AMICA 04_2025

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NADINe KIRILOVA

CI VUOLE UN ALBERO

APRILE

S E T T E M B R E DE L L’A N NO S C OR S O , il 20 per essere precisa. Ho controllato la cronologia, ogni tanto è importante, fa proprio bene all’anima “prendersi la briga di” Il mio primo whatsapp a Marinella Senatore risale a più di sei mesi fa, lei mi ha risposto subito con la parola più bella del mondo, “sì”, e siamo partite Il risultato è il numero di Amica che state sfogliando, la nostra Art Issue, con il magnifico artwork di copertina creato da Marinella in esclusiva per tutte noi. In queste righe non voglio anticiparvi nulla, mi piace pensare che vi perderete tra le pagine e vi lascerete guidare dall’istinto, infallibile, curioso e bambino E non vi dico nulla nemmeno di Marinella, la incontrate a pag 68 nell’intervista firmata da Benedetta Rossi: la sua energia e la sua carica umana vi conquisteranno, è una promessa (ecco, alla fine qualcosa ho spoilerato)

Invece, voglio condividere il più possibile il processo creativo che ci ha portato fino a qui. Moda e Arte, al centro del nostro viaggio, conoscono percorsi affini, c’è sorellanza tra loro, tanto intenso lavoro di squadra dedito a generare unicità, apertura della mente e visione: la capacità di aspettare, la lentezza, il colpo di coda improvviso, lo scoramento di fronte a una difficoltà che si presenta invalicabile, e invece

Così, ho scelto tre momenti per sintetizzare questi mesi di “gestazione” - mi piace sottolineare che è stata un’esperienza molto femminile, come attitudine più che come genere - e ve li dedico. 1) La mattina in cui nella casella della posta abbiamo trovato il collage di Marinella intitolato Who Are You?. Stupore, felicità, il cuore che fa la ola dinanzi a un messaggio che non ha bisogno di didascalie. 2) Quando abbiamo disimballato - noi ragazze della redazione (più Chiara & Chiara, Camilla e Laura) - le dieci opere finaliste del nostro Art Contest “E tu chi sei?” (le trovate a pag 76), arrivate via corriere o posta prioritaria, alcune recapitate dall’artista in persona Forbici e cutter in pugno, abbiamo squarciato cartoni e pluriball,le abbiamo liberate ed è nata la nostra galleria in progress, in una stanza vuota al quarto piano. Una soddisfazione impagabile ammirarle tutte insieme. 3) Sono indecisa, lo ammetto, tra: partecipare per la mia prima volta a una giuria d’arte internazionale (grazie Kathryn, Luisa, Mariacristina, Michele e naturalmente Marinella, super madrina); selezionare le foto dei servizi fashion e beauty pervasi di vibrazioni ad alto tasso di creatività;tenere tra le mani la prima copia di questo numero di Amica

Ho deciso, voto l’ultima opzione Sentire la carta lucida e corposa sotto le dita - percorrere con i polpastrelli i rami degli alberi ideati da Marinella, i loro fusti, come se per “entrare” dovessimo scostare un sipario magico - mi ha emozionato. Con questo senso di aspettativa elettrico, come il raggio blu che illumina il volto della modella in cover, auguro a tutte buona Art Issue e buona lettura.

LUISA SIMONETTO DIRETTRICE DI AMICA

SCOPRIAIRSYSTEM,SISTEMADIVISORIOEPORTABIDIREZIONALE DESIGNGIUSEPPEBAVUSO

IN COPERTINA

copertina

– Il

e

Tutto DIOR Foto Janne Rugland Stylist Davide Brambilla Trucco Giulia Cigarini per Blend Management/Anastasia Beverly Hills Capelli Marco Minunno per Blend Management/Davines Modella Nadine Kirilova per The Agency

Una cover da collezione per Amica The Art Issue: il numero di aprile ospita, infatti, l’edizione 2025 del nostro Art Contest, dedicato al tema dell’autoritratto. Il motivo dell’albero, disegnato dall’artista multidisciplinare Marinella Senatore, si connette con il suo collage di due pagine intitolato Who Are You?, realizzato in esclusiva per Amica. «La simbologia dell’albero è forte, ma al di là di questo mi interessa la catalogazione botanica delle piante», spiega Senatore. «Nelle mie opere, le piante hanno sempre a che fare con le comunità che coinvolgo nei miei lavori collettivi». Esattamente come accade con le silhouette scelte per i collage, provenienti dal suo archivio fotografico più che ventennale: «Si tratta di partecipanti alle mie performance, membri di collettività diversissime e lontanissime, a documento di quanto sia intensa la ricerca della nostra identità».

WHO ARE YOU?
collage realizzato dall’artista Marinella Senatore in esclusiva per Amica
In
Giacca
pantaloni in grain de poudre di lana e seta, orecchini con perle, lunghi guanti di pelle e cintura

APRILE 2025

SOMMARIO

TACCHI DESIGN– La slingback esplora in tutta libertà scenari creativi

DirettriceEditoriale

DANDASANTINI (danda.santini@rcs.it)

DirettriceResponsabile

LuISASIMONETTO (luisa.simonetto@rcs.it)

PROGETTOGRAfICOEDIREzIONECREATIvA

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uffICIOCENTRALE

CAPOREDATTRICECENTRALE&bEAuTy

CarlaFerron (carla.ferron@rcs.it)

CAPOREDATTRICECENTRALE

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ATTuALITà

ARTDIRECTOR

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VanessaGiudici

CAPOSERvIzIOMODA

MicaelaR.Tenace (micaela.tenace@rcs.it)

StefaniaRomani (stefania.romani@rcs.it) bELLEzzA

CristianaProvera (cristiana.provera@rcs.it) GRAfICA

vICECAPOSERvIzIO ElideBergomi (elide.bergomi@rcs.it) NoëlaLevi (noela.levi@rcs.it)

PhOTOPRODuCTION

AlessandraBernabei (alessandra.bernabei@rcs.it)

RICERCAICONOGRAfICA

CristinaFerrari (cristina.ferrari@rcs.it) WEb

CAPOREDATTRICE JustineBellavita (justine.bellavita@rcs.it) vICECAPOREDATTRICE ChiaraMoniaci (chiara.moniaci@rcs.it) VeronicaEredi (veronica.eredi@rcs.it),StellaRomoli (stella.romoli@rcs.it)

SEGRETERIADIREDAzIONE

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COLLAbORATORI

GabriellaBensa,LucaBergamin,MaurizioBini,FiammettaBonazzi,DavideBrambilla,RacheleBriglia, MichelaBuratti,GiampieroCara,ClaudiaCarretti,MichelaCecconello(casting),RobertoCroci, AnnadeFalco,LiviaDeFranco,FrancescaDelogu,PaolaDiMarcantonio,FiorellaDonati, CamillaFioravanti,IlariaGaspari,LauraLeonelli,GiovannaMaffina,AntonioMancinelli,SusanMiller, SaraPaternicò,IvanPestillo,AdrianaPintodeAzevedo,VirginiaRicci,LetiziaRittatoreVonwiller, BenedettaRossi,AnitaSciacca,MassimilianoSortino,MariaTatsos,BarbaraVillotta,MicaelaZucconi

uffICIODIPARIGI AnnalisaGali

bRANDMANAGER ChiaraPugliese

ADvERTISINGMANAGER AntonellaNatale

COORDINAMENTOTECNICO AllenMichi

CENTROSERvIzIfOTOGRAfICIEGuARDARObA EleonoraCaglio

RICERChEEIMMAGINI CentroDocumentazioneRizzolitel.+390225843030, archivio.periodici@rcs.it

INTERNATIONALEDITIONS ChiaraBanfi (chiara.banfi@rcs.it)

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IFETICCI DELLAMODA

LuisaSimonetto, direttricedi Amica, eMassimiliano Sortino,giornalista ecriticodimoda, continuanoasvelarvi storieesegretidelle iconedellostile.

COME ERAVAMO

Amica aprile 2004, in copertina un capo stampato: una camicia di chiffon con pinces e bottoni dorati Abbinata a un semplice pantalone in tessuto bianco Per, come recita lo strillo, vivere a colori All’interno altri servizi di moda, dai costumi agli accessori E una modella d’eccezione: l’allora ventiduenne Lou Doillon, attrice emergente, figlia di Jane Birkin e del regista Jacques Doillon

2004-UN CÔTÉ ARTSY

A L LU R E P O P, tinte piene, sature Così la camicia di chiffon, sciancrata con maxi polsini, rimanda ai canoni estetici della neon art Le décolletée, invece, con le “macchioline di colore” su sfondo bianco, richiamano la tecnica dripping tanto cara a un certo Jackson Pollock.

È la moda della primavera/estate 2004 che, ancora una volta, fa le sue incursioni nel mondo dell’arte per esprimere la propria creatività, conquistarci e stupirci E la liaison non sfugge al mensile Amica, che per il numero in edicola ad aprile di quell’anno sceglie quindi atmosfere ad hoc.

Un mood da performing art accompagna gli scatti di costumi e leggings per la prossima estate Così come una posa plastica, quasi da dea statuaria, con corsetti e sandali scultorei, sancisce il ritorno di una femminilità decisa. Forte, come piace a noi. Un po’ come Lou Doillon, appena 22 anni nel 2004, modella e attrice emergente, ma all’occorrenza anche musa, fotografa e pittrice.

Le

sceLte di apriLe

GUARDAMI

– Il senso più profondo del decoro? Farsi riconoscere. Grazie a codici spesso contaminati dall’arte, la moda, nel caos del mondo, sottolinea, anzi celebra, l’identità. Prendi quel famoso “occhio surrealista” che spunta da un orecchio: non ci rende forse più visibili agli altri?

Un dettaglio anatomico (l’inconfondibile occhio) definisce l’orecchino pendente Geometrie black “inquadrano” il giallo della camicia in lino Tutto è firmato dalla Maison SCHIAPARELLI

A CURA DI CARLA FERRON

AMICA È. MODA DI GABRIELLA

MOSAICI D’AUTORE

Lorenzo Vitturi lavora nel campo della fotografia,della scultura e delle arti performative Sue anche alcune installazioni Oggi il creativo veneziano mette a disposizione di Serapian le proprie poliedriche qualità, collaborando alla collezione P/E 2025 In particolare,la sua fantasia,già messa in risalto nella boutique del brand a Ginza,Tokyo, si è concentrata sul simbolo della Maison,l’intreccio Mosaico.

Lavorazione artigianale e ispirazione d’artista per la borsa di Serapian

WATERPROOF - Il costume rosso di Pamela Anderson in Baywatch, il primo bikini, gli Speedo da uomo Anni 80: sono alcuni dei 200 pezzi esposti al Design Museum di Londra in Splash! A Century of Swimming and Style (dal 28/3 al 17/8).

ORA PER ORA 350 capolavori, dall’orologio

Crash con cassa “sciolta” all’anello di fidanzamento di Grace Kelly, raccontano l’arte e il design di Cartier e la sua metamorfosi da bottega parigina a icona globale. Succede al Victoria and Albert Museum di Londra dal 12 aprile al 16 novembre.

L’orologio Crash di Cartier del 1967

ALCARE

L’ONDA - Camminare sull’acqua? si può con il sandalo dall’eleganza rétro e dal design guardia. Il “miracolo” l’ha fatto Aquazzura, grazie l’abile uso del Pvc e della pelle laminata effetto tie-dye. Un pezzo da collezione che coniuga leggerezza e carattere, tratti tipici della Maison fiorentina.

Uno scatto di Alexandra Utzmann in mostra a Londra
Il sandalo Sea Wave Wedge di Aquazzura
Spring Summer 2025
Deruta, Umbria
A tribute to Artistry

AMICA È. CULT

SHOE SIZE - Quando le dimensioni contano

Passi lunghi e ben distesi in Oxford un filino allongé. Tra il clownesco e il disneyano, Loewe ha la deformazione professionale di spingere il design oltre i limiti Ne danno prova le stringate appartenenti a una collezione che si chiama Riduzione radicale: via tutto il superfluo (per ritrovare l’essenza della silhouette) e volumi rivisitati

Stringate Crown e look con micro paillettes Tutto LOEWE
FOTO MARCO GAZZA - STYLING VANESSA GIUDICI

CHE ARIA TIRA

materico per le bottle Atmosphere d’Emotion di Filippo

- Vento Impetuoso, Vento Forte, Brezza Leggera e Ruah (soffio, in ebraico): sono i nuovi jus della linea Atmosphere d’Emotion di Filippo

Sorcinelli, artista e imprenditore. Che, dopo pioggia e nebbia, profuma l’elemento più inafferrabile.

TROVA L’INCASTRO - La profumeria è talento. Con Puzzle Parfum, il pittore Tahir Cengiz Yatağan trasforma le sue opere astratte in composizioni olfattive, con tanto di flacone da collezione (numerato) Cinque le scie, pensate come tasselli che ci completano

Terminato il jus, i flaconi Puzzle Parfum diventano complementi d’arredo

FUORI IL BUSTO - Omaggia la sartoria, ma anche i Bronzi di Riace, l’Homme Mannequin di Locherber. Il diffusore, realizzato artigianalmente in noce Canaletto o frassino nero, contiene un flacone in vetro da 500 ml, da riempire con i profumi d’ambiente della Casa.

DARE SCACCO

Stile classico per l’Homme Mannequin di Locherber

Flaconi con tappi che sembrano le pedine di un noto gioco da tavolo e jus che traducono in profumo il significato di ogni mossa della partita.Li ha pensati Mind Games,che propone una scacchiera olfattiva di 22 composizioni.Le note evocano,in particolare,l’abilità di calcolare,anticipare e vincere Grand Master (in foto) si ispira,per esempio,a una mente senza rivali,che raggiunge con dedizione l’obiettivo La scia intensa è a base di assoluta di rosa e caffè

Grand Master, uno dei profumi di Mind Games che prende le mosse dallo spirito degli scacchi

Influenza tutto ciò che incontra: è
Tappo
Sorcinelli (nella foto).

AMICA È. CULT

PUMP UP - Mettersi di punta

Décolletée in raso, cintura in pelle, pull e collant in cotone Tutto PRADA

Si fa presto a dire décolletée. La calzatura borghese per antonomasia, tra le mani di Miuccia Prada, irradia subito un’aura anticonformista Affusolata e dal tacco sottile, spariglia le regole in abbinata a capi seconda pelle in maglia sottile Piglio avant-garde più sensualità intellò: uguale femminilità di carattere Strong, anche sulle punte

AMICA È. PROTAGONISTI

IL NOME è un chiaro omaggio al titolo del romanzo di Natalia Ginzburg Lessico Famigliare (1963), a cui il collettivo creativo ha deliberatamente toltouna“g”.Ilmotivodellascelta?

Il team vuole compiere un ’azione analoga a quella della scrittriceitaliana:raccontare,usando gli abiti al posto delle parole, il contemporaneo attraverso memorie del passato Quelli che all’inizio erano tovaglie,tende e strofinaccioggisonogiubbiniin denim,abiti da cocktail e cappe.

È un progetto indipendente di slow fashion, che ha scelto di slegarsi dalla stagionalità, dai trend e dalle dinamiche produttive e di trasformare capi preesistenti in collage di ricordi à-porter dove la nostalgia, ma anche la leggerezza e l’iro-

TAGLI E RITAGLI

Tre look per la P/E 2025 firmati

Lessico Familiare

SOUVENIR À-PORTER

Con l’aggiunta di una nota pop e/o kitsch, tovaglie, tende e vecchi abiti diventano blouson e cocktail dress. Lo slow fashion inventato dal team di Lessico Familiare riscrive la grammatica dello stile

nia divengono i tratti distintivi di una grammatica vestimentaria che fonde sperimentazione e artigianalità Oltre gli stereotipi di taglia,età e genere, ogni abito nasce da una creatività senza vincoli e sublima un concetto di durata che è strettamente intrecciato a una vocazione sostenibile

A raccontarcelo sono Riccardo Scaburri e Alberto Petillo, due voci del team artistico di cui fanno parte anche Alice Curti e Victoria Genzini.

QuandonasceLessicoFamiliare?

Nel 2020, durante il lockdown Dopo aver frequentato la Naba, la Nuova Accademia di Belle Arti, abbiamo iniziato a creare maglioni patchwork e abiti da sera arricciando le ten-

de di casa. L’idea era quella di tramandareilnostrolessiconon con le parole,ma con i vestiti Quali sono le vostre principali fonti d’ispirazione?

Sia il passato che il contemporaneo. Le nostre creazioni

nascono da ritrovamenti quasi casuali di capi d’abbigliamento provenienti da armadi, mercatini e soffitte, senza discriminazione tra ciò che ha una label e ciò che è anonimo, tra indumento o tessuto d’arredo. Li assembliamo e li reinterpretiamo in maniera inaspettata, aggiungendo una nota irriverente,pop e kitsch

Questo vale per tutte le vostre collezioni?

Ogni volta il lessico viene ricostruito, ma il metodo è lo stesso A dicembre scorso, per esempio, abbiamo presentato

La Bruma e i Fossi, il nostro nuovo racconto vestimentario, con un’installazione artistica e un negozio pop-up presso il concept store Dover Street Market di Parigi Volevamo raccontare la provincia con un linguaggio crudo e rigoroso, a tratti nostalgico, ma anche molto poetico. La collezione è dominata da opposti, che sono quasi obbligati a convivere, come gli abiti lingerie da indossare con i maxi giacconi riassemblati e le camicie da notte che si portano con delle ampie mantelle in pelle. Perché la sostenibilità è così importante per voi?

La filosofia del riutilizzo è nata quasi come unica possibilitàduranteillockdown,perpoi divenire una componente chiave del nostro Dna. Da allora cerchiamo di adottare dinamiche circolari attraverso un approccio consapevole: le nostre etichette provengono da deadstock, la produzione è limitata a pochissimi capi e comunichiamo con i clienti attraverso i social network.

Che cosa c’è nel futuro di Lessico Familiare?

La volontà di continuare a raccontare storie, dando un ’altra vita a capi già esistenti

POTERE DEL GRUPPO

Ritratto astratto di Lessico Familiare: Alice Curti, Victoria Genzini, Alberto Petillo, Riccardo Scaburri

AMICA È. ISPIRAZIONI

GEOMETRIA

PIANA

Il libro Bauhaus

Updated Edition (Taschen). A destra. Bozzetto per il Balletto triadico al Bauhaus-Museum di Weimar In basso La lampada Bellhop di Flos.

OPERA BAUHAUS

RIGHELLO E COMPASSO

Orecchini con ametiste e smalti, Percossi Papi. Seduta Red and Blue di Gerrit T Rietveld della iMaestri Collection di Cassina.

Aprile, risolute sulla via della postavanguardia

COLORI PRIMARI

Dall’alto Shopper 217 Cabas firmata Pierre Hardy Piatto da dessert Enigma, Bitossi. Look concettuale, Jil Sander by Lucie and Luke Meier Il foulard color-block è di Victoria Beckham.

A GRANDI

LINEE

Zig-zag in 3D per il completo Missoni. A sinistra Palette occhi in edizione limitata, Hermès. Il vaso è di Reflections Copenhagen.

AMICA È. PUNTI DI VISTA

OGGI “JACKIE” NON HA NIENTE DA METTERSI

Il giorno aveva un’eleganza distinta. Ora la couture offre meraviglie notturne per balli che non si ballano e ignora il diurno. Anche delle ricche signore. Un dramma? No, ma la prova della distanza tra stilisti e realtà

zer di Armani, lo stesso cardigan di Loro Piana.Vuoi mettere il dramma del twinning, ovvero l’incubo di trovarsi al medesimo evento con l’identico abito in seta di Hermès?

Le donne più ricche del mondo,che possono avere guardaroba il cui valore supera il Pil di un piccolo Stato, non sanno che cosa mettersi di giorno. La couture offre loro meraviglie notturne pensate per danzare valzer che nessuno balla più.Non che questi siano i grandi problemi della vita,visto che riguarda l’uno per cento della popolazione mondiale, ma questo mini dramma riflette in modo eclatante la distanza crescente tra la moda e la realtà È come se la cliente ideale fosse la cover girl di un magazine patinato e non una donna che deve vestirsi per entrare in una fiera d’arte Insomma, anche le miliardarie sono vittime di un sistema che trasforma lo sfarzo in qualcosadisemprepiùspettacolareesempre meno utile A Parigi, durante la Haute Couture, ho visto abiti che facevano invidia alle armature di Iron Man «Dove lo indosso?»,ha sbottato una mia amica, ceo in Svizzera, fissando un vestito con ali di organza.«A Zurigo,sembrerei un incidente in una fabbrica di decorazioni natalizie»

Sheikha Fatima: Domani tutte all’inaugurazione di Art Basel

Idee su che cosa indossare alle nove del mattino? Pellicce fuori discussione, ovvio.

Lady Catherine: Che ne dite di Prada? Ho acquistato una camicetta divina

Emerenziana Rossi di Lanzi-Chenecchi: Oh no, proprio ieri ho preso la stessa! Non possiamo rischiare di fare le gemelle

Madame Dubois: Allora, Armani? Ho visto un blazer perfetto

Sheikha Fatima: Eh no! Anch’io Gusti troppo simili

Lady Catherine: Forse un cardigan di Loro Piana?

Emerenziana Rossi di Lanzi-Chenecchi: Ok, ma assicuriamoci di scegliere colori diversi Non vorrei un incidente come l’ultima volta

QUESTO SCAMBIO di battute immaginario riflette una realtà sorprendente Un mio amico, frequentatore assiduo di eventi dove l’arte contemporanea fa da scusa per esibire patrimoni liquidi,mi racconta di gruppi WhatsApp segretissimi,in cui sceicche, mogli di plutocrati e manager dallo stipendio a otto zeri si scambiano ansiosamente messaggi la sera prima sul “che cosa ti metti domani” Non per insicurezza,ma per il timore di un passo falso insostenibile per chi non ammette errori

Per molte signore che partecipano a eventi come Art Basel o la Biennale di Venezia,l’eleganza è d’obbligo fin dal mattino e la sceltadell’outfitèquestionedidiplomazia.Ilproblema,ovvio,non è il denaro,ma la mancanza di capi che regolino la vita perfino di chipuòacquistareciòchedesidera.Così,quellesignore,finiscono tutte per presentarsi con la stessa camicetta di Prada,lo stesso bla-

MISE DA GALLERY

L’attrice Amy Adams negli eleganti panni di una ricca mercante d’arte - Susan - nel film Animali notturni di Tom Ford (2016)

Il punto è che le signore di cui sopra non sono in cerca di un abbigliamento di massa, ma di qualcosa che faccia sentirelalorocondizioneunicaeirripetibile, come un ’ opera di Rothko sopra un caminodimarmorosaantico.Malamoda non parla più la loro lingua.

Le lettrici boomer ricorderanno che c ’ era un tempo in cui il giorno aveva una sua eleganza distinta: Jackie Kennedy non si sarebbe mai sognata di apparire a un evento diurno senza un tailleur perfettamente calibrato; è memorabile la foto dell’ex imperatrice dell’Iran Farah Diba in fuga dalla rivoluzione in cappottoValentino Oggi,invece,anche chi può permettersi l’abbigliamento più esclusivo finisce per comprare gli stessi pezzi safe delle altre Può farci sorridere,ma il loro disagio è un sintomo dei tempi: l’esclusività si è omologata, la stratosfera dello stile s’ispira a Icaro, alla mitologia sottomarina, alla Venezia del ’700, ma non alla quotidianità di chi mangia tartine al caviale con la nonchalance con cui altri addentano un tramezzino in stazione Il risultato è un guardaroba diviso: metà prêt-àporter invisibile ai radar del gossip,metà abiti da red carpet usciti da Barbie e il castello di diamanti Invece di rifugiarci nel cardigan condiviso,sarebbe il momento di riscoprire un lusso più realistico chenonsiasolofantasiaalgaloppo,madialogoconlavita.Anche di chi non prende mai la metropolitana.

Romano, Antonio Mancinelli vive così da tanto a Milano che lo prendono per indigeno S’innamora nel corso della vita di: a) cioccolato; b) scrittura; c) moda; d) cinema Autore di libri, insegna in tre università, cura mostre e detesta la parola “trendy” Sogna un mondo dove ognuno si vesta come vuole e non come deve Non gli credono

AMICA È. ARTE

La primavera secondo David Hockney A sinistra. May Blossom on the Roman Road, 2009 A destra. 27th March 2020, No 1, 2020

MR HOCKNEY, I PRESUME

Incontro a Parigi con uno dei maestri del XX e XXI secolo In mostra, piscine e paesaggi Ma soprattutto i lavori dei 25 anni (gli ultimi) che ne hanno esaltato tecnica e creatività

PRENDE POSSESSO dell’interoedificio:dal9aprilefinoallafinediagosto,ilpoliedricoDavid Hockney,“occupa”,conoltre400opere,11stanzedellaFondationLouisVuittonaParigi.Dando vitaaunamostra(“lapiùgrandecheabbiamaiavuto”,dice)chelovededavveroparteattiva.Hockney, primadisegnatore,poimaestroditecnicheaccademiche,oggi,a87anni,ancheespertodinuove tecnologie, ne ha scelto i focus I temi trattati sono numerosi, differenti sì, ma tutti personali C’è l’amata piscina,protagonista dei capolavori degli Anni 50-70,da cui il percorso espositivo prende inizio,prima di immergersi nella natura portata in primo piano nella decade 1980-90 Soprattutto c’è un nucleo centrale che nasce dalla decisione dell’artista di concentrarsi,in particolare,sugliultimi25annidelsuolavoro(daqui,ancheiltitolodellamostraDavidHockney,25) Ovvero sul periodo trascorso in Normandia (la famosa serie 220 for 2020,completata su iPad, è presentata in una nuova installazione),a Londra e nello Yorkshire.Il cui paesaggio è letteralmentecelebratonell’esplosionediuncespugliodibiancospino:MayBlossomontheRomanRoad

Cambio di stagione: Winter Timber, 2009
Al centro Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), 1972. Sono tra le opere della mostra David Hockney, 25 (alla Fondation
Louis Vuitton di Parigi, dal 9/4 al 31/8).

AMICA È. ARTE

Julian Charrière nelle cave di gesso della Maison Ruinart à Reims, Francia. Risalenti al XIII secolo, sono patrimonio mondiale dell’Unesco

NEL VERDE Viaggio tra i giardini. Flora - L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento ad oggi è una passeggiata tra 150 (e più) capolavori di Balla, Boccioni, Carrà, Schifano e molti altri Alla Fondazione

Magnani-Rocca di Mamiano (Parma), fino al 28 giugno.

Il gladiolo fulminato di Filippo de Pisis, 1930

PAROLA A - È Julian Charrière, artista franco-svizzero che indaga la nostra relazione con gli ecosistemi, l’invitato di Conversations with Nature 2025 di Ruinart. I suoi lavori, dopo Art Basel Hong Kong, a giugno arriveranno nella Champagne: 40 Rue de Crayères, l’indirizzo emblema, dove l’arte dialoga con l’esperienza dei maestri dello Chardonnay.

In alluminio recuperato dall’industria dell’auto: TM Bench with Bowl di Nifemi Marcus-Bello, Nigeria.

C’È LA SHORTLIST

Forme scultoree che propongono nuove direzioni. Tecniche artigianali esercitate su materiali inediti. Irreali capricci fantastici. Sono le qualità delle opere dei 30 finalisti dell’edizione 2025 del Loewe Foundation Craft Prize. Prossimamente al museo Thyssen-Bornemisza di Madrid (dal 30/5 al 29/6)

STRADA FACENDO

Invitata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana di Roma,Maria Grazia Chiuri, mente creativa di Dior,partecipa a una mostra che celebra il viaggio come odissea iniziatica: En Route Nel cuore della Sala Barberini,la designer ha immaginato,in collaborazione con la Chanakya School of Craft, un ’ opera tessile che ripercorre la traiettoria di sei donne pioniere,capaci di sfidare le convenzioni e ridefinire la femminilità nel corso della storia

Scenografie di En Route, mostra alla Biblioteca Apostolica Vaticana di Roma che vede la collaborazione di Dior (fino al 20/12).

AMICA È. ARTE

ANTOLOGIA

Da sinistra. Immagini e appunti di Laure Prouvost; un dettaglio di Volcanic Landscape di Emma Talbot; Deadweight di Dominique

- Una rassegna speciale per celebrare un anniversario speciale: il ventennale del Max Mara Art Prize for Women, istituito nel 2005 e organizzato in collaborazione con Whitechapel Gallery. Dal 17 aprile al 31 agosto, a Palazzo Strozzi a Firenze, Time for Women! Empowering Visions presenta, per la prima volta tutti insieme, i progetti concepiti da nove artiste in seguito a una lunga residenza in Italia.

