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racconigi

mercoledì 19 luglio 2017

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PROFUGHI La situazione nelle due cooperative che gestiscono l’accoglienza nella nostra città

«L’integrazione parte dal lavoro»

È terminato martedì mattina il lavoro dei profughi lungo il muro di cinta del parco reale

Sono 9 finora i ragazzi dell’ex-Carlo Alberto che sono comparsi davanti alla Commissione per il colloquio. Di questi 4 sono ancora in attesa di conoscere l’esito e 3 hanno avuto esito positivo: un afghano è stato riconosciuto rifugiato politico e 2 pakistani hanno avuto la “protezione umanitaria”. Dal momento che la legge vuole che essi abbandonino la comunità ospitante, uno ha immediatamente lasciato Racconigi diretto a Roma dove ha trovato lavoro, un altro ha trovato un contratto ed alloggio per la durata di un anno nella raccolta frutta, e per il terzo sono stati avviati colloqui con possibili datori di lavoro. Due profughi pakistani hanno avuto invece risposta negativa dalla Commissione per “mancanza di integrazione”. Al posto di coloro che se ne sono andati sono arrivati 4 giovani dal Gambia, ed attualmente il numero degli ospiti accolti nell’ex-Carlo Alberto è di 46. Non sono al momento previsti nuovi arrivi. «Venticinque di questi hanno attualmente un contratto come braccianti agricoli nella frutta, nella verdura, nei fagioli e nei pomodori – spiega Matteo Monge –: due lavorano

con contratto in un kebab di Torino gestito da loro connazionali pakistani e 3 sono stati assunti nel settore della pubblicità per fare volantinaggio. Quattro ragazzi sono stati impegnati fino alla settimana scorsa con l’Estate Insieme della parrocchia e questa settimana dovremmo firmare un contratto di lavoro per 2 afghani con la V2 Elettronica. I rimanenti collaborano con il Comune e la Protezione civile in lavori socialmente utili sul territorio». «Avere un lavoro è fondamentale perché è un fatto che viene tenuto in grande considerazione nell’assegnare lo status di protezione umanitaria – insiste il responsabile della struttura –: a questo proposito sono solito dire che con un contratto di lavoro si prendono tre piccioni con una fava. I ragazzi sono contenti perché raggiungono il loro obiettivo e guadagnano quattro soldi che noi cerchiamo di farli investire sul territorio. Diversi di loro si sono per esempio iscritti alla scuola guida di Racconigi per ottenere la patente italiana». «Il fatto che abbiano un lavoro e dispongano perciò di soldi propri ci permette di instaurare con loro un rapporto diverso – prosegue Monge –. Possiamo dire loro: adesso i vestiti, il servizio te li paghi. Diventa un fatto

educativo perché devono rendersi conto che la vita in Italia non è una passeggiata». Ed infatti, sul ballatoio che immette all’ufficio del responsabile, spicca un cartello con la scritta: “I ragazzi che hanno fatto un lavoro estivo non riceveranno gli indumenti. In Italia le persone si comprano gli abiti e le scarpe. Se volete restare in Italia dovete adeguarvi alle regole di tutti gli italiani”. Con quali associazioni avete stretto collaborazioni? «Un campo in cui stiamo facendo passi da gigante è quello della montagnaterapia. Mercoledì 12 luglio dieci ragazzi hanno partecipato all’uscita in Valle Po». Un altro settore su cui la Cooperativa Liberi Tutti si impegna particolarmente è quello della scuola di lingua italiana. I corsi sono gestiti da un gruppo di insegnanti volontarie («Un bel gruppo di lavoro» sottolinea Monge), anche se in questo momento, visti i lavori in campo agricolo ed il periodo di ferie, a frequentarli sono solo i 4 gambiani ultimi arrivati. Da settembre/ottobre alcuni ragazzi saranno inseriti nel corso di scuola media per adulti organizzato dal Comune. Vi siete già incontrati con il nuovo sindaco? «No, ma intendiamo farlo a tempi brevi per vedere di porre le basi per dei progetti futuri. Però abbiamo rapporti costanti con il vicesindaco Tribaudino e con dei dipendenti comunali». A marzo avevate organizzato un incontro, molto partecipato, aperto a tutti i racconigesi per spiegare il lavoro che stavate svolgendo e proporre nuove collaborazioni. Ne metterete in cantiere altri? «Certamente, anche se non nell’immediato. Aspettiamo che si stabilisca la situazione del dopo-elezioni e si concluda il periodo delle ferie. A settembre/ottobre, però, riprenderemo il discorso con la gente di Racconigi. La formula sarà anche questa volta la stessa: due tagliatelle mangiate insieme e poi quattro chiacchiere in amicizia».

