3,36 5,13 6,47 6,57 5,35 10,38 2,69 6,01 4,47 6,30 5,18 4,28 10,63 4,95 5,68 8,55 6,52 7,13 3,18 5,90 5,45 2,66 5,63 7,05 6,79 5,08 4,34 5,83 5,52 5,47 5,90 4,73 6,37 5,78 5,12 1,98 6,31 5,78 7,19 1,37 5,01 7,05 5,17 4,64 3,91 5,11 5,71 5,47 3,13 3,08 6,20 3,94 6,40 6,16 4,69 4,09 6,21 8,27 8,41 2,04 5,45

Pd Voti 354 222 254 374 246 572 100 254 346 454 321 449 1400 137 67 1542 440 16 159 491 191 564 539 97 79 466 18 183 95 266 215 36 74 56 31 1083 227 296 325 146 8 6565 132 571 507 934 18 1597 967 21 294 228 283 428 4 280 967 608 843 88 549 491 36 6 155 206 70 202 170 106 646 287 345 230 207 216 12 185 20 119 11 374 1559 60 17 292 294 267 17 312

% 26,92 19,37 27,69 21,05 21,98 23,78 17,39 18,14 23,44 23,83 26,59 21,40 24,39 22,75 19,25 27,25 24,33 7,80 15,22 32,00 17,90 34,79 19,26 12,91 14,41 24,27 16,66 24,56 16,81 24,40 22,82 23,68 14,14 18,18 9,28 30,31 23,09 28,70 32,43 18,93 17,02 32,02 15,96 28,75 29,02 19,48 11,46 26,35 26,22 9,33 20,71 27,27 27,88 23,41 17,39 18,98 26,86 24,31 28,92 17,35 28,90 31,21 23,07 7,40 18,12 26,01 20,23 23,05 16,74 12,36 27,80 21,53 29,16 24,31 20,74 16,46 16,43 25,20 8,81 16,78 14,47 24,96 33,44 17,59 13,93 26,28 27,63 25,82 17,34 34,70

Pensionati Voti 15 28 14 23 10 38 3 23 20 39 18 34 84 7 7 88 26 3 17 23 17 19 34 6 1 42 1 12 4 24 19 3 4 4 4 43 18 12 4 3 1 256 11 33 16 103 4 83 35 1 23 5 12 30 1 24 51 59 40 7 28 24 3 4 9 16 9 8 8 12 33 29 31 14 13 19 1 9 4 10 1 19 85 3 1 12 17 10 10

% 1,14 2,44 1,52 1,29 0,89 1,58 0,52 1,64 1,35 2,04 1,49 1,62 1,46 1,16 2,01 1,55 1,43 1,46 1,62 1,49 1,59 1,17 1,21 0,79 0,18 2,18 0,92 1,61 0,70 2,20 2,01 1,97 0,76 1,29 1,19 1,20 1,83 1,16 0,39 0,38 2,12 1,24 1,33 1,66 0,91 2,14 2,54 1,36 0,94 0,44 1,62 0,59 1,18 1,64 4,34 1,62 1,41 2,35 1,37 1,38 1,47 1,52 1,92 4,93 1,05 2,02 2,60 0,91 0,78 1,40 1,42 2,17 2,62 1,47 1,30 1,44 1,36 1,22 1,76 1,41 1,31 1,26 1,82 0,87 0,81 1,08 1,59 0,96 1,11

PER LA LOMBARDIA

RIFONDAZIONE FORZA NUOVA

Pdl

Rifondazione Forza nuova

Voti 390 349 235 450 292 761 201 431 381 530 333 601 1350 149 118 1673 545 84 234 391 282 413 810 207 154 533 36 188 196 349 213 36 161 61 132 890 226 258 245 226 14 6474 283 519 614 1322 38 1760 1086 100 424 168 233 563 5 444 938 677 747 163 459 405 31 25 209 190 126 262 349 202 636 385 324 241 288 438 13 171 100 158 26 358 1225 111 50 317 314 251 25 229