MODELLI - Le opere moderne italiane devono molto all’estetica “anticlassica” dell’arte etrusca. Lo dimostra una mostra che mette in dialogo il nostro ieri con un passato lontano: Etruschi del Novecento (Fondazione Rovati, Milano, dal 2/4 al 3/8).

Epoca col Progetto Etruschi apre la serie delle cover disegnate da Alighiero Boetti (1985)

LA TESTA DELLE DONNE

Da 40 anni le femministe-attiviste anonime del collettivo Guerrilla Girls,con le loro maschere e con spettacoli in giro per il mondo,denunciano la discriminazione e la disparità di genere in tutti i settori,mondo dell’arte compreso.La mostra Guerrilla Girls: MakingTrouble al National Museum of Women in the Arts di Washington,dal 12 aprile al 28 settembre,presenta una cronologia visiva dei progressi del gruppo attraverso le sue campagne,fatte di manifesti e poster dalla grafica audace.

Benvenuti alla Biennale Femminista!, dalla serie Guerrilla Girls Talk Back: Portfolio 2 (2005).
White

VIDEO MESSAGGI

Racconta le ferite profonde dell’Iran e le contraddizioni di Oriente e Occidente. È l’arte visiva di Shirin Neshat, nata a Qazvin nel 1957. La mostra Body of Evidence, al Pac di Milano, ne espone 200 foto e una decina di videoinstallazioni (dal 28/3 all’8/6).

AMICA È. FOTOGRAFIA

HELMUT PER NOI

Ha catturato big e fotografi di genere.

Polaroids, una rassegna che porta il nome della fotocamera istantanea, la celebra a Berlino, alla Helmut Newton Foundation fino al 27 luglio. In mostra anche lo scatto a sinistra, fatto dal maestro tedesco per Amica nel 1982.

Gente in ascensore, 20 11 1969 di Heinrich Riebesehl; Segretaria presso la radio della Germania Ovest a Colonia di August Sander

TROVA LE SOMIGLIANZE

“Quando le differenze non sono più percepite come qualcosa di ‘altro’, ma trasformate in elementi di divisione,è necessario riconoscere ciò che abbiamo in comune ”,dice Susanne Pfeffer,curatrice di Typologien,estesa mostra alla Fondazione Prada,a Milano,sulla fotografia tedesca del’900 Organizzata - per il motivo di cui sopra - non in ordine cronologico, ma secondo il principio della tipologia nato nel XVII-XVIII secolo in botanica per classificare le piante,sottolinea analogie inaspettate tra oltre 600 opere di 25 artisti di più generazioni (dal 3/4 al 14/7)

Un frame di Land of Dreams (2019) di Shirin Neshat

AMICA È.

KNOW-HOW Studi classici e una laurea in Filosofia a Roma, Lauretta Colonnelli è esperta di teatro e arte

C’È BUIO NELLA STANZA DEL GENIO

Leonardo e Monet, Andersen e Buzzati: l’ombra ispira da sempre pittori & scrittori. Che spesso lavorano nell’oscurità, in studi rivolti a nord. Perché il simbolo del mistero e della paura è anche fonte di creatività. E forgia - parola di Jung - la personalità

È QUELL’AREA scura che il nostro corpo proietta. Ma è anche il lato più sconosciuto di noi stessi. Vissuta, talvolta, come un fantasma di oscuri presagi, l’ombra affascina e respinge. Proprio per questo suo aspetto multiforme, è stata usata da mitologia, pittura, cinema, fotografia e letteratura per dare “ spessore ” a figure e personaggi e, soprattutto, per raccontare la precarietà della vita, il male, l’arcano.

Ci porta alla scoperta dei suoi significati allegorici, simbolici e metaforici La vita se-

greta delle ombre. Storie di luce, arte, silenzio e altri misteri, un libro di Lauretta Colonnelli. Per farlo,l’autrice di Pitigliano (Grosseto), che oggi vive a Roma, si affida alle opere di grandi maestri, come Virgilio, Leonardo da Vinci, Monet, Kafka, che, con la loro arte, hanno cercato di afferrarla, ritrarla, svelarla. Colonnelli, che abbiamo già avuto modo di apprezzare per altri saggi, come La vita segreta dei colori. Storie di passione, arte, desiderio e altre sfumature, con questo lavoro ha

voluto accendere il flash su un elemento rimasto - è il caso di dirlo - nell’ombra.

«In fondo», ci dice, «l’ombra, proprio come i colori, è un prodotto della luce, che la mette in primo piano e la esalta». Il suo intento è di raccontare, attraverso di essa, «quella nostra zona scura che non vogliamo accettare, riconoscere» Non a caso, sottolinea, Colonnelli,l’ombra è finita spesso sul lettino: «Sigmund Freud diceva che bisogna vincerla, superarla,mentre Carl Gustav Jung sosteneva che, pur facendo parte del nostro inconscio, a volte non riusciamo a vederla, ma dobbiamo accettarla, conviverci e armonizzarla. Perché contribuisce alla nostra personalità». In una conversazione telefonica, abbiamo approfondito il tema con la scrittrice

È possibile dire con certezza quando l’ombra è stata dipinta per la prima volta?

Sicuramente inizia a farsi notareneimosaiciromanidiepoca imperiale, per poi sparire in periodo bizantino Cristo e la Madonna,inquantocreaturedivine, non hanno un corpo che possa proiettare l’ombra.Abbiamo poi visto Giotto tinteggiare qualche chiaroscuro,masipuòdirecheil primo a tracciarla sia stato MasaccionelsuoaffrescoSanPietro che risana gli infermi con la sua ombra Siamo all’inizio del 1400 Checolorehadisolitoinpittura?

È stato Leonardo a notare che, anche se l’ombra appare scura,in realtà riflette e mantiene il tono originario degli oggetti Ciò nonostante artisti come Giovanni Bellini, il

Veronese e Tintoretto continuarono a ritrarla in nero Furono gli impressionisti,che dipingevano en plein air,a introdurre per la prima volta le ombre colorate.L’operadiClaudeMonet Impression. Soleil levant, che dà il nome al movimento,mostra il portodiLeHavreinlontananza, almattinopresto,avvoltoinuna foschia violetta. Inoltre, abbiamo la testimonianza di Eugène Delacroix Anche per lui le ombre riflettono il colore dell’oggetto: vedi le sfumature turchesi dei vicoli marocchini o quelle verdi e viola della biancheria stesa al sole Spesso si ricorre all’ombra anche come allegoria della paura Sì, e sono molti gli esempi. Una stampa del 1799 de I Capricci di Francisco Goya, Que viene el Coco, raffigura una donna seduta sulla sponda di un lettino,coniduefiglipiccolichesi rifugiano tra le sue braccia e si voltano a guardare terrorizzati lagrandefiguraincappucciatae avvolta dal buio apparsa alle loro spalle.Impressionante per la sua tragicità è anche il dipinto La pubertà che Edvard Munch ha realizzato nel 1894,un anno dopo L’urlo: ritrae un ’adolescente nuda, con le braccia intrecciate, spaventata da un ’ ombra, un groviglio di capelli che incombe alla sua sinistra,una figura scura che prende vita e diventa materia Ritengo che sia dedicato alla sorella Sophie, morta di tubercolosi a 15 anni. Non c’è solo la pittura. Anche in letteratural’ombrariaffiorasotto forma di incubi,mostri,simboli. Anche qui ci sono molti casi interessanti Oltre alla protagonista diabolica del racconto

NELL’IMMAGINARIO

In La vita segreta delle ombre. Storie di luce, arte, silenzio e altri misteri, Lauretta Colonnelli va alla scoperta di un qualcosa che sembra inafferrabile. Che pittori, scrittori, psicologi hanno reso con simboli e allegorie (Marsilio, pag 368, euro 20)

L’ombra di Hans Christian Andersen,che a un certo punto lascia il corpo dell’uomo a cui appartiene per poi farlo impazzire, c’è una figura terribile, comune a molte civiltà: in alcune fiabe si trova il Bobo,la quintessenza dell’ombra, che non è né una persona, né un animale, né un fantasma,né un diavolo Che cos’è,dunque?

Nell’immaginario folcloristico è un mostro che viene tradizionalmente evocato per spaventare i bambini.Lo troviamo dappertutto: è Bubus in Ungheria, Buka in Russia, Boogeyman in Inghilterra, Babau in Italia Simile era il Babai, aiutante del divoratore di ombre del Libro dei morti, antico testo funerario egizio, di cui

AMICA È. LIBRI

parla anche Jorge Luis Borges ne Il libro degli esseri immaginari Probabilmente si è ispirato a lui anche Dino Buzzati quando, per illustrare il suo racconto Il Babau, ha disegnato un mutaforma, una grande ombra nera dal contorno fosforescente sospesa sopra i tetti di una metropoli E Alda Merini, quando era ricoverata in manicomio, chiamava Babau l’uomo che le faceva gli elettroshock

Possiamodirechel’oscuritàserva al processo creativo?

Ho dedicato un capitolo del libro ai covi degli artisti Ebbene,molti di loro vivono nell’ombra e lavorano in studi rivolti a nord Dipingendo con il sole, otterrebbero un risultato diverso da quello desiderato. E, co-

munque, l’oscurità può favorire l’ispirazione Michelangelo Buonarroti, che si nascose alcuni mesi in uno scantinato per sfuggire a papa Clemente VII che lo voleva morto, riuscì a disegnare usando l’intonaco al posto della carta e pezzetti di legno carbonizzato e terra ferrosa Picasso visse per cinque anni in un laboratorio improvvisato dalle pareti grigiastre ospitato nel Bateau-Lavoir del quartiere Montmartre a Parigi, dove realizzò il quadro cubista

Les demoiselles d’Avignon, con cui rivoluzionò la pittura

Vale anche per le donne?

Carol Rama,che nel suo studio-casa aveva finestre avvolte da tende nere, diceva: “Il buio mi difende dall’imprevisto, mi

ESPERIMENTI - In Giappone, l’architetta Sara Makina si è aggiudicata il progetto per una torre-prigione, dove i detenuti vengono trattati con benevolenza perché sono da compatire Un romanzo scritto con un apporto del 5 per cento di A I., come dichiarato dall’autrice: Tokyo Sympathy Tower di Rie Qudan (L’ippocampo, pag 144, euro 18)

aiuta a superare le cose negative, è un ’astuzia con cui credo di modificare un po ’ la mia vita Perché ogni nuova giornata è un ’operazione molto bella e coraggiosa,ma anche così difficile. C’è chi si toglie le angosce facendo shopping, io oscurando la casa ” La franco-americana

Louise Bourgeois definiva la tana un luogo di cui si ha bisogno La sua installazione Articulated Lair (Tana articolata,1986),oggi al MoMA di New York, è uno spazio circolare realizzato con 47 pannelli,al cui centro c’è uno sgabello Lei era felice di rimanere ore seduta lì, come in un nido,come nel rifugio di un animale, pur riconoscendo che “la sicurezza di una tana può anche essere una trappola”.

ALLUCINAZIONI - Una bambola che, con la sua esuberanza sessuale, manda all’aria l’istituzione del matrimonio. Una festa dove tutto sembra normale, ma è spettrale. Nei racconti di Benedetto è il frutto di Rachel Ingalls (Adelphi, pag. 274, euro 18).

ALLEANZE - São, arrivata a Lisbona da Capo Verde per affrancarsi dalla miseria, si batte contro violenza e viltà. E incrocia tre donne con cui condivide fatiche e gioie: Controvento di Ángeles Caso (Marcos y Marcos, pag. 256, euro 18).

DESTINI - Dopo il 7 ottobre 2023, due gemelle fuggono dal nord della Striscia. Nur, cieca dalla nascita, nel conflitto che ne segue, viene portata via dai soldati, mentre la sorella Layla la cerca disperatamente: Il cielo sopra Gaza non ha colori di Morena Pedriali Errani (Giulio Perrone Editore, pag. 162, euro 16).

FILOSOFICA MENTE

ILARIAGASPARI

IL NOSTRO ARMADIO CUSTODISCE MILLE SFUMATURE

Due volte all’anno, autunno e primavera, cerco una mezza giornata, ritagliando le ore fra impegni e ritardi, da dedicare al cambio dell’armadio. Lo chiamo, fra me e me, cambio di stagione, come l’ho sempre sentito chiamare nell’infanzia: ricordo gli armadi spalancati a casa della nonna, che a differenza mia non era un’accumulatrice seriale e approfittava di quel momento per dar via i vestiti che non usava più o non rispondevano più al suo gusto

Anchese,diceva,lemodecambianoenonsisamai Ripensoallesue paroleesochedovreidecidermiadareviaqualcosa,l’armadioèpiccolo e non ha senso conservare i jeans del liceo,che per inciso non mi entrano più; anche se,direbbe la nonna,usano di nuovo.Usano, ma se non mi si chiudono, io non li posso usare Eppure li faccio migrare,secondo il ritmo delle stagioni,dalla scatola allo scomparto dei pantaloni Ho magliette che non indosso mai perché le ho messe così tanto che sono quasi lise,e un nuovo passaggio in lavatricepotrebbeesserefatale,potrebbedisintegrarle,enonvoglioche succeda. Le tengo, non le uso, e il rituale del cambio dell’armadio diventa un modo per rievocare il ricordo di quando,come,perché ho portato questi vestiti.Di chi me li ha regalati o di quando li ho comprati,scelti,desiderati; di come mi facevano sentire

OGNI T-SHIRT UN RICORDO

E capisco perché mantengo quest’abitudine novecentescadelcambiod’armadio,orachestagionie mezze stagioni,come le ha conosciute per tutta la vita la mia nonna,non esistono più.Certo,forse il piccolo rito serve anche a illudermi che le stagioni nonsianosololessicodaarmocromia,cheprimaveraeautunnomantenganoiconfiniprecisierassicuranti di quando ero bambina; che sia necessario,o quantomeno opportuno,vestirsi secondo il meteo e i suoi colori, i fiori nuovi e le foglioline verdissime,poi i rossi,i gialli,i ruggine di quando le stesse foglie cadranno. E conta,poi,il fatto che ho un armadio piccolo e troppe cose che potrei in certi casi convertire in stracci,come quella maglietta morbidissima che indossavo al primo appuntamento con un ragazzo di cui poi mi sono innamorata: dubito che lui se ne ricordi,ma io sì Mi ricordo come mi faceva sentire, e questo è il nocciolo della questione: nell’armadio,o riposte nelle scatole insieme a una saponetta profumata – secondo un insegnamento della nonna che per fortuna ha attecchito – sono tante versioni provvisorie di me che il rituale riporta in vita per un attimo Mi sfilano davanti e mi chiedo,guardandole,chi sono loro? E chi sono io? Esiste una versione definitiva di quella che sono?

“Scegliere come vestirsi significa scegliere una personalità per il giorno che inizia”

che comincia La mia amica è una psichiatra,ma è tantissime altre cose - quando sceglie di credere a quella versione di sé.Provvisoria o definitiva, poco importa: è una sfumatura di lei. Vive la vita come costruendo un ’ opera d’arte,e in questi termini pensa a sé stessa. Cercarsi in un’immagine significa crearla,e per creare noi stesse abbiamo bisogno di bozzetti,tentativi incompiuti che ci somigliano a volte in maniera arcana, perché sono variazioni, passi falsi, indecisioni e poi epifanie – di cosa? Forse del fatto che possiamo avvicinarci all’idea che sogniamo di noi Questa magnifica libertà che abbiamo,talvolta la vediamo solo a posteriori: un ’artista che adoro perlesueperformancecapacidiesplorareconsemprenuovapoesia l’esperienza del vivere e del guardare,Sophie Calle,raccontando il suo corpo nelle pieghe della storia che ha fatto di lei la persona che è,indugia su un dettaglio: la gobba del suo naso,che i nonni quando era ragazzina volevano farle correggere chirurgicamente Sennonché, mentre ancora lei si dibattevainpredaaidubbiperl’operazionechel’avrebbe cambiata, il destino volle che il chirurgo morisse all’improvviso,suicida.Lasciandole un naso con la gobbaeunafisionomiachedaquelmomentofusua

LA LIBERTÀ È ESPLORAZIONE

Una mia amica dalla fantasia indomita sostiene che scegliere come vestirsi per lei significa scegliere una personalità per il giorno

Acquistareunafisionomiavuoldireacquisireautonomia. Essere un soggetto attivo: crear sé stessa, per usare parole che ho letto in un librino straordinario, una raccolta di scritti sulla moda di giornaliste e scrittrici attive fra gli ultimi decenni del XIX e i primi del XX secolo,nello spiraglioincuilaricercadell’autonomiadiventainfineperledonne una possibilità reale in un mondo ancora maschile Il libro,curato da Michela Dentamaro per Rina Edizioni,ha un titolo - Crear sé stessa - che rimanda proprio all’articolo che mi è rimasto in mente, firmato da Sibilla Aleramo,nientemeno: una riflessione bizzarra e magnetica su un drastico taglio di capelli,apparente omaggio a unamodanuova,inrealtàformadiesplorazioneeridefinizionedi sé,dei limiti della propria libertà Penso a tutte le donne che questa libertà l’hanno guadagnata,a tutte quelle che ne hanno goduto,ne godono e ne godranno,mentre mi rassegno anche stavolta a non buttar via nulla del mio armadio straripante

Per molto tempo non ha saputo che cosa fare da grande, ragione per cui ha studiato filosofia; poi è tornata al suo sogno di bambina, quando voleva essere Jo March Risultato: scrive e spacca il capello in quattro

“IO SONO IN

MOTI DI GRAZIA La performance della School of Narrative Dance, fondata dall’artista Marinella Senatore, durante Manifesta 12 a Palermo nel 2018

DIVENIRE”

Marinella Senatore

Per la seconda edizione del Premio Amica The Art Issue dedicato alla connessione tra moda e arte contemporanea, abbiamo l’onore di avere una madrina dal genio multidisciplinare: Marinella Senatore. Che ha creato un artwork per la nostra copertina. E, insieme a una giuria d’eccezione, ha scrutinato le opere di talenti under 35 che, attraverso un autoritratto, hanno risposto alla domanda: “E tu chi sei?”

IN POSA L’ artista di fama internazionale Marinella Senatore

FONDAMENTALE e identitario,“E tu chi sei ?”è un quesito universale. E Who Are You? è anche il titolo del collage che l’artista multidisciplinare Marinella Senatore ha creato per Amica: lo potete ammirare sul battente di copertina L’opera ha ispirato i talenti under 35 che hanno partecipato al nostro art contest, cui abbiamo chiesto di partire proprio dall’autoritratto, un tema da sempre caro al mondo dell’arte. E anche della moda: ogni volta che decidiamo che cosa indossare,è perché vogliamo dare di noi un’impressione,essere parte di una visione e rappresentarla. Senatore, nata a Cava de’Tirreni (Sa) nel 1977, è famosa nel mondo per la carriera più che ventennale e ha fatto della collettività il fulcro essenziale della sua arte Con lei abbiamo lavorato sul concetto di identità, appartenenza, contemporaneità, perché il suo è un approccio globale,fluido,in divenire Potente,come le opere che crea e il carattere che la contraddistingue,e illuminante, come le sue famose luminarie che incantano chiunque le osservi, dal bambino al curatore di mostre.

Ha partecipato a varie Biennali,ha esposto presso i più grandi spazi pubblici e privati: dal Centre Pompidou di Parigi a Manifesta 12 di Palermo, da La Triennale di Milano all’High Line di New York,dal Maxxi di Roma alla Serpentine Gallery di Londra Nel 2012 ha fondato la School of Narrative Dance,scuola nomadica gratuita e multidisciplinare che riflette tutta la sua essenza. Perché ogni campo dell’espressione umana la attrae: fotografia,collage,installazioni,video, danza, arte figurativa, cinema, musica classica E anche la moda, con cui intrattiene un dialogo d’amore e di riconoscenza.

L’abbiamo intervistata, scoprendoqualcosadipiùsudilei, sulle radici della sua femminilità, dell’energia stratosferica, della propulsiva testardaggine Tra performance, bellezza, ribellione, moda e attivismo, ecco a voi un suo ritratto inedito.

Che cosa risponderebbe, se le chiedessimo:“E tu chi sei”?

“Se dovessi

ricorrere a una formula

telegrafica,

sono una persona che non sta bene nei percorsi fatti da altri”

È una domanda bellissima, difficile ma anche necessaria: sono contenta che me la facciate.Nel progettare e costruire questo numero di Amica, si è parlato parecchio di identità, di conoscenza di se stessi, della possibilità di estendere l’idea che abbiamo dell’autoritratto - tema da sempre esplorato - per capire le molteplici sfaccettature di come ci percepiamo È un quesito che pongo spesso ai miei alunni, e a volte sono un po ’spaventata perché un ’eventuale replica certa e netta mi inquieterebbe Mi sono fatta questa domanda molte volte durante la vita e la mia risposta è sempre stata “Io sono in divenire”. In fondo, noi - consapevoli o no - siamo in mutamento perenne,anche perché viviamo in relazione agli altri.Persino questo,da cui sto rilasciando questa intervista,è un luogo di cambiamento: sono in un ritiro,che mi serve molto per evolvere La vera risposta,dunque,non si conosce mai: ovvero esiste,ma si modifica subito dopo Quindi,oggi,che cosa ci direbbe?

Se dovessi ricorrere a una formula telegrafica, direi di essere una persona che non sta bene nei percorsi fatti dagli altri.Il mio lavoro rappresenta la mia natura.Sono una che ha avuto bisogno di creare nuove regole Come artista, donna, italiana, under

L’ALLEANZA DEI CORPI La mostra Bodies in Alliance alla Adn Galeria di Barcellona nel 2024
Carte Blance à Marinella Senatore al Palais de Tokyo di Parigi nel 2022

50,ne ho sfondate di pareti Oggi vorrei essere quel qualcuno di cui avevo tanto bisogno,quando ero più giovane. Lavorare per la collettività che cosa vuol dire per lei? Perché la sua opera - nel messaggio che veicola,nella fruizione,nella natura organica - è sempre in sharing con gli altri?

In passato, parlando dell’amore che nutro per il collettivo, citavo sempre pensatori e filosofi, ma in questi ultimi anni, i più sereni della mia vita, dico che questa è la mia natura: sono una persona che si espande quando è nella collettività. Ho un ’ energia sconfinata ed è con questa che riesco a intercettare e attivare quelle altrui. Succede nel mio lavoro, ma anche quando conosco qualcuno di nuovo È una mia caratteristica La partecipazione, la realizzazione, l’apertura e la condivisione dell’autorialità sono concetti difficili da esperire, e spesso anche i miei colleghi artisti mi chiedono: “Marinella, ma come riesci ad abitare spazi con migliaia di persone?”

Già,come fa?

Sono quasi 22 anni che sono un ’artista professionista e ho coinvolto circa 8 milioni di esseri umani nei miei lavori: 8 milioni sono davvero tanti,vuol dire che ti arriva “tanta roba”,energeticamente parlando Quindi,penso che questa propensione non sia dovuta solo alla rielaborazione di alcuni traumi: io sono fatta per questo,ce l’ho nel Dna,morirei senza gli altri E quando mi chiedono:“Come si fa a stare in mezzo a tutta questa gente? Da dove inizi, ma non ti stanchi?”, rispondo che forse non potrei mai rinchiudermi in uno studio.Inoltre,mipiacepensaredipoter collaborare con altre figure,come scienziati,neurologi,filosofi,stilisti, artigiani, che non rientrano propriamente tra gli interlocutori dell’arte contemporanea, circolo molto ristretto secondo me. Insomma, non riesco a esistere e a resistere nei sistemi. In che senso?

“Nei giovani c’è un grande senso di solitudine. Oggi, invece di costruire ponti, si creano isole. E si fa fatica a raggiungere chi ci è attorno”

Mi spiego meglio A starmi stretta, si badi bene, non è l’arte - che è un modo di essere al mondo, è un aiuto enorme per l’espressione del sé, è cura e sostegno - ma è nel sistema arte che, come in qualunque sistema economico, politico e via dicendo, mi sento poco a mio agio Basti pensare che in Italia, con così tanti attori sulla scena, siamo una delle categorie meno tutelate e,nonostante il sistema muova tante risorse,non abbiamo alcuna forma di ammortizzatore sociale. Per non parlare, poi, di quanto vengono pagati in Italia artisti queer e donne rispetto agli uomini Se chiedi una quotazione di mercato e sei un maschio,va bene;se invece sei femmina,sei considerata“una attaccata ai soldi” Sono un ’attivista per i diritti dei lavoratori e sono stata vista sotto una cattiva luce solo perché domandavo una remunerazione pari a quella di un mio collega.Il mio curriculum è da paura e farebbe impallidire i più.Eppure,per quante esperienze possa aggiungere, non basta mai.

C’è una donna artista che ha ispirato il suo lavoro odierno e che ammira in particolar modo?

La sarda Maria Lai È stata una pioniera, ha gettato le fondamenta dell’arte relazionale con i suoi lavori collettivi,che includevano intere cittadine.La trovo forte,integra,potente: ebbi anche la fortuna di conoscerla,nel 2008,quando aveva 89 anni. Nell’analizzaregliautoritrattideigiovanitalenti,chehannopartecipatoallasecondaedizionedelPremioAmicaTheArtIssue,

che cosa è emerso in particolare?

Mi è parso di leggere un senso di solitudine e di precarietà. Non è una novità: è così che vedo i ragazzi, anche quando insegno. Apro un piccolo ma importante inciso: è ridicolo quanto poco vengano pagati gli insegnanti E non lo dico tanto per me, visto che questa attività nel mio caso è più che altro una missione Nelle istituzioni pubbliche,dove cerco di operare,l’impressione è che ci sia un rilevante scollamento con il passato e una grande solitudine.Cioè,invece di costruire ponti,si creano isole.Questa mancanza di appartenenza la rilevo anche quando lavoro con le comunità: c’è una certa incapacità di raggiungere l’altro. Dopo la pandemia legata al Covid19, la situazione è persino peggiorata, perché si è perso il rapporto con il corpo, che è poi quello che ti traghetta nelle cose È lui il minimo comune denominatore di tutte le collettività

Come ha elaborato l’artwork per Amica e che titolo ha scelto?

Si chiama Who Are You? ed è un collage di due pagine. Le sagome sono vere: provengono dal mio più che ventennale archivio fotografico. Sono i partecipanti delle mie performance e opere collettive, sono membri di comunità lontanissime e diversissime tra di loro, arrivano da New York, Sudafrica, Ecuador,Italia,Svezia...Sono professionisti con cui ho lavorato,gente che ho incontrato, danzatori, senzatetto, rifugiati, artisti Quest’opera si basa sul tema dell’autoritratto, dell’intensità della propria ricerca del sé: ecco perché nell’artwork è presente la sillaba “ me ”,che ha lo stesso significato sia in italiano sia in inglese. E per quanto riguarda il colore?

Ha strettamente a che fare con il mio lavoro sulla luce, intesa come strumento poetico Ho una formazione da direttrice della fotografia: la luce per me è connessione, è condivisione, e ciò si vede anche nelle mie luminarie che coinvolgono la comunità.Who Are You? è una carrellata di umanità e di pensieri, un flusso che rappresenta la vita che è creatività, suono, luce, vestiti, colore, movimento La mia vocazione è essere multidisciplinare: non coltivo l’idea della separazione artistica. In questo numero parliamo molto di identità, di definizione del sé. E la moda è uno strumento per definirsi, certamente. Che idea si è fatta della moda? Come la vive e come vi si rapporta oggi?

cliente affezionata di Burberry e, ovviamente, ho molta familiarità con Dior (ha curato la sfilata Dior Cruise 2021 a Lecce,ndr). Colleziona qualcosa?

Sì, ma non arte, bensì make up: ho davvero tutto. In questo preciso momento, per esempio, mi sto spalmando sulle labbra un lip balm che si chiama Summer Fridays, per me il miglior lip balm del mondo Poi amo i profumi: il mio preferito, sin da quando ero ragazzina, è Hypnotic Poison di Dior, anche se ultimamente ho sviluppato una passione per le fragranze al caramello e alla vaniglia. Il caramello salato è una grandissima ossessione della mia vita. Me lo mangio, e me lo metto addosso. Com’è strutturata una sua tipica giornata di lavoro?

