Il popolo 27 settembre 2015

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DIOCESI Il vescovo ci ha scritto una nuova lettera

a pagina 3

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Una copia EURO 1,20 Giovedì 24 settembre 2015 Anno XVII n. 34

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In Seminario il Premio a Lina Sastri

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CITTADINI LONTANI DAL PALAZZO

Tsipras ha stravinto. La Grecia forse

NOVESE

Dalla Provincia 400mila euro per le frane

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Francesco, il Papa del disgelo Storica visita Il Pontefice a Cuba. L’incontro con Fidel e Raoul Castro. Il bagno di folla

LA RIFORMA DEL PROCESSO CANONICO

Nullità del matrimonio: le novità del “Motu Proprio” L

H

a rivinto le elezioni (a otto mesi dalle precedenti, a due mesi dal referendum sul Piano Ue “aiuti in cambio di riforme”), trasformando il voto parlamentare in un plebiscito su se stesso. Ha sconfitto le opposizioni politiche (di centrodestra e di centrosinistra) anche grazie a una campagna elettorale che ha negato le originarie promesse “no austerità” con le quali era salito al potere. Ha sbaragliato gli oppositori interni, confluiti in un nuovo partito che non ha superato lo sbarramento del 3%, restando fuori dal Parlamento. Alexis Tsipras torna dunque alla guida del governo greco con la medesima coalizione che mette insieme la sinistra estrema di Syriza (145 seggi) e la destra nazionalista di Anel (10 seggi), disponendo di una maggioranza di 155 seggi su 300 nell’assemblea ateniese. Fin qui i dati di fatto. Ma le votazioni elleniche dicono anche altro. A cominciare – inutile negarlo – da un crescente scollamento tra cittadini e “palazzo”, forse persino tra elettori e Syriza. Poco più della metà degli aventi diritto si è recato alle urne, con un’astensione lievitata in pochi mesi di 10 punti percentuali: anche i greci, dunque, come gli elettori di quasi tutti i Paesi europei, non avvertono come decisiva la propria partecipazione democratica al momento elettorale. Lo ha confermato monsignor Francesco Papamanolis, presidente dei vescovi cattolici di Grecia: “Il dato dell’astensione è impressionante” e “indica il grado di sfiducia del popolo verso i politici e la sua disperazione circa il futuro del Paese”. In secondo luogo si può osservare che Tsipras ha certamente stravinto le elezioni, rafforzandosi politicamente grazie alla conferma popolare. Ma il quadro economico e finanziario non cambia, i debiti restano, i ritardi complessivi del Paese non svaniscono, i flussi migratori non s’arrestano… Ovvero le elezioni di per sé non risolvono alcuno dei problemi greci. A Tsipras non resta che realizzare quelle riforme da tempo promesse (ai suoi cittadini,

O LT R E P Ò

“Ar.Qua.Tra.”: due giorni di eventi e arte

di GIANNI BORSA

continua a pagina 16

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Papa Francesco a Cuba in Plaza de la Revolucion dove ha celebrato la Messa con migliaia di persone. (foto: L’Osservatore Romano) Patrizia Caiffa a pagina 4

’istituzione di un “processo più breve” davanti al vescovo diocesano, in aggiunta a quello documentale attualmente vigente, “da applicarsi nei casi in cui l’accusata nullità del matrimonio è sostenuta da argomenti particolarmente evidenti”. È la principale novità del Motu Proprio “Mitis Iudex

Dominus Iesus” sulla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio nel Codice di Diritto Canonico, diffuso dal Papa insieme ad un Motu Proprio analogo, dal titolo “Mitis et misericors Iesus”, che fissa le regole per il Codice dei Canoni delle Chiese orientali. Michela Nicolais a pagina 2

I DANNI CAUSATI DAL MALTEMPO

Colpiti i paesi del Parco Antola

La locandina da ritagliare e da appendere è a pagina 15

FELICI & TAGGATI di MATTEO COLOMBO Quando “Miss Italia” era un rito collettivo

Faccio zapping in tv e all’improvviso appare Simona Ventura che urla qualcosa al Viperetta, cioè Massimo Ferrero, presidente della Samp. Guardo meglio e capisco che si tratta della finale di “Miss Italia”. Ma sembra di essere in un dancing di provincia. La Ventura intervista un tipo di qualche sponsor che dichiara: “Come andrà a finire si vedrà nel finale”. Benvenuto a La Palisse! Dove sta la bellezza da queste parti? Una volta il concorso era lo specchio del Paese come tutti i riti collettivi di un’Italia un po’ ingenua, un po’ ingessata, ma autentica. Le miss portavano il sorriso della loro città nei nostri tinelli e li illuminavano trasformando il paralume in un riflettore. La casalinga di Voghera poteva sognare. E in giuria c’era Sophia Loren. Il rito ci dava sicurezza. Non c’era un direttore artistico, ma un “patron” (parola che sentivi solo qui e al “Festivalbar”). Adesso la gara è trasmigrata su La7, versione povera di quella di un tempo. Il pubblico non si emoziona più per certe cose, le snobba. Passo su RaiUno e trovo un classico quiz, “Reazione a catena”, che si è guadagnato la prima serata. I gusti degli italiani sono mutati; parlano di privacy, fingono di difendere la loro riservatezza, ma amano farsi fare delle domande. Aleggia un dubbio definitivo, senza risposta: un “highlander” come Mirigliani è morto davvero? @MatteoColomboqb

I

l maltempo domenica 13 settembre ha colpito duramente il Nord Italia e ha inferto delle profonde ferite in alcune zone dell’entroterra, soprattutto nel territorio del Parco dell’Antola, toccando

da vicino anche alcuni paesi della Diocesi di Tortona. In Valbrevenna è avvenuto il crollo del ponte che permetteva di superare il fiume e raggiungere il santuario della Madonna dell’Acqua. a pagina 20

Sabato 26 settembre, alle ore 9.30, presso il Centro Mater Dei di Tortona


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 24 settembre 2015

Papa Francesco ha varato, con due “Motu Proprio” la riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio. Sottolineato il nesso con i lavori del Sinodo: la maggioranza dei padri sinodali, nell’ottobre scorso, “ha sollecitato processi più rapidi e accessibili”. Il ruolo del vescovo, giudice nel processo breve. La totale gratuità dei processi

Nullità del matrimonio: unica sentenza e processo più breve

L

’istituzione di un “processo più breve” davanti al vescovo diocesano, in aggiunta a quello documentale attualmente vigente, “da applicarsi nei casi in cui l’accusata nullità del matrimonio è sostenuta da argomenti particolarmente evidenti”. È la principale novità del Motu Proprio “Mitis Iudex Dominus Iesus” sulla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio nel Codice di Diritto Canonico, diffuso dal Papa insieme ad un Motu Proprio analogo, dal titolo “Mitis et misericors Iesus”, che fissa le regole per il Codice dei Canoni delle Chiese orientali. “La carità e la misericordia esigono che la stessa Chiesa come madre si renda vicina ai figli che si considerano separati”, scrive il Papa in latino, spiegando come siano essenzialmente due le motivazioni principali per questa “spinta riformatrice”: “L’enorme numero di fedeli che, pur desiderando provvedere alla propria coscienza, troppo spesso sono distolti dalle strutture giuridiche della

Chiesa a causa della distanza fisica o morale”, e il fatto che “la maggioranza” dei padri sinodali, nell’ottobre scorso, “ha sollecitato processi più rapidi ed accessibili”. Il Motu Proprio andrà in vigore l’8 dicembre ma non sarà retroattivo. In base alle nuove norme varate da Papa Francesco, il “processo più breve” deve essere celebrato entro 30 giorni, a partire dal momento della convocazione di tutti i partecipanti, cui si aggiungono altri 15 “per ulteriori osservazioni”. Il vescovo ha la facoltà di emanare la sentenza, “se raggiunge la certezza morale sulla nullità del matrimonio”. Altrimenti, può rimettere la causa al processo ordinario. Papa Francesco è il terzo Papa, dopo Benedetto XIV e Pio X, a riformare il processo matrimoniale.

L’accesso al “processo più breve” Nel Motu proprio si descrivono in dettaglio le principali “circostanze che possono consentire la trattazione

della causa di nullità del matrimonio” tramite questa nuova modalità: “Quella mancanza di fede che può generare la simulazione del consenso o l’errore che determina la volontà, la brevità della convivenza coniugale, l’aborto procurato per impedire la procreazione, l’ostinata permanenza in una relazione extraconiugale al tempo delle nozze o in un tempo immediatamente successivo, l’occultamento doloso della sterilità o di una grave malattia contagiosa o di figli nati da una precedente relazione o di una carcerazione, la causa del matrimonio del tutto estranea alla vita coniugale o consistente nella gravidanza imprevista della donna, la violenza fisica inferta per estorcere il consenso, la mancanza di uso di ragione comprovata da documenti medici”. Il Motu Proprio, precisa il Papa, favorisce “non la nullità dei matrimoni, ma la celerità dei processi, non meno che una giusta semplicità, affinché, a motivo della ritardata definizione del giudizio il cuore dei fedeli che attendono il chiarimento del proprio stato non sia lunga-

mente oppresso dalle tenebre del dubbio”.

“Lo stesso vescovo è giudice” L’abolizione del secondo grado di giudizio per rendere definitiva la sentenza e la scelta di rendere evidente che il vescovo stesso nella sua Chiesa è “giudice tra i fedeli a lui affidati”. Sono queste le altre novità del Motu Proprio, in cui Papa Francesco stabilisce che “non sia più richiesta una doppia decisione conforme in favore della nullità del matrimonio, affinché le parti siano ammesse a nuove nozze canoniche, ma che sia sufficiente la certezza morale raggiunta dal primo giudice”. La costituzione del giudice unico, che deve essere comunque “un chierico”, “in prima istanza” viene inoltre “rimessa alla responsabilità del vescovo”. Per volontà del Papa, dunque, “lo stesso vescovo è giudice”: di qui l’auspicio che “nelle grandi come nelle piccole diocesi lo stesso vescovo offra un segno della conversione delle strutture ecclesiastiche, e non lasci completamente delegata

agli uffici della curia la funzione giudiziaria in materia matrimoniale”. Disposizioni, queste, che devono valere “specialmente nel processo più breve, che viene stabilito per risolvere i casi di nullità più evidente”. In tali processi il vescovo diventa “il maggiore garante dell’unità cattolica nelle feda e nella disciplina”, evitando così che “un giudizio abbreviato possa mettere a rischio il principio dell’indissolubilità del matrimonio”.

non verrà ai singoli vescovi lo stimolo e insieme l’aiuto a mettere in pratica la riforma del processo matrimoniale”. “Insieme con la prossimità del giudice – l’invito di Francesco – curino per quanto possibile le Conferenze episcopali, salva la giusta e dignitosa retribuzione degli operatori dei tribunali, che venga assicurata la gratuità delle procedure”.

La gratuità e il ruolo delle Conferenze Episcopali

“La legge propria della Rota Romana sarà al più presto adeguata alle regole del processo riformato, nei limiti del necessario”. Lo annuncia il Papa, che a proposito di procedure per ottenere la nullità matrimoniale mantiene l’appello al Tribunale ordinario della Sede Apostolica, cioè la Rota Romana, “nel rispetto di un antichissimo principio giuridico, così che venga rafforzato il vincolo fra la Sede di Pietro e le Chiese particolari, avendo tuttavia cura, nella disciplina di tale appello, di contenere qualunque abuso del diritto”. M. Michela Nicolais

“Le Conferenze episcopali, che devono essere soprattutto spinte all’ansia apostolica di raggiungere i fedeli dispersi, avvertano fortemente il dovere di condividere la conversione, e rispettino assolutamente il diritto dei vescovi di organizzare la potestà giudiziale nella propria Chiesa particolare”, dispone il Papa. “Il ripristino della vicinanza tra il giudice e i fedeli – ammonisce – non avrà successo se dalle Conferenze

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IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 24 settembre 2015

Il vescovo ci ha scritto ancora La sua lettera da Spotorno, di ritorno da Roma

”Bello scendere alla tomba di Pietro”

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L’Agenda del Vescovo

Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti.

Carissimi tutti, l’incontro di riflessione per i nuovi vescovi si è concluso e ora mi trovo per due giorni a Spotorno per dare inizio, insieme agli altri vescovi, al nuovo anno del seminario interdiocesano di Valmadonna. L’incontro di Roma ha avuto l’apprezzamento di tutti i partecipanti. Dopo l’udienza dal Santo Padre abbiamo vissuto ancora momenti intensi come il ritiro al Santuario del Divino Amore, predicato da S.E. Mons. Renato Corti, vescovo emerito di Novara, e la celebrazione eucaristica all’altare della Cattedra nella Basilica di san Pietro, seguita dalla visita alla tomba dell’Apostolo. Mons. Corti ci ha guidato con la sapienza di un uomo

di Dio e l’esperienza del suo ministero, proponendoci due temi: il discernimento, come compito quotidiano del vescovo, e la gratuità, come caratteristica dell’officium amoris del vescovo, chiamato ad essere “vir pauper” e buon padre di famiglia. Bello è stato osservare i nuovi vescovi scendere a venerare la tomba di Pietro. Tanti pensieri mi hanno accompagnato, dal vedere fino a dove si è lasciato portare il pescatore di Galilea al sentirmi dentro quella stessa storia, una storia molto più grande di me, la vita della sua Chiesa, nella quale imparare a lasciarmi portare. Insieme alle conferenze riguardanti aspetti importanti della vita ecclesiale (collegio dei vescovi, gestione amministrativa, diritto e governo pastorale, dialogo interreligioso, politiche euro-

pee), è stato molto arricchente poter ascoltare la testimonianza di due confratelli, Mons. Antoine Chbeir, vescovo di Lattaquieh in Siria e Mons. Basel Yaldo, vescovo ausiliare di Baghdad. Ancora una volta abbiamo potuto constatare quanto le informazioni che ci vengono date siano lontane dalla verità delle situazioni e quanto grande sia la sofferenza dei cristiani in quei paesi. Guerre volute da fuori per interessi di altri, cristiani costretti a fuggire (in una sola notte 120.000 cristiani hanno dovuto lasciare le loro case e tutto ciò che avevano), fratelli e sorelle che a motivo del nome cristiano affrontano ogni giorno il martirio. E noi spettatori distratti e superficiali. Per tutti è stato davvero coinvolgente ascoltare la loro testimonianza di vita. Certo, molti dei nostri pro-

blemi di fronte a tanto dolore si ridimensionano, mostrandosi per quello che realmente sono. Queste giornate di pellegrinaggio e riflessione si sono concluse in un clima di autentica fraternità e comunione. Anche qui a Spotorno l’incontro si svolge nello stesso clima: il seminario di Valmadonna riprende il suo annuale cammino con 17 seminaristi. Per la nostra diocesi Stefano, Giuseppe e Daniele: impegniamoci tutti a sostenerli con la preghiera. Per i vescovi e i referenti delle singole diocesi è anche l’occasione per una verifica e una programmazione del cammino del nostro seminario. Come sempre vi ricordo nella preghiera e vi attendo numerosi all’Assemblea diocesana di sabato 26 settembre 2015. + Vittorio

Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

Spotorno, 18 settembre 2015

28 settembre ore 16, Ponte Nizza, visita a Cascina Rossago ore 21, Tortona, Seminario, incontro sul pellegrinaggio in Terra Santa 29 settembre ore 9, Udienza per Sacerdoti e Diaconi della Diocesi ore 15.30, Pontecurone, Casa di Riposo, Messa ore 21, Tortona, Seminario, incontro con i Delegati al Convegno di Firenze 30 settembre ore 17, Tortona, Curia, incontro Fondazione Sampietro ore 21, Tortona, Curia, incontro Priorato Confraternite 2 ottobre ore 21, Tortona, Cattedrale, Veglia per l’Apertura del Sinodo sulla famiglia 3 ottobre ore 9.30, Tortona, Seminario, incontro con le Superiore Religiose ore 16, Bastida Pancarana, Cresima ore 18, Castelletto di Branduzzo, Cresima 4 ottobre ore 11.30, Voghera, Convento Santa Maria delle Grazie - Frati Minori, Messa ore 15.30, Tortona, processione delle Confraternite della Diocesi da San Rocco alla Cattedrale, Messa ore 18, Tortona, Frati Cappuccini, Messa

Il calendario degli impegni può subire variazioni.

Notizie diocesane

GIOVEDI’ 24 SETTEMBRE/TORTONA, SEMINARIO

Assemblea di Azione Cattolica

Questa sera, giovedì 24 settembre, alle ore 18, nel Salone del Seminario a Tortona, si terrà l’assemblea diocesana di Azione Cattolica che presenterà il tema associativo del nuovo anno – “Si alzò e andò in fretta” – e i sussidi annuali. Nel corso della serata, che prevede un momento di convivialità, saranno concordate le possibili date per gli incontri nei vicariati e nelle parrocchie.

24 SETTEMBRE A NOVI/25 SETTEMBRE A BRONI

Verso la GMG di Cracovia

Sempre stasera, giovedì 24 settembre, alle ore 21, all’oratorio di S. Pietro a Novi, si terrà il secondo incontro della Pastorale Giovanile per i giovani dei Vicariati del novese e del genovesato in vista della GMG del 2016 a Cracovia. Domani sera, venerdì 25 settembre, alle 21, il terzo appuntamento sulla GMG sarà all’oratorio De Tommasi di Broni per il Vicariato bronese.

MARTEDI’ 29 SETTEMBRE/TORTONA, SEMINARIO

Incontro sul Convegno di Firenze

Martedì 29 settembre, alle ore 21, nel Salone del Seminario a Tortona incontro sul tema: “La diocesi in cammino verso il Convegno di Firenze”. Interverranno il Vescovo Mons. Vittorio Viola e PierPaolo Triani, consigliere nazionale ACI e membro del comitato preparatorio al Convegno.

SABATO 3 OTTOBRE/TORRICELLA VERZATE

Apertura dell’anno formativo dei Giovanissimi di Azione Cattolica Sabato 3 ottobre si svolgerà l’incontro annuale dell’Azione Cattolica a Torricella Verzate, dal titolo “Si alzò e andò in fretta”, che fa riferimento al viaggio di Maria verso Elisabetta. La giornata, che apre l’anno formativo dei giovanissimi di AC, si inserisce nella preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù del 2016 ed è pensata in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana, proprio in coincidenza dell’inizio ufficiale

del cammino verso Cracovia delle diocesi Italiane. Il ritrovo è per le 17.30 e la conclusione è prevista intorno alle 22.30. È garantito il servizio pullman. A ogni partecipante è richiesto un contribuito di 10 euro. Per questioni organizzative è preferibile prenotare telefonicamente (tel. 348.0571705; 333.7261157 oppure Ufficio AC 0131.86168 il martedì e giovedì dalle 10 alle 13).

2 OTTOBRE A TORTONA/3 OTTOBRE A CEGNI

Due Messe per don Zanocco

Il Capitolo della Cattedrale, l’Azione Cattolica diocesana e l’Istituto Sostentamento Clero promuovono la celebrazione della S. Messa trigesima del ritorno alla casa del Padre del Canonico Mons. Pietro Zanocco: venerdì 2 ottobre, alle ore 19, nel Duomo di Tortona. Il giorno successivo, sabato 3 ottobre, alle ore 11, il Vescovo emerito Mons. Martino Canessa presiede la celebrazione eucaristica di suffragio a Cegni, paese natale del sacerdote.

