Popolo 21 maggio 2015

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INSERTO DI 4 PAGINE Con le foto delle vostre cresime e comunioni Fornitori del Vaticano

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Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45%

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ilpopolo@libero.it TORTONESE

Castellar Guidobono è il “paese della cuccagna”

a pagina 11

DAL GOVERNO

Confermati i contributi all’editoria

NOVESE

*Presidente Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici)

La protesta contro l’inceneritore di Retorbido

a pagina 13

a pagina 8

“Voglio riempire il Seminario”

La Festa alla Guardia Il Vescovo nell’omelia si è rivolto a San Luigi Orione

IL CASO DI FORTUNAGO E ZAVATTARELLO

Due piccoli borghi dell’Oltrepò in vetrina all’Expo con Eataly I

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on è tantissimo, ma è già qualcosa. Bisogna ammetterlo. Il 12 maggio scorso a Roma, al tavolo per l’editoria convocato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Luca Lotti, il governo ha confermato i contributi diretti per altri due anni di competenza, il 2014 e il 2015. Poi, dal primo gennaio prossimo scatterà la riforma per la quale, ha riferito il braccio destro di Matteo Renzi, “ci diamo 60/90 giorni di tempo”. Quindi i giornali non profit e le cooperative editoriali, comprese le 72 testate aderenti alla Fisc che percepiscono i contributi diretti all’editoria, potranno contare ancora sui 50 milioni distribuiti a dicembre scorso. Un fondo insufficiente per i bisogni attuali che si possono stimare tra i 70 e gli 80 milioni di euro, ma pur sempre un impegno non da poco per l’esecutivo, chiamato ogni giorno a far quadrare conti che sembrano non tornare mai. Poi si farà famiglia nuova, con un fondo unico a favore del pluralismo. Si ragionerà sulle copie effettivamente vendute, ha anticipato il sottosegretario Lotti, e verrà posto un limite al sostegno dello Stato in favore di una singola testata. “Non è più possibile – sono state le sue testuali parole – che esistano nostri interventi per il 60-70% del bilancio di un unico giornale”. Saranno previsti anche supporti per il passaggio al digitale. Di sicuro, ha aggiunto il sottosegretario, “adesso ascolteremo tutti, uno a uno, poi presenteremo e a voi illustreremo il nostro Disegno di legge”. In sostanza, il governo si è impegnato a fare una sintesi di tutti i contributi emersi il 12 maggio e presentati nei giorni precedenti dalle 21 sigle presenti all’incontro. “L’impresa è ardua, ma ci proviamo” – ha concluso Lotti. Da parte nostra, abbiamo ribadito i concetti di “rigore ed equità” portati avanti da anni dalla Fisc. Rigore, in modo da sostenere chi veramente merita ed è diffuso e svolge un servizio in favore della

O LT R E P Ò

Celebrati i 100 anni della Croce Rossa di Novi Ligure

di FRANCESCO ZANOTTI*

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due piccoli borghi di Fortunago e Zavattarello sono stati protagonisti alla fiera più importante del pianeta: Expo 2015. I due comuni oltrepadani hanno ottenuto uno spazio nel padiglione di Eataly dedicato ai “Borghi più Belli d’Italia”. Una vetrina importante che ha consentito e consentirà ai due territori montani di promuovere prodotti tipici, agriturismi, itinerari turistici e i tanti eventi che saranno programmati nel corso del-

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na sola parola, carità: è la sintesi della predicazione del Vescovo Mons. Vittorio Viola al triduo e alla solennità di San Luigi Orione, celebrata sabato 16 maggio presso il Santuario della Madonna della Guardia a Tortona.

FELICI & TAGGATI

Fabio Mogni a pag. 3 (foto Cavalli) di MATTEO COLOMBO

Mi hanno detto che hanno inventato delle pillole per essere più buoni. Sono a base di ossitocina, soprannominata l’ormone dell’amore (o delle mamme), che aumenta l’empatia e induce a fidarsi degli altri. Per non dire dei farmaci antiserotoninergici, che vengono usati contro la depressione, ma hanno anche l’effetto di ridurre l’aggressività e aumentare la cooperazione. Domani faccio un salto in farmacia e ne prendo una confezione da tenere in macchina pronta all’uso quando: chi “mi” attraversa le strisce pedonali va lento come una lumaca perché digita sull’iphone; chi si deve immettere nella mia carreggiata da destra non mi dà la precedenza (ormai è un classico); chi sta uscendo da un posteggio in cui devo entrare io, si ferma a pettinarsi allo specchietto retrovisore; chi al semaforo si crede furbo mi affianca sulla destra e mi supera quando viene verde. Poi penso che domani avrò altro da fare. Non mi piace un mondo in cui la buona educazione si assume per via orale. La mia macchina ha un clacson molto potente. @MatteoColomboqb

l’anno con lo scopo di attirare turisti stranieri. “Si tratta di una grande opportunità non solo per il nostro comune, ma per tutto il territorio. – spiega il sindaco Pier Achille Lanfranchi, già vice presidente dei “Borghi più Belli d’Italia” – Per questo motivo abbiamo deciso di promuovere anche i comuni che fanno parte del distretto dei Borghi e Castelli. Per un’intera settimana abbiamo distribuito depliant e materiale pubblicitario”. Mattia Tanzi a pagina 7

OGGI, 21 MAGGIO, È SAN VITTORIO

Buon onomastico al nostro Vescovo

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iovedì 21 maggio la Chiesa fa memoria liturgica di San Vittorio. È il giorno onomastico del nostro Vescovo. Egli desidera che tale ricorrenza sia vissuta nella ferialità, ognuno attento al proprio lavoro quotidiano. Il Vescovo si trova a Roma per partecipare all’Assemblea generale dei Vescovi Italiani. La Diocesi si stringe a lui nella preghiera perché stia forte nel Signore, Pastore delle nostre anime.


IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 21 maggio 2015

Tortona Il Vescovo ha predicato il triduo e presieduto la festa alla Guardia

San Luigi Orione nel cuore della Diocesi

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L’Agenda del Vescovo Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti.

25 maggio

ore 10.30, Godiasco, Santa Messa ore 21, Argine di Bressana Bottarone, Santa Messa

26 maggio

Vicariato di Novi ore 18, Rovescala, Santa Messa ore 21, Santuario di Fumo di Corvino San Quirico, Santa Messa

27 maggio

ore 21, Santuario della Cavallosa, Rosario

28 maggio

ore 9, Tortona, Centro Mater Dei, Convegno Opere di Carità

29 maggio

Pellegrinaggio ad Oropa con i Diaconi Permanenti e le famiglie ore 21, San Sebastiano Curone, Rosario e processione

30 maggio

ore 10.30, Parrocchia di Mezzana Rabattone, Cresima ore 16, Parrocchia di Sale, Cresima ore 18, Parrocchia di Pontecurone, Cresima ore 21, Rea Po, processione sul Po sognoso l’immagine di Dio. Alle celebrazioni eucaristiche erano presenti numerosi fedeli, attenti e devoti all’ascolto delle riflessioni e desiderosi di chiedere per intercessione del “Santo della carità” alcune particolari grazie. Il silenzio, il raccoglimento, la partecipazione attiva nel canto e nella preghiera è stata una bella caratteristica delle celebrazioni, animate dalle tre corali parrocchiali, accompagnate dal loro parroco ovvero Pontecurone con don Paolo Caorsi, Casei Gerola con don Maurizio

Ceriani e Viguzzolo con don Gino Bava. Il Pontificale è stato animato dalla corale “San Luigi Orione” del Santuario. Anche i gesti nella loro semplicità e profondità hanno toccato il cuore di tutti. E quello compiuto dal vescovo Vittorio prima di iniziare l’omelia al Pontificale è espressione di vera filialità. Giunto all’ambone, il vescovo ha rivolto lo sguardo fisso al corpo del santo, con decisione si è recato all’urna e silenziosamente si è affidato alla sua intercessione. Al termine dell’omelia ha formulato una richiesta a

Don Orione perché, ha detto: “io sono il tuo vescovo don Orione e ti chiedo in spirito di obbedienza di esaudire e intercedere affinché la tua Diocesi e la tua Congregazione abbiamo sante vocazioni”. “Voglio riempire il Seminario…” le vocazioni ci sono, sta a noi avere occhi e cuore per scoprire questi semi coltivandone la loro crescita. Sembrava di rivivere nelle parole del vescovo, l’anelito di don Orione per le vocazioni. Il popolo di Dio è impegnato a fare suo questo desiderio con la preghiera. Fabio Mogni

31 maggio

ore 11, Parrocchia di Volpedo, Cresima ore 15, Montù Beccaria, commemorazione di S.E. Mons. Aldo Del Monte ore 18, Parrocchia di Cappelletta di Borgo Priolo, Cresima

TORTONA - “Una sola parola: carità” è la sintesi della predicazione del Vescovo della Diocesi Mons. Vittorio Viola al triduo e alla solennità di San Luigi Orione, celebrata sabato 16 maggio presso il Santuario della Madonna della Guardia. Lo splendore della liturgia arricchito dalle parole del Pastore diocesano ha dato vari spunti di riflessione per poter non solo conoscere, ma soprattutto imitare la grande virtù della carità che per San Luigi Orione è stata programma di vita, vedendo in ogni uomo sofferente e bi-

Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

Notizie diocesane

SABATO 23 MAGGIO/IN DUOMO A TORTONA

Veglia di Pentecoste

Sabato 23 maggio, alle ore 21, in Duomo a Tortona, si terrà la Veglia di Pentecoste, presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola, alla vigilia della festività. Alla celebrazione è attesa la presenza dei gruppi diocesani di Rinnovamento nello Spirito Santo e dei fedeli di Associazioni, Movimenti, Gruppi e Comunità parrocchiali.

DOMENICA 24 MAGGIO/POZZOLO FORMIGARO

Giornata oftaliana

DOMENICA 31 MAGGIO/MONTU’ BECCARIA

In ricordo di Mons. Del Monte L’Azione Cattolica diocesana, in collaborazione con il Movimento di Impegno Culturale (MEIC) e l’Amministrazione e Biblioteca di Montù Beccaria, organizza domenica 31 maggio a Montù il convegno dal titolo “L’umanità di Dio, gloria Dei, homo vivens” nel centenario della nascita di S.E. Mons. Aldo Del Monte. Alle ore 15 nella chiesa di San Michele il Vescovo Mons. Vittorio Viola presiederà la cerimonia della posa della lapide comme-

MERCOLEDI’ 3 GIUGNO/IN SEMINARIO A TORTONA

Conferenza sulla Sindone

Mercoledì 3 giugno, alle ore 21, in Seminario a Tortona si terrà la conferenza sul tema “La Sindone: storia ed enigma” in preparazione al pellegrinaggio dell’11 giugno a Torino con il Vescovo. Il relatore sarà don Maurizio Ceriani, parroco di Casei Gerola.

10-16 AGOSTO/CON IL VESCOVO MONS. VIOLA

morativa. Alle ore 16, presso il Teatro Dardano, Ernesto Preziosi presenterà la relazione sul tema “Un colloquio con Aldo Del Monte”. Seguiranno le testimonianze.

I giovani in Terra Santa

Dal 10 al 16 agosto si svolgerà il Pellegrinaggio in Terra Santa dei giovani con il Vescovo Monsignor Vittorio Viola, organizzato dalla Pastorale Giovanile diocesana. Per informazioni e prenotazioni si può contattare il numero 339.7572958 (o inviare una mail all’indirizzo oresi@libero.it).

Domenica 24 maggio si terrà la giornata oftaliana a Pozzolo Formigaro. Dopo la S. Messa alle ore 10.30 in parrocchia, seguirà il pranzo comunitario con il personale in divisa. Chi fosse interessato è invitato a prenotarsi presso le segreterie di Tortona (0131.812642) e di Voghera (tel. 0131.83114). Alla sera l’OFTAL sarà presente al Santuario della Madonna di Caravaggio di Fumo, frazione di Corvino San Quirico, per la recita del S. Rosario alle ore 20.30 e per la S. Messa alle ore 21.

MARTEDI’ 2 GIUGNO/IN DUOMO A VOGHERA

Incontro per i Ministri Straordinari della Comunione Eucaristica Martedì 2 giugno, alle ore 16.30, presso il Duomo di Voghera, l’Ufficio Liturgico Diocesano organizza un incontro diocesano per i Ministri Straordinari della Comunione Eucaristica. Il pomeriggio sarà strutturato in due parti: una prima parte di ascolto e di riflessione e una seconda di adorazione e preghiera. Il programma sarà il seguente: ore 16.30 ritrovo in Duomo e catechesi del Vescovo Mons. Vittorio Viola, ore 18 adorazione eucaristica, ore 19 celebrazione dei Vespri e Benedizione Eucaristica, ore 19.30 cena in amicizia presso l’Oratorio in via Bellocchio.

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CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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Il nostro Vescovo per la prima volta all’assemblea generale della Cei

Il Papa: “Con sensibilità ecclesiale contro corrente”

ROMA - La “sensibilità ecclesiale” è “appropriarsi degli stessi sentimenti di Cristo, di umiltà, di compassione, di misericordia, di concretezza – la carità di Cristo è concreta – e di saggezza”. A tracciarne un identikit, a 360 gradi, è stato Papa Francesco, che nel suo terzo discorso ai vescovi italiani – pronunciato lunedì 18 maggio all’apertura della 68ma assemblea generale della Cei – in dieci minuti molto intensi ha spiegato come la “sensibilità ecclesiale” si sia “indebolita a causa del continuo confronto con gli enormi problemi mondiali e dalla crisi che non risparmia nemmeno la stessa identità cristiana ed ecclesiale”. E allora bisogna correre ai ripari, prendendo la parola contro la “corruzione privata e pubblica” e reagendo alle varie forme di “colonizzazione ideologica”. Per vincere la sfida, però, è decisivo il versante pastorale: i laici non hanno bisogno di “vescovipilota”, devono essere capaci di assumersi le loro “responsabilità” in tutti gli ambiti. Non servono convegni che “narcotizzano” le comunità, con documenti astrusi e incomprensibili, ci vogliono “collegialità e comunione” tra diocesi “ricche materialmente e vocazionalmente” e diocesi “in difficoltà”. Anche i monasteri e le congregazioni che invecchiano possono diventare “un esempio di mancanza di sensibilità ecclesiale”, se non si provvede ad “accorparli prima che sia tardi”. “È un problema mondiale”, ha detto il Papa a braccio. Appena arrivato nell’Aula del Sinodo, alle 16.20, ha salutato i due nuovi cardinali, Menichelli e Montenegro e i vescovi “nominati recentemente” (tra cui il nostro Vescovo Mons. Vittorio Viola che partecipava per la prima volta all’assemblea Cei, ndr). Non è mancata una battuta scherzosa, riferita al brano evangelico letto poco prima: “Quando leggo il Vangelo di

Marco dico: ‘Questo Marco ce l’ha con la Maddalena, perché aveva ospitato sette demoni. E poi penso: ma io quanti ne ho ospitati? E rimango zitto”. Dopo il discorso, il Papa si è soffermato “a porte chiuse” con i vescovi per un dialogo fatto di domande e risposte. Andare controcorrente In un quadro “realisticamente poco confortante”, ecco l’analisi del Papa: “La nostra vocazione cristiana ed episcopale è quella di andare controcorrente: ossia di essere testimoni gioiosi del Cristo Risorto per trasmettere gioia e speranza agli altri”. “La nostra vocazione – ha spiegato Francesco citando Isaia – è ascoltare ciò che il Signore ci chiede: ‘Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio’”. “A noi viene chiesto di consolare, di aiutare, di incoraggiare, senza alcuna distinzione – ha proseguito – tutti i nostri fratelli oppressi sotto il peso delle loro croci, accompagnandoli, senza mai stancarci di operare per risollevarli con la forza che viene solo da Dio”. “È assai brutto incontrare un consacrato abbattuto, demotivato o spento: egli è come un pozzo secco dove la gente non trova acqua per disse-

tarsi”, ha ammonito: di qui la necessità di recuperare “la gioia del Vangelo, in questo momento storico ove spesso siamo accerchiati da notizie sconfortanti, da situazioni locali e internazionali che ci fanno sperimentare afflizione e tribolazione”. No a “corruzione” e “colonizzazione ideologica” La “sensibilità ecclesiale”, per Francesco, “comporta anche di non essere timidi o irrilevanti nello sconfessare e nello sconfiggere una diffusa mentalità di corruzione pubblica e privata che è riuscita a impoverire, senza alcuna vergogna, famiglie, pensionati, onesti lavoratori, comunità cristiane, scartando i giovani, sistematicamente privati di ogni speranza sul loro futuro, e soprattutto emarginando i deboli e i bisognosi”. È la sensibilità ecclesiale che “come buoni pastori, ci fa uscire verso il popolo di Dio per difenderlo dalle colonizzazioni ideologiche che gli tolgono l’identità e la dignità umana”. Invito all’emancipazione “I laici che hanno una formazione cristiana autentica, non dovrebbero aver bisogno del vescovo-pilota, o del monsignore-pilota o di un input clericale per assumersi

le proprie responsabilità a tutti i livelli, da quello politico a quello sociale, da quello economico a quello legislativo! Hanno invece tutti la necessità del vescovo Pastore!”. È un vero invito all’emancipazione quello del Papa, secondo il quale la sensibilità “ecclesiale e pastorale”, per Francesco, “si concretizza anche nel rinforzare l’indispensabile ruolo di laici disposti ad assumersi le responsabilità che a loro competono”. Anche nelle scelte e nei documenti pastorali “non deve prevalere l’aspetto teoretico-dottrinale astratto, quasi che i nostri orientamenti non siano destinati al nostro Popolo o al nostro Pa-ese ma soltanto ad alcuni studiosi e specialisti: invece, dobbiamo perseguire lo sforzo di tradurle in proposte concrete e comprensibili”. La “collegialità” e i convegni che “narcotizzano” “La sensibilità ecclesiale si rivela concretamente nella collegialità e nella comunione tra i vescovi e i loro sacerdoti; nella comunione tra i vescovi stessi; tra le diocesi ricche – materialmente e vocazionalmente – e quelle in difficoltà; tra le periferie e il centro; tra le Conferenze episcopali e i vescovi con il successore di Pietro”. È preciso e dettagliato, l’elenco del Papa, che ha denunciato “un diffuso indebolimento della collegialità, sia nella determinazione dei piani pastorali, sia nella condivisione degli impegni programmatici economico-finanziari. Manca l’abitudine di verificare la recezione di programmi e l’attuazione dei progetti”. Ad esempio, “si organizza un convegno o un evento che, mettendo in evidenza le solite voci, narcotizza le comunità, omologando scelte, opinioni e persone”. “Perché si lasciano invecchiare così tanto gli Istituti religiosi, Monasteri, Congregazioni?”, l’altra domanda del Papa. M. Michela Nicolais

Giovedì 21 maggio 2015

La nomina di Francesco

Mons. Pompili Vescovo di Rieti

ROMA - Monsignor Domenico Pompili è il nuovo vescovo di Rieti. Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi presentata da monsignor Delio Lucarelli e ha nominato vescovo Mons. Pompili, del clero della diocesi di Anagni-Alatri, sotto-segretario della Conferenza episcopale italiana e direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. Mons. Pompili è nato a Roma il 21 maggio 1963 ed è stato ordinato sacerdote il 6 agosto 1988 per la diocesi di Anagni-Alatri. Ha conseguito la licenza (1990) e il dottorato (2001) in Teologia morale presso la Pontificia università Gregoriana in Roma. Dopo l’ordinazione ha ricoperto vari ministeri. Dal 1988 al 1999 ha svolto il ministero nella diocesi di Anagni-Alatri in qualità di

segretario del vescovo e direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. È stato contestualmente parroco in Vallepietra (Roma). Dal 2000 al 2006 ha svolto il ruolo di vicario episcopale per la pastorale, continuando a occuparsi delle comunicazioni diocesane; al contempo è stato assistente unitario dell’Azione Cattolica diocesana. Inoltre, è stato parroco nella Concattedrale di Alatri (2000-2005). Nell’ottobre 2005 è stato nominato aiutante di studio della Segreteria generale della Cei, con incarichi presso Sat2000 e Radio inBlu. Dal 2007 è direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e, dal 2009, è sotto-segretario Cei. Fra gli altri incarichi, Mons. Pompili è nel Consiglio di amministrazione di “Avvenire”.

Dal Governo

Confermati i contributi all’editoria continua da pagina 1

democrazia informativa. Equità perché situazioni simili vanno trattate nello stesso modo affinché non si creino casi di sleale concorrenza. Abbiamo chiesto, fin da subito, e lo abbiamo ribadito all’incontro, l’abrogazione di quella che noi abbiamo definito come la riserva indiana del 5% in cui sono confinati i periodici non profit. In questo modo si elimina il maggiore taglio subito con l’introduzione del decreto Peluffo che impose tale limite. Abbiamo anche ribadito la necessità di chiamare questo sostegno statale “Fondo per il pluralismo e la libertà d’informazione”, tenuto conto che quest’ultima non può rispondere solo a logiche di mercato. Avviene così in settori delicati e strategici dello Stato, come ad esempio quello dei trasporti pubblici e della cultura, solo per citarne un paio. Lo stesso deve accadere per l’informazione, se il pluralismo viene considerato un valore per un Paese democratico e civile. Infine, abbiamo confermato la nostra più totale contrarietà al piano delle Poste per la consegna a giorni alterni. Sarebbe un altro colpo mortale per i nostri giornali e per altri, quotidiani e periodici, che come noi affidano al recapito domiciliare gran parte delle copie diffuse. Con il sistema proposto verrebbero penalizzati quei cittadini e quella parte di Paese, il 25%, che già soffrono per una Rete più lenta o non ancora presente. Si realizzerebbe una discriminazione inaccettabile e che va contro il “servizio universale” (cinque giorni su sette) richiesto dall’Unione europea agli Stati membri. La partita è ancora tutta da giocare. Siamo certi che nessuno vorrà mettere a tacere le voci del territorio. Voci di quella parte di Paese che ancora ci crede. Francesco Zanotti - presidente Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici)

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CAMPANE


IL POPOLO Giovedì 21 maggio 2015

IL VANGELO DELLA DOMENICA

24 maggio - DOMENICA DI PENTECOSTE

IL COMMENTO AL VANGELO (Gv 15,16-27;16,12-15)

Lo Spirito vi guiderà alla verità LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura At 2,1-11 Salmo Responsoriale Sal 103 Seconda Lettura Gal 5,16-25 Vangelo Gv 15,26-27;16,12-15 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.

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Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

Il mondo ha bisogno di ascoltare una parola di salvezza

Domenica 17 maggio - VII Domenica di Pasqua - Ascensione (Mc 16,15-20) Carissimi celebriamo in que- L’Ascensione del Signore è modo nuovo con il quale il sta domenica il mistero preceduta da queste parole Signore risorto ha scelto di dell’Ascensione. di missione. I suoi vengono essere presente dove due o Dopo la sua resurrezione il inviati nel mondo per annun- tre sono riuniti nel suo noSignore è apparso ai suoi, a ciare la buona notizia del me. Non è quindi l’Ascenconfortare la sua Chiesa. Vangelo che è Lui stesso, ri- sione il momento in cui la E’ tornato, risorto, per radu- sorto. Un annuncio che non Chiesa si pone in un attegnare la Chiesa dispersa dallo è semplicemente un riferi- giamento di attesa quasi che scandalo della croce. mento ideale, non è un con- Lui fosse assente. Giorni, quelli dell’apparizio- cetto, un’idea, un annuncio Il Signore è con noi tutti i ne, nei quali si è mostrata la che si fa subito esperienza giorni fino alla fine del monsovrabbondante misericordia pratica, un annuncio di sal- do e tornerà così come lo abdi Dio, la sua pazienza, la vezza che opera la salvezza. biamo visto salire in cielo. sua condiscendenza verso la Gesù morendo sulla croce ha E’ questa presenza di Lui fatica a credere nella risurre- operato la salvezza per noi. l’aspetto fondamentale del zione, fatto inatteso, anche L’annuncio della salvezza mistero pasquale. per i suoi che pure ne aveva- affidato ai suoi è accompa- Abbiamo celebrato la Pano ascoltato l’annuncio. gnato da segni e prodigi, ge- squa contemplando lo svuoCon il giorno dell’Ascen- sti concreti di salvezza con i tamento di Gesù nella sua sione viene sospesa questa quali Gesù manifesta, garan- morte. Nella Pasqua cogliamodalità di manifestazione tisce la sua presenza con i mo anche questa dimensione del Signore, in attesa del suo suoi. Gli stessi gesti di Lui, a di presenza del Risorto con ritorno. Un giorno Lui tor- mostrarci come i suoi ven- noi, accanto a noi ed è quenerà così come lo abbiamo gono mandati nel mondo, sto motivo della sua presenvisto salire in cielo. non semplicemente come za la gioia profonda della Questa sua partenza, questo rappresentanti di Lui, a rac- Chiesa, è il motivo della nosuo innalzamento, che com- contare di Lui, ma vengono stra gioia. pleta quel percorso di innal- mandati nel mondo come Come ci coinvolge l’Ascenzamento iniziato sulla croce, una presenza di Lui. sione del Signore? non fa vivere un’assenza di Gli stessi suoi gesti, le sue Anche noi siamo chiamati a Lui alla Chiesa. stesse parole. E così che il cogliere la forza della sua C’è un modo nuovo con il mondo si riempie dell’an- presenza nella parola annunquale il Signore Risorto con- nuncio della Pasqua. ciata e nella celebrazione dei tinua a essere presente nella L’annuncio portato attraver- sacramenti, modalità nuova sua Chiesa. so la parola evangelica su- con la quale il Signore contiUna presenza altrettanto rea- scita la fede. Nella fede il se- nua a garantire e a manifele di cui poter fare esperien- gno del battesimo permette stare la sua presenza. za. E’ ciò che abbiamo a- di fare esperienza della par- Il percorso di Ascensione scoltato in questa pagina del tecipazione al corpo di Gesù. che il Signore Risorto ha aVangelo, la chiusura del I prodigi che accompagnano perto per noi è come una Vangelo secondo Marco. la predicazione mostrano il scia che, immessa dentro la

nostra esistenza, ci porta verso casa, la nostra patria, nei cieli. Una porta aperta verso la comunione della Santissima Trinità dentro la quale noi possiamo entrare stando in Lui, rimanendo in Lui, nel suo amore, come trascinati da questo movimento di ascesa, mentre rimaniamo ben radicati nel mondo, che ha bisogno di ascoltare l’annuncio del Vangelo. E’ l’Ascensione che rilancia, anche per noi, una spinta di evangelizzazione, a ricordarci che il mondo ha bisogno di ascoltare una parola di salvezza e di vedere nei gesti che il Signore ha consegnato a noi, nei sacramenti, l’efficacia della salvezza che noi proclamiamo. Il Signore ci conceda di godere la gioia della sua presenza, perché tutta la nostra vita, la vita della Chiesa, possa sentirsi spinta all’annuncio del Vangelo in questo cammino di ritorno verso casa.