Ho sempre avuto lo studio in casa: è una soluzione congeniale a come sono io, perché lavoro quando voglio Una mia giornata tipo non esiste, nessuna è uguale all’altra perché molto dipende dalle diverse persone che incontro Tuttavia, una routine deve esistere: alcune attività sono davvero necessarie. Come il movimento: se non mi alleno tutti i giorni, sto male. Ho biso-

L’opera There is so much we can learn from the sun, 2024

gno dell’acqua e amo fare un bagno al giorno. Pratico spesso il digiuno, medito giornalmente e mi curo con la psicoterapia somatica. È la mia terapia ed è anche una pratica che devo svolgere quotidianamente: se la salto, vuol dire che sono ammalata. Il suo segno zodiacale?

Io e lei abbiamo una relazione meravigliosa Meravigliosa da ogni punto di vista, creativo, emozionale La moda mi ha aiutato e mi aiuta a trovare me stessa Ho un mio stile e le cose che sono “alla moda” non le trovo così interessanti, parlo dei trend del momento... Ma ho una grande preferenza invece per certe forme, alcuni colori, specifici tessuti.

Ha un brand che ama in particolare?

Vesto totalmente Dolce&Gabbana, e per “totalmente”intendo persino le mutande Anche per stare a casa o andare al mercato Questo è l’immaginario vestimentario che più mi rappresenta, che mi ha aiutato a tornare alle radici della mia femminilità e a ristabilire un contatto con la nonna,la bisnonna,la trisavola. Avevo davvero bisogno di questo: di rifarmi a un’idea molto terrena della donna del Sud,quale sono io Tuttavia,sono anche una

Sono un’Ariete per eccellenza: nel segno e nell’ascendente Non solo: tutti i pianeti sono in Ariete, ho solo Marte in Bilancia Sono nata il 21 marzo, data magica: faccio sempre dei rituali di celebrazione di me stessa.Sono molto spirituale,medito, digiuno, sono appassionata di discipline olistiche e studio con passione le neuroscienze.E il giorno del mio compleanno non è diverso poi tanto da me e da come sono fatta: ci sono congiunture astrali importanti,l’equinozio di primavera,gli ormoni che si svegliano, la primavera che bussa alle porte, la rinascita E io sono meridionale, sono il Sud del mondo, mi porto dentro uno strascico della malinconia dei Pesci,ma poi sfondo le porte,sono di una testardaggine quasi patologica.Ma è questa caratteristica che mi permette di fare quello che faccio.

COLLAGE

Piazza di S Lorenzo in Lucina, 26 - Roma www.farnesegioielli.com

Una fragile forma organica, un abito tutto nero, un’unione di frammenti, la musica che si fonde nel corpo, particelle che si compongono per poi scomporsi subito dopo. Ecco come le dieci opere finaliste dell’Art Contest di Amica di quest’anno hanno affrontato il grande tema dell’identità. Attraverso l’autoritratto, specchio di inquietudini e fermo immagine della nostra (continua) ricerca interiore

Di Micaela Zucconi

È la seconda edizione del contest di Amica, che indaga le relazioni tra arte e moda. L’iniziativa dà voce alle artiste e agli artisti della new generation, in linea con lo spirito di scouting del giornale Tramite l’open call “E tu chi sei?” lanciata sui canali dedicati, i giovani talenti si sono misurati sul tema dell’autoritratto in rapporto con identità e realtà circostante

Michele Bonuomo (direttore di Arte), Mariacristina Ferraioli (curatrice e art writer), Luisa Fink (curatrice museale di arte contemporanea e autrice), Marinella Senatore (artista multidisciplinare), Luisa Simonetto (direttrice di Amica) e Kathryn Elizabeth Weir (storica dell’arte, direttrice del Museo Madre 2020-2023).

La prima opera classificata delle 10 finaliste che vedete in queste pagine (e che sono state selezionate tra 73 lavori originali), si aggiudica un premio e la pubblicazione sul numero di maggio di Amica

A quelle posizionate dal 2° al 10° posto va un premio di partecipazione

GIANNICARTA

LA poetICA NuTRITA dI ARmoNIA

L’opera dell’artista Gianni Carta (32 anni, vive e lavora a Cagliari, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna) nasce come autoritratto, ma va oltre la rappresentazione personaleperabbracciareunavisione più universale

A Portrait è, infatti, il suo ritratto, ma anche quello di qualsiasi altro individuo.Attraverso una poetica nutrita dalla costante ricerca di armonia tra colori, linee e spazio, Carta realizza forme organiche e texture mediante l’uso di materiali come sanguigna,carboncino o colori a olio, per suggerire la complessità della nostra identità e intrecciare dimensione fisica e interiore

Una sensazione di umanità che trascende il singolo per diventare una riflessione sull’identità, sul senso di appartenenza e sulla fragilità del nostro essere nel mondo.

A Portrait, tecnica mista (carboncino, sanguigna, gessetto e olio) su carta scenografica incollata su tela, 160x105 cm

LuCREZIA ZAFFARANo

VesTITopEResIstERE

Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, Lucrezia Zaffarano,34 anni,ha già al suo attivo mostre personali e riconoscimenti.

Il suo Presenza (io) è un abito nero, senza tempo, in cui si concentrano valenze e concetti di presenza, fotografia e memoria, ritratto e/o autoritratto dell’individuo(dell’artista,cheè sempre in total black, e di ogni donna possibile)

La veste è un involucro, contenuto e contenitore allo stesso tempo Nelle tasche sono state inserite immagini votive, realizzate da Zaffarano nel corso di una performance del 2014, come esperienze di vita. L’abito porta con sé anche altre istanze: su come nei secoli sia stato usato per coprire o scoprire le donne,secondo la moda,e su come il nero sia stato percepito in modo negativo,avvicinabile al femminile demoniaco.

Presenza (io), tecnica mista (tessuto, spilli, carta), 100x63 cm circa

mARTAmENGARdo FuoRI E dENTRo SE stesSI

Mi cerco fuori, foto, stampa digitale su carta Freelife Vellum, 38x50 cm

In questo dittico (parte di una serie più ampia),l’artista 28enne ha voluto trasformare in racconto visivo una ricerca personale di esplorazione e comprensione di se stessa.Per Marta Mengardo,laurea triennale in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano e numerose mostre e pubblicazioni alle spalle,l’autoritratto diventa così uno strumento di indagine,sia introspettiva sia aperta verso il mondo esterno,un viaggio che dal corpo si espande verso l’ambiente circostante

La natura,in Mi cerco fuori,è specchio e rifugio,un luogo di fragilità e di forza dove ricomporre i frammenti della propria identità e gli infiniti cambiamenti che ci definiscono Non ci sono risposte definitive,ma l’auspicio di un equilibrio cangiante,che accolga il mutamento come parte integrante della sua essenza

ASIAmINIuTTI

I TAGLI dELLA NostRA VITA

Autoritratto, pittura acrilica, 90x65 cm

Con questo Autoritratto,Asia Miniutti esplora il tema del cambiamento attraverso l’atto di tagliarsi i capelli.L’artista,26 anni,friulana,cheviveelavoraaVenezia(dovesièlaureatainConservazionee Gestione dei Beni e delle Attività culturali),allude infatti all’uscita da una comfort zone e al senso di fragilità che ne consegue

Lascenasimuovetradelicatezzaeforza,incarnandoildualismo tra la paura per quello che si lascia andare e la speranza di ciò che si sta per accogliere I capelli tagliati e le forbici in mano alludono alla materialità del mutamento, mentre l’espressione introspettiva introduceladimensionepsicologicaedemotiva.L’atmosferaintima della composizione invita l’osservatore a riflettere sui propri gesti e momenti di trasformazione e crescita personale

SEZIoNI esIstENZIALI

Non sono semplici illustrazioni in digitale quelle di Martina Lorusso,21 anni,studentessa di Film and AnimationallaNaba(NuovaAccademiadiBelleArti)diMilanoevincitricedivaripremi.Leimmagini,nutritedielementibiografici(l’aversuonatolatrombapersetteanni,idisturbialimentari),storieraccolte da amici e parenti,letture pirandelliane (Uno,nessuno e centomila) e richiami junghiani e freudiani, ruotano intorno al concetto di identità Come,pur essendo un solo individuo,possiamo essere multipli Nel racconto,quasi onirico,ogni parte del corpo,il cuore,lo stomaco e così via,svela un altro di noi Tesserediunpuzzlechedannovitaaununicoessere,perchéancheinunmondoincuil’identitàsisgretola si può scoprire l’unione in ogni frammento.

Tu chi sei?, libro illustrato, pag 56

Autoritratto alla cieca, video

RomEo RomANo

VEdERSI AoCChI ChIuSI

Allievo dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, con l’indirizzo Nuove Tecnologie nell’Arte, Romeo Romano, 22 anni, ha prodotto un video monocanale - formato molto usato in arte - in cui affronta il tema dell’autoritratto attraverso la pratica del “disegno cieco”, utilizzata in psicologia e arte. Un metodo per esplorare la percezione di sé, riflettere sul processo creativo e sulla relazione mente-corpo

In Autoritratto alla cieca, un attore, nudo, con un foglio bianco attaccato al viso, tratteggia, senza vedere, le proprie sembianze e ottiene un’immagine distorta che,se ripetuta,sarà sempre diversa Un guardarsi dentro, accompagnato da un lamento. La tensione nell’attesa di vedere i propri sé è seguita dalla scoperta e - obiettivo finale - dall’autoaccettazione delle infinite sfumature che ci definiscono

FABIoCIpoLLA uN posto TuTTo pER mE

Classe 1998, studi a Carrara e a Torino (dove vive), Fabio Cipolla è passato dalla pietra all’uso di materiali industriali.La lana è stato il filo che ha ispirato Relazione-1,sintesi della sua ricerca e delle connessioni umane che ne sono scaturite La scultura fa parte del progetto My Place,inteso come porzione di spazio percepito e volume occupato (le misure corrispondono a quelle dell’artista) Un parallelepipedo con struttura in ferro,rivestito da un patchwork di diversi lavori a maglia realizzati da Cipolla (che ha imparato da madre,nonna e zia,eredi dei saperi della bisnonna) e da altre 30 persone Una struttura che accoglie più entità per celebrare la bellezza di un ’attività collettiva Obiettivo: dare vita ad altri “corpi”o sculture partecipative,aggiungendoli alla sua esperienza artistica.

Relazione-1, scultura in ferro e lana, 187x50x15 cm

mATILdAELIA

SuoNI pRêT-à-poRTER

Un percorso di studi tra il conservatorio A Vivaldi di Alessandria e l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ha portato Matilda Elia, 22 anni, a incrociare le due esperienze per esplorare il rapporto tra corpo e suono Partendo dalla riflessione su come la musica a volte le causi un senso di costrizione, Elia ha realizzato un corsetto metallico indossabile,composto da elementi di diversi strumenti (corde d’arpa,per esempio).

Irregolare e imperfetto rispetto agli standard,il suo Corsetto sonoro, pizzicato da un archetto all’altezza dell’ombelico, genera vibrazionichesitrasmettonoatuttalapersona Unattodiricercadel proprio centro e dell’equilibrio interiore,in una connessione fisica ed emotiva La fusione intima tra musica e corpo può essere una forma di espressione unica del sé più profondo.

SImoNE mARTINoTTA

L’INSostENIBILE FRAGILITà dELL’esSERE

Nel nostro universo sempre più digitale,facciamo un uso davvero consapevole dei mezzi messi a disposizione dalla tecnologia? Simone Martinotta,21 anni,studente alla facoltà di Nuove Tecnologie per l’Arte all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, con la sua opera digitale Shifting Selves si interroga sul ruolo dell’individuo e sulla sua spersonalizzazione

Dal modello 3D di una persona viene estratta una forma Il suo fisico viene cioè tradotto in particelle che ne riproducono i volumi,in un continuo dissolversi e ricomporsi.Un simbolo dell’essenza del corpo appartenente alla dimensione quotidiana. All’interno di questa dinamica, l’uomo si trova in una condizione flessibile ma fragile, nella quale è difficile non essere sopraffatti dalla realtà artificiale,creata dall’essere umano stesso

Shifting Selves, installazione multimediale
Corsetto sonoro, foto in b/n stampate su forex 5mm, 50x70 cm

ZoE FLoRABRuNoRo

NoN TuTTE LE CICALE CANTANo

L’identità fiorisce e sfiorisce,evolve in modo autonomo,si specchia nell’altro,a volte ne è influenzata. Zoe Flora Brunoro,23 anni,studi tra Berlino e L’Aja,all’Accademia di Belle Arti di Bologna e ora a Roma dove segue un corso di illustrazione,per la sua opera Cicala si è ispirata a un sogno Lo spunto onirico/surreale di una cicala,divenuta pretesto e trasformata in qualcosa di vegetale

Su una tela acquistata al mercato delle pulci di Porta Portese,intelaiata dall’artista con legni riciclati,prendono forma,specchiati,due profili di donne,l’autrice (a destra) e sua sorella,unite da lunghe trecce (i colori sono ottenuti da pigmenti naturali mescolati a cera, olio di papavero e di lino). Un autoritratto e la sua controparte,identità distinte ma intrecciate,germogliate dallo stesso bulbo.

Cicala, colori a olio e cera su vecchia tela grezza di cotone, 70x100 cm

VOCE ALLAGIURIA

Quella tra arte e moda è una relazione consolidata, con un confine sempre più permeabile. Ma come si influenzano, oggi, l’una con l’altra? Che cosa, delle nuove generazioni di artist*, colpisce gli addetti ai lavori? Due quesiti per il comitato scientifico di Amica The Art Issue

1. Qual è l’ultima frontiera tra arte e moda?

2. Che cosa cercate in un talento emergente?

Michele Bonuomo

1. Non ci sono frontiere L’arte ha sempre offerto stimoli alla moda.Basti pensare ai rapporti traavanguardieecouturier,fino ai contemporanei come il per-

1. Le nuove tecnologie nella moda e nell’arte: dalla stampa 3D alla realtà aumentata. Plus, interazioni innovative con il pubblico. E la sostenibilità: sempre più artisti e designer so-

former/designer Leigh Bowery

Oggi c’è uno scambio La moda raccoglie istanze comportamentali oltre che formali. C’è una dimensione partecipativa.

2. Cerco che cosa c’è di vero in un ’ opera, l’autenticità con i suoi sottoinsiemi: forte consapevolezza del tempo e durata che non si esaurisca in un gesto Quello di Lucio Fontana, per esempio, era denso di significati ancora validi.

no attenti all’impatto ambientale. Via libera a materiali riciclati o tecniche di produzione più etiche

2.Sonoaffascinatadachihaun punto di vista unico e si muove in perfetto equilibrio tra consapevolezzastoricaeattenzioneal presente, con una chiara identità stilistica che lo differenzia dagli altri

Luisa Fink Curatrice museale di arte contemporanea e autrice

1. Arte e moda sono forze creative che riflettono e cambiano i nostri tempi. Insieme promuovono, per esempio, la positività

1. Per me la creazione contemporanea passa attraverso la multidisciplinarità e le contaminazioni, senza frontiere tra linguaggi diversi. L’arte impara

Luisa Simonetto Direttrice di Amica

1. Più che una frontiera è un orizzonte, sempre più ampio, fertile e sfaccettato. La moda ha intrattenuto relazioni con l’arte sin dagli albori. Su tutti,

del corpo per donne e persone Lgbtqia+ o un nuovo senso di comunità Il World of Women Museum,che apriremo a Roma, accoglierà queste posizioni che si muovono ai margini.

2. Cerco visioni consapevoli del passato, nuove narrazioni e alleanze prive di ego Con profondità concettuale, impegno criticoecoerenzavisiva Gioiae giocositàsonoessenzialipernoi esseri umani:l’arte ce lo ricorda.

dalla moda la comunicazione e la moda ha sempre avuto bisogno dell’arte per andare al di là del prodotto,avere linfa vitale e nuovi concetti da esprimere.

2. Sicuramente un progetto, non la genialità dell’istante Essere dei pionieri, tenendo in considerazione quello che c’è stato prima, ma con una grande visione per il momento presente e il dopo.

Coco Chanel ed Elsa Schiaparelli con Jean Cocteau I couturiersonostatispessomecenatie divulgatori.Oggi,le fondazioni istituite da brand e maison sonolacassadirisonanzadell’arte contemporanea

2. Che mi emozioni Che sia autentico E sincero Che il suo messaggiosiasintonizzato.Vale per i nuovi talenti dell’arte,così come per quelli della moda.

il più-che-umano I modi di lavorare e produrre, compreso lo sviluppo di relazioni sostenibili,ricevono lo stesso interesse di ciò che viene realizzato.

1 Arte, moda e sostenibilità stanno convergendo per affrontare le sfide ambientali e promuovere pratiche etiche, collaborazione e attenzione per

2. Un potenziale significativo, con una prospettiva in grado di trasformarelosguardonelmodo in cui si avvicina a un soggetto o riflette sul mondo che lo circonda.E con linee di ricerca e sperimentazione coerenti.

Kathryn Elizabeth Weir Storica dell’arte, direttrice del Museo Madre 2020-2023
Mariacristina Ferraioli
Marinella Senatore Artista multidisciplinare

Attilia Fattori Franchini

“C’È VOGLIADI OSARE”

È

il coraggio ad animare i progetti per il 2025 della sezione Emergent di Miart, la prestigiosa fiera milanese dell’arte. Ce lo svela la sua curatrice. Il suo consiglio: seguire il cuore... o la pancia

È UNA CACCIATRICE ditalenti,chescovafralegalleried’arte più innovative e coraggiose nel panorama internazionale dell’arte contemporanea AttiliaFattoriFranchini,42anni,èunafuoriclasse Origini pesaresi,studi in economia per arte,cultura e comunicazione in Bocconi a Milano,ha proseguito il suo percorso formativo al Goldsmiths college di Londra,città dove ha vissuto per dieci anni, dirigendo per un triennio la galleria Seventeen focalizzata sui giovani artisti. Nel contempo, come curatrice indipendente, ha portato avanti altri progetti in ambito universitario oppure finanziati dall’Arts Council britannico e ha curato per la fiera inglese Frieze il progetto Bmw Open Work

Per esprimere la propria visione e fare ricerca, una delle difficoltà che i giovani artisti devono affrontare è quella economica «Il mio lavoro è anche trovare i mezzi per supportarli», racconta Fattori Franchini. Da sei anni vive a Vienna, dove dirige un suo spazio indipendente non profit, Kunstverein Gartenhaus. A Londra ha incontrato il futuro marito, tedesco, anche lui del mestiere - è gallerista - e insieme sono i genitori di Otto, 3 anni, e Alba, poco più di 3 mesi Oggi cura la sezione Emergent di Miart,ruolo che ricopre da quando nel 2017 è stata chiamata da Alessandro Rabottini,l’allora direttore artistico della fiera milanese di arte moderna e contemporanea,che ora con Nicola Ricciardi è alla sua 29esima edizione. Per Fattori Franchini è un impegno complesso, ma anche molto divertente.

ChecosafacomecuratriceindipendentediEmergentaMiart?

Scelgo le giovani gallerie che presentiamo nei 22 spazi della sezione Emergent Ognuno è dedicato a un progetto:può esserci un unico artista, oppure due in dialogo fra loro, o un’idea speciale su un tema forte.Dopo il Covid19,nel 2021 ho pensato anche di offrire la possibilità di condividere lo stesso stand a due gallerie,per avvicinare gli stranieri che ancora non si muovono sul mercato italiano,e quindi agevolarli dal punto di vista dei costi È il caso delle londinesi Nicoletti e Tina che hanno in comune un artista, e ciascuna ha creato un dialogo con un altro artista che fa parte del loro programma Quindi,quest’anno Emergent presenta 22 progetti e 25 gallerie. È un ’opportunità per creare legami fra galleristi che si sentono tematicamente affini. Comesceglieipartecipanti?

Faccio ricerca seguendo i più importanti eventi di arte contemporanea, dove conosco i galleristi e mi avvicino alle loro decisioni artistiche Poi,li invito e insieme ragioniamo su che cosa sviluppare per Miart Su un progetto esposto quest’anno abbiamo iniziato a lavorare magari due anni fa.È importante creare un rapporto di fiducia.Molte gallerie che hanno esordito a Emergent sono tornate. Possono farlo per un massimo di tre anni, poi passano alla sezioneEstablished Sivienesceltianchemandandounacandidatura

Attilia Fattori Franchini, 42 anni, anche nel 2025 è la curatrice indipendente della sezione Emergent di Miart, fiera d’arte moderna e contemporanea (dal 4 al 6 aprile, ad Allianz MiCo, in via Scarampo a Milano)

Dall’alto Assemblage n 5 del duo The Back Studio (galleria Matta). Stars wrapped in flesh di Karim Boumjimar (Tina gallery) Albert di Gina Fischli (galleria Zazà).

Irequisitichedeveavereunprogettoperessereaccettato?

Emergent ha lo scopo di far comprendere le tendenze e dà rilevanza alle più disparate visioni di arte contemporanea.Dato che la sezione non è estesa, preferisco non frammentare troppo presentando una marea di artisti in un unico spazio,perché si genera confusione L’obiettivo per me è la chiarezza di intenti Questo è un periodo difficile,ma c’è voglia di osare Ci sono idee ambiziose,come installazioni site specific, sculture di ampia scala che occupano lo stand.Molti portano lavori nuovi,appositamente creati per la fiera. Qualilinguaggiutilizzanoigiovanitalenti?

Tutto è possibile. C’è una forte presenza della pittura, sia figurativa sia astratta,in linea con i trend di mercato Spesso è onirica, fantastica, con toni meno realistici Quest’anno abbiamo una netta presenza di installazioni principalmente scultoree,che denotano voglia di sperimentare anche in ambito fieristico Per esempio, la galleriaMattadiMilanometteinmostrasculturediluce,ametàfra disegno e funzionalità,del duo The Back Studio.Zazà,con sede a MilanoeaNapoli,introduceunafontanaconacquacorrente,ideata da Gina Fischli.Si utilizza anche la fotografia.Ci può essere un’installazione di grandi dimensioni che serve a presentare il lavoro e magari orientare verso un eventuale acquisto di opere più piccole Cherapportoc’èoggiframodaearte?

Fortissimo,quasi simbiotico Sempre di più la moda cerca l’arte, desideralavorarecontalentichesianoambasciatoridelbrandeche lo raccontino. La fiera Frieze, per esempio, ha collaborato con un marchio fashion per organizzare una cena in cui erano invitati galleristi e collezionisti Prada,Trussardi,Furla,Maramotti da sempre sono vicini al mondo dell’arte Miu Miu Women’sTales coinvolge artiste per produrre dei cortometraggi Checosasisentirebbedidireaunemergente?

Indipendentemente che ci sia una mostra all’orizzonte,bisogna lavoraretuttiigiorni.Lapraticaesisteanchealdifuoridelmomento espositivo,quando si crea in primo luogo per sé.L’arte richiede tempo e costanza. Serve amarla, visitare le mostre e confrontarsi con le opere degli altri E non pensare, però, che il sistema definisca il proprio lavoro Si deve essere coerenti con la ricerca che si fa e poi le mostre arriveranno

Qualèilruolodell’arteoggi?

È sempre più importante, sociale e politico. Può far mutare visioni personali e ideologiche,puntare il dito contro gli errori della politica e affrontare temi scottanti come immigrazione e cambiamento climatico,a volte offuscati dalla disinformazione Può farlo in modo provocatorio,ma anche con senso dell’umorismo

Da tre anni,la sezione Emergent è in apertura di Miart Questa immediatavisibilitàhaavutouneffettopositivo?

Sì, ne sono felici i galleristi e anche i visitatori, che hanno l’opportunità di vedere le nuove proposte all’inizio del percorso,quando hanno la mente più fresca.

Un consiglio a un collezionista che debutta nell’arte contemporanea? Comeiniziareesuchecosainvestire?

Glidirei:seguiilcuoreolapancia Prendiquellochetipiace,dai retta al gusto personale e non pensare all’investimento Con l’opera che acquisti ci devi convivere,sarà nella tua casa Se ti senti confuso dall’offerta troppo ampia,lasciati guidare dai galleristi,che sono i primi che desiderano condividere le pratiche degli artisti,o da un art advisor che lavora con spazi espositivi diversi,o da un curatore. Perprofessione,èacontattocontantissimiartisti.Puòcitarneunoche hacompratoperpiacerepersonale?

LagalleriaLCQueisserdiTbilisimihafattoconoscerelapittricegeorgianaEleneChantladze Creaoperepiccole,diartbrutmolto espressionista dai colori forti,e rappresenta bambini fra astratto e figurativo.Ci ha colpito,e io e mio marito abbiamo comprato un quadro,che abbiamo regalato a Otto per il suo compleanno.

Franco Cologni

CUSTODE

DI VALORI A Milano, 30 anni fa, Franco Cologni ha costituito l’omonima Fondazione dei Mestieri d’Arte, per salvaguardare e promuovere il patrimonio dell’artigianato d’eccellenza

LAMILANO GENIALE

È quella di architetti e designer, fotografi e scrittori. Che, tra le sue strade, i palazzi e gli atelier, hanno trovato la loro musa. Ce la racconta chi ai mestieri d’arte ha dedicato una Fondazione. La sua

DA OLTRE DIECI ANNI tra le mani di artisti,architetti,designer, fotografi e scrittori - milanesi perché nati a Milano o milanesi per spirito elettivo - gira uno strano quaderno.Ognuno ha lasciato un segno Titolo: Walkabout

Di questo diario sontuoso di immagini e di parole si è innamorato Franco Cologni Tra queste pagine, dice, ha ritrovato la bellezza all’origine della sua straordinaria Fondazione e il senso della sua città. Passeggiare sotto la Madonnina insieme a lui, milanese da 91 anni? Un viaggio iniziatico.

Cominciamo dalla Milano della sua infanzia. Su quali scenari si è formato?

I miei luoghi erano in continuo cambiamento Quello che non cambiava,nonostante tutto,era la milanesità delle persone,la loro schiettezza, a volte il gusto di una battuta in dialetto che ancora accomunavalacontessaelaborghese,l’aristocraticoeilviandante. Per me l’idea di bellezza era legata a questa autenticità del vivere: sentirsi in un luogo cui sai di appartenere, che ti cambia →

Di Laura Leonelli

e ti definisce merito et tempore, come dice una delle imprese degli Sforza, temperando il tuo talento con un impegno che dura nel tempo.

Tempo e talento sono le basi di quel saper fare che ha permesso alla città di ricominciare dopo la guerra?

Le strade irriconoscibili,i palazzi sventrati sono ricordi che mi sovvengono ancora,ma in un sogno,come se quella distruzione e quella violenza fossero state poi riscattate dalla generosità di chi ha saputo e voluto ricostruire,pensando a ridare un tetto alle persone e un ’anima alla città.Milano è ripartita grazie all’artigianato del bello, che le ha permesso di rinascere senza mai dimenticare né la sua grandezza, né la sua desolazione Ma soprattutto è ripartita grazie alle persone che hanno tolto,insieme ai calcinacci, la coltre di pauracheciavevainvasi Dove c’è paura non c’è mai bellezza.

E poi arrivano gli anni universitari in una Milano che è termometro culturale

Mi sono laureato in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, una fucina di cultura e di visione, dove si plasmava una politica nuova e si studiava con la filosofia moltofrancescanadel“fare bene, per stare bene” Anche l’arte interpretava questa nuova etica del fare e a Milano c ’ era la presenza tangibile di un ’arte libera, anche se fortemente politica in certe sue espressioni Un’arte di cui si parlava,della quale si viveva,che cercava nuove forme espressive e nuovi canali espositivi

È dalla Milano dell’estetica e dell’esperienza che prende vita la Milano del design?

Credo che questa città sia sempre stata fondamentale nella crescita dell’Italia,perché ha sempre posto molti vincoli: qui non vale il “ va bene tutto”, qui la creatività non è arbitrio, qui, come insegnava il designer Enzo Mari, si aspira al meglio possibile e si cerca di arrivarci con impegno E questi vincoli hanno spinto artisti, designer, artigiani, fotografi a superarsi, a evolvere e a far evolvere tutto il sistema. Con Ettore Sottsass facemmo una mostra di Cartier a Palazzo Reale,che è ancora oggi rimasta un riferimento, un dialogo riuscito tra prodotto, progetto, genius loci e intuizione artistica E poi c’è il senso di comunità, fondamentale Milano è stata la casa per coloro che in questa comunità hanno cercato, e trovato, non un refugium peccatorum, dove tutto era lecito,ma una domus aurea, un luogo in cui affermarsi con autenticità. Dunque,non poteva che nascerequieconleiunaFondazione che, per la prima volta in Italia, trasmette il valore dell’artigianato.

