Il Popolo 10 settembre 2015

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VOLPEDO Lo spettacolo dedicato al “Quarto Stato”

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Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l.

IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI

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Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45%

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ilpopolo@libero.it NOVESE

TORTONESE

Motoraduno: in sella ai bolidi sulle note del rock

La professione di Suor Edwige a Sale

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L’invito del Vescovo all’apertura dell’Anno Pastorale

ASSEMBLEA DIOCESANA

Cari presbiteri, diaconi, religiosi, religiose e fedeli tutti della Diocesi di Tortona, sabato, 26 settembre 2015, alle ore 9.30 a Tortona – Centro

Mater Dei, si svolgerà l’assemblea diocesana: verrà presentata la lettera pastorale per il nuovo anno che vogliamo affidare alla Vergine in un momento di preghiera nella Basilica di Nostra Signora della Guardia.

È un evento importante di vita ecclesiale al quale vi invito caldamente a partecipare. È di fronte a noi un nuovo anno pastorale nel quale vogliamo camminare lasciando illuminare i nostri passi dalla luce della Parola e del magistero di Papa Francesco. Come la Parola ci aiuta a leggere la situazione della nostra Chiesa di Tortona? Come ci interpella l’esortazione apostolica Evangelii gaudium? Quale rinnovamento ecclesiale chiede alle nostre comunità? Come vogliamo accogliere l’invito dell’enciclica Laudato si’ a prenderci cura della casa comune? Alcuni importanti appuntamenti chiedono la nostra attenzione e la nostra preghiera: il Sinodo sulla vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo (4 – 25 ottobre 2015); il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale a Firenze (9 – 13 novembre 2015); il Giubileo della Misericordia che si aprirà nella Solennità dell’Immacolata. Non mancano gli stimoli per continuare il cammino con rinnovato vigore. L’invito all’assemblea è rivolto, oltre che a presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, anche alla schiera dei laici che svolgono tanti ministeri di fatto nella comunità: catechisti, animatori degli oratori, membri dei Consigli pastorali, operatori e volontari della carità, gruppi missionari, animatori liturgici, cori e, in particolare, giovani. Anche l’Azione Cattolica, tutte le associazioni e i movimenti ecclesiali sono invitati ad intervenire. In attesa, dunque, di incontrarvi numerosi e partecipi, vi benedico di tutto cuore. ✝ Vittorio

a pagina 10 la locandina dell’appuntamento da ritagliare e appendere

O LT R E P Ò

La nuova scuola di Broni intitolata a Paolo Baffi

a pagina 7

MIGRANTI CHE SCAPPANO DAI LORO PAESI

Ecco che cosa fa la nostra Diocesi “ L’immigrazione non è un pericolo”: è da questo presupposto che la Caritas Diocesana di Tortona e la Agape Cooperativa Sociale Onlus, su indicazione del Vescovo Mons. Vittorio Viola, faranno partire due progetti di accoglienza. I numeri saranno di 7 immigrati su Tortona e 14 su Voghera e le strutture saranno messe a disposizione dalla Diocesi che si è resa disponibile a renderle agibili e funzionali al tipo di progetto. Ma sulla grave emergenza causata dal flusso di migrazioni abbiamo raccolto alcuni dati che ci aiutano a comprendere meglio il fenomeno. Zattoni a pagina 6

LA CRONACA E LE FOTO DI TUTTE LE TAPPE

I simboli della GMG tra i giovani G

iovedì 3 e venerdì 4 settembre la Chiesa tortonese ha ospitato le immagini del Crocefisso di San Damiano e della Madonna di Loreto che stanno attraversando tutte le Diocesi italiane, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà il prossimo anno in Polonia. Durante le due giornate sono stati recati in alcuni luoghi simbolici per la comunità cristiana: chiese, ospedali, carceri, oratori. Si è voluto in questo modo rendere partecipi di un importante momento anche quanti non potranno essere in prima persona a Cracovia. Feltri, Coggiola e Cacocciola alle pagine 3 e 4

A BOBBIO I PELLEGRINI DI S. GIULETTA E CANEVINO

Da tutta l’Europa per S. Colombano U na grande folla si è riversata a Bobbio domenica 30 agosto, quasi triplicando la popolazione di questo suggestivo luogo, antico sito monastico che viene indicato come uno dei borghi italiani da visitare almeno una volta nella vita. Nei suoi 1400 anni di storia, Bobbio non ha mai accolto così tanta gente per San Colombano in una sola volta. Un’abbazia gremita all’inverosimile, un maxischermo nei corridoi del chiostro per altre 300 persone e 22 Vescovi concelebranti tra i quali il Card. Scola e Mons.Viola. Steffenini a pagina 15

FELICI & TAGGATI di MATTEO COLOMBO Profughi in fuga: taggati, ma non ancora felici L’avete sentito; ne hanno parlato tutti: il Papa domenica all’Angelus ha invitato le Parrocchie ad accogliere almeno una famiglia di profughi e ad ospitarla in una qualche struttura (perché una qualche struttura, se vuole, qualsiasi Parrocchia la trova!) di sua proprietà. Alè! Il mondo della Chiesa si è scatenato. Parroci che hanno dichiarato pubblicamente che faranno il possibile, parroci che hanno iniziato a non dormire di notte, parroci che hanno detto: “L’Angelus? Ma cos’è?”. Ognuno deve fare la sua parte. Anche i Comuni, per esempio. Se ogni Comune accogliesse almeno 2 profughi, la situazione non sarebbe poi così critica. E se la TV la smettesse di contrapporre gli “invasori” ai “cittadini perbene” (che usano le ruspe), si ristabilirebbe la verità su un fenomeno che qui in Diocesi, per fare un esempio, stiamo affrontando con serietà e senza clamori (volevate sapere cosa stiamo facendo? Leggete a pag. 6). Però, secondo me, il Papa, aggiungendo che “misericordia è il secondo nome dell’Amore”, ha voluto dirci che, prima che in canonica, quei profughi sono da ospitare nel nostro cuore. Come se fosse una casa. Come se fossimo fratelli. Come se fossimo uomini. Perché tutti possiamo essere taggati, ma non tutti siamo ancora felici. @MatteoColomboqb


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VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 10 settembre 2015

Il crocifisso di S. Damiano e la Madonna di Loreto tra noi il 3 e 4 settembre

Le immagini della GMG con i giovani nei luoghi-simbolo della Diocesi

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L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti. dal 7 al 16 settembre Roma, Convegno per i nuovi Vescovi dal 17 al 19 settembre Spotorno, incontro per il nuovo anno del Seminario di Valmadonna Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635). Il calendario degli impegni può subire variazioni.

TORTONA - Giovedì 3 e venerdì 4 settembre la Chiesa tortonese ha ospitato le immagini del Crocefisso di San Damiano e della Madonna di Loreto che stanno attraversando tutte le Diocesi italiane, in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà il prossimo anno in Polonia. Durante le due giornate, il Crocefisso e la statua della Madonna sono stati recati in alcuni luoghi simbolici per la comunità cristiana: chiese, ospedali, carceri, oratori. Seguendo le indicazioni del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, si è voluto in questo modo rendere partecipi di un importante momento anche quanti non potranno essere in prima persona a Cracovia. Le due immagini sono state accolte nella mattinata di giovedì presso il Centro Pastorale “Maria Regina” di Serravalle Scrivia. Il Crocefisso, in seguito, è stato portato a Novi Ligure, presso l’Ospedale “San Giacomo” e all’oratorio “Don Bosco”. Nel pomeriggio, ha visitato il “Piccolo Cottolengo” e l’oratorio degli Orionini di Tortona. Sempre a Tortona, in serata, si è tenuta una veglia di preghiera presso la Parrocchia S. Matteo.

Il giorno successivo è stata invece ricevuta presso l’ospedale di Tortona, il centro “Paolo VI” di Casalnoceto e il carcere di Voghera. La statua della Madonna di Loreto, invece, ha visitato l’Oltrepò, toccando gli oratori di Stradella, Broni e Voghera, gli ospedali di Stradella e Voghera, Villa Meardi, e la parrocchia del Sacro Cuore di Casteggio, dove anche qui giovedì si è tenuta una veglia di preghiera. Nella serata di venerdì si sono svolte due processioni in contemporanea per le vie di Tortona. Il Crocefisso è partito dalla chiesa dei Cappuccini, mentre la statua lauretana dal Santuario di Nostra Signora della Guardia. I due cortei si sono riuniti in piazza Duomo provenendo dai due lati di via Emilia e hanno accompagnato i simboli fin sull’altare della Cattedrale, dove li attendeva il Vescovo, Mons. Vittorio Viola, insieme ad una rappresentanza del clero diocesano. Dopo un momento di preghiera, Sua Eccellenza ha rivolto la parola ai giovani presenti. “Sono state due belle giornate, da quando abbiamo accolto in Diocesi a Serravalle queste due immagini.

Gli incontri ai quali ho potuto partecipare, e, come mi è stato detto, anche tutti gli altri, sono stati nella loro semplicità momenti belli e veri”. Il Vescovo, seguendo il racconto di una delle più antiche biografie del santo di Assisi, la “Leggenda dei tre compagni”, ha voluto raccontare il cammino che portò Francesco a sentire la voce di Cristo parlargli dall’immagine di San Damiano. Un percorso che lo indusse a raccogliersi in se stesso, cessando di ricercare l’apparenza, di mettersi in mostra, di avere ambizioni mondane. “Francesco capisce che bisogna smettere di adorare se stessi. E cambia anche il suo modo di relazionarsi con i poveri. Se già prima non rifiutava l’elemosina a chi gliela chiedeva, qui Francesco comincia a voler sperimentare la condizione dei poveri. Convince un povero a fare cambio di abiti, e si veste con gli abiti del povero. Si mette a chiedere l’elemosina. Sarebbe come andare in Ungheria, lungo l’autostrada, dove in questo momento stanno andando a piedi perché non possono salire sui nostri treni. O, più ancora… sarebbe come andare dal padre di quel bimbo sulla

spiaggia, e scambiarsi d’abito, volendo sentire ciò che lui sente”. Il Vescovo ha espresso la speranza che i giovani tortonesi possano sperimentare un cammino simile a quello di Francesco nel loro viaggio verso Cracovia, così che questo venga percepito non soltanto come un incontro fra le persone, ma soprattutto con il Signore. Nelle prossime settimane, il tema verrà approfondito negli incontri che il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, diretto da don Cristiano Orezzi, proporrà per presentare la Giornata Mondiale della Gioventù ai giovani della diocesi. I primi due appuntamenti sono fissati a Tortona e a Broni, rispettivamente il 17 ed il 25 settembre. Seguiranno altri incontri nelle settimane successive. Il viaggio del Crocefisso di San Damiano e della statua della Madonna di Loreto, invece, dopo aver lasciato Tortona è proseguito per le Diocesi di Ventimiglia e di Genova. Al termine del percorso annuale, i due simboli, “avvolti” dalle preghiere provenienti da tutte le Diocesi italiane, verranno portati in omaggio alla Chiesa polacca. Pier Luigi Feltri

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VITA DELLA DIOCESI

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Giovedì 10 settembre 2015

Il crocifisso di S. Damiano e la Madonna di Loreto tra noi il 3 e 4 settembre

Le altre tappe della “peregrinatio” Al Centro “Paolo VI”

CASALNOCETO - Il 4 settembre i simboli che la Chiesa italiana intende regalare alla Diocesi di Cracovia per la GMG del prossimo anno hanno fatto tappa anche Centro “Paolo VI” di Casalnoceto. Alle ore 10.30 l’Auditorium del Centro è stato raggiunto dal Crocifisso di San Damiano il quale è stato accolto da un nutrito gruppo formato dai giovani ospiti della struttura e da parte del personale. L’accoglienza del simbolo francescano è stata accompagnata da un momento di preghiera guidato da don Cristiano Orezzi insieme a don Cesare De Paoli, Direttore generale del Centro. Don Cristiano ha ricordato l’importanza centrale di Cristo nella vita di ogni uomo e ha illustrato il percorso che porterà un vasto i giovani provenienti da tutto il mondo all’appuntamento a Cracovia il prossimo anno. Dopo uno spazio riservato alla meditazione personale e alla preghiera collettiva, allietata da alcuni canti degli ospiti, si è concluso il momento di raccoglimento. Alle ore 15.00 un’altra struttura facente parte del Centro, “Villa Meardi” di Retorbido, ha ospitato il secondo simbolo in pellegrinaggio nella Diocesi di Tortona, ovvero la Madonna di Loreto. Anche qui un folto gruppo di ragazzi ha avuto la possibilità di assistere ad un altro, intenso momento di preghiera. Matteo Coggiola

Il crocifisso al Centro “Paolo VI”

Al carcere di Voghera

VOGHERA - Venerdì 4 settembre un centinaio di detenuti del carcere di Voghera, in particolare le sezioni dell’alta sicurezza dei due padiglioni della casa circondariale, ha condiviso un momento di preghiera e di riflessione di fronte al crocifisso di San Damiano simbolo che, insieme all’icona raffigurante la Madonna di Loreto, accompagna i giovani italiani nel cammino verso la Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia che si terrà dal 26 al 31 luglio 2016. Il Vescovo Mons. Vittorio Viola, don Luciano Daffra, cappellano del carcere, don Cristiano Orezzi, direttore dell’Ufficio della Pastorale Giovanile, don Michele Chiapuzzi, direttore della Caritas Diocesana di Tortona, il coro del Maestro Zanocco (che da molti anni anima le celebrazioni all’interno del carcere) e diversi collaboratori e volontari hanno atteso l’arrivo dei detenuti (divisi in due turni) nel salone del teatro. Padre Vittorio ha rotto il silenzio con parole semplici e calde, facendo risuonare l’appello che Gesù in croce, con occhi spalancati, aveva rivolto a San Francesco proprio nella chiesetta diroccata di San Damiano “Francesco, va’ e ripara la mia chiesa che, come vedi, è tutta in rovina!”. Il Vescovo ha avviato in seguito un altro forte momento di spiritualità con la lettura del passo del Vangelo di Luca riguardante la crocifissione di Gesù e dei due malfattori. Come ci ha ricordato Padre Vittorio, “seppure a pochi istanti dalla morte, il buon ladrone si è aperto alla speranza e al futuro: Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!”. L’immagine della vita che, con forza, si fa largo e tenta di affermarsi di fronte alla morte, ha introdotto alla seconda parte della riflessione: la lettura della toccante testimonianza di Jacques Fesch, francese di ricca famiglia che per sete di denaro compì una rapina, si convertì alla fede cristiana proprio durante gli anni di detenzione e fu giustiziato all’età di 27 anni nel carcere De la Santè a Parigi (ultimo ghigliottinato di Francia, 1 ottobre 1957). Al termine della lettura, ha preso avvio la raccolta delle intenzioni scritte dai detenuti e consegnate, una ad una, in una grande bottiglia decorata con tanti piedi nudi in pellegrinaggio che riporta la frase “Le nostre preghiere in cammino verso Cracovia”. L’intera cerimonia, con tanto di replica per il turno successivo degli altri detenuti, è avvenuta alla presenza delle principali autorità del carcere, direttrice, comandante, educatori e agenti, in un clima di raccoglimento, devozione e gratitudine di fronte al tripudio di colori del crocifisso di San Damiano e sotto gli occhi aperti di un Cristo che accoglie tutti senza emettere sentenze. Alessia Cacocciola

La Madonna di Loreto al Santuario della Guardia

Lo staff della Pastorale Giovanile con il Vescovo

L’arrivo dei due simboli nella chiesa di Serravalle

I ragazzi dell’Oratorio “De Tommasi” di Broni accolgono la Madonna di Loreto Il crocifisso all’Oratorio “San Luigi Orione” di Tortona

I giovani dell’Oratorio “San Giovanni Bosco” di Voghera con la statua della Madonna di Loreto

La Madonna di Loreto all’Ospedale di Voghera

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IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 10 settembre 2015

IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 8,27-35)

13 settembre - XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“La gente chi dice che io sia?” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Is 50,5-9a

Salmo Responsoriale Sal 114 Seconda Lettura Gc 2,14-18 Vangelo Mc 8,27-35 In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo

tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

“L’ascolto della Parola deve coinvolgere tutta la nostra vita”

Domenica 6 settembre - XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Mc 7,31-37)

Carissimi ancora una volta questa pagina del Vangelo secondo Marco ci racconta di un miracolo compiuto da Gesù. Un miracolo che Gesù compie in territorio pagano. Gesù sceglie di andare in questo territorio, nel territorio della Decapoli. Anche il percorso che Lui fa, dovendo andare da Tiro verso il mare di Galilea doveva muoversi verso sud, in realtà sceglie di andare a Nord. E’ come se noi dicessimo: devo andare da Firenze a Roma e passo per Bologna. Evidentemente c’è un’intenzione da parte di Gesù. Già Marco ha raccontato un miracolo fatto a favore di una donna pagana per la sua insistenza, di quella donna che si è accontentata delle briciole che cadono dalla tavola come i cagnolini, briciole della potenza sua e quindi capaci di salvare la figlia. Ora Gesù incontra questo uomo sordo e muto, gli chiedono di imporgli la mano, Gesù lo porta in disparte e compie alcuni gesti che sembrerebbero quasi strani, non sono gesti magici. Gesù tocca con le sue mani le orecchie di quest’uomo sordo, con la saliva sua tocca la lingua di quest’uomo. Non gesti magici. Gesù non

ha mai ceduto a questa tentazione, ma piuttosto sono gesti con i quali Gesù stabilisce un contatto personale con quest’uomo sordo e muto, altra possibilità non c’era se non quella di guardarsi e di toccarsi. Gesù sceglie di compiere questi gesti, perché ogni suo intervento di grazia, ogni miracolo che compie nasce dall’incontro con Lui. Gesù stabilisce con questi gesti un contatto con l’uomo sordo e muto, un contatto che permette a quest’uomo di aprirsi alla potenza di Gesù, che attraverso questo suo sospiro e questa parola, potente, efficace – “Apriti (Effatà)” – permette alla sua potenza di agire nella situazione di quest’uomo, situazione di sordità, di mutismo. Subito la folla è presa dallo stupore che esprime attraverso una parola che sembra richiamare Isaia… (i ciechi che vedono, i sordi che odono). Una salvezza che si manifesta in gesti concreti, di guarigione. Quel segreto che Gesù vorrebbe custodire sulla sua persona in attesa della rivelazione piena, del gesto pieno di salvezza che è la sua morte in croce, sembra non poter essere custodito tanto

è lo stupore per come Gesù fa bene ogni cosa. Bene. E noi in tutto questo dove siamo? Noi che possibilità abbiamo di essere toccati da Lui e ricevere così quella parola potente che opera guarigione dentro di noi? Perché anche a noi deve poter essere data questa occasione, opportunità di salvezza. Noi incontriamo gli stessi gesti nella celebrazione dei sacramenti, nel sacramento del battesimo quando con un segno di croce sulle orecchie e sulle labbra viene appunto richiamato, meglio reso presente, questo gesto di Gesù perché noi possiamo ascoltare la Parola e professare la nostra fede. Ci sono una nostra sordità e un nostro mutismo nei confronti della Parola dai quali vuole guarirci. Lui vuole poter stabilire un contatto per liberarci da questa nostra sordità nei confronti della Parola, una sordità che ci rende anche muti. Che spazio diamo alla Parola? Quale apertura di ascolto? Come permettiamo che quel gesto compiuto il giorno del nostro Battesimo possa essere veramente efficace in noi e noi possiamo ascoltare la Parola e professare la nostra fede. L’ascolto della Parola non è sem-

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plicemente un mettere dentro la nostra testa qualche concetto, la rappresentazione di qualche fatto. Ascoltare la Parola, lo sappiamo bene, è compromettere la nostra esistenza con quella Parola, permettere che la sua Parola sia efficace in noi, “operi ciò per cui è stata mandata”. Un ascolto, quindi, che diventa obbedienza alla Parola, un coinvolgimento di tutta la nostra vita che diventa poi professione di fede con le nostre labbra. Noi vogliamo chiedere di poter essere continuamente guariti dalla nostra sordità, dal nostro mutismo perché la sua parola possa entrare in noi, operare quella salvezza per la quale ci è stata data – la Parola è Gesù Cristo, la sua persona – per poi essere capaci di dare testimonianza al mondo attraverso la nostra professione di fede, con le nostre labbra e la nostra vita. Il Signore ce lo conceda.

