Speciale software in vigneto

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il corriere vinicolo n. 37

s o f t w a r e

24 Settembre 2012

GIS è l'acronimo di Geographical Information System, ovvero un insieme di strumenti e di risorse, anche umane, per raccogliere, registrare, analizzare e distribuire informazioni riferibili a un territorio. Cioè georeferenziate

L

a costruzione dei programmi di gestione del vigneto e della cantina non ha ancora raggiunto standard che possano essere adottati da ciascuna azienda e che soddisfino tutte le necessità. Ogni azienda, pertanto, adotta delle soluzioni più o meno personalizzate adattando alle proprie esigenze quanto disponibile in prodotti software commerciali. Quindi ogni azienda che ha affrontato il problema della gestione informatica dei vigneti o della cantina

rappresenta una storia a sé che può essere utile studiare e conoscere per poter usufruire di esperienze pratiche di campo, spesso non codificate dalla ricerca o dalle stesse software house. Lo scorso anno abbiamo riportato l’esperienza di Arcipelago Muratori (vedi Il Corriere vinicolo n° 24/2011). La case history di quest’anno è dedicata alle aziende Marchesi Antinori per descrivere sinteticamente come hanno digitalizzato le mappe dei loro vigneti e cosa si attendono da una gestione informatizzata.

case history

Tecnologia GIS Uno strumento a supporto dei vigneti

A

partire dal 2003 la Marchesi Antinori ha introdotto nelle proprie fattorie la tecnologia GIS per la gestione cartografica, tematica e tecnica del patrimonio viticolo aziendale. Dal punto di vista semantico GIS è l’acronimo dell’inglese Geographical Information System, traducibile in italiano come Sistema Informativo Geografico. Tale applicativo si configura come un insieme di strumenti e di risorse, anche umane, per raccogliere, registrare, analizzare e distribuire informazioni riferibili a un territorio e quindi georeferenziate (1). Nel nostro caso il territorio è quello delle nostre aziende agricole e gli elementi grafici sono i nostri vigneti. Attraverso la tecnologia GIS è possibile rappresentare la realtà del nostro patrimonio viticolo facendo interagire cartografia computerizzata, dati geometrici e banche dati alfanumeriche. La prima applicazione aziendale GIS è stato costruita nel 2003 e ha interessato una sola delle nostre fattorie come progetto pilota. Negli anni il progetto è stato esteso a tutte le realtà situate in Toscana e Umbria e, ad oggi, 1.300 ha di vigneto sono gestiti con tecnologia GIS. La struttura del GIS può essere ricondotta a quattro principali ambiti operativi: l’acquisizione dei dati (cartografici ed informativi), la loro gestione, il trattamento e infine la loro restituzione. Attività di campo e di acquisizione L’attività di acquisizione dei dati dapprima prevede un’attività in campo e un lavoro di organizzazione e gestione del dato nelle fasi successive al sopralluogo. (1)

La georeferenziazione è “il processo attraverso il quale un oggetto è posizionato su una carta secondo un sistema di coordinate”. (Favretto 2006, p. 165)

L’acquisizione dei dati nel nostro caso è stata fatta con un software per la topografia di livello semiprofessionale, caricato su un palmare con ricevitore Gps integrato (predisposto per lavorare in modalità DGps) e adatto per il rilievo e la codifica di punti, linee e aree. Le modalità di acquisizione devono tener conto della qualità e della precisione del dato acquisito. Il parametro qualitativo indicatore della precisione del dato acquisito è, nel nostro caso, limitato all’indice Hdop (Horizontal diluition of precision) e al numero di satelliti captati. L’indice Hdop è calcolato dallo strumento con continuità e indica quanto buona sia la geometria dei satelliti utilizzata dal ricevitore nella codifica delle posizioni acquisite. Il parametro qualitativo imposto prevede che l’indice Hdop sia nell’intorno di 0,8 e il numero di satelliti captati superiore a 7. Entro questi parametri l’accuratezza della misura è dell’ordine dei 50 cm. Il GIS ha la capacità di definire la posizione reale di ogni singolo oggetto inserito attraverso l’assegnazione di coordinate di un predefinito sistema di riferimento e nelle reali dimensioni e rapporti. Il rilievo di un vigneto è un’operazione piuttosto semplice e consta sostanzialmente nel percorrere il perimetro del vigneto acquisendo, nella maggior parte dei casi, i soli vertici del poligono. Nel caso di vigneti a forma irregolare, o con presenza di tratti a linea curva, vengono acquisiti in continuo tutti i punti necessari alla loro precisa rappresentazione. Qualora non sia possibile posizionarsi direttamente su un punto che si desidera acquisire, può essere utilizzata una funzione dello strumento che permette di inserire un offset, ovvero una distanza e una direzione sulla base delle quali lo strumento sposta il punto acquisito nella reale posizione. La chiusura di ogni poligono avviene in automatico dopo l’acquisizione dell’ultimo vertice e sul palmare è immediatamente visibile la misura della superficie e del perimetro del vigneto.