L’opera della fotografa italiana

ha come soggetto lo skyline di Milano con la Torre Velasca

Ancheilteatroera,inquestosenso,unluogodiricerca Checosaleha insegnato l’esperienza del Piccolo?

Fu Paolo Grassi, a cui ero legato da schietta amicizia, a farmi capire che il mondo del teatro è al contempo aristocratico e democratico:l’aristocrazia è quella del talento,la democrazia ci mette tutti a servizio dell’arte E io, nonostante l’appellativo di “ professore”, in quella democrazia ero felice: tiravo il sipario, aiutavo i trovarobe, vedevo sbocciare carriere straordinarie Osservavo le maestranze lavorare per ore all’illuminazione di una scena, alla caduta della stoffa di un costume,all’ombra proiettata di una scenografia e vedevo nei loro occhi che quella precisione artigianale era il compenso più prezioso. E la Milano del giornalismo.Un ricordo di redazione?

Più che di redazione direi di tipografia,perché furono proprio i tipografi de L’Italia, il giornale di cui mi occupavo della terza pagina e che oggi si chiama Avvenire,a impartirmi la lezione più grande Quando scendevo in tipografia per osservare la composizione della pagina,mi affascinava quella competenza e quel gusto sicuro, sobrio, preciso nella disposizione dei caratteri. In occasione di una mia rimostranza, uno dei maestri mi disse: «Uè, dutùr, meno dottori e più lavoratori», e andò avanti a disporre le cose come voleva lui

Un suo articolo in terza pagina che le è rimasto impresso?

Forse il talento di cui scrissi ai tempi e che poi sbocciò in maniera sensibile fu quello del mio amico Sisto Dalla Palma, critico, direttore artistico e teatrale, di cui presentai il primo libro Estetica ed Esperienza. In quelle due parole c ’ era già tutta la sua vita E la mia

È stato un incontro fortunato tra libertà creativa, altissima manifattura, design, committenza illuminata, capacità di saper creare un sistema che dalla produzione toccasse anche distribuzione e promozione.E Milano,che dell’eccellenza è sempre stata una capitale riconosciuta, è oggi il luogo in cui l’evoluzione del gusto pone in luce con ancor maggior vigore il ruolo dei maestri artigiani,quegli stessi artigiani che da 30 anni la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte promuove,tutelandone l’autenticità e l’originalità Da Bonvesin de la Riva a oggi, a Milano ci sono sempre stati e sempre ci saranno questi “atelier delle meraviglie” che è curioso e istruttivo scoprire,indagare,ritrovare nei gesti dei loro protagonisti.

E la città ambrosiana del futuro? Largo alle nuove generazioni che riscoprono i mestieri d’arte?

La nostra Fondazione ha messo a bottega più di 350 giovani tirocinanti e, grazie al nostro progetto “Una Scuola, un Lavoro”, abbiamo aiutato molti nuovi talenti ad affinare la propria vocazione.Sono loro i maestri di domani e a loro guardiamo per ritrovare, nelDnadiquestacittàsemprepiùinclusivaesorprendente,quella spinta alla precisione, alla passione e all’autenticità che fin dagli albori rappresentano per me i codici della bellezza

LUNGO IL CAMMINO

Viaggio onirico nella creatività milanese, Walkabout è a cura di Margherita Pincioni ed è edito da Marsilio con il sostegno della Fondazione Cologni Ogni copia ha la sua copertina, come un’opera d’arte, e raccoglie segni e sogni di artisti delle varie discipline (in questo servizio, due esempi) A chiudere, i ritratti del fotografo Matteo Cirenei

ALBUM DEI RICORDI
Maria Vittoria Backhaus

È blooming art: sono corolle, petali e foglie a ispirare abiti vaporosi e dai volumi generosi. La moda di primavera dipinge forme inedite, azzardando attraverso sottrazioni e costruzioni Foto Janne Rugland – Styling Davide Brambilla

Gilet trapuntato e camicia, LORO PIANA.

Top demi-couture, ROCHAS
Blusa bouffant
seta a fiori su shorts coordinati, CHLOÉ.
Abito cut out in tulle
seta con
ricami e perline, ETRO.
Calzini CALZEDONIA
Sneaker COS
Abito di mussola imprimé, PRADA.
Soprabito oversize in seta fantasia e abito ricamato, LOUIS VUITTON.
Car coat stampato, BURBERRY
Abito di seta a stampa bouquet, LOEWE Sneaker tecniche, MIU MIU.
Lungo cardigan, T-shirt e shorts in maglia di viscosa e cotone, FENDI
Abito lungo con scollo a V e spalline sottili, N°21 BY ALESSANDRO DELL’ACQUA
Abito in crêpe di viscosa con fibbie, BOTTEGA VENETA.
Ha collaborato Livia De Franco Trucco Giulia Cigarini per Blend Management/Anastasia Beverly Hills Capelli Marco Minunno per Blend Management/Davines. Modella Nadine Kirilova per The Agency.
Abito in chiffon fleury, CHANEL

Ayo Edebiri “MORE IS MORE”

È minimalista, ma solo quando si veste (per piacere a se stessa). Sul set, invece, la chef di The Bear ama eccedere. E oggi si fa in tre: al nuovo horror con John Malkovich, aggiunge Luca Guadagnino e James L. Brooks

Di Roberto Croci - Foto Olivia Malone

DUE COSE saltano subito agli occhi, quando le parli: la prima, l’umorismo unito alla naturalezza che Ayo Edebiri si porta dietro dal suo esordio come stand-up comica («I miei idoli sono Eddie Murphy,Whoopi Goldberg e Wanda Sykes»); la seconda,la dedizione di questa giovane attrice americana che è in grado di dominarti con un solo sguardo

Dopo aver vinto molti premi - tra cui Emmy e Golden Globeper il ruolo di chef Sydney nell’acclamata serie The Bear,la 29enne torna al cinema nell’horror Opus -Venera la tua stella (nelle sale italiane dal 27 marzo), diretto dall’esordiente Mark Anthony Green. Nel film interpreta Ariel, una giornalista invitata, insieme ad altri scrittori e influencer,in un luogo isolato per ascoltare,dopo 30 anni di silenzio,il nuovo album dell’icona pop Alfred Moretti (John Malkovich),ora a capo di una setta di fanatici

Nel futuro molto prossimo di Edebiri, anche la quarta stagione di The Bear e After the Hunt, diretto da Luca Guadagnino,con Julia Roberts, Andrew Garfield e Chloë Sevigny.

Come si è approcciata al ruolo di Ariel nell’horrorOpus-Veneralatuastella?

e incastrare tutto è come risolvere un puzzle che riflette me stessa. Cherapportohaconiregisti?

Non è una relazione sempre facile.Mi piace lavorare con quelli cheascoltanociòchehodadire(ride,ndr) Nonsonoun’attriceche esegue senza discutere,a cui basta puntare una telecamera addosso Ho anche una mente da scrittrice e produttrice Voglio essere trattata alla pari,come una professionista

Ha iniziato l’università con indirizzo in scienze dell’educazione,poi hasceltorecitazione.Comevedevailsuofuturo?

Insegnante di giorno e stand-up comedian nei club di notte. Tanti sono sorpresi dal mio successo, ma non è arrivato per caso

Per mantenermi, ho fatto un sacco di lavori, dalla baby-sitter alla barista,che alla fine sono stati una bella lezione di apprendimento Esserediventatafamosal’hacambiata?

“Da

piccola adoravo la poesia e per me la vita era tragica e melanconica come quella di Emily Dickinson. Nonostante ciò, riuscivo a far ridere tutti”

Intanto, ho riguardato molti film di questo genere che mi hanno impressionata: uno su tutti, Scappa - Get Out che, per una persona nera, è terrificante. Poi, percreareArieleraimportanterestituirla sicura di sé,anche se dentro era completamente l’opposto La difficoltà maggiore era renderla credibile Non sono mai stata vicina a nessuna popstar,non ho idea di come possa essere la sua vita privata,e ancora adesso non so se questa storia sia davvero folle o se rifletta la realtà. Parliamoperassurdo:qualepopstarsceglierebbediseguireinunasetta?

Visto che amo la moda,Prince.Forse con lui sarebbe divertente: i vestiti sarebbero fantastici,senza parlare di trucco,acconciature e stivali a tacchi alti

Perchéamalamoda?

Perchémipermettediraccontaredellestorie,comequandosono sulset.Seguosempreilmiomotto:lessismore.Nonhobisognodi coprirmi di accessori o di nascondermi dietro troppo trucco per affermare la mia identità.Mi vesto per piacere a me stessa e desidero che gli abiti riflettano la mia personalità,ma con stile

Lasegueunastylist?

DaannilavoroconDanielleGoldberg,chesioccupaanchedelle cantanti Katy Perry e Olivia Rodrigo,e delle attrici Julia Garner e GretaLee.Lechiedoaiutoperiredcarpetoglieventiimportanti:lì mipiaceazzardareabitichenonindossereimainellavitaquotidiana. Recita,scrive,produce.Cercasemprequalcosadinuovodafare?

Sì,perchémistimolaemirendefelice:sonounapersonacuriosa

Perché,sono famosa (ride,ndr)? L’unica differenza è che ora lavoro più di prima ma faccio cose che mi piacciono.Per ottenere dei risultati soddisfacenti,non è necessario spingersi oltre i limiti o allontanarsi dai propri principi e diventare qualcun’altra

Comehainiziatolastand-upcomedy?

Da piccola non ero molto espansiva, ero piuttosto cupa. Amavo la poesia, per me la vita era tragica e melanconica in stile Emily Dickinson. Eppure, quando sono cresciuta,la gente mi diceva:“Sei semprestataunabambinacosìdivertente!” È a quel punto che mi sono resa conto che potevo far ridere,fingendo di essere felice

UnodeiprossimifilmsaràconLucaGuadagnino

Con lui ho scoperto di avere tante cose in comune:oltre a discuterelasceneggiatura(laprimascrittadall’attriceNoraGarrett,ndr), abbiamo parlato per ore della nostra vita e dell’amore per il cinema. After the Hunt è un thriller complesso e provocatorio,dove una studentessa (Edebiri, ndr) accusa il suo professore (Garfield, ndr) di averla aggredita sessualmente La storia si sviluppa in un intreccio di opinioni divisive,che portano a punti di vista estremi Altriprogetti?

EllaMcCay,un film diretto da James L.Brooks,regista di Voglia di tenerezza,Dentro la Notizia e Qualcosa è cambiato.Adoro James, ha 84 anni ed è dolcissimo Nel cast ci sono Woody Harrelson,Rebecca Hall e Jamie Lee Curtis,la mia zia preferita! Ci siamo conosciute nella seconda stagione di The Bear Mi ha vista nervosa sul set e si è messa a ridere, perché anche lei è sempre stata ansiosa e perché questa inquietudine, quando c’è, rimane in te per sempre. Dalla Curtis ho imparato tantissimo. Mi diceva spesso: «L’unica cosachemiinteressaèesserelapiùverapossibile.Dovrestiprovare». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

IDENTITÀ MULTIPLE

Attrice, produttrice, sceneggiatrice, Ayo Edebiri è nata il 3 ottobre 1995 a Boston (Massachusetts). Da chef nella nota serie The Bear, diventa una giornalista nell’horror Opus - Venera la tua stella (nelle sale dal 27 marzo). Entro la fine dell’anno la vedremo nei panni di una studentessa che accusa di violenza il suo professore in After the Hunt di Luca Guadagnino Infine, mentre uscirà la quarta stagione di The Bear, Edebiri sarà anche nel cast stellare del film Ella McCay, che segna il ritorno del grande regista James L Brooks.

Ho bisogno di momenti da collezionare. Ho bisogno di Svizzera.

Scopri i musei d’arte svizzeri.

SE FOSSI UNACANZONE

È la musica a parlare per loro. Ma non solo. Sette protagonisti di Sanremo si mettono in gioco. E tra opere d’arte celebri, piccole e grandi curiosità, si rivelano sotto un’altra luce

“OGNI RITRAT TO dipinto con passione è quello dell’artista, non del modello”, sintetizzava Oscar Wilde in uno dei suoi brillanti aforismi Inevitabile per un pittore essere dentro la propria opera E anche per un cantante Impossibile non venire a patti con la rappresentazione di sé Sul tema,abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti della scena musicale italiana di mettersi allo specchio per noi.Con risultati imprevisti.

Il suo nuovo album è Joanita

A destra. Un autoritratto un po’ particolare, caro alla cantante: La Foresta II di Fausto Melotti.

JOAN THIELE

La canzone che la ritrae meglio?

Viaggio contro la paura, che è mia, di Mace e Gemitaiz E anche Little green di Joni Mitchell. In un selfie, quale parte di sé metterebbe in risalto?

Gli occhi.

FRANCESCO GABBANI

La canzone che la ritrae meglio?

L’insieme dei miei brani. In un selfie, quale parte di sé metterebbe in risalto?

Il mio naso di profilo

Un autoritratto celebre che ama?

Il primo di Van Gogh,con il cappello di feltro

Alla domanda: “E tu chi sei?” come risponderebbe?

Sono un uomo sensibile, nel bene e nel male, mi piacciono

Un autoritratto celebre che ama?

Non sono autoritratti, ma amo le opere di Fausto Melotti, dove la musica diventa scultura. Alla domanda: “E tu chi sei?” come risponderebbe?

Una ragazza con la chitarra.

le persone sincere, sono felice quando sono in contatto con la natura, vado a passeggiare nei boschi e abbraccio gli alberi per sentirne l’energia. Sono entusiasta quando sporco la tela giocando con i colori, vedo la mia compagna Giulia che sorride,salgo sul palco,suono e canto. E quando condivido le emozioni con il pubblico: ho un estremo senso di gratitudine nei suoi confronti

Di Chiara Moniaci
Joan Thiele, 33 anni, rivelazione di Sanremo 2025
Francesco Gabbani, 42 anni. Dalla tua parte è il titolo del suo ultimo album A destra. Autoritratto con cappello di feltro di Vincent Van Gogh.

COMA COSE

La canzone che vi ritrae meglio?

CAlIFOrNIA Yellow Submarine dei Beatles

FAUstO lAmA L’avvelenata di Francesco Guccini. In un selfie, quale parte di voi mettereste in risalto?

C. Nessuna in particolare A me piace quando i tratti somatici comunicano un ’emozione a prescindere dal soggetto, come nei dipinti astratti

Fl La mia barba, che poi è anche la mia coperta di Linus.

Un autoritratto che amate?

Coma_Cose (California, 35 anni, e Fausto Lama, 46) con i loro autoritratti preferiti: quelli di Frida Kahlo “come Tehuana” e di Andrea Mantegna nella Camera degli Sposi a Mantova. Il nuovo album del duo è Vita fusa

C Quelli di Frida Kahlo,che ha saputo descriversi con le sofferenze, le fragilità e con la propria femminilità I suoi quadri sono tutt’oggi ipnotici e portatori di messaggi potentissimi.

F.l. Andrea Mantegna nella celebre Camera degli Sposi: mi piace l’idea che si sia nascosto nell’opera stessa Alla domanda: “E tu chi sei?” come rispondereste?

C Sonounapersonasemplice, che vive con entusiasmo la dico-

ROSE VILLAIN

La canzone che la ritrae meglio?

La mia Fuorilegge

In un selfie, quale parte di sé metterebbe in risalto?

I miei capelli azzurri. Un autoritratto celebre che ama?

Il Ritratto dei coniugi Arnolfini, forse uno dei primi selfie, perché riflesso nello specchio si vede l’autore,Jan van Eyck

Alla domanda: “E tu chi sei?” come risponderebbe?

Faccio la “villain”, ma sono una brava ragazza

Rose Villain, 35 anni, ha appena pubblicato l’album

Radio Vega In basso

Il Ritratto dei coniugi Arnolfini di Jan van Eyck, che si è autoritratto nello specchio

A destra. Sarah Toscano, 19 anni, la più giovane di Sanremo 2025, con il brano Amarcord

E l’opera Il sonno della ragione genera mostri di Francisco Goya

tomia tra una vita molto pragmatica e le luci del palcoscenico Cerco di prendere tutto quello che mi succede con positività e spero di restituirla a chi segue il nostro percorso musicale.

F.l. Sono un instancabile curioso, ho bisogno di nuove scommesse e di territori diversi dove sperimentare la creatività

La musica è da sempre una fedele compagna, ma ciò che mi muove è la ricerca di umanità e sono molto orgoglioso della community raggiunta.

SARAH TOSCANO

La canzone che la ritrae meglio?

Girl on Fire di Alicia Keys

In un selfie, quale parte di sé metterebbe in risalto?

Le lentiggini: non le nascondo,mi piace mostrarle

Un autoritratto celebre che ama?

Il sonno della ragione genera mostri di Goya

Alla domanda: “E tu chi sei?” come risponderebbe?

Io sono Sarah e ho 19 anni. Sono una ragazza normalissima, come tutte le altre, che sta cercando di inseguire il suo sogno, ama la vita e mette molta dedizione in tutto ciò che fa, con tanta voglia di conoscere il mondo e di farsi conoscere.

Simone Cristicchi, 48 anni (è uscita la nuova versione dell’album

Dalle tenebre alla luce).

Autoritratto di Antonio Ligabue del 1961.

SIMONE CRISTICCHI

La canzone che la ritrae meglio?

La cura di Franco Battiato. In un selfie, quale parte di sé metterebbe in risalto?

Le mani

Un autoritratto celebre che ama?

Uno di Antonio Ligabue

Alla domanda: “E tu chi sei?” come risponderebbe?

Sono un cespuglio pensatore.

Linee pure e palette basica Il minimalismo degli Anni 90 riparte dal 2025, ricalibrando tagli e silhouette secondo nuovi codici che pescano anche dallo streetwear. In bianco e nero Foto Cometti – Styling Claudia Carretti

L A C K

Giacca effetto pelle, YES ZEE Top su pantaloni a vita alta, JORDANLUCA.

CANVAS

Miniabito di maglia con cut out, DAVID KOMA. Collant di lana, WOLFORD
Body di maglia
cut out, ANDREADAMO
Pantaloni in fibra
di carta washi e seta, ISSEY MIYAKE
Mocassini Okinawa, BOTTEGA VENETA

Body stretch su pantaloni maschili, MANGO. Maxi occhiali da sole, MM6 MAISON MARGIELA.

Giacca di nappa, SALVATORE SANTORO
Top di cotone a costine, FERRAGAMO Bra di tulle, ERES. Pantaloni di cotone, DSQUARED2
Abito di lino con cut out e spalline sottili, GUCCI. Orecchini model’s own
Blazer di nappa plongé con revers a lancia, DEL CORE Brassière e gonna di seta su culotte, HERMÈS. Collant WOLFORD
T-shirt cropped di cotone, ARMANI EXCHANGE Pantaloni di nappa, MARNI Maxi occhiali, MM6 MAISON MARGIELA Mocassini
BOTTEGA VENETA
Giacca di lana, BOTTEGA VENETA
Tank dress di maglia e georgette, FENDI.
Top di maglia su gonna in maglia di seta, CHANEL Pantaloni stylist’s own.

Ha collaborato

Camilla Fioravanti

Trucco Miriam

Langellotti per The Green Apple Italia

Capelli Angelica Davanzo per Blend Management/Davines.

Modella Eliza Petersen per Fabbrica

Camicia in popeline di cotone su shorts, MAX MARA. Collant WOLFORD Mocassini
BOTTEGA VENETA
BOUQUET D’AUTORE
Dall’alto, a sinistra Foulard Flora rivisitato per la P/E 2025
(a destra, nella versione nera) Le stanze dei carré negli archivi Gucci, all’interno di Palazzo Settimanni, a Firenze

QUADRI DI SETA

Tra le sale degli archivi di una Maison fiorentina, alla riscoperta dei suoi iconici foulard. Una storia che ha per protagonisti un poetico illustratore, una principessa-diva e nove artisti contemporanei internazionali. Ecco le loro interpretazioni

SULLA SPONDA SINISTRA dell’Arno - Oltrarno per chi Firenze la bazzica,“di là d’Arno”per chi invece la abita - si staglia magnifico Palazzo Settimanni.Facciata settecentesca e finestre a oblònelsottotetto,2.800metriquadratisucinquepiani,guardasu via delle Caldaie al civico 7,nel cuore del quartiere Santo Spirito AcquistatodaGuccinel1954,diventadasubitosededilaboratori e magazzini che, dal 1971, vengono trasferiti nello stabilimento Gucci Casellina a Scandicci,poco fuori città

Traleparetidipietraelungoicorridoiincotto,comincianocosì ad accadere cose nuove;le aree si svuotano e diventano showroom e location di sfilata (l’ultima,un défilé uomo nel 1995,sotto la guidadiTomFord),pertrasformarsialcompimentodei100anni →

SHANGHAI POP Currynew
Di Micaela R Tenace

HERBARIUM

Everett Glenn

della Maison nel 2021 in casa dell’archivio Gucci

Tra queste stanze-scrigno che custodiscono gelosamente tesori, ce n’è una che sussurra racconti di ieri ma anche storie di domani,quelle ancora da scrivere.Da lunghi cassetti sottili fanno capolino foulard di seta colorati, patrimonio della Maison sin dagli Anni 50 Illustrazioni su seta, dapprima raffiguranti i prodotti venduti dal marchio - come una sorta di adv ante litteram - poi riproduzioni di capolavori artistici noti, fino al Tolda di Nave (nel lessico nautico,il ponte superiore,ndr),il primo modello realizzato in collaborazione con la seteria Fiorio.

MANIFESTO

Sara Leghissa.

COLORISOLIDI

Gio Pastori.

Ma è nel 1966 che il racconto assume sfumature da leggenda, quando sua altezza Grace di Monaco si reca nel negozio di Milano Rodolfo Gucci, figlio del fondatore Guccio e dal passato di attore con il nome d’arte di Maurizio D’Ancora, ha il desiderio di omaggiare la principessa con un cadeau: un foulard a fiori, come da lei richiesto Peccato che Gucci non facesse carré fleury Nasce qui - dalla necessità stringente di produrne uno ex novo in tempi strettissimi - la collaborazione con l’illustratore e amico Vittorio Accornero de Testa. In una sola settimana, dal 15 al 22 marzo 1966,vede la luce Flora,carré con 27 differenti tipologie di fiori del fiorentino (riprodotte con la minuzia del botanico),37 diversi colori (ognuno da stampare separatamente); nove bouquet ispirati alla Primavera del Botticelli custodita agli Uffizi, con l’aggiunta di bacche e insetti,nessuno dei quali si ripete mai, in un ’esplosione di bellezza e squisito savoir-faire.

DENTRO L’ARMADIO

Uno scorcio

delle sale dedicate all’abbigliamento

Flora nell’Archivio

Gucci di Palazzo

Settimanni a Firenze

Un motivo che diviene sinonimo del brand e piano piano contamina la valigeria e l’abbigliamento dagli Anni 70 (iconiche le camicie in twill di seta portate, tra le altre, da Carolina di Monaco, figlia dell’ispiratrice del motivo) Una continua reinterpretazione che prosegue tra le mani dei diversi direttori creativi di Gucci fino ad approdare in passerella anche per la P/E 2025,su base nera o verde acceso,per foulard annodati sul capo come usava fare Jackie Kennedy Onassis.

Oggi, un nuovo capitolo si aggiunge alla sua storia, e non solo alla sua Nel libro Keep it Gucci: the art of silk, l’ultimo capitolo è dedicato aThe 90X90 Project (il nome viene dalle misure canoniche del classico carré), un’iniziativa finalizzata alla reinterpretazione dei cinque temi principali della seteria della Maison, in collaborazione con nove artisti contemporanei. Flora sì, quindi, ma anche Animalia (un tempo denominata Safari, immaginata da Accornero nel 1969, ricca di animali selvatici a tinte vivaci), Nautica (dal primo Tolda di Nave al soggetto Marina Chain degli Anni 70),Equitazione (uno sport che connota Gucci sin dagli albori, poiché il primo atelier in via della Vigna Nuova era anche selleria) e Monogramma GG (del 1969, evoluzione del motivo diamante).

ILLUSTRAZIONI

Walter Petrone

E così l’americano Robert Barry pioniere dell’arte concettuale, l’illustratricecineseYuCai(celebreperisuoiuniversiatintepink, lavora a Milano e a Venezia), gli italiani Sara Leghissa, Walter Petrone e Gio Pastori, il cartoonist Everett Glenn, l’australiano Jonny Niesche, Currynew da Shanghai e la sudcoreana Inji Seo hanno reinterpretato i temi a loro più affini per la creazione di carré in limited edition. Se Pastori decide di campionare i colori Pantone del disegno originale, riposizionandoli perfettamente come nel foulard del 1966, Barry usa le parole immaginando che ogni angolo del quadrato corrisponda a una stagione diversa Modalità espressive uniche e differenti sperimentano inedite narrazioni di cinque soggetti che hanno fatto la storia della moda italiana Mettendo in circolo virtuoso opere d’arte à-porter,rigorosamente in edizione limitata (in vendita da aprile in selezionati store e su Gucci.com).Non solo da annodare,ma anche incorniciare per vernissage tessili di altissima maestria.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

RAYOGRAPHY

Cannolo bag di pelle
stampa cocco, JIL SANDER BY LUCIE & LUKE MEIER

Solarizzazioni e multipli effetti caleidoscopio. La sperimentazione esce dalle camere oscure e irrompe nell’immagine fashion. Per inattese versioni degli accessori più desiderati di stagione Foto Inès Dieleman – Styling Vanessa Giudici

Slingback con ricami, applicazioni e zeppa di plexiglas, DRIES VAN NOTEN.
Borsa LV Biker MM
di pelle effetto
pixelato, LOUIS VUITTON.
Collier rigido in argento dorato con cristalli e bangle in parure, GIOVANNI RASPINI
Borsa a mano Alice di pelle, AKRIS.
Borsa Carré composta da foulard in twill di seta imprimé (intercambiabile) e manico di pelle, LORO PIANA
Slingback Loulou con dettaglio di resina e tacco design, SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO.
Borsa Jackie 1961 con ricami di perline e doppia G in argento, GUCCI.
Borsa Chanel 25 di pelle matelassé, CHANEL
Maxi occhiali da sole con montatura geometrica, PRADA.
Ha collaborato Adriana Pinto de Azevedo.
SURREALISTA Schiaparelli
TOTEM Roberto Cavalli
TALISMANO Valentino Garavani
ORGANICO Dries Van Noten
ONIRICO Leonard

QUESTO COLLIER È UNA SCULTURA

Oceani dorati, pietre magiche e amuleti: i bijou della P/E 2025

sono un manifesto personale e plastico di potere e seduzione

C’È UN’ECO ANTICA CHE RITORNA, potente e sottile, come il canto delle sirene tra gli scogli di Capri o la brezza carica di salsedine che attraversa la baia diTulum al tramonto Un richiamo che parla di magia,abissi marini,coralli,erbe officinali e pietre preziosecapacidicustodireenergieinvisibili Così,inquestamarea incessante,anche i gioielli si trasformano,luna dopo luna,e diventano talismani ultra-personali,dichiarazioni audaci di carisma,protezione e identità.C’è stato un tempo in cui i monili erano amuleti, non solo vezzi, ma stemmi di saggezza e di virtù. Ora, per la primavera/estate2025,tornanocosì:statementpotenti,alchemici,vivi. Nonpiùsoloaccessori,mamonilifatati,riemersidalfondodelmare, raccolti in scrigni che custodiscono segreti ancestrali

La nuova era dei gioielli parla di forza,la nostra,e racconta storie da indossare,opere d’arte da portare con sé per elevare l’incanto e anche le mise più essenziali. I collier non sono più dettagli, ma sculture protagoniste assolute del look, in grado di trasformare la bellezzainpotere.CisonoDriesVanNoteneMoschino,peresempio, che hanno immaginato l’uno ensemble corallini e massimalisti abitati da creature marine, l’altro abbracci di nodi e di bottoni E c’è il sogno surrealista di Schiaparelli e di Leonard,che giocano con l’onirico attraverso maxi talismani degni di un quadro di Dalí, trasformati in manifesti suggestivi da portare al collo. Ma il viaggio non si ferma qui.L’estate 2025 sarà un’immersione in un oceano dorato,tra conchiglie,agate,sassolini e animali fantastici: pesci, delfini,balene e sirene.Un incanto degli abissi che vibra nei maxi collier totemici di Roberto Cavalli,ma anche nella leggerezza marina delle creazioni di Etro,dove gemme e monete incise si fanno purapoesia Valentinorispondeconcateneeamuletiipnoticiinformato XL,pietre preziose incastonate come fossero gioie magiche dalleinfluenzeextra-ordinarie,degniregalidiunareginad’Oriente. Balenciagaalzailvolumeconunlogooversizechediventaunmantra da indossare con fierezza e Giorgio Armani sigilla il tutto con lunghe collane che sembrano racchiudere esotiche pozioni segrete Understatement? No, grazie Il collier deve essere bold, audace, dorato I gioielli-scultura visti in passerella sono una dedica al nostro femminile indomito, un omaggio alla memoria, al mistero, alla potenza. Meravigliosi scudi dorati che ci accompagnano, illuminandoci di luce propria,nella nostra personale traversata.E che, sempre,raccontano di noi.