Gesù fa ai suoi discepoli una strana intervista, per sapere che cosa la gente dice o pensa di lui. In realtà egli non ha bisogno di queste informazioni, gli interessa piuttosto la dichiarazione dei suoi discepoli, per sentire dalla loro voce una chiara professione di fede nella sua divinità. Chi è per noi? La domanda rivolta da Gesù ai suoi discepoli: “Chi dice la gente che io sia?”, interpella anche noi, uomini e donne di questo tempo, nel mezzo di una vistosa crisi di fede. Quanto peso ha Cristo e il suo Vangelo nella nostra cultura, nella civiltà di oggi. Si parla spesso di “valori cristiani” che stanno alla base della nostra civiltà occidentale, che è vero, ma poi nei fatti ci troviamo di fronte a dei comportamenti che sono ben diversi. Chi è per noi, oggi, Gesù Cristo? È e resta una domanda sempre aperta, con la quale la nostra coscienza è chiamata a confrontarsi. Di fronte a Colui che ha dato le prove di essere il Figlio di Dio, non possiamo restare neutrali, ci corre l’obbligo di una risposta meditata e sincera. La risposta sull’identità di Gesù, a nome di tutti i discepoli, fu data da Pietro: “Tu sei il Cristo”. Gesù la condivide e coglie l’occasione per anticipare ai suoi ciò che sarebbe toccato al Figlio dell’uomo. La profezia non piace a Pietro, che “prese Gesù in disparte e si mise a rimproverarlo”. Ma egli, voltatosi, guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse. “Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Un terribile rimprovero, proprio a colui che Gesù avrebbe poi scelto capo e fondamento della sua Chiesa. La colpa? Non aver condiviso il progetto di Dio per la nostra salvezza. Progetto che aveva un suo contenuto doloroso, già predetto da Isaia. Un’anticipata descrizione della passione con i suoi protagonisti: anziani, sommi sacerdoti e scribi. Proprio l’autorità religiosa costituita l’avrebbe rifiutato e condannato. Ma “doveva” avvenire così, anche se per noi è difficile capire, come avvenne a Pietro. Non sempre i progetti di Dio sono per noi di facile comprensione! Rinneghi se stesso. L’argomento della passione provoca in Gesù un’altra riflessione: la natura del suo discepolo, che non potrà essere diversa da quella del maestro. “Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Non è una prospettiva tanto piacevole, ma Gesù non intende illudere nessuno. E aggiunge: “Perché chi vorrà salvare la propria vita la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà”. Parole ancora più misteriose, che indicano però una concezione nuova della vita, come discepoli di Cristo. La vita non più considerata come una fortuna o un dono da vivere per se stessi, ma come un servizio da rendere agli altri. Proprio imitando Colui che ha scelto di porre la sua vita a nostro servizio, sino al sacrificio della croce. Un vero capovolgimento, una scelta di vita difficile ma esaltante, un proposta che molti hanno accolto e molti altri sanno scegliere ancora. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

San Guido di Anderlecht

La Chiesa il 12 settembre ricorda san Guido di Anderlecht uno dei santi più venerati del Belgio, nato da una famiglia di contadini nella regione del Brabante e vissuto negli anni tra il 950 e il 1012. I racconti che riguardano la sua vita sono basati su fonti tarde e non attendibili, arricchite spesso con dettagli edificanti, ma non sempre veritieri. Provenendo da una famiglia povera non andò a scuola ma ricevette una solida formazione religiosa. Quando fu adulto, visse un’esistenza peregrina per un breve periodo e lasciato il Brabante giunse fino alla città di Laeken, vicino a Bruxelles, dove il parroco della chiesa di Santa Maria, colpito da quell’uomo semplice, ma volitivo e devoto lo assunse come sacrestano. Un giorno però il santo incontrò un mercante che proveniva da Bruxelles e che lo invitò a investire i suoi pochi risparmi in un affare. Essendo un uomo molto semplice, accettò, pensando di ricavare più denaro per aiutare i poveri. Lasciò il lavoro per mettersi in società con quell’uomo, ma quando la prima nave che armò affondò nella Senna con tutto il carico rimase senza impiego e senza denaro. Per riparare al suo errore, commesso nell’aver lasciato l’umile impiego per imbarcarsi negli affari del mondo, fece un pellegri-

naggio, a piedi, prima a Roma e poi a Gerusalemme, che durò sette anni. Di ritorno dal lungo viaggio, stanco e malato, fu ospitato da un sacerdote di Anderlecht, una cittadina presso Bruxelles, dalla quale prese l’appellativo e dove poco dopo morì, senza lasciare un ricordo particolare. La sua tomba all’inizio fu trascurata, ma il ripetersi di alcuni prodigi attirò l’attenzione su di lui e per venerarne la memoria fu costruita la Collegiata che tutto ospita le sue spoglie. Nel corso dei secoli la devozione per lui aumentò. L’iconografia lo ritrae come pellegrino o con gli abiti del contadino, con accanto un bue. Il culto popolare lo vuole protettore di contadini, sagrestani, cocchieri, stalle, scuderie e cavalli. Durante la festa annuale ancora oggi ad Anderlecht c’è la benedizione dei cavalli.


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PRIMO PIANO

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Giovedì 10 settembre 2015

MIGRANTI E RIFUGIATI Ecco che cosa fa la nostra Diocesi attraverso la Caritas e la Cooperativa Sociale “Agape”

Un’accoglienza coerente con il Vangelo L’emergenza causata dal massiccio flusso di migranti verso l’Europa è stata senza dubbio l’evento che ha dominato l’informazione nell’estate 2015. Non si tratta di un problema contingente, destinato a sparire presto. La presenza di conflitti, come in Siria, e di regimi dispotici, come in Eritrea, oltre al problema del permanente sottosviluppo di molti paesi africani, induce a pensare che i flussi migratori dureranno ancora per molto tempo. L’Europa si è mostrata incapace di elaborare una risposta comune, lasciando gli Stati in prima linea, come Italia e Grecia, da soli ad affrontare l’emergenza. La Commissione europea ha recentemente stanziato 2,4 miliardi di euro per i prossimi sei anni. La fetta più rilevante, circa 560 milioni, è riservata all’Italia che quindi, come viene spesso erroneamente detto, non utilizza fondi propri. Inoltre, altro dato da non sottovalutare, stando alla Fondazione “Leone Moressa” di Venezia Mestre (si occupa di studi e ricerche sull’economia dell’immigrazione), il bilancio tra tasse pagate dagli immigrati (gettito fiscale e contributi previdenziali) e

spesa pubblica per l’immigrazione (welfare, politiche di accoglienza e integrazione, contrasto all’immigrazione irregolare) è in attivo di +3,9 miliardi di euro. Finora, nel 2015, sono per lo più eritrei (29.019), nigeriani (13.788), somali (8.559), sudanesi (6.745) e siriani (6.324). Dunque in gran parte migranti che hanno diritto a una qualche forma di protezione internazionale. “Il numero di rifugiati accolti dall’Italia rimane modesto se comparato a quello di altri Paesi in Europa e nel mondo. – spiega l’Unhcr (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati) – In media, infatti, l’Italia accoglie un rifugiato ogni mille persone, ben al di sotto della Svezia (con più di 11 rifugiati ogni mille) e della Francia (3,5 ogni mille). Per non parlare di casi limite: in Medio Oriente il Libano, al confine con la Siria, ospita circa 1,2 milioni di rifugiati, pari a un quarto della popolazione del Paese”. In base a questi numeri, come ha ricordato Oliviero Forti, responsabile dell’area Immigrazione di Caritas Italiana, “occorre agire, responsabilmente,

contro la mentalità corrente, che è pesantemente ostile agli immigrati. Si possono coniugare giustizia e legalità con solidarietà e ac-

coglienza, senza erigere nuovi muri tra i poveri e i ricchi. Mentre si aprono Centri di identificazione ed espulsione (cioè una sorta di prigioni con altro nome, dove i diritti appaiono sospesi), la Chiesa chiede di cambiare rotta, di rinunciare alle scorciatoie e costruire con pazienza, mettendo insieme le competenze del Paese al servizio della vita di tutti. Non è follia politica, è Vangelo. Solo così si incrementa la sicurezza e si promuove la giustizia sociale. La Caritas italiana è andata a Lampedusa per condividere la povertà degli immigrati che vi approdano e la drammatica situazione degli abitanti dell’isola, dimenticati da tutti, già ben prima dell’arrivo degli stranieri; e per invitare il Paese a non avere paura dell’immigrazione. Ma non bisogna temere di mettere in pratica il Vangelo. Chi emigra non lo fa a cuor leggero, sono vite gettate con violenza nel ciclone della storia, approdano da noi dopo aver tanto sofferto per fame, guerra e perse-

cuzioni. La Chiesa invita anche a non creare zone grigie di compensazione dove infilare gente che non riteniamo cittadini, e nemmeno uomini. L’immigrazione non è un pericolo”. Ed è da questo presupposto che la Caritas Diocesana di Tortona e la Agape Cooperativa Sociale Onlus, su indicazione del Vescovo Mons. Vittorio Viola, faranno partire due progetti di accoglienza. I numeri saranno di 7 immigrati su Tortona e 14 su Voghera e le strutture saranno messe a disposizione dalla Diocesi che si è resa disponibile a renderle agibili e funzionali al tipo di progetto. Sarà messo a disposizione personale qualificato (custode, educatori, animatori, psicologi) che avrà la funzione di rendere completo e qualificante il progetto di integrazione, qualità che purtroppo è stata spesso messa in secondo piano da chi dell’accoglienza vuole fare solo business. Il nostro compito non sarà quello di polemizzare o

giudicare, ma di accogliere a prescindere dalla nazionalità, dalla razza e dal colore della pelle. Ogni persona, ogni famiglia, hanno una storia alle spalle da raccontare, con esperienze vissute che non sono lontanamente immaginabili da noi. Il nostro compito sarà di ascoltarli senza pregiudizi e cercare di ridare dignità a tutti, come già cerchiamo di fare quotidianamente nei nostri Centri di Ascolto (a Tortona, Voghera, Novi Ligure e Broni) e nelle strutture da noi gestite (3 per un totale di 59 posti per persone in difficoltà economica o abitativa, italiane e straniere). È curioso notare come spesso gli italiani ci accusino di aiutare gli stranieri e gli stranieri ci accusano di aiutare solo gli italiani. In realtà, quello che abbiamo sempre fatto, e quello che continueremo a fare, sarà di concentrarci su ciò che è fondamentale e che conta per noi: la persona. Marco Zattoni Agape Cooperativa Sociale Onlus

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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17.

Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 settembre 2015 Giovedì 10: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Venerdì 11: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Sabato 12: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 13: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Lunedì 14: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Martedì 15: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436)

LTREPO’

Giovedì 10 settembre 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Mercoledì 16: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Edicole aperte domenica 13 settembre 2015 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 13 settembre 2015 (Turno H): TAMOIL via F. Parri 7 tang. Voghera-Casteggio; TAMOIL, via Piacenza 12.

Broni Il Vescovo ha inaugurato il polo scolastico intitolato a Paolo Baffi

VOGHERA - Sinergia tra Comune e Asm

BRONI - È stata una giornata di festa, storica, quella che Broni ha vissuto sabato 5 settembre per l’inaugurazione del nuovo polo scolastico che ospiterà le scuole materne e le classi della primaria che fino allo scorso anno scolastico si trovavano nell’istituto di viale Gramsci che ora verrà totalmente dismesso. Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità civili, militari, religiose, ma soprattutto c’erano gli alunni, le famiglie, gli insegnanti che da lunedì 14 settembre “abiteranno” la nuova scuola. I bambini hanno eseguito l’Inno di Mameli, hanno cantato e fatto cantare i presenti con la storica e da tutti conosciuta “Broni ti voglio bene”, hanno portato gioia e entusiasmo. La nuova scuola è stata intitolata a Paolo Baffi, figlio illustre di Broni, Governatore della Banca d’Italia, economista di fama internazionale, di cui erano presenti i figli Giuseppina ed Enrico che hanno voluto concretamente aiutare la scuola donando

VOGHERA - ASM Voghera S.p.A., in accordo con il Comune e attraverso l’ausilio operativo della cooperativa sociale Agape, sta svolgendo in questi giorni la consegna ai cittadini delle attrezzature necessarie alla raccolta porta a porta della carta e del cartone. Si appresta così a prendere il via definitivamente il progetto sperimentale “Carta in regola”, che vedrà le zone centro e sud della città oltrepadana protagoniste di un nuovo servizio per rendere la raccolta differenziata una realtà quotidiana. Perché è anche attraverso la differenziata che Voghera punta a migliorarsi, diventare più moderna, risparmiare risorse, energia e denaro (della città e di tutti i cittadini). Ma per mettere davvero carta e cartone in regola è fondamentale sapere come differenziare correttamente e in quali giorni esporre il proprio raccoglitore in strada. Ecco perché, accanto al materiale informativo che sta già raggiungendo le case dei cittadini interessati dal progetto, ASM Voghera S.p.A. ha organizzato due incontri con la cittadinanza. Il primo si svolgerà lunedì 14 settembre alle ore 18.00 presso la sala Maffeo Zonca di via Emilia, il secondo lunedì 21, sempre alle ore 18.00, nel capiente auditorium del Centro natatorio Dagradi. Gli incontri saranno l’occasione per comprendere meglio le

“Viva la nostra nuova scuola” le lavagne multimediali. L’inaugurazione ha avuto diversi momenti significativi: l’intitolazione della via dove sorge l’edificio ad Alcide De Gasperi, il taglio del nastro, la posa della prima pietra del secondo e terzo lotto che comprenderanno la palestra dell’istituto e altre aule dove verranno trasferite le classi di scuola primaria della sede di via Emilia, lo scoprimento del pannello in memoria del Governatore Baffi. È seguita la visita alla scuola condotta dall’architetto Davide Buscaglia che ne ha curato la progettazione e che, tra l’altro, ha spiegato come l’istituto sia dotato di tutti i più moderni supporti tecnologici e completamente autonomo da un punto di vista energetico grazie all’utilizzo del fotovoltaico. A questo punto è intervenuto il Vescovo Mons. Vittorio Viola che, prima di impartire la benedizione, si è rivolto ai bambini: li ha invitati a far sentire la loro voce gridando “Viva la scuola!” e poi li ha esortati

a considerare la nuova scuola come un “laboratorio di futuro”, un luogo dove costruire la società ed il Paese di domani. Il sindaco di Broni Luigi Paroni, non senza commozione, ha ripercorso le varie tappe della realizzazione del progetto della nuova scuola, uno degli obiettivi che si era posto, insieme alla sua amministrazione, fin dai giorni dell’insediamento nel 2006. Ha ricordato poi che l’apertura dell’edificio scolastico costituisce un punto di svolta per la comunità bronese, in quanto permette di dismettere la vecchia scuola, costruita negli anni Settanta interamente con pannelli in cemento amianto, donando sollievo e serenità ai genitori e ai piccoli studenti. Si sono quindi succeduti gli interventi del Presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone, del Consigliere Regionale Giuseppe Villani, del dirigente scolastico Paolo Della Porta, di Beniamino Piccone, economista, docente all’Università “Carlo Cattaneo”

di Castellanza e biografo di Paolo Baffi che ha parlato dell’importanza che il Governatore riservava alla scuola e all’impegno quotidiano nello studio, di Giuseppe Sopranzetti, direttore della sede di Milano della Banca d’Italia in rappresentanza del Governatore Ignazio Visco. L’ultimo intervento è stato quello di Virginio Rognoni, più volte ministro della Repubblica, già vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, che si è complimentato con la comunità bronese, soprattutto per la scelta di intitolare la scuola a Paolo Baffi, “uomo perbene” e autentico servitore dello Stato. Mentre la festa finiva nella condivisione di quanto era stato preparato nella spaziosa sala mensa, i grandi nuvoloni neri della mattina si dissolvevano e il sole entrava nelle aule dalle cui vetrate si gode di una bellissima veduta sulle colline. Un bel messaggio di speranza e di futuro per Broni e la sua gente. Marco Rezzani

VOGHERA - La scuola di musica più antica di Voghera gestita da Fondazione Adolescere riprende le lezioni dal 14 settembre con tante novità e iniziative di qualità. È possibile iscriversi ai corsi di strumento che abbracciano davvero un’ampia gamma di generi e tipologie di musica. Dai classici pianoforte, violino, chitarra, clarinetto, ai più moderni pianoforte jazz, chitarra elettrica, basso, batteria, canto moderno, tromba e sax. Non solo pratica, infatti le lezioni prevedono una lezione indivi-

duale di strumento e una lezione collettiva o individuale di teoria e solfeggio, composizione, arrangiamento o armonia e la possibilità di mettersi alla prova durante esibizioni live nei locali e teatri della zona. Per i più piccoli è attivato il corso di propedeutica dell’infanzia per musicisti in erba dai 3 ai 6 anni, un corso di pedagogia musicale e tante opportunità durante l’anno per avvicinarsi alla musica attraverso percorsi individuali e di gruppo. Le iscrizioni si accettano fino a lunedì 14 settembre. a.b.

“Adolescere” apre le iscrizioni alla scuola di musica di Voghera

Tra un mese prenderà il via il progetto “Carta in regola”

modalità operative del progetto, ma soprattutto per confrontarsi sulla raccolta differenziata: dai piccoli dubbi domestici a come impostare buone prassi quotidiane, dai principi della differenziazione ai risvolti positivi in termini ambientali ed economici. Chiaramente il focus sarà la frazione cellulosica, ma non mancherà la possibilità di parlare anche di raccolta porta a porta dell’umido, già attiva nel centro storico. Terminati questi ultimi preparativi, il servizio di raccolta prenderà il via ufficialmente lunedì 5 ottobre, nelle zone A e D del centro storico, identificate nel corso dell’indagine territoriale svolta la scorsa primavera. Un ulteriore passo verso una città 2.0, più moderna e più sostenibile, secondo i principi che l’azienda si è data avviando il programma ASM Voghera 2. Zero all’inizio del 2015. Tutte le informazioni, i calendari e i suggerimenti per differenziare correttamente sono disponibili sul web (www.asmvogheraduepuntozero.it) e sul sito istituzionale di ASM Voghera S.p.A. (www.asmvoghera.it).


Milano La Provincia ha presentato tutti gli eventi di settembre e ottobre

“Experienza Pavese” all’Expo

F. Caracciolo, E. Marchiafava e D. Bosone

Il presidente del Gal Alberto Vercesi durante l’intervento

MILANO - E’ stato presentato venerdì mattina nel padiglione Italia dell’Expo milanese il progetto “Experienza Pavese”. Grazie alle sinergie tra i diversi partner, di cui la Provincia di Pavia è capofila, il progetto vuole sfruttare al massimo i flussi di incoming turistico legati alle ultime settimane dell’Expo per raccontare le eccellenze del territorio con particolare attenzione alle tre aree del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò attraverso eventi, manifestazioni e mostre che si svolgeranno nei mesi di settembre e ottobre. L’obiettivo del progetto è quello di “trasformare” tutto ciò che il territorio offre in veri e propri “padiglioni” a cielo aperto, quasi un “fuori Expo”, facilmente raggiungibile da chi si trova a Milano e incentrato su tre principali aree tematiche: enogastronomia e food experience, arte e cultura, natura e green. Un modo nuovo per favorire l’esperienza diretta da parte del pubblico di quanto questo territorio ha saputo produrre con la sua

gliere di ritornare in futuro”. Durante l’incontro sono intervenuti tra gli altri anche Emanuela Marchiafava, assessore al turismo della Provincia di Pavia, Francesco Caracciolo, direttore di Confindustria Pavia, Piercarlo Mustarelli, professore dell’Università degli Studo di Pavia, Giacomo Galazzo, assessore alla cultura, turismo ed Expo del comune di Pavia, Fabio Zucca, assessore di Belgioioso, Marco Facchinotti, sindaco di Mortara, Alberto Vercesi, presidente della Fondazione Gal Alto Oltrepò, Francesco Rizzi, presidente dell’Agenzia per lo sviluppo territoriale di Vigevano, Aleassandra Rotella, presidente di Progetti Società Cooperativa. Il progetto ha ottenuto il fondamentale contributo di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia. Gli appuntamenti presentati nel territorio provinciale sono le mostre: “1525-2015 Pavia, la battaglia, il futuro.

agricoltura e viticultura e, allo stesso tempo, far conoscere le peculiarità ed il lifestyle ad esse connesso. “In questi mesi – dice il presidente della Provincia di Pavia Daniele Bosone – abbiamo realizzato un padiglione a cielo aperto a pochi chilometri dall’Expo e adesso, a meno di due mesi dalla conclusione dell’esposizione universale di Milano, sarà fondamentale concentrare gli sforzi per catturare i flussi di turisti in arrivo in tutta la Lombardia in questo periodo e assicurarsi che le strategie di promozione turistica messe in atto fino ad ora producano effetti anche al termine dell’esposizione universale”. Franco Bosi, presidente della Camera di Commercio di Pavia, ha sottolineato che tra i punti di forza del progetto di promozione turistica c’è “la vicinanza fisica alla manifestazione di Milano, utile a far scoprire un territorio come il nostro, ricco di eccellenze culturali ed enogastronomiche”. “Vogliamo dare un assaggio delle nostre qualità e spingere i visitatori a sce-

Niente fu come prima” che si terrà al castello visconteo di Pavia fino al 15 novembre; “L’anima Viscontea” al castello di Belgioioso dal 6 settembre; “Mestiere Donna, la storia delle donne in agricoltura tra riso e vino”: una mostra itinerante che toccherà il castello di Belgioioso (dal 6 al 20 settembre) e Mortara (dal 26 al 27 settembre. La “Sagra del Salame d’Oca di Mortara e Palio 2015” dal 26 al 27 settembre; “Iria Castle Festival”, nel castello di Voghera a settembre ed ottobre; “Primo simposio Internazionale sulla valorizzazione dei sottoposti vitivinicoli per il settore alimentare”, nella tenuta Riccagioia di Torrazza Coste il 2 ottobre; “inaugurazione dell’enoteca regionale” a Broni il 10 novembre; “SensAzioni di Appennino”: una serie di eventi che si svolgeranno nei comuni della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese nei mesi di settembre ed ottobre e i tour turistici inseriti in 4 itinerari legati ai differenti territori. Mattia Tanzi

Doppia vetrina per il progetto solidale degli “Orti Sociali” vogheresi VOGHERA - È stato presentato ad Expo e successivamente in sala del Consiglio nel Comune di Voghera, l’innovativo progetto tutto vogherese degli Orti Sociali. Un’iniziativa che nasce nel marzo del 2014 da un’idea di Moreno Baggini, per raccogliere e coniugare l’esperienza di progettazione ed attuazione di percorsi riabilitativi e di integrazione lavorativa realizzati attraverso l’attività agricola. Erano presenti ad entrambi gli incontri il sindaco Carlo Barbieri, Moreno Baggini, Teresio Nardi, fiduciario della condotta di Slow Food Oltrepò Pavese. La nuova realtà, coordinata dall’ortoterapista Emanuele Carc, sta coltivando circa due ettari di orto. Le persone che hanno lavorato in questo anno al progetto sono state 16. L’idea, che si concretizzerà entro la fine dell’anno, è quella di creare una cooperativa sociale a-

IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Il sindaco di Voghera Carlo Barbieri e Moreno Baggini

gricola che possa dare maggiore slancio all’iniziativa e continuare a creare posti di lavoro. Il territorio dove si sviluppa l’attività è quello lungo il fiume Staffora. Un territorio caratterizzato da una profonda cultura agricola, sorpassata dallo sviluppo industriale degli anni ’60 e ’70. Si è deciso di coltivare secondo criteri naturali, sfruttando la naturale fertilità della terra, in armonia con la biodiversità dell’ambiente. Si lavora come una volta, solo con elementi naturali, escludendo l’utilizzo di prodotti di sintesi. Si perse-

gue la finalità di una produzione tipica, locale e stagionale e la promozione del contesto ambientale in cui questa avviene, nell’ottica di uno sviluppo eco- sostenibile, attento al rispetto dell’ambiente e alla conservazione delle risorse. “L’esperienza ci insegna che il ritmo naturale della vita contadina, il lavoro fisico, il fare parte di un piccolo nucleo di tipo familiare, il contatto con le piante hanno un effetto terapeutico benefico. L’inserimento di una persona svantaggiata in un progetto di agricoltura sociale permette di portare

un beneficio di cura alla persona, anche sul piano psicologico e sociale, oltre a quello terapeutico, offrendo così una risposta completa ai bisogno dell’utente. Inoltre, l’attività dell’agricoltura permette alle persone disabili di seguire un percorso nel suo divenire e nel suo compiersi completamente: è possibile seguire tutto il processo di produzione, dalla semina alla raccolta, fino alla vendita del prodotto. L’insieme di tutti questi elementi, la relazione personale intensa e qualificata, il contatto con la natura, la realizzazione di un lavoro completo con la soddisfazione di un raccolto, permettono un approccio positivo e completo sul piano del benessere bio-psico-sociale, che pochi altri ambienti possono offrire” – spiega Baggini. Il progetto vuole dimostrare che nuovi stili di vita sono possibili.

