Indiscreto numero zero

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NON SARA’ LA NOSTALGIA, di Paolo Morati Sandro Giacobbe è una delle chiavi di ricerca più gettonate su Indiscreto. Cosa che ci rende orgogliosi, considerandolo uno dei grandi della musica melodica italiana, anche se per le ormai ben note ragioni anagrafiche abbiamo iniziato ad apprezzarlo solo dai tempi di Notte senza di te del 1980 e soprattutto di Sarà la nostalgia, brano cult del 1982. Ricordando anche un altro suo motivo che ci è sempre piaciuto particolarmente, ossia Primavera, presentato al Festival di Sanremo del 1983. Cantautore nel più vero e puro senso della parola, di chi scrive le canzoni che canta, l’artista genovese ha avuto in realtà i suoi primi successi nel decennio precedente, soprattutto grazie a brani come Signora mia, Il giardino proibito e Gli occhi di tua madre. Oltre che musicista Giacobbe – fresco del nuovo album Insieme noi – è però anche uno sportivo, avendo ricoperto per diverse stagioni il ruolo di difensore della Nazionale Cantanti – della quale è tra i fondatori – per poi diventarne allenatore. Selezione, quella delle ‘ugole’ italiane, che ha incluso negli anni anche ottimi piedi (ci ripromettiamo un articolo tecnico sul tema). Di recente lo abbiamo intervistato, stilando le domande a quattro mani con il Direttore, anche lui suo grande appassionato, per fare il punto della situazione e toglierci qualche curiosità. Tutta Italia ha iniziato a conoscere Sandro Giacobbe con Signora Mia, nel 1974, ma lei faceva musica già da anni. Il successo è arrivato a tappe o è stato improvviso? Cosa ricorda di quei primi anni di gavetta e quanto oggi manca quest’ultima nella formazione dei nuovi cantanti? Prima del ’74 e del successo con Signora mia, avevo alle spalle già alcuni anni di ‘gavetta’, era definita così la formazione musicale che si faceva nei locali da ballo cantando con varie formazioni di musicisti. Era anche un modo di crearsi un bagaglio musicale attraverso il repertorio che si cantava di altri artisti. Oggi, tutto questo non c’è più, esistono altre formazioni musicali dettate dai ‘talent’. Il successo è arrivato dopo la mia prima apparizione in tv dove ho presentato Signora Mia nel programma Adesso Musica, da quel momento arrivarono decine di migliaia di richieste giornaliere del 45 giri fino a venderne in un anno circa 750.000. Lei si è sempre definito un cantautore, ma per quel poco che abbiamo potuto vedere non ha mai fatto parte del giro giusto. Pensa di essere stato sottovalutato e quanto il termine cantautore (ossia autore delle proprie canzoni) negli anni è stato in realtà distorto a favore di un certo tipo di proposta ‘colta’ o impegnata? Io mi sono sempre definito “cantautore” perché fin dalla mia prima canzone ad oggi ho sempre composto i miei brani della parte musicale o del testo o di entrambi, quindi credo di


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