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CAMPANE


STORICA VISITA Gli incontri con Fidel e Raoul Castro

CUBA AVVOLGE FRANCESCO IL PAPA DEL DISGELO

A commentare in tv sono stati chiamati due sacerdoti e una religiosa, evento che la Chiesa cubana giudica “senza precedenti”. Anche il sito del quotidiano nazionale “Granma” l’ha seguito “minuto per minuto”

Dalle antiche palazzine “art decó” che cadono a pezzi, perché moltissimi “habaneros” non hanno i soldi per ristrutturare “la vivienda”, alle zone più remote dell’isola caraibica più famosa al mondo, è risuonata la voce di Papa Francesco trasmessa dalle tv e radio di Stato. A commentare la visita in tv sono stati chiamati due sacerdoti e una religiosa, evento che la Chiesa cubana giudica “un fatto senza precedenti”. Anche il sito del quotidiano nazionale “Granma” (dal nome della nave utilizzata nel 1952 da Fidel Castro e dagli 81 ribelli per compiere la rivoluzione) ha seguito “minuto per minuto” la visita conclusasi il 22 settembre sul suolo cubano, perfino sui social network, segno di piccoli-grandi cambiamenti in atto. Nel più lungo viaggio di Papa Francesco, che ora lo sta portando negli Stati Uniti, era in gioco il futuro delle relazioni tra Usa e Cuba, con la fase del disgelo già a buon punto grazie al suo intervento e una velata richiesta per una maggiore libertà nell’uso di “mezzi e spazi necessari” all’attività pastorale della Chiesa cubana. Anche qui i passi in avanti sono stati notevoli, e Papa Francesco ha lodato, appena atterrato, gli 80 anni di buone relazioni diplomatiche tra Cuba e Santa Sede. Come pure eccezionale è la costruzione, dopo 50 anni, all’Avana della prima chiesa autorizzata dal governo cubano, dedicata a San Giovanni Paolo II e la concessione di un maxi indulto a 3.522 detenuti politici in occasione della visita. Tanti i momenti importanti dei primi giorni: l’incontro riservatissimo con l’89enne Fidel Castro nella sua casaclinica e lo scambio di libri sulla religione, la messa a Plaza de la Revolucion, la visita di cortesia al presidente Raoul Castro, i vespri in cattedrale e l’incontro con i giovani al centro culturale “Felix Varela”. In questi due ultimi appuntamenti il Papa

IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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ha messo da parte il testo scritto e ha parlato completamente a braccio. Tanti i messaggi che il Papa ha lanciato al popolo cubano e al mondo: l’urgenza della pace e la salvaguardia dell’ambiente, l’appello per la riconciliazione in Colombia (Cuba ospita i colloqui di pace tra governo e rivoluzionari delle Farc), il monito a “non servire le ideologie ma le persone”, l’invito ad una Chiesa povera e misericordiosa, l’esortazione ai giovani a coltivare la speranza, il sogno di grandi ideali, l’amicizia sociale e la cultura dell’incontro. Con Fidel Castro Appena atterrato all’Avana, dopo l’abbraccio con i bambini e l’onore delle armi, Papa Francesco si è rivolto al presidente Raoul Castro, in carica da sette anni, chiedendogli di salutare il fratello Fidel. L’incontro è avvenuto dopo la messa, in presenza della moglie dell’anziano leader, dei figli e nipoti e del nunzio apostolico a Cuba, mons. Giorgio Lingua. Hanno parlato per 30-40 minuti della salvaguardia dell’ambiente e dei grandi problemi di oggi, in un clima familiare, informale. Poi si sono scambiati i doni: Papa Francesco si è ricordato che nel 2012, al termine dell’incontro con Benedetto XVI, Fidel aveva chiesto al Pontefice qualche libro da leggere. Così ha portato due libri dell’esperto di catechesi don Alessandro

Pronzato, sull’umorismo nella vita spirituale e sui temi evangelici; un libro e due CD con le omelie di padre Armando Llorente, il gesuita che Castro aveva avuto come insegnante nel collegio di Belén, oltre all’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” e all’enciclica “Laudato si”. Castro ha invece regalato al Papa il libro di Frei Betto “Fidel y la Religión” con una dedica personale: “Per Papa Francesco in occasione della sua fraterna visita a Cuba, con ammirazione e rispetto dal popolo cubano”. La messa in Plaza de la Revolucion e l’Angelus Il manifesto alto 20 piani con l’immagine del Cristo della Misericordia accanto alle storiche gigantografie di Fidel e di Che Guevara saranno le immagini più ricordate della messa. Anche nei negozi dell’Avana i manifesti del Papa e degli autori della Revolucion sono spesso accostati, come pure le due bandiere vaticana e cubana. Migliaia di cubani hanno partecipato alla celebrazione. Un popolo “che ama la festa, l’amicizia, le cose belle”, che “cammina, canta e loda” nonostante abbia delle “ferite, come ogni popolo”: così si è rivolto il Papa alle folle, presenti Raoul Castro e la presidente argentina Cristina Kirchner. Nell’omelia l’invito è stato chiaro: “Il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma

Papa Francesco ha incontrato Fidel Castro

persone”. “Chi non vive per servire, non serve per vivere”, ha scandito. “Dobbiamo guardarci dallo sguardo che giudica – ha detto – e incoraggiarci a credere nello sguardo che trasforma, al quale ci invita Gesù”, che non è “servilismo” ma sentire la prossimità del fratello “fino in alcuni casi a soffrirla”, e a cercare “la sua promozione”. A margine della celebrazione la polizia ha allontanato alcuni dissidenti che cercavano di distribuire volantini di protesta per il mancato incontro con il Pontefice. E sembra che anche alle “Damas de blanco”, mogli e madri dei detenuti politici, sia stato impedito di avvicinarlo. Infine, all’Angelus, l’appello per la pace in Colombia: “Non possiamo permetterci un altro fallimento in questo cammino di pace e riconciliazione”. Con i giovani al centro “Varela” È con i giovani, come spesso accade, che il Papa è stato più spontaneo e allegro. Nella piazza davanti al centro “Varela”, dopo aver ascoltato Leonardo, studente di storia, ha parlato seduto, chiedendo loro di sognare in grande, coltivare l’amicizia sociale, di essere uniti nonostante le differenze, credendo nella cultura dell’incontro. Con un riferimento amaro alla disoccupazione dei giovani in Europa: “Ci sono Paesi con il 40, il 47, il 50% di giovani sotto i 25 anni senza lavoro. Se un popolo non si preoccupa di dare lavoro ai giovani non ha futuro, e i giovani diventano parte della cultura dello scarto in questo impero del dio denaro”. Consapevole di rivolgersi anche a giovani atei o praticanti di altri riti come l’umbanda e la santeria – oltre alla consueta richiesta di pregare per lui ha aggiunto: “Se qualcuno di voi non è credente che almeno mi auguri cose buone”. Patrizia Caiffa

Giovedì 24 settembre 2015

Dalla Cancelleria vescovile per i parroci

Disposizioni su alcuni casi di matrimonio

Si vuole fornire, qui di seguito, alcune risposte a precise situazioni concrete circa il matrimonio di catecumeni, per procedere con maggiore chiarezza anche nel dialogo con i catecumeni stessi. 1. Coniugi entrambi catecumeni già sposati civilmente: in questo caso, ricevendo il Battesimo, ricevono anche la grazia sacramentale del Matrimonio (cfr. Can. 1055), per cui non si celebra il rito religioso del Matrimonio (si annoti nella stessa data del Battesimo il matrimonio in calce all’atto). Se avranno bisogno dell’atto di matrimonio, si rivolgeranno al Municipio, oppure presenteranno la copia dell’unico atto di Battesimo, Cresima e Matrimonio. Se richiesto, può essere fatta la benedizione dei coniugi (cfr. Benedizionale pag. 215ss). 2. Nubendi entrambi catecumeni che convivono: si deve celebrare il rito del Matrimonio in una data ravvicinata dopo la celebrazione del Battesimo. 3. Coniugi, di cui una parte catecumena e una parte cattolica, già sposati civilmente: innanzitutto va regolarizzata la posizione matrimoniale della parte cattolica. Perciò, prima del Battesimo, si celebri il Matrimonio di disparità di culto (cfr. Nuovo Rito del Matrimonio pag. 95ss) oppure si chieda la “sanatio in radice” del matrimonio civile qualora non sia consigliabile la celebrazione religiosa del Matrimonio. Se le condizioni lo consentono, si può anche celebrare il rito del Matrimonio in una data ravvicinata dopo la celebrazione del Battesimo oppure subito dopo il Battesimo in un’unica celebrazione. 4. Nubendi, di cui una parte catecumena e una parte cattolica, che convivono: in primo luogo è da regolarizzare la posizione matrimoniale della parte cattolica. Perciò si celebri il Matrimonio di disparità di culto (cfr. Nuovo rito del Matrimonio pag. 95ss). Se le condizioni lo consentono, si può celebrare il rito del Matrimonio subito dopo il Battesimo in un’unica celebrazione. Si ricorda, inoltre, che per celebrare il Sacramento della Confermazione di candidati già battezzati sposati civilmente o conviventi, di norma il Sacramento della Confermazione non preceda la celebrazione del Matrimonio (cfr. Decreto generale sul matrimonio canonico n. 8). Mons. Mario Balladore - Cancelliere vescovile

LA CARITAS INFORMA

Emergenza profughi

A seguito dell’invito di Papa Francesco all’accoglienza da parte delle parrocchie, don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, rende noto che la Caritas sta ricevendo numerose richieste, anche di singole famiglie italiane, circa la possibilità di accogliere i profughi. A tal proposito è attivo un tavolo tecnico presso la CEI nel quale si sta elaborando un documento da presentare al prossimo consiglio permanente di fine settembre, da cui emergeranno indicazioni su tempi e modi delle accoglienze attivabili. Nella prima settimana di ottobre le Caritas diocesane concerteranno con Caritas Italiana un intervento coordinato.

Terremoto in Cile

Un sisma di magnitudo 8,4 e profondità di 11 km ha colpito il Cile, paese già provato dal precedente terremoto del gennaio 2010. L’epicentro è stato individuato a 177 km a nord di Valparaiso. Caritas Cile si è attivata immediatamente per organizzare gli aiuti, con la presenza dei propri operatori e per distribuire generi di prima necessità alla popolazione evacuata. Il sisma è stato avvertito con forza anche nella provincia argentina di Mendoza e in alcuni barrios di Buenos Aires. Caritas Italiana ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime attraverso Caritas Cile ed è pronta a sostenerla negli interventi più urgenti per i quali ha già messo a disposizione un primo contributo di 100 mila euro. Per sostenere gli interventi in corso, si possono inviare offerte a Caritas Italiana, via Aurelia 796 – 00165 Roma, tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Terremoto Cile”. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: • on line, andando al sito www.caritas.it • UniCredit, via Taranto 49, Roma Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119 • Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474 • Banco Posta, viale Europa 175, Roma Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013 • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113

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CAMPANE


IL POPOLO Giovedì 24 settembre 2015

IL VANGELO DELLA DOMENICA IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 9,38-43.45.47-48)

27 settembre - XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

“Chi non è contro di noi è per noi”

Mc 9,38-43.45.47-48 In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino

e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

San Gregorio, vescovo armeno IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

La Chiesa il 30 settembre fa memoria di San Gregorio detto l’Illuminatore, vescovo cristiano orientale, fondatore e santo patrono della Chiesa apostolica armena, venerato come santo anche dalla Chiesa copta e dalla Chiesa ortodossa. Nacque in Armenia intorno al 260 dalla dinastia reale degli Arsacidi. Suo padre assassinò il sovrano armeno Cosroe I e la sua famiglia per scampare alla strage ordinata dal successore si rifugiò a Cesarea di Cappadocia dove il santo fu allevato da una nutrice cristiana. Gli agiografi attribuiscono la prima influenza cristia-

Vescovo orientale, fondatore della Chiesa apostolica dell’Armenia na ricevuta da Gregorio al luogo della nascita, avvenuta vicino a un monumento eretto in onore di san Giuda Taddeo. Giunto alla maggiore età, si sposò con una cristiana, figlia di un nobile dell’Armenia Minore, dalla quale ebbe due figli, Vrtanes e Aristakes. Quando Gregorio riuscì a fare ritorno nella terra natale, l’Armenia aveva come sovrano Tiridate III, figlio di quel Chosroe I ucciso da suo padre. Tiridate, educato secondo la cultura tardo-ellenistica dell’Impero, perseguì i primi missionari cristiani in Armenia, e in particolar modo Gregorio, che aveva fatto molti proseliti. Lo fece imprigionare nella fortezza-prigione di Khor Virap, nella città di Artashat, dove, si dice, subì ben quattordici specie di torture, una più crudele dell’altra e dove rimase per ben quindici anni dal 298 al 313 mentre infuriava la persecuzione contro i cristiani. Si narra che in quel perio-

do il re armeno fu colto da una terribile malattia, dalla quale nessun medico di corte riusciva a curarlo. Quando la sorella del re ebbe un sogno che le parlò dei poteri miracolosi del predicatore imprigionato Gregorio, il re dopo molte insistenze accettò di farsi curare da lui. Gregorio condotto a corte risanò il re ed esortò lui e i principi ad accettare la religione cristiana catechizzandoli per sei mesi e ottenendone la conversione, al punto che il re fece distruggere gli idoli e abolì il paganesimo. Gregorio intanto trasformò i templi in chiese, erigendo altari e croci, rimandando però la loro consacrazione come pure il battesimo del re, perché non era un vescovo. Per questo motivo Tiridate e i principi lo accompagnarono, con una folta schiera di cavalieri ,fino a Cesarea di Cappadocia per ricevere dal metropolita Leonzio la consacrazione di Katholikos e Patriarca d’Armenia, diventando così la figura primaria della nuova comunità religiosa cristiana. In tutta l’Armenia vennero costruite chiese, conventi e scuole cristiane con la benedizione e l’aiuto economico del sovrano. La più importante di queste

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città fu Echmiadzin, che divenne il fulcro della cristianità armena. Gregorio continuò la sua campagna di evangelizzazione per diversi anni, rischiando spesso la vita a causa delle continue minacce dei vari signori locali ancora fedeli alla religione pagana, ma alla fine si ritirò sulle montagne di Akilisene, dove continuò a vivere come un asceta. Affidò l’amministrazione della comunità cristiana a suo figlio Aristakes che era stato consacrato sin dal 318, in qualità di vescovo d’Armenia, Aristakes partecipò nel 325 al Concilio di Nicea, proclamato dall’imperatore Costantino I per discutere e fissare alcuni importanti punti della fede cristiana. Nello stesso anno, il 325, Gregorio morì in solitudine sul monte Sepouh. Suo figlio Aristakes venne poi ucciso nel 333, al suo posto, in qualità di III Katholikos fu eletto suo fratello Vrtanes che coprì l’incarico dal 333 al 341. Entrambi furono canonizzati dalla Chiesa apostolica armena. Le reliquie di Gregorio furono disperse in diversi luoghi. La sua mano destra si trova a Etchmiadzin e con essa viene benedetto ogni nuovo Katholikos, quella sinistra a Sis, mentre la sua testa si trova a Napoli. Nel centro storico di questa città, infatti, vi è una strada celebre in tutto il mondo, specie in periodo natalizio, per la produzione, esposizione e vendita dei personaggi del presepe. Questa via è dedicata a San Gregorio Armeno e il titolo proviene dalla chiesa intitolata allo stesso santo che vi si sorge lungo il percorso, antica testimonianza della presenza di monaci orientali fin dal 930, rifatta nel 1580, e contenente la reliquia,giunta da Costantinopoli per sottrarla alla furia iconoclasta. È anche venerato come patrono della città di Nardò.

Domenica scorsa Gesù parlava dei bambini, e si diceva a commento che in loro, fragili e poveri di risorse, si potevano vedere anche gli adulti in condizioni economiche, sociali, fisiche e psicologiche di debolezza. Nel Vangelo di questa domenica Marco torna sull’argomento parlando dei “piccoli”, che nel suo linguaggio sono appunto, oltre ai bambini, tutti gli svantaggiati. Per capire quanto il Maestro dice di loro, occorre anche chiarire il senso di un’altra parola, “scandalo”, che di per sé indica una pietra che fa inciampare il viandante e lo fa cadere, con conseguenze più o meno gravi. Gesù la usa in senso morale, per designare quelle parole e quei comportamenti che inducono i “piccoli”, più o meno consapevolmente, a convinzioni e comportamenti negativi, dannosi per sé e per gli altri, quando non addirittura colpevoli davanti a Dio. Chi ne fosse la causa ne porta tutta la responsabilità, con conseguenze gravissime; il divino Maestro lo proclama con parole tra le sue più severe, che non richiedono commento ma solo un risveglio del senso di responsabilità: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”. Prima di questo, il Vangelo tocca un altro argomento. “Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva” (cioè faceva del bene ma non è dei nostri). Lo dice uno degli apostoli, riflettendo verosimilmente anche la mentalità dei suoi compagni, e non solo loro: di un simile atteggiamento la Bibbia stessa offre altri esempi (come quello già dei tempi di Mosè, esposto nella prima lettura: Numeri 11,25-29) e altri ancora, numerosi, ne offrono la storia e l’attualità. E’ la mentalità settaria di chi ritiene di detenere il monopolio della verità, della giustizia, del bene, e considera usurpatori quanti in qualche misura lo condividono. Ma per i cristiani non è, non deve essere così. “Non glielo impedite”, comanda Gesù; “chi non è contro di noi è per noi”. Nei secoli, ne sono un esempio ancora oggi i missionari, l’aderenza al Vangelo ha portato i cristiani a creare ospedali, scuole, orfanotrofi, mense

per i poveri e una miriade di altre opere di assistenza e di promozione della dignità umana. Se poi, come è avvenuto spesso, di quelle opere i governi si sono appropriati (magari anzi, riconoscendone l’utilità e disponendo di mezzi più cospicui, incrementandone numero e qualità), nessuna recriminazione! Se il bene vien fatto, non importa da chi; la carità cristiana trova sempre nuovi campi di applicazione. Qualche problema semmai sorge con chi pretende di appropriarsi della verità, assumendo un atteggiamento intollerante verso i portatori di altri principi e valori, un atteggiamento che non di rado, anche ai nostri tempi, sfocia in tentativi di prevaricazione quando non - lo sanno bene i cristiani di troppi Paesi di questo mondo - in forme aperte o subdole di persecuzione. In proposito torna utile il Vaticano II (“Nostra Aetate”, 2) quanto afferma circa i rapporti con le religioni non cristiane: “La Chiesa cattolica nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella Verità che illumina tutti gli uomini”. Dunque, il Concilio ribadisce che i cristiani non sono una setta; pur senza tradire le proprie convinzioni, sono felici di riconoscere in quelle di altri le consonanze con le proprie, e sono disposti a collaborare con loro per il bene comune; hanno il diritto-dovere di proporre quello in cui credono, ma non pretendono di imporre nulla a nessuno, e si aspettano dagli altri lo stesso atteggiamento.

LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura Nm 11,25-29 Salmo Responsoriale Sal 18 Seconda Lettura Gc 5,1-6


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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 18). Resurrezione (tel. 44674) ore 10 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapa-ce (tel. 646108) ore 11. Campoferro ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore

11. Carmine festivo 11,15. Ospedale ore 17. Gerlina ore 9. San Sebastiano (rito bizantino ucraino) ore 14. San Giovanni (rito ortodosso rumeno) ore 10. Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 settembre 2015 Giovedì 24: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Venerdì 25: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Sabato 26: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 27: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Lunedì 28: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436)

Retorbido Volontari da tutta la Provincia per un “giorno di Protezione Civile”

La più grande esercitazione del 2015

RETORBIDO - Sabato, dalle 2 di mattina alle 24, il comune di Retorbido ha ospitato la più grande esercitazione di Protezione Civile del 2015 a livello provinciale, con la simulazione di soccorsi dovuti ad un evento sismico. Ben 32 organizzazioni di volontariato di tutto il territorio provinciale e 230 volontari, suddivisi nelle specialità Logistica, Emergenza Idrgeologica, Antincendio boschivo, Cinofili, Equestri e Soccorso Alpino, si sono esercitati tutto il giorno con lo scopo di testare le procedure d’intervento, la reattività, le capacità di gestione di emergenze in concomitanza ad un altro evento (EXPO) e infine, ma non meno importante, testare la catena di comando. Quest’ultima, posizionata

nell’Unità di Crisi a Retorbido, è stata coordinata dalla Sala Operativa della Protezione Civile a Voghera, in via Prati Nuovi 18, dal dirigente Mauro Maccarini, e dai tecnici Marino Scabini, Marco Feltri, Massimiliano Milani, Sara Scanarotti e Carlo Alberto Conti. La presenza dei volontari della Protezione Civile è fondamentale e di vitale importanza nei casi di dissesti, frane, smottamenti, alluvioni e incendi di grande portata. La struttura della Protezione Civile è formata da un ufficio con presenti tre tecnici e un responsabile amministrativo (Mauro Maccarini). La Provincia di Pavia è stata suddivisa in due zone: l’Oltrepò pavese coordinato da Marco Feltri, mentre la Lomellina e il Pavese da Massimiliano Milani.

