Il Popolo 9 maggio 2015

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CHIESA Il 17 maggio la colletta nazionale per il Nepal

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ilpopolo@libero.it NOVESE

TORTONESE

Abituati a vivere in città senza mare

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“Non lavorate per il dio denaro”

1° Maggio Il Vescovo celebra la Messa in fabbrica: “Il lavoro per partecipare alla Sua creazione”

EXPO: IL PAPA IN COLLEGAMENTO VIDEO

“Lottiamo per il futuro” La nostra energia per la vita S

di MATTEO COLOMBO

A

bbiamo sempre fatto una certa fatica noi che siamo nati in città senza il mare. Non avendo davanti casa qualcosa di così bello e infinito a cui rivolgerci per ritrovare il nostro equilibrio, ci siamo abituati a un’altra vista. Il balcone del palazzo di fronte, l’orto sul quale dà la finestra della cucina, la pianura a perdita d’occhio, l’insegna luminosa di un bar, una costa ricoperta di viti, un campanile, l’officina del meccanico, la vetrina di un negozio. Siamo stati costretti a elaborare un’idea di città che cede il passo al romanticismo: un po’ più pragmatici, un po’ meno svenevoli. Tanto che il “mare” per noi è ancora il progetto di un viaggio. Ci piace provare ad annusarne il profumo da lontano o tra le pagine di un romanzo. Sentiamo una città come un posto in cui vivere, lavorare, mettere su famiglia o come un’agenzia di servizi o come il microcosmo di una comunità che aspira ad essere felice e in armonia. La mattina, quando usciamo di casa, incontrando tanta gente che si reca al lavoro e a scuola, siamo orgogliosi di esserci alzati dal letto insieme a lei e ci pare tutto nuovo e fresco; ci pare di avere un ruolo fondamentale nella nostra città. Nulla ci è veramente ostile. È questo il nostro sogno di una città ideale? Dopo la rivoluzione industriale, con l’avvento delle megalopoli, e dopo la seconda guerra mondiale, con la formazione di conurbazioni informi e caotiche, si è diffusa la paura, per molti aspetti fondata, che l’uomo, negli alveari a più piani in cui vive, sia in realtà sempre più solo. Allora ci si è dedicati a un ulteriore sforzo di ricerca di un personalissimo mare: si è guardato con invidia a chi abitava nei paesi e nei borghi montani, a chi possedeva una casa con giardino o cortile. Ma la necessità di un impiego ha causato lo spopolamento di tante località collinari. Si è rotolati a valle e le città si sono ingrandite, i Piani di Governo del Territorio sono impazziti, il traffico si è congestionato. Possiamo pretendere di vivere in città a misura d’uomo?

Voghera al voto: 7 domande per 7 candidati

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POLITICI O ARCHITETTI?

O LT R E P Ò

Cambia la Ztl e arriva in città il Farmer’s Market

Tre giorni di festa a Tortona per Santa Croce

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ovi Ligure, Torricella Verzate, Rivanazzano: in molti paesi della DioN cesi si è celebrata la Festa del Lavoro. Mons.Viola alla dirigenza e agli operai della Valvitalia ha ricordato che “il lavoro dà dignità all’uomo”. Daniela Catalano a pag. 16

IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO “CANTIERI IN COMUNE”

A Volpedo 9,5 milioni di euro dal Governo per realizzare un polo turistico e culturale

I

i è aperto in grande stile, venerdì 1° maggio, l’Expo 2015 a Milano. Mentre in centro i black bloc distruggevano auto e negozi, Papa Francesco, in collegamento video, ha partecipato alla cerimonia con queste parole: “Non lottiamo per difendere il passato, ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti che quotidianamente abitiamo, per costruire il futuro”. A chi è ai bordi della cronaca pare che fra gli ambienti in cui oggi è possibi-

le e significativo abitare ci sia, pur con gli inevitabili limiti, anche l’esposizione mondiale che fino al 31 ottobre proporrà il messaggio “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. La globalizzazione della solidarietà, la lotta alle ingiustizie che provocano la fame, l’impegno per la difesa e la promozione della vita non possono forse prendere forza anche da un incontro di popoli attraverso i colori, i sapori, gli odori dei frutti della terra? Paolo Bustaffa a pagina 6

l Comune di Volpedo beneficerà di un finanziamento di 9,5 milioni di euro (il terzo per importo dopo i 18,6 milioni a San Pellegrino Terme per il restauro del Grand Hotel e gli 11 a Vibo Valentia per il completamento del palazzo di giustizia) concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto “Cantieri in comune”. Serviranno per la realizzazione di un polo turistico-culturale, oltre che per la costruzione di una palestra e il rifacimento delle aule scolastiche danneggiate dal terremoto. a pagina 12

FELICI & TAGGATI

di MATTEO COLOMBO

Facciamo che tutti siamo stati giovani e rivoluzionari. Facciamo che adesso siamo degli “splendidi quarantenni”, come diceva Nanni Moretti e non abbiamo perso la speranza in un mondo più giusto. Poi facciamo che abitiamo a Milano e la settimana scorsa dei delinquenti in corteo (fintamente giovani e rivoluzionari) ci hanno bruciato la macchina. Naturalmente, facciamo che noi siamo comprensivi e che capiamo le ragioni di una protesta contro le discriminazioni e i poteri forti. Ma, una volta per tutte, vogliamo fare quelli che credono nelle forze dell’ordine? Che dicono che questo Paese si regge sulla demagogia? Che non si può in nessun modo giustificare gli atti vandalici di adolescenti criminali che non hanno nulla di meglio da fare (studiare? amare una ragazza? leggere?) che distruggere vetrine e banche e negozi? Facciamo che stiamo con lo Stato, una volta per sempre, e chiediamo leggi severe e pene certe per questi teppisti. Facciamo che questa è la vera rivoluzione delle idee. Non ci vuole molto. @MatteoColomboqb

AVEVA 96 ANNI. FU VESCOVO DI TORTONA

È morto il Card. Giovanni Canestri

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ercoledì 29 aprile si è spento a Roma il Cardinale Giovanni Canestri. Le esequie si sono tenute sabato 2 maggio nella Basilica di San Pietro, poi la salma è stata trasferita a Genova dove lunedì si sono svolti i funerali. La nostra Diocesi ha partecipato con il Vescovo. a pagina 4


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 7 maggio 2015

Catechesi biblica L’ultimo incontro di don Doglio sul Vangelo di Marco

Parole e segni di Gesù a Gerusalemme

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L’Agenda del Vescovo Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti.

11 maggio

ore 11.30, incontro Fondazione “San Martino Antiusura Onlus” ore 14.30, assemblea soci Agape

12 maggio

ore 11, Silvano d’Orba, Santa Messa per la festa di San Pancrazio ore 16, Valmadonna, Seminario ore 21, Voghera, Consulta Volontariato

13 maggio

Vicariato Voghera ore 21, Tortona, Basilica della Guardia - Triduo San Luigi Orione “osanna” che è una richiesta: “Salvaci, liberaci!”. Ma da chi? L’invocazione originale è politica: liberaci dai Romani, ma, per motivi di censura, con un semplice cambio di vocale diventa “liberaci nelle altezze” da cui il nostro “osanna nell’alto dei cieli”. Gesù, comunque, entra nel tempio, osserva con attenzione tutto e poi esce verso Betania. Il giorno seguente torna a Gerusalemme e nel tempio scaccia i mercanti, manda all’aria i banchi (11,15-17) ed afferma che il tempio è casa di Dio, casa di preghiera per tutte le nazioni, ma i mercanti lo hanno trasformato in un covo di delinquenti… Intanto si è fatta sera e Gesù con i Suoi torna a Betania. Il terzo giorno di buon mattino sono a Gerusalemme e nel tempio avvengono gli incontri di Gesù con molti personaggi. I primi sono i capi dei sacerdoti che Gli chiedono: “Con quale autorità fai queste cose?” (11,28). Gesù pone loro una contro-domanda: “Il Battesimo di Giovanni viene da Dio o dagli uomini?”. Le autorità religiose, però, non hanno il coraggio di dire ciò che pensano e si nascondono dietro un “non lo sappiamo”. Gesù, allora, racconta la pa-

rabola dei vignaioli omicidi (12,1-9) ed è una chiara provocazione: la vigna è l’immagine del popolo eletto e i coltivatori che non voglio dare i frutti al padrone della vigna, che è Dio, sono le stesse autorità religiose che, dopo aver ucciso i servi, cioè i profeti, da ultimo uccidono anche il figlio del padrone, cioè Gesù. Le autorità religiose, tutti ricchi proprietari terrieri, a questo punto vanno via, però mandano altri ad interrogarlo: ad alcuni farisei ed erodiani che gli chiedono se è lecito o no pagare il tributo a Cesare (12,13-14), Gesù non risponde in modo diretto; chiede, piuttosto, di vedere una moneta: c’è l’immagine di Cesare e, allora, va restituita, ma occorre anche dare a Dio ciò che è di Dio, cioè tutta la vita. Arrivano da Lui anche alcuni sadducei che non credono nella resurrezione e gli pongono un quesito che pare una barzelletta (12,19-23): “Se una donna ha avuto sette mariti, alla resurrezione di chi sarà moglie?”. Gesù afferma che non conoscono né le Scritture, né la potenza di Dio, poiché la resurrezione sarà una realtà completamente nuova, pari ad una nuova creazione. A questo punto Gli si avvici-

na uno scriba che chiede qual è il principale tra i comandamenti e Gesù risponde subito: “Ascolta, Israele” (12,29). Questo è il primo tra i comandamenti, ascoltare la Parola di Dio, perché solo così si potranno veramente amare Dio e il prossimo. Gesù prosegue nella sua catechesi, esortando a guardarsi da autorità che ostentano una religiosità falsa e divorano le case delle vedove e proprio in questo momento una povera donna getta nel tesoro del tempio quel poco che possiede e Gesù piange sulla vedova, simbolo della gente sfruttata dalla struttura religiosa. Le successive esortazioni rivolte agli apostoli sono tutte un richiamo alla vigilanza (13,32-36): nessuno sa quando Dio verrà, ma occorre stare pronti, vigilare, cogliere con attenzione i segni dei tempi. Ed, infine, l’epilogo, la successiva aggiunta di Marco (16,920) in cui si legge che il Risorto appare ai suoi per radunarli come Chiesa e inviarli in tutto il mondo e predicare il Vangelo ad ogni creatura: è la storia che giunge fino a noi e anche nel nostro oggi il Signore è vivo, opera in mezzo a noi e ci conferma la sua presenza. Patrizia Govi

La Diocesi di Tortona per la Giornata dell’Università Cattolica

L’esito del concorso per l’assegnazione di due Borse di studio TORTONA - La Diocesi di Tortona, in occasione della Giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, grazie a un apposito Comitato organizzatore e all’Istituto di Studi Superiori “G. Toniolo”, ha offerto due Borse di Studio, dell’importo di 2.500 euro ciascuna, riservate alle matricole che hanno presentato domanda, per le quali si sono tenute le prove (scritto e colloquio) sabato 11 aprile presso i locali del Museo Diocesano. Ciò è stato possibile grazie al contributo relativo a una borsa offerto dalla famiglia in memoria di Michele Fasciolo, studente dell’Università al terzo anno della Facoltà di Giurisprudenza, residente al Collegio Augustinianum, membro del Consiglio Pastorale dell’Università Cattolica, venuto a mancare il 9 ottobre 1999. La seconda borsa di studio, finanziata

dall’Istituto Toniolo, Ente Fondatore dell’Università Cattolica, è stata dedicata alla memoria della professoressa Luciana Miele, laureata all’Università Cattolica, docente di Italiano e Latino presso il Liceo Scientifico “Peano” di Tortona, figura significativa della cultura cattolica locale ed in ambito professionale, mancata il 3 luglio 2013. La Commissione giudicatrice, alla luce delle prove sostenute, ha fatto pervenire all’Istituto Toniolo gli esiti della selezione con l’indicazione di darne pubblicazione. La graduatoria è la seguente: Ilaria Saonari (punteggio 98/100), Federica Rolandi (punteggio 85/100), Alberto Barbieri (punteggio 83/100), Samira Antonuccio (punteggio 63/100), Elena Crosetti (punteggio 60/100). La Commissione ha dichiarato vincitori delle due borse di studio gli stu-

denti Ilaria Saonari e Federica Rolandi, prima e seconda classificata. La Commissione dispone l’erogazione della borsa di studio alla studentessa Federica Rolandi (euro 2.500). Inoltre, in ottemperanza all’art. 8 che disciplina i casi di incompatibilità con altre forme di aiuto economico, la Commissione dispone il riconoscimento di un compenso, a fronte delle attività previste per i borsisti, dell’ammontare di euro 1.000 a Ilaria Saonari. A fronte di una disponibilità residua, dispone in via straordinaria l’assegnazione del beneficio anche ad Alberto Barbieri a cui assegna il medesimo compenso (euro 1.000) a fronte delle attività previste per i borsisti. I candidati verranno contattati direttamente dalla Segreteria dell’Istituto Toniolo per le pratiche necessarie.

14 maggio

ore 9, Broni, Oratorio, incontro con le Scuole ore 16, udienze per Sacerdoti e Diaconi ore 21, Tortona, Basilica della Guardia - Triduo San Luigi Orione

15 maggio

ore 11, Garbagna - Madonna del Lago, Cresima ore 16, udienze per Sacerdoti e Diaconi ore 21, Tortona, Basilica della Guardia - Triduo San Luigi Orione

16 maggio

ore 10.30, Novi Ligure, Collegiata, Santa Messa per i 100 anni della CRI ore 16, Pozzolo Formigaro, Cresima ore 18, Tortona, Basilica della Guardia - Pontificale per la Solennità di San Luigi Orione

17 maggio

ore 11.15, Voghera, Duomo, Santa Messa per la Festa dell’Ascensione ore 18, Parrocchia di Cassano Spinola, Cresima

TORTONA - Lunedì 27 aprile il clima non è precisamente primaverile, ma pioggia e vento non spaventano i convenuti da ogni parte della Diocesi per l’ultimo incontro con la catechesi biblica di don Claudio Doglio. Con noi, presso l’auditorium del centro Mater Dei, il Vescovo S.E. Mons. Vittorio Viola, che riflette brevemente su questo tempo di Pasqua in cui siamo chiamati a riconoscere la presenza del Risorto. Inizia, poi, don Doglio: siamo giunti alla nostra ultima puntata sul Vangelo secondo Marco che leggiamo in modo non sistematico; stasera, infatti, facciamo un passo indietro rispetto alla volta scorsa ed analizziamo i capp. 11-13, dedicati al ministero pubblico di Gesù. Il Signore, nei pressi di Gerusalemme, si fa precedere da due discepoli che hanno il compito di portargli un asino sul quale Egli entrerà in città: vuole entrare in Gerusalemme come annunciato dal profeta Zaccaria (9,9), come Messia non trionfale, non potente, né politico, ma non viene capito. A Gerusalemme lo accolgono come Re e gli cantano il testo ritmico del Salmo 117 “benedetto Colui che viene nel nome del Signore” preceduto dall’esclamazione

Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

Notizie diocesane

DOMENICA 10 MAGGIO/SANTA CROCE

“Chiese aperte” a Tortona

Domenica 10 maggio, festa di Santa Croce, l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona, in collaborazione con la Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC), Delegazione del Tortonese, mette a disposizione dei visitatori della Cattedrale e dell’Oratorio di San Rocco un servizio di visite guidate attraverso il personale volontario dalle ore 15.30 alle ore 17.30. Si ricorda, inoltre, che è possibile visitare il Museo Diocesano d’Arte Sacra il sabato e la domenica dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Per informazioni: Ufficio Beni Culturali (telefono 0131 816609; www.diocesitortona.it; www.cittaecattedrali.it).

SABATO 16 MAGGIO/BASILICA DELLA GUARDIA

La festa di San Luigi Orione

Mercoledì 13 maggio, presso la Basilica Santuario Madonna della Guardia di Tortona, inizia il triduo in preparazione alla festa di San Luigi Orione. Il 13, il 14 e il 15 maggio, alle ore 21 la S. Messa solenne sarà predicata dal Vescovo della diocesi Mons. Vittorio Viola e sarà preceduta dalla recita del Rosario. Animeranno le tre funzioni rispettivamente la Corale “San Luigi Orione” di Pontecurone, la Corale “San Giacomo” di Casei Gerola e la Corale di Viguzzolo. Sabato 16 maggio, solennità di San Luigi Orione, alle ore 9.30, la S. Messa “di famiglia” sarà celebrata da don Flavio Peloso, Superiore Generale della Congregazione Orionina. Alle ore 18 il solenne Pontificale sarà presieduto dal Vescovo Mons. Vittorio Viola. Animerà la Corale “San Luigi Orione” del Santuario. Alle ore 21 a Pontecurone, paese natale di don Orione, si terrà la processione con la statua del santo con partenza dalla chiesa di Santa Maria Assunta. Saranno presenti il Vescovo e il Superiore Generale don Peloso.

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IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

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Giovedì 7 maggio 2015

Si è spento a Roma mercoledì 29 aprile. Il ricordo della Diocesi per il suo Vescovo dal 1971 al 1975

La morte del Cardinale Giovanni Canestri. Aveva 96 anni Mercoledì 29 aprile si è spento a Roma il Cardinale Giovanni Canestri. Aveva 96 anni. I funerali si sono tenuti sabato mattina 2 maggio nella Basilica di San Pietro presieduti dal Card. Angelo Sodano. Il Papa, che ha voluto personalmente impartire l’ultima benedizione al Cardinal Canestri, presiedendo il “rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio”, l’ha definito un servo di Dio “umile e fedele”. E in un messaggio diramato subito dopo la morte, ha scritto: “Ricordo con gratitudine il suo fervido ministero dapprima come viceparroco, negli anni duri della guerra, nelle periferie romane segnate da sofferenze e povertà; poi come parroco in due popolose borgate, intento ad educare specialmente i giovani alla gioia della fede”. Alle esequie ha presenziato anche il nostro Vescovo emerito Mons. Martino Canessa, che si trovava a Roma per l’Ultreya Europea del Cursillos di Cristianità con un gruppo di tortonesi. Nel pomeriggio dello stesso giorno la salma è stata trasferita a Genova e al suo arrivo è stata accolta in

Cattedrale. Qui è rimasta esposta per la preghiera dei fedeli nei giorni di domenica 3 maggio, dalle ore 8 alle 12 e dalle 15 alle 19, e lunedì 4 maggio dalle 9 alle 12. I funerali a Genova si sono tenuti lunedì pomeriggio alle ore 16, presieduti dal Card. Angelo Bagnasco e concelebrati dal nostro Vescovo Mons. Vittorio Viola, insieme ai Vescovi della Conferenza episcopale ligure. Era presente una delegazione di tortonesi formata da sacerdoti e laici. Dopo la celebrazione, a porte chiuse, la salma dell’Arcivescovo Emerito di Genova è stata tumulata in San Lorenzo presso l’altare del SS. Sacramento. La notizia della morte del Card. Giovanni Canestri, Vescovo di Tortona dal 1971 al 1975, ha colto di sorpresa la nostra Diocesi. Anche se in età molto avanzata, non erano giunte notizie da Roma che facessero presagire una sua dipartita. La stessa sorpresa caratterizzò la sua nomina a Vescovo di Tortona nell’ormai lontano gennaio del 1971: appresa da “Il Popolo” e accolta da tutti, clero e laicato, con vivissima gioia, pari

alla troppo lunga ed estenuante attesa: si temette, dopo la rinuncia di Mons. Francesco Rossi nel novembre del 1969, la soppressione e lo smembramento della Diocesi. Oggi, con memoria grata, fa bene allo spirito ripercorrere i pochi ma laboriosi e fecondi anni del Vescovo Canestri con noi. Il suo ingresso nella festa di S. Marziano il 6 marzo del 1971: le migliaia di presenti, il semplice rito in cattedrale, la parola del nuovo Pastore: “Sono un Vescovo di Papa Giovanni”.