Di Paola Di Marcantonio

CROCIERA SUL NILO

Styling Barbara Villotta -Testo Micaela R Tenace - Foto Armen Casnati e Alberto Zaninotti

Occhiali da sole, LAPIMA euro 575

Foulard in crespo di seta, MANTERO 1902 euro 195

Catena gold, UNOAERRE euro 149

Orecchini in bronzo dorato e strass, NALÌ euro 22

Camicia di lino con ricami euro 248 su pantaloni cargo euro 198

Tutto FALCONERI Cintura gioiello, ORCIANI euro 189

Pochette Dew Small, COCCINELLE euro 248

Bracciali Blade, GIOVANNI RASPINI da euro 510 Anello cocktail in bronzo smaltato, MVM DI MADINA VISCONTI euro 410

Jurassic Sandal di pelle effetto cocco, CASADEI euro 525

Da Luxor ad Assuan, passando per la Valle dei Re. Come l’egittologa Amelia Edwards, mentre scivola sulle acque placide sognando le piramidi. Contro il caldo del deserto, essenziale il total look di lino, composto da camicia - con maniche ricamate - e cargo super light in verde papiro Al collo una sciarpina di seta, sul viso un paio di occhiali aviatore e poi qualche tocco gold qua e là.

I AM AGELESS NOW

Dopo 15 anni di ricerche e studi clinici, il più noto brand di integratori al collagene liquido presenta una formula potenziata da 12.000 mg di collagene marino, che rivoluziona la skincare. Per prendersi cura di pelle e corpo dall’interno e celebrare il presente con orgoglio

L’età è solo una questione di come la si affronta Prendersicuradiséevolersibenesonofondamentali per vivere una vita piena e in salute, affrontando ogni momento con energia e vitalità Con la campagna #IAmAgelessNow, Gold Collagen® si fa portavocediquestomessaggioinvitandoledonnea celebrare il presente con orgoglio, accogliendo il cambiamento Volto della campagna di lancio di Forte Ageless, #IAmAgelessNow è Luisa Ranieri, che con la sua eleganza e carisma, rappresenta una donna moderna, sicura di sé, che vive ogni momento della sua vita con grazia e consapevolezza. Forte Ageless è l’ultima generazione della linea di integratori di collagene liquido dell’azienda britannica Minerva Research Labs di Tony Sanguinetti, italiano di origine e pioniere del collagene da bere. La nuova formula promette di combattere lo stress ossidativo, ridurre la comparsa di rughe profonde e supportare l’idratazione e l’elasticità della pelle a qualsiasi età Dopo15annidiricerchescientifiche,studiclinici e feedback dei consumatori, Gold Collagen® lancia un supporto completo in grado di trasformare la cura della pelle in un rituale olistico di benessere perfetto per chi vuole sentirsi al meglio indipendentemente dall’età. Ogni flaconcino del nuovo integratore, infatti, non solo contiene una super dose di collagene idrolizzato marino (12 000mgper50millilitri,traidosaggipiùalti del mercato) per migliorare l’elasticità della pelle, ridurre le rughe e donare luminosità, maancheunblenddivitamine(C,DeB3)ealtri principiattivi,tracuiacidoialuronico,ceramidi edelastinacheidratanoesostengonolastruttura della cute Estratti di borragine e zafferano aiutano,poi,abilanciareormonieumore Senzazuccheri,conservantiocolorantiartificiali e glutine, l’innovativo integratore liquido haungustofruttatodipesca,litchiemangoche lo rende perfetto da assumere come prima cosa lamattina.Nebastaunabottigliettaalgiorno(a stomaco vuoto per favorire un migliore assorbimento) per almeno un mese, meglio tre per risultati più visibili e duraturi

Luisa Ranieri è il volto della campagna #IAmAgelessNow di Gold Collagen® Forte Ageless, nuovo integratore liquido completo per il benessere di pelle e umore Una confezione contiene 10 flaconcini da 50 ml (euro 55,50, in farmacia, parafarmacia, Amazon e su gold-collagen com).

Unitevi al movimento #IAmAgelessNow inquadrando il QR Code qui a fianco.

SPRING PARTY

Styling Barbara Villotta -Testo Micaela R Tenace - Foto Armen Casnati e Alberto Zaninotti

Orecchini Jacaranda, ATELIER VM euro 270

Abito in crêpe de chine con ricami e applicazioni gioiello, BARBARA RIZZI euro 700 Cintura effetto lurex, MOMONÍ euro 115

Bracciale rigido a spirale, APM MONACO euro 350

Clutch di rafia, FABIANA FILIPPI euro 590

Sandalo gladiator di nappa tressé, ERMANNO SCERVINO euro 1 350

Voglia di leggerezza, che si traduce in tessuti impalpabili e accessori realizzati con fibre naturali. La primavera chiama e la moda risponde, con cocktail dress in crêpe dai volumi lievi, clutch ma di rafia e sandali un po’ da ninfa greca in pelle sapientemente intrecciata Ai toni pastello si abbina l’oro, per dare un’idea di regale eleganza. Sofisticata, con uno sprint in più.

MODA NEWS

CLASSICI ALLA MANO - Di nome fanno Postina, A Spasso, Dotta e Monda. Le borse iconiche di Zanellato si (ri)presentano: con nuove lavorazioni e colori di tendenza. Dalle tote bag alle tracolle, il fil rouge per tutte è l’artigianalità, coronata da chiusure gioiello realizzate da orafi e ispirate ai meccanismi dell’alta orologeria.

SOTTO UNA BUONA STELLA

Partner-in-crime del successo delle star, alcuni stylist sono anche loro stessi celebrità. Come Lorenzo Posocco, che cura l’immagine, tra le altre, di Rosalía e Dua Lipa. E che ora ha conquistato il brand Max&Co, per il quale ha firmato una capsule ispirata agli Anni 90.

COOL GIRL

Cambio generazionale. Lila Moss, figlia della celebre Kate, è la nuova testimonial di DKNY, il marchio giovane di Donna Karan New York (a cui invece presta il volto sua madre) Grintosa, fresca, la figlia d’arte della moda brilla di luce propria nelle foto scattate per le strade - e dove se no - della Grande Mela

Lila Moss a New York in una foto di backstage della campagna adv di DKNY
Tre look della collezione Found Family disegnata da Lorenzo Posocco per MAX&CO
Borsa Dotta in pelle martellata, ZANELLATO

Orecchino in ametista e argento placcato oro, PDPAOLA

MADE IN JAPAN - Onitsuka Tiger, brand nato in Giappone nel 1949, lancia Denivita, la collezione in denim che proviene dal Sol Levante (famoso per l’altissima qualità del tessuto) Giacche, jeans e T-shirt resi unici da speciali tinture effetto sfumato.

BOHO ALL’ITALIANA

La suola in corda delle mitiche espadrillas di Castañer pone le basi per una nuova interpretazione del motivo paisley di Etro Dall’unione creativa tra l’azienda iberica e la Maison italiana sono nati modelli flat,slingback,inediti ankle boot (introdotti appositamente per l’occasione) e perfino mocassini da uomo Si va da versioni stampate a quelle con i ricami floreali e i profili sfrangiati,fino alle declinazioni più massimaliste,arricchite da intricati decori applicati a mano Ce n’è per tutti i gusti, soprattutto per gli amanti della tendenza Anni 70.Costa del Sol “is a state of mind”.

LA FORMA DELL’ACQUA - Come gocce di colore liquido, i gioielli della collezione

Dolphin di Pdpaola evocano i movimenti fluidi dei delfini Per esempio, gli orecchini d’argento placcato oro 18 carati adornati con ametista, quarzo lattiginoso o avventurina verde

AMERICAN DREAM

Se un tempo Blauer vestiva i poliziotti Usa (come fornitore ufficiale delle loro uniformi), oggi il marchio d’abbigliamento è celebre per la sua interpretazione trendy delle divise urban Street, funzionale, con una nota rock: anche la collezione per la primavera fonde abbigliamento militare e womenswear, tra giacche di pelle, tasconi e zip a profusione.

Chiodo in pelle effetto vintage, canotta e pantaloni, BLAUER
Espadrillas in tessuto paisley jacquard, ETRO X CASTAÑER

MODA NEWS

CASTA

DIVA - Marina Rinaldi rinnova la collaborazione con la designer libanese

Dima Ayad. La seconda collezione si fa forte di un’eleganza disinvolta e teatrale allo stesso tempo, con abiti taglio caftano definiti dal fitto motivo plissé e completi pajama illuminati da cristalli.

NEL BLU - I found my love in Portofino. Alla nota località ligure è ispirata l’ultima collezione di Colombo Con le geometrie delle facciate storiche del borgo che danno forma alle borse della Maison milanese Pellami preziosi cuciti a mano, nei colori del Mediterraneo, tra cui arancio, bianco e giallo.

STEP BY STEP - La sneaker Spherica Plus di Geox è la più recente evoluzione di Spherica, tra i modelli di maggiore successo del brand. Leggera e flessibile, con la tomaia in tessuto tecnico, mira a ridefinire i parametri del comfort Si parte dalla suola Zero Shock System a densità e assorbe gli urti, si passa dal Geox Breathing System, eccanismo traspirante, e si arriva alla novità dell’anno, n System, ovvero lacci elastici che consentono un fit istantaneo della calzatura sagomata. Pronte, attente, via.

In alto Penélope Cruz a Madrid sul set della campagna pubblicitaria della sneaker Spherica Plus (a sinistra) di GEOX
Abito plissé, MARINA RINALDI BY DIMA AYAD

STILE LIBERO

Hanno texture trasformiste e colori

“reattivi”. In polvere, crema e perfino liquidi, ombretti, blush e illuminanti sovvertono le regole del trucco. Per lasciare spazio alla capacità di improvvisare. Su volti trattati come tele

Testo Cristiana Provera

Foto Marco Gazza

Styling Vanessa Giudici

Multitexture Multicolor Multitasking. È il make up che non ti aspetti: dietro l’apparenza di un gloss può nascondersi un blush liquido cangiante; un fard in polvere si rivela infuso di attivi skincare e, mentre trucca, idrata e “cura” la pelle Così anche le tinte più forti possono essere usate all over Evviva la libertà d’espressione

Dall’alto In stick: Dreamphoria Color Reveal pH Blush di KIKO MILANO (euro 14,99) Joli Blush Couleur & Éclat di CLARINS in cheeky purple (euro 40). Waterproof: Fenty Cheeks Suede Powder Blush di FENTY BEAUTY (euro 35) È peachmania con la palette occhi Diorshow 5 Couleurs di DIOR (euro 69). Cloud Crush è il blurring blush color candy di TOO FACED (euro 45) Multi stick cremoso: Blushin’ Charm di CATRICE per labbra e guance (euro 5,79).

Blush e rossetti pH reagenti sono i prodotti più inclusivi del momento: fanno “arrossire” qualsiasi carnagione Dietro l’effetto magico, c’è una reazione chimica simile a quella di una cartina al tornasole, che diventa rossa a contatto con una soluzione acida.

Da liquido a cremoso, il “colore per le guance” più in trend è in stick

Come un burrocacao scorre facilmente non solo su zigomi e naso, ma anche su palpebre e labbra. Sfumato con spugnetta, polpastrelli o pennello, si fonde perfettamente con ogni altro trucco

Dall’alto Sfere in libertà: Pearl&Scent Blush di NAJ-OLEARI (euro 27) Nella Camélia Futura di CHANEL fiorisce un trio di fard, che sfumano dall’albicocca al rosa (euro 70). Una goccia di Violet Liquid Blush pH reagente di DOLCE&GABBANA aggiunge tono (euro 41). Minimizza i pori: Make Me Blush di YSL BEAUTY (euro 50) Deep Red è la nuova nuance di Terracotta Blush di GUERLAIN (euro 50) Infuso di siero: Cheek Balm Blush Stick di HAUS LABS (euro 34).

Da sinistra. I Nasi

Julien Rasquinet, allievo di Pierre Bourdon, tra i “pilastri” della profumeria, e Paul Guerlain, della celebre dinastia. Insieme firmano Lustre, una delle tre nuove Essences di Amouage, create con un processo a doppia infusione che ricorda l’invecchiamento del vino

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Uno, Julien Rasquinet, immagina gli odori dei paesaggi scolpiti da Eva Jospin. L’altro, Paul Guerlain, sogna il piano e cene con Giacometti. Ma sanno anche fantasticare e creare insieme. Come dimostra l’opera aromatica composta per un brand dell’Oman. Ben calata nel presente

“SONO SCONSIGLIAT I I TACCH I ALT I, suggerito un abbigliamento caldo e confortevole”. Un appunto inusuale, che accompagna l’invito a una serata da sogno nella più antica Casa di champagne al mondo, la Maison Ruinart. Siamo a Reims, Francia,nel cuore della regione delle bollicine,ed è subito chiaro il motivo del dress code Si scendono molti gradini su pavimenti scivolosi, fra opere d’arte e volte sgocciolanti È con il fiato sospeso che ci addentriamo sempre più giù, come speleologi dark, fino a raggiungere 40 metri sotto il livello del suolo.La cena è in un contesto spettacolare e un po ’sinistro,ovvero nelle crayères,le monumentali cantine scavate nel gesso: la temperatura interna è di 12 gradi,si mangia e si conversa quasi al buio,con una copertina bianca sulle ginocchia,in un ’atmosfera gotica Sembra di essere sul set di un film di Peter Greenaway Questo posto incredibile, invece, è stato scelto da Amouage, brand omanita di Alta Profumeria che crea sillage che fanno perdere la testa, per presentare The Essences, una collezione di tre fragranze che riflettono sul potere trasformativo del tempo.

Fruttodiunatecnologiarivoluzionaria,ijussonorealizzaticon un processo a doppia infusione che ricorda quello dell’invecchiamento dei vini, idea del carismatico Renaud Salmon, direttore creativo della Casa «Il mondo va sempre più veloce In una settimana si produce più musica di quanta se ne facesse in un secolo In quanto ai profumi,ne escono sul mercato 3mila all’anno,circa dieci al giorno.Sentivamo il bisogno di qualcosa che non potrebbe esistere se non fosse creato in modo estremamente lento»,dice. Dopoannidistudi,esperimentietentativifallitiarrivanoReasons,

creato dal Naso Bertrand Duchaufour,che trasmette l’idea di passato; Outlands, composto da Cécile Zarokian, invito a viaggiare nel futuro; Lustre, che esprime l’immediatezza del presente, realizzato da Julien Rasquinet e Paul Guerlain, i due perfumer che abbiamo intervistato

IlfilosofocoreanocontemporaneoByung-ChulHanscrive:“Viviamo nell’epocadell’affanno,c’èbisognodiritrovarelavitacontemplativa nella sua forma più quotidiana” Come avete tradotto il concetto di presente in una fragranza?

Julien rasquinet La composizione è estremamente complessa.Lustre-chevuolsignificareluminosità,luce-nascedauna riflessione sull’impermanenza,qualcosa che accade in un momento specifico e subito dopo non c’è più Volevamo dare un senso di speranza, comfort e benessere e, per farlo, abbiamo usato il sandalo,un legno dalle proprietà magiche

PaulGuerlain Il nostro intento era anche quello di evocare la sensazione di vivere pienamente l’attimo. L’esplosione di cardamomo, la cremosità dell’iris e la vaniglia producono un avvolgente effetto nuvola È difficile creare in due?

J r Al contrario della musica, dove il compositore riesce a sentire la melodia in testa, o della pittura, dove un maestro è in grado di immaginare un ’ opera, il profumiere ha un’idea ma non la vede, è questa la differenza più grande con altre forme d’arte. La profumeria è come il poligono di tiro: spari più a sinistra,poi più a destra, finché fai centro Devi continuare a correggere In

The Essences, tre nuovi profumi di Amouage, si presentano in un flacone ricoperto da ceramica opaca e con scanalature che ricordano le sabbie del paesaggio omanita Sotto ogni bottle, una medaglia con alcune informazioni chiave: numero di lotto e contenuti (100 ml, euro 420)

commesso una sciocchezza Nella notte gli ho mandato una mail chiedendo se fosse ancora valida la proposta e lui ha risposto di sì. Sono stato il suo ultimo allievo.

Qualèstatoilmomentonellavostravitaincuiaveteiniziatoafare attenzione a quello che annusavate?

PG Hounricordopreciso Quandoavevocinqueannisonoandato con il nonno a Mayotte,isola francese vicino al Madagascar Lui aveva delle piantagioni là Sommerso da fiori e odori,provavo emozioni pure: il mio desiderio di diventare profumiere è sorto quando ho sentito per la prima volta l’ylang-ylang.

J.r. Io rammento il mare in Belgio,gli scogli,l’aria frizzante.E poi la campagna,l’odore della terra nella foresta,dei cavalli e delle strade sterrate A 14 anni avevo un cabinet di curiosità pieno di cose profumate: una corda da marinaio infusa in un legno scuro, un pacchetto di tabacco,scaglie di sandalo Non capivo che cosa stessi facendo,ora so che tutto aveva un senso L’arte vi influenza in qualche modo?

J.r. Tanto e in modi diversi. Mia moglie, Irina Rasquinet, è un’artista, qualche tempo fa passavo molti dei miei weekend a guidare un furgone per consegnare le sue opere Facevo il profumiere nei giorni feriali e il “delivery guy ”nei fine settimana Ho anche collaborato con Claudine Drai, con cui abbiamo creato fragranze diffuse all’aeroporto Charles de Gaulle a Parigi e, più recentemente,con Eva Jospin.Ho dato un aroma ai suoi paesaggi.

due si annusa e poi si aggiusta tutto insieme

PG Quando ci siamo conosciuti avevamo gli uffici vicini: andavamo alla macchinetta del caffè 20 volte al giorno e abbiamo iniziato a parlare di passioni comuni, non solo di profumi (ride, ndr).È stato naturale pensare di lavorare in coppia.Io ho affinità con alcuni ingredienti, lui con altri: trascorriamo ore infinite in “smelling session”creative,ponendoci mille domande.

C’è stato qualche errore che vi è stato particolarmente utile?

J r Facciamo più errori che cose giuste Da ragazzino collezionavo fragranze e ne ero ossessionato, ma non ho mai intrapreso studi di Chimica Dopo la laurea in Economia ho avuto,però,la fortuna di conoscere il mio mito, il Naso superstar Pierre Bourdon. Eravamo nel suo studio, dopo un po ’ che parlavamo mi ha detto: “Vuoi venire a lavorare qui?”. Per l’agitazione ho risposto: “Ci devo pensare ” Ero sconvolto, impaurito, consapevole di aver

P.G. L’arte contemporanea è una delle mie grandi passioni. Ma mi interessa molto anche la gastronomia, ci sono molti ponti fra le nostre creazioni e quelle degli chef

Anche i viaggi sono un serbatoio di ispirazioni olfattive C’è qualche nuova meta nei vostri sogni?

J r Il nostro è come il lavoro di un etnologo: bisogna studiare,capire le diverse culture e confrontarsi.Gli ingredienti arrivano da tutto il mondo e il desiderio di partire c’è sempre.In questo momento sogno di andare in Iran,dove c’è una cultura olfattiva storica

PG Io penso all’India,non ci sono mai stato e credo cheprovochiunoshockolfattivo PoisognoilGiappone Sepotestecenareconunpersonaggiostorico,chiscegliereste?

PG Giacometti.Sono ossessionato dalle sue sculture, vorrei immergermi nel suo mondo circondato da cibo, vino e sigarette per una notte.

J.r. Giuseppe Penone, il grande maestro dell’Arte Povera,che diceva:“Non sono un artista,sto solo partecipando a un movimento” Amo la sua umiltà e la capacità di trasformare elementi semplici in opere,che è un po’la magia che cerchiamo di ottenere con le fragranze. Un mantra che vi accompagna quando create?

P.G. Less is more.Viviamo in una società che divora consumi,a volte dimentichiamo l’essenziale. Come immaginate il futuro dei profumi?

J r Difficile dirlo Si può vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto Nel nostro mondo ci sono ancora tanti lanci,un numero folle e molti di questi non sono interessanti Ma penso che stia succedendo anche qualcosa di notevole,che lascerà il segno.

P.G. È avvincente vedere tutta questa nuova passione per i profumi, è bello assistere alla democratizzazione delle creazioni di nicchia attraverso i social Fa paura, però, pensare che le persone non si prendano il tempo di approfondire: scegliere un ’ essenza vuol dire sentirla sulla pelle Spero che riusciremo a capire come usare A I e social media per creare esperienze immersive Se poteste svegliarvi domani con una nuova abilità,quale sarebbe?

P.G. Suonare divinamente il piano.

J.r. Guarire il mal di schiena.E poi essere un bravo marinaio.

SEGNI PARTICOLARI

La laccatura aggiunge un effetto ombré La cornice metallica ne asseconda il profilo e ne accentua il rigore stilistico Idôle si scopre più audace o, per dirla con LANCÔME, Power Nel bouquet, petali di rosa damascena, legno di sandalo e una nota molecolare, Pomarose, dai sentori zuccherini (edp intense, 50 ml, euro 120).

Francis Kurkdjian reinterpreta DIOR Homme in Parfum: elegge l’iris a nota-signature e le affianca patchouli e vetiver, cumarina e fieno reciso

La bottiglia abdica al color-block e adotta il dégradé che, dal nero opaco della parte superiore, sfuma in una trasparenza ambrata. Così la sua vena dark - il copritubo interno - resta ben visibile (50 ml, euro 120).

L’apparenza spesso inganna, ma talvolta intriga. Senza tradire l’originale, i caratteristici flaconi di sei famose fragranze si trasformano. E affidano a inediti dettagli l’espressione di una rinnovata personalità olfattiva

Continua a farne di tutti i colori VALENTINO BEAUTY Il riconoscibilissimo flacone borchiato di Born in Roma, per la nuova versione Extradose, sfoggia un rosa esplosivo La città eterna resta anche al centro del racconto olfattivo, che acquista intensità e persistenza con l’alta concentrazione di materie prime: cassis, rum, vaniglia (parfum, 50 ml, euro 140).

La bottiglia ha una trama arcinota, che, a nido d’ape, ne decora la

L’elemento sorprendente arriva dal bouquet: Delphine Jelk, parfumeur GUERLAIN, insegue e riproduce la freschezza di un tuffo in acqua fresca. Il suo Rosa Verde, nuovo jus in seno alla famiglia Aqua Allegoria, sposa petali di rosa, cetriolo e menta (edt, 75 ml, euro 103).

calotta.

In versione Ambrée, Gentleman Society adotta sfumature resinose Alla struttura originaria, con assoluta di narciso e vetiver, affianca vaniglia Tasuki e balsamo del Perù, cuoio e tabacco, opoponax e sandalo australiano La placca metallica sulla bottle suggerisce il nuovo tono di voce: l’emblema GIVENCHY si colora d’oro champagne (edp, 100 ml, euro 139).

Flower Indigo,

l’indaco, colore-feticcio della tradizione nipponica, in un’eau dai sentori floreali. Vi pone l’iris pallida al centro e vi abbina un inedito accordo inchiostro, ulteriore rimando al pigmento bluette La ricetta “vive” sul flacone a stelo ricurvo, omaggio della Maison all’arte giapponese dell’Ikebana (edp, 75 ml, euro 126).

Con
KENZO traduce

TATTOO CON TATTO

Ispira colonie e dispositivi hi-tech: in futuro (pare) potrebbe “caricare” e far trasparire emoticon & co. Il tatuaggio evolve e diventa gentile: quando stanca, sparisce. In cambio chiede solo qualche attenzione

È DE MOCR AT ICO Se prima il tatuaggio «era appannaggio quasi esclusivo di giovani e giovanissimi, ora l’età media di chi si avvicina alla body art è salita a 40, anche a 50 anni», osserva il tatuatore Mirko Zona, titolare dello Zonart Tattoo Studio e direttore artistico della nascente Como Tattoo Convention (la prima edizione è attesa per ottobre 2025).

Soprattutto, il tattoo è sempre più hi-tech C’è, per esempio,quellochesipresentapatch e performa da wearable device come DuoSkin, nato dalla partnership tra il team Microsoft Research e il Massachusetts Institute of Technology: in foglia d’oro, è dotato di sensori che leggono la pelle e ne rilevano i parametri fondamentali, dal livello di idratazione alle fluttuazioni di temperatura. In futuro, pare, sarà in grado di ottimizzarli. Altrettanto evoluto l’E-Tattoo allo studio all’Università di Vancouver: impiega Digital Ink, un inchiostro sperimentale che ne consente la connessionealweb.Undomani potrebbe caricare appuntamenti, scadenze, emoticon, lasciandoli trasparire a fior di pelle. Tecnologia prossima alla fantascienza che nulla toglie al fascino dell’attuale body art

Tattoo-like: i cerotti a lento rilascio

vitaminico sono un’idea di BARRIÈRE (da euro 28).

Nel mondo del tatuaggio, esiste una grande varietà di stili Che si differenziano soprattutto per spessore delle linee, ombreggiature, intensità del colore

REALITYSHOW

Mirko Zona tatua Realistico, attualmente lo stile più richiesto «Niente guizzi fantastici: i disegni si attengono al vero per ricreare volti (noti e non, ndr), personaggi storici, pet, statue classiche, soggetti sacri», dice. Una scuola giovane (ha una quindicina d’anni), specie se paragonata alle veterane Old School, Maori, Giapponese, Tribale. Quelle che il Naso francese Anaïs Biguine ha tradotto in ricette olfattive e raccolto in una fragrance collection dal gusto pittorico: Gri Gri, questo il nome del brand portato in Italia da Abaton, conta quattro eau de cologne dedicate al tattoo world

Concorre a preservare la luminosità dei colori: Tattoo Stick Spf 50+ di AUSTRALIAN GOLD (euro 19,90)

PUNTI CRITICI

Indecisi sul tattoo da farsi? Intuire come evolverà il disegno aiuta «Al cliente serveimmaginazione,all’operatorebastanoesperienzaelungimiranza»,assicura Zona La scelta dell’area è la prima discriminante: «Il consiglio è evitare punti soggettiacedimenti,comesenooaddome,ocaratterizzatidapieghe,vedimani, gomiti e ginocchia», interviene Laura Mazzotta, chirurgo presso AEsthe Medica di Ferrara. «Mani e dita, esposte a lavaggi frequenti, possono sbiadire più rapidamente» Il viso? Ha pelle sottile e sensibile, con una maggiore presenza di terminazioninervose Chihabassasogliadisopportazionedeldolore,siastenga

Tabù Niente sole prima che siano trascorse 4-6 settimane dall’esecuzione. In seguito, mai esporsi senza aver schermato il disegno con una formula dotata di Spf 50. Solo così si proteggono colori e definizione della body art

Si applica sulla pelle trattata per ammorbidirla e mitigare i rossori: Ink Tattoo Balm di ETEREA (30 ml, euro 16,90)

GIORNI PRIMA

Una preparazione serve, eccome. «Sì a un ’ esfoliazionedelicatanei giorni che precedono il tatuaggio», riprende Mazzotta «Rimuove gli ispessimenti, uniforma la grana cutanea, livella lo strato corneo» Ma attenzione al prodotto scelto: «Scrub aggressivi oppure soin a base di retinoidi possono creare arrossamenti e irritare, compromettendo così la resa del disegno e gli eventuali tempi di guarigione», avverte l’esperta. Che sottolinea anche come idratazione e nutrimento siano essenziali: «Accentuano l’elasticità cutanea e incoraggiano la penetrazione dell’inchiostro Via libera, quindi, all’applicazione di formule fluide umettanti, arricchite da una componente lipidica, soprattutto in caso di cute secca o piuttosto sensibile».

Dalla Linea Tattoo di OLCELLI FARMACEUTICI: Dermo.Tonic lenisce (100 ml, euro 14), Burro di Karité After Care idrata (50 ml, 10,30 euro).