Sul territorio sono presenti 88 organizzazioni che comprendono 16 associazioni e 72 gruppi comunali con circa 1500 volontari. L’antincendio boschivo è seguito da Marino Scabini che è anche il responsabile del centro polivalente per le emergenze la cui sede è ormai operativa ed è stata trasferita da Rivanazzano Terme a Voghera: sarà inaugurata entro la fine dell’anno. L’edificio ristrutturato, ospita nel piano superiore: una sala operativa collegata in diretto contatto con la Regione Lombardia, 118 e con tutte le forze dell’ordine, un ufficio per il responsabile, una segreteria e una astanteria per permettere ai volontari di riposarsi e quindi di alternarsi in caso di emergenze che si protraggono nel tempo. Nel piano inferiore c’è in-

vece un magazzino con tutte le attrezzature e i mezzi della colonna mobile provinciale che consente di poter essere operativi e di raggiungere in tempi brevi le località che necessitano di interventi immediati. I mezzi sono già stati utilizzati per l’Aquila e l’Emilia. La Provincia ha inoltre incaricato dei volontari per seguire i settori più specifici della Protezione Civile, così suddivisi: Logistica, Giuseppe Faè, Antincendio boschivo, Mauro Amigoni, Idrogeologico Fluviale, William Aquilini, Idrogeologico Terrestre, Daniele Maggi e Vettovagliamento, Alida Brusoni. Sono state poi identificate 9 aree coordinate da altrettanti referenti pronti ad attivare velocemente gli interventi in caso di emergenza. Mattia Tanzi

SANTA MARGHERITA DI STAFFORA - Sarà organizzato da un gruppo di amici di Casanova Staffora in collaborazione con l’Atletica Iriense e Oltrepò Trail, domenica 18 ottobre, l’evento intitolato “Corri con Michele per la Ricerca”. La manifestazione, oltre al ricordo di Michele Benzoni scomparso il 24 maggio, ha lo scopo di raccogliere fondi per fare una donazione all’Airc (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro). Si tratta di una gara competitiva di corsa in salita con in parallelo una camminata non competitiva a passo li-

bero, aperta a tutti. Il ritrovo è previsto alle ore 8 in piazza dei Mulattieri in frazione Casanova di Destra, mentre la gara prenderà il via alle ore 9.30. Il percorso toccherà la frazione Casanova di Sinistra e le località di Bocco, Pian della Ciappa e Pian della Mora. Al termine della gara, dopo le premiazioni, verrà distribuita ai partecipanti la polenta con cinghiale nel centro polifunzionale di Casanova Staffora. La giornata si concluderà con le premiazioni alla presenza del sindaco Andrea Gandolfi.

“Corri con Michele” per la ricerca Evento benefico a Casanova Staffora

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Giovedì 24 settembre 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA Martedì 29: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Mercoledì 30: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)

Edicole aperte domenica 27 settembre 2015 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 27 settembre 2015 (Turno B): TOTALERG, via Tortona 66; Q8, p.le Quarleri 5.

TORRAZZA COSTE - Contributi per i bambini

L’amministrazione ha aderito all’iniziativa “Dote Sport”

TORRAZZA COSTE L’amministrazione comunale di Torrazza Coste ha aderito all’iniziativa “Dote Sport”, che prevede un contributo massimo di 200 euro per sostenere le spese di partecipazione ad attività sportive di bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni. La Regione Lombardia prevede un aiuto per assicurare la possibilità di praticare uno sport ad un maggior numero di utenti che non hanno ancora raggiunto la maggiore età. La “Dote Sport” è rivolta a minori di età compresa tra 6 e 13 anni (“Dote Junior”) e ai ragazzi da 14 a 17 anni (“Dote Teen”), appartenenti a famiglie residenti in Lombardia, che vengano iscritti e frequentino un corso o un’attività sportiva nel periodo tra settembre 2015 e giugno 2016. E’ prevista una riserva del 10% delle risorse disponibili a favore dei minori sia

“junior” che “teen”. Possono accedere alla “Dote Sport” le famiglie in possesso dei seguenti requisiti: residenza da almeno 5 anni in Lombardia, residenza dal richiedente in uno dei Comuni aderenti all’iniziativa, valore Isee non superiore a 20 mila euro. Un altro requisito riguarda la preiscrizione o iscrizione del minore, nel periodo di riferimento, a corsi o attività sportive che prevedano il pagamento di quote di iscrizione o di frequenza, che abbiano una durata continuativa di almeno sei mesi, che siano tenuti da associazioni o società sportive dilettantistiche scelte dalla famiglia tra quelle iscritte al Registro Coni o affiliate a federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva. Il Comune continua così a incentivare le politiche sportive.

MONTU’ BECCARIA - Sabato 26 settembre

La finale del Got Talent Show nel teatro comunale Dardano MONTU’ BECCARIA Sabato 26 settembre nel teatro Dardano di Montù Beccaria si svolgerà la finalissima del concorso “Got Talent Show”. Dopo le tappe organizzate in estate, dall’agenzia “Monnalisa Management” in diversi comuni della Provincia di Pavia, cantan-

ti, attori, ballerini e gruppi non professionisti si sfideranno per la vittoria finale, alle ore 21, sul palco di piazza Umberto 1. La serata, presentata da Paolo Ariano e da Leo Bosi, terminerà con le premiazioni alla presenza del sindaco di Montù Beccaria Amedeo Quaroni.


Varzi La Provincia interverrà a Brallo, Sanguignano, Calghera, Rossone

Stanziati 400 mila euro per le frane

La frana che ha colpito un tratto di strada provinciale a 500 metri dal Brallo di Pregola

Maurizio Visponetti

VARZI - La Provincia di Pavia ha stanziato circa 400 mila euro per la sistemazione delle strade dell’Oltrepò Pavese. “Durante l’incontro tenutosi giovedì con i funzionari dello Ster di Regione Lombardia e i rappresentanti della Comunità Montana abbiamo fatto il punto della situazione sulle frane. – spiega Maurizio Visponetti – In quell’occasione si è deciso di mappare tutti gli smottamenti attivi e meno attivi del territorio oltrepadano con lo scopo di stilare un progetto che sarà presentato in Regione Lombardia. Inoltre, come

gnalati dal nostro ente. Interventi fondamentali che devono essere realizzati prima dell’inverno al fine di evitare l’isolamento di alcuni paesi a causa di un peggioramento delle strade. II progetto degli interventi sarà presentato agli interessati nella sede della Comunità Montana”. Per l’assessore dell’ente montano Carlo Ferrari si tratta di un primo risultato positivo in prospettiva di un tavolo permanente creato appositamente per la situazione delle frane nel territorio appenninico. Mattia Tanzi

provincia di Pavia siamo riusciti a stanziare, nonostante le difficoltà, circa 400 mila euro per le situazioni più critiche. Stiamo avviando le prime procedure ed entro il mese di novembre dovrebbero prendere il via i primi interventi”. I lavori di sistemazione dei tratti di strada compromessi interesseranno: la frana di Rossone nel comune di Zavattarello, il tratto di strada sulla Sp 90 che porta a Pian del Poggio nel comune di Santa Margherita di Staffora, la frana di Sanguignano nel comune di Montesegale e la frana di Calghera nel

comune di Valverde. Un intervento sarà garantito anche sulla strada dissestata a pochi chilometri dal centro turistico del Brallo di Pregola. Inoltre, verrà effettuato un sopralluogo sullo smottamento che ha colpito il tratto di viabilità tra la località di Collegio e Menconico. Soddisfatto il presidente della Comunità Montana Gianfranco Alberti che dice: “Fa piacere constatare l’impegno della Provincia che è riuscita a stanziare un contributo di circa 400 mila euro su interventi importantissimi che erano stati se-

SALICE TERME - Secondo i dati forniti dagli uffici Iat i contatti sono aumentati del 50% rispetto al 2014

Stagione turistica positiva per la Provincia di Pavia

SALICE TERME - I numeri parlano chiaro: i contatti negli uffici IAT (Informazione e Accoglienza Turistica) e negli Info Point della provincia sono quasi raddoppiati rispetto all’anno 2014, con i mesi estivi di luglio e agosto che hanno fatto registrare un vero e proprio boom di richieste di informazioni e di materiale turistico, soprattutto allo IAT di Pavia (con 1718 contatti a luglio e 2055 ad agosto) e di Salice Terme (1015 a luglio e 1371 ad agosto). Ottimi risultati anche nel nuovo Info Point in piazza della Stazione a Pavia che, inaugurato il 28 giugno, alla fine di agosto ha registrato 1700 contatti (729 a luglio e 971 ad agosto). Vediamo i numeri nel

IL POPOLO

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Emanuela Marchiafava

dettaglio: dall’inizio dell’anno alla fine di agosto si sono registrati 23086 contatti in tutte le strutture IAT e Info Point, a fronte di 16404 contatti nello stesso

periodo del 2014, con un incremento del 29%. Nel luglio 2015 si sono registrati 4131 contatti contro i 2381 del 2014, con un incremento del 57,6%. Nell’agosto del 2015 i contatti sono stati 5041 contro i 2617 del 2014, con un incremento del 51,9%. Ecco gli incrementi nelle tre città nei primi otto mesi del 2015 rispetto al 2014: Pavia ha avuto 12666 contatti rispetto ai 9465 del 2014, con un incremento del 25%; Salice ha avuto 4141 contatti rispetto ai 3971 del 2014, con un incremento del 4,1%; Vigevano ha avuto 5533 contatti a fronte dei 2968 del 2014, con un incremento del 46%. “Con 23.086 contatti abbiamo già raggiunto a fine agosto il

92% dei contatti totali di tutto il 2014 (29.940 contatti). Calcolando che settembre e ottobre sono mesi di alta stagione per i nostri flussi turistici – commenta l’assessore al Turismo della Provincia di Pavia, Emanuela Marchiafava – e che quest’anno coincidono con gli ultimi due di apertura di Expo, è assolutamente sensato prevedere di raggiungere i 35 mila e anche i 40 mila contatti da qui a fine anno, con un aumento del 50%. In ogni caso, un incremento mai raggiunto negli anni scorsi. A inizio 2016 cominceremo ad avere invece i dati totali delle presenze alberghiere, visto che le strutture comunicano i dati definitivi del secondo semestre più avanti”.

CELLA - Si è tenuto domenica 20 settembre il 57esimo anniversario della fondazione del Tempio della Fraternità di Cella di Varzi alla presenza delle autorità civili, religiose e militari. La manifestazione ha preso il via alle ore 10.45 con l’alza bandiera che ha visto schierati i militari dell’Aeronautica italiana, mentre alle ore 11 è stata celebrata la Santa Messa da monsignor Carlo Curone parroco della Cattedrale di

Tortona. Al termine delle funzioni religiose c’è stata la deposizione della corona d’alloro davanti al monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Hanno partecipato tra gli altri il sindaco e presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese Gianfranco Alberti, il vice sindaco di Voghera Giuseppe Fiocchi, il consigliere provinciale Raffaele Sala e il sindaco di Bagnaria Mattia Franza.

Celebrato l’anniversario della fondazione del “Tempio della Fraternità”

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Giovedì 24 settembre 2015 ZAVATTARELLO - Gli apicoltori vogliono la Dop

Nascerà il “Paese del Miele”

ZAVATTARELLO - Zavattarello si trasformerà in un vero e proprio centro di produzione e promozione del miele di alta valle con l’obiettivo di ottenere il marchio Dop. Questo percorso ambizioso, ma non impossibile, nasce dalla volontà di alcuni apicoltori del territorio montano che intendono investire su un prodotto di alta qualità e dal sindaco di Zavattarello Simone Tiglio che ha dato la massima disponibilità ed impegno per un rilancio dell’apicoltura. “L’idea è quella di percorrere una strada alternativa di valorizzazione dell’economia locale, attraverso una certificazione della produzione di miele già diffusa in alta valle. – spiega il primo cittadino Tiglio – Fino ad ora, se pur raggiungendo picchi di qualità elevatissimi, la produzione di miele è limitata all’autoconsumo e ad una vendita su un mercato di nicchia”. Alcuni giorni fa una ventina di apicoltori della zona si sono dati appuntamento nella sala consiliare del municipio di Zavattarello con lo scopo di avviare un percorso che intende giungere all’ottenimento della Dop. Seguendo un iter simile a quello del Salame di Varzi. “Le premesse ci sono tutte. – continua Tiglio – Infatti, il nostro è un territorio incontaminato, ricco di essenze arboree e floreali, ideali per la produzione del miele. Anche se si chiamerà ‘Miele di Zavattarello’ il marchio esteso a tutti quei produt-

tori dell’alta valle, che seguiranno il disciplinare che prevede: l’assoluta purezza del miele, l’utilizzo di essenze locali e una lavorazione rispettosa del ciclo di vita delle api e dell’ambiente che circonda l’alveare”. Il disciplinare sarà steso nelle prossime settimane dall’Associazione Apicoltori dell’Oltrepò Montano guidata dal presidente Enrico Baldazzi che si è costituita domenica proprio nel borgo. Il comune di Zavattarello sosterrà a 360 gradi l’iniziativa fornendo una sede nel palazzo che si trova in piazza Dal Verme. “Questa è un’iniziativa che nasce in una fase storica caratterizzata da interessanti prospettive per i produttori di miele. Attualmente il mercato italiano vede un’importazione del 40%. – afferma Tiglio – Un mercato in sicura espansione che potrà diventare un’alternativa eco sostenibile per i giovani in cerca di un reddito che non dovranno quindi abbandonare la valle”. Uno dei promotori di questa importante iniziativa è Riccardo Baldazzi figlio del presidente Enrico e titolare dell’azienda Cascina Mirani di Zavattarello che ha deciso cinque anni fa di investire tempo, denaro e passione nel “pianeta” miele. Oltre al disciplinare la neonata associazione ha già creato un logo e dei cartelloni promozionali che saranno posizionati in tutti gli accessi al borgo. Ugo Celasco

Camminata nel sentiero di Pippone

VARZI - L’associazione Culturale Varzi Viva organizza sabato 26 settembre a Varzi una camminata in notturna lungo un sentiero che ha segnato la storia d’Italia per un fatto di sangue che sconvolse profondamente la comunità varzese. Protagonista della vicenda fu Giuseppe Malaspina soprannominato “Pippone”, l’ultimo condannato a morte del Regno d’Italia tramite impiccagione con verdetto del 5

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marzo 1864 dalla Corte d’Assise d’Alessandria. L’itinerario proposto, come lo scorso anno, parte da Varzi in direzione di Casa Bertella, Dego, Caposelva con ritorno a Varzi. Il ritrovo è alle ore 19.30 in piazza della Fiera a Varzi, davanti all’area camper, con rientro previsto alle 24. L’associazione Culturale Varzi Viva organizzerà molti altri eventi sia culturali sia naturalistici.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 24 settembre 2015

Casteggio All’inaugurazione presente l’assessore regionale Gianni Fava

Tanti visitatori ad “Oltrevini 2015”

L’inaugurazione della 45^ edizione di “Oltrevini”

CASTEGGIO - Grande successo per la 45^ edizione di “Oltrevini”, inaugurata venerdì pomeriggio dall’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Fava, insieme al sindaco di Casteggio, Lorenzo Callegari, al presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone, all’assessore provinciale Emanuela Marchiafava e al consigliere regionale Giuseppe Villani. “Questa edizione – ha detto il presidente di Clastidium Lavora, la società organizzatrice di ‘Oltrevini’, Piero Bonferon – è stata incentrata ancor

più dello scorso anno sull’accoglienza. I visitatori si sono sentiti ospiti e hanno potuto visitare la nostra manifestazione con agio, prendendosi tutto il tempo necessario”. L’evento, che si è chiuso domenica sera, ha visto, oltre ai tradizionali stand, ampi spazi di approfondimento per l’enogastronomia locale, con degustazioni e momenti di intrattenimento, e ospiti di caratura, come il giornalista Gioacchino Bonsignore, Chef Rubio e Don Pasta. “Si è chiusa la 45^ edizione di ‘Ol-

trevini’. – ha commentato il direttore del Consorzio Tutela Vini Doc Oltrepò Pavese Emanuele Bottiroli – Il presidente di Clastidium Lavora, Piero Bonferoni, e il nuovo patron della Rassegna di Casteggio, Patrizio Chiesa (degno erede di Renzo Guarnaschelli e Gianni Saporiti), hanno dato il massimo al pubblico e ai produttori del territorio che hanno capito quanto conti proiettare nel futuro una tradizione fatta d’incontro, sorrisi e amicizia tra ottimi vini e sapori autentici. Grazie alla Città Di Casteggio, in primis al sindaco Lorenzo Callegari, per aver creduto e voluto la ristrutturazione dell’ex area Truffi (oggi area OltrExpo), unica struttura fieristica permanente dell’Oltrepò Pavese. C’è ancora molto da fare? Sì, ma chi mai comincia mai arriva e qualcuno ha cominciato e non mollerà”. La manifestazione ha visto la presenza di oltre 100 espositori e dei migliori vini dell’Oltrepò Pavese che sono stati apprezzati dai tanti visitatori. Questa edizione targata Expo ha rafforzato l’impegno del comparto vino Oltrepò volto ad una migliore promozione e alla ricerca di nuovi mercati. Mattia Tanzi

Domenica a Montesegale la XXI edizione della “Fiera di San Damiano” MONTESEGALE - Si svolgerà a Montesegale la XXI edizione della Fiera di San Damiano a Montesegale. L’evento, organizzato dal Comune e dalla Pro Loco, sarà patrocinato da Regione Lombardia, dalla Provincia di Pavia, dalla Camera di Commercio di Pavia, dalla Comunità Montana Oltrepò Pavese, dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia e dall’Associazione Borghi Autentici d’Italia. Domenica 27 settembre la quotidianità della vita e della corte medievale irrompe ancora una volta nel presente tramite il passaggio spazio temporale aperto nelle mura del Castello di Montesegale, con la nuova edizione del Mercato Medievale. La chiassosa atmosfera della compravendita di merci e prodotti agricoli

caratteristica delle giornate in cui dalle campagne e dai borghi confluivano a corte i commercianti di ogni genere rivive e rimbomba ancora a ridosso delle antiche mura, dove agricoltori, salumieri, panettieri e perfino venditori di indulgenze andranno in cerca di nuovi clienti. A partire dalle ore 10 i battenti apriranno per tutti coloro che vorranno immergersi nelle atmosfere del commercio e della tradizione agricola e artigianale, guidati dai produttori locali che coi loro banchetti mostreranno le loro prelibatezze, coinvolgendo il pubblico in prima persona. Seduti sul trono, il Conte palatino Giovanni Antonio Gambarana e la Contessa contempleranno la serenità del giorno di festa ed attenderanno gli avventurosi ospiti per condurli nel vastis-

simo Feudo di Montesegale. Anche quest’anno gli arcieri più abili dell’A.S.D. Arcieri Ardivestra si sfideranno nel cuore del Feudo di Montesegale per la 4^ Edizione della Disfida di tiro con l’arco. Durante la rievocazione storica, passeggiando per le vie del borgo, si potranno, infatti, visitare il mercato medioevale, incrociare dame, cavalieri e soldati che passeggiano, osservare gli sbandieratori, i cantastorie e soprattutto ammirare gli arcieri che si esibiranno in una spettacolare gara di tiro con l’arco. Per tutta la domenica sarà possibile immergersi, come per magia, in uno scorcio di storia affascinante e indimenticabile. L’inaugurazione si terrà alle ore 11 e al termine della cerimonia ci sarà un aperitivo con degustazione dei

prodotti De.Co. Dalle ore 10 alle ore 19 i turisti potranno ammirare gli stand di prodotti tipici enogastronomici, artigianato, tradizioni, antichi mestieri e il Mercatino dei prodotti De.Co. Dalle ore 11 ci sarà l’esposizione dei Maestri incisori del Museo del Fango di Messina e la degustazione del Salame di Varzi DOP, dei prodotti De.Co. di Montesegale e dei vini DOC e DOCG dellOltrepò. Dalle ore 15 si terrà l’osservazione diurna ai telescopi a cura dell’associazione astrofili Tethys e Teti dell’Osservatorio Astronomico di Cà del Monte mentre alle 15.30 prenderà il via la sfilata del corteo storico “Controversie tra i Gambarana e i Malaspina” . Infine, alle ore 16.15 la disfida con l’arco che culminerà con le premiazioni.

IL POPOLO

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In Breve

CASEI GEROLA/EVENTI

La Festa di San Maurizio

Domenica 20 settembre si è svolta nell’Insigne Collegiata di Casei Gerola la festa di San Maurizio per la provincia di Pavia. La S. Messa solenne, officiata dal parroco don Maurizio Ceriani, in veste di Priore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro per la Lombardia, ha visto la partecipazione di numerosi cavalieri e dame dell’Ordine, insieme ad una delegazione ufficiale del Sovrano Militare Ordine di Malta e ad una nutrita rappresentanza di Alpini, di cui San Maurizio è altresì patrono. La ricorrenza coincideva con i 1500 anni dalla fondazione dell’Abbazia di Agaunum, ad opera di San Sigismondo, sul luogo del martirio di San Maurizio e dei Legionari della Legione Tebea. Per solennizzare levento l’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (Delegazione di Lombardia Vicariato di Pavia) ha donato 1.500 pappe per neonati (una per ogni anno di vita dell’Abbazia di Agaunum) al Centro Aiuto alla Vita di Castelnuovo e di Novi Ligure. PIETRA DE’ GIORGI/TENUTA “CALCABABBIO”

Un convegno sull’autismo

Domenica 27 settembre, alle ore 17.30, presso il Centro Enoculturale “Tenuta Calcababbio” a Pietra de’ Giorgi, si terrà la conferenza sul tema “Disturbi dello spettro dell’autismo”. Il relatore sarà Paolo Manfredi, Neuropsichiatra infantile, Responsabile medico della sede dell’Istituto Dosso Verde di Milano e Responsabile dell’ambulatorio per i disturbi del linguaggio e dell’apprendimento Dosso Verde di Pavia. L’ingresso alla conferenza è gratuito. Ai partecipanti è offerta la possibilità di concludere la serata con un’apericena al costo di 20 euro. Si richiede prenotazione (Tel. 0385.749084 340.9114031; mail: info@tenutacalcababbio.it).