La notizia del suo trasferimento a Roma con l’incarico di Vicegerente, diffusa sempre da “Il Popolo” nel febbraio del 1975. Restano impresse nel cuore più che in pagina quelle parole del suo saluto di congedo alla Diocesi: “Carissimi... ed è subito sera! Quattro anni fa la volontà del Santo Padre Paolo VI ha indirizzato il mio servizio pastorale dalla diocesi di Roma a quella Tortona. Soffrendo nel lasciare Roma (dopo 35 anni) sono venuto volentieri a Tortona nel nome del Vicario di

Cristo... soffrendo nel lasciare Tortona, ritorno a Roma per obbedire al Papa...”. Cosa ha lasciato alla Diocesi di Tortona il Card. Giovanni Canestri? Aveva pensato e programmato – almeno così dicevano i suoi collaboratori – un’azione pastorale a tempi lunghi con alcune priorità. Innanzitutto la sua azione per il Seminario e per le Vocazioni: la riapertura del Seminario minore a Tortona nello stesso edificio in cui aveva sede quello Maggiore. La nomina del nuovo Vicario generale, nella persona di Mons. Libero Meriggi, con il compito specifico della riforma della Curia, dell’Amministrazione e dell’aggiornamento del clero. La creazione dell’Ufficio Pastorale, con la funzione di riferimento e coordinamento degli uffici di curia e delle iniziative degli organismi diocesani. In sintonia e a supporto a quanto sopra aveva studiato insieme ai suoi preti la Visita pastorale alle parrocchie, che iniziò nella prima Domenica di Avvento del 1974 a Casteggio e si fermò improvvisamente nel febbraio 1975 a Robecco Pa-

vese per la chiamata a Roma. Queste le tappe della sua vita. Nacque a Castelspina, in Diocesi e provincia di Alessandra, il 30 settembre del 1918. Avviato agli studi nel Seminario diocesano, passò poi a quello di Roma, dove fu ordinato sacerdote il 12 aprile 1941. Fu vice parroco di S. Giovanni de’ Rossi, parroco di Casalbertone, Direttore spirituale nel Seminario Romano. Nel 1981, a 43 anni, venne nominato Vescovo ausiliare a Roma. Il 7 gennaio 1971 fu inviato dal Papa Paolo VI a Tortona, succedendo a Mons. Francesco Rossi. L’8 febbraio 1975 fu promosso alla Sede titolare di Monterano, con il titolo di Arcivescovo con l’incarico di Vicegerente della Diocesi di Roma. Dal 22 marzo 1984 al 6 luglio 1987 fu Arcivescovo di Cagliari; dal 6 luglio 1987 al 16 settembre 1989 Arcivescovo di Genova-Bobbio; dal 16 settembre 1989 al 20 aprile 1995 Arcivescovo di Genova. Il 28 giugno 1988 fu creato Cardinale presbitero di Sant’Andrea della Valle da S. Giovanni Paolo II.

“Beato’s got talent” Terremoto in Nepal: la Caritas si attiva per la popolazione La rassegna ispirata si può assicurare acqua per Sono migliaia le vittime acal tema della misericordia Domenica 17 maggio si terrà una famiglia per una setticertate (ma il bilancio è anDomenica 17 maggio la raccolta fondi in tutte le parrocchie della Diocesi

cora provvisorio) del sisma di magnitudo 7,9 che ha colpito lo stato asiatico del Nepal nella mattina del 25 aprile, con epicentro tra la capitale Kathmandu e la città di Pokhara. Altissimo anche il numero dei dispersi sotto le macerie, in una zona dall’enorme densità di popolazione e in cui le costruzioni sono spesso fatiscenti. Anche nei Paesi circostanti le forti scosse sono state avvertite in modo distinto. Papa Francesco ha seguito fino dall’inizio in preghiera e con grande preoccupazione l’evolversi della situazione, partecipando al dolore di quanti sono stati colpiti. E dopo la recita del Regina Coeli domenica 26 aprile, ha espresso “vicinanza alla popolazione colpita” e ha lanciato un appello affinché “abbiano il sostegno della solidarietà fraterna”. Il direttore di Caritas Nepal, il gesuita padre Pius Perumana, ha dichiarato subito dopo il sisma: “Si tratta del peggior terremoto di cui ho mai avuto esperienza; le scosse di assestamento sono state ancora molto forti e da quello che possiamo constatare al momento potrebbe trattarsi di una situazione di grave emergenza”. Al primo esame, ci sono moltissimi danni

la raccolta fondi straordinaria per l’emergenza terremoto in Nepal durante le Messe presso le parrocchie della Diocesi. Si possono effettuare offerte anche presso i Centri di Ascolto Caritas o utilizzando l’IBAN IT78Y 07601 10400 001025300011 oppure il conto corrente postale n. 001025300011 della Caritas diocesana.

fisici, con il crollo di tanti edifici, e molti altri che presentano crepe. La rete Caritas si è subito attivata per portare aiuto agli sfollati, grazie alla mobilitazione a sostegno di Caritas Nepal. Caritas Italiana ha stanziato immediatamente 100.000 euro ed è in costante contatto le Caritas dei paesi colpiti per sostenere gli interventi di aiuto d’urgenza in coordinamento con la rete Caritas internazionale. Sul sito (www.caritas.it) si possono trovare gli ultimi aggiornamenti sulla situazione e gli interventi in atto. Ad oggi la somma già messa a disposizione è di oltre 3 milioni di euro, con 10.000 tende e 3.000 teloni distribuiti, oltre alla presenza di un team a supporto della Caritas locale. Mahindra, program manager di Caritas Nepal, al momento in Dhulikeli, a sud-est di

Kathmandu, dove si stava svolgendo la Conferenza sull’agricoltura di Caritas Asia, ricorda come più difficili “sono le condizioni dei distretti rurali, dove i danni sono ingenti, le popolazioni molto povere e difficilmente raggiungibili”. A Kathmandu Caritas Nepal si sta concentrando al momento nel fornire riparo, teloni di plastica e fogli di lamiera, cibo e acqua alle popolazioni colpite. Le scosse di assestamento si susseguono e la pioggia ha ancora più complicato le operazioni di soccorso. Caritas Nepal, in coordinamento con le altre Caritas della rete internazionale, si sta organizzando per fornire anche supporto psicologico alle vittime. La Caritas rilancia l’appello alla solidarietà: con 25 euro si possono fornire alimenti essiccati per una famiglia per un mese, mentre con 10 euro

mana, oppure una tenda per ospitare 3 famiglie, oppure 30 kg di riso, sufficienti per una famiglia per un mese. Caritas italiana, da anni presente nell’area anche con i propri operatori, ha espresso subito vicinanza nella preghiera e ha messo a disposizione un primo stanziamento per fornire il proprio supporto alle Caritas locali. Inoltre, grazie anche ai suoi operatori nell’area, resta in costante contatto con le Caritas dei Paesi colpiti, in coordinamento con l’intera rete Caritas. Anche la Conferenza Epi-scopale Italiana ha stanziato tre milioni di euro dei fondi dell’otto per mille in favore del nunzio apostolico in India e Nepal. La Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, ha indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 17 maggio, come segno della concreta. Questa iniziativa della Chiesa italiana trova piena rispondenza nel popolo italiano e risonanza nella Presidenza di Caritas Italiana. Caritas Italiana invita pertanto le Caritas diocesane ad animare e preparare la colletta come segno di comunione e come occasione di animazione delle comunità parrocchiali.

C’è tempo fino al 12 maggio per iscriversi

TORTONA - La rassegna musicale “Beato chi canta”, organizzata dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, si rinnova quest’anno con una nuova formula e una denominazione che si ispira ai format più innovativi del settore: “Beato’s got talent”. Possono prendere parte alla manifestazione sia cori giovanili, sia cantanti solisti di età inferiore ai 30 anni. Ogni partecipante può esibirsi in uno o due brani ispirati al tema della “misericordia”, lo stesso scelto da Papa Francesco come simbolo della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Cracovia nel luglio 2016. Fra i brani inediti iscritti al concorso sarà scelto l’inno che accompagnerà i giovani tortonesi durante l’esperienza in Polonia. La rassegna avrà luogo nella serata di sabato 23 maggio presso l’aula magna del Centro Paolo VI di Casalnoceto (AL). Le iscrizioni, che si chiuderanno il 12 maggio, sono raccolte da don Cristiano Orezzi (tel. 339/7572958).

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IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 7 maggio 2015 10 maggio - VI DOMENICA DI PASQUA

IL COMMENTO AL VANGELO (15,9-17)

“La mia gioia sia in voi e sia piena” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura At 10,25-27.34-35.44-48 Salmo Responsoriale Sal 97 Seconda Lettura 1Gv 4,7-10 Vangelo Gv 15,9-17 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo:

dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

Lo Spirito Santo è la linfa vitale che ci unisce a Cristo vera vite Domenica 3 maggio - V Domenica di Pasqua (Gv 15,1-8)

Carissimi quinta domenica del tempo di Pasqua. Continua il nostro percorso alla riscoperta annuale della potenza della Pasqua dentro la nostra vita, mentre ci incamminiamo verso la pienezza della Pasqua che è la Pentecoste, il dono dello Spirito. Quell’effusione dello Spirito che in quell’ultimo respiro di Gesù, dalla croce, ha riempito la chiesa e da vita alla chiesa e al mondo. Continua questo nostro percorso ancora una espressione con la quale Gesù si manifesta, dopo “io sono il buon pastore”, di domenica scorsa, oggi il Signore ci parla dicendoci “io sono la vera vite, il Padre l’agricoltore”. Immagine forte quella della vita altre espressioni che Gesù usa di se, io sono il pane, io sono la luce, io sono la via. Espressioni tutte radicate nella tradizione della scrittura. Quella della vigna e della vite è ben presente in tutta la scrittura. Già la benedizione di Giacobbe descriveva il tempo messianico come quello in cui la vite darà un frutti abbondanti. E poi tutti i profeti per citarne qualcuno, Osea che guarda il popolo di Israele come una vigna, e così pure quel canto di Isaia al capitolo

quinto dove viene cantata questa vigna, con la fatica del dare frutto a fronte di questa cura che il Signore ha per la sua vigna, che è il suo popolo. Anche le pagine di Ezechiele che ritroviamo in questo capitolo quindicesimo del vangelo secondo Giovanni, dove a fronte di un ostinata sterilità della vite, della vigna il Signore risponde con un altrettanta ostinata pazienza e cura, e attesa nei confronti della vigna, perché la vite possa dare frutto. C’è un salmo, il salmo 80, dove ancora viene cantata la vigna che è Israele, lo splendore di questa vigna che poi a motivo dell’infedeltà all’alleanza è diventata luogo di devastazione, nonostante le cure, profuse dall’agricoltore. Ed è qui che il salmo invoca un intervento, “Dio degli eserciti ritorna, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte”. Sembra essere una risposta a io sono la vera vite, una risposta a questa invocazione del salmista. Gesù quindi vera vite, questione decisiva sentiremo con insistenza in questo capitolo quindicesimo nel ri-

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tornare del verbo “rimanere”. Questione decisiva è rimanere uniti alla vite, questo passaggio del tema della vigna alla vite vuole sottolineare maggiormente questo tema della comunione. Il tralcio senza questa profonda unione con la vite non può dar frutto e non serve a nulla perde proprio significato non puoi farci altro che farlo bruciare in un istante, nel fuoco. La vera vite è Cristo e per noi questione decisiva è rimanere in lui, dove questo rimanere dice la nostra assoluta dipendenza come il tralcio. Senza la vite il tralcio non serve a niente per cui dipende assolutamente dalla vite, così è per noi. Una dipendenza da vivere una fede in lui, è un appoggiarsi in lui più che in noi, che diventa poi possibilità per noi di dare frutto, in questo viene data gloria a Dio, nel dar frutto lasciandoci attraversare dalla stessa linfa vitale che percorre la vite che è lo Spirito, in noi, è nello Spirito che noi possiamo dare frutti. Ci verrà detto il significato di questo rimanere, oltre a questo dipendere in maniera assoluta da lui è osservare i comandamenti, ascoltare la sua parola, custodire la sua parola.

La nostra vita fondata, radicata su di Lui, sulla sua parola, sull’osservanza dei suoi comandamenti, e non su noi stessi, sul nostro progetto, sulle nostre valutazioni, lasciar circolare dentro di noi la stessa linfa vitale che è lo spirito Santo che ci raccorda, ci unisce profondamente alla vite. Senza questa unione la nostra vita perde di senso, la nostra dipendenza da lui è assoluta. Vogliamo chiedere al Signore di poterla vivere, di scegliere questa dipendenza, una dipendenza che non crea schiavitù, all’opposto crea libertà, genera frutti, quei frutti che lo Spirito attraverso i suoi santi doni vuole operare dentro di noi. La missione dello Spirito in noi, è poterci trasformare pienamente nel Signore Gesù, questo è il frutto che il Padre attende. Chiediamo di imparare docilità, chiediamo di lasciarci attraversare dalla linfa vitale dello Spirito, che ci unisce a Cristo vera vite, per poter dare frutto.

Il Padre ci dà lo stesso amore che ha per il Figlio. In noi c’è l’amore di Dio! Dobbiamo solo rimanere in questo amore, senza mai uscirne. Il modo migliore per rimanervi è vivere i comandamenti, così come ha fatto Gesù: “Come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore”. E se si “rimane” nell’amore non può essere che gioia su gioia. La stessa gioia piena di Gesù. Certo, c’è un comandamento da osservare: “Che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi”. In quel “come io ho amato voi” c’è sia la dimensione orizzontale che quella verticale; l’amore chiesto coinvolge tutta la persona del Signore e il rapporto tra Lui e il Padre e tra Lui e i discepoli. Fino a dare la vita, capaci di sacrificarla. Per questo l’amore cristiano è un atto di fede, un gesto di culto reso a Dio. Noi siamo gli amici di Dio. Più che fratelli, perché, all’interno della fraternità che avvolge tutti i discepoli, l’amicizia esprime predilezione, intimità. È degli amici vivere il comandamento dell’amore e realizzare la perfetta intimità. Discepoli e amici, scelti ed eletti come lo fu Israele; ogni chiamata è divina, assoluta iniziativa di Dio. La nostra risposta non è inconsapevole e passiva, anche se somiglia alla certezza che il seme posto in terra porta frutto. Chiara Lubich ha spiegato al meglio questo Vangelo: “Quando Gesù ha detto queste parole? Egli parla così prima che inizi la sua passione. Pronuncia un discorso che è il suo testamento, di cui queste parole fanno parte. Se quello che dice un padre prima di morire, non si dimentica più, che sarà delle parole di un Dio? Egli sta per morire... Come può fare Egli a rimanere fra i suoi per portar avanti la Chiesa? Gesù è presente nell’Eucaristia, ma anche dove si vive l’amore vicendevole. Nella comunità la cui vita profonda è l’amore reciproco, Egli può rimanere presente e attraverso la comunità può continuare a rivelarsi al mondo. L’amore reciproco crea l’unità e il mondo, di fronte all’unità, crede in Lui”. “Se siamo uniti Gesù è fra noi. E questo vale. Vale più d’ogni altro tesoro che può possedere il nostro cuore: più della madre, del padre, dei fratelli, dei figli. Vale più della casa, del lavoro, della proprietà; più delle opere d’arte d’una grande città come Roma, più degli affari nostri, più della natura che ci circonda con i fiori e i prati, il mare e le stelle; più della nostra anima! È lui che, ispirando i suoi santi con le sue eterne verità, fece epoca in ogni epoca. Anche questa è l’era sua: non d’un santo, ma di lui; di lui fra noi, di lui vivente in noi. Ove è la carità ivi è il Cristo nel cristiano. E nel fraterno amore è il compimento d’ogni desiderio di Dio che è comando: ‘Io vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri’”. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

San Giovanni d’Avila

La Chiesa il 10 maggio fa memoria di San Giovanni d’Avila che nacque il 6 gennaio 1499, ad Almodóvar del Campo, in una nobile famiglia castigliana. A 14 anni iniziò a studiare Legge a Salamanca; abbandonò gli studi in seguito a un’esperienza profonda di conversione. Decise di ritornare nella dimora familiare per riflettere e a pregare. Con il proposito di diventare sacerdote, nel 1520 andò a studiare Arti e Teologia nell’Università di Alcalá de Henares. Nel 1526, ricevette l’ordinazione sacerdotale e celebrò la prima Messa solenne nella parrocchia del suo paese e, con il proposito di recarsi come missionario nelle Indie, decise di dare la sua eredità ai più bisognosi. Si recò a Siviglia in attesa d’imbarcarsi per il Nuovo Mondo. Mentre preparava il viaggio, si dedicò a predicare nella città e nelle località vicine. Lì incontrò il venerabile Servo di Dio Fernando de Contreras. Questi riuscì a far sì che l’arcivescovo sivigliano lo facesse desistere dalla sua idea di andare in America per restare in Andalusia. Nel 1531, a causa di una sua predicazione mal interpretata, il santo fu mandato in carcere. Nella prigione cominciò a scrivere la prima versione dell’“Audi, filia.” Una volta emessa la sentenza assolutoria nel 1533, continuò a predicare

con notevole successo tra il popolo e dinanzi alle autorità, ma preferì trasferirsi a Cordova, incardinandosi in questa diocesi. Poco dopo, nel 1536, lo chiamò per ricevere un suo consiglio l’arcivescovo di Granada dove completò anche gli studi in quella Università. Particolarmente preoccupato dell’educazione e dell’istruzione dei bambini e dei giovani, soprattutto di quanti si preparavano al sacerdozio, fondò vari Collegi minori e maggiori che divennero Seminari conciliari. Fondò l’Università di Baeza. Dopo aver percorso l’Andalusia e altre regioni del centro e dell’ovest della Spagna, ormai malato, nel 1554 si ritirò a Montilla, dove scrisse il suo Epistolario spirituale. Morì con un Crocifisso tra le mani, il 10 maggio 1569. Fu beatificato nel 1894 e canonizzato nel 1970. Benedetto XVI nel 2012, lo ha proclamato Dottore della Chiesa Universale. Fu amico e consigliere di santi e uno dei maestri spirituali più prestigiosi del suo tempo.


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 7 maggio 2015

AI BORDI DELLA CRONACA DI UN’INAUGURAZIONE Nutrire la speranza di un’alleanza educativa

Expo e famiglia

MILANO - Certamente sì: la richiesta di una giusta punizione per tanta violenza contro Milano non può venire meno, mentre una grande folla varca i cancelli di Expo. Certamente sì: l’invito alla speranza era da cogliere, all’inaugurazione dell’esposizione mondiale, nei cori di due generazioni lontane nel tempo ma sorprendentemente vicine nel chiamare alla vita un Paese e un mondo in affanno. Certamente sì: un senso di speranza si rafforza nel vedere quante persone e quante famiglie hanno già iniziato a camminare lungo i percorsi di Expo per incontrare profumi, sapori e colori del mondo ma anche le lacrime di chi non ha da mangiare. Non sembra affatto un popolo di egoisti quello che i media propongono nei loro racconti e nelle loro immagini. Gli egoisti, come gli ideologi, non sono mai mancati e non mancheranno, ma gli uni e gli altri non

hanno scritto e non scriveranno pagine di futuro. Ai bordi della cronaca, nello sforzo di leggere l’insieme oltre il frammento, si assiste ancora al confronto tra un pessimismo totale e un realismo che non intende lasciare l’ultima parola al negativo. Da sempre questo è il bivio di fronte al quale si pongono i media e la stessa opinione pubblica. Anche chi è ai bordi della cronaca ha letto con sorpresa che un giovane sostenitore dei devastatori di Milano si è ricreduto, è tornato per ripulire e in un’intervista dice: “Papà si è arrabbiato tantissimo. E pure adesso non mi rivolge la parola. Chiedo scusa anche a lui”. Qualcosa si è acceso nella coscienza di un ragazzo di 20 anni. È un segno di speranza. Ricorda che il fallimento dell’educare è nell’interruzione della comunicazione, a partire da quella che tiene viva una famiglia. Tornano alla mente alcune parole di papa Francesco:

“La famiglia può essere scuola di comunicazione... anche là dove sembra prevalere l’inevitabilità dell’odio e della violenza”. Le ha scritte nel messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali che ricorre il 17 maggio. È lo stesso Papa che chiedeva all’Expo di ricordare coloro che non hanno pane, che non hanno pace e invitava alla globalizzazione della solidarietà. Potrebbero sembrare parole fuori dalla realtà: cosa può fare mai la famiglia? Cosa ha fatto la famiglia perché tanta violenza non maturasse al proprio interno? Cosa hanno fatto la cultura, la scuola e la politica perché le famiglie non restassero sole di fronte a immense sfide educative? Domande che ritornano guardando alla famiglia quale scuola di umanità. E così Papa Francesco ricorda: “Non lottiamo per difendere il passato, ma lavoriamo con pazienza e fiducia, in tutti gli ambienti

che quotidianamente abitiamo, per costruire il futuro”. A chi è ai bordi della cronaca pare che fra gli ambienti in cui oggi è possibile e significativo abitare ci sia, pur con gli inevitabili limiti, anche l’esposizione mondiale che fino al 31 ottobre proporrà il messaggio “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. La globalizzazione della solidarietà, la lotta alle ingiustizie che provocano la fame, l’impegno per la difesa e la promozione della vita non possono forse prendere forza anche da un incontro di popoli attraverso i colori, i sapori, gli odori dei frutti della terra? Non possono prendere forza anche dalle voci di bambini e adulti che invitano ad amare la vita? Non possono prendere forza dal ripensamento di un giovane dopo fatti violenza? Non possono prendere forza da una comunicazione che trova nella famiglia la prima scuola di solidarietà? Paolo Bustaffa

PECCATO Sulla fiera mondiale e su Milano lo sguardo antipatico dei giornali europei