Il lavoro di acquisizione delle posizioni negli anni è diventato sempre più snello e veloce, anche grazie all’ausilio per gli spostamenti durante i rilievi in campo di una moto quad. Per riempire di contenuti il GIS è stata dapprima necessaria un’intensa attività in campo e di consultazione degli archivi cartacei aziendali di ogni fattoria, necessaria per redigere la cartografia viticola e inserire i dati (attributi) dei vigneti esistenti. L’attività di archiviazione delle informazioni viticole prima del 2003 veniva infatti gestita mediante “degli schemi di impianto” che raffiguravano su carta, filare per filare, il numero di viti e le caratteristiche tecniche del materiale vivaistico piantato (varietà, clone, portainnesto, vivaista ecc.). Dopo aver acquisito perimetro e superficie di ogni vigneto sono stati materializzati a terra i punti di cambio clone e/o portainnesto, codificati mediante l’assegnazione delle coordinate GPS. Tali punti sono serviti come riferimento per tracciare a video sul computer fisso le dividenti che identificano i diversi cloni e portainnesti costituenti il vigneto, che è stato così suddiviso in bande. Ad ogni banda del vigneto corrisponde pertanto un diverso clone e/o portainnesto. Per i vigneti piantati dal 2004 sono stati fatti due rilievi. Un primo rilievo speditivo è stato fatto prima dell’impianto con lo scopo di acquisire alcuni elementi caratteristici del vigneto che sarebbe stato complicato o impossibile rilevare ad impianto avvenuto. Ad esempio sono stati acquisiti il posizionamento delle condotte principali dell’impianto di irrigazione, la disposizione della rete di drenaggio tubolare sotterraneo o i punti di prelievo del terreno sottoposto ad analisi chimico - fisiche. Il rilievo vero e proprio è stato fatto a palificazione avvenuta attraverso l’acquisizione dei vertici del vigneto e dei punti di cambio clone e/o portainnesto materializzati a terra in fase di messa a dimora delle barbatelle.

Tabella 1 - ESEMPIO DI REPORT relativo alla "scheda dati impianto" Anno impianto

Superficie (Ha)

Vitigno

Clone

Poggiolo alto

2002

0,37

Riesling r.

RS-49

SO4

Poggiolo alto

2002

0,2

Riesling r.

RS DH500

Poggiolo alto

2002

0,61

Riesling r.

Poggiolo alto

2002

0,92

Poggiolo alto

2002

Poggiolo alto

Tipologia di materiale

Categoria

N. di lotto/ passaporto

Dist. sulla fila (m)

Dist. tra le file (m)

N. ceppi/ha

N. ceppi (N.)

G

barbatelle innestate

materiale certificato

05/1278

0,8

2,3

5435

2011

SO4

G

barbatelle in vasetto

materiale certificato

06/1282

0,8

2,3

5435

1087

RS-49

101.14

G

barbatelle in vasetto

materiale certificato

05/1276

0,8

2,3

5435

3315

Riesling r.

RS 198

SO4

G

barbatelle innestate

materiale certificato

05/1277

0,8

2,3

5435

5000

1,83

Riesling r.

RS 48

3309 C

G

barbatelle innestate

materiale certificato

05/1274

0,8

2,3

5435

9946

2002

0,33

Riesling r.

RS-49

SO4

G

barbatelle innestate

materiale certificato

05/1278

0,8

2,3

5435

1793

Poggiolo alto

2002

0,3

Riesling r.

RS-49

101.14

G

barbatelle in vasetto

materiale certificato

05/1276

0,8

2,3

5435

1630

Poggiolo alto

2002

1,19

Riesling r.

RS-49

SO4

G

barbatelle innestate

materiale certificato

05/1278

0,8

2,3

5435

6467

Nome vigneto

Portainnesto Cod. vivaista


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