RUINO/TRADIZIONI

La Madonna di Montelungo

Ritorna la tradizionale festa al Santuario di Nostra Signora di Montelungo in comune di Ruino. L’appuntamento è per domenica 27 settembre. Le Messe saranno celebrate alle ore 8.30 e 9.30. Alle ore 10.30 funzione solenne con i canti della corale. Alle ore 16 la concelebrazione sarà presieduta da don Claudio Carbeni, Vicario Episcopale della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Anima la Corale del Santuario. Saranno presenti sacerdoti per le confessioni. Dopo la Messa si snoderà la processione alla cappella delle apparizioni.

Dal Bilancio Sociale della Residenza Sanitaria Assistenziale “Varni Agnetti” la fotografia di una gestione virtuosa

GODIASCO - La Fondazione Varni Agnetti onlus presenterà nel mese di ottobre 2015 il proprio Bilancio Sociale a tutti gli stakeholder del territorio, allo scopo di condividere i più che positivi risultati raggiunti e le sfide che la Fondazione, in collaborazione con gli Enti Locali e le diverse realtà territoriali, si pone per il futuro. La Fondazione è amministrata da un Consiglio composto da sette membri, compreso il presidente: il parroco di Godiasco Salice Terme, membro di diritto, a tutela delle volontà della donataria Famiglia Agnetti; 1 amministratore nominato dal Comune di Fortunago; 3 amministratori nominati dal Comune di Godiasco Salice Terme; 1 amministratore nominato dal Comune di Montesegale; 1 amministratore nominato dal Comune di Rocca Susella. presidente del Consiglio di Amministrazione: Elio Berogno, Vice presidente: Rovati Tiziana. Tra i Consiglieri: Donata Ambrosini, Gian-

carlo Orezzi, Maurizio Mula, Emanuele Lanfranchi, Mons. Rino Mariani. Si tratta di un percorso di radicamento territoriale forte basato, soprattutto, sulla collaborazione con le realtà locali. La realizzazione di questa quinta edizione del Bilancio Sociale permetterà alla Fondazione Varni Agnetti di affiancare al “tradizionale” bilancio di esercizio, questo nuovo strumento di rendicontazione che fornisce una valutazione pluridimensionale del valore creato dalla RSA. Il bilancio sociale tiene, altresì, conto della complessità dello scenario all’interno del quale si muove la Fondazione e rappresenta l’esito di un percorso attraverso il quale l’organizzazione rende conto, ai diversi portatori di interessi interni ed esterni, della propria missione, degli obiettivi, delle strategie e delle attività. Ecco ora alcuni dati emersi: il 90% degli ospiti è completamente non autosufficiente ovvero bisognoso di cure sanitarie ed assi-

stenziali elevate; infatti, il personale è solo in piccola parte impiegato in attività che non hanno diretto impatto sull’ospite; la R.S.A. Varni Agnetti ha erogato nel 2014 30.665 giornate di assistenza; l’attenta gestione della lista d’attesa ha permesso di ottenere un livello di occupazione dei posti letto che supera la percentuale del 99,99% dei posti accreditati (il tasso saturazione R.S.A. lombarde è pari a circa il 95% ); i costi sostenuti sono per oltre l’83% spese dirette di assistenza (mentre il riferimento delle RSA lombarde è pari a circa il 71%); il 50% degli ospiti della R.S.A. proviene dal territorio della Comunità Montana Oltrepò Pavese; un ospite della R.S.A. Varni Agnetti risparmia in un anno circa 5.000,00 euro rispetto alla retta media territoriale delle R.S.A. dell’Oltrepò Pavese e circa 6.000,00 euro rispetto alla retta media della RSA della Lombardia. È fondamentale sottolineare che le rette della R.S.A. e del

C.D.I. Varni Agnetti sono le più basse del territorio della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. La soddisfazione dei clienti è molto alta, gli obiettivi della Fondazione sono: garanzia di un’elevata qualità assistenziale, continuo miglioramento del servizio, grande umanità nei rapporti con l’ospite, formazione continua del personale, gestione economica efficiente tale da consentire non solo il finanziamento delle attività correnti, ma anche investimenti infrastrutturali significativi: queste sono le argomentazioni documentate vincenti del Bilancio Sociale della Fondazione Varni Agnetti. I risultati delle attività svolte saranno presentati e rendicontati in modo serio e rigoroso di anno in anno. Il bilancio economico ha evidenziato un utile netto di circa 11.000,00 euro ed un tasso di remunerazione del capitale di credito molto basso ovvero l’1,1%. Stefania Bertonazzi

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IL POPOLO

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CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

ERTONINO

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 settembre 2015 Giovedì 24: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Venerdì 25: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Sabato 26: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630); 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264); Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403)

Tortona Il 26 settembre sarà consegnato a Lina Sastri il premio Lavagnino

“Il Sacro nel Cinema” in musica

premio “Lavagnino Cinema 2015”, si cimenterà in alcune letture attinenti al sacro. Di lei si ricorda la toccante la sua interpretazione di mamma Margherita nel film “Don Bosco”, interpreatato da Fulvio Insinna. Introdurrà la serata Natale Spineto, professore di storia delle religioni all’Università di Torino, sul tema Cinema e Religione. I Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria eseguiranno brani tra sacro e profano, tratti da film e musicati da Lavagnino, Morricone, Ortolani e Frisina. Lina Sastri è attrice, cantante, autrice, regista e artista di palcoscenico. Ha lavorato tra i tanti con il grande Eduardo de Filippo e con i registi Nanni Loy, Nanni Moretti, Carlo Lizzani, Giuseppe Tornatore, Woody Allen, Pupi Avati. Alcuni dei suoi partner sul set sono stati sono Roberto Benigni, Mariangela Melato, Virna Lisi, Omar Sharif, Giancarlo Giannini, Valeria Golino e Stefania Sandrelli. Tra le numerose fiction televisive ha avuto ruoli in: La Bibbia, S. Rita da Cascia, Don Bosco e San Pietro. In amL’attrice Lina Sastri che riceverà il premio “Lavagnino Cinema 2015” bito musicale la canzone Assaje di Pino TORTONA - Continuano con succes- no di Arte Sacra, sarà presentata al Daniele (colonna sonora del film “Mi so le serate del XV Festival Internazio- pubblico la serata dal titolo “Il Sacro manda Picone”). Esporta in tutto il nale “Angelo Francesco Lavagnino nel Cinema”, riflessioni e aneddoti in- mondo spettacoli che raccontano il sud. Musica e Cinema”, che vede anche tervallati da suggestioni musicali, con Ha cantato con Gaetano Veloso e Ray quest’anno la prestigiosa adesione del particolare riguardo al bicentenario del- Charles. Numerosa è la sua discografia. la nascita di San Giovanni Bosco. Presidente della Repubblica. Nella Pasqua 2013 è stata la voce reciSabato 26 settembre, alle ore 21, a L’evento prevede la straordinaria pre- tante della via Crucis alla presenza del Tortona, nella suggestiva Cappella al- senza della grande attrice Lina Sastri, Santo Padre, trasmessa in mondovisiol’interno del Seminario Vescovile, nel vincitrice di 3 David di Donatello e 2 ne. La serata, presentata da Genny Nocui edificio si trova il Museo Diocesa- nastri d’argento, che oltre a ricevere il tarianni, è a ingresso libero. CASTELLANIA - La cerimonia di inaugurazione con Giovanni Malagò presidente del Coni e il Vescovo di Tortona

La statua di Fausto Coppi è tornata nella sua terra

CASTELLANIA - Lunedì 21 settembre Fausto Coppi è tornato a casa e può vigilare sul suo paese con affetto. In questa data, infatti, è avvenuta l’inaugurazione della statua del Campionissimo, collocata all’ingresso del sacrario dei fratelli Serse e Fausto Coppi. Il manufatto in bronzo realizzato per le Olimpiadi di Roma del 1960 ed esposto davanti al velodromo dell’Eur è stato assegnato dal Coni in comodato d’uso gratuito e permanente al comune di Castellania. Alla cerimonia erano presenti il presidente del Coni Giovanni Malagò, il vescovo di Tortona Mons. Vittorio Viola, i figli di Coppi, Marina e Faustino, diversi amministratori del territorio tortonese e novese, alcuni compagni di ciclismo di Coppi e numerosi appassionati delle

Il Col. Scandone, il Vescovo Mons. Viola, Ferrari Cuniolo e Malagò

due ruote. Il sindaco di Castellania Sergio Vallenzona ha definito l’arrivo della statua “un secondo ritorno di Coppi al suo paese, anche se solo in forma monumentale”. Il presidente del Coni

nel suo intervento ha ripercorso la storia della statua e l’intenzione dell’ente sportivo di valorizzare sempre più i territori. La scultura, dopo anni di deposito nei magazzini romani del Coni, ha su-

(Foto Ferretti)

bito un accurato restauro da parte dello Studio Gabbantichità di Tortona. Raffigura Coppi che saluta con la mano destra tenendo in mano un caschetto da ciclista nella sinistra.

Giovedì 24 settembre 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Domenica 27: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Lunedì 28: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 29: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 30: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 27 settembre 2015 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti. ALESSANDRIA - Sostituisce Alessandro Della Nebbia

Il nuovo Comandante provinciale dei Carabinieri è Enrico Scandone

ALESSANDRIA - Dallo scorso 10 settembre il nuovo Comandante Provinciale di Alessandria è il Colonnello Enrico Scandone, che succede al Colonnello Alessandro Della Nebbia, trasferito a Roma. Il Colonnello Scandone, 46 anni, di Torino, coniugato e con due figli, proviene da Palermo, dove ha retto il Comando del Gruppo Carabinieri del Capoluogo siciliano. Nel corso della sua carriera è stato Comandante di Plotone e insegnante presso la Scuola Sottufficiali Carabinieri di Firenze e presso l’Accademia Militare di Modena; da Capitano, ha comandato le Compagnie Carabinieri di San Miniato, Firenze Oltrarno e quella di Palermo - San Lorenzo. Assegnato successivamente all’Ufficio Legislazione del Comando Generale dell’Arma, nel cui ambito ha ricoperto vari incarichi tra i quali quello di Capo Sezione “Studi e condizione

militare”, è poi tornato nuovamente in Sicilia quale Comandante del Gruppo carabinieri di Palermo, con competenza estesa, oltre all’area urbana del capoluogo, ai comuni di Bagheria, Misilmeri e Carini. Anche il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Alessandria ha un nuovo comandante nella persona del Maggiore Giacomo Tessore, che ha sostituito il Maggiore Giuseppe Bertoli, trasferito a Vicenza.

TORTONA - Domenica scorsa a San Giacomo

Festa patronale dell’Addolorata

TORTONA - Domenica 20 settembre la comunità di San Giacomo celebra la propria patrona, Maria Addolorata. Tre significativi appuntamenti precedono la festa: domenica 13 la visita del Museo Diocesano di Arte Sacra guidati da Lelia Rozzo, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali, giovedì 17 alle ore 21 il prof. Giancamillo Cortemiglia illustra un suo recente viaggio in Cina e venerdì 18 Diego Sparpaglione, Presidente dell’AC parrocchiale, presenta “L’Uomo della Sindone”. Sono bei momenti di vita parrocchiale, così come lo è il Settenario da lunedì 14 con il Rosario e la Benedizione Eucaristica seguita dalla Messa celebrata dal parroco don Alberto Rossella. Domenica 20 la Messa delle ore 11 è presieduta da Mons. Luigi Quaglini che, nel corso dell’omelia, cita lo “Stabat Mater” di Jacopone da Todi: Maria è lì, in lacrime, sotto la croce del Figlio che, affidandola al discepolo Giovanni, la rende Madre di tutti, anche Ma-

dre nostra. Al pomerigio la Messa delle ore 17.30 è presieduta da Mons. Francesco Giorgi che guida una processione molto partecipata e resa ancora più gioiosa dalla presenza dei fanciulli che hanno ricevuto quest’anno la Prima Comunione. La festa patronale, però, vede anche “dolci” momenti di amicizia quali l’iniziativa delle torte preparata da molte signore della parrocchia per essere proposte alla libera offerta dei fedeli e il buon rinfresco in cortile dopo la processione. Maria, dunque, la Madre che invochiamo con le parole dell’Alleluja cantato con tono commosso dalla corale parrocchiale: “Vergine Santa, Madre di Dio, nostra avvocata e nostra speranza”. Patrizia Govi


Tortona Il 27 settembre l’appuntamento con gli oggetti del tempo andato

“Cantarà e Catanaj” in veste autunnale

TORTONA - Domenica 27 settembre torna “Cantarà e Catanaj”, la fiera di anticaglie che quest’anno, il ventiseiesimo, supera il quarto di secolo, propone oggetti di antiquariato minore e raggiunge la sessantacinquesima edizione. Le innumerevoli bancarelle, dalle 8.30 del mattino lungo l’asse della Via Emilia, nel cuore del centro storico della Città, proporranno una rassegna estremamente varia di oggetti di antiquariato minore e di “catanaj”, le cose vecchie ed usate che un tempo si mettevano nella “cantarà”, l’antica madia in dialetto tortonese, creando un’atmosfera tipica da “buon tempo andato”, caratterizzata dalla nutrita partecipazione di espositori, collezionisti ed esperti del settore, oltre che di turisti e semplici curiosi. La visita in città potrà poi proseguire a Palazzo Guidobono per apprezzare la mostra intitolata “Jiangyin un assaggio di arte, cultura e tradizioni cinesi”, organizzata dal Comune di Tortona e dalla Municipalità di Jian-

gyin, che ospita una rassegna di dipinti, opere di calligrafia cinese, immagini artistiche realizzate in paglia di grano ed alcuni oggetti decorati con perle di vetro tipiche della tradizione artigianale del luogo, oltre ad una serie di pannelli descrittivi della città. Le opere d’arte che qui si possono ammirare hanno come argomento la storia e la cultura di Jiangyin, si focalizzano sulla natura: uccelli, fiori, paesaggi e testimoniano l’amore di questo popolo per la vita. Sempre a Palazzo Guidobono è possibile visitare un’altra mostra intitolata “Dalla Terra alla tavola - Un assaggio di storia locale”: rassegna storico-archeologica allestita in occasione di Expo 2015 che offre un “assaggio” delle ricche raccolte di beni culturali locali (reperti, documenti, oggetti) quale eredità condivisa della lunga e nobile storia del territorio tortonese. Filo conduttore è la Terra, la sua antropizzazione e la sua coltivazione per ricavarne il cibo per la Tavola dell’uomo.

Da segnalare, infine, l’evento all’Abbazia di Rivalta Scrivia dal titolo “Alla ricerca dell’eterno”: mostra di icone russe datate tra il XVIII e il XIX secolo. Organizzata in sezioni l’esposizione mantiene un carattere divulgativo e consente di leggere contenuti e immagini in prospettiva biblica e culturale. Sarà inoltre possibile ammirare l’interpretazione pittorica dell’ultimo libro del Nuovo Testamento, l’Apocalisse secondo Giovanni, tradotto in immagini da Giuseppe Papetti. L’intento è stato quello di realizzare un evento significativo che consenta di offrire, a cittadini, visitatori occasionali e turisti, anche la possibilità di sostare, attratti dalla particolarità dell’esposizione, in un luogo dalla storia plurisecolare, ricco non solo di fascino artistico, ma soprattutto di senso religioso. Anche per questa edizione di “Cantarà e Catanaj”, come per le precedenti, ci si avvale della gradita sponsorizzazione della UBI - Banca Regionale Europea, per la diffusa pubblicizzazione della fiera, realizzata, secondo la tradizione, mediante artistiche raffigurazioni di angoli caratteristici di Tortona e, per l’anno in corso, è stato scelto uno scorcio del San-tuario della Madonna della Guardia. Per chiudere la giornata merita una visita anche l’esposizione permanente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona “Il Divisionismo”. Tutti coloro che vorranno trascorrere spensieratamente alcune ore tra le testimonianze del passato, nonché tra alcune piacevoli proposte di carattere artistico-culturale e commerciale, sona invitati a non perdere questa apprezzabile occasione.

SAN SEBASTIANO - Dal 18 al 20 settembre si è svolta la 12^ edizione della fiera nazionale delle arti applicate

Tre giorni di Artinfiera dedicati all’artigianato artistico

SAN SEBASTIANO CURONE Grande soddisfazione per la riuscita di Artinfiera, Fiera Nazionale di Arti Applicate che nei giorni di venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 settembre ha trasformato il borgo di San Sebastiano Curone in un festival dell’artigianato artistico. Organizzata dall’associazione nazionale degli Artisti Artigiani e dal Comune di San Sebastiano Curone, si è avvalsa della collaborazione della Regione Piemonte, delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, Alessandria e Tortona e dal presidio Slow Food del Tortonese. La dodicesima edizione è stata il perfetto coronamento del progetto Artinborgo che anche quest’anno, nel periodo estivo ha concretizzato l’allestimento di un borgo stabile di artigiani. Lo scopo è ormai da anni quello di restituire all’artigianato artistico la sua dignità, con attenzione alla passione per i mestieri e per i materiali che vengono trasformati da grezzi in manufatti di pregio. Vetro, legno, sassi, stoffe, carta, metalli preziosi e semipreziosi, materiali di scarto vengono convertiti in oggetti di design dal carattere unico e irripetibile. Insieme ai numerosissimi e variegati oggetti esposti nelle botteghe, gli artigiani hanno anche offerto le loro conoscenze illustrando ai visitatori le proce-

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 24 settembre 2015

In Breve

GUAZZORA/ANNIVERSARIO

Festeggiati 30 anni di matrimonio

Domenica 20 settembre nella chiesa parrocchiale di Guazzora, i coniugi Giacomo Condino e Daniela Brugnerotto di Castelnuovo Scrivia, hanno festeggiato il trentesimo anniversario di matrimonio. Circondati da parenti e amici, hanno partecipato alla liturgia celebrata dal diacono Ernesto Stramesi che ha rivolto loro gli auguri della comunità ed ha consegnato la pergamena con la benedizione di Papa Francesco, nonché la dal nipote Stefano Granata, copia dell’atto di matrimo- si è conclusa con un rinfrenio. La celebrazione, ani- sco offerto dai festeggiati ai mata dal coro parrocchiale presenti, nel giardino della accompagnato alla tastiera casa parrocchiale. t.b. TORTONA/AMICI DELLA MUSICA

Concerto di chitarra classica

Presso il Circolo di Lettura l’associazione “Amici della Musica” di Tortona propone un’interessante anteprima della XXXVII Stagione musicale 2015/16. Domenica 27 settembre, alle ore 21.15, il primo classificato dell’edizione 2015 del Concorso Internazionale per chitarra classica “Michele Pittaluga” che sarà proclamato il giorno prima, sabato 26 settembre, ad Alessandria. In tale occasione sarà presentata la XXXVII Stagione Musicale e i soci potranno rinnovare la tessera e acquisire in prevendita gli abbonamenti. La serata sarà ad ingresso gratuito. TORTONA/VITA PARROCCHIALE

Patronale di San Michele

La parrocchia di San Michele Arcangelo affidata all’Opera Don Orione, si prepara a celebrare la sua patronale, in onore di San Michele Arcangelo. Il triduo di preparazione inizia oggi e prosegue fino al 26 settembre e sarà caratterizzato dalla S. Messa delle ore 18 durante la quale il parroco don Giovanni Castignoli terrà una riflessione su tre diversi temi che sono: l’esistenza degli Angeli, gli Angeli nella storia della salvezza e la caduta degli Angeli ribelli. Il giorno della festa alle ore 11 sarà celebrata la Messa solenne seguita dall’apertura dell’Anno Pastorale parrocchiale. TORTONA/PRO IULIA DERTONA

“I miei passi” di Mauro Bracco

dure di lavorazione e, in alcuni casi, mostrando alcuni macchinari in azione. Accanto all’oggettistica, Artinfiera ha rivelato anche il suo lato ricreativo fatto di spettacoli teatrali e musicali di vario genere, allestiti lungo le vie e nelle piazze, che hanno intrattenuto grandi e bambini. Molto apprezzati anche i concorsi da svolgere alla ricerca di indizi sparsi per il borgo, che hanno messo in palio per i vincitori la possibilità di ac-

quistare gratuitamente presso le botteghe. Presenti anche alcuni espositori che hanno messo in mostra quadri, istallazioni e sculture in diverse location allestite nel paese. Il piacevole clima estivo ha favorito un flusso costante di visitatori durante le tre giornate, dove non sono mancati gli artigiani tradizionali e del gusto con i prodotti del territorio e di zone vicine. Valeria Sala

Inaugurato il nuovo anno accademico di Ra Carsèra a Sale SALE - Sabato 19 settembre, nella piazzetta antistante il municipio, con l’intervento di un pubblico numeroso e vario, si è inaugurato con una semplice cerimonia il XIV anno accademico de Ra Carsèra. Dopo il saluto rivolto a nome dell’amministrazione comunale dall’assessore Alessandra Sterpi, il presidente dell’A.I.C. Pietro Baldi ha evidenziato alcune novità: l’offerta di nuovi temi nelle conferenze, e di conseguenza l’intervento di nuovi relatori; l’inserimento di una rassegna teatrale con quattro spettacoli; il rinnovarsi di viaggi di istruzione. La vicepresidente Annafausta Chiesa ha presentato i vari cicli di conferenze, sottolineando la varietà di argomenti, che cercheranno di soddisfare un ampio spettro di curiosità dei partecipanti. La segretaria Annabona Baldi, infine, ha

elencato la serie di corsi e laboratori, che attraggono interessati e di appassionati, desiderosi di apprendere cose nuove o di coltivare in compagnia i propri hobby. Gli intervenuti sono poi saliti nella sala consiliare, dove è stata aperta la XVII edizione della Mostra di ricami e di oggettistica dal titolo “Vivere country”. Immancabile il tocco finale di un elegante rinfresco curato da Santina, la docente di cucina creativa de Ra Carsèra.

