Popolo 11 luglio 2013

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EVENTI. Il Blues Festival a Gavazzana

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Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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Nek ha aperto la quarta edizione di Arena Derthona A pagina 15

IL COMMENTO

Lampedusa: reimpariamo a piangere

NOVESE

Parte da Novi il Giro ciclistico dell’Appennino

OLTREPO’

In corso a Colleri il campo della Protezione Civile

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Lumen Fidei La prima Enciclica firmata da Papa Francesco

La fede illumina l’esistenza PRIMO PIANO

di PAOLA RICCI SINDONI Una liturgia di penitenza ha preparato Papa Francesco per la sua breve e intensa sosta a Lampedusa. Ed è stata come un forte grido di espiazione e di pianto per il male verso questi fratelli, doppiamente sventurati, simbolo dei poveri di tutto il mondo, che fuggendo verso mete ritenute di benessere e di pace, trovano la morte e il dolore nell’indifferenza di tutti. Colpisce l’insistenza del Pontefice verso questo male oscuro che tutti ci attanaglia: l’indifferenza che è peggio dell’odio, come spesso ripete il premio Nobel per la pace e sopravvissuto ad Auschwitz Elie Wiesel. Perché l’odio puoi, in qualche modo, individuarlo e combatterlo, l’indifferenza no, perché si insinua nelle pieghe profonde dell’anima, perché è il cancro invisibile che rode e uccide, prima che sia possibile intravvederlo. Indifferenza globalizzata, l’ha chiamata Papa Bergoglio, perché diffusa ad ogni latitudine e in ogni tempo: l’indifferenza, anestesia del cuore, che ha serpeggiato per anni di fronte ai vagoni di morte nella seconda guerra mondiale, di fronte alla “sua” Argentina e alla brutale dittatura che ha fatto sparire nel nulla centinaia di migliaia di inermi cittadini. E non è certo solo questione di totalitarismo politico, se ancora oggi queste tragedie disumane continuano, nonostante le democrazie diffuse, nonostante l’Onu e i suoi proclami sui diritti umani, nonostante il rapido sviluppo delle comunicazioni massmediali, che ci restituiscono in tempo reale notizie e immagini sconvolgenti. Eppure continuiamo a trascinare la nostre vite, pensando che è sempre responsabilità di un altro, come precisa il Papa, conoscitore del cuore umano, ma non disposto a fare sconti a nessuno, nemmeno a se stesso. Di fronte al grido di Dio, dopo la morte di Abele: “Caino, dov’è tuo fratello?”, grido che ancora risuona in ogni parte del mondo, non c’è alternativa al pentimento, alla presa d’atto della propria, specifica responsabilità, al pianto. Sorprende questo riferimento al piangere e alla accorata considerazione che forse CONTINUA A PAGINA 6

I due Papi saranno Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II saranno proclamati Santi insieme a dicembre. ROLANDI A PAGINA 3

Parla Marcello Semeraro, vescovo di Albano e presidente della Commissione Cei per la dottrina della fede. “Il Papa ricorda che fede, speranza e carità costituiscono un mirabile intreccio... non siamo all’ultimo tassello di un trittico, bensì alla proposta di una vita teologale”. Il riverbero profondo della “affidabilità di Dio”. La sintonia con il cammino pastorale della Chiesa in Italia. E infine: “Se l’Enciclica è ‘a quattro mani’, direi che questa è ‘musica’ per la nuova evangelizzazione”. VINCENZO CORRADO INTERVISTA MONS. MARCELLO SEMERARO A PAGINA 2

VOGHERA/DUOMO DI S. LORENZO

ITINERARIO 4

Vacanze low cost in Val Curone Montecapraro, Salogni, Bruggi (e non solo) per le vostre nuove scoperte. COGGIOLA A PAGINA 11

TUTTI I COLORI DEL GREST

Scoperta un’opera di Boxilio Donare tempo agli altri VOGHERA - Il Duomo di Voghera, da alcuni giorni, ha tra i suoi tesori nientemeno che un’opera del celebre Manfredino Boxilio. La scoperta è stata fatta da Carlo Cairati. Nell’ex sala d’archivio della Sacrestia di San Lorenzo giaceva da tempo immemorabile un “ovale” dipinto ad olio su tavola raffigurante Sant’Ilarione di Gaza, datato al secolo XVI. L’opera, nello scorso anno, è stata affidata ad uno studio di restauro per svelarne l’arcano e così è venuto alla luce l’originale soggetto: Sant’Agostino. Alcuni giorni or sono, inaspettatamente, a risolvere l’enigma della paternità di questo dipinto è venuto presso il Duomo Carlo Cairati.

Il diario dei Greest dei nostri oratori: iniziamo da oggi a “sfogliare l’album dei ricordi” dei Gruppi Estivi che nelle scorse settimane hanno animato tantissime realtà parrocchiali della Diocesi. Foto e commenti di giorni trascorsi all’insegna dell’amicizia. Partiamo dall’oratorio interparrocchiale “San Giovanni Bosco” di Voghera e da quello di Castelletto d’Orba. E proprio l’incontro con la realtà vogherese ci offre la possibilità per riflettere sull’impegno dei tantissimi educatori che donano il loro tempo agli altri.

BERNINI A PAGINA 7

COLOMBO E LAFRATTA ALLE PAGINE 12 E 13


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Giovedì 11 luglio 2013

LUMEN FIDEI: la fede illumina l’esistenza Mons. Semeraro: “Un cerchio luminoso nel quale immergersi” Parla Marcello Semeraro, vescovo di Albano e presidente della Commissione Cei per la dottrina della fede. “Il Papa ricorda che fede, speranza e carità costituiscono un mirabile intreccio... non siamo all’ultimo tassello di un trittico, bensì alla proposta di una vita teologale”. Il riverbero profondo della “affidabilità di Dio”. La sintonia con il cammino pastorale della Chiesa in Italia. E infine: “Se l’Enciclica è ‘a quattro mani’, direi che questa è ‘musica’ per la nuova evangelizzazione”. Eccellenza, anzitutto il titolo del documento “Lumen fidei”, da cui emerge il tema fondamentale: la fede. Di solito la prima Enciclica è considerata il testo programmatico del pontificato. C’è anche da considerare che il tema della fede viene rilanciato nell’Anno dedicato a questa virtù. “Non è fuori luogo mettere in evidenza un certo carattere programmatico per la prima lettera Enciclica di un Papa, se non altro per il valore che questa forma magi-

steriale ha assunto negli ultimi decenni, specialmente con i Papi dell’ultimo secolo. Più da vicino si penserà alla ‘Ecclesiam Suam’ di Paolo VI, alla ‘Redemptor hominis’ di Giovanni Paolo II e alla ‘Deus Caritas est’ di Benedetto XVI. Mi permetterei, piuttosto, di aggiungere che nel caso di questa Enciclica più che di un ‘programma’ si tratta della netta individuazione di una urgenza pastorale per la Chiesa, oggi. Ricorderei le parole di Benedetto XVI nell’Omelia per il ‘Te Deum’ di fine anno del dicembre 2011. In quella circostanza il Papa disse che ‘la quaestio fidei è la sfida pastorale prioritaria... I discepoli di Cristo sono chiamati a far rinascere in se stessi e negli altri la nostalgia di Dio e la gioia di viverlo e di testimoniarlo, a partire dalla domanda sempre molto personale: perché credo?’. A me pare che la scelta di questo tema per l’Enciclica che oggi è resa nota si ponga nell’individuazione di questa priorità pastorale. Se è così, ritengo che questo medesimo elemento possa anche essere qui assunto come un

“Lumen fidei” (“La luce della fede”) è la prima Enciclica firmata da Papa Francesco. Suddivisa in quattro capitoli, più un’introduzione e una conclusione, la lettera spiega lo stesso Pontefice - si aggiunge alle Encicliche di Benedetto XVI sulla carità e sulla speranza e assume il “prezioso lavoro” compiuto dal Papa emerito, che aveva già “quasi completato” l’Enciclica sulla fede. A questa “prima stesura” Francesco ha aggiunto “ulteriori contributi”. L’introduzione L’introduzione illustra le motivazioni poste alla base del documento: innanzitutto, recuperare il carattere di luce proprio della fede, capace d’illuminare tutta l’esistenza dell’uomo, di aiutarlo a distinguere il bene dal male, in particolare in un’epoca, come quella moderna, in cui il credere si oppone al cercare e la fede è vista come un’illusione, un salto nel vuoto che impedisce la libertà dell’uomo. In secondo luogo, l’Enciclica vuole rinvigorire la percezione dell’ampiezza degli orizzonti che la fede apre per confessarla in unità e inte-

primo tratto di continuità magisteriale fra Benedetto XVI e Francesco. Questa Enciclica completa il trittico sulle virtù avviato da Benedetto XVI, autore di due documenti, rispettivamente, sulla carità e sulla speranza. Incontrando recentemente la segreteria generale del Sinodo dei vescovi, Papa Francesco ha ricordato che è stato il suo predecessore a cominciarla - “un’enciclica a quattro mani, dicono” ha commentato sorridendo - e poi a consegnargliela perché la portasse a termine. “L’immagine delle ‘quattro mani’ è simpatica! Ma non si tratta delle ‘mani’ del papà che si aggiungono a quelle del figlio per... preparare i compiti a casa! Quando udii l’immagine, mi venne spontaneamente da pensare al fatto che Benedetto XVI sia un pianista provetto. Se n’è parlato molto e una volta – se ben ricordo – apparve anche una foto nella quale si vede Papa Benedetto suonare il pianoforte ‘a quattro mani’ con il fratello. Ora, io direi che suonare un pianoforte a ‘quattro mani’ produce una

musica molto suggestiva e bella. Ed è il caso, eventualmente di questa Enciclica. Papa Francesco lo aveva preannunciato e qui lo dice così: ‘Assumo il suo prezioso lavoro, aggiungendo al testo alcuni ulteriori contributi’ (n.7). Qualcuno potrà applicarsi a eventualmente distinguere le ‘mani’ che hanno suonato la ‘musica’ di questa Enciclica. È lo stesso Papa Francesco, però, che dissuade (a me pare) da simili operazioni. Il Papa rimanda chiaramente a un unico ‘soggetto’: il Papa, appunto! Quali sono i principali spunti di riflessione contenuti nel documento? “Al momento mi limiterei a cogliere l’architettura del testo nella successione dei suoi capitoli. A me pare che nelle quattro tappe l’Enciclica ci permette di osservare la fede in quattro distinte, convergenti e inseparabili prospettive. Anzitutto quella che in teologia è chiamata la ‘fides qua’: quel dinamismo vitale per cui credere vuol dire muoversi camminando verso Dio! È la fede che dice Amen! ‘L’uomo fedele rice-

ve la sua forza dall’affidarsi nelle mani del Dio fedele’ (n.10). Il primo capitolo, dunque, è la storia della vita di fede, da Abramo - nostro padre nella fede - alla Chiesa che oggi ripete e acclama: Amen! Il secondo aspetto è quello veritativo della fede, diremmo, ossia il suo intimo rapporto con la verità - così ripetutamente richiamato da Benedetto XVI - e perciò anche il rimando al rapporto fede-ragione, su cui insistette Giovanni Paolo II con la sua Enciclica sul tema. Anche in questo caso il punto di partenza è un testo biblico: quello di Isaia 7,9 che è stato ed è molto importante per la riflessione teologica. Il terzo aspetto riguarda la trasmissione della fede e, per ora, mi limiterei a portare l’attenzione sul rimando implicito all’esordio della costituzione ‘Lumen Gentium’. Nell’Enciclica Francesco scrive: ‘La luce di Gesù brilla, come in uno specchio, sul volto dei cristiani e così si diffonde, così arriva fino a noi, perché anche noi possiamo partecipare a questa visione e riflettere ad altri la sua luce, come nella liturgia

La prima Enciclica firmata da Francesco grità. “Chi crede, vede”, scrive il Papa. Il primo capitolo Nel primo capitolo, il Pontefice si sofferma sulla figura di Gesù, mediatore che ci apre a una verità più grande di noi, manifestazione di quell’amore di Dio che è il fondamento della fede. In quanto risorto, inoltre, Cristo è “testimone affidabile”, “degno di fede”. Ma c’è “un aspetto decisivo” della fede in Gesù: “La partecipazione al suo modo di vedere”. Usando un’analogia, il Papa spiega che come nella vita quotidiana ci affidiamo a “persone che conoscono le cose meglio di noi” - l’architetto, il farmacista, l’avvocato - così per la fede necessitiamo di qualcuno che sia affidabile ed esperto “nelle cose di Dio” e Gesù è “colui che ci spiega Dio”. La fede, poi, “non è un fatto privato”, ma è destinata a diventare annuncio. Il secondo Nel secondo capitolo, “Se non crederete, non comprenderete”, il Pa-

pa scrive: “La fede senza verità non salva. Resta una bella fiaba, la proiezione dei nostri desideri di felicità”. Ed oggi, data “la crisi di verità in cui viviamo”, è più che mai necessario richiamare questo legame, perché la cultura contemporanea tende ad accettare solo la verità della tecnologia, ciò che l’uomo riesce a costruire e misurare con la scienza e che è “vero perché funziona”, oppure le verità del singolo valide solo per l’individuo e non a servizio del bene comune. Ciò

SOCIETAʼ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

comporta però il “grande oblio del mondo contemporaneo” che - a vantaggio del relativismo e temendo il fanatismo - dimentica la domanda sulla verità, sull’origine di tutto, la domanda su Dio. La “Lumen fidei” sottolinea, poi, il legame tra fede e amore, inteso come il grande amore di Dio che ci trasforma interiormente e ci dona occhi nuovi per vedere la realtà. A questo punto, il Papa apre un’ampia riflessione sul “dialogo tra fede e ragione”. La fede non è intransigente, il credente non è arrogante. Al contrario, la verità rende umili e porta alla convivenza e al rispetto dell’altro. Ne deriva che la fede porta al dialogo in tutti i campi. Il terzo Il terzo capitolo, “Vi trasmetto quello che ho ricevuto”, è incentrato sull’importanza dell’evangelizzazione: chi si è aperto all’amore di Dio, non può tenere questo dono per sé, scrive il Papa, ricordando la catena ininterrotta dei testimoni della fede. Ciò comporta il legame tra fede e memoria perché l’amore

di Pasqua la luce del cero accende tante altre candele. La fede si trasmette, per così dire, nella forma del contatto, da persona a persona, come una fiamma si accende da un’altra fiamma...’ (n.37). È davvero molto bello. Lo stesso Papa Francesco, in una delle sue omelie a Santa Marta, fece ricorso, qualche tempo fa, al tema patristico del ‘mysterium lunae’. C’è, poi, l’ultimo capitolo, che esordisce col tema molto suggestivo del ‘Dio affidabile’. Scrive il Papa: ‘Il Dio affidabile dona agli uomini una città affidabile’ (n.50). Il quarto capitolo indica alcuni luoghi specifici per una città degli uomini che sia davvero affidabile: il bene comune, la famiglia, la vita sociale, la forza consolante nella sofferenza. ‘Il cristiano sa che la sofferenza non può essere eliminata, ma può ricevere un senso, può diventare un atto di amore, affidamento alle mani di Dio che non ci abbandona e, in questo modo, essere una tappa di crescita della fede e dell’amore’ (n.56)”. A cura di Vincenzo Corrado

di Dio mantiene uniti tutti i tempi e ci rende contemporanei a Gesù. Inoltre, diventa “impossibile credere da soli”, perché la fede apre l’io al “noi” ed avviene sempre “all’interno della comunione della Chiesa”. Per questo, “chi crede non è mai solo”. C’è “un mezzo speciale” con cui la fede può trasmettersi: i sacramenti. Il quarto Il quarto capitolo, “Dio prepara per loro una città”, spiega il legame tra la fede e il bene comune. La fede, infatti, rende saldi i vincoli fra gli uomini e si pone al servizio concreto della giustizia, del diritto e della pace. Ecco perché essa non allontana dal mondo e non è estranea all’impegno concreto dell’uomo contemporaneo. L’Enciclica si sofferma, poi, sugli ambiti illuminati dalla fede: la famiglia fondata sul matrimonio, i giovani, i rapporti sociali, la natura, la sofferenza e la morte. All’uomo che soffre Dio offre la sua presenza che accompagna, che apre un varco di luce nelle tenebre. In questo senso, la fede è congiunta alla speranza. Alla fine della il Papa invita a guardare a Maria, “icona perfetta” della fede.

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


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Papa Francesco a Lampedusa Lunedì 8 luglio. Un lungo interminabile abbraccio con gli immigrati e la popolazione dell’isola, nel ricordo doloroso delle migliaia di vittime del mare nel tentativo di raggiungere l’Italia e l’Europa. Un richiamo formidabile alla responsabilità un calore umano che solo i siciliani sanno dimostrare, il Papa venuto dalla fine del mondo.

Un grido forte contro l’indifferenza nei confronti dei migranti. Un richiamo alle responsabilità di tutti per fare fronte al dramma ignorato delle vittime del mare, 19 mila morti alle frontiere d’Europa dal 1988 ad oggi. È stata una visita storica quella compiuta oggi da Papa Francesco nell’isola di Lampedusa. Il primo viaggio di Papa Bergoglio, la prima visita di un pontefice a Lampedusa. Tutto organizzato in soli cinque giorni, dopo aver risposto, di cuore, all’invito che il parroco di Lampedusa don Stefano Nastasi gli aveva fatto in una lettera il 19 marzo scorso. Tutta la popolazione si è mobilitata per accogliere oggi, sotto un sole africano e con

La corona di fiori e l’incontro con gli immigrati Una visita di una sola mattinata che sembra essere durata tantissimo, tanto l’impatto emotivo ed eccezionale dell’incontro. Prima che il Papa arrivasse, nella notte è stato soccorso l’ennesimo barcone, con 166 immigrati subsahariani, tra cui quattro donne. Infreddoliti e ignari di cosa li aspettasse sull’isola. In questi anni la Capitaneria di porto ne ha salvati circa 30 mila. Papa Francesco è arrivato all’aeroporto di Lampedusa alle 9.15 per poi imbarcarsi a Cala Pisana su una motovedetta della guardia costiera. In mare è stato scortato da centinaia di barche di pescatori. Un momento fortemente simbolico è stato il lancio della corona di fiori in mare, in omaggio alle vittime, nel punto più a sud di Lampedusa, di fronte al monumento la Porta d’Europa che ricorda i morti nel Mediterraneo. E altamente toccante è stato l’incontro con una cinquantina di immigrati - scelti tra il centinaio ospitati ora al centro di Contrada Imbriacola - appena sbarcato al Molo Favarolo, dove abitualmente vengono dati i primi soccorsi ai migranti. Qui ha abbracciato bambini, ascoltato con commozione i racconti tragici delle violenze subite in Libia e durante i “viaggi della speranza”. Un vero e proprio mare di folla che sventolava cappellini e foulard bianchi e gialli, 10 mila persone

accertate, di cui molte arrivate stamattina con il traghetto, ha accolto in un abbraccio emozionato Papa Francesco. Tanti i giovani delle organizzazioni umanitarie che operano con i migranti, le mamme con i bambini. Nel campo sportivo Arena scandivano lo slogan “Si vede, si sente, Francesco è qui presente”. Striscioni che dicevano al Papa “Il tuo sorriso dà senso alla nostra vita” o che denunciavano la tratta di esseri umani. In prima fila persone disabili e malati, mentre sul palco un altare colorato fatto con una lancia di pescatori. Il leggio a forma di timone, il pastorale e il calice erano realizzati da artigiani locali con i materiali dei barconi affondati. Le carcasse sono lì vicino, a pochi metri dal molo. A destra, la statua della Madonna di Porto Salvo, molto venerata dagli isolani.

più volte a braccio, tra gli applausi commossi della folla: “Ciò che accaduto non si ripeta, per favore”, riferendosi all’ultimo naufragio di cui ha letto notizie sui giornali. E poi, rivolgendosi agli immigrati musulmani ha detto: “La Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi, O’ scià”, il saluto tipico dei lampedusani che significa “tu sei il mio fiato, il mio respiro”, come dice una madre al proprio figlio, un intercalare affettuoso che si usa anche tra amici e parenti. E più avanti, sempre un fuori programma. “Ho sentito recentemente uno di questi fratelli. Prima di arrivare qui sono passati tra le mani dei trafficanti che sfruttano la povertà degli altri per farne fonte di guadagno. Quanto hanno sofferto, ed alcuni non sono riusciti ad arrivare!”.