ACOSE FATTE

Priority Cream predispone la pelle al disegno (30 ml, euro 16), Ultra Balm ne favorisce la guarigione (50 ml, euro 16) Di ETOO

Tra i gesti da evitare per le due settimane che seguono, invece, l’esecuzione del tattoo, Mazzotta inserisce «bagniprolungati,piscineesaune,responsabilidiunosbiadimentoanzitempodeldisegno».Stopancheall’attività fisica,perché«l’eccessivatraspirazionepotrebberallentarelacicatrizzazione».La detersione è uno step cruciale «Va effettuata con acqua tiepida e un detergente neutro, privo di profumi e agenti irritanti, evitando di strofinare l’area: per asciugare, si può tamponare con un panno pulito o una garza sterile», consiglia Mazzotta Una crema cicatrizzante specifica, infine, favorisce la riparazione

SE NON PIACI, TI CANCELLO

«Se il disegno ha stancato, lo si può eliminare; se si è sciupato, lo si può ritoccare», rassicura ancora la dottoressa Mazzotta «Al laser Q-Switched si è affiancata una seconda opzione, rappresentata dal laser a picosecondi Il meccanismo d’azione è analogo: il raggio raggiunge le particelle d’inchiostro e le frantumaperchépossanoesseresoppressedalsistemaimmunitario».Ilnumero di sedute varia in base a dimensioni, profondità e colore. «Da quattro a dieci, inmedia,gliappuntamentinecessari,auncostominimodi150euroaseduta»

BEAUTYFRAME

Testo Carla Ferron - Foto Simone Agostoni

Contrasti cromatici tra l’oro, il bianco e il nero animano Soli e Lune e Giorno e Notte, due candele profumate di una nuova collezione de l’Atelier FORNASETTI (euro 170 l’una, dal 7 aprile su fornasetti.com).

FARE FIGURA - Il sole dialoga con la luna e viceversa. Applicati a mano sulla porcellana, gli astri antropomorfi delle nuove candele Fornasetti danno vita a un racconto illustrato. A suggerire il tema, l’archivio della Maison (altre varianti espongono architetture e il volto di Lina Cavalieri). Così le fragranze per la casa (queste sprigionano le note legnose e aromatiche del jus Immaginazione) diventano (impilabili) oggetti di design, che abitano lo spazio.

STIAMO FRESCHE

È “ricca”, ma sul viso è come un soffio leggero. È una crema per tutte le stagioni, capace di stimolare l’idratazione 365 giorni all’anno.

Il suo segreto? Un mix di oli e microgel per una perfetta silk skin

È U N I B RI D O da brivido: concilia l’apparentemente inconciliabile e diventa un soin in perfetto equilibrio sui contrasti. È Cellular Performance Fresh Cream di Sensai,un trattamento che ama sorprendere:

idrata in profondità pur essendo leggero, è ricco ma anche freschissimo E non teme stagione. Avvolta dalla sua protezione quasi eterea ma tenace,la pelle è preservata dai fattori disidratanti 365 giorni all’anno,

rughe e segni di stanchezza si attenuano, compattezza e colorito migliorano Merito della formula, a prova di scienza. La seta Koishimaru, la più pregiata del Giappone e marchio di fabbrica di Sensai, stimola la

Cellular

Performance

Fresh Cream è la versione più light del bestseller di SENSAI lanciato nel 1998

Si usa mattina e sera dopo la Lotion, per completare il rito della doppia idratazione (40 ml, euro 147)

sintesi di acido ialuronico (rilanciando, appunto, l’idratazione) mentre incontra e si fonde con un nuovo complesso globale antietà chiamato Advanced CPX Vital Extract.

BEAUTYNEWS

DAL VELO AL VELLUTO

Mat e confortevole, morbido e a lunga tenuta. Phyto-Rouge Velvet di Sisley si lancia in una nuova, ambiziosa mission: perfezionare le labbra come un primer e proteggerle dalle aggressioni esterne come un balsamo. E senza rinunciare all’audacia del colore. L’innovativa texture del rossetto crea all’istante un sottile film opaco effetto-cipria, che attenua le linee sottili, nasconde le imperfezioni e riflette delicatamente la luce. Restano nella ricetta le “tradizioni” Sisley: l’estratto di Padina pavonica, un’alga bruna che rafforza il materasso idrico della pelle per un effetto rimpolpante, e il complesso hydra booster a base di microsfere di glucomannano (un polisaccaride) di konjac. In gamma, 12 tonalità decise, dal beige nude al rouge ardent, e dalla copertura modulabile: alla prima stesura, le labbra vengono avvolte come da un velo che, alla seconda passata, diventa una trama di velluto. Il taglio obliquo dello stick, poi, facilita il tratto ultra preciso.

VISTO CHE STAMPA? - Prada Beauty torna a vestire lo sguardo con tre nuove palette di ombretti. La collezione Prada Dimensions Holo Nude esplora le sfumature neutre di tre iconiche stampe d’archivio della Casa, ognuna accesa da un illuminante.

Gioca sui toni del rosa la palette Pansy Prada Dimensions Holo Nude di PRADA BEAUTY (euro 82)
Viola e Vera Arrivabene, i volti della campagna di Phyto Rouge Velvet di SISLEY In basso Il lipstick nella nuance Rouge Flame (euro 55)

È UN BIJOU - Il profumo

Coco Mademoiselle di Chanel? Lo indossi come un gioiello. Il vaporizzatore da borsetta, che evoca la forma di un rossetto della griffe, si presenta in limited edition, “incatenato” a un bracciale di perle per essere sempre a portata di mano. Nato per l’eau de parfum intense, si ricarica (di 20 ml in 20 ml).

LIQUOROSO

Caccia all’essenza dell’oud. Mizensir, la Maison di Alberto Morillas, rivisita il suo Perfect Oud Nell’extrait de parfum entrano il cardamomo e il rum (100 ml, euro 350).

JUS IN SARTORIA

Ha le perle il vapo dell’edp intense Coco Mademoiselle di CHANEL (euro 345).

Non solo boccioli: Plumping Lip Serum Very Rose di NUXE ha note di vaniglia (euro 23,50)

PIÙ VOLUME

Ialuronico, olio di rosa, peperoncino: nel siero labbra rimpolpante

Pumpling Lip

Serum Very Rose di Nuxe.

Sono il non plus ultra del “ su misura”.Les Amphores animano il Tailoring Atelier di Dior, un servizio esclusivo che permette di custodire la fragranza preferita della Maison nello storico flacone di cristallo.Personalizzato.L’anfora,voluta nel 1947 da Monsieur a immagine della silhouette femminile,si può oggi vestire ad hoc Dior mette a disposizione otto cordini,12 charms,due pattern signature (obliques o pied-de-poule) e due fiocchi (Mitzah o Poignard) Tocco finale,il messaggio sulla bottle sigillato con una patina d’oro Un nome,una data,una dichiarazione: sul vetro si può incidere tutto Con tre font-icona

EYES ON

Arrivano da Australia e Nuova Zelanda con il loro carico di piante aborigene e attivi davvero dell’altro mondo. Ecco tre brand da mettere sotto la lente

Janelle Donnelly e Yen Huynh hanno creato MetaScent

2 - IL LANCIO DEI BOUQUET

Una floral designer trasforma in “piramidi” le sue composizioni

Wildflower & Acacia è un’edp della linea

Australian Botanicals (50 ml, euro 115,95)

Dall’insegna di un piccolo negozio di fiori nel quartiere di Potts Point, nei sobborghi di Sydney, alla profumeria di nicchia Grandiflora è l’inseparabile “marchio di fabbrica”di Saskia Havekes Che, spinta dalla voglia di “rovinarsi le mani”con la terra, l’acqua e le spine come faceva da piccola nel giardino della casadicampagnadeigenitori(entrambi pittori),dafioristadiquartiereèdiventata una celebre flower designer Teatralità, proporzioni inaspettate e accostamenti voluttuosi sono il suo segno distintivo, che nel 2013 ha voluto portare nel mondo della profumeria «Ho cercato», dice, «un nuovo modo per estrarre la bellezza selvaggia dalla generosità della natura e sottrarlaallamutevolezzadellestagioni» Risultato?Seiipnoticisillagerealizzatia Grasse sulla base dei suoi bouquet.

1 - WELCOME TO JURASSIC PARK

Con varietà autoctone, un Naso e la sua boss creano jus primordiali

Una, Yen Huynh, è considerata tra i primi Nasi vietnamiti di fama internazionale. L’altra, Janelle Donnelly, è un’imprenditrice australiana. Insieme, nel 2017,hanno dato vita a MetaScent, atelier di fragranze artigianali con sede a Melbourne specializzato in profumi su misura Per rendere omaggio alla natura incontaminata del “continente fossile”, nel 2024 hanno lanciato Australian Botanicals,una collezione di sei jus che parla di una terra selvaggia esistita 300 milioni di anni fa nell’emisfero australe, il Gondwana Ogni creazione è un viaggio olfattivo tra materie prime autoctone e paesaggi unici: dalle fredde montagne di Snow Gum alle coste temperate di Waratah Sunset, dal bollente Desert Pea Mirage alle sconfinate praterie di Wildflower & Acacia.

La neozelandese

Katey Mandy, founder di Raaie In basso Sun Milk Drops Tinted Spf 50 (45 ml, euro 95)

3 - IL RICHIAMO DEL SOLE

Nella terra dei Maori si coltiva una skincare illuminante

Si pronuncia “rei” e in maori significa raggio di luce. Raaie, brand cosmetico scoperto e venduto in Italia da The Beautyaholic’s, ha il sole e la terra della Nuova Zelanda nel Dna. È qui, infatti, che nasce la founder, Katey Mandy, ed è nella farm di lei che crescono le materieprimecherendonospecialileformule skincare «L’idea è quella di creare una linea snella e rispettosa dell’ambiente,che utilizzi unicamente gli attivi botanici di piantechevivonoecresconononostante l’aggressionequotidianadeiraggiUv,naturalmente ricchi di antiossidanti», spiega l’imprenditrice con un passato nella moda ConsoloquattroprodottiRaaiesi prendecuradellepelleinognimomento della giornata. Must have? Cocoon CeramideCreameSunMilkDropsTinted.

Da Magnolia Grandiflora a Boronia: sono sei le edp Grandiflora di Saskia Havekes (in basso). Tutte fiorite (50 ml, euro 140).

OGNI PERSONA È UN’ISOLA

A Capri c’è un hotel che invita a ritrovare se stessi. Già rifugio di pittori e poeti, è meta per chi cerca una vita dolce. Complice un’oasi sotterranea: una Spa in cui ci si cura da capo a piedi

P ICCOLE SFO GLI E ripiene di crema pasticcera e limonata fredda contro il mal di mare L’accoglienza in camera (o,per i più fortunati,in suite) riservata agli ospiti dall’Hotel La Palma di Capri è rimasta all’Ottocento, ovvero ai tempi in cui si raggiungeva l’isola con non poca fatica (tre ore di barca a remi da Sorrento) È in quell’epoca che ha origine la storia di questo rifugio mediterraneo, ora nella Oetker Collection. Costruita nel 1822 col nome di Locanda Pagano e poi soprannominata Hotel degli Artisti, la struttura è stata la prima pensione aperta sull’isola Meta ideale per svernare per i tanti viaggiatori del Grand Tour, ha accolto pittori,musicisti,architetti,poeti escrittori,chehannodimostrato lalorogratitudinedipingendole pareti del luogo e scrivendo sui muri versi ispirati all’isola e alla sua Grotta Azzurra

In questo luogo, che una leggenda antica voleva anche abitato da mostri, arrivano ancora oggi viaggiatori da ogni parte del mondo Anche perché “le spedizioni” da progettare e sperimentare sono molte E tutte sono foriere di benessere Le mete vanno dal beach club La Palma,a Marina Piccola,alla piscina riscaldata posizionata sopra la famosa taverna Anema e Core, al cibo healthy dello chef Gennaro Esposito Un posto speciale,poi,è La Palma Spa È come un ’oasi sotterranea dove si incontrano tecniche tradizionali e rituali innovativi firmati Tata Harper e Augustinus

Bader Per occuparsi di se stessi da capo a piedi Impacchi e massaggi rinvigorenti agli arti inferiori, affaticati dai su e giù per l’isola, sono affiancati da trattamenti lenitivi al viso, un toccasana dopo intere giornate al sole La tappa finale del rituale? Non può che essere l’hairdresser Una piega Blow-dry o un ’acconciatura Updo sono l’accessorio indispensabile per un aperitivo in Piazzetta.

SAPORE DI SALE

Nel cuore di Capri, la storica struttura dell’Hotel La Palma è stata di recente reinventata dall’interior designer Francis Sultana, con rimandi estetici all’era del jet set internazionale Anni 50 Luogo anche di relax, ospita una piscina con vista panoramica e una Spa con un’area umida con sauna, bagno turco e stanza del sale

L’AMICAGENIALE

FIORELLA DONATI *

AGLI OCCHI IL BUON CHIRURGO SA METTER FIORI

Dopo i 50 anni, ahimè talvolta anche prima, il nostro viso subisce molti cambiamenti Può ancora apparire fresco e dalla pelle poco rugosa (“tutto sommato non sono così male”, ci vien da dire), ma qualcosa non è più come prima Abbiamo modificato - un po’ - i nostri connotati: il volto appare più duro, preoccupato, l’espressione è più cupa. Ma analizziamo meglio che cosa è accaduto.

Lo sguardo è cambiato: è meno vivo, è stanco e poco splendente Il contorno degli occhi, infatti, è tra le prime aree del viso a invecchiare. La cute delle palpebre è sottile, si raggrinza in pieghe e i muscoli palpebrali cadono.Tratti stanchi e appesantiti rendono triste il nostro viso E scatta la domanda: “Ho bisogno di una blefaroplastica? E quando?” Non esiste un ’età anagrafica ideale per sottoporsi a questo intervento: il momento giusto è proprio quando lo sguardo diventa stanco

Per rispondere alla domanda,allora,proviamo a fare un ’autodiagnosi.Osserviamociattentamenteallospecchio:chiudiamounocchio e pizzichiamo con l’indice e il pollice la pelle in eccesso della palpebra superiore.È quella la parte di cute che verrebbe rimossa nel caso di un intervento A questo punto, sempre con un occhio chiuso, esercitiamo una leggera pressione con il dito: se attraverso la pelle vediamo affiorare delle borse di grasso, siamo di fronte a un altro eccesso che andrebbe rimosso.Con quale tipo di operazione? La blefaroplastica,appunto,che è bene conoscere.

GUARDARE INALTO...

L’intervento di blefaroplastica consiste nell’asportazione della cute e del muscolo in eccesso nell’area che interessa il contorno occhi La cicatrice viene fatta coincidere con il solco naturale della palpebra superiore,quindi non risulta visibile.Se vi è eccedenza di grasso,viene eliminata.Questo tipo di operazione si effettua tranquillamente in day surgery e in anestesia locale con sedazione In particolare,la blefaroplastica superiore è altamente personalizzata, fatta su misura, ed è finalizzata a ridare agli occhi le loro naturali caratteristiche, davvero uniche Ma bisogna occuparsi anche di un ’altra parte, talvolta pericolosamente trascurata.

... E IN BASSO

Che cosa accade a quella piccola regione anatomica per trasformare così drasticamente il nostro aspetto? È importante intervenire e, ancora una volta, quando? A mio avviso, nel momento in cui la cute della palpebra inferiore si presenta sottile,quasi lucida, percorsadamicrorugheandrebberimossaocomunquetrattata Il grasso che sporge verso l’esterno in modo anomalo, provocando gonfiori e borse,va anch’esso eliminato o redistribuito Ma ricorriamo, anche in questo caso, prima di decidere, all’autodiagnosi allo specchio L’eccesso di cute,se c’è,è palesemente visibile.Verifichiamo la presenza del cosiddetto grasso erniante.Un occhio chiuso e l’altro aperto, si pratica una leggera pressione sulla palpebra del primo: se compare una protusione (borsa), il grasso erniante c’è Inoltre, quando è visibile il “bianco”tra l’iride e il margine ciliare inferiore,siamo in presenza proprio di una severa lassità della palpebra bassa

“Lo sguardo è spento e stanco? Se è il caso di intervenire, ce lo dice l’autodiagnosi allo specchio”

EVITARE LEALLUCINAZIONI

Anche l’intervento di blefaroplastica inferiore ridona luminosità allo sguardo. Prevede un’incisione cutanea lungo la linea sottociliare con asportazione delle eccedenze In mani esperte il trattamento offre risultati eccellenti, ma attenzione: se non è ben eseguito si possono avere esiti disastrosi.Se viene rimosso troppo grasso,per esempio,si determina un occhio scavato con conseguente sguardo “allucinato”.Se,invece,vi è stata eccessiva rimozione di pelle o muscolo, si produce l’occhio da cocker o da orso polare Ma che si tratti di un intervento spesso auspicabile,non c’è dubbio alcuno

SALVARE L’ANIMA

Anche l’invecchiamento delle palpebre inferiori rende lo sguardo spento e stanco Quando il margine ciliare inferiore si presenta atonico,l’occhio appare come tirato verso il basso: è quello che viene, con acuta ironia, soprannominato per il suo aspetto esteriore “occhio da cocker”.

Scriveva William Shakespeare ne La bisbetica domata: “Agli occhi delle donne,solo la gioventù sa metter fiori”.Aggiungo io: “Agli occhi delle donne (e degli uomini),anche un buon chirurgo plastico sa metter fiori” Perché,ricordiamoci,lo sguardo è il centro dell’espressività del volto e, come dice un altro grande scrittore,José Saramago,“gli occhi sono l’unico luogo del corpo dove esiste ancora un ’anima”

Medico chirurgo, specializzata in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, è primario di una clinica che porta il suo nome In questa rubrica si dà un obiettivo ambizioso: “insegnarci” come tenere in equilibrio cuore, corpo e mente, attraverso le storie delle tante donne che ha incontrato

LA DANZA DEL SORRISO

Si chiama Bhangra ed è altamente contagiosa. I movimenti sono travolgenti, la musica bollywoodiana irresistibile. Arriva dal Punjab il ballo per celebrare la primavera. Con un’unica regola: essere felici

Di Fiammetta Bonazzi

ACCADE ogni anno intorno alla metà di aprile È in questa stagione che nelle campagne del Punjab, la generosa terra dei “cinque fiumi” a cavallo della frontiera fra India e Pakistan, si celebra il Vaisakhi L’antica festa della rinascita, legata ai rituali arcaici della fertilità e alla spiritualità sikh, segna l’inizio dell’anno solare e coincide con la prima mietitura di grano. Durante la ricorrenza, gli agricoltori ballano tutti insieme al ritmo del dhol (un tamburo simile a una botticella,che si può percuotere su due lati) e mimano i gesti legati al lavoro della terra: aratura, semina e raccolto. In un ’acrobatica sarabanda di salti, piroette e battiti di mani, danno vita a una danza altamente energetica,che sta vivendo un autentico boom in Occidente: la Bhangra dance, meglio nota come la danza del sorriso, «perché chi la pratica si lascia andare sorridendo all’on-

datravolgentedelmovimento,e il sorriso è contagioso: se sorridono i ballerini, di sicuro sorriderà anche il pubblico che assiste all’esibizione, e tutta questa energia positiva che circola può solo farci stare meglio», spiega

Ravi (al secolo Varinder Deep Singh), insegnante di Bhangra con base a Padova, che tiene corsi e seminari in tutta Italia. Per avvicinarsi a questa disciplina (riservata in origine ai soli uomini, ma oggi aperta anche alle donne e ai gruppi misti di performer), servono «elasticità muscolare, una buona spinta in elevazione e un ’ottima capacità respiratoria,visto che le sessioni, che in genere hanno una durata non superiore ai 10-12 minuti, sono equiparabili a un allenamento cardio»,sottolinea Ravi

Anche la musica che funge da base si chiama Bhangra ed è la stessa che si ascolta nelle colonne sonore dei film bollywoodiani: un mix di armonie sinco-

pate e vagamente ipnotiche che shakera percussioni e brevi canzoni (boliyan) e che prese piede negli Anni 90 in Inghilterra, imparentatosi con l’hip hop e portando al vertice delle hit di tutto il mondo artisti come il mitico Panjabi MC Di fatto, «il segreto per una buona esecuzione consiste proprio nel cercare di farsi trasportare dal ritmo, ma sempre restando nella dinamica del gruppo», prosegue il maestro, «perché la Bhangra si balla in genere in ensemble di 7-8 persone, all’interno di una coreografia dove ognuno svolge un ruolo ben preciso in sinergia con tutti gli altri». Guardare (per credere) qualche video su YouTube o, ancora meglio, partecipare a uno spettacolo di Bhangradancedalvivo,aRoma, per esempio,dal 25 al 27 aprile al festival dell’Oriente. «Per le sue origini tradizionali e per i passi saltellati, potreb-

be essere paragonata alla pizzica o alla tarantella, e in effetti il metodo che si insegna in Italia ricalca esattamente la praticadiffusanelPunjabsebbene,in tempiantichi,ledonneavessero una loro danza, la Giddha, che accompagna tuttora matrimoni e feste», precisa Martina Caputo, allieva di Ravi Singh e a sua volta insegnante (anche di danza del ventre) alla Rajawara Dance School di Milano E visto che la Bhangra esige comunque un certo impegno atletico, «per certi versi potrebbe anche ricordare l’intensità della Zumba, dalla quale però si differenzia - oltre che per la diversa musica - per il fatto di essere una disciplina d’origine popolare con radici culturali ben precise e non una semplice pratica fitness».

Muscoli, fiato, flessibilità, coordinamento motorio e tanta, tantissima allegria «sono gli ingredienti che condividiamo in ogni corso», prosegue l’insegnante «I principianti apprendono una serie di sequenze base, dove i salti sono il cuore della tecnica,e ai quali poco per volta si aggiungono i movimenti coordinati delle braccia, delle mani e della testa Si balla a piedi nudi o,a lezione,con delle calze antiscivolo L’abbigliamento deve essere comodo ed è indispensabile che non intralci i movimenti:quindi,vanno benissimo leggings e T-shirt, da indossare - volendo - insieme al kurta, la tradizionale camicia indiana lunga fino alle ginocchia»

Ma la vera caratteristica della Bhangra dance, al di là della corretta esecuzione delle movenze, è il sorriso: «Anche quando si commette qualche errore, si deve continuare a sorridere restando nel flusso del ballo, perché solo così si eliminano la tensione e l’ansia di sbagliare», conferma Caputo. «Più ci lasceremo condurre dal ritmo e più ci sentiremo naturali, liberi, spontanei e sempre più leggeri a livello fisico ma anche mentale»

Nell’era della performance e del perfezionismo spinto,non è una promessa da poco.

CARDIO FITNESS Per la Bhangra dance ci vogliono un ottimo fiato e una buona spinta nel salto

EROS E PSICHE

MAURIZIO BINI *

STORIE DI SESSO, AMORI, IDENTITÀ

DIAMOCI UN TAGLIO (ALLA BARBA)

“Che barba che noia, che noia che barba!” Così, scalciando sotto le lenzuola, Sandra (Mondaini) e Raimondo (Vianello) ci hanno spiegato come finiscono spesso i matrimoni senza manutenzione. I tempi della comparsa della noia sono estremamente individuali

Ci sono quelli che si stufano subito di abitudini e ripetizioni che i limiti del nostro corpo necessariamente comportano (e, per intenderci, sono coloro che poi si lamentano di non trovare mai la persona giusta). E ci sono quelli che tirano dritti nella monotonia senza fare un plissé, appuntandosi la gloriosa medaglia della fedeltà,mentre probabilmente sono solo infedeli pigri

Ma nel caso di Marta e Luca,una giovane coppia in formazione, la noia non c ’entra: c ’entra la barba Lui ce l’ha da sempre, lei non la sopporta e, diciamo così, ha riesumato l’antica consuetudine del baratto fra due zone irsute residue.

IL TESTOSTERONE CHE GALOPPA

I problemi di tricologia sessuale normalmente interessano la metà inferiore del corpo, e quando sono così in alto meritano qualche spiegazione Noi saremmo, secondo la nota definizione dello zoologo (e pittore surrealista) Desmond Morris, la “scimmia nuda”. Un piccolo inciso: non si capisce, quindi, come mai Francesco Gabbani faccia ballare una “scimmia tutta vestita di peli”quando canta Occidentali’s Karma

“Lui

Comunquesia,perchédiavoloabbiamoperso la pelliccia, ben prima del cambiamento climatico? La ragione più probabile è per scambiarci meno parassiti,quindi meno malattie:sui glabri ci sono minori punti di appiglio.Il fatto che le femmine della nostra specie siano meno pelose (anche dopo alcuni trattamenti) sta asignificarechesudilorolapressioneevolutivaèstatapiùpesante, cioè che i coraggiosissimi portatori del cromosoma Y hanno preferito le compagne dalla pelle liscia per paura di beccarsi qualcosa Certe zone, però, sono rimaste non deforestate (almeno spontaneamente),per lo più per trattenere meglio odorosità e fragranze dal potenziale attrattivo. Ci sono individui (Napoleone e Vittorio Emanuele II in primis) che, se trovassero chi ha inventato i deodoranti o la ceretta, verrebbero subito alle mani Sul volto, quindi, non ci sarebbe bisogno di peli, ma volete mettere un bel visibile segno che il vostro testosterone galoppa? Ecco allora che la barba si affianca alla calvizie D’altro canto, lavori scientifici mettono in relazione la barba

con le attitudini sessiste,perché i peli sul viso,più che in altre parti meno visibili, marcano in modo netto la differenza strutturale (che poi si trasforma in gerarchia sociale) fra i due sessi.Quando questa linea di confine non è netta, come nel cantante Conchita Wurst, andiamo un po’in confusione e il politically correct estremo (usato a malavoglia,in questo caso) ci suggerisce di ricorrere allo schwa ( ) dal suono vocalico neutro, per non irritare gli ipersensibili dei vari schieramenti Quando Marta forza la rimozione della barba,sta sottovalutando un po’il problema

UNA SCELTA FASTIDIOSA

L’atipia non è però la preferenza (sulla quale non ci sarebbe alcunché da dire), ma la veemenza Marta sta facendo due atti di demascolinizzazione - eliminando la criniera sul mento e negando l’accesso alla sessualità - che sembrano un po’troppo forti per la situazione reale Mettere un maschio nella fastidiosa situazione di dover scegliere fra essere un brav’uomo (taglio) ed essere bravo a essere uomo (non taglio) non è mai una buona idea,almeno all’inizio di una relazione

ce l’ha da sempre e lei non la sopporta. Se solo sapessero che cosa sta dietro la criniera sul mento...”