Sabato 26 settembre, alle ore 17.30, presso la Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, la Società Storica Pro Iulia Dertona presenta del volume “I miei passi” di Mauro Bracco. Intervengono Ottavio Pilotti presidente Società Storica Pro Iulia Dertona, Marcella Graziano assessore alla Cultura della Città di Tortona, Giuseppe Decarlini direttore della rivista Iulia Dertona, Armando Bergaglio studioso di storia locale, l’autore Mauro Bracco autore e Francesco Vecchi editore. Modera Maria Grazia Milani. Le letture sono a cura di Chiara Mogliazza e Federico Rassu del Laboratorio teatrale del Liceo Peano di Tortona. Il ricavato della vendita del volume sarà interamente devoluto a favore dell’associazione “Enrico Cucchi” onlus di Tortona. TORTONA/CULTURA

Antonello Brunetti in biblioteca

Domani, venerdì 25 settembre, alle ore 17.30, in biblioteca civica Armando Bergaglio, studioso di storia locale, presenta il libro di Antonello Brunetti “Cui ad Castarnöv. Il dialetto, il paese, le cartoline”. Sarà presente l’autore. Alcuni brani scelti saranno letti da Piero Cairo.


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16 IN BREVE

Il ricordo della Grande Guerra NOVI LIGURE - Nel week end si è conclusa la serie di manifestazioni che i Gruppi Alpini della zona hanno organizzato per commemorare il centenario della Prima Guerra Mondiale e la presenza di una base militare ad Arquata. Sabato 19 settembre al convento di Valle, a Gavi, è stata celebrata la Messa in ricordo dei prigionieri austroungarici deceduti durante la loro carcerazione nel Forte. Alle 21, a Novi, il concerto di musiche tradizionali e militari italiane, inglesi, irlandesi e austriache, al teatro Giacometti, con il corpo musicale Marenco. Il 20 settembre dopo la deposizione di una corona al monumento delle Penne Mozze, in viale Saffi a Novi è partita la “Gran fondo della pace”, la staffetta che è arrivata di corsa fino ad Arquata, dove poi è partita la sfilata per le vie cittadine che ha condotto i partecipanti al cimitero inglese.

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 settembre 2015 Giovedì 24: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Venerdì 25: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Sabato 26: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Domenica 27: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321)

“La tragedia della libertà”

NOVI LIGURE - Il 21 settembre nel teatro Giacometti di Novi, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del Comune, è stata presentata la doppia replica dello spettacolo “La tragedia della libertà” su testo di Marco Gobetti e con l’interpretazione degli ex alunni della Sezione Classica del Liceo “E. Amaldi”, con la partecipazione di Giovanni Moretti. Il primo spettacolo si è svolto alle ore 11 ed è stato dedicato ai ragazzi delle classi prime, il secondo alle 21 era aperto a tutta la cittadinanza. La genesi di questa pièce risale allo scorso anno scolastico: gli studenti dell’allora V del Liceo Classico hanno vinto il concorso, promosso dalla Compagnia “Marco Gobetti” di Torino, che prevedeva la stesura di un testo-diario dopo aver assistito in classe alla lezione spettacolo dello stesso Gobetti. L’allestimento della rappresentazione ha richiesto una lunga e intensa preparazione: la prima si è tenuta al Salone del Libro di Torino la sera di apertura.

Novi Ligure Presentato il progetto preliminare dalla società “AcoSì”

Il teleriscaldamento sarà realtà

NOVI LIGURE - Mercoledì scorso in Commissione Consiliare a Novi Ligure è stato discusso un importante progetto preliminare presentato da “AcoSì” e riguardante il “teleriscaldamento”, con un impegno di spesa previsto di euro 2.942.000, oltre al miglioramento dell’efficienza degli edifici pubblici con un investimento di 858.000 euro, l’illuminazione con una previsione di spesa di 225.000 euro e la formazione con 145.000 euro. Si tratta di un pro-

getto successivo all’approvazione del Piano Energetico Comunale nel 2012 e all’adesione al Patto dei Sindaci, atti con i quali il Comune di Novi ha dimostrato l’impegno sui temi della sostenibilità ambientale, adottando politiche mirate alla riduzione dei consumi energetici. Il vice sindaco Felicia Broda (nella foto) ha illustrato il progetto, spiegando che prevede l’installazione di due centraline, una davanti alla sede del gruppo alpini di Novi e l’altra nella zona del Museo dei Campionissimi. “La prima fornirà energia a impianti sportivi, scuole, e ai condomini dell’edilizia economica popolare presenti nella zona. L’amministrazione comunale – ha aggiunto – si impegna a sostenere inquilini in difficoltà economiche con fondi sociali non solo per quanto riguarda gli affitti ma anche per le spese di riscaldamento”. Il progetto presentato da “AcosSì” comporterebbe un risparmio di 32.000 euro grazie all’IVA agevolata e di 26.000 euro per la piccola manutenzione. Sono poi intervenuti nei dettagli l’ing. Ferrini e Riccardo Daglio dell’Acos spiegando che: “Il teleriscaldamento non sarebbe rivolto a tutta la città ma a zone circoscritte e a singoli quartieri. Ci sono impianti di trenta o quaranta anni fa concentrati in poche centinaia di metri. Si

vuole procedere ad una ottimizzazione delle risorse, senza investire su tutta la città, per lasciare ai novesi la possibilità di scegliere e quindi in questa possibilità anche quella di mantenere impianti tradizionali”. L’ing. Ferrini ha voluto sottolineare come l’investimento per quanto riguarda il teleriscaldamento occuperebbe un arco temporale di circa cinque anni e con tempi di ammortamento di trent’anni. Costanzo Cuccuru di Forza Italia-Lega Nord ha sottolineato l’importanza del progetto per quanto riguarda le aree metropolitane. “Bisogna capire – ha commentato Cuccuru – se coprire Novi e i cinquanta Comuni che fanno parte dell’Acos è sufficiente per la realizzazione di un progetto di questo tipo o se è necessario il coinvolgimento di contesti più ampi. Ci sono centomila euro di risparmio sulla gestione calore, abbiamo davanti un progetto ma ci sono temi sconosciuti e sarebbero necessari maggiori ragguagli in merito alla sua utilità”. L’ing. Ferrini ha così replicato: “L’Acos copre un territorio con cinquanta Comuni ma il progetto sarà proposto ai Comuni di maggiori dimensioni. Inoltre, nei precontratti sottoscritti è stata contemplata una clausola sospensiva che riguarda l’aggiudicazione del progetto ad Acos”. Davide Daghino

NOVI LIGURE - Sarà consegnato domenica 27 settembre in biblioteca

Il premio “Torre d’Oro” alla Croce Rossa

NOVI LIGURE - Nel rispetto di una tradizione ormai consolidata l’ultima domenica di settembre, quest’anno il 27, alle ore 10.30, presso il salone della biblioteca civica di Novi, si svolgerà la cerimonia della consegna del premio “Torre d’Oro” che è stato assegnato al “Comitato locale novese della Croce Rossa Italiana”. Le molte benemerenze del Comitato novese della CRI, che quest’anno compie cento anni della sua fondazione, saranno illustrate da Renzo Piccinini e Maria Angela Soatto del Direttivo del Centro Studi “In Novitate”. Interviene la

Sorella Emanuela Bigatti, ispettrice regionale infermiere volontarie della CRI di Torino. E le sue considerazioni sul nobile operato

della Croce Rossa Italiana consentiranno nella mattinata di fare alcune riflessioni anche verso orizzonti nazionali. È questa la trentunesima edizione del Premio Torre d’Oro. Il riconoscimento si avvale del patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria, del Comune di Novi Ligure e della preziosa collaborazione del Centro Orafo Fratelli Ghio di Serravalle Scrivia. È assegnato, ogni anno, a persone fisiche o giuridiche novesi, che con la loro attività si distinguono, contribuendo al progresso economico e civile della città.

OVI

Giovedì 24 settembre 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 28: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Martedì 29: Baiardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Mercoledì 30: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Edicole aperte domenica 27 settembre 2015 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

Massi on the road in Sud America SERRAVALLE SCRIVIA - Quindici mesi di viaggio in Sud America: Brasile, Uruguay, Argentina, Cile, Perú, Bolivia, Venezuela e Colombia. La realizzazione di un sogno: vita “sulla strada” con viaggi avventurosi, volontariato, solidarietà e sostenibilità. Questi alcuni degli stimolanti argomenti del libro “Massi on the road in Sud America” di Massimiliano Schilirò, che sarà presentato venerdì 25 settembre, alle 21, presso la Biblioteca Comunale. L’opera di Massimiliano Schilirò è un libro originale e brillante, che prende per mano il lettore e lo conduce in un meraviglioso cammino alla scoperta dell’America Latina. Il diario di questi preziosi frammenti di vita, arricchito con immagini meravigliose che testimoniano le esperienze uniche e irripetibili che solo un viaggio on the road può regalare. NOVI LIGURE - Aperte le iscrizioni all’istituto Casella

Al via un nuovo anno di musica

NOVI LIGURE - Continuano le iscrizioni all’istituto musicale “Alfredo Casella” per il nuovo anno di corsi nella nuova sede di via Verdi 37 (ex caserma Giorgi) a Novi Ligure e nella sede staccata di Vignole Borbera dal 1 ottobre. Le finalità primarie dell’Istituto Musicale “Alfredo Casella” sono stimolare, promuovere, coltivare e diffondere la cultura musicale. La musica rappresenta una disciplina formativa importante per l’individuo e come tale, ancora e soprattutto nel mondo odierno, troppo spesso teso a false profondità, alla fretta e alla disgregazione dei valori, può confermare la sua funzione fondamentale. I percorsi musicali opportunamente strutturati che vengono proposti agli allievi consentono una vasta possibilità di scelta: l’ampia ed elastica organizzazione didattica ed un corpo docente professionalmente qualificato offrono l’accesso a vari indirizzi, calibrati su diversi interessi, obiettivi, attitudini e livelli di preparazione richiesti. I Corsi Individuali per la conoscenza dei singoli strumenti spa-

ziano da un indirizzo più “classico” ad uno più “moderno” basandosi sul livello di ogni allievo. I Corsi Collettivi completano l’offerta formativa e possono essere utilizzati, a seconda delle necessità e degli obbiettivi di ogni allievo, come importante completamento delle lezioni individuali oppure in maniera indipendente, rappresentando in ogni caso un momento di aggregazione e soddisfazione musicale per gli utenti. Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere alla segreteria dell’istituto musicale “A. Casella” dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19 oppure telefonare (numeri 0143323160, 3389572665).


Arquata Scrivia Il 26 e il 27 settembre la kermesse sul tema dell’aria

“Tutti pazzi per Zefiro” ad Ar.Qua.Tra.

Il municipio di Arquata Scrivia che ha sede a Palazzo Spinola

ARQUATA SCRIVIA - Tutto è pronto ad Arquata per un weekend che sarà un’esplosione di eventi. Il 26 e 27 settembre la città ospiterà per il nono anno consecutivo Ar.Qua.Tra., kermesse dedicata all’artigianato d’eccellenza. “Tutti pazzi per Zefiro alato” è l’originale claim dell’edizione 2015. Perché Zefiro alato? Nella mitologia greca, Zefiro era la personificazione del vento dell’ovest o del Nord-ovest. E’ proprio l’aria l’elemento rappresentato in questa edizione. Nell’atrio del Palazzo comunale “l’aria” è rappresentata dalla rosa dei venti con i nomi anche dialettali dei più noti che spirano nel nostro paese. Sono questi che fanno muovere le vele delle tre caravelle e degli antichi velieri, costruiti da un esperto artigiano arquatese, Luciano Crocco, inserito in uno scenario naturale curato da abili vivaisti. L’esposizione fotogra-

fica degli uccelli della zona dell’appassionato Renato Fasciolo, sarà assolutamente da vedere. Luminosità vibrante, colori chiari e leggerezza accompagnano il visitatore al suono di strumenti musicali e al concerto della Corale Arquatese. Nella Sala Consiliare si terrà la mostra di modellismo di aerei, a cura del club Albatros, sospesi su quel sottile filo di materia che sta nell’aria. Due aerei di proprietà del prof. Modena stazioneranno davanti al Palazzo Comunale, salutati dall’alto da voli di ultraleggeri, nel pomeriggio della domenica. Nella piazza davanti al comune laboratorio a cielo aperto sul ciclo vitale, cura e salvaguardia delle api. Nelle vie del paese gli artigiani espongono i loro prodotti d’eccellenza, nella sala SOMS si possono degustare vini del nostro territorio, a corollario di una tavola rotonda. Molte le iniziative in

programma, visite guidate nel centro storico, mostra presepi e diorami nella Casa gotica, laboratorio nuvole per bambini con la Compagnia Stregatti, esibizione della scuola di danza Ankordance, concerto di musica classica e canti popolari con la Corale Arquatese. Nell’ambito degli appuntamenti culturali, da sottolineare “Aria di… teatro”, a cura di Federica Sassaroli, con il laboratorio per genitori e figli “corporeità e comunicazione”, sabato 26, dalle 16.30 alle 17.30 e l’esposizione di quadri in Piazza Nuova. Domenica mattina alle Vaie evento a carattere nazionale con “aria di… Biatlhon”. Per il primo anno si darà avvio anche al “desbarassu” nelle botteghe dei commercianti e per i privati l’iniziativa “Cantine all’aria… chi vuole partecipare”. Ci saranno anche l’esposizione di auto d’epoca in Zona Lea e di moto in Piazza San Rocco. Non mancheranno eventi singolari, come il premio speciale all’arquatese Luciano Modena, che all’età di 104 anni, ancora guida l’automobile, è il più grande pilota di tutti i tempi. Ar.Qua.Tra., organizzata dall’assessore alla cultura del Comune di Arquata, Nicoletta Cucinella, con il patrocinio della Regione Piemonte, si avvale della partnership della Pro Loco, che in piazza della Libertà sta preparando una serie di iniziative davvero interessanti, per sabato e domenica: dagli sbandieratori alla mostra fotografica “Sei di Arquata se…” al concorso fotografico “la mia Arquata”, al pranzo a cura delle associazioni arquatesi. I visitatori possono scegliere tra varie proposte, in un mix di tradizione e artigianato che valorizza i prodotti del territorio.

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 24 settembre 2015

In Breve

CASSANO SPINOLA/CERIMONIA

Aperto il Museo Scolastico

Sabato 12 settembre, a Cassano Spinola alla presenza del Sindaco Marco Stefano Traverso, del Dirigente Scolastico Paolo Modena, del parroco don Massimo Bianchi, di alcuni sindaci della zona e di tanti cassanesi è stato inaugurato il Museo Scolastico presso la palazzina “La Barona” in via Sombrero. Tutto ciò è stato possibile all’impegno profuso in molti anni per la sua realizzazione da Giancarlo Serventi e dal proprietario della “Barona”, Giacomo Germoglio che ha concesso gli spazi espositivi dello stupendo edificio, eretto dagli Spinola alla fine del XVI secolo. ROCCHETTA LIGURE/EVENTI

Ritrovo degli studenti a Valle Nostra

MONTEROTONDO - L’associazione “Amici di Luca” ha ricordato il giovane scomparso con un’iniziativa solidale

Nel ricordo di Luca Cuffari accanto al popolo di El Salvador

MONTEROTONDO - Una serata speciale a Monterotondo per sostenere nel loro Paese d’origine le comunità bisognose di aiuto. Così si è rinnovato l’annuale appuntamento in ricordo del compianto Luca Cuffari, organizzato dall’associazione “Amici di Luca onlus”, col patrocinio del Comune di Gavi, della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte. La novità di quest’anno è stata la manifestazione articolata in due serate ricche di eventi ed entrambe deliziate da un ricchissimo menù con varie specialità culinarie. Venerdì 28 agosto si è tenuto il concerto di musica leggera della Banda Musicale Arquatese, diretta dal prof. Lasagna. I numerosi partecipanti alla serata hanno letteralmente sognato con brani “ever green” dei migliori artisti del panorama internazionale musicale come Frank Sinatra, Domenico

Modugno, Gianni Morandi, Glenn Miller. Intorno alle ore 22, si sono aperte le danze con l’orchestra “Dany Group”. Sabato 29 agosto si è celebrata la Santa Messa per ricordare l’amico Luca; la celebrazione si è conclusa col brano “Signore delle cime” interpretato dalla tromba solista di Hugo Aquini che ha commosso i presenti che anche quest’anno hanno

voluto partecipare a questo evento. A seguire si è esibita l’orchestra “Beethoven”. Durante la manifestazione è avvenuta l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria, in cui numeri vincenti è possibile consultare sul sito (www.amicidilucaonlus.it). Ospite eccezionale della serata è stato Nino Formicola (nella foto con il papà di Luca Cuffari) del noto duo co-

mico “Zuzzurro e Gaspare”, mentre, la serata si è conclusa con l’incantevole spettacolo pirotecnico. L’obiettivo del 2015 è stato quello di raccogliere fondi da devolvere per la costruzione di un acquedotto nella terra di El Salvador. L’associazione si augura che con queste due serate l’obiettivo possa essere già raggiunto nel più breve tempo possibile, ma sta già pensando al prossimo anno e al prossimo progetto da proporre. Il Direttivo dell’associazione ha ringraziato, sia per la collaborazione sia per la partecipazione alla serata, il Comando dei Carabinieri di Gavi e di Novi Ligure, il Comando della Guardia di Finanza di Novi Ligure e i Volontari della Protezione Civile di Rovereto e di Arquata. Gli “Amici di Luca” aspettano tutti alla prossima manifestazione. Vittorio Daghino

Sesta edizione della “A ra Strasuòda”, la corsa podistica di Basaluzzo

BASALUZZO - Lo scorso venerdì 28 agosto, si è svolta a Basaluzzo, la sesta edizione della “A ra Strasuòda - La strasudata”, una corsa podistica a carattere pianeggiante con un percorso misto di sterrato e asfalto lungo 5,8 chilometri. Largo il consenso raccolto dall’evento, che ha registrato 159 competitivi e 155 non competitivi iscritti, a cui vanno sommati i 45 baby-corridori della mini-gara da un chilometro che ha preceduto la partenza ufficiale della competizione, avvenuta come da programma alle 19.30. “Anche quest’anno è stata una grande festa, considerando che il numero di partecipanti alla manifestazione ha superato ogni aspettativa – ha dichiarato Claudio Lauretta, conosciuto cabarettista e imitatore della trasmissione radiofonica “Ciao Belli” di Radio Deejay, nonché coideatore (insieme al nutrito gruppo di amici basaluzzesi del Ratman Group) della corsa – Siamo rimasti tutti molto contenti di aver potuto trascorrere una giornata così bella ed emozionante in compagnia degli amanti dello sport e dello stare insieme”. Vincitori della competizione sono risultati Leandro Demetri per la categoria maschile e

Sabato 12 settembre, in Val Borbera, in località “Valle Nostra”, si è svolta la festa degli studenti degli anni ’60 e ’70 con l’inossidabile Preside Giovanni Barile. Molti gli studenti che hanno voluto ricordare col loro preside gli anni della gioventù, con aneddoti e racconti e un pensiero per quelli scomparsi, in particolare Marco Guglielmone, che spesso rallegrava la compagnia con la sua fisarmonica. Al termine della festa a ricordo dei 20 anni passati in Val Borbera, è stato donato al preside un quadro col paesaggio di Rocchetta Ligure, sede della Scuola. DAGLIO/TRADIZIONI

Festa di San Michele Arcangelo

Sabato 26 settembre si terrà a Daglio, in Val Borbera, la tradizionale festa di San Michele. Al mattino sarà officiata la santa Messa. Alla sera invece la festa si sposterà nel Circolo ARCI Ristorante “Il Frutteto”, dove dalle ore 20 avrà luogo una cena con la degustazione di prodotti locali tra cui polenta e stoccafisso, funghi porcini e tante altre specialità gastronomiche del luogo. Al termine della cena i festeggiamenti si sposteranno nella pista da ballo, dove i pifferi offriranno ai presenti la possibilità di poter danzare con la musica delle “Quattro Province”. m.g. STAZZANO/CONCERTO

XVIII rassegna di musica corale

Ilaria Bergaglio per quella femminile, premiati insieme a molti altri corridori (che hanno beneficiato di riconoscimenti e premi a sorpresa) durante il conviviale momento del pastaparty. Tra gli amici della “A ra Strasuòda” c’era anche la ditta Bouty, che ha portato in dote uno speciale kit per i runners pronto ad arricchire il famoso “pacco gara”. Bouty, con sede a Lodi, rappresenta una società leader in Italia, attenta alle esigenze dei consumatori, pronta a valorizzare la ricerca.