O’ scià ai musulmani È stata una liturgia penitenziale per chiedere perdono per “l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle”, per “chi si è accomodato, si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore” e “per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi”. Letture e preghiere forti, l’episodio di Caino e Abele nella Genesi, il Vangelo di Matteo sulla fuga in Egitto e la strage degli innocenti per mano di Erode, tutti riferimenti al dramma dei migranti che fuggono da miseria, povertà e disperazione per cercare in Europa speranze di vita. Da quel leggio Papa Francesco nell’omelia ha chiesto

La messa si è conclusa con il saluto finale di monsignor Franco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per le migrazioni, che ha descritto Lampedusa come “una lampada accesa, un faro, uno scoglio”, invitando a “promuovere politiche adeguate di giustizia e di rispetto di ogni vita umana”. Il Papa è poi andato nella parrocchia di San Gerlando mentre suonavano campane a festa. Qui ha ringraziato ancora i lampedusani “per l’esempio di amore, carità e accoglienza che ci date”. “Ma quanta sofferenza”, queste le parole che il Papa ha detto più spesso a mons. Montenegro, che ha poi auspicato al Sir la revisione

della legge Bossi-Fini sull’immigrazione: “È una gabbia. Dobbiamo smettere di pensare alle migrazioni come ad una emergenza. È una normalità da accettare. Ora spetta ai politici riflettere su ciò che il Papa ha detto e tenerne conto”. Per padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, la visita “è stata estremamente positiva: il Papa ha dato al mondo una testimonianza” e “richiamato ciascuno di noi alla responsabilità, a tutti i livelli”. Patrizia Caiffa

ROMA - Giuseppe Lazzati verso la Beatificazione

Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II saranno Santi Per Papa Wojtyla e Papa Roncalli santi ora c’è la firma di Papa Francesco. Il Pontefice dei gesti, “globetrotter” nei Cinque Continenti, e il Papa “buono” a cui si deve il Concilio Vaticano II, di cui proprio quest’anno si celebrano i 50 anni, saliranno agli onori degli altari entro l’anno, con tutta probabilità in una cerimonia che si terrà per entrambi l’8 dicembre. Dopo settimane di indiscrezioni sui passaggi a tamburo battente nella causa di canonizzazione del Pontefice polacco, beatificato nel 2011, Papa Francesco ha messo il suo sigillo sul riconoscimento del secondo miracolo avvenuto per sua intercessione, approvato martedì scorso dalla riunione plenaria dei cardinali e vescovi della Congregazione per le Cause dei Santi e definitivo passo verso la santità. Un po’ più a sorpresa è arrivato l’ok del Papa anche sulla canonizzazione di Giovanni XXIII, non solo perché la causa del pontefice beatificato nel 2000, anno del Giubileo, ha subito un’improvvisa accele-

razione tornando in primo piano, ma anche perché per il suo dossier è stata aperta una strada eccezionale, quella della deroga al secondo miracolo. Anche senza un secondo prodigio compiuto per intercessione del Papa “buono”, quindi, Angelo Roncalli sarà proclamato santo e offerto al culto universale dei fedeli. Dietro la decisione, su cui martedì scorso ha votato la plenaria, c’è un forte desiderio del Papa di innalzare il Pontefice del Concilio all’aureola della santità. “Il Papa - si legge nel bollettino diffuso dalla sala stampa vaticana - ha approvato i voti favorevoli della sessione ordinaria dei cardinali e dei vescovi circa la canonizzazione del beato Giovanni XXIII e ha deciso di convocare un concistoro che riguarderà anche la canonizzazione del beato Giovanni Paolo II”. Sulla necessità o meno dell’accertamento di un secondo miracolo per assurgere alla definitiva canonizzazione è in corso un dibattito tra teologi ed esperti. Va comunque ricordato che

lo stesso Giovanni XXIII derogò al miracolo per riconoscere santo, nel 1960, un ex vescovo di Bergamo a lui caro, Gregorio Barbarigo, e anche Benedetto XVI ha utilizzato la stessa libertà di Pontefice il 5 maggio del 2012 inscrivendo ufficialmente “nel catalogo dei Santi” la figura di Ildegarda di Bingen, religiosa benedettina tedesca (1098-1179), già venerata come santa dalla Chiesa cattolica anche se i due processi di canonizzazione avviati sul suo conto non giunsero mai a compimento. Sulla data della cerimonia,

che a questo punto dovrebbe vedere i due Papi proclamati insieme, padre Federico Lombardi ha confermato che è “verosimile” che il concistoro la stabilisca entro la fine dell’anno, dopo la conclusione dell’Anno della Fede. L’ipotesi più accreditata è che la celebrazione si tenga l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, festività mariana. Intanto, mentre la Polonia è in festa per l’elevazione di Papa Wojtyla viene anche svelato il miracolo che il Papa polacco compì proprio la sera della beatificazione, il 1° maggio 2011, su una don-

na del Costarica. La donna si chiama Floribeth Mora Diaz e come ha raccontato lei stessa alla televisione messicana Televisa, nell‘aprile del 2011 subì un grave ictus cerebrale emorragico da cui guarì in modo inspiegabile, alzandosi prodigiosamente in piedi, la mattina successiva alla beatificazione di Giovanni Paolo II dopo aver tanto pregato il Pontefice. Esulta l’arcivescovo di Cracovia, il cardinale Stanislao Dwisiz, ex segretario di Wojtyla, grande sponsor della causa, secondo cui “diventa santo un gigante della fede”. “Ho passato al fianco di Giovanni Paolo II la maggior parte del mio servizio sacerdotale, - ricorda - sono stato ogni giorno testimone della sua preghiera e del suo lavoro, del suo riposare e del suo soffrire, dei suoi viaggi e dei suoi innumerevoli incontri con la gente. La santità di Giovanni Paolo II era semplice, umile, servizievole. Egli viveva di Dio e conduceva gli altri a Dio”. In festa anche il Paese natale

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

di Roncalli, Sotto il Monte, dove le campane hanno suonato a distesa mentre il suo ex segretario, monsignor Loris Capovilla non si dice sorpreso dalla decisione di Bergoglio e sottolinea che la canonizzazione del Papa “buono” “diventa una grande festa del Concilio Ecumenico Vaticano II”. Intanto fa un passo avanti anche la causa di beatificazione del professor Giuseppe Lazzati, direttore del quotidiano di Milano “L’Italia” dal 1961 al 1964 e rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dal 1968 al 1983. Il Santo Padre ha infatti promulgato anche il decreto che riconosce le “virtù eroiche del Servo di Dio Giuseppe Lazzati, laico consacrato; nato a Milano (Italia) il 22 giugno 1909 e ivi morto il 18 maggio 1986”. Laureato in Lettere in Cattolica, Lazzati è stato a lungo professore dell’ateneo, ordinario di Letteratura cristiana antica dal 1958 al 1979, e preside della facoltà di Lettere dal 1965 al 1968. Luca Rolandi

CAMPANE


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VITA DELLA DIOCESI

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Tortona Giovedì 4 luglio nel Salone della Curia diocesana presenti anche i Vicari Foranei

Si è riunito il Consiglio Presbiterale

to “Mons. Luigi Guerra”. L’Economo ha illustrato ai presenti essenziali linee di storia toccanti finalità, problematiche economiche-finanziarie e scelte pastorali dei parroci succedutesi alla guida dell’importante cittadina. Casa Sacro Cuore: adibita a pensionato per sacerdoti anziani. Nell’arco di un decennio sono cambiate numerose situazioni inerenti al personale, all’utenza, alle norme legislative di sicurezza e di controllo, allo sforzo finanziario della Diocesi per rispondere a queste nuove emergenze. Il Seminario: l’Economo ha informato sulle modalità dell’amministrazione dei beni immobili e mobili del medesimo, sull’ammontare delle offerte “Pro Seminario” che le parrocchie raccolgono in occasione delle Cresime, sulle spese che la Diocesi deve sostenere per la formazione dei nostri futuri sacerdoti. Sono intervenuti alcuni dei presenti per chiedere delucidazioni: sia Mons. Vescovo, sia il relatore hanno risposto in merito.

La Signora Pinuccia Rossi, presidente del Santachiara, è stata invitata dal Vescovo a presentare la scuola. La presidente, con precisione, ne ha evidenziato la storia, le finalità, la fedeltà alla vocazione originaria di essere aperta ai bisogni del territorio, con particolare attenzione agli ultimi tra le fasce degli adolescenti e dei giovani. Proprio per questo le tipologie della scuola via via sono state modificate, passando dalla cosiddetta scuola parificata ai corsi professionali finanziati dalla Regione o dalla Provincia. Il Santachiara opera a Tortona, Voghera e Stradella. Sono tanti i giovani che intendono avvalersi dei corsi istituiti; a volte, spiace dirlo, non possono essere accolti perché tipologia e numero dei corsi sono fissati dalla pubblica amministrazione. Finanziariamente il Santachiara opera da anni a pareggio di bilancio. Don Claudio Baldi, assistente dei giovani di Azione Cattolica, ha relazionato sulla Casa Alpina di Brus son in Valle d’Aosta.

La Casa non produce un utile finanziario; ma, con l’auto di tanti volontari, riesce a pareggiare e mantenere efficiente la bella struttura apprezzata dai molti giovani che ospita nei mesi estivi. Don Claudio ha aggiornato anche sull’attività dell’Azione Cattolica. Infine Dino Savio, dirigente dell’Ufficio Missionario della Diocesi, con una presentazione ampia ed esaustiva delle problematiche di questo comparto della pastorale diocesana. Anche in questo settore molto è cambiato. Praticamente non abbiamo più “nostri” missionari diocesani, eccetto Padre Piero Belcredi e Padre Luciano Brambilla in Brasile. Gli istituti religiosi femminili esistenti in Diocesi si sono aperti alla dimensione missionaria: l’Ufficio intende avere con questi particolari relazioni. Però le problematiche sono molte e le richieste sono tante e giungono dalle fonti più diversificate: l’Ufficio apre le mani a tutti. Nella successiva discussione è emerso il problema

ROMA - L’AC e il modulo formativo del settore adulti

“Invitati a festa: la fede degli adulti” ROMA - Il week-end del 28-30 giugno mi ha visto partecipe, in qualità di vice presidente diocesano degli adulti di Azione Cattolica, al modulo formativo del settore adulti di AC presso la Domus Pacis a Roma che aveva come tema: “Invitati a festa: la fede degli adulti, la fede adulta”. Il modulo formativo ci ha aiutati a riflettere su come, nella vita associativa, si concretizza la chiamata alla sequela; approfondendo la proposta di formazione dell’AC e alimentando il vissuto personale e familiare comunitario degli adulti. Don Guido Benzi, direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale, ha sviluppato il tema della fede adulta facendo emergere come il volano della formazione cristiana sono gli adulti. “La questione della formazione cristiana degli adulti (catechesi per e con gli adulti), prima che riguardare strategie pastorali e metodi comunicativi, riguarda la fondamentale scelta di una comunità cristiana nel suo impegno di

comunicare e testimoniare la fede alle nuove generazioni: l’opzione, cioè, di mostrare come l’atto educativo, catechistico e formativo sia importante perché riguarda prima di tutto gli adulti stessi nella loro scelta di fede”. Particolare attenzione, come sempre al modulo, è stata rivolta all’approfondimento del nuovo sussidio per l’anno associativo 2013-2014. L’obiettivo dell’AC è quello di approfondire le dinamiche degli strumenti dell’associazione – il testo formativo annuale e il gruppo – per aiutare gli adulti di AC ad alimentare e rendere autentica la propria fede con un vissuto da discepoli, capaci di rimanere ancorati alla “radice” nei problemi del quotidiano e di vivere una fede adulta. Il testo di quest’anno: “per-dono”, parte dalla lettura del Vangelo secondo Matteo (22,1-14) e propone un percorso per far cogliere il primato di Dio nella nostra vita e partecipare alla gioia del Regno.

In questa logica siamo chiamati, come adulti di AC, a maturare lo stile di Gesù che rivela la tenerezza, la fortezza, la mitezza, la pazienza del Padre. Attraverso queste virtù si incarna l’atteggiamento dei discepoli che ancora oggi accolgono l’invito del Signore: “Quelli che troverete, chiamateli”. Il percorso si svolge in cinque tappe che si sviluppano attraverso gli approfondimenti tratti dalla vita quotidiana. I riflessi della cultura nella quale siamo immersi e che concorrono progressivamente a definire lo stile dei discepoli che sono “invitati” e “inviati” “con fiducia” (1), “con perseveranza” (2), “con fortezza” (3), “con giustizia” (4), “con misericordia” (5). L’augurio è che anche nelle nostre associazioni tutto questo trovi una sintesi nel progetto formativo dell’AC per mettere in moto nuovi processi formativi, “perché sia formato Cristo in voi”. Raffaele Bonaventura

delle molte celebrazioni particolari richieste dagli uffici centrali: accanto alla Giornata Missionaria Mondiale, la sant’Infanzia, i Migrantes, la Terra Santa, i lebbrosi, la Carità del Papa. Non è facile rispondere a

tutte le richieste data la dimensione molto piccola di tante nostre parrocchie. Un capitolo interessante che tocca la generosità della nostra gente sono le adozioni a distanza. a.b.

Notizie diocesane

TORTONA - Giovedì 4 luglio alle ore 9.30 nel salone della Curia in Tortona, dopo la preghiera dell’Ora Terza, si è riunito il Consiglio Presbiterale. Erano presenti anche i Vicari Foranei. Il Vescovo ha introdotto i lavori, illustrando con brevi parole l’ordine del giorno: “presentazione della situazione economica della Diocesi”. Relatore principale è stato il Diacono permanente Ernesto Stramesi, Economo diocesano. Questi, con una relazione essenziale nei contenuti ed accessibile a tutti nella formulazione, ha presentato il dato economico dell’ente giuridico “Diocesi di Tortona”. Il patrimonio mobiliare ed immobiliare innanzitutto; le entrate e le uscite, che sostanzialmente pareggiano; l’utilizzo dei fondi CEI; la distribuzione dell’otto per mille ed il sostegno economico ad alcune parrocchie in difficoltà. Successivamente l’Economo diocesano si è soffermato ad illustrare alcune strutture che presentano problematiche particolari. Alcune tra queste soprattutto di natura finanziaria (Serravalle – Casa del Clero), che, pur tra non poche difficoltà, si stanno posizionando in un contesto gestibile nel medio periodo. Sono: Il museo diocesano: finanziato dalla Regione Piemonte, Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, benefattori, Diocesi. I lavori di ristrutturazione dell’immobile e di allestimento sono stati suddivisi in tre lotti; sono in corso i lavori per il terzo lotto. Serravalle: il Centro Pastorale “Maria Regina” sito in Cà del Sole ed il pensiona-

27-28 LUGLIO/SEGUENDO IL PAPA A RIO

GMG... in Casa Alpina “Andate e fate discepoli tutti i popoli! (cfr. Mt 28,19). Guardo con gioia al prossimo luglio, a Rio de Janeiro! Vi do appuntamento in quella grande città del Brasile! Preparatevi bene, soprattutto spiritualmente nelle vostre comunità, perché quell’incontro sia un segno di fede per il mondo intero. I giovani devono dire al mondo: è buono seguire Gesù; è buono andare con Gesù; è buono il messaggio di Gesù (Papa Francesco – Domenica delle Palme, 24 marzo 2013)”. Con queste parole il Papa Francesco ha invitato a celebrare la GMG 2013. Anche la nostra diocesi offre un momento di riflessione e di incontro per i giovani nel fine settimana del 27 e 28 luglio a Brusson, in Casa Alpina. Le giornate saranno vis-

sute in perfetto e collaudato stile GMG. Questo il programma di massima. Sabato 27 luglio: ore 15: partenza da Tortona con pullman ore 18: accoglienza e riflessione sul messaggio del Papa ore 21: celebrazione della Messa con il Vescovo pernottamento in Casa Alpina in sacco a pelo. Domenica 28 luglio: al mattino: riflessione e lavori di gruppo nel pomeriggio: collegamento con Rio per la Messa del Papa. Partenza da Brusson nel tardo pomeriggio (indicativamente alle 18.00) Viene richiesto un contributo di Euro 10. Le iscrizioni si ricevono entro e non oltre il 22 luglio presso le proprie parrocchie o al numero 349 5454335.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 16 luglio, mercoledì 17, venerdì 19 e sabato 20 dalle 8.30 alle 12.30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637), via mail: vescovo@diocesitortona.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAMPANE


IL POPOLO Giovedì 11 luglio 2013

IL VANGELO DELLA DOMENICA

14 Luglio - XV Domenica del Tempo Ordinario

IL COMMENTO AL VANGELO

“Amerai il Signore con tutto il tuo cuore”

La pagina del Vangelo di questa domenica è ricca di suggestioni e provocazioni e ci invita a rivedere, a ridefinire la nostra identità di cristiani, di discepoli del Signore Gesù, che ci chiama a camminare dietro di Lui, prendendo ogni giorno la nostra croce, conformando la nostra vita alla sua, fino a perdere la vita per trovare la vera vita. “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico...”: la parabola del buon samaritano, una pagina tra le più celebri del vangelo, basta da sola a dire tutto sul precetto fondamentale dell’amore del prossimo. Gesù la racconta, in risposta a un “dottore della Legge“, cioè un riconosciuto esperto nell’interpretazione della Bibbia, il quale pensa di metterlo in difficoltà con una domanda: so, Maestro, che cosa sta scritto nella Bibbia; per ereditare la vita eterna bisogna amare Dio e il prossimo; ma chi sarebbe il prossimo?

Lc 10,25-37 In quel tempo, un dottore della legge si alzò per mettere alla prova Gesù: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”. Gesù gli disse: “Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi ?”. Costui rispose: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso”. E Gesù: “Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai”. Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: “E chi è il mio prossimo?”. Gesù riprese: “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso,

un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levìta, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite versandovi olio e vino; poi caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?”. Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Va’ e anche tu fa’ lo stesso”.

IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

Santa Maria Maddalena Postel La Chiesa, il 16 luglio, fa memoria di S. Maria Maddalena Postel, religiosa francese canonizzata da Pio XI nel 1925. Nacque il 28 novembre 1756 a Barfleur, un villaggio di pescatori sulla costa normanna, nella diocesi di Coutances, da contadini cristiani benestanti. Fu battezzata con i nomi di Giulia Francesca Caterina e dimostrò fin da piccola un grande spirito di carità. A soli cinque anni, avendo incontrato per strada una bambina coperta di stracci, le donò il mantello. Un’altra volta regalò le scarpe a un piccolo mendicante. A no-

Religiosa francese fondò la Congregazione delle Figlie della Misericordia e si dedicò all’educazione delle fanciulle abbandonate ve anni fece il voto di castità e di dedicarsi alla salvezza del prossimo. Dopo che ebbe ascoltato una predica sul digiuno, si fabbricò delle bilance mediante conchiglie per pesare “le due once di pane che componevano la sua colazione”. Dopo aver frequentato la scuola di Barfleur, grazie alla generosità di una benefattrice, poté entrare nell’abbazia benedettina di Valognes per terminarvi la sua educazione. La santa, terminati gli studi, ritornò in famiglia e nel 1774 visto il numero considerevole di ragazze condannate dalla povertà all’ignoranza e all’inferiorità, aprì in paese una scuola “per allevare madri e donne cristiane atte a creare dei focolari dove fosse piacevole vivere” e senza casti-

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ghi. Quando scoppiò la rivoluzione francese (1789-1799) la santa ottenne il permesso di conservare il S.S. Sacramento in un minuscolo oratorio da lei allestito sotto la scala di casa sua, di preparare i bambini alla prima comunione, visitare i malati, confortare i moribondi, portare loro il viatico e procurare ai sacerdoti, ricercati dalla polizia, l’occorrente per la Messa che celebravano di nascosto. Nel frattempo lei divenne, nel 1798, terziaria francescana. Nel 1805, a quarantanove anni, si trasferì a Cherbourg, dove con due compagne e grazie all’appoggio di padre Cabart, cappellano dell’ospizio, aprì una scuola per 300 bambini. Affittata una casa, nel 1807, con le prime sue quattro compagne, la santa fece la professione religiosa, prendendo il nome di Maria Maddalena e fondò la Congregazione delle Figlie della Misericordia, che si ispirò agli ideali dei Fratelli delle Scuole cristiane. Nella scuola da lei aperta ben presto duecento ragazze appresero, con i primi rudimenti delle lettere

e della fede, il cucito, il ricamo e il lavoro a maglia. Nel 1811 la Suore della Provvidenza rientrarono a Cherbourg. Dopo sei mesi si stabilì a Tamerville, dove accanto alla “scuola senza castighi” fondò un laboratorio femminile con regolare paga. Siccome l’Istituto non aveva casa madre, Maria Maddalena lavorò per rendere abitabile un’abbazia benedettina diroccata, acquistata a Saint-Sauveur-le-Vicomte nel 1832. Si racconta che dal Signore ebbe il dono di moltiplicare i pani, guarire i malati e predire il futuro. Non badava al numero delle religiose, ma alla qualità. Sovente ripeteva loro: “Ubbidire è andare al cielo sulle spalle altrui”. Amava ripetere con San Bernardo: “Il religioso che non lavora non è degno di essere religioso”. Restaurò conventi e chiese, ne costruì di nuove e formò le sue suore con la pedagogia del sorriso. Nel 1837 Madre Postel adottò le costituzioni di S. Giovanni Battista de la Salle con le sue ventiquattro suore e novizie dedite all'insegnamento e alla cura dei malati negli ospedali. Nonostante i suoi ottantun anni di età continuò a dormire su due assi in croce, a portare il cilicio e un busto armato di 1164 punte di ferro, a fare un pasto al giorno e a privarsi del cibo dal mercoledì santo alla Pasqua. La Passione di Gesù costituì l’oggetto abituale delle meditazioni di Madre Postel. Fino alla morte recitò ogni giorno il Breviario romano e il rosario. Conservò sempre un animo giovanile, un umore sereno e una carità viva. Durante le sue crisi d’asma, diceva: “Sto bene perché sto come vuole il buon Dio”. Morì novantenne, il 16 luglio 1846. Le sue reliquie sono venerate a St-Sauveur-le-Vicomte.

La risposta è in forma di racconto. Lungo la strada in discesa che attraversa il deserto della Giudea, tutto aride collinette rocciose, non era raro che i predoni assaltassero i viandanti. Gesù immagina appunto una loro vittima, derubato di tutto, percosso a sangue e abbandonato mezzo morto. Gli passano accanto, indifferenti, un sacerdote e poi un levita, due uomini delle categorie più rispettate nell’antico Israele, mentre un samaritano, cioè uno degli stranieri eretici che gli ebrei detestavano e dai quali si tenevano a distanza, proprio lui si ferma a prestargli soccorso: “Gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla propria cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Il racconto condensa in un esempio tutto quanto occorre tenere presente nei rapporti con quanti entrano, stabilmente o occasionalmente, nella nostra vita. Sono loro “il prossimo”, da amare non a chiacchiere, ma con i fatti. Fatti concreti, commisurati non sulle nostre voglie, sui nostri umori del momento, ma sulle loro necessità. Fatti che impegnano la nostra attenzione e la nostra disponibilità, vale a dire la nostra intelligenza e il nostro cuore. Fatti: di fronte a un uomo ferito e abbandonato, il samaritano non si limita a buone parole di consolazione ma gli dedica il suo tempo, le sue cose (il vino per disinfettare, l’olio per lenire il male) e anche il suo denaro. Fatti, come quelli dei tanti (si contano a milioni solo in Italia) che dedicano il tempo libero al volontariato, o i tanti altri che sostengono con i loro soldi le organizzazioni di carità. Troviamo in questo racconto un Gesù provocatorio: un detestabile samaritano è delineato migliore di due tra i più rispettabili ebrei. Sottinteso: spesso le persone non sono quelle che sembrano; giudicare per categorie si basa su pregiudizi che tante volte si rivelano privi di fondamento. Di grande rilievo, inoltre, è la lettura che della parabola hanno dato già gli antichi Padri della Chiesa, i quali, senza nulla togliere al suo valore di esempio per noi, vi hanno visto anche un significato più profondo. L’uomo che scende da Gerusalemme a Gerico rappresenta tutti gli uomini, per ciascuno dei quali la vita è una traversata del deserto; ciascuno è solo nel cammino attraverso il deserto spirituale di questo mondo, dove incontra dei briganti che colpiscono “dentro” (le esperienze negative, le delusioni, l’inquietudine motivata dalle cause più diverse) e talora colpiscono duro, lasciandoci spiritualmente mezzi morti. Molti ci passano accanto senza prestarci aiuto, o perché non si accorgono delle nostre ferite, o perché sanno contrapporvi solo chiacchiere o, peggio, perché non gliene importa nulla. Ma uno c’è, che conosce minutamente lo stato di salute della nostra anima, la sa e la vuole curare. Quella del buon samaritano è una parabola autobiografica: il vero buon samaritano, attento e, se lo vogliamo, disponibile per ciascuno di noi, è lui. E non occorre dirne il nome. LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Dt 30,10-14 Salmo Responsoriale Sal 18 Seconda Lettura Col 1,15-20


IL POPOLO

ATTUALITA’

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Giovedì 11 luglio 2013

Brignano Incontro con Maria Grazia Pacquola della Senologia di Tortona

IL COMMENTO

Un centimetro da sarta per la vita

Lampedusa: reimpariamo a piangere

BRIGNANO FRASCATA - Venerdì 5 luglio alle ore 21 nella sala del Polo culturale di Brignano Frascata si è tenuto anche quest’anno l’incontro con la dottoressa Maria Grazia Pacquola dell’Unità di Senologia dell’Ospedale di Tortona. L’occasione, è stata la consegna della somma raccolta tramite la lotteria svoltasi domenica 30 giugno sul Monte della Croce, a ricordo di Gabriele Serra.