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Giovedì 10 settembre 2015 VARZI - Defibrillatori in tutti i Comuni

Un territorio “Cardio Protetto”

VARZI - La Comunità Montana si trasformerà in una comunità “Cardioprotetta”. L’ente montano ha ottenuto il finanziamento del bando DAE (Defibrillatori Semiautomatici) dell’ AREU, Azienda Regionale Emergenza Urgenze di Regione Lombardia, e grazie anche alla donazione del Rotary Club Valle Staffora, doterà tutto il territorio della Comunità Montana Oltrepò Pavese di defibrillatori semi automatici. “L’obiettivo del Progetto ‘Comunità Montana Oltrepò Pavese: una comunità cardio protetta’ è di realizzare un’efficace rete di operatori e apparecchiature che in caso di emergenze sanitarie possano intervenire tempestivamente. – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Carlo Ferrari – Il progetto, approvato dall’AR-EU, prevede l’installazione di 11 defibrillatori in modo da coprire tutto il territorio montano (circa 17 mila abitanti ed un’area di 480 Kmq, con tante zone troppo lontane dai punti di

soccorso). Solo otto Comuni della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese oggi sono dotati di un defibrillatore. La vastità ed il difficile accesso al territorio montano impone la necessità di dotare ogni Comune di un defibrillatore semiautomatico e di addestrare gli operatori al suo utilizzo per permettere la capillare diffusione delle tecniche di Rianimazione cardio polmonare in tutto il territorio abbattendo i tempi di un eventuale soccorso, che purtroppo sono enormemente più alti dei minuti previsti per garantire un intervento efficace”. I defibrillatori saranno posizionati in prossimità di scuole, centri di aggregazione, di centri sportivi ed aree pubbliche. Un’azione importantissima del progetto è la formazione ad utilizzare in modo appropriato i defibrillatori; l’obiettivo è quello di superare le 150 persone formate (considerando quelle già formate dai Comuni). m.t.

GODIASCO - A seguito del positivo maggio di prevenzione sanitaria svoltosi nel Comune di Godiasco-Salice Terme con le serate a tema cardiologico, urologico, pneumologico e ginecologico, sta per prendere inizio a Godiasco, al Teatro Cagnoni, l’autunno dedicato alla prevenzione oncologica. Giovedì 17 settembre inaugurerà gli incontri il dottore Alberto Testori, Capo Sezione di Chirurgia Toracica, Direttore Associato dell’Unità di Senologia dell’Istituto Humanitas di Rozzano, il quale tratterà la “neoplasia della mammella”. L’8 ottobre sarà la serata dedicata alla “neoplasia del colon-retto” trattata dal professor Paolo Dionigi, Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Generale I e Direttore del

Dipartimento di Chirurgia Generale del Policlinico di Pavia; il 12 novembre tornerà Testori a parlare di “neoplasia del polmone”. Gli incontri, organizzati dalla dottoressa Maria Elena Baiardi, medico di Medicina generale nel Comune di Godiasco e patrocinati dallo stesso Comune e dall’Ordine dei Medici di Pavia, hanno alla loro origine disponibilità, impegno e desiderio di informare e comunicare al maggior numero possibile di persone, in termini semplici e diretti, la natura, la prevenzione e la cura di alcune delle patologie neoplastiche che, purtroppo, sono diventate parte costante del nostro vivere quotidiano. Le serate si svolgeranno al teatro Cagnoni alle ore 21. Stefania Bertonazzi

SANTA MARGHERITA DI STAFFORA - Albergatori, negozianti e affittuari dell’Alta Valle Staffora tornano a sorridere grazie ad un’affluenza di turisti da record che non si registrava da anni. Dopo l’estate 2014, targata maltempo, quella di quest’an-

no è stata caratterizzata soprattutto dal ritorno dei milanesi che hanno scelto i crinali appenninici dei comuni di Brallo di Pregola, Santa Margherita di Staffora e Menconico per trascorrere momenti di relax negli alberghi e ristoranti delle “Terre Alte”.

Prevenzione oncologica a Godiasco

Stagione turistica da incorniciare

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VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 10 settembre 2015

S. Margherita di Staffora I funerali a Cegni con il Vescovo

L’ultimo saluto a don Pietro Zanocco SANTA MARGHERITA DI STAFFORA - Sabato 5 settembre a Cegni, in Alta Valle Staffora, anche il tempo atmosferico partecipa del dolore di molti: il cielo è grigio e la pioggia non sembra dare tregua, mentre la piccola chiesa in un attimo si riempie di fedeli lì convenuti per l’ultimo saluto a Mons. Pietro Zanocco. Alle ore 14.30 la Celebrazione Eucaristica si apre con la voce commossa di don Gianluca Vernetti, parroco di Varzi, che ricorda i momenti più significativi della biografia di don Pietro, definito dal nostro Vescovo, Mons. Vittorio Viola, “un dono per la Chiesa di Tortona”. Siamo davvero in moltissimi a condividere le parole del Vescovo, esprimendo la gratitudine per aver avuto tra noi don Pietro, “un dono che non ci è stato tolto, ma che ora viviamo in modo diverso, nella comunione con Gesù Risorto”. Don Pietro è lì, vivo nel ricordo di tutti, vivo nella fotografia della Casa Alpina “La Montanara” a Vollon di Brusson e nel cuore di tutti ancora risuona la sua voce: “Non sbattete le porte!”. Don Pietro è lì e molte sono le testimonianze che lo ricordano nel corso di questa partecipata celebrazione in cui il Vangelo secondo Giovanni ci presenta Gesù come il Pastore buono, quello che si prende cura del proprio gregge fino al punto di dare la

vita. “Gesù ci ha amato”, dice il nostro Vescovo nel corso dell’omelia, “così come si amano le Persone della Santissima Trinità ed è questo amore a svuotare la morte, riempiendola di vita. E Gesù, Pastore buono, sceglie alcuni per renderli segno del Suo amore, un amore che noi abbiamo conosciuto attraverso il ministero di don Pietro, attraverso la sua umanità affabile ed accogliente”. Dai racconti di don Pietro, racconti del suo impegno in Azione Cattolica, racconti della sua vita in Casa Alpina, racconti dei convegni ACR a Cegni, il Vescovo afferma di aver colto solo

amore e conclude: “Ora ci sentiamo più soli, ma don Pietro ci ha lasciato una direzione che vogliamo custodire non come un ricordo chiuso in un cassetto, perché siamo certi con il don continua a sostenerci, ad incoraggiarci, a pregare per noi… e questa tua Chiesa di Tortona, don Pietro, ne ha davvero bisogno!”. Partecipata e commossa, la Santa Messa prosegue e, quando la bara esce accompagnata da un caldo applauso, ecco spuntare un raggio di sole… saranno forse i bianchi palloncini lanciati verso il cielo a squarciare le nuvole per far brillare il sole della speranza? Lenta, la lunga processione si avvia verso il cimitero, dove don Pietro torna alla sua terra, e lì, dapprima timidamente, poi in un crescendo pieno d’affetto, si alza un applauso “a pioggia”, quella pioggia che è la Parola del Signore (Isaia 55,10) che don Pietro ha ascoltato, vissuto ed annunciato a tutti noi, suoi figli, che ora ci sentiamo davvero un po’ orfani! Ciao, don Pietro, è vero che la fede ci dice che sei ancora tra noi, ma siamo animali terreni: ci manca la tua voce, ci mancano le tue battute, i tuoi racconti, le tue canzoni… Ci manchi, don, ma non finiremo mai di ringraziare il Padre per averti conosciuto ed amato. Patrizia Govi

PIETRA DE’ GIORGI - Il “Baratto amministrativo” arriva anche a Pietra de’ Giorgi. Lo ha stabilito il Consiglio comunale che ha approvato il regolamento sul “Baratto amministrativo, amministrazione condivisa e servizio di cittadinanza attiva”. Barattare la propria manodopera, il proprio lavoro, con le tasse da pagare. Barattare i debiti col fisco mettendosi a disposizione del proprio Comune con lavori socialmente utili. Tutto questo si chiama “baratto amministrativo” ed è una misura introdotta dallo “Sblocca Italia”. Chi ha difficoltà a far quadrare i conti potrebbe in questo modo, rendendosi utile per la comunità, saldare i suoi debiti con il Comune, sistemando le aree verdi del

paese, effettuando la manodopera in piazze, strade ed immobili pubblici. Si tratta di un sistema che andrebbe incontro alle esigenze di cittadini in difficoltà economiche con situazioni famigliari difficili, e con debiti insoluti nei confronti del Comune. Le tasse dovute sarebbero trasformate in ore da dedicare alle attività in favore della comunità. E’ il sindaco Gianmaria Testori a spiegare i termini della questione: “Dal nostro punto di vista è uno strumento importantissimo che lo Stato mette a disposizione dei Comuni, perchè è un valido aiuto verso quelle famiglie che per vari motivi si trovano in condizioni economiche precarie e non sono in grado di pagare i tributi comunali; in que-

sto modo questi cittadini mettendosi a disposizione del Comune, riescono a saldare i propri debiti e nel contempo il Comune avrà modo di recuperare le somme dovute evitando costose e lunghe procedure di recupero. Ritengo poi che il regolamento approvato sia un modo concreto per avvicinare i cittadini alla vita civica del Comune e per l’amministrazione è una mano tesa verso chi è in difficoltà a causa della crisi economica”. La giunta provvederà alle norme per l’esecuzione di questa iniziativa. Sempre in un’ottica di sostegno alla popolazione, il Comune ha deciso di lasciare invariate le tariffe di Imu, Tasi e Tari e per l’addizionale Irpef la soglia di esenzione è di 9.000 euro.

Il Comune di Pietra de’ Giorgi ha approvato il “Baratto amministrativo”

Grazie ad un privato è stata inaugurata la nuova biblioteca Prevenzione frane BRALLO DI PREGOLA - Grazie all’impegno di un cittadino è stata inaugurata la biblioteca comunale del Brallo di Pregola. Giambattista Toscani, 81 anni, innamorato del suo paese, ha passato l’intero inverno a catalogare circa 3 mila libri che erano rimasti accatastati da tempo nella sede della Pro Loco. “Giambattista oltre a catalogarli, li ha anche portati da solo nell’ex asilo del Comune, che è stato adibito a biblioteca comunale. – racconta il sindaco del Brallo di Pregola Christos Chlapanidas – A lui va il ringraziamento dell’amministrazione comunale e di tutti i residenti del Brallo per l’impegno profuso sul territorio nel corso degli anni. Inoltre, Giambattista ha dato la sua disponibilità nel tenere aperta la biblioteca tutti i giorni dalle ore 10 al-

le ore 12”. Il Comune ha intenzione di disdire la convenzione con il servizio Biblioblus e di destinare alcuni proventi per l’acquisto di altri volumi. “Entro breve tempo approveremo il regolamento della biblioteca istituendo un direttivo che sarà guidato proprio da Toscani. – continua il sindaco – Inoltre, grazie alla presenza di altri volontari saranno promosse alcune iniziative legate alla biblio-

teca: l’acquisto di dvd per bambini, la creazione di un albero genealogico dei brallesi e vari momenti di lettura tematici”. La biblioteca è stata inaugurata nei giorni scorsi davanti ad un nutrito gruppo di cittadini. “Senza la solidarietà dei tanti privati che hanno dimostrato un forte attaccamento al territorio – conclude il primo cittadino – non riusciremmo a garantire alcuni servizi ai cittadini”.

BAGNARIA - Prenderanno il via a Bagnaria i lavori di pulizia e di rifacimento delle cunette stradali. Questi interventi andranno ad interessare i seguenti tratti di viabilità: da Bagnaria alla frazione Mutti, dal capoluogo alla frazione Moglia e via Rio Castello. Inoltre, sarà eseguita la pulizia di un pozzo in via XX Settembre. “Gli interventi, programmati già lo scorso anno, – spiega il sindaco Mattia Franza – si sono resi attuabili dopo l’approvazione del bilancio. Infatti, è stata preventivata una spesa di circa 10 mila euro. Si tratta di opere di manutenzione straordinaria molto importanti per la salvaguardia e la tutela della viabilità. E’ fondamentale mantenere liberi i canali di scolo per consentire il deflusso delle acque prevenendo anche il rischio di frane”.

IL POPOLO

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In Breve

BRONI/TRADIZIONE

Fiaccolata per San Contardo

Tra le varie manifestazioni legate alla festa di San Contardo, ogni anno ha particolare risalto la fiaccoltata al Monte di San Contardo svoltasi sabato 29 agosto. Accogliendo l’appello di Papa Francesco e in occasione dell’imminente giornata per la custodia del Creato, si è voluto rileggere le pagine dell’enciclica “Laudato sì”. Camminando tra i vigneti e i boschetti della collina dedicata a San Contardo, i presenti hanno avuto modo di riflettere su cosa significhi “coltivare e custodire”. Quello di Papa Francesco, ma anche del santo di Assisi è un messaggio universale, dedicato a “tutti gli uomini di buona volontà”. Anche i salmi hanno aiutato la preghiera durante il pellegrinaggio serale che coì ha offerto un messaggio di pace e di speranza.

OLTREPO’/PREMI AL MONDO DEL VINO

“Tre bicchieri” a sette aziende

Nessun passo indietro sulla guida vini nazionale del Gambero Rosso rispetto al 2015, nonostante una concorrenza sempre più agguerrita. Successi che fotografano l’ascesa del Pinot Nero d’Oltrepò, dal pregiato Metodo Classico all’elegante rosso da intenditori. Le degustazioni alla cieca, dalle selezioni locali fino alla finalissima a Roma, proclamano il primo “terroir” vitivinicolo di Lombardia per numero di ettari (13.500) una bandiera della qualità. Tra vini e spumanti premiati molte riconferme, un ritorno e due new entry: Ballabio e Calatroni. Ecco le “aziende Tre Bicchieri”: Monsupello di Torricella Verzate con il suo Nature; Castello di Cigognola con il suo More; Giorgi F.lli di Canneto Pavese con il 1870; Calatroni di Montecalvo Versiggia con il Pinot 64; Ballabio di Casteggio con il Farfalla; Tenuta Mazzolino di Corvino San Quirico con il Noir ’12; Frecciarossa di Casteggio con il Giorgio Odero ’12. Sul podio 5 Metodi Classici e due Pinot nero in rosso.

S. MARIA DELLA VERSA/VIABILITA’

Strada più sicura

Il Comune ha acquistato uno specchio parabolico da posizionare in via Crispi, all’intersezione con la via Carabinieri d’Italia, in modo da agevolare l’immissione dalla strada comunale sulla provinciale che in quel punto presenta una visibilità ridotta. Pericoli soprattutto per i residenti, che si trovano a percorrere quel tratto più volte al giorno.

PIETRA CORVA/VOLONTARI

A scuola di Protezione Civile

Una settimana senza il telefonino, a contatto con la natura per imparare cosa vuol dire la solidarietà e il rispetto per l’ambiente. Questi sono i valori che hanno imparato 22 ragazzi, di età compresa tra i 12 e i 16 anni, durante il campo di Protezione Civile che è stato allestito per il secondo anno consecutivo nel Giardino Alpino di Pietra Corva a Romagnese. “I giovani arrivati da tutta la Provincia di Pavia hanno dormito nelle tende utilizzando bagni e docce allestite nel campo. – spiega soddisfatto il dirigente provinciale della Protezione Civile Mauro Maccarini – Durante il giorno hanno potuto conoscere e apprezzare attraverso simulazioni le tante attività svolte dalla Protezione Civile nei casi di emergenza”. Attività che vanno dall’antincendio, all’utilizzo dei cani, al soccorso alpino. Nella piscina di Romagnese hanno potuto partecipare ad una simulazione di salvataggio nell’acqua grazie alla presenza dei sommozzatori”.

CASTEGGIO/FIERE

BirrArt nell’area Truffi

Da giovedì 8 a domenica 11 ottobre Oltrexpo, l’area fieristica di Casteggio, ospiterà la 7a edizione di BirrArt, la rassegna delle birre artigianali che si è affermata come momento di incontro privilegiato del mondo brassicolo italiano, in Lombardia e non solo. Una rassegna ormai diventata tradizione, che non solo porta in scena l’eccellenza delle birre artigianali italiane, mettendo in luce il loro valore gastronomico, culturale ed imprenditoriale, ma che si rinnova ogni anno per trascorrere 4 giorni all’insegna dei sapori veri e del divertimento in assoluta sicurezza.

Dott. Massimo Fontana

Via Vallescuropasso, 7 - 27040 Cigognola (PV) Tel. 0385 52833 E-mail: farmaciadelcastello.fm@gmail.com ORARIO DI APERTURA: dal lunedì al venerdì ore 8.30-12.30 e 15.30-19.30 Al sabato 8.30-12.30 CONSEGNA GRATUITA A DOMICILIO DI FARMACI E PRESIDI SANITARI



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IL POPOLO

D

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

ERTONINO

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 settembre 2015 Giovedì 10: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Venerdì 11: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 12: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Domenica 13: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)

Tortona Voluto dalla minoranza, si è svolto martedì 1° settembre

Incontro sull’arrivo dei migranti in città

TORTONA - Flop. Non c’è termine più adatto per definire l’incontro con la cittadinanza promosso dalla minoranza consiliare (M5S, FI, Nuova Tortona) martedì scorso, in piazza Malaspina, in merito all’arrivo in città di alcuni migranti. Alla presenza di neppure un centinaio di persone (vale a dire neppure lo 0.50% della popolazione tortonese adulta), tra cui almeno una dozzina di uomini delle forze dell’ordine, il sindaco Bardone e, soprattutto, l’assessore ai servizi sociali, Silvestri, hanno illustrato puntualmente l’azione del Comune al riguardo, mentre gli esponenti della minoranza, Danilo Bottiroli e Luigi Bonetti non sono andati al di là di interventi di rito, con affermazioni generiche in tema di programmi, trasparenza e sicurezza. Ancora una volta, dunque, di migranti si è parlato poco e in modo superficiale; e a ciò hanno contribuito anche un paio di interventi del pubblico, apparsi fuori tema, di circostanza e poco spontanei. Al contrario, il tema merita qual-

che considerazione, anche per sgombrare il campo da ogni possibile equivoco, dopo le gratuite illazioni apparse su un quotidiano on line locale, risultate completamente destituite di ogni fondamento. Dal 5 maggio 2014 al 25 agosto scorso, il Comune di Tortona ha ospitato presso la RISS “Cora Kennedy Sada”, dietro richiesta della Prefettura di Alessandria e stipulando apposita convenzione, due profughi ivoriani. Tale ospitalità, che non necessitava di alcuna autorizzazione o di deroga da parte di ASL e Regione Piemonte (onfermato al Comune dagli stessi Enti, in quanto i due stranieri erano alloggiati in un locale destinato a foresteria. In altre parole e contrariamente a quanto pubblicato, dunque, la presenza dei due profughi non ha sottratto alcun posto ai tortonesi presso la Casa albergo che, nel periodo considerato, ha continuato ad ospitare esattamente lo stesso numero di ospiti di prima del loro arrivo. Non solo, il costo dell’ospitalità presso la struttura comunale verrà rim-

borsato (e in parte ciò è già avvenuto) dalla Prefettura attingendo a fondi statali. Infine, la presenza dei due giovani, che hanno ottenuto il riconoscimento dello stato di profugo, secondo quanto previsto dal diritto interno e internazionale dall’apposita commissione, non ha dato luogo a problemi di sorta con gli ospiti ed il personale della Casa albergo. Anzi, i due ivoriani hanno “restituito”, sotto forma di attività di volontariato, l’accoglienza positiva ricevuta. Anche a fronte di tale positiva esperienza, il Comune sembra deciso a mantenere a disposizione i due posti nella “foresteria” del Cora Kennedy fino a quando sarà utile tale collaborazione con la Prefettura e cercherà di promuovere ulteriormente la rete di Tortona Solidale sul territorio, a sostegno delle altre esperienze di accoglienza in corso o in fase di avvio. Ancora una volta, dunque, i fatti dimostrano che “chi gioca col fuoco, resta scottato”. Alimentare polemiche pretestuose per tutta l’estate non è servito neppure a scalfire quella che abbiamo la pretesa di ritenere sia l’anima vera di Tortona e, quindi, dei Tortonesi: coraggio, magnanimità e cortesia sono nello stemma della città; don Orione è nel cuore di tutti; il Campo Profughi della Caserma Passalacqua è ancora nei ricordi di tanti; tutta la lunga e nobile storia di Tortona – per la sua natura e posizione geografica terra di confine – è sintetizzabile nell’incontro di popoli e culture. Ammesso che ci fosse bisogno di una conferma, martedì sera è stato chiaro che i Tortonesi non vogliono rinnegare la propria storia di accoglienza e solidarietà. Ed ora, semmai, si tratta di passare dalle parole ai fatti, perché il tutto avvenga nel migliore dei modi. c.r.