L’associazione stazzanese “Amici della Musica”, in collaborazione con il Comune e la Fondazione CRTortona, nell’ambito della Piccola Stagione Musicale 2015, sabato 26 settembre, presenta la XVIII Rassegna di musica corale. Il concerto, che si terrà alle ore 21 nel salone parrocchiale, sarà preceduto alle ore 18 dalla S. Messa che sarà animata dalle corali partecipanti. Insieme all’A.S.A.M Chorus stazzanese diretto da Franco Carrega, si esibiranno “Le Arcobalene” di Aquata Scrivia dirette da Valeria Mattaliano e il coro “Vocaleight” di Dronero diretto da Rosmarie Braendle. Al termine ci sarà la degustazione della torta per i 25 anni di attività dell’A.S.A.M. Chorus.


ATTUALITA’

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A Torrazzetta il 26 settembre il Meeting interregionale sui temi dell’Expo

“Non di solo pane vive l’uomo”

BORGO PRIOLO - “Non di solo pane vive l’uomo”. La celebre citazione del Vangelo è un punto di partenza per una riflessione non convenzionale intorno al grande tema del cibo nel mondo, proprio nell’anno di Expo 2015 a Milano, evento che ha messo al centro della sei mesi espositiva ai padiglioni “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Sabato 26 settembre, nella splendida cornice della villa-castello di Torrazzetta (nella foto), a Borgo Priolo, in provincia di Pavia, si terrà, infatti, il Meeting interregionale dal titolo “Non di solo pane vive l’uomo” organizzato dalla Fondazione “Don Niso Dallavalle”. La Fondazione è nata solo un anno fa a Piacenza, la città in cui don Niso – nato a Vicobarone e scomparso in un tragico incidente stradale nel giugno del 1973 – ha esercitato, nell’immediato dopoguerra il suo apostolato di sacerdote e di insegnante svolgendo attività rivolte soprattutto al mondo giovanile studentesco. Qui ha fondato negli anni ’50 “Famiglia Studentesca”, realtà

educativa molto innovativa per quei tempi. La sede operativa della Fondazione si trova però in provincia di Pavia, nella villa-castello di Torrazzetta, che lo stesso don Niso amava definire “il polmone della sua opera” e dove vive la “Comunità Rosa Mistica”, sempre fondata dallo stesso sacerdote. “La duplice rappresentanza emilianolombarda – spiega Erasmo Dallavalle, presidente della Fondazione e fratello del sacerdote – ci ha offerto lo spunto per organizzare a Torrazzetta il meeting interregionale del 26 settembre che si allinea ad un importante evento nazionale quale l’Expo 2015 a Milano. Il tema proposto, rappresenta infatti lo slogan del padiglione Expo allestito dal Vaticano. Forse con un po’ di presunzione – continua il Presidente - ma con la certezza di contare sulla presenza di relatori di chiara fama, riteniamo di poter offrire un valido contributo a chi vorrà leggere in modo meno convenzionale il grande tema del cibo nel mondo”. L’evento è patrocinato dalla

Regione Emilia Romagna, dall’organizzazione di Milano Expo 2015, dalla Caritas Italiana e da “Via Francigene”. Sponsorizzano la giornata di approfondimento Banca Centro Padana, Salumi Grossetti, Banca di Credito cooperativo di Barlassina, Cooperativa Marta, Consorzio Grana Padano e Banca di Piacenza. Il pomeriggio di dibattito entrerà nel vivo alle ore 15. Dopo il saluto delle autorità istituzionali presenti, si aprirà il confronto con le relazioni di mons. Gianfranco Meana, penitenziere maggiore del Duomo di Milano (“Non di solo pane vive l’uomo. Quali alternative?”, il tema proposto), il prof. Antonio Giuseppe Chizzoniti, docente ordinario e direttore del dipartimento di scienze giuridiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (che parlerà di “Cibo e religione”), Massimo Tedeschi, presidente dell’associazione europea per le Vie Francigene (che interverrà su “Il cibo del pellegrino: povero per il viaggio, ricco per la vita”), don Ivo Ortolina, cappellano dell’ospedale “San Raffaele” di Milano (che inizierà il suo discorso partendo dalla citazione biblica del profeta Amos “Verranno giorni in cui manderò la fame nel paese: non fame di pane...”) e il prof. Alberto Pellai dell’Università degli Studi di Milano, psicologo, che si concentrerà sul tema “Perchè mangiamo al di là di ogni bisogno?”. Moderatore del dibattito, il giornalista del Tg di Canale 5 e di TgCom, e vecchia conoscenza del mondo dell’informazione piacentina, Alan Patarga. Nella giornata porteranno il loro saluto anche i vescovi di Pavia, Tortona e Piacenza-Bobbio. Tutte le informazioni sono anche sul sito (www.fondazionedonniso.it).

PAVIA - Positivo il bilancio del progetto promosso dalla Fondazione Comunitaria

“Alternanza scuola/lavoro” dà buoni frutti

La sede della Camera di Commercio di Pavia dove si è svolto l’incontro sul progetto

PAVIA - Il progetto alternanza scuola - lavoro, ideato per avvicinare il mondo degli studenti a quello delle imprese, sta dando ottimi risultati. Partito lo scorso mese di maggio grazie alla Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia, alla Camera di Commercio di Pavia, a Confindustria Pavia, all’Ufficio Scolastico Regionale, alla Provincia e agli istituti scolastici coinvolti, ha offerto nuove opportunità ai giovani in questo tempo di crisi. Giovedì 17 settembre, presso la Camera di Commercio di Pavia, i soggetti interessati hanno fatto il punto sullo stato del progetto. Alla tavola rotonda, alla quale hanno preso parte le scuole interessate, erano presenti Vanessa Biffi e Cinzia Bargelli della CCIAA, Matteo Colombo per la Fonda-

zione Comunitaria e Piero Maccarini di Confindustria Pavia. Dopo i saluti di Franco Bosi, presidente della Camera di Commercio, la discussione è entrata nel vivo. Sono 103 gli studenti che sono stati coinvolti e che, proprio in questi giorni, stanno ultimando la loro esperienza lavorativa presso le 60 aziende del territorio. Un’occasione di formazione e di crescita che, grazie all’impegno costante degli insegnanti, ha portato gli studenti a conoscere da vicino il mondo occupazionale, dando il loro fattivo contributo alle imprese. E adesso dirigenti scolastici, dirigenti d’azienda e ragazzi relazioneranno sulla loro esperienza, mettendo in evidenza i risultati di questo scambio. Le scuole e le aziende forniranno, infine, una valutazione di ogni singolo ragazzo

coinvolto. A tutti andrà una borsa di studio di circa 340 euro che sarà consegnata in una cerimonia ufficiale che, con ogni probabilità, si terrà a Pavia nel mese di novembre. Le Borse sono state finanziate dai soggetti che a maggio hanno sottoscritto l’intesa: Fondazione Comunitaria (con un’erogazione di 15.000 euro), Camera di Commercio (5.200 euro), Confindustria Pavia (5.200 euro) e Provincia (10.000 euro). Il progetto prevedeva l’inserimento per un tirocinio formativo di 7 settimane di studenti provenienti dalle classi quarte nelle aziende aderenti: 4 settimane nel periodo di giugno e luglio al termine dell’anno scolastico e 3 settimane a settembre e ottobre, utili per affinare e definire le competenze apprese. In corso d’opera, al progetto ha aderito anche un liceo, il “Cairoli” di Vigevano, i cui studenti sono stati formati dall’Eni di Sannazzaro de’ Burgondi. Un’ulteriore prova del fatto che l’iniziativa è in grado di interessare tutte le scuole di ogni ordine e grado. E così, mentre la riforma scolastica del Governo Renzi impone alla scuola del futuro di rendere questa collaborazione con l’universo delle imprese un percorso obbligatorio, il progetto pavese, fortemente caldeggiato dalla Fondazione Comunitaria, ha fatto, di per sé, da apripista, individuando una strada da seguire che anche la “Buona Scuola” ha tracciato per gli anni a venire.

IL POPOLO

Giovedì 24 settembre 2015

Cittadini lontani dal Palazzo

Tsipras ha stravinto. La Grecia forse continua da pagina 1

all’Ue, ai creditori internazionali) e sottoscritte a luglio in sede europea per ottenere i fondi necessari ad evitare il default. Glielo ha ricordato immediatamente Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo: “Molte delle sfide dell’Unione europea nel suo insieme sono le stesse che ha di fronte la Grecia”, fra cui “la crisi dei rifugiati e la creazione di una crescita sostenibile. Confido che il nuovo governo contribuirà in modo costruttivo nella ricerca di soluzioni” a questi problemi. Tusk si augura che il voto “assicuri la stabilità politica necessaria” per le riforme e per la ripresa economica e sociale ellenica. Occorre peraltro notare che Alexis Tsipras ha dimostrato di conoscere bene i greci: si era dimesso a fine agosto per ottenere un nuovo, ampio mandato. In questo senso ha vinto la propria scommessa. E questo è un punto a suo favore per governare – se lo volesse – con autorevolezza ed efficacia. Restano almeno un paio di quesiti sollevati dal voto del 20 settembre. Queste nuove elezioni in Grecia hanno infatti ottenuto un’attenzione internazionale ben più modesta delle precedenti; se ne è discusso poco nelle sedi istituzionali Ue; la stampa tedesca, francese, polacca, italiana, britannica o nordica non vi ha dedicato le prime pagine. Può essere un segnale che, tradotto in termini un po’ sbrigativi, dice: la Grecia comincia a essere un insistente “tormentone”, dinanzi al quale il coinvolgimento, la benevolenza, la “pazienza” altrui (governi degli altri Paesi europei, istituzioni comunitarie, creditori, opinioni pubbliche nazionali) potrebbero venire meno. Infine un quesito-monito che va ben oltre il Pireo. L’elettorato greco non ha promosso gli antieuropeisti e i partiti “no euro”, eppure si è nuovamente orientato sulle forze politiche estreme, di destra e sinistra. E il centro che fine ha fatto? Nea Dimokratia, Pasok, To Potami messi insieme hanno registrato risultati tutto sommato modesti, mentre Syriza, i neofascisti di Alba Dorata e altre formazioni nazionaliste e populiste hanno ottenuto una marea di voti. Si sa che la politica moderna – con l’appoggio dei media e della rete – punta a esasperare le posizioni, a “personalizzare” le battaglie elettorali e quindi a polarizzare le scelte dei cittadini. Lo si è visto in questi anni in tanti altri Paesi europei. Cosa accadrà prossimamente in Italia, in Spagna, in Danimarca, in Germania, nella Repubblica ceca o in qualunque altro angolo del Vecchio continente? Gianni Borsa


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Giovedì 24 settembre 2015

17 STRADELLA - Si svolgerà sabato 28 novembre

Le Giornate Europee del Patrimonio

RIVANAZZANO TERME - L’Italia aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio 2015 con il tema portante “La Cultura è il cuore dell’Europa. Ritualità e storia dell’alimentazione attraverso l’arte italiana” e con lo slogan “L’arte è alimento. Alimenta l’arte”. Anche l’associazione “Occasioni di Festa” di Rivanazzano Terme vi partecipa con un programma ricco di eventi legati al cibo, alla natura, alla musica e alla salute. L’apertura della manifestazione, sabato 26 settembre alle ore 15.40, vedrà in piazza la Banda Musicale della Polizia Locale di Milano, diretta da Giorgio Poli e condiretta da Marco Capucci, che sfilerà dal Parco delle Terme fino al Parco Brugnatelli, dove terrà un concerto. Gli appuntamenti musicali proseguiranno domenica con il concerto-spettacolo a cura di Artemista e con il ballo sull’aia in compagnia dei suonatori dell’Appennino e danzatori della tradizione. Ricco il programma dedicato al cibo, tema di Expo 2105, a partire da sabato con “Cinema in cucina”, cena a tema proposta dal ristorante Selvati-co, per continuare do-

menica con i “Barattoli di sapori”, i segreti delle buone conserve, a cura della chef Piera Selvatico, “Pasta e basta”, dimostrazioni a cura delle allieve del corso di cucina dell’Università della terza età e delle Tre Età, il pranzo a cura di Occasioni di Festa, realizzato dallo chef executive Mario Becciolini e dal suo team. È previsto anche il pranzo Vegano “La salute vien mangiando”, a cura dell’agriturismo Ca’ Versa, al quale seguirà un “viaggio tra le preparazioni di frutta e verdura” a cura dei soci della Comunità del cibo dell’Oltrepò pavese. A seguire ancora, una degustazione guidata di formaggi tipici dell’Appennino pavese al termine della quale Coldiretti e Slow Food inviteranno a firmare la petizione per ribadire il “NO al Formaggio senza latte”. E ancora “Piovono polpette”, degustazione di carni a cura di Francesco Volpini, allevatore di bovini allo stato semibrado, e Daniele Fossati, allevatore della Vacca Varzese con “stalla in riva al cielo”, per finire con “Apologia del maiale”, tre salumifici a confronto: la pancetta sposa il miccone.

Altri momenti culturali legati al cibo saranno: “Pane al pane”, visita guidata del centro storico di Rivanazzano Terme con passeggiata naturalistica lungo il torrente Staffora alla scoperta degli antichi mulini della località e delle tradizioni agricole dell’Oltrepò Pavese, a cura dell’associazione Calyx e “Conversazioni sulle tradizioni dalla terra alla tavola”, con il prof. Alberto Vercesi e con l’ingegnere contadino Eugenio Barbieri. Molti gli appuntamenti dedicati all’arte, dalla visita guidata alla Collezione Riccardi di Arte Contemporanea, collezione che Franco Riccardi ha formato in più di trent’anni, grazie ad acquisti in primarie gallerie internazionali o in esposizioni europee. Si prosegue con l’esposizione delle sculture di Adriano Semprini, la passeggiata per le vie di Rivanazzano Terme alla scoperta dei “libri di ferro” e l’esposizione delle opere del Circolo di pittura vogherese, quindi il “Convivio di letture” per finire con la presentazione del libro “Rivanazzano Terme, Porta della Valle Staffora crocevia di culture - Alla scoperta di Nazzano” a cura di Emilio Francioso. Il programma dedicato alla salute è proposto delle Terme di Rivanazzano e prevede il sabato il bagno notturno con spuntino vegano e la domenica l’apertura straordinaria della spa con un pacchetto offerta in abbinamento pranzo vegano + bagno termale. Per i bambini sono previsti dei laboratori a cura dell’asilo Pupi Solari ed un intermezzo creativo in compagnia di Artemista. La manifestazione è patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’Unione Europea, dalla Provincia di Pavia e dal G.A.L. Fondazione per lo Sviluppo dell’Oltrepò Pavese.

MONTEBELLO - Il 27 settembre la processione che si ripete ogni 7 anni

Il paese onora il martire San Felicissimo

L’urna contenente le reliquie di San Felicissimo conservate nella chiesa di Montebello

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA - Domenica 27 settembre la parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio rinnova l’antica e radicata tradizione della festa di San Felicissimo martire che ricorre ogni sette anni. Da oltre tre secoli, infatti, la comunità nutre una grande devozione per San Felicissimo che rappresenta “un faro di luce nel buio della notte, anche nel tempo attuale caratterizzato da estremo materialismo”. Ogni sette anni, l’ultima domenica di settembre, l’urna con il santo esce dalla chiesa parrocchiale e percorre le vie del paese. Domenica prossima si terrà la solenne ricorrenza, che prevede al mattino alle ore 10.30 la S. Messa e al pomeriggio alle ore 15, dopo la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Luciano Faravelli, la processione per le vie del paese, accompagnata dalla Banda musicale di Casteggio. Le spoglie di San Felicissimo giunsero a Montebello nel 1686, quando il paese faceva parte del Prin-

cipato di Pavia incluso nel Ducato di Milano ed era sede del Tribunale, del carcere e dell’abitazione del rappresentante del Feudatario. Ospitava anche l’abbazia dei Santi Gervasio e Protasio, in quel momento dei Girolamini. Venti anni prima essi avevano costruito l’attuale chiesa dopo avere abbattuto quella romanica precedente. Quindi per dare più lustro al nuovo complesso secondo l’usanza del tempo, era necessario procurarsi una reliquia importante e nel 1683, un umile frate converso di famiglia montebellese, Fra Carlo Sperati, ebbe l’onore di andare a Roma a prendere i Sacri resti di San Felicissmo. Non è possibile conoscere l’identità di questo Corpo, ma è certo che provenisse dalle Catacombe di S. Callisto. A questo scheletro sconosciuto di un cristiano e probabilmente anche martire, portato alla luce dopo circa 1500 anni, la Sacra Congregazione attribuì il nome di San Felicissimo e permise che sotto tale appellati-

vo fosse venerato. Fra Carlo, avuta la preziosa cassetta di legno contenente le Sacre ossa, chiusa e legata con nastro di seta rossa, con i sigilli del Vescovo donatore, ripartiva da Roma e giungeva a Piacenza, sostando presso il Monastero dei Girolamini di San Savino. Il 5 aprile 1686 il Corpo di S. Felicissimo, rivestito in tela e seta, fu posto in un’elegante cassa di legno intagliato e dorato e Fra Carlo potè finalmente portare il Santo a Montebello. La cassa fu posta sotto la mensa dell’altare maggiore e vi rimase fino al 1772. I resti furono poi spostati presso l’altare del Bambin Gesù e lì si trovano tuttora. Nel 1840 il parroco riuscì a ottenere da Gregorio XVI la conferma dell’indulgenza plenaria e, con il permesso del Vescovo, dispose che l’urna di San Felicissimo fosse portata in processione ogni 7 anni e che la festa cadesse dopo l’ottava della Natività di Maria, ovvero tro la fine di settembre. d.c.

“Un arcobaleno di vita” per l’Agal: presentata l’asta benefica di Gic Moda

STRADELLA - Venerdì sera 18 settembre, nella sala Nerina Brambilla della biblioteca di Stradella, si è svolta la presentazione dell’asta benefica 2015 di Gic Moda. Si tratta ormai di un appuntamento tradizionale promosso ed organizzato da Gic Moda, nota catena di hobbistica femminile, ricamo, merceria, bomboniere con sedi a Portalbera, Broni e Castel San Giovanni, che da sempre ha un occhio di riguardo per il sociale. Alla presenza di tanti cittadini dell’Oltrepò Pavese e non solo, Silvia e Roberto Bonacina hanno svelato l’associazione che quest’anno sarà sostenuta dall’iniziativa. Si tratta di Agal (Associazione genitori del bambino leucemico), con sede a Pavia e conosciuta a livello internazionale. Le amiche e le clienti del “Mondo Gic Moda” sono state invitate

a creare oggetti a tema “colore”, dando sfogo alla loro fantasia. L’asta benefica – con il titolo “Un arcobaleno di vita” – si svolgerà il 28 novembre e tutto il ricavato servirà a finanziare progetti concreti per il potenziamento delle strutture Agal, che ospita gratuitamente i bambini e i giovani pazienti oncologici del policlinico San Matteo. Negli anni precedenti le amiche e clienti del “Mondo Gic Moda” hanno realizzato più di duecento oggetti che sono stati messi all’asta nel corso delle serate-evento o venduti tramite il sito web. Finora sono stati raccolti più di duemila euro, che sono stati interamente destinati a progetti a favore del canile-gattile dell’E.N.P.A. di Voghera il primo anno e a favore della “cooperativa LiberaMente - centro antiviolenza” di Pavia nel secondo.