Consegnata alla dottoressa e all’associazione “Franca Cassola Pasquali” la somma raccolta a ricordo di Gabriele Serra Maria Grazia Pacquola

L’importo, infatti, devoluto dai famigliari del giovane all’associazione Franca Cassola Pasquali, si aggiungerà ai finanziamenti di nuovi progetti; già quelli precedenti hanno permesso di classificare l’Unità di Senologia tortonese tra i primi dieci centri in Italia specializzati nella prevenzione e nella cura del cancro alla mammella. Helenio Pasquali ha ricordato l’impegno dell’associazione intitolata alla mamma Franca, che dal 1999 opera per dare una speranza alle donne colpite dalla malattia che in Italia è ancora la prima causa di mortalità femminile. Ha sottolineato davanti al nutrito gruppo di persone attente, soprattutto donne, il valore della solida-

rietà e dell’adesione che permettono di sostenere iniziative benefiche come queste. La dottoressa Pacquola ha presentato l’ultimo programma messo in atto nell’Unità di Senologia, intitolato “Un centimetro da sarta per vincere la battaglia della vita”, incentrato sulla sindrome metabolica, fattore di rischio per il cancro della mammella e del colon-retto. Questa ambiziosa iniziativa è già stata presentata a Milano alla presenza del prof. Umberto Veronesi giovedì 20 e venerdì 21 giugno. Presente in sala a Brignano anche la dottoressa Stefania Maffei, nutrizionista, che affianca gli specialisti in questo piano di lavoro per aiutare le pazienti a gestire la cura

e a ottimizzare la prevenzione anche attraverso una corretta alimentazione e sani stili di vita. Ha così esposto al pubblico la sua attività e i punti cardine necessari per avviare un approccio al cibo che sia il più possibile conforme alla salute dell’organismo. La misurazione del girovita è il punto di partenza per constatare squilibri nell’alimentazione: l’obesità è una vera e propria condizione patologica causata da molteplici fattori quali cattiva alimentazione, ridotta attività fisica o problematiche psicologiche. La dottoressa ha poi spiegato come il termine dieta non stia a indicare una riduzione drastica del cibo ma uno stile di vita sano, basato anzitutto su cinque pasti giornalieri e sul modello della dieta mediterranea. Il progetto mira quindi ad abbassare il rischio di sviluppare la malattia o controllarla se è già in corso tramite una giusta nutrizione. Alcune fasi sono già state avviate, altre sono in allestimento come la compilazione di diari alimentari, l’organizzazione di incontri collettivi per offrire nozioni di base e la diffusione attraverso i social network. Infine la dottoressa Pacquola ha messo in evidenza la necessità di uno sforzo culturale da parte di tutti per far sì che l’importanza delle buone abitudini alimentari si diffonda sempre più, poiché la società del benessere ha creato la propria autodistruzione dimenticando spesso i corretti comportamenti verso il proprio corpo. Valeria Sala

L’assessore Emanuela Marchiafava nominata nell’Osservatorio Regionale del Commercio PAVIA - Il Presidente dell’Unione Province Lombarde, Massimo Sertori, ha nominato Emanuela Marchiafava, assessore alle Politiche per lo sviluppo economico, Formazione professionale, Turismo e semplificazione amministrazione della Provincia di Pavia, quale rappresentante effettivo dell’Unione Province Lombarde (Upl) all’Osservatorio regionale del Commercio. Sono importanti e strategici i compiti alla quale è stata chiamata l’assessore Marchiafava, perché l’Osservatorio regionale del Commercio svolge il ruolo di rappresentanza e gestione istituzionale delle problematiche inerenti le trasformazioni della distribuzione. Tra queste le più influenti sono generate dalla grande distribuzione, con problematiche tali da poter modificare il sistema dei prezzi e dei profitti del settore. L’Osservatorio sarà coinvolto nei prossimi mesi nel pro-

Emanuela Marchiafava

getto di revisione del cosiddetto “Codice del Commercio” che la Regione Lombardia si è impegnata a varare entro il prossimo 31 dicembre. Le finalità della Programmazione Regionale, di cui l’Osservatorio del Commercio è lo strumento, sono anche quelle di rendere compatibile l’impatto territoriale e ambientale degli insediamenti commerciali con fat-

tori quali la mobilità, il traffico, l’inquinamento; valorizzare la funzione commerciale al fine di riqualificare il tessuto urbano, specie i quartieri degradati; salvaguardare e riqualificare i centri storici; mantenere il servizio nelle zone montane e rurali e incentivare la piccola impresa commerciale. La funzione ultima per la quale l’Osservatorio è stato istituito, consiste nel monitorare la rete commerciale al fine di mettere a disposizione della Regione e dei principali attori dell’economia lombarda, le informazioni inerenti: la consistenza e le caratteristiche della rete commerciale; le interazioni con il territorio; l’evoluzione della domanda; i fenomeni di innovazione; gli strumenti di applicazione delle norme di legge sul commercio; gli strumenti di applicazione delle norme di legge sugli strumenti pubblici di sostegno delle attività commerciali.

I risultati dei bandi del CSV di Alessandria ALESSANDRIA - Sono da poco scaduti i termini per la presentazione di progetti del Bando di Co-progettazione, il secondo Bando emesso dal CSVA (Centro Servizi Volontariato di Alessandria) nell’anno 2013 nell’ambito della Progettazione Sociale: sta, infatti, per prendere il via l’iter di valutazione che si concluderà dopo l’estate (i risultati saranno pubblicati a settembre). Si è invece concluso l’iter di valutazione del Bando a Scadenza Unica anno 2012 (scaduto il 16 marzo 2013) che metteva a disposizione un totale di 175.000,02 euro a sostegno di progetti delle Associazioni di Volontariato della provincia di Alessandria: progetti di “piccola dimensione” e di “grande dimensione”.

Le associazioni che hanno aderito al Bando sono state 49. I progetti sono stati esaminati, da due commissioni: la prima (Gruppo Istruttoria Legittimità) ha valutato gli aspetti formali delle richieste, mentre la seconda (Commissione di Valutazione) ha proceduto a valutare nel merito i progetti ammessi, definendo la graduatoria finale. Sono stati ammessi a finanziamento 21 progetti: 13 per la piccola dimensione e 8 per la grande dimensione. L’impegno del CSVA è di 55.955,89 euro per il sostegno ai progetti di “piccola dimensione” e di 119.044,13 euro per i progetti di “grande dimensione”. Per conoscere i progetti ammessi a finanziamento c’è il sito www.csva.it - progettazione sociale.

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nessuno piange più per questa sofferenza e per le tante morti, perché tutti ripiegati sul proprio io e volti alla soddisfazione dei propri, angusti desideri. Eppure ha ragione il Papa: bisogna reimparare a piangere, ad esprimere in modo concreto, immediato e non simbolico che qualcosa di prezioso – la commozione verso l’altro – si è perso, come si è smarrito il peso del dramma che queste tragedie comportano. E’ come se il linguaggio non trovasse più le parole per dire partecipazione al mistero di male che ci avvolge, così che il piangere ne fosse invece la sua dimensione più completa, capace di superare la frattura tra la sfera fisica e quella spirituale. Questa terra assolata di Si-

cilia, isola dalle tante contraddizioni, capace di essere grembo di accoglienza e di vita e al contempo zona franca in cui fiorisce il crimine organizzato, non può che cibarsi delle parole del Papa e piangere con lui per il fallimento di ciò che è umano in noi e che si è inabissato in fondo al mare, come i corpi dei tanti sventurati, avvicinatisi alle nostre coste. Dovremo tutti rileggere in silenzio le parole dure e drammatiche di questa omelia, perché scuotano le nostre sicurezze e ci spingano ad una conversione profonda: quei poveri della terra ci riguardano, uno per uno; ce lo ha ridetto con voce forte e rotta questo Pa-pa che guarda con amore gli ultimi. Perché saranno i primi. Paola Ricci Sindoni


Giovedì 11 luglio 2013

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-21 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 811-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 luglio 2013 Giovedì 11: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Venerdì 12: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Sabato 13: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 14: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Lunedì 15: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Martedì 16: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Mercoledì 17: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104)

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STRADELLA - VALLE STAFFORA Edicole aperte domenica 14 luglio 2013 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 14 luglio 2013 (Turno A): GAZZANIGA PETROLI, p.zza Quarleri 8; IP, via Lomellina 38.

Voghera E’ stato scoperto un dipinto risalente al XVI secolo

RIVANAZZANO TERME/FESTE

Nel Duomo un’opera di Boxilio

Bersaglieri invadono il parco

Una veduta del Duomo di Voghera

VOGHERA - Il Duomo di Voghera, da alcuni giorni, ha tra i suoi tesori nientemeno che un’opera del celebre Manfredino Boxilio. La scoperta, fatta da Carlo Cairati, merita un breve viaggio a ritroso, ad uso dei lettori. Nell’ex sala d’archivio della Sacrestia di San Lorenzo, giaceva da tempo immemorabile un “ovale” dipinto ad olio su tavola (cm 90x61) raffigurante Sant’Ilarione di Gaza, datato, negli anni Sessanta del secolo scorso dalla Pischel Fraschini della Soprintendenza milanese al secolo XVI e dalla stessa esperta d’arte considerato quale recupero e ridipintura di un dipinto antico che aveva subito probabili modifiche iconografiche. L’opera, nello scorso anno, è stata affidata allo Studio di restauro di Giovanna Jacotti di Brescia per svelarne l’arcano e così, la restauratrice ne ha riportato alla luce l’originale soggetto che si identifica in un Sant’Agostino, dottore della Chiesa, di squisita fattura artistica.

Alcuni giorni or sono, inaspettatamente, a risolvere l’enigma della paternità di quest’opera è venuto presso il Duomo Carlo Cairati, impegnato in una ricerca sulla notissima arca di S. Bovo e sulla sua committenza, il quale, con la conferma autorevolissima di Angelo Dalerba, docente di storia dell’arte alla Statale di Milano (impegnato nella stesura di un saggio completo sui Boxilio e la loro produzione), basandosi su prove inconfutabili ha identificato dunque l’autore in uno dei Boxilio, pittori operanti nel tardo secolo XV nell’area tortonese e padana in generale. In particolare il Cairati tende ad assegnare la tavola, porzione di un polittico di cui si sono perse le tracce per le restanti parti, a Manfredino, morto nel 1496, chiamato nel 1490 dal Duca di Milano col fratello (forse Franceschino) a decorare la “sala della balla” nel castello meneghino di Porta Giovia. L’opera sarà probabilmente esposta nel prossimo settembre nel contesto del concerto inaugurale

L’opera di Manfredino Boxilio

del nuovo organo Balbiani Vigezzi Bossi in istallazione nel Duomo. Per chi vorrà saperne di più sull’opera pittorica rimandiamo ad uno studio dal titolo “Intorno all’arca di S. Bovo” dello stesso Cairati che sarà pubblicato a fine anno nel contesto di un volume dedicato alla Albertini Ottolenghi. A Carlo Cairati, archivista e dottorando in storia dell’arte all’Università Statale di Milano e pure titolare del “Laboratorio di Riconoscimento Dipinti dell’Università Cattolica S. Cuore milanese, un grazie particolare per la scoperta che si colloca nel contesto della poderosa opera di valorizzazione della Chiesa di S. Lorenzo intrapresa ormai da oltre un decennio da parte di mons. Gianni Captini. Fabrizio Bernini

La Messa vespertina domenicale è alle ore 21

Nuovo organo in Duomo VOGHERA - A partire dalla prima domenica di luglio la Messa vespertina domenicale, nella parrocchia del Duomo, non sarà più celebrata alle ore 17.30, ma alle ore 21. Questo spostamento d’orario prosegue durante i mesi di luglio e agosto. Sabato 20 luglio, sempre in Duomo, si terrà la cerimonia di inaugurazione del nuovo organo. Il breve rito di benedizione si svolgerà prima dell’inizio della Messa vespertina delle ore 17.30. Durante la funzione inizierà anche il servizio alla liturgia

dell’organo. Il grande strumento, collocato nel 1962 nel duomo di Pavia dalla Ditta Balbiani, è ora riproposto dalla Ditta Organaria Fratelli Mascioni, con una meccanica completamente nuova e molto affidabile. La parte fonica (quasi 5000 canne) è stata fedelmente conservata e si rivela di grandissima qualità. L’operazione è stata resa possibile grazie alla Fondazione Cariplo. Si stanno organizzando per i mesi di settembre e ottobre tre concerti di inaugurazione.

RIVANAZZANO TERME - I bersaglieri hanno “invaso” il Parco Brugnatelli di Rivanazzano Terme. La manifestazione organizzata dall’Associazione Nazionale Bersaglieri, ha visto la presenza della Fanfara. L’evento denominato “Festa del ricordo”, è iniziato al mattino con l’alzabandiera al Parco Brugnatelli, alla presenza degli amministratori di Rivanazzano Terme e dei sindaci e rappresentanti di tanti altri comuni oltre padani. Dopo l’alzabandiera c’è stata la sfilata per le vie del paese e la deposizione della corona al monumento dei caduti. Ha fatto seguito la Santa Messa ed il pranzo presso il ristorante dell’Oasi della Pace. Nel pomeriggio si è poi tenuto un concerto della Fanfara al Parco Brugnatelli a cui hanno assistito tantissime persone. Alla manifestazione hanno presenziato il genera-

le Marcello Cataldi, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri ed il generale Benito Pochesci presidente onorario della stessa associazione. “Rivanazzano Terme ha detto il sindaco Romano Ferrari - ha vissuto una giornata storica ed entusiasmante. Come rivanazzanesi siamo felici e orgogliosi che quest’evento si sia tenuto nel nostro comune. Per questo voglio ringraziare tutte le personalità intervenute, tutte le sezioni dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, i nostri alpini e tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione. Soprattutto voglio ringraziare i due nostri bersaglieri che fortemente hanno voluto questa festa e che hanno lavorato tantissimo per organizzarla: Cosimo Marchese e Domenico Marzio”. Il comune auspica di ripetere l’evento. Mattia Tanzi


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Castana I cinquant’anni di ordinazione sacerdotale del parroco

Il paese in festa per don Luigi

CASTANA - “La messe è molta, ma gli operai sono pochi” e ancora “Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”. Sono queste, presso i fedeli, alcune delle parole probabilmente più note fra quelle pronunciate da Gesù. Sono riprese dal brano del Vangelo di Luca che è stato letto nelle chiese domenica 7 luglio e che ripropongono il compito missionario della Chiesa. La pagina del Vangelo di questa domenica ha calzato a proposito, si potrebbe dire, nella bella chiesa di S. Andrea Apostolo di Castana, borgo viticolo dell’Oltrepò collinare, dove la sua gente si è raccolta vicino al suo parroco, per i cinquant’anni della sua ordinazione sacerdotale. La presenza di abitanti dei paesi vicini, di sindaci e autorità e principalmente del vescovo di Tortona, Mons. Martino Canessa, sono state l’ulteriore prova di una vicinanza spirituale, di affetto, di stima per don Luigi Massari, che quassù ha trascorso ben 38 anni della sua missione pastorale. Una chiamata giovanile quella di don Luigi, quando sin da bambino

fra i cinque e dodici anni, abitando nei pressi della chiesa del suo paese natale, Montecalvo Versiggia, vi si recava ogni giorno alle 7 del mattino insieme alla sua mamma. Il suo è stato un sacerdozio impegnativo, in precedenza presso altre parrocchie, in particolare quella di Montù, senza trascurare i lunghi anni di insegnamento della religione in istituti scolastici. Cinquant’anni in cui ha dato molto e altrettanto ha ricevuto, e per questo egli ha voluto ringraziare coloro che l’hanno aiutato, i parrocchiani, i tanti giovani alunni, i sindaci, i confratelli, il Vescovo, presso cui ha sempre trovato ascolto. Don Massari ha voluto pubblicamente esprimere poi la sua particolare gratitudine verso coloro che sin da giovane gli avevano inculcato valori ed esempi che nel tempo sono stati suoi punti di riferimento: la madre per il rispetto alle persone, il padre per l’onestà, la zia Serena per l’amore al prossimo, lo zio Pino per la santificazione del giorno del Signore. E più vicino a noi negli anni il compianto fratello, per la sua capacità di discernimento, la sua discrezione e non interferenza, il co-

MORNICO LOSANA - Due eventi nel week end

mune amore per la natura e la montagna, nonché il fedele sacrista anch’egli da poco mancato per il suo volere la chiesa più bella la domenica e i giorni festivi. Soprattutto don Luigi ha voluto sottolineare l’aiuto ricevuto sempre dal Signore. Proprio questo è stato uno dei motivi di riflessione proposti da Mons. Canessa nel suo intervento, delineando la figura del prete, anche con i suoi momenti di solitudine, di difficoltà e rifiuto, che si superano con l’aiuto di Dio, la cui grazia è necessaria per essere sacerdoti. E di don Luigi il Vescovo ha tracciato i caratteri salienti della sua personalità, la predisposizione all’incontro e all’amicizia, con tutti, con i confratelli, con lo stesso Vescovo, e posto in risalto le evidenze del suo apostolato, come buon amministratore e pastore. Tutti motivi di soddisfazione ma, ha ancora messo in luce il Vescovo, anche per don Luigi vale particolarmente quanto è citato nel Vangelo del giorno per gli operai della sua messe: “Rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli”. La messa, solenne, ha visto la concelebrazione di don Carlo Valle, parroco di Montescano, di padre Emmanuel del Ghana e del diacono Giuseppe De Clara di Broni, i canti del neocostituito coro parrocchiale e la consegna, dopo l’intervento del sindaco del paese, Maria Pia Bardoneschi, di una targa ricordo per l’occasione. La festa è continuata presso il ristorante “Valle Scuropasso”, con la gioiosa partecipazione di tanti amici e di numerosi confratelli in Cristo, con l’augurio da parte di tutti che don Luigi possa continuare a essere quello che è sempre stato: un buon parroco e un caro amico. Ercole Bongiorni

VOLPARA - Successo per la rassegna canora

Giovedì 11 luglio 2013 VARZI/FONDAZIONE SAN GERMANO

I premiati di “Abile e Arruolato”

VARZI - Sono due i vincitori della edizione estiva 2013 di “Abile e arruolato”, il Festival dei Diversamente Abili organizzato presso il Teatro della Fondazione San Germano di Varzi: Gianpiero e Silvano hanno cantato “Azzurro” di Celentano, raccogliendo grandi consensi. Il primo è ospite della stessa Fondazione, mentre Silvano arriva dalla Casa degli Amici, poco distante. Insieme si ritroveranno anche venerdì 26 luglio dalle 19.30 per la “Cena sotto le Stelle”, organizzata nel cortile della Fondazione, alla quale prenderanno parte anche diversi gruppi canori, strumentisti e ballerini che animano le giornate di festa durante l’anno, proprio a favore di tutti gli ospiti presenti e dei loro parenti. Ad “Abile e arruolato”, nato nel 2007 in memo-

ria di Maria Elisa Fontana Bianchi, punto di riferimento del volontariato pavese, quest’anno erano presenti anche i ragazzi dell’Opera Don Guanella di Campoferro, che si sono distinti con un canto di gruppo, “Nel blu dipinto di blu” di Modugno. Tredici i concorrenti speciali di una rappresentazione che non ha eguali in provincia di Pavia. “Un altro bel pomeriggio di festa con canti, balli e tanta allegria, proprio quello che dovrebbe rappresentare la diversità, che poi non è tale se impariamo a conoscerla e a viverla da vicino” - spiegano gli organizzatori del Gruppo Immagine Croce Rossa Italiana di Voghera e dell’Associazione Porana Eventi. All’interno della Fondazione San Germano di Varzi saranno organizzati, nel corso dell’anno, altri eventi. d.b.

ROMAGNESE - Costerà 250 mila euro

Balli... e auto storiche Un bacio a Mezzanotte Nuovo centro sportivo

MORNICO LOSANA Nel prossimo fine settimana spazio a due nuovi appuntamenti dell’estate mornichese. Il primo, organizzato dalla Pro Loco, sarà la “Noche latina” che si terrà sabato 13 luglio alle 20.30 in piazza Libertà. La serata vedrà protagonista la scuola di ballo Asd Passione Danza di Voghera del maestro Gabriele Gatti, con scatenate esibizioni, durante le quali si potrà gustare un’ottima grigliata, accompagnata dai vini doc dell’Oltrepò. L’ingresso è libero (per in-

fo 338.1239475). Il secondo evento è aperto a tutte le auto e moto storiche. Si tratta della prima Scollinata Vintage d’Oltrepò in programma domenica 14 luglio. Potranno partecipare tutti gli appassionati per dare vita a una manifestazione che negli anni potrebbe diventare un classico tra le bellissime colline oltrepadane. Il programma della giornata sarà il seguente: ore 10 ritrovo delle vetture partecipanti presso il Centro Commerciale Romera a Torricella Verzate con colazione servita dalla Pro Loco torricellese, verifica e consegna materiale; ore 11 primo giro panoramico in collina, ore 11.30 aperitivo e visita dell’Azienda Agricola Ca Del Gè di Montalto Pavese; ore 12.15 secondo giro panoramico in collina; ore 13 pranzo al Ristorante “Feudo Nico” di Mornico Losana; ore 17 saluti e ringraziamenti. La quota d’iscrizione è di 33 euro (info@ilfeudonico.it). d.c.

VOLPARA - Sabato 6 luglio presso l’anfiteatro Costantino di Volpara si è tenuta la seconda edizione della rassegna canora “Un bacio a mezzanotte”. Protagonisti sono stati i cori del gruppo lirico “L’aura Lirica” di Castel San Giovanni, il coro giovanile dell’Associazione Mons Acutus Onlus e il coro Arcobaleno della parrocchia di Santa Maria della Versa. Questo spettacolo canoro appartiene alla rassegna di eventi estivi promossi dal comune di Volpara all’interno di quel

piccolo gioiello che è l’anfiteatro Costantino. Questa rassegna, curata e diretta con incredibile entusiasmo da Laura Passera, intende offrire momenti di incontro comunitari dall’alto livello culturale in un piccolo paese dell’Oltrepò Pavese. I tre gruppi si sono esibiti in un vasto repertorio di musica leggera, lirica e di operette; e sono stati particolarmente graditi dal pubblico i pezzi musicali in cui hanno cantato insieme noti pezzi lirici e leggeri. Silvia Piva

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ROMAGNESE - Il comune di Romagnese si doterà di un impianto sportivo coperto. L’amministrazione guidata dal sindaco Aurelio Bramanti ha partecipato al “Bando per l’accesso ai contributi in conto interessi a valere sui mutui dell’Istituto per il credito sportivo per la realizzazione di impianti sportivi di uso pubblico in Lombardia” promosso da Regione Lombardia insieme all’Istituto per il Credito Sportivo, ottenendo un contributo di circa 250 mila euro. “E’ un’opera molto importante. - dichiara il sindaco - A Romagnese manca da sempre una struttura coperta polivalente, da poter utilizzare tutto l’anno oltre che per attività sportive anche per fiere di prodotti tipici, convegni e serate a tema”. La nuova struttura, posta nell’area centrosportivo-piscina, sarà climatizzata ed usufruibile per tutto l’anno. I lavori prenderanno il via entro l’autunno e il centro sportivo entrerà in funzione per l’estate 2014.