Le cose di Dio hanno un peso che oltrepassa le nostre potenze. Per comprenderle occorre un aiuto dall’alto: lo Spirito. Anche per capire Gesù ci vuole lo Spirito. Ecco perché la Pentecoste è la Pasqua completa. Oggi, infatti, lo Spirito Santo rende presente il Risorto e questa presenza dà inizio al tempo della Chiesa: “Come il Padre ha mandato me, io mando voi”. Da questo momento il vento dello Spirito porterà i discepoli fino alle ultime frontiere della terra. La tradizione spirituale dice che sette sono i doni dello Spirito. I sette doni – sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio – nascono tutti dall’amore e ognuno ci permette di riconoscere le cose divine. La sapienza fa gustare e vedere quanto è buono il Signore. L’intelletto dà il senso delle realtà della fede, ce ne dà una sicurezza amorosa e ce ne fa percepire la bellezza. Il consiglio è l’amore che ci rende attenti a capire come comportarci per essere figli di Dio. La fortezza è la sopportazione e la fermezza calma nelle prove; è la mitezza dell’Agnello immolato e vincitore. La scienza dona l’istintiva capacità di distinguere il bene e il male, percependo la nostra piccolezza e che tutto è nelle mani di Dio. La pietà ci dice fino a che punto Dio è nostro Padre e va amato al di sopra di tutto. Il timore di Dio è la percezione della nostra piccolezza dinanzi alla sua maestà e ci rende docili spingendoci nelle sue braccia. La carità, che è l’altro nome dello Spirito, cammina come i cerchi concentrici in un lago: di dono in dono. All’origine del dono c’è sempre Dio Padre, che riversa l’Amore di Cristo nei nostri cuori per mezzo del Suo Spirito. Se siamo aperti all’Amore la carità prende corpo e casa in noi e comincia a dilatarsi... con noi e molto al di là. Gli spazi preferiti dalla carità sono le frontiere: quella del cuore dell’uomo e quella degli estremi confini della terra. La carità si decide, infatti, nel segreto del cuore, ma raggiunge tutti gli uomini e i popoli della terra. Chiede di aprire la vita a popoli e culture lontane, ma inizia a fiorire quando apriamo la porta della nostra casa a tutti quelli che si affacciano sempre nuovi alla nostra vita. Spirito della vita. Spirito, Spirito Santo, Tu sei l’animatore e il santificatore della Chiesa, suo respiro divino, il vento delle sue vele, suo principio unificatore, sua sorgente interiore di luce e di forza, suo sostegno e suo consolatore, sua sorgente di carismi e di canti, sua pace e suo gaudio, suo pegno e preludio di vita beata ed eterna. La Chiesa ha bisogno di una perenne Pentecoste, ha bisogno di fuoco nel cuore, di parola sulle labbra di profezia nello sguardo. Paolo VI IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

San Beda il Venerabile

La Chiesa il 25 maggio fa memoria di San Beda il Venerabile monaco e storico inglese, dichiarato dottore della Chiesa da Leone XIII. Fu uno studioso e autore di numerose opere, tra le quali la più conosciuta è la Historia ecclesiastica gentis Anglorum (Storia ecclesiastica del popolo inglese), che gli è valsa il titolo di Padre della storia inglese. Beda, il cui nome in lingua sassone vuol dire uomo che prega, nacque nel 672 da una modesta famiglia di Newcastle, fu affidato giovane a San Benedetto Bischop, abate del monastero benedettino di Wearmouth. Ordinato sacerdote, fu uno dei più sapienti uomini della Chiesa del suo secolo. Le più grandi soddisfazioni della sua vita vennero da lui stesso compendiate in tre verbi: imparare, insegnare, scrivere. Compose opere teologiche e storiche, mantenendosi fedele alla tradizione dei Padri e della Sacra Scrittura. Si narra che “mentre recitava con fervore e ad alta voce il Gloria Padre, gli Angeli si presero la sua bell’anima e la portarono in Paradiso”. Era l’anno 735, nell’Abbazia di Jarrow, in Inghilterra. Con i commenti biblici, giunti parzialmente, desunti dai grandi Padri occidentali, fissò la dottrina dei 4 sensi (storico, morale, allegorico e mistico) della Scrittura,

con i trattati didascalici (De metrica ratione, De orthographia, specie di dizionarietto, De natura rerum, De temporibus) trasmise nozioni fondamentali; con il De temporum ratione fece prevalere, con il ciclo pasquale di Dionisio il Piccolo (da lui continuato sino al 1063), anche il computo degli anni da Gesù (era dionisiana ab incarnatione) e fornì un modello non solo alla cronologia, ma alle cronache universali del Medioevo. Con il Martyrologium (derivato dal geronimiano) iniziò la serie dei cosiddetti “martirologi storici”. Molto importanti ancora le opere storiche tra cui anche l’Historia sanctorum abbatum monasterii in Wiremutha et Girvum e la Vita Cutbercti. Di lui restano anche 16 lettere, un carme De die iudicii e un altro in onore di S. Eteldreda dove fornisce l’elenco delle sue opere fino al 731. Il suo Liber de loquela per gestum digitorum per tutto il Medioevo fu il testo usato per l’insegnamento dell'aritmetica.


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 21 maggio 2015

BAUMAN HA VINTO Ma non è stato forse il cristianesimo a incardinare i valori del matrimonio nel mondo moderno?

Divorzio breve & dintorni La legge in vigore dal 26 maggio

La legge 55/2015 sul cosiddetto “divorzio breve” entrerà in vigore il 26 maggio, conformando la disciplina giuridica italiana alla tempistica nella legislazione europea. Quali sono le novità? Quale l’effetto principale? Innanzitutto non saranno più necessari 3 anni per dirsi “addio”, ma solo 6 mesi se la separazione è consensuale e, al massimo un anno se si decide di ricorrere al Giudice. Un’altra novità riguarda la comunione dei beni che si scioglie nel momento in cui il Giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale. Prima, invece, lo scioglimento si concretizzava a seguito del passaggio in giudicato della sentenza di separazione o con l’omologazione del verbale di separazione. Infine, c’è l’applicazione immediata di tali norme: le norme sul divorzio breve trovano applicazione anche per i procedimenti in corso. Quanto all’effetto principale la nuova legge riduce i tempi ed anticipa gli effetti del procedimento divorzile. Decorrenza dei tempi. Il termine di 12 mesi, in caso di separazione personale giudiziale e il termine di 6 mesi, in caso di separazione personale consensuale dei coniugi, decorre dalla presentazione dei coniugi davanti al Presidente del Tribunale. Il termine di 6 mesi decorre anche nell’ipotesi in cui il procedimento di separazione nato in via giudiziale contenziosa si trasformi, poi, in consensuale. Scioglimento della comunione legale. L’art. 2 della legge sul “divorzio breve” anticipa gli effetti dello scioglimento della comunione dei beni: - nel caso di separazione giudiziale lo scioglimento si verifica nel momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separatamente; - nel caso di separazione consensuale lo scioglimento si verifica nel momento della sottoscrizione del processo verbale dei coniugi, davanti al Presidente del Tribunale, purché venga omologato. Lo stesso articolo prevede che l’ordinanza presidenziale – ex art. 708 cpc – venga comunicata all’Ufficiale dello Stato Civile per l’annotazione dello scioglimento della comunione legale.

Il divorzio breve sancisce in Italia la vittoria della “società liquida”, in cui anche l’amore è liquido come lo è la relazione, come lo sono la convivenza e il matrimonio. È la vittoria di Zygmunt Bauman, il sociologo polacco di origini ebraiche, padre della “modernità liquida”. È la sconfitta (meglio riconoscerla subito) di quanti, noi compresi, ci siamo consapevolmente attardati a considerare il valore della nostra antropologia come universalmente riconosciuto e condiviso. Non avevamo capito che la profezia di Bauman non si proiettava su un futuro lontano, ma era lì a portata di anni e di giorni. Ora anche l’Italia ha il “suo” divorzio breve, celebrato come una vittoria della laicità, del riformismo e della modernità. O se non altro, come un semplice mettersi al passo dei tempi e di quell’Europa maestra nello sbriciolare le relazioni, nell’assecondare ogni forma di individualismo in nome dei “nuovi” diritti (percepiti e divenuti tali sotto la spinta del desiderio). Ci soffermiamo un istante sulle parole profetiche di Bauman: “La relazione tra due persone segue il modello dello shopping e non chiede altro che le capacità di un consumatore medio, moderatamente esperto. Al pari di altri prodotti di consumo, è fatta per essere consumata sul posto

(non richiede addestramento ulteriore o una preparazione prolungata) ed essere usata una sola volta. Innanzitutto, la sua essenza è quella di potersene disfare senza problemi. Se ritenute scadenti o non di piena soddisfazione le merci possono essere sostituite con altri prodotti che si spera più soddisfacenti […] ma anche se mantengono le promesse, nessuno si aspetta da esse che durino a lungo; dopo tutto, automobili, computer o telefoni cellulari in perfetto stato e ancora funzionanti vengono gettati via senza troppo rammarico nel momento stesso in cui le loro versioni nuove e aggiornate giungono nei negozi e divengono l’ultimo grido. Perché mai le relazioni dovrebbero fare eccezione alla regola?”. Ecco la domanda alla quale tentare di dare una risposta. Ma a chi spetta questa risposta? Non ci si venga a dire che spetta solo ai credenti. Piuttosto, ci piacerebbe ascoltare la risposta di tutti i promotori, parlamentari e non, della legge sul divorzio breve. Chiediamo troppo? Un legislatore deve solo adeguarsi con le leggi alle conseguenze sociali delle scelte individuali, o dovrebbe scavare nelle motivazioni che causano quelle conseguenze? Forse chiediamo troppo a chi insegue la modernità come è stata raccontata dai soliti autori delle fiction tv, da

alcuni cattivi maestri in servizio permanente effettivo e da una presunta intellighenzia (di sinistra o destra non ha alcuna importanza) che ha deciso di coniugare le più alte dosi di liberismo con il massimo dell’individualismo deresponsabilizzante. Ed ecco il risultato: una legge che consente, anche in barba agli eventuali figli, di sciogliere il vincolo matrimoniale (civile s’intende) in sei mesi. Perché i tempi moderni richiedono velocità decisionale, secondo il mantra politico del momento. Velocità in politica e velocità nella vita di ogni giorno. Arrivati a questo punto, in attesa di un’altra pagina della contrattualistica come gli annunciati “accordi prematrimoniali”, non sarebbe meglio per la società civile (e politica) gettare via la maschera e rinunciare definitivamente all’istituto del matrimonio? E di conseguenza rivisitare in profondità il cosiddetto diritto di famiglia, partendo proprio dal trionfo dell’individualismo? Ovviamente siamo certi che non accadrà, perché è più comodo conservare il simulacro del matrimonio e depo-

tenziarlo progressivamente con le leggi e con la cattiva narrazione. Sino a renderlo impalpabile. In questo contesto giuridico e sociale friabile, cresce la responsabilità dei credenti nei confronti del matrimonio. Cosa impedisce che il matrimonio (anche nella sua dimensione civile) diventi un patrimonio precipuo dei credenti? Siamo sinceri, non è già così nei fatti? Sappiamo bene che una visione del genere può apparire rivoluzionaria, ma non è stato forse il cristianesimo a incardinare i valori del matrimonio e della famiglia nel mondo moderno? Poiché la cultura della post-modernità li ha rottamati, non sarà nostro il compito di conservarne il seme? In fondo non sarebbe che una pagina, moderna, della resistenza dell’ethos cristiano. Che nessuna legge dell’uomo può schiacciare e spazzare via. In un futuro neppure tanto remoto, forse si chiederà, a proposito dei cristiani: da cosa li riconoscerete? Anche dal fatto che hanno scelto il matrimonio e hanno accettato il rischio di mettere al mondo i figli. Domenico Dellefoglie

ADDIO SOLIDARIETA’ Intervista ad Andrea Nicolussi docente di diritto civile alla Cattolica

Accordi prematrimoniali

A poche settimane dal “divorzio breve” ecco che si annunciano gli “accordi prematrimoniali”. Come reagirà l’opinione pubblica a questa ulteriore novità? “Non ho competenze demoscopiche, ma mi ha impressionato il clamore giornalistico su una questione che non è ancora formalmente all’ordine del giorno in Parlamento”.

Dopo il varo della legge sul cosiddetto “divorzio breve”, è stata annunciata una nuova iniziativa legislativa che prevede l’introduzione in Italia degli “accordi prematrimoniali”. Il testo della proposta di legge è firmato dagli stessi parlamentari che sono stati relatori sul divorzio breve, Alessia Morani (Pd) e Luca D’Alessandro (Fi). Per approfondire il tema di tali “accordi”, abbiamo intervistato il docente di diritto civile dell’Università Cattolica di Milano, Andrea Nicolussi (nella foto).

Quali aspetti di questi “accordi” potranno, a suo avviso, essere ricompresi e quali invece rimanere esclusi, perché il matrimonio non venga svuotato del tutto? “Occorre che siano preservati i diritti indisponibili dei coniugi e i loro obblighi fondamentali: il principio di uguaglianza, l’obbligo di fedeltà, l’obbligo reciproco di assistenza morale e materiale, l’obbligo di contribuire ciascuno in proporzione alle proprie sostanze e capacità di lavoro ai bisogni della famiglia. Il matrimonio si snatura se perde la solidarietà che lo caratterizza. Naturalmente, dovranno essere escluse anche le disposizioni che riguardino i figli e i loro diritti, a meno che non siano chiaramente in loro favore”. Visto che la nostra legge considera, al momento, gli “accordi pre-

matrimoniali” non validi, come tecnicamente si potrà superare questo ostacolo? “In realtà, oggi sono ammesse le convenzioni matrimoniali relative al patrimonio che possono essere coeve al matrimonio o successive. Ad esempio si può scegliere la comunione o la separazione dei beni o introdurre degli adattamenti. Tali convenzioni però non possono incidere sui diritti indisponibili e questo limite vale anche per eventuali accordi prematrimoniali che non sono vietati in modo assoluto. Il problema è non contraddire la promessa matrimoniale, che è promessa di una comunione di vita e non un contratto di scambio, né un’unione a termine”.

Tra i casi più famosi di “accordi” del genere, si cita spesso quello richiesto dalla moglie di un magnate americano circa la tempistica dei rapporti sessuali tra i coniugi (in quel caso almeno una volta la settimana). Che ne pensa? “Nel nostro ordinamento giuridico questo ‘accordo’ sarebbe inconcepibile perché inciderebbe su diritti fondamentali delle persone. Del resto, il disegno di legge sui patti prematrimoniali, che fu depositato

in Parlamento nel 2011 e a cui sembra che l’iniziativa più recente sia ispirata, faceva riferimento solo a questioni patrimoniali”.

Per gli aspetti economici, lei non ritiene che accordi previ possano costituire un boomerang, soprattutto per il coniuge più debole in caso di divorzio? “La disciplina legale dei rapporti patrimoniali fra coniugi è orientata – anche in caso di separazione e divorzio – in favore del coniuge più debole. Perciò è chiaro che stipulare un contratto è un rischio per il coniuge più debole, e lo è anche perché implica buone conoscenze giuridiche e capacità di prevedere lo svolgersi degli eventi in un tempo relativamente lungo. Credo che in linea di massima questi contratti siano pensati per coniugi della borghesia medio alta segnati dalla preoccupazione di non mescolare il (ricco) patrimonio col matrimonio. Nel ddl del 2011 si prevedeva, tra l’altro, che effetto automatico del matrimonio fosse la separazione dei beni e la rinuncia preventiva del coniuge alla successione necessaria (l’eredità). Quest’ultima clausola in un matrimonio tra due giovani e che duri nel tempo mi sembrerebbe un’ingiustizia. Semmai

potrebbe avere un senso nel matrimonio di una persona anziana che abbia dei figli”. Acquisto di casa comune, mutui, spese sostenute da solo uno dei due coniugi, apporto di denaro: sono tra gli eventi più comuni sui quali potrebbero intervenire gli “accordi prematrimoniali”. Ma c’è proprio bisogno di una nuova legge? “In realtà, la normativa c’è già. I contratti prematrimoniali hanno lo scopo di derogare a quella normativa per stabilire equilibri diversi. Chi li contrae evidentemente considera non improbabile il fallimento del matrimonio che si accinge a celebrare e teme già che l’altro coniuge se ne approfitterà. A mio parere, ad esempio, un aspetto migliorabile della disciplina legale, emerso anche nella recente giurisprudenza, è che la disciplina dell’assegno divorzile non sembra tenere sufficientemente in conto la durata del matrimonio. Né aggiungerei tiene conto dell’eventuale parassitismo del coniuge che riceve il mantenimento senza attivarsi per procurarsi un reddito proprio e che magari convive anziché risposarsi proprio per evitare di perdere l’assegno”. Luigi Crimella

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SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 17). Resurrezione (tel. 44674) ore 11 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17.30). Medassino (tel. 640395) ore 8-11-17 (sabato 17,30).

Torremenapace (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. Farmacie di turno aperte dal 21 al 27 maggio 2015 Giovedì 21: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Venerdì 22: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Sabato 23: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Domenica 24: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Lunedì 25: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Martedì 26: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063)

Fortunago e Zavattarello Le loro eccellenze nel Padiglione di Eataly

Due piccoli borghi in vetrina ad Expo

Lo chef Danilo Nembrini ha presentato il menu di Expo

Sara Rossi con il sindaco di Zavattarello Simone Tiglio

MILANO - I due piccoli borghi di Fortunago e Zavattarello sono stati protagonisti alla fiera più importante del pianeta: Expo 2015. I due comuni oltrepadani hanno ottenuto uno spazio nel padiglione di Eataly dedicato ai Borghi più Belli d’Italia. Una vetrina importante che ha consentito e consentirà ai due territori montani di promuovere prodotti tipici, agriturismi, itinerari turistici e i tanti eventi che saranno programmati nel corso dell’anno con lo scopo di attirare turisti stranieri. “Si tratta di una grande opportunità non solo per il nostro comune, ma per tutto il territorio. – spiega il sindaco Pier Achille Lanfranchi già vice presidente dei Borghi più Belli d’Italia – Per questo motivo abbiamo deciso di promuovere anche i comuni che fanno parte del distretto dei Borghi e Castelli. Per un’intera settimana abbiamo distribuito depliant e materiale pubblicitario”. Infatti, nello stand sono stati proposti i vini dell’Oltrepò Pavese, il salame di Varzi, formaggi e tanto altro. I turisti hanno potuto

è stata per tre giorni presente alla fiera milanese con i suoi biscotti che stanno ottenendo un grande successo”. Ma non finisce tutto qui. Infatti, per tutto il periodo estivo il comune di Zavattarello avrà a disposizione una vetrina in via San Giovanni Sul Muro a cento metri dal Castello Sforzesco. “Lo spazio ci è stato concesso gratuitamente dalla famiglia Dal Verme proprietaria del negozio. – conclude Tiglio – Questa location, denominata per l’occasione ‘Casa Zava’, ci consentirà di attirare sempre più turisti nel nostro borgo: sia i milanesi, sia gli stranieri”. Anche il salame di Varzi DOP ha ottenuto un grande successo al World Food Exibition “Tuttofood” che si è tenuto presso Padiglioni di Fiera Milano-Rho Pero. Numerosi invitati, visitatori e operatori hanno così potuto degustare e assaporare attraverso un itinerario molto approfondito una serie di prodotti della alta salumeria italiana. Tra questi c’era il Salame di Varzi DOP. “Un percorso di educazione sensoriale delle eccellenze del nostro territorio tracciato da Da-vide Ottolini, giornali-

sta pavese, critico enogastronomico e volto RAI. – spiega il direttore Annibale Bigoni, direttore del Consorzio Tutela del Salame di Varzi – È stata un’occasione unica per migliorare la conoscenza del nostro prodotto oltrepadano. Accanto ai personaggi sopra accennati era presente Luca Bianchi, capodipartimento del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del MIPAAF, che ha definito i prodotti tutelati italiani “un grande patrimonio che deve essere difeso, sostenuto per l’immagine che contribuiscono a dare del nostro paese”. Nel corso della degustazione molti sono stati gli apprezzamenti da parte del pubblico verso il Salame di Varzi DOP e numerosi sono stati gli interventi rivolti alla conoscenza di questo nostro prodotto pavese. Tuttofood si è tenuta parallelamente a Expo 2015 che da pochi giorni ha aperto i battenti. Il Salame di Varzi risulta essere tra i prodotti particolarmente osservati dagli operatori. Non mancherà di essere presente alle manifestazioni di particolare rilevanza ed importanza. Mattia Tanzi

VOGHERA - La Stagione organistica 2015 “Duomo in musica” si inaugurerà venerdì 29 maggio alle ore 21 con la partecipazione di Emanuele Vianelli, organista del Duomo di Milano, il quale eseguirà musiche di Cesar Franck. In tale occasione sarà commemorato il senatore Giovanni Azzaretti, da poco scomparso, che tanto si adoperò per le attività culturali di Voghera e in particolare per il restauro e il collocamento del nuovo organo del Duomo di Voghera. Seguirà venerdì 12 giugno il concerto di Thomas Gelain, giovane organista ro-

digino, attivo anche come direttore a Legnago, il quale proporrà lavori dei più significativi allievi di Franck (D’Indy, Pierné, Vierne, Tournemire, Ropartz ). Il terzo appuntamento, venerdì 26 giugno, vedrà di scena Massimo Gabba, organista del Duomo di Casale Monferrato dopo aver compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria, il quale presenterà un ventaglio di proposte del Novecento Francese (Bonnet, Langlais, Messiaen, Dupré, Alain, Duruflé). Continua così la proposta musicale del Duomo di Voghera.

scoprire un territorio dalle grandi potenzialità, situato a pochi chilometri da Milano e facilmente raggiungibile grazie ai collegamenti autostradali e ferroviari. Nello spazio che ospita il borgo oltrepadano ha presenziato nei giorni scorsi anche lo chef del ristorante “Pineta” di Fortunago Danilo Nembrini che ha creato un menu dedicato all’Expo. “Per tutta la durata dell’Expo, su prenotazione, proporremo nel nostro ristorante un menu particolare. – spiega Nembrini – Le portate spaziano dal tradizionale salame di Varzi alla coppa al forno, dal risotto Carnaroli della Lomellina mantecato con porcini e Stafforella ai malfatti Deco del borgo di Fortunago”. Nella settimana che ci siamo lasciati alle spalle il comune di Zavattarello ha promosso le proprie eccellenze. “Abbiamo distribuito il materiale pubblicitario del comune creato appositamente per Expo. – dice il sindaco di Zavattarello Simone Tiglio – Il nostro spazio è stato messo a disposizione di tutti i comuni della Comunità Montana. Inoltre, una delle nostre eccellenze artigianali, Cascina Mirani,

Ritorna “Duomo in musica”

LTREPO’

Giovedì 21 maggio 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 27: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) 9Edicole aperte domenica 24 maggio 2015 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. 9Distributori aperti domenica 24 maggio 2015 (Turno F): AGIP/ENI, via Lomellina 50; TOTALERG, via Bobbio 21.