Facciamoci del male

MILANO - Peccato… L’Esposizione universale di Milano è un’occasione straordinaria e irripetibile per un Paese che ha disperato bisogno di ricominciare a volare alto, ma la sua inaugurazione è miseramente affondata sui giornali di mezza Europa tra le cronache e le immagini di una città messa a ferro e fuoco dai manifestanti. Il 1° maggio doveva essere una giornata importante per mostrare ai nostri partner europei che siamo capaci di essere operosi, innovativi, all’avanguardia e invece i titoli dei quotidiani europei sono stati impietosi. Ovunque si giri, a imperversare sono le parole: violenza, scontri, caos, manifestazioni. Parole tradotte in tutte le lingue, dall’inglese al tedesco allo spagnolo, ma tutte utilizzate per comunicare lo stesso concetto. Mai l’Europa del giornalismo è stata così unita. Da giorni gli inviati

dei maggiori quotidiani europei stavano osservando la città, verificando con dovizie di particolari lo stato dei lavori in un cantiere “all’italiana” che ha lasciato con il fiato sospeso fino all’ultimo. E mentre il giovane premier italiano al taglio del nastro gridava vittoria, in Europa i media hanno fatto orecchio da mercante alla “Turandot” andata in scena alla Scala preferendo rilanciare l’eco dei lacrimogeni, il fumo degli scontri, le voci e le grida di polizia e giovani manifestanti. Ecco qualche titolo. Le Monde: “Rabbia dei no Expo contro l’Esposizione universale a Milano” (“Les No Expo en colère contre l’Exposition universelle à Milan”); The Guardian: “La violenza oscura l’inizio dell’Expo di Milano” (“Violence overshadows start of Milan Expo”); Die Welt, “Caos a Milano”

(“Chaos in Mailand”). Nel fare la cronaca della giornata Le Monde spiega ai suoi lettori che i manifestanti sono scesi per strada per esprimere la loro contrarietà contro gli “sprechi di denaro pubblico” e il ricorso di lavoratori precari e volontari. Parla di 30 mila persone scese per strada ma aggiunge subito: “una cifra difficile da confermare nella misura in cui la polizia italiana non dà mai stime precise”. Le Figaro affonda ancor più il coltello nella piaga e racconta che “qualche ora dopo l’inaugurazione in gran pompa magna del capo dello Stato Matteo Renzi”, a Milano cominciavano le manifestazioni. E giù con la descrizione degli slogan con in testa lo stereotipo “Expo-Mafia” evidentemente tanto amato dagli europei. E’ il quotidiano britannico The Guardian ad an-

darci giù duro più di tutti. Nel descrivere il discorso del premier Renzi utilizza l’avverbio “bullishly” che forse non ha bisogno di essere tradotto. “Hanno detto che non ce l’avremo mai fatta e invece oggi l’Expo è una realtà”. Peccato che subito dopo aver riportato in virgolettato la dichiarazione del nostro primo ministro, The Guardian fa la conta di tutto ciò che non va a partire dalle lamentele degli espositori. Ed è qui che si apre il capitolo, o meglio il paragrafo, dell’articolo più doloroso. E cioè la denuncia – riportata anche dal quotidiano belga “La Libre” – degli espositori belgi che non sono riusciti ad offrire birra e patatine fritte, fiore all’occhiello della loro gastronomia. La merce è stata bloccata in un deposito lontano 500 metri per motivi di sicurezza e in attesa di essere controllata. Ma il Belgio non è l’unico caso di mal-Italia. Ci sono anche gli espositori del Bangladesh che non sono riusciti ad aprire il loro padiglione perché lo staff non è riuscito ancora ad ottenere dalle autorità italiane il visto. E un funzionario del padiglione irlandese conferma: “Problemi? Solo un po’. Nulla però a che vedere con l’accreditamento che qui è stato un incubo”. Anche il tedesco Die Welt elenca tutti i disagi e non si fa sfuggire nulla: dai cannoni di acqua sparati contro

La risposta dei cittadini che hanno pulito il centro

i manifestanti al gruppo di hacker che hanno paralizzato il sito web dell’expo per un paio d’ore. Ovviamente il quotidiano sottolinea che “molti padiglioni stanno ancora lavorando e sono stati costruiti negli ultimi minuti prima dell’apertura”. E alla fine si vanta del fatto che “il padiglione tedesco è uno dei più grandi” e che la Germania si presenterà come Paese della “innovazione” e con una varietà di “cibo sostenibile” e specialità tedesche. Ma c’è davvero poco di cui vantarsi in questa Europa che da Nord e Sud è attraversata dagli stessi malcontenti e problemi di coesione sociale. Da questo punto di vista, è stato un

weekend di fuoco per tutti. Manifestazioni per un lavoro degno e contro le politiche dell’austerity si sono svolte dalla Germania alla Spagna e per la loro forza di partecipazione hanno conquistato le prime pagine dei quotidiani. In Francia il corteo del 1° maggio del Front National è stato rovinosamente attaccato dal gruppo delle Femen. In Germania, una cinquantina di neonazisti ha preso di mira una manifestazione del sindacato nella città tedesca di Weimer. E per fortuna che in Inghilterra è nata la Royal baby di William e Kate. Ma i fiocchi rosa servono a poco. Passano velocemente. Non così le polemiche e gli inutili pregiudizi.

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SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 17). Resurrezione (tel. 44674) ore 11 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17.30). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapace (tel.

646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15. Farmacie di turno aperte dal 7 al 13 maggio 2015 Giovedì 7: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Venerdì 8: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Sabato 9: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 10: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Lunedì 11: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Martedì 12: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573)

Rivanazzano Terme Il sindaco: ”Dobbiamo fare gli esattori per lo Stato”

Dal Governo altri tagli sui trasferimenti

na stima fatta dallo Stato al 15 aprile, non solo non ci sarà ridistribuzione a nostro favore di quote, ma lo Stato tratterrà un’ulteriore parte degli incassi IMU che andrà a beneficio di altri comuni. – continua Ferrari – Ancora una volta faremo i salti mortali e riusciremo a far quadrare il bilancio di previsione che voteremo in consiglio comunale entro il 31 maggio. Però non è assolutamente giusto che noi sindaci dobbiamo fare gli esattori delle tasse per conto dello Stato e fare anche la figura di chi a livello locale aumenta le aliquote. Purtroppo i soldi dei nostri concittadini, con questi sistemi di calcolo, vanno a finire altrove e noi dobbiamo far quadrare il bilancio in maniera sempre più difficoltosa”. Mattia Tanzi

RIVANAZZANO TERME - Il nuovo sistema di calcolo delle risorse per gli enti locali, previsto dal Governo centrale, comporterà, per il comune di Rivanazzano Terme nel corso del 2015, la necessità di dover recuperare ulteriori risorse per oltre 200.000 Euro. “Questo sarà necessario per mantenere gli stessi

servizi dello scorso anno. – dice il sindaco Romano Ferrari – Facciamo parte di una fascia di comuni penalizzata dal nuovo sistema di calcolo delle risorse per gli enti locali. Non ci sembra equo che il comune di Rivanazzano Terme sia trattato come un comune della Riviera Ligure che usufruisce di ben altre entrate.

Ricordo che i rivanazzanesi con l’IMU, sommando anche i fabbricati D versati direttamente, danno allo Stato oltre 1.500.000,00 euro. Ad esempio, da qualche tempo è stato istituito il Fondo di solidarietà comunale (FSC). E’ un fondo che viene alimentato con una parte del gettito IMU di competenza dei Comuni, ripartita con modalità fissate da un Decreto del Presidente del Consiglio. Il Fondo dovrebbe limitare le disuguaglianze tra i Comuni, per questo motivo la redistribuzione delle quote dovrebbe essere effettuata in maniera equa”. I sindaci alimentano e versano nel Fondo il 38,23% dell’IMU generata dall’aliquota standard, dando modo di raccogliere 4,7 miliardi di euro. “Nel caso del nostro comune, secondo u-

VOGHERA - Il 10 maggio alle 15.00 presso il cortile dell’asilo di Torremenapace e alle ore 16.30 presso il giardino dell’opera Pia Don Guanella! di Campoferro si svolgeranno due momenti di festa con musica, una mostra di foto d’epoca, racconti della storia passata e merenda per tutti, piccoli e grandi. Questi due incontri sono il proseguimento del viaggio alla scoperta della storia dei quartieri vogheresi fortemente voluto dal-

l’assessore alla cultura Marina Azzaretti che così spiega : “Voghera ieri e oggi, finanziato dalla Fondazione Cariplo, punta alla valorizzazione della città di Voghera e delle sue peculiarità: gli anziani vengono intervistati da esperti di storia locale della cooperativa Progetti, con la partecipazione dell’Unitre e degli studenti del Maragliano, per raccogliere le testimonianze su come fossero quei luoghi nella metà del

Novecento; dalle antiche botteghe, alle vecchie costruzioni, dal periodo della guerra ai divertimenti di una volta, ai possedimenti delle famiglie nobili. Accompagna la interviste una raccolta di fotografie d’epoca, provenienti dagli archivi familiari, che confluirà in una mostra curata da Spazio 53”. Torremenapace e Campoferro sono le tappe finali di un percorso iniziato a febbraio che ha coinvolto Me-

dassino, Oriolo, Pombio, Valle e San Vittore. “Sono molto soddisfatta – continua l’assessore Azzaretti – dell’esito del progetto. I cittadini più anziani sono diventati protagonisti; abbiamo intervistato anche persone di oltre 90 anni; abbiamo unito le generazioni coinvolgendo gli alunni del Maragliano che con grande entusiasmo hanno incontrato coloro che avrebbero potuto essere nonni o bisnonni”.

VOGHERA - Il 9 maggio alle ore 21 a Voghera nel cortile del Castello andrà in scena la “Boheme”. L’assessorato alla cultura propone un’opportunità di pregio per i cittadini: assistere all’opera in modo gratuito; è infatti possibile già da oggi ritirare l’invito presso l’ufficio URP, fino ad esaurimento dei posti disponibili. La “Boheme” rientra nel progetto “Voghera per Voi”, finanziato dalla Fondazione Cariplo, che prevede un ricco programma di iniziative musicali, storiche, artistiche, visite guidate ai monumenti cittadini, iniziative per le scuole.

L’evento è organizzato dalla Società dell’Accademia. La cornice del castello farà, dunque, da sfondo all’opera lirica di Puccini con la regia di Mauro Pagano e con gli interpreti Eleonora Alberici, Juan Pablo Duprè, Alessio Verna, William Allione, Rocco Cavalluzzi, Yun Hae Jin, Mario Tahtouth. Ensemble strumentale Vie de Boheme diretto dal Maestro Milo Martani; Coro Lirico Aurea Parma diretto dal Maestro Emiliano Esposito, con la partecipazione del Corpo musicale Città di Voghera e del Museo Storico.

Prosegue il viaggio nei quartieri voluto da Marina Azzaretti

Boheme in scena al castello

LTREPO’

Giovedì 7 maggio 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 13: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Edicole aperte domenica 10 maggio 2015 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 10 maggio 2015 (Turno D): ESSO, via Amendola 80; IP, via F. Parri 2/4.

STRADELLA- Scuola alberghiera Santachiara

Studenti preparano il cibo a Km 0

STRADELLA - Il progetto “Oltrepò km 0 - cibo buono, pulito e giusto” finanziato dalla Fondazione Cariplo e gestito dal centro di formazione professionale ODPF Istituto Santachiara, in collaborazione con l’ente di promozione sociale Energe-tica, si è concluso con successo il primo maggio a Stradella. L’organizzazione di una giornata dedicata al cibo locale, al cibo sostenibile realizzato dagli allievi delle classi terze e quarta del settore alberghiero coordinati dai docenti Luisella Gastaldi, Massimo Maganza, Marina Riccardi e Silvano Vanzulli, ha evidenziato grande professionalità nella preparazione di un menù a Km 0, che è stato servito grazie alla disponibilità delle strutture della Proloco di Stradella, in

piazza Trieste. La partecipazione di oltre 150 commensali è stata decisamente superiore alle aspettative. I commensali hanno apprezzato il menù preparato con i prodotti De.Co. di Stradella e ingredienti di qualità del nostro territorio abbinati a vini dell’Oltrepò. Nel pomeriggio sono state cucinate le crespelle con le confetture preparate dagli allievi come merenda per i bambini. L’obiettivo del progetto di far diventare gli allievi del settore alberghiero divulgatori della conoscenza dell’agroalimentare locale è stato raggiunto con il coinvolgimento dei produttori locali che hanno visto valorizzare i propri prodotti cucinati con tecniche innovative e molto apprezzate dal pubblico.


VOGHERA E OLTREPO’

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IL POPOLO Giovedì 7 maggio 2015

Voghera - Elezioni comunali del 31 maggio Intervista a Diego Di Pierro e Fabio Aquilini

7 domande ai 7 candidati

VOGHERA - In vista delle elezioni comunali del 31 maggio, conosciamo da vicino i 7 candidati sindaci che si contendono la “poltrona” di primo cittadino di Voghera. Da oggi e nei prossimi numeri poniamo ai candidati le stesse 7 domande per approfondire i loro programmi e capire come la pensano su alcuni problemi di stretta attualità. I primi due candidati intervistati sono Diego Di Pierro, del Partito Liberale Italiano e Fabio Aquilini alla guida della lista “L’Italia del Rispetto”.

Diego Di Pierro - Partito Liberale Italiano

1) Qual è, secondo Lei, il problema principale di Voghera? Pensa che il Comune possa risolverlo? E come? Diego Di Pierro: “Lavoro sicurezza e prospettive per le famiglie. Si potrebbero risolvere se affrontate in modo diverso da ieri, con persone qualificate ed oneste”. Fabio Aquilini: “Il problema principale di Voghera è la mancanza d’identità grazie la quale verrebbe riconosciuta e di conseguenza valorizzata. L’identità si costruisce nel tempo rafforzando il valore etico e morale dei cittadini”. 2) Un tempo Voghera contava su numerose industrie, oggi scomparse; nel futuro economico della città cosa vede? Per cosa lotterà come Sindaco? Diego Di Pierro: “Vedo che la morsa creditizia della politica nazionale non dà certezze. Ci sono solo un insieme di balzelli limitativi nel dare spazio ad iniziative di sviluppo e noto anche le

Fabio Aquilini - L’Italia del Rispetto

incongruenze delle passate legislature in particolare della giunta uscente con un P.G.T. fantascientifico irraggiungibile e irrealizzabile. Tanto fumo negli occhi. Lotterò per ridare agli imprenditori ossigeno con un progetto innovativo di crescita, senza personalismi e favoritismi”. Fabio Aquilini: “Da sindaco, diventerei il portavoce di un movimento che vuole recuperare il valore del rispetto nell’ambito politico. Investirei in questo senso, dando come fine ultimo alla città di Voghera un’identità di vivibilità”.

indispensabile un piano industriale e un investimento finalizzato a dare una giusta motivazione alle industrie per investire in Voghera. Per questo motivo occorre una riduzione delle tasse da parte del comune per evitarne la chiusura. Sono poi convinto che l’arma vincente sia l’umiltà. Le azioni dovranno essere proporzionate alle risorse disponibili”.

3) Sviluppo urbano e urbanistico, economico, sociale e culturale, qualità della vita, sicurezza, ambiente, giovani: come passerà dalle parole ai fatti, mantenendo in equilibrio il bilancio dell’Ente e alla luce dei vincoli alla finanza pubblica?

Diego Di Pierro: “Vorrei creare un gruppo di persone competenti in grado di aiutare i cittadini vogheresi vessati da Equitalia. Per questo mi voteranno”. Fabio Aquilini: “I vogheresi dovrebbero eleggermi perché non sono un politico, ma una persona che crede che la politica abbia bisogno di ciò che io chiamo una politica umana, più vicina alla gente. Se fossi eletto, come prima cosa, aprirei alcuni uffici comunali de-

Diego Di Pierro: “Saranno affrontati con uno staff di persone che renderanno la redditività delle singole famiglie”. Fabio Aquilini: “Credo che sia

4) Quale sarà il primo provvedimento che prenderà, se eletto? Perché i vogheresi dovrebbero votarla?

dicati all’ascolto dei problemi posti dai cittadini”. 5) In campagna elettorale si parla di dialogo e di collaborazione con i vogheresi. Come potranno i cittadini trovare concretamente spazio nelle istituzioni, soprattutto durante la futura amministrazione? Diego Di Pierro: “I vogheresi mi conoscono. Da tempo sto cercando di capire i problemi dei residenti con lo scopo di trovare delle soluzioni”. Fabio Aquilini: “Gli uffici dedicati all’ascolto dei problemi serviranno proprio a tenere un dialogo aperto con i cittadini”. 6) Qualora fosse eletto, farà il Sindaco a tempo pieno? Come immagina la sua giornata/settimana di lavoro nell’ufficio di primo cittadino? Diego Di Pierro: “Sì, sarò il sindaco a tempo pieno di tutti i cittadini: dal lunedì mattina alla domenica sera. Affronterò e risolverò le proble-

matiche degli uffici a beneficio dei residenti”. Fabio Aquilini: “Il tempo che dedicherò all’essere sindaco sarà proporzionato alla mia responsabilità”. 7) Ha già in mente i componenti della sua squadra di Giunta? Quando ne renderà pubblici nomi e competenze? Come pensa di organizzare il lavoro di assessori e dirigenti comunali per avere una struttura efficace ed efficiente? Diego Di Pierro: “Sì e saranno inferiori agli attuali, ma è prematuro parlarne. Spero di essere stato esaustivo per l’interesse dei Vogheresi”. Fabio Aquilini: “I candidati della mia eventuale giunta sono stati comunicati quando ho fondato il movimento. Tutto questo per una maggiore trasparenza. Credo che per il buon funzionamento di un comune si debba aver rispetto sia degli assessori sia dei dirigenti. Come sindaco vorrei essere un buon mediatore”. Mattia Tanzi



SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

CAL. MAC. di Caldirola Paolo Simone e Macciò Alfonso S.n.c. Agenzia Generale di Tortona - Novi Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

IL POPOLO

D

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-910-11-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392):

ERTONINO

ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 7 al 13 maggio 2015 Giovedì 7: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Venerdì 8: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 9: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 10: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)

Tortona Il programma delle manifestazioni del prossimo fine settimana

Santa Croce tra preghiera e tradizioni

TORTONA - Torna la tradizionale Fiera e Festa di Santa Croce, con un ricco programma di iniziative promosse dall’Ufficio Manifestazioni del Comune che, soprattutto, il 9, 10 e 11 maggio e, in qualche caso, anche oltre, costituiranno occasioni di incontro, di cultura, di svago e di divertimento per tortonesi e non. Il programma prevede, nei giorni di sabato, domenica e lunedì, oltre alle consuete bancarelle in fiera e al luna park, NonSoloAuto, esposizione di auto e… altro in via Emilia e piazza Gavino Lugano, e la tradizionale tombola, organizzata dalla Croce Rossa

Italiana, che si svolgerà in piazza Duomo, domenica, con inizio alle ore 18.30. Sabato, invece, animazione per bambini. La compagnia Walter Broggini presenta, in occasione della mostra “da Pampalughino e Tascone a Cipì”, in piazza Arzano, con inizio alle ore 17, “Pirù e la vendetta di Teodoro”, spettacolo di burattini. Nei tre giorni della festa sarà sempre possibile visitare le mostre attualmente in corso a Palazzo Guidobono, vale a dire “I Tortonesi e la Grande Guerra” e “da Pampalughino e Tascone a Cipì, il teatro dei burattini dalla tradizione al moderno nell’Italia degli anni

’50 - ’70, mentre in via Emilia sud sarà allestita l’esposizione pittorica di Angelo Monachello. Tra gli eventi programmati per l’occasione figurano il Festival Country, serata di musica con esibizione delle scuole di ballo e con momenti di coinvolgimento del pubblico, con inizio alle ore 19 di sabato in piazza Duomo, dove avrà luogo anche la vendita di articoli artigianali a tema western. Sempre sabato, ma alle ore 21, al Teatro Civico, l’Ensemble Archi e Fiati della Scala sarà gradito ospite degli Amici della Musica e protagonista del Concerto di musiche di Ludwig van Beethoven, tra cui il famoso, ma poco eseguito Settimino. Dalle ore 9.30 di sabato, in piazza Duomo, la Croce Rossa festeggia il centenario della sua fondazione. Gli eventi a carattere più spiccatamente religioso, invece, comprendono, il solenne pontificale, presieduto da Mons. Vittorio Viola, Vescovo di Tortona, lunedì 11 maggio alle 18 in Cattedrale, dove alle 21 la Polifonica Vogherese “A. Gavina” proporrà la Messe solennelle di Gounod. Un ricco e diversificato programma, dunque, in grado di soddisfare grandi e piccoli, di offrire cultura e divertimento, di celebrare la festa e vivere la fede e la solidarietà, in un periodo difficile anche per la città, che malgrado tutto, cerca di non arrendersi, facendo appello alle sue migliori tradizioni.