TORTONA - Il PEG assegna ai dirigenti gli obiettivi e le risorse a disposizione durante l’anno

Approvato il piano per l’attività amministrativa del Comune

TORTONA - Approvato dalla giunta comunale il PEG, il Piano Esecutivo di Gestione, che assegna ai dirigenti gli obiettivi per l’anno corrente e le risorse finanziarie, umane e strumentali per raggiungerli. Il PEG è il documento che dice come vanno utilizzate, in concreto, per lo svolgimento dell’attività ordinaria e per la realizzazione degli obiettivi strategici, le risorse economiche messe a disposizione dei vari Settori dal bilancio di previsione. Il PEG si compone di varie sezioni, che descrivono la struttura comunale, le sue funzioni, le risorse umane, finanziarie e strumentali e gli obiettivi da realizzare nel corso dell’esercizio. Per ogni obiettivo il documento stabilisce fasi e tempi di attuazione, le unità di personale impiegate e le risorse finanziarie necessarie. Fissa, inoltre, il risultato atteso al rag-

giungimento dell’obiettivo e contiene gli indicatori che consentono di misurare l’esito raggiunto. Il PEG costituisce uno dei principali strumenti di programmazione dell’attività della struttura comunale; in particolare, nella sua nuova configurazione, consente di misurare con facilità e in modo puntuale i risultati conseguiti in relazione agli obiettivi assegnati e la successiva valutazione delle prestazioni rese da tutti i dipendenti dell’Ente. Gli obiettivi assegnati dall’amministrazione alla struttura comunale per l’anno 2015 sono per la maggior parte a carattere trasversale, in quanto coinvolgono diversi settori e richiedono la collaborazione di più dirigenti per la loro realizzazione. Tra i principali figurano la riorganizzazione degli uffici e dei servizi, l’adozione del nuovo sistema di misurazione e valuta-

zione della performance, la ricostituzione del gruppo comunale di Protezione Civile; la realizzazione del civico polo culturale a Palazzo Guidobono, il Programma di qualificazione urbana (PQU), la prima parte di sistemazione dell’archivio storico, la realizzazione dello sportello tecnico del cittadino, il piano operativo delle frazioni, la promozione dell’educazione ambientale, la valorizzazione del welfare di comunità. Data l’importanza di questo strumento per l’attività dell’Ente è davvero singolare che la sua approvazione e assegnazione ai dirigenti avvenga trascorso più di metà anno, in conseguenza dell’approvazione del Bilancio di Previsione il 30 luglio. Pare che questa sia prassi consolidata e in Comune non lo vivono neppure più come un problema, anche se certamente lo è.

Giovedì 10 settembre 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 14: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Martedì 15: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Mercoledì 16: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Edicole aperte domenica 13 settembre 2015 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. TORTONA - Promossa dall’Osservatorio Ambientale

Serata sull’enciclica “Laudato si’”

TORTONA - Quello che subito colpisce nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco è il realismo allarmato della prima parte. Lo sfruttamento delle risorse naturali e l’inquinamento stanno causando al pianeta danni che presto saranno irreversibili. Papa Francesco denuncia le radici umane di questo rapporto predatorio dell’uomo verso la natura creata da Dio, esse si riassumono nella “globalizzazione del paradigma tecnocratico” che vede nella natura solo una riserva di materiali utili per l’arricchimento rapido dei soggetti economici più egoisti e spregiudicati, e nella tecnica lo strumento efficace per questo fine. Così “basta guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune” e “sembra di riscontrare sintomi di un punto di rottura”. Francesco conclude la prima parte affermando: “Se lo sguardo percorre le regioni del nostro pianeta, ci si accorge subito che l’umanità ha deluso l’attesa divina”. Una frase shock che sembra coniata da questo Papa che ci ha abituato ad affermazioni dirette, rivolte a scuotere le coscienze, però, in questo caso, ed è ancor più significativo, si tratta di una citazione da una catechesi di Giovanni Paolo II del 2001. Ancora una volta, con questa enciclica, il Papa si erge a voce rappresentativa delle preoccupazioni e delle speranze dell’intera umanità, in particolare dei popoli meno ascoltati delle regioni povere e sfruttate del mondo. La voce accorata del Papa suona più forte perché l’umanità sembra non avvertire quanto sia grave la minaccia che si addensa all’orizzonte; numerose autorità scientifiche indicano intorno al 2050 il punto di non ritorno, dopo il quale anche interventi drastici contro il riscaldamento del pianeta non servirebbero a fermare i processi di compromissione del clima che l’umanità ha avviato da poco meno di due secoli (James Flynn 2015). La questione ambientale – afferma Papa Fancesco –

per essere affrontata e risolta dev’essere compresa nella sua interdipendenza con la questione sociale: “Un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri”. Per risolvere l’unica e complessa crisi socio-ambientale che pesa su di noi e sul futuro dei nostri figli, il Papa propone un’ecologia integrale che si appoggia da un lato alla coscienza responsabile degli uomini e, dall’altro, alla sguardo del credente che riconosce nella natura l’opera di Dio e sente la terra come sorella, secondo l’insegnamento di Francesco d‘Assisi, presente in tutta la trama dell’enciclica. Un’ecologia integrale richiede una conversione del cuore che diventi capace di percepire la presenza di Dio in tutto l’universo e nella più piccola delle creature e la scelta di una nuova priorità per la Chiesa, poiché: “Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana.” Ai politici, poi, che vengono aspramente criticati per le loro miopie dettate dalla ricerca di risultati e consensi a breve termine, il Papa ricorda che: “La grandezza politica si mostra quando, in momenti difficili, si opera sulla base di grandi principi e pensando al bene comune a lungo termine”. Laudato si’ entra quindi come autorevole punto di riferimento e severo monito nel dibattito su scelte ecologiche che sono ormai ineludibili. L’Osservatorio Ambientale del Comune di Tortona organizza un incontro sull’enciclica venerdì 18 settembre alle ore 21, nel palazzo comunale, interverranno Carmelo Ciniglio presidente dell’Osservatorio Ambientale e Luciano Valle filosofo e ambientalista, sarà importante partecipare, non solo per essere più informati ma per iniziare un percorso di coscienza e di azione. Gianni Castagnello


Sale Domenica scorsa la festa delle Figlie del Sacro Cuore con il Vescovo

La professione di Suor Edwige

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 10 settembre 2015

In Breve

TORTONA/SOLIDARIETA’

“Una mano per la scuola”, la raccolta di materiale scolastico

Sabato 5 settembre, per tutta la giornata, presso il punto vendita Coop di Tortona, in via Campanella, i volontari della Casa di Accoglienza e del Gruppo di Volontariato Vincenziano, hanno aderito all’iniziativa “Una mano per la scuola” che rientra nella campagna “Coop per la scuola” realizzata a supporto delle famiglie e dei ragazzi. I volontari hanno invitato i clienti a donare materiale scolastico quali risme di carta, quaderni, pennarelli, biro, matite, forbici, gomme e altro materiale di cancelleria. Questi, infatti, sono diventati acquisti estremamente impegnativi e difficili per un numero crescente di famiglie come testimonia il Rapporto Istat sulla povertà delle famiglie. I prodotti donati saranno consegnati alle famiglie che fanno riferimento alle due realtà che sono attive in città e nel tortonese. In totale sono stati raccolti 6.819 oggetti di cancelleria con un aumento di donazioni del 40,4% rispetto allo scorso anno. TORTONA/AMMINISTRAZIONE SALE - Domenica 6 settembre la comunità delle Piccole Figlie del Sacro Cuore ha vissuto una giornata di festa e di fraternità lodando e ringraziando il Signore per il dono della vita consacrata. Nel pomeriggio, nella chiesa di S. Giovanni in Sale, Suor Edwige, sorella del Madagascar da diversi anni in Italia, ha celebrato la sua professione perpetua: con gioia ha pronunciato il suo sì per sempre per una vita consegnata all’amore del “Cuore di Gesù” nella nostra famiglia religiosa. Intorno a lei molte sorelle venute per la celebrazione e in particolare il gruppo numeroso di coloro che hanno celebrato i diversi anniversari di professione. Accanto al “sì” fresco e bello di una giovane che ha risposto alla sua vocazione è stato significativo “contempla-

re” il sì di altre sorelle che nella fedeltà di ogni giorno hanno saputo dare colore e sapore alla loro vita vissuta con il

Signore per farlo conoscere e amare da ogni fratello. Il Vescovo, che ha presieduto la celebrazione, nell’omelia ha sottolineato il messaggio centrale del vangelo della domenica. “Apriti!”: con questa parola Gesù ha guarito il sordomuto e allo stesso modo rivolge a ciascuno di noi questo invito. La vocazione religiosa, che trova radice nel battesimo in cui quella parola è stata pronunciata su di noi, non è altro che una risposta a questo invito nella scelta di consegnare la propria vita a Cristo prendendo dimora nel suo stesso Cuore. La festa si è conclusa con un momento di agape fraterna in cui è stato possibile gustare la bellezza dell’essere famiglia radunata intorno all’amore di Gesù per essere fratelli e sorelle in lui nella gioia e nella semplicità.

TORTONA - La giunta ha approvato la realizzazione di importanti opere pubbliche

Al via i lavori per la nuova scuola all’Oasi

TORTONA - Sono stati approvati, nei giorni scorsi, dalla giunta comunale, i progetti relativi ad alcuni lavori pubblici, tra i quali riveste particolare importanza la realizzazione del nuovo edificio scolastico nel quartiere Oasi (Distaccamento dell’Istituto Comprensivo A), che sorgerà in viale De Gasperi e sarà in grado di ospitare il ciclo completo della scuola secondaria di primo grado. In vista del nuovo anno scolastico, partito per la scuola media del Comprensivo A il

7 settembre, sono stati ultimati i lavori di adeguamento nei locali dell’ex Centro Off di via Cereti, che potrà quindi ospitare altre due classi. In programmazione anche la ristrutturazione dell’asilo nido Arcobaleno, di via Trento, che ha ricevuto un finanziamento dalla Regione Piemonte di 100.000 euro. I lavori consisteranno principalmente nella sostituzione degli infissi, nell’adeguamento dei servizi igienicosanitari e nella sistemazione generale dell’area esterna. Approvata anche la realizza-

zione di nuovi loculi nel Cimitero urbano e in quello frazionale di Mombisaggio. L’intero progetto comporta un impegno di spesa complessivo di 120.000 euro, che sarà finanziato con fondi propri dell’Amministrazione Comunale. Ha ottenuto il via pure il progetto esecutivo di ricalibratura e pulizia dell’alveo e delle sponde del torrente Grue. Altri interventi al reticolo idrico di smaltimento delle acque sono in corso di realizzazione da parte del Comune di Tortona, nella zona cosiddetta “punta di Garbagna”. Si tratta di interventi necessari per evitare il ripetersi di eventi alluvionali come quelli dell’autunno 2014 che hanno provocato ampi allagamenti nell’area Villoria, in via Sacco, in regione Capitania, in strada Marcazzolo, nella zona denominata “punta di Garbagna”, lungo la provinciale per Garbagna e quella per Viguzzolo.

Fabrizio Falchetto espone le sue opere a Viguzzolo VIGUZZOLO - Dall’11 settembre, in concomitanza con la festa patronale, sarà allestita presso la sede sociale della S.M.S. “La Fraterna”, un’esposizione di opere di Fabrizio Falchetto, terzo appuntamento di un ciclo di mostre intitolate “Nutrire lo spirito - visioni artistiche tra poesia e realtà”, in cui l’artista tortonese, nell’anno di Expo, vuol mettere l’accento sull’importanza di saziare, oltre al corpo, anche lo spirito, per un completo benessere di ogni persona. Oltre ad opere recentemente presen-

tate a Sale e Gavazzana, saranno esposti altri lavori dedicati all’esplorazione del mondo dei sentimenti e alla rielaborazione di temi sociali dove, attraverso l’interpretazione dell’inconfondibile omino di carta, la realtà di-

venta poesia. La mostra sarà inaugurata venerdì 11 settembre alle ore 21 con commento critico di Giovanna Franzin, curatrice dell’allestimento, e proseguirà con ingresso libero fino al 20 settembre secondo i seguenti orari: sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 12, dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23, con apertura pomeridiana anticipata alle 16 nelle domeniche 13 e 20 settembre. Altri giorni su appuntamento. Per informazioni si può contattare la S.M.S. o l’autore (info@fabriziofalchetto.it).

ANNIVERSARIO

Cinque anni fa ci salutò la cara e indimenticabile

ANNA TAVERNA in GHIGLIONE Il ricordo si unisce alla commozione per l’infinito affetto che lega a lei il nostro cuore. La Santa Messa in suffragio sarà celebrata domenica 13 settembre, alle ore 10.30, nella Parrocchia del Duomo di Tortona Ringraziamo sin d’ora chi si unirà nella preghiera. Onoranze Funebri Fossati Tortona, 10 settembre 2015

Bando per il garante degli animali

E’ stato pubblicato all’Albo Pretorio del Comune l’avviso per la presentazione delle candidature a “Garante degli animali”. La figura è stata introdotta dalla recente modifica del regolamento comunale di tutela degli animali e la relativa nomina sarà fatta con decreto del Sindaco. I soggetti interessati, in possesso dei requisiti previsti, dovranno far pervenire all’ufficio Protocollo del Comune di Tortona entro le ore 12 del 1° ottobre apposita domanda, corredata da curriculum. Tra le principali funzioni del Garante rientrano la difesa del benessere e della protezione degli animali, la collaborazione con le associazioni attive in tale materia, l’implementazione dei progetti e la promozione di campagne per sensibilizzare ed educare i cittadini ad un corretto rapporto con gli animali. L’avviso pubblico è reperibile sul sito del Comune di Tortona (www.comune.tortona.al.it) e per ogni ulteriore informazione è possibile contattare l’ufficio Segreteria (tel. 0131.864283).

TORTONA/LAVORI

Una rotatoria per la tangenziale

Si è tenuta nei giorni scorsi, presso la Provincia ad Alessandria, la Conferenza di servizi relativa al progetto di realizzazione della nuova rotatoria per la messa in sicurezza dell’innesto sulla nuova tangenziale di Tortona. La Provincia ha assicurato che il provvedimento di approvazione terrà conto di tutte le osservazioni pervenute da parte dei soggetti invitati alla Conferenza dei servizi e interessati dal progetto. In questo modo, ha riferito la società di Committenza della Regione Piemonte (SCR), si procederà al collaudo definitivo delle opere relative alla tangenziale e alla conseguente sua apertura al traffico, che avverrà presumibilmente entro la fine di settembre, con l’attivazione di uno svincolo munito di segnaletica provvisoria in attesa della realizzazione della rotatoria prevista dal progetto. TORTONA/SALUTE

Free Yoga Festival al Castello

Si è svolto alla fine di giugno, presso il parco del Castello, il Free Yoga Festival, che ha richiamato più di 2.000 persone da tutta Italia, organizzato dal Centro Studi Olistici ADA di Tortona, Asti e Torino in collaborazione con il Comune di Tortona. Uno spazio appositamente predisposto ha ospitato i trattamenti olistici: ayurveda, ko bi do, tui na, riflessologia plantare, shiatsu e tanto altro ancora; il tutto a offerta libera per chi desiderava usufruire di queste opportunità. Gli operatori dei Centri ADA hanno fornito dimostrazioni dalle 10 alle 20 e sono riusciti a raccogliere 500 euro, che sono stati donati alla Casa di Accoglienza di Tortona con un fine preciso: la riabilitazione di un giovane tortonese, in precaria situazione economica, che ha subito un grave incidente stradale.


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16 IN BREVE

Il Challenge Alexandria Cup NOVI LIGURE - Domenica 13 settembre il Parco Castello ospiterà il Challenge Alexandria Cup di mountain bike, manifestazione che ha assunto nella provincia di Alessandria una particolare importanza. Si tratta di un trofeo che raggruppa un determinato numero di gare per bambini di età compresa tra i 7 ed i 16 anni (Giovanissimi, Esordienti e Allievi). Le gare toccano diverse località della provincia e a Novi Ligure si svolgerà la fase finale della competizione, organizzata dalla Scuola MTB I Cinghiali. Le gare, con percorso ricavato interamente all’interno del Parco, avranno inizio alle ore 10 e si svolgeranno con qualsiasi condizione climatica; le premiazioni sono in programma dalle ore 17. È previsto anche il “gioco bicicletta” per i non tesserati che vorranno provare l’ebbrezza di un giro in mountain bike.

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 settembre 2015 Giovedì 10: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Venerdì 11: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Sabato 12: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Domenica 13: Baiardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216)

Corso di fotografia al Circolo Ilva

NOVI LIGURE - L’associazione culturale Orizzonti Novi e il Nuovo Circolo Ilva organizzano il corso di fotografia 2015. Il corso, rivolto a quanti vogliono approfondire la tematica fotografica dal punto di vista sia tecnico sia artistico, sarà condotto dai docenti Francesco Rojas Guelfo ed Elisabetta Goggi. Si svolgerà nel periodo autunnale presso il Nuovo Circolo Ilva e prevede cinque lezioni sul campo e cinque lezioni di analisi dei risultati e approfondimento tecnico. E’ richiesto il possesso di una macchina fotografica reflex e di un cavalletto. La presentazione del corso si terrà giovedì 17 settembre alle ore 20.30 presso il Nuovo Circolo Ilva. Durante l’incontro sarà definito anche il calendario definitivo. La preiscrizione potrà essere effettuata compilando il modulo scaricabile dal sito www.orizzontinovi.it . Al termine del corso è prevista una mostra finale e una pubblicazione con le foto dei corsisti.

Novi Ligure Sabato 12 settembre il motoraduno e la serata musicale

In sella alla moto sulle note del rock

NOVI LIGURE - Sarà un fine settimana denso di appuntamenti per la città. Il primo di questi si terrà sabato 12 settembre quando si svolgerà la prima edizione di “Novi Rock & MotorBike”, motoraduno organizzato dall’amministrazione comunale, in collaborazione con il Club degli Scrivia Bikers di Arquata Scrivia, che intende tributare un vero e proprio omaggio a questo affascinante mezzo di trasporto.

Il raduno dei centauri, la cui partecipazione è libera e gratuita per chiunque abbia a disposizione una moto, è fissato alle ore 17 presso il piazzale della Caserma Giorgi. Il corteo sfilerà per le vie cittadine del centro, passando per viale Saffi, corso Marenco, via Roma, via Giacometti, via Girardengo, piazza Delle Piane, via Paolo da Novi, fino a raggiungere la sommità del Parco Castello attraverso la salita di Sant’Andrea. Nel corso del pomeriggio e della serata l’accesso al castello sarà aperto a tutte le moto (esclusivamente attraverso salita Sant’Andrea). A guidare la sfilata, il pilota campione novese Gianfranco Buffarello, che “cavalcherà” la sua storica Aprilia. Piazzetta San Pietro, piazza Delle Piane e largo Valentina ospiteranno invece esposizioni di moto d’epoca e moto da collezione, grazie alla disponibilità di numerosi collezionisti. A partire dalle ore 20, sarà festa in Castello: si potrà cenare con farinata e birra, ascoltando il rock del gruppo novese Level 4 e, a partire dalle 21.30, il concerto dei Suprema, band milanese che porterà sul palco uno show interamente hard rock ed heavy metal, in particolar modo quello appartenente alla scena degli anni 80 e 90. In caso di maltempo la manifestazione sarà so-

spesa e il concerto si terrà presso il Teatro Giacometti. “L’idea di questa iniziativa – dichiara l’assessore alla Cultura, Cecilia Bergaglio – è frutto di un prezioso lavoro di équipe e nasce dalla volontà di creare un legame tra il centro della città e il Castello, facendo riscoprire ai novesi il piacere di trascorrere una serata di buona musica e di festa nel parco. Siamo partiti dall’obiettivo di attrarre, con questo evento, generazioni anche molto lontane tra di loro. L’unione di moto e rock ha questo significato”. La moto, in particolare, si è prestata molto bene per questo tipo di iniziativa, dal momento che si tratta di una passione diffusa e radicata, in grado di attrarre e aggregare differenti gruppi generazionali e sociali. Senza dimenticare che parlare di moto a Novi significa anche riscoprire un’importante tradizione culturale e sportiva, basti pensare alle due aziende novesi, la Fabbrica Moto Velo Fiorelli e la Santamaria, che tra gli anni 50/60 hanno ricoperto un ruolo importante nel mondo della produzione motoristica italiana. La manifestazione rappresenta una novità per la città, una prova generale per un evento di più ampio respiro che si potrebbe già svolgere la prossima primavera.