Matteo Monge, Giulia Manzone e Kuljeet Singh

Un’antropologa al fianco di Matteo Da venerdì c’è una nuova figura nell’organigramma racconigese della Cooperativa Liberi Tutti. Si tratta di Giulia Manzone, cuneese, neo-laureata in Antropologia. Va ad affiancare Matteo Monge nel gestire l’accoglienza nella struttura dell’exCarlo Alberto. Matteo, infatti, ha avuto l’incarico di occuparsi di tutta l’area cuneese della Cooperativa che comprende, oltre a Racconigi, anche i centri di accoglienza di Villar San Costanzo e Dronero, per complessivamente un centinaio di richiedenti asilo. «Con Giulia lo staff di Liberi Tutti a Racconigi è diventato veramente rilevante» spiega Monge. Oltre a lui ed alla Manzone, infatti, è stata assunta a tempo indeterminato l’avvocato Bianca Sonnini, con l’incarico di occuparsi dell’educazione legale dei ragazzi, prepararli ed accompagnarli ai colloqui in Commissione e, in caso di esito positivo, facilitare l’inserimento esterno, in caso di esito negativo seguirli nel ricorso. Ci sono poi l’operatore Kuljeet Singh ed altre due figure che affiancano i profughi 24 ore su 24.

In montagna

Il gruppo di “Insieme a voi”

Oltre 100 persone hanno partecipato mercoledì 12 luglio alla gita in montagna organizzata da “Officina Monviso 2017”, tra i boschi alla scoperte delle borgate di Ostana. Partiti dal rifugio Galaberna, all’ingresso della borgata Villa, gli escursionisti hanno raggiunto la borgata di Sant’Antonio-Miribrart dove hanno consumato il pasto, per poi fare ritorno a Villa dove l’associazione “Bouligar” ha proposto la visita guidata al Museo etnografico. Durante il percorso alcuni operatori del Parco del Monviso hanno fornito informazioni sul luogo e sulle iniziative che il Parco mette a disposizione durante l’anno in diversi siti del suo territorio (musei naturalistici, escursioni, esperienze con la flora e la fauna), e che eventualmente i vari gruppi possono sfruttare come opportunità educative. Hanno preso parte all’iniziativa gli ospiti dei Centri Diurni Eta Beta di Savigliano, Santa Chiara di Fossano, Le Nuvole di Saluzzo, Punto Rete Tabasso di Chieri, Gea di Pinerolo, Ciao di Torre Pellice e Pegaso di Vogone. Inoltre Agape Villa Anna di Cambiano, Onda Coop. Chronos di Rivoli, e ancora il Centro socio educativo Tam Tam di Bibiana, i Cst di Perosa Argentina, di Sant’Antonino di Susa e di Coldimosso e Gli amici delle Nuvole di Saluzzo. Con i guardaparco del Parco Naturale del Monviso ed i tanti volontari erano presenti anche 10 ragazzi del Carlo Alberto di Rac-

Quando si parla di profughi a Racconigi il pensiero corre subito ai ragazzi del Carlo Alberto, che per il loro numero calamitano necessariamente l’attenzione in città. Pochi ricordano invece che a Racconigi esiste anche un altro gruppo di richiedenti asilo che fa capo alla Cooperativa di Busca “Insieme a voi”. Erano stati loro i primi ad arrivare, intorno a mezzogiorno di sabato 19 settembre 2015: si trattava di 6 senegalesi che erano stati ospitati in un alloggio ricavato all’interno di una cascina nei pressi della ferrovia. Di quel gruppo iniziale ce ne sono ancora 3. Uno, infatti, aveva lasciato Racconigi dopo pochi mesi mentre altri 2 hanno ottenuto lo status “umanitario” ed hanno dovuto lasciare la Cooperativa. Dove sono andati? «Uno si è trasferito a Brescia – spiega il responsabile Gabriele Eandi –, mentre l’altro è stato accolto dalla comunità senegalese di Racconigi, ha un lavoro stabile presso il distributore Esso ed ora ha anche trovato un appartamento dove andare ad abitare». I tre posti lasciati liberi all’interno della Cooperativa sono stati occupati da un pakistano, arrivato a marzo, e da due ragazzi del Bangladesh, giunti in città nel mese di maggio. «Il problema che più abbiamo a cuore è quello di inserirli in ambito lavorativo – spiega Eandi –: uno