TORTONA - Il Comune di Tortona continua a prestare, nei limiti delle possibilità consentite dall’attuale quadro normativo, particolare attenzione ai problemi dell’occupazione. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati emanati il bando “Tirocini Giovani 2015” e il bando “Tirocini ATTIVIamoci per inoccupati/disoccupati 2015”. Il primo bando riguarda l’accesso a 10 tirocini formativi riservati a giovani (18-25 anni) diplomati e diplomandi o con qualifica e/o diploma di istruzione e formazione professionale. Obiettivo del progetto è la realizzazione di tirocini formativi e di orientamento presso imprese locali e propone un percorso integrato, finalizzato al trasferimento di competenze spendibili sul mercato del lavoro, assicurando ai destinatari un contatto diretto con le realtà produttive locali e garantendo loro reali e valide esperienze lavorative. Mira ad agevolare le scelte professionali dei giovani e ad illustrare le peculiarità dei vari settori in cui può esercitarsi il lavoro: artigianale, commerciale, industriale, terziario. Il secondo bando è riservato ad inoccupati e disoccupati, iscritti al Centro per

l’impiego della circoscrizione di Tortona, come tali in data successiva al 1 gennaio 2013, in possesso del titolo di studio di istruzione obbligatoria e comunque per non meno di 8 anni di scuola per l’accesso a 15 tirocini di inserimento e reinserimento nell’ambito del progetto Percorsi Lavoro 2015 – Attiviamoci. Obiettivo del progetto è quello di riorientare al lavoro soggetti inoccupati o disoccupati, attivando percorsi di accompagnamento nelle aziende del territorio. Il bando prevede la riserva di 4 posti per i candidati inoccupati/e o disoccupati/e appartenenti alle categorie di particolare svantaggio sociale. Coloro che desiderano partecipare ai progetti dovranno essere nati tra il 20 maggio 1970 e il 23 aprile 1997 ed essere in possesso, all’atto della presentazione della domanda, della cittadinanza di un Paese UE e, se non comunitari, di regolare permesso di soggiorno. Entrambi i percorsi avranno una durata di 4 mesi e potranno essere avviati tra il 15 giugno e il 31 dicembre e comporteranno un impegno di 20 ore settimanali. Ai partecipanti verrà corrisposta una

indennità di partecipazione mensile pari a 300 euro, erogata direttamente dal Comune di Tortona. Sono garantite, inoltre, di concerto con il soggetto ospitante, le coperture assicurative INAIL e responsabilità civile, nonché, se necessari, i dispositivi di sicurezza. La scadenza dei due bandi, realizzati con il contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, è fissata al 20 maggio. Per informazioni e documentazione gli interessati possono rivolgersi al Comune di Tortona oppure al Centro per l’impiego di Tortona. Un impegno concreto, dunque, del Comune di Tortona e della Fondazione CRTortona, per favorire, in qualche misura, l’occupazione delle fasce deboli (giovani e disoccupati) sia pure per un tempo limitato e con una retribuzione poco più che simbolica, ma che contribuisce ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro e a tentare il reinserimento lavorativo di chi, purtroppo, ha perso l’occupazione e, anche a motivo dell’età, incontra difficoltà a “rientrare” fra le fila degli occupati. c.r.

La croce con la reliquia posta sull’altare del Duomo in occasione della festa

Tirocini di Comune e Fondazione CRT per i giovani disoccupati

Giovedì 7 maggio 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 11: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Martedì 12: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Mercoledì 13: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Edicole aperte domenica 10 maggio 2015 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. CASTELNUOVO - La presentazione sabato 16 maggio

“Cui ad Castarnöv” il nuovo libro con il cd di Antonello Brunetti

CASTELNUOVO SCRIVIA - Da alcuni decenni Antonello Brunetti raccoglie le testimonianze di un tempo che fu e ne ha ricavato due volumi di 300 pagine, il primo dei quali sarà presentato il 16 maggio e il secondo a fine anno. L’area analizzata è quella della Bassa Valle Scrivia, con al centro Castelnuovo. In allegato vi è anche un CD (tecnico del suono Pietro Zanella, duplicato dalla ditta Phonoplast di Merlino) riportante norme grammaticali e fonetiche, alcuni dialoghi e racconti, al fine di definire meglio la corrispondenza fra suoni e segni grafici. I temi fondamentali dei due libri, suddivisi in molti capitoli, sono il dialetto con relativo dizionario, mille modi di dire e duecento proverbi; una descrizione del mondo paesano di un secolo fa; l’ambiente; la gente, con una particolare attenzione agli strumenti di lavoro; il ciclo della vita con i conflitti sociali, l’emigrazione in Argentina, le società operaie, la condizione femminile, il cibo, le malattie, la religione e il divertimento e ventidue personaggi umili o caratteristici, esemplificativi di un mondo ricco di sofferenze ma anche di valori di vita. Il tutto corredato da centinaia di foto risalenti a un periodo che va dal 1860 al 1940. Nella premessa Brunetti ha ringraziato tutti coloro che gli hanno con-

cesso interviste, hanno indicato parole in disuso, spiegato il funzionamento di vecchi attrezzi, raccontato vicende di un tempo che fu e, infine, quei 92 castelnovesi che hanno voluto contribuire con la loro adesione all’uscita di questa pubblicazione. L’obiettivo di questa fatica è indicato nel titolo della prefazione, ossia “Prima che scenda il buio e ci si dimentichi totalmente di ciò che siamo stati per secoli e di come vivevamo”. Il primo volume di “Cui ad Castarnöv” e relativo CD, saranno presentati e offerti a prezzo promozionale nella Sala Pessini, sabato 16 maggio, alle ore 21.15 e durante la serata ci saranno letture, curiosità, interventi dell’autore e di Vittorio Pesssini. Dal 18 maggio il libro sarà disponibile presso la libreria Cassinelli Maniezzo a Castelnuovo.

TORTONA - Le ex allieve il 16 maggio ricordano la Beata

Le suore di San Vincenzo sui passi di Suor Nemesia Valle

TORTONA - Sabato 16 maggio, presso il Centro Mater Dei di Tortona, le Suore di Sant’Antida Thouret, conosciute in città come Suore di San Vincenzo, ricorderanno i 35 anni che la Beata Suor Nemesia Valle ha trascorso nella città di Tortona. La Beata ha svolto un’opera assistenziale altamente meritoria a favore delle educande, delle orfane, dei poveri, dei seminaristi e dei soldati della Prima Guerra mondiale. La commemorazione sarà tenuta alle ore 15.30, sempre al Mater Dei, dalla Postulatrice della Congregazione Suor Anna Antida Casolino. Le ex allieve dell’istituto San Vincenzo faranno il loro incontro annuale, accogliendo l’invito di Suor Anna Vittoria ad unirsi alla celebrazione. Si ritroveranno al Mater Dei per il pranzo comunitario alle ore 12.30 e concluderanno il pomeriggio presenziando alla Messa celebrata dal Vescovo Mons. Vittorio Viola, alle ore 18, nel Santuario della Madonna della Guardia, in occasione della festa di San Luigi Orione.


Volpedo Il finanziamento fa parte del progetto “Cantieri in comune”

Più di 9 milioni di euro dal Governo

L’ingresso del Municipio di Volpedo

VOLPEDO - Il Comune di Volpedo beneficerà di un finanziamento di 9,5 milioni di euro (il terzo per importo dopo i 18,6 milioni a San Pellegrino Terme per il restauro del Grand Hotel e gli 11 a Vibo Valentia per il completamento del palazzo di giustizia) concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del progetto “Cantieri in

comune”, che erogherà complessivamente 198 milioni e 589 mila euro a 137 comuni. La concessione del finanziamento è il risultato della risposta data dal Comune di Volpedo alla presidenza del consiglio dei ministri che, in occasione della festa della repubblica dello scorso anno, aveva invitato i comuni a segnalare i progetti pub-

TORTONA - Le vincitrici del concorso regionale

blici che, per qualsiasi motivo, fossero bloccati. Il Comune di Volpedo aveva segnalato il proprio progetto per la realizzazione di una residenza assistenziale per la quale era stata costituita, nel 1996, una società mista pubblico-privata, ma il cui cantiere non aveva fatto grossi passi in avanti. In seguito alle mutate condizioni socio-assistenziali del territorio, il progetto era stato modificato e orientato, in accordo con la parte privata, alla realizzazione di un polo turistico-culturale, oltre che alla costruzione di una palestra e al rifacimento delle aule scolastiche danneggiate dal terremoto. Ora il Comune di Volpedo dovrà procedere alla stesura del progetto definitivo e all’aggiudicazione dell’appalto provvisorio entro il 31 agosto prossimo, pena la perdita del finanziamento. Nell’ambito dello stesso progetto della presidenza del consiglio dei ministri, tra gli altri comuni del Tortonese, solo Villalvernia è stato ammesso a beneficiare dei finanziamenti e ha ottenuto 50 mila euro.

TORTONA - Serata per la senologia e gli animali

Tre “cittadine europee” al Peano Le note della “Juke Box Band”

Le tre studentesse del Peano vincitrici del concorso

TORTONA - Anche quest’anno il Liceo Peano ha partecipato al concorso “Diventiamo cittadini europei”, promosso dalla Consulta Europea del Consiglio Regionale, giunto ormai alla 31^ edizione, e come già avvenuto nelle precedenti edizioni gli alunni del nostro Liceo si sono distinti per il loro impegno e per la loro bravura, ottenendo significativi riconoscimenti. Tre studentesse hanno ottenuto un premio molto gradito per l’elaborato su tematiche europee che hanno svolto e inviato alla Consulta nel gennaio scorso. Le vincitrici sono Valentina Tassinario, della classe 4^ A linguistico, che è stata premiata con la partecipazione alla Festa dell’Europa, che si svolgerà all’Expo di Milano

il 9 maggio prossimo; Chiara Ruscio, della classe 4^ A scienze umane, che ha vinto la partecipazione ad un seminario formativo di quattro giorni a Bardonecchia, in Piemonte, che si è già svolto dal 23 al 26 aprile e Francesca Piombo, della classe 2^ A classico, premiata con la partecipazione a un viaggio studio a Bruxelles, che si terrà dal 6 all’8 settembre prossimi. Le tre brave studentesse saranno festeggiate con gli altri vincitori del concorso delle scuole piemontesi venerdì 15 maggio nell’Aula del Consiglio Regionale a Torino e al termine della cerimonia potranno assistere allo spettacolo “Europa a 100 anni dalla Grande Guerra” presso il Salone del Libro di Torino.

TORTONA - Venerdì 8 maggio, dalle 21.30 nell’ampio spazio esterno alla sala Megaplex Stardust, zona Oasi a Tortona, si terrà Una serata di musica e spettacolo all’insegna della solidarietà con il concerto della “Juke Box Band”. La serata, presentata da Alessandra Dellacà, permetterà di raccogliere fondi a favore dell’associazione “Animal’s Angels” che da circa tre anni si occupa della gestione delle adozioni e del benessere animale presso il canile comunale di Tortona e dell’Unità di Senologia dell’Ospedale di Tortona. L’idea di condividere questa raccolta fondi sul territorio

TORTONA - Il concerto degli Amici della Musica

Il “Quartetto di archi e di fiati”

TORTONA - In chiusura di stagione l’associazione “Amici della Musica”, presieduta da Ottavio Pilotti, grazie al personale interessamento di Vittorio Ghisolfi, presenta, sabato 9 maggio, alle ore 20.45, al Teatro Civico, un concerto straordinario con il Quartetto di archi e di fiati del Teatro alla Scala di Milano che sarà interamente dedicato a Beethoven. A questo evento musicale, sarà presente il Sovraintendente Alexander Pereira, che anche nella qualità di Di-ret-

TORINO - Il tortonese Stefano Manfredi a capo dell’azienda ospedaliera di Orbassano

La nomina dei direttori generali delle ASL piemontesi

TORINO - Stefano Manfredi, tortonese, direttore amministrativo dell’ASL di Alessandria, è stato nominato, nei giorni scorsi, dalla giunta regionale piemontese, direttore generale dell’azienda ospedaliera San Luigi di Orbassano. La nomina di Manfredi è stata l’unica concordata con l’Università in quanto il San Luigi è un’azienda mista. La lista dei direttori generali della sanità, chiamati a prendere servizio dal 1° maggio, comprende

complessivamente 16 nomi, alcuni dei quali interessano, in qualche misura, anche il Tortonese. Al vertice dell’ASL di Alessandria è stato nominato Gilberto Gentili, 58 anni, medico igienista, attuale direttore sanitario a Senigallia (Marche) mentre all’Aso (Azienda sanitaria ospedaliera) di Alessandria è stata nominata Giovanna Baraldi, ora ai vertici dell’Aso di Cuneo ed ex responsabile dell’Agenzia nazionale della salute per i rap-

cittadino con il centro di Senologia di cui è responsabile la dottoressa Maria Grazia Pacquola e sostenuta dall’associazione “Franca Cassola Pasquali”, nasce dall’interesse di sostenere progetti umanitari sulle donne che spesso sono le più coinvolte nelle attività di volontariato. Come spiegano gli organizzatori, la tematica!degli animali è molto vicina a quella delle malattie oncologiche perchè i cani fanno prevenzione oncologica sui loro padroni. Un motivo in più per partecipare ad una bella serata di musica e solidarietà con i più grandi successi degli anni ’70, ’80 e ’90 proposti dalle Juke Box Band.

porti con le Regioni. Il direttore sanitario degli ospedali di Tortona, Novi Ligure e Acqui Terme, Flavio Boraso, medico igienista, attualmente in aspettativa in quanto direttore generale dell’ASL 4 di Torino, è stato confermato e destinato all’ASL To3 (Rivoli - Val di Susa). Boraso, che è l’unico tra quelli che facevano riferimento al centrodestra a essere rimasto nella lista, ha avuto un consenso bipartisan.

tore Artistico interverrà presentando l’attività del Teatro milanese nell’anno di EXPO, a pochi giorni dall’inaugurazione. E’ motivo di orgoglio per gli “Amici della Musica” poter proporre al pubblico questa interessante esperienza che è il meglio della cameristica nello spazio elegante e raccolto del Civico. Per informazioni e prenotazioni chiamare il Teatro Civico (tel. 0131.820195) da martedì a venerdì dalle ore 16 alle ore 19.

TORTONA E TORTONESE

12

IL POPOLO

Giovedì 7 maggio 2015

In Breve

PONTECURONE/TRADIZIONI

Festa della Bandiera

Anche quest’anno, domenica 10 maggio, il Comune rinnova la festa della Bandiera. Questa tradizione molto antica è stata nuovamente introdotta da alcuni anni. La cerimonia di issare una bandiera particolare, la prima domenica del mese di maggio, era, in epoca medioevale, il segnale che apriva le contrattazioni commerciali del Gualdo raccolto nell’anno precedente. La manifestazione intende commemorare questo rito storico. Alle ore 11 nella chiesa di S. Maria Assunta sarà celebrata la Messa seguita dalla benedizione della bandiera che alle ore 12, al termine della processione dalla chiesa al Palazzo Municipale, sarà issata sul pennone in piazza Matteotti. Saranno presenti il sindaco Ernesto Nobile, le autorità e tutta la cittadinanza. TORTONA/CULTURA

L’Apocalisse di San Giovanni

L’associazione culturale “Il leone e la rosa” di Tortona presenta 5 incontri incentrati su un importante testo del Nuovo Testamento: l’Apocalisse di San Giovanni. Gli incontri prevedono una relazione di Giacomo Maria Prati, con letture di Gino Bartalena accompagnate da proiezioni di immagini di opere d’arte. Gli incontri si svolgono presso la Sala Conferenze della Fondazione CRTortona secondo il seguente calendario: mercoledì 13 maggio, “Le Sette Lettere di Gesù Cristo alle Sette Chiese”; sabato 13 giugno, “Il Trono, il Libro e i Sette Sigilli”; lunedì 13 luglio, “Gli Angeli e le Sette Trombe”; martedì 13 ottobre, “Gesù, Giovanni e i Sette Segni” e giovedì 12 novembre, “Babilonia e Gerusalemme”. Gli incontri sono tutti alle ore 21, tranne quello del 13 giugno che è alle ore 17.30.

MOLINO DEI TORTI/EVENTI

Restaurate le vetrate della chiesa

Venerdì 15 maggio, alle ore 21.15 Simone Rabbaglio, titolare della Società Rabbaglio Vetrate-Restauri di Montodine (Cremona) presenterà, nella chiesa di Molino, in Piazza Don Milanese, il restauro in corso delle vetrate della parrocchiale. La comunità sta provvedendo al recupero delle vetrate raffiguranti santi significativi della devozione della comunità locale, come San Francesco, San Luigi Gonzaga e dei tondi con simboli della tradizione cristiana, quali il pellicano e l’agnello. Tra le vetrate ci sono anche quella dedicata al Sacro Cuore di Gesù e quella alla Beata Vergine Maria del Rosario, che si onora nella festa patronale del paese, la prima domenica di ottobre.

ALZANO SCRIVIA/CELEBRAZIONI

Festa di San Francesco di Paola

Domenica 3 maggio si è svolta la processione in onore di San Francesco da Paola patrono della Calabria e molto venerato dai tanti calabresi che vivono nella zona. La vita di questo grande santo, eremita e taumaturgo, rispecchia perfettamente il passo del Vangelo di Giovanni che la liturgia ha proposto nella V Domenica di Pasqua, dove Gesù dice: “Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli” (Gv 15, 7-8). San Francesco da Paola ha seguito l’insegnamento di Gesù; ha portato i frutti dell’Amore, della condivisione, della preghiera e della penitenza che lo hanno reso vero discepolo di Cristo. A lui tanti fedeli si rivolgono nei momenti difficili della loro vita. Il diacono Ernesto Stramesi ha ricordato nell’omelia che San Francesco da Paola è stato il santo della carità, manifestata da lui nell’amore verso i poveri e gli ammalati. Il diacono si è poi soffermato sulla seconda lettura, tratta dalla prima lettera di San Giovanni, dove l’apostolo ricorda che solo con i fatti e nella verità possiamo davvero amare il Signore e amare ed essere vicini al prossimo. Ha poi augurato alla comunità di Alzano di testimoniare sempre la propria fede nella carità, condividendo con i fratelli i momenti difficili della vita di ognuno. Valeria Fazio


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: IN BREVE

Paolo Bonfanti per Orange Off ARQUATA SCRIVIA - La rassegna Orange Off del Teatro della Juta sabato 9 maggio ospita Paolo Bonfanti un grande blues man che farà ripercorre, in attesa del suo ultimo lavoro discografico “Back Home Alive”, i brani più belli della sua carriera ultratrentennale, accompagnato al basso da Nicola Bruno. Bonfanti è una vera leggenda del blues e si esibirà in una bellissima performance acustica. L’ingresso costa euro 10 e per prenotazioni si può telefonare (tel. 345.0604219) o mandare una mail (teatrodellajuta@gmail.com). Gli appuntamenti dell’Orange Off sono realizzati a cura dell’associazione Commedia Community, in collaborazione con la Compagnia del Barchì e con la Compagnia Stregatti, il patrocinio del Comune e il sostegno di Acos Energia. Collaborano Le Botteghe di Arquata e il Distretto del Novese.

VAL

Martedì 12: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Mercoledì 13: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)

Farmacie di turno aperte dal 7 al 13 maggio 2015 Giovedì 7: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Venerdì 8: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Sabato 9: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Domenica 10: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Lunedì 11: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017)

Edicole aperte domenica 10 maggio 2015 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

Il musical “Era nato a Novi...”

NOVI LIGURE - Lunedì 11 maggio, alle 21, al teatro “Paolo Giacometti” sarà presentato il musical “Era nato a Novi…” che vedrà protagonisti la Bb Orchestra e l’associazione culturale “La Bisarca” che avevano già collaborato lo scorso anno. Lo spettacolo riguarda la storia della città e permetterà di scoprire, divertendosi, qualche curiosità della propria città facendo anche beneficenza. Il ricavato, infatti, dello spettacolo servirà per raccogliere fondi per l’acquisto di un iniettore per il Punto nascite per i neonati che necessitano di terapia intensiva dell’ospedale San Giacomo. Nel 2014 era stato acquistato un elevatore per l’Anffas. L’associazione culturale “La Bisarca”, presieduta da Enrico Corte, ha più di trenta soci e ultimamente sta portando avanti dei corsi nelle scuole. Gli arrangiamenti sono del maestro Crotti della Bb orchestra. Il costo del biglietto è di 10 euro.

In arrivo il “Farmer’s Market”

punto di incontro tra produttori e consumatori, ma anche un tassello importante per vivacizzare l’economia e il tessuto commerciale del territorio. Il “mercato contadino” sarà inaugurato mercoledì 13 maggio e sarà situato all’inizio di Via Roma, arrivando da piazza XX Settembre: il progetto, che sarà avviato in fase sperimentale grazie al supporto e alla collaborazione dell’amministrazione comunale fino a fine anno, ha l’obiettivo di promuovere i prodotti locali, fornendo strumenti utili e pratici per favorire un acquisto critico e consapevole, favorendo un “ruolo attivo” del consumatore e infine sviluppare una cultura alimentare che affonda le proprie radici nel territorio di appartenenza. Decisamente varia l’offerta legata alla frutta e alla verdura, ma non mancheranno anche salumi, miele, dolci alle nocciole, vino, formaggi e fiori: queste le produzioni a chilometri zero che i consumatori potranno trovare dai produttori agricoli in filiera corta.