NOVI LIGURE - Weekend dedicato al fumetto al Centro “Dolci Terre”

Arriva la seconda edizione di “Cartoonovi”

NOVI LIGURE - Sabato 12 e domenica 13 settembre il “Centro Fieristico Dolci Terre” di Novi ospiterà la seconda edizione di “Cartoonovi”, un evento interamente dedicato al mondo del fumetto e a tutto l’universo che lo circonda. La manifestazione ospiterà numerosi espositori che daranno vita alla fiera-mercato del fumetto attraverso la presentazione e la vendita di centinaia di prodotti che spaziano dal fumetto classico fino al manga giapponese passando dagli innumerevoli gadgets, cards, anime, giochi di ruolo, robots targati japan e moltissimi altri oggetti legati

al mondo del fantastico. L’universo dei Cosplay (abbreviazioni di “costume play” ovvero quando la persona “rende vivo” il proprio personaggio preferito travestendosi da esso e copiandone tutte le caratteristiche principali) sarà presente con

i suoi fans e regalerà momenti di pura fantasia attraverso l’uso di fantastici costumi. All’interno del centro espositivo sarà inoltre allestita una zona dedicata interamente al gioco, con ampi spazi nei quali tutti gli appassionati potranno divertirsi insieme. Oltre ai classici tornei, si svolgeranno anche numerose dimostrazioni di giochi di ruolo, giochi in miniatura e “live role play”. “Cartoonovi” (www.cartoonovi.com) sarà aperto dalle ore 10 alle ore 19. Il biglietto intero costerà 5 euro, mentre quello ridotto 4 euro. Davide Daghino

OVI

Giovedì 10 settembre 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 14: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Martedì 15: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Mercoledì 16: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Edicole aperte domenica 13 settembre 2015 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

Il diario scolastico “Insieme” NOVI LIGURE - Per l’ottavo anno consecutivo l’associazione culturale Orizzonti Novi, presieduta dal professor Osvaldo Repetti, ha dato alle stampe il diario scolastico “Insieme”. La sua caratteristica peculiare, che lo rende un unicum, consiste nei contenuti presenti in ogni pagina, rivolti alla conoscenza del territorio e all’approfondimento dei quattro elementi della natura, collegati in un quadro interdisciplinare. Quest’anno grazie all’EXPO lo sguardo si è aperto al mondo attraverso l’UNESCO e il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). I beni che queste organizzazioni tutelano sono diventati il filo che lega insieme i giorni dell’anno scolastico, possibile occasione di conoscenze e riflessioni, ma non è stato dimenticato neppure uno sguardo al territorio. Il Diario è in distribuzione alle scuole che l’hanno richiesto. SERRAVALLE - Il 12 settembre per i bambini

Nike Sports Days al Designer Outlet

SERRAVALLE SCRIVIA - Il marchio Nike ha scelto McArthurGlen come il primo Designer Outlets Group con il quale realizzare una partnership. Le Nike Sports Days sono le giornate dedicate allo sport presenti in sei Paesi e suddivise in 3 classi ciascuna. McArthurGlen, società leader nella progettazione e gestione di Designer Outlets in Europa, ha collaborato con Nike per realizzare le Nike Sports Days, giornate rivolte ai bambini dai 7 ai 14 anni e nate per incoraggiarli a praticare sport e attività fisica. Le giornate si svolgono in 10 Designer Outlets in 6 Paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito), tra il 29 agosto e il 12 settembre. Ogni evento è gratuito e offre ai bambini, seguiti da allenatori professionisti, la possibilità di esercitarsi sulla flessibilità, sulla resistenza e sulla corsa, partecipando a una delle 3 classi suddivise tra running, street dance e body workout. Alla fine di ogni classe i bambini ricevono in omaggio il diploma ufficiale della giornata e un sacchet-

to Nike contenente alcuni gadget. Il brand permetterà inoltre di testare le Nike Flex training shoes, progettate per permettere al piede di muoversi in maniera naturale durante gli esercizi di allenamento. Shaeren McKenzie, Group Marketing Director di McArthurGlen, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di sensibilizzare i nostri clienti più giovani riguardo i benefici derivanti da uno stile di vita attivo. Le Nike Sports Days sono giornate di divertimento per tutta la famiglia, con ulteriori sconti sui prezzi Outlet dei prodotti Nike”. Presso il Designer Outlet di Serravalle l’evento si terrà il 12 settembre dalle 13 alle 17 e sarà aperto a bambini tra 7 e 14 anni.


Novi Ligure Il 6 settembre i funerali del sacerdote celebrati dal Vescovo

La città ha salutato il “suo” don Franco NOVI LIGURE - Da lunedì scorso si è aperta una settimana particolare: i cittadini novesi, dopo 48 anni di ministero, dovranno fare i conti con l’assenza di don Franco Zanolli, parroco di Sant’Andrea in Collegiata a Novi Ligure. I funerali sono stati celebrati domenica 6 settembre dal Vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola, in una Collegiata gremita di fedeli smarriti dall’improvvisa scomparsa “del Don” e che in un assordante silenzio hanno ascoltato le parole, spesso rotte dalla commozione, del Pastore diocesano. Riportando alla famiglia del religioso l’affetto dell’intera città, dei presbiteri e diaconi della Diocesi di Tortona, del parroco di Gerenzago, del Vescovo di Pavia e di Mons. Martino Canessa, Monsignor Viola ha “consegnato tra le braccia della Vergine Lagrimosa patrona della città” don Franco che tanto la amava. Il sentito messaggio che Sua Eccellenza ha pronunciato, quasi dialogando a tu per tu con il compianto Don Franco, ha dato voce ai sentimenti contrastanti che hanno colto chi ha visto venir meno un sacerdote che ha vissuto il suo ministero con generosità, zelo e passione, chi ha sperimentato personalmente la sua presenza sicura, sempre pronta ad accompagnare, a salutare, a parlare dell’amore di Dio e della Vergine Lagrimosa. Anche per tale ragione Mons. Viola ha scelto per l’estremo saluto a Don Franco le letture della celebrazione della festa della patrona, quale insegnamento per “come stare” di fronte al mistero della morte che sembrerebbe essere la contraddizione dell’amore di Dio, ma che, attraverso le lacrime della Vergine sotto la croce di Suo figlio, diviene offerta, gesto di amore

talmente puro e ardente da voler consumare l’orrore della morte trasformandola e sconfiggendola. Riprendendo la lettura dell’Apostolo Paolo, Sua Eccellenza ha ribadito che nulla ci può separare dall’amore di Dio, anche se “caro Don Franco, dovremo imparare un linguaggio nuovo, dovremo abituarci a non sentire la tua voce e con quanto affetto parlavi di ogni angolo della Collegiata”. Commosso, Mons. Viola ha ricordato come durante la recente festa della Patrona, ha notato come don Franco, accanto a lui durante la distribuzione dell’eucaristia, compisse questo gesto

ARQUATA SCRIVIA - Gli Stregatti in scena il 12 settembre

in modo “personale”, aggiungendo parole semplici per ognuno dei fedeli, di amore da parte del pastore che conosce le proprie pecore. Il Vescovo rivolgendosi a Don Franco ha detto: “Faremmo un torto al tuo ministero se in questo momento non avessimo uno sguardo di speranza che ci rincuora, nella certezza che un giorno ci ritroveremo e tu ci parlerai ancora della Lagrimosa mostrandocela nella gloria accanto al Figlio”. I novesi sono certi che lui sarà già lì a parlargli di Novi, così come ha parlato di Gesù a loro tante volte, così come ha offerto a tanti la sua guida. La sua scomparsa è sembrata quasi un rapimento, ma, attraverso le parole di Mons.Viola, si è fatta spazio una visione più ampia, che chiede innanzitutto di ringraziare il Signore per il dono che don Franco è stato per questa chiesa, per questa città e per la sua famiglia. “Non custodiamo, perciò un ricordo di lui – ha aggiunto Mons. Vio – sarebbe troppo pericoloso, perché i ricordi sbiadiscono, ma ti ripenseremo come un dono per ciò che sei stato e continuerai a essere per tutti colo ro che ti hanno conosciuto”. Al termine della funzione parole commosse sono state pronunciate anche dal Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, dal presidente dell’associazione “Quelli del ’38” Giuseppe De Carli, da Madre Amutha della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù e da Piero Ponte già presidente dell’Azione Cattolica diocesana. Lunedì 7 settembre la salma di don Zanolli è stata traslata a Gerenzago, in provincia di Pavia, dove si è tenuta una funzione esequiale seguita dalla tumulazione nel cimitero del paese. Cristina Bertin

DERNICE - Due giorni per conoscere il famoso formaggio

“Il servitore di due padroni” Seconda festa del Montebore ARQUATA SCRIVIA Sabato 12 settembre, alle ore 21, al Teatro della Juta di si terrà la serata di chiusura del “Marte-Orange Summer Festival”, rassegna teatrale e musicale curata dalla Bottega di Arte di cui fanno parte l’associazione Commedia Community, la Compagnia teatrale Stregatti e la Compagnia del Barchì. Andrà in scena “Il servitore di due padroni” a cura della Compagnia Teatrale Stregatti, dove al centro della commedia c’è Truffaldino, servo di due padroni, che, per non svelare il suo inganno e per perseguire il suo unico intento, ovvero mangiare a sazietà, intreccia la storia all’inverosimile, creando solo equivoci e guai. La commedia si apre a Ve-

nezia in casa di Pantalone de’ Bisognosi, anziano mercante che sta assistendo alla promessa di matrimonio tra sua figlia, Clarice, e Silvio, figlio del Dottore Lombardi. I due sono innamorati ed è una fortuna che possano promettersi, dato che Federigo Rasponi, agiato! torinese! cui Clarice era destinata, è morto in una lite a causa della sorella di lui, Beatrice. La regia dello spettacolo è di Giusy Barone. In scena ci sono Simone Guarino, Simona Gandini, Andrea Villa, David Turri, Debora Pessot, Stefania Cartasegna, Giovanni Pesce e Gianluca Ghnò. “Marte-Orange Festival” è patrocinato dal Comune di Arquata Scrivia e reso possibile grazie al sostegno di Acos Energia e la collaborazione della Fondazione Live Piemonte dal Vivo. I biglietti sono in vendita la sera stessa dello spettacolo presso il Teatro della Juta dalle ore 20. Il posto unico costa 10 euro, il ridotto 8.

DERNICE - Il 29 agosto a Garbagna e il 30 agosto a Montebore, frazione di Dernice si è svolta la seconda edizione della festa “Montebore è” dedicata al famoso formaggio presidio Slow Food che prende il nome da questa località. Sabato 29 agosto a Garbagna si è svolto il dibattito con protagonista il noto climatologo Luca Mercalli sul tema “gente di montagna”. Al termine è stato assegnato il premio “Appennino di Montebore” agli Amici di Montebore, con opere in “Terra Cotta” del ceramista Fabio Lugano di Volpedo. Domenica 30 agosto, a Montebore, c’è stata

una grande affluenza di visitatori che hanno apprezzato i prodotti tipici locali. Nel pomeriggio, gli organizzatori e il sindaco Carlo Buscaglia, in frazione Parogna, hanno premiato alcuni produttori locali e Vera Ponte, per aver collaborato alla rinascita del noto formaggio Montebore. Un quadro con il panorama di Montebore realizzato dal pittore Giovanni Torchia a nome dell’associazione Amici dell’Arte di Serravalle è stato consegnato a Rennea Couttenye di San Francisco, in California, in rappresentanza del gruppo di stranieri presenti, per far conoscere il territorio nel mondo.

Le procedure per le iscrizioni ai servizi di mensa e trasporto degli alunni

NOVI LIGURE - Giunge dall’amministrazione comunale novese un’importante comunicazione che interessa tutti gli utenti che non hanno ancora effettuato o rinnovato l’iscrizione alla “mensa scolastica”, poiché devono provvedere con urgenza. Infatti, il rinnovo dell’iscrizione è indispensabile per poter utilizzare la mensa scolastica a settembre 2015 in quanto gli alunni non iscritti o per i quali non è stata rinnovata l’iscrizione non avranno il codice personale attivo, non saranno riconosciuti come utenti del servizio e pertanto non potranno usufruirne. Per la determinazione delle tariffe (modificate rispetto allo scorso anno scolastico) oc-

corre presentare l’attestazione ISEE rilasciata nell’anno 2015 con le nuove modalità previste dalla Circolare INPS n. 171/2014. Alle famiglie che non presentano alcuna documentazione o hanno reddito ISEE superiore a 24.000 euro e ai non residenti si applica la tariffa massima. Per il “Pre-scuola” (Scuola Primaria) alfine di poter utilizzare il servizio occorre compilare la scheda di iscrizione e provvedere al pagamento presso l’ufficio Pubblica Istruzione. La quota mensile è di 12 euro, ma per settembre e giugno di 6 euro al mese. Infine, per il “Trasporto scolastico” (Scuola dell’obbligo) occorre essere in

possesso di regolare abbonamento per l’anno scolastico 2015/2016, rilasciato dopo aver effettuato il pagamento presso l’Ufficio Pubblica Istruzione. La tariffa mensile è di 15 euro, mentre, l’annuale di 118 euro. Sono previste riduzioni per i residenti che presentano attestazione ISEE inferiore a 25.000 euro. È indispensabile una fotografia dell’alunno. Per altre informazioni è possibile contattare l’Ufficio Pubblica Istruzione. L’orario è così articolato: lunedì e mercoledì dalle ore 8.30 alle 12 e dalle ore 14.30 alle 16.30; martedì, giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle 12. Vittorio Daghino

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 10 settembre 2015

In Breve

SERRAVALLE SCRIVIA/ASSOCIAZIONI

Corso di pittura, disegno e arte

L’associazione “Amici dell’Arte di Serravalle Scrivia” in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione e all’Istituto Comprensivo serravallese organizza il XXXII corso di pittura, disegno e arti applicate per l’anno 2015/2016. Il corso che avrà inizio il 10 ottobre, è aperto a tutti, giovani, studenti e adulti con interesse o attitudini artistiche e si svolgerà presso la ex Scuola Elementare a Serravalle tutti i sabati dalle ore 15.15 alle 17.45 e il lunedì dalle ore 21 alle 23, sino al maggio 2016. Il corso si propone di guidare gli iscritti alla conoscenza dei diversi mezzi espressivi, quindi acquisita l’esperienza tecnica, portarli all’osservazione della realtà e alla sua rappresentazione vera o fantastica. Inoltre con noti pittori si faranno uscite estemporanee per dipingere gli scorci e i pittoreschi angoli del variegato territorio. Per informazionisi può telefonare (tel. 014390272; cell. 347.4109278) o scrivere una mail (torchia.giovanni@virgilio.it; associazioneamicidellarte@gmail.com).

SERRAVALLE SCRIVIA/EVENTI

Domenica con “#BollinaGolosa”

Domenica 13 settembre, all’interno della cornice del parco di Villa Bollina si svolgerà la seconda edizione di “Bollina Golosa”, una giornata enogastronomica, all’insegna delle degustazioni dei vini dell’azienda, volta a promuovere la nuova linea “Pedalando tra i filari”, in abbinamento al mercatino enogastronomico, durante il quale si potranno assaggiare e acquistare prodotti tipici del territorio, tra cui il salame nobile del Giarolo, il formaggio Montebore, gli amaretti di Voltaggio, confetture e miele, baci di dama, verdure bio, farinata e ravioli “da passeggio” e molto altro ancora, in un vero e proprio tripudio di golosità. Saranno presenti il corner dell’area archeologica di Libarna con la Torta Catone, ricetta di una cheese cake romana che ha ormai 2.000 anni, il fotografo Serravallese Carlo Ferrara che presenterà il suo libro

“Sei Giorni”, e dalle ore 15, animeranno il pomeriggio i ciclisti dell’associazione “La Mitica”, presenti con bici d’epoca dei primi del ’900, vestiti con abiti vintage legati a quel periodo storico. Ci sarà anche il photo contest della giornata intitolato “Assaggia, scatta e pubblica”. Utilizzando l’hastag “#bollinagolosa#labollina”, l’autore della foto più bella, pubblicata su instagram, facebook o twitter, riceverà in premio la selezione vini “Pedalando tra i filari”. L’ingresso è libero e l’evento si può seguire anche sulla pagina Facebook (Bollina Golosa 2015).

CABELLA LIGURE/TRADIZIONI

La festa della montagna a Dova

Domenica 23 agosto a Dova, frazione di Cabella Ligure, in Val Borbera, nonostante il tempo incerto si è svolta con successo e con una grande affluenza la tradizionale festa della montagna. L’evento è stato realizzato grazie alla collaborazione del gruppo degli organizzatori, tra cui il parroco don Luciano Maggiolo, Paolo Ponta e il bravo musicista in erba Lorenzo Dedominici. NOVI LIGURE/PERSONAGGI

“Omaggio a Egidio Mascherini”

Un “Omaggio a Egidio Mascherini”, per ricordare la figura e l’opera di questo personaggio novese, si svolgerà presso la Biblioteca Civica di Novi questa sera, giovedì 10 settembre, alle ore 20.45. Interverranno Franco Contorbia, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso l’Università di Genova e Andrea Sisti, direttore della rivista “In Novitate”. Anna Crollari leggerà brani tratti dalle opere del grande giornalista e scrittore. Una serata condivisa con amici e lettori, per ricordare un autentico novese, che ha vissuto da protagonista la vita politica e culturale cittadina del secolo scorso. L’incontro è a cura del Centro Studi “In Novitate” Onlus e del Comune.


IL POPOLO

ATTUALITA’

Giovedì 10 settembre 2015

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Bobbio Domenica 30 agosto erano presenti anche il nostro Vescovo e le comunità di Santa Giuletta e Canevino

Da tutta l’Europa per il “Giorno di San Colombano”

BOBBIO - Una grande folla si è riversata a Bobbio domenica 30 agosto, quasi triplicando la popolazione di questo suggestivo luogo, antico sito monastico che viene indicato come uno dei borghi italiani da visitare almeno una volta nella vita. E per la prima volta, nei suoi 1400 anni di storia, Bobbio non ha mai accolto così tanta gente per san Colombano in una sola volta. Un’abbazia gremita all’inverosimile (mille posti a sedere per l’occasione), un maxischermo nei corridoi del chiostro per altre 300 persone e una piazza strapiena per coloro che non hanno potuto accedere all’interno. Ventidue i Vescovi concelebranti insieme al Cardinale Scola, Inviato straordinario di Papa Francesco; oltre al Vescovo di PiacenzaBobbio, Monsignor Gianni Ambrosio, hanno concelebrato una ventina di Vescovi provenienti dall’estero, Irlanda del Nord, Francia, e dalle regioni settentrionali dell’Italia,

Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte. Erano presenti anche gli abati di Montecassino e dell’abbazia Sant’Anselmo di Roma, l’Assistente generale dell’Università Cattolica, monsignor Claudio Giuliodori e da Roma il segretario della Congregazione per il culto Divino Mons. Arthur Roche oltre ai membri della Comece. Anche il Vescovo di Tortona, Mons. Vittorio Viola, non ha voluto mancare di accompagnare la folta delegazione di parrocchiani di Santa Giuletta, una settantina, (con il parroco don Francesco Favaretto e il sindaco a piedi in pellegrinaggio o in pullman) e di Canevino, una quarantina sui 120 abitanti, con l’Associazione degli “Amici di San Colombano”, il parroco don Beniamino Riccardi, il sindaco Luigi Chiesa, e molti altri primi cittadini e autorità civili della Val Versa. Il cardinale Scola ha tenuto al termine della solenne ce-

lebrazione eucaristica il saluto suo personale e a nome della delegazione pontificia formata dal Vescovo irlandese Noel Treanor e dall’Abate primate dei benedettini dom Notker Wolf che ha pronunciato l’omelia. “San Colombano si fece pellegrino per Cristo, attraversando terre incolte e ferite da guerre e saccheggi; si prese cura di portare pace e riconciliazione ovunque. – ha spiegato Scola – Fondò abbazie e incontrò potenti senza temere di porsi anche come segno di contraddizione. L’Europa smarrita di oggi può trovare in questa nobile figura di Santo buone ragioni di ripresa. Al cuore di questo suo percorso c’è l’esperienza profonda dell’incontro con Cristo. San Colombano fu ‘evangelizzatore di popoli, padre di monaci e maestro di santi’ (dal Prefazio del Proprio). Il suo motto, ‘Christi sumus, non nostri’, sintetizza il suo volto e la sua opera nella Chiesa e nel mondo”.