VOGHERA - Era presente il Vescovo

Rito della “Sacra Spina” per l’Ascensione 2015

VOGHERA - Dopo alcuni anni di assenza per i ponteggi necessari al restauro del Duomo, è tornato a Voghera il rito della “Sacra Spina”. Domenica durante la Messa celebrata alle ore 11, un Vigile del Fuoco, lentamente, è salito su una lunga scala sino ad arrivare ad una quindicina di metri di altezza, poi ha aperto ad una ad una le tre pesanti serrature di un tabernacolo, circondato da angeli e collocato nell’abside della chiesa, alle spalle dell’antico altare maggiore. Quindi ha estratto un antichissimo reliquiario, donato da Gian Galeazzo Visconti, custodito in Duomo da quasi 700 anni, contenente (secondo la tradizione) una delle spine della Corona posta sul capo di Gesù. Sul basamento del reliquiario visconteo, un viso smaltato ricorda la figura di San Giovanni, patrono del Sovrano Militare Ordine Ospitaliero di San Giovanni di Gerusalemme, poi di Rodi, poi di Malta, oggi più semplicemente conosciuto come Ordine di Malta. È verosimile che la reliquia sia giunta a Voghera in seguito alle crociate in Terra Santa, e non a caso l’Ordine di Malta, che era presente in Duomo con i suoi Cavalieri, a Voghera gestiva due ospedali dedicati agli ammalati e ai pellegrini. Nel Settecento la Spina era famosissima, tanto da destare l’interesse anche da parte dei regnanti Savoia.

Voghera faceva parte dello Stato Sardo-Piemontese e i suoi Re vennero in città proprio per poter ammirare la Spina della Corona di Cristo. Documenti di archivio ricordano l’arrivo, il 17 maggio del 1775, del Re Vittorio Amedeo III assieme ai familiari che diventeranno successivamente i Re Carlo Emanuele IV e Vittorio Emanuele I. In quell’epoca la reliquia era permanentemente conservata nel tabernacolo posto in alto nel catino absidale, incorniciato dalla preziosa composizione in stucco, la “Nube luminosa”, circondata dagli angeli rappresentante la Divina Presenza (similmente alla “Gloria” del Bernini nell’abside di San Pietro a Roma). La Sacra Spina era fatta scendere per la venerazione dei fedeli nel giorno dell’Ascensione mediante un marchingegno sofisticato, in pratica un carrello elevatore spinto a mano attraverso una serie di ingranaggi e chiamato la “Nivola”, sormontato da putti. Era una scena di grande effetto. Poi la “Nivola” cessò di funzionare e la cerimonia della Sacra Spina si interruppe. Domenica in Duomo, la reliquia è stata agganciata ad una carrucola di sicurezza, è scesa a terra accompagnata dai Vigili del Fuoco e quindi è stata consegnata all’Ordine di Malta che, a sua volta, l’ha portata al Vescovo Mons. Vittorio Viola per essere venerata dai fedeli.


Retorbido Sabato 24 maggio si terrà la manifestazione di protesta

Tutti uniti per dire no all’inceneritore

I componenti del Comitato che dice “no” all’inceneritore di Retorbido, hanno espresso in questa riflessione la loro contrarietà al nuovo impianto. RETORBIDO - La società Energetica Tire S.r.L. vorrebbe costruire un impianto di pirolisi di PFU (Pneumatici Fuori Uso) a Retorbido, porta dell’Oltrepò Pavese. Durante la recente confe-

renza dei servizi si è dimostrato come questo impianto si debba considerare a tutti gli effetti un inceneritore. Gli Stati che hanno adottato questo tipo di tecnica industriale la stanno sostituendo con tecnologie meno inquinanti e meno impattanti. Questo inceneritore è unico al mondo nel suo genere. Le stime delle ricadute degli inquinanti non sono state fatte sulla base di im-

pianti già esistenti (primo al mondo), ma sono state condotte simulazioni modellistiche (calpuff) quindi del tutto ipotetiche. Questo eco-mostro “brucia” 100 tonnellate di pneumatici al giorno, con un movimento di oltre 100 tir, in strade già congestionate, giorno e notte, per 320 giorni all’anno. Ricordiamo che la Pianura Padana, e più specificatamente proprio questa zona dell’Oltrepò, è la seconda in Europa per inquinamento, le incidenze tumorali sono tra le più alte di tutta Italia (lo stabilimento Fibronit di Broni ogni anno cagiona innumerevoli decessi per asbestosi). Migliaia di aziende vitivinicole, aziende agroalimentari, apicoltori sono allarmati. Questa è anche una zona termale e turistica, vini DOP d’eccellenza, il salame di Varzi, le ciliegie di Bagnaria, il peperone e la cipolla dorata di Voghera... Come si può costruire un prototipo industriale di que-

ste dimensioni in mezzo ai vigneti? In Regione la VI Commissione ha votato una mozione all’unanimità contro questo impianto, ma di fatto non sta facendo nulla per ostacolarlo, anzi, proprio settimana scorsa i tecnici non hanno trovato criteri ostativi alla localizzazione, nonostante la distanza dalle case sia di pochi metri e il PTCP lo vieti con diversi punti, autorizzando la V.I.A e l’A.I.A. Sabato 24 maggio si terrà una manifestazione di protesta contro l’inceneritore. Il punto di ritrovo è fissato per le ore 15 presso il centro sportivo di Retorbido, facendo una breve camminata fin davanti allo stabilimento ex-Valdata. Saranno presenti molte associazioni agricole, vitivinicole, sportive, culturali e tante scuole. I cittadini dell’Oltrepò Pavese Rispettiamo e valorizziamo il territorio Comitato NO inceneritore Retorbido

Il parco giochi intitolato a Sandra Poggi TORRICELLA - L’inaugurazione giovedì 14 maggio con il sindaco Sensale e il parroco don Daffra

TORRICELLA VERZATE - Giovedì 14 maggio la comunità di Torricella Verzate è stato un giorno importante, di quelli che restano nella memoria collettiva. In mattinata, infatti, si è svolta la cerimonia di intitolazione del parco giochi, situato in via Fontana, alla memoria di Sandra Poggi, scomparsa nel 2012, ma sempre viva nel ricordo dei suoi compaesani. Sandra è stata maestra d’asilo, catechista e per tutta la vita fedele e attiva iscritta all’Azione Cattolica diocesana. Proprio l’Azione Cattolica parrocchiale, guidata da Elena Morini, ha voluto ricordare l’associata, nel giorno in cui lei avrebbe festeggiato il suo 93° com-

pleanno, con questo gesto che ha subito trovato l’appoggio dell’amministrazione comunale. Durante la cerimonia, alla quale erano presenti i nipoti di Sandra, la giunta, le as-

sociazioni di volontariato e il parroco don Luciano Daffra, il sindaco Marco Sensale ha sottolineato come lo spazio riservato ai bambini e ai ragazzi non poteva che essere “affidato a colei che

per oltre 70 anni è stata la custode di tante generazioni di giovani di Torricella Verzate e non solo”. Dopo che il nipote, Padre Cesare Campagnoli, ha benedetto il parco, il sindaco ha tagliato il nastro e tutti i bambini della Scuola Primaria di Corvino San Quirico e della Scuola Materna di Mornico Losana hanno inaugurato i giochi con la loro allegria e la loro vivacità. Ai “suoi bambini” Sandra dal cielo, “con le caramelle in una tasca e il Rosario nell’altra, il cerchietto tra i capelli e il sorriso sulle labbra”, continuerà a rivolgere il suo dolce sguardo dal cielo. d.c.

Festa della mamma all’Istituto “Gavina” STRADELLA - All’evento dei bambini sono intervenuti il presidente Rossi e il sindaco Maggi

STRADELLA - La terza tappa degli incontri per le famiglie dei bambini che frequentano l’Istituto Gavina è stata l’8 maggio scorso per la Festa della Mamma. I primi due erano stati gli incontri di Natale con la Festa del Bambino e di San Giuseppe con la Festa del Papà. Attraverso questi momenti di festa, l’istituto ha promosso iniziative in cui si è trattato di educazione familiare, con la collaborazione della neuropsichiatra Silvia Campetella, e si è proposto ai

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bambini e ai genitori l’esperienza di gestire la dolce commozione della relazione d’affetto espressa in pubbli-

co. I piccoli scolari hanno intrattenuto i genitori con canti e recite di augurio e, con la guida delle maestre e

il contributo musicale del maestro Heredia, hanno condotto i propri genitori a cantare insieme con loro. Inoltre, hanno donato alla loro mamma una bellissima rosa rossa con i più festosi auguri ai quali si sono aggiunte le parole di compiacimento del presidente Mauro Rossi e del sindaco Piergiorgio Maggi. La serata si è conclusa con la cena comunitaria preparata per tutti con la collaborazione della Scuola Alberghiera Santachiara.

Giovedì 21 maggio 2015 FORTUNAGO - Sarà terminato entro il 2015

1 milione di euro dal Ministero per completare l’Auditorium

FORTUNAGO - Dopo i co di Fortunago – In quel2 milioni di euro stanziati la lettera chiedevo di conda Fondazione Cariplo e dividere e sostenere con Regione Lombardia il co- coraggio e determinaziomune di Fortunago ha ot- ne, una priorità decisiva tenuto altri 996 mila euro per il futuro del nostro Codal Ministero delle Infra- mune e dell’intera area strutture per il completa- dell’Oltrepò pavese, intervenendo a favore del commento dell’Auditorium. I lavori saranno appaltati pletamento di questa imentro questo mese e termi- portante opera pubblica”. neranno entro la fine del- È così che arrivò, a poca l’anno. L’Auditorium si- distanza di tempo, dalla tuato nel capoluogo, sarà Presidenza del Consiglio allo stesso tempo teatro, dei Ministri l’invito a provetrina di eccellenza di durre il progetto di comprodotti tipici e manifattu- pletamento dell’opera e la rieri italiani, Enoteca Ol- possibilità di poter avviare trepo, Festival, Moda, il cantiere in Comune per Spettacolo, Arte e Cultura un importo di lavori di e diventerà non solo il fio- 996 mila euro, che nel re all’occhiello di uno dei frattempo il Ministero delBorghi più belli d’Italia, le Infrastrutture, tramite il ma di tutti i Comuni del- Cipe, aveva approvato e l’Oltrepò pavese, soprat- finanziato. tutto per lo sviluppo per- “Sono pertanto molto sodmanente e armonico del disfatto ed orgoglioso che territorio, per arginare lo questo Comune sia in graspopolamento delle zone do di riavviare una stagiomarginali attraverso la ne di sviluppo, dando ricreazione di lavoro, indot- sposte positive ai giovani, to economico ed eventi di al territorio, alle persone che hanno bisogno. – conalto richiamo culturale. L’intenzione del munici- tinua Lanfranchi – Per pio è quella di dare in ge- questo motivo ringrazio il stione la struttura ad una Governo Italiano perché fondazione alla quale sa- ha creduto nel nostro proranno chiamate a parteci- getto. Ma la cosa che mi pare Regione, Provincia, ha sorpreso è che, proprio Camera di Commercio, qualche giorno fa, ho riceente montano e fondazioni vuto una lettera, a firma bancarie. “Tempo fa scris- del ministro Graziano si una lettera a Matteo Delrio e del sottosegretaRenzi dicendo che lo rio di Palazzo Chigi, Luca ‘Sblocca Italia’ era una in- Lotti, con la quale mi cotuizione fondamentale, municano testuali parole: preziosa e degna della più oggi arriva una risposta alta stima. – fa notare Pier diretta e concreta”. Mattia Tanzi Achille Lanfranchi sindaVARZI E BAGNARIA- I Comuni chiedono 400 mila euro

Lavori alle scuole e sullo Staffora VARZI - L’amministrazione guidata dal sindaco Gianfranco Alberti riqualificherà una parte della pavimentazione di piazza della Fiera. Si tratta di un intervento importante che riguarderà un’area strategica del capoluogo montano. Infatti, nella piazza situata vicino alla Casa dei Servizi Terre Alte inaugurata recentemente all’interno dell’ex macello, vengono organizzate nel corso dell’anno numerose manifestazioni. Per questi interventi, affidati all’impresa Lerta e C. srl di Fabbrica Curone, sarà sostenuta una spesa di 32 mila euro. Altri lavori di messa in sicurezza interesseranno la Biblioteca

Comunale Malaspina. Inoltre, il comune parteciperà al bando Mit-Anci dei Piccoli Comuni chiedendo un contributo di 400 mila euro per il completamento della messa in sicurezza di una parte della scuola elementare del capoluogo. Anche il Comune di Bagnaria presenterà un progetto: di ripristino di difesa spondale nei tratti dello Staffora che erano stati compromessi dall’alluvione dell’autunno scorso. L’esondazione aveva danneggiato un cavo dell’alta tensione creando una situazione di pericolo per i cittadini. Anche in questo caso la richiesta ammonta a 400 mila euro.


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Giovedì 21 maggio 2015

Salice Terme Accompagnati dall’assessore provinciale al Turismo Marchiafava

Tour operator cinesi a Pavia e in Oltrepò

PAVIA - I grandi tour operator cinesi sono interessati a Pavia e al suo territorio. In questi giorni l’assessore provinciale al Turismo della Provincia di Pavia Emanuela Marchiafava ha accompagnato un gruppo di corrispondenti esteri, che lavorano per società cinesi, alla scoperta di Pavia e di una parte dell’Oltrepò Pavese. Hanno visitato il cen-

tro storico, l’Università, il ponte sul Ticino, il Castello Visconteo, il teatro Fraschini, la fattoria didattica di Cascina Colombara e tanto altro per poi trascorrere una mezza giornata in Oltrepò. Nella terra a forma di “grappolo d’uva” hanno degustato alcuni vini targati “Club del Buttafuoco” a Canneto Pavese per poi giungere attraverso le stra-

de circondate dai vigneti, a Fortunago, comune inserito nel circuito nazionale dei “Borghi Più Belli d’Italia”. Hanno poi fatto una tappa nei tre centri termali situati tra Rivanazzano Terme e Salice Terme. “Sono davvero soddisfatta di come il territorio abbia risposto, dando il benvenuto attraverso un’accoglienza di livello a questa società che ha intenzione di promuovere in Cina le eccellenze della nostra Provincia. – ha detto l’assessore Emanuela Marchiafava – I tour operator cinesi hanno richiesto ai loro corrispondenti di individuare in Lombardia alcune mete meno conosciute ma ricche di città d’arte, prodotti enogastronomici e strutture ricettive per turisti cinesi di medio alto livello. Si tratta di un’interessante opportunità che può essere colta soltanto attraverso un lavoro di squadra”. Turisti raffinati alla ricerca di paesaggi suggestivi, di piccoli borghi, di cantine vitivinicole in grado di offrire de-

gustazioni in belle location, di castelli, di pievi. “Stanno studiando il nostro territorio con lo scopo di creare eventuali pacchetti turistici e sono interessati anche ad organizzare congressi nell’Università di Pavia. – continua Emanuela Marchiafava – I corrispondenti esteri nei prossimi giorni visiteranno anche alcune realtà del Pavese e della Lomellina”. Le società cinesi, che si occupano del business turistico in Italia, hanno prima contattato la Regione Lombardia e successivamente il Sistema Turistico Po di Lombardia. Da qui è nato l’interesse per le province di Pavia e di Cremona. Un interessamento che potrebbe rilanciare il turismo della nostra Provincia creando un importante indotto economico. Il viaggio alla scoperta del nostro territorio proseguirà nelle prossime settimane toccando anche la parte appenninica attraversata dalle Vie del Sale. m.t.

“L’ultimo giorno di scuola” all’Unitre BRONI - La festa di fine anno. In mostra le creazioni artistiche di chi ha frequentato i laboratori

Le partecipanti al corso di maglia dell’Unitre

BRONI - La musica e la poesia di Giorgio Macellari, accompagnato da Mary Viscardi, hanno fatto da sottofondo all’evento che domenica scorsa, nella Sala Civica del Centro Culturale, ha segnato la chiusura dell’anno accademico 2014 / 2015 dell’Unitre di Broni. Un “ultimo giorno di scuola” speciale in cui moltissimi degli alunni che hanno preso parte ai vari corsi proposti, in particolare ai laboratori, hanno messo in mostra le loro opere, dai quadri, alle fotografie, alle creazioni del

corso di maglia. “Sono particolarmente felice – ha detto Graziella Moroni, presidente dell’Unitre – perché posso parlare di un anno positivo sia per quel che riguarda la frequenza ai corsi sia per la varietà delle proposte culturali e di iniziative. È un anno che ci ha particolarmente impegnate fin dall’inizio per il trasferimento della sede da Villa Nuova Italia a via Matteotti. Il nostro obiettivo di offrire cultura in un ambiente di amicizia ci sembra raggiunto. Qui nessuno è un numero, ma è

una persona che ci dona qualcosa di suo e a cui noi doniamo una parola, un sorriso, un’attenzione. Oggi vedete i lavori del laboratorio di pittura, potete ammirare cosa hanno prodotto gli allievi sotto la guida di Giuliano Allegri e potrete ammirare ciò che è uscito dalle abili mani di chi si è cimentata nel cucito, nella maglia e nelle new entry di quest’anno: fommy, tombolo, chiacchierino e fotografia, grazie alla preziosa collaborazione del circolo fotografico bronese. Non voglio tralasciare i laboratori storici, a cominciare da quello di informatica, per poi parlare del laboratorio teatrale che sta preparando lo spettacolo da presentare alla fine di maggio al festival nazionale delle Unitre a Borgio Verezzi, quest’anno in trasferta a Pietra Ligure. L’anteprima si terrà domenica 24 maggio al Teatro dell’Oratorio di Broni. Siete tutti invitati ad applaudire i racconti del Benny’s bar, omaggio a Stefano Benni”.

VOGHERA - Consegnata al “Ritrovo” dai Rotary della città e di Manosque

La Targa “Jean Giono” a Bianca Pitzorno

VOGHERA - Il salone delle feste del circolo “Il Ritrovo” nel pomeriggio di sabato 16 maggio ha ospitato la cerimonia ufficiale di consegna della targa “Jean Giono” all’autrice Bianca Pitzorno, alla presenza delle autorità rotariane e civili. Istituito nel 1972 dal Rotary Club Voghera in collaborazione con il Rotary Club di Manosque e intitolato allo scrittore francese di origini piemontesi ed Accademico di Goncourt Jean Giono, questo prestigioso premio nasce per celebrare la letteratura come prezioso strumento di fra-

tellanza fra i popoli e viene assegnato ogni due anni ad una personalità, alternativamente italiana e francese, le cui opere richiamino il mondo di Giono e rispondano agli ideali rotariani. Nel corso del tempo la targa è stata conferita ad importanti esponenti del mondo culturale italiano: Cesare Angelini, Indro Montanelli, Luigi Barzini, Giorgio Bassani, Carlo Bo, Giovanni Spadolini, Pietro Citati, Giovanni Raboni, Sebastiano Vassalli e Ferdinando Camon. Quest’anno il premio si tinge di rosa per la scrittrice sassarese Bianca Pitzorno,

autrice di libri per ragazzi (“Tornatràs”, “La casa sull’albero”, “La bambinaia francese” sono solo alcuni dei suoi titoli di maggior successo), romanzi , biografie e saggi per i più grandi, già acclamata unanimemente da pubblico e critica. Con le sue 56 pubblicazioni e una in uscita per Mondadori e quasi due milioni di copie vendute solo in Italia, la Pitzorno ha una carriera già illuminata da importanti riconoscimenti e dal 2000 è Ambasciatrice Unicef, a testimonianza del suo amore per l’infanzia indifesa e dell’impegno nel sociale.

Alla fine dell’incontro il coro dell’Unitre, diretto da Maicol Troni, ha regalato ai presenti un assaggio del repertorio che sta allestendo per il festival dei cori di Salice Terme del 31 maggio. Particolarmente apprezzate tutte le creazioni artistiche esposte, come i lavori “haute couture” delle signore che hanno seguito il corso di maglia tenuto da Mariolina Colombi. m.c.

IL POPOLO

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In Breve

CASTEGGIO/PRESENTAZIONE

Il libro sulla guerra ’15-’18

Domenica 24 maggio, alle ore 18, presso il palazzo della Certosa Cantù, si terrà la presentazione del libro “Il fronte e le retrovie 1915-1918” di Giuseppe Piccoli (Edizioni CEO). Interverranno l’assessore alla cultura Lorenzo Vigo, i curatori del volume Ferdinando Casati e Virginio Giacomo Bono e il critico fotografico Renzo Basora.

VOGHERA/CROCE ROSSA

A Solferino con il nuovo pullman

Ambulanze, autovetture, mezzi per la protezione civile e adesso anche un pullman per organizzare gite aperte a volontari e non solo. Il Comitato Locale CRI di Voghera ha deciso di inaugurare il nuovo mezzo con la gita a Solferino e Castiglione delle Stiviere, luoghi simbolo della Croce Rossa Italiana. Sabato 23 maggio si parte dalla sede di via Carlo Emanuele a Voghera alle 7, per essere a Castiglione tre ore più tardi e visitare la Chiesa Maggiore e il Museo Storico della Croce Rossa. Dopo pranzo, invece, si proseguirà per Solferino, con visita all’Ossario, al Museo della Battaglia, al Memoriale della Croce Rossa e alla Torre Medievale denominata “Rocca Spia d’Italia”. Rientro in serata. Quota di partecipazione 10 euro per i soci CRI, 12 euro per i non soci. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla sede CRI di Voghera. SANTA GIULETTA/CONVENZIONE

Un dipendente per due Comuni

Il comune di Santa Giuletta ha approvato lo schema di convenzione con Casanova Lonati per l’utilizzo di un dipendente comunale specializzato nel servizio tecnico. Il suo utilizzo avverrà per un massimo di tre ore e mezza settimanali. In nessun caso l’utilizzazione del dipendente presso il Comune di Casanova Lonati dovrà pregiudicare il normale svolgimento dei compiti nel Comune di appartenenza. ROVESCALA/SICUREZZA

Quattro telecamere in più

A Rovescala arrivano le telecamere. Il Comune ha ottenuto un finanziamento di 15 mila euro nell’ambito del progetto sicurezza presentato dalla Convenzione di vigilanza “Oltrepo orientale”, che comprende sette Comuni (oltre a Rovescala, Montù Beccaria, capofila, Santa Maria della Versa, Bosnasco, Castana, San Damiano al Colle e Zenevredo). Il contributo ha permesso l’acquisto di un impianto con quattro telecamere e una centrale di controllo, installata presso il municipio. I dispositivi, invece, saranno dislocati al cimitero e in via Roma. BARBIANELLO/SCUOLA

“Idee in movimento”

Graziella Moroni e Mariolina Colombi

L’amministrazione comunale di Barbianello ha liquidato la somma di mille euro all’Istituto scolastico comprensivo di Bressana Bottarone. Tale somma è da utilizzare per la realizzazione del progetto di psicomotricità denominato “Idee in movimento” alla scuola elementare di Pinarolo Po, durante l’anno scolastico in corso.

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IL POPOLO

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Torrazza Coste A Riccagioia il convegno promosso da Graziella Zelaschi

I bambini ambasciatori delle tipicità

TORRAZZA COSTE - È stato una grande festa il convegno “Coltiviamo il futuro”, organizzato a Riccagioia lo scorso sabato da “Pavia per Expo” su impulso di Graziella Zelaschi, preside di lungo corso, ora in pensione, ma sempre attiva. L’evento, pensato per parlare del territorio pavese e dei suoi prodotti agroalimentari, è stato anche una vetrina per le scuole della provincia di Pavia: dalle Scuole dell’Infanzia alle Primarie, alle Secondarie di

1° e 2° grado, sono state circa un centinaio le classi che hanno prodotto materiali multimediali per raccontare il cibo della nostra provincia, nell’ambito del concorso “Adotta un prodotto”. I più piccoli si sono fatti ambasciatori delle tipicità agroalimentari della provincia di Pavia. In una sala “Gallini” (l’aula convegni di Riccagioia) gremita di genitori e bambini, di insegnanti e dirigenti scolastici, si sono susseguiti gli interventi istituzionali,

sino alla premiazione delle tantissime scuole partecipanti al concorso. Lungo le mura della sala erano esposte le opere cartacee dei bambini, mentre quelle multimediali sono state proiettate durante la mattina. Una bella occasione per parlare di cibo e territorio, nel clima di Expo, e per sensibilizzare i più piccoli alla valorizzazione e alla preservazione delle tipicità agricole. Ha aperto i lavori il presidente di Riccagioia, Roberto Mura, introdotto da Graziella Zelaschi che lo ha ringraziato per aver sostenuto e ospitato la manifestazione. Poi gli interventi dei tanti ospiti, tra i quali l’onorevole Angelo Zucchi, gli assessori provinciali Milena d’Imperio ed Emanuela Marchiafava, il sindaco di Torrazza Coste, Ermanno Pruzzi, e il presidente del Gal, Alberto Vercesi. Graziella Arazzi, insegnante e filosofa di origine ligu-

re, ha fatto una lunga e appassionata relazione sul rapporto con la terra e la vita. Teresio Nardi, fiduciario della condotta pavese di Slow Food e dirigente scolastico, anch’egli in pensione, ha sottolineato l’importanza della salvaguardia dei prodotti agricoli locali, a partire dalle giovani generazioni. Isa Maggi, presidente di “Sportello Donna”, l’associazione che ha promosso il concorso, ha spiegato l’iniziativa evidenziandone lo spirito partecipativo e costruttivo. È poi venuto il momento delle numerose premiazioni, gestite dall’ideatrice dell’evento riccagioiese, Graziella Zelaschi. Tantissimi i bambini vocianti che hanno rallegrato la sala con il loro innocente entusiasmo, alternandosi agli insegnanti nel ritiro dei premi. Alla fine dei lavori per tutti un buffet curato dagli allievi della scuola alberghiera Enaip di Voghera.