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“Il riconoscimento di ‘Gioiello d’Italia’ da parte del Ministero per gli Affari Regionali il Turismo e lo Sport, - continua Bramanti - l’organizzazione di ‘Balconi fioriti’, il ricco programma estivo e le numerose opere pubbliche in cantiere confermano la serietà e l’impegno che in questi anni si stanno compiendo a Romagnese per lo sviluppo e il miglioramento della qualità di vita sia degli abitanti sia dei villeggianti, sempre più numerosi”. m.t.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 11 luglio 2013

Brallo di Pregola A Colleri il primo progetto regionale per giovani studenti

Campus della Protezione Civile

BRALLO DI PREGOLA - Pavia è la prima provincia lombarda ad organizzare, in collaborazione con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, un campo scuola di protezione civile per i ragazzi di seconda e terza media degli Istituti scolastici della Provincia di Pavia. Il campo si svolge presso la frazione Colleri di Brallo di Pregola dal 7 al 13 luglio 2013. Partecipano 22 ragazzi delle scuole di Santa Maria della Versa, Varzi, Cava Manara, S. Martino Siccomario, Voghera e Zinasco e ,a turni, 75 volontari di Protezione Civile. Durante la permanenza i ragazzi sono impegnati in diverse attività didattiche e formative, stabilite dal Dipartimento Nazionale, che permetterà ai giovani di conoscere da vicino il mondo della protezione civile. Il programma prevede incontri con chi si occupa dell’antincendio boschivo e delle attività di primo

soccorso, esercitazioni pratiche e molto altro con lo scopo si sensibilizzare l’attenzione all’ambiente, alle sue ricchezze e alle sue fragilità. “Sono molto orgoglioso di questa iniziativa per il suo carattere fortemente innovativo. - dice il Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone - I ragazzi stanno vivendo una importante esperienza di comunità, ma anche di senso civico. Un’esperienza unica nel suo genere a livello lombardo”. Nelle attività didattiche e formative che sono svolte di giorno in giorno, sono presenti anche Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, Soccorso Alpino e presidio sanitario, oltre alla colonna mobile provinciale presente con i mezzi e le attrezzature in dotazione. “Il progetto - dice Claudia Montagna, consigliere provinciale delegata alla Protezione Civile, - è una occasione per i ragazzi di vi-

vere in un campo di emergenza ed imparare ad essere pronti e al fianco della Protezione Civile. I ragazzi, infatti, sono formati su tutte le attività di protezione civile”. “Grazie all’impegno della società Voghera Ristorazione, facente parte di Asm, anche noi abbiamo aderito a questa iniziativa che riteniamo molto meritevole. spiega il sindaco di Voghera Carlo Barbieri - Mi auguro che questo possa diventare un appuntamento fisso per tutti gli studenti, visto che la Protezione Civile rappresenta un punto di riferimento importante per la nostra società ed è uno dei fiori all’occhiello della nostra Provincia. La città di Voghera, anche in futuro, farà sempre la sua parte per collaborare alla riuscita di queste manifestazioni”. Coldiretti ha offerto la sua piena disponibilità in questo progetto fornendo diversi generi alimentari a chilometro zero delle proprie aziende. “Partecipiamo con entusiasmo a questa iniziativa, - ha dichiarato Giovanni Roncalli, Direttore di Coldiretti Pavia - la consideriamo un’opportunità soddisfacente per i ragazzi sia in termini di esperienza vissuta sia di sensibilizzazione verso il mondo della protezione civile e al contempo sensibilizzare i giovani verso la qualità dei prodotti del nostro territorio”. Il progetto, denominato “La Protezione Civile sono anch’io”, è finanziato con un contributo di 4 milioni e 500 mila euro dal Dipartimento Nazionale.

BRONI - Una delegazione in pellegrinaggio domenica 30 giugno

Giuristi Cattolici per Contardo Ferrini

BRONI - Domenica 30 giu- no di Broni Contardo d’Este. Santa Messa, al termine delgno alcuni membri del- Un legame profondo, dun- la quale i giuristi cattolici di l’Unione Giuristi Cattolici di que, quello di Ferrini con Pavia hanno sostato in prePavia sono stati in pellegri- Broni. I giuristi pavesi do- ghiera dinnanzi all’urna connaggio a Broni per onorare il menica scorsa hanno pregato tenente le spoglie di San Beato Contardo Ferrini - il- i due Contardo, in una gior- Contardo d’Este e davanti lustre giurista, professore e nata di intensa spiritualità, all’altare del Beato Contardo cristiano di luminosa virtù - iniziata al mattino con la ce- Ferrini. Nel pomeriggio, doal quale è intitolato il sodali- lebrazione della Via Crucis po un momento di fraternità zio pavese. al Monte di San Contardo. a Canneto Pavese, la giornaNella basilica di San Pietro Giunti in cima al colle hanno ta dei giuristi pavesi in terra in Broni un altare è proprio recitato il Santo Rosario. oltrepadana è continuata con dedicato a Contardo Ferrini, Scesi in città sono stati ac- la visita al santuario della nato nel 1859 da Luisa Buc- colti dall’Arciprete don Ma- Passione di Torricella Vercellati di Broni che volle per rio Bonati che ha celebrato zate. suo figlio il nome del patro- nella chiesa parrocchiale la m.r. MONTESEGALE - Il Comune promuove il territorio con eventi e mostre

Cultura e tradizione con Estival MONTESEGALE - Il comune di Montesegale ha creato l’evento Estival con lo scopo di promuovere il territorio dal punto di vista turistico e culturale. Estival è un progetto che nasce dall’esigenza di animare la vita del Comune di Montesegale attraverso una serie di attività ed eventi coordinati e tesi a mettere in luce il patrimonio culturale e naturalistico e le potenzialità, anche turistiche, dell’intero territorio comunale e della sua comunità di abitanti. “La nostra amministrazione Comunale - spiega il sindaco di Montesegale Carlo Ferrari -

certa della necessità di un piccolo comune di riconoscere i propri valori identitari, preservarli e comunicarli, ha individuato tematiche specifiche sulle quali incentrare un complesso di eventi ed interventi volti sia alla cittadinanza sia al turismo, che vuole incentivare una rinascita comunale, attraverso processi decisionali partecipati, politiche di crescita sostenibile, momenti di approfondimento culturale, attività promozionali che attirino nuovi turisti e consumatori per l’imprenditoria locale”. Manifestazioni ed eventi che di grande successo han-

no preso il via all’inizio del mese di giugno e proseguiranno per tutta l’estate. Dal 19 al 21 luglio sarà organizzata la mostra-concorso di pittura estemporanea dal titolo “Montesegale: scorci autentici di un piccolo borgo”. Il concorso nasce con lo scopo di attrarre pittori e appassionati d’arte che vogliano contribuire alla valorizzazione del paesaggio, delle bellezze naturali e storiche di Montesegale. La manifestazione avrà come punto nevralgico di svolgimento il bellissimo castello medievale e il suo particolare contesto paesaggistico.

VOGHERA

Il secondo “Dog Park” VOGHERA - Nei giardini del supermercato Esselunga, in viale Montebello, è stato inaugurato il secondo “Dog Park” cittadino, un’area recintata e protetta nella quale i padroni possono portare i loro amici a quattro zampe. Per la catena Esselunga si tratta del primo Dog Park realizzato in Italia. All’inaugurazione dell’area erano presenti il sindaco Carlo Barbieri, l’assessore ai lavori pubblici Gianpiero Rocca e l’assessore alla Polizia Locale Giuseppe Carbone. “Si tratta del secondo, ma non certo dell’ultimo Dog Park. hanno precisato Barbieri e Rocca - Dopo quello vicino ai giardini del liceo scientifico e questo ne sorgeranno altri, anche nelle periferie delle città”.

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In Breve

IL POPOLO

VOGHERA/CASA CIRCONDARIALE

Torneo di calcetto per i detenuti

L’atletica Pavese e la lega Atletica dell’Uisp organizzano un torneo di calcio a 5 all’interno della Casa Circondariale di Voghera fra i detenuti e le rappresentative esterne. Il calendario è articolato tra i mesi di giugno, luglio e proseguirà anche nel mese di settembre. Le partite si effettueranno sui due campi in sintetico all’interno della casa circondariale. STRADELLA/SOLIDARIETA’

Pranzo benefico per Emdibir

Domenica 30 giugno presso la sede degli Alpini di Stradella si è svolto il pranzo benefico a favore del progetto “Un chicco di grano per Emdibir”, a sostegno della popolazione della Diocesi di Emdibir per la formazione a tecniche di coltivazione, irrigazione e conservazione di prodotti agricoli in quel lembo di terra etiope. E domenica scorsa dall’Etopia è giunto in Oltrepò padre Abraham con alcuni collaboratori a raccontare di quello che si sta facendo e di quanto con il progetto si potrà fare a favore della popolazione locale. Si è trattato di un bel momento di convivialità, la cui realizzazione è stata possibile prima di tutto grazie alla collaborazione degli Alpini di Stradella. BRONI/PER LE FAMIGLIE DISAGIATE

Festa del volontariato Si terrà domenica 14 luglio l’annuale Festa del volontariato di Broni. Dalle ore 9.30 in piazza Garibaldi saranno presenti gli stands delle varie realtà associative, mentre dalle ore 19 sarà possibile cenare con prosciutto e melone e la risott ata a cura del Bar Indipendenza e del bar Commercio. Alle ore 21, il concerto degli “Uragani” e lo spettacolo di “Oltredanza”. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto a favore delle famiglie disagiate di Broni. BAGNARIA/LAVORI

Interventi sui torrenti Il comune di Bagnaria, guidato dal sindaco Gianluigi Bedini, darà il via ad interventi di sistemazione sul Rio Torretta situato nell’omonima frazione e sul Rio Castello che si trova a ridosso del centro abitato del capoluogo. Gli interventi, che costano circa 30 mila euro, inizieranno a breve.

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IL POPOLO

ATTUALITA’

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Prime comunioni e cresime nei nostri paesi

Giovedì 11 luglio 2013

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Cresima a Novi Ligure - Collegiata, 15 giugno 2013 (foto Crisci - Novi Ligure)

Prima Comunione a Novi Ligure - Collegiata, 5 maggio 2013 (foto Crisci - Novi L.)

Prima Comunione a Molino de’ Torti, 16 giugno 2013

Prima Comunione a Novi L. - S. Antonio, 1° maggio 2013 (foto Ferrarese - Novi L.)

Cresima a Novi Ligure - Sacro Cuore, 5 maggio 2013 (foto Crisci - Novi Ligure)

Cresima a a Pozzolo Formigaro, 21 aprile 2013 (foto Crisci - Novi Ligure)


IL POPOLO Giovedì 11 luglio 2013

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scoperte

paesaggi chiese castelli specialità gastronomiche a due passi da casa nostra

dEstate

ITINERARIO 4

Alta Val Curone LUOGHI DEL DIVINO

di MATTEO COGGIOLA

La pieve di Fabbrica Curone

Montecapraro - Salogni - Bruggi Proposte per vacanze low cost

L’itinerario per l’Alta val Curone non può non iniziare dall’antica Pieve gotico romanica (sec. IX - X) di Fabbrica, chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, a circa 30 Km da Tortona. Per conoscere la sua datazione bisogna espungere da una fonte che viene riportata nel dialogo di una visita pastorale tra l’allora Mons. Capelli ed il parroco della chiesa medesima. Alla domanda su quando far risalire la chiesa il parroco rispose: “...risale ai tempi più remoti, da alcuni documenti esistenti in archivio, appare che circa nel 1200 era ufficiata da un capitolo di canonici...”. Dunque è ipotizzabile che la prima edificazione fosse avvenuta già nel secolo precedente. Delle successive trasformazioni si ha sempre notizia dalle visite pastorali succedutesi nel corso degli anni, le quali riportano di modifiche o aggiustamenti da apportare alla chiesa. L’ultimo grande lavoro di restauro fu compiuto nel 2009 con un intervento migliorativo che riportò all’antico splendore la facciata e con un rifacimento delle strutture laterali in pietra della pieve. Al suo interno, alcuni capolavori di pregevole valore artistico e un ambiente che merita di essere visitato.

E dopo una gita si gioca a carte

L’esterno e l’interno (nel riquadro) della pieve

Al centro dell’alta val Curone c’è Montecapraro, a 898 metri. Nel 1369 la località era compresa tra i domini feudali dei Malaspina di Varzi. A Montecapraro merita una visita la chiesa di San Giovanni Battista edificata alla base attorno al 1700 e decorata e restaurata secoli dopo. Pregevoli gli affreschi e il pavimento in marmo policromo riportato all’antico splendore qualche anno fa. Il paese è conosciuto per la presenza di tante fontane e per la buona acqua che sgorga e offre refrigerio. Nei mesi di luglio e agosto la Pro Loco propone diversi appuntamenti enogastronomici e attività come tornei per giocare a carte. Ogni domenica, ad un prezzo conveniente, è possibile pranzare degustando diverse specialità. In paese si trova l’“Albergo Bracco” in cui si può soggiornare. Grande festa il 29 agosto, Madonna della Guardia, con la tradizionale lotteria. Salendo più in alto, passando per “La Saita”, luogo di frescura immerso nel verde, e attraversando l’“Albergo Da Rico”, si raggiunge Salogni a 955 metri. La chiesa parrocchiale, intitolata a

Andar per sentieri tra i boschi dell’Alta Val Curone e rilassarsi giocando a carte

Sant’Andrea, ha un coro con le volte decorate dal pittore Fiori di Voghera (metà XX secolo). Ad agosto si festeggia la Madonna della Neve. Dalle pendici di Salogni la vista sulla vallata è assicurata. Qui l’“Albergo La Baita” propone soggiorni confortevoli in un contesto naturale. Da Salogni è possibile raggiungere i 1500 metri, percorrendo alcuni sentieri, giungendo ai monti Chiappo ed Ebro. Quest’ultimo ospita il Rifugio Orsi.

Si termina quindi a Bruggi, il centro più alto della Val Curone, a oltre 1000 metri. Il paese si stende su un ripido pendio, tra la sponda destra del Curone e le pinete. Citato in alcuni atti del 1300, fu in gran parte distrutto da due incendi a fine Ottocento: 230 gli abitanti nel 1700, poche decine oggi, salvo un ripopolamento estivo. Bella la chiesa di San Rocco che conserva una tela del XVIII secolo raffigurante Sant’Antonio Abate e una tela del XIX

La civiltà contadina rivive nei musei di Lunassi e Garadassi

secolo raffigurante Sant’Antonio da Padova con San Giovannino. Molto attiva la Pro Loco: ad agosto la tradizionale festa di Pian del Lago con polenta e altre specialità, la festa dell’Assunta e la patronale di San Rocco. E poi tornei di scala e pinnacola e serate danzanti. Anche da qui si possono compiere escursioni in zone incontaminate e in paesaggi fuori dal tempo. Soluzioni alternative per vacanze serene e decisamente economiche. LA SEGGIOVIA

Per salire sui monti...

Il museo di Lunassi fu creato per salvaguardare e tramandare alle future generazioni una cultura ed un modo di vivere scomparso tra queste montagne. Strumenti, attrezzi, macchinari, documenti ed oggetti mostrano al visitatore la lotta per la sopravvivenza di un popolo legato alla terra e a contatto con una natura non sempre amica. È articolato in 26 sezioni con un patrimonio di oltre 600 reperti. È possibile acquistare la videocassetta che riproduce fedelmente come si faceva il carbone di legna con l’antico metodo della “carbuneina”. Per le visite contattare il Circolo Lunassese al numero 340 1257200. Meta di numerose scolaresche durante l’anno, a Garadassi il museo occupa circa 300 mq. Dispone di oltre 2000 pezzi originali tra cui vere e proprie rarità. In due piani sono ricreati vari ambienti rurali dei secoli scorsi con strumenti che sono serviti ad alleviare il faticoso lavoro dei campi. Attrezzi per lavorare la terra, utensili per la raccolta dei prodotti agricoli e per la caccia, antichi mezzi di trasporto, pesi, misure, lumi, lanterne, macchinari per lavorare il legno, filare la lana, produrre burro, formaggio, vino, miele. E poi mobili e oggetti d’epoca. Ricostruite anche le botteghe artigiane: falegname, fabbro, calzolaio. Per informazioni telefonare al Comune al numero 0131 782131.

Il punto di partenza è Caldirola, Villaggio La Gioia. Si sale con la seggiovia partendo da circa 1.050 m e si arriva a 1427 m sul monte Gropà. Orari: sabato e domenica dalle 9.30 alle 18. Possibili aperture straordinarie concordate in anticipo per i gruppi. Per maggiori informazioni da visitare il sito: www.seggioviacaldirola.it


IL POPOLO

TUTTI I COLORI DEL GREST

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Giovedì 11 luglio 2013

Voghera Crescere insieme nella fede all’Oratorio interparrocchiale “San Giovanni Bosco”

Donare tempo e donare se stessi agli altri

VOGHERA - Donare tempo e donare se stessi agli altri: c’è, in tutta questa esperienza dei Gruppi Estivi parrocchiali, l’idea del dono. Del “fare” con gratuità. È la stessa spinta che sta alla base del volontariato, ma per noi acquista significato grazie a un sentimento in più e cioè: la carità. Ovunque ti giri, di oratorio in oratorio, lo percepisci che sotto, sottotraccia, serpeggia questa energia del dono. Tutto un equilibrio sopra l’energia. Ne abbiamo visitati tanti, nelle scorse settimane, di Grest. E adesso che hanno chiuso i battenti, oltre ai ricordi, oltre alle foto, oltre ai tanti bei momenti di condivisione, ci ritagliamo lo spazio per una riflessione. Dice la Nota pastorale della Cei sul valore e la missione degli oratori (pubblicata ad aprile): “La Chiesa per sua natura è chiamata ad evangelizzare con quello slancio missionario che le permette di essere prossima ad ogni persona, perché il Vangelo sia annunziato a tutte le creature. È all’interno della prossimità, spazio indicato da Gesù per vivere il comandamento dell’amore, che si svolge l’attività educativa oratoriale, attenta alle fragilità e alle povertà dei ragazzi di ogni tempo, ma anche capace di svilupparne le risorse e le potenzialità per una vera promozione della persona.”

Io ho pensato all’idea del dono quando sono stato al Grest dell’oratorio interparrocchiale “San Giovanni Bosco” di Voghera. E mentre vedevo tanti bambini giocare, ridere, correre, ascoltarsi a vicenda, li osservavo ma os-

città; alle 9 l’inizio delle attività; poi alle 12.30 il pasto; alle 14 la ripresa delle attività e così fino alle 18. Partecipavano giovani divisi in tre fasce d’età: dai 5 ai 6 anni, dai 7 ai 9 e dai 10 agli 11. Si facevano coinvolgere, chi

della loro crescita. Gli stessi animatori, talvolta, hanno alle spalle situazioni famigliari difficili e trovano nell’oratorio il luogo per crescere umanamente e spiritualmente. Lo fanno sapendo dare tanto agli altri, tutto l’anno,

dato alle famiglie, che è un bel momento “colorato”, ma che non è tutto, anzi. E non tutto si esaurisce in questa esperienza, anzi. “La natura ecclesiale dell’oratorio - continua la Nota della Cei si caratterizza per una specifica proposta formativa cristiana. Nel progetto educativo trovano ampio spazio gli itinerari di educazione alla fede, che, muovendo dal progetto catechistico diocesano, offrono ai ragazzi e ai giovani una visione integrale della persona di Gesù Cristo, mediante un annuncio e una catechesi che non abbiano timore di farsi anche cultura, facendo incontrare la verità sulla storia del Figlio di Dio fatto uomo con la realtà della vita dei giovani. L’esperienza di gruppo e l’ambiente accogliente, che i ragazzi vivono in oratorio, favoriscono le condizioni concrete per un cammino di crescita e d’iniziazione cristiana, realizzando il costante processo di raccordo tra la fede e la vita. L’oratorio, ri-

servavo soprattutto i ragazzi più alti, gli animatori. La giornata è stata scandita, per tre settimane, da un programma preciso. Alle 8.30 la preghiera tenuta, alternativamente, dai parroci della

più chi meno, dalle proposte che venivano loro rivolte e stavano insieme, ognuno con le sue aspirazioni, il suo carattere, la sua voglia di esserci, ma sempre spronati dagli animatori. Un bell’impegno per questi ragazzini che potrebbero fare tutt’altro, terminate le scuole, e che invece si dedicano ai loro amici più piccoli. Non si improvvisano educatori. Prestano il loro servizio soltanto dopo aver terminato un cammino che dura per anni in parrocchia, un percorso che definiscono “biblico, psicologico, emozionale”. Vanno dalla prima alla quarta superiore, dopo c’è il gruppo degli universitari. “La tradizione ecclesiale conferma che ogni autentica esperienza educativa rivolta alle giovani generazioni manifesta storicamente e concretamente la compassione di Cristo verso le esigenze e i bisogni del tempo. In questa prospettiva il Vangelo è il presupposto imprescindibile per lo svolgimento della funzione spirituale e sociale dell’oratorio. E proprio in forza della sua fedeltà al Vangelo, l’oratorio contribuisce alla crescita di cittadini responsabili cooperando così alla realizzazione del bene comune, anche rispetto a quelle situazioni di marginalità e fragilità presenti nelle diverse realtà civili.” Già, perché seguire i bambini del Grest non è solo farli giocare, ma è renderli protagonisti

impegnati in svariate attività, dalla musica al teatro e poi, la domenica, te li ritrovi tutti in chiesa, alla Messa, perché è da lì che parte e trae senso il loro impegno. Riescono ad amalgamarsi anche con gli adulti e questo è il frutto che sta maturando dall’unione interparrocchiale. Riescono ad avere cura e attenzione per chi incontrano, si esercitano, ci provano ad ascoltare i suoi problemi, a condividere. E alla fine, dopo tutto questa strada fatta insieme, c’è anche il Grest che è un servizio prezioso

spetto ad altri luoghi formativi, si caratterizza per la specifica identità cristiana, i cui principi educativi s’ispirano al Vangelo e alla tradizione cristiana alla luce del Magistero della Chiesa. Per questo motivo ogni proposta offerta ai ragazzi ha un carattere formativo, ispirato e sostenuto dalla ricerca di un concreto e significativo incontro con la persona di Gesù Cristo, garanzia di una vita davvero felice e di una crescita nella pienezza dell’amore.” Matteo Colombo


IL POPOLO Giovedì 11 luglio 2013

TUTTI I COLORI DEL GREST

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Castelletto d’Orba Un’esperienza nuova ed entusiasmante grazie al parroco e agli educatori

“Un corpo per vivere e per stare insieme”

CASTELLETTTO D’ORBA I giovani della comunità cristiana di Castelletto d’Orba hanno riscoperto l’Oratorio. Guidati dall’infaticabile don Stefano Calissano, un nugolo di ragazzini festanti e gioiosi ha partecipato all’“Estate-Ragazzi”

davvero contagioso. Al punto che nei giorni dell’iniziativa la nonna di alcuni di questi “boys” ha dichiarato che i ragazzi alla fine pomeriggio non volevano più tornare a casa e nelle sue parole si celava orgoglio e gioia. Molte sono state le attività se-

negli spazi attrezzati adiacenti la chiesa dedicata a San Francesco nella ridente frazione di Crebini. L’entusiasmo dei ragazzi è stato

guite dai ragazzi e ispirate dalla guida predisposta dalla FOM (Fondazione Diocesana Oratori Milanesi).