NOVI LIGURE - Lunedì scorso al Liceo Classico “Doria”

Secondo incontro con Andrea Vitali

NOVI LIGURE - Nel pomeriggio di lunedì 4 maggio si è svolto il secondo incontro al Liceo Classico “A. Doria” con lo scrittore Andrea Vitali, nell’ambito del progetto “Adottiamo uno scrittore” realizzato dal Salone del Libro. La novità di questo appuntamento consisteva nel fatto che era aperto al pubblico, non solo degli studenti del Classico Doria quindi, ma a tutti coloro che volevano incontrare l’autore. Alessandro Tacchino, uno studente dell’Amaldi, ha condotto l’incontro e ha intervistato Andrea Vitali. Questa apertura a un pubblico più vasto è dovuta alla straordinaria disponibilità che l’autore ha dato alla scuola, felice di far conoscere uno scrittore di tale portata che, come aveva dichiarato Tacchino dopo il primo incontro, si è rivelato “spiritoso, umoristico, volgare quanto concede un realismo non esasperato, amante della vita e intollerante verso l’ingiustizia”.

BORBERA - OLTREGIOGO

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Novi Ligure La modifica alla Ztl e il mercato contadino di Coldiretti

NOVI LIGURE - Da lunedì 11 maggio entrerà in funzione a Novi Ligure la nuova regolamentazione della Ztl (Zona a Traffico Limitato) nel centro storico, che prevede un ampliamento dell’orario per il libero transito dei veicoli. Attraverso i varchi elettronici posti in Via Roma e in Via Durazzo si potrà transitare tutti i giorni dalle ore 7.30 alle ore 17. In questa fascia oraria, inoltre, sarà consentita la sosta breve per massimo trenta minuti. La chiusura del traffico, eccetto per i residenti e aventi diritto, scatterà dalle ore 17 e si prolungherà fino alle ore 7.30 del giorno dopo. Contestualmente saranno rivisti gli stalli di sosta breve: alcuni saranno eliminati per consentire un progetto armonico dell’arredo urbano, ma ne saranno definiti altri per cui il numero rimarrà invariato. Ad approfittare dell’ampliamento alla circolazione nel centro storico sarà il Farmer’s Market di “Campagna Amica”, con prodotti rigorosamente a “km 0”, che vuole essere non solo

OVI

Giovedì 7 maggio 2015

La città ha già un mercato contadino in Piazza Dellepiane, il giovedì mattina, dove possono partecipare i produttori agricoli, ma questo nuovo “Agrimercato” di Campagna Amica rappresenta un importante obiettivo raggiunto per continuare a promuovere il progetto “Km 0”, promosso da Coldiretti, che è ormai entrato a far parte della cultura e dell’esperienza collettiva, rappresentando una strategia comunicativa, produttiva e commerciale che richiama e ripropone il legame inscindibile tra i prodotti e il territorio che costituiscono la base dell’agricoltura italiana. Il nuovo Farmer’s Market di campagna Amica avrà cadenza settimanale, ogni mercoledì mattina, e vedrà alternarsi una decina di produttori associati a Coldiretti: un’alternativa al modello dello scambio di massa dei centri commerciali, che risulta caratterizzato dalla presenza di alimenti omogenei ed anonimi dal punto di vista degli aspetti legati alle tradizioni culturali, alla stagionalità e alla disponibilità di componenti originali nella produzione e nei processi di produzione. “Si tratta di una iniziativa importante per il territorio novese – ha sottolineato in conferenza stampa il Sindaco Rocchino Muliere – e soprattutto per il centro storico cittadino. L’obiettivo è quello di avvicinare produttore e consumatore, con un’attenzione particolare per le tipicità locali e una vocazione al risparmio finale del consumatore. Mi auguro che la risposta dei novesi sia positiva, affinché l’esperienza possa continuare fino a dicembre”. Vittorio Daghino

Modifica della viabilità in città NOVI LIGURE - Da lunedì 4 e fino alle ore 18 di venerdì 15 maggio, il tratto di via Baiardi compreso tra corso Italia e via Cavallotti è chiuso al traffico per permettere l’intervento di posa in opera di nuove condotte fognarie. “Da parte dei tecnici di Gestione Fognature del gruppo Acos sono stati riscontrati cedimenti alla rete fognaria e ai collettori principali” come è stato specificato nell’ordinanza firmata dal comandante della Polizia Municipale Armando Caruso. La modifica della viabilità consentirà di realizzare in sicurezza i lavori. Fino a ieri, mercoledì 6 maggio, inoltre, è rimasto chiuso al traffico un tratto della provinciale 135 che collega Serravalle a Carezzano nei pressi di Garbagna. La chiusura serviva per effettuare indagini geognostiche sul movimento franoso presente. NOVI LIGURE - Il progetto dell’associazione “Amici di Luca”

La Scuola di panificazione in Tanzania

NOVI LIGURE - Grazie alla generosità dei suoi soci l’associazione “Amici di Luca Onlus” ha portato a termine il Progetto della “Scuola di Panificazione”, nei tempi previsti (2013 2015) esportando la tradizione della focaccia novese e del buon pane italiano. Il progetto si è svolto in Tanzania, più precisamente a Kongowe, dove operano i frati Minori Francescani, luogo molto provato dalla povertà e privo di molte infrastrutture. Per la realizzazione della “Bakery” sono stati acquistati il terreno su cui è stato edificato il locale e le strumentazioni utilizzate per svolgere l’attività di panificazione: una bilancia, una impastatrice, un forno elettrico a tre bocche e ventilato, un generatore di corrente elettrica, un lievitatore, teglie di varie misure, uno sterilizzatore di acqua, griglie in acciaio per poter porre il pane a raffreddare, tre scaffalature in acciaio, due piani di lavoro, due tavoli con piano in acciaio, di cui uno donato da una coppia di neosposi italiani rinunciando alla quota che avrebbero speso per comprare delle bomboniere, una vetrina per esporre il pane, un lavandino in acciaio. Grazie alla collaborazione del titolare del forno “Antica Ricetta”, Rocco Lacava, è stato possibile anche av-

viare la formazione specifica di alcuni giovani autoctoni che gestiranno questo panificio, favorendo la ripresa economica del luogo con nuovi stimoli per una futura crescita economica. I risultati sono stati immediati e avviando un valido programma per l’autosostentamento. L’attuazione della panetteria potrà far sorgere altri progetti analoghi nelle regioni circostanti. I membri di “Amici di Luca” e il papà di Luca Cuffari (nella foto in Tanzania) rivolgono un caloroso ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati e continuano a dedicare tempo ed energie agli scopi dell’associazione, con la certezza che ogni singolo euro raccolto andrà a beneficio dei più bisognosi e di tutte quelle persone che necessitano di un gesto di solidarietà. v.d.


Novi Ligure Il 10 e il 12 maggio l’azalea per la ricerca contro il cancro

“Un fiore per la mia mamma”

Il manifesto dell’AIRC per la festa della mamma

NOVI LIGURE - Due sono le iniziative organizzate in occasione della Festa della Mamma, celebrata, come di consueto, la seconda domenica del mese di maggio, quest’anno il 10. Il primo appuntamento è in programma proprio la domenica 10 maggio con l’AIRC, l’Associazione italiana per la ricerca contro il cancro che distribuirà, con un contributo di 15 euro, l’Azalea

della Ricerca, un regalo speciale per la Festa della Mamma e un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili. L’iniziativa è promossa in tutta Italia e a Novi il Leo Club si occuperà della vendita delle azalee in Via Girardengo, davanti alla Banca Popolare di Novara. L’AIRC compie quest’anno 50 anni: in questo mezzo secolo, la ricerca oncolo-

gica è stata rivolta verso il paziente e soprattutto alle pazienti. Tra i primi studi finanziati dall’AIRC, infatti, si deve ricordare la sperimentazione della cosiddetta quadrantectomia, la tecnica di chirurgia conservativa, messa a punto da Umberto Veronesi all’Istituto Tumori di Milano, che ha permesso a molte donne di superare un cancro del seno senza menomazioni fisiche e in sicurezza. È stato il primo di un gran numero di studi dedicati alle malattie oncologiche che colpiscono prevalentemente le donne, per le quali le prospettive di guarigione sono aumentate, grazie soprattutto agli sforzi compiuti dalla ricerca per le donne. La seconda proposta - “Un fiore per la mia mamma” - è prevista per martedì 12 maggio, nell’ambito delle iniziative a tema del Museoinlab, che si svolgerà presso il Museo dei Campionissimi. Dopo la Festa della Donna e la Festa del Papà, dalle 15 alle 17 di martedì 12 maggio i bambini tra i 5 e i 10 anni saranno guidati nella realizzazione di un bouquet di fiori colorati da offrire in dono alla mamma. L’ingresso è di 5 euro e la prenotazione è obbligatoria. Nel costo del biglietto è compreso anche l’ingresso del genitore accompagnatore e la merenda. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Ufficio IAT (Informazione e Accoglienza Turistica) al numero telefonico (tel. 0143.72585). Michela Ferrando

POZZOLO FORMIGARO - Dopo un campionato trionfale domenica scorsa la vittoria decisiva per la promozione

L’Unione Sportiva Pozzolese approda alla prima categoria POZZOLO FORMIGARO - Come trent’anni fa, meglio e di più di allora, passando tra cadute e riscatti tra Terza e Seconda categoria dagli anni Ottanta a oggi, ovvero fino al giorno della gloria, domenica 3 maggio. L’Unione Sportiva Pozzolese, a 68 anni dalla nascita del sodalizio, approda dopo un campionato trionfale alla Prima Categoria. Una vittoria davvero storica perché in tanti anni di tornei, mai la squadra di Pozzolo aveva raggiunto la categoria. Al “Pier Giorgio Frassati”, tanta gente, giovani, adulti, famiglie e un sentimenti di gioia collettiva, una sana atmosfera di festa. Tutti uniti per dare la spinta ai ragazzi di Monteleone nell’ultima tappa di un campionato vissuto sul filo di lana. Nel turno conclusivo con un perentorio 2-0 reti di Giacobbe, cannoniere principe con 18 gol e Di Leo, i bian-

cocelesti di Pozzolo hanno superato la Spinettese X Five. L’unico momento di paura è stato il rigore degli ospiti. Poi quando Polizzi, ha scagliato la sfera sulla traversa sono spariti gli ultimi brutti presagi. L’undici biancazzurro affidato, dalla seconda di ritorno a Francesco Monteleone subentrato al duo Baucia-Ferretti, ha collezionato 16 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, entrambe a fine novembre e

con identico punteggio, 2-3, prima contro il Paderna e poi col G3 Real Novi. Poi la cavalcata trionfale, un recupero record sul Valmilana e l’apoteosi del Frassati. Festa per tutti, in campo e fuori e poi, non solo letteralmente, tutti sul carro dei vincitori, nelle vie del paese. I nomi dei campioni di Seconda Categoria della Pozzolese sono: Garibaldi, Contiero, Paterniani, Olivieri, Cairo (63’ Denzi), Di Leo, Crisa-

fulli, Giacobbe, Cottone (71’ La Rosa), Reyes (76’ Terragno), Lepori. A disp.: Goracci, Asborno, Bigoni. Allenatore: Monteleone. Ed ecco la classifica finale: Pozzolese 54, Valmilana 50, Don Bosco 48, Lerma Capriata 45, Castelnovese 38, G3 Real Novi 37, Paderna 35, Garbagna 28, Audax Orione 26, Spinettese X Five e Mornese 24, Molinese 16, Montegioco 12. Luca Rolandi

Approvato in consiglio il “piano di protezione civile” per la città di Novi NOVI LIGURE - Nella seduta svoltasi di lunedì 27 aprile, il Consiglio Comunale di Novi Ligure ha approvato il nuovo “Piano comunale di protezione civile”, il cui testo, redatto dall’ing. Filiberto Manfredi, è già stato discusso in sede di Commissione competente e aggiorna quello precedente che risale al 2004. Il piano è articolato in diversi capitoli in cui vengono prese in esame le varie emergenze. Inoltre, sono evidenziati i siti per l’eventuale ricovero delle persone: si tratta, principalmente, di strutture pubbliche come il pattinodromo, edifici scolastici e palestre. Il Consigliere Luigi Gambarotta del Movimento 5 Stelle ha osservato che nel Piano non sono indicate le “vie di fuga”, ovvero i percorsi per raggiungere i siti indicati. “Questo non è un punto di arrivo, ma di inizio – ha sottolineato l’assessore alla Protezione Civile, Stefano Gabriele – si tratta, infatti, di uno strumento che andrà modificato secondo le esigenze che

si manifesteranno in futuro”. Sul punto è intervenuto anche il Sindaco, Rocchino Muliere: “Il Piano di protezione civile è molto importante perché, oltre a recepire nuove disposizioni di Legge, considera anche il rischio idrogeologico alla luce di quanto è accaduto l’autunno scorso. Le osservazioni avanzate questa sera saranno oggetto di valutazioni, per ulteriori approfondimenti del Piano stesso”. Il documento ha ottenuto 13 voti favorevoli (i Gruppi di maggioranza più i consiglieri Bertoli e Cuccuru) e 3 astensioni (il Gruppo Movimento 5 Stelle). Sempre durante il Consiglio comunale novese, è stata respinta, in quanto si stanno attuando le indicazioni presenti nel documento di indirizzi, la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle in merito alla trasparenza degli atti sulla nomina dei rappresentanti del Comune presso le aziende partecipate. Il Sindaco ha precisato che il ritardo della pubblicazione sul sito internet co-

munale dei curricula è stato in parte colmato e che in futuro si procederà alla pubblicazione dei curricula di tutti i candidati che hanno presentato domanda. All’interrogazione presentata da Fabrizio Gallo (M5S), invece, sul rinvenimento di materiale da destinare a bonifica o smaltimento speciale nel cantiere “Pieve” del Terzo Valico dei Giovi, ha risposto l’assessore all’Ambiente, Cecilia Bergaglio, la quale ha precisato che non si è trattato di bonifica ma di smaltimento di rifiuti abbandonati contenenti amianto per il quale il Cociv ha incaricato la ditta Marazzato. Infine, sono state sospese e rinviate in sede di Commissione Urbanistica per approfondimenti la mozione sul censimento degli immobili sfitti nel territorio comunale e quella per la difesa del territorio naturale e la perennizzazione delle aree agricole, entrambe presentate dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle. Davide Daghino

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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In Breve

NOVI LIGURE/ASSOCIAZIONI

I gazebo di “Ascoltiamo Novi”

Il Comitato Liberale “Alfare” e l’associazione civica “Avanti Novi”, attraverso un comunicato stampa, ribadisce la necessità di incontrare la popolazione novese, in un periodo ove è molto difficile trovare, a Novi Ligure e non solo, al di fuori degli ultimi mesi di campagna elettorale, forze politiche e liste civiche (o presunte tali) disposte ad incontrare i propri concittadini per affrontare apertamente temi specifici riguardanti la città e non per iniziative di carattere nazionale, calate dall’alto. Al contrario, il “Comitato Liberale Alfare e l’associazione civica “Avanti Novi” intendono coinvolgere costantemente tutti i novesi nelle questioni che riguardano la città prima e non dopo che le decisioni vengano prese, in modo da arrivare a proposte concrete da portare avanti efficacemente con la forza della ragione e il coraggio di chi, le cose, le vuole fare per davvero. I promotori di questa lodevole iniziativa saranno a disposizione nei gazebo situati in Via Girardengo, presso i Portici Nuovi, sabato 9 maggio dalle ore 9 alle 18, e in Via Roma, angolo Piazza XX settembre, domenica 10 maggio, dalle ore 9 alle 12, per incontrare la popolazione, ascoltarla attentamente e trovare insieme azioni concrete per migliorare la vita civile ed economica della cittadina novese. d.d. NOVI LIGURE/EVENTI

“Classic Pop al femminile” La rassegna “MusicaNovi 2015”, organizzata dall’associazione musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure in collaborazione con il Comune e la Fondazione CRT, prosegue con un’importante serata dedicata alla musica leggera dal titolo “Classic Pop al femminile”. Venerdì 8 maggio, alle ore 21, presso l’Auditorium della Biblioteca Civica novese sarà sul palco il coro femminile Alfredo’Box che si esibisce in arrangiamenti della musica popolare italiana e straniera sotto la direzione di Erik Bosio. Il Coro Alfredo’s Box è stato fondato nel 2003 all’interno dell’omonimo istituto musicale di Novi dalla professoressa Åsa Birgitta Marcusson, che ne cura l’impostazione e da Erik Bosio

(nella foto), che si occupa della preparazione musicale. Il coro è oggi una formazione femminile che conta circa 15 membri, tra le quali giovani musiciste. Il suo repertorio spazia dalla musica sacra a quella profana partendo da composizioni antiche per arrivare a pezzi di autori contemporanei. L’ingresso ha un costo di euro 6.

BORGHETTO BORBERA/MOUNTAIN BIKE

Il “Trofeo Adventure Cup”

Venerdì 1° maggio in Val Borbera si è svolto il Trofeo Adventure Cup, evento di cross country mtb aperto a tutte le categorie per biker dai 6 anni ai 80 anni. La serie di gare disputate durante la giornata hanno visto alla partenza tutte le categorie agonistiche, amatoriali, giovanili e dei giovanissimi. Nonostante le condizioni avverse hanno partecipato più di 400 bikers e altrettanti accompagnatori provenienti da tutto il Piemonte ma anche dalla vicina Liguria e dalla Lombardia. Al mattino si è svolta la 5° prova del campionato regionale Piemonte XC CUP valida sia per le categorie giovanili sia per gli Open ed Amatori. Hanno aperto l’evento le categorie degli Esordienti e Allievi con una prova valida anche per il challenge Alexandria Cup. I ragazzi dell’Adventure Sporting Club si sono collocati nella Classifica Regionale Riccardo Daglio, Matteo Brocca e Alessandro Canepa. Daglio e Brocca hanno ottenuto il primo posto e il secondo posto della classifica provinciale. STAZZANO/MUSICA

“Vibrazioni verso l’infinito”

L’associazione stazzanese “Amici della Musica”, in collaborazione con il Comune, nell’ambito della Piccola Stagione Musicale, presso il Salone Parrocchiale, sabato 9 maggio, alle 21, presenta il concerto vocale e strumentale “Vibrazioni verso l’infinito”, realizzato con il contributo della Fondazione CRTortona. Si esibiscono Erika Santoru vocalist e Michelangelo Pepino tenore, accompagnati da Marco Bellone tromba e Fabrizio Pepino pianoforte.