La maggior parte dei maschi della nostra specie sceglierebbe l’opzione numero due, magari ricordando:“Ma non l’avevi detto tu che il corpo è tuo e lo gestisci tu? E che bisogna combattere per la parità dei diritti?”.Luca sembra,invece,più orientatosullaprima,esembrasolospaesatoperunarichiestainaspettata e un po ’spaventato dallo slippery slope (un modo di dire inglese che ho già utilizzato in precedenza,di cui vi ricordo il significato: “Se cominciamo così,chissà dove andiamo a finire”)

A me tutta questa storia sembra ininfluente,soprattutto se nessuno dei due ha voglia di andare un po ’più in profondità per sondare le motivazioni, senza fare la piattola (espressione usata per chi si lamenta continuamente di cose di poco conto e non mette in atto meccanismi correttivi) Data la situazione, forse sarebbe meglio cambiare animale,visto che la Pthirus pubis (piattola) proprioaipelipubicisiattacca,ricordandocichelanostraevoluzione non è finita Per i produttori di rasoi e cerette c’è ancora un futuro ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Due lauree, due diplomi, un incarico al Niguarda di Milano (dove dirige il servizio di riproduzione, sessuologia e adeguamento di genere) Detto così, pare che il dottore non abbia avuto tempo per altro Invece ha una moglie, una figlia e un cane Tutte femmine Delle donne si illude di saperne qualcosa *

IL CIELO IN UNASTANZA

FIRMAMENTO

Nella villa rinascimentale, a Firenze, dell’architetta di origini indiane Shonan Purie Trehan, la cucina (fatta su misura) riflette, con un gioco di specchi, l’affresco originale sul soffitto Le cementine sono di Popham Design

Colori garbati eppure vibranti. Un tripudio di opere artistiche ed elementi funzionali, assemblati con eleganza e giocosità. È la casa dell’architetta Shonan Purie Trehan. Che, in una villa di Firenze, trasferisce un po’ della sua India

Di Benedetta Rossi - Foto Francesco Dolfo
ARTIGIANATO
All’ingresso, fa da guardiano alle scale un cactus di paglia, realizzato a mano in India, Paese natio della padrona di casa Alla parete, uno scatto del britannico Platon: un ritratto in b&n del cantautore Leonard Cohen

A CONFRONTO

Nel salotto principale, arte indiana e design italiano Opere di C Bhagyanath (sulla parete di fronte), Dhruvi Acharya (a sinistra) e Tanmoy Samanta (a destra) I divani blu pavone sono di Edra, quello tortora di Baxter Il tappeto su misura è firmato Luigi Fragola Architects In basso La doccia in marmo Breccia verde Tirreno L’esterno della villa con vista su città e campagna

Dietro a una grande porta a vetri, la zona lunch è illuminata dal lampadario Kiku di Lekha Washington

Studio Il tavolo in plastica riciclata è firmato da Dirk van der Kooij, mentre le sedie da Cassina

UNA STRADA leggermente in salita, circondata da alberi e arbusti Sopra,solo cielo Una villa rinascimentale dall’eleganza formale domina su una collina Tutt’intorno un senso di libertà e di bellezza

NonstupiscecheShonanPurieTrehanabbiasceltoFirenzeper vivere: il lavoro da architetta e il suo approccio al design di interni sono basati su funzionalità ed emozione.Lo si legge anche nel manifesto dello Studio L.A.B.(che ha fondato a Mumbai,in India),dove le lettere stanno per Language Architecture Body

LUCI NELLO SPAZIO

Quella predilezione per la tecnica unita alla filosofia, quel senso di armonia tra uomo e natura, tra animo e cose, sono la fonte del vero umanesimo. E l’Umanesimo, guarda caso, è nato proprio qui, nella città del giglio. «Sfogliando una rivista specializzata, mio marito», racconta Trehan,«ha visto la casa privata di Luigi Fragola e se n’è innamorato Così lo abbiamo contattato Io avevo bisogno di un collega che stesse in loco, e devo dire che il nostro incontro è stato tra i più felici».E,in effetti,il riuscito mix tra funzionalità,charme europeo e spirito esotico è dovuto proprio alla collaborazione professionale con l’architetto siciliano, che ha disegnato negli anni case e ville dal bassissimo impatto energetico e che oggi è una delle firme italiane più richieste dagli hotel di lusso (come The Place Firenze, il Belmond Villa San Michele a Fiesole, l’Ameron di Francoforte)

Abbiamo incontrato Trehan nella sua residenza,un tripudio di colore e arte,di sculture e ceramiche, di vegetazione e fantasia, il tutto governato da una raffinata eleganza che - come una donna sicura del suo fascino - non si dimentica mai di sorridere

Quando è nato il desiderio di vivere a Firenze?

Mio marito,i nostri due bambini e io negli ultimi 12 anni abbiamo abitato a Mumbai, in una casa sulle colline, fuori dal centro, una residenza che ci ha permesso di bilanciare la vita intensa della città, molto caotica, e la quiete agreste Quella dimora, una vera e propria fattoria,e quelle colline sono state il nostro rifugio dorato nel periodo del Covid-19, durante il quale abbiamo preso in considerazione la possibilità di andare a stare altrove, per fare un ’esperienza di vita Quando si parla di luoghi da sogno, mi sento attratta dai contrasti: la frenesia del centro urbano e la calma della campagna mi hanno sempre regalato un perfetto equilibrio Anche i bambini sono legati - con la mente e, soprattutto, con il cuore - al tempo trascorso sulle colline e a contatto con la natura L’idea di vivere da un ’altra parte, ma sempre nel verde, è nata così.

Perché proprio qui?

bici, e poi abbiamo un bell’orto, ulivi, piante e fiori E, soprattutto, una grande quiete. Che cosa vi ha regalato la nuova vita?

Qualcosa che non mi aspettavo: una grande community.Pensavo che saremmo stati più isolati,forse più soli,e invece in poco tempo abbiamo conosciuto tante persone C’è molta gente che da tutto il mondo arriva a Firenze per scelta Come avete arredato spazi così particolari?

Volevamo rispettare i colori della villa: dovevano essere toscani in omaggio a questa terra,ma anche freschi,vivaci,garbati. Luigi (Fragola, l’architetto, ndr) ha un “ sense of colour” incredibile Ecco perché abbiamo pensato che potesse essere in linea perfetta con i nostri desideri Per arredare abbiamo creato un mix tra India e Italia,Paesi che hanno in comune la manifattura e l’artigianato Il grande cactus e il coffee table sono indiani e sono custom made, come tutti i tappeti. E poi ci sono elementi “fantastici”, come il tavolo del salotto che è firmato da Dirk van der Kooij ed è fatto di materiale riciclato:un pezzo che amo molto, dove la plastica ha una nuova vita e sembra come dipinta con il pennello I vari oggetti di antiquariato li prendiamo alle aste,siamo compratori emozionali: acquistiamo solo ed esclusivamente i pezzi che ci piacciono. Non mancano firme importanti. Adoro il design italiano Molte luci sono Stilnovo; i divani del salone principale sono di Edra Tanti arredi li abbiamo fatti realizzare su misura, ma per i sofà ho applicato questa semplice legge: non puoi ricreare le performance del design.

Shonan Purie Trehan, architetta indiana e interior decorator, ha fondato lo Studio L A B a Mumbai, dove ha vissuto durante gli ultimi 12 anni Oggi, insieme al marito e ai loro due bambini, abita a Firenze Per la sua villa rinascimentale si è affidata a un collega “in loco”, l’italiano Luigi Fragola

Non saprei di preciso, a portarci a Firenze è stata una specie di istinto Io e mio marito,prima di diventare genitori,abbiamo lavorato e vissuto in giro per il mondo: Montréal, Londra, Amsterdam,New York,Cina e Singapore Ma con i bambini abbiamo solo e sempre abitato a Mumbai Così ci siamo detti:“Forse è possibile trovare qualcosa di diverso”. Volevamo garantire ai nostri figli il tanto amato tempo sulle colline, ma stando vicini a una città. Firenze era perfetta: un luogo dove trovare uno stupendo artigianato, cibo squisito, tanta arte Senza considerare che, dal centro, in 15 minuti sei nella campagna più bella In che modo avete trovato la vostra villa? È successo tutto così, per congiunzioni astrali E, una volta vista la casa, ce ne siamo innamorati. Abbiamo fatto una scelta radicale,ma piena di natura,di cultura,di sorprese.Dalla collina si vedono sia la città sia la campagna. La villa è a pochi minuti di auto dal centro Nei dintorni si può camminare e andare in

Ci sono anche molte opere d’arte... Sì, è una nostra passione Sono tutti pezzi scelti da noi Il primo che abbiamo comprato è di un ’artista concettuale indiana, Mithu Sen. Si intitola Twist your pelvis, scratch where it itches (ruota il bacino, gratta dove prude, ndr) e ha un suo flair intimo, intenso Poi ci sono un ’ opera della belga Saskia Pintelon,trasferitasi successivamente in Sri Lanka,e quella di un portoghese fatta con tessuti riciclati.Va detto che una volta,prima dei figli, avevamo case open space con più arte che muri. Ora, invece, i muri ci sono.

Se dovesse definire l’anima della casa,che parola userebbe?

Questa è una “ open home” Abbiamo continuamente ospiti che vengono dal mondo intero, amici vecchi e nuovi, membri della mia famiglia Firenze è sul cammino di tutti:tutti passano da qui,tutti vogliono visitarla Questa casa ci tiene connessi con i nostri affetti più cari, che trascorrono qui qualche giorno con noi. Devo dire che è davvero un luogo pieno di gioia.

Il suo spazio preferito?

Il mio ufficio,l’unico locale all’ultimo piano Si raggiunge dalle scale color rosa pesca,una nuance che adoro Quando sono lì, non c’è un rumore,non c’è nessuno,è la “stanza tutta per sé”,come diceva Virginia Woolf E se sento qualcuno salire,è di sicuro per me.Spesso sono i passettini svelti dei bambini che arrivano nel mio “ regno ” per chiedere, letteralmente, qualsiasi cosa. Ma io li amo quei passettini...

DA MUMBAI ALLA CITTÀ DEL GIGLIO

IN MOTO CONTINUO

Un’altra sala da pranzo, con fratina antica in legno, acquistata presso un antiquario Alla parete, opera-arazzo in textile riciclato 3D di Vanessa Barragão Il tappeto è di Luigi Fragola Architects, il lampadario artistico di Martand Khosla

Pernette Perriand-Barsac INCIMAAL MONDO

Sua madre Charlotte, innamorata delle Alpi e creativa d’incredibile potenza, è stata una star del design contemporaneo. Oggi, a raccontarla è la figlia. In occasione di una collezione d’eccellenza a lei ispirata

ET ERNA I NNOVAT RICE e architetta geniale. Ma anche grande viaggiatrice, appassionata di tessuti e di gioielli originali, e provetta alpinista. Fra le figure più poliedriche del ’900, Charlotte Perriand (1903-1999) ispira ancora con il suo design rivoluzionario Fu consacrata nel 1927 dal Bar sous le toit,il bar sotto il tetto: creato per il suo atelier parigino di place Saint-Sulpice, ristrutturato con inedita modernità in vetro e acciaio,lanciò la sua carriera e la sua collaborazione nell’atelier Le Corbusier - Pierre Jeanneret. Il successo la portò in giro per il mondo, fino al Giappone, dove si trasferì durante la guerra. Sulle sue amate montagne ci tornerà nel 1967 creando una stazione sciistica “ per tutti”: Les Arcs,davanti al Monte Bianco,con oltre 4 500 appartamenti meticolosamente studiati

Una figura, quella di Perriand, da sempre cara al mondo Louis Vuitton Che,nella sua nuova home collection, evoca alcuni tessuti da lei disegnati, che ispirano fantasie multicolor su cuscini e coperte in cashmere

Della vita eclettica della designer ne parliamo con la figlia Pernette Perriand-Barsac,custode della visionaria eredità artistica materna.

Un nome evocativo quello di J’aime la montagne, il motivo creato da Charlotte nel 1926 per l’atelier di place Saint-Sulpice Che ricordi ha del rapporto fra sua madre e le vette alpine?

Sono stata lì con lei per molti anni.Ero quasi la sua assistente, selezionavomobilipiùeconomiciperimonolocalicheprogettava quando non aveva budget per creare sedie, tavoli o lampade. Lavorare con lei era appassionante anche se a volte era un po’dura: comprensibile, avendo l’enorme responsabilità di dirigere quasi tuttociòcheriguardavaunastazionedi30milapostiletto Diceva che il suo ruolo andava dall’urbanistica al cucchiaino Il disegno Pointe de diamant del 1922 s’ispira a un lavoro creato da studentessa all’École de l’Union Centrale des Arts Décoratifs. Che cosa sa di quegli anni?

Una sua amica,Marianne Clouzot,teneva un diario Nel 1921, mentre Charlotte disegnava quel motivo, Marianne scriveva: “È una gran lavoratrice È squisita Parliamo di tutto, di religione, di letteratura ” In quel periodo Charlotte leggeva saghe norvegesi ma anche Bestie,uomini e dèi,il libro di viaggio del geologo Ferdynand Ossendowski in fuga attraverso la Mongolia proibita E poi I grandi iniziati di Édouard

DONNE IN VETTA

Pernette Perriand-Barsac tra le braccia della madre Charlotte Perriand, una delle grandi protagoniste del design contemporaneo e ispiratrice dei nuovi cuscini e tessuti per la casa firmati Louis Vuitton

In un articolo del 1966, Charlotte scriveva: “Amo profondamente la montagna. La amo perché mi è necessaria.È da sempre il barometro del mio equilibrio fisico e morale Perché? Perché la montagna offre all’uomo la possibilità di superarsi,unasfidadicuihabisogno conlosforzodisinteressato si eliminano tutte le tossine della città, comprese quelle del pensiero» Conosceva a memoria tutti i massicci alpini Fuggiva da Parigi non appena poteva,per andare sulle Alpi e,quando non ci riusciva, si allenava nella foresta di Fontainebleau (70 km a sudest di Parigi, ndr). Erano soggiorni gioiosi. La sera cantava tra rifugi e chalet,con un repertorio incredibile di testi tradizionali Era una scalatrice temeraria?

Appena arrivava in un Paese, cercava la montagna più alta da scalare Non aveva paura di nulla, ma era molto prudente: come una guida professionista,non sfidava mai le intemperie.E per tutelare la sicurezza degli alpinisti progettò rifugi d’alta montagna negli Anni 30.

Ricorda il periodo in cui sua madre lavorò a Les Arcs?

Schuré Un altro ricordo fondamentale? La sensazione del vuoto, scoperta in una stanza d’ospedale quando aveva 10 anni.Il vuoto,l’acciaio cromato e i colori vivaci saranno la base delle sue prime opere

I suoi nonni lavoravano fra moda e tessuti:come la influenzarono?

Furono molto importanti, le trasmisero il senso del lavoro perfetto, della qualità dei materiali. A scuola disegnò molti motivi per tessuti d’arredamento e carte da parati, che conserviamo negli archivi. Nel 1926, le Galeries Lafayette produssero un tessuto firmato Charlotte Perriand

Comeconcepivaladecorazionenellecaseeneiluoghiincuiviveva?

Detestava quel concetto, lo evitò fin dai suoi primi progetti realizzati da sola. Preferiva scegliere dalla natura una bella pietra, un ramo d’albero o un oggetto levigato dal mare, piuttosto che una scultura mediocre.Adorava i bei pellami inglesi,il vetro grezzo e naturalmente il legno massiccio

Come venne influenzata dall’estetica giapponese?

Aveva intuito la bellezza del bambù diversi anni prima di andare in Giappone Ma poi scoprì la ricchezza della carta giapponese,della lacca,del colore di un frutto come il khaki.In lei restò il fascino della luce filtrata dagli shōji,le porte scorrevoli in carta di riso,ma anche la morbidezza e il profumo dei tatami.

SOLUZIONI MODERNISTE

Motivo J’aime la Montagne 1 pensato da Charlotte Perriand nel 1926 per il suo atelier di Place

Saint-Sulpice a Parigi (in alto e, a destra, il suo Bar sous le toit) Plaid e cuscini della Louis Vuitton Home Collections ispirati al lavoro dell’artista

SULLE TRACCE DEI FARNESE

TRIONFALE

L’Arco

AFFRESCHI DI TEMPESTA

Dai Musei Capitolini, dove un’imperdibile mostra celebra l’illustre famiglia laziale che ha arricchito di capolavori il Belpaese, al lago di Bolsena e Caprarola.

Viaggio da Roma a Viterbo, sulla scia della grande bellezza

Di Luca Bergamin - Foto Eric Martin
di Settiminio Severo, sotto le pendici del Campidoglio, a Roma
La Scala Regia, opera rinascimentale del Vignola, nel Palazzo Farnese a Caprarola

CAMPIONE RINASCIMENTALE

Il Chiostro del Bramante: qui un’opera di Ian Davenport, Poured Staircase, 2022

A CASA DI OVIDIO

Galleria Carracci, realizzata tra il 1597 e il 1608 dai fratelli Annibale e Agostino Carracci

SPETTACOLO UNICO
La Terrazza Viale del Belvedere, tra i luoghi più suggestivi per godersi il panorama capitolino
SOLO PER POCHI
Palazzo Shedir, piccolo luxury hotel nell’ala più nobile dell’antica Galleria di Palazzo Borghese

DÉJÀ-VU

La scalinata di Piazza di Spagna e la Chiesa

della Trinità dei Monti, viste da via Condotti

RIFUGIO E POTERE

Ponte e Castel Sant’Angelo, per secoli strategica fortezza papale

ALESSANDRO FARNESE sarebbe assai orgoglioso di vedere quanti appassionati affollano le sale diVilla Caffarelli ai Musei Capitolini, dove è allestita una mostra epocale dedicata alla famiglia di cui fu il più esimio rappresentante e soprattutto alla loro eccelsa collezione artistica della quale sono presenti 140 opere (aperta fino al 28 maggio).

Curioso e avido di opere d’arte com ’ era,una mania e anche uno strumento diplomatico, asceso al soglio pontificio come Paolo III, sarebbe assai felice di rivedere quei capolavori che i Farnese riuscirono a mettere insieme È quanto mai suggestivo,dunque,iniziare questo viaggio a Roma sulle tracce indelebili lasciate dalla dinastia cheammaliòl’urbedel’500ammirandopropriolaMadonnadelDivinoAmore di Raffaello e il RitrattodiPapaPaoloIII conilcamauro diTiziano,nonché i preziosi disegni preparatori della Galleria dei Carracci In piazza del Campidoglio, del resto, cominciò col

restyling affidato a Michelangelo Buonarroti la rivoluzione architettonica della capitale voluta proprio da Papa Paolo III dopo il sacco di Roma del 1527. La tappa successiva non può che essere quel Palazzo Farnese in Campo de’Fiori che divenne la dimora dellacollezione:questameravigliosareggia,erettasottoladirezione di quattro geni dell’architettura quali Sangallo il Giovane,Michelangelo,il Vignola e Giacomo Della Porta,adesso è sede dell’Ambasciata di Francia e dell’École française de Rome Però si può prenotare una visita per bearsi alla vista della rinascimentale Galleria Carracci dove,guardando la volta affrescata,si viene trasportati in mezzo ai soggetti mitologici de Le metamorfosi di Ovidio,in un ’ apoteosi di luce e forme Indimenticabili sono anche gli arazzi,i sarcofagi ornati di scene mitologiche e sormontati da sculture di navi da guerra romane della Sala d’Ercole e il Camerino affrescato anch’esso da Annibale Carracci Invece,nei Sotterranei aperti da pochi mesi ci si imbatte nei mostri marini e nei funambolici acrobati circensi a cavallo raffigurati sugli antichi mosaici.

I Farnese acquistarono nel ’500 alcuni appezzamenti di terreno alle falde del Colle Palatino affacciati sul Foro Romano che sono ancora oggi noti col nome di Horti Farnesiani, all’interno del Parco Archeologico del Colosseo: bisogna proprio andare a rivederla, adesso che è restaurata, questa architettonica ascesa di terrazze e scale,padiglioni delle feste e sentieri nella verzura, raggiungendo così il Ninfeo della Pioggia coi suoi affreschi, il Teatro del Fontanone con le sue bocche di acqua,le vasche e nicchie a ridosso della DomusTiberiana,e infine avvistare la antiche voliere Giardini di svago e delizia,immaginati come una rilettura botanica e artistica, cinquecentesca e seicentesca, degli antichi horti romani, furono voluti dallo stesso Odoardo Farnese in vista delle sue nozze con Margherita de’Medici nel 1628,in uno dei momenti di maggiore splendore dinastico dei Farnese

tribuito agli affreschi delle sale:delizioso è indugiare nel boschetto di allori, ciliegi, acacie, odorando gli agrumi, alcuni di specie assai rare come i pomi d’Adamo.

Lasciate per poco le mete farnesiane, in questo incipit di primavera romana è bello andare a passeggiare nei luoghi che la città ha restituito, nell’anno del Giubileo, alla collettività: Piazza Pia ora pedonale,con il prolungamento del sottopasso di Lungotevere in Sassia sopra la piazza che collega Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione, l’area di piazza della Repubblica e dei Giardini di Dogali arricchita da tante sedute, e piazza dei Cinquecento davanti alla StazioneTermini,da poco riaperta.Soprattutto ci si può concedere qualche piacevolezza come un pranzo dello chef Fulvio Pierangelini all’elegante e raffinato Café Ginori, ispirato all’eclettica estetica della Maison di ceramica all’interno di quell’Hotel de La Ville dove l’atmosfera del Grand Tour è declinata ai giorni nostri tra opere di arte contemporanea e classica E,ancora,nel quartiere Pinciano,la golosità dei brunch salati e dolci,e soprattutto le pirotecniche miscele di caffè da Bap. È assai gradevole anche soggiornare a Villa Spalletti Trivelli,dimora di inizio’900 di fronte ai Giardini del Quirinale, dove sorgeva la casa diTito Pomponio Attico,colto amico di Cicerone La famiglia proprietaria vanta parenteleconGioacchinoMurateNapoleone: si legge nella ricca biblioteca e ci si rilassa nell’area benessere.

“Guardando la volta affrescata si viene trasportati tra i soggetti delle Metamorfosi”

Questo itinerario contemporaneo sulle loro orme ancora tangibili porta a raggiungere anche una dimora che in realtà fu eretta dal mercante e banchiere Agostino Chigi, soprannominato Il Magnifico, e adesso appartiene all’Accademia Nazionale dei Lincei,peròèconilnomediVillaFarnesinacheessaèuniversalmente conosciuta - fu acquistata dal cardinale Alessandro il giovane nel 1579,violando il vincolo ereditario posto dal suo committente - e va visitata per ammirare la loggia dove Raffaello dipinse dandole lineamenti aggraziati e delicati, in contrasto col corpo fiorente, la ninfa Galatea trascinata sull’acqua dentro un cocchio a forma di conchigliatrainatodadelfinie,intorno,unafestaditritoni,amorini e nereidi.Anche Sebastiano Del Piombo e il Sodoma hanno con-

Ma un tour farnesiano non può non toccare anche la Tuscia viterbese, una nicchia architettonicaebotanicachelambiscelaToscana e l’Umbria: la prima gemma è il loro palazzo a Caprarola,al quale Jacopo Barozzi da Vignola,su incarico del Gran Cardinale Alessandro Farnese, diede l’aspetto esteriore di severa fortezza, riservando le sorprese più dilettevoli alla corte interna: la scala elicoidale, le fontane, gli affreschi manieristi lasciano senza fiato. Così come i suoi giardini segreti Superbi sono gli affreschi alchemici nella minuscola chiesa diS AnnanelborgochesichiamaproprioFarnese,mentrefiabesca, assisacom’èsudiunoscogliovulcanicochedominaillagodiBolsena,è la Rocca Farnese a Capodimonte,che un estroso Antonio da Sangallo il Giovane progettò quadrangolare, disegnando bei giardiniall’italianacherivaleggianoconquelli,altrettantocardinalizi,di Villa Lante a Bagnaia appartenuti a Giovan Francesco Gambara e con l’elegante parco rinascimentale del Castello Ruspoli a Vignanello,donato a Beatrice Farnese Baglioni Dove sua figlia Ortensia vi avrebbe intessuto quella fitta trama di intrighi che portò all’assassinio del marito A conferma di come bellezza e potere furono sempreilsaleeilpepedell’epopeaFarnese,daRomasinoallaTuscia.

DOVE DORMIRE

Hotel De Russie Jean Cocteau lo definì a ragione “un paradiso in terra ubicato tra piazza di Spagna e piazza del Popolo” Il suo giardino segreto terrazzato, tra pini e aranci, pullula di profumate rose, mentre si ode il gorgoglio della cascata, assaggiando i cocktail internazionali dello Stravinskij Bar (roccofortehotels.com)

VesConte Hotel Bolsena è un iconico palazzo del ’500 che ha ospitato durante i secoli scorsi

due papi e tanti membri illustri delle famiglie reali europee. Si trova nel centro storico di Bolsena e affaccia sull’omonimo lago, raggiungibile anche a piedi Eterea è l’allure della camera di Stendhal (vesconteresidenza.com).

DOVE MANGIARE

Materia Terrazza Macro Da poco inaugurato all’interno del Museo di Arte Contemporanea sul rooftop panoramico sia coperto che scoperto. Spazio design tra pareti in pietra, tavoli in legno e marmo,

pavimenti di resina La cucina è internazionale (museomacro it)

Ristorante Controluce Gli interni sono raffinati ed eleganti, anche nel menù si ricrea l’atmosfera nostalgica del pranzo della domenica a casa dei nonni con piatti classici romani rischiarati dall’estro contemporaneo Il tutto in un’oasi di pace dentro Trastevere (contro-luce com)

DOVE COMPRARE

Cinzia Chiulli Percorsi Artistici

Le sue ceramiche e i suoi tarocchi sono realizzati con

estro e grazia secondo tecniche artigianali antiche declinate ai giorni nostri. La sua bottega si trova nel quartiere medievale di San Pellegrino a Viterbo (cinziachiullipercorsiartistici it)

DA VEDERE

Museo Etnologico Anima Mundi La sezione etnografica dei Musei Vaticani raccoglie una selezione tra 80mila manufatti che raccontano gli usi, i costumi, le tradizioni di popoli e terre in Africa, nelle Americhe, in Asia e in Oceania (museivaticani va)

ORIGINI ETRUSCHE

Nel caratteristico borgo di Civita, frazione di Bagnoregio, il bar La Piazzetta

DECORI AD ARTE

Nel quartiere medioevale di Viterbo, l’atelier di ceramiche e tarocchi di Cinzia Chiulli

COME NEL 1500

EFFETTO QUADRO

I giardini rinascimentali del Castello Ruspoli, realizzati nel 1611, a Vignanello

Palazzo dei conti Cozza Caposavi (ospitò anche lo scrittore Stendhal) oggi hotel di charme, con il nome di VesConte

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UNO SPAZIO eventi,Magma, che nel nome rimanda ai 90mila kg di ferro impiegati per ristrutturare l’area.Un restaurant bar, Lubna, così chiamato in ricordo del personaggio di un fumetto degli Anni 70 E una galleria d’arte, Scaramouche, curata da Diego Ugolini.

Sono i nuovi locali milanesi di via Vezza d’Oglio 14, in zona Scalo Romana e Fondazione Prada, dove su un ex deposito di bombole d’ossigeno abbandonato da tempo - una superficie di quasi 3mila metri quadrati - il team del Moebius (fondato da Lorenzo Querci) ha dato vita a una realtà particolare

Qui, il ristorante è affidato alla squadra del neo stellato Moebius di via Cappellini,guidata dallo chef Enrico Croatti.Al suo fianco,il bar manager Giovanni Allario.

Protagonista del Lubna è la cucina italiana alla brace di ispirazione, ovviamente, romagnola «Quando è nato il progetto, ho pensato al fuoco e alle mie origini riminesi»,spiega Croatti, che ha scelto di stare lontano dall’avanguardia, dalle sperimentazioni e dalle fermentazioni per focalizzarsi proprio sulle sue radici: fuoco, cotture ancestrali e rispetto delle materie prime. Al Lubna, sintetizza lo chef, «mettiamo in tavola una parte di Romagna che guarda all’Italia»

I piatti forti sono le lasagne traslate dal forno alla brace di legna - «perché la crosta della pasta non basta mai... da bambino rubavo sempre quella degli altri», ricorda - messe però in carta solo la domenica,come da tradizione familiare E, poi, la grigliata mista di carne,sinonimo di convivialità e di festa,e la barbabietola,rivalutata nella cottura alla brace (così «perde il suo liquido, si asciuga mantenendo la fibra e, al morso, acquisisce la masticazione di una carne», spiega) Nella ricetta per Amica, il tubero è cucinato in una versione semplificata, ovviamente.Ad accompagnare il menu,alcuni drink di Allario, anch’essi alla brace.

FORMULA... A TRE

Condivide l’area (di recupero) con una galleria d’arte e un luogo per eventi. A Milano, il restaurant bar dello chef Enrico Croatti mette tutto sulla brace: dai piatti ai drink

NUOVI INDIRIZZI

Il Lubna a Milano

In basso Il cocktail

Yogurt Toreador e la brace, punto forte della cucina

BARBABIETOLA

SOTTOTERRA AL TALEGGIO E NOCCIOLE

Ingredienti per 4 persone

2 barbabietole

200g di taleggio

35g di panna

35g di latte

25g di burro 2 tuorli

50g di nocciole piemontesi tostate aceto balsamico

PROCEDIMENTO

Mettere le barbabietole, ancora sporche di terra, nel forno per 2 ore, a 170 gradi. Una volta cotte, pulirle dalla buccia e farle asciugare sulla brace per circa 3 ore, fino a ottenere la consistenza desiderata. Sciogliere a bagnomaria, a fuoco basso, il taleggio, la panna, il latte e il burro Quando l’operazione sarà terminata, aggiungere i tuorli, portare alla temperatura di 70 gradi e amalgamare con una frusta. Impiattare, adagiando sulla crema di taleggio metà barbabietola, una manciata di nocciole e un filo di aceto balsamico

PER “AMICA”

Enrico Croatti, chef del Lubna, e la sua barbabietola sottoterrra al taleggio e nocciole

Paola Paronetto, designer e artista ceramista, nel laboratorio a Porcia, poco fuori Pordenone In basso I suoi vasi-scultura in paper clay (argilla e cellulosa)

Il centro di Pordenone: il municipio, sullo sfondo, e corso Vittorio Emanuele II con i suoi palazzi storici (a destra un dettaglio)

LA MIA PORDENONE Paola Paronetto

Dalle sue mani prendono vita vasi-scultura dall’aspetto imperfetto e armonioso. Il materiale d’elezione? Il paper clay un’unione di argilla e cellulosa. Così la ceramista Paola Paronetto crea oggetti unici, a due passi dalla città friulana dove è nata. E di cui ci svela gli angoli preferiti di Anita Sciacca

IlcaffèdelmattIno

Per iniziare bene la giornata,la tappa obbligata è alla pasticceria cioccolateria Peratoner,sul corso principale di Pordenone Qui,immersa in un ’atmosfera curata e accogliente,bevo il mio caffè in compagnia di un piccola delizia dolce fullImmersIonnell’arte

Per tenere d’occhio la creatività contemporanea,la Galleria Harry Bertoia, in corso Vittorio Emanuele II,è perfetta.Spesso ospita mostre temporanee,che offrono spunti di riflessione e aprono a nuove prospettive. lavIstapIù bella

Il lago di Barcis,a una trentina di chilometri a nord della città,è un posto che mi lascia senza parole,soprattutto nelle giornate limpide,quando le acque assumono un colore turchese intenso È ideale per una camminata rilassante lungo le rive o per esplorare i dintorni avvolti dalla natura. peroffrIrmIunacena

In alto Il lago di Barcis, a 35 km dalla città friulana. In basso L’angolo magico: Polcenigo (a 18 km).