Giovedì 21 maggio 2015 BRONI - Ha preso il via dalla Fondazione Cella

La “peregrinatio Mariae”

BRONI - In molti si sono dati appuntamento martedì 5 maggio presso la Fondazione Conte Franco Cella di Broni per l’inizio del tradizionale “pellegrinaggio” della statua della Madonna di Fatima attraverso i rioni di Broni. Nell’ambito del mese mariano questa “peregrinatio” è diventata una tradizione consolidata della parrocchia di Broni che due giorni alla settimana “esce” di chiesa e si porta tra le case, sulle piazze e sulle strade, laddove gli uomini e le donne di Broni vivono la loro quotidianità. Ed è consuetudine che questo viaggio prenda il via alla Fondazione Cella. Nella cappella dell’ente, l’Arciprete di Broni don Mario Bonati ha prima guidato la recita del Rosario e poi ha

celebrato l’Eucarestia, accompagnata dai canti della corale parrocchiale. Era presente il Presidente della Fondazione Anna Maria Filighera, una rappresentanza del personale, gli ospiti e tanti bronesi. Dalla Fondazione si fa notare come “sia motivo di gioia il fatto che ogni anno il mese di maggio abbia inizio nella nostra struttura. È un momento atteso dagli ospiti che sempre gradiscono occasioni di incontro con quanti vengono a trovarli nella loro casa”. Durante l’anno sono molte le occasioni in cui la Fondazione, nelle due sedi di Broni in Via Emilia e a Vescovera, apre le porte ai bambini delle scuole, ai giovani dell’oratorio, all’Unitre, ad enti ed istituzioni. m.r.

Gli alunni del “Faravelli” discutono di povertà. Il Vescovo: “No all’indifferenza” BRONI - Non la solita aula e non i soliti prof; giovedì 14 maggio gli studenti dell’Istituto superiore “Faravelli”, con sede a Stradella e distaccamento liceale a Broni, hanno portato in cattedra docenti d’eccezione per un tema altrettanto fondamentale: “Interventi di contrasto alla povertà nelle realtà locali” questo il titolo del seminario che l’Istituto, polo scolastico superiore dell’Oltrepò orientale, ha realizzato grazie alla sinergia fra Dirigente scolastico, docenti e studenti delle classi terminali. Per l’occasione l’aula è stata il bel teatro dell’oratorio di Broni. Ospite molto atteso, che ha catturato l’atten-

zione di tutti, il Vescovo Mons. Vittorio Viola. Gli obiettivi del seminario sono stati subito declinati da Alberto Salvaneschi, classe V C del Liceo. Hanno poi preso la parola il Dirigente scolastico Piera Capitelli che ha voluto mettere in luce il ruolo attivo svolto dai ragazzi nella organizzazione e nella gestione della conferenza (sono stati loro infatti, dal tavolo della presidenza, a coordinare i lavori della giornata), le autorità civili, il vicesindaco di Broni Antonio Riviezzi e il sindaco di Stradella Piergiorgio Maggi e religiose, i parroci di Broni e Stradella, monsignori Mario Bonati e Pietro Lanati. Si è poi

entrati nel vivo della problematica oggetto del convegno con l’intervento di Alice Moggi, assessore alle politiche sociali del Comune di Pavia. Dopo questa prima relazione è stata la volta di don Michele Chiappuzzi, direttore della Caritas diocesana. Il Vescovo ha fatto cogliere a tutti come dalla responsabilità nella lotta alla povertà nessuno si possa chiamare fuori: “Pur avendo in casa la crisi, siamo storditi dal nostro stare bene, dimenticandoci che ogni quattro secondi un bambino muore di fame. Dobbiamo farci prossimi ai nostri fratelli in difficoltà”. A questo

proposito è necessario “sfuggire alla globalizzazione dell’indifferenza, vero e proprio cancro del nostro tempo” e fare spazio all’attenzione al prossimo. Mons. Viola ha provato a suggerire la strada da percorrere per affrontare efficacemente la povertà in un momento in cui le risorse vengono indirizzate altrove: “Serve dar vita ad un patto di solidarietà in cui siano messi insieme i bisogni di tutti affinché da essi possano nascere soluzioni valide”. Dopo il discorso del Vescovo è stata la volta di alcune associazioni di volontariato La conclusione del seminario è toccata a Maria Celeste Genna della V B Ragioneria.

Voghera - Elezioni comunali del 31 maggio Intervista a Pier Ezio Ghezzi

7 domande ai 7 candidati

VOGHERA - In vista delle elezioni comunali del 31 maggio, conosciamo da vicino i 7 candidati sindaci che si contendono la “poltrona” di primo cittadino di Voghera. In questi numeri poniamo ai candidati le stesse 7 domande per approfondire i loro programmi e capire come la pensano su alcuni problemi di stretta attualità. Il candidato intervistato oggi è Pier Ezio Ghezzi, del Partito Democratico.

1) Qual è, secondo Lei, il problema principale di Voghera? Pensa che il Comune possa risolverlo? E come?

Pier Ezio Ghezzi: “Non vi è un solo problema. Voghera esprime complessità. I bisogni primari: sicurezza e salute. Un nuovo modello di città: ecosostenibile, innovativa e praticabile. Sviluppo economico su base territoriale e non cittadinanza: l’Oltrepò come riferimento distrettuale”. 2) Un tempo Voghera contava su numerose industrie, oggi scomparse; nel futuro economico della città cosa vede? Per cosa lotterà come Sindaco? Pier Ezio Ghezzi: “La deindustrializzazione è un fenomeno nazionale. Voghera ha resistito meglio di altre città, ma il tasso di disoccupazione è inaccetta-

bile. Semplificazione delle procedure, tecnologia e aiuti alle aziende innovative, queste le iniziative per rendere attrattiva la città. Capacità progettuale e forte attenzione alle disponibilità finanziarie della Comunità Europea. Lavoro comune con Confindustria e le Organizzazioni sindacali”.

nione degli ‘Stati Generali della economia dell’Oltrepò’ per coordinare l’azione comune per utilizzare i finanziamenti della UE. Perché abbiamo un progetto serio e nuovo per Voghera e perché abbiamo selezionato una nuova classe dirigente, non iscritta a nessun partito politico, trasparente e con voglia di fare”.

3) Sviluppo urbano e urbanistico, economico, sociale e culturale, qualità della vita, sicurezza, ambiente, giovani: come passerà dalle parole ai fatti, mantenendo in equilibrio il bilancio dell’Ente e alla luce dei vincoli alla finanza pubblica?

5) In campagna elettorale si parla di dialogo e di collaborazione con i vogheresi. Come potranno i cittadini trovare concretamente spazio nelle istituzioni, soprattutto durante la futura amministrazione?

Pier Ezio Ghezzi: “Con i progetti e organizzando il lavoro di giunta e dei responsabili apicali del Comune. Ricerca di contributi esterni qualificati e veloci nelle risposte.

Pier Ezio Ghezzi - Partito Democratico

Lotterò per una città moderna guidata da giovani con voglia di fare e di farsi controllare”.

provvedimento che prenderà, se eletto? Perché i vogheresi dovrebbero votarla?

4) Quale sarà il primo

Pier Ezio Ghezzi: “Riu-

Pier Ezio Ghezzi: “Tre piani collaborativi: la reintroduzione, sotto forme meno costose, dei comitati di quartiere, il bilancio partecipato con i cittadini, la messa a disposizione dei locali comunali per le associazioni e i giovani con voglia di fare impresa”.

6) Qualora fosse eletto, farà il Sindaco a tempo pieno? Come immagina la sua giornata/settimana di lavoro nell’ufficio di primo cittadino? Pier Ezio Ghezzi: “Sì. Divisa tra attività progettuali, quelle d’urgenza e quelle di rapporto con i cittadini. Dedicheremo molto tempo all’ascolto”. 7) Ha già in mente i componenti della sua squadra di Giunta? Quando ne renderà pubblici nomi e competenze? Come pensa di organizzare il lavoro di assessori e dirigenti comunali per avere una struttura efficace ed efficiente? Pier Ezio Ghezzi: “No. Ad elezioni avvenute. Saranno premiate la efficienza e la capacità progettuale, il lavoro di team e i risultati”.


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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 21 al 27 maggio 2015 Giovedì 21: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Venerdì 22: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Sabato 23: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630); Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264)

Castellar Guidobono Dal 23 maggio la vetrina di tutti i prodotti tipici

Apre “Il Paese della cuccagna”

Giorgio Daffunchio consigliere di Campagna Amica della provincia di Alessandria

CASTELLAR GUIDOBONO Sabato 23 maggio aprirà a Castellar Guidobono il “Paese della cuccagna”, il più grande mercato eno agro – alimentare e artigianale direttamente dal produttore al consumatore. E’ sotto gli occhi di tutti il fatto che un mondo di vecchi valori si sta estinguendo e un’intera generazione chiede un futuro migliore e la soluzione può venire dalla crisi stessa. Sta questo ragionamento alla base del “Paese della cuccagna” che vuole essere una risposta alla crisi per costruire una nuova consapevolezza economica che elimini gli sprechi alimentari e che riduca la filiera tra produttori e consumatori. In un’area di 10.000 metri quadrati, nella zona che una volta ospitava la discoteca Mayerling, coperta, illuminata ed attrezzata troveranno posto gli stand dei vari produttori: coltivatori diretti, allevatori, ortofrutticoli, florovivaisti, fornai e pasticceri, artigiani e così via.

Il mercato sarà aperto ogni sabato e domenica dalle ore 9 alle ore 19. Tra i protagonisti di questa nuova avventura ci sono anche alcuni produttori di “Campagna Amica”, fondazione creata da Coldiretti per promuovere il cosiddetto “farmer’s market”, ossia un momento di incontro delle aziende agricole che vendono direttamente al consumatore con un rapporto qualità e prezzo di sicuro interesse e si rivolge a cittadini e produttori agricoli per dare risposte a temi di grande attualità come l’alimentazione, il turismo, l’ecologia, la salute e il benessere. A pochi giorni dall’apertura del “Paese della cuccagna”, a Tortona, in piazza Gavino Lugano dove ormai da tempo ogni martedì c’è il mercato di Campagna Amica, abbiamo incontrato alcuni produttori che hanno aderito al progetto. Il primo è Giorgio Daffunchio che di Campagna Amica della provincia di Alessandria è consigliere. Lo incontriamo accanto al suo banchetto

che mette in bella vista delle fragole che solo a vederle ti fanno venire l’acquolina in bocca. “Il Paese della cuccagna – spiega – vuole essere una vetrina dei prodotti del nostro territorio, per sottolineare prima di tutto la qualità dei nostri prodotti. Ho aderito al progetto perché è fatto bene e sono certo che farà bene alla nostra zona. E’ un’occasione per promuovere il nostro territorio, anche al di fuori dei confini locali. Non dimentichiamo che a Milano c’è l’Expo e che il capoluogo lombardo è a due passi da noi. Quindi è un’occasione da sfruttare anche per le nostre zone e il progetto del Paese della cuccagna può essere una vetrina importante”. Daffunchio è convinto che la filosofia di questo nuovo modello di mercato enoagroalimentare trovi dei paralleli con le idee di Campagna Amica: “il consorzio della Coldiretti gioca anche un importante ruolo educativo, in particolare riguarda ad un corretto approccio con i frutti della terra. Bisogna insegnare alla gente a rispettare la stagionalità, si potrà così mangiare meglio. E’ assurdo che in pieno inverno si mangino ad esempio le zucchine”. La sua azienda, con le due sedi di Viguzzolo e Sarezzano da quattro generazioni produce frutta fresca (fragole, ciliegie, albicocche, pesche, mele), ma anche uva da tavola e da vino, oltre a succhi di frutta e vino. Oltre a lui in piazza Gavino Lugano abbiamo visto i banchetti di Cristina Rossi di Castelnuovo Scrivia che produce verdura e di Paolo Nicolini di Rocca Susella che produce salumi. Anche loro saranno da sabato 23 maggio tra gli “abitanti” del Paese della cuccagna.

E’ morto don Giovanbattista Del Fabbro sacerdote orionino

TORTONA - Il giorno dell’Ascensione del Signore, domenica 17 maggio, il Signore ha chiamato a sé don Giovanbattista Del Fabbro sacerdote dell’Opera Don Orione della Comunità del centro “Mater Dei” di Tortona. Anche se ormai in età avanzata, 93 anni, don Del Fabbro prestava ancora il suo servizio pastorale presso il Santuario della Madonna della Guardia celebrando ancora la santa messa e amministrando il sacramento della riconciliazione. I funerali si sono svolti, martedì 19 maggio, presso il Santuario, presieduti dal rettore don Renzo Vanoi. Nell’omelia, don Renzo ha ricordato,

la semplicità e bontà verso i fratelli. Don Del Fabbro era nato a Forni Avoltri, nell’alta Carnia, il 5 ottobre 1921, entrò a Campocroce nel 1936; fece la prima Professione il 15 agosto

1940 e fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1951; fu missionario in Brasile, a Niteroi, Belo Horizonte, Ouro Branco. Ritornato in Italia nel 1967, ha trascorso quasi tutti i suoi anni né nel Tortonese: al Santuario della Madonna della Guardia, alla Calvina, al Centro Mater Dei e prendendosi cura del Santuario della Madonna della Cavallosa. Il direttore generale don Flavio Peloso, l’ha ricordato così: “fu religioso devoto, sacerdote buono, di fede semplice, sempre disponibile a far del bene ancora negli ultimi tempi”. Don “Gibì”, dal cielo, continuerà a intercedere per la famiglia orionina. Fabio Mogni

Giovedì 21 maggio 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Domenica 24: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Lunedì 25: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 26: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 27: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 24 maggio 2015 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA - Il mercato della casa è gravemente in crisi

Il Comune affronta il problema dell’emergenza abitativa

TORTONA - La giunta ti con i quali l’amministracomunale ha approvato nei zione comunale deve congiorni scorsi la prima gra- frontarsi quotidianamente, duatoria quadrimestrale, come dimostra il progressiper l’anno 2015, dei bene- vo aumento degli iscritti ficiari dell’assegnazione nella graduatoria generale degli alloggi di edilizia so- per l’assegnazione passati ciale “di riserva”, per i dai 156 del 2011 ai 290 quali erano pervenute, nel dello scorso anno (+71 per periodo considerato,7 do- cento) ma, all’aumento del mande. Agli alloggi “di ri- numero di domande, non serva”, in base alla delibe- ha fatto riscontro un adera della giunta comunale n. guato incremento degli al58 del 2015, viene riserva- loggi di edilizia sociale geta, al di fuori delle gradua- stiti dall’ATC e situati a torie generali, una aliquota Tortona, i quali sono aucomplessiva pari al 50 per mentati, nello stesso periocento degli alloggi che si do, del 3,8 per cento (da rendessero eventualmente 500 a 519). Pochi altri dati disponibili nel corso del- sono sufficienti per illul’anno, per far fronte a spe- strare la gravità del problecifiche e documentate si- ma: le domande presentate tuazioni di emergenza abi- per la partecipazione al tativa. La normativa vigen- bando generale sono aute consente, infatti, ai Co- mentate del 41 per cento muni dichiarati ad alta ten- (dalle 253 del 2011 alle sione abitativa, come è il 358 del 2014) e gli alloggi caso di Tortona, di incre- assegnati per emergenze mentare l’aliquota degli al- abitative sono quasi radloggi di riserva fissata ori- doppiati (da 6 a 11). ginariamente al 25 per cen- L’insufficienza del patrito di un ulteriore 25 per monio abitativo pubblico è cento e destinandone così dimostrato anche dall’analmeno la metà per far damento del numero di alfronte alla sistemazione dei loggi assegnati ad iscritti in nuclei familiari soggetti a graduatoria (sceso da 10 sfratto esecutivo. La gra- nel 2011 a 1 nel 2014). duatoria, approvata dalla I dati sopra riportati evigiunta, prevede l’assegna- denziano come il problema zione di sette alloggi di della casa costituisca uno edilizia sociale, ma l’asse- degli esempi più significagnazione definitiva sarà ef- tivi di fallimento del merfettuata progressivamente cato: a fronte di un’insuffidall’A.T.C. di Alessandria, ciente offerta di case popoche gestisce le unità abita- lari, per le quali esiste una tive di edilizia sociale, sul- domanda crescente, indotta la base della suddetta gra- anche dalla crisi economiduatoria e tenuto conto del ca che si protrae ormai da numero e delle caratteristi- sette anni, il mercato preche degli alloggi che si senta un’offerta fortemente renderanno effettivamente eccedente la domanda di disponibili, con riguardo alloggi di edilizia residenalla compatibilità degli ziale e di lusso per i quali stessi con la composizione la domanda appare debole, del nucleo familiare asse- come dimostrano i tanti gnatario. Il problema della cartelli “affittasi” o “vencasa è, con quello del lavo- desi” che tappezzano le vie ro, tra i più gravi ed urgen- cittadine. TORTONA - La nomina lo scorso 13 maggio

Fabrizio Palenzona rieletto vicepresidente di Unicredit

TORTONA - Fabrizio Palenzona, sindaco di Tortona dal 1987 al 1995 e presidente della Provincia di Alessandria nei dieci anni successivi, è stato confermato, per il prossimo triennio, vice presidente di Unicredit. Il consiglio di amministrazione della banca, riunitosi al termine dell’assemblea degli azionisti del 13 maggio, ha approvato il bilancio 2014 ed ha anche confermato il presidente Giuseppe Vita, l’amministratore delegato Federico Ghizzoni e l’altro vice presidente Luca Cordero di Montezemolo, mentre ha nominato Vincenzo Calandra Bonaura vice presidente vicario.


Castelnuovo Il 16 maggio presentato il lavoro di Antonello Brunetti

Il libro di “Cui ad Castarnöv”

CASTELNUOVO SCRIVIA - Un careté dar mòl indicava con le stanghe l’ingresso della sala “Gennaro Pessini”; due tavoloni ricoperti da libri dalla curiosa copertina raffigurante due “bugie” di un tempo con una fiammella accesa, simbolo di un’epoca che si sta spegnendo e sulla quale scende il buio; la bella sala dell’ex refettorio dei gesuiti con tutti i posti a sedere occupati e un contorno di persone in piedi; belle gigantografie di una Castelnuovo di fine Ottocento; un tavolo con il sindaco Luise, il relatore Vittorio Pessini, il coordinatore della serata Roberto Delconte, i lettori di alcuni brani dialettali e l’autore del libro Antonello Brunetti. Così è iniziata la serata di sabato 16 maggio dedicata alla presentazione del primo volume “Cui ad Castar-növ” (corredato da un CD di 45 minuti con nove voci dirette dal tecnico del suono Pietro Zanella), al quale seguirà la seconda parte a fine anno. Brevi e simpatici gli interventi di Luise e Delconte,

mentre Pessini ha svolto un intervento più ampio incentrato su vari temi e soprattutto sull’importanza di recuperare il dialetto e con esso i valori di vita del passato. Dopo le letture svolte da Silvia Stella e da Piero Cairo, quest’ultimo con un brano spassoso su vicende di Sişé e Puté, l’autore ha svolto la sua relazione. Arricchita da momenti di divertimento, quali lo spegnersi graduale delle luci in sala rimanendo con due sole candele accese, appositamente costruite dall’apicoltore Gianni Bruni, a simboleggiare il rischio che tutto un mondo di secoli svanisca nel buio più totale. Oppure l’illustrazione del titolo derivante dal detto che quelli di Castelnuovo erano famosi per la loro parsimonia (forse sarebbe meglio dire avarizia), e che con un solo uovo mangiavano in quattro e se ne avanzavano un pezzetto lo andavano a vendere il giorno dopo in piazza. Il tutto accompagnato dalla presenza reale di un uovo sodo, tagliato con vecchie posate in quattro

parti e offerto ai vari relatori, ma visto che uno di questi non stava bene e se ne avanzava un pezzo si apriva l’offerta al pubblico di acquistarlo a un prezzo di favore. Brunetti ha spiegato le difficoltà incontrate per arrivare alla stesura finale di questi due volumi, un periodo di ben 35 anni. Ha accennato alle caratteristiche del libro e ad alcuni aspetti particolari sia del dialetto castelnovese sia della gente che si esprimeva attraverso queste parole, questi modi di dire, questi proverbi. Il primo volume comprende vari temi trattati in 280 pagine complessive che nel secondo saranno addirittura superiori alle trecento. Alla fine, preannunciando una raffica simile alla conclusione dei fuochi pirotecnici che caratterizzano la festa del paese, sei persone distribuite fra il pubblico (Silvia, Piero, Pierangelo, Alberto, Franca e Luisa) hanno gridato in crescendo un centinaio di epiteti, di “parulàs” a dimostrazione che anche sotto questo punto di vista il dialetto era ricco di espressioni, di termini che avevano una loro motivazione, una loro creatività simpatica, in contrasto con la volgarità irritante e ripetitiva che punteggia ogni due o tre parole il frasario attuale, soprattutto quello giovanile. Con questa sorpresa finale che ha stupito e nello stesso tempo divertito il pubblico si è conclusa una delle più piacevoli serate culturali castelnovesi di questi ultimi tempi. Notevole l’affluenza ad acquistare il libro o al ritiro gratuito da parte dei 94 patrocinatori che si sono fatti carico di sostenere buona parte delle spese di edizione di questi due volumi.

CASTELNUOVO - Il 23 e il 24 maggio la XVII edizione della rievocazione storica per le vie del paese

“C’era una volta... Castrumnovum” e la storia medievale

CASTELNUOVO SCRIVIA - Il 23 e il 24 maggio torna l’appuntamento con “C’era una volta... Castrumnovum” ovvero la XVII Rievocazione storico medievale che si accompagna al XII Palio dei quintieri. Ricco il programma della manifestazione che si apre già nella serata di venerdì 22 maggiore quando alle ore 21.15 ci sarà l’inaugurazione delle mostre in Castello: “La Piazza, un tempo”; “Gli acquerelli di Agostina Barbero” eseguiti esclusivamente con colori vegetali e la mostra dedicata alle vicende della II Guerra Mondiale che è già in corso. Sabato 23 maggio alle ore 19 nel borgo si aprono le taverne. Nella piazza medievale l’accampamento delle compagnie d’arme “Flos et Leo” e “Unicorno Alato”. Nel corso della serata spettacoli itineranti portati in scena da armati e musici. Duelli di spade infuocate, musiche e danze con la Compagnia Barbecocul e Vagus Animis. Alle ore 22 la compagnia “San Giorgio e il drago” presenta lo spettacolo medievale “L’arrivo del Principe Shalabi” Domenica 24 maggio alle ore 9.30 si aprono le porte dal borgo a mercanti, viandanti e uomini d’arme; banchi di vendita e di mestieri e alle ore 10 da Palazzo Centurione ci sarà l’avvio del corteggio con giochi di bandiere, figu-

ranti e tamburi, alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale celebrazione della Messa solenne con la partecipazione della corale “Beato Stefano Bandello”. Al termine corteo in piazza, salita alla torre del Busto del Santo, benedizione del paese e rinnovo del drappo tricolore. Dopo il ristoro nelle taverne del borgo, dalle ore 15 andrà in scena il Medioevo dei bambini” che prevede l’animazione in costume, il aboratorio di disegno con i Madonnari di Bergamo riservato a tutti i ragazzi che vorranno partecipare e alle ore 16 lo spettacolo

medieval fantasy “Il Signore degli Anelli” proposto dalla Compagnia milanese San Giorgio e il Drago. Dal profondo influsso culturale e mediatico la sua trilogia continua ad ispirare numerose produzioni letterarie. Ci sarà anche Il giardino dei giochi dimenticati con la Compagnia del teatro dei ragazzi di Semeion presenta a tutti i bambini i vecchi giochi nella piazza medievale. Dalle ore 16 alle 19: nell’ambito di Castelli Aperti si potranno fare visite guidate alla torre del castello. Alle ore 17.30 ci sarà l’avvio del corteggio storico da Piazza delle Scuderie e dalle ore 20 nelle taverne si accolgono i viandanti, al calar del sole giochi di spade infuocate e spettacolo di giocoleria e sputafuoco con la compagnia “Ianna Tampè”. Tra le compagnie partecipanti ci sono Sbandieratori, Musici e Figuranti di Borgo San Marzanotto (Asti), Sbandieratori e Musici di Terre Sabaude di Alba, Figuranti Contrada delle Braide di Mortara, Compagnia Unicorno Alato di Vische (Torino), Musici Compagnia del Barbecocul di Gemona del Friuli, Musici Vagus Animis di Milano, Teatranti della Compagnia San Giorgio e il Drago di Milano e Compagnia del teatro dei ragazzi di Semehion di Milano.