% 29,65 30,45 25,62 25,33 26,09 31,64 34,95 30,78 25,81 27,82 27,58 28,64 23,52 24,75 33,90 29,57 30,14 40,97 22,41 25,48 26,42 25,47 28,94 27,56 28,10 27,76 33,33 25,23 34,69 32,01 22,61 23,68 30,78 19,80 39,52 24,91 22,99 25,02 24,45 29,31 29,78 31,57 34,22 26,13 35,14 27,57 24,20 29,04 29,44 44,44 29,88 20,09 22,95 30,79 21,73 30,10 26,05 27,06 25,63 32,14 24,17 25,74 19,87 30,86 24,44 23,98 36,41 29,90 34,38 23,57 27,37 28,88 27,38 25,47 28,85 33,38 17,80 23,29 44,05 22,28 34,21 23,89 26,28 32,55 40,98 28,53 29,51 24,27 25,51 25,47

Lega nord Voti 350 395 315 688 481 800 224 490 585 665 408 714 1993 239 118 1645 584 83 506 390 476 396 1113 364 275 676 45 278 219 336 360 53 222 130 145 1097 401 322 308 325 14 4866 310 539 381 1655 87 1838 1174 80 496 304 379 588 10 544 1206 784 921 190 553 453 65 36 433 276 106 294 427 460 672 482 356 363 358 490 39 306 90 341 20 556 1200 122 41 314 283 328 49 246

% 26,61 34,46 34,35 38,73 37,35 33,26 38,95 35,00 39,63 34,90 33,80 34,03 34,72 39,70 33,90 29,07 32,30 40,48 48,46 25,42 44,61 24,42 39,77 48,46 50,18 35,20 41,66 37,31 38,76 30,82 38,21 34,86 42,44 42,20 43,41 30,71 40,79 31,23 30,73 42,15 29,78 23,73 37,48 27,13 21,80 34,52 55,41 30,33 31,83 35,55 34,95 36,36 37,33 32,16 43,47 36,88 33,50 31,34 31,60 37,47 29,12 28,79 41,66 44,44 50,64 34,94 30,63 33,56 42,06 53,67 28,92 36,15 30,09 38,37 35,87 37,34 53,42 41,68 39,64 48,09 26,31 37,11 25,74 35,77 33,60 28,26 26,59 31,72 50,00 27,36

Voti 30 35 12 71 11 31 15 30 15 44 23 40 167 7 2 81 15 2 11 28 9 40 41 11 5 25 1 7 5 19 15 6 9 10 2 70 12 27 18 14 4 418 7 39 33 104 2 87 48 2 26 27 6 27 2 16 68 47 85 9 50 47 3 2 4 4 2 9 4 11 33 22 16 15 20 13 3 11 3 5 6 27 86 5 2 34 18 35 2 4

% 2,28 3,05 1,30 3,99 0,98 1,28 2,60 2,14 1,01 2,30 1,90 1,90 2,90 1,16 0,57 1,43 0,82 0,97 1,05 1,82 0,84 2,46 1,46 1,46 0,91 1,30 0,92 0,93 0,88 1,74 1,59 3,94 1,72 3,24 0,59 1,95 1,22 2,61 1,79 1,81 8,51 2,03 0,84 1,96 1,88 2,16 1,27 1,43 1,30 0,88 1,83 3,22 0,59 1,47 8,69 1,08 1,88 1,87 2,91 1,77 2,63 2,98 1,92 2,46 0,46 0,50 0,57 1,02 0,39 1,28 1,42 1,65 1,35 1,58 2,00 0,99 4,10 1,49 1,32 0,70 7,89 1,80 1,84 1,46 1,63 3,06 1,69 3,38 2,04 0,44

Voti 10 6 10 12 5 10 5 7 11 12 1 21 31 3 5 28 15 1 6 7 5 12 8 5 3 9 2 4 4 7 4 1 2 4 5 22 9 4 4 2 130 14 8 8 38 2 31 25 7 5 6 4 6 13 3 15 2 13 11 2 1 4 6 5 4 10 10 5 6 7 7 6 1 1 7 21 6 1 3 12 2 2 -