Durante la visita sulla tomba di San Colombano, il cardinale Scola ha inoltre sottolineato: “Nelle sue sei lettere compare l’espressione di un cristianesimo che sia davvero europeo e anche oggi, soprattutto oggi, San Colombano deve essere considerato un simbolo costruttivo, soprattutto per l’Europa assai provata e soggetta a continui mutamenti. L’Europa di oggi ha bisogno di San Colombano – ha continuato – perché non si può ottenere una vera unione se prima gli uomini non intraprendono una ricerca di sé, e il cristianesimo, al di là delle polemiche sulle effettive origini cristiane dell’Europa, rappresenta il sentiero più efficace e uno strumento di unità effettivo. Siamo consapevoli di essere in una società plurale e infatti la nostra è una proposta mirata solo a creare una vita associata e tesa al confronto con ogni visione della vita. L’obiettivo è che l’Europa possa portare avanti quel compito che la storia le ha affidato e che

oggi fa molta fatica a svolgere”. Se nel 2000 il Grande Giubileo doveva essere il traguardo a cui tendere, il cammino di questo movimento di parrocchie non si arrestò, ma subito riprese e con entusiasmo e ogni anno, da 18 anni, si ritrova nel nome di San Colombano; all’orizzonte si intravvedevano date giubilari della vita di Colombano che, ad una ad una, hanno segnato i nostri passi di comunità attente a leggere i segni dei tempi fino a quest’anno, anniversario della sua nascita al cielo. Ecco che al termine della celebrazione, prima della benedizione papale, è stato dato l’annuncio della data e del luogo del prossimo Columban’s Day che si terrà a Bregenz, in Austria, sul Lago di Costanza, domenica 3 luglio 2016. Alla cena del pellegrino in 1400 si sono fermati per un momento di grande convivialità, e di amicizia; si respirava un’aria davvero europea tra i tavoli con tanti

italiani provenienti dalle varie parrocchie, francesi, irlandesi, tedeschi e un gruppo di australiani guidati dai missionari di san Colombano che operano in quelle terre. La serata è poi proseguita con un grandioso concerto in abbazia illuminata da fasci di luce a rendere ancora più suggestiva l’atmosfera Alcuni gesti significativi hanno arricchito i 3 giorni bobbiesi scanditi da un convegno il venerdì, dalla fiaccolata notturna e una veglia di preghiera il sabato sera quali: l’aspersione dell’assemblea nell’abbazia all’inizio della Messa con l’acqua proveniente dalla grotta di Luxeuil che scaturisce da 1400 anni a seguito di un miracolo di San Colombano, la cittadinanza onoraria conferita a Mons. Noel Treanor, Vescovo della Diocesi dove ha sede Bangor e la norma a canonici onorari della concattedrale di Bobbio di due sacerdoti della stessa diocesi di Down and Connor. Mauro Steffenini

I “nostri” pellegrini a piedi hanno raggiunto Bobbio sulla “via degli abati”

Il gruppo dei pellegrini di Santa Giuletta, guidati dal parroco don Francesco Favaretto, alla partenza (a sinistra) e durante il cammino verso l’abbazia di Bobbio (a destra)

La parrocchia di San Colombano in Santa Giuletta, particolarmente legata all’evento per averlo ospitato nel 2011, ha organizzato un pellegrinaggio a piedi che, in tre giorni, ha portato un gruppo di ventinove persone, tra cui alcuni bambini, a Bobbio. La mattina di venerdì è iniziata la prima tappa terminata a Pometo. Il giorno successivo il gruppo, guidato dal parroco don Francesco Favaretto, ha fatto sosta a Grazzi, frazione di Romagnese ed il terzo giorno, attraversando il Giardino Alpino di Pietra Corva e la zona dei cosiddetti Sassi Neri, è sceso dal Monte Penice fino alla tomba di San Colombano. Sono stati tre giorni di cammino intenso, ma caratterizzato da luoghi bellissimi e panoramici sulla cosiddetta “via degli abati”. Le ore di cammino erano alternate a mo-

menti di preghiera e di amicizia. Particolarmente significativa è stata la Messa ce-

lebrata a Grazzi dal parroco di Santa Giuletta in ricordo di Maurizio Modena, idea-

Il gruppo dei pellegrini di Canevino a Bobbio (al centro il sindaco Luigi Chiesa)

tore del pellegrinaggio che, purtroppo, è mancato poche settimane prima di potervi prendere parte. Arrivata a Bobbio, la comitiva si è riunita con un altro gruppo di parrocchiani giunti in pullman e ha partecipato alla funzione, tenuta dal Cardinale Scola e concelebrata dal cardinal Brady, da venti Vescovi e decine di sacerdoti. In serata il gruppo ha terminato la giornata con la tradizionale cena del pellegrino, cui hanno partecipato oltre 1300 persone. Anche la comunità di Canevino, grazie all’Associazione degli “Amici di San Colombano”, ha partecipato all’evento sotto la guida del parroco don Beniamino Riccardi e del sindaco Luigi Chiesa. I pellegrini, in questo caso, hanno raggiunto Bobbio a bordo dei pullman.


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 10 settembre 2015

Paolo Belli all’Oltrepò Wine Festival

BRONI - Dall’11 al 13 settembre a Broni sarà di nuovo “Oltrepò Wine Festival”. Saranno i giorni della Festa dell’Uva, organizzata dal Comune di Broni in collaborazione con l’Associazione Vivoltrepò e con il patrocinio di Expo 2015. Fondamentale l’apporto di numerose aziende locali e dei commercianti della città. Ricchissimo il programma degli eventi. Tra degustazioni, stand, negozi aperti, possibilità di pranzare e cenare nei diversi locali cittadini o al punto di ristoro della Nuova Pro Loco, Broni offrirà una variegata gamma di offerte per tutti i gusti. Uno stand sarà dedicato all’Enoteca Regionale lombarda di Cassino che sarà inaugurata nel mese di ottobre. Tutto il centro storico sarà coinvolto: la via Emilia, piazza Garibaldi e piazza Vittorio Veneto, il cuore della kermesse. Si parte venerdì 11 settembre. Alle ore 20 si terrà l’inaugurazione ufficiale del Festival, alle ore 21 nel grande palco allestito in piazza Vittorio Veneto l’Associazione Oltredanza presenterà il musical “Cats”, un progetto che grande successo ha riscosso nei mesi scorsi al teatro Carbonetti.

Alle ore 21.30, in piazza Garibaldi, sarà invece la volta del concerto del gruppo degli “Alta Moda”. Sabato 12 alle ore 15.30 partirà da piazza Vittorio Veneto la Pedalata Ecologica, un’iniziativa diventata ormai tradizionale. Alle ore 18.30 prenderà il via la “Notte rosa” che torna per il secondo anno consecutivo con i negozi aperti e le bancarelle per le vie cittadine. Alle ore 21.30 in piazza Vittorio Veneto l’evento più atteso della Festa: il tour di Paolo Belli e della sua Big Band che presenteranno “A me mi piace lo Swing (…e sottolineo a me mi)”. Il live è ad ingresso gratuito. Durante il tour – che non a caso prende il nome da uno dei più grandi successi di Paolo Belli, “A me mi piace lo Swing” (1999) – il cantante e la sua Big Band portano sul palco un sound inconfondibile ed un’energia contagiosa, con in scaletta i più grandi successi discografici di Paolo Belli, da “Ladri di Biciclette”, “Dr Jazz & Mr Funk”, “Sotto questo sole” e “Hey signorina mambo” a “Ci baciamo tutta la notte”, passando anche ai grandi classici come “Azzurro” o alcuni fra i brani più amati di Renato Carosone

fino ad arrivare a “L’Equilibrista”, il singolo uscito a marzo 2015, che vede la partecipazione di altri due emiliani DOC come Marco Ligabue e Beppe Carletti. Al termine del concerto la serata si concluderà con un suggestivo spettacolo di fuochi artificiali che verranno sparati dal Monte di san Contardo. Ricchissimo anche il programma di domenica 13 settembre, con il mercato domenicale, il mercatino dell’antiquariato, gli stands enogastronomici per le vie della città. Da segnalare alle ore 9.30 la partenza da piazza Ferrara del Motogiro tra i vigneti, alle ore 16 il concerto degli “Utopia” in Piazza Italia, alle ore 17 la presentazione ufficiale della squadra di basket femminile “Broni 93” e alle ore 18.30 il concerto del gruppo bronese “Mema” con la presentazione del loro nuovo album. In serata, dopo la premiazione del concorso vetrine, alle ore 21.30 in piazza Vittorio Veneto la Compagnia dialettale dell’Oratorio di Broni concluderà il Festival con la rivista comico - musicale “La Locandiera, bellezza bronese”. m.r.

Ma ci sono anche il musical, il teatro dialettale e il ritorno dei “fuochi d’artificio” La Compagnia dialettale dell’oratorio di Broni chiuderà la kermesse dedicata all’uva e al vino domenica 13 settembre alle ore 21.30 con lo spettacolo “La Locandiera, bellezza bronese”, una rivisitazione in chiave locale della famosa opera di Carlo Goldoni. L’elaborazione del testo e la regia sono curati da Milena Sacchi. Altro momento molto atteso è il ritorno a Broni dopo tanti anni dei fuochi d’artificio. Sabato 12 settembre, al termine del concerto di Paolo Belli, dal Monte di San Contardo verranno sparati i fuochi, in uno spettacolo suggestivo che sempre emoziona grandi e piccoli.

Nel ricchissimo programma dell’Oltrepò Wine Festival saranno protagoniste due realtà che da molti anni operano nel contesto artistico e culturale della città: l’Associazione Oltredanza e la Compagnia Dialettale dell’Oratorio di Broni. Oltredanza sarà di scena venerdì 11 settembre alle ore 21.00 in piazza Vittorio Veneto quando presenterà il musical “Cats” che grande successo aveva riscosso alcuni mesi fa al Teatro Carbonetti. Sul palco si esibiranno tutte le allieve della scuola bronese che da molto tempo si occupa di promuovere la cultura e l’arte della danza. Tutto sarà eseguito rigorosamente dal vivo, per la regia di Laura Siringo e la direzione musicale di Maicol Troni.

17 DOMENICA ALLE 18 - Conosciamo il Gruppo formato da quattro ragazzi bronesi

Ecco i “Mema”: quando un sogno diventa realtà

BRONI - A volte i sogni si realizzano. E il sogno di Elena Bonanata, Andrea Scano, Maurizio Desortes e Marco Ricotti è diventato realtà. Loro sono i “Mema”, un gruppo pop/rock di Broni nato nel 2013 che domenica 13 settembre nella loro città, alle 18, presenteranno il loro primo lavoro discografico che prende il nome dal singolo di apertura “Il sole non è irraggiungibile” (il disco in digitale si può trovare su Itunes al link https://itunes.apple.com/it/album/sole-non-e-irraggiungibile/id1024695108 e si può anche ascoltare in streaming su soundcloud e su spotify). La loro è sì la storia di un sogno che si compie, ma soprattutto è la storia di una vicenda dove certo la musica è protagonista, ma dove il sapore più autentico è dato dalla profonda amicizia che da tanti anni lega i componenti di questo gruppo. Per alcuni un’amicizia nata tra le mura dell’Oratorio di Broni, per due – Elena ed Andrea – un’amicizia che è diventata amore, che si è fatta nuova famiglia nel matrimonio. È una storia di passione per la musica che è la vita stessa di questi quattro ragazzi, una storia fatta di studio, di impegno, di lavoro e di sacrificio. “Il sole non è irraggiungibile” contiene 6 brani ed è interamente autoprodotto. I testi sono tutti inediti e originali, composti dalla band e formano un progetto dal sapore pop/rock made in Italy con arrangiamenti curati e ben definiti, di piacevolissimo ascolto. Il 13 settembre a Broni verrà inoltre presentato in anteprima il video del singolo “Il sole non è irraggiungibile”, un video realizzato con la tecnica dello stop emotion, iunnovativo e originale. È ora dunque di conoscere un po’ più da vicino i quattro “Mema”. Elena Bonanata è la voce. Canta da sempre, da quando era bambina. Perfeziona i suoi studi al Cpm di Milano dove si diploma nel 2009 e parallelamente con-

tinua gli studi di varie metodologie italiane e americane. Amante della didattica del canto, tanto che viene chiamata dal maestro Mogol nella sua Università della musica ad Avigliano Umbro a insegnare tecnica vocale e interpretazione. Questa collaborazione dura ormai da 5 anni e la porta ad avere contatti con professionisti del mondo della musica e della discografia italiana, lavorando dietro le quinte nella preparazione di molti giovani artisti. Insegna canto in diverse scuole del nord Italia. Andrea Scano è alla chitarra. Anche lui studia presso il Cpm di Milano con alcuni tra i più importanti musicisti italiani tra cui Franco Mussida, chitarrista della P.F.M. Andrea si diploma nel 2009 e continua gli studi attraverso vari seminari, insegna chitarra, teoria ed armonia e lavora sia come didatta sia come chitarrista live e studio. Marco Ricotti è il batterista del gruppo. Si diploma nel 2009 dopo gli studi a Milano e si perfeziona seguendo seminari tenuti da professionisti nazionali ed internazionali. Attualmente è docente di batteria e, insieme all’attività didattica, suona in progetti cover e inediti. Maurizio Desortes è al basso. Studia presso la Nam di Milano dove si diploma nel 2009 con Giacomo Lampugnani. Dal 2007 si dedica, oltre all’insegnamento, all’attività live con band locali e orchestre da ballo. Sulla loro pagina Facebook ufficiale i “Mema” stanno raccogliendo tutte le foto dei fans che li ritraggono con la copia del loro album. “L’affetto di tanti amici – ci dicono i quattro – ci motiva a continuare sulla strada che abbiamo intrapreso. Sappiamo che sarà un lungo viaggio quello che ci porta fino al sole, ma con l’impegno e credendo nella possibilità di sognare... a volte i sogni si realizzano”. Il sole non è irraggiungibile. Elena, Andrea, Marco e Maurizio ne sono la prova. Marco Rezzani


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Volpedo Il 13 settembre lo spettacolo dedicato al “Quarto Stato”

Torna a brillare “Il sole della fiumana”

VOLPEDO - Domenica 13 settembre, dalle ore 15 alle 19, Volpedo racconta il Quarto Stato attraverso un grande spettacolo-evento “Il sole della fiumana” con le voci di diciotto narratori, discendenti di quegli stessi modelli che Giuseppe Pellizza utilizzò per realizzare il suo celebre dipinto. “Il sole della fiumana” è un viaggio emozionale, e per molti aspetti unico, tra memorie e suggestioni del Novecento: cent’anni di grandi ideali e di microstoria che si snoda attraverso le vie e i cortili di Volpedo, dove gli spettatori saranno liberi di girovagare per l’intero pomeriggio alla scoperta dei personaggi e dei luoghi pellizziani, per poi confluire al tramonto, come una grande “fiumana”, nella piazza centrale del Paese dove il Quarto Stato si ricomporrà, prendendo idealmente vita. Il Quarto Stato di Pellizza è il più celebre dipinto del apre i Novecento: è un quadro simbolo, perché non nasce da pensieri astratti, ma da persone vere, testimonianti la fatica e lo sfruttamento. È una realtà che Pellizza condivide. Per rappresentarla, ritrae ciò che meglio conosce: Volpedo e i suoi abitanti. Nel 1999 l’associazione “Pellizza da Volpedo” ha incaricato tre professionisti del teatro, Alfonso Cipolla, Giovanni Moretti e Luca Valentino, di elaborare un progetto di comunicazione teatrale tale da coinvolgere l’intera comunità in un’azione corale di recupero delle memorie pellizziane, valorizzando nel contempo un paese depositario di un inestimabile patrimonio culturale. Il lavoro sul campo si è sviluppato nell’arco di due anni. Dopo aver fatto tesoro dell’ampia bi-

bliografia pellizziana e in particolare dei saggi di Aurora Scotti, dopo aver attinto alle ricerche storiche sulla vita di Pellizza e della sua famiglia condotte in questi ultimi anni da Roberto Capelletti, da Antonio Neri Bruni e da Pierluigi Pernigotti, i tre curatori del progetto e i partecipanti al laboratorio teatrale - ora dedicato alla memoria di Cesare Bonadeo - hanno saputo innescare un circolo virtuoso che ha favorito la ricomposizione delle biografie dei modelli utilizzati da Pellizza per la composizione del suo capolavoro: non per celebrare un monumento, ma per dichiararne tutta la sua vitalità. Se il Quarto Stato è dipinto con la forza della verità, quella verità si è cercato di trasfondere nello spettacolo che ne è nato, di là da ogni finzione convenzionale. “Il sole della Fiumana” è il frutto di un’esperienza per molto versi irripetibile di teatro popolare che, condotta con rigore di metodo, ha ottenuto al debutto (nel maggio del 2001 in occasione delle celebrazioni del centenario della tela pellizziana) un riscontro mediatico eccezionale, richiamando oltre diecimila spettatori. Riproposto varie edizioni a Volpedo, lo spettacolo è stato scelto nel 2006 da Moni Ovadia, direttore artistico di Mittelfest. A ogni spettatore viene consegnata una piantina del paese dove sono segnati i luoghi in cui potranno incontrare i narratori. Ogni postazione, sulla piantina, è contrassegnata da un frammento del Quarto Stato che evidenzia un personaggio: di quel personaggio, in quel luogo, potranno ascoltare la storia. I narratori sono tutti abitanti di Volpedo,

a volte parenti di quelle stesse persone di cui ora raccontano. Gli spettatori sono liberi di girovagare fra le vie, le piazze, i cortili di Volpedo, tutti aperti. Grandi stendardi, raffiguranti i lavoratori del Quarto Stato, indicano dove fermarsi. Mescolati fra gli spettatori ci sono alcuni suonatori itineranti che, di tanto in tanto, si fermano a fianco di uno dei narratori e con una canzone ne prolungano idealmente la storia. Per tutto il pomeriggio si continua a raccontare. La somma dei racconti costituisce la prima parte dello spettacolo, al termine della quale, i narratori raggrupperanno il pubblico in una nuova fiumana. Lo spettacolo viene riproposto in una veste aggiornata che si avvale di ulteriori ricerche e approfondimenti sui modelli che posarono per il Quarto Stato e sulle loro storie. Già presentato all’Expo il 3 maggio scorso, dopo Volpedo sarà presentato domenica 20 settembre a San Sebastiano Curone. Si avvale della presenza di alcuni attori professionisti (Giovanni Moretti, Beppe Rizzo, Nicola Stante, Elisa Testa) e dei componenti del Laboratorio Teatrale “Cesare Bonadeo” di Volpedo: Cinzia Bidone, Diego Bidone, Tiziana Bidone, Giovanni Bincoletto, Manuela Bonadeo, Monica Bonadeo, Graziella Boveri, Giacinta Brentassi, Alessandra Bruni, Bruno Cappelletti, Maria Teresa Cisorio, Maurizio Del Conte, Sara Ferrari, Alessandra Franco, Davide Novello, Piero Lesino, Annalisa Lugano, Federica Scupelli e Carlo Tortonese. La produzione è a cura di associazione “Pellizza da Volpedo”, Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare e Laboratorio Teatrale “Cesare Bonadeo” con il patrocinio e il sostegno di Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Volpedo, Fondazione CRTortona. Nella serata di domenica, alle 21.30 in piazzetta Quarto Stato, ci sarà la videoproiezione dell’installazione realizzata da Max Dorigo per l’inaugurazione di Expo 2015. Durante la giornata gli artisti artigiani di Artinfiera di San Sebastiano Curone proporranno le loro creazioni nel centro storico di Volpedo. I contadini dell’Antico Mercato di Volpedo accoglieranno il pubblico nei punti di ristoro con bevande e cibo di strada di produzione biologica e locale.