I ragazzi del Carlo Alberto in gita ad Ostana conigi, provenienti da Senegal, Costa d’Avorio, Ghana, Afghanistan e Pakistan. A detta degli organizzatori si è trattato di una presenza decisamente importante e significativa: «Si sono messi subito a disposizione per dare una mano in modo concreto» sottolinea Domenico Alessio. Entusiasti della giornata trascorsa in montagna anche i profughi racconigesi: «Per loro è stata una giornata bellissima, a contatto con la natura e con la possibilità di interagire con persone amiche» assicura la nuova responsabile della struttura, Giulia Manzone. Le prossime uscite di “Officina Monviso” sono in programma oggi, mercoledì 19 luglio, a Rora, in Val Pellice, e mercoledì 26 a Rore, in Valle Varaita.

ha avuto un contratto con borsa lavoro presso un’azienda agricola di Savigliano, un altro ormai da oltre un anno lavora presso la cooperativa “Il Ramo” di Fossano, altri lavoricchiano invece nella raccolta frutta o nel volantinaggio. In questi casi noi li aiutiamo a prendere contatto con i datori di lavoro, ma poi devono muoversi loro in modo autonomo». «Quelli che non hanno trovato un contratto – prosegue Eandi – stanno svolgendo del volontariato, in collaborazione con la Protezione civile e con l’impiegato del Comune Fabrizio Rogato. Per esempio si sono attivati per ripulire alcune aree verdi della città e la zona attorno alla sede di “Tocca a noi” dove tengono i corsi di lingua italiana». Avete già preso contatto con la nuova Amministrazione cittadina? «Mi hanno informato che alcuni di loro sono stati invitati dal sindaco per la sera di giovedì a mangiare una pizza insieme. Quanto ad incontri ufficiali non ne abbiamo ancora avuti, ma mi riprometto di farlo al più presto per presentare ai nuovi amministratori un paio di idee per nuove ipotesi di volontariato, sull’esempio di quanto già avviene con i nostri ragazzi di Busca». Lo staff della cooperativa “Insieme a voi” può contare, oltre ad Eandi che è il coordinatore dell’accoglienza anche per i gruppi di Busca, Savigliano e Dronero, su 4 educatori ed un mediatore culturale, due psicologi ed un insegnante di italiano.

GIOCHI DEI BORGHI Svelate le gare su cui si misureranno le cinque contrade

COMMERCIO Inaugurazione

Palio: scade domani il termine per iscriversi

Cicli Groppo

Ultime ore per iscriversi alle squadre del Palio dei Borghi 2017, rilanciato dal gruppo degli “Abbà for Racconigi” e dall’Associazione “Tocca a noi” ed in programma sabato 2 e domenica 3 settembre al campo sportivo comunale. Il termine scade infatti domani, gio-

vedì 20 luglio. Chi ancora volesse partecipare alla competizione, può rivolgersi ai capiborgo o alle attività convenzionate, il cui elenco si può trovare sulla pagina Facebook “Palio dei borghi di Racconigi”. Pagina ormai fittissima di notizie ed anche di sfottò che i 5 borghi – Frazioni unite, San Rocco & Cappuccini, Borgo Macra, San Domenico, Santa Maria e San Giovanni – si scambiano senza esclusione di colpi, ciascuno sicu-

rissimo di potersi aggiudicare la sfida. Sono anche stati svelati i giochi, in modo che le squadre possano allenarsi a dovere. Si tratta di: Percorsone disturbato (cariola, sci legato, caviglie unite, scivolone, pallina e cucchiaio, passa nel gomitolo, ostacoli, schiaccia la spugna, corsa con pinne, corsa con sacchi); Pallavolo bagnata; Tiro alla fune; Salto di squadra; Tris; Tiro al nemico e Lotta di cottonfioc. E gli organizzatori promettono altre sorprese.

Piero Piana all’inaugurazione

Il sindaco Valerio Oderda ed il campione del mondo a cronometro Piero Piana, le ragazze del Racconigi Cycling team, gli amatori della società ciclistica cittadina, tanti sportivi e tanti amici hanno partecipato venerdì pomeriggio all’inaugurazione del rinnovato negozio Cicli MC Groppo in via Principe Amedeo 31. Per tutti pizzette, salatini e birra a fiumi.


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