% 0,61 0,41 0,83 0,52 0,37 0,35 0,71 0,40 0,61 0,51 0,06 0,76 0,44 0,40 1,11 0,40 0,67 0,37 0,48 0,35 0,39 0,58 0,23 0,55 0,43 0,37 1,51 0,44 0,56 0,51 0,34 0,51 0,31 1,06 1,21 0,48 0,72 0,31 0,32 0,20 0,48 1,31 0,33 0,35 0,59 0,94 0,39 0,57 0,40 0,49 0,44 0,17 0,34 0,29 0,09 0,42 0,31 0,54 0,56 0,88 0,10 0,40 0,54 0,37 0,37 0,34 0,61 0,33 0,51 0,56 0,44 0,65 0,11 0,88 0,37 0,36 1,35 0,63 0,20 0,89 0,15 1,65 -


Speciale Elezioni 2010 - Mercoledì 31 Marzo 2010

IL CONFRONTO

SECONDO MANDATO IN MINORANZA PER L’ESPONENTE DEL PD

Con oltre 8mila preferenze Spreafico rimane al Pirellone LECCO (fvr) «Ringrazio prima di tutto gli elettori e tutti quelli che mi hanno aiutato in questa difficile e impegnativa campagna elettorale. Mi impegnerò a ricambiare con il lavoro le persone che hanno creduto in me, premiandomi con uno straordinario risultato di preferenze, nonostante un generale clima di distacco dalla politica». Carlo Spreafico (Pd), resta in Consiglio regionale. Con le sue 8.328 preferenze personali si appresta a compiere il suo secondo mandato al Pirellone, tra i banchi della

minoranza. «Questo risultato è importante perché consente a Lecco non solo di essere rappresentata in Consiglio, ma anche di avere visibilità e incarichi maggiori rispetto a quelli della passata legislatura - sottolinea - Dal punto di vista politico, le elezioni regionali hanno confermato il disagio e il dissenso di moltissimi elettori verso un modo di fare politica troppo lontano dai problemi della gente». Penalizzante, secondo il rieletto consigliere, l’astensionismo «che ha

riguardato anche il voto del centrosinistra, e dovrà essere un motivo di riflessione immediata per il Pd anche a Lecco». Archiviato il risultato elettorale, Spreafico pensa al futuro e al lavoro che il suo gruppo dovrà compiere in Regione: «Il Gruppo consiliare regionale sarà formato da 21 consiglieri, tre più della scorsa legislatura, e svolgerà un ruolo fondamentale in una situazione che sarà caratterizzata dallo scontro fra Formigoni e la Lega, perché portatori di due progetti differenti».

Carlo Spreafico (Pd)

15

Lega Nord Forza Italia An Udc Pd Italia dei valori Pensionati Rifondazione Verdi Forza nuova Nuovo Psi

Regionali 2005 19,27 23,30 6,46 2,83 31,92 1,51 2,32 5,54 2,83 / 0,66

Provinciali 2009 Regionali 2010 24,61 32,23 28,24 28,19 / / 3,55 3,32 22,94 25,62 4,51 5,53 / 1,44 2,10 1,82 3,28 1,80 / 0,45 0,22 /

Dalle Provinciali 2009 Forza Italia e Alleanza nazionale diventano Popolo della libertà, il cui dato è nella riga di Forza Italia. Sempre dalle Provinciali i Verdi confluiscono in Sinistra ecologia e libertà

REGIONE LOMBARDIA Quarto mandato per il governatore che stravince e così perde metà listino (fuori pure De Capitani)