ALESSANDRIA - Questa mattina alla conferenza stampa è presente anche l’Ufficio Beni Culturali diocesano

La presentazione delle nuove iniziative di “Città e Cattedrali”

ALESSANDRIA - Questa mattina, giovedì 10 settembre, alle ore 11.30 presso l’ex Collegio Santa Chiara di Alessandria si terrà la conferenza stampa di presentazione delle nuove iniziative del progetto “Città e Cattedrali”. Interverranno rappresentanti della Regione Piemonte, Massimo Bianchi, Consigliere di Amministrazione della Fondazione CRT, Luciano Orsini, Delegato Vescovile Beni Culturali Diocesi di Alessandria, Teodoro Cunietti e Michela Ricco, referenti del Quadrante Sud Est (Diocesi di Acqui, Alessandria, Asti, Casale e Tortona). Il progetto, finalizzato a interventi strutturali e di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico del Piemonte e della Valle d’Aosta, è stato ideato nel 2005 dalla Fondazione CRT e dalle Diocesi del territorio, e si è sviluppato grazie alla collaborazione, il sostegno e la partecipazione della Regione Piemonte, della società Arcus e delle competenti Soprintendenze. Oggi lo stesso si evolve e offre strumenti multimediali all’avanguardia per la migliore comprensione del patrimonio artistico e devozionale, che saranno presentati durante l’incontro. Sarà illustrata l’iniziativa “Città e Cattedrali a porte aperte” per le giornate di sabato 19 e domenica 20 settembre, che vede l’apertura di beni, l’organizzazione di percorsi di visita e itinerari. Per l’evento il Quadrante Sud Est ha strutturato una serie di itinerari sindonici raggrup-

IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

pati sotto il nome del progetto “Il Sacro Telo in Basso Piemonte” e propone l’apertura con visite guidate delle chiese più significative, scelte per la loro appartenenza al percorso dei Compianti. L’iniziativa sarà l’occasione per valorizzare in particolare il lavoro dei volontari che consentono la fruizione dei luoghi del sacro. Durante la conferenza, l’Ufficio Beni Culturali della Dio-cesi di Alessandria presenterà l’associazione “ViviAmoL’Arte” che ufficializza una collaborazione duratura ormai da tempo, iniziata con i corsi per la conoscenza e tutela dei beni culturali di natura sacra tenuti dal prof. Luciano Orsini, Delegato Vescovile, collaborazione alla quale tutti sono invitati a partecipare. Città e Cattedrali è un Piano di Valorizzazione dei luoghi di storia e di arte sacra aperti e fruibili, organizzati in iti-

nerari di visita geografici e tematici. E’ un progetto di comunicazione e valorizzazione innovativo e ambizioso, che oggi si arricchisce ancora di più offrendo straordinari strumenti cross mediali all’avanguardia, progettati e realizzati da Showbyte Srl Torino, per la migliore comprensione del patrimonio artistico e devozionale del Pie-monte: 14 totem nelle Cattedrali e 3 schermi nei Musei Diocesani, 1 App Audioguda per 17 cattedrali in 3 lingue, 1 APP georeferenziata con iBeacon nelle Cattedrali. E’ un’applicazione fruibile su smartphone e tablet, in versione Ios e Android, in edizioni italiana, francese ed inglese, per proporre in sintesi i punti di interesse essenziali delle 17 cattedrali, in ambito artistico, architettonico e devozionale. Il totem installato nelle cattedrali del Piemonte è illuminato da una luce led attraverso un tablet, e offre tre contenuti raccontati in italiano, francese, inglese, che illustrano i Beni Culturali del territorio, il lavoro dei volontari e degli addetti ai Beni Culturali delle Curie, e il portale www.cittaecattedrali.it. Il sito rappresenta un elemento fondamentale nel processo di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico di Piemonte e Valle d’Aosta. Attraverso organizzate e dettagliate schede di approfondimento, contenenti tutte le informazioni utili (orari di apertura, distanze tra un sito e l’altro, contatti telefonici) il visitatore può crearsi un suo itinerario nei territori.

Giovedì 10 settembre 2015 CABELLA LIGURE - Nella frazione che le ha dato i natali

A Teo la lapide per Maria Gogna la nonna di Papa Francesco

In alto: gli abitanti di Teo con il sindaco sotto la lapide per Maria Gogna; in basso: don Renzo Demergasso (foto di Matteo Sorlino)

CABELLA LIGURE Lo scorso anno, grazie a un’attenta e illuminata ricerca condotta dal tortonese Pino Decarlini su documentazione conservata presso la Curia della Diocesi di Tortona e con il contributo dell’impiegata del Comune di Cabella Ligure Mariangela Bava (uscita in anteprima sul “Popolo”), sono stati trovati i certificati di battesimo e di nascita che attestano che la nonna materna di Papa Francesco, Maria Gogna, è nata nella frazione di Teo, dove è vissuta per qualche anno prima di emigrare in Argentina. Da quel momento è cresciuta la “febbre della parentela” nella piccola frazione e attraverso ricerche famigliari e negli archivi ecclesiastici si è ricostruito l’albero genealogico ed individuata l’abitazione dove è nata. Il 20 agosto scorso, durante la festa patronale di San Bernardo a Teo è stata inaugurata una targa, offerta dagli abitanti della frazione, che ricorda le origini di Maria Gogna. La cerimonia della benedi-

zione, presieduta da don Renzo Demergasso, è avvenuta al termine della S. Messa. La targa è stata affissa nel muro della canonica adiacente alla chiesetta. Era presente il sindaco Roberta Daglio che insieme ad altri 49 valborberini si è recata in udienza dal Papa a Roma ieri mercoledì 9 settembre, per consegnare al Pontefice le foto scattate quel giorno e l’originale del certificato di nascita della nonna.

CIGOGNOLA - Sabato 12 settembre in biblioteca

Racconti gialli e “Delitti di vino”

CIGOGNOLA - Settembre è il mese della vendemmia e dei... “Delitti di vino” ovvero una raccolta di racconti gialli che hanno come tema il vino, bianco, rosso, frizzante, fermo, dolce, invecchiato, barricato, millesimato e avvelenato. La presentazione non può che avvenire a Cigognola, terra di grandi vini, alle ore 17.30 di sabato 12 settembre, al Polo Civico Culturale di Valle Cima. Ospiti della biblioteca di Cigognola (www.comune.cigognola.pv.it) saranno tre dei quindici autori presenti nella raccolta pubblicata da Todaro Editore nel 2008 (ma sempre attuale, come attuali sono la vendemmia e i delitti): Massimo Marcotullio, Eugenio Tornaghi e Roberto Valentini. Sono autori che con Todaro Editore hanno una lunga frequentazione, avendo pubblicato per i tipi della casa editrice svizzera diversi lavori, oltre al racconto giallo/enologico inserito nella raccolta che sarà presentata sabato prossimo. Risale al 2003 il primo romanzo di Marcotullio (Pavia, 1955) per

Todaro. Autore eclettico, discontinuo e indisciplinato (così si legge nella pagina a lui dedicata nel sito www.todaroeditore.com), Tornaghi (1967) inizia la collaborazione con l’editore nel 2007 con il romanzo Una spiegazione logica. Valentini (Sassuolo, 1960) pubblica con Todaro a far data dal 2001; protagonista di Impasto perfetto (2001). Durante l’incontro di sabato, partendo dalla presentazione dei racconti Sei bottiglie (Marcotullio), L’oca magra (Tornaghi) e Concorrenza sleale (Valentini), contenuti in Delitti di vino, sarà possibile fare una conoscenza più approfondita degli autori e... se ci saranno reticenze, un buon calice di vino contribuirà a scioglierle. Le letture sono a cura di Elisa Califano.


IL POPOLO Giovedì 10 settembre 2015

Speciale

Grest

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TORRAZZA COSTE Dal 27 al 31 luglio il Grest parrocchiale dedicato al tema dell’alimentazione

“Estate in Oratorio” alla scoperta di Expo

TORRAZZA COSTE - Anche quest’anno gli animatori dell’Oratorio parrocchiale di Torrazza Coste hanno organizzato, dal 27 al 31 luglio, la tradizionale settimana “Estate in Oratorio”, Grest che ormai da parecchi anni è diventato una consuetudine non solo per i bambini torrazzesi, ma anche per quelli dei paesi limitrofi, che si ritrovano tutti insieme per passare una settimana all’insegna del divertimento e dell’amicizia. La macchina organizzativa si è messa in moto fin dal mese di maggio. Il tema scelto per quest’anno è stato lo stesso dell’Expo milanese, “Nutrire il pianeta, ener-

gia per la vita”, con l’obiettivo di sensibilizzare i bambini a una sana alimentazione e al rispetto dell’ambiente, tramite la conoscenza più diretta del territorio in cui vivono.

Proprio questi argomenti sono stati il filo conduttore delle varie attività proposte: dal grande gioco del primo giorno, intitolato “Riciclando”, nel quale i bambini hanno avuto modo di testare la loro abilità nella raccolta differenziata dei rifiuti, al “CruciFood”, maxi cruciverba cibo ispirato al tema dell’alimentazione. Il secondo giorno è stato dedicato totalmente alla natura. Infatti, dopo una passeggiata in aperta campagna, i bambini hanno visitato il tenimento di Luciano Rovino, apicoltore torrazzese, il quale ha mostrato ai bambini le sue arnie e ha descritto con chiarezza la vita delle api e alcune curiosità, per poi terminare la visita con una golosa merenda a base di miele. Il mercoledì mattina ha visto in programma un minicorso di tennis, tenuto da Francesco Santamaria (conosciuto da tutti a Torrazza come “Ciccio”), il quale al pomeriggio, dismessi i panni dello sportivo,

si è “trasformato” in pizzaiolo, per insegnare come si impasta e si condisce uno dei piatti preferiti dai bambini, che hanno potuto cucinare, in questo modo, la loro merenda

in prima persona. Giovedì si è tenuta la tradizionale gita al parco di divertimenti Leolandia Minitalia. La settimana si è conclusa con lo spettacolo finale del venerdì, dove grazie alla preziosa collaborazione di Carola Freddi, insegnante di danza della Scuola “Caput Villae”, i bambini si sono cimentati in balletti molto coinvolgenti anche per il pubblico, alternati ad alcune divertenti scenette. Le varie attività sono state ideate e condotte da alcuni giovanissimi animatori che, con questo Grest, hanno iniziato nel migliore dei modi la loro esperienza in oratorio. Pier Luigi Feltri e Flora De Luigi


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 10 settembre 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Alessandria Il 1° settembre ha eseguito il concerto per l’inaugurazione

L’Orchestra Classica al Festival di Venezia

VENEZIA - E’ davvero un sogno quello che ha vissuto l’Orchestra Classica di Alessandria martedì 1° settembre. Qualche tempo fa Alberto Barbera, direttore della Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, decideva di dedicare la 72^ edizione della Mostra al grande regista Orson Welles, per celebrare i cento anni dalla nascita dell’artista. Quindi, il direttore Barbera, sapendo che il M° Angelo Francesco Lavagnino aveva collaborato spesso con Welles, contattava le figlie del compositore, Bianca e Sandra, per recuperare le partiture originarie della colonna sonora de “Il mercante di Venezia” scritte dal padre e per affidare l’onore di inaugurare la Mostra di Venezia

all’Orchestra Classica di Alessandria che da quindici anni organizza il Festival Lavagnino, dedicato al Maestro, e che vanta nel suo repertorio le colonne sonore dei film di successo nazionali ed internazionali. Purtroppo, la partitura originaria è andata perduta e il M° Luciano Girardengo, violoncellista della compagine alessandrina, affidava l’incarico di riscrittura dello spartito a Roberto Granata (nella foto), vicedirettore della Banda musicale della Polizia e vincitore nel 2014 del premio per la composizione al Festival Lavagnino. Recuperata la musica, l’Orchestra classica di Alessandria si è recata presso la Sala Darsena del Lido di Venezia con un organico di venti musicisti, diretta dal M° Granata, ha eseguito un’appassionante “suite” filmica, cui è seguita, in anteprima assoluta, grazie al Filmmuseum di Monaco di Baviera ed al Cinemazero di Pordenone, la presentazione de “Il mercante di Venezia” di Orson Welles, film incompleto e considerato perduto che è tornato a nuova vita grazie al reperimento di materiali inediti da parte di Cinemazero, oltre che ai preziosissimi e puntuali appunti del Maestro Angelo Francesco Lavagnino. La ricostruzione è stata realizzata seguendo lo “script” originale steso dallo stesso Welles, anch’esso recentemente riscoperto presso il “fondo Welles” di Oja Kodar all’Università del Michigan. Alcuni frammenti rimangono ancora mancanti e probabilmente

perduti per sempre, in particolare il finale del film, che probabilmente Welles stesso non girò. Il film ricostruito costituisce un documento di eccezionale importanza per la storia del cinema e per comprendere il genio multiforme di Welles. Ne “Il mercante di Venezia” si può apprezzare tutto il suo talento creativo. Ultimo film shakesperiano di Orson Welles, l’artista tentò di terminarlo con le sue risorse, dopo che la TV americana CBS smise di finanziarlo, mandando a monte il piano originale di farne un particolare “special” televisivo tutto incentrato su Welles. Girato in costumi settecenteschi a Venezia, Asolo, ma anche a Roma e a Traù (oggi Croazia) con i fondi personali del regista, il film racconta i momenti chiave della pièce omonima di Shakespeare. Nel 1982 Welles affermò che il negativo fosse stato rubato in circostanze misteriose, mentre altre fonti riportano che un rullo del sonoro andò perso dopo una proiezione privata di anteprima a Roma. Del film originario sono sopravvissuti solo dei frammenti negli archivi di Cinemazero, della Cinémathèque Française, del Filmmuseum München e della Cineteca di Bologna. Il pubblico ha potuto riscoprire uno delle più importanti capolavori di Welles e ascoltare una delle migliori colonne sonore di Lavagnino, compositore che lavorò con Welles anche per le musiche di Othello e Falstaff. Michela Ferrando

PAVIA - I funerali dell’insigne canonista sono stati celebrati il 5 settembre

La morte del professor Luciano Musselli

CASTEGGIO - Il professor Luciano Musselli è morto lo scorso 3 settembre a Pavia, mentre si trovava ricoverato presso il reparto di riabilitazione neuromotoria della Clinica Maugeri, in seguito a un ictus che lo aveva colpito nel mese di luglio. Sabato 5 settembre è stato poi concelebrato da otto sacerdoti il funerale a Pavia, presso la parrocchia di San Francesco, nei pressi dell’Università, alla presenza di moltissime persone e di un gruppo di alpini pavesi (per ricordarne la sua fiera appartenenza). Musselli era nato a Casteggio nel 1942 e recatosi giovanissimo a Pavia, come studente ghisleriano per studiare giurisprudenza, è sempre rimasto poi in città, percorrendo rapidamente tutti i gradini accademici fino ad arrivare ad essere professore ordinario di diritto canonico ed ecclesiastico (pur avendo insegnato anche storia del diritto italiano). Nonostante abbia conseguito una seconda laurea in diritto canonico presso l’Università Lateranense di Roma e i diversi straordinari incarichi di insegnamento presso l’Università Cattolica di Milano, l’Institut catholique di Parigi, l’Università di Torino e di Alessandria, il professor Musselli – molto amato dai suoi studenti anche per il suo stile umano cordiale e disponibile – è sostanzialmente rimasto per quasi cinquant’anni presso l’Ateneo pavese. Avendo frequentato per oltre trent’anni la facoltà di giurisprudenza pavese – prima

come studente e poi come giurista – posso testimoniare che rarissimamente mi è capitato di non trovare nel suo studio il professor Musselli. Persino nei periodi di sospensione estiva dell’insegnamento – quando mi recavo in facoltà per le mie ricerche – trovavo facilmente il professor Musselli, senza bisogno di alcun preavviso (normalmente insieme all’altro pilastro della facoltà pavese, il penalista Vittorio Grevi, suo coetaneo, morto anch’egli prematuramente nel 2010). Tralasciando altri aspetti più squisitamente accademici e professionali vorrei semplicemente ricordare la sua profonda onestà, il suo attaccamento alla famiglia (alle due figlie e all’amatissima moglie, purtroppo già scomparsa un paio di anni fa) e la sua grande passione per lo studio e l’insegnamento (attualmente, pur già in pensione, teneva ancora un corso accademico nella facoltà teologica di Lugano). Uomo dotato di grande gen-

tilezza e vivacità intellettuale, riusciva sempre ad essere distaccato, ma mai freddo; molto ironico seppur rispettosissimo di colleghi e studenti; aperto e “controcorrente”, ma mai irriverente; idealista e sognatore, seppur sempre attento agli aspetti pratici delle vicende umane. Curioso il fatto – come mi aveva raccontato un giorno – che durante la celebrazione del suo matrimonio il parroco si dimenticò di leggere – proprio a lui famoso esperto di diritto ecclesiastico – i prescritti articoli del codice civile. Niente è però casuale, e Musselli non perdeva mai un certo senso di sano ottimismo. Infatti, anni dopo collaborammo insieme per risolvere il problema giuridico delle conseguenze della eventuale omissione di tale lettura, escludendone rilevanti effetti. Grazie professore per la tua alta lezione di diritto, di umanità, di serenità e di rigore. Roberto Carlo Delconte

TERRITORIO

PAVIA - Per la formazione degli insegnanti di religione

Aperte le iscrizioni all’Istituto di Scienze Religiose “S. Agostino”

PAVIA - L’Istituto di Scienze Religiose (ISSR) “S. Agostino” è collegato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale ed è impegnato in un progetto di cultura cristiana volto alla formazione degli insegnanti di religione cattolica (IRC) e alla preparazione e all’aggiornamento dei catechisti e di chiunque voglia approfondire la propria cultura religiosa in maniera matura e consapevole. Il primo ciclo di studi (triennio), si conclude con la laurea in Scienze Religiose (180 ECTS). Per iscriversi come studenti ordinari, è necessario essere in possesso di un titolo di studio valido per le Università Italiane. Dall’A.A. 2013-14 è attivo il secondo ciclo di studi (biennio specialistico) in duplicazione dei corsi dell’ISSR di Milano, per il conseguimento della Laurea Magistrale in Scienze Religiose (120 ECTS). L’iscrizione al biennio di specializzazione come studente ordinario richiede il preventivo conseguimento della Laurea Triennale. Chiunque desideri frequentare lezioni senza sostenere esami, può iscriversi come

studente uditore dei singoli corsi (nessun titolo di studio è richiesto in questo caso). L’anno accademico si svolge da settembre a giugno, con più sessioni di esami. Per sostenere ogni esame è richiesta la frequenza dei 2/3 delle lezioni. L’orario delle lezioni è il seguente: per il triennio martedì e giovedì dalle 16 alle 19; sabato dalle 14.15 alle 18; per il biennio lunedì e mercoledì dalle 16 alle 19; sabato dalle 14.15 alle 18. Le iscrizioni si effettuano da giugno a settembre presso la Segreteria dell’ISSR (wwwissrpv.it). Per la prima iscrizione sono necessari: lettera di presentazione del parroco, copia certificata del titolo di studio, fotocopia di un documento di identità, del codice fiscale, due fotografie formato tessera. Il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito dell’ISSR (wwwissrpv.it).


IL POPOLO Giovedì 10 settembre 2015

Opinioni a confronto

Il risarcimento dei danni provocati dagli ungulati non basta

Egr. Direttore, i finanziamenti che la Regione eroga alle aziende agricole a copertura dei danni arrecati dalla fauna selvatica alle coltivazioni sono, a tutti gli effetti, un risarcimento del danno e non un contributo. E’ questa l’opinione di Confagricoltura Alessandria, che contesta la deliberazione della Giunta regionale del 31 luglio scorso, con cui sono stati definiti nuovi criteri per l’erogazione dei fondi a titolo di risarcimento dei danni da fauna selvatica alle colture agrarie, collocando la concessione dei finanziamenti nell’ambito del regime cosiddetto “de minimis”, che fissa un plafond massimo di 15 mila euro nell’arco di un triennio per tutti gli aiuti concessi ad ogni singola azienda. Il problema delle coltivazioni distrutte principalmente dagli ungulati, che proliferano sempre più numerosi, già grave di per sé, con le nuove disposizioni regionali che regolano la liquidazione dei danni rischia di aggravarsi ulteriormente non pagando tutto il danno alle aziende agricole. Il risarcimento dei danni avviene sempre in modo parziale e costantemente in ritardo. Ora, con l’ultima deliberazione della Giunta regionale, che sarebbe stata adottata in ossequio a normative comunitarie poco chiare e tra l’altro in aperto contrasto con il nostro ordinamento giuridico, si cambiano le regole del gioco: in questo modo gli agricoltori che vedono i selvatici far scempio del loro lavoro, per importi che annualmente in Piemonte sfiorano i 3 milioni di euro, ai danni rischiano di aggiungere anche le beffe. È una situazione che non possiamo accettare e per questo chiediamo alla Giunta regionale di revocare la deliberazione adottata, che è profondamente ingiusta e lesiva dei diritti degli agricoltori. Diversamente, saremo costretti a impugnare il provvedimento dinnanzi al Tar. Valter Parodi direttore di Confagricoltura Alessandria

La scelta della settimana corta al Liceo Amaldi di Novi Ligure

Egr. Direttore, a seguito di articoli apparsi sui giornali locali si intendono fare alcune precisazioni. Il Consiglio di Istituto del Liceo Amaldi di Novi Ligure tenutosi il primo settembre, su proposta del Collegio dei Docenti, ha deliberato un orario scolastico delle lezioni dal lunedì al venerdì, la cosiddetta settimana corta, con inizio alle ore 7.40 e termine alle 13.20. Riguardo alle classi del triennio dell’indirizzo di Liceo Classico un’uscita settimanale alle ore 14.10. L’orario si svolgerà a partire dal 14 settembre, giorno di inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2015/2016. La scelta della settimana corta trova la sua ragion d’essere nell’esigenza di uniformare l’orario delle scuole cittadine per una ottimizzazione della loro gestione e dei trasporti degli alunni. Riguardo al servizio di trasporto la Provincia si è assunta l’impegno di coordinare le varie ditte nella stesura di un orario adeguato alle esigenze dei ragazzi. Maurizio Priano - Liceo Amaldi di Novi - via mail

WiFi gratuito nell’ufficio postale di Tortona grazie a “Poste 2020” Egr. Direttore, voglio fare i complimenti a Poste Italiane per un’inziativa che stanno portando avanti. Solitamente si parla di loro per criticarle a causa dei continui ritardi, ma in questo caso, a mio avviso, meritano un plauso. Grazie al Piano strategico “Poste 2020” che prevede il lancio del nuovo servizio WiFi gratuito negli uffici postali, già sette uffici postali della provincia di Alessandria hanno messo a disposizione dei clienti il nuovo servizio e tra questi c’è anche Tortona. Accedere alla rete dagli Uffici Postali è semplice e a portata di click: basta registrarsi comunicando il proprio numero di telefono mobile al quale verrà inviato un messaggio con le credenziali per l’accesso al WiFi. A quel punto, attraverso smartphone, tablet o pc sarà possibile navigare in internet, dialogare sui social network o lavorare in attesa del proprio turno allo sportello. Il progetto WiFi è un altro passo nello sviluppo di prodotti e servizi semplici e sicuri per le persone, le imprese e la Pubblica Amministrazione previste nel Piano “Poste 2020” che, con investimenti per oltre 3 miliardi di euro, punta a fare di Poste Italiane l’azienda leader del processo di cambiamento e di avanzamento economico e sociale del Paese, permettendo a tutti di cogliere le opportunità di sviluppo offerte dal digitale. Adesso, dopo questo exploit tecnologico, speriamo che si riesca a elimare anche i disguidi della normale corrispondenza Paolo Castellini - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca a cura della Redazione

A. Spadaro

a.c. di Xenio Toscani

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Da leggere Daniele Biella

La famiglia, ospedale da campo

Paolo VI Una biografia

Nawal L’angelo dei profughi

Queriniana

Studium

Paoline

Pp. 304

Pp. 564

Pp. 152

Euro 22,00

Euro 26,00

Euro 13,00

Queste pagine dense e tutt’altro che scontate, scritte dal collegio degli autori de La Civiltà Cattolica, affrontano temi “caldi” sul terreno della famiglia e si pongono quale contributo qualificato al dibattito in vista del Sinodo. Sono state pensate per aiutare a maturare una visione critica, ponderata e consapevole dei problemi sul tappeto. Il volume, frutto della fucina di una rivista autorevole come La Civiltà Cattolica, si pone quale contributo qualificato al dibattito sul tema della famiglia. I diversi saggi che lo compongono, se da un lato possono essere letti separatamente, dall’altro forniscono un itinerario organico che parte dalla riflessione biblica, si alimenta dell’approfondimento teologico e approda infine all’ambito canonistico. L’attenzione pastorale lo attraversa trasversalmente, pagina dopo pagina. Il libro sceglie di affrontare temi “caldi” – e di farlo con approcci non scontati – per prendere sul serio la dimensione della grande sfida che ci sta davanti: sessualità, coppia, matrimonio, famiglia sono esperienze fragili e complesse, ricche e preziose, che oggi si dicono in modo nuovo. Sono realtà decisive che mettono in gioco non le idee ma le persone, nel loro vissuto concreto: dunque non vanno trattate alla stregua di bandiere ideologiche. Sono pagine pensate per aiutare i lettori e le lettrici a maturare – anche dialetticamente – una propria visione del problema nella sua complessità e delicatezza.