Il testo tocca argomenti molto interessanti e ha come tema di base “Un corpo per vivere”. Lo stesso tema è stato sviluppato durante le singole giornate dai ragazzi di Castelletto, i quali ttraverso l’ascolto della Parola, l’impegno e il gioco hanno avuto occasione di occuparsi della bocca, delle braccia, del cuore, dei denti, delle gambe e delle loro funzioni essenziali per l’individuo, ma soprattutto per poter interagire, cristianamente, con gli altri che sono il prossimo. Il programma è talmente bello che meriterebbe fosse riscritto per intero, ma lo spazio ed il tempo non lo consentono! Un altro aspetto estremamente positivo dell’esperienza è stato il “manipolo” di giovani animatorii, numericamente cospicuo, attivo ed entusiasta che ha coadiuvato don Stefano in questa “impresa”. A farne parte erano: Federico, Michela, Ilaria, Davide, Chiara, Elisa, Laura, Valentina Michelle, Sara e Caterina. Abbiamo anche avvicinato due di loro. Il primo Federico ha messo in evidenza l’importanza di coagulare i fanciulli in un gruppo coeso e l’aspetto della novità che è sempre un beneficio per il paese.

l’altra ragazza, Ilaria, ha sotolineato circa la positività di queste giornate e ha espresso la speranza che si possano ancora realizzare nei prossimi anni. Entrambi si sono detti certi che il “campo” del prossimo anno si realizzerà per un periodo anche più lungo di quello di questa prima esperienza. I ragazzi, durante il Grest, sono usciti anche dall’ambito di Crebini e sono stati in “tournèe” con una gita alla Mini Italia a Capriate (Bg) e con due piacevoli “scarpinate. Una a Montaldeo, per giocare a minigolf e l’altra, più lunga, ai laghi della Lavagnina e non sono mancati all’incontro diocesano di Mondoratori, a Stradella, il 26 giugno, dove hanno incontrato un migliaio di ragazzi delle varie parrocchie che hanno svolto attività analoghe a questa. Giovedì 27 giugno è arrivata anche la gradita visita del Vescovo mons. Martino Canessa che, nella bella chiesa dedicata a San Francesco, ha rivolto ai fanciulli una domanda “Avete un Pastore?” e loro in coro hanno risposto: “Sì!! è Don Stefano!”. Il Vescovo, poi, commentando

fanciulli concorrono in modo importante alla comunità cristiana. Il Vescovo si è fermato a pranzare con i ragazzi “subendo” le specialità preparate da loro: pizze e torte salate cotte a puntino in un forno a legna e dopo pranzo ha voluto dialogare con gli animatori. Venerdì 28 giugno, a conclusione di questa entusiasmante avventura, don Stefano ha celebrato la Santa Messa presso la chiesa di San Francesco, nella frazione di Crebini, al termine della quale si è svolto un festoso momento conviviale in compagnia di genitori e nonni. Non si può a conclusione di questa esperienza non ricordare la preziosa e “nascosta” opera delle mamme, (Rita, Patrizia, Franca e Severine) che si sono prodigate soprattutto nel servizio di mensa. Al termine di questi giorni tutte sono state concordi nel dichiarare di “essere stanche ma felici”. Da questa esperienza la comunità parrocchiale saprà trarre benefici grazie alla partecipazione ancor più attiva di coloro che, ora fanciulli, diverranno adulti sempre più consapevo-

la pagina di Vangelo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha ricordato come fosse stato proprio un bambino a portare i pani a Gesù e che quindi anche i

li di come sia bello stare insieme e condividere il gioco e la meditazione, i momenti conviviali e quelli liturgici. Lorenzo Lafratta


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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Giovedì 11 luglio 2013

Ultrapadum Due nuove serate a Broni e Romagnese nel week end

CIGOGNOLA/BORGHI&VALLI

Clarinetti e musica da camera

“Mille lire al mese” con la “Monday Orchestra”

In alto i “Clarinetti del Cantelli”; a destra il baritono Franco Cerri

BRONI - Sabato 13 luglio la 21^ edizione del Festival Ultrapadum (www.festivalultrapadum.com) farà tappa a Broni. Protagonista del decimo appuntamento della rassegna di musica en plein air diretta da Angiolina Sensale l’Orchestra da Camera della Filarmonica di Guidizzolo (Mn) diretta dal Maestro Nicola Ferraresi insieme alla soprano Angelica Cirillo, al tenore Manuel Pierattelli e al baritono Franco Cerri. Un concerto lirico sinfonico che emozionerà il pubblico con le arie più famose e struggenti del repertorio operistico: a soprano, baritono e tenore il compito di far rivivere con la potenza delle loro voci e delle loro personali interpretazioni tra gli altri Tosca, Lucia di Lammermoor, Rigoletto. In programma musiche di Verdi, Puccini, Mascagni, Donizetti e Bellini. Domenica 14 luglio la rassegna di

musica en plein air diretta da Angiolina Sensale, si sposta a Romagnese, nello stupendo faggeto situato a 1.200 metri d’altezza in località Castelvecchio. Una tra le date più attese e tra le più suggestive per una kermesse musicale profondamente legata al territorio e alle sue bellezze. Alle ore 16.30 il magico palcoscenico verde

del bosco di faggi risuonerà delle composizioni di Bach e Mozart, di Mendelsshon, di Gounod e di Rossini interpretate dal Coro di Clarinetti del Conservatorio Cantelli di Novara diretto da Sandro Tognatti. Il pubblico che vorrà farsi ammaliare dalle sonorità dei fiati e dalla bellezza di un luogo magico, magnifico palcoscenico naturale potrà farlo anche attraverso un percorso di trekking. E per gli appassionati di bici, da Romagnese inizia il tratto più impegnativo della salita verso il Passo del Penice. Romagnese (nel 2012 insignito del titolo di Gioiello d’Italia) si trova nella zona di montagna dell’Oltrepò Pavese, confina con la provincia di Piacenza e ospita il Giardino botanico alpino di Pietra Corva sulle pendici del Monte Pietra di Corvo. Il giardino è aperto da aprile a settembre ed ospita numerose specie vegetali, anche acquatiche: si trova sul versante orografico destro della Val Tidone a 950 m di altitudine ed è raggiungibile salendo un breve sentiero, di fronte ad una rustica e caratteristica cancellata che immette al giardino. Al di là, tra conifere e faggi, si snoda un dedalo di piccoli sentieri tra aiuole e roccere, percorrendo i quali si possono ammirare innumerevoli piante che trovano dimora negli anfratti e nelle nicchie delle rocce. Al termine di ogni concerto è possibile, inoltre degustare vini e prodotti tipici del territorio, grazie alla nutrita partecipazione dei produttori locali che vedono in Ultrapadum, una valida opportunità di promozione.

GAVAZZANA - Sabato e domenica grandi nomi del cabaret e della musica

Al Belvedere con il Blues Festival GAVAZZANA - Anche quest’anno il Gavazzana Blues, in collaborazione con la Pro Loco e con la SOMS, invita tutti gli appassionati di musica al Gavazzana Blues Festival nella fantastica cornice del Belvedere San Martino in Gavazzana. La terza edizione di questa importante manifestazione si presenta frizzante e coinvolgente, oltre che tutto gratuito, con ingresso libero. La rassegna comincerà sabato 13 all’insegna delle marchin’ bands legate alla tradizione di New Orleans, con la “Mobile Dixieland Band” guidata dal noto clarinettista e sassofonista Claudio Capurro, già colonna portante della formazione del cantautore Paolo Conte. Sarà una lunga notte blues quella di sabato 13 luglio; non solo festival del Blues e della cultura afro americana ma anche molti motivi per vivere una notte di gioia e di passione. Ad animare la serata direttamente dalla scuderia di Zelig sul palco salirà Maurizio Lastrico, il poeta della comicità, che con le

sue rime, spesso ispirate ai cantici medievali e alla Divina Commedia “rivisitata” in endecasillabi, ha prodotto una comicità molto originale trattando di temi quotidiani in lingua dantesca. Lo show dei cabarettisti di Zelig continuerà sino a mezzanotte con Andrea Di Marco, il comico che abbina in modo straordinario la comicità alla musica, suonando, cantando e con i Soggetti

Smarriti Marco Rinaldi e Andrea Possa, esponenti della migliore tradizione del cabaret a Genova. Una vera occasione per vedere dal vivo gli esilaranti personaggi di Zelig. Si continuerà, poi, sino all’alba con una ricca jam session blues e un prezioso laboratorio teatrale itinerante elaborato dall’associazione “Il Teatro del Rimbombo” lungo le vie dello splendido borgo. Domenica 14 luglio aprirà la serata il quintetto jazz di Felice Reggio che accompagnerà, con il suo raffinato swing, verso il ricercato e altamente qualificato gospel dei “The Joy Singers Choir” che si esibiranno in formazione completa alle 22. Ogni sera, affacciati allo splendido panorama del Belvedere, si potrà gustare, a partire dalle 19, il ricco menu delle cene blues con hamburger, hot-dog e birra, ma, anche, paella e sangria, coscia di maiale al forno con patate, salamini e wurstel con crauti e patatine e cinghiale in umido. Gratuito l’ingresso a tutte le serate.

In gita allo Zerbion con “La Pietra Verde” BRIGNANO FRASCATA - Domenica 14 luglio l’associazione naturalistica “La Pietra Verde” organizza un’escursione sullo Zerbion che è una delle vette della Valle d’Ayas più frequentate dagli escursionisti. La camminata ha inizio a Barmasc, comodamente raggiungibile in auto da Antagnod. E’ un’escursione con difficoltà E quindi adatta a chi è abituato a fare escursioni in montagna e soprattutto a chi: non ha problemi con l’altitudine infatti si raggiungeranno i mt.2720; ha un discreto allenamento

(dislivello in salita mt.823 e relativa discesa) e non soffre di vertigini. Il luogo di ritrovo è a Tortona in Piazza Milano alle ore 7 e lo spostamento è in auto. Chi vuole può raggiungere il luogo di partenza il giorno prima, sabato 13 luglio. Il costo dell’escursione è di 5 euro per i non soci cui verrà rilasciata la tessera giornaliera per la copertura assicurativa. Per ulteriori informazioni contattare l’associazione “La Pietra Verde” (329.4039771).

La “Monday Orchestra” diretta da Luca Missiti

CIGOGNOLA - L’amministrazione comunale di Cigognola, in occasione del consueto appuntamento musicale estivo che ogni anno si tiene nella suggestiva cornice di Piazza Castello, ha aderito al noto Festival musicale “Borghi&Valli” L’appuntamento di quest’anno è per giovedì 18 luglio alle ore 21.15. Lo spettacolo, dal titolo “Mille lire al mese”, vedrà l’esecuzione di brani e melodie del repertorio italiano come pezzi musicali del grande direttore d’orchestra, contrabbassista e compositore Gorni Kramer e dello showman, compositore e direttore d’orchestra Lelio Luttazzi. Sarà l’occasione per ascoltare nuovamente brani di grande successo del Quartetto Cetra, del Trio Lescano e di Natalino Otto, oltre ad altri classici italiani spaziando dagli anni ’30 in avanti.

Grazie alla performance di un cast completo, composto dalla “Monday Orchestra” formata per questo evento da 15 elementi e con la voce solista di Elena Ruscitto, il direttore Luca Missiti offrirà al pubblico una serata coinvolgente e di alto valore artistico, con l’esecuzione dei pezzi, appositamente riarrangiati per la big band dal direttore Missiti stesso. La Monday Orchestra è composta da 20 giovani musicisti che vantano numerosi anni di esperienza in ensemble consolidati su tutto il territorio nazionale (Orchestra pomeriggi musicali di Milano, Orchestra Festival di Sanremo, Demo Morselli big band, Jazz Company Big Band, Montecarlo Nights Orche-stra di Nick the Nightfly, Civica Jazz Band di Enrico Intra, Civica Orchestra di fiati del comune di Milano e altre).


Giovedì 11 luglio 2013

IL POPOLO

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PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

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SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 luglio 2013 Giovedì 11 luglio: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Venerdì 12: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Sabato 13: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067)

Tortona La quarta edizione del Festival è iniziata ieri nel Parco del Castello

La voce di Nek per Arena Derthona TORTONA - Un Nek carico, quello di mercoledì 10 luglio, salito sul palco dell’Arena Derthona Music Festival, quest’anno alla quarta edizione, nel Parco del Castello. Una “data zero” quella di Tortona, come una grande prova generale del tour che partirà il prossimo autunno. C’è stata un’evoluzione del cantante romagnolo che ha riproposto i suoi successi, da “Laura non c’è”, a “Ci sei tu”, e ancora “Almeno stavolta”, “Nella stanza 26”,

Il cantante ha scelto la kermesse tortonese come “data zero” del suo tour. I prossimi ospiti saranno Nek, il cantante si è esibito ieri all’Arena Derthona Music Festival Filippo Neviani - che è anche il ti- “Rispetto i talent, ma difendo il Raphael Gualazzi tolo del suo ultimo album di inedi- mio mestiere, ero incuriosito e mi ti, l’undicesimo della carriera - è piaciuto partecipare al programe Stefano Bollani fino all’ultimissima “Congiunzione astrale”. In chiave più rock. È la Quartet experience, voce, basso, batteria e chitarra, una formazione nata come esperimento nel 2010, e portata nei maggiori teatri italiani. Un nuovo percorso stilistico molto apprezzato dalle ex adolescenti e dalle loro mamme, ma anche dalle famiglie con bambini al seguito, presenti alla serata. E c’è anche chi non lo conosceva fino a una settimana fa: “Mi hanno regalato il biglietto del concerto per il mio compleanno, ma io non sapevo nemmeno chi fosse” commenta una professoressa di lettere del liceo scientifico, tra il pubblico “E devo ammettere che mi è piaciuto”. Nek promosso? Sembra di sì, e sono passati già 22 anni dal debutto come solista e dal secondo posto a Castrocaro. Ora Nek, al secolo

continuerà le sue esibizioni, lunedì 15 sarà al Foro Italico di Roma, prima di partecipare, il 20 luglio, alla più importante kermesse canora del mondo latinoamericano, il Reventon Super Estrella 2013, a Los Angeles allo Staples Center, lo stadio che ospita due squadre della pallacanestro NBA. Per ripartire a ottobre da Torino. Un tour atteso, dove protagonista sarà la musica, lo conferma il cantante: “Divertire le persone, renderle partecipi” e ancora: “bisogna cercare di essere originali, arrivare alla gente senza essere banali o troppo semplici. Ma la voglia e la passione per la mia professione mi portano a migliorarmi e a provare strade nuove”. E qualcosa di nuovo lo ha sperimentato anche con il talent show spagnolo La voz, dove si è calato nei panni di un assistente-giudice, pronto a consigliare e a valutare nuovi talenti della musica:

ma, anche perché amo la Spagna”. Arena Derthona continua sabato con il cantautore e pianista Raphael Gualazzi e il suo Happy Mistake Tour, che ha registrato numerosi sold out nel nostro Paese e alla prima internazionale a Parigi. E infine, ritorna a Tortona il pianista jazz e compositore Stefano Bollani, già presente lo scorso anno, e alla seconda edizione, nel 2011. Stefano Bollani, si esibirà domenica 14, e sarà accompagnato da Hamilton De Holanda, la data tortonese è l’unica in Italia di questo particolare duo. Per provare ad aggiudicarsi gli ultimi biglietti dei concerti si può visitare i siti www.ticketone.it, www.happyticket.it e www.greenticket.it. Tutte le informazioni al sito ufficiale della rassegna musicale: www.arenaderthona.it. Annamaria Dall’Aglio

Domenica 14: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Lunedì 15: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 16: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 17: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 14 luglio 2013 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. TORTONA/AMMINISTRAZIONE

Approvato il bilancio di previsione del Comune TORTONA - La Giunta comunale, nella seduta di martedì 2 luglio, ha approvato lo schema del bilancio di previsione 2013. “Si è voluto portare in giunta lo schema di bilancio per gettare le basi in caso di vendita di immobili ed usare questi proventi per alcune opere pubbliche. - ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio, Carlo Galuppo Tutti i dati contenuti in questo bilancio potrebbero essere modificati anche in modo sostanziale dalle decisioni che verranno prese a Roma. Sono pochissimi i comuni che hanno licenziato lo schema di bilancio in questo periodo, avendo la possibilità di approvarlo a fine settembre. Lo scopo principale consiste nel dare la possibilità ai lavori pubblici di utilizzare le somme eventualmente provenienti da vendite di dismissioni immobiliari per destinarle a opere primarie come la sistemazione delle strade. Per poter iniziare questi lavori occorre avere il bilancio approvato. Abbiamo proseguito l’opera di contenimento della spesa, avendo ben chiaro che il nostro comune ha ancora del disavanzo. Sul lato entrate le imposte e le tariffe, in questo momento di incertezza, rimangono quelle approvate nel 2012”. Già dal 2011 al 2012 la spesa corrente aveva subito una forte riduzione e l’amministrazione comunale, ad inizio anno, con l’adozione delle linee operative per il 2013 aveva deciso di

impegnarsi a proseguire nell’azione di risanamento della situazione finanziaria dell’ente e di approvare ulteriori misure di contenimento della spesa. “In due anni abbiamo tagliato in modo consistente la spesa corrente - ha commentato il sindaco, Massimo Berutti - nonostante siamo riusciti a coprire buona parte del disavanzo l’azione di risanamento delle casse comunali è ancora in atto e questo resta ancora un bilancio di sacrifici. Nonostante questo abbiamo ritenuto necessario dare corso alle attività di interventi sulla città, per cui dal nostro punto di vista non potevamo permetterci di aspettare il mese settembre per l’approvazione del bilancio. Se dovremo fare delle correzioni in corso d’opera per sopravvenute modifiche della normativa vigente, le faremo. Avevamo fatto alcune riflessioni sulla riduzione dell’Imu sulla prima casa ma siamo ancora in una fase di criticità e a tutto oggi non sappiamo cosa deciderà il governo nazionale in merito all’applicazione o meno di questa tassa sulla prima casa”. Lo schema del Bilancio di previsione ora sarà al vaglio del Collegio dei Revisori dei Conti per la formulazione del parere, poi ci sarà il deposito per i Consiglieri comunali, l’analisi del documento in Commissione Bilancio e, a fine luglio, sarà discusso in Consiglio comunale.

Lo stadio Coppi necessita di urgenti lavori

“Naturales Historiae” alla Pieve di Viguzzolo

TORTONA - E’ stato recentemente approvato dalla Giunta il progetto preliminare di adeguamento funzionale dello Stadio “Fausto Coppi”. Si è anche deciso di presentare la domanda di accesso alla ripartizione del Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva al Dipartimento per gli affari regionali, il turismo e lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’impianto, di proprietà del Comune di Tortona, presenta diverse problematiche sia nelle condizioni generali di sicurezza, sia di carattere igienico sanitario, che per quanto riguarda aspetti sportivi agonistici.

VIGUZZOLO - Nuovo appuntamento per l’ACV (Associazione Culturale Viguzzolese) in occasione delle aperture estive della Pieve alle visite guidate. Domenica 14 luglio viene proposta l’esposizione fotografica “Naturales Historiae” di Pietro Ruffini. Alle ore 17.30 sarà presentata la performance “L’avventura di Ulisse: un viaggio meraviglioso” con estratti dall’Odissea letti da Francesca Pasino,

In particolare le alzate e, soprattutto, le pedane delle tribune presentano diffusi fenomeni di disgregazione del rivestimento con evidenti distacchi di materiale. Le batterie di docce dei diversi settori di spogliatoi si presentano logori con problematiche riguardanti anche l’adduzione dell’acqua calda e della relativa centrale termica di produzione. Il manto erboso, soprattutto dopo le eccezionali precipitazioni nevose della stagione invernale e piovose di quella primaverile, si presenta in pessime condizioni con ampie zone dove manca completamente l’originale “tappeto” di superficie.

Le problematiche non sono più superabili con interventi di semplice riparazione o ripristini, come peraltro effettuato fino ad oggi, ma richiedono interventi di ristrutturazione, adeguamento funzionale e messa a norma e la criticità della situazione è tale da condizionare la regolare attività sportiva. Inoltre, gli interventi si rendono necessari anche ai fini del rinnovo del Certificato di Prevenzione Incendi dell’impianto sportivo che scadrà il prossimo 12 settembre. L’importo complessivo dei lavori previsti dal progetto preliminare ammonta a 100.000 euro.

Andrea Cazzato e Cinzia Rescia. Le visite guidate si svolgono dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

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IL POPOLO

Guazzora Il 50° di sacerdozio di don Rovelli e il decennale del diacono Stramesi

Anniversari parrocchiali

La solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Canessa

GUAZZORA - Sabato 29 giugno la comunità parrocchiale di Guazzora, unitamente a tante altre persone di Castelnuovo, Molino e Alzano Scrivia, si è stretta attorno al Vescovo Mons. Martino Canessa, per ricordare alcuni anniversari che hanno caratterizzato la vita pastorale e spirituale di tutti i guazzoresi. Sono stati, infatti, ricordati il 50° anniversario della morte di don Giuseppe Mariani, parroco dal 1939 al 1963 e il 10° anniversario della morte di don Opilio Carrà parroco dal 1963 al 2013. Per queste due figure sacerdotali che hanno guidato la chiesa di Guazzora per oltre sessant’anni, sono state elevate preghiere di suffragio per le loro anime unitamente ad alcuni benefattori che hanno amato la chiesa locale quali Pedrito Librè, Pietro e Gianni De Giovanni e Pietro Gavio. La comunità si è stretta attorno al Vescovo anche per ringraziare il Signore nel 50° anniversario di ordinazione di don Giovanni Rovelli, parroco di Pozzol Groppo, che da novello sacerdote ha retto questa parrocchia nel periodo intercorrente fra la morte di Don Giuseppe e l’ingresso di Don Opilio. Infine è stato pure ricordato il 10° anniversario di ordinazione diaconale di Ernesto Stramesi. Dopo il canto d’ingresso “Tutti uniti attorno al Gran Pastor” molto appropriato alla circostanza, eseguito dalla corale diretta da Guido Coscia e coadiuvato da Alessandra Gazzaniga, la catechista Adele Damaschi ha ricordato la finalità della celebrazione in cui è stato coniugato il ricordo dei defunti con il grazie a coloro che hanno ricordato date importanti della loro vita. Ha quindi dato lettura di brevi biografie dei sacerdoti e del diacono. Mons. Vescovo nell’omelia ha messo in risalto le figure dei due parroci defunti e in particolare di Don Opilio per averlo conosciuto, sia per la sua disponibilità sia per la sua generosità. Ha voluto rilevare come la comunità di Guazzora non sia mai stata

lasciata sola, ma dopo ogni scomparsa del parroco abbia avuto una guida che si è presa cura della catechesi e della vita pastorale. Prima Don Rovelli e dopo la morte di Don Opilio, il diacono Ernesto ordinato infatti una settimana prima della scomparsa del parroco. Una continuità che non si è resa sempre possibile in altre parrocchie. Del diacono ha posto in rilievo la disponibilità nel servizio parrocchiale in collaborazione fraterna con il parroco di Castelnuovo don Costantino, nella sua qualità di amministratore parrocchiale di Guazzora e il suo impegno nel rendere sempre più decorosa la chiesa con i numerosi interventi posti in essere in questi dieci anni: dal rifacimento del tetto al restauro della grotta della Madonna di Lourdes, dal parziale ripristino della casa canonica alla decorosa sistemazione del cortile dove il 27 maggio, a conclusione della recita del santo Rosario a livello interparrocchiale, è stata inaugurata la restaurata statua della Madonna posta in un grazioso angolo del cortile-giardino. E’ seguita la preghiera dei fedeli che ha voluto riassumere nel ricordo anche il grazie e la raccomandazione al Padre di chi ha speso la

propria vita per la comunità e di chi ancora oggi si fa partecipe dei bisogni e delle sofferenze dei fratelli. Al termine della celebrazione Don Rovelli ha ringraziato per la calorosa accoglienza e per aver ritrovato persone a lui familiari che lo avevano accolto nel 1963 e che erano stati suoi chierichetti. A Lui è stata donata una targa ricordo. Successivamente il diacono ha ringraziato Mons. Vescovo della sua presenza e della stima sempre dimostrata nei suoi confronti, don Costantino per la fiducia e l’amicizia che li lega, la Confraternita di San Desiderio di Castelnuovo, presente con il Vice Priore e numerosi confratelli, la comunità di Casoni di Sale nonchè il parroco Don Piero Fugazza, i Sindaci di Guazzora, Castelnuovo, Molino dei Torti e il Vice Sindaco di Alzano Scrivia, i numerosi componenti del Consiglio Pastorale interparrocchiale che si sono stretti al festeggiato per dimostrargli amicizia e gratitudine. Da ultimo, ErnestoStramesi ha ringraziato i suoi familiari (moglie, figlio con la sua famiglia e le cognate) che lo hanno sempre sostenuto in questo cammino. Ha concluso prendendo spunto dalle parole del vangelo “Chi pone mano all’aratro e poi si volta indietro non è adatto al regno di Dio” invitando i presenti a pregare per lui perche non sia mai tentato di voltarsi indietro, ma possa sempre camminare sulla via del servizio ai fratelli. Le figure di Don Giuseppe e di Don Opilio sono state poi brevemente tratteggiate dal Professor Luciano Valle e da Antonio Corbellini. Un momento di amicizia si è poi tenuto nella casa canonica e nel cortile adiacente sotto la protezione della Madonna restaurata che con l’Assunta e la Vergine di Lourdes, sarà la ulteriore protettrice e guida di questa piccola comunità.