Vincono Formigoni e la Lega

Il Carroccio sorpassa gli azzurri e diventa il primo partito della Provincia LECCO (grf) Roberto Formigoni (Pdl) è stato confermato per la quarta volta consecutiva governatore della Lombardia. Ha ottenuto il 56.10% dei consensi. Filippo Penati (Pd) si è fermato al 33.27%. Formigoni ha conquistato 2.704.057 voti contro 1.603.674 del candidato del centrosinistra. Se a livello regionale il Popolo della Libertà resta il primo partito col 31.78% dei voti, seguito dalla Lega Nord col 26.2% (distanziati i partiti della sinistra: il Pd ha il 22.89%, l’IdV il 6,28%.), nel Lecchese la Lega è il primo partito con il 32.23%; è cresciuta del 7.62% rispetto alle provinciali dello scorso anno e del 12.92% sulle regionali del 2005. Il Pdl ha dunque perso terreno scendendo dal 31.55%, ottenuto il giugno scorso quando Daniele Nava (Pdl) fu eletto presidente di Villa Locatelli, al 28.19% (- 3.16%). L’Udc è al 3.32%; nel 2005 aveva ottenuto il 2.83%; lo scorso anno il 3.55%. Nel caso dell’Udc ha però funzionato il voto disgiunto: cioè molti elettori hanno votato Savino Pezzotta presidente, ma hanno crociato un partito diverso dall’Udc. Infatti l’ex segretario della Cisl ha nel Lecchese il 4.71%. In continua crescita i dipietristi: alle regionali del 2005 erano all’1.51%; nel 2009 erano saliti al 4.51% e a queste regionali sono arrivati al 5.53%. Altro dato da sottolineare è l’astensione. Anche in Lombardia, dove la gente è abituata ad andare a votare, è stata piuttosto alta. Gli iscritti al voto erano 7.694.756, ma hanno votato solo 4.973.519, ovvero il 64.63% degli aventi diritto. Nel Lecchese la percentuale dei votanti è stata più alta: 68.05% degli aventi diritto (181.984 su

267.400). Ma Ercole Redaelli, segretario provinciale del Pd, è comunque preoccupato. «Gli astenuti ammontano a 85.500, pari al 32% del corpo elettorale, con un aumento di 7.36 punti percentuali rispetto alle precedenti regionali. E' la conseguenza della scarsa sensibilità dimostrata dal centrodestra nei confronti delle vere esigenze dei cittadini ai quali non interessano i litigi sulle liste. Gli astenuti, insieme a coloro che hanno votato scheda bianca, costituiscono il partito più consistente che ha voluto, in questo modo, manifestare il proprio disagio». Per quanto riguarda il risultato del Pd parla di partito «responsabile e coeso attorno alle questioni che interessano maggiormente la nostra popolazione» il che ha portato con circa il 26% dei consensi «a migliorare la nostra posizione percentuale, con un aumento di quasi 4 punti sulle europee di un anno fa».

Alcuni momenti degli ultimi incontri a Lecco e nel Lecchese del governatore Roberto Formigoni (Pdl) e dell’assessore alla Famiglia del Pirellone, Giulio Boscagli (Pdl)

Boscagli: «Quella di Formigoni era una vittoria scontata, ma il Pdl deve riflettere sulla sua presenza sul territorio» VITTORIA Giulio Boscagli (Pdl), assessore uscente alla Famiglia, è stato rieletto al Pirellone

LECCO (grf) I sentimenti di Giulio Boscagli sono ambivalenti: da un lato c’è l’esultanza per la vittoria (la quarta) di Roberto Formigoni (Pdl) e l’affermazione del centrodestra, dall’altro la preoccupazione per l’andamento del voto in Provincia di Lecco e la sconfitta del centrodestra al Comune di Lecco. «Il primo dato - premette - è sicuramente la grande vittoria del governatore Formigoni. I lombardi sono soddisfatti della politica che ha portato avanti in questi anni, una politica che ha messo la persona al centro e ha tradotto in fatti

concreti il concetto di sussidiarietà. La gente ha capito che il tentativo di bloccare la sua lista era un gesto disperato perché solo senza di lui il centrosinistra avrebbe potuto tentare di governare la Regione». Non teme che la crescita del Carroccio leghi le mani al Governatore. «Gli accordi sono stati fatti prima e la Lega è sempre stato un buon alleato, rispettoso dei patti. Certo, cinque anni fa i partiti erano quattro (Forza Italia, An, Udc e Lega) adesso sono solo due (Pdl e Lega) e quindi gli equilibri sono inevitabilmente diversi. Se ne terrà indubbiamente conto nella for-