L’Istituto Paolo VI di Brescia propone ai lettori una biografia di Paolo VI che ripercorre le tappe fondamentali della vicenda umana ed ecclesiale di Giovanni Battista Montini, a partire dalle origini familiari e dall’ambiente bresciano in cui aveva mosso i primi passi, attraverso il servizio in Segreteria di Stato e il ministero episcopale a Milano, fino al periodo del pontificato, il quale è stato indissolubilmente intrecciato con la prosecuzione del Vaticano II e con l’attuazione degli orientamenti maturati dall’assemblea conciliare. Il volume si basa sul lavoro di raccolta di documenti, di edizione di fonti, e sugli studi storici e teologici condotti nel corso degli anni dal centro di studi bresciano e, per la prima volta, può giovarsi della pubblicazione dello scambio epistolare che negli anni giovanili Giovanni Battista Montini ha intrattenuto con numerosissimi corrispondenti. Gli autori, infine, hanno potuto avvalersi delle testimonianze su Giovanni Battista Montini-Paolo VI raccolte in vista del processo di beatificazione. L’introduzione è di Angelo Maffeis, Presidente dell’Istituto Paolo VI. Il volume è costituito da quattro parti divise cronologicamente, scritte da diversi autori che sono il professore Xenio Toscani per gli anni che vanno dal 1897 al 1933), Fulvio De Giorgi (1934-1954), Giselda Adornato (1954-1963) ed Ennio Apeciti per gli ultimi anni, dal 1963 al 1978, anno della morte del pontefice.

Nawal è l’angelo dei siriani in fuga dalla guerra. Ventisette anni, di origini marocchine, è arrivata a Catania da piccola: da lì aiuta in modo volontario migliaia di migranti a sopravvivere al viaggio della disperazione nel Mediterraneo e a non cedere al racket degli “scafisti di terra”. Vive con il cellulare sempre all’orecchio. E a Catania, ma anche lungo tutto lo Stivale, col tempo molti si sono uniti a lei in quest’opera di soccorso e di sostegno. Con alle spalle una vita di impegno civico e solidarietà, nonostante la giovane età, oggi è un punto di riferimento per quegli sfortunati e le loro famiglie, ma anche per le autorità che si occupano degli immigrati (sebbene non l’abbiano mai incontrata ufficialmente) e per molti media che, occupandosi degli sbarchi di profughi, la contattano, la intervistano, parlano di lei. Daniele Biella, sposato e padre di due figli, giornalista (fa parte del team della testata Vita), impegnato anche nell’educazione e nel sostegno di ragazzi in difficoltà, ce la fa conoscere più da vicino. Il libro è arricchito dalla prefazione del cardinale Francesco Monte-negro, vescovo di Agrigento, presidente della Fondazione Migrantes, che scrive: “Nawal sa di non essere né un politico né la responsabile di una organizzazione non governativa. È una cittadina che ha deciso di stare dalla parte dell’uomo. Le pagine del libro raccontano non una storia romanzata ma una storia vera: di solidarietà profonda e di compassione”.

SPAZIO DIOCESI “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, reli-

Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona

giosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564.

tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564.

SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da

SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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CURIOSITA’ - a cura di Daniela Catalano

“Alle sorgenti del latte” a Bra con “Cheese 2015”

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 10 settembre 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Operazione U.N.C.L.E.”

Dal 18 al 21 settembre si terrà a Bra, in Piemonte, la X edizione di “Cheese” l’evento biennale organizzato da Slow Food Italia e Città di Bra. Dal 1997 a oggi il mondo dei formaggi è cambiato profondamente e un po’ di merito va anche a questa manifestazione, che ha portato alla conoscenza del grande pubblico il settore lattiero-caseario e le sue numerose sfumature. Sono molte le campagne condotte in questi 18 anni, prima fra tutte quella sul latte crudo, sui fermenti industriali e per un’etichettatura al servizio del consumatore. Il tutto sempre con un approccio che privilegia il piacere legato al cibo e la voglia di approfondire, attraverso le degustazioni e le conferenze, l’incontro con casari e affinatori e le attività per i più piccoli. Tema dell’edizione 2015 è Alle sorgenti del latte, per nutrire il pianeta, con un focus sul ruolo della montagna, ma anche sulle storie dei giovani che hanno scelto di vivere e lavorare tra le vette, le valli e gli alpeggi per cambiare vita e ripercorrere le orme dei loro avi. Li incontriamo tra le centinaia di stand nel Mercato dei Formaggi, insieme ai tanti Presìdi Slow Food e agli affinatori da tutto il mondo che ogni due anni si danno appuntamento a Bra. Anche nelle proposte della Gran Sala dei Formaggi, dove ospite è la produzione lattierocasearia della Spagna, a cui abbinare i calici dell’Enoteca, con centinaia di etichette italiane scelte dalla Banca del Vino di

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

Pollenzo. Non mancano i punti ristoro con le Cucine di strada, i Food Truck, la Piazza della Birra e quella della Pizza. Tornano le degustazioni guidate dei Laboratori del Gusto, 35 appuntamenti per conoscere il mondo della biodiversità casearia e non solo; gli Appuntamenti a Tavola, occasione unica per incontrare alcuni tra i migliori chef del panorama nazionale e internazionale e assaggiare le loro specialità; gli incontri curati da Slow Food Educazione, con le attività dedicate alle scuole e alle famiglie e un Master of Food pensato per gli under 30, alla scoperta degli abbinamenti tra formaggi e birre artigianali. Non mancano gli approfondimenti, grazie alle Conferenze su tematiche legate alla filiera lattiero-casearia, alle presentazioni dei libri firmati dalla Chiocciola e alla lettura quotidiana dei giornali. Torna anche la Casa della Biodiversità che, oltre agli incontri con i produttori, propone un’esposizione di prodotti tipici per conoscere e comprendere meglio gli ecosistemi montani e la loro influenza diretta e indiretta sulla nostra vita. Su www.slowfood.it il programma, la possibilità di prenotare gli appuntamenti e tutte le novità! Cheese è possibile grazie all’impegno di aziende che credono nel futuro del settore lattiero-caseario di qualità e tra questeci sono gli Official Partner che sono il Consorzio Parmigiano Reggiano, Lurisia, il Pastificio Di Martino e Radeberger Gruppe Italia. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

Associato FISC

USPI

Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

Sta ottenendo un vasto successo in tutte le sale “Operazione U.N.C.L.E.”, pellicola spionistica ricca di azione e fascino a livello visivo. Si tratta di un adattamento cinematografico, diretto e prodotto da Guy Ritchie, della serie televisiva “Organizzazione U.N.C.L.E.”, andata in onda dal 1964 al 1968. A colpire non è tanto la presenza di agenti segreti bensì l’eleganza dei personaggi e la scenografia ricca di panorami lussuosi che catturano l’attenzione dello spettatore. La vicenda è ambientata durante la guerra fredda. America e Russia si vedono costrette ad unire le proprie forze per evitare una catastrofe globale, ovvero quella che potrebbe verificarsi per il fatto che una misteriosa organizzazione criminale è entrata in possesso di una tecnologia nucleare.

Da ciò nasce una missione congiunta nella quale un agente della CIA, Napoleon Solo (interpretato da Henry Cavill) e uno del KGB, Spy Illya Kuryakin (che ha il volto di Armie Hammer) devono necessariamente fare squadra. Insieme alla fi-

glia di un ex scienziato nazista rapito, i due indagheranno su Victoria Vinciguerra, seducente e spietata italiana. La colonna sonora della pellicola risulta particolarmente studiata e azzeccati paiono essere i costumi. Tutto concorre a favorire una vera e

propria immersione negli anni ’60: dai dialoghi colmi di humour di stampo anglosassone agli ambienti vintage ricostruiti a perfezione. A farla da padrone vi è tuttavia l’ironia. Il regista ha volutamente catturato la nostalgia per l’epoca e messo in scena i suoi luoghi comuni molto spesso esasperandoli. Si imitano diverse caratteristiche dei film di 007, costruendo situazioni molto sovente assurde, senza però mai toccare la parodia o perdere in raffinatezza. Gli stessi protagonisti si muovono molto bene sulla scena, con freschezza e con divertimento. Per gli amanti del genere è ottimo come film, anche in vista del prossimo nuovo film su James Bond, “Spectre”, atteso in tutto il mondo a partire dal prossimo 6 novembre.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Lo scorso 14 giugno i coniugi Laura Giordano e Piero Camussa hanno festeggiato il loro 50° di matrimonio al Santuario di Montespineto a Stazzano. Il Rettore don Sesto Falchetti ha celebrato la S. Messa alla quale hanno preso parte il figlio Andrea con la moglie Elena e le gemelline Arianna e Irene, i familiari e gli amici.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Zuppa di cipolle di Voghera

Ingredienti per 4 persone 1 kg di cipolle di Voghera 100 g di burro 100 g di fontina 2 l di brodo pane raffermo Parmigiano grattugiato

Fate sciogliere a fuoco bassissimo il burro in una casseruola e aggiungete le cipolle tagliate sottilmente. Mescolate bene, coprite e lasciate cuocere per circa 2 ore. Nel caso dovesse asciugare troppo aggiungete un po’ di brodo bollente. La cottura è completa quando le cipolle sono completamente sfatte. Unite quindi il brodo rimasto. Potete, a questo punto, passare tutto al setacdo oppure lasciare la zuppa così. Disponete le fette di pane sopra la placca del forno, ricopritele con la fontina a fettine sottili e passatele in forno caldo

fino a che il formaggio si è sciolto. Adagiate un paio di fette di pane in ogni terrina individuale resistente al forno, aggiungete la zuppa, cospargete la superficie con abbondante Parmigiano grattugiato e passate le terrine sotto il grill del forno fino a formare una dorata crosticina. Servite subito. L’enologo consiglia... I.G.P. Bianco provincia di Pavia Su questo piatto, delicatamente ruffiano, si propone un vino accattivante e provocatorio. È affascinante al naso per le sue evidenti componenti odorose dai ben definiti picchi aromatici che, però, prevaricano sui sentori gustativi: la cipolla può mediare il tutto. PRIME ALTURE Via Madonna, 109 - Casteggio (PV) Tel. 0383.83214 info@primealture.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 10 settembre 2015

SERIE D Girone A - 1^ Giornata

SERIE D - Girone A - 1^ Giornata

Pareggio in casa per l’OltrepoVoghera

Il rigore di Buglio contro il Castellazzo Bormida

OLTREPOVOGHERA 2 CASTELLAZZO B. 2 (primo tempo 2-2) MARCATORI: 17’ pt Rosset (rig., CB), 22’ pt Piana (CN), 30’ pt Buglio (rig., OV), 40’ pt Bigoni (OV). OLTREPOVOGHERA: Cizza; Bernazzani, Iraci, Di Placido, Labbrino; Lanzalaco (20’ st Casarini), Buglio, Dolcetti (40’ st Artaria); Coccu, Colombi, Bigoni. A disp.: Canegallo, Celori, Tomat, Sabau, Chiarlo, Dapoto. All. Dossena.

CASTELLAZZO BORMIDA: Basso; Bottino, Robotti, Zanburlin, Cilia; Limone, Molina; Lombardi, Rosset (37’ st Clementini), Piana; Atomei (33’ st Cartasegna). A disp.: Rovera, Cascio, Cimino, Guerci, Mandraccio, Mutti, Cozza. All. Lovisolo. ARBITRO: Monaldi di Macerata. NOTE: Espulsi: 23’ st Lombardi (CB, doppia ammonizione), 47’ st Bigoni (OV, proteste).

VOGHERA - L’OltrepoVoghera prima rischia grosso, poi impreca per non essere riuscito a vincere, avendo gettato alle ortiche innumerevoli occasioni da gol (sia sullo 0-0, che poi sul 22). Il pareggio potrebbe alla fine stare stretto ai rossoneri sotto 2-0, ma bravi a reagire da squadra vera, ritrovare nell’arco di dieci minuti (30’ e 40’) il pareggio e quindi la retta via e poi giocare un secondo tempo tutto nella metà campo avversaria, ma non riuscendo, dopo tanto creare, a mandare la sfera al-

le spalle di Basso, portiere para-tutto del neo promosso Castellazzo. I piemontesi hanno invece dato l’anima, erano più freschi in avvio avendo meno giorni e meno carichi di lavoro nelle gambe. Gli ospiti hanno cullato l’impresa, per poi a un certo punto però difendersi tutti dietro la linea della palla, per non rischiare di andare sotto, dinnanzi alla crescita esponenziale dei padroni di casa. Anche perché il Castellazzo nel corso della ripresa è rimasto anche in dieci uomini per il rosso (doppia ammonizione) all’ex di turno, Lombardi (23’). Ma in dieci, quasi al 95’, ci è rimasto anche l’OltrepoVoghera che ha perso l’attaccante Bigoni (rosso diretto) che ha reagito dopo una strattonata di un avversario (gesto che potrebbe costargli anche due giornate di stop). Classifica: Gozzano, Argentina, Bra, Caronnese, Borgosesia, Lavagnese 3; Pinerolo, Chieri, Derthona, Sestri Levante, OltrepoVoghera, Ligorna 1922, Castellazzo Bormida 1; Pro Settimo, Rapallobogliasco, Sporting Bellinzago, Vado, Acqui, Fezzanese, Novese 0.

SERIE D - Girone A - 1^ Giornata

Un esordio molto amaro per la Novese a Gozzano GOZZANO NOVESE (primo tempo 2-0)

4 0

MARCATORI: 11° Tettamanti (G), 18° Guidetti (G), 72° Troiano (G), 88° Moretto (G). GOZZANO: Milan, Gualandi, Li Gotti, Marino (75° Scaramozza), Moretto, Mikhaylovskiy, Lunardon (Cap) (75° Pereira da Silva)Tettamanti (70° Gemelli), Guidetti, Troiano, Giardino. A disposizione: Donetti, Porro, Scarpato, Oliboni, Richieri, Armato. All.: Viganò. NOVESE: Masneri, Sola, Guarco, Marongiu, Venneri (Cap) Rudi, Del Pellaro (48° Bisio), Meucci, Trimarco (65° Grabinski), Papi, Migliaccio (63° Pagano). A disposizione: Gemma, Lucarino, Cardella, Illario, Dell’Ovo, Ravera. All.: Lepore. ESPULSIONI: 29° Meucci (N) per fallo di reazione, 61° Rudi (N) per doppio giallo. ARBITRO: Loffredo (Torino). GOZZANO - Contro una delle possibile protagoniste del girone A, arriva una sonora sconfitta per la Novese,

che crolla nel finale dopo l’espulsione di Rudi per doppia ammonizione (61°). La formazione di Lepore chiude in nove. Esattamente come l’anno scorso a Cuneo, arriva una sconfitta all’esordio. La prima occasione è per il Gozzano: da un errato retropassaggio difensivo Guidetti si trova solo davanti a Ma-sneri, bravo in uscita bassa. All’undicesimo padroni di casa in rete: Troiano batte un corner con il destro, Tettamanti di testa mette la palla sul secondo palo: 1-0 Gozzano. Passano 7 minuti e la formazione di Viganò piazza il raddoppio: Guidetti supera Maseneri in uscita con un preciso pallonetto. Tre minuti dopo Lunardon centra in pieno il palo, fallendo il 3-0. La Novese si va vedere al 28° con una buona triangolazione in area Guar-

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co - Papi e salvataggio alla disperata di Moretto a pochi metri dalla linea di porta; un minuto dopo un’ingenuo fallo di reazione di Meucci costa il rosso al mediano e lascia la Novese in dieci, chiudendo di fatto la gara con un’ora d’anticipo. In inferiorità numerica la Novese paga dazio e al 62° arriva il definitivo ko: un intervento scomposto su Lunardon costa il secondo giallo a Rudi, che nella circostanza rimedia pure un forte colpo al ginocchio e lascia il campo in barella. A quel punto la Nove-se è in balia degli avversari che nel finale arrotondano fino al 40. Inizio quindi in salita per i biancocelesti che ora attenderanno sabato al Girardengo un’altra corazzata, il Chieri di Manzo, fra le candidate alla vittoria finale,

prima del turno infrasettimanale del mercoledì seguente, a Settimo Torinese.

Derthona inizia bene la stagione

CHIERI DERTONA

2 2

RETI: 25’ Dell’Aglio, 35’ Noschese, 11’ st D’Antoni (rig) , 18’ D’Antoni CHIERI: Bambino, Venturello, Benassi, Mazzotti, Giacomoni, Benedetto, Simoni, Panepinto, D’Antoni, Semioli, Di Renzo. All. Manzo DERTHONA: Ferraroni, Mechetti, Rubin, Procida, Mbodi , Gilio, Dell’Aglio, Diallo, Felicioli, Dolce, Noschese. All. Calabria NOTE: espulso Dell’Aglio al 10 del st per doppia ammonizione CHIERI - Un Derthona giovane e brillante conquista con merito un punto importante sul campo del Chieri. Contro una delle favorite alla vittoria finale, Calabria schiera un 4-3-3 veloce e aggressivo che nel primo tempo mette in difficoltà i padroni di casa. Dopo un batti e ribatti iniziale, al 25’ il giovane centrocampista Diallo serve in profondità Dell’Aglio: l’ex attaccante della primavera del Torino si invola verso la porta e supera Bambino con un tocco pregevole di esterno sinistro portando in vantaggio i leoncelli. Gli uomini di Manzo fanno fatica a reagire : al 35’ il Derthona raddoppia grazie a Noschese, che si guadagna e trasforma un calcio di rigore ribattendo in rete la

respinta di Bambino sulla sua prima conclusione. A inizio ripresa, dopo 7 minuti, la squadra tortonese resta in 10 uomini per l’espulsione di Dell’Aglio per doppia ammonizione. Il Chieri preme sull’acceleratore e all’11’ guadagna un calcio di rigore che D’Antoni trasforma. E’ il momento migliore dei padroni di casa che dopo 7 minuti centrano il pareggio ancora con D’Antoni con una bella deviazione al volo. Gli uomini di Calabria non perdono la testa e fino al termine giocano a viso aperto: al 34’ Gilio si rende protagonista di una azione travolgente ma a pochi passi dal portiere di casa non riesce a superarlo. Al 90’ il Derthona può gioire per il punto conquistato e per una prova convincente : è piaciuto l’atteggiamento della squadra che ha messo in vetrina giocatori di categoria come lo stopper Procida e le punte Dell’Aglio e Noschese. Mancano ancora il giusto amalgama e un paio di giocatori di esperienza ma il Derthona visto a Chieri fa ben sperare. Per quanto riguarda il mercato, in settimana dovrebbe approdare a Tortona un centrocampista esperto. Domenica prossima il Derthona esordirà al “Fausto Coppi” contro lo Sporting Bellinzago, altra compagine tosta, pronta a disputare un campionato di vertice. Domenico Cremonte

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