Le vetrate restaurate della chiesa parrocchiale di Molino

MOLINO DEI TORTI Venerdì sera 15 maggio alle ore 21.15 Simone Rabbaglio, titolare della Rabbaglio Vetrate-Restauri di Montodine (Cremona) ha presentato, nella chiesa parrocchiale di Molino dei Torti, il restauro in corso delle vetrate. Molto professionalmente e dettagliatamente ha illustrato le tecniche di restauro di vetri artistici e, nello specifico, il lavoro che comporta il recupero delle vetrate della parrocchiale di Molino. Rabbaglio ha messo a confronto una vetrata già “chirurgicamente trattata” con una ancora da “trattare”, fa-

cendo notare che l’usura del tempo, gli agenti atmosferici e la metodologia di lavoro usata nel passato hanno influito negativamente sullo stato di conservazione di queste vetuste finestre. La serata si è conclusa con la proiezione di immagini pertinenti alle diverse fasi di

studio, elaborazione e lavorazione delle molteplici tessere e figure raffigurate nelle varie vetrate. Rabbaglio si è soffermato anche su lavori eseguiti ed in corso presso altri edifici religiosi, come la Chiesa di San Francesco a Piacenza ed una chiesa moderna di Como.

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 21 maggio 2015

In Breve

TORTONA/ASSOCIAZIONI

Il “grazie” delle Vincenziane per il banco di beneficenza

Anche quest’anno, come è ormai tradizione consolidata per la città, il Gruppo di Volontariato Vincenziano “Santa Lucia”, ha allestito il Banco di Beneficenza durante la celebrazione della Festa della Santa Croce. La presidente Anna Maria Toso ha voluto esprimere il suo “grazie a tutti coloro che hanno pescato” perché per merito loro l’associazione potrà continuare il suo servizio di aiuto alle famiglie della città. Un grande e caloroso ringraziamento è stato manifestato anche al condominio “Domus” che ormai da anni concede il portico sottostante per la collocazione del Banco e alle varie ditte e privati che con i loro doni hanno permesso concretamente l’allestimento dei premi. TORTONA/EVENTI

“Giochi sotto la Torre”

TORTONA - Erano numerosi, piccoli e grandi, coloro che, snel pomeriggio di sabato 16 maggio, hanno affollato i viali ed i prati del Parco del Castello per partecipare o soltanto assistere al ricco programma di giochi e di sport offerto da Giochi sotto la Torre, l’iniziativa promossa da Comune di Tortona, CAV (Consulta delle Associazioni di Volontariato, Fondazione CRTortona, Polisportiva Derthona e Rotary Club di Tortona. Dalle ore 14 alle ore 19 il pomeriggio, allietato da una bella giornata di sole, ha consentito a tanti bambini e ragazzi di sperimentare varie discipline sportive, di approfondire la conoscenza delle attività ludiche, compresi i “giochi di un tempo” della nostra tradizione, e di praticare attività sportive meno note, con unico scopo la diffusione tra i giovani, attraverso lo sport e il

gioco, del “linguaggio” della lealtà, dell’integrazione, della cooperazione e del volontariato. Le discipline ludico-sportive presenti sono state: ginnastica artistica, acrobatica, snow board, teleferica (risalita corda fissa), rugby, corsa nei sacchi e tiro alla fune, percorso Herbert, mountain bike, biciclette, pallamano, basket, e poi i giochi da tavolo, il telescopio, la lettura itinerante di favole, il trucca bimbi, oltre alla consueta corsa campestre della Polisportiva Derthona. Alla fine omaggi e merenda per tutti.

TORTONA/SOCIALE

Spettacolo di magia al “Cora Kennedy Sada” Grande successo dello spettacolo di magia proposto, nei giorni scorsi, alla residenza per anziani “Cora Kennedy Sada” da Magic Eventi di Novi Ligure, nell’ambito del programma di animazione proposto dall’ATI Bios - San Carlo. Claudio e Serena, in collaborazione con Maurizio, hanno offerto, all’interno del progetto “Ricostruiamo la preziosa sintonia tra le generazioni (bambini, giovani e anziani), un’ora di divertimento agli ospiti della struttura, ai parenti e ad un gruppo di bambini del-

l’associazione “Itaca”. Alla riuscita dell’iniziativa hanno validamente contribuito all’interno del progetto “Ponte fra le Generazioni”, anche le due giovani volontarie del servizio civile (Garanzia Giovani), Manuela e Brenda.


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:

VAL

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 21 al 27 maggio 2015 Giovedì 21: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 (tel. 0143 2310) Venerdì 22: Cristiani, Via IV Novembre, 13 (tel. 0143 2321) Sabato 23: Nuova, Viale Saffi, 50 (tel. 0143 2994)

OVI

Giovedì 21 maggio 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Domenica 24: Bajardi, Via Girardengo, 50 (tel. 0143 2216) Lunedì 25: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Martedì 26: Valletta, Via Garibaldi, 1 (tel. 0143 2331) Mercoledì 27: Giara, Via Girardengo, 13 (tel. 0143 2017) Edicole aperte domenica 24 maggio 2015 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

Novi Ligure Le manifestazioni si sono concluse domenica scorsa con la Messa celebrata dal Vescovo

L’abbraccio della città alla Croce Rossa centenaria

Il Prefetto Romilda Tafuri con la presidente della CRI novese Sandra Mantero

NOVI LIGURE - Con la benedizione impartita dal Vescovo della Diocesi di Tortona, Mons. Vittorio Viola, nella Santa Messa celebrata domenica scorsa nella Collegiata di Novi, si sono concluse le celebrazioni per il centenario di attività della Croce Rossa Italiana di Novi. Hanno avuto inizio venerdì 8 maggio con l’inaugurazione della mostra di disegni “I 100 anni della Cri visti dai bambini” allestita a piano terra di Palazzo Dellepiane, nell’omonima piazza di Novi Ligure. Durante l’inaugurazione della mostra è stato comunicato il nome dell’orsetto disegnato da Irene Pa-

rodi che è la mascotte del centenario della CRI, denominazione scelta in base alle indicazioni degli studenti. Gli è stato dato il nome di “SoccOrso”. La celebrazione ufficiale del centesimo compleanno della Croce Rossa Italiana di Novi si è svolta sabato 9 maggio nel salone di rappresentanza del palazzo municipale, in presenza delle massime autorità della città. Al tavolo d’onore della cerimonia, accanto alla presidente della Cri di Novi Ligure, Sandra Mantero, sedevano il sindaco di Novi, Rocchino Muliere, il Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, il

SERRAVALLE - I prodotti della ditta al Designer Outlet

Le Dolci Terre ospitano la Paglieri

SERRAVALLE - Fino ad ottobre, per tutta la durata di Expo, all’interno del Serravalle Designer Outlet il concept store Le Dolci Terre ospiterà produttori locali di specialità tipiche, vini e dolci, oltre ad un corner dedicato ai prodotti Paglieri Sell System. Un progetto che, con il patrocinio della Camera di Commercio e della Regione Piemonte, vuole offrire alla clientela uno spazio di esposizione e vendita impattante e coinvolgente, in perfetto equilibrio tra modernità e tradizione, in cui l’esperienza di acquisto si basi anche sulla conoscenza del produttore, della sua storia e del territorio in cui lavora e produce. Stefano Giubertoni, Direttore Generale Paglieri Sell System ha spiegato che presenteranno alcuni brand di punta dedicati alla natural beauty e al benessere come l’Aloe Vera attraverso un allestimento dedicato al puro succo di aloe del marchio Frau e alla linea Aloessence del marchio Omnia Botanica.

(Foto Dino Ferretti)

presidente regionale della Cri, Tonino Calvano, tutti ringraziati per il sostegno e la collaborazione che mai hanno fatto mancare alla Croce Rossa. Un quadro che ripropone la prima pagina del verbale dell’assemblea che domenica 2 maggio 1915 ha istituito la Croce Rossa Italiana a Novi, è stato consegnato al presidente provinciale della CRI, Marco Bologna e al responsabile del soccorso di emergenza 118 in provincia di Alessandria, Giovanni Lombardi, a Stefano Pernigotti, Vittorio Panizza (geloso custode del prezioso archivio della Cri) e Lorenzo Robbiano. Il sindaco emerito di Novi Ligure è stato coinvolto in prima persona nelle celebrazioni della Cri in quanto, essendo coordinatore della pubblicazione del libro “Soccorso e non solo 100 anni per Novi”, è intervenuto per presentare il volume al cospetto di un uditorio folto e qualificato che quel giorno, sabato 9 maggio, ha gremito il salone di rappresentanza del palazzo municipale, lo stesso luogo in cui il 2 maggio 1915, quando veniva utilizzato quale sala del consiglio comunale, venne costituito il comitato di distretto della Croce Rossa italiana di Novi. Dopo l’intervento di Lorenzo Robbiano, la presentazione del libro e la consegna effettuata dalla bimba Matilde Negrini delle prime copie

ai presidenti emeriti della Croce Rossa di Novi, Piero Coscia e Lorenzo Scotto e a Francesco Melone che è stato a lungo componente del consiglio direttivo della Cri, c’è stato l’annuncio del Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri, che ha reso noto che il sindaco Lorenzo Robbiano, il 2 giugno prossimo sarà insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana. Sono stati ringraziati per la loro vicinanza e disponibilità verso la Cri novese il Vescovo Emerito Mons. Martino Canessa, Sergio Valditerra, Marilena Diano, Silvia Siri (presidente di Acos), Giacomo Repetto, Sorella Emanuela Bigatti (Ispettrice regionale infermiere volontarie Cri), Massimo Merlano, Michele Carozzi e Irene Parodi. A ricordo dell’anniversario e della cerimonia, sabato 9 maggio centinaia di novesi hanno chiesto e ottenuto l’annullo filatelico sulla cartolina appositamente predisposta Molta gente ha resto omaggio alla Cri anche nel pomeriggio di sabato 9 maggio quando c’è stata l’esposizione degli automezzi della Croce Rossa Italiana nel centro storico di Novi. Apprezzate e seguite le dimostrazioni di primo soccorso, le manovre salvavita, la disostruzione pediatrica e le animazioni per i bambini. Indelebile icona di questa parte di cerimonia, bimbe e bimbi con disegnato sulle guance un cuore rosso e la croce della Cri. Altre manifestazioni ufficiali per il centenario della Cri di Novi si sono svolte sabato scorso, 16 maggio, quando è stata realizzata la sfilata

nelle vie del centro di Novi. Dopo il raduno delle associazioni consorelle e di quelle ospiti, in piazza XX settembre, proprio davanti alla sede del comitato di Novi della Croce Rossa Italiana, alle 9.30, è partito il corteo per le vie cittadine con l’accompagnamento della banda musicale “Romualdo Marenco”. I militi della Cri con una rappresentanza di tutte le componenti, con le associazioni consorelle e i rappresentanti delle associazioni ospiti con i loro labari, hanno percorso, preceduti dalla banda musicale “Romualdo Marenco” il centro storico per raggiungere piazza Dellepiane e la Collegiata dove alle ore 10.30 il Vescovo diocesano Mons. Vittorio Viola ha concelebrato la Messa con don Franco Zanolli, don Livio Vercesi e don Stefano Ferrari. Terminata la funzione, si è svolta la consegna di ulteriori riconoscimenti ad altri amici della Croce Rossa novese prima del brindisi del centenario nela sede dell’associazione. Sono stati dieci giorni intensi e significativi, resi importanti e qualificanti dal caldo abbraccio dei novesi alla loro Cri i cui operatori non potevano attendersi un grazie più sincero e comunque meritato. Non finisce qui perché domenica 27 settembre il Centro studi “In Novitate” consegnerà al comitato di Novi della Croce Rossa Italiana la prestigiosa “Torre d’oro”, riconoscimento annualmente assegnato a persone che hanno onorato il nome di Novi in Italia e nel mondo.


NOVI E NOVESE

Novi Ligure Il 22, 23 e 24 maggio tre giorni di eventi con l’Acos

Festa dell’acqua e dell’ambiente

Eugenio Finardi

NOVI LIGURE - Da domani venerdì 22 maggio, sabato 23 e domenica 24 è in programma la “Festa dell’Acqua, dell’Ambiente e della Solidarietà”, organizzata da Acos S.p.A e Gestione Acqua S.p.A. L’iniziativa, nata 18 anni fa con l’adesione alla manifestazione nazionale di Federutility “Impianti Aperti”, ha come scopo quello di far conoscere ai cittadini la complessa macchina tecnica e organizzativa per l’erogazione di servizi irrinunciabili per la collettività, quali l’acqua potabile ed il successivo recupero e trattamento in sicurezza delle acque reflue. Negli anni, sono aumentati i servizi offerti dal Gruppo Acos e la festa è cresciuta nelle

sue attrattive, anche grazie alla partecipazione di tantissimi cittadini, che condividono i messaggi che la manifestazione vuole dare, quali il rispetto dell’ambiente, delle risorse naturali, del territorio e dei valori fondamentali come amicizia e solidarietà. Fino a sabato 30 Maggio gli studenti degli istituti scolastici del territorio possono visitare l’acquedotto di Bettole di Novi e scoprire il funzionamento degli impianti di prelievo ed erogazione dell’acqua potabile destinata alla zona del novese e a quella del tortonese, oltre che a partecipare a lezioni di educazione stradale con simulazione di un percorso stradale in bicicletta, organizzate dal Comando della Polizia Municipale di Novi. Venerdì 22 Maggio alle 9 è in programma un convegno su “Il ciclo dei rifiuti: da costo a risorsa. Casi di studio, diverse modalità”, e alle 14 il Rotary Club di Novi ha organizzato un appuntamento “La valorizzazione energetica della Forsu. Un ciclo virtuoso per l’ambiente e per l’economia”. Alle ore 10 saranno premiati gli alunni delle Scuole della Provincia di Alessandria per il Concorso A.Ato 6. Sabato 23 maggio in Piazza Dellepiane, dalle 15 pomeriggio fino a sera la piazza si animerà con giochi e spettacoli, assieme alle associazioni di volontariato novesi, in collaborazione con “Il cuore di Novi”. Il momento più importante è fissato alle 21.30 con il concerto ”Parole e Musica” di Eugenio Finardi. Durante lo spettacolo il cantante racconterà aneddoti legati alla sua lunga carriera artistica attraverso brani tratti dal suo repertorio e dalla tradizione blues. Per l’occasione i negozi del centro storico rimarranno aperti fino alle ore 24

ed il parcheggio del Movicentro sarà a disposizione. Domenica 24 Maggio la festa si sposterà al parco “Pagella e Bottazzi” di Strada Cassano a Bettole di Novi dove i visitatori potranno visitare l’acquedotto e personale specializzato di Gestione Acqua sarà a disposizione per rispondere ad ogni tipo di quesito in merito al funzionamento degli impianti. Dalle 8.30 alle 11.30 è in programma il IV Trofeo di Pesca alla Trota e dalle 12 alle 18.30 la pesca alla trota sarà aperta a tutti. Per tutta la giornata ci saranno esibizioni della scuola di danza di Alessandria A.S.D. WB Danze e tante saranno le attività sportive da poter svolgere, quali pallavolo, equitazione, calcio rugby e molte altre. La manifestazione proseguirà sabato 6 Giugno, nuovamente in piazza Dellepiane, con la giornata promossa dall’associazione “Ascolta l’Africa”. Dal pomeriggio fino a sera la piazza si animerà con i giochi gonfiabili, animazione per bambini e stand delle associazioni di volontariato, e alle 19,30 sarà recitata la preghiera interreligiosa della pace. Alle 21 saliranno sul palco, direttamente da Zelig, Daniele Raco, Bruce Ketta, Ale Bellotto, Michael Timaco, Andrea Tinè. Seguirà il concerto “Le Unio” (voce e violino). Il ricavato delle offerte sarà interamente devoluto per i campi di lavoro a sostegno di progetti a favore dell’istruzione della missione di Murayi in Burundi. Quest’anno verrà organizzata una nuova manifestazione, “Liberamente” che si terrà il 12, 13 e 14 giugno presso la sede degli Alpini di Novi, alla quale parteciperanno le associazioni di volontariato e sportive in nome della legalità. Michela Ferrando

SILVANO D’ORBA - Il 12 maggio la Messa solenne e la processione con la statua del Santo

Le celebrazioni in onore del patrono San Pancrazio

SILVANO D’ORBA - Attesa da tutti, nel pieno rispetto della tradizione, ma anche con uno sguardo rivolto al futuro, è giunta anche quest’anno la lieta ricorrenza della festa di San Pancrazio. E’ sempre un’occasione per offrire alla popolazione varie attività, allo scopo di ritrovarsi e vivere in spirito communitario esperienze ricche di valori ed emozioni. Sabato 9 maggio si è svolta, per la prima volta, la passeggiata ecologica “camminando s’impara”, che ha permesso a numerosi adulti e bambini di salire al colle, soffermandosi ad ascoltare interessanti notizie storiche e naturalistiche. La giornata era propizia e l’opportunità offerta è stata molto gradita. Domenica 10, poi, si è svolto il 12° raduno di auto e moto storiche, a scopo benefico, con numerosi partecipanti. Il 12 maggio, fin dal mattino, s’intuiva che la giornata sarebbe stata splendida e che avrebbe richiamato al Santuario molti fedeli. La processione, con la statua del Santo, è salita lungo l’antico sentiero, percorso dai nostri padri, ed è giunta agevolmente sul colle, in tempo per la Santa Messa, celebrata da don Giuseppe Turrici. Egli ha parlato veramente con il cuore, invitando a riflettere sull’importanza dell’amore e della condivisione. E’ il quarantesimo anno che allieta la comunità con la sua presenza e l’augurio è che continui ancora per molto tempo a dare la sua spontanea disponibilità. La Messa delle ore 11 è stata celebrata dal Vescovo Mons. Vittorio Viola, che, con il suo splendido sorriso, ha reso più luminosa e calda l’atmosfera, già ricca di sentimenti buoni. Ha parlato con umiltà, sostenuta da una fede profonda, donandoci perle di saggezza su cui riflettere. Era la prima volta che celebrava a San Pancrazio e si è augurato di poter raggiungere il traguardo di don Giuseppe. Il Vescovo ha parlato del santo patrono, della sua testimonianza di fede - fino al dono della vita - consigliando di attingere forza dalla sua testimonianza per accrescere la fede della comunità.

San Pancrazio, pur giovane, messo di fronte a una difficile scelta, non ha avuto esitazioni, restando fedele a Cristo, garantendo a sè la vita eterna. Proprio come il chicco di grano che, per dare vita, deve prima morire per poi risorgere. Mons. Viola ha aggiunto che la storia della Chiesa è accompagnata da sempre dal martirio e che tutti i cristiani dovrebbero essere fedeli autentici, senza vergogna di fare il segno della croce o di partecipare alla Messa. Il santo richiama a quell’amore per Cristo, che sostiene ogni martire: “egli è così attratto dall’amore per Gesù Crsito da desiderare di assomigliargli in tutto, anche nel dono della vita. In questo vediamo la misura dell’amore. A noi tocca rispondere con l’esperienza della carità da vivere con l’altro, sostenuti dalla forza e dall’entusiasmo, testimoniando che Cristo è risorto. Solo in questo modo potremmo avere quella gioia piena che viene dalla conoscenza di Cristo, come il Santo ci insegna”. Mons. Alessandro Cazzulo ha ringraziato Sua Eccellenza, i portatori, tutti i fedeli, i confratelli venuti da Novi Ligure, Alessandria, Ovada, dall’Oltrepò

pavese e dal genovesato, che hanno collaborato sia per le confessioni, sia per le Sante Messe. Una particolare attenzione va agli “Amici di San Pancrazio” che anche quest’anno hanno contribuito a rendere migliore la festa che è continuata domenica 17 con la Santa Messa e la processione con la statua del Santo e i crocefissi delle Confraternite per le vie del paese. Al pomeriggio altro momento di divertimento offerto dalla “Pro Loco” con “Quattro passi... sui mattoni”, sfida tra i bar del paese. I festeggiamenti sono terminati lunedì 18 con la Messa per tutti i defunti e la tradizionale fiera. In tutta la settimana, solerti e attivi volontari hanno aperto un “banco di beneficenza” a favore dell’oratorio. A loro, come a tutti coloro che con opere, disponibilità e preghiere, hanno contribuito alla riuscita della festa è stato rivolto il grazie della comunità. L’appuntamento è al prossimo anno, nella speranza di ritrovarsi ancora una volta insieme, animati da buoni sentimenti, volontà, fede e... tanto amore. Maria Ausilia Piano Claudio Passeri

IL POPOLO

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Giovedì 21 maggio 2015

In Breve

NOVI LIGURE/ORATORIO

Il Centro estivo comunale

Per il terzo anno consecutivo è stata rinnovata a Novi la convenzione tra Palazzo Pallavicini e la Parrocchia di San Pietro, a favore del Centro estivo comunale, pertanto, l’oratorio di Santa Rita potrà aprire i battenti per accogliere bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. Il “Centro estivo comunale” rimarrà in funzione tre mesi, dal 15 giugno al 4 settembre, con una breve interruzione solo nella settimana di ferragosto. Il Centro funzionerà dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 17, mentre a partire dalle ore 17, Santa Rita riprenderà le normali funzioni di oratorio, fino alle ore 19 (lo stesso il sabato, dalle ore 16.30 alle ore 19). Nel corso degli anni, il Centro estivo ha raccolto sempre più iscritti: erano un centinaio nel 2013 e già 150 nel 2014. “Ci stiamo preparando per accogliere tutti – affermano gli organizzatori Bledi Koci, Filippo Demicheli e Emanuele Lavezzaro – avremo un buon numero di animatori, tutti maggiorenni, con un rapporto massimo tra educatori e bambini di 1 a 7. Ogni estate, il Centro di Santa Rita sceglie un tema educativo: quest’anno sarà “kaleidos - fiducia” e i giochi proposti ai bambini saranno improntati al concetto della fiducia in noi stessi e negli altri. A partire da luglio, ogni settimana sarà proposta una gita di istruzione o una giornata in piscina; grazie alla collaborazione tra Comune e Parrocchia, sono inoltre previste agevolazioni per i meno abbienti. Ad esempio per le famiglie con un reddito Isee inferiore a 8.500 euro, la prima settimana di frequenza è gratuita (o costa solo 15 euro, nel caso in cui si decida di usufruire della mensa). Anche a prezzo pieno, comunque, le cifre da sborsare sono in linea di massima inferiori a quelle dei Centri estivi privati: l’abbonamento settimanale varia dai 50 ai 70 euro, a seconda che si scelga la mensa o meno. L’iscrizione è gratuita. Davide Daghino SERRAVALLE SCRIVIA/EVENTI

Il risveglio dei draghi

Sabato 23 e domenica 24 maggio, presso la Biblioteca comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia, gruppi di avventurieri armati di gomma e matita sfideranno il destino alla ricerca di fama, ricchezze e storie da raccontare davanti al focolare. I creatori di Fumble, il primo podcast di liveplay in Italia, condurranno ragazze e ragazzi assetati di avventura nel mondo dei giochi di ruolo, una via di mezzo tra i giochi da tavolo e il teatro, dove i giocatori lavorano insieme per raccontare una storia che li vede protagonisti. Vivranno fantastiche avventure combattendo orchi, liberando castelli e, naturalmente, risvegliando gli antichi draghi che dormono sopra i loro tesori nelle grotte più profonde. Creato da Claudio Serena, Jacopo Colò, Matteo Mantovanelli, Roberto De Luca e dal serravallese Simone Bonavita, Fumble è un programma che da due anni ogni settimana porta in radio i giochi di ruolo. Alla biblioteca di Serravalle i cinque autori faranno da narratori e da game master per i giovani protagonisti e li guideranno in una grande avventura. Per partecipare si può contattare la biblioteca (mail: biblioteca@comune.serravalle-scrivia.al.it; storie900@comune.serravalle-scrivia.al.it). VOBBIA/PARROCCHIA

Vallenzona e il campo di calcio

La Parrocchia di Vallenzona, nel comune di Vobbia, in valle Scrivia, possiede una canonica attrezzata per ospitare gruppi parrocchiali, scouts e squadre di calcio giovanili. Da diversi anni le squadre di calcio giovanili vengono a fare il ritiro precampionato, nel paese, utilizzando il campo di calcio ristrutturato e con un fondo in erba sintetica. Il paese di Vallenzona si trova a 800 metri di altitudine ed è un posto ideale per le attività sportive. Le offerte che la parrocchia riceve servono per la manutenzione e il mantenimento delle strutture parrocchiali, compresa la chiesa. Per informazioni per utilizzare il campo sportivo si può inviare una mail (zaveriogr@tiscali.it) oppure telefonare (cell. 347.3697447).