Giovedì 11 luglio 2013

In Breve

SAREZZANO/TRADIZIONI

Il Vescovo alla patronale dei Santi Ruffino e Venanzio

La comunità di San Ruffino di Sarezzano celebra con solennità, la festa del suoi santi patroni, Ruffino e Venanzio, cui la popolazione è molto legata. Sabato 13 luglio, alle ore 21, nella piazzetta del paese, davanti all’antica cappella dedicata ai santi, il Vescovo di Tortona, mons. Martino Canessa celebrerà la messa, accompagnata dalla corale parrocchiale di Sarezzano. Seguirà un piccolo rinfresco offerto dalla popolazione e dalla Confraternita. Sabato 20 luglio, alle ore 21.15, sempre nella piazzetta del paese, sarà presentato uno spettacolo teatrale dalla Compagnia Amici di Montemarzino con i Cantori di Montemarzino. a.b. MONTEMARZINO/EVENTI

Comicità dialettale in piazza “Una gabia ’d matt” è il titolo dell’opera teatrale presentato dagli Amici di Montemarzino sabato 6 luglio nella piazza antistante la chiesa parrocchiale di Montemarzino. Si è trattato di uno spettacolo comico presentato per la prima volta, e molto apprezzato dal foltissimo pubblico presente. Scene

comiche sono state intercalate da canti dialettali: una formula molto gradita dal pubblico che ormai da nove anni assiste a questi spettacoli.

SALE/SCUOLA

“I folletti del giardino” e i sapori di una volta

I fanciulli della Scuola dell’Infanzia hanno presentato lo spettacolo teatrale “I folletti del giardino”, rappresentazione di canti e scenette con la disinvoltura e la simpatia dei bambini, sotto gli occhi dei genitori e dei parenti che non hanno trattenuto lacrime di emozione. Mentre i ragazzi della Scuola Primaria hanno realizzato un impegnativo lavoro di ricette culinarie, una raccolta di piatti del territorio che resterà tra i ricordi del paese e inviterà le famiglie a conservare le prelibatezze dei piatti storici. SALE/PARROCCHIA

Due processioni in paese

I sindaci e i fedeli nella chiesa di Guazzora

Non cambieranno le tariffe per i servizi scolastici TORTONA - La Giunta comunale, come previsto dalla normativa, in sede di definizione del Bilancio di previsione ha approvato l’adeguamento tariffario per i servizi di assistenza scolastica e socio-educativi a domanda individuale: asilo nido, micronido, baby parking, ludoteca, servizi educativi extrascolastici, servizi estivi, ristorazione scolastica, trasporto scolastico, pre e post scuola. Per il 2013 si è deciso di procedere all’adeguamento degli importi delle tariffe di frequenza dei servizi di assistenza scolastica e socio educativi in base all’indice ISTAT e di ridefinire ed equilibrare l’importo della tassa di iscrizione e delle tariffe complesse semplificando i criteri applicativi delle medesime in considerazione dell’introduzione della Family&City Card ed in previsione della gestione informatizza on line delle iscrizioni e

TORTONA E TORTONESE

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dei pagamenti. “Lo scorso anno abbiamo inserito la family card ed è stato un anno di transizione - ha spiegato l’assessore alla Pubblica Istruzione, Laura Castellano - avevamo la tassa di iscrizione differenziata in base al numero dei figli e ai servizi e abbiamo optato per la tariffa unica da 15,00 euro”. Per le famiglie non cambia nulla. Ad esempio una famiglia con due figli iscritti a due servizi spendeva per il primo figlio 20 euro per il primo servizio, 14 per il secondo servizio; per il secondo figlio 14 euro per il primo servizio e 12 euro per il secondo, per un totale di 60 euro di tassa di iscrizione. Ad oggi, con la nuova tariffa, spenderà la medesima cifra. “Stiamo anche lavorando – ha concluso l’assessore Castellano – per potenziare l’offerta dei servizi nel periodo scolastico come la casa dei bambini”.

Il mese di maggio dedicato alla Madonna si chiuso con la processione sul sagrato della chiesa di San Giovanni Battista, alla luce dei lampioni e delle candele portate dai fedeli, e soprattutto alla luce della fede mariana. Qualche giorno dopo, per la festa del Corpus Domini, è stato il S.S. Sacramento ad essere portato per le vie del paese. Secondo un’antica tradizione, le case lungo il percorso sono state addob-

ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE

bate e i ragazzi che hanno ricevuto la Prima Comunione, vestiti della tunica bianca, hanno cosparso la strada dove passava Gesù con petali di rose.

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VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 luglio 2013 Giovedì 11 luglio: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Venerdì 12: Nuova (Ex Ospedale), Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Sabato 13: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 14: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143

Novi Ligure Domenica 14 luglio partirà dal Museo dei Campionissimi

Torna il Giro dell’Appennino NOVI LIGURE - Domenica 14 luglio ripartirà, grazie all’impegno del “Pondecimo Ciclismo”, il “74° Giro dell’Appennino”, con passaggio sul Passo sulla Bocchetta, e arrivo a Pontedecimo. La “U.S. Pontedecimo Ciclismo” è un’associazione dilettantistica fondata il 15 agosto 1907, presso la “Trattoria Gavi” a Genova, già insignita della “Stella d’oro del CONI al merito sportivo”. La prima edizione del “Giro dell’Appennino si svolse nel lontano 16 settembre 1934, quando trionfò Augusto Co-

Il ritrovo della famosa gara ciclistica, nata nel 1934, sarà il Serravalle Retail Park, sponsor dell’evento mo (Ind. S.S.C. Girardengo - Km. 140 4h 21’ media 32.068 Km/h), mentre l’ultimo vincitore, il 15 aprile 2012 (da Novi Ligure a Genova) fu Fabio Felline (Androni Giocattoli-Venezuela - km 194,500 in 4 h 50’47” media 40,133 km/h). “Non potevamo permettere che potesse accadere che il ciclismo internazionale e la nostra regione perdessero una delle corse più amate dagli appassionati - spiega Ivano Carrozzino, presidente del Pontedecimo Ciclismo - solo la guerra era riuscita a fermare questa corsa, l’ultima in bianco e nero. Abbiamo lottato in questi mesi, non ci siamo mai fermati. Ora è il momento di partire. E sarà un’emozione particolare”. Sarà Serravalle Retail Park a ospitare la partenza del 74° Giro dell’Appennino. Il via della nuova edizione del Giro dell’Appennino è fissato alle ore 11.15 di domenica 14 luglio con ritrovo a Serravalle Retail Park e partenza ufficiale a Novi Ligure davanti al Museo dei Campionissimi in omaggio alla grande tradizione ciclistica dell’area compresa tra Novi Ligure e

Un momento del Giro dell’Appennino 2012

Serravalle Scrivia, che ha visto nascere e crescere sportivamente campioni del calibro di Fausto Coppi e Costante Girardengo. Il percorso si snoderà per 194 chilometri. Dopo la prima parte in terra piemontese si arriverà al Passo della Castagnola quando mancheranno 110 chilometri all’arrivo. Poi il momento spesso decisivo, la “gara dentro la gara” con il passaggio sulla salita delle streghe: quando i corridori arriveranno sul Passo della Bocchetta mancheranno 39 chilometri all’arrivo. Poi tutto d’un fiato fino a Pontedecimo ripassando dal Passo della Castagnola e dai Giovi. “Torniamo a Pontedecimo dopo alcuni anni nei quali l’arrivo era stato fissato nel centro di Genova - prosegue Carrozzino - la corsa è salva, ci sembrava giusto condividere, con chi l’ha vista nascere, il momento dell’arrivo. È un modo per rendere anche sempre diverso, anno dopo anno, questo Giro dell’Appennino che non tramonta mai”. Un arrivo che potrebbe portar bene a chi vincerà, infatti, a transitare per primo sul traguardo di Via Semini, nel giugno del 2009, fu Vincenzo Nibali che proprio quest’anno si è aggiudicato il Giro d’Italia. Ma anche a chi non vincerà, come ad esempio Chris Froome, che nel 2008 arrivò terzo, dopo essere diventato profes-

sionista solo un anno prima, ora è lì a giocarsi il Tour de France. “È una corsa vinta da tutti i campioni - conclude Ivano Carrozzino che in questi ultimi anni ha visto anche vincitori ciclisti che proprio da quel momento hanno avviato carriere importanti. Una corsa che potrebbe riservare sorprese vista la piena stagione estiva. La Bocchetta non lascia scampo in primavera, in questo periodo è ancora più complicato affrontarla”. La corsa si svolge a luglio dopo più di trent’anni. L’ultima volta fu nel 1981 e vinse Baronchelli. In questo intervallo di tempo solo tre volte ad agosto e vinsero Bugno e due volte Bertolini. Una corsa che in questi mesi di sofferenza, quando ormai tutto sembrava perduto per la mancanza di risorse finanziarie, ha trovato “amici” di ogni tipo, infatti, tra le aziende private, oltre a quelle storiche come Tre Colli e Serravalle Outlet, si sono affiancati nomi prestigiosi come Elah Dufour, Serravalle Retail Park nonché Conserve Italia con i marchi Derby Blue e Yoga. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il Presidente de Pontedecimo Ciclismo o l’Ufficio Stampa Pontedecimo Ciclismo (347.4656440). Davide Daghino

“Donne dirette”, il teatro d’estate NOVI LIGURE - E’ iniziata sabato 6 luglio alle 21,30 la rassegna di teatro d’estate “Donne dirette” con lo spettacolo “Fremiti Fermi”, drammaturgia e regia di Davide Sannia con Silvia Gatti, Antonella Ferranti e Lorenza Torlaschi. Si tratta di un viaggio profondo nel cuore del teatro dell’assurdo moderno: tre donne si trovano a confrontarsi con la meraviglia delle piccole cose, a scoprirne i lati più oscuri e quelli più divertenti. La manifestazione, che è inserita tra gli eventi di Innovi D’estate 2013, organizzati dal Comune di Novi Ligure, è il frutto della collaborazione

fra le associazioni Karkadè e Teatrolab, oltre alla collaborazione con Scuola di Teatro I Pochi e il Salotto&Teatro Dai Lucedio e prevede altri tre spettacoli nei sabati di luglio. Sabato 13 luglio sarà portato in scena “Patricia nella città di Zero” di e con Francesca Biffi e di Luca Paravano, sabato 20 luglio sarà la volta di “Gente fuori posto” di Daniel Gol e con

Daniela Tusa e sabato 27 luglio “Rame”, con testi di Franca Rame e Francesco Parise (nella foto). Reciterà Francesca Bilotta e la regia è di Francesco Parise. La linea artistica della rassegna, tratteggiata dagli ideatori dell’iniziativa Davide Sannia e Francesco Parise, è quella di presentare un teatro ricco di contenuti, ben recitato, intelligente e vitale, per niente noioso. Gli spettacoli si svolgono presso il cortile del Palazzo Dellepiane, nella piazza omonima, in pieno centro storico e l’ingresso è di otto Euro a rappresentazione. Michela Ferrando

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76255) Lunedì 15: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Martedì 16: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Mercoledì 17: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Edicole aperte domenica 14 luglio 2013 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi. NOVI LIGURE/AMMINISTRAZIONE

I Sindaci sul Terzo Valico NOVI LIGURE - Presso la Sala Consiliare del Comune di Novi Ligure, si è tenuto, in questi giorni, un importante incontro sulla linea ferroviaria “ad alta velocità e alta capacità” (AV/AC) che collegherà Milano a Genova, il cosiddetto Terzo Valico dei Giovi. Oltre ai Sindaci de territorio, erano presenti il Commissario straordinario del Governo per il Terzo Valico, Walter Lupi, i parlamentari eletti nella provincia di Alessandria che sono Renato Balduzzi (Scelta Civica), Cristina Bargero (Pd), Fabio Lavagno (Sel), i Senatori Daniele Borioli (Pd) e Federico Fornaro (Pd), il Prof. Pietro Sisti, in rappresentanza dell’assessore regionale Ugo Cavallera e il Consigliere regionale Rocchino Muliere. La riunione aveva principalmente l’obiettivo di sensibilizzare gli esponenti delle Istituzioni sui temi ambientali più sentiti a livello territoriale: il piano cave e il piano del traffico indotto, il “rischio amianto” e il rischio di isterilimento delle sorgenti idriche. “A brevissimo i Gruppi di lavoro amianto e risorse idriche, istituiti a livello regionale, produrranno un primo importante documento i cui contenuti potranno diventare operativi soltanto attraverso la legittimazione dell’Osservatorio ambientale - hanno affermato il Sindaco di Voltaggio Lorenzo Repetto e il Sindaco di Serravalle Alberto Carbone, rappresentanti dei Comuni in seno al Comitato di pilotaggio regionale - pertanto, è necessario che l’Osservatorio faccia propri gli esiti del lavoro condotto a livello regionale e

li trasformi in altrettante prescrizioni per il General Contractor”. Anche la “Conferenza di Servizi”, indetta a livello regionale per l’esame del “Piano cave” e del “Piano del traffico indotto” si avvierà, in tempi brevi, a una conclusione richiedendo un sistema intermodale di conferimento dei materiali a deposito che preveda l’integrazione del trasporto ferroviario con quello su gomma. Durante l’incontro, sono stati affrontati anche altri temi come il rilancio della vocazione logistica dei territori dell’Oltregiogo, la realizzazione e le fonti di finanziamento di un Progetto di sviluppo territoriale per i territori coinvolti nell’opera e la possibilità di apportare migliorie al tracciato in sede di progettazione esecutiva, ottimizzandolo, ad esempio attraverso l’eliminazione dello shunt di Novi Ligure. I Comuni hanno ribadito la necessità di coinvolgere, ai vari livelli e in maniera diretta, R.F.I. S.p.A. nella sua qualità di promotore dell’opera ed hanno richiesto, ribadendo quanto già esplicitato nella richiesta di moratoria, l’istituzione di un Osservatorio tecnico in grado di coinvolgere tutti gli attori, R.F.I. compresa. Al termine dell’incontro, i Sindaci hanno manifestato piena soddisfazione per l’attenzione prestata dai convenuti e per l’impegno, assunto dai parlamentari presenti e dal Commissario straordinario di Governo per il Terzo Valico, di organizzare a breve un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi. Vittorio Daghino


IL POPOLO

NOVI E NOVESE

Giovedì 11 luglio 2013

Silvano d’Orba Il XIV laboratorio artistico dedicato al teatro di figura

I ragazzi incontrano i burattini nai di Italia” è cresciuto negli anni, dalla prima edizione del 1990, incrementando la propria attività e notorietà anche e soprattutto grazie al sostegno dell’amministrazione comunale di Silvano. Il laboratorio estivo di teatro di figura a Silvano d’Orba ha inizio nel 2001 e a tutt’oggi rappresenta ancora un’esperienza unica: un luogo dove si fa cultura divertendosi, un incontro fra bambini del paese e quelli che vengono in vacanza dalla città. L’esperienza laboratoriale estiva sviluppa le capacità manuali dei bambini e rafforza in loro la consapevolezza di poterle esercitare autonomamente. Dal 2007 si è affiancata al gruppo anche Marta Marangoni esperta I burattini del Teatro del Corvo di Cristina Discacciati e Damiano Giambelli SILVANO D’ORBA - Lunedì 1° Amici dei Burattini nasce da un’i- di giocoleria. Grazie all’associazioluglio ha avuto inizio, organizzato dea di Pupi Mazzucco, noto per le ne, ogni anno, a Silvano giungono dall’associazione Amici dei Burat- sue esperienze di teatro come auto- le migliori compagnie del teatro di tini e con il sostegno del Comune, re del grande comico Erminio Ma- animazione italiano. L’associazione la XIV edizione del laboratorio arti- cario, e di Tinin Mantegazza, autore realizza anche la rassegna autunnale stico “I ragazzi incontrano il magi- teatrale, televisivo, creatore di pu- “Sipario d’Orba” che è nato nel co mondo dei burattini”. Si tratta di pazzi ed esperto di teatro viaggian- 2005 per promuovere un percorso un doposcuola estivo a cura dei te, i quali pensarono ad una rasse- formativo valido sia per allievi bumaestri burattinai Cristina Discac- gna che potesse richiamare buratti- rattinai sia per insegnanti di scuola ciati e Damiano Giambelli: tutte le nai da ogni dove e finalizzata all’as- ed operatori sociali. Questi percorsi mattine dalle 9 alle 12 presso l’ora- segnazione di un riconoscimento consistono in una serie di cinque incontri con importanti personalità torio di Silvano bambini e ragazzi importante per i più bravi. tra i cinque e i quindici anni si in- Con la nascita del premio vennero del teatro di animazione che introcontreranno e realizzeranno uno gettate anche le basi per l’associa- ducono gli allievi alla scoperta delle spettacolo, dipingendo, modellando zione che nel corso degli anni è di- varie tecniche di rappresentazione. ventata una realtà con radici pro- Infine, il Premio Speciale è un ricoe realizzando le scenografie. Lo spettacolo verrà portato in scena fonde nella cultura del territorio con noscimento particolare che l’assodai ragazzi dell’oratorio alla rasse- finalità di studio, di promozione e ciazione “Amici dei Burattini” congna del premio nazionale Silvano di divulgazione dell’arte dei buratti- ferisce ogni anno ad una personalità d’Orba “Ai bravi burattinai d’Ita- nai e del teatro di strada, attraverso che abbia reso lustro, anche percorlia” che quest’anno giunge alla convegni, stage, seminari e manife- rendo ed esplorando strade diverse, al teatro di strada e di figura. XXIII edizione e si terrà nelle sere stazioni a tema. dal 18 al 20 luglio. L’associazione Anche il Premio “Ai bravi burattiMichela Ferrando NOVI LIGURE - Quest’anno tra i tre studenti vincitori c’è anche un’alunna del Ciampini

Assegnate le borse di studio “Serena Tiseo” NOVI LIGURE - “Questa volta abbiamo due motivi in più per rallegrarci del premio dedicato a Serena: il primo perché ha vinto una studentessa frequentante un istituto tecnico, dimostrando così che la passione per la scrittura non è solo dei classici, e il secondo perché, finalmente, anche un ‘maschietto’ è riuscito a piazzarsi sul podio letterario”: sono contenti Tiziana Bonazzi e Claudio Tiseo, i genitori di Serena (nella foto): la giovane scrittrice novese prematuramente scomparsa nel 2010 alla quale, con il contributo determinante delle associazioni di volontariato Auser insieme per Serravalle e I.r.i.s Volontari in Oncologia di Novi Ligure, hanno dedicato un premio letterario riservato agli studenti della provincia di Alessandria, giunto quest’anno alla sua terza edizione. “Una bella iniziativa sottolinea l’assessore provinciale al Volontariato e alle Pari Opportunità

Graziano Moro - che coinvolge la parte migliore del nostro territorio: i giovani. Come Provincia siamo lieti di poterla patrocinare ancora una volta, proprio perché si tratta di un Premio che attraverso la promozione della cultura, riesce a valorizzare molto efficacemente la solidarietà messa in campo dalle associazioni di volontariato”. Il concorso di critica letteraria,

C.I.A.T.

che verteva sull’analisi dell’opera prima di un’autrice italiana del ’900, metteva in palio tre borse di studio del valore complessivo di mille euro, che saranno consegnate ufficialmente il prossimo mese di novembre proprio a Palazzo Ghillini, secondo la graduatoria che ha visto prima classificata: Chiara Boccassino (autrice di un elaborato avente per oggetto l’opera prima di Natalia Ginzburg), frequentante la classe 5^ dell’I.T.I.S. “Ciampini” di Novi Ligure; seconda classificata Francesca Mignacco (autrice di un elaborato avente per oggetto l’opera prima di Paola Drigo), frequentante la classe 4^ del Liceo Scientifico bilingue “Amaldi” di Novi Ligure e terzo classificato Luca Edoardo Bottillo (autore di un elaborato avente per oggetto l’opera prima di Goliarda Sapienza), frequentante la classe 3^ del Liceo Classico “Amaldi” di Novi Ligure.