IL POPOLO Giovedì 24 settembre 2015

UN LUOGO, UNA STORIA

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Il libro di Carlo Varni racconta il percorso artistico ed economico e il restauro di questo storico strumento

Le vicende dell’organo Franzetti di Castellar Guidobono

L

’organo è uno strumento sorprendente: affascina la complessità di una macchina il cui unico scopo è quello di emettere un suono che è armonia di più voci. E’ quasi la riproduzione terrena di una complessità cosmica che genera armonia. Al tempo stesso mi sembra essere anche un manufatto dell’ingegno umano capace di esprimere materialmente una varietà di elementi in una unità di sintesi, tratti caratteristici della stessa Chiesa: molte membra, un solo corpo. Sono parole del nostro Vescovo Vittorio, a introdurre il volume di Carlo Varni sul-

le “Vicende storico – artistiche – economiche dell’organo Franzetti (1866) della chiesa parrocchiale di Castellar Guidobono e del suo restauro”, edito per i tipi di Guardamagna Editori. Un’opera pregevole che ripercorre un tratto della storia del paese di Castellar Guidobono “dai Guidobono ai Montebruno” per poi addentrarsi nelle vicende dell’organo fabbricato dai maestri Franzetti da Gemonio e collocato nella chiesa parrocchiale nel 1866, fino ai restauri eseguiti dalla fabbrica Artigiana Organi da chiesa di Sergio Castegnaro. Dicevamo della storia del-

l’organo. E’ l’autore a raccontare di un cammino non scevro di difficoltà, iniziato tempo fa dalla constatazione dell’assoluta “mancanza – sia nell’archivio della parrocchia stessa che in quello del Comune – di documentazione afferente all’importante opera”. La ricerca storica è fatta anche di supposizioni. Nel caso dell’organo di Castellar Guidobono in Varni via via si è fatta strada quella che uno strumento di così grande rilievo “fosse stato realizzato se non per espressa volontà quantomeno con il determinante contributo economico dei Signori dell’epoca (i Conti Montebru-

no)”. “Era infatti logico – scrive ancora l’autore – supporre che i Conti stessi si fossero accollati – se non la totalità – almeno buona parte delle relative e ingenti spese, nell’arco temporale dal 1863 al 1866. Con la ferrea convinzione – al tempo stesso – che anche i fedeli castellaresi avessero comunque messo a loro volta mano ai loro pur semivuoti portafogli d’intesa con il parroco dell’epoca don Giovanni Battista Girardengo di Novi Ligure che resse la parrocchia di san Tommaso apostolo dal 1862 al 1868”. Ma si sa l’ultima parola, anche quando si tratta di storia, la devono dire i documenti, a confermare o meno le supposizioni. E la conferma è arrivata grazie al reperimento di alcuni faldoni archiviati dall’allora Parroco don Giovanni Poggi nel periodo del restauro della chiesa e della canonica sul finire degli anni settanta del secolo scorso. Non possiamo qui, in poche righe, raccontare delle vicende dell’organo, vicende intricate, in cui si intrecciano sentenze di tribunali, affari di terreni, rapporti tra gli amministratori della parrocchia e il Conte di Montebruno e molto altro ancora. E’ la storia di un paese e della sua gente, in fondo, quella che vien fuori dalle pagine del libro di Varni. L’organo è il protagonista principale, attorno al quale ruota un intero paese. E il ruolo della gente, degli uomini e delle donne di Castellar Guidobono, è stato ancora oggi fondamentale. Ben lo fa notare nella sua prefazione il già più volte Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta che ha lodato la scelta della gente di Castellar Guidobono. “Non è un lusso restaurare la bellezza” – ha scritto Letta – dicendosi lieto “di salutare qui il successo di un’Italia buona e profonda” che nel volume del cavalier Varni “brilla di una luce quieta e pudica”. “Io da queste pagine – scrive ancora Gianni Letta – attraversate da quella che Riccardo Bacchelli chiamò ‘l’umiltà possente del popolo

Alcune canne in legno e in stagno dopo lo smontaggio

minuto’, ho riconosciuto l’talia che ama se stessa e dunque ama la bellezza e sa essere piena di gratitudine per la propria storia. E dunque ne cura l’eredità. Noi non siamo solo consumatori, siamo anche eredi, e questo comporta una responsabilità. Essere eredi di un organo meraviglioso, per una piccola comunità, pone davanti a un dilemma: decidere che ci sono cose più urgenti, specie in tempo di crisi; oppure impegnarsi per trovare risorse così da poter godere di nuovo dello stupore di una musica perduta, che ci viene dai nostri avi e si vuol trasmettere a figli e nipoti, e come segno di ospitalità per chiunque attraversi le porte e si sieda in raccoglimento nella chiesa”. E i castellaresi hanno scelto questa strada, con l’aiuto di tante persone, di istituzioni ed enti. A tutti – nella sua introduzione – ha rivolto il suo grazie anche il parroco don Gino Alberto Bava con tre auspici: “l’auspicio che quest’organo possa essere un segno di armonia e di rinascita per la nostra Comunità, l’au-

spicio che possa ritornare un’alba di vita e di speranza per noi e per il mondo intero in quest’epoca così travagliata, l’auspicio che il conforto che possiamo trarre da questo strumento che a noi arriva dal passato possa infondere in molti lo stimolo a guardare con fiducia al futuro”. E’ dunque la storia di un legame profondo, quella raccontata da Varni nel suo libro. Di un legame profondo, viscerale, “non solo per l’impegno che la sua costruzione – e il suo restauro – richiede, ma anche per come il suo suono si metta al servizio della celebrazione nella quale ogni istante di vita della comunità cristiana incontra la forza salvifica del mistero pasquale”, come ha scritto il Vescovo Mons. Vittorio Viola. Per tutti questi motivi bene ha fatto Carlo Varni a raccontarci dell’organo Franzetti di Castellar Guidobono. Era un dovere di riconoscenza e insieme di futuro perché soprattutto le nuove generazioni non lascino cadere nell’oblio la memoria del loro paese. Marco Rezzani

A sinistra: particolare di alcune canne in stagno e della targhetta originale di Franzetti; a destra: la bolla di accompagnamento risalente a 150 anni fa


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 24 settembre 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Roberto Costa, presidente dell’Ente, ha illustrato le emergenze del territorio colpito il 13 settembre

I danni causati dal maltempo nel Parco dell’Antola “Queste situazioni – ha dichiarato Costa – sono fondamentalmente legate all’eccezionalità della pioggia che in poche ore, nella notte fra domenica e lunedì, si è abbattuta sulla zona, ma la fragilità idrogeologica dell’area implica l’esigenza di lavorare, oltre che per una rapida riparazione dei danni, per una più complessiva messa in sicurezza del territorio, in particolare per quanto riguarda interventi diffusi di regimazione delle acque (briglie, canalette, caditoie, ecc.), che ne rallentino la velocità (ruscellamento) e quindi ne riducano impatto e capacità di escavazione e trasporto solido, e la pulizia dei rivi e degli alvei dei corsi d'acqua, invasi da gran quantità di legname e di materiale lapideo che ostruiscono il deflusso ed intasano le luci dei ponti, spesso

primo innesco delle esondazioni”. L’Ente Parco sta documentando accuratamente tutti i danni subiti dalla rete sentieristica che ha in gestione (oltre 250 km.) quasi interamente costituita da strade di proprietà comunale, ai fini dell'inserimento di questi danni nelle richieste di risarcimento che i Comuni presenteranno, nella speranza che si rendano disponibili finanziamenti per le urgenze, i soli che in questo momento possono consentire, superando tutte le lentezze e difficoltà burocratiche, una sollecita riparazione dei danni e la ripresa delle attività. L’attenzione e la disponibilità manifestate fin dal primo momento da parte della Regione Liguria ed espressa dalle sue autorità fa ben sperare per una positiva evoluzione di queste procedure.

Il santuario della Madonna dell’Acqua a Valbrevenna prima (a sinistra) e dopo l’alluvione (a destra)

TORRIGLIA - Il maltempo domenica 13 settembre ha colpito duramente il Nord Italia e ha inferto delle profonde ferite in alcune zone dell’entroterra, soprattutto nel territorio del Parco dell’Antola, toccando da vicino anche alcuni paesi della Diocesi di Tortona. A fare il bilancio dei danni più ingenti è stato Roberto Costa presidente dell’Ente Parco. In Valbrevenna è avvenuto il fatto più grave ovvero il crollo del ponte che permetteva di superare il fiume e raggiungere il santuario della Madonna dell’Acqua risalente al 1500 e realizzato nel luogo dove una ragazza malata di peste sentì una voce che la invitava a seguirla sino in riva al fiume per bagnarsi ad una fonte dalla quale fu risanata. Lo stesso edificio è stato messo a rischio dalla violenza dell’acqua che ha eroso la scarpata e ha divel-

to la parte antistante la chiesa. La valle è stata tagliata a metà da una frana che ha riguardato la sede stradale e le frazioni alte sono rimaste isolate, con conseguenze anche sulle attività economiche. A Propata, dove oltre ai danni ai pascoli subiti dagli allevatori di bestiame, la frazione di Caprile è stata isolata e priva di acqua potabile per alcuni giorni e il Ristorante Berto e il Rifugio di Caprile, sono stati irraggiungibili. Anche il Rifugio Parco Antola, a causa dei danni subiti dalla mulattiera di accesso da Bavastrelli, è raggiungibile a piedi solo lungo alcuni itinerari; un vasto smottamento si è verificato sul versante del monte in prossimità del rifugio. Pur nelle difficoltà, però il Rifugio è regolarmente aperto tutti i giorni fino al 15 di ottobre e garantisce sia vitto sia pernottamenti.

A Torriglia i danni riguardano tante frane e smottamenti soprattutto in val Pentemina e in particolare il cedimento, nella zona di Marzano, della strada comunale del Mulino, che fa parte del percorso Anello di Torriglia, a causa della forza e della velocità raggiunte dalle acque, che hanno interrotto la percorribilità di uno degli itinerari turistici più utilizzati da escursionisti, bikers e appassionati di turismo equestre, con i relativi danni per le attività del Centro di Turismo Equestre del Parco Antola. A Gorreto, l’esondazione del Rio Dorbera, affluente del Trebbia, ha determinato l’invasione di un’enorme quantità di materiale pietroso nell'alveo del fiume Trebbia, mettendone a repentaglio la regolarità del flusso e arrivando a pochi cm. dalla piazza centrale del paese e nella zona degli impianti sportivi”.

ALLUVIONI CAMBIO’ - Dal 26 settembre al 10 ottobre nella gipsoteca “Taverna”

La strada per Caprile travolta dall’acqua del torrente

PROPATA - Il 26 e il 27 settembre weekend al Rifugio con Vittorio Puggioni

Prima Biennale di scultura per giovani artisti Workshop di fotografia naturalistica in Antola

ALLUVIONI CAMBIO - Sabato 26 settembre, alle ore 16.30 presso la Sala Polifunzionale - Gipsoteca “G. Taverna”, si terrà l’inaugurazione della Prima Biennale di Scultura dedicata ai giovani artisti a cura di Donatella Taverna, Francesco De Caria, Bruno Gatti, Luciana Vaccari e Giuseppina Gatti. Saranno esposte una ventina di opere di Samer al Halaki, siriano e Monica Dessì, ospiti d’onore; quindi di Enrica Fenoglio, Michele Rava, Nicholas Polari, Stefano Scagliola, Leardo Sciacoviello e Mars Tara. La mostra resterà in atto sino al 10 ottobre. “Giovani scultori”: potrebbe essere un ossimoro, se si pensa alla scultura come a qualcosa di antico e di classico, poco propensa a

innovazioni che possano considerarsi ancora nell’alveo di quell’arte antica. La gipsoteca “G. Taverna” e il Comune di Alluvioni Cambiò hanno voluto indagare in questo “nodo”, forse ripensando al bel bronzo del Taverna che ritrae un adolescente che fidente regge il remo di un barcé, lo sguardo teso in avanti, verso un promettente futuro. Ed hanno trovato risposte da proporre al pubblico: nel campo della scultura, ormai da molto tempo emancipata dal marmo e dal bronzo, si fa ricorso a materiali d’uso comune che non hanno nulla dell’oraziano perennis e si è rinunciato alla idealizzazione della figura umana o – tout-court – alla figura umana. La cagnetta adombra una madamina, forme evocano fiori e coclee giganti, segmenti di barre di ferro simulano la forma di un albero… tutto non è ciò che sembra e viceversa. E’ onnipresente il senso della derubricazione dei soggetti. Parrà a qualcuno un giochetto, ma non è. Sono ricerche artistiche che hanno in realtà molti decenni – anche se gli esecutori sono assai giovani, due soli quarantenni, gli altri tra i venti e i trent’anni – e che continuano ad essere chiamate “sperimentali” o “sperimentazione”, come se l’uomo del XX e del XXI sec. stesse ancora cercando la via e non solo nel campo dell’Arte. Ed è un’indicazione da una parte inquietante, dall’altra preziosa per capire che la cultura pare ormai entrata in un “cul-de-sac”. Un’indicazione inquietante e preziosa che Alluvioni ha raccolto e presenta al pubblico, anche in questo distinguendosi da “sonnacchiose consuetudini”, la testimonianza “in presa diretta” dello stato attuale della cultura e dell’arte. Francesco De Caria

PROPATA - Sabato 26 e domenica 27 settembre si terrà il workshop di fotografia naturalistica in Antola. Imparare a sfruttare la luce migliore, saper valorizzare al massimo gli scorci durante un’escursione... questo e molto altro si prefigge il workshop organizzato dal fotografo Vittorio Puggioni sul Monte Antola in collaborazione con l’Ente Parco e la Sezione Ligure del C.A.I. - Rifugio Parco Antola. Questo workshop è indirizzato sia a tutti coloro che in generale muovono i primi passi nella fotografia, sia a coloro i quali, già in possesso di una buona tecnica fotografica, desiderano apprendere nozioni nuove o avere nuovi e diversi spunti per le loro riprese. Ogni partecipante utilizza la propria attrezzatura fotografica, sia che disponga di una reflex, sia che utilizzi una compatta. Risalendo il sentiero che porta al rifugio, verranno affrontate le varie opportunità di ripresa, valutando di volta in volta le singole problematiche relative alle condizioni di luce, scelta dei soggetti, inquadrature ecc. ine-

renti alla fotografia di paesaggio in aggiunta alle prime nozioni di fotografia naturalistica. Teoria e pratica si fondono sul campo. Nella serata di sabato si scaricheranno e visualizzeranno le foto scattate durante il giorno, commentandole insieme. Il workshop si svolge in ambiente montano a quote comprese tra i 1000 m e i 1600 m s.l.m., pertanto è necessario disporre di un equipaggiamento adeguato alla quota e alla stagione e del necessario per il pranzo al sacco di sabato ed il pernottamento al rifugio. Le foto migliori saranno pubblicate sul sito del Rifugio Parco Antola. La quota di iscrizione è di 120 euro per ogni partecipante, comprensiva di corso e trattamento di mezza pensione al rifugio (cena, pernottamento e colazione di domenica) suddivisa in 80 euro (workshop) e 40 euro (rifugio). Per informazioni e iscrizioni si può telefonare o mandare una mail (tel. 347.3350056 ore serali; info@vittoriopuggioni.it) o visitare i siti web (www.vittoriopuggioni.it e www.parcoantola.com).


IL POPOLO Giovedì 24 settembre 2015

Opinioni a confronto

Il blackout Rai in Val Curone e il problema delle telecomunicazioni

Egr. Direttore, in un’interrogazione urgente al presidente Chiamparino ho chiesto che la Regione intervenga nei confronti della Rai e del Ministero competente per risolvere il blackout del segnale Rai che ha colpito la Val Curone nell’Alessandrino. I cittadini è da tempo che inviano reclami per questo disservizio che unisce il danno alla beffa: non vedono i programmi Rai e intanto continuano a pagare il canone. Non è la prima volta che accade in Piemonte, non riesco veramente a comprendere come, in queste situazioni, si possa continuare ad avere delle aree di territorio scoperto e non prevedere una parziale riduzione del canone per gli abbonati coinvolti da blackout continuativi. Credo che il Governatore piemontese debba seriamente prendere in considerazione di portare l’argomento in Conferenza Stato-Regioni visto che non si tratta di episodi isolati, al fine di concertare misure compensative quando avvengono tali disservizi. Massimo Berutti - consigliere regionale Forza Italia

L’emergenza della fauna selvatica in provincia di Alessandria

Egr. Direttore, continua la discussione sul problema della gestione della fauna selvatica, anche in provincia di Alessandria. Con alcuni rappresentanti CIA ho partecipato, ad agosto, alla riunione dell’ATC AL3 a proposito della legge regionale. A riguardo, esistono perplessità nel settore in merito ai contenuti della legge. Nella riunione è emerso che la legge è improntata a una gestione dei tempi e dei modi della caccia, e nessuno spazio è volto a stabilire una corretta convivenza tra fauna selvatica e attività agricola, soddisfacendo, pertanto, solo le istanze e le richieste di parte ambientalista. La CIA è pronta a spendere tutte le proprie energie nel seguire la vicenda e nel prepararsi, se necessario, a opporsi, anche in maniera decisa e netta, a scelte che vadano contro gli interessi del mondo agricolo. Nel territorio dell’Alessandrino le lamentele degli agricoltori diventano sempre maggiori. Nel mese di luglio è stato anche organizzato un incontro con il Prefetto di Alessandria Romilda Tafuri. L’invito è sempre quello di considerare con maggiore attenzione e disponibilità le ragioni degli agricoltori la cui sostenibilità economica è funzione della produzione agricola e delle attività di allevamento. Se il loro reddito sarà tutelato dai danni provocati dalla fauna selvatica, gli agricoltori, attraverso lavoro e impegno quotidiano, potranno continuare a svolgere quel ruolo fondamentale che li contraddistingue, dalle altre attività economiche, in termini di mantenimento della biodiversità agraria e della tutela ambientale-paesaggistica. L’allarme è concreto, lo abbiamo lanciato più volte e continueremo a farlo. Per ottenere risultati, il nostro impegno va rafforzato da una collaborazione di chi amministra i nostri territori. Giacomo Boveri - presidente CIA Tortona

L’agente assicurativo è importante

Egr. Direttore, in generale, più di un alessandrino su due (52%) preferisce consultarsi con un professionista quando deve prendere decisioni o fare acquisti importanti, come quelli relativi alla casa e all’auto. In particolare spicca, tra le figure dei professionisti, quella dell’agente assicurativo: il 27% degli intervistati della provincia piemontese preferisce coinvolgere un agente per le decisioni importanti. È quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai commissionata a Nextplora. Gli alessandrini scelgono di consultarsi con un agente, oltre che per l’acquisto di una polizza auto, soprattutto per l’acquisto di beni e servizi a protezione della salute (48%), di servizi a copertura della casa (40%) e di servizi a protezione degli infortuni (37%). A ulteriore conferma del ruolo che gli alessandrini riconoscono agli agenti assicurativi, il 10% degli intervistati dichiara di consultarli anche in caso di decisioni sulla propria attività lavorativa: un vero e proprio consigliere personale di fiducia sulle questioni che contano. Le caratteristiche peculiari che gli alessandrini mettono in evidenza sono da ricercare per l’83% degli intervistati nella sua reale esperienza mentre per il 30% è importante sentirlo vicino anche in caso di problemi; per il 29% è fondamentale la conoscenza diretta mentre il 27% lo vorrebbe facilmente raggiungibile. Il 15% infine vorrebbe che fosse al corrente anche delle proprie abitudini di vita. Il ruolo e le caratteristiche dell’agente assicurativo emergono in un quadro in cui, secondo gli alessandrini, il “professionista specializzato che conosco personalmente” è la figura di maggior fiducia al di fuori dell’ambito familiare per il 34% degli intervistati; fiducia di gran lunga superiore a quella riconosciuta, per esempio, a siti web specializzati (5%). Ufficio stampa Unipol Sai - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Bacheca a cura della Redazione

Papa Francesco

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Da leggere

Dio ride Umorismo e gioia nella fede

Pietro Zander

Robert Sarah

La Necropoli di San Pietro

Dio o niente

Piemme

Elio de Rosa

Cantagalli

Pp. 210

Pp. 376

Pp. 367

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«Figlio, per quanto ti è possibile, non privarti di un giorno felice». Questa frase del Libro del Siracide è una delle citazioni bibliche più amate da papa Francesco, che in questo libro propone una riflessione sul volto sorridente di Dio, non si stanca di ripetere l’invito “esser sempre lieti”, anche di fronte alle difficoltà, alle sofferenze, alle critiche e agli attacchi, dotandosi di quella leggerezza e autoironia che fanno di un individuo – uomo o donna – una persona autentica, pienamente umana. In questo volume Bergoglio mette in guardia dalla «malattia della faccia funerea», quella delle persone burbere e arcigne, le quali ritengono che per esser seri occorra dipingere il volto di malinconia, di severità e trattare gli altri – soprattutto quelli ritenuti inferiori – con rigidità, durezza e arroganza. L’ironia è sapienza. E questo lo intuisce non solo il credente, che dovrebbe conoscere meglio di altri l’abbandono al disegno provvidenziale di Dio, ma anche il non credente, che sul suo cammino incontra la consolazione dell’amore. “La fede è festa – scrive il papa – i santi sono tra noi... e ci sorridono”. Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Dal 13 marzo 2013 è vescovo di Roma e il 266º papa della Chiesa cattolica. Ha mutuato il suo nome pontificale da Francesco d’Assisi: “L’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato”.