IL POPOLO

ATTUALITA’

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Rivanazzano Terme Il 1° maggio, Festa dei Lavoratori, il Vescovo ha celebrato la S. Messa in Valvitalia

“Il lavoro è necessario per la dignità dell’uomo” RIVANAZZANO TERME - Ogni anno il 1º maggio si celebra la Festa del Lavoro per ricordare i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale. La manifestazione fa memoria delle battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista del diritto a un orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. La sua origine risale a una manifestazione organizzata a New York il 5 settembre 1882 dai Knights of Labor. A far cadere la scelta sulla data del 1° maggio furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago e conosciuti come “Rivolta di Haymarket”. Anche nella Diocesi di Tortona in questa giornata si sono tenuti alcuni appuntamenti significativi. A Novi Ligure si è svolta la Festa dei lavoratori della provincia di Alessandria. “La solidarietà fa la differenza”: è stato lo slogan unitario coniato dalle confederazioni Cgil, Cisl e Uil. Novi è stata scelta per “rappresentare un territorio dove le ferite causate dall’alluvione dell’ottobre scorso, non sono ancora state sanate”. A Torricella Verzate, al Santuario della Passione, l’ANMIL della Provincia di Pavia si è ritrovata per pregare durante la Messa celebrata alle ore 21 per ricordare tutte le vittime del lavoro del 2014. Il Gruppo Valvitalia, con sede a

Rivanazzano Terme, leader italiano nella produzione di valvole per il settore del petrolio, del gas e dell’energia, ha invitato il Vescovo Mons. Vittorio Viola in fabbrica per celebrare questa ricorrenza. Venerdì scorso, alle ore 9, uno dei capannoni della ditta era pieno di lavoratori giunti con le loro famiglie non per iniziare il turno, ma per ascoltare la S. Messa celebrata dal Pastore diocesano. Hanno concelebrato sull’altare, allestito con molta cura proprio sul luogo di lavoro, don Giacomo Buscaglia, parroco di Torrazza Coste, don Michele Chiapuzzi parroco di Codevilla e Retorbido e Padre Sergio Prina Cerai, Segretario vescovile. Mons. Viola nell’omelia ha ringraziato per l’invito ricevuto e ha salu-

tato Salvatore Ruggeri fondatore e amministratore delegato del Gruppo Valvitalia, il sindaco di Rivanazzano Terme Romano Ferrari, il senatore Luigi Fabbri e numerose autorità civili e militari e poi, guardandosi intorno e facendo riferimento proprio alla produzione della ditta, ha esordito affermando che “tra noi e la Parola di Dio c’è una grande valvola che spesso teniamo chiusa per cui spesso questa non riesce a raggiungerci. Abbiamo la conduttura interrotta, ma la Parola ha una potenza tale che la valvola non tiene, vuole raggiungerci e arriva. L’ideale per noi sarebbe aprire e lasciare fluire la grazia di questa Parola, che più che un concetto ha sempre la forza di un’azione, cioè vuole fare qualcosa

nella nostra vita e operare una trasformazione”. Ha proseguito sottolineando come “il nucleo fondamentale della nostra vita cristiana è Gesù Cristo morto e risorto per noi. L’unica notizia fondamentale che interessa il mondo è che la morte è stata vinta e che Cristo Gesù è tornato dal regno dei morti e vivo vuole darci vita”. Il Vescovo ha ricordato che il 1° maggio si fa memoria di San Giuseppe artigiano e a che Nazareth Gesù ha lavorato e ha addirittura costruito dei tavoli perché in questo modo ha deciso di entrare nelle nostre realtà umane e ha poi chiesto ai presenti: “Cosa vuol dire dentro un’azienda che Dio si è fatto piccolo? La fede non è roba di sacrestia. Un Gesù costretto nelle sacrestie ammuffisce. Che cosa porta di bello e di nuovo Gesù nella nostra vita? Gesù si è fatto piccolo per compatirci, cioè soffrire con noi e credere in Lui significa assumere lo stesso atteggiamento nei confronti dei poveri, dei piccoli e degli ultimi. Una società che esclude i poveri è destinata a morire”. Mons. Viola ha aggiunto che “i tanti veleni che abbiamo messo nella società contagiano anche il lavoro. Basta pensare all’idolatria spietata del denaro che è una cosa mortale, dove il denaro anzichè strumento di servizio è diventato strumento di potere. Il dio denaro è

ROMA - Organizzato per la Giornata mondiale della Terra. Sono intervenuti Mons. Galantino e don Soddu

La nostra Caritas al seminario “Cibo per tutti”

ROMA - In occasione della Giornata mondiale della Terra, i promotori nazionali della Campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”, che si pone l’obiettivo di promuovere consapevolezza e impegno sugli squilibri del pianeta, hanno realizzato un Seminario dal titolo “Cibo per tutti: nutrire il pianeta è compito nostro”, che si è svolto a Roma mercoledì 22 aprile, nei locali del Mercato di Campagna Amica al Circo Massimo. La Campagna ha fatto il punto sulle attività condotte nei territori da più di 100 gruppi, associazioni e Caritas diocesane in oltre 50 città italiane. Una rete capillare che ha sensibilizzato scuole, parrocchie e imprese sui temi della sovranità alimentare e del ruolo dell’agricoltura familiare e dei mercati locali, della finanza etica contro la speculazione sul cibo, delle relazioni di pace, solidarietà e giustizia quale fondamento essenziale per sconfiggere la fame. L’intento è stato quello di rilanciare l’azione a sostegno del diritto al cibo e della custodia della Terra, partecipando al dibattito che si aprirà in Expo 2015, all’avvio dei nuovi obiettivi del millennio post-2015 per sradicare la fame, e alla Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico affinché i Paesi adottino vincoli ambiziosi per la riduzione dell’emissione dei gas serra e per un clima di giustizia tra Nord e Sud del mondo. All’evento-seminario, che è servito a stimolare un confronto sui contenuti e a mettere a punto azioni e richieste comuni, ha preso parte anche il Direttore della Caritas della Diocesi di

diventato idolo da servire e non strumento del quale poterci servire per il bene comune per il bene di tutti… Il lavoro è necessario per la dignità dell’uomo perché ci è stato consegnato come un bene prezioso, come possibilità di collaborare con l’opera della creazione... C’è una bellezza negli oggetti che voi fate, quasi delle opere d’arte, che ha qualcosa della bellezza del creatore. L’ingegno umano che si applica e crea delle realtà: dentro questo c’è un partecipare al fare di Dio nella creazione. Quando l’idolo del denaro si serve del lavoro genera tutta quell’esclusione e iniquità dentro cui siamo immersi”. Ha concluso sostenendo che “basta un gesto di carità fatto tra di voi, nel modo di pensare, anche nel modo di fare impresa, nel modo in cui mettiamo a servizio i nostri talenti, perché tutto cominci a rinnovarsi. La vita cristiana, infatti, non è un essere sommersi da precetti, è una vita di gioia grazie alla Parola che fa nuove tutte le cose”. Al termine della funzione, animata dalla Corale San Giacomo di Casei Gerola, diretta dal M° Giuseppe Pipero, il Vescovo ha impartito la solenne benedizione a tutti i bambini figli dei dipendenti e ha posato con loro per una foto a ricordo della giornata di preghiera e amicizia. Daniela Catalano

Abituati a vivere in città senza mare

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Tortona, don Michele Chiapuzzi. Nella prima sessione della giornata si sono registrati gli interventi di Flaminia Giovannelli, sottosegretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, sul tema “Agricoltura familiare e custodia del Creato: la nuova enciclica di Papa Francesco”, di Leonardo Becchetti, della facoltà di Economia dell’Università di Roma – Tor Vergata su “Una nuova economia e finanza per il diritto al cibo” e di Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI sul tema “Verso il Convegno ecclesiale nazionale di Firenze”. Nella seconda sessione pomeridiana si è svolta la tavola rotonda sul tema “La voce dei territori: i contenuti, gli strumenti, la rete delle alleanze” con interventi di alcuni rappresentanti degli “snodi territoriali. Il direttore della Caritas Italiana, don Francesco Soddu, nella sua relazione al Seminario ha dichiarato che “non si può parlare di dirit-

to al cibo senza rivolgere un pensiero a ciò che sta accadendo ogni giorno nel Mar Mediterraneo. I migranti che fuggono dalla povertà e dalle guerre sono le prime vittime della cultura dello scarto, di cui parla Papa Francesco”. “Le tragedie nei nostri mari – ha affermato don Soddu – hanno origine proprio dalle ingiustizie che governano i Paesi più poveri del mondo, dove le democrazie e la solidarietà hanno lasciato il posto a tirannie e sfruttamento. Il diritto al cibo è diritto alla vita, ed è legato alla dignità umana, un valore che sembra aver perso progressivamente di importanza”. Il direttore della Caritas, nel ricordare che, nonostante le risorse economiche e tecnologiche del mondo moderno, le carestie colpiscono ancora molte parti del mondo, ha definito l’Expo di Milano come “un’opportunità enorme per l’Occidente di ripensare il diritto al cibo e alla salute, sviluppando una ripartizione del potere di acquisto a

livello mondiale che resta oggi fortemente asimmetrica”. Becchetti ha sottolineato l’urgenza di creare al più presto una nuova economia e finanza per il diritto al cibo e ha definito “poco chiaro” il ruolo delle multinazionali alimentari nel contrasto alla fame, ribadendo che “nessuna azienda, per quanto grande, può ignorare la salute dei propri consumatori”. “La fame – ha aggiunto – non è una malattia incurabile, ma è necessario trovare al più presto forme alternative all’attuale modello del capitalismo gestito dalla finanza e dalle superpotenze alimentari”. Becchetti, che ha richiamato i leader dei maggiori governi a un maggiore impegno nel contrasto alla denutrizione, ha concluso: “Uno dei peccati più ricorrenti da parte dei politici e degli amministratori è privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi. Ma in questo modo si privilegiano le parole a discapito delle azioni concrete”. d.c.

Stradella ha appena celebrato (sabato 2 maggio) il 150º anniversario del conferimento al Comune del titolo di “città”. Che è qualcosa di storico e d’importante. Ma non posso non dire che suscita maggiormente la mia curiosità pensare che Broni sia ancora considerato il “re dei paesi”, con tutto il divertimento e l’accezione goliardica che l’annosa disputa si porta dietro, ma che mi fa immaginare un luogo a misura di “homus oltrepadanus”. Non si scappa: la concezione di città coincide, nei fatti, con la concezione di “cittadinanza” di cui il nostro patrimonio culturale, dal “De civitate Dei” di Agostino alle “Città invisibili” di Calvino, è stato imbevuto. E i due termini smettono di essere sinonimi soltanto quando qualche architetto parte per la tangente e costruisce cattedrali nel deserto, spesso irresistibili e suadenti, ma che non servono né alla città né al cittadino. Se qualcosa di utile ci resta da fare, non è confrontarci con i Renzo Piano (non ne siamo capaci), ma con chi potrebbe migliorare la città partendo dal basso e cioè i politici che la governano. Le elezioni comunali del 31 maggio nella città di Voghera sono state per questo giornale l’occasione per dare voce ai cittadini e per chiedere loro come disegnerebbero la Voghera del futuro. Tutte le risposte sono state concordi su un punto: una città in grado di venire in aiuto alla gente, che offra posti di lavoro, che dia sicurezza, che accolga in modo non indiscriminato lo straniero, che garantisca servizi efficienti nel terzo settore e nel settore della salute, che non stran-

goli nessuno con troppe tasse. Ogni volta che siamo chiamati a eleggere un sindaco dovremmo prendere in mano carta e penna e trasformarci in cartografi... con la speranza (ma, forse, adesso è un’utopia) di riuscire a scontornare la mappa della città perfetta. Dopo, dovremmo sottoporla al neoeletto per suggerirgli che ci piace vivere in un posto in cui loro, i nostri amministratori, il mare se lo devono pure inventare. Devono avvicinare le periferie al centro, cioè assicurare anche ai poveri ogni servizio; devono tenere conto di chi sta male, del dolore, insomma, del dolore in senso lato cioè di ogni tipo di disagio; devono fare costruire vie (come una Greenway) e corsie preferenziali per l’altruismo e la fratellanza. In fondo, la spinta che sta alla base dell’Expo, in cui i padiglioni dei vari Paesi sono tante, minuscole città, è il tentativo di dare un volto e un’anima sostenibile al mondo visto come un’unica megalopoli nella quale, quantomeno, ci sia da mangiare per ogni abitante. Milano è il laboratorio di un desiderio così umano e così ambizioso. Ma, soprattutto, così equo. A nulla sono valsi i cortei di giovani scriteriati, antagonisti soltanto del buon senso, che l’hanno ferita in nome di qualcosa che nei loro gesti si è perduto, annacquato, diluito, lasciando spazio alla violenza. I cittadini che si sono trovati distrutti l’auto o il negozio, si rimboccheranno le maniche perché non smetteranno di credere ad una città più giusta. Quei giovani, invece, il mare non l’hanno mai visto veramente, nemmeno in cartolina. Matteo Colombo


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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Seconda mostra mercato delle bambole

SANTA GIULETTA - Domenica 10 maggio, dalle ore 10 alle 17, si terrà la seconda mostra mercato della Bambola e del giocattolo. Dopo il successo del primo anno, secondo appuntamento più ricco di espositori e di bancarelle, per collezionisti, appassionati e amanti dei giocattoli. Un appuntamento imperdibile nel piccolo paese tra le colline dell’Oltrepò, conosciuto in tutto il mondo come “Il paese delle bambole” che per un giorno diventerà la capitale del giocattolo di tutta la provincia pavese. Per tutta la giornata di domenica si potranno ammirare giocattoli d’epoca, bambole storiche, macchine in miniatura, soldatini, scatole di giochi e passatempi dell’infanzia del passato. Quest’anno la richiesta di collezionisti e di commercianti che saranno presenti con i loro stand è aumentata, tanto che lo spazio del Palazzo Felloni Scassi (sede dell’Oratorio), messo a disposizione dalla parrocchia, non è sufficien-

te e lo staff organizzativo ha creato degli stand coperti nel cortile. Questa lodevole iniziativa è nata intorno al Museo delle Bambole “Quirino Cristiani” che sorge in centro al paese e vuole testimoniare la nascita e il prosperare dell’industria delle bambole molto belle e sofisticate, molte delle quali hanno fatto il giro del mondo. Grazie alle donazioni di privati e all’instancabile lavoro di Loretta Ravazzoli, questa realtà sta diventando il fiore all’occhiello della comunità. Loretta Ravazzoli, studiosa e ricercatrice di storia locale, non solo ha curato il museo e ha inventato questo appuntamento, ma ha scritto un libro “Bambole di Santa Giuletta”, edito da Libreria Ticinum Editore, che ripercorre la storia, la nascita e lo sviluppo di diverse industrie che costruivano bambole e dava lavoro, nel massimo della sua espansione, a oltre 1000 persone. Marchi come Fata, Liala, Diva, Silba, Alba, Giuletta, Farida, Rossella, Monel e La Monel, Valentini Alessandro, Nuova Diva e Liana, erano all’avanguardia e producevano ed esportavano bambole imbottite, poi modellate in cartapesta e infine in plastica e in polistirolo, in tutto il mondo, con una cura nelle vestizione e nella creazione. Il volume racconta la storia e la nascita di questo particolare distretto delle bambole grazie a Teresio Garbagna e a Luigi Porcellana, che hanno rilevato a Milano la realtà industriale presso la quale lavoravano. Grazie al loro coraggio e alla loro inventiva Santa Giuletta è diventata il “paese delle bambole”. Il volume, di grande qualità grafica, ricco di immagini in bianco e nero, e un inserto a colori, con i cataloghi delle bambole delle varie ditte, e i pezzi forti delle industrie che hanno caratterizzato

il territorio prima della crisi e della scomparsa di questa produzione, narra la storia di questo distretto. Un momento in cui l’industria della bambola ha cambiato anche la storia e la socialità di questo paese a vocazione agricola, e il cui passato oggi viene riproposto in una chiave nuova, tra nostalgia e collezionismo, dove il museo rappresenta una realtà importante anche per la vita anche turistica. Il libro, con l’introduzione di Samy Odin, direttore e fondatore del Muséè de la Poupée di Parigi, sarà in vendita durante tutta la giornata e sarà presentato il 10 maggio, alle ore 14, presso Palazzo Felloni Scassi. Saranno presenti l’autrice, Samy Odin, direttore e fondatore del Muséè de la Poupée di Parigi e l’editrice Elisabetta Balduzzi. Odin è un grande esperto e appassionato di bambole e il suo museo di Parigi è stato aperto nel 1994. L’esposizione permanente presenta la collezione di bambole antiche di Guido e Samy Odin, padre e figlio e i pezzi offerti al Museo. Circa 500 bambole di pregiata fattura, risalenti al periodo tra il 1800 e il 1919. Inoltre, riallacciandosi al tema dell’EXPO, nel pomeriggio, dalle ore 14, sarà realizzato un evento collaterale dal titolo “Dalla farina alla colla, passando dalla cucina alla fabbrica”. Con il termine “colla”, infatti, gli anziani indicavano sia l’impasto utilizzato per fare la “schita”, piatto tipico oltrepadano, sia quello impiegato come collante nella realizzazione delle bambole in cartapesta. Saranno quindi distribuite ai presenti schite, dolci o salate, abbinate ai vini offerti dalle aziende locali e per l’occasione sarà realizzata anche una serie limitata di bottiglie con un’etichetta ispirata al tema “Santa Giuletta il paese delle bambole”. d.c.

VOGHERA - L’8 maggio sarà presentato il volume di Fabio Draghi

“Palazzo Gunela” ovvero la storia del Municipio

VOGHERA - Venerdì 8 maggio, alle ore 21, presso la Sala Consigliare del Comune di Voghera sarà presentato il volume “Palazzo Gunela. Il Municipio” opera di Fabio Draghi con le foto di Arnaldo Calanca e Guido Colla di “Spazio 53” e la grafica di Graziano Bertelegni per EDO Edizioni Oltrepò. Il libro vuole presentare una visione storica-fotografica del più importante edificio istituzionale di Voghera: il Palazzo Municipale. Sfogliare le pagine sarà come entrare dal vivo nelle sale di questo monumento. Il saggio riporta la storia, gli aneddoti, la spiegazione dello stemma comunale e l’elenco di tutti i Po-destà e i Sindaci a partire dall’anno 1200. Il tutto impreziosito dalla traduzione in inglese dei testi e da immagini con particolari che spesso sfuggono ai visitatori del Municipio. Il volume sarà presentato da noti critici e storici

alla presenza degli a-utori e del Sindaco Carlo Barbieri che farà gli onori del palazzo. Sarà disponibile in tutte le librerie, cartolerie ed edicole a partire dal 9 maggio. Per i vogheresi il palazzo municipale è “Palasi gunela”, allusione in vernacolo a

Giuseppe Gonnella, il messop comunale, vissuto nell’Ottocento. Personaggio di riferimento per i cittadini, informato su pratiche e cavilli al punto da rispondere a chi chiedeva di conferire con il sindaco: “Parli pure con me, tanto è lo stesso”.

Open Day degli Asili Nido del Comune di Voghera

VOGHERA - Gli Asili Nido del Comune di Voghera “Gavina” e “Pombio” si presentano ai genitori dei potenziali piccoli ospiti e aprono le porte a quanti desiderano visitare le due strutture comunali accreditate per potere vedere da vicino gli ambienti, le attrezzature, l’organizzazione, le metodologie e le opportunità educative offerte ai bambini. E’ una opportunità per le famiglie in ivsta dei prossimi inserimenti di bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. I giorni di Open Day sono quattro: venerdì 8 e giovedì 14 maggio, venerdì 5 e venerdì 12 giugno dalle 16 alle 18. E’ possibile anche prenotare una visita personalizzata. Gli Asili Nido comunali sono aperti dal lu-

nedi al venerdi con entrata dalle 7,15 alle 9,30 e uscita alle 16.15 (o alle 18,00 nei casi di documentate necessità lavorative dei genitori). La retta mensile di frequenza è comprensiva del pranzo, della merenda, della fornitura di pannolini, del servizio guardaroba, dei prodotti per l’igiene personale, del materiale didattico necessario per lo sviluppo educativo ed i primi apprendimenti. Per le famiglie residenti a Voghera è possibile usufruire delle agevolazioni sul pagamento delle retta mensile in base all’ISEE del nucleo familiare. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso le due strutture: Asilo Nido Gavina (tel. 0383.43029) e Asilo Nido Pombio (tel. 0383.48045).

Il Sentiero dei castagni secolari

RIVANAZZANO TER- formazioni geologiche parME - Proprio come nell’ar- ticolari, come l’orrido di madio delle Cronache di Cadezzano e il geosito di Narnia, esistono in Oltrepò, Gomo e la scoperta delle luoghi magici e segreti do- specie vegetali e delle erbe ve alberi, animali, paesag- commestibili. gio e geologia concorrono a Lungo il percorso sarà inolcreare una dimensione in- tre possibile studiare numecantata e fuori dal tempo. rose specie di uccelli. Uno di questi luoghi è quel- A metà strada si sosterà per lo attraversato dal Sentiero una lettura del paesaggio e dei Castagni Secolari, un per una merenda sul prato a percorso che si snoda sul base di prodotti tipici della crinale tra la valle del tor- Valle Staffora offerta dalrente Staffora e quella del l’organizzazione. La distanRile, poco al di sopra del za totale da percorrere è di borgo medievale di Nazza- circa 6 chilometri. Il ritrovo è previsto per le ore 14 dano. Lungo questo sentiero, l’as- vanti al Municipio di Risociazione naturalistica vanazzano terme, il rientro Calyx organizza per dome- per le ore 18.30. nica 10 maggio un escur- Per informazioni e prenotasione naturalistica immersa zioni si può contattare l’asin un paesaggio rurale d’al- sociazione Calyx (via mail: tri tempi. L’itinerario per- andrealafiura@gmail.com; metterà l’osservazione di o al telefono 349.5567762). VOGHERA - Il 9 maggio in scena il teatro dialettale

L’Unitre di Casteggio dai Barnabiti

VOGHERA - Sabato 9 maggio, presso il teatro dei Barnabiti, il Gruppo teatrale dell’Unitre di Casteggio, presenta la commedia dialettale in 2 atti “Tüt pr’una statua”. Il dialetto per il gruppo è lo strumento insostituibile per sottolineare con efficacia e ironia, situazioni, personaggi e ambienti e per esprimere quei valori della cultura popolare che trovano nel teatro il contesto significativo per essere comunicati e diffusi. La vicenda rappresentata trae origine da una statua. A Boscovecchio, una matti-

na gli abitanti trovano sulla piazza principale, la statua di marmo, di Venere. La vita serena e tranquilla si interrompe per lasciare spazio a scontri aspri e polemici tra i sostenitori dell’iniziativa e gli oppositori. Sindaco e parroco si fronteggiano di presenza e a distanza. Un telegramma improvviso e inatteso perà riporta la calma... La scenografia è di Marilena Forlino e Vincenzo Vaccaro, la regia di Anna Orlandi. Per prenotare si può telefonare (tel. 328.1913970 oppure 349.2885951).


IL POPOLO Giovedì 7 maggio 2015

UN LUOGO, UNA STORIA

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L’ultima “fatica letteraria” di Italo Cammarata presenta “nella loro concretezza e freschezza gli eventi umani dei luoghi che stanno a sud del Po, stretti tra il Fiume e l’Appennino”. Il volume sarà presentato a Tortona il 9 maggio, alle ore 17.30, nella Sala della Fondazione CRT. Interverranno Fausto Miotti e Pino Decarlini e sarà presente l’autore.