mazione dell’Esecutivo». Lei sarà ancora assessore? «Sicuramente lo sarò fino alla formazione della nuova Giunta. Poi si vedrà. Adesso è troppo prematuro parlarne». L’ex sindaco di Lecco torna a sottolineare il successo di Formigoni: «Anche i lecchesi, di solito avari con lui, questa volta gli hanno dato tante preferenze». La soddisfazione per la vittoria in Regione è offuscata dal sorpasso della Lega sul Popolo delle libertà in Provincia e dalla perdita del comune capoluogo. «Il Pdl deve fare una seria riflessione sul suo

modo di essere presente sul territorio, di farsi portavoce delle istanze dei cittadini e su tempo e modalità di soluzione dei problemi. Ci sono troppe divisioni, troppi litigi, tanti personalismi e gli elettori non premiano chi litiga. A Lecco non siamo stati capaci di dare un segnale chiaro e forte: che la stagione dei litigi era finita che si era pronti a lavorare. Così nello stesso giorno gli stessi elettori hanno detto sì a Formigoni e no a Castelli. Nei prossimi giorni e nei prossimi mesi dobbiamo ripartire da questi dati per ridare respiro e vitalità al partito».

FUMAGALLI CEDE IL PASSO AL CAPOGRUPPO USCENTE

La Lega stravince, ma perde sul campo De Capitani, passa solo Galli LECCO (fvr) La Lega Nord non vince, stravince. In provincia di Lecco il partito del Senatur ha ottenuto il 32,4% delle preferenze, come dire che un votante su tre ha scelto il Carroccio. «E’ un grandissimo risultato. Siamo un partito in continua ascesa, perché siamo in mezzo alla gente e le nostre proposte sono quelle che i lecchesi vogliono veder realizzate». Ennio Fumagalli esulta anche se lui è rimasto fuori dal Consiglio regionale. Dove invece è entrato il collega di partito Stefano Galli. «Ha avuto dalla sua l’esperienza di tre mandati con-

secutivi. E’ il capogruppo uscente del Carroccio, da qui i suoi 4.711 consensi personali. Ma neppure io posso lamentarmi visto che sono stato scelto da 3.230 elettori. Parlo da ex segretario provinciale del Carroccio e da militante: l’importante è che abbia vinto la Lega. Questo è un momento storico». Dunque Galli si riconferma, ed è la quarta volta in Consiglio, ma interpellato dal Giornale di Lecco ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Ieri era comunque in Comune a Lecco a stigmatizzare l’andamento del voto del viceministro Roberto Ca-

stelli, candidato a sindaco del capoluogo. Ai giornalisti che gli chiedevano ragione del grande risultato delle regionali e della sconfitta alle comunali rispondeva lapidario: «Ieri c’era la Lega buona, oggi quella cattiva», a riprova che la guerra tra lui e il viceministro continua. L’ottimo risultato della Lega alle regionali non si è tradotto nel numero degli eletti. Non rientra al Pirellone il presidente del Consiglio Giulio de Capitani, che era stato inserito nella seconda parte del Listino del Presidente. «Il partito ha raggiunto il

massimo storico e questa è l’unica cosa importante - commenta l’escluso - Paradossalmente proprio il gran numero di voti avuti dal Carroccio ha penalizzato i candidati del Listino, avendo già una larga maggioranza passano solo i primi otto. Ma ripeto, il risultato che la Lega ha ottenuto va al di là di tutto e dimostra che noi abbiamo saputo intercettare i problemi della gente e abbiamo saputo dare risposte concrete e convincenti».Resta fuori anche l’assessore alla Sanità Luciano Bresciani, altro leghista di peso.

CHI E’ DENTRO CHI E’ FUORI Stefano Galli, confermato per la quarta volta, e Giulio De Capitani


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Speciale Elezioni 2010 - Mercoledì 31 marzo 2010

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