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VIGNOLE BORBERA/EVENTI

“Una canzone per volare” Lo scorso 15 giugno si è svolta, la prima delle quattro fasi di qualificazione del concorso canoro “Una canzone per volare” che ha visto classificarsi nelle prime 6 posizioni: Matteo Schivi, Stephanie Niceforo (nella foto), Jessica Grisolia, Stefano Kociancic, Ivan Sammiceli e Marta Meinero. I classificati accedono alla finale del 13 luglio a Vignole Borbera. Le altre serate sono andate in scena sabato 22 e sabato 29 giugno e sabato 6 luglio presso “L’Area Sagre” di Vignole Borbera alle ore 21. Alla fase finale si sono classificati 22 cantanti provenienti da tutta Italia. La finale di sabato sarà presentata da Fabio Scarafia e Gabriele Corbellini e avrà come ospiti il cabarettista Massimo Scarfò e il cantante Stefano D. Il primo classificato andrà in autunno a New York e si esibirà in un’importante serata dedicata alla canzone italiana in cui ci sarà anche un big della musica leggera

italiana. Gli organizzatori di New York, Sal Palmeri e Francesco D’Amico, sono all’opera per definire i particolari dell’evento nella Grande Mela, come ha confermato il direttore artistico Gino Borrelli. Il secondo, il terzo e il quarto classificati, invece, parteciperanno alla serata finale del Festival “Sorrisi e Canzoni” che si svolgerà a Zurigo il 23 novembre. Durante gli spettacoli a New York, nelle edizione passate sono intervenuti artisti italiani come Amedeo Minghi, Paolo Vallesi, Annalisa Minetti, Gianni Nazzaro e personaggi della tv come Manuela Aureli.

NOVI LIGURE/AMMINISTRAZIONE

I problemi della “finanza locale” Anche la Giunta del Comune di Novi Ligure condivide la preoccupazione sulla finanza locale manifestata recentemente dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e ha approvato, un ordine del giorno in cui si sottolinea innanzitutto l’insostenibilità dei 2 miliardi e 250 milioni di tagli della “spending review” aggravati da altri 600 milioni di tagli occulti. Gli altri motivi di preoccupazione riguardano le incertezze normative, soprattutto per l’Imu, che non consentono di approvare i bilanci, il rischio che la Tares (Tassa rifiuti e servizi) peggiori la congiuntura del tessuto produttivo e l’insopportabilità delle spese in carico ai Comuni per gli uffici giudiziari. Per questi motivi è stato chiesto ai Parlamentari eletti nella Provincia e al Presidente dell’ANCI nazionale e regionale di promuovere tutte le iniziative istituzionali per modificare alcune norme di finanza locale. In particolare, si chiede autonomia e responsabilità impositiva al fine di garantire efficienza e trasparenza nella gestione del prelievo fiscale verso i cittadini, applicare i principi di progressività, di equità fiscale con l’obiettivo generale di assegnare tutta l’imposizione fiscale sugli immobili ai Comuni. Inoltre, si è convenuto di richiedere un allentamento del “Patto di Stabilità” per rilanciare economia e occupazione, una maggiore equità nell’applicazione della Tares, la copertura integrale delle spese pregresse per gli uffici giudiziari a carico dei Comuni e una reale semplificazione nella pubblica amministrazione. d.d.

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IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Giovedì 11 luglio 2013

Novi Ligure Due giorni di eventi per il compleanno degli associati

“Quelli del ’38” compiono 75 anni

Il gruppo di “Quelli del ’38” davanti alla Collegiata

NOVI LIGURE - L’associazione culturale non lucrativa “Quelli del ’38”, presieduta da Giuseppe De Carli, in occasione del 75° compleanno dei componenti ha organizzato due giornate di festa per ricordare il completamento del restauro del coro ligneo della Collegiata, al quale l’associazione ha contribuito nel 2008 con una serie di appuntamenti che hanno coinvolto gli artisti novesi, culminati con la trasmissione della Santa Messa su Rai Uno. La manifestazione, patrocinata dalla Collegiata e dal Comune di Novi, ha visto venerdì 14 giugno, in piazza Dellepiane, lo spettacolo presentato dalle tre compagnie

(Foto Ferrarese)

teatrali novesi che eccezionalmente si sono esibite nella stessa serata. La “Paolo Giacometti”, i “Matt’attori” e la “DuexSei”. Gli spettacoli hanno avuto un ottimo successo: il pubblico che riempiva la bella piazza si è molto divertito sottolineando con applausi a scena aperta l’ottima prestazione degli attori. Sabato 15 giugno in Collegiata Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona (anche lui nato nel 1938), ha concelebrato con il parroco don Franco Zanolli la Santa Messa e ha amministrato la Santa Cresima ad un gruppo di giovani. Nell’omelia il Vescovo ha esortato i cresimandi a prendere esempio

ALZANO SCRIVIA - I funerali sono stati celebrati sabato 6 luglio

dai “vecchietti” del ’38 che con tanto impegno e buona volontà hanno coinvolto tutta la Città per il restauro del coro (e non solo…). Al termine è stata benedetta la “Targhetta” che sarà posta, a discrezione della Sovrintendenza alle Belle Arti, a ricordo dei lavori eseguiti. La cerimonia è stata accompagnata all’organo Serassi dal Maestro Giancarlo Parodi, illustre componente del gruppo del ’38, che ha eseguito con maestria alcune “toccate”. La giornata di sabato si è conclusa con la cena presso la Baita Alpini, con un ricco menù di cucina piemontese. Questa associazione da oltre vent’anni, dimostrando una buona dose di fantasia e intraprendenza, ha organizzato eventi che vanno dal classico pranzo a scadenza decennale alle gite alle Cinque Terre raggiunte in treno per cinque anni consecutivi, al lago Maggiore, con la crociera alle isole in battello, a Bra col treno storico per la manifestazione “da cortile a cortile”. Nel 2008 tutto l’impegno è stato dedicato al coro della Collegiata e a tutta la città. Sempre nel 2008 è stato pubblicato il libro “Um suvena” scritto a più mani con foto e testimonianze di settant’anni di vita novese. Il libro è stato donato a Papa Benedetto XVI durante l’udienza particolare del marzo 2012. Il presidente Beppe De Carli afferma di aver chiuso e tirato i remi in barca, ma in pochi ci credono e circola già la domanda: “e per i utanta cos ca fèmu?”. NOVI LIGURE

L’ultimo saluto a Cesare Timo

Le serate di In Novi d’Estate

trovavano un efficiente supporto sia nel coro della chiesa dove la sua voce tonante si faceva sentire sia nella pianificazione dei rituali religiosi come le processioni per le vie del paese molto sentite e frequentate ed i giovani trovavano il lui l’amico esperto che facilitava l’apprendimento delle diverse pratiche quali portare il baldacchino o l’urna del Cristo nel venerdì di Pasqua o imparare a suonare le campane a festa azionando direttamente i battacchi in cima al campanile. In ogni occasione tutti hanno sempre trovato in Cesare l’amico capace di dare fedeltà e aiuto senza mai vantarsene, ma dimostrando la sua capacità di dare e di fare per il piacere di contribuire a beneficio paese e della comunità di cui è sempre stato a pieno titolo un difensore esemplare. E’ con questi sentimenti che chi l’ha conosciuto e apprezzato può ricordare Cesare compensando la tristezza per una vita che è terminata con la gioia e la certezza che quanto ha lasciato col suo modo di vivere continuerà a parlarci di lui e della sua preziosa semplicità. Pier Luigi Megassini

NOVI LIGURE - Sono in arrivo nuovi appuntamenti per “In Novi d’Estate”. La settimana inizia con “In Chiostro”, gli incontri culturali presso la Biblioteca Civica: giovedì 11 luglio alle ore 21 si terrà il concerto dei Nuovi Archi Novesi, orchestra barocca. Dopo il successo della prima serata, tornano i venerdì di shopping sotto le stelle. Venerdì 12 luglio sarà protagonista Bolliwood, l’industria cinematografica indiana che proprio quest’anno compie cento anni di vita. Il divertimento sabato 13 luglio con le serate di ballo al Parco Castello, dove tra l’altro ha ripreso l’attività il parco NoviAvventura. Ad allietare la serata, che prende il via alle 20,30, ci sarà l’orchestra di Carlo Santi. Inoltre, mercoledì 17 luglio (ore 21,30) nell’androne di Palazzo Dellepiane è in programma “Giocando con le ombre”, narrazione con teatrino della silhouette a cura di Mela e Claudio De Ber-nardi. Infine, fino al 1° settembre si può visitare la mostra “Mettiamo le opere in comune” allestita presso il Museo dei Campionissimi.

ALZANO SCRIVIA - Erano in molti nel pomeriggio di sabato 6 luglio a salutare Cesare Timo che è tornato alla casa del Padre. Molti che lo hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti di spontaneità e schiettezza, per la sua disponibilità senza limiti e per la disinvoltura con cui dispensava a tutti la sua amicizia e la sua vicinanza. Alzano perde un suo prezioso punto di riferimento : Cesare ha sempre dato al paese il suo generoso contributo di partecipazione a tutte le iniziative, di collaborazione volonterosa per qualsiasi attività che si decidesse di attivare, di presenza fattiva e intraprendente grazie alla sua innata predisposizione all’altruismo per la quale non sapeva mai dire di no senza peraltro nulla mai togliere nulla alle sue attività lavorative (spesso più di una in contemporanea) o alla sua famiglia. La sua presenza integrata e attiva nella comunità locale accompagna la storia stessa del paese ed è rintracciabile in tutte le espressioni sociali e collettive che ne hanno accompagnato l’evoluzione dal secondo dopoguerra ad oggi. Cesare Timo è sempre stato il garante delle tradizioni lo-

cali, il sostenitore della necessità di tramandarne integralmente i messaggi e difenderne i valori rivestendo un ruolo di strategica rilevanza quale anello di congiunzione tra passato e futuro, di mediazione tra l’esperienza dei vecchi e l’apprendimento delle giovani generazioni che ne dovevano ricevere il testimone. E’ per questo che lo si vedeva in ogni occasione indaffarato ad organizzare, a rifinire, a compensare, a fare quasi da maestro di storia delle tradizioni locali con l’affabilità e l’esuberanza che gli si riconosceva. Tutti i più giovani ne ricordano l’effervescenza e la disponibilità manifestate dovunque ci fosse un’iniziativa, da quella sportiva a quella religiosa. Dal padre Carlo, il “sacrista” per antonomasia, aveva ricevuto l’attitudine alla bontà, al rispetto dello spirito di servizio che esprimeva nel dare il suo contributo a chiunque e per qualunque cosa avesse un significato sociale. E dal padre Carlo aveva anche ereditato l’affetto per la chiesa, la dedizione alla comunità parrocchiale e la collaborazione volontaristica in ogni circostanza. In Cesare i vecchi LE NOSTRE SEDI:

Servizi CISL

19 MERETA - Celebrata il 30 giugno

La festa di San Pietro

ISOLA DEL CANTONE - Nella piccola frazione del comune di Isola del Cantone domenica 30 giugno si è celebrata la festa di S. Pietro Apostolo, patrono del paese. Tra le molte persone presenti c’erano anche il Sindaco di Isola del Cantone Cristina Parodi, il consigliere comunale responsabile della protezione civile di Isola Aurelio Demarchi, Gianna Cavalleri membro del consiglio comunale e il presidente dell’A.N.P.I. Sandro Gaiardo. La Santa Messa è stata celebrata da Mons. Pasqualino Piccinini, amministratore della parrocchia, il quale durante l’omelia, prendendo spunto dal brano del Vangelo di Luca ha parlato del problema della partecipazione dei giovani ai riti religiosi e in particolare alla messa domenicale preferendo, complici in molti casi i genitori, attività come lo sport e mettendo all’ultimo posto le esigenze spirituali. Le sue parole hanno sicuramente fatto riflettere i molti presenti della piccola comunità di Mereta, che non è assolutamente indenne dalle situazioni descritte da Don Lino.Al temine della Messa si è snodata la processione per le vie del paese con la statua lignea del santo portata a spalla da un gruppo di portatori tra cui robusti giovanotti rumeni . Vedere il santo passare per le strette vie del paese è stato per gli abitanti un momento di intensa emozione. Chi ha tanti anni sulle spalle, e poca energia per parte-

cipare alla processione, si affaccia alla finestra di casa e aspetta che San Pietro passi, per riprovare un’antica emozione. Pur nelle difficoltà e nelle ristrettezze economiche, dovute alla crisi, la comunità di Mereta cerca sempre di proporre per la festività di San Pietro un qualcosa in più, capace di renderla speciale. A volte si tratta di un’occasione inaspettata e gratuita. Lo scorso anno, ad esempio, fu il Vescovo, mons. Martino Canessa con la sua gradita presenza a rendere più bella la festa. Quest’anno il valore aggiunto lo ha fornito il Coro Valle Spinti, diretto da Piercarlo Peccorini e accompagnato all’organo dal compositore Maurizio Tavella. Il coro Valle Spinti per la Messa ha proposto un repertorio impegnativo e originale con il Kirie e l’Agnus Dei composti dal M° Tavella. Poi durante il rinfresco ha allietato i presenti con altri brani, tra cui l’Ave Maria di Dodero in dialetto genovese, che sono stati apprezzati e applauditi dal pubblico. Si potrebbe dire che il coro Valle Spinti “ha dato quella spinta” che a volte manca nelle feste religiose. Il ricco rinfresco finale è stato realizzato grazie all’insospettabile bravura delle donne di Mereta. Notevole anche il capolavoro di addobbi floreali realizzato dalla signora Bruna che passione e perizia ha adornato ogni angolo della chiesa di Mereta. Renato Piras

Marco Gatti entra in Gestione Acqua CASSANO SPINOLA - A seguito delle dimissioni di Franco Timo, il Consiglio di Amministrazione di Gestione Acqua S.p.A., nel corso della seduta del 1° luglio, come previsto dallo Statuto Sociale, ha provveduto alla cooptazione di un membro sostitutivo. Si tratta di Marco Gatti: stimato professionista, che ha maturato ampia esperienza nel settore della gestione dei pubblici servizi avendo ricoperto importanti ruoli istituzionali ed amministrativi, tra i quali la Presidenza di ASMT Tortona dalla quale si è dimesso di recente. Il CdA di Gestione Acqua S.p.A con tale scelta ha inteso sopperire alla diminuzione della rappresentanza tortonese, conseguente ai recenti mutamenti societari avvenuti in ASMT. AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


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TRADIZIONI

Antola al Po

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Castelletto d’Orba Il Vescovo si è trovato con i sacerdoti e le religiose stranieri attivi nella Chiesa locale

Incontro di preghiera dei “missionari” in Diocesi

Il gruppo di sacerdoti e religiose stranieri con il Vescovo Mons. Martino Canessa

CASTELLETTO D’ORBA Si infoltisce sempre più il gruppo di sacerdoti e di religiose stranieri presenti nella Diocesi. Per il terzo anno consecutivo questo gruppo di circa 50 persone si è dato appuntamento per un bel pomeriggio di riflessione, di preghiera e di convivialità fraterna. Accogliendo con entusiasmo l’invito del Centro Missionario Diocesano, il gruppo è convenu-

to nella parrocchia di Castelletto d’Orba, frazione Crebini, mercoledì 4 luglio accolto dal giovane parroco e direttore dell’ufficio missionario don Stefano Calissano e dal vescovo Martino che ben volentieri incoraggia questa iniziativa. Attualmente i sacerdoti “stranieri” in servizio pastorale nella diocesi sono 18 e le religiose appartenenti a diverse Congregazioni sono circa una qua-

rantina. Provengono dal Brasile, dal Burundi, dal Congo, dal Kenia, dall’India, dal Guatemala, dal Madagascar, dalla Romania, dalla Tanzania. La loro presenza si rivela davvero un dono, perché oltre al prezioso servizio sacerdotale e alla pluriforme attività pastorale, aiutano la Diocesi ad allargare i confini della cooperazione missionaria e a prendere sempre più coscienza circa l’uni-

versalità della Chiesa. E come nel passato la nostra Chiesa locale si è dimostrata generosa nell’inviare molti missionari e missionarie nei Paesi del terzo mondo per il grande impegno di evangelizzazione e di promozione umana, così, attualmente, si sta verificando che “il fiume torna indietro”. I cosiddetti “segni dei tempi” propri dei piani della Provvidenza, ripagano la nostra diocesi con giovani sacerdoti e giovani suore di altre nazionalità; gioiosamente disponibili a prestare servizi pastorali nelle nostre comunità parrocchiali che altrimenti conoscerebbero momenti di sofferenza a motivo della scarsità del clero locale e di religiose. La presenza di questi fratelli e sorelle dice l’universalità della Chiesa; aiuta molte parrocchie a praticare l’accoglienza e la disponibilità a collaborare concretamente perché, pur nell’adattamento reciproco di tempi e di modi, il Vangelo continui ad essere annunciato, i sacramenti siano impartiti, l’assistenza ad anziani e bisognosi sia praticata, l’educazione dei bambini e dei giovani sia impartita con fedeltà ai valori cristiani. Dopo il saluto di benvenuti da parte di don Stefano, don Francesco Favaretto

parroco di Redavalle, ha proposto una incisiva ed approfondita riflessione biblica cui hanno fatto seguito numerosi interventi personali. Nella bella chiesa parrocchiale di Crebini, alla presenza anche di parecchi parrocchiani, il vescovo ha presieduto la concelebrazione eucaristica, resa ancor più suggestiva dalla simbologia e dai canti in altre lingue. Un’abbondante cena fraterna nei locali dell’asilo parrocchiale, preparata con gusto e fantasia da alcune signore del paese, ha concluso il gradito incontro. Facendo ritorno alle proprie case riecheggiava nella mente e nel cuore un’esortazione del nostro vescovo fatta durante l’omelia: oltre al dovere della riconoscenza per la presenza in diocesi di questi fratelli e sorelle “stranieri”, sentiamo l’impegno di pregare per loro, grati perché hanno abbandonato case, genitori, fratelli, terre, culture, usi e costumi e quant’altro e sono venuti ad abitare tra noi mettendosi al servizio delle nostre comunità. Sì, la chiesa è missionaria per sua natura. La missione continua e la nostra diocesi sta vivendo una primavera missionaria, con la grazia e la benedizione del Signore. d.s.

L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO

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Opinioni a confronto

Bacheca

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Da leggere

La salute degli occhi d’estate Egr. Direttore, arrivano le vacanze estive e, almeno chi ne ha le possibilità economiche, si prepara a partire per le spiagge munito di creme solari per evitare le bruciature della pelle. Anche gli occhi tuttavia, specialmente quelli chiari, possono subire danni non trascurabili da una eccessiva esposizione alla luce del sol leone. Non bisogna poi trascurare le possibili irritazioni provocate dal vento e dalla sabbia, elementi questi a cui solitamente non siamo abituati nella vita in città. Si parte da eritemi, pruriti e arrossamenti ma, se si esagera troppo nella ricerca della tintarella, si può purtroppo giungere anche a problemi retinici di una certa gravità. I maggiori responsabili di questi rischi sono soprattutto i raggi ultravioletti. Si dividono sostanzialmente in due categorie: gli UV-A penalizzano soprattutto la retina e la sua porzione più centrale detta macula. Gli UV-B invece possono principalmente danneggiare la sezione anteriore dell’occhio e la cornea. Entrambe le tipologie di raggi ultravioletti arrivano, sulle spiagge specialmente dalle ore 12 alle 14, anche se la giornata è nuvolosa. Sia la sabbia sia l’acqua marina riflettono in notevole percentuale queste lunghezze d’onda luminose. Il rimedio più appropriato rimane ovviamente sempre un buon paio di occhiali da sole. Bisogna comunque accertarsi bene che le lenti siano in grado di filtrare efficacemente i raggi ultravioletti. Consigliamo pertanto di diffidare dei venditori ambulanti e di chiunque ci proponga un acquisto per pochi euro. Esistono anche lenti fotocromatiche che si scuriscono a seconda della quantità di luce presente nell’ambiente. Chi non riuscisse a sopportare gli occhiali potrà ripiegare su un bel berretto dotato di ampia visiera che però non consente di difendersi da sabbia e vento. Partiamo dunque per il mare ma... occhio ai nostri occhi! Marco Bongi, presidente A.P.R.I. onlus

I saldi, speranza per il commercio Egr. Direttore, sabato 6 luglio sono iniziati i saldi a Tortona. Ma secondo l’Unione commercianti la quota di reddito che ogni famiglia dedicherà agli acquisti di fine stagione è scesa con un budget medio inferiore allo scorso anno. Il nostro auspicio è che la stagione dei saldi segni almeno l’inizio di un’inversione di tendenza, ma se continuasse così i nostri negozi registreranno un’ulteriore peggioramento. Quella che sta di fronte a noi è un’emergenza sociale, economica e occupazionale: se si considera che ogni impresa del commercio occupa mediamente due/ tre persone, rischiamo di far crescere la disoccupazione nella nostra città di altre parecchie unità. Per i saldi estivi 2013 ci auguriamo un incremento del fatturato rispetto ai saldi di luglio 2012. Ci aspettiamo un lieve, ma tangibile effetto rimbalzo con i saldi estivi che partono sabato, rispetto ai fatturati dello scorso anno. Lo sconto medio praticato nella prima settimana, oscillerà fra il 30% e il 50%. La stagione anomala ha svantaggiato il commerciante, ma il consumatore finale potrà beneficiare di sconti interessanti fin dall’inizio su un assortimento ancora ricco di scelta. Certo è che, alla luce dei gravi dati sull’andamento dei consumi, confermati dall’Istat, un’operazione lungimirante sarebbe stata quella di liberalizzare i saldi, o quantomeno dilatarne la durata. Orlando De Luca vicepresidente Unione Commercianti - Tortona

Chi è stato l’inventore del turismo di massa? Caro Direttore, voglio complimentarmi con voi per la scelta di fare una pagina come “Scoperte dEstate”, perché non solo è interessante ma è anche un ottimo incentivo a scoprire le bellezze del territorio “a portata di mano”. Colgo l’occasione anche per segnalarvi una simpatica curiosità che ho trovato qualche giorno fa su un giornale. Oggi siamo tutti turisti, ma forse non tutti sanno quando nasce il turismo organizzato. La storia del turismo organizzato comincia con una piccola impresa di “charity business”. L’inventore si chiama Thomas Cook, un semplice tipografo inglese di religione battista che divenne il profeta delle vacanze per tutti. Cook diede vita ad un impero turistico parallelo a quello delle colonie britanniche. Il 5 luglio 1841 Cook organizzò un’escursione da Leicester a Loughborough e ritorno. Una gita nella campagna del Derbyshire di appena 11 miglia. L’idea però fu rivoluzionaria. A quel viaggio filantropico parteciparono 570 persone della low class e lavoratori del settore laniero, che pagarono appena uno scellino per un pacchetto di divertimenti comprendente il trasporto in treno su sedili in terza classe, su scomode carrozze scoperte chiamate “vagonetti”. Il viaggio includeva anche il pranzo e uno spettacolo di gran galà. Proprio lo schema delle vacanze a buon mercato che si affermeranno con il consumismo. Elena Pancraina - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

a cura della Redazione

Stefano Di Pea

Aligi Fiore Pisapia

Evangelina Himitian

Cento monasteri d’Italia

Santa Rita da Cascia

Francesco Il Papa della gente

San Paolo

Paoline

Rizzoli

Pp. 224

Pp. 80

Pp. 304

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Euro 14,00

Dalla Comunità di Bose (BI), all’Abbazia di Praglia (PD), dal Santuario della Verna (AR) al Monastero della Visitazione (RC), il libro propone un vero e proprio viaggio in tutte le regioni italiane. Un’accurata selezione di cento monasteri italiani tra i più suggestivi e ricchi di storia e tradizioni, dove è possibile essere ospitati come turisti, in famiglia o gruppo, o per esperienze spirituali. Per ogni monastero vengono forniti indirizzo, contatti telefonici, orari email, sito internet e ordine religioso o ente di appartenenza; inoltre le principali informazioni per scegliere e organizzare un soggiorno attento allo spirito e al riposo. L’autore Stefano Di Pea svolge attività di web marketer e libero consulente in comunicazione per il mondo della Chiesa, coniugando una approfondita conoscenza del mondo ecclesiale (e in particolare monastico) a una comprovata esperienza nel settore del marketing e del turismo. E’ il fondatore dei siti www.mondochiesa.it con servizi di comunicazione e supporto pubblicitario agli enti di ispirazione cattolica e alle aziende del Terzo settore) e www.agrice.it (dedicato alle offerte turistico-alberghiere per famiglie e gruppi).