“Storie del Quattrocento”

Cronache di fatti avvenuti nelle Terre di mezzo

C

ome egli stesso indica nella prefazione, “Storie del Quattrocento” si colloca a vent’anni quasi dalla pubblicazione del suo primo saggio storico: “Storie Sforzesche, i fatti di tutti i giorni a Tortona e dintorni dai Visconti a Ludovico il Moro”. Da allora Italo Cammarata, chimico per studi e giornalista per professione, si è affermato come uno dei più quotati storici locali. Assiduo frequentatore e profondo conoscitore dell’archivio di stato di Milano, ha saputo raccontare tre secoli di storia di quella zona che egli stesso ha felicemente denominato “Le terre di mezzo”. Si tratta dei borghi, delle città, dei castelli, della pianura e delle valli che stanno a sud del Po e a nord di Genova, strette tra il Fiume e l’Appennino, ma soprattutto tra gli interessi politici di Milano e di Genova. La scelta metodologica di Cammarata è indicata nel sottotitolo del suo primo libro “i fatti di tutti i giorni”. Una storia che narra i fatti del quotidiano, della vita della gente, nobili e popolani, senza l’assillo delle grandi sintesi, delle analisi, della ricerca dei grandi temi. Viene in mente la “storia aneddotica” di un certo Ottocento, dove i fatti nella loro concretezza e nella loro freschezza di eventi umani quasi fuoriescono dalle pagine del libro di storia. Le “Storie del Quattrocento” iniziano con una chicca. Si tratta della prima disanima documentata sull’episcopato del vescovo Giovanni Barbavara, che resse la diocesi di Tortona tra il 1437 e il 1459. Finora la storiografia diocesana riportava solo alcune notizie scarne, tra cui lo scambio che avvenne tra il Barbavara e Gerardo Landriani delle rispettive cattedre episcopali di Como e Tortona; poi tutto era sciolto in un’agiografica affermazione di “uomo di scienza e di valore”. Cammarata, senza volerne tracciare una biografia completa, infila invece una serie di documenti che raccontano l’episcopato Barbavara secondo ciò che realmente accadde, in linea peraltro con quello che spesso avveniva negli episcopati del secolo XV. Così scopriamo che il vescovo, da poco eletto, lasciò il governo pastorale della diocesi al suo vicario per governare civilmente Asti, in nome del fratello governatore che, pur non essendo un ecclesiastico, era stato convoca-

to al Concilio di Basilea. Poi troviamo il Barbavara aggrovigliato nelle vicende dinastiche che seguirono la morte del Duca Filippo Maria Visconti nel 1447; ne esce una figura assai spigolosa, che non temette di litigare con molti, compreso il Duca di Milano e il Papa, passando per i Fieschi, i vari Abati

della Diocesi, gli abitanti di Serravalle e i Pozzolesi che si buscarono pura la scomunica. Quando il vescovo Barbavara passa a miglior vita, i Tortonesi reclamano al Duca Francesco Sforza un vescovo “concittadino nostro”, capace di pacificare la città e i suoi animi. Interessante, nei maneggi

Italo Cammarata, ultimo a destra, con Roberto Delconte e Antonello Brunetti a Castelnuovo Scrivia durante la presentazione del libro lo scorso 18 aprile

per il successore del Barbavara, una missiva in cui si raccomanda al Duca come vescovo un esponente della famiglia cittadina dei Bussetti, accompagnando la lettera con una “tangente” di tartufi! Ma alla fine sia sui reclami che sui tartufi prevale la ragion di Stato, cosicché successore di San Marziano

diviene un milanese “sempre prontissimo ad ogni servizio” alla Casa degli Sforza: Michele Marliani. Infatti “Tortona con suo Vescovato è situata dove e come è: in una giornata a Genova e in una ad Asti”, cioè sotto la minaccia dei Francesi che controllano entrambe le città; quindi meglio un milanese, e per di più parente del Duca, a qualsiasi fedele suddito tortonese. Anche del Vescovo Michele Marliani, come di suo nipote Fabrizio, per pochi mesi suo successore, prima di essere trasferito alla sede vescovile di Piacenza, e di Mons. Giacomo Botta, vescovo di Tortona dal 1476, in “Storie del Quattrocento” sono dedicate molte pagine, assai preziose per stendere in futuro una storia della diocesi nel XV secolo. Cammarata racconta poi della Valle Staffora, di Pozzolo, di Castelnuovo, di Varzi, di Serravalle. Colpisce, tra tutte, la bella descrizione del secolare rapporto tra Genova e la terra di Novi; un rapporto atavico onde Novi era, è e sarà sempre “Ligure”, perché come scriveva allo Sforza il tortonese Antonio Guidobono nel 1455: “se accadesse che questo Doge (Pietro Fregoso) fosse cacciato dal Palazzo e che si riducesse in Castelletto, Vostra Eccellenza si ricordi che egli tiene Novi, che è il più bel falcone per tenere Genova raffrenata, o amica o inimica che la sia”. È infine vero che tutti devono conoscere la storia, pena essere condannati a ripeterne errori e sciagure. Chi si rifiuta di conoscere il passato si preclude la possibilità di capire il presente in cui vive; se costui è anche chiamato a governare, si trasforma in una disgrazia per i suoi sudditi! Fu così che Torello Rampini di Sant’Alosio non esitava a dare lezioni di storia al Duca di Milano, che grato gli rispondeva di persona: “Li ricordi che tu ci scrivi ci sono stati sommamente grati e accetti, parendoci che procedano da una sincera fede e devozione che porti a noi e allo Stato nostro”. Queste parole di Francesco Sforza possono essere fatte proprie da chiunque segua con interesse e riconoscenza le belle pubblicazioni di Italo Cammarata; possono essere ripetute pari pari al nostro autore, uomo di vera “devozione” a questa terra e alla sua gente, a cui da vent’anni a questa parte dona l’inestimabile tesoro di una memoria ritrovata. don Maurizio Ceriani

Italo Cammarata mentre riceve la cittadinanza onoraria del Comune di Castelnuovo Scrivia, nel 2010, nel Palazzo podestarile dall’allora sindaco Gianni Tagliani


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 7 maggio 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Serravalle Il temporary store dedicato alle eccellenze del territorio

“Le Dolci Terre” al Designer Outlet

SERRAVALLE SCRIVIA - Frutto di una preziosa partnership con il “Consorzio Turistico Terre di Fausto Coppi” promotore del Progetto “Shopping Days” che racchiude tutte le strutture ricettive del territorio e coordina gli operatori food&wine locali, oggi, giovedì 7 maggio alle ore 18 a Serravalle Designer Outlet sarà inaugurato il temporary store “Le Dolci Terre”. L’idea nasce dalla volontà di presentare ai visitatori italiani e stranieri del Centro una vetrina delle eccellenze dei vini e delle specialità gastronomiche del territorio di Serravalle e della regione del Gavi. Uno spazio dove il prodotto racconta una storia e dove il produttore diventa protagonista. Elemento fondamentale sarà l’area dedicata a tasting e degustazioni dove, ogni giorno, si potranno conoscere e gustare diversi abbinamenti fra vini e specialità locali sia con la partecipazione diretta dei produttori (pasticceria, cioccolato, arte bianca, frutta e conserve) che con la partecipazione di chef dei vari ristoranti della zona che si esibiranno in show-cooking durante i quali faranno scoprire a tutti i

visitatori, gusti e sapori frutto della loro genialità ed esperienza. Tra gli operatori che hanno accolto con entusiasmo questa nuova sfida: Villa Sparina - Ottosoldi, Vignaioli del Tortonese, Cantina Produttori del Gavi, Azienda Agricola Magda Pedrini, per il cioccolato Bodrato e Giraudi, NoviElah-Dufour, e ancora Volpedo Frutta per le fragole e le pesche di eccellenza e tantissimi altri. Come ha spiegato Massimo Merlano Presidente Ascom di Novi Ligure, con questa iniziativa si vuole offrire anche ai piccoli produttori di valli e paesi, ai ristoranti e trattorie, una occasione importante di visibilità, unìopportunità che potranno cogliere grazie a questo straordinario progetto di collaborazione. Ha anche espresso il suo grazie alle aziende presenti che hanno condiviso con entusiasmo questa idea di fare sistema per far conoscere e apprezzare attraverso un “concept store delle eccellenze territoriali” la qualità dei prodotti e delle lavorazioni artigianali che hanno portato il nome della zona nel mondo. Sublimi saranno le degustazio-

ni e i tasting con percorsi diversi e variegati: dagli abbinamenti più semplici e genuini a eventi dedicati al cioccolato, alla frutta, ai fiori, declinati in ricette indimenticabili gustate con vini prestigiosi. Si potrà scoprire il fascino delle ricette di un tempo, inventate dalle nonne. “Siamo orgogliosi di presentare questa bellissima iniziativa: un percorso itinerante che unisce cucina, turismo e agricoltura, alla scoperta dei prodotti e delle eccellenze enogastronomiche delle Dolci Terre di Novi, Serravalle e del Gavi, nonché una straordinaria occasione di visibilità e di business, in periodo estremamente strategico come quello di Expo Milano, per le piccole e medie imprese legate al mondo del food & wine”: ha dichiarato Daniela Bricola, Centre Manager di Serravalle Designer Outlet. Il progetto, realizzato in collaborazione con Ascom e il “Consorzio turistico” ha anche l’obiettivo di diventare un’importante vetrina internazionale e testimonia ancora una volta la sensibilità e l’attenzione di Serravalle Designer Outlet al rapporto con le comunità locali e alla promozione di azioni di sviluppo imprenditoriale e culturale nei territori in cui è presente. “Si tratta di un progetto di promozione del nostro territorio e delle sue eccellenze in un contesto di innegabile afflusso turistico – ha affermato Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria – sarà una vetrina in cui i produttori e i ristoratori potranno presentarsi al pubblico dei consumatori italiani e stranieri che quotidianamente frequentano l’Outlet e che saranno anche più numerosi grazie alla! presenza di Expo 2015”.

STRADELLA - Domenica 10 maggio, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale

Rassegna di corali “Maggio in musica”

STRADELLA - Domenica 10 maggio alle ore 21 nella chiesa parrocchiale di Stradella si terrà la rassegna corale “Maggio in musica” alla quale parteciperanno la corale “San Lorenzo” di Gazzola (PC) diretta da Luigi Razzini, il coro ANA “Valtidone” di Castelsangiovanni diretto da Dino Capuano e la corale

“S.S. Nabore e Felice” di Stradella diretta da Ombretta Scovenna. La corale stradellina ha origini antiche che datano addirittura nel lontano anteguerra L’attività del coro, sospesa nei tristi giorni della seconda guerra mondiale, riprende con grande entusiasmo nel 1945 e da allora non è piu mancata la

spinta a partecipare alla vita della parrocchia sino ai giorni nostri. La corale, nel corso della sua storia, ha reso solenni numerose celebrazioni. Ogni anno è presente al santuario della Madonna di Caravaggio di Fumo per la Novena della festa. La corale è sempre stata in prima linea per iniziative benefiche e caritative a favore dei bisognosi, oppure per la raccolta di fondi da destinare alla parrocchia per il restauro dell’organo Serassi e delle vetrate della chiesa parrocchiale, tanto per restare ai giorni nostri. Il presidente della corale è Gianni Civardi, mentre la direzione è affidata ad Ombretta Scovenna.

“Il Cammino dei Quattro Castelli” sulle colline dell’Oltrepò

CIGOGNOLA - Le Pro Loco di Cigognola, Montalto Pavese, Mornico Losana e Pietra de’ Giorgi e le rispettive amministrazioni sono pronte ad accogliere i partecipanti alla prima edizione di “Il Cammino dei Quattro Castelli” che si terrà il 10 maggio, nell’ambito del calendario degli eventi legati ad EXPO 2015 per l’Itinerario Turistico della Valle dei Vini della Provincia di Pavia. Sarà una giornata di festa e relax dedicata alla camminata salutare e contemplativa lungo un percorso che si snoda ad anello per 24 km sul panoramico e suggestivo territorio dei quattro Comuni collinari, percorribile a passo libero, in qualunque direzione. Grazie alla collaborazione delle varie Pro Loco e di altre associazioni, saranno garantiti punti di ristoro per l’intera giornata (dalle 9 alle 17) lungo

il percorso e nelle piazze. Per saperne di più si potrà visitare il sito on line (www.runmap.net). L’iniziativa sarà impreziosita da ulteriori contenuti quali lezioni propedeutiche a una camminata consapevole, grazie alla collaborazione con Franca Tacchi (istruttore regionale di Nordic Walking). In questa prima edizione non sono previste sezioni agonistiche e non è richiesta una quota di iscrizione. L’invito è aperto a tutti, gruppi e famiglie, adulti, bambini e anche animali (per i quali saranno disponibili punti di abbeveraggio lungo il percorso, grazie alla collaborazione dei volontari ENPA di Voghera). Per gli aderenti sarà a disposizione un servizio bus navetta gratuito che collegherà le quattro piazze dalle 14 alle 18, per permettere il ritorno al proprio punto di partenza.

TERRITORIO

TORRIGLIA - L’11 maggio il passaggio per la prima volta

Il Giro d’Italia sale sull’Antola

TORRIGLIA - Per la prima volta, lunedì 11 maggio, il Giro d’Italia affronterà le salite del Parco dell’Antola, nella tappa da Rapallo a Sestri Levante. Il percorso, dopo un passaggio in val Fontanabuona, affronterà la salita di Scoffera per giungere a Torriglia e proseguire, attraverso la valle del Brugneto, verso Propata, Caffarena con una salita breve ma difficile, che permetterà di raggiungere Rondanina.! Da qui una discesa a perdifiato fino a Montebruno, per poi affrontare l’impegnativa scalata a Barbagelata e la lunga discesa per il ritorno e l’arrivo in riviera. La presenza dei ciclisti del Giro sulle salite dell’Antola è davvero storica e degna di nota è anche la partecipazione della popolazione sul

territorio del Parco: ovunque sono state messe le bandiere, nelle trattorie ci sono menu “in rosa”, mentre i produttori dei famosi “canestrelli” si sono fatti in quattro per presentare nuove realizzazioni in cui accanto al tradizionale dolce compare il simbolo della “corsa rosa”. Il percorso sarà ripreso dagli elicotteri della RAI e in molti si sono dati da fare per posizionare sul territorio di Torriglia e della val Brugneto il loro messaggio di saluto “visibile” al Giro d’Italia, a partire dall’Ente Parco Antola che sistemerà uno striscione di benvenuto proprio sulla vetta del monte Antola, a quasi 1600 m. di quota, perchè in tutto il mondo gli spettatori del Giro in diretta possano conoscere questo angolo di paradiso.

SALE - La serata per l’associazione “Paolo Perduca”

“...Ma che musica Maestro!”

SALE - L’associazione Paolo Perduca, attiva da ormai dieci anni con iniziative per la promozione della cultura musicale e dei suoi valori educativi e di aggregazione, invita tutti alla SOMS di Sale, sabato 9 maggio alle 21, allo spettacolo “…Ma che musica maestro!!”. La serata vedrà in scena il Kinder Chorus Paolo Perduca accompagnato dalla sua “band”, con la partecipazione straordinaria delle ragazze della compagnia teatrale “I grani di Sale”. Dirige il Maestro Enzo Consogno, presenta Nino Amato. L’ingresso è a libera offerta; l’incasso della serata sarà devoluto alla scuola primaria di Sale. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Sonic Factory, Music Island, il Comune di Sale e con il supporto del Centro Servizi Volontariato di Alessandria e Asti (CSVAA).


IL POPOLO Giovedì 7 maggio 2015

Opinioni a confronto Il convegno per l’inserimento lavorativo dei disabili

A che punto è l’inserimento lavorativo delle persone disabili? Tra “Job Act” e deroghe varie alla normativa vigente oggi ci si capisce ben poco. E il risultato appare chiaro e preoccupante: le assunzioni dei portatori di handicap diminuiscono sempre più. Ecco dunque il motivo principale che ha spinto APRI-onlus, insieme al Coordinamento Interassociativo Torinese sulla disabilità ad organizzare l’importante convegno nazionale dal titolo: “Non vedo lavoro... ma forse... può darsi” che si è svolto il 4 maggio a Torino. Alla manifestazione c’era anche il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti che si è preso a cuore la questione e sarà invitato a sottoscrivere un manifesto programmatico. Da troppi anni si è trascurato di affrontare organicamente questi problemi. Mancano politiche attive in questo ambito e molti Centri per l’Impiego si mostrano evanescenti e privi di iniziative. Ci chiediamo se sia giusto investire ingenti risorse a favore dell’inserimento scolastico, dell’autonomia personale, della mobilità, dell’inclusione sociale se poi non si raggiunge alcuno sbocco occupazionale. Dove sono state realmente coinvolte le associazioni alcuni risultati, anche eclatanti, sono stati ottenuti. Il fatto è che c’è spesso troppa burocrazia e timore a lanciarsi in progetti innovativi. Al termine del convegno si è svolta la tavola rotonda da cui sono emersi impegni precisi per il futuro. Marco Bongi, presidente APRI onlus - Torino

Nuova legge regionale sulla caccia

Egr. Direttore, a seguito della mia interrogazione, presentata in Consiglio regionale, ho ottenuto l’impegno da parte dell’assessore Ferrero, di accelerare la messa in discussione in Commissione di una nuova legge regionale sulla caccia. Esistono delle criticità note da tempo in merito all’attività venatoria. Da un lato vi è il problema che la maggior parte delle specie, definite “selvaggina nobile stanziale” (quali lepri, fagiani, starne) da tempo sta attraversando una forte crisi. Dall’altro abbiamo la forte crescita numerica, in particolare, di cinghiali e caprioli e di altri ungulati, come daini e cervi: una situazione che pone il problema della loro corretta gestione, in quanto il loro impatto sull’ambiente e soprattutto sulle coltivazioni agricole è molto pesante e provoca danni elevati che intaccano i redditi degli agricoltori. Per dare risposta a queste criticità è indispensabile intervenire per colmare le lacune e ammodernare, nel suo complesso, l’attuale impianto normativo. L’assessore mi ha assicurato come esista già una proposta di legge che ha registrato più di 500 contributi e osservazioni arrivati da parte dei soggetti portatori di interessi collettivi. Comunque i tempi saranno serrati per rendere noto a tutti il testo definitivo della Legge. Massimo Berutti consigliere regionale piemontese di FI

I tagli non aiutano i Comuni

Egr.Direttore, stop agli appalti pubblici per le opere, economia del territorio bloccata e come effetto collaterale aumento delle tasse per i cittadini ed imprese: questo il quadro generale sintetico sulla condizione dei nostri Comuni, e in particolar modo quelli piemontesi che contano ben più di un ottavo dei Comuni italiani (ben 1.206 Comuni su circa 8.000). Tutto ciò in una situazione realmente paradossale, che vede una stretta finanziaria sui piccoli Comuni, che al contrario di molte altre realtà amministrative e istituzionale di più alto livello, sono statisticamente fonti di risorse e modelli di gestioni virtuose, poiché altrove si annidano i veri sprechi. Le criticità più dolenti sono state individuate nell’obbligatorietà dello svolgimento in forma associata delle funzione e dei servizi e nelle innumerevoli tasse che il Governo impone di applicare ai nostri cittadini, con l’obbligo di versarne una parte allo stato centrale. Oltre questo si aggiunge l’incremento dei procedimenti burocratici a fronte anche di un semplice acquisto ordinario. Cosa ancor più grave è la questione riguardante il Patto di Stabilità. Per i “piccoli Comuni” questo opprime costantemente qualsiasi iniziativa propria degli amministratori comunali, vincolando importanti avanzi di amministrazione che sono risorse dei contribuenti. essere utilizzati dalle amministrazioni pubbliche per interventi di vario genere, ed atte ad alleggerire le nostre comunità da questa crisi economica stringente, che vede come sua conseguenza diretta l’impoverimento delle condizioni economiche e sociale di ogni individuo e famiglia. Non ultime le politiche nazionali del Governo Renzi, che si prepara all’ennesimo taglio “mascherato” di risorse finanziarie a tutti i Comuni italiani. Una scelta iche metterà ancora più in difficoltà tutte le amministrazioni locali italiane. Gianluca Colletti - Consigliere nazionale ANCI La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

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Da leggere

a cura della Redazione

M. Pavanello P. Sartor

Rocco Quaglia

Roberto Fiorini

Guida alla Milano cristiana

Il mistero di un volto

Figlio del Concilio

San Paolo

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Paoline

Pp. 128

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Euro 16,00

Dieci itinerari attraverso la Milano cristiana: dieci percorsi che spaziano dal Centro, alla cerchia dei Navigli, fino ad alcune possibili esplorazioni fuori porta. Luoghi noti e meno noti, del passato e del presente. Pure oggi nella metropoli lombarda vengono esistono luoghi la cui radice è nel Vangelo. La guida suggerisce anzitutto monumenti, dipinti e sculture: altrettanti inviti ad assaporare, quartiere dopo quartiere, una città forse non abbastanza nota e certo mai scontata. Ma anche istituzioni, persone e storie che esprimono il volto di una Milano viva e solidale, a conoscere e da amare. All’interno del volume il lettore troverà la descrizione e la storia dei principali monumenti. Le organizzazioni che operano nell’ambito della solidarietà. Un ricco apparato iconografico. I luoghi ove si celebra la santa messa in lingua straniera. Paolo Sartor è membro della consulta dell’Ufficio Catechistico Nazionale. Dottore in teologia, insegna presso l’ISSR di Milano e di Firenze; è accompagnatore spirituale dei pellegrinaggi in Terrasanta. Massimo Pavanello, dottore in teologia, è incaricato regionale per il turismo e il tempo libero della Conferenza Episcopale Lombarda. Affiancato il ministero pastorale con l’impegno giornalistico. Ha pubblicato alcuni lavori frutto di viaggi missionari.

