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11 Ottobre 2014
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Rendiamo più accogliente il cimitero di Vibo Valentia Il nascente Comitato Pro-Cimitero scrive al sindaco Nicola D’Agostino e al Prefetto Giovanni Bruno Il costituendo Comitato Pro-Cimitero ha indirizzato una missiva al sindaco di Vibo Valentia Nicola D’Agostino e, per conoscenza, al Prefetto Giovanni Bruno, con la quale, a fronte dello stato di degrado ed abbandono in cui versa il maggiore cimitero di città, vengono fatte delle specifiche richieste e una serie di proposte atte a rendere più accogliente e maggiormente fruibile la struttura cittadina. Nella parte che segue il testo completo della missiva. “Signor Sindaco, i sottoscritti Mariano Piro, Pietro Antonio Iannello, Domenico Bulzomato, Tina Scalamandrè, Nazzareno D’Amico, Nicola Scordamaglia, Giuseppe Rossi, tutti cittadini vibonesi in rappresentanza del nascente “comitato Pro-Cimitero”, stanchi di non poter usufruire dei servizi basilari, asseriscono che non è più possibile assistere impotenti di fronte al completo stato di abbandono e di degrado che avvolge tutta l’area del cimitero di Vibo Città. È necessario, oggi più che mai, porre rimedio a queste manchevolezze. Per questo motivo, Le chiediamo e proponiamo quanto segue: 1) Chiediamo “l’APERTURA TUTTI I GIORNI FINO ALLE ORE 13,00” dei due ingressi di accesso al cimitero nuovo, ubicati sia nella parte laterale della cinta muraria e sia dal lato del piazzale antistante l’area ad uso parcheggio che consente l’accesso ai loculi posti sotto la camera mortuaria. Tutto questo agevolerebbe l’accesso a tantissime persone che giornalmente si recano al cimitero; 2) L’evidenza dei fatti, ci fa notare che il TRACCIATO DEL VIALE CENTRALE E L’INGRESSO LATERALE del
cimitero nuovo, oggi si presentano come se fossero stati realizzati in “Cemento Ondulato” quindi, quasi inaccessibili e impraticabili per tutte le persone che vengono a trovare i propri defunti. Chiediamo pertanto che gli stessi accessi, vengano ripristinati e resi agibili e percorribili sia alle persone che presentano limitate capacità motorie e sia ai “TANTI ANZIANI” che da soli non riescono più ad andare a trovare i propri cari; 3) Chiediamo per i loculi posti “NELL’AREA COMUNE” che gli stessi possano essere resi utilizzabili in modo adeguato e comodo in quanto alcuni di questi sono irraggiungibili e non è possibile neanche porre un fiore davanti l’immagine del proprio caro. Si chiede pertanto che gli stessi siano provvisti di una “SCALA DI DIMENSIONI ADEGUATE” all’altezza della struttura dove sono ubicati i loculi; 4) AIUOLE ED AREE VERDI, oggi in parte abbellite
solo ad opera di tanti volenterosi. Chiediamo che vengano valorizzate e “non abolite per essere utilizzate a favore di altri scopi”; 5) Proponiamo e chiediamo che “I SOLDI PAGATI DAI CITTADINI PER L’ILLUMINAZIONE DELLE LAMPADE” poste nelle cappelle o nei singoli loculi, vengano utilizzati esclusivamente per il decoro del cimitero e non impiegati per altri scopi; 6) PER I LOCULI POSTI “NELL’AREA COMUNALE” e precisamente quelli ubicati sotto la camera mortuaria, chiediamo un intervento immediato che eviti specie nel periodo delle piogge, allagamenti degli spazi comuni e degli stessi loculi realizzati a livello terra; 7) CHIEDIAMO DI CONOSCERE IL NOME DEL RESPONSABILE TECNICO E/O AMMINISTRATIVO che è delegato da parte del comune di Vibo Valentia al controllo e alla verifica delle opere e dei lavori eseguiti nelle aree cimiteriali; Signor Sindaco, non Le sembra che ce ne sia abbastanza per decidersi a porre “SUBITO” rimedio, ad una situazione che lede gli interessi legittimi, e finora disattesi di tanti cittadini? Il comitato nascente “Pro-Cimitero” facendosi sostenitore di questa causa, Le chiede di attivarsi immediatamente affinché si eliminino queste incongruenze. In attesa di un pronto riscontro, porgiamo Distinti Saluti. Il comitato promotore invita quanti interessati ad aderire a questa iniziativa. Maggiori informazioni possono essere richieste alle persone sopra elencate al numero telefonico 339/3236438”. (Il Comitato Pro-Cimitero)”
Fisco & Tributi
Giuseppe Iannello
Diritti e doveri dei contribuenti
di Iconio Massara
Tassa sui rifiuti, i consigli per evitare sanzioni e controlli Non c’è solo la Tari 2014 a preoccupare gli italiani sul fronte dei contributi per la raccolta dei rifiuti