Tra le innumerevoli agiografie di santa Rita da Cascia, questa si distingue per la sua lineare semplicità. I fatti salienti della vita sono raccontati in modo coinvolgente e immediato: la nascita da genitori in età avanzata, il miracolo delle api su lei neonata, il suo matrimonio con il giovane ufficiale, la nascita di due gemelli, la morte violenta del marito e la morte per malattia dei figli, da lei invocata per non permettere che si macchiassero del sangue della vendetta, la sua entrata nel convento delle suore agostiniane di Cascia, il segno della spina sulla fronte, il miracolo della fioritura della rosa in pieno inverno. Originale è l’accorgimento di far raccontare la storia a un falegname contemporaneo di Rita: Cecco Barbari, realmente citato nei documenti dell’epoca. Persona schietta e di assoluta semplicità di cuore, egli rimane colpito dall’eccezionalità e dalla modestia di questa figura femminile, in cui la forza di carattere e l’intensità della fede raggiungono alti vertici. La scelta di dare voce a questo personaggio è stata determinata dalla volontà di rendere il racconto più semplice e diretto possibile, comprensibile anche ai più piccoli.

Salute oggi Vista la crisi e i soldi che mancano, molti italiani hanno deciso anche per questa estate, di rimandare a tempi migliori le tradizionali vacanze di quindici, venti giorni, magari in un posto esotico, per accontentarsi di un’ulteriore vacanza cosiddetta “mordi e fuggi”, di pochi giorni e preferibilmente più vicina a casa… o addirittura “sotto” casa. Alla vacanza in città tanti di noi si sono già da tempo abituati: soldi che mancano, bambini ancora piccoli o altre varie situazioni familiari, costringono molti di noi a rinunciare alla vacanza vera e propria, se non per pochissimi giorni, o al viaggio fuori porta dalla mattina alla sera. Contingenze. Ma anche in città si può organizzare la nostra vacanza e ci si può riuscire, allontanando noia e routine dalle nostre giornate. Vacanza in città non vuol

Vaticanista argentina e intima amica della famiglia Bergoglio, Evangelina Himitian è una delle persone più vicine a Jorge Bergoglio ed è tra i pochi ad aver seguito da presso lo straordinario percorso che lo ha portato fino al soglio di Pietro. Riportando per la prima volta le parole dei familiari e raccontando episodi decisivi che ci mostrano il cuore più autentico della scelta d’amore di papa Francesco, questa commovente biografia ne rivela il lato privato e meno conosciuto: la migrazione dei genitori dall’Italia all’Argentina, l’infanzia nei quartieri popolari di Buenos Aires, la passione per lo studio e i maestri giovanili, gli anni di formazione tra i gesuiti, la nomina a vescovo e la volontà di testimoniare quotidianamente il Vangelo prendendosi cura degli ultimi. Nel ripercorrere i momenti cruciali dell’esistenza di Bergoglio, l’autrice ci accompagna all’origine del suo impegno per costruire una Chiesa povera tra i poveri e tocca le corde più intime dell’uomo che con la sua stupefacente bontà ha riacceso la gioia e la speranza nei cuori di milioni di fedeli in tutto il mondo. L’autrice è da sempre attenta ai temi della povertà e della famiglia.

a cura di Laura Notti

Vacanze sotto casa

dire, ad esempio, rinunciare al sole o ai bagni: se è scomodo raggiungere la spiaggia più vicina, si possono organizzare giornate in piscina, ove bagni e sole sono assicurati (sempre con le dovute precauzioni per la pelle); ci si può dedicare a passeggiate in centro (ovviamente non sotto il solleone), nel periodo in cui la nostra città è usualmente più tranquilla e vuota, magari armati di una sua guida per scoprire luoghi, musei e monumenti che vediamo tutti i giorni, ma che in realtà non conosciamo; possiamo ovviamente organizzare passeggiate, pic nic o escursioni con la famiglia o con gli amici nei dintorni della nostra città, su sentieri naturalistici, a piedi o in bicicletta, oppure scegliere una più rilassante giornata alle terme, per godere soprattutto del centro benessere e quindi di tutte le attenzioni di cui il nostro

corpo avrebbe ogni tanto bisogno, ma che mai riusciamo a concederci. Vacanza è anche puro svago e divertimento, e per questo, oltre che a cene, pizzate con gli amici, aperitivi e serate in discoteca, si può partecipare con amici e famiglia alle varie sagre e manifestazioni diurne o serali, organizzate dai Comuni di tutta Italia durante il periodo estivo, nella propria città o in quelle limitrofe. Vacanza vuole soprattutto dire allontanare la routine e il tran-tran di tutti i giorni: è infatti molto importante far riposare ogni tanto fisico e mente, smaltendo stress, preoccupazioni e impegni con cui dobbiamo fare i conti il resto dell’anno, per dare la possibilità al nostro organismo di recuperare forze e serenità. E per raggiungere questo scopo occorre dedicare più tempo a se stessi, fare quello che ci piace senza rinunciarvi, co-

me spesso accade; coltivare i nostri interessi e le nostre passioni, accantonate per forza di cose durante l’anno, senza dimenticare che la vacanza è anche un’occasione per il nostro organismo di recuperare i suoi equilibri biochimici nonché la sua forma fisica, in una parola il suo benessere. Un sicuro aiuto parte da ciò che mangiamo: parole chiave sono “poco”, “vario” e soprattutto “colorato”, senza dimenticare di introdurre più liquidi, circa due litri giornalieri, e senza accantonare, con la scusa del caldo, l’attività fisica. A questo proposito meglio scegliere le prime ore del mattino, non oltre le 9 e mezza e le più tarde del pomeriggio, dopo le 18 e prima delle 20 per uno sport come tennis, bicicletta o footing; per quanto riguarda il nuoto va bene qualsiasi ora del giorno, ma sempre lontani dalla digestione.


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IL POPOLO

Bacheca

L’ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri

L’albero che produce i semi del “falso pepe”

Giovedì 11 luglio 2013

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

Un “inno alla meraviglia” Le bacche del “falso pepe” o Schinus molle

Lo “Schinus molle” è un albero sempreverde, coltivabile in piena terra nelle zone costiere delle regioni del Centro Sud in Campania, in Sicilia, in Sardegna e nei parchi della Liguria. Proviene dall’America Meridionale e precisamente dal Brasile e dal Perù. Questo esemplare si chiama anche “Falso pepe” perché produce semi commestibili simili a quelli del pepe nero. Di norma alto è dai 5 agli metri. Le foglie sono composte da 18 paia di sottili foglioline coriacee di colore verde scuro. La fioritura si verifica nei mesi estivi, quando si formano delle pannocchie di colore verde scuro. La fioritura si verifica nei mesi estivi, quando si formano delle pannocchie di colore giallo verdognolo costituite da piccoli fiori che poi si trasformano in frutti che rimangano sull’albero fino all’inizio dell’inverno. I frutti sono sferici di colore rosa e quando maturano diventano rossi. Racchiudono i semi scuri, usati per aromatizzare cibi e bevande. Hanno un sapore gradevole e poco piccante. Si usano freschi o secchi. Dalla distillazione delle foglie e dei frutti si ottiene un’essenza usata in campo farmaceutico. Il falso pepe ama le posizioni soleggiate e si adatta a quasi tutti i terreni. L’ideale sono i terreni ben drenati. Quando si mettono a dimora gli esemplari giovani bisogna bagnarli per favorire l’attecchimento. Le concimazioni sono determinanti purchè il suolo non sia troppo sabbioso. La coltivazione in vaso richiede un substrato fertile. Si riproduce per seme in ambiente protetto alla fine dell’inverno, in substrato contenente il 50% di terriccio universale e il 50% di sabbia. Dopo 4 anni quando la pianta ha raggiunto un metro di altezza va messa a dimora in piena terra. Va potata alla fine dell’inverno per mantenerla alta circa 3 metri e per facilitare la raccolta dei frutti. E’ una pianta resistente ma può essere attaccata da parassiti animali o da funghi nel caso di ristagno idrico. Il Falso Pepe è molto apprezzato per la forma, simile a quella del salice, dai rami flessuosi che armonicamente quasi raggiungono il suolo e per l’essenza odorosa che caratterizza ogni parte della pianta. Non ha problemi a tollerare la luce diretta del sole, com'è ovvio date le origini geografiche della pianta. Le bacche, numerose, hanno un odore molto aromatico e intenso. La corteccia se fessurata versa un lattice colloso. Usato anche nella Creola: miscela di pepe bianco, pepe nero, pepe verde, pepe rosa e pimento. Nella medicina tradizionale, la pianta veniva usata per trattare ferite e infezioni, grazie al suo potere antisettico. È stato anche usata come antidepressivo e diuretico, e per alleviare mal di denti, reumatismi e dolori mestruali. È stato inoltre ipotizzato che le proprietà insetticide dello Schinus molle ne facciano un buon candidato come alternativa ai pesticidi sintetici. La presenza di una polvere bianca sui germogli e sulle foglie, determina l'attacco dell'oidio che si combatte utilizzando la poltiglia bordolese o un decotto di equiseto. Se l’albero fosse colpito dagli afidi, presenta una muffa sulle foglie. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

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Dal 4 luglio è nelle sale un film di grande originalità che celebra il mistero della bellezza e dell’amore. Storia di umani che attraversano la vita con passione intensa. Emozioni che gettano in una condizione di abbandono e di disperazione rendendo consapevoli di limiti e fragilità. Esperienze che esprimono il significato universale di gioie e dolori della vita. In “To the Wonder” gli elementi del divino e dell’umano creano un’atmosfera sacramentale che rivela il dono di Dio come amore incondizionato. È un film che parla alla nostra facoltà di meravigliarci, al senso del mistero che circonda il nostro essere, al senso della bellezza e del dolore. Rappresenta un conflitto, lo scontro-incontro fra uomo e donna, madre e figlia, uomo e Dio, con immagini attraversate

incessantemente dalle voci fuori campo dei protagonisti. Neil e Marina si innamorano a Parigi. La forza di attrazione li conduce verso “la meraviglia” e i campi sconfinati dell’Oklahoma. Madre di una bambina, Marina cerca in Neil

riparo e sicurezza. Ma succede qualcosa. Marina torna in Europa, Neil ritorna a una relazione passata. Come la marea, il loro amore è in perpetuo movimento e una mattina risale verso una nuova meraviglia, verso gli Stati Uniti e

verso una casa finalmente da abitare. Li accoglie e li ascolta un sacerdote, Padre Quintana. I tre vengono presentati vagheggianti una quiete contro lo stato di guerra dell’esistenza, consapevoli che l’amore è l’unica salvezza possibile per l’uomo. La suggestione della Natura rischia di esplodere oltre i confini del quadro, mentre la macchina da presa resta incollata ai personaggi, li pedina e li accarezza con dolcissimo trasporto, li lascia liberi nel mondo come figli ormai cresciuti. Muovendosi tra mistero esterno e indagine interiore, questo prodotto ha una bellezza indecifrabile che invita lo spettatore ad abitare i luoghi del creato, a infilare un’altra percezione, superare le coordinate narrative e riconoscere “cos’è quest’amore che ci ama”. Pellicola raccomandabile e adatta per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Domenica 9 giugno un gruppo di bronesi si è recato a Bassano di Rivergaro, piccola comunità nel piacentino. E’ stata una bella giornata, nel segno del comune patrono San Contardo e dell’amicizia fraterna. La Santa Messa è stata celebrata dal parroco di Broni don Mario Bonati e dal parroco di Bassano padre Mario Maffioletti.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Lingua di manzo in salsa tonnata In passato le frattaglie di bovini e ovini erano molto apprezzate in cucina e già Bartolomeo Scappi nella sua “Opera” (1540) presentava una cinquantina di ricette dedicate alle minutaglie. Fra i tagli “minori” dei quadrupedi, la lingua è quella che si presta ad un maggior numero di elaborazioni, fredde e calde. Soprattutto per le prime la più adatta è la lingua di manzo, che maggiormente saporita delle altre può essere trattata come un salume. Di solito viene affettata da fredda, dopo bollitura normale, oppure è sottoposta ad un trattamento - quasi sempre eseguito dal macellaio con sale e sannitro - che la trasforma in lingua salmistrata di colore rosso vivo e gusto pronunciato. Ingredienti per 6-8 porzioni l lingua di manzo del peso di circa 1 kg

1 costa di sedano 1 carota l cipolla Per la salsa tonnata: 50 gr di tonno sott’ olio sgocciolato, qualche cappero strizzato dall’aceto q.b., 3 acciughe salate, olio extravergine d’oliva q.b., l limone, 1 uovo. Preparazione Lessate la lingua con sedano, carota e cipolla.A cottura ultimata togliete la pelle e lasciate taffreddare la lingua, quindi tagliatela a fettine sottili. Nel frattempo preparate la salsa maionese, aggiungete una manciata di capperi tritati, il tonno e le acciughe diliscate. Passate il composto al mixer, perché si formi una salsa cremosa e delicata. Disponete le fettine di lingua in un piatto di portata e cospargetevi sopra la salsa toonata. Guarnite con fettine di limone tagliate sottilmente.


IL POPOLO Giovedì 11 luglio 2013

SPORT E TEMPO LIBERO

BRONI L’assessore Antonio Riviezzi spiega le motivazioni della scelta

Festa dello sport rinviata a settembre Per il momento recupereremo a settembre l’evento di giugno. Per l’anno venturo ci penseremo: c’è ancora tempo. Intanto vediamo che riscontro avrà questa prima edizione, quindi decideremo cosa fare quando stileremo il calendario degli appuntamenti del 2014”. Pensate di riproporre la stessa formula prevista per giugno? “Grossomodo riproporremo lo stesso format del mese di giugno. Eventuali cambiamenti li decideremo dopo le vacanze, magari alla fine di agosto. Se qualche società avrà delle esigenze particolari avremo modo di verificarle insieme e cercare una soluzione”.

Antonio Riviezzi, assessore allo sport del Comune di Broni

BRONI - Lo scorso 9 giugno il maltempo aveva rovinato la prima edizione della Festa dello sport. Si erano salvate solo la dimostrazione di judo e gli incontri di boxe della BSA Boxing di Pavia, in programma al PalaBrera di via Galilei. L’evento, organizzato dal Comune di Broni, con il patrocinio dell’amministrazione provinciale, sarà riproposto domenica 22 settembre. Una scelta dettata anche dalle società sportive, che ritengono più utile proporre l’iniziativa a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico e della loro stagione sportiva. Abbiamo sentito in proposito l’assessore allo sport Antonio Riviezzi. Assessore Riviezzi quali sono le finalità dell’evento? “L’obiettivo è quello di diffondere la pratica sportiva, soprattutto tra i ragazzi. Lo sport - spiega l’assessore ha un ruolo di primissimo piano per le nuove generazioni: diventa luogo di aggregazione, punto di riferimento per tanti giovani, che si confrontano con i loro coetanei ed imparano a lavorare insieme agli altri”. Cosa farete per promuovere l’evento?

“Come già avvenuto in occasione dell’appuntamento di giugno, poi saltato per il maltempo, esporremo manifesti e distribuiremo una lettera agli studenti delle scuole bronesi di ogni ordine e grado per invitarli a partecipare alla manifestazione”. Le società nell’ultima riunione svoltasi in Comune avevano suggerito la data del 22 settembre, avete verificato se è disponibile? “Confermo che è disponibile, quindi l’iniziativa verrà svolta nella data concordata con le realtà sportive”. Rispetto al 9 giugno si aggiungerà qualche altra società? “Sì. Con ogni probabilità ci sarà anche l’Omnia basket, che abbiamo recentemente premiato a Villa Nuova Italia per gli ottimi risultati raggiunti durante la stagione” (la promozione in serie D della prima squadra e la vittoria nel campionato provinciale under 19). Pensa che vista la richiesta emersa durante la riunione, la Festa dello sport possa essere calendarizzata in settembre anziché in giugno? “Questo lo decideremo in un secondo momento.

Ne approfittiamo per chiederle a che punto sono i lavori alla palestra di piazza Italia (che è chiusa dallo scorso 12 marzo per la caduta di una porzione di intonaco dal soffitto)? “Sono a buon punto. Sicuramente in settembre i ragazzi delle vicine scuole elementari e delle associazioni sportive potranno ritornare a calcare il parquet della storica palestra di piazza Italia”. Tornando alla Festa dello sport, ricordiamo che interesserà il centro storico della città (piazza Garibaldi e piazza Vittorio Veneto) e alcuni impianti (palaBrera, campo sportivo e piscina comunale di via Ferrini). Le varie associazioni sportive avranno l’occasione per far conoscere le loro numerose attività e dare la possibilità di provarle, con un’ampia offerta: basket, arti marziali, tennis, aeromodellismo, pesca, difesa personale, calcio, podismo, nuoto e danza. Proprio alcuni dirigenti hanno manifestato interesse perché l’evento sia promosso in settembre. “E’ il momento ideale - hanno ribadito diversi dirigenti durante la riunione con l’assessore Antonio Riviezzi - i ragazzi hanno appena iniziato le scuole e noi la nostra attività agonistica. Quindi è il momento migliore per avvicinarli, permettendoli di provare le varie discipline. A giugno pensano già alle vacanze e magari c’è meno interesse verso l’evento”. Franco Scabrosetti

Il Palaverde “Brera” di Broni sarà uno degli impianti che ospiterà la Festa dello sport

Il logo della nuova squadra OltrepòVoghera STRADELLA - Due città, due stadi, una sola società calcistica. E’ la nuova realtà dell’Oltrepò: l’OltrepoVoghera. Nei giorni scorsi è stato svelato il logo del nuovo sodalizio. Sulla sinistra lo stemma della Città di Stradella con sotto i colori bianco-azzurri, dall’altra parte lo stemma della Città di Voghera con i tradizionali colori rosso-neri. Nella parte sottostante una cartina della Provincia di Pavia, su cui due palloni indicano le città della nuova squadra.

A dire il vero il disegno non è molto realista: Voghera e Stradella sono più a sud rispetto alla zona dove sono riportate. ASD OltrepoVoghera è la denominazione completa del club, la cui sede legale è a Stradella, mentre quella operativa è a Voghera. Due sono i campi: il Gaetano Scirea di Stradella e il Giovanni Parisi di Voghera. La so-

cietà è nata nel giugno scorso dal “Progetto Oltrepo” in collaborazione tra il comune di Voghera e la società SBC Oltrepo. Per quanto concerne il settore giovanile manterrà le formazioni a carico del precedente SBC Oltrepo (juniores, allievi, giovanissimi ed esordienti) e si avvarrà della collaborazione del Team Anni Verdi di Voghera (unitosi all’SBC Oltrepo attraverso la fusione per incorporazione) per le squadre giovanili della città di Voghera e dei comuni limitrofi. Infine è in rete anche il sito internet del club: www.oltrepovoghera.it.

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BASKET DONNE A 2

Il Broni punta in alto BRONI - Tassello dopo tassello, sta prendendo forma la Pallacanestro Femminile Broni 93. Ancora alla ricerca dello sponsor principale, la formazione oltrepadana sembra avere le idee chiare in vista della prossima stagione: essere una delle protagoniste del campionato di serie A2. Parlare di promozione in serie A1 è certamente prematuro, ma il valore del quintetto a disposizione è innegabile. L’innesto dell’italo-americana Maria Laterza (nella foto) ne è la conferma. Centro di 190 cm, classe 1989, nata a Brooklyn, Maria Laterza vanta quattro titoli Ncaa, il campionato universitario americano, con la maglia di Marist College. Ha disputato una stagione in Austria con l’Ubbc Herzogenburg e l’anno scorso era nella Virtus La Spezia, con cui ha raggiunto la promozione in serie A1. Ha esordito con la nazionale italiana il 25 maggio 2012 contro la Bulgaria e ha giocato le qualificazioni agli Europei 2013. Ha indossato la maglia azzurra 9 volte, segnando 24 punti. “Ho scelto Broni - dice Maria Laterza per continuare a giocare in una squadra ambiziosa, la passata stagione vincere l’A2 a La Spezia è stato bellissimo e spero di dimostrare anche quest’anno il mio valore. Sono un’atleta aggressiva, disposta a qualsiasi sacrificio. Per me ogni partita è una “battaglia”, cercherò di ripetermi e migliorarmi dando il massimo di me

stessa. So che a Broni c’è un pubblico molto caldo – conclude Maria -, benissimo! E’ quello che di solito mi sprona e spero di ricambiarlo con le mie prestazioni in campo”. Nel frattempo la Lega Basket femminile ha ufficializzato la formula del campionato. Nella prima fase le 32 squadre iscritte saranno suddivise in quattro gironi zonali da otto formazioni ciascuno. Si tratta di un ulteriore risparmio per Broni, che si ritroverà in un raggruppamento con trasferte più abbordabili rispetto a quelle della scorsa stagione, quando le oltrepadane andarono tre volte in Sardegna. Dopo 14 partite, le prime quattro classificate di ciascun girone approderanno alla seconda fase, portando con se i punti conquistati contro le altre avversarie qualificate. Dalla seconda fase usciranno le otto formazioni che disputeranno i playoff. Due tabelloni con semifinali e finali che permetteranno a due squadre di festeggiare la promozione in serie A1. f.sc.

CICLISMO - Veloce Club Tortonese

Cuniolo eletto presidente

TORTONA - Recentemente presso il Circolo di Lettura si è svolta l’assemblea straordinaria dei Soci del Veloce Club Tortonese presieduta da Fausto Guerra per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo per il quadriennio 2013-2016. Sono stati eletti 20 consiglieri che poi, nel primo Consiglio Direttivo del 25 giugno, hanno eletto presidente Giovanni Ferrari Cuniolo (nella foto), già Vice Presidente della Società e

pronipote di Giovanni Cuniolo. La società è composta da un Consiglio Direttivo molto ampio e formato da 20 consiglieri, segno che il Ciclismo a Tortona riveste ancora una certa importanza. “E’ per me un grande onore presiedere questa Società che ha 126 anni di storia dichiara Il Presidente - e ringrazio tutti coloro che hanno riposto la loro fiducia nei miei confronti. L’obiettivo è di proseguire, insieme alla mia squadra di consiglieri sulla strada tracciata dai miei predecessori, di mantenere alto il nome della Società a livello locale e nazionale e di aprire la collaborazione con le altre realtà ciclistiche locali. Ci aspettano quattro anni di duro lavoro e sono convinto che serviranno per rilanciare questo straordinario sport in una città simbolo del Ciclismo”.

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