Quando ho voglia di una cucina raffinata e legata al territorio,scelgo l’Osteria La Ferrata,apprezzata anche da La Guida Michelin Ogni iatto esprime sapori autentici,con una straordinaria attenzione ai dettagli Poi,la simpatia di Pino,il proprietario,ti fa sentire subito a casa eunbuonbIcchIeredIvIno

La Degusteria Ferronato 1929,davanti al municipio e al duomo di San Marco,è un ’enoteca storica,dove si possono scoprire etichette locali e nazionali,in un ambiente rilassato e accogliente. sevoglIofareunregalo

Vado da Verde Salvia,una piccola oasi di bellezza dove ogni pianta racconta una storia È un ’ottima idea per chi ama circondarsi di fiori unici,ricercati e poetici In questo flowerslab vengono creati con grande sensibilità bouquet meravigliosi Ilpostodelcuore

Polcenigo e le sorgenti del Gorgazzo (18 km a nord-ovest di Pordenone, ndr) sono il mio angolo magico,dove l’acqua sembra sgorgare dalla roccia Qui tutto invita alla contemplazione e alla pace interiore, specialmente nelle prime ore del mattino,quando regna il silenzio dovenascel’IspIrazIone

Il laboratorio è il cuore del mio lavoro Non è aperto al pubblico,è uno spazio personale dove prendono vita le mie ceramiche. Per rilassarmi,passeggio nella campagna che lo circonda.Così ritrovo il contatto con la natura e lascio che i pensieri scorrano liberi.

Galleria Harry Bertoia (le foto di Bruno Barbey e Italo

in mostra fino al 4 maggio).

Dall’alto Degusteria Ferronato 1929 con vista sul municipio Osteria

La Ferrata Il negozio di fiori Verde Salvia

Zannier

dall’alto

LEZIONI ESCLUSIVE IN COLLABORAZIONE CON LUX TENNIS

PARADISO RITROVATO

INCASTONATO SU UNA COLLINA RIGOGLIOSA LUNGO LA PENISOLA DI DATÇA, IN TURCHIA, SORGE IL D MARIS BAY RESORT. UN SOGNO DI SPIAGGIE BIANCHE, SPA, SPORT E RISTORANTI. PER UN LUSSO HAUTE DE GAMME

Un eden di natura incontaminata con viste mozzafiato su fresche acque cristalline Il resort D Maris Bay, nella penisola turca di DatÇa, è un universo di bellezza ed eleganza in purezza. Sei spiaggie private, altrettanti ristoranti - tra i quali i rinomati Zuma, Nusr-Et e, da oggi, anche Aurora, la food destination caprese celebre nel mondo per la sua croccante pizzaall’acqua-trebareduepastrycornersonosoloalcunedellefacilitiesdiunresortche alza ancora di più l’asticella del lusso

Un approccio olistico alla vacanze che abbraccia il benessere di mente e corpo anche attraverso il relax dei trattamenti esclusivi della Mytha Spa, e allo sport da praticare indoor - con la palestra D-Gym - e outdoor grazie a un numero infinito di attività fuori e dentro l’acqua. Il plus? Le lezioni di tennis con insegnanti a livello ATP e WTA. Un’esperienza di leisure che non può non includere lo shopping deluxe, grazie a partnership con brand esclusivi, uno per tutti Dior. Esclusivo, unico, chic.

Veduta
della spiaggia La Guerité del D Maris Bay, una delle sei splendide spiaggie private del resort, dove prendere il sole, sorseggiare cocktail e, la sera, ballare al ritmo di esclusivi DJ set fino a tarda notte.
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Spuntano gli accessori di primavera La borsa color block in pelle, euro 495, si arricchisce di charm a forma di fiore euro 65 l’uno e granchio euro 45 Occhiali da sole in acetato euro 165, catena con boule euro 115, catena con foulard euro 95, profumo Furla Armoniosa, 100 ml euro 92. Tutto FURLA

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VEDO NON VEDO i rombi argyle del gilet in misto cashmere, MAX MARA euro 279

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Lo stile biker viaggia verso un’estetica precisa, ribelle, rock e chic al tempo stesso

HARDCORE i boot in pelle, JIMMY CHOO euro 1.195

I PANTALONI in pelle diventano eleganti con le pince, MANGO euro 279,99. IL CASCO da moto con visiera, MOMODESIGN euro 229

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BASTA un inserto in rete
la canotta cambia faccia, DKNY euro 120

IL METRO da sarto decora la bag Schiap in pelle, SCHIAPARELLI euro 7900

OVER e avvolgenti, STELLA MCCARTNEY EYEWEAR euro 300

BANGLE in bachelite, MAISON AURÉLIE BIDERMANN euro 440 l’uno.

ALLURE grafica e tacco vertiginoso, AQUAZZURA euro 750

BLACK & WHITE la maglia girocollo, SUN68 euro 100.

CASSA in alluminio lucido Jet black, APPLE WATCH SERIE 10S a partire da euro 459.
PATCH e ricami sulla giacca da motociclista, BLAUER euro 248.
LA STAMPA del brand è all over sul cap, MCM euro 350
SPIRITO Anni 50 e materiale contemporaneo, H&M euro 79,99

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FIBBIA a morsetto d’ispirazione equitazione, PRIMARK euro 16

IL MANICO INTRECCIATO le regala personalità, COCCINELLE euro 340

A TRACOLLA, in pelle, si chiama Foulonné, LONGCHAMP euro 450

ESSENZIALE in pelle con chiusura magnetica, FURLA euro 495

EFFETTO USED in pelle tinta in capo, CAMPOMAGGI euro 340

S’ISPIRA agli origami la Japanese bag in pelle, MM6 MAISON MARGIELA euro 890

ASIMMETRICA in pelle con tracolla stampata, ALVIERO MARTINI 1A CLASSE euro 188

FORMA A SCATOLA con profili a contrasto, GIANNI CHIARINI FIRENZE euro 255

IL CHARM DORATO spicca sul suède, FERRAGAMO euro 1.950

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Anni 2000, hanno tomaia in mesh, dettagli semi trasparenti e battistrada in gomma, NIKE euro 119,99 (il paio)

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4) Doppiopetto, LES COPAINS IN OVS euro 59,95.

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fiammata stretch, IBLUES euro 249.

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PRINCIPESSE DEL FORO - Ballerine dalle texture ariose

SPARKLING la flat in raso con cristalli e cinturino alla caviglia, JIMMY CHOO euro 995

CUORICINI in pelle e tacco dorato decorano le Amourose Flat, AQUAZZURA euro 795

PICCOLO decoro in metallo dorato sulla punta e lavorazione effetto paglia di Vienna, TAMARIS euro 59,95

VEGANA in materiale green traforato con passante, STELLA MCCARTNEY euro 890

COME UN CESTINO la lavorazione della ballerina in pelle, GIUSEPPE ZANOTTI euro 795.

UN PO’ MARY-JANE un po’ ballerina: in rete con profili ton sur ton, MARC O’POLO euro 129,95

LA TINTA NUDE per qualsiasi look, in rete con cinturino doppio, STEVE MADDEN euro 99

INTRECCI SARTORIALI in nappa e placca dorata incisa con il logo, FERRAGAMO euro 895

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OGNI ORA è evidenziata da un diamante, cassa in acciaio, IWC SCHAFFHAUSEN euro 6 400

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ULTRA PIATTO in acciaio con diamanti incastonati, BLANCPAIN euro 18.800.

IL QUADRANTE è in argento effetto antico, VACHERON CONSTANTIN euro 28 000

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SI MUOVONO liberamente i diamanti dell’orologio Happy Sport, CHOPARD euro 8.930.

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CORONA cabochon in acciaio e cinturino in pelle, CARTIER euro 7.400.

LE FASI LUNARI decorano l’orologio in acciaio, JAEGER-LECOULTRE euro 12.500

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VERDE BOSCO il cinturino e lunetta in acciaio e oro giallo, LONGINES euro 3.200.

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LUNGA VITA al colore col balsamo Ravviva Luminosità di PHYTO, 175 ml euro 17,50

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PER IL FAI-DA-TE: ravviva in 10 minuti Color Fresh Mask di WELLA, 150 ml euro 19,90.

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COMBATTE le macchie con attivi anti-smog: Fotoultra 100 di ISDIN, 50 ml euro 29,90

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Velocità da capogiro

IL MONDO intorno a te comincerà a muoversi più in fretta, grazie al fatto che ad aprile Marte riacquisterà appieno le forze, dopo essere stato retrogrado.Nella prima metà del mese, casa e famiglia assorbiranno la tua attenzione: starai di più con chi ti vuole bene e migliorerai la situazione abitativa, guadagnandoci in felicità e benefici a lungo termine. Desideri iniziare qualcosa di importante o incontrare una persona influente? Capiterà dopo il 12, quando Mercurio e Venere avranno ripreso il moto diretto. Sarà anche il momento giusto per suggellare una partnership d’affari o per sposarti.

A metà aprile,Nettuno si sposterà in Ariete per la prima volta dal lontano 1861 e darà un grande slancio alla fantasia Dedicati con passione al lavoro creativo che stai svolgendo o agli hobby artistici (come la musica, la letteratura, la pittura): otterrai così dei risultati che sorprenderanno prima di tutto te stessa Nettuno cambierà il modo in cui vedi le cose: vi stenderà sopra una sorta di morbido velo e te le mostrerà migliori di quanto siano in realtà Perciò,procedi con cautela con le persone conosciute da poco, non farti illusioni di alcun genere e tieni separato il mondo dei desideri da quello della verità

La luna nuova del 27 ti chiederà soldi per partecipare a una festa glamour, o per aiutare qualcuno che ne ha bisogno La domanda sarà un po’impegnativa: per bilanciare,muoviti sul fronte lavoro e sollecita un aumento di stipendio

GEmELLI

21 MAGGIO - 21 GIUGNO

Un bel match

LE SFIDE continuano, cara Gemelli: i progressi nella carriera saranno lenti ma l’ascesa sarà costante Saturno ti sottoporrà a incessanti prove (ad avventure imprenditoriali,per esempio, in settori a te sconosciuti), ma riuscirà a tirare fuori il meglio di te All’inizio di aprile, sotto l’influenza dell’eclissi di luna nuova del 29 marzo, sarai assorbita da un evento sociale, pieno di persone gentili che guardano con ottimismo al futuro Ti unirai a un gruppo (con obiettivi professionali o umanitari) e ti costruirai una serie di contatti utili per la carriera o la vita affettiva.Oppure parteciperai a un convegno dove ascolterai preziosi consigli per il lavoro Il 7 Mercurio riprenderà il moto diretto e tu tirerai un sospiro di sollievo: firma senza alcuna riserva i contratti in sospeso e acquista a cuor leggero i dispositivi elettronici che ti servono.Il 12 anche Venere tornerà in carreggiata.I sentimenti sono stati fin troppo monotoni? Ora,grazie al pianeta dell’amore,riceveranno una bella scossa

Con la luna nuova del 27 sorgerà qualche piccolo problema. Verrai a sapere,per esempio,che un ’amica è in ospedale e che ha bisogno di essere tirata su di morale Oppure scoprirai un segreto un po ’ scomodo, ti toccherà far fronte a un’ingente spesa imprevista, avrai voglia di partire per un bel viaggio ma, a causa di un malfunzionamentodell’auto,decideraidirimandarlo.Qualunque sia il nodo da districare, ci vorrà qualche settimana Per fortuna, sei flessibile e questo ti sarà senz ’altro utile

TORO

20 APRILE - 20 MAGGIO

Pronti, partenza... via!

SO GNI E DESI DERI taglieranno il traguardo, guidati da Venere, Nettuno e Saturno,e procureranno una vittoria netta all’amore e al divertimento. Con l’aggiunta di un po ’ di mistero: all’inizio di aprile, infatti, verrà a galla un’informazione che una persona ha voluto tenerti segreta.Nulla di cui preoccuparti, visto che alla fine sarai tu a guadagnarci.Dopo questa rivelazione, infatti, guarderai al futuro con maggiore sicurezza, oppure avrai l’occasione di incontrare l’anima gemella

A illuminarti le giornate successive alla luna piena del 12 saranno una meritata gratificazione economica per il tuo operato e una buona dose di prestigio Ti verrà offerta anche una preziosa opportunità professionale e forse è il caso di ringraziare un ’amica che imprimerà una gentile spinta alla fortuna. Non stupirti: questomesechitivuolebenegiocheràunruolomoltoimportante In compenso a darti filo da torcere sarà un cliente difficile Prepara le valigie e raggiungilo per un faccia a faccia Se ti chiederà di accettaredellecondizionichenonseidispostaaconcedere,usatutta la diplomazia del mondo e proponi un accordo più realistico Se avrai successo,la strada della carriera sarà spianata

Verso la fine di aprile, forze contrapposte ti tireranno in due direzioni diverse.Il conflitto sarà,per esempio,tra casa e ufficio? Tieni testa a un collega o a un superiore dal carattere fin troppo dominante e riuscirai a trovare un modo per conciliare il lavoro e la vita privata

CANCRO

22 GIUGNO - 22 LUGLIO

Le carte vincenti

LUNGIMIRANZA, buon senso, piglio imprenditoriale e capacità di leadership Sono le doti che risalteranno con l’eclissi di luna nuova in Ariete del 29 marzo. Ad aprile, quindi, impressionerai positivamente chiunque entrerà in contatto con te per lavoro Nei primi dieci giorni lo stipendio aumenterà,godrai di grande spirito d’iniziativa, metterai in atto le strategie giuste e avrai la meglio su tutti Sogni di spostare il tuo ambito d’azione verso una sfera più creativa? Con Nettuno in Ariete (per la prima volta dal 1875), riceverai un ’offerta che includerà in qualche modo la recitazione,per esempio,la fotografia,la pittura,la poesia,la scenografia o la danza

Respirerai un po ’ di tensione familiare, in occasione della luna piena in Bilancia del 12.Sarai molto impegnata in ufficio,ma dovrai mollare tutto per occuparti della casa.I soldi potranno aiutarti a gestire la situazione,ma non ti sarà facile recuperare la cifra necessaria Vaglia le soluzioni possibili e Venere ti darà una mano a individuare anche quelle che, a prima vista, ti sono sfuggite. Se sarai a un passo dal gettare la spugna, non perderti d’animo: grazie a Urano,il pianeta delle sorprese,troverai una risposta non convenzionale,ma ideale per sciogliere il dilemma

La vita migliorerà dopo il 27. Gli amici ti coinvolgeranno nei loro piani e ti inviteranno a una festa in un luogo lontano da casa Non preoccuparti per il lato economico,accetta,dai inizio alle danze e,soprattutto,divertiti

A spasso per il Pianeta

OROSCOPO

IL LEITMOTIV del mese saranno i viaggi

Se non sei partita a ridosso della luna nuova del 29 marzo,preparerai le valigie all’inizio di aprile: destinazione segreta per i più (tant’è cheai“nondirettiinteressati”racconteraitutti i dettagli solo dal 17 in poi) Intanto il 7 e il 12 segneranno la fine di ritardi e ostacoli che hanno infastidito finora la carriera e gli studi. Mercurio e Venere, infatti, riprenderanno il moto diretto e tu sarai più produttiva Rapporti internazionali, istruzione superiore, corsi di specializzazione e questioni legali ti terranno piacevolmente occupata. Chiediaiutoaunavvocatoperregistrareunmarchioounbrevetto, oppure per controllare un contratto

Altriviaggi,anchesepiùbrevi,tiaspetterannointornoallaluna piena del 12. La felicità aumenterà anche per qualche buona notizia di carattere economico: riceverai una generosa commissione, per esempio,un bonus o del denaro proveniente da una fonte diversa rispetto allo stipendio

Con la luna nuova in Toro del 27, ti sentirai trattata ingiustamente in ufficio, ma molti pianeti verranno in tuo soccorso per trarti d’impaccio A causa di Marte, avrai dei problemi con un socio, oppure un concorrente cercherà di soffiarti una quota di mercato, di rubarti il merito di un successo o di danneggiarti la reputazione Prendisulserioisegnalidipericoloedesaminabene la situazione prima di decidere il da farsi Stai calma e riuscirai a rimandare al mittente le minacce,con tutti gli interessi

BILANCIA

Successo ovunque

23 SETTEMBRE - 22 OTTOBRE

LE COSE SONO DUE: ad aprile, o sarà la gente che ti è vicina (il partner d’amore o d’affari) ad attuare grandi progressi nella carriera, oppure sarai tu stessa. In quest’ultimo caso,attirerail’attenzionedipersoneinfluenti del settore ma anche quella di un concorrente invidioso,che cercherà di rubarti dei clienti. Grazie a Saturno,però,riuscirai a sventare il suo tentativo maldestro e a fare in modo che una minaccia del genere non ti prenda più impreparata Insieme al successo arriverà anche una gratificazione economica e la creatività raggiungerà vette altissime. Dal 7, Mercurio riprenderà il moto diretto e tu concluderai contratti o trattative destinati a superare la prova del tempo Dal 12,invece,riacquisterai il controllo sugli eventi e,dopo esserti dedicata alla dolce metà o a un socio, ti concentrerai finalmente su te stessa e sulle tue necessità.

La luna nuova del 27 segnerà un momento un po’difficile Dovrai pagare delle tasse o restituire un prestito, quindi ti toccherà rinunciare a qualcosa che desideri fare (un viaggio, per esempio) ocomprare(un’auto,uncomputer).Nontipreoccupare,sitratterà solodiunrinvio Ecomunqueilcontoinbancanonandràinrosso Sei freelance? Gli affari continueranno a procedere a gonfie vele Sei una dipendente? La compagnia per cui operi dimostrerà di considerarti un elemento prezioso della squadra.Al momento sei disoccupata? Troverai con facilità un lavoro simile al precedente, ma con condizioni addirittura più favorevoli

Un viavai di soldi

I FRU T TI del lavoro di fine di marzo maturerannogiàall’iniziodiaprile:riceveraiinfatti un bonus,una commissione o dei diritti d’autore.Inoltre,siaprirannonuoveprospettivedi guadagno,che ti permetteranno di finanziare un sogno nel cassetto Nelle ultime settimane hai avuto l’impressione di camminare su una strada ricoperta di colla? Dal 7,vedrai la vita procedere con il ritmo giusto, i rapporti sentimentali miglioreranno e sarai impegnata in colloqui e trattative

Il 12, quando Venere riprenderà il moto diretto, torneranno sul tuo conto bancario dei soldi che ti sono dovuti da tempo, ti verrà approvata una proposta rimasta in stallo per un po ’ , oppure otterrai l’aumento di stipendio chiesto 15 giorni prima Così salderai eventuali debiti. Il 17 Marte entrerà nel segno del Leone e le spese subiranno un’impennata: comprerai delle cose che ti sono assolutamente necessarie o farai un acquisto costoso che finora hai rimandato

Momento di decisioni, in occasione della luna nuova del 27. Accettare o no un incarico che implica trasferte all’estero? Riprendere gli studi all’università? Frequentare un corso di specializzazione? Una volta fatte le tue scelte (e i debiti conti economici),valuta se ti puoi permettere di partire per uno o più viaggi.In questo frangente,un po’di tensione sarà inevitabile,anche perché verrai a sapere qualcosa di cui non eri a conoscenza Tieni duro: l’ansia diminuirà a maggio,fino a scomparire

SCORPIONE

23 OTTOBRE - 21 NOVEMBRE

Scosse

d’affetto

I NT ENSE EMOZIONI ti avvolgeranno in un caldo abbraccio, fin dai primi giorni di aprile Sei single? Sarà un legame d’amore a darti gioia. Hai un figlio piccolo? Ti commuoverai ogni volta che ti esprimerà il suo entusiasmo nel vederti Hai doti artistiche o un lavoro che richiede idee creative? Tutti ti dimostreranno la loro stima.

Dopo aver causato ritardi e seminato ostacoli, Mercurio tornerà al moto diretto e dal 12 ti trasmetterà una grande carica di energia, che ti permetterà di cominciare - subito e con il piede giusto - una serie di progetti importanti. Visto che sarai molto impegnata per tutto il mese,cura la salute Dal 7 al 17,rallenta il ritmo per riprendere fiato Inoltre, mangia in modo sano per essere sempre al massimo delle forze.

La seconda metà di aprile sarà un inno alla carriera.I dirigenti appariranno più disposti del solito ad ascoltare le tue idee e,visto il loro potenziale, le approveranno e le finanzieranno Una piccola eccezione a questo trend favorevole sarà la luna nuova del 27, quando in ufficio o a casa sorgerà un po’di tensione. A darti qualchegrattacaposaràilpartnerd’amoreod’affari,chesirivelerà troppo intransigente o geloso del successo che riscuoti:affrontalo con estrema cautela, senza arrivare a un conflitto aperto, perché lavorare o convivere non diventi un incubo per entrambi.La dolce metà potrà sentirsi anche trascurata dai tuoi impegni professionali: se ci tieni davvero,rassicurala

OROSCOPO

Tra il dire e il fare... non c’è tanto mare

È DA TEMPO che hai trovato alcune soluzioni per rendere la casa più confortevole e funzionale. Le idee giuste ormai ci sono, ma finora ti sono mancati i mezzi per realizzarle. Nella prima metà del mese riuscirai a recuperare gran parte dei fondi necessari Presta attenzione a eventuali contratti da firmare,perché certi termini non ti appagheranno pienamente.Perciò chiedi a un avvocato di rimettere le cose a posto L’amore, intanto, cullerà le giornate di aprile Sei single? La vita sentimentale decollerà: esci a pranzo o a cena, vai a teatro o al cinema, e incontrerai una persona che ti farà battere il cuore. Frequenti un partner da tempo? Ti fidanzerai o ti preparerai per le nozze (che avverranno molto probabilmente intorno alla luna nuova in Gemelli del 26 maggio). Desideri un figlio? Lo avrai. Nella tua vita c’è un bambino piccolo? Gli organizzerai un party a sorpresa,che lo renderà molto felice Verso il 12,avrai di che festeggiare:realizzerai un desiderio nel cassetto, parteciperai a un evento tra amici e ti divertirai, migliorerai il look con un taglio/colore di capelli diverso o con minimi interventi di chirurgia estetica A chiudere il mese,la luna nuova in Toro del 27, con qualche problema facilmente risolvibile Per portare a termine un incarico, per esempio, mancheranno delle informazioni: fai domande a raffica per fugare ogni dubbio Devi compilare un preventivo? Stai larga con il calcolo delle varie voci Mettiti nelle mani di Urano e tutto andrà bene

ACquARIO

20 GENNAIO - 18 FEBBRAIO

Viva la bella stagione

CON L’ARRIVO della primavera, avrai vogliadigodertilanaturainfiorecontuttiisuoi profumi e colori, e di riempire i polmoni di aria fresca mentre guidi in mezzo alla campagna. Sarà un ’esperienza liberatoria e rilassante,quindi approfitta dell’influsso dell’eclissi di luna nuova del 29 marzo e scatena il tuo spirito vagabondo: prepara le valigie e parti.Quello dell’inizio di aprile sarà un viaggio di lavoro coronato dal successo Intorno al 12, invece, ti concederai una vacanza con un tocco di lusso, visto che nel frattempo avrai migliorato le disponibilità economiche. Non riesci proprio a lasciare la base? Non dispiacerti troppo, a portarti in giro per il mondo sarà la tecnologia: interagirai con persone che vivono all’estero,usando e-mail e videochiamate Gli orizzonti si spalancheranno anche se frequenti l’università (supererai un esame importante e passerai alla fase successiva) o se sei coinvolta in una causa legale (otterrai un verdetto favorevole e chiuderai per sempre questo increscioso capitolo)

Iprogettirelativiallacasa,chetihannotenutaimpegnatanegli ultimi due anni,finalmente si realizzeranno con la luna nuova del 27 Valuterai la possibilità di un trasloco, di una ristrutturazione, oppure dell’acquisto o della vendita di un immobile In alternativa,ti metterai in moto per aiutare un familiare che ha bisogno di sostegno.Qualche piano sarà modificato da Plutone,ma alla fine tutte le decisioni che prenderai si incastreranno in modo perfetto per ottenere la casa (e la famiglia) dei tuoi sogni

CAPRICORNO

Voglia di allargarsi

COME MIGLIORARE la situazione abitativa? Questo sarà il pensiero fisso dei primi giorni di aprile.Se sei innamorata,sarai pronta a cominciare una convivenza e,quindi,tu e il partner andrete alla ricerca di una casa per due Seseisposata,invece,faraiilpossibileper trovare un appartamento più grande.In ogni caso,conl’animagemellatisentiraiinperfettasintonia,nonostante qualche piccolo malinteso all’inizio dell’anno

Gli affari procederanno molto bene e le preoccupazioni di carattere economico spariranno del tutto.Goditi il primo weekend con una bella gita primaverile fuori porta.Dal 7 potrai dire addio a ritardi, rinvii e problemi con dispositivi elettronici e software, mentre dal 12 la carriera comincerà a mostrare una crescita corrispondente alle tue aspettative. Nella seconda metà del mese rimanda gli acquisti costosi, ma non essenziali Spenderai più del solito, infatti, per la casa o per un familiare in difficoltà: chiederai un prestito per una ristrutturazione, oppure metterai dei soldi da parte per un trasloco ed entro il 26 dovrai saldare qualche rata o debito

La luna nuova in Toro del 27 riserverà piacevoli sorprese: partirai con il partner o con i figli per una breve vacanza avventurosa, per esempio.Incontrerai qualche ostacolo in corso d’opera,ma lo supererai I costi saranno eccessivi? Lasciati guidare dal tuo senso pratico e riuscirai a trovare un escamotage per risparmiare senza rinunciare alla qualità

PesCI

19 FEBBRAIO - 20 MARZO

alla mano

L’EVOLUZIONE finanziaria dell’ultimo periodo ti costringerà a fare qualche conto all’inizio di aprile Per fortuna, troverai una fonte di reddito aggiuntiva,grazie alla tua immaginazione e creatività

Dal 7 Mercurio riprenderà il moto diretto e tu non avrai più la sensazione di salire delle scale che, in realtà, scendono e non portano da nessuna parte. Lasciati alle spalle i rallentamenti e gli ostacoli di marzo e preparati a procedere a tutto gas senza ulteriori indugi Con la luna piena in Bilancia del 12, ti concentrerai ancora di più sui soldi: dovrai pagare lo Stato, la banca o un ’assicurazione. Oppure sarai coinvolta in trattative per una richiesta di risarcimento o sarai alle prese con una divisione dei beni in un divorzio: in entrambi i casi, rimanda le decisioni finali a maggio, quando avrai maggior fortuna. Comunque vada, riceverai un aiuto economico da parte di un familiare,venderai un immobile o l’arrivo di un coinquilino alleggerirà le spese di affitto

La luna nuova in Toro del 27 influirà piuttosto pesantemente sulla fine del mese.Evita di intraprendere iniziative professionali, altrimentirischieraidicancellaregliaccordiesistentiediricominciare tutto da capo Inoltre,comportati bene con fratelli e sorelle, perché, se litigherete, ci vorranno intere settimane per riappacificarvi. Ecco il messaggio di questa luna sarà: solo dimostrando di avere pazienza e perseveranza,si può raggiungere un risultato soddisfacente Fanne tesoro

Calcolatrice

LACICCI

DI ANNA DE FALCO

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