Questo libro, curato dalla Fabbrica di San Pietro in Vaticano, che ne ha realizzato anche l’edizione insieme a Elio de Rosa Editore, invita il lettore a compiere un “viaggio” nel tempo per riscoprire un sito oggi nascosto nei sotterranei della basilica, ma in origine illuminato dal sole. Le pagine iniziali del volume introducono il visitatore alla storia e alla topografia del Vaticano antico mentre alla scoperta del sito è rivolto un apposito capitolo che ricorda i ritrovamenti occasionali tra XV e XIX secolo e le difficili “Esplorazioni” sotto la Confessione di San Pietro volute da Pio XII; ampio spazio è poi riservato all’opera di conservazione e restauro condotta dalla Fabbrica di San Pietro negli ultimi quindici anni. Alla visita della necropoli è infine dedicata la parte più consistente del volume. Ogni singolo edificio sepolcrale è analiticamente descritto nella sua architettura, nelle decorazioni e nei reperti ritrovati nel corso degli scavi. Per la prima volta viene presentato l’intero sito archeologico alla luce degli studi più recenti e, soprattutto, a seguito dei restauri. Il volume è inoltre corredato da numerosi approfondimenti testuali su eventi storici, sul simbolismo funerario di alcune immagini, su temi della mitologia classica e su singoli aspetti della vita quotidiana. Chiude il volume un’ampia bibliografia. L’autore è un archeologo e fa parte dell’Ufficio Tecnico-Scientifico della Fabbrica di San Pietro in Vaticano.

Proveniente dal cuore dell’Africa e diventato nel 1979 il vescovo più giovane del mondo, in questo libro il Cardinale Robert Sarah si presenta come un autentico maestro di vita spirituale. L’attuale Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti risponde alle domande di Nicolas Diat con chiarezza ed umiltà, raccontando la sua incredibile storia e offrendo, attraverso riflessioni personali sincere, un pensiero chiaro e lucido su Dio. Dall’omaggio all’intelligenza della liturgia di papa Benedetto XVI alle grandi questioni come la famiglia, dall’eredità del Concilio Vaticano II alla forza missionaria di Giovanni Paolo II, fino ad arrivare alla fedeltà evangelica di Francesco: Sarah risponde a tutto campo, mostrando sempre una parola ferma, ma dolce. Il lettore non viene mai aggredito, bensì rinnovato dalla trasparenza e dalla fede di quest’uomo di Chiesa, animato da un ardente amore per Cristo. Un libro graffiante, commovente, tonificante. Il cardinale Robert Sarah, consacrato vescovo nel 1979, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, poi Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, nel 2014 è stato chiamato da Francesco a presiedere il Dicastero vaticano che si occupa della liturgia. Nicolas Diat Laureato giornalista e scrittore è stato a lungo consulente per la comunicazione e la strategia di vari ministri francesi.

SPAZIO DIOCESI “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, reli-

Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona

giosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564.

tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564.

SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Saranno a disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesana realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da

SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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SALUTE OGGI - a cura di Laura Notti

I tessuti dei nostri vestiti fanno bene alla salute?

I rischi per la nostra salute sono molti: un’alimentazione scorretta, le cattive abitudini dell’alcol o del fumo, l’inquinamento delle nostre città e la sedentarietà, per citare quelli più comuni e conosciuti, ma negli ultimi anni, si è fatto urgente anche il problema del vestiario che indossiamo, perché si è dimostrato l’incremento di patologie della pelle, derivanti da contatto con tanti prodotti di abbigliamento… ovviamente importati. Si stima che l’80% dei tessuti che arrivano in Italia dall’Europa, provengono da altri continenti, Cina in testa ma, mentre in Italia esistono controlli accurati, sia su quello che entra che su quello che esce, nei paesi extraeuropei di origine questi controlli mancano totalmente, permettendo anche a prodotti nocivi di circolare liberamente. Già nel 2012 iCarabinieri del NAS, il Nucleo Anti Sofisticazione, ha trovato nel 4% di campioni e vestiti analizzati, sostanze coloranti da noi proibite, le cosiddette “amine aromatiche”, che possono provocare gravi reazioni allergiche, e che vengono impiegate soprattutto nelle fibre sintetiche. Si comincia con delle piccole eruzioni cutanee a livello del maggior contatto con il tessuto, fino ad arrivare a vere e proprie eruzioni eczematose generalizzate. Un’altra delle sostanze complici di vari fastidi è la formaldeide usata come gas per fissare i coloranti e mantenere la piega dei tessuti, come resina è usata per rendere il tessuto resistente al lavaggio e impermeabile, e se inalata può indurre forte irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie. In questi tessuti di importazione, presenti anche alcune sostanze contaminanti, ovviamente vietate in Europa, che possono scatenare, anche in questo caso, gravi eruzioni e problemi di allergie localizzate o diffuse. Il prodotto europeo, attenendosi a regole intransigenti per quando riguarda la produzione, tutela completamente il consumatore;

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

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non si può altrettanto dire che i prodotti importati, specie dalla Cina, abbiano questa “nobile” finalità… e malgrado l’Europa sia il più grande mercato tessile mondiale, non ha l’obbligatorietà del marchio di provenienza di un prodotto, il cosiddetto “made in”, indicazione, al contrario, indispensabile per un consumatore, proprio per evitare indesiderati contrattempi; ma l’evidente e inspiegabile contraddizione è che, mentre in Cina vi sono disposizioni doganali molto rigide sui prodotti in entrata, in Europa come anche il Italia, non esistono regole che fermino alla dogana prodotti di scarsa qualità e/o addirittura pericolosi per la salute. Come difenderci? Spesso non basta leggere l’etichetta (anche perché, il più delle volte riescono a taroccare pure quelle), perché i nostri mercati sono invasi da prodotti non solo tessili (come scarpe, borse e accessori, senza dimenticare i cosmetici e i prodotti per la cura e la pulizia del corpo), di dubbia provenienza, e carichi di sostanze chimiche nocive; sotto accusa non il tessuto in se stesso, naturale o sintetico, ma i coloranti, i fissatori, gli sbiancanti, gli ammorbidenti, gli antimuffa e antistatici usati nella sua lavorazione, e le molte miscele chimiche utilizzate nel processo produttivo ma che non vengono mai segnalate in etichetta. Dopo vari studi che dimostrano la pericolosità di alcune sostanze chimiche come formaldeide, pentaclorofenoli, amine, ma anche metalli pesanti come nichel, piombo, cromo e arsenico, la UE ha emanato nuove regole che ne limitano o vietano l’uso, anche perché queste sostanze permangono nei tessuti per lungo tempo, anche dopo frequenti lavaggi. Si spera che in un prossimo futuro, per mezzo di leggi appropriate e uguali per tutta l’Unione, venga ancora più tutelato il consumatore europeo che spesso, specie nell’ultimo decennio, si è dovuto affidare al prodotto più conveniente o scontato, causa la crisi. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429

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Bacheca

Giovedì 24 settembre 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Everest” esce nelle sale italiane Dopo una grande attesa esce finalmente questa sera, giovedì 24 settembre, “Everest”, la pellicola che ha aperto fuori concorso la 72^ edizione della Mostra del cinema!di!Venezia. Il titolo stesso offre un nome carico di suggestioni e dell’idea stessa del limite e dell’estremo. Diretto da Baltazar Kormákur, si narra la vera storia di una disastrosa spedizione sulla vetta più alta del mondo, costata la vita a otto persone, avvenuta nel 1996. Il budget è stato di circa 65 milioni di dollari. Le riprese si sono svolte tra Nepal, Aldo Adige, Roma e Regno Unito.“Everest” è un racconto d’avventura e umanità, un “catastrofico” senza troppe catastrofi se non quella di un errore umano costato caro a chi l’ha commesso e di una variabile meteorologica che si doveva

mettere in conto. È un film sull’agire dell’uomo in una società ristretta come quella di un gruppo di persone alla conquista della cima più alta del mondo, ma pur sempre una società fatta sia di legami che di momenti di egoismo. Sulle grandi conquiste

e i fondamentali momenti di generosità che quelle conquiste permettono. Nelle cosmogonie la montagna è il luogo delle origini, l’asse verticale di congiunzione tra il mondo celeste e il mondo terreno. Il percorso dal basso all’alto

per ascenderla è un’iniziazione, un cambiamento per chi la sfida, trascendendo in qualche modo la condizione umana. La pratica dell’alpinismo per molti aspetti si inscrive in questa logica. Lontano dall’essere un film giocattolo, “Everest” congela gli aspetti eroici dell’alpinismo e smaschera la visione ludica dell’arrampicata. Il viaggio sentimentale, l’attitudine contemplativa, la conquista fisica, la montagna come luogo dei valori, svaniscono dentro una tempesta che suona come ultima parola. Perché, parafrasando ciò che diceva George Mallory, alpinista inglese morto sulla celebre vetta nel 1924, l’Everest “è lì” a ricordare il rispetto che si deve alla natura e alle altezze inaccessibili. Pellicola fortemente raccomandabile.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Nella foto il parroco di Broni mons. Mario Bonati, il sacrestano Aldo Pettenati e un gruppo di bambini saliti al Monte di San Contardo l’ultimo sabato di agosto, in occasione della festa. La salita è la prova che il ricordo del patrono è vivo anche nelle giovani famiglie e grazie a loro si tramanda una secolare esperienza di fede e di tradizione.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

Polpette di carne di manzo in umido

Ingredienti per 4 persone 500 g di carne trita di manzo 400 g di pomodori pelati 100 g di pasta di salame 50 g di Parmigiano grattugiato 2 uova 1 spicchio d’aglio salvia prezzemolo 50 g di burro sale pepe

Mescolate la carne trita con la pasta di salame, le uova, il Parmigiano, lo spicchio d’aglio schiacciato e il prezzemolo tritato, sale, pepe e lavorate bene il composto. Formate le polpette e adagiatele in una casseruola di terracotta dove avrete già fatto sciogliere il burro.

Unite alcune foglie di salvia e fate cuocere a fuoco moderato per una mezz’ora. Salate e pepate, quindi aggiungete i pomodori pelati tagliati a pezzetti e mescolate delicatamente. Cuocete un’altra mezz’ora, sempre a fuoco basso e servitele subito. L’enologo consiglia... Bonarda dell’Oltrepò Pavese “Marubio” Mescolanza di sapori nostrani che sprigiona bizzarra energia. Si opta per un rosso pacato dalle cadenze fitte, piacevole la commistione dei vari descrittori. Asciutto, caldo, di netto e costante carattere. TENUTA SCARPA COLOMBI Via Groppallo, 26 - Bosnasco (PV) Tel. 0385.272081 info@colombiwines.com


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 24 settembre 2015

SERIE D Girone A - 4^ Giornata

SERIE D - Girone A - 4^ Giornata

Prima vittoria per l’OltrepoVoghera

PINEROLO 0 OLTREPOVOGHERA 1 (primo tempo 0-0) MARCATORE: 40’ st Artaria (OV). PINEROLO: Feleppa; Assisi, Di Dio, Rignanese, Pautassi; Esposito, Noia (31’ st Pantaleo), Gili (35’ st Lippo), Begolo (22’ st Sardo). A disp.: Zaccone, Grancitelli, Quattrocchi, Dalmasso, Bianco, Mannai. All. Nisticò.

(25’ st Artaria), Buglio, Alvitrez; Coccu (45’ st Celori), Colombi, Lanzalaco (1’ st Dapoto). A disp.: Canegallo, Celori, Bruni, Tomat, Sabau, Labbrino, Speranza. All. Dossena. ARBITRO: Belfiore di Parma.

PINEROLO - L’OltrepoVoghera brinda al primo successo assoluto in campionato, primo anche in trasferta, sul terreno del neo promosso Pinerolo. La classifiOLTREPOVOGHERA: ca torna a farsi migliore. Cizza; Iraci, Fedi, Di Placi- Un altro buon risultato, e do, Bernazzani; Dolcetti l’OltrepoVoghera potrebbe SERIE D - Girone A - 4^ Giornata

tornare “dentro” nelle posi- Un timore che ha frenato zioni che contano, dopo un l’OltrepoVoghera, minato avvio di campionato “rallen- nella sua tranquillità di gestitato” causa i due pareggi, in re una gara che il Pinerolo rimonta, con Castellazzo (2- ha provato inizialmente a 2) e Ligorna (1-1). Decide sbloccare, colpendo uan traun gol in scivolata al 40’ versa e prima costringendo a della ripresa di Luca Artaria, un grande intervento il pordue operazioni al ginocchio tiere Cizza. alle spalle la stagione scorsa, Ripresa invece di tutt’altro che torna al gol dopo che piglio. aveva segnato due anni fa a L’ingresso di Dapoto davanfebbraio (prima di farsi ma- ti a sinistra al posto di un le) con la maglia dell’Aosta, Lanzalaco poco appariscente squadra allora allenata da ma anche colpito da un rimister Alexandro Dossena, sentimento muscolare, ha viattuale tecnico rossonero. vacizzato la manovra. Ma è Che questa estate ha voluto stato anche l’atteggiamento che Artaria venisse a Vo- diverso di tutta la squadra a ghera per ricominciare. mutare l’inerzia della gara Dossena gli ha dato fiducia che l’OltrepoVoghera ha coanche a Pinerolo, gettandolo minciato a giocare nella nella mischia al 25’ della ri- metà campo del Pinerolo. presa. Il suo ingresso, come già accaduto in altre occa- CLASSIFICA: Lavagnese sione, ha vivacizzato la ma- 10; Caronnese 10; Bra 9; novra e soprattutto ha messo Borgosesia 7; Gozzano 6; più che lo zampino nel gol. Sporting Bellinzago 6; La gara non è stata esaltante Pinerolo 6; Sestri Levante 5; da parte dei rossoneri. Primo Derthona 5; Chieri 5; Oltempo soprattutto alla camo- trepoVoghera* 5; Ligorna* milla, con ritmo lento e ma- 5; Novese 4; Pro Settimo* 4; novra troppo deficitaria. Rapallobogliasco* 4; Vado C’era forse la paura di subire 3; Argentina* 3; Fezzanese* un altro gol a freddo come 3; Castellazzo 1; Acqui 0. (* con Castellazzo e Ligorna. una in meno). SERRAVALLE - La gara si è svolta il 16 settembre

Il Derthona riconquista i suoi tifosi Il Pro-Am di golf “Le Dolci Terre” DERTHONA GOZZANO

2 2

RETI: 31’ El Khayari, 38’ Sarr ( rig ), 58’ Scaramozza, 76’ El Khayari DERTHONA (4-3-3): Ferraroni(E), Gilio(62’ Albeggiano), Rubin, Procida, Velardi, Scienza, El Khayari, Dolce, Diallo, Dell’Aglio, Noschese (37’ Capra). All. Calabria. GOZZANO (4-4-2): Milan, Gualandi, Li Gotti, Scaramozza( 77’Oliboni), Moretto, Mikhaylovskiy, Lunardon, Gemelli, Sarr, Troiano (55’Alliata), Giardino. All. Viganò ARBITRO: Fabiano Simone di Bologna TORTONA - Al “Fausto Coppi” si rivede un Derthona ottimo che ferma il Gozzano sul 2 a 2 e regala tante emozioni al pubblico sugli spalti. Gli ospiti devono rinunciare agli infortunati Guidetti e Tettamanti mentre la squadra tortonese si presenta in campo con gli stessi giocatori, protagonisti della vittoria di Acqui. Gli uomini di Calabria partono forte : al 2’El Kayari ha la palla buona in area ma non riesce a concludere. Il Gozzano piano piano prende campo e al 12’ Troiano impegna severamente Ferraroni. Subito dopo l’estremo difensore tortonese si supera

deviando in corner un tiro secco di Lunardon. Al 31’un cross preciso di Rubin pesca El Khayari in area: il giovane bomber marocchino, di testa porta in vantaggio i Leoncelli. Dopo 6 minuti Troiano pesca in area Lunardon che si scontra con Ferraroni: l’arbitro assegna il calcio di rigore ed espelle il portiere tortonese tra le proteste del pubblico tortonese. Dal dischetto Sarr batte Capra appena entrato. La ripresa inizia con una conclusione secca di Diallo che Milan neutralizza. Al 58’ gli ospiti si portano in vantaggio con un tiro dal limite del giovane Scaramozza che sorprende Capra. La reazione degli uomini di Calabria è veemente: Diallo per 2 volte impegna severamente Milan. Al 76’ il Derthona centra meritatamente il pareggio: El Kayari si libera di un avversario e fa partire un tiro a giro che si insacca alle spalle di Milan. I Leoncelli, ispirati dai piedi buoni di Velardi continuano a premere sfiorando la rete della vittoria con Albeggiano e con El Kayari, fermato dal fischio dell’arbitro a tu per tu con il portiere. Al fischio finale, il Derthona esce dal campo tra gli applausi dei propri supporters , finalmente soddisfatti. Domenica prossima la squadra tortonese sarà impegnata sul difficile campo del Sestri Levante contro i “Corsari”. Domenico Cremonte

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La Novese ha vinto il derby

NOVESE ACQUI TERME (primo tempo 1-0)

3 0

rienza, rimedia il secondo cartellino giallo: prima per una simulazione in area e poi per un colpo al volto di MARCATORI: 35’ Papi; Venneri sotto gli occhi dest: 5’ Trimarco (rig.), 36’ ll’arbitro. Da quel momento Venneri. la debole Acqui è sparita e la Novese è cresciuta anche NOVESE: Masneri, Sola, se per segnare i biancoceleGuarco, Marongiu, Venne- sti hanno dovuto ricorrere ai ri, Lucarino, Bisio (5’ st calci da fermo perché nelle Ravera), Papi, Trimarco azioni in movimento De(28’ st Grabinski), Migliac- l’Ovo (28’ del primo temcio, Dell’Ovo (22’ st Del po) si è mangiato un gol fatPellaro). All. Lepore. to, imitato da Del Pellaro nella ripresa. Un Acqui che ACQUI: Scaffia, Ranieri, dopo 5 minuti della ripresa Giambarresi, Anania, Simoncini, Iannelli, Castelno- è rimasto addirittura in nove vo, Porazza (25’ st Miglia- per l’espulsione di Giamvacca), Cesca, Pira (14’ st barresi per fallo da ultimo Marcelin), Cerutti (34’ st uomo, secondo il direttore di gara. Il vantaggio della Luciani). All. Buglio. Novese è arrivato da un’aARBITRO: Miele di Nola. zione su calcio d’angolo grazie a Papi. Dopo il rosso NOVI LIGURE - La No- a Giambarresi è arrivato il vese fa suo il derby con rigore vincente di Trimarco. l’Acqui, che rimane a quota Poi nel finale Venneri ha zero in fondo alla classifica fatto tris, ma la partita era del girone A. La formazio- virtualmente finita da un ne termale affonda definiti- pezzo. Da segnalare anche vamente quando dopo ap- la scarsa affluenza di pubpena dieci minuti di gioco, blico sulle tribune del Giil capitano Cesca, giocatore rardengo, un fatto inusuale di 35 anni di provata espe- per questa sentita sfida. HOCKEY IN LINE - Amichevole

Buon pari per il Monleale in casa

SERRAVALLE SCRIVIA - Mercoledì 16 settembre si è svolto sui campi del Serravalle Golf il Pro-Am Evergreen Pool Invitational “Le Dolci Terre”. Il Pro-Am si è svolto su un percorso di 9 buche PAR 36 mt. 2910 e 3 buche Executive. Nel Pro Am valgono le regole del Royal and Ancien Golf Club St. Andrews adottate dalla Federazione Italiana Golf e le regole locali del Serravalle Golf. Di seguito tutti i vincitori. Classifica a squadre: al primo posto netto la squadra formata da Angelo Calì, Cesare Sabatini, Marino Balbi e Barbara Bocchio, al primo posto lordo quella formata da Delio Lovato, Alain Bardguirdjian, rino Ferreri e Marco Paoletti e al secondo posto netto quella formata da Francesco Gatti, Mauro Ancarani, Marco Semino e Massimo Gazzaniga. Nella classifica individuale professionisti al primo posto c’è Nicolò Gaggero e Luca Torchio. I premi speciali sono: Longest Drive Buca 3 Amatuer Maschile Rino Ferreri (234 mt) e A-

mateur Femminile Tina Bersellini (176 mt). Nearest to the Pin - Buca 5 Amateur Maschile Davide Colla (1,88 cm) e Amateur Femminile Tina Bersellini (2,49 cm). Gli sponsor erano il Gruppo Aedes, La Bollina, Paglieri, Sutter, Erg, Pernigotti e Le Dolci Terre.

MONLEALE - Amichevole di lusso al Palahockey di Monleale in attesa dell’inizio del campionato della massima serie, il 3 ottobre. In un’agguerrita partita il Monleale sulla nuova pista ha affrontato i campioni d’Italia. Di Crivellari due delle quattro reti segnate, una rete segnata da Di Fabio e dal nuovo acquisto del Monleale, Roman Simunek, ex per l’appunto del Milano Quanta. Nuovi innesti nel Monleale che ha visto debuttare in serie A1 Romero Martin, fratello di Fausto, assente per infortunio. Autore di una delle quattro reti per il Milano, un altro ex, questa volta del Monleale, Andrea Delfino.

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