Il Reportage
di Emilia Grandinetti a pag. 2
ASP Vibo Valentia: 7 milioni di euro al mese per 1600 dipendenti
Anno XVIII n° 15 dell’11 Ottobre 2014 DISTRIBUZIONE GRATUITA Reg. Trib. VV n° 97 del 11/12/1996 Editore: Pubblisud Progresso s.r.l. Direttore Responsabile: Cristina Iannuzzi Stampa: Gambardella grafica&stampa
E-mail: info@ilvibonese.it
L’Editoriale
di Pasquale Motta
Oliverio, l’Udc e gli scandalizzati di mestiere a senso unico e un po’ snodati… Le primarie del centro-sinistra sono finite, il dato è noto. Mario Oliverio è stato investito da migliaia di calabresi da un compito gravoso. A stretto giro di posta è arrivata l’investitura da parte di Forza Italia della candidata del centro-destra alla guida della regione, Wanda Ferro, l’unica in questo momento, in grado di contrastare dignitosamente la scalata di Mario Oliverio. Il nodo per entrambi ora saranno le alleanze. Sul punto, in queste ore si è innescato una sorta di circo politico-mediatico, sotto accusa, un’intervista al Corsera di Oliverio nella quale affermava: ”abbiamo intrapreso un percorso con l’UDC”. Apriti cielo. Diversi settori renziani, areadem e lo stesso Magorno hanno aperto un fuoco di sbarramento politico-mediatico, gridando allo scandalo e confezionando panini avvelenati contro il presunto inciucio. In queste ore, la Ferro, è stata candidata solo da Forza Italia, L’NCD dei Gentile ha già dichiarato di avere forti perplessità sul metodo. Le indiscrezioni ci inducono a pensare che ad Arcore Berlusconi abbia detto no a qualsiasi alleanza con l’NCD, d’altronde, la foto di famiglia che suggella il battesimo della Ferro vede in prima fila sia gli Occhiuto che la Santelli, difficile a questo punto che in questo quadro possano essere incorniciati i Gentile. A supporto di questo quadretto nelle prossime ore potrebbe arrivare invece, la lista di Scopelliti e chiaramente in chiave anti Gentile. NCD nazionale a questo punto, potrebbe spingere per una asse con l’UDC, un’ipotesi questa che vede l’UDC spaccato in due tronconi, da un lato Talarico, che vuole correre con Scopelliti verso Wanda e, dall’altro lato Trematerra, che teme un tale abbraccio. E’ evidente che, se le posizioni dovessero delinearsi così, cosa alquanto probabile, i Gentile resterebbero definitivamente isolati. La mossa di Oliverio di recuperare un pezzo dei centristi, magari attraverso il dialogo con Mario Tassone da tempo in rotta con i centristi alleati di Scopelliti, dunque, in questo quadro, risulta essere abile e lungimirante. Alla luce di ciò, alcuni renziani, chiedono riflessione negli organismi, manifestando un improvviso amore per quegli organismi del PD che fino a qualche giorno fa non volevano convocare nemmeno per decidere la formalizzazione delle candidature alle primarie. C’è da credere che tutto questo scalpitare, invece, nasconda l’insano tentativo, di togliere al candidato Presidente l’agibilità di proporre una trasparente alleanza di Governo per la Calabria, semmai, gli organismi, dovrebbero essere convocati quando il candidato presidente abbia una proposta da sottoporre al PD e alla coalizione e non viceversa. D’altronde, Magorno ha dialogato per mesi con i Gentile e la Stasi sulla data delle elezioni regionali (anche per far saltare le primarie), e non abbiamo visto appelli scandalizzati dagli stessi settori renziani, come non abbiamo visto e sentito gridare allo scandalo, per le alleanze al di fuori del PD sulla provincia di Vibo. Infine, un riflessione sulla cassa di risonanza che una certa stampa sta impiantando sul “presunto inciucio”: da un lato, ci pare che tutto ciò, si stia costruendo in soccorso proprio dei fratelli Gentile, è noto, infatti, il legame storico dei due esponenti del centro-destra con un certa editoria e giornalismo calabrese, dall’altro lato, ci sembra ingenerata da un’incapacità nella lettura politica di quanto sta avvenendo in queste ore. Il paradosso, è rappresentato però, proprio da chi, a suo tempo “vittima dei cinghiali”, sta sparando a palle incatenate su qualsiasi movimento messo in atto da Oliverio, terrorizzati, magari, da un presunto “soccorso rosso” che metta fine all’agonia dei due cinghiali cosentini, non comprendendo affatto, che una tale linea editoriale, li porta invece, dritti dritti nelle fauci dei cinghiali che vorrebbero definitivamente asfaltare. Le dinamiche politiche sono complesse, quelle calabresi ancora di più. Forse, quando si scelgono le fonti dalle quali farsi ispirare per gli editoriali, una maggiore prudenza potrebbe far bene, fare giornalismo nel gossip di costume è molto più facile che farlo nelle dinamiche chiaro scure calabresi, in fondo, nel gossip basta il topless di una vip per fare una prima pagina.
Palazzo L. Razza: impegnati altri fondi con efficacia retroattiva a pag. 5
Violare la privacy? Al comune di Vibo Valentia si può!
a pag. 4
La Riflessione
di Roberto Maria Naso
Terra senza futuro A volte discorrendo con amici, semplici conoscenti, o anche estranei, del malgoverno locale ci si imbatte sovente in manifestazioni di stupore e meraviglia circa gli accadimenti e fatti che si sono consumati o si stanno consumando nelle varie amministrazioni locali e non. A volte la superficialità o il luogo comune, il sentito dire ci sollevano dall’oneroso compito di approfondire o documentarsi. Ci piace quello che ascoltiamo e lo facciamo passivamente nostro, e perciò palesi fandonie, miti o leggende metropolitane vibonesi, diventano verità, con grande soddisfazione del “pacifico e timido” Joseph Goebbels ministro della propaganda nazista che soleva dire: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Onde evitare di incorrere perciò in stupore e meraviglia, in castronerie o ingenuità, il cittadino vibonese dovrebbe andare a leggersi le delibere,
a pag. 4
Via la Sorical per le marinate. Una doppia bufala? Si concretizza il dubbio dell’attendibilità di un recente annuncio dell’assessore ai lavori pubblici Pasquale Vartuli
Segue a pag. 7
NUOVA APERTURA