La Sindone ha avvolto il corpo di un uomo torturato e morto in croce. La scienza non è in grado di dimostrare come la sua immagine si sia formata sul telo, non sappiamo a chi appartenga e neppure chi lo ha fasciato prima della sepoltura. Le ferite rivelano tutti i devastanti effetti di una flagellazione romana e denunciano una sadica ferocia, consumata lentamente nel tempo: sono tagli e fratture che se si potessero attribuire a un unico individuo, a un falsario assassino, rivelerebbero una personalità disgregata e patologica. In altre parole, difficilmente una tale violenza si accorderebbe con le cure riservate a quel corpo dopo la morte. Il telo di Torino raffigura tutto il male che, come uomini, possiamo soffrire, e tutto il male che, come uomini, possiamo infliggere. Tuttavia, con il suo volto solenne e maestoso, l’uomo della Sindone non vuole compassione, non giudica, non chiede giustizia, non condanna: anzi, è un condannato, il più vile tra i condannati. Identificarsi con lui è difficile, perché è morto, perché ha perduto; è un colpevole, un vinto, e il supplizio della croce ne dà testimonianza. Le analogie con l’uomo Gesù sorprendono e intimoriscono. Rocco Quaglia, psicologo e psicoterapeuta, è professore ordinario di Psicologia dinamica all’Università di Torino.

Pochi giorni fa è stato celebrato il I Maggio, simbolo della lotta per affermare i diritti e migliorare le condizioni dei lavoratori e questo volume narra la storia di un prete, don Roberto Fiorini, che ha lavorato per 30 anni come infermiere nel Servizio Sanitario Nazionale, pienamente inserito nell’organizzazione leggera dei preti operai italiani. Sono raccontate le relazioni vive di cui la vita si è nutrita, la pressione dei momenti duri affrontati sul fronte del lavoro come nelle relazioni ecclesiali, la ricerca anche teologica e spirituale, necessaria per sostenere un cammino di confine, la gratuità nell’esercizio del ministero. Don Fiorini è “il prete operaio” di Mantova, anche se in realtà questo sacerdote, che oggi ha 77 anni, è stato piuttosto un infermiere, prima all’ospedale psichiatrico e poi all’Asl. La sua vita ancora oggi è legata all’esperienza dei preti operai. Il libro è una sorta di autobiografia che, a partire dall’esperienza personale, si allarga a tratteggiare un importante pezzo di storia della Chiesa. Si tratta dei preti operai, nati in Francia nel periodo della Seconda guerra mondiale e la cui esperienza è stata “importata” in Toscana negli anni ’50 da Bruno Borghi e Sirio Politi, fino a coinvolgere nel post-Concilio circa 300 preti che decisero di incarnare il Vangelo nei travagli della storia italiana.

SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo

inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564. SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. In particolare il Triduo in preparazione alla Festa di San Luigi Orione, il 13, 14 e 15 maggio alle ore 21 e il solenne pontificale il giorno della festa sabato 16 maggio alle ore 21 al Santuario della Guardia di Tortona. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Sarannoa disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesa-

na realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


CISL

INFORMA a cura di Giorgio Melelli

CAMPAGNA FISCALE E’ iniziata alla CISL alessandrina la campagna denunce dei redditi (730) che per il 2015 prevede, in via sperimentale, alcune novità tra cui, la più importante è il 730 precompilato. Il modello precompilato è stato inserito, a disposizione del contribuente e del CAF, nel sito dell’agenzia delle entrate nella sezione “730 Precompilato” contenente tutti i dati utili per la presentazione della denuncia dei redditi; certificazione unica (CU) che da quest’anno le aziende e l’INPS hanno inviato alla agenzia delle entrate, i dati relativi agli interessi dei Mutui per l’acquisto della casa, ai premi assicurativi e ai contributi previdenziali (badanti e collaboratrici familiari) oltre ad alcuni dati presenti nella dichiarazione dell’anno precedente come le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, i crediti di imposta ed alcune eccedenze e gli altri dati presenti all’Anagrafe tributaria (pagamento F 24 ecc.) Il contribuente può inviare entro il prossimo 7 luglio all’Agenzia delle entrate il modello confermato o modificato, correggendo i dati o inserendo quelli mancanti. Il cittadino per inviare autonomamente il 730 deve munirsi del PIN tramite il sito della Agenzia mentre chi si rivolge al CAF CISL deve rilasciare una delega per permettere di accedere ai dati del contribuente. Chi si rivolge al CAF della CISL trova un operatore che lo assiste per la presentazione del documento verificando le informazioni esistenti sul 730 precompilato e insieme al cittadino le modificherà se errate e inserirà i dati mancanti che per la stragrande maggioranza dei casi riguardano le spese mediche. Per chi sceglie di venire al CAF della CISL deve arrivare con tutta la documentazione utile e completa tenendo conto che l’ufficio dovrà scannerizzare tutti i documenti (il CAF li deve conservare a livello informatico negli archivi) prestando molta attenzione nel fare le fotocopie dei cedolini della farmacia e le fatture mediche, tutte queste complicazioni sono obbligatorie in quanto è la legge che le prevede. La norma prevede, inoltre, che il cittadino deve portare, qualora avesse delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie e impianti energetici, i documenti degli anni precedenti affinché l’ufficio possa memorizzarli, anche questi, con il sistema informatico. Ribadiamo l’invito a tutta la popolazione di venire nelle sedi CISL per firmare il progetto di legge di inziativa popolare che spinga il governo ad adottare una riforma del sistema fiscale per cambiare il Paese. Proposte: bonus di 1.000 euro per tutti i contribuenti con un reddito inferiore ai 40.000 euro; nuovo assegno familiare; fiscalità locale e una imposta sulla grande ricchezza netta; da troppo tempo si dice ed è ora che si incida di più sulla evasione fiscale introducendo anche meccanismi di contrasto di interesse che consentano a chi compra di portare in detrazione la relativa spesa.

Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

Giovedì 7 maggio 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

Maggio 2015

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

IL POPOLO

Bacheca

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Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

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Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

Il “Ritorno al Marigold Hotel” La scorsa settimana è uscita la commedia di John Madden “Ritorno al Marigold Hotel”. Ora che il Marigold Hotel è pieno di clienti che si trattengono per periodi prolungati, i due co-direttori Muriel Donnelly e Sonny Kapoor sognano di ingrandirsi e hanno appena trovato il posto ideale per farlo: il secondo Marigold Hotel. Evelyn e Douglas si avventurano a Jaipur con un piano di lavoro in mente, chiedendosi a cosa porterà il loro appuntamento fisso a colazione. Nel frattempo Norman e Carol navigano nelle acque vorticose di una relazione speciale, mentre Madge si destreggia tra due corteggiatori entrambi molto allettanti, e Guy Chambers arrivato da poco, trova nella madre di Sonny, Mrs. Kapoor, una musa per il suo prossimo ro-

manzo. Il matrimonio con l’amore della sua vita Sunaina è alle porte e Sonny si accorge che i suoi progetti per il nuovo hotel gli rubano più tempo di quanto non ne abbia a disposizione. Forse l’unica ad avere le risposte è Muriel, che custodi-

sce i segreti di tutti. Con l’avvicinarsi del grande giorno la famiglia, così come gli ospiti, si ritrovano risucchiati dall’irresistibile ebrezza di un matrimonio indiano. Anziani, amore, rapporto tra culture diverse sono i temi

principali di questa pellicola. Alternativa paradisiaca ai ricoveri occidentali, il Marigold hotel è il luogo ideale in cui spendere la propria avventura crepuscolare, morire, ricominciare o innamorarsi, inebriati da amori platonici che quasi mai trovano un’espressione fisica. Di solito si è abituati ad una dimensione sociale in cui le persone anziane sembrano ossessionate dalla “gioventù eterna”, quel bisogno (in)naturale di rimandare o di negare la vecchiaia. Qui diversamente si prende atto della terza età e si immaginano luoghi altri, e qualche volta esotici, in cui “accomodarla”. L’interesse per il film è anche dato dalla commistione di elementi dell’occidente anglo-americano con l’India di cui si respirano colorate atmosfere. Prodotto consigliabile e poetico.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Un gruppo dell’Unitre di Broni dal 12 al 16 aprile ha fatto una gita in Spagna. I partecipanti hanno visitato Bilbao e il Guggenheim Museum davanti al quale hanno posato per la foto. Alle loro spalle si intravede Puppy, il guardiano del Museo, un “cucciolo” di Terrier West Highland di 12 metri di altezza, famoso per le dimensioni e per il manto composto da 70.000 fiori. Il viaggio ha fatto tappa anche a Burgos, San Sebastian e nei Paesi Baschi. Durante il soggiorno c’è stata anche una “deviazione” a Biarritz, in Francia.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Frittata con le ortiche

Ingredienti per 4 persone 200 g di germogli di ortiche 6 uova 4 cucchiai di latte 4 cucchiai di Parmigiano grattugiato olio d’oliva 2 spicchi d’aglio sale pepe

glio, versatevi il composto e fate cuocere da entrambi i lati. Servite la frittata calda oppure lasciatela intiepidire. È buona comunque. Con il medesimo procedimento si può realizzare la frittata con le cime di luppolo selvatico, anch’essa di tradizione contadina.

Munitevi di forbici e un paio di guanti e raccogliete le ortiche tagliando i germogli al di sotto delle prime due foglie più larghe. Lavatele sotto l’acqua corrente (sempre con i guanti), quindi scottatele un minuto in acqua bollente, scolatele, fatele raffreddare e strizzatele bene. Intanto sbattete le uova con il Parmigiano, il latte e un pizzico di sale e di pepe. Unitevi le ortiche e mescolate bene. Scaldate un po’ d’olio in una padella con gli spicchio d’a-

L’amarognola ortica, ricca di fibre e di sali minerali, viene ospitata e ingentilita dalla frittata. Spontanea è la proposta di un giovane e timido Bonarda vivace dalle fresche cadenze fruttate e floreali: di media struttura, morbido, quasi ruffiano, dal facile e continuo riproporsi. ANDREA CALVI Fraz. Vigalone, 13, Canneto Pavese Tel. 0385 60034 andrea@andreacalvi.it; www.andreacalvi.it

L’enologo consiglia... Bonarda dell’Oltrepò Pavese


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 7 maggio 2015

SERIE D Girone A 37^ Giornata

SERIE D - 37^ Giornata

L’OltrepoVoghera chiude con un poker

L’OltrepoVoghera nella penultima giornata di campionato

OLTREPOVOGHERA 4 VADO 1 (primo tempo 2-0) MARCATORI: 13’ pt (rigore), 43’ e 45’ st Marijanovic (OV), 32’ pt Poesio (OV), 40’ st Jawo (V). OLTREPOVOGHERA: Capra; Romano (25’ st Coccu), Di Placido, Balestra, Hajrullai; Canepa (18’ st Fautario), Niada, D’Aniello; Poesio; Maugeri (10’ st Doria), Marijanovic. A disp.: Gaione, Lombardi, Zuccarelli, Pedrocchi, Zanna, Panigada. All. Lombardo. VADO: Lucia; Labate (37’ st Bottino), Venneri, Molinari, Puddu; Figone (23’ st Sassari), Sancinito, Bianchi; Ferrara (13’ st Jawo), D’A-

lessandro, Mair. A dispposizione: Carpi, Fenoglio, Dattilo, Rusca, Cafferata, Rolando. All. Tabbiani. ARBITRO: Fontani di Siena. VOGHERA - L’OltrepoVoghera “cala” il pocker nell’ultima giornata casalinga (penultima di campionato) e chiude in bellezza una stagione comunque da incorniciare, essendo una neo promossa che ha sfiorato anche il sogno dei playoff. Finisce 4-1 nella giornata in cui Andrea Balestra (classe 1976), capitano dell’OltrepoVoghera, prima del fischio iniziale, viene premiato dal vice presidente Lino Gaffeo con una targa di riconoscimento, stima e simpatia, per l’attaccamento ai co-

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(Foto M. Serra)

lori rossoneri e a quelli del territorio: ha militato nell’Apos di Stradella, nell’S.P. Oltrepo di Stradella e Portalbera, nel Casteggio, nel CasteggioBroni e infine nell’OltrepoVoghera. A fine stagione Balestra appenderà gli scarpini al chiodo e potrebbe cominciare un’altra carriera, sempre con i colori rossoneri. Tornando alla partita, l’OltrepoVoghera ci teneva a chiudere con una vittoria nell’ultima gara dinnanzi al pubblico del Parisi (per la verità meno numeroso rispetto ad altre volte) anche perché alle spalle c’erano tre sconfitte ancora da digerire. Primo tempo sulle orme di quello visto a Cuneo. Avanti 2-0 come in Piemonte (Marijanovic su rigore e rete di Poesio) e con la possibilità di andare anche

SERIE D Girone A - 37^ Giornata

sul 3-0, ma l’arbitro non se l’è sentitata di fischiare un secondo rigore a 3’ di distanza dal primo, per fallo su Poesio, nell’occasione ammonito per simulazione. La gara si è riaccesa a 5’ dalla fine. Quando cioè il Vado al 40’ ha trovato l’1-2 con il neo entrato Jawo (servito da un quasi immarcabile Mair dal fondo). A quel punto l’OltrepoVoghera è tornato a giocare e nell’arco di 2’ (43’ e 45’), ha trovato terzo e quarto gol, sempre con Marijanovic che alla fine realizzava la prima tripletta del campionato, la seconda in stagione dopo quella in Coppa Italia con la Pergolettese, raggiungendo la quota di 23 centri in campionato (28 in stagione con i 5 acuti in Coppa Italia). Domenica l’ultima fatica. In Liguria, a casa della Lavgenese, senza l’ex Poesio, che sarà squalificato dopo l’ammonizione. CLASSIFICA: Cuneo 78; Sestri Levante 75; Chieri 73; Borgosesia 72; Caronnese 70; Pro Settimo 65; Bra 64; Oltrepovoghera 61; Lavagnese 55; Acqui 51; Sporting Bellinzago 48; Argentina e Vado 44; Asti 43; Novese 42; RapalloBogliasco 41; San Colombano 33; Derthona* 27; Valle d’Aosta* 21; Borgomanero* 14. (* retrocesse in Eccellenza).

Il Derthona torna in Eccellenza RAPALLOBOGL. DERTHONA

2 0

RETI: 21’ Zirkov(rig), 72’ Taddeucci RAPALLOBOGLIASCO: Di Barbaro; Groppo, Cintoi, Ruopolo, Moresco; Costantino (32’ st De Petris), Ravoncoli, Simeoni (18’ st Vagge), Toledo; Taddeucci (41 st Pesaresi), Zirkov. DERTHONA: Ferraroni; Petrone (38’ st Agye-pong), Andreis, Zefi; Serlini, Gilio, La Caria (45’ st Ghidini), Chirico, Mazzocca; Cavaglià, Dell’Aglio (26’ pt Pellegrino). All. Balsamo (nella foto). RAPALLO - Ora anche la matematica condanna il Derthona and una mesta retrocessione in Eccellenza. La sconfitta subita a Rapallo con il punteggio di 2 a 0 mette fine ad una stagione “disgraziata” sotto tutti i punti di vista. La squadra si presenta al “Macera” di Rapallo priva di tanti giocatori importanti e con in panchina il Direttore Sportivo Lele Balsamo a causa delle dimissioni del tecnico Banchieri. I “leoncelli” di fronte ad un avversario motivato ed in forma non sfigurano : i padroni di casa vincono grazie ad un calcio di rigore trasformato da Zirkov al 21’ del primo tempo e a una bella

incornata del bomber Taddeucci nella ripresa. Tanta la delusione in casa Derthona e tra i tanti tifosi bianconeri per questo epilogo di stagione. Nonostante il livello tecnico del campionato si sia confermato non certo alto, il Derthona da inizio anno non ha mai dato l’impressione di poter centrare la salvezza diretta. Troppi gli errori commessi nel corso della stagione sia a livello tecnico che a livello gestionale. Ci auguriamo per il bene del glorioso sodalizio tortonese che l’attuale dirigenza chiarisca al più presto cosa intenda fare per il futuro : serve un progetto chiaro e concreto per il breve ed il medio termine. Domenica prossima la stagione si chiuderà al “Fausto Coppi” con l’inutile derby contro la Novese: molto probabilmente, questa volta a far festa ci penseranno i cugini biancocelesti, vicinissimi a conquistare la salvezza. Domenico Cremonte

PALLAVOLO - Serie C Maschile e Femminile

La Novese conquista un punto molto prezioso Secondo posto per “Adolescere Rivanazzano”

NOVESE BORGOSESIA

0 0

Serie C maschile, girone A (27ª giornata): Adolescere Voghera-Yaka Volley Malnate 2-3 (22-25, 22-25, 26-24, 25-15, 11-15). Classifica: Garlasco punti 62; Sumirago, Malnate 57; Cus Pavia 53; Adolescere Voghera 52; Lucernate 44; Abbiategrasso 40; Pro Patria Busto Arsizio 36; Varese 35; Pallavolo Gallarate 34; Pallavolo Lipomo 28; Volley Segrate 1978 26; Olympia Buccinasco 16; Vero Volley Milano 15; Milano Team Volley 12. (Sumirago, Vero Volley

NOVESE: Masneri, Lucarino (88’ Ponsat), Vinci, La Piana (63’ Del Pellaro), Pollero, Commitante, Leo, Taverna, Aquaro, Barcella, Balestrero. A disposizione: Pellegrini, Pagano, Bisio, El Amraoui, Mundula, D’Onofrio, Di Donna. All.: Mango. BORGOSESIA: Libertazzi, Masella, Mameli (73’ Gusu), Milani (81’ Tognoni), Gianola, Pavan, D’Iglio, Alvitrez, Piraccini, Gasparri, Marra. A disposizione: Fiorio, Bellitta, Bruzzone, Vignali, Musso, Laratta, Erbetta. All.: Manzo. ARBITRO: Capovilla NOVI LIGURE - Contro le squadre d’alta classifica la Novese ha offerto le migliori prestazioni stagionali: alla fine lo 0-0 contro il Borgosesia è sin troppo stretto per i ragazzi di mister Mango, che si giocheranno la salvezza sul campo del Derthona, oramai retrocesso dopo la sconfitta in casa del Rapallo. Vincendo il derby del Fausto Coppi, i biancocelesti avranno la matematica certezza di

rimanere in serie D, mentre in caso contrario tutto dipenderà dalle partite fra Chieri e RapalloBogliasco e fra Sancolombano e Sestri Levante. La gara parte bene per i padroni di casa, che conquistano due corner nei minuti iniziali. Al 9’ ci prova Taverna su punizione dal limite, respinta; replica Gasparri di testa su un cross dalla trequarti, fuori dallo specchio. Al 25’ Barcella lancia Balestrero solo davanti al portiere, ha la meglio Libertazzi in corner. Dalla bandierina Leo trova Aquaro solo sul secondo palo, palla fuori di poco in spaccata. La ripresa parte nettamente in favore degli ospiti. Il primo quarto d’ora è difficile per la Novese, che non concede palle gol nette ma si

vede bersaglio di numerosi cross dalla trequarti e dal fondo, su cui Masneri e i centrali fanno buona guardia nel gioco aereo. Mango capisce di dover variare l’assetto: fuori La Piana, dentro l’esordiente Del Pellaro, con Balestrero arretrato sulla linea di centrocampo. L’impatto del cambio è positivo e dopo meno di un minuto Libertazzi si supera con un grande intervento sul destro dal limite del neo entrato. Mango si gioca il tutto per tutto per i tre punti e manda dentro Ponsat per il difensore Lucarino. La mossa paga, perché al 92’ Ponsat entra in area da destra e finisce giù per il contatto con Pavan: tutto il Girardengo urla al rigore, non concesso dal direttore di gara.

Milano, Milano Team Volley una partita in più). Serie C femminile, girone A (25ª giornata): Adolescere Rivanazzano-Delta Engineering Argentia Gorgonzola 3-0 (25-18, 25-19, 2518). Classifica: Gorla punti 60; Adolescere Rivanazzano 57; Marudo Riozzo 49; Gorgonzola 46; Aspes Cus Milano 44; Nembro 43; Soresina 41; Binasco 40; Pgs Pallavolo Senago 28; Gorle, Olginate 27; Legnano 26; Certosa 25; Orago 12.

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA

GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it

Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


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