Giuseppe Iannello nasce a Vibo Valentia nel 1953. Si è laureto presso l’Università degli Studi Napoli Federico II nel 1976. Esercita le funzioni di Notaio dal gennaio del 1982, con prima iscrizione a ruolo nei Collegi Notarili Riuniti di Catanzaro Crotone Lamezia Terme e Vibo Valentia. E’ iscritto nel ruolo del Collegio Notarile di Parma nel mese di novembre del 1998. È stato componente del Consiglio Notarile di Catanzaro e del Consiglio Nazionale del Notariato, in rappresentanza dei Notaio della Calabria, negli anni dal 1991 al 1998. E’ stato docente di diritto civile presso la Scuola Notarile “Pietro Micheli” di Parma negli anni 1999 - 2001; ha tenuto lezioni di diritto commerciale presso la Scuola Notarile “Rolandino de’ Passeggeri” di Bologna negli
anni 2004 - 2008. È stato relatore al convegno sulla riforma del diritto delle società di capitali e delle cooperative tenutosi a Bologna il 6 dicembre 2003, organizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato e dal Consiglio Notarile di Bologna. Ha collaborato alla redazione del commentario “La Riforma del diritto societario” a cura del prof. Giovanni Lo Cascio, edito da Giuffrè nel 2003, con il commento degli artt. 2480 2482 quater. Dal 2008 al 2010 è stato presidente dell’Associazione Sindacale dei Notaio dell’Emilia Romagna “Aldo Dalla Rovere”. Ha avuto significativi momenti di impegno politico, essendo stato prima consigliere comunale di Vibo Valentia, e poi Sindaco dello stesso Comune dal 1994 al 1997.
Sta per partire, infatti partita la corsa a correzioni e ravvedimenti per i saldi 2012 e 2013. In sostanza, si tratta dei pagamenti effettuati quando il regime tributario era sottoposto a Tares – nel 2013 – o a Tarsu in precedenza. Il caos è ingenerato dalle normative che, meno di dodici mesi fa, hanno concesso ai Comuni di procedere con il regime vigente, mentre la regolamentazione generale arriva addirittura un altro passo avanti, essendosi aggiornata alla nuova Iuc, l’imposta unica comunale composta di Tasi e Tari. Allo stesso modo, nel corso del 2013, le amministrazioni hanno mantenuto, lì dove desiderato, il regolamento vigente, arrivando a creare, mentre il 2014 volge al termine, una vera e propria giungla di regole, con la coesistenza di numerosi regimi fiscali. Alzare le difese. Insomma, questo panorama così diversificato ha reso obbligatoria, da una parte la verifica della regolarità degli accertamenti, e dall’altra ha portato numerosissimi contribuenti agli sportelli, convocati per la copertura delle posizioni o recatisi per chiedere spiegazioni, fornendo così un’occasione per chiedere lumi e assicurarsi di aver versato il dovuto negli anni passati. Per i cittadini, allora, è necessario conoscere bene i versamenti richiesti, la loro ragion d’essere e la regolarità delle procedure per la loro riscossione. In questo modo, diventa fondamentale comprendere se il saldo in questione riguarda un versamento del tutto tralasciato, oppure se si tratta di un contributo versato solo in modo parziale. Qualora il pagamento sia stato tralasciato in forma completa, o manchi solo una parte di esso, naturalmente si applicheranno provvedimenti e sanzioni di entità diversa. Al tempo stesso, però,
è possibile che il pagamento non sia stato archiviato a dovere, per eventuali imprecisioni contenute nel modello F24 o altri disguidi. Altri errori possibili, infatti, sono banali sviste di calcolo oppure incongruenze tra le delibere di tariffa e il conguaglio versato, o, ancora, altri criteri calcolati in modo erroneo, come la superficie dell’immobile, o i componenti del nucleo familiare. In aggiunta, riguardo specialmente la Tares, dunque la norma ufficialmente in vigore fino a tutto il 2013, salvo che i comuni di riferimento non avessero deciso di riapplicare la TARSU come consentito dalla manovra del settembre 2013, viene commesso l’errore di un calcolo plurimo in relazione alle utenze, che va considerato una sola volta senza tenere conto delle varie pertinenze. C’è poi il rebus superficie: sono due le strade che può aver seguito il Comune nella definizione del parametro ai fini fiscali, ossia quella calpestabile oppure quella di tipo catastale, che porta il contribuente a poter verificare di persona errori o eccessi nella pretesa tributaria. Le sanzioni. C’è, ovviamente, anche il rovescio della medaglia, ossia il caso in cui sia stato il contribuente a versare meno del dovuto. In tal caso, si applicheranno specifici provvedimenti, che vanno dal 100% per l’omessa denuncia, al 50% per infedele denuncia, al 30% per omesso versamento. Errori di forma. Anche gli avvisi recapitati ai malcapitato contribuenti potrebbero contenere dei vizi decisivi alla tutela del cittadino. È il caso, ad esempio, della busta consegnata tramite postino privato, che non è pubblico ufficiale. Consentita, invece, la raccomandata con ricevuta di ritorno. www.massaraprimeranoavvocati.com