IL POPOLO Giovedì 21 maggio 2015

ATTUALITA’

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Il 30 e il 31 maggio si svolgerà la IV edizione della rievocazione dei fatti avvenuti nel 1416, quando il Signore Lancellotto Beccaria non rispettò il giuramento di fedeltà ai Visconti Duchi di Milano

“Casei Medievale 2015”

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asei Gerola, borgo rurale adagiato nella fertile piana al confine tra Piemonte e Lombardia, rievoca il 30 e 31 maggio una data importante, legata alla storia del paese e dell’antico Ducato di Milano. Secondo la tradizione nel 1416 Lancellotto Beccaria, Signore di Casei dal 1410, non rispettò il giuramento di fedeltà dichiarato a Filippo Maria Visconti, Duca di Milano, nonostante avesse ricevuto in cambio della solenne dichiarazione l’infeudazione delle località di Casei Gerola, Silvano Pietra e Serravalle. Il nobile casellese non solo venne meno alla promessa data, ma tramò anche contro l’ignaro Visconti, ordendo un complotto insieme al Duca di Ferrara, ai Malatesta di Rimini e al Marchese del Monferrato, Teodoro II. Lancellotto arrivò addirittura a dichiarare guerra a Filippo Visconti, il quale schierò contro le truppe del Beccaria le armate ducali, comandate dal Capitano Generale Francesco Bussone, detto il Carmagnola, dal nome del paese natale del condottiero, situato a sud di Torino. Stanchi dei soprusi e della tirannia esercitata dal Beccaria, anche gli abitanti di Casei si schierarono a fianco dei Visconti e dei soldati capitanati dal Carmagnola, fornendo 25 balestrieri e 70 pavesarii. La battaglia si concluse con la conquista del castello da parte delle forze armate del Carmagnola. Lancellotto fu fatto prigioniero, condotto in catene a Pavia e impiccato per tradimento nella piazza pubblica. In seguito alla vittoria conseguita Francesco Bussone, meglio conosciuto come il “Conte di Carmagnola”, fu nominato dal duca di Milano Conte di Casei. Il capitano di ventura, però, non venne mai designato conte di Carmagnola. L’errata denominazione è dovuta alla trascrizione dello scrittore Alessandro Manzoni, che diede ad una sua tragedia, incentrata sul personaggio di Francesco Bussone, il titolo “Il Conte di Carmagnola”. In segno di stima e di riconoscenza

Gli scudi di Margherita e Filippo

Margherita Cantoni di Orvieto e Filippo Costantini di Lecce sono una giovane coppia di medici, molto appassionati di storia, che saranno presenti a “Casei Medievale 2015” grazie a un hobby “molto particolare”... Da alcuni anni, infatti, si dedicano a una attività che li ha resi famosi in tutta Italia, come loro stessi ci raccontano: “Siamo due giovani medici con un hobby sicuramente molto particolare: da anni, ormai, costruiamo nel modo quanto più filologico possibile scudi, non solo medievali ma anche vichinghi, rinascimentali, celtici e romani… Tutto, ovviamente, nasce per casualità, grazie ad un gioco tra colleghi universitari e alla improvvisa necessità di avere uno scudo da utilizzare in una manifestazione, in questo imprevisto modo abbiamo appreso i rudimenti delle tecniche costruttive. Poco a poco abbiamo fuso tra loro le nostre nuove capacità in falegnameria alla preesistente passione per la storia andando alla ricerca delle fonti d’epoca, cercando di carpire segreti da poter applicare alle nostre realizzazioni. Così oggi, grazie allo studio delle

fonti iconografiche e alla visione diretta dei pochi reperti giunti fino ai nostri giorni, come la collezione presente presso il Museo Bardini di Firenze o lo studio indiretto dei reperti conservati all’estero (rotelle di Lucerna o gli scudi vichinghi della nave “Gokstad”), siamo in grado sia di utilizzare materiali d’epoca sia

materiali moderni, fondendoli in un prodotto che abbia le caratteristiche estetiche conformi all’epoca rappresentata ma anche una resistenza e una leggerezza ai tempi impossibile da ottenere, grazie alla quale gli scudi risultano più facili da maneggiare e più sicuri nei combattimenti. Attualmente costruiamo, esclusivamente su misura, seguendo le direttive dei singoli committenti, scudi di diverse epoche utilizzando sia materiali storicamente validati come legnami, collanti naturali, pelle e parti in ferro realizzate a mano da valenti artigiani, sia materiali dell’era moderna, come il legno compensato o le colle sintetiche. Costruiamo, inoltre, scudi decorativi non adatti all’ uso in combattimento ma destinati ad essere ammirati al pari di un quadro, per la cui decorazione con materiali pregiati e colori naturali ci affidiamo al Maestro Fabrizio Diomedi, specializzato nella realizzazione di icone medievali (www.diomediarte.it). Alla passione per la realizzazione degli scudi si affianca quella per l’araldica con la ricostruzione e la rielaborazione degli stemmi o la loro creazione ex novo”.

il Carmagnola ricevette anche in moglie Antonia Visconti, nipote del duca milanese. Le nozze della celebre coppia si celebrarono a Casei. A Casei il famoso condottiero visse anche alcuni anni ed ebbe come residenza il broletto. Di quest’antico edificio è rimasta l’ala orientale, posta di fronte alla trecentesca Collegiata di San Giovanni Battista. Entrambi i monumenti, ritenuti interessanti esempi di gotico lombardo, sono visitabili nei giorni della rievocazione storica. Momento clou della manifestazione è l’allestimento del bivacco e dell’alloggiamento dei soldati, che predisposto da 50 compagnie di scherma medievale e di rievocazione con 350 rievocatori e costituito da 96 tende montate più i velari e i relativi accessori, è considerato tra i più grandi e spettacolari accampamenti organizzati negli eventi di rievocazione medievale in Italia. Nel corso della manifestazione gli armigeri si sfideranno in tre tornei di scherma, ispirati alle regole dei principali trattati di scherma medievale: duecentesco, trecentesco in armatura pesante e coreografico con parti anche recitate. Durante la solenne funzione religiosa, che si terrà domenica nella Collegiata alle 11 ai vincitori dei tornei sarà consegnato il Palio di San Fortunato. Ciascun guerriero riceverà pure la benedizione della spada, secondo un antichissimo rito che risale a San Bernardo. La battaglia finale, con l’assalto al castello che fu per secoli la roccaforte dei Beccaria, si svolgerà domenica 31 maggio alle 18. Giocolieri, falconieri, artisti di strada, cene medievali, disfide tra streghe e un singolare mercato medievale con la riproduzione di botteghe e antichi mestieri animeranno le vie del centro storico che, circondato da fossati e resti di mura medievali, conserva il millenario impianto urbanistico di tipo romano, con strade parallele ai due assi principali. Chiara Parente da “Medioevo” n. 220 - maggio 2015


DIOCESI DI TORTONA

VIAGGI e PELLEGRINAGGI

2015

La Terra Santa (pellegrinaggio guidato dal Vescovo)

Dal 19 al 26 ottobre 2015

È il pellegrinaggio per antonomasia. Un’esperienza di fede e di spiritualità che bisogna fare prima o poi nella vita. Ripercorrere i luoghi dove Gesù si è incarnato, è nato, è vissuto, è morto ed è risorto. Il pellegrinaggio sarà impreziosito dalla partecipazione del nostro nuovo vescovo mons. Vittorio Viola che farà da guida spirituale con profonde meditazioni. Sarà bene iscriversi quanto prima perché i posti sono limitati.

La Spagna mistica

Dal 4 all’11 settembre 2015 Nel 5° centenario della nascita di Santa Teresa D’Avila patrona d’Europa, dottore della Chiesa, grande riformatrice dell’Ordine Carmelitano, viene proposto un bellissimo percorso per la visita dei luoghi legati a questa grande santa. Un tour per numerose e famose città spagnole iniziando dall’affascinante Madrid e concludendo con una breve puntata a Lourdes.

La Grecia classica e le meteore Dal 13 al 20 giugno 2015

Un tuffo nel bellissimo mar Egeo, alle sorgenti della cultura classica, del patrimonio artistico, filosofico, naturale, religioso. Visita dei Monasteri bizantini delle meteore, singolari montagne, luoghi della spiritualità ortodossa nella bellissima regione della Tessaglia. Un tour affascinante per la sua ricchezza storica e per le sue incomparabile bellezze.

Per ogni proposta è disponibile il programma dettagliato. La partecipazione a questi viaggi dà l’opportunità di contribuire per il 3% al sostegno dei progetti di cooperazione e sviluppo realizzati dai nostri missionari in varie parti del terzo mondo. L’Ufficio missionario offre altresì la possibilità di acquistare i biglietti d’ingresso all’EXPO al conveniente prezzo di €20. Informazioni e iscrizioni presso Ufficio Missionario Diocesano Curia vescovile, piazza Duomo, 12 - 15057 TORTONA tel. 0131 816617; e-mail: tortonamissio@virgilio.it


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 21 maggio 2015

19 MORNICO e BRONI - Due spettacoli il 23 e il 30 maggio

“Cent’anni dopo” la Grande Guerra

BRONI - Broni celebra il centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale. Lo fa dal 20 al 24 maggio al Carbonetti, nell’ambito della stagione teatrale, con un programma di eventi di qualità allestiti dal direttore artistico Paolo Zenoni di Appi Milano. “Cent’anni dopo…memoria storico, politica, teatrale e cinematografica della Grande Guerra in occasione del Centenario” è il titolo di questa settimana di conferenze, film, documentari e spettacoli teatrali sui temi della Prima Guerra Mondiale. Prenderanno parte alla settimana di lavoro prestigiosi ospiti, tra cui il prof. Giorgio Galli, storico e politologo, e l’on. Paolo Pillitteri (nella foto), studioso del cinema ed esperto della figura di Luca Comerio. Si tratta di una opportunità unica per il territorio, che non ha riscontro in altre iniziative non solo locali ma anche regionali e nazionali. L’attenzione ai temi della Grande Guerra non si esaurirà

nella corrente stagione del teatro in quanto il Centenario inizia nel 2015 ma proseguirà per tre anni, sostanzialmente sino al 4 novembre 2018; pertanto nelle prossime stagioni sono previsti ulteriori appuntamenti su questo tema.. “Si tratta di una iniziativa unica per approfondimento e per il prestigio degli ospiti – fa notare Paolo Zenoni – che il Teatro Carbonetti è lieto di proporre al territorio. Un Teatro, in particolare un Teatro pubblico, quale il Carbonetti desidera essere e quale la comunità desidera che sia, non ha esclusivamente la funzione di “tempio dello spettacolo” ma di laboratorio nel quale possa crescere la consapevolezza culturale della cittadinanza, nel quale si sviluppi il confronto tra idee anche diverse, in cui i giovani, grazie alla collaborazione degli Istituti scolastici di zona, trovino l’opportunità di scoprire e approfondire il passato, oltre le convenzioni e l’istituzionalità dell’informazione televisiva”. Il primo appuntamento si è tenuto ieri sera con la conferenza di Paolo Pillitteri sul tema “Il cinema e i documentari di guerra di Paolo Comerio”, che fu un pioniere, particolarmente attento alle vicende militari, del cinema italiano con la produzione di lungometraggi e documentari che fecero epoca. Questa sera, alle ore 21, sarà al volta di “Cent’anni fa a Sarajevo”, uno spettacolo/racconto teatrale, realizzato a cura di Roberto Sbaratto e Cinzia Ordine, che ricostruisce gli eventi della giornata del 28 giugno 1914, quella dell’attentato all’Arciduca austriaco Francesco Ferdinando e alla moglie, che costituì la causa prossima dell’esplosione del conflitto. Al termine Giorgio Galli e gli autori discuteranno con il pubblico e risponderanno ad eventuali domande. Sabato 23 maggio alle ore 16.30

Giorgio Galli terrà una conferenza sul tema “Le cause del conflitto; dalla guerra lamopo alla guerra di trincea” cui seguirà alle ore 18.30 la proiezione del film “Uomini contro” di Francesco Rosi con Gian Maria Volontè. Sabato 24 maggio l’ultimo giorno di eventi alle ore 16.30 Giorgio Galli affronterà il tema “Società e politica in Italia e in Europa. Alla fine quale vittoria?” e alle ore 18.30 ancora grande cinema con la proiezione de “La grande illusione”, pellicola del 1937 di Jean Renoir con Jean Gabin. Nel presentare l’iniziativa Paolo Zenoni fa notare come alla base delle scelta di dedicare un’intera settimana al Centenario c’è soprattutto un motivo etico e culturale, quasi un dovere nei confronti in particolare delle nuove generazioni: “Siamo di fronte a una generazione autoreferenziale, chiusa nella virtualità di un mondo che le ha fatto dimenticare di avere delle radici e, spesso, il piacere della parola detta, scritta e letta. Una seconda responsabilità è degli storici: non hanno saputo o voluto raccontare quelle pagine! Si sono rifugiati in una memoria retorica che, se pur ha una legittimità, non può rivestire una funzione totalizzante. Con tutto il rispetto, le “lettere dal fronte”, cui sono poi succedute le “lettere dei condannati a morte” e “dei partigiani”, ci ha restituito il periodo storico in chiave “individualistico-privata”, mentre la Prima Guerra ha, come tutte, ragioni economiche, politiche, nazionalistiche e industriali. La terza responsabilità è delle generazioni che la guerra la dovevano spiegare e non l’hanno fatto. La mia generazione, per come ha gestito la scuola nei decenni, ha in questo senso enormi responsabilità”. m.r.

VOGHERA - Domenica 24 maggio la raccolta fondi per aiutare il Togo

La festa di solidarietà per la Maison de Bethanie

VOGHERA - Anche quest’anno Porana Eventi è al fianco di Associazione Insieme e Croce Rossa Voghera per dare vita a una grande festa di Pentecoste nel segno dell’integrazione tra i popoli. Domenica 24 maggio, sarà, infatti, organizzata la giornata per la raccolta fondi a favore del Centro Maison de Bethanie a Lomè in Togo, dove opera Suor Vittoria con un centro di accoglienza per minori disadattati e orfani. A Lungavilla vive invece la sorella, Byby Lucette, infermiera presso l’ospedale di Voghera: è lei l’anima di questa festa, pensa a tutto, dal pranzo comunitario con cibi tipici del Togo per un centinaio di persone fino all’allestimento del mercatino con oggetti artigianali. Si parte alle ore 11.15 presso la chiesa del Carmine di Voghera, vicino al Duomo, con la messa animata dalla corale S. Germano di Rivanazzano Terme. Poi, presso i locali dell’oratorio della parrocchia di Pombio, sarà organizzato un momento di ri-

trovo per il pranzo a base di piatti del Togo e di altre nazionalità. A seguire si farà il punto, anche con l’ausilio di video, sul progetto della “Maison de Bethanie” a Lomè, un progetto di adozione a distanza, con prodotti artigianali realizzati dai bambini ospitati presso la struttura. “Abbiamo preparato foto e video che mostrano tutte le nostre attività – spiega Byby Lucette – esporremo gli oggetti artigianali ed apriremo un mercatino, ci divertiremo anche con una sfilata di abiti africani grazie all’organizza-

zione di Luisa Dosseni e alla collaborazione dei Volontari della Croce Rossa e di Porana Eventi, con tanta musica dal vivo e con una ricca merenda finale con dolci tipici della tradizione africana”. Chiunque volesse intervenire a questa giornata di festa può chiamare l’associazione Insieme o Byby (tel. 333.7015174). Per chi non potesse partecipare alla giornata ma volesse comunque fare una offerta da destinare al Centro Maison Bethanie del Togo potrà trovare i riferimenti sul sito del progetto (www.maisonbethanie.org).

Si chiude in musica la stagione del Teatro della Juta

ARQUATA SCRIVIA - Si chiude sabato 23 maggio, alle ore 21, la stagione invernale Orange Off del Teatro della Juta di Arquata, in attesa degli appuntamenti estivi all’aperto. The Buddy Bolden Legacy Band” presenta al pubblico un originale concerto - reading dedicato al leggendario primo re di New Orleans, al secolo Buddy Bolden. Il quartetto di musicisti genovesi, capitanato da Alberto Malnati, con l’ausilio della bravissima attrice e cabarettista Federica Sassaroli, intraprende un viaggio a ritroso nel tempo esplorando la musica dei primissimi anni del

’900. La formazione che suonerà è composta da Alberto Malnaticontrabbasso e voce; Stefano Guazzo sassofono soprano e clarinetto; Roberto Colombo chitarra; Fabrizio Cattaneo tromba; Robert Lopez drums e Federica Sassaroli reading. I biglietti costano 8 euro intero e 6 ridotto e per prenotare si può telefonare (345.0604219) oppure mandare una mail (teatrodellajuta@gmail.com). Gli appuntamenti sono realizzati da Commedia Community, in collaborazione con la Compagnia del Barchì e con la Compagnia Stregatti e con il patrocinio del Comune.

Il Laboratorio teatrale del Faravelli sul palco con “Così è... se ci pare”

Le prove a scuola di un precedente spettacolo del Liceo

BRONI - Per due serate gli alunni del Liceo Scientifico “Faravelli” di Broni indosseranno i panni degli attori e saliranno sul palco per presentare la commedia “Così è... se ci pare”. Un titolo originale e d’effetto per un testo vivace e allegro realizzato dalla professoressa Maria Cristina Morini per gli allievi che hanno seguito durante l’anno il Laboratorio di Teatro, organizzato dalla Scuola, che lei segue con grande entusiasmo e professionalità. Quest’anno la storia è ispirata alla celeberrima “Locandiera” di Carlo Goldoni che, a insaputa di tutti, si è trasferita nell’Oltrepò, per la precisione tra Broni e Stradella, dove l’hanno seguita il Marchese di Forlipopoli, il Conte di Albafiorita, il Cavaliere di Ripafratta e il fedelissimo cameriere Fabrizio... Ad accoglierla ci sono attrici girovaghe, ballerine, nobiluomini e nobildonne che le fanno corona e le

creano anche qualche problema. La scaltra locandiera, però, con eleganza e scioltezza, saprà destreggiarsi tra pomposi corteggiatori, misogini incalliti, false gran signore ed equivoci di ogni genere, riuscendone sempre vincitrice, idolatrata dai corteggiatori delusi, dai misogini convertiti, dalle bugiarde pentite e libera da ogni sospetto. La “prima” dello spettacolo si terrà a Mornico Losana, sabato 23 maggio, alle ore 21, in piazza Libertà. La seconda rappresentazione sarà a Broni, il 30 maggio sul palco del Teatro Carbonetti, sempre alle ore 21. Accanto ai giovani attori e all’esperta regista Maria Cristina Morini, ci sono Cristina Gallina per le scenografie, Giangiacomo Pinardi e Tommaso Parmeggiani per le musiche, Francesca Colombi per le coreografie e Maria Teresa De Filippi per i costumi. d.c.


La Messa della tua parrocchia in diretta video sul sito della Diocesi

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cell. 393.9403564 - email: comunicazione@diocesitortona.it


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EVENTI E CULTURA

Giovedì 21 maggio 2015

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San Luigi Orione e la devozione alla Madonna di Caravaggio FUMO (CORVINO SAN QUIRICO) - Da domenica 17 maggio il Santuario di Fumo, frazione di Corvino San Quirico, è la meta di centinaia di fedeli che giungendo da tutto l’Oltrepò partecipano alla Novena in onore della Madonna di Caravaggio che sarà solennemente festeggiata il 26 maggio. Da tempo immemorabile maggio è il mese dedicato a Maria e la devozione popolare ha sempre mantenuto viva la tradizione di pregare il Rosario insieme, nelle case come nelle chiese come davanti alle numerose edicole mariane che popolano le nostre strade. Anche oggi nell’epoca del “mordi e fuggi” alla sera si sentono suonare le campane nei paesi che ricordano questa pia usanza. In questo mese si ricorda la Madonna di Pompei (8 maggio), di Fatima (13 maggio), Ausiliatrice (24 maggio) e di Caravaggio (26 maggio) quasi a voler rafforzare l’idea che in questo lasso di tempo che prepara all’estate il bisogno di affidare alla Madre la propria vita e quella della comunità diventa un desiderio profondo del cuore che va esaudito. La chiesa di Fumo nella nostra Diocesi ha da subito avuto una storia illustre e la presenza ogni anno di numerosi devoti è la conferma che “la Madonna voleva questo luogo di preghiera”. Di questo era convinto il fondatore san

Luigi Orione che il 26 maggio 1939, inaugurava questo tempio sacro, nato dalla volontà del canonico Arturo Perduca di realizzare un voto fatto da sua madre. Lo stesso Don Orione in occasione di quel primo 26 maggio, che per lui fu anche l’ultimo perché morì il marzo successivo a Sanremo, scrisse: “Diamo gloria a Dio e alla Ma-donna, madre di Dio! Il 26 maggio il nuovo tempio, monumento di fede e d’arte, sarà aperto solennemente al culto.... Si compiono così i voti di tutta una popolazione: le fatiche di tanti giovani leviti, che si son fatti manovali per innalzare la casa del Signore, sono coronate, a un anno dall’inizio dei

lavori. È la Divina Provvidenza che ha fatto questo ed è una meraviglia agli occhi nostri… Fratelli, venite tutti al nuovo Caravaggio!”. Queste sue parole non sono cadute nel vuoto, ma hanno avuto un’eco portentoso e oggi sembra di poterle ancora sentire. Durante le sere della Novena quando durante la funzione si alternano i sacerdoti delle vicarie vicine e le voci di tante corali parrocchiali risuonano sotto le volte e le scale che portano alla cripta dove è custodita la statua della Vergine sono percorse da centinaia di piedi, la mente torna indietro nel tempo e va a più di 75 anni fa quando il santo di Pontecurone scelse di affida-

re questo luogo alla Madonna di Caravaggio. La devozione di San Luigi Orione a Maria fu una costante di tutta la sua vita e tanti sono gli episodi che lo confermano, ma due in particolare sono i luoghi che più lo attraevano: il monte Figogna sopra Genova dove apparve la Madonna della Guardia e Caravaggio, nella pianura lombarda, dove apparve la Vergine alla fanciulla di nome Giannetta. Dal 1908 al 1928 don Orione organizzò e animò molti pellegrinaggi della diocesi di Tortona al Santuario di Caravaggio, impressionanti per il numero di partecipanti e per la fervorosa devozione del loro svolgimento. Negli anni 1908-1914 arrivarono quasi diecimila persone, anche con treni speciali. Lo stesso Don Orione fece il resoconto di un pellegrinaggio a Caravaggio, sul Bollettino della Madonna della Guardia nel luglio del 1927; descrivendo una notte trascorsa presso il Santuario e scriveva: “Viene la notte. È tempo di ritirarci; per 180 ci sono letti, le donne e ragazze hanno sedie e tavoli negli alberghi attorno al Santuario: per gli uomini è messo a disposizione un vasto fabbricato… Il Santuario viene chiuso, ma molti vogliono fare la santa veglia alla Madonna. Vedeteli: sono drappelli di cinquanta, di cento pellegrini che vanno attorno alla Casa

Festa dell’Apparizione Sante Messe al mattino ore 7, 8.30, 10, 11 Ore 16: Santa Messa dell’Apparizione Supplica e processione Celebra il Vescovo Emerito S. E. Mons. Martino Canessa Ore 21: S. Messa celebrata dal Vescovo S. E. Mons. Vittorio Viola Ore 22.15: concerto della Banda e spettacolo pirotecnico

della Madonna, recitando devotamente il rosario: poi cantano le litanie e riempiono la pace serena della notte di dolcissime laudi. Tutti i dialetti della nostra Diocesi, tutti i toni ed i canti fondono in un linguaggio solo, in un canto solo d’amore alla Vergine...”. Don Orione fece suo per tutta la vita l’augurio del Rettore del Seminario che lo accolse giovane chierico: “La Madonna ti prenda nelle sue mani e faccia che tu sia il prete della Madonna” e il suo programma di vita ben si riassume nella sua espressione “O cara Madre mia, Maria Santissima, sono tutto tuo figliolo”. La sua vita fu tutta una generosa risposta all’a-

more materno da lui sperimentato e il suo impegno si profuse nel portare alla Madre le anime di tanti fratelli, specialmente di quelli per i quali quella devozione era motivo di sollievo e conforto per i loro mali fisici o morali. In questo mese di maggio che volge al termine la festa della Madonna di Caravaggio ricorda a tutti noi che “è la Madonna che fa tutto” e che bisogna sempre avere fiducia nella “onnipotenza supplice” della sua intercessione, perché come diceva San Luigi Orione “bisogna impossessarsi bene della Madonna, e poi del Signore se ne fa quel che si vuole”. Daniela Catalano



IL POPOLO Giovedì 21 maggio 2015

UN LUOGO, UNA STORIA

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STRADELLA città da 150 anni Lunedì 25 maggio alle ore 18 il Consiglio comunale straordinario ricorderà il 150° anniversario del conferimento del titolo di Città al comune di Stradella di Ettore Cantù

Stradella da borgo a città “Al Comune di Stradella è conferito il titolo di Città”. Così recita l’articolo unico del Regio Decreto 2351 del 25 maggio 1865 a firma Vittorio Emanuele. Da Firenze, allora provvisoria capitale d’Italia, viene la risposta alla domanda del Municipio di Stradella. Allora il Comune di Stradella contava 5586 abitanti, poco meno di Voghera, elevata a Città circa cento anni prima, ed aveva abbondantemente maturato le condizioni per ottenere il riconoscimento, merito anche della attiva presenza di Agostino Depretis, ex Sindaco di Stradella, influente parlamentare e già membro nel Ministero Rattazzi. Il Borgo Le precondizioni per lo sviluppo iniziano già con la fine dell’occupazione napoleonica e quindi con il ricongiungimento al Regno di Piemonte. Se poi si volessero approfondire lo condizioni del Borgo alla fine del XVIII secolo si troverebbe che con il passaggio dalla presenza Austriaca al Regno di Sardegna dopo la Pace di Aquisgrana del 1748 si erano create le condizioni per lo sviluppo economico e culturale che si manifesteranno successivamente: Stradella era stato il luogo prescelto per definire i confini tra il Piemonte e il Ducato di Parma e Piacenza, da anni fonte di forti contrasti, a Stradella erano tornati alcuni proprietari di terre che prima gravitavano su Pavia e Milano, portandovi nuova ricchezza: Stradella contava redditi, allora detti “capitali di negozio”, superiori di un terzo a quelli di Voghera, capitale dell’Oltrepò, nuovo acquisto del Piemonte. Una battuta d’arresto si ebbe in conseguenza del periodo dell’occupazione francese. Il periodo napoleonico, benché portatore di nuove idee di libertà ed uguaglianza, non fu certo favorevole al benessere e ai diritti che gli Stradellini auspicavano e per i quali avevano alzato l’albero della libertà: nessuno sviluppo urbanistico, la campagna privata delle braccia dei giovani costretti alla leva obbligatoria, ridotta l’autonomia amministrativa, spese aggiuntive per sostenere l’esercito francese. La popolazione scende da circa 6.000 abitanti nel 1789 a 2135 nel 1813. Con la sconfitta di Napoleone il Borgo di Stradella ritorna al Re di Sardegna. In questo periodo riprende a crescere la popolazione, riprendono le attività agricole, uva in collina e cereali e bozzoli in pianura, riprende l’artigianato e si sviluppano i commerci, in particolare quelli di tessuti pregiati, favoriti dalla favorevole posizione geografica e dalla vicinanza dei

confini dello Stato, sia verso la provincia di Voghera e il Ducato di Piacenza, sia nella Lombardia Austriaca ed anche in Francia e in Svizzera. La sicurezza nel Borgo e nelle campagne, compromessa dagli sbandati dei vari eserciti, si porta a livelli accettabili, sia per le leggi severissime sull’ordine pubblico sia per la presenza di un nutrito corpo di guardie campestri. Il Borgo murato, racchiuso dalle mura a nord e dalla fossa a sud, inizia ad aprirsi al traffico delle merci e delle persone abbattendo i portoni delle Porte Pavese e Piacentina, anche lo spazio riservato al mercato del martedì fuori dalla Porta Pavese, il Mercatello, comincia ad essere insufficiente. La popolazione aumenta in dieci anni del 120%, da 2.135 anime nel 1813 a 5.060 nel 1823, e solo 40 uomini emigrano dal comune per i lavori agricoli stagionali verso il pavese. Vi sono quindi indubbi segnali di disponibilità alimentare e di benessere crescente. Emerge una nuova categoria di borghesi, commercianti, professionisti, notai, imprenditori accanto alle più antiche famiglie della nobiltà locale provenienti dal pavese e dal milanese. Si vanno creando le condizioni ambientali per la successiva e piena evoluzione cittadina. Infatti la prima fase di autentico sviluppo si può collocare a partire dagli anni 1850, gli anni della costruzione del Teatro, fino al riconoscimento di Città, nel 1865, periodo corrispondente alle attese ed alle speranze della liberazione della Lombardia, e fino al raggiungimento dell’unità nazionale, ossia il periodo fra le prime due guerre d’indipendenza. Concorrono a tale sviluppo almeno tre fattori, la cui presenza congiunta si rivela determinante: il nuovo assetto viabilistico, l’apertura delle frontiere con la Lombardia e il Piacentino, la prima espansione insediativa. Il collante di questi fattori è senza dubbio la presenza at-

ta nel 1858 e la stazione ferroviaria è collegata con la strada di nuova costruzione che collega la piazza e il centro storico con il ponte sul torrente Versa.

inferiore è una pagina di una più vasta opera di ampliamento della zona. Infatti, contemporaneamente, viene tracciata la Regia Traversa ossia un collegamento tra la strada vecchia o via Romera ora via Trento che sale fino alla piazza, e la strada inferiore del centro storico, attuale via Cavour, passando tra la Torre e la chiesa. Dopo poco tempo viene colmato il dislivello tra la piazza e gli orti che la circondano, a levante delle mura trecentesche, per costruire la grande Strada Nuova che diventa via Vittorio Emanuele II. Qui il Comune costruisce la piazza per il nuovo mercato del bestiame, o Foro Boario, dopo aver avuto l’area dal Conte Arnaboldi per la costruzione di un edificio con porticato ad uso di pubblico mercato chiamato “Rondò” che sarà abbattuta negli anni ’50 del secolo XX per allargare l’attuale piazza Trieste. In questa espansione trova posto la costruzione, nel 1846, del Teatro Sociale che viene eretto su progetto dell’architetto milanese Gian Battista Chiappa.

Lo sviluppo urbanistico Altro elemento fondamentale per lo sviluppo di Stradella è l’espansione insediativa del centro urbano. Già nel 1829 la Comunità di Stradella, dopo lunghe trattative, acquista dalla Mensa Vescovile la Rocca Inferiore, costruita nel 1390 nella piazza centrale del Borgo, per il prezzo di Lire 10.000 e dopo averla adibita nel ’30 a caserma dei Carabinieri Reali e nel ’39 ad uso segreteria ed archivio comunale, nel 1845 decide di abbatterla contestualmente alle vecchie porte, per fare posto alla piazza, come viene richiesto dagli Stradellini. È noto che la torre non fu demolita solo perché sorreggeva la cella campanaria eretta, in via provvisoria, nel ’38 dopo la rovinosa caduta del campanile della vicina Chiesa Parrocchiale. La demolizione della Rocca

Come vivono gli Stradellini In questa fase centrale dello sviluppo di Stradella che prelude al riconoscimento del titolo di Città, possiamo chiederci come vivono, quale è il tenore di vita degli stradellini, quale il livello dell’istruzione e dell’economia. L’attività agricola era decisamente dominante poi veniva il commercio e l’artigianato. Le colture praticate erano costituite da 5.117 pertiche di terre arate, 2.300 di prati, 230 di boschi e 19.000 di vigneti, con produzione di uva oltre il fabbisogno, venduta agli osti delle città vicine, così come fonte di commercio era la produzione di grano, segale, granoturco e lino. Particolare sviluppo aveva l’allevamento dei bachi da seta con la relativa presenza di forni per i bozzoli e filan-

Il decreto 2351 con cui il re Vittorio Emanuele II conferì a Stradella il titolo di città il 25 maggio 1865

tiva di un personaggio di grande rilievo, Agostino Depretis. La nuova viabilità Le comunicazioni migliorano nettamente già dal 1828 quando sulla strada reale Voghera-confine piacentino, la vecchia via Romea che ricalca il tracciato della romana via Postumia, viene costruito, proprio a Stradella, il ponte in muratura sul torrente Versa. In questa occasione viene rinvenuta la bella statuina in bronzo della dea Minerva di fattura romana oggi conservata nel Museo Archeologico di Torino. Negli anni successivi viene ampliata e diventa provinciale la strada per la valle Versa e poste le basi per la prima linea ferroviaria (o strada ferrata). Nel 1852 si costituisce a Torino la Società Anonima Costruzioni Esercizi Strade Ferrate Alessandria-Stradella e confine, per volontà di Cavour, primo Ministro del Regno di Sardegna, con il pieno appoggio di Depretis. La costruzione della ferrovia viene completata e inaugura-

de per produrre la seta. Tra il 1822 e il 1848 i dati rivelano un considerevole aumento del tenore di vita della popolazione; il valore del bestiame: buoi, montoni, maiali, è aumentato del 40%. È di questo periodo anche la prima fase di istituzione delle forme assistenziali per la popolazione stradellina. Con un lascito di 475.000 lire di Giuseppe Gazzaniga viene costruito, nel 1852, un ospedale per gli infermi e gli anziani ancora dall’architetto Chiappa di Milano. Nel 1850 viene costruito, su progetto dell’arch. Meriggi e per iniziativa delle famiglie stradelline, un asilo che ottiene nel ’67 l’istituzione in Corpo Morale con Decreto Reale, e nel 1867 si apre pure l’orfanatrofio riconosciuto nel 1897. Riguardo all’istruzione, a Stradella sono aperte due scuole, una di latinità e l’altra normale e gli insegnanti sono pagati dal Comune, ma a loro spetta la provvista dei banchi e delle lavagne; nel 1848 su una popolazione di 5.568 abitanti, gli analfabeti sono il 77% della popolazione, mentre il 21% sa leggere e scrivere e il 2% sa leggere. Esistono tuttavia due negozi di librai e giornalai, sei avvocati e sette notai, sei ingegneri, un armaiolo, un orologiaio, tre speziali, quattro macellai, tre cappellai e nove sarti da uomo e da donna oltre a numerosi mercanti al minuto chiamati merzari. Stradella Città Il Borgo inizia ad abbellirsi: nel ’41 le strade cittadine vengono acciottolate e fornite di marciapiedi e viene introdotta l’illuminazione a gas, nel ’45 inizia il servizio postale giornaliero con ufficio postale, sorgono le case e i palazzi lungo la strada nuova, come il palazzo Venini con decorazioni in terracotta. La vita culturale e mondana di Stradella si arricchisce del Teatro, come abbiamo visto. L’economia cresce per lo sviluppo delle manifatture artigianali, in particolare quelle tessili e le concerie, che danno luogo all’incremento del commercio. Il comparto tessile verrà sostituito a Stradella dalla produzione di calce e laterizi, dagli stabilimenti enologici ed infine dalla produzione di fisarmoniche. L’economia riprende con nuove manifatture e lo sviluppo della vitivinicoltura dopo la concessione del titolo di Città il 25 maggio 1865. Questo atto è insieme, possiamo dire, effetto e riconoscimento dello sviluppo raggiunto in campo economico e sociale, ed anche la causa del successivo balzo verso un nuovo sviluppo e la collocazione fra le città più importanti della nuova Provincia di Pavia, alla quale si trova unita dopo l’Unificazione dell’Italia.


Antola al Po

IL POPOLO

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Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Roma L’Ufficio Beni Culturali diocesano al convegno nazionale della CEI

“Un umanesimo digitale è possibile?”

ROMA - In occasione della XXII Giornata Nazionale dei Beni Culturali Ecclesiastici, il 12 e 13 maggio, gli operatori degli Uffici Beni Culturali delle Diocesi italiane si sono ritrovati a Roma, nel Centro Congressi Aurelia, per partecipare al convegno “Beni culturali ecclesiastici e comunicazione. Un umanesimo digitale possibile?”. Per la Diocesi di Tortona erano presenti Lelia Rozzo e Michela Ricco. A dare l’avvio ai lavori è stato Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della CEI, che ha sottolineato il ruolo fondamentale degli istituti culturali diocesani (Archivio – Biblioteca – Museo) anche a livello pastorale, in quanto luoghi privilegiati di incontro e di aggregazione, luoghi che richiedono competenza e una formazione continua, ma anche sedi in cui è possibile “creare ponti

e non muri”, poiché offrono la possibilità di intensificare le relazioni e la comunione tra le persone. L’architetto Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha richiamato l’importanza della collaborazione che si è instaurata da anni tra la CEI e il Ministero di cui è a capo, perché tramite questa sinergia è stato possibile integrare i cataloghi dei beni culturali realizzati nel corso degli anni dalle Soprintendenze e dagli uffici diocesani, raggiungendo così una conoscenza più ampia del patrimonio culturale ecclesiastico, evitandone la dispersione. L’incontro di Roma è stato infatti l’occasione per l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della CEI di presentare la nuova edizione del portale “BeWeb, beni ecclesiastici in web”, e

nel contempo di proporre una riflessione sulle prospettive aperte dalla rivoluzione tecnologica per la cultura. I diversi relatori hanno sottolineato come BeWeb sia uno strumento di gestione dei beni culturali ecclesiastici straordinario, anche nel caso, ha affermato il Prefetto Fabio Caparezza Guttuso, delle emergenze: il 4 dicembre 2014 è stato firmato tra il MIBACT e la CEI il Protocollo attuativo che permette di condividere gli strumenti e le procedure di intervento per salvare i beni culturali in caso di emergenza. E’ proprio la catalogazione a mettere l’Unità di crisi, coordinata dal prefetto Guttuso, in grado di intervenire in caso di bisogno, grazie alla stretta collaborazione con le autorità ecclesiastiche. Dopo gli interventi più strettamente tecnici, che hanno messo in luce i vantaggi che ci offre l’uso delle tecnologie, è stato un piacere ascoltare le parole del Direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, che ha parlato di valorizzazione dei beni culturali religiosi. Merito della Chiesa Cattolica è aver regalato la bellezza a tutti: anche se non avvertiamo ancora la loro presenza diffusa, i beni culturali ecclesiastici stanno all’ombra di ogni campanile. Spetta a noi adulti educare i bambini a guardare e capire cos’è la bellezza, perché di fronte allo spettacolo dell’arte e della natura sappiano emozionarsi e stupirsi. Insomma la tecnologia che ci è stata mostrata (portale BeWeb, App delle Cattedrali d’Italia) ci aiuta a conoscere e fruire dei beni di cui sono ricche tutte le nostre diocesi, ma non dobbiamo dimenticare che ognuno di noi possiede due meravigliose macchine fotografiche, che sono l’occhio destro e l’occhio sinistro, collegate a uno straordinario computer. l.r.

SERRAVALLE - Il 18 maggio l’arrivo della corsa automobilistica al femminile per aiutare l’Africa

“Cash & Rocket Tour” ha fatto tappa al Designer Outlet

Le partecipanti durante la sosta al Designer Outlet di Serravalle

SERRAVALLE SCRIVIA - Il gruppo McArthurGlen per il secondo anno consecutivo si è impegnato in prima linea come sponsor di Cash & Rocket, il tour automobilistico tutto al femminile, diventato uno degli appuntamenti simbolo che unisce l’universo della moda a quello della solidarietà. Giunta alla quarta edizione, “Cash & Rocket” è una corsa di 1687 kilometri attraverso alcune delle città più belle d’Europa, durante la quale alcune fra le donne più influenti e attive, a livello internazionale, si impegnano a raccogliere fondi a scopo benefico. Cash & Rocket Tour 20015 è partita da Londra il 15 maggio. Vi prendono parte settanta donne del mondo, del busi-

ness, della moda e design, della cultura e dello star system, tra cui il direttore creativo di Valentino, Maria Grazia Chiuri, il team madre-figlia Jo e Leah Wood, la socialite e imprenditrice Chloe Green e l’attrice Selita Ebanks. Tutte al volante delle trentacinque auto sportive fra le più apprezzate nel mondo, in viaggio, passando da Parigi e Lione hanno fatto la tappa italiana il 18 maggio a Serravalle Designer Outlet per poi concludere il tour in grande stile a Cannes, in occasione del prestigioso Festival del Cinema, il 19 maggio. Ideato nel 2012 dall’imprenditrice Julie Brangstrup, Cash & Rocket incoraggia le donne più carismatiche del mondo a unirsi in un evento unico nel suo gene-

re, che ha il nobile scopo di raccogliere fondi per portare l’istruzione in Africa alle donne e ai bambini che versano in stato di grave povertà. Le tre associazioni di beneficenza coinvolte sono Orphan Aid Africa, che offre sostegno ai bambini orfani e più bisognosi in Ghana, Shine on Sierra Leone, che concentra i suoi sforzi sull’allargamento dell’accesso a tutti i livelli di istruzione e Sumbandila che finanzia programmi di borse di studio per trasformare la vita dei bambini bisognosi. Fra le partecipanti al tour 2015, Selita Ebanks ha dato una fra le definizioni più interessanti di Cash & Rocket: “E’ l’avventura della vita per eccellenza. Il tipo di evento che rivoluziona il concetto di raccolta fondi e trasforma anche il donatore”. Shaeren McKenzie, Group Marketing Director di McArthurGlen Group, ha dichiarato che il Gruppo è orgoglioso di aver sponsorizzato il tour per il secondo anno consecutivo, a conferma dell’amore perl’Africa e dell’interesse per questo tipo di iniziative”. L’edizione 2015 è la più ambiziosa realizzata fino a ora, grazie a grandi partner come i brand del lusso Aston Martin, Chopard, Dorchester Collection, Maserati, McArthurGlen Designer Outlets, STYLEBOP.com, Valentino, Vault Couture, VitaViva e molti altri. “Quando è stata l’ultima volta che siete saltati in macchina e, guidando fuori città verso gli spazi aperti, avete fatto un’azione speciale per il mondo?”. Il Tour (www.cashandrocket.com) dopo Londra ha toccato Parigi e Annecy prima di arrivare a Serravalle.

TERRITORIO

CIGOGNOLA - Il libro “All’ombra del castello”

La Grande Guerra “Tra Storie e Storia” CIGOGNOLA - Per la commemorazione della Centenario della Grande Guerra il comune di Cigognola, in collaborazione con la propria civica biblioteca e l’associazione culturale L’Officina delle Buone Idee, organizza per il pomeriggio del 23 maggio una serie di iniziative che prenderanno il via alle ore 15, nella sala consiliare del palazzo municipale ove sarà presentato il libro “All’Ombra del Castello - Cigognola dall’Unità d’Italia alla Liberazione (1860-1945)” di Marta Bonzanini. Il testo (Edizioni Altravista) ripercorre la storia di Cigognola lungo il periodo indicato ed è il frutto di un attento riordino dell’archivio storico del Comune di Cigognola compiuto dall’autrice, storica e archivista della Cooperativa Sociale Gli Aironi. Interverranno, oltre all’autrice, il sindaco, Marco Fabio Musselli, Giancarlo Vitali, presidente della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, che ha finanziato l’opera, Pierangelo Lombardi, dell’Università degli Studi di Pavia, direttore dell’Istituto di Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Seguirà, alle ore 16, lungo il Viale delle Rimembranze, l’inaugurazione della mostra fotografica “I cent’anni dall’entrata dell’Italia in guerra” attraverso le fotografie degli Archivi Farabola. La mostra, che riveste

carattere di straordinario interesse essendo realizzata con fotografie concesse alla Municipalità di Cigognola dagli storici e prestigiosi Archivi Farabola, è curata da Walter Bosoni, Rinaldo Milza, Marco Ruggeri e Massimo Vercesi. Sarà visitabile durante i fine settimana ed i giorni festivi sino al 7 giugno. Essendo allestita in spazi all’aperto, in caso di maltempo trasferita nella sala consiliare del Palazzo Municipale. Alle ore 16.30, nella chiesa parrocchiale San Bernardo Abate, don Tonino Moroni celebrerà una Santa Messa per commemorare i Caduti di tutte le guerre. Infine, alle ore 17.30 in Piazza Castello si terrà il Concertospettacolo La Grande Guerra tra musica e storia del Corpo Musicale Città di Voghera (direttore Franco Garbarini) e del Coro “A.N.A.” di Voghera Italo Timallo (direttore Mario Giaccoboni). Voce recitante: Marco Testori. Il programma del concerto appare particolarmente suggestivo essendo composto dalle più celebri e struggenti canzoni della Grande Guerra.

NOVI LIGURE - Sarà inaugurata il 23 maggio

La mostra “Don Paolo Ponta pittore”

NOVI LIGURE - Mercoledì 13 maggio, presso la Galleria PagettoArte di Novi Ligure si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della mostra antologica intitolata “Don Paolo Ponta Pittore”. L’iniziativa rientra nei programmi culturali di valorizzazione del territorio dell’associazione Culturale “Novinterzapagina” con il patrocinio del comune di Novi Ligure, come ha spiegato il presidente Giovanni Castellani. I giornalisti presenti hanno potuto ammirare le opere in anteprima, e dopo il saluto di benvenuto dei galleristi Claudio e Nicolò Pagetto, il curatore del catalogo e della mostra Roberto Bergaglio ha illustrato la figura di don Paolo Ponta e il suo percorso artistico. Don Paolo Ponta ha saputo sempre cogliere e rappresentare con una cifra stilistica personale e riconoscibile la poesia delle piccole cose

nelle nature morte e l’avvicendarsi delle stagioni, delle loro forme e dei loro colori, nei paesaggi. Questo stretto contatto con la natura, sua prima fonte di ispirazione, è stato possibile poiché egli ha svolto il suo ministero sacerdotale in piccoli centri della val Borbera e del Tortonese, in un isolamento fruttuoso sia dal punto di vista spirituale sia dal punto di vista artistico. Sorprendenti nelle sue opere sono la facilità e la scioltezza del disegno, la sensibilità cromatica e un suo peculiare realismo, che spazia da atmosfere sospese da “realismo magico” a improvvise impennate espressioniste. Il catalogo contiene gli interessanti contributi di Francesco Butti e di monsignor Lorenzo Ferrarazzo, entrambi suoi amici ed estimatori. La mostra sarà inaugurata sabato 23 maggio alle ore 17.30 e rimarrà aperta fino al 29 giugno.


IL POPOLO Giovedì 21 maggio 2015

Opinioni a confronto L’AMIP aiuta i malati di ipertensione polmonare

Egr. Direttore, sono il presidente dell’Associazione Malati di Ipertensione Polmonare Onlus, una piccola, ma agguerrita, associazione di malati di ipertensione polmonare che è una malattia rara. Per noi informare vuol dire salvare una vita e perciò le scrivo. Voglio raccontare a lei e ai suoi lettori chi siamo e che cosa è l’ipertensione polmonare (IP). L’IP è una malattia rara che colpisce a tutte le età. In Italia i dottori specializzati nella patologia calcolano che vi possano essere circa 3.000 malati. Tale patologia, multidisciplinare perché causa complicanze in vari organi del corpo, limita molto le vita dei pazienti. Non vi è al momento possibilità di guarigione, se non mediante il trapianto di polmoni e/o cuore-polmoni, ma esistono vari farmaci che possono migliorare e/o stabilizzare le condizioni dei malati, che devono essere comunque seguiti periodicamente (la scadenza massima è di 3 mesi). L’A.M.I.P. Onlus (www.assoamip.net) è un’associazione nazionale senza fini di lucro, nata nel 2000, che attualmente conta circa 720 iscritti, di cui più di 500 malati. Si prefigge di diffondere informazioni specifiche per assicurare diagnosi tempestive, migliorare la qualità della vita dei malati, tutelare i loro diritti, gestire servizi di assistenza e consulenza per problemi pratici e psicologici sia per i pazienti che per i familiari, sensibilizzare la pubblica opinione sia sulle problematiche attinenti alla malattia, agevolare l’accesso alle prestazioni sanitarie e promuovere e incoraggiare studi, ricerche, dibattiti, corsi di formazione sulle problematiche dei malati di ipertensione arteriosa polmonare. L’A.M.I.P. è una grande famiglia. Ognuno sa che può sfogarsi, parlare, confidarsi con chi ha il suo stesso problema. La nostra determinazione per sconfiggere la patologia, o, quantomeno, conviverci nel miglior modo possibile ci da la forza di affrontare giorno per giorno le varie difficoltà (mediche, burocratiche, esistenziali). Una delle nostre fondamentali attività consiste nell’informare. L’A.M.I.P. ha, nel tempo, portato a compimento vari progetti come la donazione di particolari strumenti al Policlinico Umberto I, al San Matteo di Pavia, al Monaldi di Napoli, oltre alla quotidiana attività di assistenza ai malati e agli incontri istituzionali, a livello europeo e mondiale. Vittorio Vivenzio - presidente AMIP Onlus

Il Giro d’Italia sull’Antola

Egr. Direttore, ho visto con piacere che sull’ultimo numero del giornale c’era una bella pagina dedicata al passaggio del Giro d’Italia sull’Antola. Da amante del ciclismo e praticante a livello dilettantistico, lunedì 11 maggio, dalla pianura sono salito in Val Trebbia e ho aspettato di poter vedere passare i ciclisti. Ho provato una grande emozione e ho anche scattato qualche foto che seppur non all’altezza delle vostre, conservo come un caro ricordo. Le scrivo per complimentarmi con la penna raffinata, poetica e sagace di Matteo Colombo e con quanti hanno realizzato i servizi. Un ringraziamento particolare lo rivolgo al presidente del Parco Antola, Roberto Costa, per il lavoro svolto dal suo ente. Arrivando in quei magnifici luoghi ho potuto cogliere di persone l’entusiasmo e la cura con cui è stato preparata l’accoglienza del Giro e mi sono reso conto che anche in tempi di ristrettezze economiche, è possibile amare e far amare un territorio se si crede in questa missione e si lavora con serietà e impegno. Fabio Resteghini - via mail

La Regione Piemonte stanzia pochi fondi ai Comuni alluvionati

Egr. Direttore, la Giunta Chiamparino ha approvato un Bilancio Previsionale 2015 privo di ogni linea strategica. Si naviga tragicamente a vista in un momento nel quale invece si dovrebbe lavorare per agganciare la ripresa che inizia a respirarsi a livello internazionale ma non in Italia e in Piemonte. Reputo tragico la poca attenzione dimostrata sui fondi per i Comuni alluvionati. Ho ripetutamente chiesto che venissero stanziate risorse regionali per sopperire ai ritardi nazionali. La Giunta non ha mai aperto un confronto su questo punto e a farne le spese saranno gli imprenditori e i cittadini alessandrini che hanno subito ingenti danni dal maltempo. Resta infine grande preoccupazione per una Giunta che con questo bilancio si limita a gestire e non a fare politica. Cioè disegnare un Piemonte capace di tornare protagonista nel Nord Italia. Era il primo vero atto politico del centrosinistra che dimostra solo come durante l’elezione il centrosinistra si sia esercitato esclusivamente nell’arte della bugia e delle gambe corte. Massimo Berutti - Consigliere regionale di FI La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca

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Da leggere

a cura della Redazione

G.P. Casadoro Il cammino devozionale di San Rocco in Italia

Irene Famà

Mario Metti Giannino Piana

Vatican Insider 2.0mila anni nel futuro

Vivere la carità... insieme

Marcianum

Effatà

Ladolfi

Pp. 228

Pp. 96

Pp. 304

Euro 16,00

Euro 9,00

Euro 20,00

Il volume, curato da Gian Pietro Casadoro, raccoglie gli atti del convegno tenutosi nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia l’11 maggio 2013. Il libro parla della diffusione in Italia del culto di San Rocco, il santo di Montpellier (1295-1327), invocato quale efficace difensore dalla peste. Racconta come spesso fuori dalle mura delle città o dei paesi sorgessero cappelle, chiese, capitelli a lui dedicati, per chiedere al santo taumaturgo di tenere il morbo fuori dalle città. Nacquero inoltre confraternite, comitati, santuari e Scuole, a lui dedicate. Inoltre, dove San Rocco è patrono, ancora oggi si svolgono processioni, festeggiamenti e sagre. Il corpo del santo si trova a Venezia fin dal 1485 nella chiesa di proprietà della Scuola Grande di San Rocco. Sono quattro le sezioni che compongono il libro: Devozione, Iconografia, Testimonianze e Prospettive. I capitoli sono seguiti dalla presentazione degli atti del convegno “Rochus a Monte Pessulano: Peregrinus, taumaturgus, sanctus”, tenutosi a Ferrandina, in provincia di Matera nel 2011. Il libro è corredato da un ricco apparato iconografico, comprensivo di raffigurazioni di San Rocco in pittura e scultura e di testimonianze fotografiche relative al culto del Santo. L’introduzione è stata realizzata da Mons. Francesco Moraglia Patriarca di Venezia.

Nessuno avrebbe potuto immaginare che Vatican Insider, il portale multilingue de “La Stampa” dedicato all’informazione sul Papa e la Santa Sede, ma anche sulla Chiesa nel mondo e più in generale sulle religioni, divenisse oggetto di studio. Vatican Insider è una realtà piccola, ma unica nel panorama mediatico internazionale. Quando nel 2011 fece il suo debutto sulla rete era semplicemente una scommessa, pensata e preparata con grande lungimiranza dal direttore de La Stampa, Mario Calabresi e dai vaticanisti, guidati da Andrea Tornielli. Oggi è diventato un riferimento internazionale per conoscere, in modo chiaro, preciso e autorevole le vicende del papato e le testimonianze delle comunità cristiane nel mondo. L’autrice ha rielaborato la sua tesi di storia delle religioni e la laurea in Filosofia conseguita lo scorso anno presso l’Università degli studi di Torino in questo saggio e ha ripercorso, con dati e numeri, il successo del portale, arricchito dalle testimonianze degli artefici di questo successo editoriale tra cui il direttore Calabresi, i vaticanisti Andrea Tornielli, Giacomo Galeazzi, Gerard O’Connell e Andres Beltramo Alvarez. Il volume è stato presentato al Salone del Libro di Torino, alla presenza dell’autrice e del “nostro” Luca Rolandi che è stato redattore di Vatican Insider e che ha anche contibuito alla stesura di questo testo.

Introdotta da don Piero Cerutti, la pubblicazione reca i contributi di diversi autori tra cui Mons. Luigi Bettazzi, Mons. Franco Giulio Brambilla, Mons. Renato Corti. Madre Anna Maria Cànopi, Mons. Luciano Manicardi e Mons. Enrico Masseroni e si propone sia una riflessione sul tema della carità, come naturale sbocco delle due precedenti opere sulla fede e sulla speranza, sia come testimonianza di concrete azioni di volontariato, che inducono a guardare con fiducia al futuro. Il libro è la conclusione di una trilogia che ha già visto la pubblicazione di “Osare la speranza… insieme” e “Rivisitare la fede… insieme”. “Insieme” è la parola che lega le tre pubblicazioni, come un fil rouge. La prima parte è dedicata ai “fondamenti” per vivere la carità che bisogna trovare nelle sorgenti bibliche, prima di tutto. Poi ci sono gli “approfondimenti” sulle varie sfaccettature della carità sono illuminate dal riflesso esperienziale dei vari autori. Esperienze e testimonianze è il terzo capitolo. Non manca, a conclusione di questa ricca carrellata esperienziale, una riflessione sull’educazione alla carità, a partire dai ragazzi e dai giovani. In chiave esperienziale anche l’ultimo capitolo, annunciato dal titolo Incontri. In questo Mario Metti, con il teologo Giannino Piana e con Marco Fornara racconta i territori della carità nel terzo Millennio.

SPAZIO DIOCESI Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete no-

tizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564. SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. In particolare la Veglia di Pentecoste che si terrà in Cattedrale sabato 23 maggio, alle ore 21. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla

radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

Arte lombarda dai Visconti agli Sforza in mostra a Milano

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 21 maggio 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Il mondo di domani” di Disney La mostra in corso a Milano a Palazzo Reale e visitabile fino al 28 giugno si ispira alla grande esposizione “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza”, allestita nel 1958 nelle stesse sale, risanate dopo i bombardamenti del 1943. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, coprodotta da Palazzo Reale e da Skira editore, la mostra di oggi ripensa quel progetto nella chiave più pertinente e attuale: quella della centralità di Milano e della Lombardia, alle radici della cultura dell’Europa moderna. Fa parte di “Expo in città”, il palinsesto di iniziative che accompagnerà la vita culturale della città durante il semestre dell’Esposizione Universale e prende in esame i secoli che vanno dal primo Trecento al primo Cinquecento: tutta la signoria dei Visconti, poi degli Sforza, fino alla frattura costituita dall’arrivo dei Francesi. La vita di corte diventa la grande protagonista a Palazzo Reale, alla scoperta delle radici delle due famiglie che resero grande Milano. Le circa duecentocinquanta opere in mostra sono state selezionate in modo da consentire al visitatore non solo di apprezzare la preziosità dei materiali e la bellezza dei singoli oggetti, ma anche di riconoscerne i legami formali e il linguaggio comune. La rassegna si inserisce in un percorso storico artistico, voluto dal Comune, dalla Pinacoteca di Brera e da Skira editore, che ricostruisce quel periodo stori-

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

co che fu una vera e propria “età dell’oro” milanese. Il percorso della mostra si svolge attraverso una serie di tappe in ordine cronologico, che costituiscono altrettante sezioni e sottosezioni, che illustrano la progressione degli eventi e la densità della produzione artistica. Dopo una breve sezione introduttiva che offre il contesto storico, presentando una galleria di ritratti delle due dinastie di grandi committenti, i decenni centrali del Trecento costituiscono la prima sezione espositiva, dedicata a illustrare come i Visconti abbiano impresso una svolta fondamentale alla cultura lombarda, dapprima importando a Milano e in Lombardia artisti “stranieri” poi aprendo cantieri, occupando gli spazi urbani e rinnovando quelli ecclesiastici; fondando biblioteche, come quella di Pavia, che fu una delle più importanti del mondo occidentale e fu poi in gran parte spostata in Francia dopo la conquista del ducato. Una seconda tappa è quella degli anni attorno al 1400, dove domina Gian Galeazzo Visconti. Nella terza sezione si passa al lungo regno di Filippo Maria Visconti, quando comincia la crisi del ducato. La quarta sezione mette a fuoco lo snodo figurativo che corrisponde alla fine dinastica dei Visconti e alla presa di potere di Francesco Sforza fino a tutto il periodo di Galeazzo Maria. Una quinta e ultima tappa è dedicata agli anni di Ludovico il Moro e alla spaccatura provocata dalla sua caduta e dall’arrivo dei Francesi: anni di cambiamenti radicali grazie alla presenza di personalità come Bramante, Leonardo e Bramantino.

Esce stasera, giovedì 21 maggio, nelle sale italiane, il nuovo capolavoro targato Disney “Tomorrowland - Il Mondo di Domani”. Il film racconta la storia di Frank, burbero e disilluso inventore di mezza età, e Casey, adolescente ottimista, curiosa, intelligente e ribelle, amante della scienza. Il loro incontro li legherà a un comune destino. Frank e Casey intraprendono una pericolosa missione per svelare i segreti di un luogo misterioso che si trova da qualche parte nel tempo e nello spazio e che esiste nei loro ricordi come “Tomorrowland”. È l’occasione, per entrambi, di esplorare un mondo enigmatico parallelo e alternativo al nostro. Le loro imprese cambieranno per sempre sia il mondo che la propria vita. Nel film, l’idea che la futuristica città possa esistere re-

“Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Domenica 10 maggio, la Confraternita di San Desiderio di Castelnuovo Scrivia ha organizzato una gita alla quale ha preso parte un numeroso gruppo, accompagnato dal diacono Ernesto Stramesi. I castelnovesi hanno prima visitato Colle Don Bosco e poi sono andati a Torino per la Sindone. Il diacono durante il tragitto ha ricordato i fatti salienti della vita di San Giovanni Bosco e le varie vicissitudini che hanno accompagnato il Sacro Lino prima della sua definitiva collocazione. Terminato il pellegrinaggio alla Sindone, i partecipanti hanno attraversato il centro storico di Torino fino a piazza Carlo Felice dove c’era ad attenderli il pullman per il rientro a casa.

La Ricetta

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1955. In quel periodo gli americani avevano fiducia nel futuro. Successivamente, però, in particolare negli anni ’70, sono diventati più scettici. Questo cambiamento ha colpito lo scrittore e produttore Damon Lindelof: “Volevo

volti di amicizia

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almente è un omaggio ai due luoghi ideati da Walt Disney per migliorare il mondo tramite la tecnologia: Tomorrowland, a Disneyland, ed Epcot, a Disney World. “Tomorrowland” è infatti un’attrazione creata a Disneyland nel

riuscire a esprimere quell’ottimismo che un tempo caratterizzava il mondo”. La pellicola si ispira parecchio alla figura di Walt Disney, uomo che guardava al futuro con la speranza di uno sviluppo positivo. Lo stesso Disney sosteneva che “se ci guardiamo intorno nel mondo moderno vediamo l’influenza che la Scienza ha sulla nostra vita. Molte cose che sembrano impossibili ora diventeranno realtà domani”. “Spero che gli spettatori si divertano e di aver realizzato qualcosa su cui riflettere arrivando persino a immaginare un futuro diverso”, ha dichiarato il regista Bird. Il film appare di notevole qualità, sia per le immagini che per la recitazione, si presenta come un prodotto decisamente consigliabile, su cui meditare, e adatto per dibattiti.

Ingredienti

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Torta di pane e frutta

1 micchetta di pane raffermo latte farina q.b. 1 uovo 1 limone frutta di stagione pangrattato In una terrina spezzettate il pane, coprite con il latte e mescolate con un cucchiaio di legno. Aggiungete un cucchiaio colmo di farina e mescolate, poi aggiungete un uovo, la scorza grattugiata del limone e amalgamate bene. Aggiungete frutta (mele, pere, pesche, prugne, albicocche o quello che offre la stagione), tagliata a pezzi e mescolate. Ungete la tortiera, cospargetela di pan grattato, versatevi

l’impasto e mettete in forno piuttosto caldo, circa 180° per 50 minuti circa. L’enologo consiglia... Spumante aromatico di qualità dolce “Elena” Troppo ampio il ventaglio di frutti utilizzabili. L’abbinamento proposto si addice a quelli con le drupe o ai piccoli frutti rossi e si identifica con uno spumante rosso aromatico dagli spiccati sentori di fragolina, lampone, fiori. Chiude con garbato agrume. Immediata l’apertura al palato supportata da marcato morbido, fresco e lungo è il frutto finale. FATTORIA CABANON Loc. Cabanon, 1 - Godiasco Tel. 0383.940912 info@cabanon.it www.cabanon.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 21 maggio 2015

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BASKET Le ragazze allenate dal coach Balduzzi hanno realizzato uno storico risultato agonistico

La squadra Bc di Castelnuovo Scrivia sbarca in serie A duzzi rischia il tutto per tutto mettendo dentro ancora Gabba. Finale punto a punto: Castelnuovo non sbaglia dalla lunetta quando Usmate ricorre al fallo sistematico, e vince 44 a 39. Può partire la festa.

L’esultanza delle ragazze della Bc dopo la vittoria e la promozione in serie A

CASTELNUOVO SCRIVIA Una piccola realtà sportiva della nostra diocesi corona un sogno: la Bc Castelnuovo Scrivia è in serie A2 di basket femminile. La formazione di coach Balduzzi ottiene una promozione storica al termine di un’emozionante gara tre di finale playoff contro un Usmate mai doma e che lotta sino alla sirena finale. A questa splendida avventura dedichiamo una pagina speciale, con la cronaca, le reazioni e le immagini della festa. La partita Partenza contratta delle ragazze di Balduzzi che pagano la pressione e le cinque partite sulle gambe in due settimane, tra semifinale e finale.

Usmate è più pimpante, trova con facilità il canestro: il vantaggio si dilata con il passare dei minuti. Le padrone di casa sono in balia delle brianzole, che chiudono il primo quarto avanti di 9 (8-17). Troppi errori sotto misura costringono Castelnuovo a rincorrere. Ma dopo la prima pausa, Bergante e compagne appiano trasformate. Chiudono le maglie della difesa, concedendo appena due punti alle avversarie in 10 minuti, cercano con più determinazione il canestro. In area pitturata Gabba inizia a dettare legge, la Bc mette a segno un parziale di 100 (16-2 complessivo nel quarto), ribaltando il punteggio (18-17 al 16’), poi scappa con la bomba dall’angolo di D’Amico e Gabba in

penetrazione (24-19). Nel secondo tempo, Usmate prova con la zona mista, marcando a uomo Gabba, che arriva a quattro falli, complice il tecnico fischiato nel primo periodo: coach Balduzzi deve richiamare in panchina la sua punta di diamante. Le gialloblu ci credono, cresce l’intensità della sfida e aumentano gli errori da una parte e dall’altra, ma sulla sirena del terzo periodo Codispoti da sotto trova il +10 (34-24). L’ultimo quarto è una vera battaglia, in pochi minuti le scriviane dilapidano il vantaggio costruito in 30 minuti: Usmate con un parziale di 12-0 mette la testa davanti (34-36) e salgono i decibel nella palestra di via Don Orione, stracolma di pubblico. Coach Bal-

CASTELLETTO DI BRANDUZZO - Il 16 maggio sul circuito del Motodromo

Le reazioni della dirigenza e delle ragazze “Dopo anni di duro lavoro, – spiega la presidente Donatella Daniel – siamo stati premiati. Un risultato frutto della collaborazione di tutti, a partire dai dirigenti che ci hanno messo un grande cuore. Sono state tre partite di finale molto sofferte e combattute: in gara due abbiamo avuto un attimo di difficoltà, in gara tre sul 34 pari eravamo preoccupati, ma alla fine l’abbiamo spuntata. Voglio ringraziare anche gli sponsor e i tanti tifosi che ci hanno sempre sostenuto. Speriamo di allargare l’interesse a tutta la provincia di Alessandria”. “Vincere due campionati di fila è semplicemente fantastico (l’anno scorso Castelnuovo era salita in serie A3 dalla B regionale) – dice l’ala Alice Paglia – siamo arrivate terze in stagione regolare e allora abbiamo creduto veramente di potercela fare. E’ stato bellissimo festeggiare davanti al nostro pubblico”. I numeri Questo il roster della formazione del Castelnuovo: Francesca Bergante (playmaker), Susanna Cocozza (guardia), Silvia Gabba (play – guardia, capitano), Adelaide Algeri (ala), Clara D’Amico (ala), Giulia Codispoti (pivot), Alice Paglia (ala), Giorgia Cepollina (playmaker), Margherita Greppi (ala –

pivot), Dalisia Marciano (guardia – ala), Sabrina Scarrone (guardia). Allenatore: Franco Balduzzi. Vice: Stefano Martinelli. La Bc ha chiuso la stagione regolare al terzo posto, alle spalle di Costa Masnaga e Scotti Empoli, direttamente promosse in serie A2. Nei playoff ha eliminato in semifinale la Libertas Monca-lieri (61-54, 46-59, 50-47) e in finale Usmate (53-43, 49-57, 44-39). La storia Nel 1970 nasce il GSC Castelnuovo Scrivia, divenuto poi Libertas e dal 1985 BCC. La società ha fornito e fornisce tuttora giocatrici alle varie Nazionali. Tra queste, la più conosciuta è Alessandra Tava, che, quest’anno, dopo la sfortunata esperienza con La Spezia, ritiratasi dal campionato di serie A1 al termine del girone di andata, si è accasata in Svezia, precisamente all’Umea con cui ha perso la finale per il titolo scandinavo contro il Northland Lulea. Nei mesi scorsi la giovane Sara Giangrasso è stata convocata per la Nazionale Under 15. Inoltre la formazione Under 14 si è piazzata al terzo posto in Piemonte, mentre l’Under 15 ha chiuso il campionato regionale in quarta posizione. Il vivaio della società conta un centinaio di ragazzine. La Bc Castelnuovo è anche presente nel settore maschile, con una formazione iscritta alla serie D regionale. Il simbolo della squadra è la Giraffa, che campeggia sulla parte posteriore delle divise da gioco. Mentre il PalaGiraffe è il campo delle partite casalinghe. Franco Scabrosetti

NOVI LIGURE - Ottimi risultati alla competizione nazionale di Gallarate

Upol Pedale Lungavilla e il Trofeo Giovani Promesse Gli atleti del Tempio di Karate sono campioni italiani

LUNGAVILLA - Una bella giornata di sole ha accolto tanti giovani ciclisti, arrivati a Castelletto di Branduzzo, presso il circuito del Motodromo, per prende parte al “Primo Trofeo Giovani Promesse-Salix Petroli” organizzato da Upol Pedale Lungavilla il 16 maggio. La prova era valida per la challenge Provincia Pavese. La gara è stata preceduta da una esibizione dei Giovanissimi G0, ovvero i bimbi di 6 anni. Tra le promesse delle due ruote vanno segnalati nella categoria maschile i vincitori delle varie categorie: Thomas Massone (G3 – Upol), Lorenzo Ferrerio (G4 – Us Cassina de’Bracchi), Matteo Delmiro (G5 – Cavariese), Lorenzo Cottone (G6 – Pedale Pavese). Tra le femmine invece sono salite sul podio Sara Ventre (G4 – Cavariese), Erika Rita Scala (G5 – Cavariese), Melissa Terziani (G6 – Belmont Lomello). Ad aggiudicarsi il maggior punteggio è stata la squadra della Cavariese, seguita da Belmont Lomello e Il Branco di Stradella. “Ringraziamo Giuseppe Monti per averci messo a di-

sposizione il Motodromo anche per questa gara, come del resto avviene per gli allenamenti dei nostri piccoli ciclisti durante la settimana” ha commentato il Presidente di Upol Pedale Lungavilla Angelo Bianchi. E mentre si continua tutta primavera ed estate a gareggiare in provincia e non solo, il direttivo di Upol pensa anche a domenica 13 settembre, quando a Lungavilla si disputerà una nuova edizione del “Trofeo Algeria – memorial Sergio Paesotto”. La società invita

genitori, nonni, appassionati delle due ruote, a collaborare, nelle vesti di volontari, per accompagnare questi piccoli ciclisti durante allenamenti e gare. Chiunque volesse avere informazioni o iscriversi a Upol Pedale Lungavilla può telefonare (cell. 340.8384687 opure 339.4557100) scrivere (upolpedalelungavilla@libero.it) o visitare il sito on line (www.porana.it/upol.htm). La società è anche su facebook alla pagina “Pedale Lungavilla”.

NOVI LIGURE - Ancora una volta, l’ideogramma del Tempio del Karate risplende al Campionato Italiano di Karate, che si è svolto domenica 17 maggio a Gallarate. La competizione di Kata e Kata a squadre (combattimento sincronizzato figurato), ha visto la presenza di circa 350 atleti provenienti da 33 società sportive. Il Tempio di Novi, Castellazzo Bormida, Tortona e Alessandria si è presentato alla convocazione nazionale con i migliori atleti, selezionati dalla Federazione Italiana Karate alla competizione “Azzurri/Azzurrabili” del 19 aprile. Questi i piazzamenti nella specialità Kata singolo: medaglia d’oro e titolo di Campione Italiano per Chiara Chiappuzzo categoria cadetti cintura nera, Enes Baliu cat. pulcini cint. bianca, Melissa Mangione cat. bambini cint. blu, Michele Mininno cat. speranze cint. blu, Antonio Pozzo cint. verde cat. juniores, Alberto Gemma cat. seniores cint. nera, Marzia Caneppari cat. seniores cint. nera, un plauso speciale per la piccola Ariele Bergaglio cint. bianca cat. pulcini.

Argento per Enya Scalzo cat. bambine cint. gialla, Gaia Pulcino cat. cadetti cint. blu, Giulia Moncalvi cat. speranze cint. gialla, Francesco Scarsi cat. cadetti cint, Cristina Bertin cint. nera cat. seniores, chiude il cerchio Francesco Borriello cint. blu cat. cadetti. Infine bronzo per Sofia Giordano cat. ragazze cint. marrone, Alessia Pappalardo cint. gialla cat. bambine, Emanuele Merendi cat. bambini cint. gialla, Giulia Bartoli cint.arancio cat. ragazze, Katia Sartori cint. Gialla cat. cadetti, Anna Caroli cint. blu cat. juniores, Mirko Demaestri cint. verde cat. speranze. Le soddisfazioni per la società portacolori sono conti-

nuate nel pomeriggio quando le squadre “tempio 1”, “tempio 2”, “tempio 3” e “Alessandria1” si sono imposte sugli avversari anche nella specialità Kata (sincronizzato); questi i nomi dei campioni italiani per ogni categoria: Merendi, Baliu, Scarsi cat. bambini cint. bianca; Oliveri, Scalzo, Bartoli cint. arancio cat. cadetti; Caroli, Pulcino, Mangione cint. blu cat. juniores. Dopo un anno ricco di successi, per il Tempio del Karate dei maestri Gimmo Borsoi, Manuele Borsoi, Giuseppe Vecchi, Nando e Giorgio Bellora, potersi fregiare per l’ennesima volta del Titolo di Campione Italiano è stata una soddisfazione senza eguali.


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